Tutto italiano N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

Page 1

N. 39 / ANNO VII / 2020

Luglio - Agosto

• Economia: recuperare il tempo perso

• Si riaccende l'incanto del grande schermo

• Con i pastori tra le montagne della Sardegna

TUTTO ITALIANO From Italy for learners of Italian

... A RIVEDER LE STELLE Possiamo tornare a godere delle bellezze delle città e calano i contagi. Ma il turismo, seppure in sicurezza, stenta a decollare

AUDIO RIVISTA



TUTTO ITALIANO

2 EDITORIALE

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

TUTTO ITALIANO L A SQUADR A

REDAZIONE Livia Borghese, Roberta Carlini coordinatrici Marita Bartolazzi Giovanna Branca Sabina Castelfranco Giulia Castelli Gattinara Francesca Colesanti Imelda Hogan Martina Liverani Morena Pivetti Nicola Tupputi Alessandra Zuliani CONSULENTE GRAMMATICALE Vanessa Polselli VOCI Luca Alcini, Livia Borghese, Simona Capannelle, Carlo Catalogna TECNICO DEL SUONO Mirko Bertini Exit Music Studios

Care lettrici e cari lettori, dopo un numero interamente dedicato alla pandemia eccoci di nuovo insieme alle porte di un’estate che sarà comunque particolarissima. Questo maledetto virus esce dal portone e rientra dalla finestra… lasciandoci in eredità una crisi economica che alcuni paragonano a quella del secondo dopoguerra. Un po’ ovunque, ci si lecca le ferite e si cerca di ripartire, anche se un po’ impauriti, chiedendoci se si potrà viaggiare in sicurezza. Oltre ai tanti temi di attualità, riprendiamo in queste pagine a proporvi splendidi luoghi della Penisola da esplorare, come l’affascinante, frastagliato paesaggio della Sardegna, sapendo che però è anche il momento di visitare le nostre città d’arte, che risplendono ancora di più in questi mesi in cui il turismo di massa stenta a ripartire. Siamo convinti, e più volte lo abbiamo detto, che lo studio di una lingua è come la costruzione di un ponte tra culture, un modo di viaggiare anche restando nei pressi della propria casa. Ovunque voi siate, speriamo che questo numero di Tutto sia per voi una buona compagnia estiva! La redazione di Tutto italiano

GRAFICA Gillian Marles Giacomo De Panfilis ILLUSTRAZIONI Daniela d’Amely PRODUZIONE ITALIANA A CURA DI Tea Time Film Srl Via di Pallacorda, 14 00186 Roma P.I. e Cod. Fisc.: 11338441006 ISSN 2054-5908

www.tuttoitaliano.it

Dear Readers, After an issue entirely dedicated to the pandemic, here we are together again ahead of a summer that will be unlike any other. This damned virus leaves by the front door only to come back through the window...leaving us with an economic crisis that some compare to that of the period just after the war. Everywhere in Italy people are licking their wounds and trying to restart, maybe with a bit of uneasiness, wondering if it is safe to travel. In addition to the many current topics in the news, we return in these pages to offer you splendid places on the Peninsula to explore, such as the spellbinding, rugged landscape of Sardinia. We also visit our cities of art, which shine even more in these months when mass tourism has yet to pick up. We are convinced, and we have said it many times, that the study of a language is like building a bridge between cultures, a way of travelling even while staying close to home. Wherever you are, we hope this issue of Tutto will be good company during the summer months!

@tuttoaudiomag redazione@tuttoitaliano.it

The Editorial Team of Tutto italiano

3


7 18

10

20

15

39

SOMMARIO A1

Elementare

A2

Elementare superiore

B1

Intermedio

B2 C1

Intermedio superiore Avanzato

23 CINEMA

EDITORIALE 2

Lo schermo che non va spento

7 TENDENZE

3

Immuni… al digitale

••

8 LE BREVI

••

10 ATTUALITÀ

Avanzato superiore Tracce Audio CD

13-14

••

26 ITALIANO VISIVO L'arena

4-8

28 IL DIALOGO

15-16

Una serata all'arena

9-10

Serie A, vietato fermarsi

••

44 21-24 UN LIBRO PER...

46 MUSICA

25

L’umanità contagiosa di Ezio Bosso

• •

34 A TAVOLA E DINTORNI

La nuova mobilità

••

17-20

Coi pastori in Sardegna

15 TRASPORTI

18 SCENARI

39 SPORT

30 PAESAGGI

Un’estate... al lavoro!

C2

••

INTRODUZIONE 1

L’allegria popolare

11

dei Castelli romani

47 L’ANGOLO DELLA GRAMMATICA

Un turismo da ripensare

••

20 SOCIETÀ Il nobile volontariato in divisa 4

ASCOLTA, RIPETI, TR ASCRIVI

26

50 SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

30

TUTTO ITALIANO

IN QUESTO NUMERO VISITIAMO TRENTINO ALTO ADIGE

VALLE D’AOSTA 8

LOMBARDIA

PIEMONTE

19

You can read the articles in order or, alternatively, access them by level of difficulty, following the coloured icons at the top of the page. We suggest, though, to get the most from Tutto italiano, try listening first to the audio before plunging into the articles and grammar exercises. To help you do this, we’ve subdivided the audio (on the CD or MP3 audio download) of longer articles into more tracks that are marked in the margin of the transcript by purple magaphone icons.

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO 18

26

EMILIA ROM AGNA

LIGURIA M ARCHE TOSC ANA UMBRIA 20 34 ABRUZZO L A ZIO

MOLISE PUGLIA

C A MPANIA

30

BASILIC ATA

C AL ABRIA

SARDEGNA

SICILIA

8

Torino

20

PIEMONTE 18

Firenze

L A ZIO 30

TOSC ANA 19

Venezia VENETO

Roma Ogliastra SARDEGNA

34

Castelli romani L A ZIO

Tutto italiano audio magazine is published by Language Passport, Spike Island, 133 Cumberland Road, Bristol BS1 6UX, United Kingdom +44 (0)117 927 2237 enquiries@language-passport.com ADVERTISING +44 (0)117 927 2236 - advertising@language-passport.com SUBSCRIPTIONS See page 2 for more details © 2020 Language Passport. All rights reserved. We cannot accept responsibility for any mistakes or misprints. Reproduction in part or whole is strictly prohibited without written permission from the publisher. Language Passport is a trading name of Languages Direct Ltd. Language Passport reserves rights of ownership. PHOTOCOPYING This publication is protected by copyright. All reproduction is prohibited except for teachers of Italian. Please call the publishers at the number above for reproduction rights. PRINTED BY Warners Front Cover Photo Pino Mastrullo / Shutterstock.com 5


LA POSTA DEI LETTORI Mandateci le vostre lettere in italiano o in inglese! E, se c’è spazio, pubblicheremo i vostri commenti e consigli, ma anche foto, esperienze di viaggio o dubbi grammaticali! POST FROM OUR READERS Send us your letters in Italian or English! And, if there is enough space, we’ll publish your comments and suggestions, as well as your photos, travel experiences and grammar doubts! POTETE MANDARE

REWARDS REPEATED SCRUTINY I think Tutto is brilliant even though I’m an advanced beginner. The audio is a bit above me sometimes, but I can get by thanks to the transcript and glossary in the magazine. The fact that there are articles for all six levels is reassuring as I can start with the easier ones and then try something a little harder the next time. For me, the magazine rewards repeated scrutiny — I keep getting more from each article each time I revisit it, whether that be new vocabulary or cultural insights. I particularly enjoyed the piece on Pompei in Tutto 9 — I’ve just bought the magazine as a back issue — as it brought back great memories of visiting the place a few years ago; I wish I had known then what I know now as it would have so enriched my experience of this ancient city. Articles like this are a testament to the truism that language and culture are so intrinsically entwined. One area I could do with help with is articulated prepositions and, if you haven’t done this in a while, I would love to see a grammar article devoted to this tricky subject. Otherwise, Tutto is the perfect partner to help prepare me for my weekly Italian classes. Lastly, I want to say how much I appreciated the coverage of the pandemic in Italy in Tutto 38 — the articles made me feel closer on a human level to what Italians went through.” D. Aubrey, Newcastle upon Tyne, UK

LE VOSTRE EMAIL A redazione@tuttoitaliano.it OPPURE SPEDIRE UNA LETTERA A UNO DEI NOSTRI INDIRIZZI Language Passport Spike Island, 133 Cumberland Road Bristol BS1 6UX UK Languages Direct 280 Madison Avenue #912 - 9th Floor New York NY 10016 USA Tutto italiano Tea Time Film Srl Via di Pallacorda, 14 00186 Roma Italia 6

Gentile Signora Aubrey, grazie per i suoi suggerimenti e la sua espressione di vicinanza, che ha un valore speciale in questo momento in cui stiamo cercando, tra mille difficoltà, di tornare alla “normalità”, facendo però tesoro dell’esperienza passata e della solidarietà che, da più parti, ci è stata dimostrata. E complimenti anche per la sua tenacia nel tornare ad affrontare i testi più complessi. Qualunque sia il vostro livello di conoscenza della lingua raccomandiamo sempre ad ascoltare l’audio una prima volta senza il supporto dello scritto, è un ottimo esercizio!

NOTA SULLA COPERTINA «E quindi uscimmo a riveder le stelle» è l’ultimo verso dell’ultimo Canto dell’Inferno e uno dei più noti dell’opera di Dante Alighieri. Si possono trovare molte analogie tra la Divina Commedia e il periodo storico che stiamo attraversando e la speranza — la convinzione — che verranno momenti migliori ci ha ispirato il titolo.


B1

TUTTO ITALIANO

3 TENDENZE

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

IMMUNI… AL DIGITALE

La fredda accoglienza dell’app per il tracciamento dei casi Covid-19 va di pari passo con il rapporto con le nuove tecnologie

I

a cura della redazione

mmuni è il nome dato all’applicazione per cellulari che rintraccia i contatti di una persona risultata positiva al coronavirus. È entrata in funzione su tutto il territorio nazionale a metà giugno, dopo aver superato il vaglio rigidissimo del garante della privacy. Nelle prime ore di vita, l’app è stata criticata per la sua immagine grafica di copertina. Vi appariva da una finestra una donna con in braccio un bimbo in fasce e una piantina e, dalla finestra accanto, un uomo al computer. Pronto l’intervento dell’attivista del Partito democratico Anna Paola Concia che l’ha definita “un’immagine fuori dal tempo” e sessista e alla fine la ministra dell’Innovazione tecnologica, Paola Pisano, l’ha fatta sostituire. Nella nuova versione appare una donna al computer e la piantina e, dirimpetto, un uomo con un bimbo in braccio. «Almeno potevate darci anche la piantina!», ha commentato su Twitter un ironico utente maschio. Un problema più serio è che l’applicazione, dopo alcune settimane dal lancio, è stata scaricata solo da qualche milione di utenti, troppo pochi perché sia veramente efficace a contrastare la diffusione del virus (per raggiungere questo scopo, si stima, dovrebbe essere utilizzata dal 60-70 per cento della popolazione). E allora veniamo a un altro problema, ancora più serio, di cui la app è solo la punta dell’iceberg: gli italiani e il digitale. Secondo l’ultimo rapporto Desi della Commissione europea, che rileva l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società, il 42 per cento degli italiani ha sul

tema solo competenze di base (rispetto al 58 per cento della media UE); tra i laureati, l’1 per cento ha scelto discipline delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il 17 per cento della popolazione non ha mai usato Internet. Malgrado un ingente intervento pubblico messo in campo negli ultimi anni, ad avere accesso alla banda larga è il 13 per cento delle famiglie. Tutto ciò colloca l’Italia al 25esimo posto su 28 Paesi nel rapporto Desi 2020, seguita solo dalla Romania, dalla Grecia e dalla Bulgaria. Ma per chiudere con una nota positiva sullo tsunami del coronavirus, come ha detto Vito Borrelli, rappresentante in Italia della Commissione europea, con la pandemia «siamo tutti dovuti ricorrere, volenti o nolenti, alle tecnologie digitali per comunicare e continuare il nostro lavoro». E chissà se questo non ci farà fare un cambio di passo! n

accoglienza reception tracciamento tracking di pari passo at the same pace rintraccia traces aver superato having passed vaglio examination copertina cover appariva appeared in fasce in diapers / nappies dirimpetto opposite utente user è stata scaricata has been downloaded efficace effective raggiungere to reach rileva identifies messo in campo deployed banda larga broadband ricorrere have recourse volenti o nolenti like it or not

7


B1

B2

4-8 LE BREVI

UNIVERSITÀ, CRISI D’ISCRIZIONI indebolimento weakening redditi incomes calo drop arginare to stem matricole new students innalzare to raise prevedere provide borse di studio scholarships colmare to bridge divario divide si è aggravato has become worse aver subito to have undergone giurisprudenza law

La crisi economica causata dal Covid-19, con il conseguente indebolimento dei redditi delle famiglie, potrebbe portare a un calo di quasi 300mila nuovi iscritti nelle università italiane, due terzi dei quali negli atenei del Sud. A fare la stima è l’istituto Svimez, Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, che propone anche delle misure concrete per arginare l’emorragia di matricole. In primo luogo, dicono i ricercatori, bisognerebbe innalzare da 20mila a 30mila euro il livello di reddito per chi ha diritto a un’esenzione totale delle tasse universitarie, poi prevedere un maggior numero di borse di studio, rafforzare i centri di ricerca e investire nelle infrastrutture digitali per colmare il divario tra gli atenei del Nord e del Sud.

precedenti alla crisi sanitaria tanto che ormai arriva a laurearsi solo il 14,7 per cento della popolazione. Ad aver subito il crollo più massiccio delle immatricolazioni, cioè le iscrizioni degli studenti del primo anno, sono state le facoltà di architettura (meno 50 per cento) e giurisprudenza (meno 35 per cento).

