TUSCANY SIGN LAND OF DE
COVER STORY JENNY SAVILLE FASHION HAUTE COUTURE A/W 21-22 IT’S ALL ABOUT SHAPES ITINERARIES SECRET FLORENCE CULTURE JEFF KOONS. SHINE | FRANCESCO VEZZOLI IN FLORENCE DANTE. THE ETERNAL POET BY FELICE LIMOSANI FOOD IGINIO MASSARI | PAOLO LAVEZZINI
Per chi ha fame di uscire. Anche dall’ordinario. Nuova Taycan Cross Turismo. Soul, electrified. Ogni giorno siamo pronti a metterci in gioco, per cercare nuovi territori da esplorare. È la nostra fame di avventura a spingerci. E la nuova Taycan Cross Turismo è qui per saziarla. Scoprila al Centro Porsche Firenze.
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contents
n.60 autumn 2021
COVER STORY 42
Jenny Saville
Under my skin Sotto la pelle PEOPLE 14
FASHION 29 It object
Serena Menarini
New sensations Nuove sensazioni 16
84 Shooting It’s all about shapes
Giulio Fratini
Santa Florence 18
Gabriele Colzi
A pastel-coloured Florence Una Firenze color pastello 20
AGENDA 24 Art Florence 25 Art Toscana 26 Agenda Classic 27 Agenda Book
Filippo Vettori
From field to table Dal campo alla tavola
MUST 94 Season debutants 95 And fashion continues 96 Jewels. Dreamcatchers 97 Man. In love with him ITINERARIES 50 Cecilie Hollberg Follow me! 98
22
Monica Sarti Florence as I see it Firenze come la vedo io
Gianni Zhang
Streaming
42
50 84
contents
n.60 autumn 2021
ART & CULTURE 68 Palazzo Strozzi Jeff Koons. Shine
112
Grifoni Firenze
The power of tradition Il potere della tradizione
Francesco Vezzoli Crocheted masterpieces Capolavori all’uncinetto 76
Felice Limosani From parchment to pixels Dalla pergamena ai pixel
114
Mario Luca Giusti
The perfection of synthetic crystal La perfezione del cristallo sintetico
78
New Book Album Stefano Accorsi 118
TUSCANY LAND OF DESIGN Tosconova Synergic design Design in sinergia 106
116
Innovating aesthetics Innovare l’estetica
FOOD & WINE
122
Paolo Lavezzini
The flavours of Four Seasons I sapori delle quattro stagioni
Formitalia Design like me Design come me
128
Badari In step with the times Al passo coi tempi
132
108
Zoo Design
Pastry
shop
Iginio Massari comes to Florence Iginio Massari arriva a Firenze
110
140
SHOT ON SITE RESTAURANTS GUIDE
78 98
68
contributors In 2015, he was appointed General Director of Florence’s Palazzo Strozzi Foundation.He has built a brilliant career working first in Paris, at the Musée du Louvre, and then in London, at the National Gallery and Royal Academy of Arts. Galansino has studied in Italy, where he received a PhD in Art History and Criticism.
Born in Lower Saxony, she is a medieval historian and cultural manager with long experience as a museum director, exhibition curator and lecturer in Curatorial Studies at international universities Since 2015 she has been Director of the Galleria dell’Accademia in Florence.
40 four years in the fashion business, of which twenty spent as editor in chief of international magazines specialized in fashion and trends. A job and a passion just right for her. She loves her children, home, job, photography and movies.
Arturo Galansino
Cecilie Hollberg
Marta Innocenti Ciulli Massimo Listri
Nel 2015 è stato nominato direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e ha costruito una brillante carriera lavorando prima a Parigi, al Musée du Louvre, e poi a Londra, alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts. Galansino ha studiato in Italia, dove ha conseguito un dottorato in Storia e Critica dell’Arte.
Nata in Bassa Sassonia, è una storica medievale e manager culturale con lunghe esperienze come direttore di musei, curatore di mostre e docente di Curatorial Studies in università a livello internazionale. Dal 2015 è Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze.
40 anni di moda, di cui 20 passati come direttore di testate internazionali con un unico soggetto: moda e tendenze. Un lavoro-passione che le ha corrisposto profondamente. Ama i suoi figli, la casa e il lavoro, la fotografia, il cinema.
Photographer, lives in Florence and collaborates with the magazines AD and FMR and frequently with many international magazines such as Connaissance des Arts and L’Eoeil. He has written over thirty art and architecture books.
Fotografo, vive a Firenze, collabora con continuità alle riviste AD e Fmr e con frequenza a molti periodici stranieri, tra cui Connaissance des Arts e L’Eœil. Ha pubblicato oltre 60 libri di arte e alta architettura.
Graduated in Florence in History of Modern and Contemporary Art. Since 2018, he has been artistic director of the Museo Novecento in Florence and scientific advisor to Mus.e. He is an art historian and critic, creator and curator of exhibitions and interdisciplinary events, writer and journalist.
Sergio Risaliti
Si è laureato a Firenze in Storia dell’arte moderna e contemporanea. Dal 2018 è direttore artistico del Museo Novecento di Firenze e consulente scientifico di Mus.e. È storico e critico d’arte, ideatore e curatore di mostre e di eventi interdisciplinari, scrittore e giornalista.
#ITALIAEXPERIENCES
FLORENCE VIEW FROM THE MOST GLAMOROUS MAGAZINE OF THE CITY
quarterly
publisher
FM publishing srl Gianluca Fontani, Luca Gori, Ori Kafri, Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini
CAP R I C ORT I NA FI R EN Z E M I LANO R OMA SUM M E R VEN EZ IA S ICI LIA editor in chief
Matteo Parigi Bini fashion director
Marta Innocenti Ciulli managing editors
Teresa Favi, Francesca Lombardi editors
Sabrina Bozzoni, Matteo Grazzini, Virginia Mammoli, Martina Olivieri contributors
Arturo Galansino, Cecilie Hollberg, Felice Limosani, Sergio Risaliti, Monica Sarti cover photo
Dario Garofalo photographers
Alessandra Chemollo, Lorenzo Cotrozzi, Letizia Francini, Dario Garofalo, Massimo Listri, New Press Photo Pieropaolo Pagano, Pasquale Paradiso, Ottavia Poli, Niccolò Rastrelli, Valentina Stefanelli art editors
Martina Alessi, Melania Branca translations
Centotraduzioni, Tessa Conticelli, The Florentine advertising and marketing director
Alex Vittorio Lana advertising
Gianni Consorti, Alessandra Nardelli, Monica Offidani editorial office
via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 - redazione@gruppoeditoriale.com società editrice
Gruppo Editoriale
Alex Vittorio Lana & Matteo Parigi Bini via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 - fax +39.0574.730204 www.gruppoeditoriale.com Gruppo Editoriale
Registrazione Tribunale di Prato - n° 9/2006 del 15.12.2006 Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b - legge 662/96 - Filiale di Firenze - Contiene IP stampa
Baroni & Gori (Symbol Freelife Satin) Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
copyright © Gruppo Editoriale srl
FIRENZE PEOPLE
NEW SENSATIONS SINGER, SONGWRITER AND PRODUCER SERENA MENARINI LIVES IMMERSED IN SOUND CANTANTE, COMPOSITRICE, PRODUTTRICE. SERENA MENARINI VIVE IMMERSA NEL SOUND text Teresa Favi
@SERENAMENARINI_OFFICIAL
How did it all start? I’ve always sung, but I remember I was 8 when I performed my first karaoke number, Think by Aretha Franklin, and a magical door opened inside me. The success that rewarded vision and courage? Arranging and singing the Lord’s Prayer with my partner Alessandro Branca in Aramaic, his mother tongue. I could have chosen a pop song or a love song, but I preferred those words for our melody, which we composed in 432 Hz, the frequency of the universe. A sign of love. Your most interesting project? I’m collaborating with a team of neuroscientists in a study on stem cells, which can regenerate or otherwise according to the vibrations they receive. Florence: 3 places that reflect you. Piazzale Michelangelo: the view of the city from there is wonderful, and it was my company during the various lockdowns. Santa Maria del Fiore with Brunelleschi’s dome, because it takes your breath away. And the roads through the green Florence hills, with their timeless silence. Serena Menarini in a playlist? I love funk: Feeling Good is my favourite playlist on Spotify; a mixture of funk and soul tracks. What would Florence sound like? It would be Vivaldi’s Spring: because of Botticelli’s Primavera (in the Uffizi, ed.), the masterpiece and symbol of Florence, but also for the sense of rebirth and beauty that the music conveys and Florence embodies.
Qual è stato l’inizio? Ho sempre cantato, ma ricordo che a 8 anni quando ho intonato la prima canzone con il karaoke, Think di Aretha Franklin, si è spalancata in me una porta magica. La conquista che ha ripagato visioni e coraggio? Cantare e arrangiare col mio socio Alessandro Branca, il Padre Nostro in aramaico, la lingua con cui è nato. Avrei potuto scegliere una canzone pop o d’amore, ma ho preferito quelle parole per la nostra melodia composta in 432hz, la vibrazione emanata dell’universo. Un segno d’amore. Il progetto più interessante? Sto collaborando con un team di neuroscienziati per una ricerca sulle cellule staminali: in base alle vibrazioni che esse ricevono reagiscono in modo rigenerante o no. Firenze: 3 luoghi che parlano di te. Piazzale Michelangelo, la vista da lì sulla città è un incanto ed è stata la mia compagnia nelle varie quarantene. Santa Maria del Fiore con la Cupola del Brunelleschi perché è un luogo che toglie il fiato. E le stradine che attraversano i colli di Firenze, nel verde e nella quiete antica. Serena Menarini in una playlist? Adoro il funk: Feeling Good è la mia playlist preferita su Spotify, un mix di pezzi funky e soul. Se Firenze potesse suonare? Sarebbe la Primavera di Vivaldi: per la Primavera di Botticelli (agli Uffizi, ndr.) capolavoro-simbolo di Firenze, ma anche per quel senso di rinascita e bellezza che quella musica sprigiona e che Firenze incarna.
I’VE ALWAYS SUNG, BUT I WAS 8 WHEN I PERFORMED MY FIRST KARAOKE NUMBER AND A MAGICAL DOOR OPENED INSIDE ME 14
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FIRENZE PEOPLE
SANTA FLORENCE YOUNG FLORENTINE BUSINESSMAN GIULIO FRATINI TELLS US ABOUT HIS PASSIONS AND HIS DREAMS GIULIO FRATINI, GIOVANE IMPRENDITORE FIORENTINO, SI RACCONTA TRA SOGNI E PASSIONI text Martina Olivieri
@FRATINIG
How does it feel to manage some of the top names in Florence’s hospitality business? It’s a burden of responsibility, but I’m aware that I’m fortunate enough to have a family behind me that gives me the confidence to bring my ideas to life. I studied something completely different, but I felt the need to create something that would fully meet my unconditional desire to put myself in the game. Which projects make you proudest of your work? The project I’m involved with to renovate the Hotel L’Orologio in Rome, the third L’O concept hotel after Florence and Venice. The building is located in Corso Vittorio Emanuele. It will also feature the clock theme, a passion I inherited from my father. In July 2020 the Santa Cocktail Club project got of the ground, an exclusive venue in Piazza Santa Maria Novella, one of the most splendid settings in Florence. It was launched just as the pandemic exploded. It was a difficult choice but it was right to give a strong signal. After all, we also live on dreams, and never as in that moment did we need to believe in something. We will soon be taking the idea to Rome too. How did the idea for the Santa Cocktail Bar originate? Egotistically, at first I wanted to create a place to have a good time for myself and for others, and which reflected my personality. At the same time, I wanted to enhance the image of the hotel that hosts it, offering a higher level of service. In 2020 you were included in Forbes list of most promising entrepreneurs Under 30 - what effect did it have on you? Strange, but incredibly great!
Come si sente a gestire alcuni dei nomi più importanti dell’hotellerie fiorentina? Carico di responsabilità, ma con la consapevolezza e la fortuna di avere una famiglia che mi dà la fiducia giusta per dar vita alle mie idee. Ho studiato tutt’altro, ma sentivo la necessità di creare qualcosa che rispondesse a pieno alla mia voglia incondizionata di mettermi in gioco. I progetti che la rendono più orgoglioso del suo lavoro? Il progetto che sto seguendo sulla ristrutturazione dell’Hotel L’Orologio di Roma, terza creatura del concept L’O, dopo Firenze e Venezia. La struttura si trova in Corso Vittorio Emanuele. Ripropone il tema orologi, una passione che ho ereditato da mio padre. Nel luglio 2020 nasce il progetto Santa Cocktail Club, un locale esclusivo in una delle più splendide cornici di Firenze, piazza Santa Maria Novella. Prende vita proprio in concomitanza con l’esplodere della pandemia. È stata una scelta difficile ma era giusto dare un segnale forte. D’altronde si vive anche di sogni, e mai come in questo momento abbiamo bisogno di credere in qualcosa. A breve arriveremo anche a Roma. Come è nata l’idea del Santa Cocktail Bar? Egoisticamente, in un primo momento, volevo creare un posto dove divertirmi e far divertire, e che rispecchiasse la mia personalità. Allo stesso tempo avevo il desiderio di valorizzare le strutture alberghiere che lo ospitano, offrendo un servizio in più di alto livello. Nel 2020 è stato anche inserito dalla rivista Forbes tra i giovani imprenditori Under 30 più promettenti, che effetto le ha fatto? Strano, ma incredibilmente bello!
I FELT THE NEED TO CREATE SOMETHING THAT WOULD MEET MY DESIRE TO PUT MYSELF IN THE GAME 16
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APRE LE PORTE DEL CENTRO. . FREE ZTL . ZERO EMISSIONI . ZERO PENSIERI
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Efficienza e Risparmio
Velocità + 80km/h
Autonomia 150km
FIRENZE PEOPLE
A PASTEL-COLOURED FLORENCE THE INSTAGRAMMABLE UNIVERSE OF YOUNG TUSCAN CONTENT CREATOR GABRIELE COLZI NELL’UNIVERSO INSTAGRAMMABILE DI GABRIELE COLZI, GIOVANE CONTENT CREATOR TOSCANO text Martina Olivieri
@GABDETAILS
Content creator, photographer and speech therapist: how do you bring all your passions together? It’s not easy: I have to be organised, working on content in the evenings and getting up early in the mornings. It’s tiring, but satisfying. My work as a paediatric speech therapist prevents me losing my authenticity. I think my strength lies in speaking about things I really like. Your photos are always characterised by light and pastel colours. How come? For me colour represents life, attitude, feelings. And while black and white interpret, colour is open to interpretation. The use of pastel shades is a way of sacrificing reality in order to give it a more meaningful value. The colours in my photos reflect my way of being: peaceful, cheerful, positive. What gives you the inspiration to create content? Before every trip I gather information, seek advice and organise my digital story with anecdotes and interesting facts. Added to this is the unexpected aspect that’s typical of any trip that inspires photography. 3 unmissable places in a walk around Florence? The Bardini Gardens, the Stibbert Museum and the cemetery of Porte Sante di San Miniato. How did the #RiscopriFirenze initiative begin? After the first lockdown I thought of an effective way to help my city recover. I called it #RiscopriFirenze, and I got most of Florence’s museums on board, with the aim of getting young people to fall in love with art again, in an unconventional way. The response was immediate. What’s the most beautiful thing you’ve seen on your travels? The Rainbow Mountain in Peru.
Content creator, fotografo e logopedista: come riesci ad unire tutte le tue passioni? Non è così semplice, devo organizzarmi, lavorare ai contenuti la sera e svegliarmi presto. Faticoso, ma soddisfacente. Il mio lato da logopedista specializzato in età pediatrica mi ha permesso di non perdere mai la mia genuinità. Penso che la mia forza sia quella di raccontare quel che mi piace davvero. Luci e colori pastello caratterizzano sempre le tue foto. Come mai questa scelta? Per me il colore rappresenta la vita, il pensiero, il sentimento. E, se il bianco e il nero già interpretano, l’uso del colore si lascia interpretare. L’uso del pastello è un modo di rinunciare alla realtà per valorizzarla in maniera più ideale. I colori delle mie foto rispecchiano il mio modo di essere: pacifico, solare, positivo. Da cosa ti lasci ispirare per creare i tuoi contenuti? Prima di ogni viaggio, mi informo, raccolgo consigli e organizzo il mio racconto digitale con aneddoti e curiosità. A questo si aggiunge l’elemento inaspettato tipico di ogni viaggio che ispira lo scatto. 3 luoghi imperdibili in una passeggiata per Firenze. Il Giardino Bardini, il Museo Stibbert e il cimitero delle Porte Sante di San Miniato. Come è nata l’iniziativa #RiscopriFirenze? Dopo il primo lockdown ho pensato ad un modo efficace per aiutare la mia città a ripartire. L’ho chiamato #RiscopriFirenze, e ho coinvolto le maggiori realtà museali fiorentine con lo scopo di far innamorare di nuovo, anche in maniera non convenzionale, i più giovani dell’arte. Il riscontro è stato immediato. Il posto più bello che hai visto durante i tuoi viaggi? Le Montagne Arcobaleno in Perù.
COLOUR REPRESENTS LIFE, ATTITUDE, FEELINGS. THE COLOURS IN MY PHOTOS REFLECT MY WAY OF BEING 18
futuro antico
FIRENZE PEOPLE
FROM FIELD TO TABLE
ph. Dario Garofalo
FILIPPO VETTORI OF THE HISTORIC FRUIT AND VEGETABLE SHOP IN SANTO SPIRITO FILIPPO VETTORI, DELLA STORICA BOTTEGA DI ORTOFRUTTA DI SANTO SPIRITO text Virginia Mammoli
Tell us about some of your most local products; and are there any treats you bring from other places? Ours is a family business, now run by my brother Leonardo and me. We have a number of small farms we’ve been working with for 30 years, and which supply a lot of our products, including Florentine beans and our famous baby salad leaves. It’s the renowned zero-kilometre chain, which we’ve been doing since 1968. For exotic fruit we go to South America or Thailand to source the very best mangoes, papayas, passion fruit and avocados. Genuine Florentine dishes starring vegetables? Ribollita, made with the quintessential Florentine product cavolo nero, thyme and beans, and pappa al pomodoro, made in summer with the Florentine ribbed tomato, bread and basil. Who are your main trusted suppliers? There’s Gabbrielli di Lastra in Signa, particularly for salad leaves, and Simone Fredducci in the Mugello, especially for courgettes and beef heart tomatoes. Famous people who have visited your shop? There have been many over the years, like Lucio Dalla and Enrico Brignano; but what gives us most pleasure is the daily visits by prominent Florentine families like the Ferragamos, the Frescobaldis and the Antinoris. Restaurants in Florence where we can enjoy your products? Cammillo, Trattoria Sostanza aka il Troia, Buca dell’Orafo, Coco Lezzone... Which services are most popular with your customers? Apart from the classic home delivery service, one thing they really appreciate is chopping the vegetables in the shop so they’re ready to use, and the fact that here they can always find - in season, obviously - ready-shelled peas and beans.
Alcuni dei prodotti più del territorio e qualche chicca che invece vi fate arrivare da fuori? La nostra è un’attività di famiglia, ora gestita da me e mio fratello Leonardo. Abbiamo una serie di piccole aziende agricole con cui lavoriamo ormai da 30 anni e che ci forniscono tanti prodotti, tra cui la fagiola fiorentina e le nostre famose insalatine di campo. Il celebre km 0, che noi facciamo dal 1968. Per la frutta esotica ci spostiamo dal Sud America alla Thailandia per avere solo il meglio, tra mango, papaia, passion fruit e avocado. Piatti fiorentini doc con protagoniste le verdure? La ribollita, fatta con il cavolo nero, prodotto fiorentino per eccellenza, timo e fagioli, e la pappa al pomodoro, da fare in estate con il pomodoro costoluto fiorentino, pane e basilico. Le vostre principali aziende di fiducia? Due sono l’azienda Gabbrielli di Lastra a Signa, in particolare per le insalatine di campo, e quella di Simone Fredducci nel Mugello, soprattutto per zucchine e pomodori cuore di bue. Personaggi famosi passati dalla vostra bottega? Negli anni ce ne sono stati tanti, come Lucio Dalla e Enrico Brignano, quello però che ci fa più piacere è la quotidianità con cui vengono da noi importanti famiglie fiorentine come i Ferragamo, i Frescobaldi e gli Antinori. Ristoranti fiorentini dove si possono gustare i vostri prodotti? Cammillo, Trattoria da Sostanza detto il Troia, Buca dell’Orafo, Coco Lezzone... I servizi più richiesti dai vostri clienti? Oltre al classico servizio a domicilio, una cosa che apprezzano molto è il taglio della verdura in bottega, in modo che sia già pronta all’uso, e il fatto che da noi trovano sempre, chiaramente quando sono di stagione, piselli e fagioli sgranati.
THE RENOWNED ZEROKILOMETRE CHAIN, WHICH WE’VE BEEN DOING SINCE 1968 20
G R A N D E C U V É E A L M A N O N D O S AT O L A Q U I N T E S S E N Z A D E L F R A N C I A C O R TA
FIRENZE PEOPLE
STREAMING
GIANNI ZHANG TELLS US EXPLAINS HOW HE TELLS THE CHINESE ABOUT FLORENCE GIANNI ZHANG CI SPIEGA COME RACCONTA FIRENZE AI CINESI text Francesca Lombardi
@ZHONG_ART_INTERNATIONAL
Can you tell us briefly about your studies in Italy? I came here to study Sculpture at the Accademia di Belle Arti in Florence. And I decided to stay. What’s the project Zhong International is working on? We’re organising exhibitions in China, such as the Jingdezhen International Ceramic Art Biennale, as well as collaborations with Museo Pecci in Prato and the MAXXI in Rome. In Florence the most important projects for 2021 are Rinascimento - I Musei di Firenze raccontati dai loro Direttori and the Fan Hua Chinese Film Festival. Rinascimento aims to bring great Florentine art to the Chinese: how were the events organised? Rinascimento was conceived during the lockdown to showcase Florence and its museums to students and lovers of Western art. We do streamings from art centres of a lesson-discussion and a documentary made by us, concluding each session with a live conversation between the director of the venue and the Chinese audience at Ningbo Museum. What is it that Chinese people like about Italy? What are the key aspects? Undoubtedly art and the lifestyle… and of course the food and traditional products are hard to resist. And what do Italian audiences like about Chinese art? I think they really appreciate the contemporary expression of great international artists like Zhang Huan, Cai Guoqiang, Xu Bing, Liu Xiaodong, Chen Zhen etc. Your favourite place in Florence? I love the historic centre, where everything says something about the past and art can be seen everywhere. And the Italian artist you like best? Michelangelo Buonarroti.
Ci racconta brevemente il suo percorso di studio in Italia? Sono venuto a studiare Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. E poi ho deciso di rimanere qui. Quale progetto culturale porta avanti la Zhong International? Stiamo portando avanti progetti di mostre in Cina, come la Jingdezhen International Ceramic Art Biennale, oltre a collaborazioni con il Museo Pecci di Prato e il MAXXI di Roma. A Firenze i progetti più importanti del 2021 sono Rinascimento - I Musei di Firenze raccontati dai loro Direttori e il Fan Hua Chinese Film Festival. Rinascimento nasce per far conoscere ai cinesi la grande arte fiorentina: come sono stati organizzati gli incontri? Rinascimento è un progetto nato durante il lockdown per mostrare agli studenti e agli appassionati di arte occidentale Firenze e i suoi musei. Diffondiamo in streaming dai luoghi d’arte una lezione-conferenza e un nostro documentario, concludendo ogni sessione con un dialogo in diretta tra il Direttore e il pubblico presente in Cina nel Museo di Ningbo. Cosa ama il suo Paese dell’italia? Quali sono i tasti più sensibili? Sicuramente l’Arte e il modo di vivere... poi, difficile resistere al cibo e ai prodotti della Moda. E il pubblico italiano cosa ama dell’arte cinese? Mi sembra però che sia molto apprezzata l’espressione contemporanea dei grandi artisti internazionali come Zhang Huan, Cai Guoqiang, Xu Bing, Liu Xiaodong, Chen Zhen. ecc. Il suo luogo preferito a Firenze? Mi piace il centro storico dove tutto ti racconta qualcosa del passato e la presenza dell’Arte si percepisce ovunque. L’artista italiano che ama di più? Michelangelo Buonarroti.
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ART FIRENZE
AUTUMN IN THE CITY ANCIENT AND CONTEMPORARY TRA ANTICO E CONTEMPORANEO
OCTOBER Autumn starts with a bang. Shine, the solo show by Jeff Koons, is at Palazzo Strozzi until 30 January. Jenny Saville is at the Museo Novecento until 20 February, and also at Palazzo Vecchio, Museo degli Innocenti, Museo dell’Opera del Duomo and Museo di Casa Buonarroti. From 2 October Francesco Vezzoli in Florence is at Piazza della Signoria and in the Francesco I studio at Palazzo Vecchio. Sala delle Nicchie in the Galleria Palatina at Palazzo Pitti presents an exhibition
Palazzo Pitti dedicated to the Raphael work Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi (extended until 6 January 2022). Also at Palazzo Vecchio until 9 January is the installation Henry Moore Relocated. At the Pazzi chapel of Santa Croce until 10 January, Dante. Il Poeta eterno is a dialogue based on the Divine Comedy. There’s excitement too at the Uffizi Galleries. From 5 October, Titian’s Ritratto di Jacopo Strada will be displayed in the Sala Bianca of Palazzo Pitti (5 October - 16 Janu-
ary). This is followed - still at Palazzo Pitti but in the Andito degli Angiolini - by the exhibition Smarriti by Franco Ionda (12 October - 12 December). Until 9 January, the Sala della Niobe at the Uffizi presents the troubling Conte Ugolino by Fra’ Arsenio Mascagni, a work acquired by the Friends of the Uffizi Gallery and donated to the Florence museum. At Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza Duomo 2, Viaggio nella regione del Poeta - La Toscana dantesca nelle fotografie degli Archivi Alinari e di Massimo Sestini.
Palazzo Strozzi
OTTOBRE Inizio con botto. A Palazzo Strozzi fino al 30 gennaio Shine, la mostra dedicata a Jeff Koons. Fino al 20 Febbraio Jenny Saville al Museo Novecento, e negli spazi di Palazzo Vecchio, Museo degli Innocenti, Museo dell’Opera del Duomo e Museo di Casa Buonarroti. Dal 2 ottobre Francesco Vezzoli in Florence, l’artista ospite in piazza della Signoria e negli spazi dello studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio. Nella sala delle Nicchie della Galleria Palatina di Palazzo Pitti (prorogata
Museo Novecento
NOVEMBER At the Uffizi from 2 November to 19 December, violence against women is the subject of a dialogue between Gian Lorenzo Bernini’s Bust of Costanza Bonarelli (the artist’s lover, whom he disfigured out of jealousy), and images of women who have suffered violence, by contemporary Sardinian photographer Ilaria Sagaria. Still at the Uffizi, from 23 November to 24 April 2022, A misura di bambini explores childhood in Ancient Roman times.
Palazzo Vecchio
fino al 6 gennaio 2022) una mostra dedicata all’opera di Raffaello, Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi. Sempre a Palazzo Vecchio, fino al prossimo 9 gennaio, l’istallazione Henry Moore Relocated. Fino al 10 gennaio a Santa Croce Dante. Il Poeta eterno: un dialogo intorno alla Divina Commedia negli architettonici della cappella Pazzi in Santa Croce. Fermento anche alle Gallerie degli Uffizi. Si comincia il 5 ottobre, con il Ritratto di Jacopo Strada di Tiziano. sarà
24
esposto nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (5 ottobre - 16 gennaio). A seguire, sempre a Palazzo Pitti, nell’andito degli Angiolini, la mostra Smarriti di Franco Ionda (12 ottobre - 12 dicembre). Gli Uffizi, fino al 9 gennaio, nella Sala della Niobe accoglieranno l’inquietante Conte Ugolino di fra’ Arsenio Mascagni, dipinto acquistato dai Friends of the Uffizi Gallery e donato al museo fiorentino. A Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo 2, Viaggio nella regione del Poeta - La Toscana dantesca nelle fotografie degli Archivi
Alinari e di Massimo Sestini. NOVEMBRE Agli Uffizi dal 2 novembre al 19 dicembre per il tema della violenza contro le donne in dialogo il busto di Costanza Bonarelli realizzato da Gian Lorenzo Bernini (che, amante della dama, la sfregiò per gelosia), con gli scatti di donne che hanno subito violenze, della fotografa contemporanea sarda Ilaria Sagaria. Sempre agli Uffizi, dal 23 novembre al 24 aprile, A misura di bambini, che racconterà l’infanzia ai tempi dell’antica Roma.
ART TOSCANA
TRIBUTES AND GREAT NAMES AUTUMN IN TUSCANY AUTUNNO IN TOSCANA
OCTOBER The Frida Kahlo Una vita per immagini (Frida Kahlo, a Life in Photographs), on until 13 October at the Piero Della Francesca Museum in Sansepolcro traces the events of the great artist’s nonconformist life. As part of the Uffizi Diffuso or ‘Scattered Uffizi’ project, two exhibitions dedicated to St. Francis: the Gallery has sent its most famous depiction of the Saint’s Stigmata - painted in the first half of the 13th century by the so-called Master of Cross No. 434 to Sala Pi-
Giardino dei Tarocchi nacoteca, Assisi until 6 January. The Last Seal of St. Francis in La Verna is an initiative involving the exchange of masterpieces between the Uffizi and the Church di Sant’Angelo al Cassero in Castiglion Fiorentino (until 6 January 2022). For the Terre degli Uffizi (Lands of the Uffizi) project, Giottesque Painters in Valdelsa with paintings loaned by the Uffizi to the Museum of Sacred Art in Montespertoli, until 6 January. Until October 31st the Pecci Center in Prato
presents Jacopo Miliani’s solo show The Discotheque. Continuing at the Pecci, Formafantasma and Chiara Fumai. In Pietrasanta until February 6, the temporary exhibition Meccano by artist Tano Pisano, with works in Piazza Duomo, Piazza Carducci and the Church and cloisters of Sant’Agostino. NOVEMBER Capalbio pays tribute to Niki de Saint-Phalle until November 3 with a major exhibition of over 100 works, including sculptures, drawings, videos, photographs, centered on
Terre degli Uffizi
OTTOBRE L’esposizione Frida Kahlo Una vita per immagini , visitabile fino al 13 ottobre al Museo Civico Piero Della Francesca a Sansepolcro ricostruisce le vicende della vita controcorrente della grande pittrice. Due le mostre dedicate a San Francesco per Uffizi diffusi: ad Assisi Sala ex Pinacoteca fino al 6 gennaio le Gallerie hanno inviato la più celebre raffigurazione antica delle Stigmate del Santo - realizzata nella prima metà del Duecento da un pittore pre-giottesco,
Museo Civico Piero Della Francesca
the artist’s relationship with Italy. The Tarot Garden is one of the most fascinating contemporary art parks in Tuscany and also one of the most original, fun attractions in the Maremma. Niki de Saint-Phalle designed it starting from 1979, inspired by Gaudi’s Parc Guell in Barcelona. DECEMBER From 18 December, the Pecci Museum, Prato will host Cao Fei, one of the most innovative and visionary artists on the international art scene.
