RIVISTA DELL'AUTOMOBILE CLUB DI VICENZA - anno 9 - numero 4 - 2022 REG.TRIB VICENZA N. 1499/14 del 21/05/2014 www.vicenza.aci.it
Un maggio Campagnolo
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GuidACI Guid ACI maggio 2022
Le ombre di guerra sulle scelte “green” LUIGI BATTISTOLLI ■ Dalla fine del secondo conflitto mondiale mai abbiamo respirato aria di guerra come ora. Le televisioni portano nelle nostre case immagini dolorose di vittime e distruzione di una guerra interminabile e feroce con conseguenze anche sulle nostre vite. Dopo la pandemia si era avviata la fase della transizione ecologica, ma già molte nubi vi gravano, imponendone probabilmente sospensioni e rinvii. La crisi energetica, all’origine del caro-carburanti e delle bollette stellari, trova origine prima nella pandemia, poi nella crisi bellica. Il motore elettrico, che negli ultimi anni è stato presentato come una sorta di panacea, sembra comunque essere una via obbligata. Tuttavia c’è da chiedersi se sia a portata delle tasche degli italiani. Al netto di tutte le criticità già rilevate in altre occasioni, le vetture elettriche od ibride declinate con i più svariati acronimi (EV, BEV eccetera) costano il 40-50% in più delle endotermiche. Vi è ora anche un problema più generale, la mancanza della componentistica e di materie prime (per inciso, scarseggia il nichel di cui la Russia è il terzo produttore al mondo!), che non può non comportare un ulteriore aumento del prezzo dei mezzi di trasporto. A fronte di una situazione tanto grave già qualche ripensamento sulla rivoluzione green si sta registrando: addirittura saranno ripristinate vecchie centrali a carbone e probabilmente sarà superato il tabù del nucleare. Ora, ben vengano gli incentivi governativi per l’automotive firmati dal Presidente Draghi ai primi di aprile. Si parla di quasi 2 miliardi di euro di qui al 2024, riservati all’acquisto di auto elettriche, plug-in e ibride, in parte anche alle endotermiche di ultima generazione: questi incentivi riguarderanno anche veicoli commerciali e moto. Il ginepraio della casistica la lascio agli operatori. Viene naturale chiedersi: nonostante gli incentivi chi può permettersi di sborsare decine di migliaia di euro per la propria auto a questi chiari di luna? Le mie perplessità sono confermate dai dati di mercato del primo
trimestre 2022 che vede un mercato dell’usato in calo rispetto al pari periodo 2021 e che comunque surclassa il nuovo: per ogni 100 vetture nuove si vendono 198 usate; si registrano meno radiazioni (-29% di vetture radiate) con la conseguenza che si appesantisce ulteriormente un parco circolante già vecchio. Non sarebbe il caso di ripristinare il vecchio ecobonus del 2021 per incentivare l’acquisto di usato a basso tasso di emissioni inquinanti? La misura sarebbe di sicuro più realistica e in linea con le tasche degli italiani. Il professor Colleoni dell’Università Bicocca di Milano, che ringrazio per l’intervista rilasciata a GuidACI, ci dice che la mobilità è un diritto e che la circolazione è responsabile per il 27% dell’inquinamento dell’aria. Dunque, è assolutamente improrogabile un intervento che tenti di conciliare le varie criticità (inquinamento, mobilità, mondo della produzione eccetera), ad esempio con una forte incentivazione del trasporto pubblico da integrare con quello privato ed un utilizzo più razionale del territorio. Ma ora occorrono scelte coerenti con una contingenza grave e limitante. L’occhio del decisore deve guardare al futuro, ma anche al presente. Conclusivamente, scorro il GuidACI di questo mese, dove si parlerà di P.U.M.S (di qui l’intervista che dicevo sopra), ma anche di educazione stradale, stavolta riservata ai bimbi delle elementari, futuri automobilisti, giacché possiamo inventare qualsiasi congegno di sicurezza, ma nulla sarà più efficace di un sano civismo. Per questo alla Salita del Costo, ad inizio aprile, abbiamo dedicato una mattinata all’educazione stradale con i bambini di 4^ e 5^ elementare di Roana. E a proposito della Salita del Costo, realizzata con pieno successo nonostante le condizioni climatiche… polari, a fine mese è in programma il Rally Campagnolo, una classica del territorio che porterà migliaia di persone sulle erte dei nostri colli, intrecciando passioni, ansie, entusiasmi e delusioni di piloti e spettatori. Ma su questo rinvio ai prossimi numeri. Ora, come sempre, auguro ai Soci una buona lettura.
SOMMARIO ACI INFORMA
RALLY
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Editoriale
28 Dolomiti Brenta
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Assemblea ACI
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Un bilancio solido
Mobilità sostenibile
Il Comune sposa l'ibrido
12 Sicurezza in città Potenziate le luci
14 PUMS
Un nuovo documento
18 Matteo Colleoni
Gli studi universitari
20 Scadenze
Il cambio gomme
22 Ready2Go
Educazione stradale
24 "La strada giusta" Il gran finale
26 Targa System
Nuove telecamere
Sossella in vetta
32 Valsugana
Marsura - Menin
36 Colli Berici
Rugo - Varaschini
38 Campagnolo
Aperte le iscrizioni
40 Salita del Costo Christian Merli Basso vola in alto
46 Trofeo ACI Vicenza Sossella e Zaramella
47 Il ricordo
Pacifico Simonato
48 H24 Equipe
La cena dei VIP
50 Due ruote
Motoclub Priabona
Rivista fondata da ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
segreteria@vicenza.aci.it Via Enrico Fermi 233, Vicenza Telefono 0444/966046
ACI INFORMA
Formalità e sostanza per un Ente solido e al passo con i tempi L’assemblea ha approvato un bilancio in utile a dispetto della pandemia e della crisi che ha colpito l’automotive. Servizi ai soci, formazione ed impegno sportivo i capisaldi di una programmazione di interventi che tiene conto di esigenze in continuo mutamento ■ Formalità e sostanza: questo il binomio dell’assemblea dell’ACI Vicenza che si è svolta sabato 30 aprile nella sede istituzionale di via Fermi alla presenza del presidente Luigi Battistolli, del direttore Gian Antonio Sinigaglia e dei revisori dei conti Antonio Gennarelli e Luca Bonadeo. Presente una rappresentanza dei 16.788 soci della delegazione che hanno con soddisfazione ascoltato ed approvato un bilancio che parla chiaro: si sta lavorando per il bene dei soci. L’Ente, sotto il punto di vista patrimoniale, é certamente ben capitalizzato, infatti vanta un patrimonio di 3.085.401 euro a fronte di un utile d’esercizio di oltre 86 mila euro. 6
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Nell’ultimo quadriennio, nonostante la pandemia e la pesante crisi che ha colpito l’automotive, si sono cercati nuovi spazi di mercato ed un ascolto sempre più attento ai propri interlocutori per rispondere alle esigenze che si modificano giorno dopo giorno. In quest’ottica, per essere sempre più vicini ai soci, è stato aperta un nuova delegazione in città, in via Tornieri, a San Pio X, e trasferito parte dell’attività alla società in house AC Vicenza Service srl al fine di essere è più snelli e rapidi in
una mutata realtà economica. Per quanto riguarda l’attenzione all’educazione stradale, l’Ente ha continuato ad investire risorse e personale nella formazione dei ragazzi, con iniziative come “La Strada Giusta” ma anche altre attività sul territorio in collaborazione con la rete locale Ready2Go, network ACI di autoscuole. Le iniziative nel territorio non si esauriscono certo qui: infatti, se da un lato sono stati organizzati corsi di di 1^ licenza e corsi per Ufficiali di Percorso dall’altro sono state sostenute at-
tività sportive come il Rally Città di Bassano, Rally Campagnolo, Rally Città di Schio, Salita del Costo ed altre gare di regolarità. Senza dimenticare certo il Trofeo ACI Vicenza Rally 2021, in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic, le cui premiazioni si sono svolte in occasione del Rally Meeting 2022 in Fiera a Vicenza. In poche parole, l’impegno di ACI Vicenza per il territorio è significativo ed i numeri del bilancio parlano chiaro: l’’Ente è sano, patrimonializzato e pronto a rispondere a nuove sfide della mobilità e della sicurezza che si presenteranno nel prossimo anno. Perché il fascino intramontabile delle auto si associa a valori importanti per le nuove generazioni. E proprio per questo ACI Vicenza sta organizzando due eventi di automobilismo storico: un raduno il 12 giugno prossimo, “Colli Berici, le Terre, le Vigne, le Ville” ed un concorso di eleganza l’11 settembre prossimo, “Trofeo di Eleganza di Vicenza – Città del Palladio”. Ma di questo vi parleremo ampiamente nel prossimo numero. maggio 2022 | GuidACI
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ACI INFORMA
A Vicenza mobilità sostenibile con le auto comunali L’Amministrazione cittadina ha iniziato il rinnovo dei suoi mezzi con cinque nuove Panda ibride. Il sindaco Francesco Rucco: “In questo modo riduciamo anche le emissioni inquinanti” ■ Il Comune di Vicenza guarda al futuro e alla mobilità sostenibile rinnovando anche il suo parco auto con cinque nuove Panda ibride (elettriche-benzina) che hanno consentito la rottamazione di altrettanti veicoli immatricolati tra il 1998 e il 1999. Si tratta delle prime acquisizioni realizzate con la formula del noleggio lungo, pari a 60 mesi e 50 mila chilometri, grazie all'adesione all'accordo quadro disponibile nel mercato elettronico di Consip. I nuovi ingressi sono stati presentati dal sindaco Francesco Rucco e dall'assessore con delega al provveditorato Marco Zocca. “Come amministrazione – ha af8
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fermato il primo cittadino - fin dall’inizio abbiamo deciso di cambiare passo con il noleggio a lungo termine, una formula che si usa sia nel pubblico sia nel privato, che permette di avere macchine praticamente sempre nuove. Nel caso della auto ibride, inoltre, il beneficio è anche di tipo ambientale: non solo svecchiamo il parco auto comunale, ma riduciamo anche le emissioni inquinanti. Il percorso è segnato, procederemo con il rinnovo di altri mezzi nei prossimi mesi”. "Con questi mezzi – ha aggiunto l'assessore Zocca - il Comune cambia strategia, applicando già con il Bilancio 2021 la formula del noleggio lungo al posto dell'acquisto, modalità che comporta una serie di vantaggi in termini di costi e, di conseguenza, permette di programmare più sostituzioni finalizzate al progressivo svecchiamento del parco auto. Già nel Bilancio 2022, infatti, abbiamo previsto l'arrivo di altri tre mezzi, tra cui un furgone". Molteplici sono del resto i benefici derivanti dalla tipologia di mezzi maggio 2022 | GuidACI
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individuati e dalla modalità di acquisizione, che prevede un costo mensile di noleggio di 122,35 euro oltre l’Iva per autoveicolo, compreso il cambio stagionale dei pneumatici invernali. In primo luogo l’alimentazione ibrida, doverosa scelta green di un'amministrazione attenta al contenimento delle emissioni di inquinanti in atmosfera, consente di non pagare la tassa di circolazione per tre anni. E' inoltre a carico della ditta che fornisce il noleggio lungo l'assicurazione, stipulata per responsabilità civile verso i terzi, responsabilità civile dei trasportati, guasti accidentali (con franchigia 400 euro), incendio, furto totale e parziale dell’autoveicolo, copertura dei rischi derivanti da eventi socio-politici, eventi naturali, atti vandalici, rapina, rottura cristalli, copertura assicurativa dei rischi di lesioni permanenti o decesso dei conducenti. Il contratto prevede infine che siano a carico del fornitore tutte le attività manutentive, i tagliandi e le revisioni periodiche. Il contratto di noleggio lungo si dimostra, in definitiva,più conveniente dell'acquisto sul piano della distribuzione dei costi economici e più agevole sul piano gestionale. 10
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Questa forma contrattuale, in particolare, assorbe tutte le incombenze manutentive dei singoli veicoli e consente di prevedere con più frequenza l’inserimento nel parco auto comunale di mezzi sempre efficienti, con una conseguente riduzione dei costi. Le cinque nuove auto saranno assegnate ai Centri servizi sociali territoriali, ai servizi generali e tecnici
in sostituzione di vecchi mezzi che saranno definitivamente dismessi. L'età media dei 21 veicoli che costituiscono il parco mezzi comunali destinato ai servizi generali, tecnici e sociali (esclusi i mezzi operativi, come i furgoni della protezione civile, e i veicoli della polizia locale) prima di questo noleggio era di circa 17 anni,dopo il noleggio si è abbassata a 11 anni.