Il calo degli studenti universitari si è aggravato quest’anno, ma è una tendenza registrata anche negli anni

8

FINALMENTE STAMPIAMO LE FOTO!

L’ARCHIVIO DEL CAFFÈ LAVAZZA

A molti sarà capitato durante la quarantena di ricevere da amici delle vecchie foto: lo scatto di una gita fatta da ragazzi, un momento che era ormai dimenticato... Avendo più tempo a disposizione dentro casa, in molti hanno finalmente pensato di mettere ordine nel cassetto o nella scatola dove si conservavano stampe ormai un po’ sbiadite. Ma che bello ritrovarle! E, in molti, hanno fatto il passo successivo: hanno messo in ordine anche le foto digitali – archiviate su pennette, computer o cellulari – e le hanno fatte stampare via Internet. Alcune aziende specializzate nella stampa di immagini in rete, nei soliti formati fotografici o già raccolti in album, hanno registrato un’impennata di ordini, fino al 600 per cento in aprile di quest’anno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un piacevole effetto collaterale della pandemia…

È stato aperto in rete l’archivio che custodisce 120 anni di storia e tradizioni della famiglia Lavazza di Torino e della sua famosa azienda di caffè, che si intrecciano con la storia del costume. L’archivio (archiviostorico. lavazza.com) è stato organizzato in tre sezioni: la prima, dedicata alla femminilità, ricorda che, per secoli, le donne non potevano bere in pubblico quella che era definita la “bevanda del diavolo”; la seconda espone i calendari, pubblicati a partire dal 1993 e firmati anche da grandi fotografi internazionali come Helmut Newton; la terza ospita le figurine: dal 1949 e per i successivi venti anni, grazie alla raccolta punti dei prodotti Lavazza è stato possibile collezionare questi cartoncini colorati da maestri di scuola, che avevano lo scopo di divertire ed educare i bambini.

sarà capitato will have happened | scatto snaps | gita trip cassetto drawer | sbiadite faded | archiviate filed | pennette memory stick | aziende companies | raccolti collected impennata spike

custodisce holds | azienda business | si intrecciano interweaves firmati signed | ospita houses | figurine flash cards | raccolta punti collection of points | cartoncini cards | maestri di scuola school teachers | scopo purpose | divertire entertaining


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

LA CONNESSIONE ARRIVA COL PROF Se gli esami di maturità, al termine della scuola superiore, si sono svolti in presenza (senza le prove scritte, ma solo con una prova orale di un’ora su tutte le materie), gli studenti di terza media hanno sostenuto gli esami da remoto. È successo che una ragazzina iscritta a un istituto nel quartiere romano

della Garbatella, ma residente ad Acilia, a circa 20 chilometri dalla Capitale, al momento di essere interrogata ha avuto problemi di connessione. La 13enne era l’ultima dell’ultimo giorno di esami e rischiava quindi di non diplomarsi. Non si è perso d’animo Ferdinando Bonessio, il suo insegnante di educazione fisica, che ha richiesto alla commissione esaminatrice di tenere aperta la sessione, ha preso la sua auto e si è diretto verso l’abitazione della giovane ormai nel panico. Una volta lì, le ha prestato il suo cellulare e la studentessa è riuscita a sostenere la prova, superandola. Bonessio, che si definisce “maestro di zompi”, cioè salti in dialetto romanesco, il giorno dopo è andato in pensione, chiudendo la sua carriera con quello che ha definito “il più assurdo” dei suoi quarantatré anni da docente.

maturità final exams al termine della at the end of scuola superiore secondary school si sono svolti took place prove scritte written exams materie subjects terza media key stage 3 iscritta enrolled si è perso d’animo did (not) lose heart ha prestato lent è riuscita managed superandola passing it salti jumps è andato in pensione retired docente teacher

L’OPERA NON SI FERMA Foto: Sirio Carnevalino; P_galasso2289; Nickolay Almayev / Shutterstock.com

Molti teatri e istituzioni musicali hanno coraggiosamente annunciato che riprenderanno le manifestazioni estive.

La parola d’ordine è prenotare, perché i posti a disposizione, per le misure di distanziamento sociale ancora in vigore, sono limitati quasi ovunque (ridotti a circa la metà di quelli normalmente disponibili). Tra i primi ad annunciare che quest’estate avrebbe ripreso la regolare attività è stato il Festival pucciniano di Torre del Lago, vicino Lucca, che ha in cartellone, da fine giugno ad agosto, Gianni Schicchi, Tosca e Madame Butterfly. La Fondazione che gestisce il festival ha anche confermato il bando rivolto ai giovani (tra i 18 e i 28 anni) che aspirano alla carriera di cantanti lirici o musicisti. «Un percorso di studio accademico di qualità perché il Festival Puccini sia una vera e propria fucina di talenti», si è augurato il direttore artistico Giorgio Battistelli.

riprenderanno will resume parola d’ordine buzz word a disposizione available in vigore in force cartellone programme bando call rivolto aimed percorso path fucina breeding ground si è augurato he hoped

9


B2

C1

9-10 ATTUALITÀ

I CANTIERI NAVALI DI MONFALCONE, A TRIESTE, E UN LETTINO SU UNA SPIAGGIA LIVORNESE

UN’ESTATE… AL LAVORO!

Tra la voglia di recuperare il tempo perduto e le ferie già forzatamente consumate, questa sarà un’estate diversa di Morena Pivetti

ferie holidays di una volta once (lit.) / in the past portato brought altrui (of) others ha segnato has marked spartiacque divide coloro che those who serrande blinds abbassate lowered stabilimenti workplaces spalmate spread a cavallo di straddling

N

o, non saranno più le ferie d’agosto di una volta, quelle così caratteristiche che hanno dato anche il titolo a un famoso film del regista Paolo Virzì del 1996. L’attacco portato da un virus tanto evanescente che, di suo, non possiede neppure una cellula, ma ha bisogno di quelle altrui per riprodursi, ha segnato uno spartiacque che ha cambiato molte cose. Così, anche le ferie d’agosto degli italiani quest’anno saranno diverse da

10

quell’immagine, un tempo tipica, di un Paese dove tutto è “chiuso per ferie”, tutti sono in vacanza, compresi coloro che restano a casa: nelle grandi città, le vetrine dei negozi erano vuote, le serrande dei laboratori artigianali abbassate, le luci spente nei bar e nei ristoranti, le fabbriche e gli stabilimenti chiudevano portoni e cancelli. Da qualche anno, però, bisogna aggiungere, complice la crisi economica e il tentativo di promuovere le “vacanze intelligenti”, spalmate cioè su vari mesi, la chiusura totale si era ridotta ai giorni a cavallo di Ferragosto, festività con cui si celebra l’estate e che cade il 15 agosto.


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

Tante le ragioni per cui quest’anno si registra un deciso cambio di passo, e sono tanti gli italiani che proprio non si muoveranno da casa: vuoi perché non si fidano di ritornare in luoghi affollati dove il coronavirus potrebbe colpire di nuovo, vuoi perché hanno perso il lavoro e non hanno certezze per il futuro, quindi la spesa per le vacanze è di troppo, vuoi perché hanno finito i giorni di ferie, essendo stati costretti a usarli nelle settimane in cui le attività economiche sono state chiuse dal governo o ancora perché, a differenza degli anni precedenti, le loro aziende ad agosto resteranno aperte per recuperare il ritardo e smaltire gli ordini pregressi. Intanto quest’anno non sarà possibile “assembrarsi” — verbo andato in disuso e tornato ora tra le espressioni comuni — né al mare, sulle spiagge, negli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici, né

in montagna nelle passeggiate alpine e neppure nelle piazze e nei luoghi della movida delle città d’arte: bisogna mantenere le distanze, stare lontani gli uni dagli altri almeno un metro, anche all’aperto, oltre che in tutti i locali chiusi. E il timore è che questo si trasformi in un potente deterrente all’andare in vacanza. Poi c’è la questione della disponibilità economica delle famiglie e dei singoli: molte categorie di lavoratori dipendenti, in particolare i precari e coloro che hanno contratti a termine, ma anche gli autonomi e molte aziende sono stati duramente colpiti dagli effetti della pandemia. Per chi ha già perso il lavoro (camerieri e commesse, addetti al commercio, al turismo, agli alberghi e finanche gli artisti) e per gli altri che rischiano di perderlo quando ad agosto scadrà il divieto di licenziare imposto ►

vuoi perché ... vuoi perché ... vuoi perché either because… or…or di troppo excessive precedenti previous aziende companies smaltire work off pregressi previous assembrarsi to congregate stabilimenti balneari bathing facilities villaggi turistici tourist resorts timore fear lavoratori dipendenti salaried employees a termine short term autonomi self-employed commesse shop assistants addetti a clerks finanche even scadrà will come to an end

11


nell’ordine di in the range of ha subito has suffered presagire to predict chiuderà i battenti will (not) close its doors dare il la give the note of la (lit.) / set the tone nientemeno no less than incognita unknown giorni di riposo rest days cassa integrazione redundancy payments prevedeva stipulated destinatari beneficiaries avessero esaurito should have used up in corso current magari possibly far fronte deal with inevasi outstanding riguardano involve arredo-legno wood furnishings cantieristica shipbuilding dispositivi equipment fattispecie circumstances montaggio assembly impianti systems multinazionali tascabili pocket-book multinationals titolare owner consegnare deliver abbiamo concordato we have arranged

12

dal governo, le vacanze diventano un lusso da dimenticare. In ogni caso le previsioni di crollo del Pil, per l’Italia stimato nell’ordine del 10 per cento, l’incertezza sul futuro, su come ripartirà l’economia, consigliano prudenza nelle spese anche a chi, al momento, non ha subito danni. Ma le due vere novità dell’estate 2020, quelle che lasciano presagire che ad agosto una parte del Paese — quanto grande si vedrà, perché la situazione è in evoluzione — non chiuderà i battenti ma continuerà a lavorare per tentare di recuperare il tempo perduto, riguardano i giorni di ferie ancora nella disponibilità dei dipendenti e le chiusure estive delle aziende. A dare il la al “niente chiusure ad agosto, quest’anno si resta aperti”, è stato a fine maggio nientemeno che Carlo Bonomi, il neoeletto presidente di Confindustria, la più importante associazione degli imprenditori italiani, che in un’intervista ha annunciato come, per la prima volta, la sua organizzazione, un’impresa che lavora nel campo biomedico, resterà operativa. Una grande incognita è rappresentata dalle cosiddette “ferie residue”, i giorni di riposo ancora a disposizione dei lavoratori

dipendenti delle imprese a cui le direttive del governo hanno imposto la chiusura: in molti casi la normativa per la concessione della cassa integrazione prevedeva che per accedere allo strumento di tutela sociale i destinatari avessero prima esaurito le ferie dell’anno precedente e in diversi casi anche utilizzato quelle dell’anno in corso. Tanti italiani potrebbero quindi semplicemente non avere giorni liberi. Poi ci sono le aziende che hanno già deciso di restare aperte anche ad agosto — magari per la prima volta — e di non interrompere la produzione, vuoi perché devono far fronte agli ordini rimasti inevasi durante la chiusura, come per i settori che riguardano meccanica, meccatronica, arredo-legno, moda e cantieristica, vuoi perché la domanda resta tanto alta da non consentire fermate in questa fase, per esempio per la farmaceutica e i produttori di tutti quei dispositivi biomedicali, dai ventilatori polmonari fino alle mascherine, che continuano ad essere indispensabili per fronteggiare il virus. Alla prima fattispecie appartiene la Cosberg di Bergamo, azienda di meccatronica che, con i suoi 100 addetti studia, progetta e costruisce macchine per l’automazione dei processi di montaggio attraverso impianti personalizzati con applicazioni di robotica, una delle “multinazionali tascabili” (imprese di medie dimensioni, che operano nel mercato internazionale e investono nell'innovazione, ndr) che hanno decretato il successo dell’export dell’Italia nel settore. «Abbiamo ordini fino al marzo 2021 — racconta il titolare, Gianluigi Viscardi, che, come tanti bergamaschi, si è ammalato di Covid-19 ed è guarito — e siamo rimasti indietro con tante macchine che dovevamo consegnare. Abbiamo già concordato con i sindacati di rimanere aperti ad agosto per poter sopperire alle richieste dei clienti ed evitare di incorrere in penali dovute ai


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

ritardi causati dal periodo di fermo forzato: per realizzare un macchinario a noi servono fino a 9-12 mesi». Lo stesso annuncio lo aveva fatto già a marzo Fincantieri: la società a maggioranza pubblica, uno dei più importanti gruppi cantieristici mondiali — costruisce navi da crociera, militari, traghetti e mega-yacht con quasi 10mila dipendenti — ha firmato un accordo con il sindacato che prevede che «una volta ripresa l’attività allo scopo di assicurare il rispetto dei programmi in atto non si procederà per l’anno in corso alla fermata estiva», con le ricadute che questa scelta avrà sulle imprese dell’indotto e sui fornitori.