Centro Pecci
il cosiddetto Maestro del Croce 434. L’ultimo sigillo di San Francesco alla Verna è invece un’iniziativa che prevede uno scambio di capolavori tra la Galleria degli Uffizi e la Chiesa di Sant’Angelo al Cassero di Castiglion Fiorentino (fino al 6 gennaio 2022). Nell’ambito Terre degli Uffizi è Seguaci di Giotto in Valdelsa, con opere in prestito dalle Gallerie al Museo d’arte Sacra di Montespertoli, fino al 6 gennaio. Fino al 31 ottobre il Centro Pecci di
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Prato presenta La discoteca mostra personale di Jacopo Miliani. Proseguono al Pecci Formafantasma e Chiara Fumai. A Pietrasanta fino al 6 febbraio la mostra temporanea diffusa Meccano dell’artista Tano Pisano, con opere in piazza Duomo, piazza Carducci, nella Chiesa e chiostro di Sant’Agostino. NOVEMBRE Capalbio rende omaggio a Niki de Saint-Phalle fino al prossimo 3 novembre con una grande mostra con più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie, cen-
trata sul rapporto dell’artista con l’Italia. Il Giardino dei Tarocchi è uno dei parchi d’arte contemporanea più affascinanti della Toscana e anche una delle attrazioni più originali e divertenti della Maremma. Lo ha ideato a partire dal 1979 Niki de Saint-Phalle che si è ispirata al Parc Guell di Gaudì a Barcellona. DICEMBRE Dal 18 dicembre il museo pratese Pecci ospiterà Cao Fei un’artista tra le più innovative e visionarie della scena artistica internazionale.
AGENDA CLASSIC
THEATRE IN FLORENCE THE ART OF THE STAGE. MUSIC, OPERA AND THEATRE L’ARTE DELLA SCENA. MUSICA, OPERA E SPETTACOLO
OCTOBER Teatro Niccolini reopens for a full season, with Filippo Timi and Lucia Mascino from 18 to 21 in the premiere of Promenade de santé, a story of the disease of love, which we always seek to renew, despite its failures and consequences. At Teatro della Pergola, 19 to 24 sees Paradiso XXXIII, written by and starring Elio Germano and Teho Teardo, who create a unique, almost physical experience for audiences with Dante’s Canto 33, an attempt to express the inexpressible.
Teatro della Pergola NOVEMBER From 9 to 14, Laura Morante returns to the Pergola with Io Sarah, Io Tosca in the role of Sarah Bernhardt, the legendary actress to whom Victorien Sardou dedicated the celebrated drama scored by Puccini. On 19 November (repeat performances 21, 23, 30 November, 3 and 5 December) Teatro del Maggio stages a new adaptation of Verdi’s Falstaff, directed by Sven-Erich Bechtolf and conducted by one of the greatest conductors of our age, Sir Eliot Gardiner.
DECEMBER 9 December (repeated 12, 14, 17 and 19) sees the debut at the Maggio of Puccini’s Madama Butterfly in a new adaptation by Chiara Muti, conducted by Francesco Ivan Ciampa. 11 December is an evening with the Orchestra of the Mariinsky Theatre of Saint Petersburg, conducted by Valery Gergiev. 21 December sees the inauguration of the new Auditorium at the Maggio with Zubin Mehta. The programme includes the world premiere of Luca Francesconi’s new composition Divina Com-
Teatro del Maggio
OTTOBRE Dal 18 al 21 al Teatro Niccolini, che riapre con una sua stagione completa, Filippo Timi e Lucia Mascino debuttano in Promenade de santé una storia sulla malattia dell’amore, che da sempre cerchiamo di rinnovare, nonostante le conseguenze. Dal 19 al 24 al Teatro della Pergola arriva Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo che creano un’esperienza quasi fisica per lo spettatore portando in scena Dante che nel 33esimo canto del Paradiso prova a raccontare l’irraccontabile.
Teatro Niccolini
media; followed by Puccini’s Messa di Gloria for solo voices, choir and orchestra and Bruckner’s Te Deum in C major. Concluding the year on 31 December, Zubin Mehta conducts Beethoven’s Symphonies Nos. 8 and 9. JANUARY On 22 January (repeated 24 January and 4, 6 and 8 February) the Maggio Auditorium presents Cherubini’s Lo sposo di tre e marito di nessuna, a rarely-performed work in a new version directed by Cesare Lievi and conducted by Diego Fasolis.
Teatro del Maggio
NOVEMBRE Dal 9 al 14, Laura Morante porta ancora alla Pergola Io Sarah, Io Tosca ed entra nei panni di Sarah Bernhardt, la mitica attrice cui Victorien Sardou dedicò il famoso dramma messo in musica da Puccini. Il 19 novembre (repliche 21, 23, 30 novembre e 3 e 5 dicembre) al Teatro del Maggio va in scena il nuovo allestimento di Falstaff di Verdi con la regia di SvenErich Bechtolf e la direzione di uno dei massimi direttori dei nostri tempi, Sir Eliot Gardiner.
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DICEMBRE Il 9 (repliche 12, 14, 17 e 19) debutta al Maggio Madama Butterfly di Puccini nel nuovo allestimento di Chiara Muti e la direzione di Francesco Ivan Ciampa. L’11 dicembre è la serata dedicata all’Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, diretta da Valery Gergiev. Il 21 dicembre è in programma l’inaugurazione del nuovo Auditorium del Maggio con Zubin Mehta. La serataprevede la prima esecuzione assoluta di una composizione di Luca Francesconi Divina
Commedia, poi la Messa di gloria per soli, coro e orchestra di Puccini e il Te Deum in do maggiore di Bruckner. Per la fine dell’anno, il 31 dicembre, Zubin Mehta dirige le sinfonie 8 e 9 di Beethoven. GENNAIO All’Auditorium del Maggio, il 22 gennaio (repliche 24 gennaio e 4, 6, 8 febbraio) va in scena Lo sposo di tre e marito di nessuna, di Cherubini. Opera di rara esecuzione in un nuovo allestimento che vede sul podio Diego Fasolis con la regia di Cesare Lievi.
AGENDA BOOK
STORIES OF LIFE
REAL OR IMAGINED, LIFE REMAINS THE MOST CONVINCING PLOT REALE O DI FANTASIA LA VITA RESTA LA TRAMA PIÙ AVVINCENTE Whether it’s a novel, an essay or a biography, autumn is the perfect season to get into a good book. So let’s begin with three coffee table books released by our own publishing house, Gruppo Editoriale. This summer brings Album Stefano Accorsi, a memoir in which the acclaimed actor reveals his life and the first 30 years of his career. It’s a first-person account, edited by writer and journalist Malcom Pagani, which moves from childhood memories to his early career, huge success and the story behind the scenes. Another life, another time, other stories and faces in Carla Braccialini. La ragazza che non sapeva fare le borse, edited by Maurizio Naldini. Her life resembles a novel, the protagonist a woman with no technical training who invented a new concept and a new way of creating bags and fashion. Another treat not to be missed by lovers of art and fashion is Art Thou, the new Polimoda publication edited by Massimiliano Giornetti, which brings together the best work by students of Florence’s renowned international fashion school. It’s a book that offers inspiration to create, learn and sense the future of fashion and its emerging trends. Beyond this, in the year that marks the 700th anniversary of the the poet’s death, how can we not mention Dante, by Alessandro Barbero. A comprehensive portrait of the genius writer of the Divine Comedy, seen for the first time as a man of his age, whose values and mentality he typifies. We conclude with a new adventure for Inspector Bordelli, the creation of Marco Vichi, entitled Ragazze smarrite. Approaching retirement, the inspector finds himself in a race against time as he tackles a crime he is unwilling to leave unsolved, but which turns out to be the most complicated case of his career.
Che sia un romanzo, un saggio o la storia di una vita, l’autunno è la stagione perfetta per sfogliare un buon libro. Cominciamo allora con tre coffee table book editi proprio dalla nostra casa editrice Gruppo Editoriale, uscita questa estate con Album Stefano Accorsi, la prima biografia con la quale il grande attore ripercorre la sua vita e i suoi primi 30 anni di carriera. Un racconto in prima persona, a cura del giornalista e scrittore Malcom Pagani, che viaggia tra i ricordi d’infanzia, gli esordi, il grande successo e i dietro le quinte. Altra vita, altro tempo, altre storie e altri volti sono quelli di Carla Braccialini. La ragazza che non sapeva fare le borse, a cura di Maurizio Naldini. Una vita che sembra un romanzo, la sua, con protagonista una donna che senza alcuna preparazione tecnica ha saputo inventare un nuovo concetto e un nuovo modo di creare le borse e fare moda. Altra chicca da non perdere per gli appassionati di arte e moda è Art Thou, la nuova pubblicazione di Polimoda a cura di Massimiliano Giornetti, che raccoglie i migliori lavori degli allievi della famosa scuola internazionale fiorentina. Un libro da cui lasciarsi ispirare per creare, conoscere, intuire il futuro della moda e delle tendenze emergenti. Proseguendo, nell’anno del 700esimo anniversario dalla morte del Sommo Poeta non possiamo non citare Dante, di Alessandro Barbero. Un ritratto a tutto tondo del genio creatore della Divina Commedia, visto per la prima volta come uomo del suo tempo di cui condivide valori e mentalità. Infine, concludiamo con la nuova avventura del commissario nato dalla penna di Marco Vichi, intitolata Ragazze smarrite. Una corsa contro il tempo, quella di Bordelli, ormai prossimo al pensionamento, che si trova ad affrontare un delitto che non vuol lasciare irrisolto, ma che si rivela il più complicato della sua carriera.
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S O P H I A LO R E N O R I G I N A L ITA L I A N F O O D Via dei Brunelleschi, 11 - Firenze | Tel.055 4934400 | sophialorenrestaurant.com
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CHEERFUL WARRIORS
When the winter gets tough, Chanel’s antidote is playful elegance with chic and provocative details. With these snowwhite ankle boots and black sheath dress, you will brave the cold without as much as a sigh. Piazza della Signoria, 26. Quando l’inverno si fa rigido e ostile, l’antidoto di Chanel è una eleganza giocosa con dettagli chic e irreverenti. Con questi anckle boots soffici e candidi e un tubino nero, attraverserete il freddo con il sorriso. Piazza della Signoria, 26.
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Club
The Lodge Club Viale Poggi 1, Firenze +39 055 284874 Dining & Club +39 3476631534 - Jungle Cocktail Bar +39 3497001966 www.thelodgeclub.com Dal Lunedì al Sabato
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TRUE TO HIS STYLE
How could you not choose an Emporio Armani accessory for the Eagle’s 40th birthday? We suggest the blue velvet arm bag that combines fashion, practicality and metropolitan appeal. True to his style. Via Roma, 14r. Per i 40 anni dell’Aquila, come non puntare a un accessorio Emporio Armani? Noi vi suggeriamo il bauletto da braccio in blue velvet che unisce fashion, praticità e appeal metropolinato. Fedele alla linea. Via Roma, 14r.
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DORMIRE È IL PIACERE PIÙ IMPORTANTE.
DORMIRE È IL PIACERE PIÙ IMPORTANTE.
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HEAD-ON
You can always tell from a woman’s hat whether or not she lives on memories, O. Wilde. She who chooses this by Hermès black, broad-brimmed and sophisticated details - takes a purposeful stride into the future. Piazza degli Antinori, 6r. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi, Oscar Wilde. Chi sceglie questo di Hermès - total black con tesa larga e dettagli raffinati - di certo va incontro al futuro con passo deciso. Piazza degli Antinori, 6r.
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LeVanità PROFUMERIE FIRENZE di Sabatini
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A QUESTION OF DETAILS
Knotted around the neck or hair, on the wrist or on a bag. The silk twill D-Millefiori foulard by Dior is the accessory that makes autumn glamorous. It’s inspired by the wonderful world of the collection. Via Strozzi 17. Annodato intorno al collo, tra i capelli, al polso o a una borsa. Il foulard D-Millefiori di Dior è l’accessorio che rende glamour l’autunno, in twill di seta, è ispirato al meraviglioso universo della collezione. In via Strozzi, 17.
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UNSTOPPABLE
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FASHION OF THE FUTURE
Art Thou, a coffee table book curated by Massimiliano Giornetti, for the first 30 years of Polimoda. 274 pages illustrate the best work by students, introduced by 10 leading figures in the fashion world. Edited by Gruppo Editoriale. Art Thou, un coffee table book a cura di Massimiliano Giornetti, pubblicato per i primi 30 anni del Polimoda. 274 pagine con i migliori lavori degli studenti, introdotti da 10 grandi personalità della moda. Edito da Gruppo Editoriale.
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SURPRISINGLY FLORENTINE
From the best Pinot Bianco grapes of Tenuta Monteloro, on the hills of Fiesole, behind Florence. One of the most historic labels of the Antinori family in a new interpretation, fragrant and enjoyable. Dalle migliori uve Pinot Bianco di Tenuta Monteloro, sulle colline di Fiesole, alle spalle di Firenze. Una tra le più storiche etichette della famiglia Antinori in una sua nuova interpretazione, fragrante e piacevole.
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Jenny Saville, born in 1970 in Cambridge, England. Until 20 February the artist will be the protagonist of an exhibition project conceived and curated by Sergio Risaliti, Director of the Museo Novecento, in collaboration with some of the city’s major museums: Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell’Opera del Duomo, Museo degli Innocenti and Museo di Casa Buonarroti 42
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UNDER MY SKIN JENNY SAVILLE DISCUSSES THE TWO YEARS SHE HAS SPENT WORKING ON THESE GREAT EXHIBITIONS IN FLORENCE JENNY SAVILLE CI RACCONTA QUESTI DUE ANNI DI LAVORO PER LA GRANDE MOSTRA DI FIRENZE text Francesca Lombardi photo Dario Garofalo
We met Jenny Saville in Piazza Santa Maria Novella, a few days before the opening of her exhibitions. Meters away from the Museo Novecento, where some of her major works are on show, including the wonderful and monumental Rosetta II portrait, placed above the altar, inside the former church of the Spedale and visible from the outside through a window overlooking the square. The juxtaposition with Giotto’s wooden Crucifix, suspended from the nave of the Basilica of Santa Maria Novella and clearly visible from the outside of the church when the main entrance is open, was strongly encouraged and supported by Sergio Risaliti , the Museum’s director and the exhibition’s curator. The city opened up to the artist- as she explains - and her works are in direct dialogue with the masterworks by Michelangelo in Florence housed in the Opera del Duomo Museum , Salone dei Cinquecento, Casa Buonarroti and, last but not least, the Innocenti Museum. How was the exhibition conceived? It actually started in Venice. I met Sergio Risaliti and he asked me if I would like to come to Florence. Of course I did, I always want to come to Florence. Originally it was a proposal to do an exhibition at Museo Novecento, but when we were walking around the city and went to Casa Buonarotti , we looked at Michelangelo’s drawings. I knew a lot of the drawings already, so it was a magical experience for me to see those in such an intimate setting and to talk to the director and curators. I had a wonderful discussion with Cristina Acidini and I love the atmosphere at Casa Buonarotti, it’s a very special place. They proposed that maybe I would like to show some drawings, alongside a drawing or two of Michelangelo. From this moment, more and more proposals started to happen and every few months there was another museum, and the possibility to show more work and so the current project began to take shape. The most exciting challenge was to make a work in dialogue with the Bandini Pietà: for two years I worked on a piece to sit next to the Pieta in the Opera Del Duomo. Michelangelo intimidated me,
Abbiamo incontrato Jenny Saville in piazza Santa Maria Novella, a pochi giorni dalla inaugurazione della mostra che Firenze le dedica. Ci incontriamo vicino al Museo Novecento che ospita un nucleo importante delle sue opere, tra le quali lo splendido ritratto monumentale Rosetta II, esposto sopra l’altare all’interno della ex chiesa dello Spedale e visibile dall’esterno grazie a una vetrina affacciata sulla piazza. Un confronto fortemente voluto e ricercato dal direttore del museo e curatore della mostra Sergio Risaliti con il Crocifisso ligneo di Giotto sospeso al centro della navata di Santa Maria Novella, ben visibile fin dall’esterno del sagrato. La città si è aperta all’artista – come lei stessa ci ha raccontato – e le sue opere si confrontano con i grandi capolavori di Michelangelo custoditi a Firenze, in un itinerario che tocca il Museo dell’Opera del Duomo, il Salone dei Cinquecento, Casa Buonarroti e non ultimo il Museo degli Innocenti. Lei stessa ci racconta questi due anni di lavoro per la mostra. Come è nata l’idea della mostra? E’ iniziato tutto a Venezia. Sergio mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto venire a Firenze. Adoro Firenze, ho accettato. All’inizio l’idea era di fare una mostra al Museo Novecento. Ma andare a Casa Buonarroti e guardare i disegni di Michelangelo è stata un’esperienza magica: vederli da vicino e parlare con il direttore Cristina Acidini mi ha fatto amare questo luogo speciale. Mi hanno proposto di esporre alcuni miei disegni, accanto ai disegni di Michelangelo. Da quel momento sono successe sempre più cose: mese dopo mese si aggiungeva un museo e la possibilità di mostrare un mio lavoro accanto a un capolavoro di Michelangelo. Il progetto ha preso forma. Il momento più eccitante è stato quando si è aperta la possibilità di fare un lavoro in dialogo con la Pietà Bandini. Per due anni ho lavorato su un pezzo da mettere accanto alla Pietà del Museo dell’Opera del Duomo. E’ stata una sfida: Michelangelo mi ha intimidito, mi ha infiammato… ho imparato molto. Si tratta davvero del progetto della vita come artista.
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Above: Rosetta II portrait, II portrait, placed above the altar, inside the former church of the Spedale. Below: a hall of the exhibition at the Museo Novecento 44
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excited me… I have learned a lot. It Il suo lavoro è stato definito umanewas a very intense project, the project simo contemporaneo, perché mette of my life as an artist. al centro il presente con un linguagYour work has been described as gio universale. Si ritrova in questa “contemporary humanism”, because definizione? it places the present at the center by Non ho mai sentito usare questo using a universal language. Do you termine per il mio lavoro, ma è una agree with this definition? definizione interessante. Io dipingo I’ve never heard that term used about il corpo, il corpo contemporaneo in my work before, but it’s an interesting relazione con tutti i corpi che sono idea. I paint the body, the contempoesistiti prima. Non amo molto le derary body which obviously sits in relafinizioni: è la ragione per cui faccio tionship with all the bodies that have arte, sono ciò che è nei miei dipinti. existed in art before. I’m suspicious L’arte è il mio linguaggio, contempla of saying ‘I am this or that’. Art is my la possibilità della contraddizione, language, it holds the possibilities of oltre o tra la parola parlata. contradictions, beyond or between the Grande attenzione al volto, ma anspoken word. che al corpo in tutto il suo realismo: You focus on the face, but also on the carni nude che colpiscono come un body in all its realism: fleshy nudes pugno nello stomaco. Cosa la intethat hit you like a punch to the gut. ressa nella fisicità umana che sfugSERGIO RISALITI, What intrigues you about the human ge dai canoni estetici più comuni? DIRECTOR OF MUSEO Lavoro su ciò che mi affascina: se mi body that escapes the more convenNOVECENTO AND tional aesthetic canons? affascina visivamente, deve custodire I work on what visually fascinates me: in qualche modo la verità. Questo THE EXHIBITION’S if it visually fascinates me, there must comporta spesso lo “svelamento”. CURATOR be some truth in that. This often inNon va molto di moda parlare di vevolves “unveiling”. It’s unfashionable rità, ma c’è qualcosa nel mio lavoro to speak about truth, but there is something in my work che ricerca una sorta di verità universale. Ecco perché about seeking universal truths. That’s why I think the rela- penso che la relazione con Michelangelo sia forte, è un tionship with Michelangelo is strong, because that’s what concetto che appartiene anche a lui. Se vuoi essere bravo he does. If you want to be good, you have to work at it all in qualcosa, devi lavorarci tutta la vita. Quindi per me è your life. The subject of the human body, it’s more than sufficiente il corpo umano…più che sufficiente. enough for a lifetime. Quando e perché ha scelto di dipingere? When and why did you choose to be an artist? Non ho scelto di diventare artista, lo sono sempre stata. I didn’t choose to be an artist, I have always been an artist. Quando avevo circa otto anni, mia madre ha sgomberato When I was about eight years old, my mother cleared out un ripostiglio: quello è stato il mio primo studio. a closet: that was my first studio. Questa attenzione alle donne si può definire femminiCan this focus on women be called feminism? smo? I don’t like prejudice against anyone. The more diverse our Non mi piace il pregiudizio contro nessuno. Più sono le voices, the richer and more interesting our culture will be. nostre voci, più ricca e interessante sarà la nostra cultura. What great contemporary artists had an influence on Chi sono i suoi maestri tra i grandi nomi del contemyou? poraneo? Through my life I’ve had personal relationships with some Nel corso della mia vita ho sempre avuto grandi mae45
Rosetta II, 2005 - 2006 46
aa Chasah, 2020
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Study for the Eyes of Argus, 2021 48
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‘BEFORE, MICHELANGELO WAS LOOKING OVER MY SHOULDER, NOW HE IS UNDER MY SKIN’ ‘PRIMA MICHELANGELO MI GUARDAVA ALLE SPALLE, ORA È SOTTO LA MIA PELLE’ great artists. Cy Twombly was a big influence on me early in my career. When I worked in Sicily, he was working in Gaeta. He gave me a sort of legitimacy and guided me about not necessarily having to work in an art center, like New York. The priority was to be able to concentrate on my work. Cindy Sherman’s work was also influential; and Richter and Richard Serra. I’ve also had a lot of important relationships with art historians, like David Sylvester, who wrote on Bacon and Giacometti . Also with the Picasso scholar John Richardson. Not only contemporary artists. De Kooning, Picasso, Bacon, and old masters - Velasquez, Michelangelo, Caravaggio, Degas - they are always around me. What is your vision of Michelangelo? I thought Michelangelo was a Genius before I did this project, but now my admiration for him is a lot deeper. For instance, the Pieta sculpture: every angle, every fold of cloth, every turn of a wrist was used to create emotional depth, without sentimentality. It is a difficult road to walk, to condense humanity without it becoming a cliché. That’s what I’ve learned from what he did. You picked some of Michelangelo’s lesser-known works and places. May we describe it as an intimate dialogue? Reproductions of his unfinished prisoners are next to my bed, I wake up with books of Michelangelo around me. For the last two years, I have lived with Michelangelo. Before, Michelangelo was looking over my shoulder, now he is under my skin. What do you love about Florence? You have some of the greatest art that has ever been made in human history, and all in the city appreciate that art. There has been such an open attitude and enthusiasm by the museum directors for me to do this project and, as an artist, this is a dream. What work by Michelangelo in Florence touched you the most? The non-finito of the prisoners, where the metamorphosis of marble to body is experienced simultaneously. I have used this as a model to make paintings between abstraction and figuration. I like all of the Pietas, the one in Rome, Florence and Milan. Then the crucifixion drawings where his lines show a vibration between life and death. There is no work by Michelangelo that I don’t like, his work has influenced me differently in various times of my life.
stri. Cy Twombly ha avuto una grande influenza all’inizio della mia carriera. Quando lavoravo in Sicilia e lui era a Gaeta. Mi ha dato una sorta di legittimità, è stato come una guida per me sul fatto di non lavorare in un centro d’arte come New York. La priorità era quella di potermi concentrare sul mio lavoro. Anche il lavoro di Cindy Sherman è stato molto influente, e poi Richter, Richard Serra…Ma anche storici dell’arte come David Sylvester che ha scritto su Bacon e Giacometti. Lo studioso di Picasso, John Richardson. Quindi non solo artisti e non solo contemporanei: De Kooning, Picasso, Bacon, e i vecchi maestri - Velasquez, Michelangelo, Caravaggio, Degas - sono sempre intorno a me. Ci racconta il suo Michelangelo? Pensavo fosse un Genio prima di fare questo progetto. Ora la mia ammirazione per lui è molto più profonda. Prendiamo la scultura della Pietà: ogni angolo, ogni piega della stoffa, ogni giro di polso nasce per creare emozione, ma senza essere sentimentale. E’ una strada molto difficile da percorrere, raccontare l’umanità senza che sia una sorta di cliché. Questo è ciò che ho imparato dal suo lavoro. Ha scelto capolavori e luoghi meno conosciuti del genio fiorentino. Un dialogo intimo quindi? Le riproduzioni dei suoi Prigioni incompiuti sono accanto al mio letto, mi sveglio con libri su Michelangelo intorno, parlo solo di lui. Negli ultimi due anni ho vissuto con Michelangelo. Prima Michelangelo mi guardava alle spalle, ora è sotto la mia pelle. Cosa ama di Firenze? Avete alcune delle più grandi opere d’arte che siano mai state fatte. E qui tutti amano l’arte. C’è stato un atteggiamento molto aperto da parte dei direttori dei musei per questo mio progetto. Come artista è il sogno più grande. L’opera di Michelangelo che l’ha commossa di più? Il non-finito dei Prigioni, dove si svela la metamorfosi dal marmo al corpo: l’ho usato come modello per fare quadri tra l’astrazione e la figurazione. Mi piacciono tutte le Pietà, quella di Roma, di Firenze e di Milano. Poi i disegni della crocifissione dove le sue linee mostrano una vibrazione tra la vita e la morte. Non c’è opera di Michelangelo che non mi piaccia, il suo lavoro mi ha influenzato in modo diverso nei vari momenti della mia vita.
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HIDDEN MASTERPIECES
FOLLOW ME!