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Ruote nella Storia 2022
Colli Berici, le Terre, le Vigne, le Ville Domenica 12 giugno 2022 Raduno di auto – moto storiche a carattere turistico - culturale
Per partecipare 0444.966046 sport@vicenza.aci.it www.vicenza.aci.it
ACI INFORMA
In città nuove luci per rendere sicuri gli attraversamenti Al via i lavori, per un costo di 200 mila euro, che riguarderanno anche l’asfaltatura di viale S. Lazzaro. L’assessore Matteo Celebron: “L’obiettivo è migliorare la circolazione stradale e la sicurezza dei pedoni” ■ Hanno preso il via alcuni lavori di messa in sicurezza degli assi viari primari, con una pluralità di interventi in punti nevralgici della città. “Si tratta di un piano pluriennale fortemente sostenuto dall’amministrazione per migliorare la circolazione stradale e la sicurezza dei pedoni – spiega il vicesindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron –. Il progetto, che viene redatto per annualità in modo tale da considerare le varie esigenze che progressivamente si manifestano, è composto da diverse tipologie di interventi, i più importanti dei quali sono il potenziamento dell'illuminazione zenitale di attraversamenti pedonali e l'eliminazione delle barriere architettoniche esistenti. Oltre a mettere in sicurezza ben 14 12
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passaggi pedonali esistenti a giugno si procederà con l'asfaltatura di viale San Lazzaro, a conclusione delle opere di complessiva riqualificazione della zona: il principale asse viario ovest della città risulterà completamente rinnovato ed in sicurezza. Sempre a giugno verrà, infine, realizzato un cordolo spartitraffico lungo una strada a grande percorrenza, la SR11, in corrispondenza dell’incrocio con via Carducci, nel Comune di Creazzo, al fine di impedire le manovre di svolta a sinistra, fonte di numerosi incidenti". Gli interventi e i dati di progetto Nello specifico, si andrà a potenziare l’illuminazione, con portali zenitali dedicati con luce a led, di 14 attraversamenti stradali, come già progressivamente attuato in varie parti della città in questi ultimi anni.
Si è partiti dall'asse Anconetta Postumia, dove saranno interessati dai lavori quattro attraversamenti pedonali esistenti; si proseguirà, quindi, in via Btg Val Leogra, di fronte al civico 85, in viale Trento, in prossimità del civico 201, e, infine, in viale San Lazzaro, con otto attraversamenti. Viale San Lazzaro sarà inoltre interessato, nel mese di giugno dopo la chiusura delle scuole, dalla completa riasfaltatura delle corsie in direzione Verona/Ponte Alto, con il rifacimento della segnaletica a conclusione della complessa opera di riqualificazione operata in questi ultimi due anni. Sempre a giugno, in un periodo in cui vi è minor traffico veicolare, si procederà con la realizzazione di un cordolo spartitraffico all’incrocio tra la SR11 strada Padana verso Verona e via Carducci, nel Co-
mune di Creazzo. L’intervento ha l’obiettivo di impedire le manovre di svolta a sinistra, causa di numerosi incidenti, invitando a fare ricorso alle due attigue rotatorie. La durata complessiva del cantiere è pari a 102 giorni. Non si prevedono, specialmente nella prima fase, particolari rallentamenti o impatti sulla viabilità, trattandosi di interventi puntuali. Anche la realizzazione del cordolo sulla SR11 non comporterà particolari disagi mentre molto impegnativo sarà l'intervento di asfaltatura di viale San Lazzaro che verrà svolto durante la pausa estiva delle scuole. L'importo complessivo degli interventi è di 200 mila euro. I lavori verranno eseguiti dall'impresa Erregi srl di San Martino di Lupari (PD). Il progetto è curato dal servizio Mobilità, trasporti e lavori pubblici. maggio 2022 | GuidACI
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Dalla Sapienza di Roma e la Bicocca di Milano un aiuto al Pums Il vicesindaco Matteo Celebron: “Il documento entrerà a far parte del Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Vicenza”. In un tessuto complesso bisogna fornire maggiori servizi per consentire di risparmiare tempo e denaro ■ Vicenza guarda a futuro e lo fa anche nell’ottica della mobilità: sostenibile, per quanto possibile ecologica, ma soprattutto funzionale e di servizio per i cittadini, ma anche per le imprese, piccole e medie, che rappresentano il tessuto produttivo del nostro territorio. Nasce così il documento prodotto per Confartigianato Imprese Vicenza dalle Università La Sapienza di Roma e Bicocca di Milano quale stimolo e supporto al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Vicenza. A presentare l’iniziativa il vicesindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron, il presidente di 14
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Confartigianato Imprese Vicenza Gianluca Cavion e Matteo Colleoni, professore ordinario all’Università Bicocca di Milano (Mobilità e trasformazioni urbane) che ha contribuito alla realizzazione del documento. Da qualche anno Confartigianato dedica particolare attenzione al tema della mobilità, anche attraverso CI.TE.MO.S. (Festival Città Tecnologie Mobilità Sostenibile). Per questo motivo, con riferimento al Pums elaborato dal Comune di Vicenza, ha voluto dare il proprio contributo sullo sviluppo del futuro della mobilità urbana locale commissionando uno studio ad hoc
agli Atenei de La Sapienza di Roma e Bicocca di Milano. Duplice l’obiettivo della ricerca, che ha preso il via nell’estate del 2021: da un lato, supportare le imprese nella conoscenza degli obiettivi e delle azioni del Piano (e delle relative ricadute pratico-operative) e dall’altro migliorare, direttamente, la mobilità nelle imprese (in qualità di importanti generatori/attrattori di mobilità) e, indirettamente, la mobilità nel sistema in cui le imprese operano. “La collaborazione tra i corpi intermedi e le istituzioni è sempre stata un punto di forza del nostro territorio – ha sottolineato Matteo
Celebron, vicesindaco con delega alla mobilità –. Il mio grazie va a Confartigianato Imprese Vicenza che, in sinergia con l’università La Sapienza di Roma e Bicocca di Milano, ha prodotto questo importante studio contenente proposte concrete per la nostra realtà urbana con temi come lo spostamento casa-lavoro dei dipendenti, la logistica delle merci e, più in generale, della mobilità. Si tratta di un documento che entrerà a far parte del Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Vicenza, uno
studio strategico per la nostra città per la gestione e la pianificazione della mobilità da qui al 2030”. “Con questa iniziativa abbiamo voluto continuare il dialogo con l’amministrazione di Vicenza su un tema, la mobilità, che è importante sotto molti punti di vista – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza - a partire da quello delle emissioni degli automezzi, fino ai “costi” che debbono sostenere, in termini di tempo e di denaro, le imprese e i cittadini per muoversi. Ben ven-
ga, quindi, il Pums che razionalizza la situazione in un’ottica nuova e, soprattutto, complementare con le realtà limitrofe che, contrariamente ad altri Paesi, sono quasi parte integrante della città. Molte aziende e centri direzionali, infatti, sono collocati nella prima cintura urbana movimentando persone e cose in gran quantità, non solo. Spostarsi, soprattutto in alcuni momenti della giornata, da un lato all’altro delle città, e della provincia diventa davvero problematico, soprattutto per chi deve rispettare tempi di lavoro e di consegna. Con lo studio che Confartigianato ha commissionato si è voluto, quindi, non solo fornire ulteriori elementi di riflessioni sul tema ma anche avere uno sguardo d’insieme della situazione, portando un fattivo e concreto contributo al Pums della città di Vicenza”. Il punto di partenza Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (in fase di approvazione) doterà la città di Vicenza di un nuovo importante strumento di programmazione delle politiche e degli interventi per la creazione di un sistema socio-territoriale ed economico delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Elementi centrali di questo sistema sono le numerose piccole e medie maggio 2022 | GuidACI
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imprese che hanno sede sul territorio cittadino e provinciale, le cui attività muovono quote consistenti di lavoratori (in qualità di attrattori di mobilità). Le merci da questi prodotte causano, a loro volta, quote significative di flussi di scambio che fanno delle piccole e medie imprese, oltre che attrattori, anche importanti generatori di mobilità. È, in tal senso, evidente che il nuovo strumento di pianificazione della mobilità urbana avrà conseguenze importanti sul sistema produttivo delle piccole e medie imprese vicentine. Così come il fatto che il modo in cui tale sistema risponderà agli interventi del Piano sarà di prioritaria importanza per il raggiungimento degli obiettivi di mobilità urbana sostenibile. I contenuti dello studio La ricerca ha voluto indagare, con metodi quantitativi (attraverso l’analisi di dati secondari statistici, di fonte Istat), trattati anche per mezzo di strumenti GIS di analisi di dati geografici, e qualitativi (tramite interviste semi-strutturate), le caratteristiche del territorio vicentino, partendo dal livello provinciale, passando per il sistema locale del lavoro di Vicenza, fino ad arrivare al livello urbano. Si è, infatti, partiti dalla consapevolezza che il sistema della mobilità urbano è strettamente legato e dipendente da quello extraurbano di “area vasta” e, perciò, inscindibile dalla comprensione di quelli che sono gli attrattori e generatori dei flussi di mobilità del territorio. Dopo una prima contestualizzazione, dunque, ed analisi della struttura insediativa, del sistema della mobilità locale e della struttura produttiva dell’area di Vicenza, tramite dati secondari di cui si è proceduto quando necessario alla geolocalizzazione, si è dedicata attenzione alle voci di alcuni cosiddetti “testimoni privilegiati”. Si tratta di attori economici e non solo, ai quali è stato chiesto quali fossero, a parer loro, gli aspetti più virtuosi e quali quelli più critici del16
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la quotidianità del trasporto merci e passeggeri. Tra questi ultimi si evidenziano: la difficoltà di by-passare il centro di Vicenza per potersi spostare nel resto delle aree di cintura, l’interesse per un Tpl più capace di rispondere alla necessità di spostamento quotidiane, la necessità per le aziende e gli attrattori di mobilità di ripensare la propria organizzazione per andare incontro alle necessità di spostamento sostenibile dei dipendenti e clienti. Gli esiti dello studio L’analisi dei dati ha evidenziato la forte frammentazione e distribuzione degli attrattori e generatori di flussi nel territorio, caratteristica di un tessuto urbano, quello del
Veneto in generale, reticolare, fatto di tanti nodi strettamente interconnessi tra loro. Una tale complessità necessita di una grande capacità organizzativa, in particolare dei suoi flussi, possibile solo grazie alla collaborazione degli attori che compongono il tessuto sociale e produttivo locale. In questo senso, sono emerse anche dalle voci degli intervistati la volontà e disponibilità a lavorare per la creazione di coordinamenti locali tra aziende ed attori economici che insistono su stesse porzioni di territorio (anche a livello sub-urbano, in ottica di distretto locale) nell’ottica di una gestione più virtuosa della mobilità.