Foto: Valenti Renzo; Climber 1959; Alessia Pierdomenico; FabioMitidieri / Shutterstock.com

Come, per esempio, Molteni Group, uno dei più grandi del settore arredo-design italiano, che lavora anche ad arredare le navi di Fincantieri. «A giugno partiremo con la campagna vendite delle nuove collezioni che avremmo dovuto presentare al Salone del Mobile di Milano a primavera — dice il presidente e amministratore delegato Carlo Molteni — e in base agli ordini capiremo se servirà lavorare ad agosto per recuperare le settimane perse. Noi speriamo proprio di sì». Sempre in tema di collezioni, stavolta della moda, anche il re del cachemire Brunello Cucinelli, icona italiana dello stile, ha scelto di non licenziare, ma contemporaneamente ha chiesto ai suoi dipendenti nel borgo di Solomeo in Umbria di lavorare ad agosto: «Non voglio fare a meno delle competenze che mi hanno permesso di arrivare fin qui. In cambio ho chiesto due cose: la disponibilità a lavorare mezz’ora in più al giorno e a lavorare in agosto, tranne una settimana. Questo significa che faremo presto a recuperare il tempo perso». Anche altri marchi del lusso sono in ritardo con la preparazione e presentazione delle nuove collezioni e potrebbero decidere di seguire l’esempio.

A pieni giri anche i costruttori di biciclette, articolo che sta andando a ruba, grazie all’incentivo all’acquisto per favorire la mobilità individuale, in Italia e non solo: «La domanda più forte viene dalla Germania — spiega Fabrizio Scalzotto, amministratore delegato del famoso marchio Bianchi che produce 230mila bici l’anno e che in questo periodo ha registrato una crescita degli ordini vicina al 20 per cento rispetto a un anno fa — per recuperare la produzione persa durante lo stop abbiamo cancellato le ferie ad agosto». Lo stesso potrebbero fare le aziende della filiera dell’auto e delle moto, da Brembo (freni) e Lamborghini (supercar) fino ad altri, se dovesse esserci una ripresa della domanda. Proprio la domanda sarà l’elemento chiave, fanno sapere dalle relazioni industriali di Confindustria, dove monitorano gli accordi sindacali propedeutici alla revisione dei piani ferie, per tutte le imprese, per decidere se confermare le ferie d’agosto oppure no: «Molto dipenderà se si tornerà a spendere, a comprare, in Italia, ma soprattutto nei Paesi dove esportiamo il made in Italy, primo fra tutti la Cina». Là, dove tutto è cominciato, tutto potrebbe ripartire. n

RISPETTO DEI PROTOCOLLI DI SICUREZZA IN UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO A TARANTO E NELL'OFFICINA DI UN FABBRO AD ARICCIA, VICINO ROMA

sindacati unions sopperire to meet incorrere to incur penali penalties dovuti due a maggioranza pubblica State owned allo scopo di in order to in atto in progress ricadute consequences indotto supply chain fornitori contractors in tema on the theme fare a meno to do without marchi brands a pieni giri at full speed a ruba like hotcakes filiera sector freni brakes ripresa recovery propedeutici in preparation 13


ESERCIZI DI COMPRENSIONE

UN'ESTATE... AL LAVORO! Attività 1. Scegli se l’affermazione è vera o falsa

VERO FALSO

1. Fino all'anno scorso tutte le attività rimanevano chiuse nel mese di agosto

2. Molti italiani non andranno in ferie ad agosto per quattro motivi

3. Ad agosto le aziende potranno licenziare

4. Molti italiani hanno già usato tutte le ferie a disposizione

5. La Cosberg rimarrà aperta perché la domanda è rimasta alta anche durante la pandemia

6. Bruno Cucinelli fermerà il lavoro per una settimana ad agosto

Attività 2. Associa alle 5 definizioni la parola corretta (ci sono parole in più)

contratto a termine | lavoratore dipendente | imprenditore | stabilimento | azienda sindacato | impresa | indotto | titolare | dispositivo 1. organismo, compagnia che produce beni e servizi (2):_________________________________________________ 2. persona che guida e gestisce con i propri soldi una attività economica:____________________________________ 3. proprietario di una attività commerciale:____________________________________________________________ 4. associazione che tutela gli interessi dei lavoratori dipendenti:____________________________________________ 5. il gruppo delle attività produttive che forniscono beni e servizi a un grande complesso industriale:_________________ Attività 3. Sostituisci la parte sottolineata con una delle seguenti espressioni

dare il la alla | a cavallo del | fare a meno della | di una volta | segnato uno spartiacque | chiuderà i battenti 1. La situazione determinata da virus ha causato un netto cambiamento (___________________) tra il prima e il dopo e questo agosto non sarà più caratterizzato dalle vacanze tipiche del passato (___________________). Forse alcuni lavoratori potranno avere qualche giorno di ferie nei giorni prima e dopo il (___________________) 15 agosto, ma la maggior parte delle aziende e delle attività commerciali non interromperà l'attività (___________________). 2. È stato il presidente della Confindustria a suggerire la (___________________) possibilità di non chiudere ad agosto a causa della situazione. 3. Bruno Cucinelli non ha voluto licenziare nessuno dei suoi dipendenti perché non voleva rinunciare alla (___________________) competenza dei suoi lavoratori, ma ha chiesto loro un po' di flessibilità. 14


B2

TUTTO ITALIANO

TRASPORTI

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

LA NUOVA MOBILITÀ

La paura del contagio si rispecchia nelle scelte dei mezzi di trasporto privato, a discapito di quello pubblico

N

a cura della redazione

ella mobilità degli italiani nell’era del post-rimanete a casa — finito l’obbligo di “niente passeggiate, niente attività fisica e niente accesso ai parchi” — sembra non esserci competizione: sul podio di una gara virtuale salgono camminate, biciclette, monopattini, segway, hoverboard e auto privata; ultimi in graduatoria tutti i trasporti di massa, pubblici e privati, ovvero autobus urbani ed extra-urbani, tram, metropolitane, treni regionali e a lunga percorrenza, aerei. Insieme ai traghetti e alle navi da crociera. Dopo che ai primi di giugno gli italiani sono tornati liberi di muoversi in lungo e in largo per ogni regione della Penisola, queste sono state le loro risposte. Il vero asso pigliatutto della “nuova mobilità” è senz’altro la vecchia, cara automobile.

Al sondaggio con il quale Isfort, Istituto di ricerche sui trasporti, ha chiesto agli italiani quali mezzi di trasporto individuale intendano usare, anche saltuariamente, al termine delle restrizioni, il 95,1 per cento ha risposto, appunto, l’auto, il 30,8 per cento ha indicato la bicicletta e l’8,2 per cento la moto e lo scooter. Contemporaneamente crolla l’uso dei mezzi collettivi: solo il 28 per cento sceglie l’autobus urbano e il tram, il 15,7 per cento il treno Alta velocità, il 13,4 per cento il treno locale e regionale e appena il 7,2 per cento la metropolitana. Però, mettono in guardia gli esperti, non è detto che andrà proprio così: è difficile stabilire adesso quanto i quasi tre mesi di blocco del Paese abbiano inciso nelle attitudini e nelle paure della gente, dettandone i comportamenti. E come le persone riemergeranno dal “fermi tutti”. ►

si rispecchia is reflected a discapito at the expense gara competition graduatoria classification ovvero namely a lunga percorrenza long-distance traghetti ferries navi da crociera cruise ships in lungo e in largo far and wide asso pigliatutto trump card sondaggio survey saltuariamente occasionally crolla collapses / plummets mettono in guardia warn abbiano inciso have affected dettandone dictating their

SEGNALI PER FAR RISPETTARE IL DISTANZIAMENTO FISICO NELLA METRO DI MILANO

15


incognita unknown si sono affermate have established themselves didattica a distanza distance learning siamo in grado we are (not) able prosegue continues ondata wave cartina di tornasole litmus test sostiene maintains avverte warns si spinge goes as (far) sconvolti disrupted ligi law-abiding si sono dimezzati have halved inderogabili unavoidable corse runs (lit.) / timetable occorre (it) is necessary posti seduti seating a scacchiera like a chessboard pressoché almost / practically materia del contendere (a) matter of contention capi-azienda company bosses senza ritorno one-way punto di snodo focal point spopolano depopulate (lit.) / are hot favourites evitano avoid affollamento crowding rimborsa reimburses

«Siamo in terra incognita», conferma il professor Giuseppe Catalano dell’Università La Sapienza di Roma, coordinatore della struttura tecnica del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che supporta la ministra Paola De Micheli. E aggiunge: «Non abbiamo certezze. Dobbiamo essere pronti a una evoluzione rapida delle inclinazioni e delle scelte di mobilità dei nostri concittadini». Alcune delle tendenze che si sono affermate almeno in parte potrebbero rimanere in futuro: la didattica a distanza, il lavoro da casa, le video-conferenze, le riunioni telematiche, gli acquisti via commercio elettronico. E sono tutti cambiamenti che influiranno sul trasporto e potranno ridurre permanentemente la necessità di spostarsi nelle città, tra le diverse aree dell’Italia, tra Nord e Sud. «Non siamo in grado di sapere ora in quale misura — prosegue Catalano. Molto dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia, se ci sarà una seconda ondata in autunno, e dalla disponibilità di un vaccino per fermarla. La vera cartina di tornasole l’avremo a settembre, quando riapriranno le scuole». Che in Europa “nulla sarà come prima”, quando si metterà finalmente la parola fine alla crisi indotta dall’emergenza sanitaria del coronavirus, lo sostiene con forza anche Massimo Giordano, del Mediterranean Office di McKinsey&Company. L’Italia non fa eccezione, anzi, colpita più severamente dalla pandemia, potrebbe avere più difficoltà degli altri Paesi europei a rialzarsi economicamente, avverte Giordano, che si spinge fino a ipotizzare il completo recupero solo nel 2025. Trasporti e mobilità sono tra i settori maggiormente sconvolti dallo tsunami Covid-19: nelle settimane in cui era imperativo “restare a casa” gli spostamenti degli italiani — che si sono rivelati particolarmente ligi e rigorosi nel seguire le regole dettate dal governo

16

per contenere il virus — si sono più che dimezzati. Aerei fermi nelle aree di parcheggio degli aeroporti chiusi, treni a lunga percorrenza nei depositi eccetto pochi viaggi al giorno per le “necessità” inderogabili, metropolitane e bus con corse ridotte e capacità limitata al 25 per cento dagli obblighi imposti dal cosiddetto “distanziamento sociale” (la distanza di sicurezza che occorre mantenere per evitare il contagio ovvero almeno un metro tra un passeggero e un altro e posti seduti a scacchiera), strade e piazze pressoché deserte. Solo la “mobilità di comunità”, intorno a casa per le spese e i servizi indispensabili, quasi sempre a piedi o in bicicletta, ha resistito. Quando, come, quanto e soprattutto se gli italiani ricominceranno a muoversi come prima della pandemia resta materia del contendere tra esperti e capi-azienda: c’è chi esorta a non guardare all’oggi, ad aspettare l’autunno prima di decretare, per esempio, la crisi senza ritorno del trasporto pubblico locale. «L’impatto è stato fortissimo — spiega il partner per i trasporti di PricewaterhouseCoopers, Paolo Guglielminetti — non siamo in grado di fare previsioni sul medio-lungo termine. Nei prossimi 3-6 mesi dovremo monitorare attentamente gli spostamenti delle persone. Punto di snodo sarà la percezione di sicurezza, quanto i singoli si sentiranno protetti dal virus sul bus o sul treno, fattore psicologico che avrà una grande influenza». Quel che è certo è che nella “nuova normalità” le due ruote, le bici tradizionali ed elettriche, spopolano: garantiscono esercizio fisico ed evitano “l’affollamento” dei mezzi pubblici permettendo di viaggiare all’aria aperta. Complice di questa esplosione a due ruote è anche il “bonus mobilità” lanciato dal governo, che rimborsa il 60 per cento


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

del prezzo di acquisto di biciclette, nuove o usate, a pedalata assistita e di veicoli della micro-mobilità elettrica, come monopattini, hoverboard (monopattino elettrico autobilanciato) e segway, fino a un massimo di 500 euro e per un finanziamento totale di 120 milioni destinato a chi abita in città con oltre 50mila abitanti.