CECILIE HOLLBERG, DIRECTOR OF THE GALLERIA DELL’ACCADEMIA IN FLORENCE, TAKES US TO DISCOVER HER SECRET FLORENCE CECILIE HOLLBERG, LA DIRETTRICE DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE, CI PORTA ALLA SCOPERTA DELLA SUA FIRENZE SEGRETA text Cecilie Hollberg photo Dario Garofalo
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The facade of the Basilica of San Miniato surrounded by olive trees
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1. Interior of the Basilica of San Miniato 2. Cemetery of the Holy Doors, detail of the funeral monument of the dancing couple 3. 4. 5. 6. Exterior and interior details of the Basilica of San Miniato (ph. Pagano)
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I have been living “Vivo a Firenze da in Florence for six sei anni e in tutto years and during questo tempo, githis time, wanderando spesso per la ring around the city città (una cosa che (something I love to amo fare la mattina do very early in the molto presto) ho morning) I have ofconosciuto angoli ten come across core luoghi che, anche ners and places that, se non così famosi come il David di while not as famous Michelangelo cuas Michelangelo’s David kept in the stodito nel museo museum that I mache dirigo, possonage, can be an inno essere un’especredible and unmisrienza incredibile e imperdibile. La sable experience. CECILIE HOLLBERG mia Firenze segreta My secret Florence DIRECTOR inizia, dall’alto. Dal begins from above. ‘guardiano spirituaFrom the ‘spiritual OF THE GALLERIA le’ della città, la Baguardian’ of the city, DELL’ACCADEMIA the Basilica of San silica di San MiniaIN FLORENCE Miniato. You can to. Dal centro, ci get there from the si può arrivare con SINCE 2015 city centre by two due percorsi mollovely routes that go up the Oltrarno hill. to belli che risalgono la collina dell’OlWe will take both of them, one on the way trarno. Li percorreremo entrambi, uno up and the other on the way down. Let’s all’andata e l’altro al ritorno. Partiamo, start from the San Niccolò gate and begin dalla porta di San Niccolò e iniziamo la our climb in the direction of the beauti- nostra ascesa. Direzione: il bel Giardino ful Rose Garden. We cross it, and climb delle rose. Lo attraversiamo, salendo fino up to Piazzale Michelangelo. Here I re- al piazzale Michelangelo. Qui vi consicommend you pause to catch your bre- glio per riprendere fiato di affacciarvi ath and look out over the semi-circular dalla balaustra semicircolare per goder-
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‘MY SECRET FLORENCE BEGINS FROM ABOVE. FROM THE SPIRITUAL GUARDIAN OF THE CITY, THE BASILICA OF SAN MINIATO’ ‘LA MIA FIRENZE SEGRETA INIZIA DALL’ALTO, DALLA BASILICA DI SAN MINIATO’ balustrade to enjoy the spectacular view of Florence (you’ll see plenty more if you continue to follow me). From here, another ten minutes’ steep climb and an impressive flight of steps take you up to the incredible two-tone marble facade. It has been well worth the effort. You are in an extraordinary spot, and I could fill the pages of this entire piece just describing the wonders of this special place, led today by an equally special abbot, Father Bernardo. He and this church are two of the city’s very special assets. But go inside and stop to admire the floor - a masterpiece of intricately inlaid black and white marble depicting the signs of the zodiac, griffins and animals. When you leave, Florence is at your feet and you are surrounded by beauty and silence, among olive trees and cypresses. A divine gift. To your right is the Cemetery of the Holy Doors with the tombs of illustrious Florentine families in a mixture of eras, styles, materials and shapes. Walk along the central path, and at the end you come across a white marble statue that depicts a young man and woman dancing, perhaps newlyweds. The woman’s dress seems to flutter in an eternal movement of youthful happiness. They were not even 25 when they died just a year apart, which makes it a truly touching monument, beautiful and sad at the same time. From here, we return to the historic cen-
vi il bellissimo panorama di Firenze (ne vedrete ancora di belli se continuate a seguirmi). Da qui, altri dieci minuti di salita ripida e una suggestiva gradinata vi portano davanti all’incredibile facciata in marmo bicolore. La vostra fatica è ripagata. Siete in un posto fantastico e potrei occupare le pagine di tutto il servizio per raccontare le meraviglie di questo luogo speciale che oggi è guidato da un abate altrettanto speciale, Padre Bernardo. Lui e questa chiesa sono due pezzi forti di Firenze. Ma entrate e soffermatevi sul pavimento. Un capolavoro di marmi intarsiati in un fitto ricamo in bianco e nero: ci sono raffigurati lo zodiaco, grifi e animali. Quando si esce, ai piedi c’è Firenze e siete circondati da bellezza e silenzio, tra olivi e cipressi. Un regalo divino. Alla vostra destra c’è il cimitero delle Porte Sante con i monumenti funebri delle grandi famiglie fiorentine. Un misto di epoche, stili, materiali e forme. Percorrendo il sentiero centrale, in fondo, ci si imbatte in una statua in marmo candido che raffigura due giovanissimi ragazzi che danzano, forse novelli sposi. L’abito della ragazza sembra svolazzare in un eterno movimento di felicità giovanile. Non avevano nemmeno 25 anni quando sono morti a un anno di distanza, questo ne fa un monumento davvero toccante, bello e triste allo stesso tempo. Da qui, rientriamo nel centro storico
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Two images of the Bardini Garden: above, a panoramic view of Florence, below, the grand Baroque staircase (ph. Pasquale Paradiso)
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1. Pontormo’s Deposition from the Cross, Church of Santa Felicita 2. A detail of the Brancacci Chapel with the patron of the work highlighted by the decorated dress 3. The Brancacci Chapel 4. Giotto’s Crucifix in the Church of San Salvatore in Ognissanti 5. Detail of the facade and bell tower of the Church of Ognissanti 2
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‘IN FRONT OF PONTORMO’S DEPOSITION FROM THE CROSS, ONE ALMOST WONDERS IF IT IS A WORK OF POP ART’ ‘IL TRASPORTO DI CRISTO DEL PONTORMO SEMBRA QUASI UN’OPERA DELLA POP ART’ tre, this time going down to the left of San Miniato, along the picturesque Via San Leonardo, not before having walked a few hundred meters along Viale Galilei. Skirt Forte Belvedere for a short way until the entrance to the Bardini Garden appears on your right at the beginning of Costa San Giorgio. Buy your ticket and go in. You will be surprised by the meticulous care, as well as by its beauty: it is one of the best kept monumental gardens in Florence, full of secluded, private corners. Among them, my favourite is the terrace in front of the cafe. Look over to the right corner and you will have another breathtaking view of Florence. Walk down the path under the wisteria pergola to the exit in via dei Bardi. Go left back onto Costa San Giorgio and after a short walk you will come to the Church of Santa Felicita, alas too little known. As you enter, on the right, you will have an unexpected surprise - one of the city’s most beautiful altarpieces, Pontormo’s Deposition from the Cross, recently restored by the Friends of Florence. The colors of the draperies seem illuminated by a livid neon light, the eyes of the figures stare at you as if hallucinating, and for a moment you wonder if you are in front of a Pop Art work rather than a masterpiece of Mannerism. Once you have recovered from the amazement, get ready for another stirring ex-
scendendo, questa volta, a sinistra di San Miniato, lungo la pittoresca via San Leonardo, non prima di avere fatto qualche centinaio di metri lungo il viale Galilei. Fiancheggiate il Forte Belvedere finché, poco dopo, si apre alla vostra destra l’ingresso al Giardino Bardini all’inizio di Costa San Giorgio. Fate il biglietto ed entrate. Rimarrete sorpresi dalla cura maniacale, oltre che dalla sua bellezza: è uno dei giardini monumentali di Firenze tenuti meglio, pieno di angoli intimi e privati. Tra questi, il mio preferito è la terrazza davanti al caffè. Guardate nell’angolo a destra e avrete un’altra vista mozzafiato su Firenze. Scendete lungo il sentire coperto dalla pergola di glicine fino all’uscita in via dei Bardi. A sinistra, recuperate Costa San Giorgio e in pochi passi vi troverete alla chiesa di Santa Felicita, ahimè troppo poco nota. Entrando, a destra, avrete infatti una sorpresa inattesa: una delle più belle pale della città, il Trasporto di Cristo del Pontormo, recentemente restaurata dai Friends of Florence. I colori degli abiti sembrano illuminati da una livida luce al neon, gli occhi dei personaggi ti fissano come allucinati e per un attimo ti chiedi se sei davanti a un’opera Pop Art piuttosto che a un capolavoro del Manierismo. Riprendetevi dallo stupore e preparatevi per un’altra emozione, perché la Cappella Brancacci non è distante. Piazza del
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‘THE BASILICA OF SANTA MARIA NOVELLA ITSELF IS EXCEPTIONAL, BOTH INSIDE AND OUT’ ‘LA BASILICA DI SANTA MARIA NOVELLA È DI PER SÉ ECCEZIONALE, SIA FUORI CHE DENTRO’ perience, because the Brancacci Chapel is not far away. Piazza del Carmine, in fact, is still in the Oltrarno district. The church, from which the square takes its name, with its rough, unwelcoming façade is not at all inviting, but follow my advice and go in. To reach the chapel, you go through the cloisters and get your ticket at the back. I could talk for hours about the incredible cycle of frescoes, but I’ll limit myself to a few notes. Although the frescoes were painted by three different hands (Masolino, Masaccio and Filippino Lippi) at different times during the 15th century, it gives the perception of great harmony, denoting the greatness of each of the three artists. All the figures are wearing monochrome robes, but only one figure is in ornate dress: probably it is Felice Brancacci, the wealthy cloth merchant who commissioned the work. You can also recognize him by his orange turban. Right opposite Piazza del Carmine, across the Arno, is Piazza Ognissanti, whose beautiful if slightly out of the way church, houses a magnificent Crucifix, one of Giotto’s most famous works. You are now “qua d’Arno”, or on the right bank, so take Lungarno Vespucci, and from Piazza Goldoni turn left onto Via de ‘Fossi, where a few metres on you come to the splendid Basilica of Santa Maria Novella with its façade by Leon Battista
Carmine, infatti, è ancora nell’Oltrarno. La Chiesa, da cui la piazza prende il nome, con la sua facciata grezza e poco accogliente non è per nulla invitante, ma seguite il mio consiglio e entrate. Per la Cappella si passa dal Chiostro e da dietro si fa il biglietto. Potrei parlare per ore degli affreschi incredibili che la ricoprono. Mi limito a qualche nota: nonostante gli affreschi siano stati eseguiti da tre mani diverse (Masolino, Masaccio e Filippino Lippi), in momenti diversi nell’arco di un secolo, il Quattrocento, si percepisce una grande armonia che indica la grandezza di ciascuno dei tre artisti; tutte le figure indossano vesti monocromatiche, ma una sola figura ha un abito ornato: è probabilmente Felice Brancacci, mercante di stoffe e committente dell’opera. Lo riconoscete anche dal turbante arancione. Proprio davanti a piazza del Carmine, attraversando l’Arno, c’è piazza Ognissanati, nella cui Chiesa, stupenda anche se un po’ fuorimano, c’è un bellissimo Crocifisso, tra i più celebri dipinti di Giotto. Siete ormai di qua d’Arno, dunque riprendete Lungarno Vespucci, e da piazza Goldoni girate a sinistra su via de’ Fossi, in pochi metri arrivate davanti alla splendida Basilica di Santa Maria Novella con la facciata di Leon Battista Alberti. La chiesa è di per sé eccezionale, sia fuori che dentro, ma vi consiglio di passare
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Pontormo’s Deposition from the Cross in the Church of Santa Felicita 59
CITY DISTRICT
Above: the Spanish Chapel close to the Basilica of Santa Maria Novella Below: the cloister of Santa Maria Novella 60
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‘IN THE SPANISH CHAPEL, THE RAREST THING IS THE GROUP OF DANCING GIRLS’ ‘NELLA CAPPELLA DEGLI SPAGNOLI LA COSA PIÙ RARA È IL GRUPPO DI RAGAZZE CHE BALLANO’ Alberti. The church itself is exceptional, both inside and out, but I recommend you also go to the cloisters and from there to the Spanish Chapel. It is phenomenal - dark tones and black prevail, but if you look closely at the frescoes that cover it entirely, it is very lively and reads like a comic. The most unusual thing is on the right side - a group of girls dancing with their dresses fluttering ... it looks like a page from a fashion magazine of the time. From Piazza Santa Maria Novella, look for the Church of San Pancrazio in the nearby Via della Spada. Today the church is deconsecrated and hosts the Marino Marini Museum, but the adjacent chapel (the only part still consecrated) houses the v a small gem absolutely worth seeing because it is one of the three works by Leon Battista Alberti left in Florence. From here head towards the Duomo, enjoy the view of the Baptistery, skirt the left side of the Duomo and keeping left, left take via dei Servi which ends in Piazza Santissima Annunziata. This is the most beautiful square in Florence in my opinion, not only for the Della Robbia putti that decorate the facade of the Ospedale degli Innocenti, but also because it is the only square in the city that has not been spoiled by bars and shops. Between the Ospedale and the church, is the Archaeological Museum, a concentrate of beauty. Here are two works that
anche nel chiostro e da lì alla Cappella degli Spagnoli. Fenomenale. Prevalgono i toni scuri, il nero, ma se osservate bene gli affreschi che la ricoprono per intero è vivacissima e si legge come un fumetto. La cosa più rara si trova sul lato destro: un gruppo di ragazze che ballano con gli abiti che svolazzano… sembra la pagina di una rivista di moda dell’epoca. Da piazza Santa Maria Novella, cercate nella vicina via della Spada, la Chiesa di San Pancrazio. Oggi la chiesa è sconsacrata ed è sede del Museo Marino Marini, ma nella cappella di fianco (l’unica parte ancora consacrata) conserva il Tempietto del Santo Sepolcro, un gioiello assolutamente da vedere perché è una delle tre opere lasciate a Firenze da Leon Battista Alberti. Da qui dirigetevi verso il Duomo, godetevi la vista del Battistero, fiancheggiate il lato sinistro del Duomo e sempre a sinistra prendete via dei Servi che finisce in piazza Santissima Annunziata. Questa è la più bella piazza di Firenze secondo me, non solo per le robbiane che decorano la facciata dell’Ospedale degli Innocenti ma anche perché è l’unica piazza della città a non essere stata snaturata da bar e negozi. Tra l’Ospedale e la Chiesa, c’è il Museo Archeologico, un concentrato di bellezza. Qui ci sono due opere che mi hanno letteralmente conquistata: la Chimera, un mix di drago
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‘THE CHURCH OF SAN MARTINO A MENSOLA IS A TREASURE TROVE OF WORKS OF ART’ ‘LA CHIESA DI SAN MARTINO A MENSOLA È UNO SCRIGNO DI OPERE D’ARTE’ have totally captivated me - the Chimera, part dragon, part lion, a bronze work so perfect it is hard to believe it is Etruscan from the 5th century BC! Nearby, there is the head of the Medici Ricciardi Horse, also in bronze, Greek from the 4th century BC. Extraordinary. Now try and do as I do, when I ask Celestina, my sky blue Vespa, for help. For me, who as a good German always rode a bicycle, it was a novelty, but I love this very typically Italian means of transport. Jump on the seat and head towards the Stibbert Museum, where you will discover the incredible. In the 19th century, after coming into a substantial inheritance, Federico Stibbert collected all kinds of things - porcelain, fabrics, clothes, furniture, weapons and armour. His home, located north-west of the city, has become a museum. The most impressive thing is the Sala della Cavalcata, where a dozen knights on horseback in 16th century armour and trappings from Northern Germany and Spain are on parade. From via Federico Stibbert, the penultimate destination to be reached on two wheels is the Church of San Martino a Mensola, on the border between Florence and Fiesole. It is a parish church entrusted to another exceptional priest, Father Paolo, and is full of works of art, altarpieces and a famous organ that is still played as it should be. At the end of the church, on the left, pay attention now,
- leone, un’opera in bronzo così perfetta che si stenta a credere che sia etrusca del V secolo a.C! Lì vicino, c’è la testa del Cavallo Medici Riccardi, anche questa in bronzo, greca del IV secolo prima di Cristo. Straordinaria. Adesso provate a fare come me, quando chiedo aiuto a Celestina, la mia vespa celeste. Per me, che da buona tedesca ho sempre usato la bicicletta è stata una novità, ma adoro questo mezzo così tipicamente italiano. Saltate in sella e lanciatevi verso il Museo Stibbert, e scoprirete l’incredibile. Nell’Ottocento Federico Stibbert, dopo essere entrato in possesso di una cospicua eredità, collezionò di tutto porcellane, tessuti, abiti, mobili, armi e armature. La sua residenza, che si trova a nord-ovest della città, è diventata un museo. La cosa più impressionate è la Sala della Cavalcata: una dozzina di cavalieri a cavallo con armature e bardature del Cinquecento provenienti dal Nord della Germania e dalla Spagna in atto di sfilare. Da via Federico Stibbert, la penultima mèta da raggiungere su due ruote è la Chiesa di San Martino a Mensola, al confine tra Firenze e Fiesole. E’ una chiesa parrocchiale affidata alle mani di un altro prete eccezionale, padre Paolo, ed è piena di opere d’arte, pale d’altare e un organo famoso che viene ancora suonato come si deve. Infondo alla chiesa, a sini-
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HIDDEN MASTERPIECES
Above: The Church of San Martino a Mensola seen from the Settignano hills (ph. Lorenzo Cotrozzi) Below: the Crucifix which was just recently attributed to Benedetto da Maiano and the Madonna enthroned by Neri di Bicci, both in the Church of San Martino a Mensola 63
CITY DISTRICT
Above: the Medici Ricciardi Horse at the Archaeological Museum, Greek bronze from the 4th century BC Below: Tempietto del Santo Sepolcro (Temple of the Holy Sepulchre) in the Church of San Pancrazio 64
Piazza Santissima Annunziata with a detail of the façade of the Ospedale degli Innocenti decorated with Della Robbia putti (ph. Lorenzo Cotrozzi)
Michelangelo’s David at the Accademia Gallery in Florence
HIDDEN MASTERPIECES
‘THERE IS A FOURTH COPY OF MICHELANGELO’S DAVID IN FLORENCE THAT NOBODY KNOWS ABOUT’ ‘A FIRENZE C’È UNA QUARTA COPIA DEL DAVID DI MICHELANGELO CHE NESSUNO CONOSCE’ is the Crucifix which was just recently attributed to Benedetto da Maiano. The trip has been well worth it. And since you are here, I suggest you also make a quick trip to Settignano, climbing up beautiful winding roads surrounded by olive trees. Then return to the city, head for Viale Machiavelli and the Liceo Artistico di Porta Romana, even if everyone still calls it the Porta Romana Art Institute. Since it is a school, be mindful that you should call and ask permission to visit it. But if you can, go straight to the Gipsoteca, or plaster cast gallery, where you will find plaster casts of Florence’s main masterpieces. And you know what? Here, there is Florence’s fourth David, a lifesize plaster copy of Michelangelo’s masterpiece that I can now say I know like a member of my own family. For the record, I would like to point out that the original is the one I have at the Academy, the second is the bronze copy in the middle of Piazzale Michelangelo, the third is the marble copy in Piazza della Signoria, the third is and the fourth is here, before your eyes. Now, look at the clock and if you are in time, get back on the road and in five minutes of curves you will be back at San Miniato for 5.30 pm Sunday mass in Latin and Gregorian chant. Sit back and enjoy the conclusion of this tour of Florence in blissful contemplation”.
stra, aprite bene gli occhi: c’è il Crocifisso che, proprio di recente, è stato attribuito a Benedetto da Maiano. Il viaggio è ben speso. E visto che siete qui, vi consiglio di fare un salto anche a Settignano, inerpicandovi su belle strade curve immerse tra gli ulivi. Poi ritornate in città, puntate su Viale Machiavelli e raggiungete il Liceo Artistico di Porta Romana, anche se tutti lo chiamano ancora l’Istituto d’Arte di Porta Romana. E’ una scuola, quindi per l’accesso è necessario premurarsi di chiamare e chiedere il permesso di visitarlo. Ma se ci riuscite, andate dritti alla Gipsoteca dove troverete i calchi in gesso dei principali capolavori fiorentini. E sapete una cosa? Qui, c’è il quarto David di Firenze, una copia in gesso a grandezza naturale del capolavoro di Michelangelo che ormai posso dire di conoscere come un mio parente. Per dovere di cronaca vi puntualizzo che l’originale è quello che ho io all’Accademia, il secondo è la copia in bronzo al centro del piazzale Michelangelo, il terzo è la copia in marmo in piazza della Signoria, e il quarto, eccolo qui, davanti ai vostri occhi. Ora, guardate l’orologio e se siete in tempo, riprendete il vostro mezzo e in cinque minuti di curve ritornate a San Miniato per la messa domenicale delle 17.30 in latino, cantata in gregoriano. Sedetevi e godetevi la conclusione di questo giro a Firenze in beata contemplazione”.
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Lobster,, 2007-2012 Lobster (ph. Marc Domage, courtesy Almine Rech Gallery)
ART EXHIBITION
JEFF KOONS. SHINE
ARTURO GALANSINO, PALAZZO STROZZI’S DIRECTOR, TELLS US ABOUT THE EXHIBITION OF WHICH HE IS THE CURATOR ARTURO GALANSINO, DIRETTORE DI PALAZZO STROZZI, CI RACCONTA IN ESCLUSIVA LA MOSTRA DI CUI È CURATORE text Arturo Galansino
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ART EXHIBITION
With Jeff Koons. Shine, Palazzo Strozzi Jeff Koons. Shine continua la sequenza continues the series of exhibitions dedi esposizioni di Palazzo Strozzi devoted to the world’s greatest contemdicate ai più importanti protagonisti porary artists. The exhibition explores dell’arte contemporanea. La mostra the concept of reflective surfaces and indaga il concetto di riflettenza e lubrilliance behind the American artminosità delle opere dell’artista americano: Koons trova infatti nell’idea di ist’s works: the idea of ‘shine’ is, in ‘lucentezza’ (shine) un principio chiave fact, a key principle of his sculptures and installations which aim to quesdelle sue sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il notion our relationship with reality, as well as the notion of work of art itself. stro rapporto con la realtà ma anche For Koons, this concept goes beyond il concetto stesso di opera d’arte. Per the mere idea of decorating and beauKoons il significato del termine shine tifying, and becomes the very material è qualcosa che va oltre una mera idea of his art. Because of their reflecting di decorazione e diviene elemento inpower, the works play with our metatrinseco della sua arte. Dotate di prophysical perception of time and space, prietà riflettente, le opere accrescono of surface and depth, of materiality la nostra percezione metafisica del and immateriality. The works on show tempo e dello spazio, della superficie reveal the artist’s consistency in pure della profondità, della materialità ARTURO GALANSINO suing his vision and the formal, teche dell’immateriale. Di fronte alla seDIRECTOR nical and stylistic qualities that Koons quenza dei lavori esposti sorprende la developed over his forty-year career OF PALAZZO STROZZI coerenza dei temi trattati e la ricerca around themes such as the refusal formale, tecnica ed espressiva svilupAND CURATOR OF of the hierarchization of images, the pata da Koons in più di quarant’anTHE EXHIBITION WITH ni di carriera attorno a temi quali la dialogue with cultural history, self-acceptance and the acceptance of all de-gerarchizzazione delle immagini, il JOACHIM PISSARRO aesthetic points of view, the viewers’ dialogo con la storia culturale, l’accettazione di sé e di ogni punto di vista estetico, il coinvolparticipation, spirituality and transcendence. Koons’ personal life plays a very important role in his gimento dello spettatore, la spiritualità e la trascendenza. art. Born in 1955 in Pennsylvania in a middle-class fami- L’autobiografia e la memoria hanno un ruolo importante ly, Koons first ventured into painting by copying famous nella sua pratica artistica. Nato nel 1955 in Pennsylvania da works showcased at his father’s interior design shop. una famiglia della middle class, Koons comincia a dipingeFollowing his studies in Baltimora and Chicago, Koons re copiando opere famose esposte dal padre nel suo nemoved to New York in 1977 and created his first “ready- gozio di design di interni. Dopo gli studi a Baltimora e made”, which mixed Duchamp and Warhol by using Chicago, nel 1977 si trasferisce a New York e si dedica ai mirrors and typical American everyday objects. Then primi ready-made che univano Duchamp e Warhol, utithe readymade phase evolved into the transformation of lizzando specchi e cianfrusaglie tipiche della società dei everyday objects into big, usually shiny versions of their consumi americana. Da questa fase iniziale, la pratica del former selves in various materials: a constant in the art- ready-made evolve verso la ri-creazione in materiali diist’s practice since the mid-1980s. versi, spesso specchianti, di oggetti comuni: una costante And so, Koons went from the plastic bunny of the first della sua pratica dalla metà degli anni Ottanta. Così dal Inflatables series to the Statuary series, to the reflective coniglietto di plastica gonfiabile della prima serie InflataRabbit (1986) in stainless steel, the quintessential mid- bles, si passa, con la serie Statuary, allo specchiante Rabbit 70
COVER STORY
Balloon Dog (Red), (Red), 1994-2000 (ph. Mike Bruce, Gate Studios, London, courtesy the Royal Academy of Arts, London) 71
Jeff Koons dle-class material. A rabbit worth over $91 million- the (1986), idolo in acciaio inossidabile, materiale popolare, comost expensive work sold by a living artist- one of the mune alla middle class. Un coniglietto da più di 91 milioni most iconic sculptures of the mid-1900s, of which it di dollari - l’opera più cara mai venduta di un artista vivenembodies the contradictions and drives. With the Stat- te - tra le sculture più iconiche del secondo Novecento, di uary series, Koons plays with the distinction between cui incarna pulsioni e contraddizioni. Statuary mescola ‘high’ and ‘low’ art, whose highly polished surface evokes opere ‘alte’ e colte ad altre ‘basse’ e cheap, cui la superfiabstraction and eroticism at the same time. Refusing to cie polita conferisce astrazione ed erotismo. Rifiutandosi create elitist artwork, Koons uses reassuring and famil- di creare arte elitaria, Koons utilizza immagini rassicuraniar images to correct the negative ti e familiari per cancellare il giudizio judgement passed on popular taste: negativo sul gusto popolare: una democratizzazione che passa anche ata process of democratization purFREEING ONESELF sued through steel. traverso l’acciaio. FROM GUILT IS A Freeing oneself from guilt is a sort La rimozione del senso di colpa è SORT OF MANTRA of mantra for the artist: getting rid come un mantra per l’artista: rimuovere l’imbarazzo della media borof the middle class’s sense of shame FOR THE ARTIST: for its aesthetic tastes and, with the ghesia per i propri gusti estetici e, GETTING RID OF THE shocking Made in Heaven series, con la scandalosa serie Made in MIDDLE CLASS’S Heaven, rimuovere i sensi di colpa eliminating the feelings of guilt associated with sexuality. The monulegati alla sfera sessuale. La serie SENSE OF SHAME mental and colorful Celebration seCelebration, esplosiva nelle forme FOR ITS AESTHETIC ries revolves around the important e nei colori, è legata alle ricorrenze TASTES anniversaries that mark childhood che scandiscono la vita infantile e and family life. Behind these colosfamigliare. Dietro a queste gigantesal and very colorful stainless steel sche sculture in acciaio inossidabile sculptures lies a world of joyful experiences, typical of coloratissime sta un mondo di esperienze gioiose, tipiWestern consumer society. The material is what trans- che della società consumistica occidentale. È il materiale figures the works and misleads the viewer, because what a trasfigurarle, ingannandoci, perché appaiono leggerissiappears to be very light is, in reality, very heavy. This se- me, uguali agli originali se non fosse per le dimensioni, ries, in fact, marks the beginning of the artist’s ‘baroque’ e, anzi, platonicamente più vere, perché ideali. Questa sephase, which features technical miracles, such as very rie inaugura una fase ‘barocca’, caratterizzata da prodigi 72
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1. Hulk (Tubas), 2004-2018 2. Sacred Heart (Magenta/Gold), 1994-2007 3. Bluebird Planter, 2010-2016 (ph. © 2017 Fredrik Nilsen, courtesy Gagosian) 4. Balloon Venus Lespugue (Red) 20132019 5. Inflatable Flowers (Four Tall Purple with Plastic Figures), 1978 6. Tulips, 19951998 (ph. Tom Powel Imaging) 3
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Gazing Ball (Rubens Tiger Hunt), Hunt), 2015 (ph. Tom Powel Imaging, courtesy Gagosian) heavy metal sculptures in the shape of light-weight inflat- di resa tecnica come le pesantissime sculture metalliche able life-belts, as the metaphor for human life, since they che sublimano le forme di salvagenti gonfiabili, metafora contain breath, such as Dolphin and Lobster. dell’esistenza umana perché contengono il respiro, quaThe references to antiquity, mythology and classical cul- li Dolphin e Lobster. ture become more and more explicit in Koons’ Antiquity Nell’opera di Koons i riferimenti all’antichità, alla mitoloseries, with which he combines the past and the pres- gia e alla cultura classica si fanno espliciti dalla serie Anent, and in the Gazing Ball series, featuring ‘replicas’ of tiquity, con la quale unisce il passato alla contemporaneiiconic works in the history of Western art. The level of tà, e con la serie Gazing Ball che annovera ‘copie’ di opemeticulous care that goes into the re fondamentali per la storia dell’arte execution of his works is evident occidentale. La cura maniacale per le KOONS WORKED in the sculptures and paintings, as tecniche di esecuzione è dimostraTO MAKE ART well as in the gazing balls - an orta sia nella realizzazione delle sculnament typical of suburban Amerture e dei dipinti, sia delle sfere di MORE INCLUSIVE, ican gardens - hand-blown, bright vetro soffiato blu, le gazing balls - un MORE OPEN, MORE blue glass balls contrasting with the ornamento diffuso nei giardini delle DEMOCRATIC, white plaster casts and the paintperiferie americane - che rifulgono ings’ colors and which reflect the in contrasto con il bianco dei gesMORE SPIRITUAL. viewer’s own image back within a si e i colori dei quadri, includendo, AS THE EXHIBITION long cultural history. riflettendolo in una bolla di respiro AT PALAZZO STROZZI umano, lo spettatore, all’interno di Jeff Koons, a record-breaking artist, is usually described in superuna lunga storia culturale. REVEALS lative terms: the greatest, the most Spesso per Koons, artista dei record, important, the most influential, the si sprecano i superlativi: il più granmost famous, the most subversive, the most controversial, de, il più importante, il più influente, il più famoso, il più the most expensive, the richest, the most criticized… we sovversivo, il più controverso, il più caro, il più ricco, il più trust that the Palazzo Strozzi exhibition, by exploring his criticato... confidiamo che la mostra di Palazzo Strozzi, con works inside and out, will contribute to adding new ad- la sua indagine sopra e sotto la pelle delle opere, possa jectives to the list, by reminding the audience that Koons portare a inserire nuovi aggettivi in questa lista, ricordanworked to make art more inclusive, more open, more do che Koons ha lavorato per rendere l’arte più inclusiva, democratic, more spiritual. più aperta, più democratica, più spirituale. 74
Balloon Monkey (Blue), (Blue), 2006-2013 (ph. Prudence Cuming Associates) 75
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1. The Italian artist and filmmaker Francesco Vezzoli (Self-portrait ph. Francesco Vezzoli) 2. Iolas the Great (ph. Riccardo Gasperoni, courtesy Tommaso Calabro) 3. Dimmi di sì (ph. Fulvio Bonavia, courtesy of the Artist) 4. Self portrait as Apollo del Belvedere’s lover (ph. Alessandro Ciampi) 5. Nike metafisica (ph. Alessandra Chemollo - Fondazione Brescia Musei) 2
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ART EXHIBITION
CROCHETED MASTERPIECES
THE BOURGEOIS, IRREVERENT IMAGERY OF FRANCESCO VEZZOLI IN PIAZZA DELLA SIGNORIA L’IMMAGINARIO BORGHESE E IRRIVERENTE DI FRANCESCO VEZZOLI IN PIAZZA DELLA SIGNORIA text Francesca Lombardi
No man is a prophet in his own land. At least until now: Francesco Vezzoli has deservedly received recognition by his country and becomes the first living Italian artist to create a site-specific work for Piazza della Signoria, specially conceived for the occasion. A second work will be placed in the study of Francesco I. In Piazza della Signoria, a pastiche between different artistic periods, which has become the hallmark of many recent works by the artist: a monumental 20th century rampant lion, set on an ancient base, crushes a 2ndC AD Roman head in its jaws. A second sculpture is located inside the Studiolo of Francesco I de ‘Medici in Palazzo Vecchio, which houses a work of contemporary art for the first time ever. A bronze metaphysical head is grafted onto a Roman toga wearing figure, a clear reference to De Chirico’s Gli archeologi. More famous abroad than in Italy, Francesco Vezzoli celebrates the Italian mass cultural identity without reticence: the RAI of the 70s, the films of Tinto Bras, embroidery and crochet, classical statuary, the Pre-Raphaelites, Loretta Goggi, Pasolini. “When my parents bought l’Unità at the news kiosk on Sundays, I asked for TV Sorrisi e Canzoni; I watched Mina and Raffaella Carrà for hours with my grandmothers”. After his years in London, first at Central St. Martin’s School of Art and then as an artist, he returned to Italy, to Milan where he lives and works. In addition to having participated several times in the Venice Biennale, Vezzoli has exhibited in the most important national and international spaces: the New Museum of Contemporary Art in New York (2002), Castello di Rivoli (2002), Prada Foundation in Milan (2004, 2005), Tate Modern in London (2006), the Solomon R. Guggenheim Museum in New York (2007) and many others. This year his irreverent signature was on the cover of Mille, the single by Fedez Achille Lauro and Orietta Berti.
Nemo profeta in Patria. Almeno fino a ora: Francesco Vezzoli raccoglie il giusto tributo dal suo paese e diventa il primo artista italiano vivente a realizzare un’opera site-specific per piazza della Signoria, appositamente concepita per l’occasione. Una seconda opera è invece collocata nello studiolo di Francesco I. In piazza della Signoria un pastiche tra diverse epoche artistiche, diventato la cifra di molte opere recenti dell’artista: un monumentale leone rampante novecentesco, installato su un basamento antico, stritola tra le fauci una testa romana del II secolo d.C. Una seconda scultura è posizionata all’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio, che per la prima volta in assoluto ospita un’opera di arte contemporanea. Su una figura di togato romana è innestata una testa metafisica di bronzo, citazione de Gli archeologi di De Chirico. Più famoso all’estero che in Italia, Francesco Vezzoli celebra senza reticenze l’identità culturale italiana di massa: la Rai degli anni ’70, i film di Tinto Bras, il ricamo e l’uncinetto, la statuaria classica, i Preraffaelliti, Loretta Goggi, Pasolini… “In edicola, la domenica, i miei genitori compravano L’Unità e io chiedevo TV Sorrisi e Canzoni: con le mie nonne guardavo per ore Mina e la Carrà”. Dopo gli anni a Londra, prima alla Central St. Martin’s School of Art e poi come artista, è tornato in Italia, a Milano dove vive e lavora. Oltre a aver Partecipato più volte alla Biennale di Venezia, Vezzoli ha esposto nei più importanti spazi nazionali e internazionali: il New Museum of Contemporary Art di New York (2002), il Castello di Rivoli (2002), la Fondazione Prada di Milano (2004; 2005), la Tate Modern di Londra (2006), il Solomon R. Guggenheim Museum di New York (2007) e molti altri. Quest’anno la sua firma irriverente era sulla cover di Mille, il singolo di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti.
