Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Gennaio 2021

Page 17

«In troppi sotto le Lavaredo» MISURINA Recentemente la Fondazione Dolomiti Unesco ha avvertito che, sul territorio di competenza, vi sono alcuni hotspot (ovvero punti di particolare attrazione per i visitatori) che portano ad un eccessivo carico su queste aree: il riferimento era a quelle del lago di Braies e delle Tre Cime di Lavaredo. Sovraffollamento generalizzato, code e chiasso impattano sull'ambiente e sulla qualità della visita e della vita delle comunità locali. In merito, uno studio dell'Università Ca'Foscari di Venezia è stato presentato il 16 novembre scorso. Per quanto riguarda le Tre Cime di Lavaredo, i dati raccolti parlano di picchi superiori alle 13. 400 persone al giorno.Un campanello d'allarme consiste nel fatto che la valutazione della qualità dell'esperienza di visita sia in calo, soprattutto nelle giornate di sovraffollamento. Per l'area delle Tre Cime di Lavaredo, se il sito viene considerato come parco naturale, il limite consigliato dall'Università per il carico naturale è di 2.700 -3. 000 persone al giorno mentre è di 7. 000-7. 500 se considerato come area escursionistica; in riferimento al carico sociale, quindi, non bisognerebbe superare le 4.000 persone al giorno.Per il territorio delle Tre Cime di Lavaredo la Fondazione Dolomiti Unesco consigliava "caldamente" di agire per ridurre drasticamente il traffico e, quindi, l'accesso di automobili a Misurina, e favorire il raggiungimento dell'area con mezzi pubblici.« In particolare», suggeriva lo studio, «sarebbe opportuno incentivare gli accessi a piedi o in bici, e penalizzare l'utilizzo dei mezzi a motore privati. Sarebbe inoltre opportuno creare momenti di fruizione diversi puntando alla destagionalizzazione e alla diversificazione spaziale, incentivando la visita di altre aree delle Dolomiti Unesco». --f.d.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

SERRAI DI SOTTOGUDA: GLI AGGIORNAMENTI Gazzettino | 8 Gennaio 2020 p. 11, edizione Belluno Serrai sepolti dalla neve: «Il cantiere partirà in ritardo» Metri di neve, cantiere in ritardo: succede ai Serrai di Sottoguda dove l'abbondante coltre bianca ha sepolto lo scempio provocato da Vaia che doveva essere sistemato quest'anno. Destino analogo anche per altri interventi in programma: più neve c'è, più tempo serve perchè si sciolga e più tardi entrano in funzione le ruspe. Così slittano, è proprio il caso di dirlo, visto che si parla di neve, anche altre operazioni di riqualficazione e di recupero sul territorio di Rocca Pietore martoriato nell'autunno del 2018 dalla tempesta Vaia. IL BLOCCO La prima preoccupazione del sindaco di Rocca Andrea De Bernardin è il cantiere dei Serrai, intervento da nove milioni di euro per restituire la selvaggia forra ancora più bella e affascinante di prima. «Prima il Covid e l'emergenza sanitaria, poi le alluvioni della scorsa estate, ora ci si mette anche l'eccezionale nevicata -allarga le braccia De Bernardin- è veramente una corsa tutta in salita rispettare i tempi previsti. Grande soddisfazione in autunno quando aprì i battenti il cantiere dopo una fase burocratica complessa e delicata condotta da Veneto Acque, ora che si sperava di poter riaprire il cantiere al più presto per ripartire con i lavori, il quadro si complica di nuovo: sarà veramente molto difficile visto che se continuerà a nevicare anche nel corso di tutto l'inverno con questa frequenza ci vorrà parecchio tempo prima che la neve se ne vada dai Serrai considerato la posizione all'ombra e dove imperversano correnti fredde. Ciò nonostante confido nel consorzio di imprese bellunesi che si sono aggiudicate questo intervento, sanno il fatto loro, sono serie e ben attrezzate e quindi appena le condizioni ambientali lo permetteranno sapranno riprendere i lavori con la solerzia che le ha sempre contraddistinte». L'IMPORTO Il nuovo progetto ha un importo di 9.100.000 euro, di cui 6.785.000 di lavori e 1.640.983 di Iva, è stato illustrato nel corso di un incontro pubblico alla popolazione di Rocca e alla stampa nell'ottobre scorso dal direttore di lavori, Fabio Muraro, e dal direttore operativo, Felice Gaiardo. Serviranno 620 giorni per completarlo entro il 2022. Dario Fontanive © riproduzione riservata

17


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.