ESTATE 2020: CRONACHE DAL SETTORE TURISTICO Corriere delle Alpi | 1 Giugno 2020 p. 11 L'invasione dei veneti sulle Dolomiti negli alberghi un boom di prenotazioni Francesco Dal Mas FALCADE Aprire un albergo alla cieca e trovarsi con 20 camere occupate nelle prime 24 ore. Succede anche questo dopo il lokdown. Precisamente a Falcade, all'hotel Stella Alpina, in piazza. Primo ponte dopo la pandemia. Prime aperture di bar, ristoranti, alberghi. Primi "assalti" - pacifici - di escursionisti, motociclisti, cicloturisti, camperisti, villeggianti delle seconde case. Ovviamente solo dal Veneto, perché dalle altre regioni sono attesi dal prossimo fine settimana. Sui passi hanno fatto gamba i corridori, sbuffando contro i centauri. Dal Brent de l'Art, in Valbelluna, al lago Sorapis hanno fatto coda tantissimi giovani. I camperisti hanno occupato diligentemente i piazzali loro assegnati ad Auronzo ma anche a Misurina. Prova del fuoco per tante malghe che hanno aperto anzitempo. Il popolo delle moto si è mosso quasi all'alba da Mestre per raggiungere il passo Pordoi. Osvaldo Finazzer, titolare del ristorante albergo Savoia, che voleva aprire più avanti, ha convocato l'altra sera la famiglia e ha deciso di avviare ieri mattina il bar, la pasticceria, la pizzeria, il ristorante. «C'è stato un movimento discreto, nonostante il tempo poco rassicurante e le temperature un po' basse», riferisce Finazzer che tra una consumazione e l'altra ha ricevuto una mail dal Madagascar: per la prenotazione di un intero appartamento ad agosto. Dunque le prenotazioni, anche dall'estero, cominciano ad affluire? «Se è per questo - sospira Finazzer - in questi giorni abbiamo esaurito tutti i posti in albergo per l'ultima settimana di carnevale». E sapete chi ha prenotato? I nordici, danesi, olandesi, svedesi. Come dire che dall'estero ci si prende con largo anticipo. Della nuvolaglia in cielo non hanno preso paura gli appassionati del pedale che, arrivati in cima al passo hanno dovuto fare dietrofront perché non potevano sconfinare. In paese, giù ad Arabba, il movimento è stato altrettanto intenso. «Davvero tanta gente anche a farsi solo una passeggiata» sintetizza il sindaco di Livinallongo Leandro Grones.«Ma soprattutto - riferisce - la domenica è stata un viavai di cicloturisti. Su e giù per il Campolongo. Alcuni arrivavano dal Falzarego, altri dal giro del Giau. Tanti hanno chiesto di fare il giro del Sella ma hanno dovuto rinunciare non potendo sconfinare». Alcuni alberghi hanno ricevuto i primissimi ospiti; per tre giorni, fino al 2. Ed ecco il miracolo Falcade che sabato si è riempita di villeggianti. Aperte quasi tutte le seconde case. Antonella Schena, presidente degli albergatori e coordinatrice dell'associazione "PromoFalcade" ha deciso, quasi per scommessa, di riaprire il suo hotel Stella Alpina. «Con grande sorpresa mi sono ritrovata con 20 camere occupate. Tutti veneti, naturalmente. Veronesi in particolare, che qui di solito non arrivano». Mezza dozzina gli alberghi aperti in valle, 13 i ristoranti. E gran parte dei bar. «Ho confrontato i dati di oggi con quelli degli stessi giorni dell'anno scorso. Siamo praticamente alla pari». --© RIPRODUZIONE RISERVATA L'Adige | 2 Giugno 2020 p. 10 “Albergatori fate bene i conti” Non è proprio una ripartenza, ma un primo passo. Domani riapriranno i confini regionali in Italia, «ma non è che domani gli alberghi saranno pieni, anzi molti saranno chiusi perché, come da sempre accade, le località di montagna aprono tra la fine di giugno e l'inizio di luglio», sottolinea il presidente degli albergatori Gianni Battaiola . Le regole per il Covid-19 sono chiare per tutte le 1.400 strutture trentine, ma ora tutto dipenderà da due fattori: la voglia e la possibilità di muoversi dei turisti italiani e la riapertura dei confini europei e mondiali, che dovrebbe avvenire intorno alla metà di giugno. Ci piacerebbe poter scrivere che stanno già fioccando le prenotazioni, ma per ora non è così: dall'Italia sono partite le richieste, le telefonate o le mail informative nei confronti di Apt o direttamente alle strutture ricettive, ma ci vuole almeno un'altra settimana per capire se poi effettivamente arriveranno le conferme. «Bisogna essere ottimismi, c'è grande voglia di ripartire, ma l'invito ai colleghi è quello di fare attenzione e di fare bene i conti. Molto bene. Le norme anti Covid-19 non sono impossibili da applicare: ci si riorganizza e ci si struttura, ma tutto questo è costoso. Bisogna pulire e sanificare di più, avere più personale ma il tutto a fronte di meno clienti. Quindi più spese ma meno incassi, questo è già sicuro in partenza. Ci vuole un'analisi di costi e benefici attenta. La gran parte delle strutture ricettive avrà qualche settimana per capire come andranno le prenotazioni, prepararsi e organizzarsi. Ad oggi non ho notizie di chiusure, o meglio di non riaperture, già certe. In molti aspetteranno ancora un po' per raccogliere prenotazioni e poi valuteranno». Da oggi partirà la campagna promozionale di Trentino Marketing, che si rivolgerà inizialmente ai turisti italiani. Il messaggio, ai tempi del Coronavirus, è chiaro: nelle nostre valli, sulle nostre montagne e sui nostri laghi ci sono spazi per godersi la natura senza assembramenti, si può stare all'aria aperta, si può passeggiare e andare in bici nei boschi senza pensare alle mascherine e a disinfettarsi le mani. Insomma, rispettare le regole anti Covid-19 in Trentino è estremamente facile. «Siamo pronti a partire con la
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