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Felice Limosani’s work in the Pazzi Chapel in Santa Croce, Dante’s place of excellence
FROM PARCHMENT TO PIXELS DANTE. THE ETERNAL POET BY FELICE LIMOSANI AT SANTA CROCE IN SANTA CROCE DANTE. IL POETA ETERNO DI FELICE LIMOSANI text Francesca Lombardi photo Massimo Listri
Felice Limosani, artist, interpreter and innovator of the Digital Humanities. He works with the idea of integrating humanistic disciplines and digital culture
ART EXHIBITION
FELICE LIMOSANI ADDS A NEW LAYER TO THE IMAGES OF THE DIVINE COMEDY: THE DIGITAL FELICE LIMOSANI AGGIUNGE UN NUOVO STRATO ALLE CARTE DELLA COMMEDIA: QUELLO DIGITALE In the course of 700 years, beginning with parchment and progressing via magic lanterns, engravings and film; now Felice Limosani adds a new layer to the images - or carte ridenti - of the Divine Comedy: the digital. Until 10 February 2022, the Pazzi Chapel hosts the monumental synaesthetic work Dante. The Eternal Poet, a cultural project backed by the FEC (Fund for Religious Buildings of the Ministry of the Interior), the Municipality of Florence and the Opera di Santa Croce. For the first time in history, the artist transforms the extraordinary series of illustrations by French engraver Gustave Doré into a moving corpus with an expressive intensity equal to the power of Dante’s Sacred Poem itself to touch the hearts of audiences in its long journey from parchment to pixels. The 135 original plates have been digitalised - explains Felice Limosani, creator of the entire project - and given an artistic reworking which increases the visual surface of the originals by 2:3, while animating them, making them suitable for digital teaching and in e-book format for PC, tablet and augmented or virtual reality applications. It’s a genuine innovation in the field of Digital Humanism, of which Limosani is a leading exponent. A paradigm that starts with the immersive museum experience and continues as an electronic book, acquired by the Digital Collections of Harvard Library to be preserved and accessed worldwide in the long term. Dante. The Eternal Poet offers an intimate, contemplative journey into the Divine Comedy, drawing on the viewer’s discovery, imagination and emotions in the magnificent setting of Brunelleschi’s architectural masterpiece, whose walls remained incomplete following the Pazzi Conspiracy in 1478, yet today are clad not in frescoes but in pixels of light. The three realms of the afterlife transcend the words and thoughts of the Supreme Poet and are seen, heard and felt, composing an enchanted, almost mystical universe. The artist’s work transforms the visible speech in Canto 10 of Purgatory into a genuine expressive language, and the melody that held me rapt, although I could not tell the hymn in Canto 14 of Paradise into an exceptionally moving musical chorus, written not to be understood but to delight, as Dante suggests. Limosani explains “In the
A distanza di 700 anni, partendo dalla pergamena e passando dalla lanterna magica, ai libri, alle incisioni, al cinema, Felice Limosani aggiunge un nuovo strato alle carte ridenti della Commedia: quello digitale. Fino al 10 gennaio 2022 la Cappella Pazzi ospita la monumentale opera sinestetica Dante. Il Poeta Eterno, un progetto culturale promosso dal F.E.C. (Fondo Edifici di Culto e Ministero degli Interni), Comune di Firenze e Opera di Santa Croce. L’artista ha trasposto per la prima volta nella storia, lo straordinario ciclo dell’incisore francese Gustave Doré, in un corpus emozionale che tocca con una forza espressiva non meno intensa di quella con cui ha toccato i diversi pubblici nelle varie fasi del lungo percorso che ha portato il Sacro Poema dalla pergamena ai pixel. Le 135 tavole originarie sono state digitalizzate, ci spiega Felice Limosani, autore dell’opera nella sua interezza, e trattate con un re-work artistico che aumenta la superficie visiva delle immagini originali di 2:3, le anima e le rende adatte anche alla didattica digitale e ai nuovi libri fruibili su monitor, computer, tablet e applicativi di realtà aumentata e realtà virtuale. Una vera innovazione nell’ambito dell’Umanistica Digitale di cui Limosani è uno dei massimi esponenti. Un paradigma che partendo da un’esperienza museale immersiva continua a vivere come un libro elettronico acquisito dalla Digitals Collections della Harvard Library per la custodia e divulgazione a lungo termine in ambito internazionale. Dante. Il Poeta Eterno propone un viaggio intimo e contemplativo nella Divina Commedia, si rivolge alla scoperta, all›immaginazione e all›emotività dello spettatore, immersi nel capolavoro architettonico del Brunelleschi, le cui pareti rimasero incomplete dopo la congiura dei pazzi e che oggi sono vestite non da affreschi e pigmenti ma da pixel luminosi. I tre regni ultraterreni trascendono le parole e pensieri del Sommo Poeta e si vedono, si odono, si sentono, si compongono di un universo incantato, quasi mistico. L’artista nella sua esecuzione, ha trasformato il visibile parlare del Purgatorio canto X in una vero linguaggio espressivo e la melode che mi rapiva, sanza intender l›inno del XIV canto del Paradiso in cori musicali di grande suggestione scritti non per essere compresi ma per esserne rapiti come suggeriva Dante. Limosani spiega “Nel Sacro Poema nell’Inferno la
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ART EXHIBITION
A TRIBUTE TO THE LIGHT, THE ARDOUR AND THE ‘MIND-LOVE’ OF THE ETERNAL POET UN TRIBUTO ALLA LUCE, ALL’ARDORE E ALLA ‘MENTE INNAMORATA’ DEL POETA ETERNO Sacred Poem, music is absent in Hell, but appears during the poet’s ascent of the roads of Purgatory and then in the ecstatic skies of Heaven. The lack of references in Hell led to an overall interpretation, with an original composition that includes elements of Gregorian chants, the baritone voice of Christian tradition and the simple melodic styles of medieval music. The score has shades of the Lord’s Prayer, symbol of an invocation before crossing a realm devoid of hope. I believe anyone would say a prayer faced with darkness and wilderness. In Purgatory the original composition is inspired by the melody of Pérotin’s Beata Viscera, written in 1220; a masterpiece of medieval music. It’s a sung Mass which in turn is based on a form of Latin poetry that was extremely popular at the time. From the starting point of the structure, it was reinterpreted in the form of a monody on a continuous organ note, evoking purgatory as a place of waiting and suspension. In Heaven, the original score is inspired by the canticles of Hildegard of Bingen (1098-1179), the multi-talented Christian abbess and mystic. She was a prophetess, herbalist, linguist and political activist who believed that music was the body and soul of humankind. During her life she composed some genuine musical visions capable of inducing spiritual shifts. A tribute to the light, the ardour and the ‘mind-love’ of the Eternal Poet. But the immersive resonance of all this would not be possible without the natural acoustics of the Pazzi Chapel, whose phonometry and enormous spatial reverberation I studied.” It’s a polyptych of architecture, music and images that are sufficient in themselves for the stories they tell, but which are strengthened, contextualised and sensorially enhanced by digital art to become a device for support and guardianship. Indeed, through virtual reality, the experience is transformed into a social initiative for the San Patrignano Community, the Fondazione Meyer and other organisations that work with cyber therapy. The broad scope of Limosani’s work turns Florence and the Opera di Santa Croce into a shared workshop for cultural and social experimentation for the benefit of the new generations and audiences seeking high-quality cultural experiences.
musica è assente, mentre la si trova nell’ascesa lungo i sentieri del Purgatorio e poi nei cieli estatici del Paradiso. Questa mancanza di riferimenti mi ha portato a una interpretazione totale con una composizione originale che ha richiami ai canti gregoriani, ai timbri della voce baritona della tradizione cristiana, agli andamenti melodici semplici della musica medievale. Nella partitura sono presenti cenni del Padre Nostro, come simbolo di invocazione prima di attraversare il regno senza speranza. Credo che chiunque nell’affrontare la selva oscura inizi a pregare. Nel Purgatorio la composizione originale si ispira all’andamento melodico della Beata Viscera di Pérotin del 1220. Si tratta di un capolavoro assoluto della musica medievale. E’ una Messa cantata che deriva a sua volta da una forma di poesia latina molto popolare in quell’epoca. Partendo dalla sua struttura è stata reinterpretata sotto forma di una monodia su una nota continua di organo, a richiamare il purgatorio in quanto luogo della sospensione e dell’attesa. Nel Paradiso la composizione originale si ispira alle cantiche di Ildegarda von Bingen (1098-1179) monaca cristiana e mistica dai numerosi talenti. Fu profetessa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, filosofa, erborista, linguista e consigliera politica. Essa riteneva che la musica fosse il corpo e l’anima dell’uomo. Nella vita compose delle vere e proprie visioni musicali capaci di indurre a moti dell’anima. Un tributo alla luce, all’ardore e alla “mente innamorata” del Poeta Eterno. Tutto questo non avrebbe risuonato in un modo immersivo senza l’acustica naturale della Cappella Pazzi di cui ho studiato la fonometria e i riverberi generati dall’ampiezza del luogo. Un polittico tra architettura, cori museali e immagini che bastano a loro stesse per le storie che raccontano ma poi sono state potenziate, sensorializzate e contestualizzate con l’arte digitale per diventare successivamente un dispositivo di cura e sostegno. Infatti attraverso la realtà virtuale, l’esperienza si trasla in un progetto sociale per la comunità di San Patrignano, la Fondazione Meyer e contesti che applicano la cyber terapia. Un’opera di ampio respiro quella di Limosani che fa vivere Firenze e l’Opera di Santa Croce come un laboratorio condiviso di sperimentazione culturale e sociale, a favore delle nuove generazioni e dei pubblici alla ricerca di esperienze culturali di qualità.
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The Pazzi Chapel, with its essentiality punctuated by details in pietra serena and white plaster, seems to have been created to house the pages aathe Divine Comedy of 83
IT’S ALL ABOUT SHAPES
Haute Couture Fall/Winter 2021-22. Haute Couture. Aristocratic, very elegant outfits, a studied style and yet so à la mode. Designed to either conceal or express an emotion. Abiti alteri, elegantissimi, per uno stile studiato ma allo stesso tempo che segue il mood del momento. Per nascondere o svelare una emozione Feature by Marta Innocenti Ciulli
Dolce&Gabbana Alta Moda
Valentino Des Ateliers Haute Couture - Chanel - Fendi Couture
Chanel
Fendi Couture
Armani Privé
Dior
Giambattista Valli Haute Couture
Dolce&Gabbana Alta Moda - Margiela Artisanal - Armani Privé
Valentino Des Ateliers Haute Couture
SHOES MUST
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CHANEL
GIORGIO ARMANI
Ultra-flat super-chic Piazza della Signoria, 10
Dancer from morning to night Via de’ Tornabuoni, 83r DOLCE&GABBANA The ankle boot that dares to be lacquered Via degli Strozzi, 12-18r
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SEASON DEBUTANTS
OUR NEXT BEST ALLIES. RUGGED OR FURRY, GLAMOROUS OR BON TON LE NOSTRE PROSSIME MIGLIORI ALLEATE. ROBUSTE O IN PELLICCIA, GLAMOUR O BON TON
4 MARNI
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LOUIS VUITTON Moccasin is back as Autumn must-have Piazza degli Strozzi, 1
Winter sandals wear fur Via Roma, 4
DIOR Combat boots become more romantic Via degli Strozzi, 17
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BAGS MUST
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AA FENDI There’s a lot of hardwear in this gorgeous arm bag Via de’ Tornabuoni, 40r
4 GUCCI Lady D used to wear it even with biker shorts Via de’ Tornabuoni, 73-81r
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PRADA MAX MARA The palm bag you can take 24 hours a day Via de’ Tornabuoni 66-68-70r
Déco style blazes in the evening Via de’ Tornabuoni, 53-67r
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AND FASHION CONTINUES
EVEN AUTUMN/WINTER CAN’T DO WITHOUT ITS CULTS. HERE THEY ARE, WE JUST NEED TO CHOOSE ANCHE L’AUTUNNO/INVERNO NON PUÒ FARE A MENO DEI SUOI CULT. ECCOLI, BASTA SOLO SCEGLIERE...
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VALENTINO Small, elegant, white but with studs Via de’ Tornabuoni, 23
8 MARNI The coolest trapeze of the season Via Roma, 4 LOEWE
LOUIS VUITTON
Not to forget last summer in Ibiza www.loewe.com
The new revisited monogram that you’ll wear for years to come Piazza degli Strozzi, 1
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JEWELS MUST
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SALVATORE FERRAGAMO
Grand Jete is a three-ring ring in pink gold, emerald, brown diamond and diamonds Piazza degli Antinori, 6r
The wristwatch for her has a bracelet with the famous ‘gancini’ (in the shape of an omega) Via de’ Tornabuoni, 4-14r CHANEL The multicolor necklace dances the Charleston Piazza della Signoria, 10
5 LOUIS VUITTON A crushed knit the hair clip with monogram at the sides Piazza degli Strozzi, 1
DREAMCATCHERS TEMPTATIONS OF GOLD AND WORKING-CLASS TIMEPIECES. THE NEW OBJECTS OF DESIRE TENTAZIONI DI ORO E DI SEGNATEMPO WORKING CLASS. I NUOVI OGGETTI DEL DESIDERIO
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4 DOLCE&GABBANA
Golden bracelet from the new Logo collection with two different types of chains Via degli Strozzi, 12-18r
CHOPARD High jewellery bracelet set with precious stones in the colours of paradise Via de’ Tornabuoni, 30-32r
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MAN MUST
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AURORA Elegant, important, influential www.aurorapen.it
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VACHERON CONSTANTIN
TOD’S Classic... but the buckle roars Via de’ Tornabuoni, 60r
IN LOVE WITH HIM
DIOR Camouflage pattern for the iconic ‘Saddle’ bag Via degli Strozzi, 17
Super-chic, very classic, but with the square quadrant Ponte Vecchio 52r
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THE ACCESSORIES TO STAY CLOSE TO HIM EVERY MOMENT OF THE DAY GLI ACCESSORI PER STARGLI VICINO IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA
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BOSS Symbol of the 80s winters spent on the Courmayeur ski slopes Piazza della Repubblica, 1
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SALVATORE FERRAGAMO
HERMÈS A 48-hour double colour for those who don’t need to stand out Piazza degli Antinori, 6r
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Square profiles and dark lenses Via de’ Tornabuoni, 4-14r GIORGIO ARMANI Ankle boot in suede with side zip and rubber sole Via de’ Tornabuoni, 83r
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The back of some of the old buildings in the Oltrarno district reflected in the water of the Arno (ph. Letizia Francini)
FIRENZE ITINERARY
FLORENCE AS I SEE IT
THE ECLECTIC AND CREATIVE VIEW OF MONICA SARTI: THE WOMAN WHO TURNED THE STOLE INTO A SOUGHT-AFTER ITEM REVEALS THE UNSEEN FACE OF HER CITY LO SGUARDO TRASVERSALE E CREATIVO DI MONICA SARTI, LA DONNA CHE HA FATTO DELLE STOLE L’OBJET SOUHAITÉ, CI SVELA IL LATO INEDITO DELLA SUA CITTÀ text Teresa Favi
Monica Sarti lives and works in FlorMonica Sarti vive e lavora a Firenze. “La ence. “The beauty of the city, the mubellezza di questa città, i musei e l’arte seums and the art that I’m fortunate che ho la fortuna di vivere e vedere ogni giorno sono fonte di ispirazione conenough to see and experience every day tinua per il mio lavoro” racconta l’imare a constant source of inspiration for my work”, says the entrepreneur and prenditrice e designer che, in via della designer who opened her first boutique Spada, a due passi da via de’ Tornabuoni, in Via della Spada, a stone’s throw from ha aperto la prima boutique (seguita da quelle di Milano, Roma, Cortina, Porto Via de’ Tornabuoni (followed by others Cervo, Forte dei Marmi e, sicuramente la in Milan, Rome, Cortina, Porto Cervo, Forte dei Marmi, and, probably next prossima estate, Capri). Siamo nel quasummer, Capri). We’re in the fashion drilatero della moda, tra piazza Santa quadrilateral, between Piazza Santa Maria Novella e Palazzo Strozzi, una Maria Novella and Palazzo Strozzi, an zona monumentale che ha saputo accoimpressive area that greets luxury shopgliere con disinvolta eleganza lo shopping with nonchalant elegance: “All my ping di lusso: “Tutti i miei clienti stranieforeign customers”, Monica adds, “are ri - spiega Monica - restano sempre meamazed when they see we’re living in ravigliati di vederci vivere in una città del a sixteenth-century city whose charm Cinquecento che ha mantenuto intatto il remains intact”. Her extra-wide scarves suo fascino”. Le sue sciarpe extra large MONICA SARTI and large foulards in cashmere, cashe i suoi grandi foulard in cashmere, jermere jersey or silk have become mustsey di cashmere e seta, sono diventati un THIRD-GENERATION have items for fashion lovers worldwide. must have tra le appassionate di moda MEMBER OF A “After finishing my studies and spendin tutto il mondo. “Dopo gli studi e un WELL-KNOWN ing some time in New York, I decided to periodo a New York, scelsi di occuparmi take on the most neglected section of del reparto più dimenticato dell’azienda FAMILY OF TEXTILE the family business: accessories. A mitessile di famiglia, quello degli accessori. MANUFACTURERS nor branch, but I glimpsed its hidden Una realtà minore di cui intuivo le sue potential”. What she had in mind was breaking the rules: “I potenzialità celate”. Rompere le regola era ciò che aveva in got rid of the fringes and added poetry to the scarves. For mente: “Ho tolto le frange e aggiunto poesia alle sciarpe. my first shawls, I wanted to lighten their typical heaviness Per alleggerire il mio primo scialle dalla tipica pesantezza, ho and find the familiar, silky-soft feeling of the favourite t-shirt inseguito la sensazione talcata e familiare dell’inseparabile TI used to sleep in, hence my well-known use of jersey”. With shirt con cui dormivo, da qui l’utilizzo del famoso jersey”. Con the same inclusive approach and a passion for contempo- la stessa prospettiva trasversale e una grande passione per i rary codes, Monica takes us to her Florence, to neighbour- linguaggi contemporanei, Monica ci porta nella sua Firenze hoods still populated by artisans and new hubs where the tra zone ancora popolate di artigiani, nuove hub che sprigiomost creative energy in the city is emerging, in search of art nano le energie più creative della città, arte con la A maiuscowith a capital A, foodie escapes and fashion icons. la, rifugi del gusto e icone della moda. 99
The piazza and the district of Santa Maria Novella seen from the bell tower of the Basilica of Santa Maria Novella (ph. Ottavia Poli)
FIRENZE ITINERARY
5 places not to be missed
1 ZZI PALAZZO STRO rnabuoni lace in Via de’ To pa ce an iss na Re e Th ational exhibifor major intern is now a venue stunning solo mn it hosts the tions. This autu Jeff Koons. d, ve I’ve always lo t tis ar an of ow sh
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SANT’A M An ancie BROGIO MAR KET nt food ma quented by Flore rket that’s still inhabite ntines. Y products d and fr ou can a e find exc of bygon t great prices, a ellent lo nd the g e days. cal enuine atmosph ere
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SANTO SPIRITO I adore this area, it’s packed with art and artisans, among monumental buildings that are unique in the world. In the mornings there’s a market where I find amazing plates, glasses and bedlinen.
I RA TABACCH MANIFATTU cony or ct fa tte re A former ciga t, space where ar verted into a sh fa d an ip ansh music, craftsm re nt ther in a ce ion come toge to the public. en op that’s also g the air’s buzzin A place where . gy er with dynamic en
TO OVECEN odern and MUSEO N ction of m g a solo e ll co le ib stin An incred ’s also ho rary art. It until February, and contempo nny Saville Prato, it’s show by Je e Pecci Centre in th della Sialong with oli’s work to Piazza zz e V g bringin cchio. Palazzo Ve gnoria and
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1. Procacci 2. Terrace of the restaurant Osteria delle Tre Panche - Hermitage 3. Tornbuoni Arte gallery 4. Momo Vintage boutique 5. Il Santo Bevitore restaurant
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FIRENZE ITINERARY
Procacci
Shopping food & wine
Procacci
An experience to try at least once in Florence. Since 1885 they’ve been tickling Florentine tastebuds with their panini filled with truffle cream made to a secret recipe (the bar’s longstanding foodie trademark), served with courtesy and professionalism in heartwarming vintage surroundings. If you go there once, you’ll have to go back. In Via de’ Tornabuoni.
Un’esperienza da provare almeno una volta a Firenze. Dal 1885 stuzzica il palato dei fiorentini con i suoi panini farciti con crema di tartufi realizzata con una ricetta segreta (da sempre marchio gastronomico del locale) serviti con gentilezza e professionalità in un’atmosfera vintage che scalda il cuore. Se ci entri una volta, devi assolutamente tornarci. In via de’ Tornabuoni.
One of Italy’s most respected galleries of modern and contemporary international art, overlooking Lungarno Benvenuto Cellini. It has hosted some extraordinary solo shows (Campigli, Fontana and Burri, to name just a few) and retrospectives (De Chirico, De Pisis, Carrà and Warhol, among others).
Momo Vintage
Una galleria d’arte moderna e contemporanea internazionale tra le più apprezzate in Italia, affacciata sul Lungarno Benvenuto Cellini. Ha ospitato interessanti mostre personali (Campigli, Fontana, Burri, per ricordarne solo alcuni) e mostre antologiche (tra gli altri, De Chirico, De Pisis, Carrà e Warhol).
Santo Bevitore
Piccolo negozio, zeppo di abiti e accessori vintage in via dei Serragli, nel brulicante quartiere di Santo Spirito tra artisti, stilisti, antiquari, vecchie trattorie, nuovi bistrot e botteghe artigiane. C’è una bella selezione di oggetti che tiene insieme in maniera originale e creativa streetwear e glamour anni Ottanta. Oltre a una raffinata scelta curatoriale di marchi icona come Chanel, Yves Saint Laurent, Moschino, Versace, Courregès, Vuitton, Hermès.
Tornabuoni Arte
A small shop packed with vintage clothing and accessories in Via dei Serragli in the buzzing Santo Spirito quarter, full of artists, designers, antique dealers, old trattorias, new bistros and artisan workshops. There’s a great selection of items that bring together streetwear and eighties glamour in original and creative ways. And there’s a tastefully curated section of iconic brands like Chanel, Yves Saint Laurent, Moschino, Versace, Courregès, Vuitton and Hermès. In the most popular corner of Santo Spirito there’s food that lies somewhere between tradition and experimentation, and it’s won the hearts of all, Florentines first and foremost. It combines Tuscan simplicity with a more sophisticated creativity; flavour with substance and the elegance of the setting. You have to try the Casentino prosciutto with vegetables in olive oil, the macaroni with rabbit ragout, the beef tartare and the saddle of venison and, for dessert, the creme brulée with Sarawak pepper. It’s best to book well in advance.
Osteria delle Tre Panche - Hotel Hermitage
On the terrace of the Hermitage in Vicolo Marzio, this restaurant offers one of Florence’s top culinary experiences based on white truffles. The setting is truly gorgeous: on the sixth floor with views of the Ponte Vecchio from the main rooftop terrace or Palazzo Vecchio from the secondary one. I recommend the tagliolini with truffle and the steak tartare; the Chianti foie gras and the cheesecake with forest fruits are unmissable too.
Tornabuoni Arte
Momo Vintage
Santo Bevitore
Nell’angolo più gettonato di Santo Spirito una cucina sospesa tra tradizione e ricerca che ha conquistato tutti, fiorentini in testa. Sa coniugare la semplicità toscana a una creatività più raffinata, il gusto alla sostanza all’eleganza dell’ambiente. Da provare il prosciutto del casentino con i sott’oli, i maccheroncetti al ragù di coniglio, la tartare di manzo al coltello e la sella di cervo e come dolce la creme brulée al pepe di Sarawak. Meglio prenotare per tempo.
Osteria delle Tre Panche - Hermitage
Sulla terrazza dell’Hotel Hermitage in vicolo Marzio, questo ristorante offre una delle migliori esperienze di cucina a base di tartufo bianco di Firenze. Lo scenario è veramente bello: al sesto piano, vista su Ponte Vecchio dal rooftop principale o su Palazzo Vecchio da quello secondario. Consiglio di provare i tagliolini al tartufo e la tartare, imperdibili anche il foie gras del Chianti e la cheesecake ai frutti di bosco.
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COVER STORY
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TUSCANY LAND OF DESIGN GREAT CRAFTSMANSHIP AND STYLE RESEARCH GRANDE ARTIGIANALITÀ E RICERCA DI STILE
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TUSCAN DESIGN
SYNERGIC DESIGN
LORENZO MICHELACCI, CEO OF TOSCONOVA. BESPOKE FURNITURE IN THE GENES LORENZO MICHELACCI, AD DI TOSCONOVA. L’ARREDO SU MISURA NEL DNA text Virginia Mammoli
An exclusive bespoke furniture brand since 1963, Tosconova encapsulates Made in Italy excellence in the world of prestige hospitality, thanks to a wide range of products made entirely in-house, the result of creativity, know-how and exceptional concern for environmental sustainability. Heading the company is Lorenzo Michelacci, the second generation of the family, who grew up in, and with, the Tosconova world. Tradition and innovation: what do they mean to you? A longstanding legacy of craftsmanship, along with research into new design techniques, in order to continue our constant journey in high quality materials, processes and furniture design. What is the company’s greatest strength? People. I’ve always had a vision of the business as a shared space, where the concept of togetherness is expressed through common synergy and collective decisions. Are your products the result of tradition or innovation? You can’t have one without the other. The important thing is to evaluate the context, keeping an open and flexible mind towards the constant changes we come up against. Can you give us a brief idea of your approach to craftsmanship, design and service? Craftsmanship is quality and knowledge, but it’s also the coming together of the talents our country has to offer. Design is beauty, the possibility of giving pleasure thanks to furniture that reflects individual personalities. Service is a comprehensive thing, and embraces every aspect of the business. Design, production and packaging are all done inhouse. Do you remember your first time at the company? Of course. These are memories that will always be with me. I’m very fond of recalling my first day in the upholstery department; I spend hours looking at the endless weaves of the fabrics. Your Florence in three favourite places? I like to think of Florence as the city where we grew up, full of art and craftsmanship that provide a constant source of inspiration. For me the whole city is a favourite place.
Esclusiva firma dell’arredo sartoriale dal 1963, Tosconova è rappresentante dell’eccellenza Made in Italy nel mondo del lusso e dell’hospitality di prestigio, grazie a un’ampia gamma di prodotti realizzati interamente all’interno dei suoi laboratori, frutto di creatività, know-how e una spiccata sensibilità sul fronte dell’ecosostenibilità. A guidarla è Lorenzo Michelacci, seconda generazione della famiglia, cresciuto dentro, e con, l’universo Tosconova. Tradizione e innovazione, cosa rappresentano per lei? La memoria storica dell’artigianalità insieme alla ricerca di nuove tecniche progettuali per continuare un percorso evolutivo della qualità dei materiali, delle lavorazioni e del design degli arredi. Qual è il valore forte dell’azienda? Le persone. Ho sempre avuto la visione dell’azienda come un luogo comune, dove il concetto di unione viene espresso attraverso sinergie comuni e scelte condivise. Il prodotto della tradizione e quello dell’innovazione? Uno non può prescindere dall’altro. L’importante è valutare il contesto, mantenendo uno sguardo aperto e flessibile verso i continui cambiamenti in cui incorriamo. Un suo pensiero in pillole per ognuno di questi tre concetti: artigianalità, design e servizio. L’artigianalità è qualità e conoscenza, ma anche unione di talenti che caratterizzano il nostro paese. Il design è bellezza, la possibilità di procurare piacere grazie ad arredi che riflettono la personalità di ognuno. Il servizio è completo e abbraccia tutti gli aspetti. Design, produzione e packaging viene tutto realizzato internamente. Ricorda la sua prima volta in azienda? Certo. Sono ricordi che faranno sempre parte della mia memoria. Ne ho uno molto caro del mio primo giorno nel laboratorio di tappezzeria, nel quale sono rimasto per ore a guardare le infinite trame dei tessuti. La sua Firenze in tre luoghi del cuore Amo considerare Firenze come la città che ci ha cresciuti, piena di arte e artigianato da cui trarre una continua fonte d’ispirazione. Per me tutta città è un luogo del cuore.
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1. Zoe table in canaletto walnut with glass top 2. Lorenzo Michelacci 3. Moritz sofa, Tazio coffee table, Vivi armchair, Nelly floor lamp in polished brass 4. Charlotte table lamp 5. Tornabuoni bed
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1.Tonino Lamborghini living 2. Gianni and David Overi 3. Aston Martin bedroom 4. Formitalia ‘Mayor’ living 5. Galleria Mirabili, Piazza de’ Mozzi, Florence
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TUSCAN DESIGN
DESIGN LIKE ME
A TOUR WITH DAVID OVERI FROM MIRABILI/FORMITALIA THROUGH THE FREE-TRADE ZONE WHERE FURNITURE, ART, DESIGN AND ENTERPRISE GENERATE POSITIVE ENERGY UN VIAGGIO CON DAVID OVERI DI MIRABILI/FORMITALIA NELLA ZONA FRANCA DOVE ARREDO, ARTE, DESIGN E IMPRESA PRODUCONO ENERGIA POSITIVA text Teresa Favi
A historic and influential company on the Italian design scene, Formitalia was established in Quarrata in 1968. It is a success story and a story of great insight. Such as the Mirabili brand, which blurs the line between art and design, the Tonino Lamborghini and Aston Martin licenses with which Formitalia climbed up the ladder of success in the contract sector. And an art gallery in the Oltrarno neighborhood, on the main floor of the 16th -century Palazzo Nasi on Piazza de’ Mozzi, where contemporary art blends with design furniture consistently with the company’s DNA. We discussed all this with David Overi, today at the helm of the company with his brother Gianni. The strong points of your production? Quality, major brands, fine materials. What is Formitalia’s aim for the future? We plan to implement the hotellerie and real estate market and go on pursuing our interest in contemporary art. We are about to release a book, together with the Uffizi Gallery, on Marco Lodola’s exhibition when, last December, he lit up the Gallery’s spaces with his Pop Nativity scene, owing to the collaboration between us and the Uffizi. Any projects under way? With Tonino Lamborghini we are building a hotel in Sharm el Sheikh and two residential towers near Cairo. Do you remember your first time at the company? No, but I remember the first time I saw our furniture in Australia. I was a marketing student at Sydney University, I was still uninterested in my father’s company. I was surprised to learn that he had produced the furniture. Your idea of the “Made in Italy. To me, the “Made in Italy” means fashion and reminds me of our collaboration with Paolo Gucci, in the mid-1990s, at a time when he had abruptly left the company. He encouraged our interest in special leathers and in quality stitching and finishing. Your three favorite places in Florence? The Oltrarno neighborhood where our gallery is located. The Church of Santa Felicita with Pontormo’s Deposition. The Bardini Museum, which is so close to the terrace of our gallery in that I can almost reach out and touch it.