Si è parlato esplicitamente dell’interesse per la creazione di Mobility Manager di “distretto”, capaci di fare sintesi tra necessità, risorse e capacità degli attori locali. In questo senso è cruciale il ruolo dei corpi intermedi, come Confartigianato, nel fare da mediatori degli interessi di un ricco ma frammentato tessuto produttivo con l’attore pubblico che si trova a dover veicolare gli sforzi nella direzione più virtuosa per la collettività. Non si tratta solo di uno sforzo necessario, ma anche di un’opportunità grazie alle possibilità di investimento e sviluppo legate al settore della mobilità sostenibile, supportate dal nuovo Piano na-
zionale della Ricerca, nel quale la collaborazione pubblico-privato appare come cruciale per la capacità di generare innovazione. Nuovi strumenti, prodotti e servizi, possibili solo grazie alla cooperazione tra attori e allo sviluppo di una cultura politica basata sulla conoscenza e sui dati, dai quali è sempre necessario partire per poter realizzare interventi informati ed efficaci. Il Gruppo di lavoro La ricerca è stata coordinata dal professore Fabio Massimo Frattale Mascioli (Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, elettronica e telecomunicazioni, Università di Roma – La Sapienza), fondatore del centro SIS.TER.POMOS, e dal
professore Matteo Colleoni (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca), direttore del CEMTET (Centro di Ricerca Mobilità, Turismo e Territorio). Il gruppo di lavoro tecnico è stato composto da: dottor Marco London (SIS.TER. POMOS srl - Università La Sapienza di Roma), architetto Massimiliano Roda (SIS.TER. POMOS srl - Università La Sapienza di Roma), dottor Simone Caiello (CEMTET - Università degli Studi di Milano-Bicocca), dottoressa Sarah Taranto (BASE - Università degli Studi di Milano-Bicocca), professore Mario Boffi (CEMTET - Università degli Studi di MilanoBicocca). maggio 2022 | GuidACI
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Matteo Colleoni “L’auto non va demonizzata ma… integrata” Il professore dell’Università Bicocca di Milano sottolinea come sia indispensabile l’integrazione tra mezzi pubblici e privati. Un parco macchine più moderno, le nuove fonti energetiche e i luoghi di interscambio sono indispensabili per guardare al futuro ■ “L’auto non va demonizzata, anzi, non facciamo della facile retorica. Tuttavia occorre un’integrazione tra mezzo pubblico e privato. E’ vero che l’italiano, un po’ per mentalità, in una logica antica che va cambiata, vorrebbe arrivare con la sua vettura fino sul sagrato del… Duomo però bisognerebbe creare dei nodi intelligenti come luogo di interscambio e dove lasciare i propri mezzi per usufruire di navette, autobus o altro. Ecco, a me piace parlare di una sorta di “salotti provinciali” in cui il semplice parcheggio di una volta va rivisto in un’ottica più moderna e dotata magari di 18
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ristoranti, servizi ed altro”. A parlare è Matteo Colleoni, professore ordinario all’Università Bicocca di Milano (Mobilità e trasformazioni urbane) uno dei docenti che ha collaborato al progetto commissionato da Confartigianato di supporto al Pums cittadino. “Il sistema italiano é molto dispersivo – prosegue – Rispetto ad altre nazioni il nostro Paese ha città ovunque, magari più piccole, quindi la mobilità rispecchia dinamiche molto peculiari. A tal riguardo un sistema informativo dei flussi risulterebbe determinante per trovare risposte e soluzioni per arrivare
a quel management della mobilità a nostro avviso fondamentale per guardare al futuro. Purtroppo, spesso non riusciamo ad attuare delle politiche integrate tra i differenti enti o soggetti chiamati in causa. Non ci vuole invece molto per creare delle applicazioni che possano fornire una rilevazioni attenta dei dati”. - L’ACI che ruolo potrebbe avere in tutto questo? “Innanzi tutto non bisogna pensare che l’auto sia la causa di tutti i mali. Purtroppo, però, abbiamo un parco di vetture vecchie, con 11 anni di media e, in questo momen-
to di crisi economica, il mercato dell’usato sempre più richiesto non contribuisce ad una rottamazione dei mezzi datati. In più, l’arrivo in Italia di popolazioni con fasce di reddito basse peggiorerà questo fenomeno. Di conseguenza, all’ACI spetta un ruolo di informazione e di sensibilizzazione nel far capire all’automobilista che il suo diritto
é anche quello degli altri, dell’utente del mezzo pubblico o della bici. Come dicevo prima, non servono gli estremismi. Abbiamo 39 milioni di automobili e i presidenti delle differenti sedi ACI possono fare moltissimo a livello di integrazione”. - Le auto elettriche ed ibride sono la soluzione?
“Una delle soluzioni, non certo l’unica, sono le fonti energetiche alternative, delle opportunità che prima non avevamo e che vanno sfruttate al meglio. I paesi ricchi vanno in questa direzione, che per quanto se ne dica porta dei benefici evidenti a livello di inquinamento, pur con il problema connesso dello smaltimento delle batterie ed altro” maggio 2022 | GuidACI
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ACI INFORMA
Entro il 15 maggio il cambio pneumatici Dal 15 aprile scorso un mese di tempo per mettere in regola i veicoli e non incorrere in sanzioni pesanti dal punto di vista finanziario. Ma si tratta soprattutto di una questione di sicurezza e, anche, di risparmio ■ Con l’arrivo della bella stagione si rinnova l’abituale scadenza del cambio degli pneumatici. Dallo scorso 15 aprile, infatti, e con trenta giorni aggiuntivi di tempo secondo le direttive della circolare della Motorizzazione civile n 1049/2014, gli automobilisti avranno tempo per regolarizzare la posizione del proprio veicolo. Il cambio non riguarderà due categorie: chi monta pneumatici quattro stagioni e chi ha gomme invernali ma con un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. Per i trasgressori ci saranno sanzioni amministrative piuttosto salate, comprese fra i 422 e i 1682 euro. Saranno previsti inoltre il ritiro del libretto di circolazione e la revisione obbligatoria del mezzo, oltre alla possibile decurtazione dei punti sulla propria patente di guida. Ricordiamo che circolare con pneumatici adatti alla stagione è 20
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di fondamentale importanza per la sicurezza stradale: gli pneumatici estivi si differenziano da quelli invernali perché, oltre ad avere una mescola differente che resiste alle alte temperature raggiunte dall'asfalto, posseggono una tassellatura più spessa, con scalanature longitudinali molto più sicure sul bagnato e, quindi, ottime per contrastare il rischio di aquaplaning
(un fenomeno causato dalla presenza di una sorta di pellicola d'acqua sull'asfalto, la quale provoca la perdita di contatto tra la strada e la gomma mandando la vettura fuori controllo). E, aspetto non trascurabile soprattutto in questo periodo che vede i prezzi dei carburanti saliti vertiginosamente alle stelle, le gomme giuste contribuiscono al risparmio di carburante.
ACI INFORMA
SERGIO MAISTRELLO
I bambini a lezione di educazione stradale Al campo scuola di via Bellini le prime giornate di prove pratiche a conclusione del progetto “On the road” che ha coinvolto 45 classi delle primarie di Vicenza per un totale di circa 850 alunni. Anima e motore dell’iniziativa Sergio Maistrello ■ Il campo scuola per l’educazione stradale di via Bellini è stato inaugurato nel 2012. Pensato per offrire l’opportunità a bambini e ragazzi di cimentarsi tra segnali e percorsi stradali in sella alla propria bicicletta, l’impianto viene usato dalle autoscuole ACI Ready2go per svolgere la prova pratica del progetto di educazione stradale “On the road”. Al progetto, inserito nel P.O.F. dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza, hanno aderito quest’anno 13 scuole primarie con 46 classi di terza quarta e quinta elementare per un totale di 850 ragazzi. Dopo tre ore di lezioni teoriche in classe, i ragazzi hanno la possibilità di mettere in pratica quanto appreso. Sotto l’occhio vigile degli istruttori dell’autoscuola, eccoli destreggiarsi tra semafori rotatorie 22
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e segnaletica varia. Chiediamo agli istruttori quali siano le cose più importanti che vengono insegnate. “Una cosa su cui insistiamo particolarmente è il comportamento in presenza del segnale “DARE PRECEDENZA” e del segnale “STOP”. Cerchiamo di far capire che quando vediamo questi due segnali siamo sulla strada secondaria, cioè meno importante, ma soprattutto che quando si trova lo STOP bisogna assolutamente fermarsi, anche se non arriva nessuno, perché è un incrocio particolarmente pericoloso e dove spesso manca la visibilità (che nel campo scuola è stata simulata con delle palizzate di legno). Sono poi presenti dei segnali di divieto, la cui forma, cerchi rossi, è stata più volte ribadita durante le lezioni.