Foto: VILTVART; Sara Sette / Shutterstock.com

I rivenditori di biciclette, tutti i tipi di biciclette, a Milano come a Roma, sono stati presi d’assalto: «Le vendite sono raddoppiate, non abbiamo mai registrato prima un tale boom», racconta Detto Pietro, titolare di uno storico negozio artigianale milanese aperto nel 1895. La domanda è superiore all’offerta, i produttori – in Italia il settore conta 250 aziende per un fatturato di 1,35 miliardi e ha il primato dell’export in Europa — non riescono a far fronte alla richiesta di mercato. Per far posto al nuovo esercito di ciclisti le città pianificano la costruzione e l’allungamento delle piste ciclabili. Il Comune di Milano promette 35 nuovi chilometri entro l’anno, anche semplicemente tracciando una riga gialla sull’asfalto per sottrarre spazio alle auto. «Lavoriamo per allargare l’offerta di mobilità alternativa ai cittadini», spiega Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici del capoluogo lombardo, dove inoltre è stata raddoppiata la disponibilità delle biciclette condivise, dalle attuali 8mila a 16mila, e triplicata l’offerta di monopattini condivisi, da 2.250 a 6mila. Proprio i monopattini elettrici sono venuti prepotentemente alla ribalta come protagonisti della mobilità del dopo-coronavirus. Approfittando della recente legge che ne regolamenta l’uso, è sempre più frequente vederli sfrecciare lungo le strade, le ciclabili (dove ci sono) e i marciapiedi delle grandi aree

MONOPATTINO ELETTRICO E PEDONI A VIA DEI FORI IMPERIALI A ROMA

metropolitane, anche per la consegna delle pizze e del cibo a casa, con sprezzo del traffico e spesso del Codice della strada. Se al momento a Roma sono tutti di proprietà, presto arriveranno quelli a noleggio in condivisione: il Comune ha bandito una gara per 16mila mezzi. «Stanno arrivando richieste da molte città, da Firenze e Bologna, fino a Bari», annuncia Salvatore Palella, fondatore e Ceo di Helbiz, primo operatore italiano ed europeo di monopattini elettrici a noleggio, società con sede a New York che presto si quoterà al Nasdaq e all’Aim di Borsa Milano. Sul fronte opposto, le aziende del trasporto pubblico locale stimano perdite per 1,5 miliardi di euro nel 2020, mentre Trenitalia, l’operatore statale che gestisce il trasporto su ferrovia, arriva a 2 miliardi: sono loro i veri perdenti, gli sconfitti dal coronavirus, con cadute vertiginose dei passeggeri nell’ordine del 60-70 per cento. Prima di tutto per l’obbligo di mantenere un metro di distanza, ma poi anche perché gli italiani non si fidano, temono di contagiarsi e quindi preferiscono tornare alla “sicura” auto, con quali conseguenze per la congestione urbana da traffico e l’inquinamento atmosferico è facile immaginare. n

a pedalata assistita with pedal assistance monopattini scooters rivenditori dealers sono stati presi d’assalto have been taken by storm raddoppiate doubled primato record far fronte to keep up allungamento extension piste ciclabili cycle tracks riga line condivise shared alla ribalta to the forefront approfittando taking advantage sfrecciare darting marciapiedi pavements sprezzo disregard noleggio rental ha bandito una gara have launched a tender si quoterà will go public gestisce manages inquinamento pollution

17


B2

C1

11-12

in ginocchio on their knees località balneari seaside localities crescita growth si erano andate modellando were being created basti suffice it (to say) incamera makes tasse di soggiorno tourist taxes allentamento relaxation classifica ranking timori sanitari health scares si rimetterà in movimento will (not) get back on the move taglio cut sindaci mayors dissesto collapse fare fronte to deal with raccolta dei rifiuti rubbish collection asili nido kindergartens scuole materne nursery schools stanziati allocated riprendere start up again affronta faces rimboccandosi le maniche rolling up their sleeves stremata exhausted richiamo attraction aveva messo a dura prova had severely strained tenuta hold (lit.) / solidity risparmi savings

TURISMO IN SICUREZZA: ALLA MOSTRA SFIDA AL BAROCCO A TORINO, COME A VENEZIA E NEL CENTRO DI FIRENZE

18

SCENARI

UN TURISMO DA RIPENSARE

I Comuni delle città d’arte in ginocchio, le località balneari del nord resistono. La pandemia è anche un’occasione per studiare circuiti alternativi di Livia Borghese

D

al 2010 all’inizio della pandemia il turismo nel Belpaese è stato in continua crescita, fino a registrare nel 2018 un totale di 429 milioni di presenze (intese come notti) negli alberghi italiani, secondo i dati del Touring club italiano, TCI. Ben si capisce come il blocco totale dovuto alla pandemia abbia inciso pesantemente su tutte quelle realtà che negli ultimi decenni si erano andate modellando sempre più intorno all’offerta turistica, in modo particolare le città d’arte. Basti considerare che una città come Roma incamera ogni anno dalle sole tasse di soggiorno 130 milioni di euro. La crisi non si è arrestata con l’allentamento delle misure di contenimento ai primi di giugno, quando si è nuovamente potuto circolare liberamente su tutto il territorio nazionale. Metà del turismo italiano viene dall’estero (Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito a guidare la classifica, sempre secondo il Touring club). Un flusso che, tra incertezze normative, timori sanitari ed economici, non si rimetterà in movimento se non lentamente.

I Comuni hanno registrato un costante taglio delle proprie finanze a favore di quelle del governo centrale e molti sindaci temono ora un dissesto finanziario, mentre devono continuare a fare fronte a servizi essenziali, come la raccolta dei rifiuti o il trasporto pubblico locale, gli asili nido e le scuole materne. Complessivamente, stimano in media una perdita di circa 6 miliardi di euro, contro i 3 stanziati a loro favore dal “Decreto rilancio” del governo. Vediamo alcune località nello specifico.

VENEZIA E IL VENETO

Malgrado la voglia di riprendere e il leggendario spirito veneto che affronta le difficoltà rimboccandosi le maniche, Venezia è una città stremata, costretta alla chiusura per virus durante il carnevale, l’evento di maggior richiamo turistico della città lagunare. Già l’eccezionale acqua alta dello scorso autunno aveva messo a dura prova la tenuta di molte attività: piccoli artigiani, ristoranti e alberghi avevano usato i loro risparmi per ripartire. Questa avrebbe


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

dovuto essere l’estate del numero chiuso e del biglietto d’ingresso, secondo i progetti del sindaco, da applicare a partire da luglio e invece Venezia si è trasformata in una città fantasma: durante il lockdown la gente non era chiusa in casa, semplicemente non c’era. I residenti a Venezia sono ormai poco oltre i 50mila e la città si trova ora a doversi ripensare. Tra le proposte, quella di convertire le attività di B&B in case per studenti, magari con un contributo pubblico per coprire in parte le differenze di guadagno. Gestire una città come Venezia ha però un costo enorme, basti pensare al trasporto pubblico, tutto sull’acqua così come i servizi essenziali, dalla nettezza urbana alle quotidiane consegne di merce. La progettazione politica — a settembre si eleggerà una nuova amministrazione — appare impantanata nelle acque della laguna, che pure non sono mai state così limpide. Il resto del Veneto ha il vantaggio di essere facilmente raggiungibile via terra dagli austriaci, ma soprattutto dai tedeschi, molto amanti delle sue riviere come delle sue montagne.

Foto: MikeDotta; Claudio Stocco; Filippo.P / Shutterstock.com

FIRENZE E LA TOSCANA

Il sindaco Dario Nardella si è detto pronto a spegnere i lampioni pubblici se un aiuto sostanzioso non arriverà presto a rimpinguare le casse in dissesto del Comune, con un deficit stimato intorno ai 200 milioni di euro (tra mancata tassa di soggiorno e altri introiti legati al turismo, dai biglietti dei musei a quelli dei pullman turistici che entrano in città). Come il resto della Toscana, gli sforzi di Firenze sono tesi

quest’anno a intercettare il turismo interno, in attesa che gli amati inglesi e americani tornino a godersi la sua arte e storia. Alcune ville storiche, come la Villa Corsini di Mezzomonte, hanno elaborato programmi molto interessanti, aprendosi al pubblico con concerti, dibattiti e mostre per animare l’estate in assenza delle grandi feste e dei matrimoni (attività che, in un anno “normale”, avrebbero permesso di coprire interamente i costi di gestione e manutenzione).

IL SUD E LE ISOLE

Nel Meridione vi sono alcune realtà che già prima dell’apertura della stagione hanno registrato perdite nette pesantissime. Si tratta di luoghi come l’isola di Ischia in Campania o la Sicilia, che avevano nel tempo costruito una rete di fedeli turisti amanti del “fuori stagione”, viaggiatori nei mesi di marzo, aprile e maggio, proprio quelli, quest’anno, del completo lockdown. La Sardegna punta sul fattore sicurezza, essendo stata una tra le prime regioni a registrare un contagio vicino allo zero. A lungo il suo presidente ha cercato di introdurre una specie di “passaporto sanitario” e anche se l’idea non si è concretizzata, sono molte le strutture alberghiere dell’isola che chiederanno un certificato ai propri ospiti o, in alternativa, saranno pronte a fornire il test gratuitamente. È comunque una meta ideale per chi ama le vacanze a contatto con la natura, tanto nell’entroterra quanto sulla costa, e si contano molti luoghi sull’isola dove il distanziamento sociale non sarà un problema.

numero chiuso restricted numbers (of access) gestire managing nettezza urbana rubbish collection consegne deliveries merce goods / produce impantanata bogged down raggiungibile reachable via terra by land lampioni pubblici street lighting rimpinguare to replenish dissesto disruption introiti income sono tesi are strained fuori stagione low season meta destination tanto... quanto as much… as entroterra inland si contano there are si sono attrezzati have equipped themselves in vigore in force volume e fatturato size and revenue si prevede it is expected salpare to set sail

Per tutte le attività, la parola d’ordine è sicurezza: alberghi, bar e ristoranti si sono tutti attrezzati e applicano con diligenza le rigide norme sanitarie in vigore. Ma c’è chi non riesce ancora a ripartire, come il turismo da crociera — e quello nel Mediterraneo è secondo come volume e fatturato solo a quello nei Caraibi — per il quale si prevede che non potrà tornare a salpare fino a metà luglio. n 19


B1

B2

SOCIETÀ

IL NOBILE VOLONTARIATO IN DIVISA

L’Ordine di Malta ha radici lontane

B

a cura della redazione

divisa uniform radici roots baschetto beret fiera proud indossa wears soccorso assistance senzatetto homeless bisognose needy banco alimentare food bank ambulatori outpatient departments disabili disabled si aggiungono are added sfaccettature facets condividi (you) share recita says altisonante lofty sounding

arbara sorride sotto al baschetto rosso, fiera della divisa che indossa: «Più di trent’anni fa ho iniziato a fare volontariato con l’Ordine di Malta… e non ho più smesso».

Barbara è la responsabile di un gruppo operativo del Corpo italiano di soccorso e organizza le più svariate attività assistenziali a Roma: le cene per i senzatetto, i centri per l’aiuto alle famiglie bisognose, il banco alimentare, l’assistenza ai malati nell’Ospedale San Giovanni Battista e in tutti gli ambulatori, i gruppi giovanili per l’assistenza ai disabili, i campi estivi e i pellegrinaggi. Tutte queste attività — a cui oggi si aggiungono quelle relative alla pandemia Covid-19 — rappresentano solo alcune delle innumerevoli sfaccettature in cui si concretizza la missione dell’Ordine di Malta in Italia e nel mondo, che lei definisce come «una famiglia con la quale condividi

momenti belli e brutti, fino a non poterne più fare a meno». Ma cos’è oggi, nel XXI secolo, il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) o, come recita il suo altisonante nome per intero, il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta?