Azienda storica e influente nel panorama del design italiano, Formitalia nasce a Quarrata nel ’68. E’ una storia di successo e di grandi intuizioni. Come Mirabili brand dove il confine tra arte e design tende ad annullarsi, le licenze Tonino Lamborghini e Aston Martin con cui Formitalia scala il settore del contract. E una galleria nell’Oltrarno, al piano nobile del cinquestesco Palazzo Nasi in piazza de’ Mozzi, dove l’arte contemporanea sposa l’arredo d’autore in coerente evoluzione con il Dna dell’azienda. Ne parliamo con David Overi, al timone con il fratello Gianni. I capisaldi della vostra produzione? Qualità, marchi importanti, materiali pregiati. Il futuro di Formitalia a cosa mira? A implementare il mercato dell’hotellerie e real estate, e a proseguire l’interesse per l’arte contemporanea. Stiamo per presentare un libro, con gli Uffizi, sulla mostra di Marco Lodola che nel dicembre scorso con il suo presepe POP ha illuminato gli ambienti della Galleria grazie alla sinergia tra noi e gli Uffizi. Progetti in corso? Con Tonino Lamborghini stiamo realizzando un hotel a Sharm el Sheikh e due torri residenziali nella nuova città che sta sorgendo alle porte del Cairo. Ricorda la sua prima volta in azienda? No, ma ricordo quando in Australia vidi per la prima volta dei mobili prodotti da noi. Ero studente di marketing all’università di Sidney, ancora disinteressato all’attività fondata da mio padre. Scoprii con sorpresa che erano suoi. Un flash sul concetto di Made in Italy. Made in Italy significa moda per me, e mi fa ricordare la nostra collaborazione con Paolo Gucci, a metà degli anni ’90, dopo che aveva lasciato l’azienda in maniera tumultuosa. Con lui acquistammo la sensibilità per i pellami speciali, per le cuciture e le finiture di un certo tipo. Fu una svolta. La sua Firenze in tre luoghi del cuore? Il quartiere di San Niccolò, nell’Oltrarno, dove ho vissuto per 20 anni e dove adesso c’è la galleria. La chiesa di Santa Felicita con la pala della Deposizione del Pontormo. Il Museo Bardini, così vicino al terrazzino del mio palazzo che mi sembra di poterlo toccare.
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TUSCAN DESIGN
IN STEP WITH THE TIMES
THE WORLD OF HIGH-END DESIGN, ACCORDING TO PATRIZIO LARI, CEO OF BADARI IL MONDO DEL DESIGN DI ALTA GAMMA RACCONTATO DA PATRIZIO LARI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI BADARI text Virginia Mammoli
Badari is an utterly Florentine story that began in 1956, when founder Marcello Badari started a business offering artisan repairs for brass chandeliers. 65 years later, the family-run company is a leading producer of exclusive lighting fixtures but, thanks to the vision of third-generation CEO Patrizio Lari, the range has expanded to include seats, consoles, tables and other luxury interior accessories. What are your company’s greatest strengths? Unique products, alignment with style trends and customer relations. Your most successful product? To date, the 900 range of glass chandeliers. And your most important project currently? Designing the lighting for a private home, which obviously I can’t name. It’s a six-figure project. What do craftsmanship and Made in Italy mean to you? Craftsmanship is our trademark, and over the decades, being Made in Italy has given us an extraordinary impetus. These days a lot of countries have achieved a level of quality similar to ours, and our only defence is to come together to promote our many small businesses, which can create products of utterly exceptional quality. Can you give us a brief idea of your approach to identity, service and sustainability? In a digital age like ours, identity is a constantly-changing concept; the crucial thing is to work with the changes, giving space to young talent and technologies that are compatible with our artisan methods. These days service has become more important than the product, and must meet the customer’s expectations. We’re also very committed to sustainability: we choose our suppliers on the basis of their working practices and use of energy, and we’ll soon be launching a blog devoted entirely to green issues on our website. Your Florence in three favourite places? San Frediano, where it all started with my grandfather Marcello Badari and where I grew up - it’s steeped in art - and the Bardini Gardens, which stand out at the top of the city and have stayed unchanged for centuries, as if enchanted.
Una storia tutta fiorentina, quella di Badari, che ha inizio nel 1956, quando il fondatore Marcello Badari apre un’attività per la riparazione artigianale di lampadari in ottone. Sono passati 65 anni e oggi è l’azienda leader nella produzione di lampadari esclusivi, ma, grazie alla visione dell’amministratore delegato di terza generazione Patrizio Lari, ha esteso la gamma anche a sedute, consolle, tavoli e altri accessori lusso per la casa. Quali sono i valori forti della vostra azienda? Unicità dei prodotti, conformità con gli stili e rapidità nei rapporti con i clienti. Il vostro prodotto di maggior successo? Ad oggi la linea di Lampadari con Cristalli 900. Il progetto più significativo in corso? La realizzazione dell’illuminazione di una residenza privata di cui ovviamente non possiamo fare nomi. Un progetto da 6 zeri. Quanto conta per voi l’artigianalità e il Made in Italy? L’artigianalità è il nostro marchio di fabbrica, e nel corso dei decenni il Made in Italy ci ha garantito una spinta straordinaria. Oggi sono molti i Paesi che hanno raggiunto un livello di qualità pari al nostro, possiamo difenderci solo unendoci e promuovendo insieme le nostre tante piccole realtà capaci di realizzare prodotti di livello assoluto. Un suo pensiero in pillole per ognuno di questi tre concetti: identità, servizio, ecosostenibilità. L’identità, in un’epoca digitale come la nostra, è un concetto in continua trasmutazione, è fondamentale assecondare il cambiamento dando spazio ai giovani e alle tecnologie compatibili con le nostre realtà artigiane. Il servizio è diventato più importante del prodotto e deve essere all’altezza delle aspettative del cliente. Teniamo molto anche all’ecosostenibilità, selezionando attentamente i fornitori in base ai modi con i quali creano e utilizzano energia e, a breve, lanciando sul nostro sito un blog interamente dedicato al Green. La sua Firenze in tre luoghi del cuore San Frediano, dove tutto è nato con mio nonno Marcello Badari e dove sono cresciuto. Santa Croce, una zona intrisa d’Arte, e il Giardino Bardini, incredibile a primavera. Svetta sulla città ed è rimasto immutato da secoli come se fosse incantato.
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1. 3. 4. 5 Some pieces from the LIFE Collection: ‘Narciso’ brass and glass chandelier, ‘Akanu’ swivel armchair, ‘Atlas’ wood and brass dining table 2. Patrizio Lari
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1. Andrea Grifoni 2. Sideboard with two doors and mirror 3. New classic style complete wooden bedroom 4. The latest bathroom proposal 5. Bed with sand, antique white and mecca decoration
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THE POWER OF TRADITION ANDREA GRIFONI OF SILVANO GRIFONI FLORENCE: THE ART OF CARVING FOR TIMELESS FURNISHINGS ANDREA GRIFONI DELLA SILVANO GRIFONI FIRENZE: L’ARTE DELL’INTAGLIO PER ARREDI SENZA TEMPO text Francesca Lombardi
A story of savoir faire that has its roots in one of the most authentic districts of Florence, San Frediano, where company founder Silvano Grifoni learnt the art of wood carving and its transformation into elegant, timeless furniture. The son of the founder, Andrea, who today successfully manages the company, has given it a contemporary look by combining production with a modern and efficient in house design office, able to respond to the needs and tastes of customers all over the world. What is the company’s strong suit? The value of its craftsmanship, which gives life to timeless creations. Which is your most successful product? Our beds represent the company’s core business. Since 2004 we have also been making bathroom furniture. What are your most significant current projects? Our strength is tradition and continuity. For more than 60 years we have been furnishing prestigious homes and high class boutique hotels around the world. How much does Made in Italy count in your products? The appeal of Made in Italy abroad is very strong and is growing. In our case it is correct to speak of Made in Italy, and even more so of made in Florence. We have made the Florentine and Sienese 19th century tradition of the art of carving our own to produce furnishings of great elegance. Your thoughts in a few words on each of these three concepts: identity, service, tradition Our company stands out for its highly recognizable products, an essential value to have an identity on the market. Care and attention to the product are something more than a mere service offered to the customer, they have been part of our DNA and the company philosophy for 3 generations. So we really can speak of a well-established tradition. Your Florence in three places dear to you The San Frediano district is dear to my family, it is the place where my father Silvano started work as an artisan. Then the peace of the Florence hills and Ponte Vecchio, a strong, unique symbol of our Florence.
Una storia di savoir - faire che affonda le radici in uno dei quartieri più autentici di Firenze, San Frediano, dove il fondatore dell’azienda Silvano Grifoni apprende nei laboratori artigianali l’arte dell’intaglio del legno e la sua trasformazione in mobili eleganti e senza tempo. Il figlio del fondatore, Andrea, che oggi dirige con successo l’azienda, le ha dato il piglio contemporaneo affiancando alla produzione uno studio di progettazione interno, moderno ed efficiente, in grado di rispondere alle esigenze e ai gusti dei clienti in tutto il mondo. Qual è il valore forte dell’azienda? L’alto valore artigianale, che dà vita a creazioni senza tempo. Il vostro prodotto di maggior successo? Senz’altro i nostri letti rappresentano il core business dell’azienda. Dal 2004 produciamo anche arredi per il bagno. I progetti più significativi in corso e in quali settori? La nostra forza sono la tradizione e la continuità: da oltre 60 anni arrediamo importanti ville in tutto il mondo e strutture ricettive di charme di alto livello. Quanto conta l’artigianalità e il made in Italy nei vostri prodotti? L’appeal che ha il made in Italy all’estero è molto forte e in crescita. Nel nostro caso è corretto parlare di made in Italy, e ancora di più di made in Florence: abbiamo fatto nostra la tradizione fiorentina e senese ottocentesca nell’arte dell’intaglio per produrre arredi di grande eleganza. Un suo pensiero in pillole per ognuna di questi tre concetti: identità, servizio, tradizione La nostra azienda si distingue per prodotti fortemente riconoscibili, un valore fondamentale per avere una identità sul mercato. La cura e l’attenzione al prodotto sono qualcosa di più che un mero servizio offerto al cliente: fanno parte nel nostro DNA e della filosofia aziendale. Da 3 generazioni. Quindi ormai si può parlare una tradizione consolidata La sua Firenze in tre luoghi del cuore Il quartiere di San Frediano è nel cuore della nostra famiglia: è il luogo dove mio padre Silvano ha iniziato a lavorare come artigiano. Poi la pace delle colline fiorentine e il Ponte Vecchio, simbolo forte e unico della nostra Firenze.
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THE PERFECTION OF SYNTHETIC CRYSTAL MARIO LUCA GIUSTI TALKS ABOUT HIS CHEERFUL, COLOURFUL BRAND MARIO LUCA GIUSTI RACCONTA IL SUO BRAND, ALLEGRO E COLORATO text Francesca Lombardi
A colorful, cheerful pop explosion that hits the table, blooms in the garden, stops by the pool or on the deck of a yacht moored off Saint Tropez. These are the collections of Mario Luca Giusti, the Florentine company that has captivated the world with its practical, elegant design objects for the table, with classic shapes revisited in contemporary materials such as acrylic (called, in fact, synthetic crystal) and melamine with which the dishes are made. Behind the brand that bears his name is the creative effervescence of Mario Luca Giusti, who has always been a lover of the delicate union between old and modern, who, when he succeeds, conquers with freshness and fascinates thanks to memory. What do tradition and innovation represent in your world? The concept of innovation contains the strength given by tradition. There can be no innovation without having a tradition behind it. It seems like a cliché but history teaches us this. What is the company’s strong suit? Ideas, and therefore the human factor. Everything originates there, and everything has an end in the mind of whoever creates and transforms imagination into objects. Which is your most successful product? Certainly, the Palla jug, the first one we made, was a great success and made us known. Over time we have developed it in several sizes and more than 20 colors. Its roundness gives it a friendly, cheerful air. What is in Mario Luca Giusti’s future? Its’s hard to say - the future is in a few minutes or in 100 years. My future is every day when I get up to go to work and reorganize my ideas. Your Florence in three places dear to you. This is a question I should answer when I’m travelling to New York or Hong Kong. I would know exactly what to say because I’m always homesick for my beautiful city so full of inspiration for me.
Una esplosione pop, colorata e allegra, che investe la tavola, fiorisce in giardino, si ferma sul bordo piscina o sul ponte di uno yacht ormeggiato davanti a Saint Tropez... Sono le collezioni di Mario Luca Giusti, maison fiorentina che ha conquistato il mondo con i suoi oggetti di design per la tavola, pratici ed eleganti, dalle forme classiche rivisitate in materiali contemporanei come l’acrilico (chiamato, appunto, cristallo sintetico) e la melamina con cui vengono realizzati i piatti. Dietro il brand che porta il suo nome, l’effervescenza creativa di Mario Luca Giusti, da sempre amante di quel delicato connubio tra antico e contemporaneo, che, quando riesce, conquista con la freschezza e affascina grazie alla memoria. Tradizione e innovazione, cosa rappresentano nel suo mondo? Il concetto di innovazione contiene la forza data dalla tradizione. Non può esserci innovazione senza avere una tradizione alle spalle. Sembra una frase fatta ma la storia ci insegna questo. Qual è il valore forte dell’azienda? Il pensiero, e quindi il fattore umano: tutto ha origine lì e tutto ha una fine nella mente di chi crea e trasforma la fantasia in oggetti. Il suo prodotto di maggior successo? Sicuramente la brocca Palla, la prima che abbiano realizzato, ha avuto un grande successo e ci ha fatti conoscere. ,Nel tempo l’abbiamo sviluppata in più misure e con più di 20 colori. La sua rotondità, fa simpatia e allegria. Cosa c’è nel futuro di Mario Luca Giusti? Difficile rispondere: il futuro è tra pochi minuti e tra 100 anni. Il mio futuro è ogni giorno quando mi alzo per andare in ufficio per riordinare le idee. La sua Firenze in tre luoghi del cuore. Questa è una domanda a cui dovrei rispondere quando sono in viaggio a New York o a Hong Kong. Saprei perfettamente cosa dire perché ho sempre nostalgia di tornare nella mia bellissima città ricca di ispirazioni per me.
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1. The boutique in Via della Spada, Florence 2. Mario Luca Giusti 3. American Embassy 4. A detail of the private residence of Mr. Giusti 5. The boutique in Via della Vigna Nuova, Florence
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1. K21 kitchen by Norbert Wangen 2. K6 kitchen by Norbert Wangen 3. Francesca Pacianti 4. The lighting showroom, Studio Luce in Via Aretina, Florence 5. Raffles velvet sofa by Vico Magistretti 6. An installation in the Zoo Design showroom in Via Aretina
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INNOVATING AESTHETICS
FRANCESCA PACIANTI TELLS US ABOUT ZOO DESIGN, THE GALLERY-SHOWROOM WHERE BUYING AND DESIGNING FURNITURE IS AN EXPERIENTIAL JOURNEY FRANCESCA PACIANTI CI GUIDA NEL MONDO DI ZOO DESIGN LA GALLERIA-SHOWROOM DOVE ACQUISTARE E PROGETTARE GLI ARREDI È UN PERCORSO ESPERIENZIALE text Teresa Favi
The place to be for lovers of design and architecture with an industrial charm, Zoo Design is located on the top floor of a former biscuit factory dating back to 1880, a one-off, just a stone’s throw from the center of Florence. And if on one hand, you can find all the latest in lighting in the space owned by Comet Marini Pandolfi, on the other there is Zoo Design, carrying some of the top names in furniture. Not just a showroom and exhibition space, Zoo Design undertakes constant research to offer only the best in terms of innovation. Francesca Pacianti, senior manager of the Florence showroom, tells us about it. What is Zoo Design’s strong suit? Made in Italy design, in other words elegance, refinement, research and innovation. Through the brands we represent, we offer customized furnishing solutions that bring together aesthetics, innovation and functionality. Which are your core brands and most successful products? Without doubt, Boffi and De Padova with their respective icons - De Padova’s Raffles sofa designed in 1988 by Vico Magistretti, and the Aprile kitchen designed by Piero Lissoni in 2010. You also undertake a lot of research. Name an innovative product and an up and coming one? Speaking of innovation, I would say Combine Evolution, the evolution of the Combine modular kitchen system designed by Piero Lissoni in 2020 for Boffi: simple monoblocks that combined together integrate the features of a compact kitchen and that of the island kitchen in a single model. For an emerging name, I’d say Kensaku Oshiro. After working with Piero Lissoni, a few years ago he became part of the De Padova family with Sen, a multipurpose table created in different shapes and heights, and which can be made in various materials and finishes. A versatile, trendy product, in step with the times. What are the buzzwords in the design world now? Sustainability and versatility, together with innovation. Your Florence in three places dear to you. The Duomo, the Oltrarno district, Forte Belvedere and its panoramic view of Florence. I’d also add Manifattura Tabacchi, which is fast becoming one of the city’s focal points.
Place to be per gli appassionati di design e dell’architettura dal fascino industriale, Zoo Design si trova all’ultimo piano di un ex biscottificio del 1880, un unicum a un soffio dal centro di Firenze. E se da un lato, grazie allo spazio di proprietà di Comet Marini Pandolfi, si trovano tutte le novità in fatto di lighting, dall’altro si apre il mondo di Zoo Design, fatto di alcune delle firme più importanti dell’arredo. Non solo showroom e spazio espositivo, Zoo Design è un laboratorio di ricerca costante per offrire solo il meglio in fatto di innovazione. Ce lo racconta Francesca Pacianti, senior manager dello showroom fiorentino. Qual è il valore forte di Zoo Design? Il design Made in Italy, dunque eleganza, raffinatezza, ricerca e innovazione. Attraverso i brand che rappresentiamo offriamo soluzioni di arredo customizzate che fanno dialogare insieme estetica, innovazione e funzionalità. I vostri brand di punta e i prodotti di maggior successo? Sicuramente Boffi e De Padova con le loro rispettive icone: il divano Raffles di De Padova disegnato nel 1988 da Vico Magistretti e la cucina Aprile disegnata da Piero Lissoni nel 2010. Vi dedicate molto anche alla ricerca. Un prodotto innovativo e uno emergente? Parlando di innovazione penso a Combine Evolution, l’evoluzione del modello Combine un programma di cucina progettata da Piero Lissoni nel 2020 per Boffi: semplici monoblocchi che combinati tra loro integrano in un solo modello le caratteristiche della cucina compatta e quella della cucina ad isola. Per un nome emergente, direi Kensaku Oshiro. Dalla scuola di Piero Lissoni da pochi anni è entrato a far parte della famiglia di De Padova con Sen, un tavolino declinabile in molteplici funzioni, che può essere realizzato in vari materiali e finiture. Un prodotto versatile, di tendenza, al passo coi tempi. Le parole più ricorrenti del mondo del design adesso? Sostenibilità e versatilità, insieme a innovazione. La sua Firenze in tre luoghi del cuore. Il Duomo, Palazzo Pitti e la zona Oltrarno, Forte Belvedere con la sua vista panoramica su Firenze. Aggiungo anche la Manifattura Tabacchi, che si appresta a diventare un punto nevralgico della città.
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COVER STORY
Stefano Accorsi with Malcom Pagani during the book presentation at Armani Silos in Milano
CINEMA BOOK
ALBUM STEFANO ACCORSI THE FIRST AUTOBIOGRAPHICAL BOOK BY THE WELL-KNOWN ACTOR, PRODUCER AND ARTISTIC DIRECTOR OF FONDAZIONE TEATRO DELLA PERGOLA IL PRIMO LIBRO AUTOBIOGRAFICO DEL FAMOSO ATTORE, PRODUTTORE E DIRETTORE ARTISTICO DELLA FONDAZIONE TEATRO DELLA TOSCANA text Teresa Favi
“I’ve travelled. I’ve dreamed. I’ve fallen and I’ve “Ho viaggiato. Ho sognato. Sono caduto e mi sono ripicked myself up, always following my dreams”. Ste- alzato inseguendo sempre i miei sogni”. Stefano Acfano Accorsi tells his story for the first time in an corsi per la prima volta si racconta in un libro autobiographical book, edited by writer and jour- autobiografico, a cura del giornalista e scrittonalist Malcom Pagani and published by Gruppo re Malcom Pagani, pubblicato dalla casa editriEditoriale; available in the best Italian bookshops ce Gruppo Editoriale; nelle migliori liberie d’Iand online. talia e online. “In this book”, continues the actor, director, pro- “Dentro questo libro - prosegue il famoso attore, ducer and artistic director of Fondazione Teatro regista, produttore e direttore artistico della Fondella Toscana, “there’s a large part of my life. Nar- dazione Teatro della Toscana - c’è una lunga parte rating it made me discover things about myself I didn’t della mia vita. Raccontarla mi ha fatto scoprire cose di even remember. Faces, voices and people that have ac- me che neanche ricordavo. Volti, voci, persone che mi companied me on an adventure hanno accompagnato in un’avthat I wouldn’t want to experience ventura che non vorrei rivivere in any other way. I have a great denessun altro modo. Ho molta voAN INTIMATE sire to keep travelling.” glia di viaggiare ancora.” AND PERSONAL Album Stefano Accorsi is a Album Stefano Accorsi è un first-person account of the racconto in prima persona che JOURNAL Bologna-born actor’s career in ripercorre la carriera dell’atTHAT MOVES a large-format book, studded tore bolognese in un volume FROM CHILDHOOD with an extraordinary collecdi grande formato, costellato MEMORIES TO HUGE tion of his own photographs, da una straordinaria raccolta many of which are personal di fotografie d’autore, molte SUCCESS and previously unpublished. delle quali inedite e personali. From childhood to the present Dall’infanzia a oggi, il focus day, the focus is the life of the è sulla vita del protagonista star of films that have marked the history of Italian dei film che hanno segnato la storia del cinema cinema in the past three decades since his debut italiano degli ultimi trent’anni, dal suo debutto with Pupi Avati, from the Scuola di Teatro di Bo- con Pupi Avati, dalla Scuola di Teatro di Bolologna to Luciano Ligabue’s Radiofreccia, Gabriele gna a Radiofreccia di Luciano Ligabue, da L’ultimo Muccino’s L’ultimo bacio to Ferzan Özpetek’s Le bacio di Gabriele Muccino a Le fate ignoranti di fate ignoranti, Michele Placido’s Romanzo Crimi- Ferzan Özpetek, da Romanzo Criminale di Michenale to Matteo Rovere’s Veloce come il vento, right le Placido a Veloce come il vento di Matteo Rovere, up to his conception of and starring role in the fino a diventare ideatore e protagonista della faacclaimed TV trilogy 1992, 1993, 1994. mosa trilogia 1992, 1993, 1994. An intimate and personal journal that moves from Un diario intimo e personale che viaggia tra i ri119
The focus is the life of the star of films that have marked the history of Italian cinema. Since his debut with Pupi Avati to Luciano Ligabue’s Radiofreccia, Gabriele Muccino’s L’ultimo bacio, Ferzan Özpetek’s Le fate ignoranti, Matteo Rovere’s Veloce come il vento, right up to his conception of and starring role in the TV trilogy 1992,1993, 1994. (From above clockwiise: ph. Sebastiano Pessina, Stefano Mentesi/Photomovie, Romolo Eucalitto/Medusa/Photomovie, Giammarco Chieregato, Andrea Pirrello, Oliviero Toscani)
Stefano Accorsi in a scene of Radiofreccia the Luciano Ligabues’s movie of 1998, ph. Enrico De Luigi
childhood memories to his early career, huge suc- cordi d’infanzia, gli esordi della carriera, il grande cess and life behind the scenes for an ordinary successo e il dietro le quinte di un ragazzo noryoung man coming to terms with instant fame. male alle prese con una popolarità arrivata tutta But it is also the story of a personal challenge that insieme. Ma è anche il racconto della sfida con sé led him to leave Italy and spend part of his life in stesso che lo porterà a lasciare l’Italia e a trascorParis. Produced with backing from Giorgio Ar- rere una parte della sua vita a Parigi. mani, Peugeot and Jaeger-LeCoultre, the book In questo libro, realizzato con il sostegno di Giorfeatures contributions from celebrated photogra- gio Armani, Peugeot e Jaeger-LeCoultre, sono phers including Luca Babini, presenti i contributi di famosi Gianmarco Chieregato, Enrico fotografi fra cui Luca Babini, Gianmarco Chieregato, EnriDe Luigi, Maky Galimberti, BUT IT IS ALSO Maurizio Galimberti, Giovanni co De Luigi, Maky Galimberti, THE STORY Gastel, max&douglas, ClauMaurizio Galimberti, Giovanni dio Porcarelli, Massimo SesGastel, max&douglas, ClauOF A PERSONAL tini, Daniele Venturelli and dio Porcarelli, Massimo SestiCHALLENGE THAT Oliviero Toscani. The book is ni, Daniele Venturelli e OlivieLED HIM TO SPEND published in Italian and Engro Toscani. lish and coordinated by SaveIl volume, in italiano e inglese, PART OF HIS LIFE rio Ferragina for distribution coordinato da Saverio FerraIN PARIS gina è distribuito in tutte le in all Italian bookshops, on librerie italiane, sui principali major online platforms and in a selected number of European portali online e in un seleziobookshops. It is printed on FSC-certified sustain- nato circuito di bookshop europei. Il libro è stamable paper. pato su carta ecologica certificata FSC. Accorsi will donate the revenue from the book Accorsi devolverà i proventi del libro alla famito the family of Giulio Regeni to support their glia di Giulio Regeni al fine di sostenere la batcampaign for truth and justice. taglia per avere verità e giustizia. #VeritàPerGiulioRegeni #VeritàPerGiulioRegeni 121
Paolo Lavezzini, native of Emilia Romagna and Tuscan by adoption, with many multi-starred experiences, returns to Florence as the new Executive Chef of Four Seasons Hotel 122
FOOD INTERVIEW
THE FLAVOURS OF FOUR SEASONS WE MEET PAOLO LAVEZZINI, THE NEW EXECUTIVE CHEF AT THE ICONIC FLORENTINE HOTEL IL NOSTRO INCONTRO CON PAOLO LAVEZZINI, IL NUOVO EXECUTIVE CHEF DELL’ICONICO HOTEL FIORENTINO text Matteo Parigi Bini photo Niccolò Rastrelli
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Il Palagio, starred restaurant at Four Seasons Hotel Firenze
FOOD INTERVIEW
The tattoos on his arms are covered by his Chef’s jacket, and the Harley Davidson has been left in the garage, but his smile and eyes alone tell a lot about his personality, and above all, an eagerness to get things done. So we meet Paolo Lavezzini, the new Executive Chef of Four Seasons Hotel Firenze, the trump card called on to replace Vito Mollica, the face of the Hotel since its opening. A native of Emilia Romagna, he had his first experience in the best fine dining restaurants on the Tuscan coast when he was just 16. He later honed his culinary skills in some of Europe’s most prestigious restaurants, first at the Carpaccio del Royal Monceau in Paris, followed by 3 Michelin-star restaurants such as Alain Ducasse at the Plaza Athénée, and Enoteca Pinchiorri in Florence where he worked alongside Chef Riccardo Monco for seven years. We meet him shortly after his arrival from Brazil, where he worked for almost 10 years, starting at the Hotel Fasano in Rio de Janeiro and then joining the preopening team of Four Seasons Hotel São Paulo, becoming the Executive Chef of the Neto restaurant. Where did your passion for cooking come from? To say I was inspired by my grandmother who raised me may seem like an Italian cliché, but in my case it’s true. I’d spend Sundays helping make lunch for the family, with pots on the stove and the windows fogged up with condensation as we rolled out the pasta. This isn’t the first time you’ve lived and worked in Florence. What was your experience at Enoteca Pinchiorri like? I arrived at Enoteca Pinchiorri in 1998. I was 20 and Florence immediately became a second home for me. I first stayed four years, then returned in 2006 and stayed with them for another three. It was an important experience in terms of work but not only, so much so that Riccardo (head chef at Enoteca Pinchiorri, ed) is my daughter’s godfather. What does being Executive Chef at Four Seasons Hotel Firenze mean to you? Being a Four Seasons chef is a dream, and in Florence, even more so. This building, the garden ... I often look around and I’m dumbfounded with amazement. What is your kitchen philosophy? My kitchen philosophy is based on the importance of sourcing top quality natural ingredients from small producers. I want to be the interpreter of these suppliers who in turn are messengers of their own land. I like all dishes to honour seasonality, including bread - I would like to capture the time of year we are living in a loaf. This fall we
I tatuaggi sulle braccia non si vedono, coperti dalla giacca da Chef, e l’Harley Davidson è rimasta in garage, ma il sorriso e gli occhi raccontano già tanta personalità e soprattutto tanta voglia di fare. Conosciamo così il nuovo Executive Chef del Four Seasons Hotel Firenze, Paolo Lavezzini, l’asso vincente chiamato a sostituire Vito Mollica, volto storico dell’Hotel fin dalla sua apertura. Di origini emiliane, inizia la sua avvenuta nel mondo dell’alta ristorazione a soli 16 anni, lavorando in alcuni dei più famosi ristoranti della costa toscana. Da lì, l’inizio delle sue esperienze all’estero. La prima al Carpaccio del Royal Monceau, a Parigi, dove lavora anche da Alain Ducasse, al Plaza Athénée, tre stelle Michelin, come anche la fiorentina Enoteca Pinchiorri, dove affianca lo Chef Riccardo Monco per sette anni. Lo incontriamo poco dopo il suo arrivo dal Brasile, dove ha lavorato per quasi 10 anni, cominciando dall’Hotel Fasano di Rio de Janeiro per poi entrare a far parte del team di apertura del Four Seasons Hotel São Paulo, diventando l’Executive Chef del ristorante Neto. Come nasce la tua passione per la cucina? Dire che nasce grazie a mia nonna può sembrare un’affermazione retorica, ma per me è stato così. Sono cresciuto con lei, passando le domeniche a preparare il pranzo per la famiglia, con tutti i vetri che si appannavano per il vapore delle pentole e noi che stendeva‘I OFTEN LOOK mo la pasta. AROUND AND I’M Non è la prima volta che lavori e vivi a Firenze. Com’è stata DUMBFOUNDED l’esperienza all’Enoteca PinWITH chiorri? AMAZEMENT’ Sono arrivato all’Enoteca Pinchiorri nel ’98. Avevo 20 anni e Firenze è diventata subito una seconda casa per me. Mi sono fermato la prima volta quattro anni, poi sono tornato nel 2006 e sono rimasto con loro per altri tre. È stata un’esperienza importante per quanto riguarda il lavoro ma non solo, tanto che Riccardo (primo Chef dell’Enoteca Pinchiorri, ndr) è il padrino di mia figlia. Cosa significa per te essere Executive Chef al Four Seasons Hotel Firenze? Essere uno chef di Four Seasons è un sogno, di Firenze, è più che un sogno. Questo palazzo, il giardino… Spesso mi guardo intorno e rimango a bocca aperta. Qual è la tua filosofia in cucina? Alla base di tutto c’è l’importanza del prodotto e quindi del fornitore. Voglio essere interprete di questi fornitori che a loro volta sono messaggeri della propria terra. Mi piace quindi che tutte le portate parlino di stagionalità, compreso il pane: vorrei racchiudere in una pagnotta il momento dell’anno che
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FOOD INTERVIEW
‘BEING A FOUR SEASONS CHEF IS A DREAM, AND IN FLORENCE, EVEN MORE SO’ ‘ESSERE UNO CHEF DI FOUR SEASONS È UN SOGNO, DI FIRENZE, È PIÙ CHE UN SOGNO’ are doing it with a bread made from spelt, rye and Tuscan cereals, for the winter we will work with chestnut flour. The same goes for the aperitif we have created, served in a small box that resembles a jewellry casket. Of course, given our international clientele, we must go even further, but I would like to pursue this philosophy in all its purity at Il Palagio, perhaps leaving more room for this other aspect in the Atrium menu. Any particular suppliers you have selected in this initial period? Vito left me an incredible list of suppliers. Some that I already knew introduced me to others, such as the owner of the Maiano farm, a wonderful place just outside Florence, where they raise hens in a completely natural way, using them to fertilize the soil, as it used to be done. I couldn’t not mention these eggs. What did you bring with you from Brazil? I brought just one dish with me from São Paulo, which in Brazil was dedicated to Tuscany and which here, vice versa, I dedicate to Brazil: a suckling pig cooked in olive oil, sautéed in a pan, served with savoy cabbage and a salad of bananas, chilli and lime. Tell us about yourself through your dishes. The one thing all the dishes on our menu have in common is a focus on locally sourced raw ingredients typical of our region, and from there we create some dishes that are adventurous and some more comfort, to satisfy diners who expect something new and those who seek tradition. So we have more adventurous dishes like aubergine, served like a tarte tatin, topped with a powder consisting of chopped dehydrated and burnt aubergine scraps, a tomato and rhubarb ice cream and Tuscan pecorino powder. A comfort dish might be guinea fowl agnolotti, with Casentino porcini mushrooms, given a touch of my homeland, Parma, with a slightly tart Parmesan cream. And lastly, a dish referencing Tuscan tradition - pigeon en cocotte, served with beetroot, pollen from the Tuscan-Emilian Apennines and a dolceforte sauce of chocolate, walnuts, pine nuts, raisins, vinegar and butter. What are your favourite places in Tuscany and Florence? My go-to place has always been the hills, with their hamlets and farms... otherwise I love going home to Versilia. While in Florence I have always liked walking at night, discovering and enjoying amazing corners of the city.
