TIGRI, RONDINI E ALTRI VEICOLI BIZZARRI Durante la Seconda guerra mondiale, il gruppetto di “amiconi” messo insieme da Hitler denominato “Partito Nazionalsocialista Tedesco” – “Partito Nazista” in breve – ebbe un bel daffare nel commettere atti non esattamente “carini”, manipolando le folle, diffondendo propaganda volta ad aumentare l’odio e la diffidenza tra le persone e torturando migliaia, se non milioni di civili innocenti. Tutto qui? No. Ebbene, questa combriccola di “simpaticoni” si impegnò anche in una campagna militare senza precedenti, avviando un tentativo di invasione mondiale, con l’aiuto dei cari Mussolini e Hirohito, conclusosi con la sconfitta totale di tutte e tre le potenze dell’asse per mano degli Alleati e dell’Unione Sovietica. In questa campagna, da alcuni definita “la più grande zappa sui piedi della storia” (e con alcuni intendo me), i tedeschi diedero il meglio di sé, sfruttando quell’innata propensione germanica all’ingegneria, creando alcuni tra i più bizzarri mezzi bellici che il mondo avesse mai visto. In questo articolo, tenterò di elencare alcuni esempi, fornendo dettagli tecnici e indagando sui motivi per cui non funzionarono.
Iniziamo con inquadrare il contesto storico: nel settembre 1939, a seguito dell’invasione tedesca della Polonia, la Seconda guerra mondiale ha inizio, una guerra su scala globale che vede schierate da un lato le potenze dell’Asse (Germania, Italia e Giappone) e dall’altro gli Alleati (Stati Uniti d’America e Impero Britannico). L’Unione Sovietica, ancora reduce della rivoluzione di Ottobre, col patto Molotov-Ribbentrop resterà fuori dal conflitto fino al 1941, anno dell’Operazione Barbarossa. La strategia della Germania in questa guerra è semplice: non avendo a disposizione sufficienti risorse per sostenere una guerra di posizione e di logoramento (l’unica fonte di approvvigionamento di carburante per la Germania erano i pozzi petroliferi della Romania) i tedeschi tentarono di risolvere il problema con la velocità. Attraverso una serie di operazioni militari condotte in estrema rapidità, nella strategia poi denominata blitzkrieg, guerra lampo, la Germania riuscì in numerose conquiste, come ad esempio quella della capitale francese, avvenuta in poco più di un mese. Ma il problema del carburante non era l’unico: inizialmente sottovalutando la minaccia costituita dalle forze degli Alleati, gli alti gerarchi nazisti non mobilitarono l’intera industria nella produzione bellica,
causando non pochi problemi nel momento in cui gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica entrarono in guerra (verso la fine del conflitto le industrie degli USA erano in grado di produrre un boeing B-17- un modello di bombardiere pesante- al giorno). Tutti questi dettagli sono senz’altro interessanti, ma se siete impazienti come me vi starete probabilmente chiedendo: cosa c’entra tutto ciò con i veicoli? Mi rendo conto di essere particolarmente prolisso, tuttavia questi problemi che ho elencato sono tra le cause principali per cui i veicoli che sto per elencare fallirono. Iniziamo questo elenco parlando del mitico “Panzer VI Tiger”, un carro armato talmente famoso e leggendario da essere presente in quasi tutti i film di guerra incentrati su quel periodo, da “Salvate il soldato Ryan” a “Fury”. Questo carro armato, seppur dotato di un can-none da 88 millimetri e di una discreta corazzatura (la placca frontale aveva uno spessore di
Stampa a carico de L.S.S. Elio Vittorini
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