L’ORDINE DI MALTA E IL COVID-19 L’Ordine di Malta ha potenziato il suo impegno in tutto il mondo per affrontare la pandemia di Covid-19: dall’iniziale gestione dei reparti dedicati ai malati del nuovo virus al potenziamento del servizio di supporto psicologico per affrontare gli effetti della quarantena e dell’isolamento che hanno causato disagio emotivo e disturbi psicologici, a partire dalla depressione. Ha inoltre realizzato campagne 20

di sensibilizzazione nei Paesi con condizioni igieniche di base precarie. Con il progetto “Doctor to Doctor”, lanciato in collaborazione con Forward Thinking, un centro studi con sede a Londra, ha creato una rete di esperti nel campo dell’epidemiologia e della virologia che incontrano, in rete, medici dei Paesi del Medio Oriente per discutere le migliori pratiche e gli ultimi progressi della ricerca medica.

impegno involvement | affrontare to deal with | disagio emotivo emotional problems | campagne di sensibilizzazione awareness raising campaigns | si rivolge is directed | carenti lacking

Il progetto si rivolge in particolare ai Paesi le cui infrastrutture sanitarie sono impreparate o carenti, come la Palestina e lo Yemen.


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

DALLA TERRA SANTA A ROMA Alla fine del XIII secolo l'Ordine Ospedaliero di San Giovanni, dopo aver perso la Terra Santa, si trasferisce sull'isola di Cipro dove, fedele alla sua missione, continua a costruire nuovi ospedali e crea una flotta navale con cui, grazie alla posizione strategica dell’isola, protegge i pellegrini in rotta verso la Terra Santa. La progressiva instabilità di Cipro spinge gli Ospedalieri a considerare come sede più adatta l’isola di Rodi, nella quale si trasferiscono nel 1310. Qui i Cavalieri giungono da ogni parte d’Europa e si riuniscono in base alla lingua parlata. Alle sette “Lingue”, ovvero zone

di provenienza, iniziali – Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona (Navarra), Inghilterra (con Scozia e Irlanda) e Germania – si aggiunge nel 1462 l’ottava, quella di Castiglia e Portogallo. Nel 1523 i Cavalieri abbandonano con onore l'isola di Rodi, sconfitti dalla flotta e dall'esercito turco del sultano Solimano il Magnifico, e nel 1530 giungono nell'isola di Malta, ceduta all'Ordine dall'imperatore Carlo V con l'approvazione di papa Clemente VII e la condizione che i Cavalieri sarebbero rimasti neutrali nelle guerre tra nazioni cristiane. Per

L’istituzione, quasi millenaria, dall’epoca della fondazione a oggi è rimasta fedele alla sua missione: tuitio fidei et obsequium pauperum, un motto latino che significa “difesa della fede, aiuto/servizio ai poveri”. Fondato nell’XI secolo dal Beato Gerardo e riconosciuto da papa Pasquale II con la bolla del 15 febbraio 1113, l’Ordine è sopravvissuto come entità indipendente, attraverso varie peripezie, fino ad oggi. Attualmente molti Stati, tra cui l’Italia, riconoscono lo SMOM come uno Stato sovrano, sebbene non abbia

flotta fleet | spinge pushes (lit.) / persuades sede headquarters | giungono arrive ovvero which are | sconfitti defeated esercito army | ceduta transferred alzare le armi raising (their) weapons

questa ragione quando Napoleone Bonaparte, durante la campagna d'Egitto nel 1798, occupa Malta per il suo valore strategico, i Cavalieri sono costretti ad abbandonarla senza alzare le armi contro altri cristiani. Dopo alcuni anni senza una sede, nel 1834 il governo dell’Ordine di Malta si trasferisce a Roma.

territorio né cittadini. Il suo territorio si limita infatti a due sedi a Roma, che godono della garanzia di extraterritorialità, il Palazzo Magistrale nella centralissima Via Condotti, a due passi da piazza di Spagna, e la Villa Magistrale, sul colle Aventino. Fanno parte dello SMOM 13.500 persone tra Dame e Cavalieri (così vengono definiti i membri dell’Ordine) ai quali si affiancano 42mila operatori medico-sanitari e 80mila volontari.

secondo la quale according to which peripezie adventures sedi offices godono benefit dame ladies cavalieri knights si affiancano are flanked by intrattiene maintains

L’Ordine — neutrale, imparziale e apolitico — intrattiene relazioni diplomatiche ►

Foto: Nicusor Floroaica

LA CHIESA DI SANTA MARIA IN AVENTINO, A ROMA E, QUI ACCANTO, I VOLONTARI DELL'ORDINE; NELLA PAGINA SUCCESSIVA: IL BUCO DELLA SERRATURA DELLA VILLA DEI CAVALIERI DI MALTA, SEMPRE A ROMA

21


TRE STATI DA UN BUCO DELLA SERRATURA Si tratta forse del buco di serratura più fotografato al mondo. Davanti al portone della Villa dei Cavalieri di Malta all’Aventino – la sede di rappresentanza dell’Ordine, è facile incontrare file di turisti, ordinatamente allineati. Quale sorpresa quando si sbircia attraverso il buco! Come per incanto – e pare proprio di poterla toccare – appare la cupola della basilica di San Pietro. Questo sguardo “furtivo” riesce quindi ad abbracciare tre Stati: l’Italia, il Vaticano e lo SMOM. Giovan Battista Piranesi progettò la piazza antistante nel 1765 e fece piantare lungo il viale del giardino che porta alla terrazza della villa delle piante di alloro, che formano una galleria e fanno da cornice alla cupola in lontananza. Grazie all’effetto

ottico denominato “a cannocchiale”, la cupola di Michelangelo che appare dal portale principale di dimensioni enormi sembra allontanarsi sempre più man mano che percorrendo il viale ci si avvicina. All’interno della villa c’è un altro gioiello: la chiesa di Santa Maria in Aventino, recentemente ristrutturata. Eretta nel luogo dove venne rinvenuta un’icona della Madonna, la chiesa fu edificata nel 936 e subì poche modifiche fino al decisivo intervento piranesiano nel XVIII secolo: sono gli stucchi della facciata, della navata, della volta, dell’altare, con raffigurazioni fortemente simboliche, a impreziosire e rendere unica questa abbazia, annoverata fra le più belle di Roma.

buco della serratura keyhole | portone doorway | ordinatamente neatly | sbircia peeps | incanto by magic | pare it seems appare it appears | cupola dome | viale paths | alloro bay | cornice frame | denominato called | cannocchiale telescope | portale portal | allontanarsi distance itself | man mano gradually | percorrendo walking along | ci si avvicina you get closer | gioiello jewel venne rinvenuta was found | subì underwent | modifiche modifications | raffigurazioni representations | impreziosire to enrich annoverata numbered

oltre more than presso at gode benefits provengono come sovvenzioni funding capillare capillary / widespread impegno commitment verso towards sfollati refugees prestare assistenza give assistance traversata crossing

bilaterali con oltre 100 Stati, è rappresentato presso molte organizzazioni internazionali e gode dello status di Osservatore permanente presso le Nazioni Unite. I fondi per finanziare le attività dell’Ordine di Malta provengono dai membri, da donazioni private e pubbliche. Nei Paesi in via di sviluppo le attività vengono spesso sostenute da sovvenzioni governative, dalla Commissione Europea, dalle agenzie delle Nazioni Unite e da altri organismi internazionali. Oggi lo SMOM si dedica essenzialmente allo sviluppo di progetti medici, sociali e umanitari in 120 Paesi, grazie a un’organizzazione capillare (12 priorati,

22

48 associazioni nazionali, 133 missioni diplomatiche, 1 agenzia di soccorso internazionale e 33 corpi di soccorso, oltre a numerosi ospedali, centri medici e fondazioni specializzate). Il tradizionale impegno dell’Ordine di Malta a prendersi cura dei rifugiati e delle vittime dei conflitti che è stato particolarmente forte durante le due Guerre mondiali prosegue ancora oggi: ad esempio, verso i milioni di profughi in fuga dai conflitti in Siria e in Iraq o gli sfollati in Libano, Sud Sudan, Bangladesh. Nel Mediterraneo le squadre mediche di soccorso cooperano con la Guardia costiera italiana per prestare assistenza ai migranti che rischiano la traversata. n


B1

B2

TUTTO ITALIANO

13-14 CINEMA

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

LO SCHERMO CHE NON VA SPENTO

Le misure anti-Covid hanno messo in grande difficoltà l’arte cinematografica. Qualche segnale di speranza viene dalle nuove piattaforme in rete e dalla Mostra del cinema di Venezia di Giovanna Branca

N

el pieno della pandemia, tutte le sale cinematografiche italiane hanno acceso le loro insegne e i loro schermi, anche se all’interno non c’erano spettatori. Era la notte dell’8 maggio, e nel buio della sera quelle luci volevano ricordare l’importanza dei cinema, chiusi ormai da quasi due mesi per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Il flashmob delle sale, chiamato #riaccendilcinema, è stato organizzato dall’Anec (Associazione nazionale esercenti cinematografici) in concomitanza con un importante appuntamento per il cinema italiano: la 65esima cerimonia dei David di Donatello, l’evento durante il quale si consegnano i premi (una riproduzione in miniatura della celebre statua dello scultore rinascimentale) ai migliori film dell’anno, che per la prima volta è andato in scena senza pubblico, con i candidati e i vincitori collegati

via internet mentre in una sala vuota il conduttore Carlo Conti animava l’insolito spettacolo, andato in onda in prima serata su Rai 1. Il film che si è aggiudicato il maggior numero di premi, sei in tutto, è stato Il Traditore — quasi un documentario sulla storia del pentito di mafia Tommaso Buscetta interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino — del regista Marco Bellocchio, che ha vinto in particolare come migliore film, migliore regia e migliore attore protagonista.

schermo screen sale theatres insegne signage esercenti operators in concomitanza con concurrently with premi awards è andato in scena was put on andato in onda transmitted prima serata prime time si è aggiudicato received regia direction nel corso della during filiera sector

Nel corso della serata è stato letto un intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’importanza del cinema — “l’arte del sogno” — e quanto quest’arte sia stata penalizzata dalla pandemia, e con essa tutta la filiera dei lavoratori dello spettacolo, dagli scenografi ai costumisti. «Per ricostruire il nostro Paese ► 23


compito role precipuo principal a titolo gratuito free of charge proiettare project scopo purpose hanno scontentato have challenged si è trascorsa you spent chiude i battenti close their doors far fronte to address stringenti restrictive

L'ARENA ESTIVA SULL'ISOLA TIBERINA, A ROMA; PROIEZIONI SOSPESE E, A DESTRA, IL PALAZZO DEL CINEMA DI VENEZIA

24

— ha scritto Mattarella — dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare. E questo è il compito precipuo dell’arte, della creatività e degli artisti. Un compito alto, che la nostra Costituzione designa all’art. 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico».

Le misure di sicurezza predisposte dal governo per poter riaprire le sale hanno tuttavia scontentato gli esercenti: troppo restrittive rispetto a quelle imposte ad altre attività commerciali come i ristoranti o i negozi. Ad esempio, nei cinema bisogna rispettare la distanza interpersonale, anche se si va con le persone insieme alle quali si è trascorsa la quarantena. E i bar interni alle strutture non possono riaprire, a differenza di quelli su tutto il territorio Una parte fondamentale di questa filiera sono nazionale. Tutto questo rende più difficile il le sale cinematografiche, le stesse che quella ritorno all’abitudine di andare a vedere i film notte, con un gesto simbolico, hanno riacceso davanti al grande schermo, specialmente nel i propri schermi: i luoghi in cui il cinema periodo estivo che da sempre rappresenta un diventa un rito collettivo di condivisione. grande problema per il cinema italiano. Fra Durante il lockdown, molti cinema grandi e giugno e settembre la maggior parte delle piccoli su tutto il territorio nazionale hanno sale, a eccezione dei multiplex, chiude infatti organizzato delle “sale virtuali” dove gli i battenti perché il pubblico è troppo poco e spettatori potevano accedere, pagando le distribuzioni aspettano momenti migliori un biglietto ridotto rispetto a quello fisico, per far uscire i loro film. a una serie di film di repertorio concessi dalle società di distribuzione agli esercenti L’anno scorso per far fronte a questo a titolo gratuito o quasi. E molti esercenti e problema era nato, dalla collaborazione di distributori si sono riuniti per dare vita a delle tutta l’industria cinematografica italiana e con piattaforme streaming dove “proiettare” il sostegno del ministero dei Beni culturali, anche titoli nuovi: è il caso di MioCinema e Moviement: un’iniziativa per portare i film di RestoinSala, oltre a tante piattaforme più in sala per tutto l’anno, sia i blockbuster piccole, dove è stato possibile, nel corso dei hollywoodiani sia il cinema d’autore, mesi di chiusura di tutte le attività, comprare i indipendente, di ricerca. Ora il progetto si è biglietti anche per alcune prime visioni. Il loro trasformato in Moviement Village: un circuito scopo principale era però mantenere vivo il di arene estive per vedere i film all’aperto, dove rapporto fra le sale e gli spettatori, in attesa le misure di sicurezza sono meno stringenti e della riapertura dei cinema il 15 giugno. dove il pubblico va più volentieri nei mesi caldi.