Nel campo scuola è stato simulato un cantiere stradale dove la strada si stringe in maniera tale da far passare solo una bicicletta per volta. Da qui l’esigenza di conoscere il significato dei segnali “DIRITTO DI
Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go
PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI” (quello blu) e “DARE LA PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI” (quello rosso). Si fa anche notare che solitamente chi va ad occupare la corsia degli altri è colui che deve dare la precedenza. Il semaforo è una delle cose che attrae maggiormente i ragazzi e trovarsi a decidere se passare o no ha un certo fascino. Molti però non hanno le idee chiare sul suo funzionamento. Certo, sanno che col verde si passa e con il rosso ci si ferma, sul giallo i pareri sono discordi, ma prevale comunque l’idea che si possa passare comun-
que (in realtà la regola sarebbe fermarsi se si può in condizioni di sicurezza, altrimenti sgomberare sollecitamente l’incrocio). Quello che però non è chiaro perché alla domanda “Se io ho il semaforo rosso quelli di fronte che colore hanno?” molti rispondano “Rosso!” Infatti, quando girano a sinistra non si preoccupano minimamente di coloro che vengono di fronte, certi che il verde dia loro la precedenza. Ed è per questo che insistiamo molto nello spiegare che chi gira a sinistra, pur avendo il semaforo verde deve dare la pre-
cedenza a chi proviene di fronte e magari va dritto. Non poteva certo mancare nel campo scuola una rotatoria. Premesso che chiariamo ai ragazzi che tali incroci sono particolarmente insidiosi per i ciclisti passiamo poi alla spiegazione del comportamento. È ormai di uso comune nelle rotatorie la regola che prevede il diritto di precedenza per chi ha impegnato l’anello. Insistiamo quindi che nell’immettersi, guardino a sinistra e nel caso sopraggiunga qualcuno, si fermino a dare la precedenza. Ci soffermiamo poi sulla posizione da tenere. In alcune rotatorie viene ricavata una vera e propria pista ciclabile all’interno, solitamente di colore rosso. Ed è lì che i ciclisti hanno l’obbligo di circolare. In alternativa, i ciclisti devono rimanere vicino al margine destro. Nel campo scuola è stato riservato un incrocio, privo di segnali, nel quale solitamente posizioniamo a turno qualche ragazzo che sperimenta il duro lavoro del vigile (tra l’altro divertendosi molto!). Riteniamo che questa sia una prova educativa, che insegna ai ragazzi a rispettare coloro che portano la divisa. Inutile dire che tutti i ragazzi durante le prove indossano il caschetto protettivo che, come si sa, non è però obbligatorio sulla strada. Durante le lezioni ne spieghiamo l’utilità e ne raccomandiamo l’uso anche al di fuori della giornata al campo scuola. Al termine della giornata viene consegnato un patentino/attestato a ricordo della partecipazione al corso teorico/pratico del progetto “On the road”. “Educa i bambini e non sarà necessario punire gli adulti” (cit.) questa è la nostra convinzione. “Il miglior dispositivo di sicurezza è… un guidatore preparato” è il nostro motto. maggio 2022 | GuidACI
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ACI INFORMA
Gran finale per la “Strada giusta” all’ottava edizione
“La guida sicura non è social” il tema di quest’anno elaborato in maniera multimediale dai ragazzi i cui video verranno esaminati in questi giorni in attesa di conoscere i vincitori che verranno poi premiati a giugno ■ Come abbiamo più volte ricordato, l’ACI ha da sempre una doppia anima. Da una parte, nel suo statuto di Federazione dello sport motoristico, c’è il cuore che pulsa per le corse, per la velocità e per tutti quegli eventi di grande richiamo per gli appassionati del settore. Dall’altra, nel suo ruolo di Ente, c’è la testa che mette al primo posto l’educazione stradale e i grandi temi della sicurezza quando si è al volante. ACI Vicenza, con in testa Luigi Battistolli che al suo ruolo istituzionale affianca quello di pilota da tutti conosciuto come “Lucky”, indossa al meglio la sua duplice veste con un occhio di particolare riguardo per i giovani. E proprio ai giovani o, meglio, ai 24
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giovanissimi, sono rivolte le giornate di educazione stradale che hanno preso il via lunedì 2 maggio al campo scuola di via Bellini e di
cui parliamo in altre pagine Si tratta del gran finale del progetto “On the road”, che ha coinvolto 13 scuole della città per un totale di 46
La tecnologia si evolve per imparare a guidare In funzione nell’autoscuola Quattroruote di Lonigo il nuovo simulatore firmato ACI Ready2Go, uno strumento didattico per far approcciare i ragazzi al volante in modo sicuro ed innovativo SILVIA MASETTO ■ Il nuovo simulatore di Guida Ready2Go di ACI si è evoluto e ora permette ai nostri allievi di simulare realisticamente ogni condizione di guida, urbana, extraurbana ed in ogni condizioni meteo. Si tratta di uno strumento didattico che ci permette di far approcciare i ragazzi alla guida in modo sicuro e innovativo. L’allievo non si trova più davanti ad un televisore, ma indossa un visore VR che, abbinato al nuovo software, diventa immersivo e consente una visione realistica e completa dell’abitacolo e dell’area circostante al veicolo, come se l’utente si trovasse veramente in auto. L’allievo può cimentarsi per la prima volta nell’utilizzo di pedaliera, camclassi (terze, quarte e quinte) e circa 850 bambini. Dopo la teoria svoltasi nei mesi scorsi con Sergio Maistrello ecco dunque la prova pratica, in bicicletta, rigorosamente muniti di caschetto, in cui mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Alla fine tutti i partecipanti riceveranno un attestato/patentino finale Ma il mese di maggio rappresenta il gran finale anche per “La strada giusta”, il progetto rivolto agli studenti delle scuole superiori di
Vicenza e provincia, che ha festeggiato la sua ottava edizione: oltre 3.000 i ragazzi coinvolti in un’iniziativa promossa in collaborazione con la Prefettura e l’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza e resa possibile grazie alla collaborazione con le Autoscuole ACI Ready2go Vicenza. “La guida sicura non è social” il tema di quest’anno (ndr. nel 2021 era stato “Allaccia la mascherina” ricollegandosi all’emergenza sanitaria da Covid) che verrà poi ela-
bio di velocità e volante, senza i pericoli e lo stress di una prima guida su strada. L’istruttore vede tutte le operazioni che l’allievo compie, tramite un tablet collegato, in modo da poter intervenire e correggere comportamenti sbagliati ed errori. Ora possiamo utilizzare questo strumento per effettuare la prima guida anziché su strada, direttamente in aula, in modo sicuro e gratuito per i nostri allievi, che hanno l’opportunità di imparare i comandi, l’impugnatura del volante, la posizione in corsia, e l’utilizzo del cambio, senza l’impiego di una vera e propria guida. Oltre alle prove su strada urbana e extraurbana, l’allievo può cimentarsi nelle aree pratiche del Centro di Guida Sicura ACI - Sara di Vallelunga: slalom veloce, prova di frenata d’emergenza, sovrasterzo e sottosterzo sono solo alcune delle prove che i ragazzi sono in grado di testare a simulatore, e che avranno poi l’opportunità di provare direttamente in autodromo durante i corsi di guida sicura gratuiti a cui possono partecipare nel corso dell’anno. L’impiego del simulatore di guida ci consente di avere un approccio ecologico ed etico per effettuare le prime guide oppure le guide di miglioramento (parcheggi, manovre, inversioni di marcia, ecc.) in quanto queste lezioni vengono effettuate dall’istruttore direttamente in aula, senza l’impiego dell’autovettura accesa e il consumo di carburante, e per l’allievo sono gratuite. borato in maniera multimediale dai ragazzi che parteciperanno ad un concorso con tanto di premiazioni finali dei migliori video, esaminati in questi giorni appunto in attesa di conoscere i vincitori che verranno premiati a giugno. Già perché ACI Vicenza non è solo servizi ed informazioni, bensì un Ente che ha nella formazione uno “status” indispensabile per pensare ad una mobilità virtuosa a 360 gradi. E l’educazione stradale inizia fin da piccoli. maggio 2022 | GuidACI
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ACI INFORMA
A Vicenza il targa system per rilevare le infrazioni In arrivo una nuova rete di telecamere per monitorare i mezzi in transito e rilevare eventuali irregolarità ■ Monitorare i mezzi in transito per rilevare irregolarità e contrastare tempestivamente fenomeni criminali come il furto di automobili. Servirà soprattutto a questo la nuova rete di telecamere per la lettura delle targhe (targa system) di cui si sta dotando il Comune in affiancamento al sistema di videosorveglianza cittadino. In queste settimane i primi tre portali sono in fase di installazione, mentre la Regione del Veneto ne ha finanziati altri tre e la giunta ha dato il via libera al disciplinare per il trattamento dei dati personali. "E un progetto in cui crediamo molto - dichiara il sindaco Francesco Rucco - e che lo stesso Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza ci ha invitato a implementare. Grazie a questi portali, infatti, potremo blindare tutti i punti strategici di entrata ed uscita dalla città e garantire così alle diverse centrali operative il monitoraggio praticamente completo dei mezzi in transito. In queste settimane è in corso l'installazione dei primi tre portali in Riviera Berica (all'altezza del passaggio pedonale vicino alla Rotonda), in strada Marosticana (vicino al centro commerciale Schiavotto) 26
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I primi tre portali saranno installati in Riviera Berica, strada Marosticana e in viale Trieste e se ne aggiungeranno altri tre in viale della Scienza, Ponte Alto e Viale della Pace e in viale Trieste, alla rotatoria con viale Fiume. Per l'acquisto, il posizionamento e il collegamento di questi tre targa system la Regione del Veneto ha concesso un finanziamento di 30.193 euro a cui il Comune ha ag-
giunto 38.737 euro per un totale di 68.930 euro. Nel frattempo l'amministrazione comunale ha deciso di implementare la rete, dotandosi di altri tre impianti da collocare in viale della Scienza, a Ponte Alto e in viale della Pace. Per questi ulteriori portali nei giorni scorsi la Regione ha concesso un nuovo finanziamento di 45.774 euro a cui il Comune aggiunge 60 mila euro per un totale di 105.774 euro. Infine, la giunta comunale ha approvato il disciplinare per il trattamento dei dati personali relativo all'utilizzo di questi dispositivi, in modo da poter dare il via ai controlli non appena i primi tre portali saranno stati collaudati.