stiamo vivendo. Questo autunno lo stiamo facendo con un pane a base di farro, segale e cereali toscani, per l’inverno lavoreremo con la farina di castagna. Anche l’aperitivo che abbiamo studiato, servito in una piccola scatola che ricorda un portagioie, vuol far questo. Naturalmente, vista la nostra clientela internazionale, dobbiamo andare anche oltre, ma a Il Palagio vorrei portare questa filosofia in tutta la sua purezza, magari lasciando più spazio a quest’altro aspetto nel menu dell’Atrium. Qualche fornitore che hai selezionato in questo primo periodo? Vito mi ha lasciato una selezione di fornitori incredibile. Alcuni che già conoscevo me ne hanno presentati altri, come il proprietario della fattoria di Maiano, una realtà stupenda giusto alle porte di Firenze, dove allevano le galline in maniera completamente naturale, usandole per concimare il terreno, come si faceva una volta. Non potevo non raccontare queste uova. Cosa hai portato con te dal Brasile? Da São Paulo ho portato con me solo un piatto, che in Brasile era dedicato alla Toscana e che qui, viceversa, dedico al Brasile: un maialino cotto in olio di oliva, ripassato in padella, servito con un cavolo nero, un’insalata di banane, peperoncino e lime. Raccontaci di te attraverso i tuoi piatti. Tutti i piatti nella nostra carta hanno come fattore comune il richiamo alla materia prima tipica della nostra regione, e da lì avere piatti più osati e piatti più comfort, per far sì che il cliente non si senta perso nella scelta. Per cui abbiamo piatti osati come ad esempio la melanzana, servita simil tarte tatin, con sopra una polvere ottenuta tritando gli scarti della melanzana disidratati e bruciati, un gelato di pomodoro e rabarbaro e una polvere di pecorino toscano, o piatti comfort come gli agnolotti di faraona, con funghi porcini del Casentino, portati un po’ verso la mia terra, Parma, con una crema di parmigiano leggermente acida. E per ultimo un piatto rivolto alla tradizione toscana: il piccione in cocotte, servito con barbabietole, polline dell’Appennino tosco-emiliano e una salsa dolceforte, fatta con cioccolato, noci, pinoli, uva passa, aceto e burro. I tuoi luoghi preferiti in Toscana e a Firenze? Il mio rifugio sono sempre state le colline, con i loro borghetti, le fattorie... Amo sennò tornare a casa in Versilia. Mentre a Firenze mi è sempre piaciuto camminare la notte, scoprendo e gustando degli angolini stupefacenti.
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‘My kitchen philosophy is based on the importance of sourcing top quality natural ingredients from small producers’ On this page some dishes by Chef Lavezzini and a dessert by Mariano Dileo, Pastry Sous Chef of the Hotel
COVER STORY
Iginio Massari super-awarded Master pastry chef and Commendatore of the Italian Republic was born in Brescia on 29 August 1942
NEW OPENING
IGINIO MASSARI COMES TO FLORENCE THE MAESTRO OF ITALIAN PASTRY TELLS US ABOUT HIS NEW FLORENTINE PROJECT IN AN EXCLUSIVE INTERVIEW IL GRANDE MAESTRO PASTICCERE ITALIANO CI PARLA DEL NUOVO PROGETTO FIORENTINO IN UNA INTERVISTA INEDITA text Teresa Favi
It all began among the ovens and piping bags of Pasticceria Veneto in Brescia, where Iginio Massari - with his shock of wavy snow-white hair, smiling face and blue eyes - revolutionised pastry-making and became Italy’s best pastry chef. After Brescia, Milan, Turin and Verona, the king of Italian pastry and creator of a legendary panettone opens his fifth cake shop in Florence, with his children Nicola and Debora. It’s located on the ground floor of the delightful Helvetia & Bristol Hotel in Via dei Vecchietti, right in the city centre, and the most striking thing about it is the size of the workshop, almost larger than the shop itself. The inauguration of Galleria Iginio Massari Firenze is scheduled for October or November this year. Maestro, why Florence? A city like Florence inevitably had to be part of our plans. We like the people who live here and their politeness, although they’re a bit hot-blooded - but it’s in the genes… I won’t deny that my dream in adult life is to bring together the six Italian capital cities of the past (Turin, Florence, Rome, Brindisi, Salerno and Cagliari, ed.). Will the new cake shop create a dialogue with Florentine and Tuscan tradition too? This work is our mission, and it also involves my family and partners, who closely follow local customs. The traditions of Florence and Tuscany have enriched the sweet flavours of Italy. Your interpretations of traditional sweets, like Sachertorte, have broken new ground. Have you ever worked with a Florentine dish? Yes: zuccotto, and Siena trifle, which the French call the sweet of love, because of its red Florentine liqueur. Could your large workshop in Florence accommodate a school of fine pastry-making in the future? In a broad sense, yes. Our staff have to specialise
Tutto è partito dalla Pasticceria Veneto a Brescia, dove Iginio Massari - ondeggiante chioma color neve su un viso sorridente ingraziosito dagli occhi chiari - tra forni e sac à poche ha rivoluzionato la pasticceria diventando il Migliore pasticcere d’Italia. Dopo Brescia, Milano, Torino e Verona, il re dei pasticcieri italiani famoso per un leggendario panettone, apre la sua quinta pasticceria a Firenze, affiancato dai figli Nicola e Debora. E’ al piano terra dell›affascinante hotel Helvetia & Bristol in via dei Vecchietti, in pieno centro, e colpisce per le dimensioni del laboratorio, quasi più grande della pasticceria stessa. L’inaugurazione di Galleria Iginio Massari Firenze è prevista tra ottobre e novembre. Maestro, perché proprio Firenze? Una città come Firenze non poteva mancare nei nostri progetti. Ci piacciono le persone che la vivono e la loro cortesia, anche se sono un po’ focosi, ma fa parte del vostro DNA… Non le nascondo che nel mio sogno ‘da adulto’ c’è il progetto di raggruppare le sei capitali italiane esistite nel passato (Torino, Firenze, Roma, Brindisi, Salerno, Cagliari ndr.). La nuova pasticceria dialogherà anche con la tradizione fiorentina e toscana? Il lavoro è la nostra missione, coinvolge anche la famiglia e i soci che seguono attentamente le abitudini locali. Le tradizioni fiorentine e toscane hanno arricchito l’Italia del dolce. Le sue interpretazioni dei dolci di tradizione, come la Sacher, hanno fatto scuola. Ha mai lavorato su un dolce fiorentino? Sì, lo zuccotto, e pure la zuppa inglese senese, chiamata dai francesi il dolce dell’amore per il suo liquore rosso fiorentino. Il grande laboratorio fiorentino potrebbe ospitare in futuro una sua scuola di Alta Pasticceria? In senso allargato, sì. Il nostro personale si specializza prima di essere impiegato nell’impresa e a sua volta farà scuola.
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NEW OPENING
Mignon pastry
Iginio Massari with his family
before working in the company, and when the time comes, they’ll be trained there. On your visits to Florence, what caught your attention and curiosity about the city? Leaving Piazza Duomo, I see elegance and practicality, which is echoed in the ordered span of the bridges over the Arno, and the Renaissance Ponte alle Grazie and the medieval Ponte Vecchio. But if you think about it, it’s like asking what’s special about a beautiful woman? It’s all beautiful, including her soul. Florence is like that! Zuccotto or schiacciata alla fiorentina? Both. Schiacciata is rectangular and quite flat, with a snow white surface thanks to the thick layer of icing sugar used to decorate it. It’s a bit heavy, but also pure as the soul of the chef who makes it. Zucotto has the shape of a generous and seductive breast, just creamy enough to drive you wild. Your favourite Tuscan dish? The famous Florentine steak (which absolutely must come from a Chianina steer) - the real thing is cooked by genuine rôtisseurs. I love the soups, like ribollita (made with very few ingredients, but each has its secret: the cavolo nero, the beans, the olive oil, the pane sciocco, the slow cooking), minestrone and lampredotto, the perfect filling for panini. You’ve said that the culinary art lies in understanding popular food trends. What are your predictions for pastry in the coming years? It will become increasingly perfect in form, and less sweet. We’re already moving in that direction. Which of your recipes are you really most fond of? Two of them: panettone and Italian-style mille-feuille with Chantilly cream. Panettone is one of your most famous specialities. Is there a secret for the perfect panettone? The quality of a panettone is not a static thing and it’s not just about nutrition; it requires an appropriate choreography that’s constantly changing to meet the needs of people, which are ever-shifting and increasingly exacting. The secret of success for panettone is to always pursue quality.
The famous ‘Panettone’
Nei suoi viaggi a Firenze, che cosa della città ha colpito la sua attenzione e la sua curiosità? Muovendomi da piazza Duomo, vedo eleganza e praticità che si ritrovano anche nell’ordinata scansione dei ponti sull’Arno, dal rinascimentale Ponte alle Grazie, al medievale Ponte Vecchio. Ma a ben pensarci è come chiedere che cosa ha di particolare una bellissima donna? È tutta bella anche l’anima. Firenze è così! Zuccotto o schiacciata alla fiorentina? Tutti e due. La schiacciata ha forma rettangolare, è bassissima di spessore, nivea alla superficie per lo spesso velo di zucchero usato per decorarla. Un po’ ostica e allo stesso tempo candida come l’anima di chi la fa. Lo zuccotto ha la forma di un seno abbondante e seducente, cremoso quanto basta per farti perdere la testa. Il piatto toscano che ama di più? La famosa bistecca fiorentina che, a rigore, dovrebbe provenire da un vitellone di razza Chianina), fanno dei fiorentini veri e propri rotisseurs per nascita. Amo le zuppe, come la ribollita (che si fa con poco, ma ogni parte di quel poco ha il suo segreto: il cavolo nero, i fagioli, l’olio d’oliva, il pane sciocco, la lenta cottura), il minestrone e il lampredotto che si presta ad imbottir panini. Lei ha detto che l’arte in cucina è intuire la tendenza alimentare della gente. Cosa prevede nei prossimi anni per la pasticceria? Diventerà sempre più perfetta nelle forme e meno dolce. È una strada che stiamo già percorrendo. Qual è tra i suoi dolci, quello al quale è sinceramente più affezionato? Sono due, il panettone e la mille sfoglie con crema chantilly all’italiana. Una delle sue specialità più apprezzate è il panettone. Esiste il segreto per il panettone perfetto? La qualità del panettone non è statica e non è solo nutrimento, ma c’è la necessità di una coreografia adeguata in un continuo mutamento, per uniformarsi alle esigenze dell’uomo che cambia in continuazione ed è sempre più esigente. Il segreto del successo nel panettone è inseguire costantemente la qualità.
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A special breakfast signed by the great pastry chef, soon to be served in Florence at the Galleria Iginio Massari on the ground floor of the Hotel Helvetia & Bristol 131
SHOT ON SITE
Eleonora Savi, Rebecca Rizzello
Antonella Agazzi, Ingrid Sukhachova
Benedetta Manetti, Francesca D’Elia, Veronica D’Entreves
Leonardo Toschi, Emily Balatri
PINK PARTY FIRENZE MADE IN TUSCANY During the 100th Pitti Uomo show, at the historic and elegant Procacci Firenze on Via de’ Tornabuoni, the exclusive pink party for the release of the 59th issue of Firenze made in Tuscany, Tuscany, with tasting of Tormaresca wines, the Antinori family’s winery in Puglia. Partner: Maserati auto. Enrico Chiavacci, Guido Giovannelli, Fabio Lambertini, Alessandro Morganti Tommaso Bencistà Falorni, Fabio Messana
Benedetta Manetti, Monica Sarti, Greg Reznik
Bonaccorso Manetti, Michele Ciocca, Lorenzo Nencini
Lavinia Bruni, Diletta Vanni
Mr. Bond, Camilla Jackson Serena Storri, Guido Giovannelli
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SHOT ON SITE
Mnovella Della Martira, Diletta Della Martira, Ludovica Lorieri, Alessandra Martelli
Matteo Parigi Bini, Salvatore Madonna, Alex Vittorio Lana Flavia and Gianni Mercatali
Barbara Paci, Giampiero Ghelfi
Lucio and Bozena Nicolodi
Alessandra Amodio, Antonio Prosperi
SUMMER FORTE DEI MARMI MADE IN VERSILIA NEW ISSUE In the elegant garden of Forte dei Marmi’s Hotel Byron, the special cocktail party with the collaboration of Dolce&Gabbana for the release of Summer Forte dei Marmi made in Versilia 2021, with dishes by Chef Cristoforo Trapani and wine by Villa Antinori.
Cristina Manetti, Fabiana-Taraschi, Corinne Miccinilli
Alberto Gilardino, Alice Bregoli
Camilla Lorieri Stefania Rossi, Elisa Loretti
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SHOT ON SITE
Riccardo Cotarella, Maria Fittipaldi Menarini
Piero Antinori, Gaddo Della Gherardesca
Duccio Corsini
Magda Mutti, Alessandro Grassi, Laura Fiengo
BOLGHERIDIVINO 2021 The dinner party of the year. A onekilometer-long table along the famous Viale dei Cipressi, spectacularly lit up, for only 1,000 guests. A magical location for the advance tasting of the worldwiderenowned Bolgheri wines. An event promoted by the Doc Bolgheri and Doc Bolgheri Consortium. Consortium. Albiera Antinori
Enrico Chiavacci, Giuseppina Cannizzaro
Alessia Antinori, Priscilla Incisa Della Rocchetta, Allegra Antinori
Giovanni Folonari, Luciana Luongo
Lamberto and Vittorio Frescobaldi
Gianni Mercatali
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SHOT ON SITE
Sara Lucci
Pasquale Greco, Alina Trabattoni, Saverio Ferragina, Claudio Lavanga
Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi Maddalena Cialdella, Alvaro Moretti
Enrica Cotarella
Matteo Parigi Bini, Sergio Rubini, Alex V. Lana, Giuseppe de Martino
Rachele Di Fiore
ROMA THE ETERNAL CITY AUTUMUN EVENT An extraordinary urban oasis within the The St. Regis Roma, the new Lumen Garden hosted the event for the launching of Roma the eternal city’s city’s autumn issue. Among the international guests, Sergio Rubini, the issue’s cover story. During the event, tasting of wines by the Cotarella Family.
Salah Saleh, Elica Sartogo, Veronica Sgaravatti, Eugenio and Nicoletta Sgaravatti, Mara Santangelo
Caterina Balivo
Diletta Pozzassere, Fiamma Bettini, Francesca Trotta Riccardo de Martino, Umberto Bassetti
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Umberto Pizzi, Rino Barillari
SHOT ON SITE
Ermanno Zanini, Alex Lana
Massimo and Chiara Ferragamo, Matteo Parigi Bini Alessandro Preziosi
CAPRI THE DIVINE COAST PARTY At the Augustus Gardens, the special Tuscan Wildflowers Night for the release of the new Capri the divine coast issue. Main Sponsor Salvatore Ferragamo, which offered an extraordinary show of light projections. Tasting of wines by the Antinori Calafuria and Tormaresca wineries, and of Ginarte. Roy Capasso, Claudia Ruffo
Adalberto and Rossella Cuomo
Franco Senesi
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SHOT ON SITE
Piero Mezzanzanica, Daniela Prestinoni Maddalena Bencini Caputi
Giorgio Cantagalli, Alessia Pandolfi,Emanuele Missaglia, Gianluca Bonotti
Enrico Chiavacci, Sara Pedretti
Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini, Andrea Gullo
Duccio Overi, Laura Werner
THE NEW MILANO THE CITY OF STYLE On the occasion of the 59th Furniture Fair, at the Officine Gullo space in Milan, the exclusive event for the launching of the Milano the city of style autumn issue, with special Gin by Ginarte. On the cover page, Milanese actress Matilde Gioli, inside, a special article about the design world. Valentina Rainone, Massimilano Pozzorno
Francesco Bargellini, Fabio Lugana Carla Salicini, Serena Storri
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Alex V. Lana, Alessandro Squarzi
SHOT ON SITE
Carla Braccialini
Cecilia Puccioni, Tommaso Falorni
Padre Bernardo
CARLA BRACCIALINI BOOK In the beautiful setting of the Abbey of San Miniato al Monte, the presentation of Carla Braccialini. La ragazza che non sapeva fare le borse. borse. A book edited by journalist and writer Maurizio Naldini, published by Gruppo Editoriale, which tells the story of the woman who founded the historic made-inFlorence brand. Maurizio Naldini, Carla Braccialini
Guido Busignani, Riccardo Braccialini
Maria Cristina Acidini, Fiammetta Fuscardi
Ornella Pontello, Lorenzo Braccialini Romina Casini e Diletta Ranaldo
Carolina Braccialini, Filippo Fossi Piero and Gabriella Neri
Maurizio Naldini
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SHOT ON SITE
Bonaccorso Manetti, Ginevra Olivetti Rason Ruspoli, Benedetta Manetti
Monica Sarti, Tommaso Tassi
Francesca Pinzauti, Letizia Carmino
Elena Davsar
Britt Moran, Giuseppe Angiolini, Emiliano Salci, Paolo Angiolini
Sara Gherardi, Matteo Parigi Bini
Vittoria Filippi Gabardi, Matilde Marzotto, Andrea Malesci, Edoardo Zucchetti
Pier Ettore and Ginevra Olivetti Rason
FALIERO SARTI SUMMER PARTY IN FORTE DEI MARMI Following the opening of the boutique in Forte dei Marmi on Via IV Novembre and the launching of the scarf devoted to Forte dei Marmi conceived by Monica Sarti and designed by illustrator Paolo Fiumi, Faliero Sarti celebrated its love of this exclusive destination with an event held at Bagno Alba.
Alessandra Ianzito, Alice Sommavilla
Ellen Hidding Felice Limosani, Doris Kovacs
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Monica Sarti, Fabrizio Caprotti
THE GO-TO RESTAURANTS
FIRENZE
ATELIER DE NERLI Piazza de’ Nerli, 9r ph +39 338 5988273 In the San Frediano district, a bistro restaurant that is also an art gallery and artisan showcase. A quality osteria, which combines the gastronomic experience, clearly Tuscan in origin, with the love for handmade and the expressiveness of today’s artists - painters, photographers and sculptors - whose works are hosted and for sale, in the local. Nel quartiere di San Frediano, un ristorante bistrot che è anche galleria d’arte e vetrina d’artigiani. Un’osteria di qualità, che unisce all’esperienza gastronomica, di chiara radice toscana, l’amore per il fatto a mano e l’esprit di artisti odierni - pittori, fotografi e scultori - le cui opere sono ospitate e in vendita, nel locale. ATRIUM BAR Borgo Pinti, 99 ph +39 055 26261 Bar e ristorante dal mood internazionale del Four Seasons Hotel Firenze, è l’indirizzo giusto a qualsiasi ora del giorno, dalla colazione alla cena, passando per i famosi cocktail, amatissimi per l’aperitivo, tra cui l’iconico Negroni. In carta anche uno speciale menu degustazione de Il Palagio, ristorante stellato dell’Hotel. The international bar and restaurant at the Four Seasons Hotel Firenze, the right address at any time of day, from breakfast to dinner, including the famous cocktails, much loved as aperitifs, including the iconic Negroni. The menu also includes a special tasting menu from Il Palagio, the hotel’s starred restaurant. BORGO SAN JACOPO Borgo San Jacopo, 62r ph +39 055 281661 One Michelin starred. This restaurant, recently renovated, is located near Ponte Vecchio. Enchanting environment and lovely views over the River Arno enhanced by the warmth of an elegant private home. In the kitchen the creative chef Claudio Mengoni. Una stella Michelin. Siamo a una spanna da Ponte Vecchio, con splendida vista sull’Arno. L’atmosfera è incantata, resa ancora più elegante dalla recente opera di rinnovamento.In cucina il
creativo chef Claudio Mengoni. BUCA DELL’ORAFO Via de’ Girolami, 28r ph +39 055 213619
In Florence they are called buche: basement workshops converted into wine cellars and then restaurants serving simple, traditional Florentine dishes. The signature dishes are artichoke frittata (in winter and springtime) and chine of pork with potatoes. A Firenze si chiamano ‘buche’, sono degli ex-laboratori seminterrati trasformati in cantinette, poi adibite a ristoranti. I veri cult sono il tortino di carciofi (in inverno e primavera) e l’arista di maiale con le patate.
BUCA LAPI Via Trebbio, 1r ph +39 055 213768
One of the city’s oldest and best-known buche. The kitchen is on show, a typ-
ical Tuscan and country atmosphere. The heart and soul of the restaurant is owner Luciano Ghinassi, who carries on Tuscany’s culinary tradition. Among the must-tries are barbecued steak, pasta and homemade desserts. Una delle buche più storiche e famose della città. Cucina a vista, atmosfera rustica rappresentativa della massima espressione toscana. Oggi il patron e anima del ristorante, Luciano Ghinassi, mantiene viva la tradizione registrando il pieno di prenotazioni tutte le sere. Tra i must la bistecca al carbone e la pasta e i dolci fatti in casa.
BUCA MARIO Piazza degli Ottaviani, 16r ph +39 055 214179
This buca is based in the sixteenth-century Palazzo Niccolini and counts celebrities such as Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Traditional dishes like artichoke flan, ribollita, pappardelle with wild boar meat sauce and barbecued steak. Da questa ‘buca’ che occupa i sotterranei del cinquecentesco palazzo Niccolini sono passati personaggi come Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Ricette della tradizione tra le quali spiccano lo sformatino di carciofi, la ribollita, le pappardelle al ragù di cinghiale e la bistecca alla brace.
CAFFÈ DELL’ORO Lungarno Acciaiuoli, 2/p ph +39 055 27268912
The Lungarno Collection restaurant and bistro, just steps away from Portrait Firenze, offers the best view of Ponte Vecchio. A “living room with kitchen” , soft and welcoming, with a renewed culinary proposal based on simple ingredients and authentic flavors. Ristorante e bistrot della Lungarno Collection, a un passo dal Portrait Firenze, è la vista più bella su Ponte Vecchio. Un ‘salotto con cucina’, morbido ed accogliente, con una proposta culinaria rinnovata all’insegna di ingredienti semplici e sapori autentici.
CAMMILLO Borgo San Jacopo, 57r ph +39 055 212427
Run by the same family since 1945, this is one of Florence’s most typical restaurants, frequented by both locals and tourists. Dal 1945 nelle mani della stessa famiglia, ecco è una delle trattorie più tipiche di Firenze, frequentata da un’affezionata clientela fiorentina e internazionale
CANTINETTA ANTINORI Piazza degli Antinori, 3 ph +39 055 292234
Cantinetta Antinori has been one of Florence’s best known restaurants since 1957. A familiar atmosphere characterizes this intimate and comfortable place where one can taste a wide selection of MarchesiAntinori wines paired with Tuscan traditional dishes. Dal 1957 la Cantinetta Antinori è uno dei ristoranti più conosciuti di Firenze. Un contesto familiare e un’atmosfera confortevole caratterizzano l’ambiente accogliente e intimo, dove è possibile
degustare un’ampia selezione di vini Marchesi Antinori in abbinamento a specialità della cucina toscana.
CESTELLO RISTOCLUB Piazza di Cestello, 8 ph +39 055 2645364 A superb fish restaurant overlooking the lovely Piazza di Cestello with a terrace where meals can be enjoyed in summer in the shade of the homonymous church. Con una splendida vista sulla piazza del Cestello, dove d’estate si estende un fresco dehor all’ombra della omonima Chiesa, ecco un eccellente ristorante di pesce. CIBLEO Via del Verrocchio, 2r ph. +39 055 2477881 The city’s first Tuscan-Japanese-Korean restaurants ideated by one of Florence’s most symbolic chefs, Fabio Picchi. A Korean chef and Japanese sous chef alongside Fabio Picchi in the kitchen. Il primo ristorante corean-nipponicotoscano ideato da uno degli uomini di cucina simbolo in citta, Fabio Picchi. In cucina, oltre a Fabio Picchi, una chef coreana e un souf chef giapponese. CIBREO Via Andrea del Verrocchio, 8 ph +39 055 2341100 Cibreo has been a sophisticated melting pot of aromas and flavours since 1979, with a sole conductor on the podium, Chef Fabio Picchi. The must-tries are yellow pepper soup, salt cod à la Cassi, stuffed chicken neck and Florentine-style pot roast. Dal 1979 Cibreo è un raffinato melting pot di sapori e profumi, con un unico direttore di orchestra, lo chef Fabio Picchi. Da assaggiare il passato di peperoni gialli, il baccalà alla Cassi, il collo ripieno e lo stracotto alla fiorentina. CIBRÈO CAFFÈ Via dei Pescioni, 8 ph + 39 055 2665610 A successful collaboration inaugurated in 2021 between the iconic hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione and one of the Florentine legends of catering: Chef Fabio Picchi. Elegant and contemporary interior spaces and dehors. Una felice collaborazione inaugurata nel 2021 tra l’iconico hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione e una delle leggende fiorentine della ristorazione: lo Chef Fabio Picchi. Ambienti interni e dehors eleganti e contemporanei.
COCO LEZZONE Via del Parioncino, 26r ph +39 055 287178 A typical early twentieth-century Florentine trattoria with checked tablecloths, friends chatting and portraits of famous customers hanging from the walls. The house specialties are pappa al pomodoro, ribollita, roast chine of pork and superb T-bone steak. Tipica trattoria fiorentina dei primi ‘900 con tovaglie a quadri, chiacchere tra amici, e alle pareti ritratti di artisti e personaggi famosi che sono passati di qui. I piatti tipici sono la pappa al pomodoro, la ribollita, l’arista al forno e una eccellente bistecca.
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CUCINA TORCICODA Via Torta, 5r - ph. +39 055 2654329 An innovative multi-venue restaurant concept, based on three distinct dining areas- restaurant, osteria and pizzeria. Mediterranean-style gourmet cooking, among the must-tries are Angus beef filet and Torcicoda crumble. Un grande concept innovativo, che si snoda su tre diversi locali - ristorante, osteria e pizzeria - ognuno con una propria vocazione, menù e atmosfera. Cucina gourmet mediterranea, tra i must il filetto di angus e il crumble Torcicoda. DITTA ARTIGIANALE OLTRARNO Via dello Sprone, 5r ph. +39 055 2741541 A second location in the Oltrarno area following the success of the first restaurant in Via dei Neri. Open from 8 am to midnight, the ideal place for breakfast, lunch, dinner and drinks (there’s an extensive gin list). The kitchen is run by chef Arturo Dori. Nuova apertura in Oltrarno dopo il successo del locale in via dei Neri. Dalle 8 del mattino alle 24, la location ideale per colazione, pranzo, cena e aperitivo (fornitissima la carta dei gin). In cucina lo chef Arturo Dori. DITTA ARTIGIANALE SANT’AMBROGIO Via Giosuè Carducci, 2/4r ph. +39 055 936 741 After major restoration and renovation work, the famous cafeteria (and more), has opened its third address in the city in a truly unique location: the former monastery of Sant’Ambrogio. Full catering service, from breakfast to lunch, dinner and brunch. On the menu the classics of Ditta’s cuisine with new seasonal incursions, while the Gin Bar offers a selection of over 150 different labels from all over the world. Dopo importanti lavori di restauro e ristrutturazione la famosa caffetteria (e non solo), ha aperto il suo terzo indirizzo in città in una location davvero unica: l’ex monastero di Sant’Ambrogio. Servizio di ristorazione completo, dalla colazione, al pranzo alla cena, al brunch. In menu i classici della cucina di Ditta con nuove incursioni stagionali, mentre il Gin Bar propone una selezione di oltre 150 etichette diverse provenienti da tutto il mondo. ENOTECA PINCHIORRI Via Ghibellina, 87 ph + 39 055 242757
The temple of taste in Florence, three Michelin stars. Giorgio Pinchiorri and Annie Feolde with the same passion that drove them in these last 50 years to create something unique in its kind. Unforgettable the dishes prepared by Chef Riccardo Monco as well as a trip to the wine cellar, one of the best in the world: a collection of over 4000 labels. Il tempio del gusto a Firenze, tre stelle Michelin. Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, di origini diverse ma con la stessa passione che li ha portati in questi ultimi 50 anni a creare qualcosa di unico. Imperdibile l’esplorazione delle proposte dello Chef Riccardo Monco, così come la cantina, tra le prime del mondo, con oltre 4000 etichette.
