Le collane
Diritto di parola Alle persone cui viene riscontrata una lesione al pancreas, la prima cosa che vogliamo dire è di rivolgersi a un centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie pancreatiche. Il pancreas è un organo poco conosciuto, non solo dai pazienti, ma talvolta anche dai medici, perché le malattie al pancreas non si incontrano frequentemente al di fuori dei centri di riferimento. Non sempre la diagnosi di un tumore pancreatico è semplice, ma una volta acquisita, la scelta del trattamento migliore dovrà essere vagliata da specialisti esperti in un team multidisciplinare; e infine, se nel percorso terapeutico sarà previsto un intervento chirurgico, dobbiamo sapere che la chirurgia pancreatica è la più complessa di tutta la chirurgia addominale, motivo per cui è bene rivolgersi a un ospedale con la sufficiente esperienza.
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Una precisazione necessaria: quando in rete, o sui mezzi di informazione, si parla di tumore del pancreas, ci si riferisce a una specifica forma di tumore maligno: l’adenocarcinoma duttale, di cui ci occuperemo in questo quaderno. Pochi sanno però, che il pancreas presenta una grande varietà di lesioni tumorali, in gran parte benigne, di cui le più frequenti sono le lesioni cistiche. Per questo motivo il riscontro di una lesione pancreatica non deve gettare nello sconforto, soprattutto quando viene evidenziata nel corso di esami eseguiti per altri motivi. In questi casi, rimane quanto mai valido il consiglio
di rivolgersi a un centro specializzato, per poter diagnosticare correttamente la lesione, definire eventuali approfondimenti, o consigliare un programma di controlli periodici. Ma veniamo al tumore maligno più frequente e più temuto: l’adenocarcinoma del pancreas. Si tratta di un tumore che colpisce oltre 14.000 italiani ogni anno, tristemente noto perché difficile da curare. Nonostante i miglioramenti terapeutici introdotti nell’ultimo decennio, le guarigioni sono ancora troppo poche: secondo i più recenti dati epidemiologici, solo il 10% dei pazienti che hanno ricevuto questa diagnosi prima del 2015 è vivo dopo 5 anni. La ragione più importante è che il tumore del pancreas, più frequentemente e più precocemente rispetto ad altri tumori, dà metastasi in altri organi. Al momento della diagnosi, gli esami diagnostici evidenziano metastasi in più del 50% dei casi; i pazienti restanti - senza metastasi evidenti - hanno purtroppo un rischio elevato di svilupparle nel tempo. La diffusione del tumore in altri organi e tessuti è anche la ragione per cui la chirurgia, da sola, può non essere sufficiente. Spesso viene quindi utilizzata la chemioterapia per arrivare in tutti gli organi dove potrebbero essere annidate le cellule tumorali. Ma anche così, purtroppo, non si può essere certi di eliminare ogni cellula cancerosa. Questo avviene perché i farmaci antitumorali faticano a raggiungere il tumore: l'adenocarcinoma del pancre-