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

Foto: VILTVART; MaxxPhotoStock; Bestravelvideo; Simone Padovani / Shutterstock.com

LE PIATTAFORME: UN DIALOGO APERTO TRA LE SALE E IL PUBBLICO

Un segnale di speranza viene poi dalla Mostra del Cinema di Venezia: il festival cinematografico più antico del mondo non si è fermato, come invece ha dovuto fare quello di Cannes, e la sua 77esima edizione si terrà come previsto dal 2 al 12 settembre. Da subito è stata esclusa la possibilità che potesse svolgersi online, la via scelta da altri festival come quello di Locarno. Roberto Cicutto (il nuovo presidente della Biennale di Venezia) e Alberto Barbera (direttore della Mostra) hanno spiegato che si tratterà di un’edizione conforme alle misure di sicurezza: quindi meno spettatori, ospiti e film. Ma è comunque un importante segnale di ripartenza non solo per l’industria cinematografica italiana, ma per quella di tutto il mondo, che da sempre a settembre si ritrova sul Lido di Venezia, e che ai tempi del Coronavirus lo guarda come un banco di prova per il futuro, il luogo in cui sperimentare la ripresa di tante attività paralizzate dalla pandemia. «Sarà un’edizione con caratteristiche uniche nella sua storia — ha scritto Alberto Barbera — e anche per questo verrà ricordata. Ancora non sappiamo esattamente che cosa si potrà fare, ma intanto procediamo con la selezione dei film e la messa a punto di un piano che possa garantire a tutti i partecipanti la massima sicurezza. Contiamo sul sostegno di tutti per ripartire nel modo migliore. Viva Venezia!».

Poco prima della chiusura dei cinema in Italia a causa della pandemia, in Germania si teneva il Festival del Cinema di Berlino. In concorso due titoli italiani: Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, sulla vita del pittore naïf Antonio Ligabue – interpretato da Elio Germano, che ha vinto il premio come miglior attore protagonista – e Favolacce dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, vincitore dell’Orso d’argento per la sceneggiatura. Volevo nascondermi era da poco uscito nelle sale quando, a metà marzo, queste sono state costrette a chiudere. Favolacce è invece uno dei film usciti direttamente in streaming, anche sulla piattaforma IoRestoinSala, un circuito virtuale nato dalla collaborazione di 71 cinema su tutto il territorio nazionale. L’altra principale piattaforma streaming, MioCinema, riunisce esercenti e distributori e ha “proiettato” nel

periodo del lockdown anche il film vincitore del premio della giuria al Festival di Cannes 2019: Les Miserables di Ladj Ly. Il 40 per cento del costo del biglietto è stato devoluto alle sale che hanno partecipato alla piattaforma. Andrea Occhipinti, il fondatore della società di distribuzione Lucky Red, fra i promotori di MioCinema, ha detto infatti: «Senza la presenza delle sale cinematografiche la piattaforma non avrebbe motivo di esistere. Fin dall’inizio noi tutti abbiamo sentito la necessità di mantenere aperto il dialogo fra sale e pubblico, accompagnandolo in questi mesi difficili, che noi consideriamo solo transitori, e soprattutto al momento della riapertura delle sale». Anche la piattaforma streaming della Rai – RaiPlay, accessibile parzialmente pure dall’estero – ha programmato dei film in anteprima, fra cui il debutto alla regia di Ginevra Elkann: Magari.

sale theatres | poco prima a little time before | si teneva was being held in concorso in competition | sceneggiatura screenplay | era uscito had come out ha proiettato has shown | è stato devoluto were donated | fin dall’inizio from the start | pure even | in anteprima in preview Nel segno della ripartenza anche la firma, a fine maggio, del protocollo per tornare al lavoro sui set cinematografici e televisivi, che dettaglia le misure di sicurezza per i lavoratori: dagli attori a tutte le maestranze. Anche in questo caso le difficoltà non sono poche, con i costi e i tempi di produzione che aumenteranno inevitabilmente. Ma è sui set che si dà forma a quel “sogno”, ricordato dal presidente Mattarella, che si concretizza nel rito collettivo della visione davanti a un grande schermo illuminato, stavolta, davanti a centinaia di spettatori. n

si terrà will go ahead previsto expected svolgersi take place si tratterà (it) will be si ritrova meets up banco di prova test case ripresa revival intanto in the meantime messa a punto fine-tuning maestranze workforce

25


A1

A2

ITALIANO VISIVO

1

3

4 10

7

L’ARENA OPEN AIR CINEMA 26

1 schermo screen 2 proiettore projector

3 attore principale leading actor 4 spettatori audience

5 pubblico non pagante non-paying audience 6 passeggino stroller


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

6

12

5

2

11

8

7 sgabello stool 8 panchina bench

9

9 poltrona da regista director’s chair 10 cuscino cushion

11 misure di distanziamento sociale social distancing measures 12 scivolo slide 27


A2

15-16 IL DIALOGO

UNA SERATA ALL’ARENA L’ALBERTONE NAZIONALE Alberto Sordi non è ricordato solo come un attore, è diventato un’icona nazionale, una leggenda. Nato nel popolare quartiere di Trastevere a Roma cento anni fa, esordì nel varietà e nel doppiaggio (sua è la voce di Ollio, Oliver Hardy). Dopo essere stato respinto dall’Accademia di recitazione dei filodrammatici di Milano per il suo accento troppo marcatamente romano, non abbandonò il sogno di recitare. Il successo arrivò con i film di Federico Fellini dei primi anni Cinquanta: Lo sceicco bianco, ma, soprattutto, I vitelloni. Recitò con Steno, Sergio Corbucci e poi con Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Ettore Scola, Luigi Zampa, Dino Risi e tanti altri giganti del cinema italiano. Ai suoi funerali, nella basilica di San Giovanni in Laterano nel 2003, parteciparono più di 250mila persone. I suoi film vengono regolarmente riproposti sul grande e sul piccolo schermo e i suoi personaggi sono sempre molto amati. È riuscito a farci sorridere dei difetti “dell’italiano medio”, servile coi potenti e prepotente con i deboli. Scola ha detto che Sordi è «l’uomo che non ci ha mai permesso di essere tristi». è ricordato is remembered | esordì made his debut | doppiaggio dubbing | essere stato respinto being rejected | recitò (he) acted | prepotente arrogant

Stasera andiamo in piazza? Hanno montato un grande schermo! Ho visto. Bella l’idea dell’arena. Cosa danno? Fanno una rassegna di vecchi film Ma come, con tutte le prime visioni che non sono potute uscire nelle sale?!? Lo so, forse è un problema della distribuzione… Comunque ci sto, le pellicole in bianco e nero hanno sempre il loro fascino Bene, allora vediamo che fanno… Un americano a Roma E vai! C’è quella scena dell’Albertone* alle prese con gli spaghetti che rivedo sempre volentieri «Maccherone… tu mi hai provocato e io me te magno!» Speriamo in un audio buono, perché i bambini sono in giro e giocano e strillano fino a tardi ora Beh, a me piace anche così, l’importante è godersi un capolavoro… E soprattutto, stare all’aria aperta!

* il grande pubblico ha sempre chiamato Alberto Sordi "Albertone", il grande Alberto

28

hanno montato they’ve set up | danno are they giving | rassegna review | ci sto I’m in | e vai and go (lit.) / let’s go | alle prese con grappling with | me te magno! [dialetto romano: mi ti mangio] | I’m eating you | in giro around | capolavoro masterpiece | stare all’aria aperta being outdoors


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

ESERCIZI DI COMPRENSIONE

LO SCHERMO CHE NON VA SPENTO Attività 1. Scegli se l’affermazione è vera o falsa

VERO FALSO

1. Durante tutta la pandemia i cinema hanno tenuto accese le insegne

2. Alla cerimonia dei David di Donatello nella sala c'era solo il presentatore

3. Le piattaforme MioCinema e RestoinSala vogliono creare un nuovo circuito di fruizione

4. Le misure di sicurezza permettono di sedersi vicini solo se si abita insieme

5. Solitamente le sale cinematografiche chiudono durante l'estate

6. Le arene hanno misure di sicurezza meno restrittive

Attività 2. Inserisce nelle frasi una delle seguenti espressioni o parole

collegamento | filiera | in concomitanza con | maestranze | onda | premi prima serata | scena | si è aggiudicato 1. La premiazione è andata in ______________ senza pubblico. 2. L'iniziativa delle sale cinematografiche si è svolta ______________________ un importante appuntamento del cinema italiano. 3. Lo spettacolo del conferimento dei premi è andato in ______________in ______________ con gli ospiti in ______________ da casa. 4. Il Traditore di Marco Bellocchio ______________ ben sei ______________. 5. Il cinema con tutta la ______________ dei suoi lavoratori e le ______________ è stato fortemente penalizzato in questi mesi. Attività 3. Rileggi il testo facendo attenzione al vocabolario legato al cinema e poi, senza guardare il testo, scrivi le parole che corrispondono alle seguenti definizioni 1. la persona che è responsabile della creazione e della realizzazione di un film:_______________________________ 2. la persona che crea, realizza e organizza tutti gli elementi di una scena:____________________________________ 3. la persona che crea, realizza o si occupa di tutti gli elementi legati a vestiti e accessori:________________________ 4. la superficie bianca sulla quale è riprodotto il film:____________________________________________________ 5. il luogo chiuso nel quale si va a vedere un film (2 parole):_______________________________________________ 6. il luogo aperto nel quale si va a vedere un film:______________________________________________________ 29


B2

PAESAGGI

COI PASTORI IN SARDEGNA

Negli ovili conducevano una vita quasi eremitica, seguendo il gregge e le stagioni

I

di Giulia Castelli Gattinara

pastori shepherds ovili sheepfolds gregge flocks vengono allevati are bred pecore sheep capre goats stagionati seasoned pasto meal di quota in altitude compresa included altopiani uplands calcare limestone gole gorges lecci holly oak ginepri juniper raccoglie unites premi awards

30

n Sardegna vengono allevati oltre 3 milioni di pecore (ovini) e di capre (caprini) che producono una varietà di formaggi stagionati, genericamente chiamati pecorini, di qualità eccellente. Pochi però sanno che la maggior parte del latte dell’isola è utilizzata per produrre il cosiddetto pecorino “romano”, il più diffuso in Italia e all’estero. Si tratta di un formaggio che raramente troverete nelle tavole sarde, perché qui si preferisce finire il pasto con un pezzo di “fiore sardo” della Barbagia o un’altra caciotta stagionata che le famiglie, se possono, comprano direttamente dal pastore.

(letteralmente: sopra il monte) è una vasta area intorno agli 800 metri di quota, compresa tra i comuni di Dorgàli, Baunèi, Olièna, Orgòsolo e Urzulèi (gli accenti sono posti a indicare la pronuncia, ndr), formata da aridi altopiani di calcare, gole, boschi di lecci e ginepri, dove la pastorizia è stata per secoli l’unica forma di sussistenza. La Cooperativa di pastori di Dorgali raccoglie quasi 200 produttori di latte e numerosi premi per il suo formaggio. Baunei è il tipico paese di pastori a 500 metri di quota, che da solo conta 120 ovili. Qui le greggi sono prevalentemente di capre, che meglio si adattano all’ambiente roccioso.