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Automobile Club Vicenza
RINNOVO PATENTE tel. 0444/966046; mail: assistenza@vicenza.aci.it Per gli orari consultare il sito www.vicenza.aci.it Non è necessario prendere appuntamento IMPORTANTE Il Ministero ha prorogato ulteriormente la validità dei titoli di guida: per quelle che scadono dal 31 gennaio 2020 al 31 marzo 2022 la validità è fissata al 29 giugno del 2022 CONSULENZA AUTOMOBILISTICA - PRATICHE AUTO Continuerà ad essere svolto su prenotazione con i consueti orari. BOLLO AUTO Il pagamento bollo avviene senza prenotazione. Trasferimenti di proprietà e pratiche auto su prenotazione. CONTENZIOSO BOLLI: per gli accertamenti della Regione Veneto si prega di prendere appuntamento via mail all’indirizzo tasse@vicenza.aci.it indicando il nome e cognome e il numero di telefono. Pagamento bollo-auto, tessere ACI e servizi sportivi senza prenotazione
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DOLOMITI BRENTA RALLY
ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
Manuel Sossella sale subito in vetta
Il pilota di Torri di Quartesolo ha conquistato la prima edizione della gara scattata da Andalo, in Trentino, in coppia con il giovanissimo Matteo Zaramella. Aveva deciso di affrontare la competizione per compiere alcuni test con la Hyundai della Friulmotor e invece l'ha addirittura vinta ■ Si è presentato al via senza l'abituale navigatore, chiamando al suo fianco il giovanissimo Matteo Zaramella, poco più di 19 anni, che da qualche tempo lo affianca nei test. E un test sarebbe dovuto essere, il primo Dolomiti Brenta Rally organizzato dalla Power Stage dello scledense Enrico Tessaro, in preparazione del Rally del Taro, valido per l'Irc, torneo al quale punta. Invece per Manuel Sossella la gara con partenza ed arrivo ad Andalo, paese a due passi da Molveno dove nacque ed è sempre vivo il ricordo di Attilio Bettega, è andata ben oltre le aspettative tanto è vero che, tra una prova di assetto e l'altra, se l'è pure aggiudicata. Un inizio inaspettato per il driver di Torri di Quartesolo, una vera e propria “serendipità”, che nelle speciali 28
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Daprà e Battaglin costretti al ritiro mentre lottavano per la leadership. Piazza d'onore per Pietro De Tisi - Alessio Angeli e bronzo per gli aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti tutti su Skoda Fabia Rally2 Evo
all'ombra delle Dolomiti del Brenta puntava a prendere confidenza con la Hyundai i20 R2 messagli a disposizione dalla Friulmotor, giusto per togliersi d'addosso la ruggine e ritrovare la sintonia coi cavalli del motore. Cammin facendo, però, si è accorto che avrebbe potuto lasciare il segno e non si è lasciato sfuggire l'occasione apponendo, già che c'era, la firma nell'albo d'oro del primo Dolomiti Brenta Rally. Il navigatore, per altro, ci ha messo del suo, assecondandolo con le note e rispettando la tabella di marcia, nonostante il timore revernziale nei confronti dell'illustre e medagliato compagno di corsa. Il vicentino ha dato la zampata giusta a partire dalla quarta delle sei prove in programma, incamerando così punti preziosissimi per il Tro-
feo Aci Vicenza che proprio ad Andalo ha preso le mosse. A monopolizzare la scena, fino alla quarta prova, era stato Matteo Daprà, affiancato da Fabio Andrian su Skoda Fabia Rally2 Evo, al comando, dopo il primo giorno di gara con quattro secondi di vantaggio su Alessandro Battaglin e Selena Pagliarini. Avversario ostico per tutti, il marosticense, anche lui al volante di una Hyundai i 20, che quando c'è da pestare sul gas non fa complimenti. A fermarlo, stavolta, non sono stati gli altri equipaggi ma una sciagurata uscita di strada nel corso del terzo tratto cronometrato denominato “Val Lomasona”. Gran botta e tanta paura per l'equipaggio che fa coppia anche nella vita. Fortunatamente gli accertamenti me-
dici hanno escluso danni, a parte, s'intende, quelli subiti dal mezzo. E una toccata è costata anche a Matteo Daprà la leadership, costringendolo a lasciare “campo libero” a Manuel Sossella, nel corso del primo passaggio sulla “Sporminore”. Il botto ha compromesso l'affidabilità della vettura costringendo il pilota a fermarsi dopo essere retrocesso in terza posizione. Fuori due primi attori come Daprà e Battaglin, sul palcoscenico oltre all'indiscusso Sossella ha recitato da consumato artista Pietro De Tisi, ottima "spalla" Alessio Angeli che, pur essendo un "debuttante" sulla Skoda Fabia Rally 2 Evo, ha messo le mani sull'argento, senza lasciar spazio al resto della rombante compagnia. Sul gradino più basso del podio si sono piazzati gli aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti (Skoda Fabia Rally2 Evo), attardati da un testacoda nel corso della terza prova speciale, costato quindici secondi. Quarta piazza, invece, per la Skoda Fabia Rally2 di Daniele Tabarelli, affiancato da Mattias Conci, pure lui incappato in una “toccata” nella seconda speciale e, successivamente, rallentato da un calo di potenza del motore nella fase centrale del rally. Grande la soddisfazione, tuttavia, per aver spiccato il miglior tempo nella quinta prova. maggio 2022 | GuidACI
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A chiudere la “top five” ci hanno pensato Alessandro Zanolli e Denis Pozzo, su Skoda Fabia Rally2, costantemente nelle zone alte della classifica generale e davanti a tutti nell’ultimo tratto cronometrato. Roberto Daprà, invece, oltre ad aver conquistato il sesto posto, ha fatto sua anche la vittoria nel confronto riservato alle vetture a due ruote motrici. Ha corso in coppia con l'amico Daniel Pozzi, al volante della Ford Fiesta Rally4 con la quale sta affrontando il FIA European Rally Championship, il campionato europeo che lo vedrà coinvolto nelle prove speciali del Rally Islas Canarias. Alle spalle dell'emergente pilota trentino si è posizionato Fabio Farina. Un settimo posto di 30
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grandi contenuti, quello del driver, chiamato ad incrementare il feeling con la Peugeot 208 Rally 4, vettura condivisa con Gabriele Zanni al centro di una programmazione articolata sulle strade del Campionato Italiano assoluto Rally. Maurizio Pioner e Bruna Ugolini, pur rallentati nella prima fase di gara da un problema meccanico e da una errata scelta di gomme attuata nella fase centrale del confronto, hanno conquistato l'ottavo posto della generale, precedendo la Renault Clio S1600 di Christian Toscana e Fabio Turco, bravi a reagire ad una débacle meccanica lungo la terza speciale a seguito del contatto con un sasso. La Skoda Fabia Rally2 di Mirco
Sellaro e Manuel Campagnolo su Skoda Fabia Rally si sono garantiti l'ingresso nella top ten all’ultima prova prima della bandierina a scacchi. Il primo Dolomiti Brenta Rally è entrato così con tutte le carte in regola nel panorama rallistico nazionale, proponendo tratti cronometrati mai percorsi fino ad oggi dai piloti. Grande la soddisfazione espressa a fine gara dai responsabili di Power Stage, - Enrico Tessaro su tutti - che hanno trovato ottima collaborazione e partner fidati nell'Automobile Club Trento e nelle amministrazioni comunali di Andalo, Cavedago, Campodenno, Comano Terme, Fai della Paganella, Fiavè, Spormaggiore e Sporminore.
"Sono contento per Matteo Sarà un bravo navigatore" Il vincitore ha parole di elogio per il coequipier che ha preso il posto di Gabriele Falzone all'ultimo momento: “galeotto” nell’incontro il dentista ■ "Invece dei soliti test ho preferito misurarmi in una gara vera, grazie all'invito rivoltomi da Enrico Tessaro che del Dolomiti Brenta Rally è l'organizzatore. È stata un'occasione importante per provare la Hyundai i20 R2 della Friulmotor, macchina con la quale affronterò l'International Rally Cup con l'obiettivo di lottare per la conquista del successo finale." Manuel Sossella torna da Andalo con la conferma che la Hyundai è un'ottima vettura e che le sue doti di guida non si sono appannate durante la lunga pausa invernale. "Ho disputato l'ultima gara lo scorso novembre, conquistando il secondo posto nel Città di Schio organizzato sempre da Pawer Stage. In vista del Rally del Taro, in calendario a fine maggio, avevo in programma una serie di pro-
ve. L'offerta di Tessaro è caduta a proposito. Mi sono iscritto, ho gareggiato contro avversari tosti e determinati e ho potuto mettere alla frusta una macchina che non conoscevo in quanto quella portata ad Andalo è l'ultima versione della Hyundai i20, identica a quella che guida Giandomenico Basso nelle prove del campionato italiano assoluto. Sono partito tranquillo, senza esagerare, per prendere confidenza col mezzo - aggiunge Sossella - proprio come se stessi affrontando un test. All'inizio ho provato due settaggi differenti, giusto per capire le reazioni. Trovato quello ottimale, ho cominciato a darci dentro, pungolato dai tempi degli avversari e dal fatto che pur correndo con attenzione non ero poi lontano dai vertici. Il percorso insidioso e velo-
ce mi ha solleticato. Così ho mollato gli indugi, aumentando via via il ritmo sino a conquistare la leadership. Ho rischiato di mandare tutto all'aria nella penultima prova quando mi sono girato e la macchina s'è spenta. Ho perso una quindicina di secondi, ma non il comando. La macchina mi ha impressionato - aggiunge il driver vicentino - Telaio e sospensioni sono ottimi; migliorata è anche la coppia. Rispetto alla versione precedente forse il motore ha perso qualcosa in alto per via della coppia, ma i tecnici stanno già lavorando. I meccanici della Friulmotor sono precisi e puntuali. Mi sono trovato bene anche con le gomme Pirelli. Ad Andalo il test è andato oltre le aspettative..." Quanto al suo navigatore in "erba" ha solo parole di elogio: "Sono contento di aver vinto con Matteo al mio fianco. Sarebbe dovuto esserci Gabriele Falzone, ma all'ultimo momento è stato costretto a dare forfait. Ho chiesto a Matteo, che conosco perché mi segue durante i test, se se la sentiva di correre con me. Ha accettato con entusiasmo. Ha solo 19 anni e neanche venti gare alle spalle, però se l'è cavata bene. Alla prima esperienza con una vettura R5 ha trovato la vittoria. Una grande soddisfazione. Matteo vive a Due Carrare, nel Padovano, corre nelle gare per auto storiche al fianco di Alessandro Rampin, che è il mio dentista. È stato proprio Alessandro a farmelo conoscere. In gara è stato tranquillo e preciso. Diventerà un bravo navigatore, ne sono certo. Dal Taro tornerò a far coppia con Gabriele. Corriamo insieme da otto anni e, insieme, ci siamo tolti delle grosse soddisfazioni. Il mio programma prevede, oltre al Taro, anche il Casentino e il Città di Bassano, validi per l'Irc. Chiuderò la stagione quasi sicuramente con il Città di Schio dove lo scorso anno, pur vincendo quattro delle sei prove in programma, sono stato battuto da Efrem Bianco." maggio 2022 | GuidACI
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RALLY VALSUGANA HISTORIC
ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
Marsura non dà scampo e domina la gara dall'inizio alla fine Il trevigiano con la Porsche 911 Rsr in coppia con Massimiliano Menin ha tagliato davanti a tutti il traguardo della prestigiosa competizione trentina ritornata a pieni giri dopo la pausa provocata dal Covid ■ Una corsa a senso unico. In testa dall'inizio alla fine, con decisione e coraggio, firmando le prime quattro prove speciali giusto per mettere tra sé e il primo degli avversari oltre un minuto abbondante per poi gestire l'enorme vantaggio sulle ultime due dando così modo prima a Filippo Zanin e poi ad Alessandro Nerobutto la soddisfazione di cogliere due successi parziali. Bernardino Marsura non ha dato scampo agli arrembanti equipaggi calati a Borgo Valsugana con l'intenzione di riportare agli antichi fasti il rally storico sospeso negli ultimi anni per via del Covid. Una gara molto amata dai piloti, quella trentina, allestita con la complicità del Team Bassano comandato da Mauro Valerio, ed anche in questa ripresa i partecipanti 32
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sono stati numerosi: ben 93 equipaggi alla partenza. Con la Porsche 911 Rsr Marsura ha fatto quello che ha voluto, ben coadiuvato dal navigatore Massimiliano Menin, già compagno di
sfide quando i due correvano i rally moderni con uguale grinta. L'inizio è stato subito elettrizzante perché Andrea Smiderle, "sbarcato" negli storici in coppia con Alberto Bordin, gli è rimasto incollato
Qui: Lucia Zambiasi e Giorgio Costenaro sul podio e la loro Stratos durante l'Assistenza tra una prova e l'altra;
Grande prestazione di Alessandro Nerobutto e Paolino Oriella con la Ford Escort Rs che hanno conquistato l'argento davanti alle Bmw M3 di Filippo e Massimiliano Zanin ad appena tre decimi, sfruttando la potenza della Sierra Corsworth pazientemente costruita in due anni, partendo dalla base, con la bravura e l'intelligenza della Promotor di Rubano.