THE GO-TO RESTAURANTS
ESSENZIALE Piazza di Cestello, 3r Ph. +39 055 2476956 A refined showcase for a modern Tuscan cuisine in the loft-style ambiance of a 19th-century warehouse. The young yet already accomplished chef Simone Cipriani draws from the local tradition when he prepares his original dishes. Raffinata vetrina di cucina toscana moderna, in un ambiente stile loft ricavato da un magazzino del XIX secolo. Regno del giovane ma già affermato chef Simone Cipriani che propone piatti originali ispirati alla tradizione. FUOR D’ACQUA Via Pisana, 37 ph +39 055 222299 This restaurant serves only freshly-caught fish on a daily basis. Both simple or more elaborate dishes prepared as per tradition, such as Catalan-style seafood, Trabaccolara paccheri and warm and cold appetizers, which are the restaurant’s specialty along with raw fish dishes. Caratteristica del ristorante, la scelta di servire solo il pescato del giorno. Ricette semplici o elaborate secondo la tradizione come la Catalana, i paccheri alla Trabaccolara e gli antipasti, crudi o caldi, che sono una delle specialità insieme ai grandi piatti di cruditè. GUCCI GARDEN Piazza della Signoria, 10 ph. +39 055 75927010
Housed in the Palazzo della Mercanzia, a unique space including a special store offering exclusive creations available only in Florence, a museum curated by Alessandro michele and a starred restaurant-bistro run by Massimo Bottura and the chef Karime Lopez. All’interno meraviglioso Palazzo della Mercanzia uno spazio unico che ospita uno special store dove trovare creazioni storiche in vendita solo a Firenze, una galleria museale curata da Alessandro Michele, e un ristorante-bistrot stellato con a capo Massimo Bottura e in cucina Karime Lopez
GURDULÙ GASTRONOMIA Via delle Caldaie, 12r ph. +39 055 282223 Gastronomy, restaurant and wine shop. A place with many souls, in the heart of Santo Spirito. At the counter traditional dishes such as Lampredotto, Porchetta Classica, Trippa alla Fiorentina and the famous Chicken in galantine, or simpler dishes such as Cabbage Salad and Puntarelle Cacio e Pepe. In the restaurant rooms you can enjoy these, as well as express dishes, such as fresh homemade pasta. Excellent also the selection of wines from the small cellar.
Gastronomia, ristorante ed enoteca. Un locale dalle molteplici anime, nel cuore di Santo Spirito. Al banco piatti tradizionali come il Lampredotto, la Porchetta Classica, la Trippa alla Fiorentina e il famoso Pollo in galantina, o piatti più semplici come l’Insalata di Cavoli e le Puntarelle Cacio e Pepe.Nelle sale del ristorante oltre a questi, si possono gustare piatti
espressi, come la pasta fresca fatta in casa. Ottima anche la selezione dei vini della piccola cantinetta.
HARRY’S BAR Lungarno Vespucci, 22r ph +39 055 2396700
Paloma Picasso, Burt Lancaster, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli, are only a few of the celebrities who wined and dined at this historic restaurant in over fifty years’ time. The must-tries are taglierini au gratin, curry prawn tails, beef tartare. The restaurant’s signature: cocktail, the Bellini! From June 2021 opened a unique ‘spin off’ at hotel Sina Villa Medici. Paloma Picasso, Burt Lancaster, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli, sono solo alcuni dei personaggi che questo storico ristorante ha ospitato nel corso di oltre 50 anni di storia. Tra i piatti che non potete perdere i Taglierini gratinati, Code di gamberi al curry, Tartare di manzo. Un consiglio: il cocktail Bellini. Da giugno 2021 ha aperto un’irripetibile ‘spin off’ presso l’hotel Sina Villa Medici.
IL BORRO TUSCAN BISTRO Lungarno Acciaiuoli, 80r ph. +39 055 290423 Close to Ponte Vecchio, this elegant and subdued bistro is also a restaurant, wine bar (the house wine is produced by Tenuta Il Borro) and delicatessen, as every other Ferragamo family-owned business. A glimpse of the menu by chef Andrea Campani? Lampredotto sandwich and foie gras paired with a glass of Polissena wine. A pochi passi da Ponte Vecchio, questo locale elegante e sobrio a metà strada tra ristorante, wine bar (il vino della casa è naturalmente quello della Tenuta Il Borro) e bottega, che pone come essenza primaria l’eccellenza come si conviene a ogni proprietà della famiglia Ferragamo. Fatevi guidare dallo chef Andrea Campani. IL MAGAZZINO Piazza della Passera, 2/3 ph. +39 055 215969
Il Magazzino is the first tripe restaurant in Florence. Lampredotto meatballs, ravioli filled with lampredotto and potatoes, linguine with black cabbage pesto and Florentine-style tripe are only a few of the dishes on the menu. La prima tripperia ‘al chiuso’ di Firenze. Le polpettine di lampredotto, i ravioli ripieni di lampredotto e patata, le linguine al pesto di cavolo nero e la trippa alla Fiorentina sono solo alcune delle proposte.
IL PALAGIO Borgo Pinti, 99 ph +39 055 26261 The restaurant of Four Seasons Hotel Firenze, one Michelin-starred, the domain of Executive Chef Paolo Lavezzini. In the wonderful setting of Palazzo della Gherardesca, overlooking the hotel’s garden, with a lovely terrace for outdoor dining. The wine list includes about five hundred labels. Il ristorante del Four Seasons Hotel Firenze, una stella Michelin, guidato
dell’Executive Chef Paolo Lavezzini. Nella splendida cornice del Palazzo della Gherardesca, affacciato sull’omonimo giardino, dove la terrazza offre l’alternativa per incantevoli pranzi e cene all’aperto. In carta circa cinquecento etichette vinicole. IL SANTO BEVITORE Via S. Spirito, 64r ph. +39 055 211264
In the heart of the Oltrarno area, a restaurant born out of the passion for cooking of three young Florentines, Marco, Martina and Stefano, serving elegantly-arranged creative cuisine, but in an informal setting and at reasonable prices. Enjoy a pre-dinner drink at Santino’s, the small wine bar next door. Nel cuore dell’Oltrarno, un ristorante nato dalla passione di tre giovani fiorentini, Marco, Martina e Stefano, che si contraddistingue per la sua cucina creativa, curata ma informale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per un aperitivo fermatevi al Santino, piccola enoteca proprio accanto al ristorante.
IO OSTERIA PERSONALE Borgo S. Frediano, 187r ph+ 39 055 9331341 This lovely small restaurant in the heart of the Oltrarno area, steps away from the San Frediano Gate, was started in 2010 by owner Matteo Fantini, but it has been already reviewed in all major guides. The secret? Gourmet cuisine based on the use of seasonal ingredients by small producers. Most dishes are gluten-free. Il proprietario Matteo Fantini decide di aprire questo delizioso ristorantino nel cuore dell’Oltrarno, a due passi dalla porta di San Frediano, nel 2010 e il suo nome è stato recensito dalle principali guide. Il segreto? Una cucina gourmet, basata sulla stagionalità dei prodotti e sui piccoli produttori. La maggior parte delle proposte non contiene glutine. IRENE Piazza della Repubblica, 7 ph +39 055 27351 Overlooking the plaza, this is the new concept restaurant of the Hotel Savoy. A delectable place dedicated to the entire city and offering an exclusive menu created by the famous chef Fulvio Pierangelini. Artistic director, Felice Limosani. Affacciato su piazza della Repubblica, è il nuovo concept gastronomico dell’Hotel Savoy. Un salotto del gusto dedicato a tutta la città, con un menu esclusivo a cura del celebre Chef Fulvio Pierangelini. KOKO Piazza Ferrucci, 4/5r ph. +39 055 6587428
Elegant restaurant and sushi bar. The menu includes unexpected dishes, such as an endless choice of carpaccio, chirashi and maki rolls, to be enjoyed in the sophisticated Tatami room. Elegante ristorante e sushi bar. Il menu riserva parecchie sorprese tra cui una scelta sconfinata di carpacci, chirashi e maki, da gustare magari a uno dei tavoli della raffinata sala Tatami.
KOME Via dei Benci, 41r ph +39 055 2008009 Located downtown Florence, Kome is the temple of Japanese cooking.
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The entrance leads into the Kaiten Sushi, where sushi and other dishes are placed on a rotating conveyor belt that moves past the counter. The third level, which is actually the basement, houses the Sushi Gallery Izakaya, a private room with wine and saké bar. Nel centro storico di Firenze Kome è il tempio della cucina jap. L’ingresso di Kome si apre sul Kaiten Sushi, dove le varietà di sushi, e non solo, sono disposte su un tapis roulant. Al piano inferiore, ospita il Sushi Gallery Izakaya, un privé con angolo wine e sakè bar. KONNUBIO Via dei Conti, 8r - ph. +39 055 2381189 Authentic Tuscan cuisine as well as international specialties with a wide choice of vegetarian and vegan dishes prepared by multi-starred Chef Beatrice Segoni. Cucina toscana autentica, ma anche specialità internazionali e un’ampia selezione di proposte vegetariane e vegane. In cucina, la pluripremiata Chef Beatrice Segoni. LA BOTTEGA DEL BUON CAFFÈ Lungarno Benvenuto Cellini, 69 ph. + 39 055 5535677 One Michelin starred. Restaurant’s philosophy: serve tasty, well-presented dishes made with prime local ingredients in a stimulating and relaxing atmosphere. The restaurant offers an innovative food experience called “A Vegetable Garden to Savor”, by which guests may enjoy the freshest ingredients grown in the restaurant’s garden. Una stella Michelin. Filosofia del ristorante, servire all’interno di un’atmosfera stimolante e rilassante piatti gustosi e ben presentati, prodotti con i migliori ingredienti a km 0. Propone un’innovativa esperienza gastronomica chiamata ‘Orto da gustare’ con la quale i clienti possono assaporare i freschissimi ingredienti coltivati negli orti del ristorante. LA BOTTEGA DI PARIGI Via del Terzollina, 3r ph. +39 055 0944388 The cuisine is based on the use of natural ingredients sourced from small producers and stone-ground organic flours. The extensive wine list includes 300 Italian and foreign labels. Una cucina che predilige materie prime provenienti da piccoli produttori, farine biologiche macinate a pietra e una cantina di vini che vanta 300 etichette italiane e straniere. LA GIOSTRA Borgo Pinti, 10r - ph +39 055 241341 Established twenty years ago by Prince Dimitri Habsburg-Lorraine and his son Soldano, La Giostra is a cozy restaurant hidden from view and a favorite with world-famous celebrities. Traditional Tuscan and Lorraine cuisine. The “VIP” table is the big, King Arthur’s-style one at the end of the dining room. Nato venti anni fa dalla passione del Principe Dimitri d’Asburgo Lorena e del figlio Soldano, La Giostra è un ristorante intimo e nascosto, frequentato da personaggi famosi di tutto il mondo. I piatti rivisitano la tradizione toscana e lorenese. Il tavolo più esclusivo è l’imponente tavolo tondo in fondo alla sala, che ricorda la tavola di Re Artù.
THE GO-TO RESTAURANTS
LA LEGGENDA DEI FRATI Costa San Giorgio, 6/a ph. +39 055 068 0545 The restaurant is located in the Villa Bardini museum complex, affording some of the most stunning views of the city. The cuisine is innovative yet rooted in the local culinary culture. One Michelin starred. All’interno del complesso Museale di Villa Bardini, da cui si gode di una delle più belle viste sulla città. Una cucina allo stesso tempo innovativa e legata alla cultura gastronomica del territorio. Una stella Michelin. LA RACCOLTA Via Giacomo Leopardi, 2r ph. +39 055 2479068 Welcoming and colourful interiors, Chef Vincenza La Placa changes the menu on a daily basis and uses only top-quality and fresh ingredients. From pasta with seitan meat sauce to leeks and apples au gratin with sunflower seeds with organically-produced. In un ambiente accogliente e colorato, la Chef Vincenza La Placa propone ogni giorno un menu diverso, basato su prodotti freschi e di altissima qualità. Dai cappelli al ragù di seitan al gratin di porri e mele con semi di girasole, sempre rigorosamente bio. LOCALE ∞ Via delle Seggiole, 12 ph. +39 055 9067188 The ancient Palazzo delle Seggiole has been turned into a new restaurant and wine bar. Open every day, from happy hour to late night, its main attractions are the Winter garden and the long lost atmosphere combined with a modern minimalist design. L’antico Palazzo delle Seggiole si trasforma in un nuovo ristorante e wine bar. Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo fino a tarda notte, si contraddistingue per il suo giardino d’inverno e un’atmosfera d’antan che sposa arredi minimal contemporanei.
LUNGARNO 23 Lungarno Torrigiani, 23 ph.+39 055 2345957 A magnificent terrace giving onto downtown Florence with view of Ponte Vecchio, the Uffizi Gallery and the Duomo’s dome. The restaurant’s specialty is locally-bred meat such as genuine Tuscan Chianina beef hamburgers. Splendida la terrazza che si affaccia sul cuore della città, con vista su Ponte Vecchio, Uffizi e la cupola del Duomo. La specialità del ristorante sono gli autentici hamburger di Chianina toscana fatti solo con carni direttamente provenienti dagli allevamenti in zona di origine. MARINA DI SANTO SPIRITO Via Maffia, 1/c - ph. +39 333 3178831 Located in the Santo Spirito quarter, this original restaurant has stone flooring from the 14th century, leather sofas and chairs, antique objects hanging from the walls and a small stage for live music. The menu features exquisite seafood dishes and much more. Nel quartiere di Santo Spirito, un originale ristorante con pavimento in pietre del Trecento, divani e sedie in pelle, oggetti antichi appesi alle pareti e un
piccolo palco per la musica dal vivo. In menù, ottime proposte di pesce e non solo.
MERCATO CENTRALE The first floor of the indoor market of San Lorenzo. Open from 10am to midnight, this floor houses 3,000 square meters of top-quality food shops and restaurants. Il primo piano del mercato coperto di San Lorenzo. Aperto dalle 10 a mezzanotte, vanta oltre 3000 metri quadrati di botteghe e ristoranti di massima qualità. MOMOYAMA Borgo San Frediano, 10r ph. + 39 055 291840
A journey into the Japanese flavors of Momoyama, in the heart of the Oltrarno. The raw cuisine directed by Gabriel Camara proffers a classic Japanese menu. The Japanese food cooked by Chef Lorenzo d’Agnello is just as delicious. Un viaggio alla volta dei sapori nipponici di Momoyama, nel cuore dell’Oltrarno. La cucina cruda diretta da Gabriel Camara propone i classici della tradizione giapponese. Ottima anche la cucina giapponese cotta dello chef Lorenzo d’Agnello.
NEROMO Borgo San Frediano, 23 ph. + 39 055 2382645 Also serves fish dishes. Prime ingredients. Top-of-the-range pizza restaurant open till late at night serving pizzas made with naturally-leavened dough and topped with fresh, natural products typical of the Neapolitan cuisine, from burrata to Monticella tomatoes. Piatti di terra e di mare, materie prime di prima scelta, punta di diamante è la pizzeria che sforna pizze lievitate in modo naturale, condite con prodotti freschi e genuini tipici della cucina napoletana, dalla burrata ai pomodori della ditta Motticella fino a tarda notte. OBIKÀ Via Tornabuoni, 16 - ph +39 055 2773526 At Obikà’s you will find Italy’s best buffalo mozzarella, as well as products coming from carefully selected and Slow Food-certified farms and producers. Minimalist, modern and bright interiors, on one of the most beautiful and elegant streets in Florence. Da Obikà troverete la migliore mozzarella di bufala Campana DOP insieme a prodotti selezionati provenienti da fattorie e aziende agricole artigianali, rigorosamente Slow Food. Un ambiente dal design essenziale, contemporaneo e luminoso, in una delle strade più belle e glamour di Firenze. OLTREMODO - CAFFÈ E CUCINA KM 0 Piazza del Carmine, 5/6r ph. +39 055 709 3198 Located in Oltrarno, Oltremodo offers an innovative cuisine, reinterpreting the Tuscan tradition in a modern way. Products at km 0 and dishes that boast unmistakable flavors enhancing the ethics of sustainable and genuine cuisine. The raw material is the heart of the restaurant and is selected with the greatest possible
care. The experience and creativity of the chef enhance the scents, colors and flavors of our dishes, creating an unforgettable atmosphere of music, wine and good food.
Situato in Oltrarno, Oltremodo propone una cucina innovativa, reinterpretando in chiave moderna la tradizione toscana. Prodotti a km 0 e piatti che vantano sapori inconfondibili valorizzando l’etica della cucina sostenibile e genuina. La materia prima è il cuore del ristorante e viene selezionata con la maggiore cura possibile. L’esperienza e la creatività dello chef esaltano i profumi, i colori e i sapori dei nostri piatti, creando un’atmosfera indimenticabile tra musica, vino e buon cibo.
OMERO Via del Pian dei Giullari, 11 ph +39 055 220053 For over 60 years, it’s been at the service of those wishing to sample Tuscan flavors while immersed in the greenery of the Florentine hills. Da più di 60 anni al servizio di chi vuole gustare i sapori toscani immersi nella verde cornice dei colli fiorentini. Ambiente curato nei dettagli ma che non perde la rusticità del carattere fiorentino. ONICE LOUNGE & RESTAURANT Viale Michelangiolo, 78 ph +39 055 681631 The restaurant is housed in a mid-nineteenth century building, which was once a private residence, set along Viale Michelangelo with a magnificent panoramic view of Florence. Among the must-tries are yellow pumpkin soup with thyme-flavoured roast quail, Castelmagno cheese sauce and truffle-flavoured quail reduction. Il Ristorante ha uno degli affacci più suggestivi della città e propone una cucina di alto livello, incentrata sulla tradizione e sugli ingredienti freschi del territorio rielaborati con gusto creativo. Tra i piatti cult da non perdere, la pappa alla zucca gialla con quaglie arrosto al timo, salsa di Castel Magno e ristretto di quaglia al tartufo. ORA D’ARIA Via dei Georgofili, 11r ph +39 055 2001699
At lunchtime it is informal, with its tapas that allow you to enjoy gourmet dishes in small portions and at reasonable prices. In the evening, it is an upscale restaurant, with two tasting menus and one à la carte. The genius here is Chef Marco Stabile: one Michelin starred. A pranzo è democratico con la proposta vincente delle tapas che permettono di assaporare piatti gourmet in piccole porzioni a piccoli prezzi. A cena è alta cucina, con due menu degustazione e la scelta à la carte. Ma qui la vera scoperta è lo chef Marco Stabile: una stella Michelin.
OSTERIA BELGUARDO Piazza degli Scarlatti, 1r ph. +39 055 2654541
A restaurant overlooking Arno by Belguardo winery, the setting is not trattoria-like, but the spirit is that of traditional, healthy, well-crafted cuisine based on the use of quality ingredients. Un locale con vista sull’Arno che por-
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ta il nome dell’azienda della famiglia Mazzei. L’ambiente non è da trattoria, ma lo spirito rimane quello di una cucina locale sana, ben eseguita e con scelte di qualità.
OSTERIA DEL CAFFÈ ITALIANO Via Isola delle Stinche, 11/13r ph. + 39 055 289080 Housed in the 14th-century Palazzo Salviati, this restaurant combines a friendly atmosphere and impeccable service. The menu is based on simple dishes and the use of top-quality ingredients. If you’re not in the mood for Florentine-style T-bone steak, the restaurant’s specialty, try the pizzeria. All’interno del trecentesco Palazzo Salviati, unisce alla semplice familiarità l’accuratezza che si dedica al salotto della festa. La cucina è fatta di ricette semplici e di ingredienti di prima scelta. Se non volete la bistecca alla Fiorentina, uno dei must del ristorante, provate la pizzeria. OSTERIA DELLE TRE PANCHE Via Pacinotti, 32r ph +39 055 583724 Same quality guarantee signed “Andrea’s and Vieri’s, the artisans of taste”, new location for a historic restaurant in Florence, now on the sixth floor of the Hotel Hermitage, on an intimate terrace overlooking the Ponte Vecchio. The cult remains the timeless truffle-based dishes, such as truffle-flavoured potato pie. Stessa garanzia di qualità firmata “da Andrea e Vieri, gli artigiani del gusto”, nuova location per un ristorante storico di Firenze, ora al sesto piano dell’Hotel Hermitage, su un’intima terrazza affacciata su Ponte Vecchio. I cult restano le intramontabili specialità al tartufo di San Miniato e in primis il tortino di patate al tartufo.
PANE & OLIO Via Faentina, 2r ph. +39 055 488381 Established by two passionate food and wine and hospitality experts, Aldo Ventre and Gianluca Gafforio. A small but uncommon menu and exciting and unconventional wine list, perfectly matching. Nato dalla passione di due grandi appassionati di enogastronomia e ospitalità, Aldo Ventre e Gianluca Gafforio. Menu essenziale ma mai banale, carta dei vini emozionante e non convenzionale, entrambi vengono costruiti in un connubio perfetto. REGINA BISTECCA AL DUOMO Via Ricasoli, 14r ph. +39 055 2693772 Only a few steps from the Duomo, a temple of steak, obviously Florentine - strictly rare and grilled over hot embers - but also Marchigiana, Scottish Black Angus, Chianina and more. Along with tartare, lampredotto, tripe, hamburgers ... and a wine list combining tradition and innovation. A due passi dal Duomo un tempio della bistecca, ovviamente Fiorentina - rigorosamente al sangue e cotta sul carbonme ardente - ma anche Marchigiana, Black Angus scozzese, Chianina e non solo. Insieme a tartare, lampredotto, trippa, hamburger... Carta dei vini tra tradizione e innovazione.
THE GO-TO RESTAURANTS
RISTORANTE FRESCOBALDI Piazza della Signoria, 31 ph. +39 055 284724
It is the new restaurant by Frescobaldi, one of Italy’s most prestigious wineries. Chef Roberto Reatini offers traditional Tuscan dishes with a contemporary twist. A private dining room on the second floor, cocktail bar, outdoor seating with view of Palazzo Vecchio. È il nuovo ristorante targato Frescobaldi, cantina tra le più prestigiose d’Italia. In cucina lo chef Roberto Reatini che propone i piatti della celebre tradizione toscana con piglio contemporaneo. Privè del secondo piano, cocktail bar e dehors affacciato su Palazzo Vecchio.
RISTORANTE LE BISTROT Viale Machiavelli, 18 ph. +39 055 228790 The kitchen from Villa Cora’s restaurant offers a typical Tuscan cuisine reinterpreted in a more modern way by the Executice Chef Alessandro Liberatore, which uses only seasonal products, mainly locally selected. In winter the restaurant is located inside the Villa, in the wonderful Sala Moresca. In summer it moves to the winter garden by the pool, open from April to October. Il ristorante dell’hotel Villa Cora offre una proposta di continua ricerca che presenta solo prodotti di stagione e prevalentemente del territorio, selezionati dall’Executive Chef Alessandro Liberatore. D’inverno il ristorante è ubicato all’interno della Villa, nella meravigliosa Sala Moresca. D’estate si sposta nel giardino d’inverno a bordo piscina, aperto da aprile a ottobre. RUTH’S Via Luigi Carlo Farini, 2/a ph. +39 055 2480888 Only kosher food prepared in two separate kitchens to keep the dishes from being “contaminated”, as per tradition. Solo cibo kasher cucinato nelle due cucine separate in modo che le pietanze non possano “contaminarsi”, come da tradizione. SAN NICCOLÒ 39 Via San Niccolò, 39r ph. +39 055 2001397 In the heart of the Oltrarno area, an elegant but welcoming seafood restaurant. Seasonal and traditional Mediterranean dishes with a contemporary presentation. Nel cuore dell’Oltrarno, un raffinato ma accogliente seafood restaurant. Piatti stagionali, tipici della cucina mediterranea, presentata però secondo il gusto attuale. SANTA ELISABETTA
Piazza Santa Elisabetta, 3 ph. +39 055 2737673
In the elegant restaurant of Hotel Brunelleschi, the dishes of chef Rocco De Santis surprise the palate with their pleasant contrasts. The result of his cuisine is a concentration of technique, new ideas, experience and contamination of customs and traditions of his homeland, Campania. 2 Michelin stars. Nell’elegante ristorante dell’Hotel Brunelleschi, i piatti dello chef Rocco De Santis sorprendono il palato con i suoi piacevoli contrasti. Il risultato della sua
cucina è un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d’origina, la Campania. 2 stelle Michelin.
SE-STO ON ARNO Piazza Ognissanti, 3 ph. +39 055 27152783
Located on the sixth floor of The Westin Excelsior hotel, this futuristic-style restaurant with all-around windows offers one of the best views of the city. A suggestion? Book table 41 with view of the Arno river and the Duomo. Executive Chef of the kitchen, Marco Migliorati. The wine list includes 350 wine and 22 Champagne labels. Al sesto piano del The Westin Excelsior, è una struttura avveniristica realizzata con vetrate continue che offre una delle viste panoramiche più belle della città. Un consiglio? Scegliete il tavolo 41, con vista sull’Arno proprio davanti al Duomo. In cucina l’Executive Chef Marco Migliorati, in carta 350 etichette di vino e 22 Champagne.
STROZZI CAFFÈ COLLE BERETO WINERY Piazza Strozzi - Palazzo Strozzi ph. +39 055 288236 Palazzo Strozzi’s bistro restaurant, in the heart of the city’s shopping streets. A unique location, contemporary-style interiors and gourmet cuisine based on a menu of traditional Tuscan dishes with a creative twist. Il ristorante bistrot di Palazzo Strozzi, nel cuore della città e del quadrilatero della moda. Location d’eccezione, design contemporaneo e una cucina ricercata basata su una combinazione tra leggerezza e bontà in una chiave di toscanità rivisitata. TRATTORIA DA SOSTANZA DETTO IL TROIA Via Del Porcellana, 25r ph +39 055 212691 The most typical Trattoria in Florence. In addition to the classic Florentine-style steak, the must tries are artichoke pie and butter chicken breast. All dishes are cooked on a wood-fired stove. La più tipica delle trattorie fiorentine. Oltre alla classica bistecca alla fiorentina, tra i piatti cult c’è il tortino di carciofi e il petto di pollo al burro. Tutto cotto su cucina senza fornelli, con brace di legna.
TRATTORIA MARIO Via Rosina, 2r ph. +39 055 218550 Established in 1953 and family-run for about four generations, you cannot leave without having a taste of the delicious ribollita soup, Florentine-style T-bone steak, peposo and lampredotto, and sharing the table with other guests. Aperta dal 1953, ancora oggi a gestione familiare da circa quattro generazioni, la trattoria offre prodotti toscani, rigorosamente freschi. Come da tradizione, qui non si può non assaggiare l’ottima ribollita, la bistecca alla fiorentina, il peposo o il lampredotto. TREDICI GOBBI Via Porcellana, 9r ph +39 055 285015
casatrattoria.com/trattoria-13-gobbi/ Set in the heart of downtown Florence, in an old building, the restaurant offers genuine traditional Tuscan cooking. The house specialties are the matchless rigatoni served in a large glass bowl and the beef tagliata served on a wooden cutting board. Nel cuore del centro storico di Firenze, in un edificio d’epoca, il ristorante propone una cucina che interpreta con rigore le antiche ricette della tradizione toscana più genuina. Specialità della casa sono gli ineguagliabili rigatoni serviti nella zuppiera in vetro e l’immancabile tagliata di manzo servita sul ceppo. WINTER GARDEN RESTAURANT Piazza Ognissanti, 1 ph. + 39 055 27163770 Winter Garden Restaurant brings together the culinary tradition of Tuscany thanks to the skilled hands of the Executive Chef Gentian Shehi and bespoke service, where no detail is overlooked. Dinners are served accompanied by live music in the elegant atmosphere of the art deco-style Winter Garden Il Ristorante Winter Garden propone un’esperienza culinaria che rispecchia ed esalta la tradizione toscana grazie alle sapienti mani dell’Executive Chef Gentian Shehi e un servizio impeccabile, attento al dettaglio. Le cene gourmet sono servite nell’elegante atmosfera del Giardino d’Inverno in stile Art Decò, con musica dal vivo.
OUTSIDE FIRENZE
ANTICA OSTERIA DI NOVOLI Via Case Nuove Taiuti, 8 (San Piero a Sieve) ph +39 055 8486833 In the Mugello area, ideal for a Saturday and Sunday lunch or dinner. Award-winning tortelli prepared in a tiny delicatessen/trattoria the size of a living room. Nel Mugello, indirizzo cult per il sabato o la domenica. Tortelli da gara preparati in piccolissimo alimentari/ trattoria grande come il salotto di una casa privata. ANTICA SOSTA Via della Croce, 4 (Impruneta) ph +39 055 2312249 Set in an old small food shop in the historical piazzza Buondelmonti in Impruneta, ‘Antica Sosta’ has maintained intact the original atmosphere of once upon a time, excellent home made dishes with a wide range of wines sold by the glass, from their wine-tasting bar. Ricavato da un vecchio negozio di alimentari nella storica piazza Buondelmonti all’Impruneta, l’Antica Sosta ha mantenuto intatta l’atmosfera originale del tempo, offrendo un’ottima cucina casalinga accompagnata dai vini della propria Enoteca. F.LLI GIUSTI Località Prulli (Reggello) ph +39 055 863255 A strategic location, not far from The Mall outlet. Great the pici al cinghiale. Quality carne chianina. Excellent pizza. Terrace with music. Stategica posizione non lontana da outlet The Mall. Ottimi pici al cinghiale. Carne chianina di qualità. Pizze strepitose. Terrazza con musica.
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IL VERROCCHIO Via della Massa, 24 (Candeli) ph. +39 055 62611 The Chef Stefano Ballarino offers an original menu with explicit references to the Tuscan territory perfect to be enjoyed on the magnificent terrace of the restaurant with breathtaking views (seasonal closure November 7, 2021). Lo Chef Stefano Ballarino propone un originale menu con espliciti richiami al territorio toscano perfetti da gustare sulla magnifica terrazza del ristorante con vista mozzafiato (chiusura stagionale 7 novembre 2021).
LA CANTINETTA Località Spedaluzzo (Greve in Chianti) ph +39 055 8572000 A country trattoria. Very friendly service. Excellent Tuscan dishes. There is also a veranda with fireplace. Trattoria di campagna. Servizio molto friendly. Eccellenti piatti toscani. Possibilità di cenare in veranda con caminetto. LA CANTINETTA DI RIGNANA Località Rignana (Greve in Chianti) ph +39 055 852601 A genuine trattoria in the countryside. The “Cantinetta” dish: a musthave. Genuina trattoria isolata nella meravigliosa campagna. Gran piatto della cantinetta: un must. LA CASA DI CACCIA Località Farneto, Roti (Vicchio di Mugello) ph +39 055 8407629 Immersed in a verdant game preserve in the heart of the Mugello area. Game meat and tasty local dishes. Immersa in una verdeggiante riserva di caccia nel cuore del Mugello. Cacciagione e piatti tipici dai sapori autentici.