L’Ogliastra è una delle zone montuose più remote dell’isola, con una forte tradizione pastorale ancora viva, soprattutto tra le persone anziane. Il suo Supramonte

Fino agli anni Settanta i pastori del Supramonte di Baunei conducevano una vita isolata, quasi da eremiti. Vivevano nel proprio ovile per gran parte dell’anno


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

e raramente scendevano in paese dalla propria famiglia, distante molte ore a piedi. Era più facile che un familiare, spesso il figlio maggiore, si recasse di tanto in tanto all’ovile del padre per portargli viveri, vestiti e altre necessità. Oggi tutti i pastori in attività hanno un fuoristrada e gli ovili che non sono raggiungibili tramite una strada sterrata sono stati abbandonati. Visitarli significa scoprire un affascinante mondo arcaico che sta scomparendo. Ma che cos’è un ovile? Innanzitutto ogni pastore ne possedeva minimo due: quello invernale, situato in un luogo più riparato e affacciato verso sud, e quello estivo, disposto su un’altura più aperta e panoramica. Benché al singolare, l’ovile, che i sardi chiamano cuile o pinnettu, è in realtà formato da un insieme di elementi architettonici. Gli edifici principali sono l’abitazione del pastore, con il caratteristico tetto di tronchi di ginepro a forma di cono, e il recinto delle capre. L’apparente semplicità di queste due costruzioni rivela una straordinaria capacità di adattamento dell’uomo a un ambiente povero di risorse, adattamento che si è protratto per secoli,

a cominciare dall’utilizzo del ginepro, un legno durissimo, impermeabile e inattaccabile dagli insetti. La casa del pastore è costruita su una struttura portante formata da quattro pali di ginepro conficcati direttamente in terra, alti circa tre metri e convergenti verso l’alto, che formano un cono simile a una tenda indiana sioux. Spesso in cima al tetto veniva posta una pietra, nascosta fra i tronchi, come ulteriore protezione contro la pioggia. All’esterno, la capanna circolare è protetta da uno spesso e basso muro di pietre a secco. Il pastore sceglieva un tronco particolarmente bello da posizionare come architrave all’ingresso. Dentro, al centro del pavimento di pietra, si nota il buco che accoglieva il focolare, sul quale veniva sospesa una mensola dove il pastore metteva il formaggio a essiccare. Per riscaldare il latte cagliato si usava una pietra vulcanica rotonda che ancora oggi spesso si vede vicino agli ovili. La pietra (un basalto poroso) veniva arroventata sul fuoco e poi inserita dentro al secchio del latte che, essendo di sughero (la quercia da sughero è molto diffusa sull’isola), non poteva essere messo direttamente sul fuoco come una normale pentola di alluminio. ►

si recasse would visit viveri provisions fuoristrada off-road vehicle raggiungibili reachable strada sterrata dirt tracks affacciato facing altura high ground insieme collection tetto roof tronchi trunks recinto enclosure a cominciare da starting with inattaccabile resistant portante load bearing pali posts conficcati driven in cima al at the top capanna hut spesso thick muro a secco dry stone wall pavimento floor accoglieva housed focolare fireplace mensola shelf essiccare to dry cagliato curdled arroventata red-hot secchio bucket sughero cork

UN PASTORE, IL PAESAGGIO E UN OVILE IN OGLIASTRA (SARDEGNA)

31


scalatrici climbers angusto narrow giacigli beds trama weave aia threshing floor grano grain sovente often pozzo well appartenevano belonged genero son-in-law anfratto nook and cranny si raduna are gathered together

Altro elemento architettonico interessante è il recinto invernale delle capre, chiamato corte. Oggi è raro trovare dei recinti ancora in piedi, da quando i pastori non li mantengono più. La corte era formata da una palizzata di tronchi inclinati verso l’interno a formare una cupola aperta. Questa soluzione serviva per evitare che le capre, abili scalatrici, scappassero via. L’inverno è anche il periodo in cui nascono i capretti. Osservando con attenzione, si notano sempre all’interno della corte, nel lato più angusto, delle minuscole porticine che introducono in piccoli giacigli. Sono le celle preparate dal pastore per i capretti appena nati. Tutto, come sempre, era realizzato con una trama di tronchi di ginepro. Oltre a questi due edifici principali, all’ovile potevano aggiungersi altri elementi come il recinto per i maiali, che veniva messo a una certa distanza, e l’aia per battere il grano. Vicino all’ovile vi sono sovente un grande albero di leccio o di carrubo per ombreggiare e una sorgente d’acqua o un pozzo naturale di raccolta dell’acqua piovana.

LA COOPERATIVA DI DORGALI La storia dei pastori sardi è antica e affascinante e fa sorgere anche la curiosità di provare il cibo di questa terra di pascoli e profumi di arbusti mediterranei. Alcuni produttori di Dorgali si sono riuniti in cooperativa e, oltre a vendere in loco, provvedono anche alla spedizione dei loro prodotti, formaggi e molto altro. Per informazioni: www.dorgalipastori.it sorgere arise | arbusti bushes | in loco locally | provvedono arrange

A parte questi casi, l’ovile è sempre stato il centro gravitazionale della vita di un unico pastore e comprende un territorio molto ampio di cui egli è il custode e il padrone assoluto, di cui conosce ogni pietra, ogni pianta, ogni anfratto.

Una mentalità che sopravvive ancora oggi, benché il fuoristrada abbia reso possibile Esistono, poi, dei rari esempi di “ovili doppi”: due rientrare la sera a casa e dormire su un ovili vicini, ciascuno con la sua corte per le capre. comodo letto. Questi ovili appartenevano a due uomini della stessa famiglia, padre e figlio o padre e genero, Il ciclo lavorativo di un pastore comincia che in questo modo potevano aiutarsi. in autunno, quando si raduna il gregge

32


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

Foto: Mario Verin

LA CHIESA DI SAN PIETRO AL GOLDO; NELLA PAGINA A SINISTRA: UN ASINELLO E UNA CAPRA

che per mesi è stato lasciato libero al pascolo. Le femmine sono gravide e il pastore prepara e ripara l’ovile dove trascorrerà l’inverno, sistemando i giacigli per i futuri capretti. La nascita è un momento cruciale per la crescita e il rinnovamento del gregge e un bravo pastore sa indovinare il giorno in cui una capra partorisce e seguirà il piccolo per proteggerlo da volpi o altri predatori. Le nascite cominciano a dicembre, dopo cinque mesi di gestazione. I capretti vengono chiusi all’interno del recinto e solo due volte al giorno possono avvicinarsi alla madre per essere allattati. Quando i capretti hanno circa un mese e mezzo il pastore decide quale tenere e quale vendere o macellare per farne cibo pregiato per le feste. A febbraio i capretti rimasti possono unirsi al gregge dei grandi. Questa iniziazione avviene solo di martedì o venerdì con una cerimonia particolare che prevede gesti rituali e preghiere. Viene liberato un primo capretto e fatto pascolare con le mamme, se la sera torna all’ovile insieme al resto del gregge, il giorno dopo saranno liberati anche i suoi coetanei.

A marzo la nuova generazione, insieme al resto del gregge, affronta la prima transumanza verso l’ovile primaverile. Per il pastore cominciano giornate di intenso lavoro: ogni sera richiama le capre per la mungitura. Ai capretti viene messo un piccolo morso in bocca per evitare che si attacchino alle mammelle della madre durante la giornata. A partire dal mese di maggio il gregge viene munto due volte al giorno, mattina e sera, e tutto il latte viene utilizzato per fare il formaggio. Tutto questo si protrae fino alla fine di giugno. A luglio il pastore compra le nuove campane da mettere al collo dei capretti, ormai svezzati, e si trasferisce all’ovile estivo. Il gregge viene lasciato libero, senza essere richiamato la sera all’ovile per la mungitura. L’estate è il momento in cui le capre devono mangiare e ingrassare per prepararsi alle nuove gravidanze e ricominciare il ciclo delle nascite.

al pascolo at pasture gravide pregnant trascorrerà (he) will spend partorisce gives birth essere allattati to be fed macellare to butcher prevede includes coetanei peer group affronta faces mungitura milking morso bit mammelle teats viene munto is milked campane bells svezzati weaned mestiere trade si è tramandato has been transmitted

I figli del pastore, che in estate non vanno a scuola, possono raggiungere il padre sul Supramonte, trascorrere le giornate all’aria aperta e imparare un mestiere che, in questo modo, si è tramandato per secoli. n 33


C1

A TAVOLA E DINTORNI

L’ALLEGRIA POPOLARE DEI CASTELLI ROMANI

Vini e cibi schietti, tipici della cucina romana di Martina Liverani

allegria joy schietti straightforward gita fuori porta day trip meta destination prediletta favourite accoglienza welcome aria di festa party atmosphere

34

D

ici “Castelli romani” e immediatamente immagini la gita fuori porta e la voglia di prenderti il giusto tempo da dedicare alla conoscenza degli artigiani del cibo e del vino che hanno reso questa terra meta prediletta di evasione culinaria. Dici “Castelli romani” e già ti inebri del vino che amichevolmente si lascia chiamare “… dei Castelli” e in bocca

senti quei sapori schietti, semplici, rurali, sorprendenti ma familiari, che ti portano in posti che conosci, celebrati dalla storia, dal cinema, dalla letteratura e dalla canzone. Una popolarità diffusa, un’accoglienza semplice e un’aria di festa: come se qui fosse sempre domenica, sempre una gita, sempre una scoperta. Per verificare se è proprio vero che “er [il] vino de li [dei] Castelli è mejio [meglio]


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

I DUE LAGHI, DI NEMI E CASTEL GANDOLFO (ANCHE DETTO DI ALBANO) E UNA BOTTEGA DI PRODOTTI TIPICI

de [di] questa sozza società”, come recita una nota canzone popolare, il consiglio è di provare un calice di Frascati Docg. Dal colore paglierino e dal caratteristico profumo delicato, è un ottimo aperitivo, ma anche un fedele accompagnatore della migliore cucina romana a tutto pasto. È il più celebre tra i vini dei Castelli e viene prodotto in diverse tipologie: normale, superiore, novello, spumante e cannellino. Se è vero che in ogni viaggio,

anche nelle gite fuori porta, quel che fa la differenza è la compagnia, il Frascati va a nozze con le “coppiette” di maiale che si accoppiano — si perdoni il gioco di parole — magnificamente con il vino dei Castelli e fungono da straordinario “spezzafame”. Le coppiette sono gustose strisce di carne di maiale essiccata e insaporita da spezie. Servite a coppie (da qui il nome), sono il risultato di una lavorazione che prevede la scelta dei migliori tagli di carne, ridotti a listarelle, insaporiti con sale, semi di finocchio, peperoncino, vino o altre spezie, a seconda della ricetta del norcino, e poi fatti essiccare. La coppietta va addentata senza esitazione e senza prescrizioni di bon ton, proprio come facevano gli antichi frequentatori delle taverne, appassionati di questa semplicissima ricetta fatta di carne, sale e spezie, o i soldati legionari per i quali costituiva un ottimo cibo conservabile da sgranocchiare e rimettere in bisaccia. Oggi si mangiano prima, durante, dopo i pasti, al ristorante o passeggiando per strada e sono uno sfizio a cui è difficile resistere.

sozza filthy dirty calice glass paglierino (of) straw accompagnatore companion a tutto pasto throughout the meal va a nozze con goes to marriage (lit.) / marries well with si perdoni pardon fungono are used as spezzafame hunger breaker (lit.) / snacks strisce strips essiccata dried insaporita flavoured prevede involves tagli cuts listarelle strips finocchio fennel norcino pork-butcher va addentata (should) be bitten frequentatori regulars conservabile easily stored sgranocchiare to chew on bisaccia knapsack sfizio treat condimento dressing

Non è un caso se il condimento più usato nella preparazione dei piatti tipici della cucina locale sia l’olio d’oliva: da queste ► 35


sentori hints dedite dedicated allevamento breeding pastorizia grazing pasta dura hard (paste) grattugiare grate scaglie flakes mirabilmente wonderfully antenato ancestor caglio rennet carciofo artichoke cardo selvatico wild cardoon spessore thickness buccia rind amarognolo bitter vale la pena it is worthwhile maniera way scotta (it) is hot ciotola bowl coccio earthenware sazi full indugio delay ciambelle rings celeberrima celebrated elenco list bomboniera wedding favours grado di parentela relationship comare di cresima confirmation sponsors

36

parti gli ulivi non solo abbelliscono il panorama, ma da secoli producono un gustoso e raffinato olio, l’extravergine “Castelli romani”. Ottenuto dalle olive di specie Carboncella, Frantoio, Itrana, Leccino, Moraiolo, Pendolino e Rosciola, l’olio extravergine di oliva dei Castelli romani ha un aspetto limpido e lucente, un colore che va dal giallo al verde chiaro e un sapore dolce e fruttato con leggeri sentori di mela o mandorla, specie se novello.

lato e cinque di spessore), ha una buccia giallognola e la sua pasta è morbida e cremosa. Il sapore non tradisce l’ingrediente selvatico vegetale: intenso e leggermente amarognolo, proprio come un carciofo.