I test, affrontati lungo la salita di Altissimo, avevano dato riscontri positivi allo scledense. La Ford, messa alla frusta, non aveva mai accusato problemi di gioventù. Invece in gara il motore s'è messo
improvvisamente a "ratare" dopo appena quattro chilometri dalla partenza della seconda speciale, con la classifica in bilico. Per evitare guai maggiori Smiderle ha alzato bandiera bianca preferendo fermarsi. Marsura, liberatosi dell'incomodo avversario, ha così avuto la strada spalancata verso una clamorosa vittoria che né Massimo Zanin e Filippo Zanin, padre e figlio, entrambi su Bmw M3 sono riusciti a contrastare. I due hanno praticamente gareggiato fermando i cronometri su tempi simili ma pur viaggiando velocissimi non sono mai riusciti ad avvicinare la coppia di testa. Costretto alla resa anche il comasco Enrico Volpato, Sordelli il coequipier, tradito dal motore della sua Escort Rs. Dopo la terza prova, Trenca, Marsura aveva già un vantaggio che sfiorava il minuto su Massimo Zanin, coadiuvato alle note da Cristiano Rosina, mentre Andrea Biasiotto, pure lui su Bmw M3, accusava un distacco di 1'22", di poco davanti a Filippo Zanin in coppia con il bassanese Alberto Cerantola. Portato il margine di sicurezza a 1'09" dopo la quarta rilevazione (Spiado), Marsura toglieva quel tanto di gas da permettere a Filipmaggio 2022 | GuidACI
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Qui: Pietro Ometto festeggia la sua duecentesima gara insieme al suo trentesimo compleanno
Tradito dal motore della sua Ford Cosworth 4x4 lo scledense Andrea Smiderle al debutto nei rally storici po Zanin di vincere la quinta prova con un decimo su Massimo e 1"7 sul leader. Il capolavoro, però, lo ha fatto Alessandro Nerobutto, nella prova finale, con un tempone che ha sorpreso tutti. Il pilota di casa ha sfruttato tutti i cavalli della sua Ford Escort Rs, rispettando le note dell'amico Paolino Oriella, nell'insolita veste di navigatore, tanto da relegare il secondo, Andrea Biasiotto, a 17"9 e Filippo Zanin, terzo, addirittura a 28"9. Distacchi abissali. Bernardino Marsura, sicuro del risultato messo in cassaforte, s'è preso addirittura il lusso di chiudere a 59"2. Con il successo parziale Nerobutto ha scalato la classifica passando dal quarto al secondo posto assoluto, conquistando così un merita34
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tissimo e soprendente argento. «Se ci fossero state altre due prove - ha commentato al traguardo il patron della Hawk Racing Club, Filippo Bordignon - il nostro portacolori avrebbe potuto rosicchiare altri secondi ai vincitori. È stato comunque fantastico perché è salito
per la prima volta sulla Escort RS solamente al momento delle verifiche, senza avere il tempo di capirne le caratteristiche. Si è migliorato prova dopo prova e lo scratch finale ha confermato il suo potenziale.» Per restare in "Casa Nerobutto", anche Matteo con Cristian Stefani sul
Qui: La Lancia 037 di Scariot; a sinistra: La Bmw M3 di Biasiotto-Lizzi; sopra: Alvise Scremin del Team Bassano all'opera per "assistere" i piloti; sopra a destra: Un momento delle verifiche tecniche
sedile di destra, stava disputando un ottimo rally prima di essere tradito dal cavo dell'acceleratore. Sul podio Marsura ha festeggiato a... bollicine. E di prosecco se ne intende, essendo un produttore di ottimi vini e spumanti in quel di Guia, paese alle porte di Valdob-
biadene dove vive. Sul gradino più basso del podio sono saliti Filippo Zanin ed Alberto Cerantola, vincitori nel 4° Raggruppamento. Papà Massimo Zanin ha chiuso al quarto posto, davanti a Biasiotto-Lizzi e a Voltolini-Morelli su Porsche 911 Sc.
Settimi Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi con la bellissima Lancia Stratos mentre i fratelli Geronimo e Francesca Nerobutto hanno occupato l'ottava piazza con la Golf Gti. La top ten è stata completata da Tirone-Merendino su Porsche 911 e Iccolti-Ferrarelli finalmente al traguardo con la Ford Sierra Cosworth. Agostino ha guardato con un velo di nostalgia la Porsche 911 Rsr dei vincitori. Un paio di anni fa la vettura era sua. Lorenzo Delladio ha concluso solo al quindicesimo posto, compleci problemi vari, con la Porsche 911 SC ma ha festeggiato il suo navigatore, il bassanese Pietro Ometto che proprio al Valsugana ha tagliato il personale traguardo di 200 rally disputati.A Trent'anni è un record! La prova del Trofeo A112 Abarth Yohokama è stata vinta da Matteo Armellini e Marco Comunello. I due amici hanno preceduto Manuel Oriella e Luca Mengon e Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras. Coppa delle scuderie al Team Bassano, argento alla Hawk Racing Club.
COPPA DEI COLLI BERICI
ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
Rugo-Varaschini mettono tutti in riga
Nella gara organizzata dal Rally Club Team si è imposta una A112 Junior davanti alla Fiat 1100/103 di Ferrara-Camporese e alla Golf Gti di Zago-Serafini ■ Una A112 Junior ha messo in riga le 34 vetture, costruite prima del 1990, che hanno affrontato la terza edizione della Coppa dei Colli Berici, gara di regolarità turistica organizzata dal Rally Club Team di Isola Vicentina presieduto da Renzo “Gek” De Tomasi e andata in scena nell'ultimo week end di aprile lungo quattordici prove di abilità tracciate da mani esperte sui colli che circondano il capoluogo vicentino. Carlo Rugo e Paola Varaschini si sono aggiudicati il primo posto precedendo l'esperto Alberto Ferrara, coadiuvato da Daniela Camporese al volante di una Fiat 1100/103, in virtù di una precisione sui pressostati che ha confermato la loro abilità nella disciplina che premia chi sa scandire il tempo con la puntualità di un cronografo svizzero. Il gradino più basso del podio è stato conquistato da Gianluca Zago e Marco Serafini a bordo di una Volkswagen Golf Gti. La quarta piazza è stata invece appannaggio 36
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di Antonio Faccin e Silvia Dal Santo su MG A, bravi a contenere l'assalto di Luca Fichera e Francesca Dalla Rizza su Fiat 850 Special. Maurizio Pozzan e Paolo Saletti, sempre protagonisti nelle gare di
regolarità, stavolta non sono andati oltre il sesto posto con la loro Porsche 914, precedendo Fabio Sorgato e Monica Gianesini con la Citroen AX GT ed Enzo Scapin ed Ivan Morandi. Il gentleman driver
Nella prova riservata alle auto moderne successo di Ivano Ceci e Barbara Botti
bassanese ha corso anche lui con una Fiat 850 Special dopo aver gareggiato nelle gare di apertura della nuova stagione con la Lancia Beta coupè. Avrebbe potuto ambire ad un piazzamento migliore, Scapin, se non avesse "bisticciato" con il cronometro in alcuni passaggi. Avrà modo rifarsi perché molto bravo e preparato e, soprattutto, con un'esperienza in fatto di centesimi di secondo che affonda le radici lontana nel tempo. Un altro specialista della regolarità, Marcello Balloni, in coppia con Giancarlo Catarsi su Autobianchi A112 Abarth, si è piazzato al nono
posto assoluto, anticipando sul traguardo Andrea e Flaviano Vignato su Lancia Fulvia coupè. Primo equipaggio femminile, festeggiatissimo, quello composto da Viviana Masiero e Laura Brunello su A112 che hanno concluso la gara al ventesimo posto. Nella speciale classifica riservata alle auto moderne il primato è stato colto da Ivano Ceci e Barbara Botti su Fiat Cinquecento Abarth. I due hanno distanziato Tomas Sartore e Sonia Cipriani su BMW 325i mentre Fabio Barison e Adriano Paggiarin con la loro Peugeot 205 GTI hanno conquistato il bronzo. Ai piedi
del podio sono rimasti Giovanni Omarchi e Laura Butturini su Porsche 993 mentre la quinta piazza è stata occupata da Lorenzo Franzoso ed Elisabetta Russo su Subaru Impreza. Soddisfatto, alle premiazioni, il patron della manifestazione, Renzo De Tomasi, instancabile organizzatore di gare motoristiche. Prossimo impegno per il poliedrico“Gek”sarà il Rally Campagnolo storico valido per il campionato tricolore. Tutto il Rally Club Team è già all'opera per presentare anche quest'anno una competizione considerata tra le più belle, selettive e difficili del torneo italiano. maggio 2022 | GuidACI
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RALLY CAMPAGNOLO
Iscrizioni aperte e il 17° Rally Campagnolo inizia a scaldarsi In programma il 28 maggio la corsa, organizzata dal Rally Club Team con la collaborazione di ACI Vicenza, sarà il quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally auto storiche. Un’unica giornata di gara: rivisto il percorso ■ E’ partito il conto alla rovescia. Si sono aperte le iscrizioni alla 17^ edizione del Rally Campagnolo Storico, alla 13^ del Campagnolo Historic regolarità sport e 4^ del Campagnolo Legend regolarità a media, tris di gare organizzate dal Rally Club Team capitanato da Renzo De Tomasi: il termine ultimo per il perfezionamento delle adesioni come da procedura ACI Sport è fissato per le ore 24 di venerdì 20 maggio. Quarto appuntamento del CIR Auto Storiche, il rally si svilupperà in unica giornata di gara, sabato 28 maggio, su di un percorso di 322 38
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chilometri 93,16 dei quali suddivisi nelle quattro prove speciali da ripetersi, per un totale di otto tratti cronometrati, ed altrettante prove di precisione per l’annessa regolarità sport. La partenza è prevista alle 8.01 dalla centrale Piazza Marconi di Isola Vicentina che dalle 19.10 si animerà una seconda volta con l’arrivo delle vetture. Il tutto preceduto dalle operazioni di verifica il giorno precedente, venerdì 27, secondo un programma che vede le sportive ospitate dalle ex Scuole Elementari in Via Canova seguite dalle tecniche per le quali sarà a disposizione un’ampia area
in Via dell’Artigianato nella Zona Industriale “Scovizze” della località vicentina. La mattinata sarà dedicata alle verifiche del rally e il pomeriggio alle regolarità. La distribuzione del road book avverrà sabato 21 maggio dalle 8 alle 12.30 nella sede del Rally Club Team in via Scotte, sempre ad Isola Vicentina e nella medesima giornata sono autorizzate le ricognizioni del percorso, in parte rivisto rispetto allo scorso anno: sarà la “Gambugliano”, leggermente accorciata ad aprire la sfida contro il cronometro seguita dalla “Recoaro 1000” che cambia verso partendo