LA LOGGIA Via Doccia, 4 (Fiesole) ph. +39 055 5678200 An experience of 360° beauty, ranging from the location, to the gastronomy that brings with it the study of the territory and aspires to affabulate the senses, up to the manufacture of its porcelain, which bring a touch of contemporary design to the table (season end expected around the end of November). Un’esperienza di bellezza a 360°, che spazia dalla location, alla gastronomia che porta con sé lo studio del territorio e aspira ad affabulare i sensi, fino alla manifattura stessa delle porcellane, che portano un tocco di design contemporaneo (chiusura stagione prevista intorno alla fine di novembre).
LA MARTELLINA Via di Pancole,1 (Strada in Chianti) ph +39 055 858348 Excellent meat and not only that. After dinner, have fun with the brain teasers proposed by Franco. Ottimi piatti di carne e non solo. Dopo cena divertitevi a giocare con i rompicapo che Franco vi proporrà.
THE GO-TO RESTAURANTS
OLTRE IL GIARDINO Piazza Bucciarelli, 42 (Panzano in Chianti) ph +39 055 852828 Breathtaking terrace overlooking the Chianti hills. Tuscan dishes (the peposo and T-bone steak are musttries), homemade pasta and impressive wine list. Terrazza mozzafiato sulle colline del Chianti. Proposte toscane (imperdibili il peposo e la bistecca), pasta fatta in casa e notevole carta dei vini. OSTERIA DI PASSIGNANO Badia a Passignano ph +39 055 8071278 Elegant typical restaurant owned by the Antinori family. One Michelin star. Tour of cellars on request and cooking lessons. Osteria raffinata proprietà della famiglia Antinori. Una stella Michelin, possibile visita alle cantine e scuola di cucina. RINUCCIO 1180 Via Cassia per Siena, 133 (San Casciano Val di Pesa, località Bargino) ph +39 055 2359720 The Antinori winery restaurant is housed on the rooftop of a large building with wide windows overlooking gentle hills dotted with olive groves and ancient country parishes. The name derives from Rinuccio degli Antinori, patriarch of the family. Il ristorante della cantina Antinori. Nasce sul tetto, in una grande struttura con ampie vetrate che lasciano intravedere le dolci colline circostanti, punteggiate di oliveti e pievi millenarie. Chiamato così in onore di Rinuccio degli Antinori, capostipite della famiglia. RISTORANTE LA TORRE Strada Spicciano, 7 (Tavarnelle Val Di Pesa) ph. +39 055 806470 In the age-old stables of Castello del Nero Hotel & Spa with frescoes and fireplace or on the Garden Terrace for a candle-lit dinner with view of the Chianti countryside, Chef Giovanni Luca Di Pirro offers traditional Tuscan gourmet dishes. One Michelin star. Nelle antiche scuderie di Castello del Nero Hotel & Spa con affreschi e caminetto o sulla Garden Terrace per una cena a lume di candela affacciati sul Chianti, lo Chef Giovanni Luca Di Pirro propone piatti gourmet nel rispetto della tradizione Toscana. Una stella Michelin. RISTORO L’ANTICA SCUDERIA Via di Passignano, 17 (Tavarnelle Val di Pesa) ph +39 055 8071623 The dishes of the best Tuscan tradition in an elegant setting. Not only restaurant, but also wine-bar. I piatti della migliore tradizione toscana in un luogo elegante e curato. Non solo ristorante ma anche winebar. SOLOCICCIA Panzano in Chianti ph +39 055 852020 This restaurant, owned by Dario Cecchini, is a point of reference when it comes to enjoying Tuscan meat. It serves optimal products, guaranteeing top quality at reasonable prices, immersed in the Chianti area. Two other great options are
Officina della Bistecca and Mac Dario (for lunch). Il ristorante di Dario Cecchini, punto di riferimento per la carne toscana. Ottimi prodotti e rapporto qualità prezzo nella cornice del Chianti. Le altre due proposte sono: Officina della Bistecca e Mac Dario (a pranzo). TRATTORIA DONNINI Via di Rimaggio, 22 (Bagno a Ripoli) ph. +39 055 630076 This family-run restaurant serves traditional Italian and tasty cuisine, as well as dishes of the day including game, Porcini mushrooms and truffles. Una trattoria a conduzione familiare, dalla cucina saporita e tradizionale. Tutti i giorni vengono proposti piatti di stagione fuori menù tra cui cacciagione, piatti a base di funghi porcini o di tartufo. OSTERIA LE PANZANELLE Località Lucarelli, 29 (Radda in Chianti) ph +39 0577 733511 A lovely osteria run by two young couples. An elegant atmosphere, traditional Tuscan menu that changes every month. Graziosa osteria gestita da due giovani coppie. Ambiente ricercato, proposte della tradizione toscana che variano ogni mese.
VERSILIA
BISTROT Via Achille Franceschi, 14 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 89879 Established in 1990 and once popular among the jet set who spent their summer holidays on the Tuscan riviera, the Versilia. Today it is proud to have earned one Michelin star. Bistrot rinasce nel 1990, dagli echi dei tempi andati in cui era meta ambita dei Vip che frequentavano la costa versiliese durante la stagione estiva. Oggi vanta la stella Michelin. DA GIORGIO Via Zanardelli, 71 (Viareggio) ph +39 0584 44493 Informal restaurant, friendly atmosphere. Many entrees and wide choice of shellfish. Ristorante familiare con piacevole atmosfera. Curata proposta di antipasti e vasta scelta di crostacei. ENOTECA MARCUCCI Via Garibaldi, 40 (Pietrasanta) ph +39 0584 791962 Very popular restaurant among young people. Extensive wine list. Simple and tasty cooking. Locale molto in auge tra i giovani. Carta dei vini molto ampia. FILIPPO - RISTORANTE A PIETRASANTA Via padre Eugenio Barsanti, 45 (Pietrasanta) - ph. +39 0584 70010 A place of taste, creativity and excitement in Pietrasanta, a little gem of inland Versilia, helmed by the chef-owner and his original idea. Filippo’s cuisine is traditional, but modern in its expression. From meatballs to roast beef, from salt-crusted fish to tortelli alla lucchese, without forgetting the cold cuts, the experi-
ence is truly unique. New for 2020, Filippo’s spin-off restaurant in Forte dei Marmi, via Sant’Elme, 6. A Pietrasanta, piccola perla dell’entroterra della Versilia, un luogo di gusto, creatività ed emozioni capitanato dalla genuina e originale idea di cucina del proprietario. Una cucina tradizionale, quella di Filippo, ma moderna nella sua espressione. Dalle polpettine al roast beef e dal pescato in crosta di sale ai tortelli alla lucchese, senza trascurare un originale crudo, un’esperienza davvero unica. Novità 2020, lo spin-off Filippo. Ristorante a Forte dei Marmi, in via Sant’Elme, 6. FILIPPO FORTE DEI MARMI Via Sant’Elme 6 (Forte dei Marmi) ph. 0584 81376 The Fortemara spin-off of the famous Pietrasanta restaurant. Filippo Di Bartola, founder of the restaurant that bears his name, began this adventure with Andrea, in the kitchen, and Lara, at the wood-burning oven, because pizzas were immediately a new element in the kitchen, in addition to the more traditional fish dishes. A young and cheerful room that frames a trattoria in Fortemarmino style freely interpreted by Filippo. Lo spin-off fortemarmino del famoso ristorante di Pietrasanta. Filippo Di Bartola, fondatore del ristorante che porta il suo nome, ha cominciato quest’avventura con Andrea, in cucina, e Lara, al forno a legna, perché le pizze sono state fin da subito un elemento di novità in cucina, oltre ai più tradizionali piatti di pesce. Una sala giovane e spigliata che fa da cornice ad una trattoria dallo stile fortemarmino liberamente interpretata da Filippo. GILDA Viale Italico, 85 (Forte dei Marmi) ph. 0584 880397 The restaurant of Bagno Gilda, a few steps from the center of Forte dei Marmi, is a charming place where you can enjoy a lunch or dinner on the sea with fresh fish. Managed for 40 years by Mr. Tabarani and Mr. Di Giovanni, its winning formula is based on friendly family management. At the helm, Chef Sauro Antonioli, with a three-starred background, has revolutionized the cuisine by creating international dishes, but always original, simple and light. The wine list includes a vast selection of local and national labels and champagnes of the best brands. Surrounded by the intense green of the Mediterranean scrub. Il ristorante del Bagno Gilda, a due passi dal centro di Forte dei Marmi, è un ambiente di charme dove godersi un pranzo o cena sul mare a base di pesce freschissimo. Gestito da 40 anni dai Signori Tabarani e Di Giovanni, fa della cordiale conduzione familiare la sua formula vincente. Ai fornelli lo Chef Sauro Antonioli, con un background tristellato, ha saputo rivoluzionare la cucina creando
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piatti internazionale, ma sempre originali, semplici e leggeri. La carta dei vini comprende una vastissima scelta di etichette locali e nazionali e di champagne delle migliori marche. Circondata dal verde intenso della macchia mediterranea. IL MERLO Via, Viale Sergio Bernardini, 660 (Lido di Camaiore) ph. 0584 166 083 Angelo Torcigliani’s latest challenge is a stone’s throw from the sea, right on the beach. A new page in the gastronomic adventure of this enthusiastic chef from Versilia, who has decided to turn his cuisine around. The restaurant has been completely renovated, with about forty seats overlooking the sand. The room is all glass, and there is also an outdoor space. Of course, since we are by the sea, the menu also includes fish dishes. In fact, there are mostly fish dishes even if some of Torcigliani’s great classics (pigeon with black cabbage cooked in pork netting) are still there. L’ultima sfida di Angelo Torcigliani è a due passi dal mare, proprio sulla spiaggia. Una nuova pagina nell’avventura gastronomica di questo entusiasta chef versiliese, che ha deciso di dare una svolta alla sua cucina. Il ristorante è stato completamente ristrutturato, una quarantina di coperti che si affacciano sulla sabbia. La sala è tutta a vetri, e c’è anche uno spazio esterno. Naturalmente, visto che siamo al mare, in carta ci sono anche piatti di pesce. Anzi, ci sono soprattutto piatti di pesce anche se alcuni grandi classici di Torcigliani (piccione al cavolo nero cotto nella reticella di maiale) resistono. IL PICCOLO PRINCIPE Piazza Puccini, 1 (Viareggio) ph +39 0584 4011 Intimate and welcoming interiors at the gourmet restaurant of the Grand Hotel Principe di Piemonte. Two Michelin starred. Refined cuisine accompanied by an enviable selection of Italian and foreign wines. Ambienti intimi ed accoglienti, per il ristorante gourmet del Grand Hotel Principe di Piemonte. Due stelle Michelin, cucina raffinata accompagnata da una selezione invidiabile di vini italiani ed esteri. IL PORTO Via Coppino, 118 (Viareggio) ph +39 0584 388293 Daily-caught fish in this classic restaurant located near Perini shipyard. Pesce fresco di giornata in questo classico ristorante ubicato proprio accanto ai cantieri Perini. Piatti tradizionali viareggini. LORENZO Via Carducci, 61 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 874030 A must restaurant for seafood lovers, Lorenzo is famous for its mayonnaise prepared tableside. The service is impeccable, and seafood is master of the menu, with every dish guar-
THE GO-TO RESTAURANTS
anteed fresh. This one-star Michelin restaurant is located directly in the town center. Gli amanti del mare non possono mancarlo. Famosissima la sua maionese preparata in sala, impeccabile il servizio, ma su tutto regna il pesce, una vera garanzia di freschezza. Una stella Michelin, proprio nel centro cittadino. LUNASIA Viale Manin, 4 (Viareggio) ph. +39 0584 44449 Menu features a particular predilection for fresh Mediterranean fish and other local ingredients. One Michelin star. I sapori della Toscana, con una particolare predilezione per il pesce freschissimo del Tirreno e ingredienti a km0. Una stella Michelin. MAITÒ Via Arenile, 28 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 80940 On the promenade. Elegant restaurant with excellent fish dishes. Carefully selected wine list. Sul lungomare. Raffinato locale con ottime proposte di cucina marinara. OSTERIA DEL MARE Viale Franceschi, 4 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 83661 This restaurant on the beach offers excellent fish specialties in an informal atmosphere. Ristorante sulla spiaggia, atmosfera informale, propone ottime specialità di pesce. PESCE BARACCA Via Achille Franceschi, 2 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 1716337 One place with three souls: a restaurant, a fish shop and a street food bar. Seafood dominates the menu, which is composed exclusively of the daily catch. Guests can choose their meals directly from the extensive seafood counter. Un locale, tre anime: ristorante, pescheria e street food. Il menù è dettato dal mare, perché composto solo di pescato del giorno. Agli ospiti la possibilità di scegliere direttamente dal grande banco del pesce. POZZO DI BUGIA
Via Federigi, 544 (Seravezza) ph. +39 0584 743696 A luxury trattoria with a truly unique atmosphere. Creator and patron Gaius Giannelli, globetrotter, pirate of taste, who searches in Versilia, and in the surrounding areas, the mark of a bewitching cuisine. The interior is intimate and original, in summer it also boasts a beautiful garden with olive trees. Una trattoria di lusso dall’atmosfera davvero unica. Artefice e patron Gaio Giannelli, giramondo, pirata del gusto, che ricerca in Versilia, e nelle zone circostanti, il marchio di una cucina ammaliante. L’ambiente interno, intimo e originale, d’estate si apre su un bel giardino con gli olivi.
ROMANO Via Mazzini, 120 (Viareggio) ph +39 0584 31382 One Michelin star for this restaurant that has been at the top of the list for fifty five years thanks to its excellent cuisine. Today the kitchen brigade is composed of a young and prepared staff, led by Nicola Gronchi. Stella Michelin per questo ristorante che da più di 50 anni riscuote ottimo successo per le sue proposte culinarie. Oggi la brigata di cucina è composta da uno staff giovane e preparato, guidato dallo chef Nicola Gronchi. THE FRATELLINI’S Via della Repubblica, 2/a (Forte dei Marmi) - ph. +39 0584 82931 Owned by brothers David and Marco Vaiani, this restaurant offers fusion cuisine, combining exotic tastes with the culinary traditions of Versilia. Of note are the dishes of raw Italian fish and their curious Japanese variations. The large windows create a space of perfect continuity with the outdoors. È il ristorante dei due fratelli David e Marco Vaiani. Cucina fusion che unisce la tradizione culinaria versiliese con sapori esotici. Crudité di pesce italiano e curiose varianti giapponesi. Le ampie vetrate creano una perfetta continuità con lo spazio esterno.
AREZZO
ANTICA FONTE Via Porta Buia, 18 ph +39 0575 28038 Expect traditional dishes and products from the territory. Two musts? Their Celtic-style potato tortelli topped with lard, cherry tomatoes and rosemary and their Peposo alla fornacina stew. Piatti della tradizione e prodotti del territorio. Due must? Tortello di papate di celtica con lardo, pomodorini e rosmarino e il peposo alla fornacina. LE CHIAVI D’ORO Piazza San Francesco, 7 ph +39 0575 403313 Expect traditional fare from Arezzo, re-visited with original flair. An intimate elegant setting in the splendid Piazza San Francesco. I sapori della tradizione aretina proposti in chiave rivisitata. Nella splendida cornice di Piazza San Francesco. OSTERIA DA GIOVANNA Via Anconetana, 164 - ph +39 0575 36015 This restaurant is owned by Luca Martini, Italy’s best sommelier 2009. It goes without saying that the wine list is top notch. Dishes typical of Arezzo’s hill country. Il ristorante di Luca Martini, miglior sommelier d’Italia 2009. Inutile dire che la carta dei vini è top. Piatti della cucina tipica dei colli aretini. OSTERIA DEL TEATRO Via Maffei, 2 (Cortona) - ph +39 0575 630556 Located in the heart of Etruscan Cortona, inside a restored sixteenth-century palace. Chef and
owner Emiliano Rossi will welcome you to one of his warm, welcoming dining rooms. Expect re-visited traditional dishes spotlighting the territory’s treasures. Nel cuore dell’Etrusca Cortona, all’interno di un palazzo del 1500 restaurato, lo Chef e proprietario Emiliano Rossi vi farà accomodare in una delle sue calde e accoglienti sale da pranzo. Piatti del territorio rivisitati. RISTORANTE LOGGE VASARI Piazza Grande - ph +39 0575 295894 It has been a point of reference for city diners since 1980. Managed by two brothers, it’s located in the heart of Piazza Grande. Punto di riferimento per la ristorazione della città dal 1980. Gestiti da due fratelli. Nel cuore di Piazza Grande. RISTORANTE RELAIS IL FALCONIERE Località San Martino, 370 (Cortona) ph +39 0575 612679 One Michelin star. Its interior boasts a bright refined setting and its terrace offers breathtaking views. Expect solar cuisine with typically Tuscan dishes. Not to be missed. Una stella Michelin. Un ambiente luminoso e raffinato, la terrazza dal panorama mozzafiato, una cucina solare con piatti della tradizione toscana. Da non perdere.
GROSSETO
BRACALI Via di Perolla, 2 (Massa Marittima) ph. +39 0566 902318 Two Michelin stars. The realm of Chef Francesco Bracali and his brother Luca, sommelier, in charge of the cellar. Due stelle Michelin, il regno dello Chef Francesco Bracali e di suo fratello Luca, sommelier. CANAPONE Piazza Dante, 3 ph +39 0564 24546 Elegant and refined restaurant in the town center. Enoteca Canapino for lunch: local dishes at a fair price. Ristorante elegante e raffinato nel cuore del centro storico. Enoteca Canapino a pranzo con piatti tipici a prezzo contenuto. DA CAINO Località Montemerano (Manciano) ph +39 0564 602817 A famous restaurant where, thanks to Valeria Piccini chef, the culinary traditions of the Maremma region are still honored. Two Michelin stars. Uno dei locali più celebrati, dove, grazie alla chef Valeria Piccini, è ancora viva la tradizione culinaria della Maremma. Due stelle Michelin. IL FRANTOIO Piazza della Provvidenza, 11 (Capalbio) ph +39 0564 896484 Creative cuisine inspired by the traditional cooking of the Maremma area. Upstairs, ethnic products on sale. Cucina creativa pur ispirandosi alla tradizione della Maremma. Al piano superiore una sala per la vendita di prodotti etnici.
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IL GAMBERO ROSSO Lungomare Andrea Doria, 62 (Porto Ercole) - ph +39 0564 832650 The favorite place of fish lovers in Porto Ercole. Terrace in the summer. Punto di riferimento per gli appassionati delle specialità di mare a Porto Ercole. In estate terrazza all’aperto. IL PELLICANO Località Sbarcatello (Porto Ercole) ph +39 0564 858275 In one of The Leading Hotels of the World in Tuscany, Chef Michelino Gioia’s cuisine never fails to surprise, delight, and satisfy all five senses. The dining room of this hotel’s Michelin star restaurant is a large veranda overlooking the sea. In questo hotel, oggi parte di The Leading Hotels of the World in Toscana, la cucina dello Chef Michelino Gioia è sempre una sorpresa, che riempie di gioia e soddisfa tutti e cinque i sensi. La sala del ristorante stella Michelin è una grande veranda affacciata sul mare. SILENE Loc. Pescina (Seggiano) - ph. 0564 950805 Strong traditions, local products, remarkable wine list. One Michelin starred. Grande tradizione, prodotti autoctoni, notevole carta dei vini. Una stella Michelin.
LIVORNO
CAPO NORD La Fenicia, 69 - Marciana Marina (Isola d’Elba) - ph +39 0565 996983 Fabulous location by the sea, a fine, elegant setting and excellent service. An impressive wine list. Bellissima posizione sul mare, l’ambiente è curato ed elegante e il servizio eccellente. Carta dei vini notevole. HOTEL RISTORANTE CASANOVA Località Lido di Capoliveri (Livorno) Isola d’Elba ph. +39 0565 940105 In the magnificent scenery of Lido di Capoliveri, a restaurant offering delicious fish-based dishes, prepared according to the island’s traditional recipes. Nel magnifico scenario dell’Isola d’Elba, un ristorante gustare tutte le prelibatezze a base di pesce, preparate secondo le antiche ricette dell’Isola. IL CANTUCCIO Largo Garibaldi, 6 (Marina di Campo Isola d’Elba) - ph +39 0565 976775 Great fish dishes made with fish caught and cooked. Many wines. Notevole soprattutto la cucina di mare, con il pesce appena pescato. Vasta la cantina. LA BARACCHINA Punta Righini Castiglioncello (Livorno) ph +39 0586 752003 Enchanting location on the rocks. The freshest of fish served with style. An institution in Castiglioncello since 1946. Incantevole location sugli scogli. Pesce freschissimo servito con gusto. Dal 1946 un punto di riferimento a Castiglioncello.
THE GO-TO RESTAURANTS
LA PINETA Via dei Cavalleggeri Nord, 27 (Marina di Bibbona) ph +39 0586 600016 Since 1996 a benchmark for restaurant businesses with a fantastic location on the beach. One Michelin starred. Dal ’96, un punto di riferimento della ristorazione italiana con una splendida location in riva al mare. Una stella Michelin. OSTERIA DEL MARE Borgo dei Cappuccini, 5 ph +39 0586 881027 A simple trattoria in the port area with good fish dishes and reasonable prices. In zona portuale una semplice trattoria con buona scelta di piatti di cucina marinara a costi contenuti. OSTERIA DEL NOCE Via della Madonna, 18 (Marciana Isola d’Elba) ph +39 0565 901284 Halfway up the Capanne mountain. When the weather is good, one can enjoy the food under the pergola overlooking the sea. Good fish and meat dishes. A mezza costa del Monte Capanne, d’estate si mangia sotto un pergolato con una vista indimenticabile del mare. Buoni i piatti di pesce, ma intrigante anche l’offerta di piatti di terra. STELLA MARINA Via Vittorio Emanuele II, 1 (Portoferraio - Isola d’Elba) ph +39 0565 915983 Near the ferry port, it makes use of quality products. Good wine list. Accanto allo scalo dei traghetti, propone una cucina di mare molto curata nella qualità. Buona la lista dei vini.
LUCCA
BUCA DI SANT’ANTONIO Via della Cervia, 3 ph +39 0583 55881 In an 18th century building. Prosciuttos and pots hanging from the walls. Traditional and local dishes. In palazzo di origini settecentesche. Prosciutti e pentole alle pareti. Piatti tradizionali e tipici. BUTTERFLY Strada Statale del Brennero ph +39 0583 307573 Magnificent farmhouse. Small dining rooms allow guests to enjoy meals in a calm and reserved environment. Michelin star since 2008. Splendido casolare suddiviso in piccole sale che permettono cene in tranquillità e riservatezza. Dal 2008 stella Michelin. L’IMBUTO Piazza del Collegio, 7 ph +39 331 9308931 The small empire of chef Cristiano Tomei. Piccolo impero dello chef Cristiano Tomei.
PISA
ENOTECA DEL DUCA Via di Castello, 2 (Volterra) ph +39 0588 81510 In the historic center, wine bar and restaurant. For a quick snack or to enjoy “ribollita” or truffle dishes. Nel centro storico, wine bar e ristorante. Si può optare per uno spuntino veloce, oppure sedersi a
gustare la ribollita con colombaccio e tartufo locale. PEPENERO Piazza del Duomo, 4 (San Miniato) ph +39 0571 520282 Local trendy-chic in the center of San Miniato. Truffle is a must from September to December. Large terrace with an extraordinary view. Locale trendy-chic nel centro di San Miniato. Tartufo un must da settembre a dicembre. Ampia terrazza con suggestiva vista.
PISTOIA
ATMAN - VILLA ROSPIGLIOSI Via Borghetto, 1 m Località Spicchio (Lamporecchio) ph. +39 0573 1603051 A modern cuisine, a blend of tradition and innovation in a unique location. One-Michelin-starred. Una cucina moderna, dove ricerca e tradizione convivono all’interno di una location unica. Una stella Michelin.
SIENA
ANTICA OSTERIA DA DIVO Via Franciosa, 25 ph +39 0577 284381 Trattoria offering typical Sienese dishes presented in a very original way. Sophisticated atmosphere with a medieval main dining room. Trattoria con piatti tipici senesi presentati in modo originale. Atmosfera di classe con sala principale di stampo medioevale. ARNOLFO Via XX Settembre, 50 (Colle Val d’Elsa) ph. +39 0577 920549 Located in a 16th century building, two intimate rooms and a terrace in summer. Creative and refined cuisine. The realm of Chef Gaetano Trovato. Two Michelin stars. In un palazzo del ‘500, due salette intime e una terrazza per l’estate. Cucina raffinata e fantasiosa. Il regno dello Chef Gaetano Trovato. Due stelle Michelin. BADIA A COLTIBUONO Località Badia a Coltibuono, (Gaiole in Chianti) ph +39 0577 749479 Once a monastery, today a private property. The church is open only during mass. Cooking lessons and good wines. Spettacolare monastero oggi proprietà privata, chiesa visitabile soltanto durante le messe. Accanto il ristorante con corsi di cucina e vini di qualità. RISTORANTE - ALBERGO IL GIGLIO Via Soccorso Saloni, 5 (Montalcino) This restaurant in the heart of the village of Montalcino - in a small, family-run hotel - has over 120 years of history. Tuscan cuisine (lightened up), encyclopedic wine list and fair prices. Questo ristorante nel cuore del borgo di Montalcino – in un piccolo albergo a gestione familiare – ha oltre 120 anni di storia. Piatti di cucina toscana (alleggerita), carta dei vini enciclopedica e a prezzi corretti.
BANFI Località Sant’Angelo Scalo (Montalcino) ph +39 0577 816054 Creative and modern dishes, both fish and meat, served in the most beautiful setting: the Banfi Castle. Of course, wine for all tastes. Piatti creativi e moderni, fra terra e mare, in un contesto unico, quello del Castello Banfi. E ovviamente la cantina promette tutti i profumi di cui sono capaci i settecento ettari di vigneti. BOTTEGANOVA Strada Chiantigiana, 29 ph +39 0577 1523663 Three tasting menus: fish, meat or mixed. They are all fantastic. Tre menù degustazione: pesce, carne, misto. Nessuno tradisce. CASTELLO DI FIGHINE Località Stabbiano di Sotto, 123 (S. Casciano dei Bagni) ph +39 0578 56158 The menu is the result of the happy synergy between tristellato chef Heinz Beck and a young and talented chef from Campania. The view from the restaurant’s terraces, covered with roses and wisteria, is magnificent. One Michelin star. Il menu è frutto della felice sinergia tra lo chef tristellato Heinz Beck e un giovane e talentuoso chef campano. Magnifica la vista che si gode dalle terrazze del ristorante, ricoperte di rose e glicini. Una stella Michelin. FORNACE DI MELETO Località Meleto Gaiole in Chianti, ph. +39 0577 738461 Steps from the Castle of Meleto, this restaurant/bistrot offers traditional dishes in the young chef Diego Babboni’s creative version. Homemade bread, pasta and desserts. A pochi passi dal Castello di Meleto, questo ristorante/ bistrot propone piatti tipici rivisitati dal giovane chef Diego Babboni. Pane, pasta e dolci sono fatti in casa. IL COLOMBAIO Località Colombaio (Casole) ph +39 0577 949002 Vincenzo Di Grande transformed it into an excellent restaurant where one can enjoy fish and local products. Vincenzo Di Grande ne ha saputo fare un ottimo ristorante, dove si possono gustare mix di pesce e prodotti locali. I SALOTTI Strada Statale, 146 (Chiusi) ph. +39 0578 274407 This is the restaurant of Villa Il Petrarca, a sublime synthesis of Tuscan cuisine and culture reinterpreted with a modern twist. One Michelin starred. Ristorante di Villa Il Patriarca, sintesi sublime tra la gastronomia della Toscana e la cultura del suo territorio, reinterpretati in chiave moderna. Stella Michelin. I TERZI Via dei Termini, 7 - ph +39 0577 44329 One of the best restaurant in the center of the city. Ask for the specialities of the day. Una delle migliori enoteche nel centro di Siena. Fatevi consigliare la specialità della giornata.
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LA BOTTEGA DEL 30 Via di Santa Caterina. 2 (Castelnuovo Berardenga) ph +39 0577 359226 Rustic yet refined ambiance inside a characteristic stone farmhouse. Michelin star. Ambiente rustico e al contempo raffinato collocato all’interno di una caratteristica casa colonica in pietra. Stella Michelin. MEO MODO Borgo Santo Pietro - Località Palazzetto (Chiusdino) - ph. +39 0577 751222 Michelin-starred Executive Chef Andrea Mattei has successfully brought the “vegetable garden in the kitchen” philosophy to a new level of gourmet cuisine. L’Executive Chef stellato Michelin Andrea Mattei ha portato con successo la filosofia de “l’orto in cucina” ad un nuovo livello di cucina raffinata. OSTERIA DI FONTERUTOLI Località Fonterutoli (Castellina in Chianti) ph +39 0577 741125 A new osteria offering the finest ingredients from Tuscany matched with the Mazzei family’s great wines. Nuova Osteria dove gustare ottime materie prime del territorio toscano abbinandole con i grandi vini della famiglia Mazzei. OSTERIA LA CANONICA Località Castiglion del Bosco (Montalcino) In the splendid Rosewood Castiglion del Bosco estate, owned by Massimo and Chiara Ferragamo (one of the most beautiful wineresorts in Italy with a spa and golf course), Osteria La Canonica offers a fresh menu, with dishes that smell of flowers and spices, such as lavender that becomes a sauce to be enjoyed. Even pizza with prosciutto and figs baked in the new wood-fired oven. Many of the products used in the kitchen come from the home garden, tended by young chef Matteo Temperini, an emerging outsider you’ll be hearing more and more about. Factor in views as far as the eye can see of the vineyards and the land. Nella splendida tenuta Rosewood Castiglion del Bosco, di Massimo e Chiara Ferragamo (uno dei wineresort più belli d’Italia con spa e campo da golf), l’Osteria La Canonica propone un menu fresco, con piatti che profumano di fiori e spezie, come la lavanda che diventa una salsa da gustare. Anche la pizza con prosciutto e fichi cotta nel nuovo forno a legna. Molti prodotti usati in cucina provengono dall’orto di casa, curato dal giovane chef Matteo Temperini, emergente outsider di cui sentirete parlare sempre più. Mettete in conto vedute a perdita d’occhio sui vigneti e il territorio. OSTERIA LE LOGGE Via del Porrione, 33 - ph +39 0577 48013 Just a short walk from Piazza del Campo, typical Senese cooking with new and interesting ideas. A pochi passi da piazza del Campo, un laboratorio di nuove e interessanti proposte della cucina tipica senese.