Qui: Lucio Da Zanche vincitore di quattro edizioni del Campagnolo
dalla Montagna Spaccata. Torna dopo alcuni anni la “Altissimo”, la più corta delle quattro, e il giro viene completato dalla “Santa Caterina” che si percorrerà come nel 2019. Il tutto inframezzato da un parco assistenza, due riordini e quattro zone remote per l’assistenza oltre a sei zone refuelling. In aggiunta ai protagonisti del tricolore, ad Isola Vicentina sono attesi gli sfidanti del Trofeo A112 Abarth Yokohama per il loro quarto round, quelli per il terzo del Memory Fornaca, Michelin Historic Rally Cup e Trofeo Rally ACI Vicenza. Il Campagnolo Historic regolarità sport ritroverà tra gli iscritti anche i protagonisti del Trofeo Tre Regioni al quinto impegno stagionale mentre per gli specialisti della regolarità a media il Campagnolo Legend sarà il palcoscenico del secondo appuntamento della Serie tricolore. maggio 2022 | GuidACI
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CRONOSCALATA DEL COSTO
ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
Sulla Salita del Costo Christian Merli le "canta" a tutti
Il campione europeo in carica ha vinto la cronoscalata vicentina con una Osella Fa 30 spinta da motore Zutek di 3000 cc battendo sul filo dei secondi l'avversario di sempre. Suoi anche i migliori tempi in prova ■ Christian Merli superlativo. Ha vinto la cronoscalata del Costo con la determinazione di chi vuole imporre la propria legge. Concentratissimo sin dalle prove - suo il miglior riscontro cronometrico - ha ribadito il concetto in gara. Perfetta, senza sbavature, la sua corsa. Impeccabile anche la vettura, una Osella Fa 30 spinta da un motore Zytec di 3000 cc. Tutto come nelle previsioni della vigilia: una sfida sul filo dei centesimi, quella ingaggiata con il toscano Simone Faggioli, apertissima, incerta, esaltante, che il numeroso pubblico disseminato lungo i quasi dieci chilometri che uniscono Cogollo all'altopiano di Asiago ha dimostrato di gradire, sottolineando con generosi ap40
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Qui: Christian Merli A destra: Simone Faggioli
Simone Faggioli al volante della Norma M20 Fc ha dovuto fare i conti con le bandiere gialle esposte dopo il testacoda di Franco Caruso che lo hanno rallentato. Terza piazza per il trentino Diego Degasperi pure lui su Osella Fa 30 plausi il passaggio dei bolidi lanciati a oltre i 200 orari, con una media finale che ha sfiorato i 150. Il primo ad infiammare gli appassionati è stato Alessandro Battaglin, nelle vesti di apripista, con la Lamborghini che solitamente usa nelle gare in circuito, funambolico come sempre. Ma come in tutte le sfide è sufficiente un battito di ciglia per decidere il risultato. Quest'anno al Costo a rendere più aleatorio il duello è stato lo sventolio delle bandiere gialle, quelle che vengono mostrate ai concorrenti in situazioni di pericolo. A trovarsele davanti agli occhi, improvvisamente, è tocca-
to a Simone Faggioli. Prima di lui era scattato il compagno Franco Caruso, finito in testa coda dalle parti della Barricatella. Neanche il tempo di rimettere la Norma in linea e già i commissari mostravano il "giallo" a Faggioli, lanciatissimo. Pochi attimi, sufficienti a fargli togliere di un niente il piede dall'acceleratore. Saranno stati decisivi per privarlo del successo? Ah, saperlo! Il campione di Bagno a Ripoli ha tentato un recupero miracoloso nella seconda parte della salita, spremendo tutti i cavalli della sua Norma M20 Fc pure con un motore di 3000cc, ed è stato bravissimo
a tagliare il traguardo in 4'2"48, a poco più di 3" dal record che aveva stabilito dodici mesi fa. Christian Merli ha fatto di meglio, con classe, bravura e coraggio, aggiudicandosi la corsa con un vantaggio di 1"23 sul rivale di sempre, sfruttando le caratteristiche dell'Osella seguita dalla Vimotorsport di Vittorio Veneto, senza tuttavia migliorare il primato, complici i nuovi regolamenti che hanno "alzato" le vetture dal fondo stradale. Ha corso con il "sudore del cervello", il trentino campione europeo in carica, l'occhio incollato all'asfalto, pronto a coglierne le rughe. È stato l'ultimo a scattare dalla maggio 2022 | GuidACI
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Qui: Alessandro Battaglin apripista; a destra: Andrea Dal Ponte; sotto: Christian Merli e Simone Faggioli.
Grande prestazione di Luca Gaetani, dodicesimo assoluto, che con la Ferrari 488 Challenge ha fatto sua la categoria riservata alle Gt linea di partenza, al corrente delle difficoltà incontrate da Faggioli. Staccato il miglior intertempo, ha continuato a martellare, consapevole che contro un "big" come Fag42
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gioli non si può mai stare tranquilli. Oltrepassato lo striscione del traguardo ha avuto la conferma di aver vinto e conquistato il secondo alloro nella corsa organizzata dal Rally Club Team di Isola Vicentina, presieduto da Gek De Tomasi, in collaborazione con ACI Vicenza. Le rampe del Costo sono servite ai due fuoriclasse per prendere confidenza con le generose cavallerie di Norma e Osella ed entrambi hanno avuto la conferma che la pausa invernale non ha lasciato tracce di ruggine. E ulteriore dimostrazione l'hanno avuta il week-end successivo. Merli ha infatti dominato la gara di apertura del campionato europeo della montagna, Col Saint Pierre, a
nord di Montpellier, in Francia, facendo suoi anche i migliori tempi in prova e nelle due manches nelle quali è stata suddivisa la corsa, migliorandosi di quasi un secondo in gara 2. Faggioli, invece, ha vinto con un vantaggio stratosferico sul secondo, il trentino Diego Degasperi, la 63^ edizione della "Selva di Fasano", cronoscalata che ha aperto il campionato tricolore assoluto. Con questi due "marziani" in campo agli avversari non resta che lottare per il... bronzo. E proprio il bronzo, al Costo, se l'è aggiudicato Degasperi, pure lui su Osella Fa 30, staccato di 11"85 dal vincitore ma bravo a precedere in classifica Luigi Fazzino (Osel-
Qui: Franco Caruso in azione; a destra: Andrea Dal Ponte; sotto: Il trentino Degasperi e Luca Gaetani. Franco Caruso in azione.JPG
la P2 2000cc Turbo) di quasi 2" e Giancarlo Maroni (Osella PS 21 Jrb). Degasperi si migliora di gara in gara, tuttavia i cronometrici di Merli e Faggioli rimangono ancora lontani. Superba la prestazione di Luca Gaetani, dodicesimo, con la Ferrari 488 Challenge, vincitore della categoria GT , con nuovo record, davanti a Bruno Jarach (Lamborghini Huracan) e Roberto Ragazzi (Ferrari 488 Evo). Il padovano e la vettura di Maranello seguita dalla Ram AutoRacing, hanno faticato un po’ nelle prove a trovare il feeling, soprattutto a causa delle difficili condizioni meteo e dell’asfalto piuttosto scivoloso. In gara, con condizioni
diverse, sono riusciti a stabilire la giusta sintonia e a dare il meglio. Il thienese Andrea Dal Ponte, rallysta di conio, ha fatto suo il gruppo A con una Clio S 1600. Il gruppo N, invece, è stato appannaggio di Gabriella Pedroni su Mitsubushi Lancer. Al debutto, sulla salita di casa, anche la marosticense Erika Battaglin, passione da vendere, brava a condurre con determinazione la sua Peugeot 106 S 16. Costretto al ritiro il vicentino Romeo De Rossi, nei pressi della Barricatella. Andrea Parisi, invece, s'è fermato quasi subito, alla postazione due, dopo aver percorso meno di mezzo chilometro. Felicità alle stelle per Christian Merli alla premiazione. Ha avuto
parole di elogio per l'organizzatore, per il team che lo segue e, sportivamente, anche per Faggioli. Il toscano, da parte sua, non ha cercato scuse: “La strada era molto scivolosa, sarebbe stato difficile abbassare il record da me stabilito lo scorso anno. Sono dispiaciuto per Franco Caruso e per il testacoda che ha compromesso la sua prestazione. Probabilmente senza le bandiere che segnalavano il suo problema avrei potuto ambire alla prima posizione, ma le gare sono fatte così, e allo stesso modo la vita. Accetto questo secondo posto e ricarico le energie per e prossime scalate.» Caruso è giunto al traguardo in 46^ posizione, a oltre 1'30" da Merli. maggio 2022 | GuidACI
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CRONOSCALATA DEL COSTO STORICO
ROBERTO CRISTIANO BAGGIO
Giampaolo Basso vola in… alto
Nella gara riservata alle auto d'antan superlativa prestazione del marosticense con la Porsche 911 Rsr ■ Giampaolo Basso ha un feeling particolare con le cronoscalate. Se infatti i rally ultimamente sono stati avari di soddisfazioni, il marosticense ha trovato nelle salite gratificazioni e successi. Nel Costo riservato alle auto storiche Basso ha colto una vittoria importante per il morale e gli... sponsor, guidando impeccabilmente la sua Porsche 911 Rsr. Ha aggredito i tornanti con grinta e negli allunghi non ha mai mollato l'acceleratore tanto in prova quanto in gara. Per un pilota che lo scorso anno, deluso dai risultati rallystici, era stato ad un passo dal chiudere una carriera ormai lunga cinquant'anni, è stata la conferma che se la macchina non si ferma lui nelle zone che contano arriva sempre. Sulla salita di casa ha battuto la vettura gemella del vicentino Umberto Pizzato, staccato di 3"82. Al terzo posto si è classificato Massimo Ronconi, che ha fatto suo il 3° Raggruppamento con la Porsche 914/6. Il quarto posto è stato appannaggio dell'austriaco Harald Mossler (vincitore del 1° raggruppamento) che ha messo le ruote della sua Mercury Lotus davanti a quelle della Sierra Cosworth di Marco Negro. 44
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Il bassanese Gigi Pellanda, 14°, ha preceduto con la sua Bmw 2002 Ti il concittadino Roberto Piatto al volante di una Fiat Ritmo 75. Ventesimo invece Carlo Tessarolo, rientrato nel giro dei motori dopo una lunga assenza, con una Renault R5 Gt Turbo. Alle premiazioni il momento più bello è stato quando ha ricevuto i complimenti da Merli, assieme al quale ha posato per la classica foto che immortala i vincitori delle categorie moderna e storica. Basso ha delineato la stagione 2022.
“Una manciata di cronoscalate spiega il pilota - tanto per far ruggire il motore della Porsche. Dopo il Costo vorrei correre le salite del Bondone, della Pedavena e di Tolmezzo. La macchina è un gioiellino, alleggerita e scattante. Poi - aggiunge - un po' di rally. Quelli di casa sicuramente, vale a dire Campagnolo, Bassano e Schio, con un pensierino al S. Martino di Castrozza e alle gare veronesi. Sto mettendo a punto il programma e mi piacerebbe provare almeno una volta la Subaru Impreza dei Balletti e una Sierra Cosworth. Vetture con
Secondo posto per Umberto Pizzato (Porsche 911 Rsr) che ha preceduto Ronconi su Porsche 914/6
A sinistra: Giampaolo Basso con la Porsche 911 Rsr; Rsr Sopra a sinistra: Harald Mossler su Mercury Lotus storica; Sopra a destra: Massimo Ronconi su Porsche 914 6; Qui: Umberto Pizzato con la Porsche 911 Rsr storica. le quali in passato ho già corso, trovandomi molto bene”. A lunghi passi Basso corre verso il traguardo del mezzo secolo di competizioni. “Mi sembra ieri quando ho iniziato leggendo le note a Tolfo e a Gianni Pasinato. Ho corso tanto anche con Bianco, lo zio di Efrem e Riccardo, con una Fiat 124 Special T di gruppo 4. Nel 1976, con una 131 Mirafiori, ho debuttato al volante nelle gare di regolarità. Nel 1977 ho acquistato una Special T e l'anno dopo una Fiat 124 Abarth di gruppo 3. Nel 1978 vinto la prima
gara, l'Arzignano di seconda serie mentre nel 1979 ho acquistato una Opel Kadett, come Miki Biasion. Siamo andati insieme a caccia di due Gte e, insieme, abbiamo corso la prima gara, il Città di Modena. Io partivo quattro numeri prima di lui e alla fine delle prove speciali ci passavamo i tempi. Miki era all'esordio ma andava già come una scheggia”. Con la macchina tedesca, Basso ha gareggiato per un bel po' di anni. È salito su Manta, Sierra e Bmw M3. Sedici gare le ha disputate con una Toyota 205, altre con una Subaru
Wrc e quasi tre stagioni con la Ford Escort della Promotor Sport di Gigi Zanetti. Per non restare inattivo durante la pausa invernale si è allenato con una decina di campionati "Neve & Ghiaccio". Oltre cento le salite affrontate. Il palmares è ricco di una quindicina di vittorie assolute e decine di piazzamenti nei primi cinque. È salito così tante volte sul podio da non ricordarle più con precisione. Per correre non ha mai fatto follie. Ha saputo gestirsi con oculatezza, trovando sempre persone disposte ad aiutarlo. I suoi sponsor sono ormai storici. La Silver Care, tanto per fare un esempio, lo appoggia da 30 anni. Navigatori ne ha passati tanti, da Michele Bizzotto a Gasparotto, da Francesco Zannoni a Fabrizio Alloro, da Paolo Scattone a Sergio Marchi. Con Beppe Andriollo ha corso ininterrottamente per diciasssette anni. maggio 2022 | GuidACI
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TROFEO RALLY ACI VICENZA
Sossella e Zaramella subito al comando Il duo si aggiudica con la Hyundai i20 la prima gara per le auto moderne e si porta al comando: prossimo appuntamento il 6 e 7 maggio con il Rally della Valpolicella. Al Valsugana 2^ tappa per le storiche ■ Con la disputa del 1° Dolomiti Brenta Rally va in archivio anche per le auto moderne il primo dei sei appuntamenti a calendario del Trofeo Rally ACI Vicenza. Gara nuova nel panorama dei rally auto moderne, la manifestazione svoltasi ad Andalo nello scorso fine settimana ha portato i primi punti a quattordici conduttori iscritti alla Serie organizzata in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic. Grazie alla vittoria assoluta conquistata alla guida della Hyundai i20 Rally2, Manuel Sossella e Matteo Zaramella hanno fatto incetta di punti e si trovano ora al comando delle rispettive classifiche, con il giovane copilota che va a punti anche nella “Under 25”. Dietro a Sossella compare un duo che ha infiammato la classe N3 andando ad occupare i primi due gradini e che ha visto Nicola Dall’Osto aver la meglio su Andrea Sassolino, 46
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entrambi su Renault Clio con le quali si sono piazzati in vetta anche al Gruppo RC5N. Altrettanto dicasi per i rispettivi navigatori Andrea Frigo e Andrea Dal Maso che ora nell’ordine seguono Zaramella nell’assoluta.
A punti tra i piloti anche Fabio Bertazzolo che con la Citroen AX si aggiudica la A5 assieme a Davide Benetton, quarto tra i navigatori a pari punteggio con Christian Camazzola.
IL RICORDO
L’ultima corsa di Pacifico Simonato
■ Una triste notizia ha colpito il mondo motociclistico vicentino ed internazionale: l'amico Pacifico Simonato, da tutti chiamato e conosciuto come “Cico”, non c' è più, se ne è andato, anche in questo caso troppo… veloce. Era un bravissimo tecnico della moto Laverda, facente parte della squadra di Nino Caretta, grande pilota. Aveva le mani d'oro e proprio per questa sua grande dote era stato presto dirottato sulle corse dalla stessa Laverda: dalla SFC, 24 Ore, fino alla V6. Lui ha lavorato o,
meglio, collaborato con Brettoni nei primi test al Mugello della V6 nell'anno 1978. Dopo la chiusura della Laverda, e con essa anche della squadra corse, si mise in proprio sempre nell'ambito della sua grande passione, le moto, e proprio in questo periodo realizzò una delle bellissime “special” sempre sulla base della Laverda 1000/3. Dopo averlo perduto di vista per un periodo lo reincontrai al tiro a volo "Il nibbio" di Nove. Sempre allegro, con la sua travol-
gente simpatia, tra un piattello e l' altro parlava sempre di moto. “Cico” ha lasciato un grande vuoto tra chi ha avuto il piacere di conoscerlo, ma per fortuna il marchio che porta il suo nome resta sempre vivo nelle piste da cross grazie alla presenza del figli, titolari di una bella moto officina e rivendita moto. Alla sua famiglia la vicinanza e le più sentite condoglianze di tutto il mondo motociclistico vicentino e nazionale. Emiliano Barban Delegato provinciale FMI maggio 2022 | GuidACI
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H24 EQUIPE
LAURA ANNI
A Chioggia i campioni per la cena dei VIP Successo per la serata organizzata dall’H24 e che ha visto in cabina di regia Paolo Meloni e Roberto Dimitri Boscarato. Tanti gli ospiti "autorevoli" ■ Oltre 200 sportivi sono stati chiamati a raccolta dall’H24 per la “Cena dei VIP”, una serata all’insegna dello sport, ma anche della condivisione di aneddoti e di successi tra appassionati dei motori. Nel 2018, un po’ per caso e un po’ per scommessa, Paolo Meloni e Roberto Dimitri Boscarato hanno raccolto ben 109 persone per quella che doveva essere una “pizzata” tra amici ed è così che è nata l’idea di creare un appuntamento fisso annuale che fosse un’occasione di incontro e ritrovo tra personaggi che sono da un lato vecchi amici che condividono la passione dei motori dall’altra campioni quali Miki Biasion, “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons. Ecco allora che hanno coniato il nome VIP che per loro è anche l’acronimo simpatico di… Vecchi In Pensione. La serata di quest’anno, è stata organizzata a Chioggia ed ha visto tutti i collaboratori dell’H24 (ndr. nome scelto da Paolo e Ro48
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berto perché sono in contatto 24 ore su 24!) impegnati in vario modo ed ai quali va certamente un plauso a partire da Maurizio Businaro, Nicola Gibin, Nicola Renier, Angelo Lucio Cavallari, Ste-
fano Penzo, Melissa Doria e Laura Perini. Tra i VIP un posto d’onore è stato riservato ai pilori Alessandro Battaglin, Selena Pagliarini, Manuel Sossella, Franco Cunico, Miki Bia-
sion, Rudy Dalpozzo, “Lucky” Luigi Battistolli e Fabrizia Pons oltre a tanti altri amici come la Compagnia dei galletti, punto di incontro del lunedì sera degli appassionati dei motori. Ad animare magistralmente la serata ci ha pensato Achille Guerrera, che ha raccontato assieme agli ospiti eventi, aneddoti e storie che hanno affascinato i presenti e reso la serata davvero riuscita. Per il futuro, grazie all’incredibile lavoro di Benni Piranio in Sicilia e Luca Ragghianti in Toscana, si cercherà di ripetere questi incontri in diverse città d’Italia al fine di poter condividere con più persone la passione rombante. maggio 2022 | GuidACI
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DUE RUOTE
Il Motoclub Priabona festeggia i 30 anni con una nuova sede Passione ed impegno caratterizzano l’attività di un sodalizio che era nato negli anni Cinquanta insieme con il primo circuito permanente ed è stato poi rifondato nel 1992 ■ Una nuova sede per una realtà sportiva che ha le sue radici nella storia. E’ stata inaugurata dal presidente e da tutto il consiglio direttivo la nuova sede del Motoclub Priabona alla presenza tra gli altri del responsabile della FMI Vicenza Emiliano Barban e dal consigliere regionale Joe Formaggio, molto vicino e attento alle problematiche inerenti a moto e territorio. Ringraziamenti e targhe ricordo hanno suggellato un momento importante che conferma l’impegno di un club che è un punto di riferimento importante per gli appassionati e non da oggi. Il Motoclub Priabona nasce infatti negli anni cinquanta con le prime gimkane che richiamavano 50
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moltissimi giovani inesperti ad esercitarsi, con moto da strada trasformate nel migliore dei modi in moto da cross. Sempre alla fine degli anni cin-
quanta si cominciò a creare il primo circuito permanente, raro esempio di pista di vero motocross, rinomato per il suo percorso inserito nella natura, con salite
impervie e discese mozzafiato con varie tipologie di salti e curvoni , tutto su un terreno di roccia, ghiaia e terra. Un circuito che dopo anni fa rivi-
vere i ricordi legati a tanti campioni nazionali e internazionali: solo per citarne alcuni, Jeff Smith due volte campione del mondo; Bengt Abergh, anche lui due volte
campione iridato; i piloti nazionali Emilio Ostorero (sedici volte campione), Lanfranco Angelini (sette), Canzio Tosi (cinque), Paolo Piron (quattro), Giuseppe Cavallero. Non da meno i nostri vicentini Bruno Battilana (campione italiano Juniores 250), Luigi Ziggiotti (campione italiano Juniores 250), Giuseppe Marzotto (Charlie Brown), Flavio Poli, Augusto Finetti, Gianni Massignani, Franco Picco (campione italiano Junior 250 nel 1976 e senior 500 nel 1978). Purtroppo le mutate esigenze dei tempi, tra permessi, sicurezza e problematiche varie, hanno costretto a terminare questa bellissima avventura chiudendo il moto club e lasciando un segno indelebile nel cuore di molti piloti e non solo. Nel 1992, però, alcuni giovani rifondarono il Motoclub Priabona per tener vivo il ricordo di un periodo di storia indimenticabile. Il nuovo sodalizio ha continuato l’attività dimostrando passione verso le moto d’epoca e moderne, organizzando e partecipando a vari motoraduni e giri turistici ed arrivando quest’anno a festeggiare il trentennale della sua attività. maggio 2022 | GuidACI
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