Potreste non averlo mai sentito prima e invece vale proprio la pena provarlo: si chiama scottone ed è un formaggio che va servito caldo. Per assaggiarlo bisogna arrampicarsi fino a Rocca Priora, perché è qui che ancora si produce lo scottone: un Gli amanti dei formaggi saranno sorpresi e formaggio semiliquido, simile alla ricotta, rassicurati da quanto si produce in questa ottenuto da una doppia ebollizione del latte zona. Tanto antico quanto queste terre, di pecora, che si gusta bollente. Da qui il dedite all’allevamento e alla pastorizia nome, che indica appunto la maniera di delle pecore, il pecorino romano DOP, gustarlo quando ancora scotta, servito in ottenuto esclusivamente con latte di pecora, è una ciotola di coccio. un formaggio a pasta dura, dal colore pallido che si può grattugiare o mangiare a scaglie. Se ancora non siete sazi di sorprese vi In un caso o nell’altro non si può sbagliare: consigliamo di dirigervi senza indugio grattugiato è l’ingrediente principale della a Rocca di Papa. In questa cittadina i perfetta pasta condita alla “cacio e pepe”, matrimoni si celebrano con le ciambelle. La ossia formaggio pecorino e pepe; a scaglie celeberrima ciambella degli sposi di Rocca si accompagna mirabilmente con le fave di Papa (dichiarata nel 2011 prodotto tipico fresche e un calice di vino bianco dei Castelli. della Regione Lazio e inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani) Il caciofiore è un antenato del pecorino è un dolcetto legato alle feste matrimoniali romano, da cui si differenzia perché nel e utilizzato come bomboniera edibile. La procedimento di produzione si utilizza tradizione vuole che se ne regali un numero un caglio vegetale ottenuto dal fiore di preciso a seconda del grado di parentela carciofo o dal cardo selvatico. Si presenta con gli sposi: 24 ciambelle alla comare di in forme quadrate (di circa 10 centimetri di cresima, 18 alla comare di battesimo, 12


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

Foto: agean; Luigi Bertello; Marco Rubino; MZeta / Shutterstock.com

per nonni e zii, 6 per amici e vicini di casa. Di forma rotonda e con il buco al centro, la ciambella degli sposi di Rocca di Papa è fatta con ingredienti semplici — farina, zucchero, uova, liquore, scorza di limone, olio extravergine di oliva e lievito — ed è poi decorata con variopinte granelle di zucchero. La buona notizia è che non serve un matrimonio per gustarle: i fornai di Rocca di Papa ne sfornano a profusione durante la stagione dei fiori d’arancio e in occasione della Festa della Ciambella degli sposi. Dicono che siano di buon augurio per vivere sempre felici e contenti. E anche sazi di ciambelle, evidentemente. Mica male. La sentite quest’aria di svago, divertimento, irriverenza e goliardia? È la brezza tipica dei Castelli, e allora Venghino siori, venghino [vengano signori vengano] ad assaggiare un fantasioso e goliardico biscotto dalle sembianze di una donna con tre mammelle, detta pupazza frascatana. Questi biscotti a base di farina, miele e aroma di arancia sono nati negli anni Sessanta quasi per scherzo, ma sono poi diventati un irrinunciabile prodotto tipico della zona di Frascati. Ma perché tre mammelle? La risposta è molto semplice: due per il latte e una per il vino. Quello dei Castelli, ovviamente. Che il vino faccia parte tanto del paesaggio quanto delle ricette della tradizione dei

Castelli romani lo si capisce assaggiando le ciambelle al vino, dolcetti semplici di origine contadina con cui finire il pasto. La loro ricetta prevede ingredienti poveri come farina, uova, zucchero, scorza di limone, olio extravergine, vaniglia, sale e vino bianco dei Castelli. Dall’impasto si ottengono delle striscioline che poi vengono unite a creare la tipica forma circolare e cotte in forno. Profumate e croccanti, una tira l’altra. La tradizione deriva — come sembra — da un’invenzione ben riuscita. Da queste parti l’inventiva non manca, soprattutto in cucina: con la farina, lo zucchero e le uova si può dare vita a formidabili opere d’arte culinaria, come prova il giglietto di Palestrina. La storia di questo dolce inizia nella Parigi del Seicento all’epoca di Luigi XIV, il cui emblema regale era il Giglio di Francia. Qui si erano rifugiati i Barberini, principi di Palestrina — un antico comune lungo la via Prenestina ai piedi del Castelli romani — portando con sé l’intera corte, pasticceri compresi. Nelle cucine parigine i cuochi dei Barberini impararono la difficile arte di preparare il giglietto e, una volta tornati in patria, lo fecero diventare uno dei dolci simbolo della tradizione gastronomica prenestina. Oggi sono pochissime le famiglie che possiedono le doti manuali necessarie per tramandare questa tradizione e di conseguenza i giglietti si possono acquistare solo in alcuni forni ►

scorza zest lievito yeast variopinte multicoloured granelle di zucchero hundreds and thousands / sprinkles fornai bakers buon augurio auspicious mica male not bad svago recreation goliardia lightheartedness mammelle breasts pupazza dolly irrinunciabile must-have contadina peasant impasto dough croccanti crunchy una tira l’altra one leads to another manca (is not) lacking giglio lily pasticceri pastry cooks doti manuali manual dexterity tramandare to hand down

37


LE CALDARROSTE, O CASTAGNE ARROSTITE, E FORME DI PECORINO CON DIVERSE STAGIONATURE

ghiottonerie delicacies mosti wine must cremosi creamy sapidi tasty passita raisin wine scorpacciate feasting castagna chestnut pregiata prized sbucciata peeled essiccatoi dryers vengono affumicate are smoked sottoposte subjected battitura beating priva (it) strips allungata elongated striature stripes racchiude encloses imperdibili not to be missed

di Palestrina e Castel San Pietro o assaggiare in occasione della Sagra del giglietto, insieme ad altre ghiottonerie dei Monti Prenestini. Il prodotto è tutelato da un presidio Slow Food. Cosa manca per la perfetta domenica primaverile? Un gelato. Da queste parti non aspettatevi un gelato “semplice”: il maestro gelatiere di Frascati, Roberto Troiani, ha inventato una linea di gelati ai vini dei Castelli. Usando i mosti locali, ha ottenuto golosi gelati gastronomici da gustare a passeggio o a tavola. I “gelati DiVini” — questo il nome della linea — sono cremosi, dolci e sapidi, caratterizzati da note acide bilanciate dalla fragranza e dai profumi ricchi e consistenti del vino. Ce ne sono per tutti i gusti: il cannellino (crema, cannellino, cannella e mandorle); crema al passito (malvasia passita, crema e cannella); Frascati superiore (Frascati Docg, crema di latte e mela verde) e molti altri. Se invece state pianificando una gita autunnale, protagonista delle vostre scoperte e scorpacciate nei Castelli sarà la castagna. Sui Monti Prenestini, precisamente a Capranica Prenestina, hanno il proprio spazio circa duecento ettari di castagneti: è qui che nasce la “mosciarella” di Capranica Prenestina, pregiata e rara castagna che si gusta essiccata e sbucciata secondo un’antica usanza locale. Proprio nei castagneti si trovano le tipiche “casette”

38

in pietra, veri e propri essiccatoi dove le castagne vengono affumicate prima di essere sottoposte alla battitura che le priva della buccia secca. La mosciarella ha la forma allungata che termina con una deliziosa punta e il suo sapore è particolarmente dolce. Tradizionalmente si usa per la preparazione di minestre o si gusta bollita in acqua e spezie o nel latte. Il “marrone” di Rocca di Cave, invece, è stato per secoli l’alimento principale per la popolazione di Rocca di Cave e dei territori circostanti sui Monti Prenestini. Oggi è un frutto pregiato utilizzato per la preparazione di dolci e anche dei piatti tradizionali più originali, come l’abbacchio ripieno di castagne o le fettuccine di farina di castagne. È caratterizzato da una dimensione particolarmente grande, la buccia di colore marrone chiaro con striature scure che racchiude una polpa interna molto tenera. Per queste sue doti ebbe decenni di splendore agli inizi del Novecento quando veniva esportato in tutto il mondo e in special modo a Parigi, dove veniva trasformato in un golosissimo marron glacé. Sia alla mosciarella che al marrone di Rocca di Papa sono dedicate imperdibili sagre autunnali. Se andrete in gita ai Castelli siamo certi che rientrerete con la bella sensazione di esservi arricchiti di un’esperienza fatta di incontri, sapori, paesaggi ed emozioni da conservare fino alla prossima partenza. n


C1

TUTTO ITALIANO

17-20 SPORT

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

SERIE A, VIETATO FERMARSI

Dopo un tira e molla lungo tre mesi è ricominciato il campionato di calcio. I tifosi sono divisi sull’opportunità di giocare, ma a prevalere sembrano essere stati gli interessi economici. Senza diritti televisivi il banco avrebbe rischiato di saltare di Nicola Tupputi

P

assate le scorpacciate a tavola in tempo di autoisolamento a causa del Covid-19, con gli italiani che in media sono ingrassati di un paio di chili, è arrivato il momento dell’abbuffata di calcio. Il campionato è ricominciato dopo oltre tre mesi di sospensione, dando avvio alla lunga e torrida estate della Serie A che terminerà all’inizio di agosto. I calciatori sono apparsi un po’ appesantiti e disorientati negli stadi privi di pubblico che, almeno in una prima fase, non è ammesso. Gli spettatori torneranno soltanto se l’andamento dei contagi continuerà a migliorare e, nella migliore delle ipotesi, in modo contingentato.

Ragione e sentimento sono i due poli. Motivazioni economiche delle società da una parte e fame di calcio dei tifosi dall’altra. Considerando l’intero settore — dal massimo campionato a quelli dilettantistici e giovanili — il fatturato sfiora i 5 miliardi di euro: un giro d’affari che rende il mondo del pallone una delle prime dieci industrie italiane. E poi ci sono i diritti televisivi legati alla messa in onda delle partite, denaro che le emittenti — Sky e Dazn — in parte vorrebbero non versare, soprattutto in caso di blocco definitivo. Uno scenario drammatico per molte società con i conti in disordine che rischierebbero il fallimento definitivo. Un fiume di soldi che spiega il motivo per il quale lo spettacolo deve continuare. ►

tira e molla tug of war tifosi fans il banco avrebbe rischiato di saltare the banker would have risked bankruptcy scorpacciate feasting in media on average abbuffata blow-out dando avvio giving rise appesantiti heavy privi di without andamento trend contingentato limited dilettantistici amateur fatturato revenue sfiora touches giro d’affari business messa in onda transmission emittenti platforms / channels versare to pay out i conti in disordine their accounts in disorder

I GIOCATORI DI NAPOLI E JUVENTUS FANNO UN MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DEL COVID-19 PRIMA DELLA FINALE DI COPPA ITALIA ALLO STADIO OLIMPICO DI ROMA IL 17 GIUGNO

39


ripresa resumption a detta loro according to them antepone places before redditizi remunerative assegnare lo scudetto awarding trophies raddoppia doubles gare matches cederanno il passo will give way

Per evitare strumentalizzazioni, in Italia così come in tutta Europa, numerosi gruppi organizzati di ultrà hanno dichiarato di essere contrari alla ripresa delle manifestazioni sportive. Il ragionamento è semplice: non vogliono essere associati a un movimento che, a detta loro, antepone gli interessi economici all’emergenza sanitaria. Non è un caso che sport

ugualmente rilevanti, ma meno redditizi, come pallavolo, pallacanestro e rugby, abbiano deciso di interrompere i tornei a marzo senza assegnare lo scudetto. Il calcio non lascia, anzi raddoppia con 124 gare in programma dal 20 giugno al 2 agosto, quando i campionati nazionali cederanno il passo alle coppe europee

I TIFOSI VIRTUALI L’idea viene direttamente dalla Germania, dove il Borussia Mönchengladbach ha installato sugli spalti cartonati a grandezza naturale raffiguranti i propri tifosi. I calciatori della squadra tedesca hanno apprezzato l’effetto ottico, ritenuto molto realistico. Una decisione simile era stata già presa in Bielorussia, unico campionato europeo a non essersi mai fermato, dalla Dinamo Brest. In Italia l’esperimento ha incuriosito molte società, Juventus e Lazio su tutte. I bianconeri [la squadra della Juventus, così indicata per i colori bianco e nero della maglia, ndr] hanno studiato giochi di luce e ologrammi per animare l’Allianz Stadium e rendere più attraenti (e vendibili) le partite 40

mentre i biancocelesti [la squadra della Lazio, così indicata per i colori bianco e celeste della maglia, ndr] hanno realizzato per lo Stadio Olimpico sagome delle dimensioni di 75x45cm a immagine e somiglianza dei propri sostenitori. La lotta scudetto, per il momento, si è accesa nelle curve virtuali anche se non è escluso che i tifosi possano tornare a incitare in carne e ossa i propri beniamini. Il presidente della Figc Gabriele Gravina confida in un coinvolgimento ridotto del pubblico: «È impensabile che in uno stadio da 60 mila spettatori non ci possa essere spazio per una percentuale minima, con tutte le dovute precauzioni. Sarebbe un altro piccolo segnale di speranza per il nostro Paese».

cartonati cardboard cut outs a grandezza naturale life size raffiguranti depicting | sagome silhouettes | a immagine e somiglianza in the likeness | in carne e ossa in flesh and blood | beniamini darlings dovute due

TIFOSI VIRTUALI SUGLI SPALTI TEDESCHI


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

DA SINISTRA: UNA TELECAMERA A BORDO CAMPO; SERGIO SYLVESTRE CANTA L'INNO PRIMA DELLA FINALE DI COPPA ITALIA E UN'AZIONE DURANTE UNA PARTITA DEL CAMPIONATO FEMMINILE

(la finale di Champions League dovrebbe essere disputata a fine agosto). Tra anticipi e posticipi si gioca sei giorni su sette e ogni squadra scende in campo ogni tre giorni. Uno stress psico-fisico che mette a dura prova i muscoli degli atleti, tornati ad allenarsi sul campo a metà maggio dopo due mesi di addominali ed esercizi in salotto. A loro viene chiesto di eliminare le scorie della prima parte della stagione e di tornare protagonisti sul rettangolo verde senza aver disputato le consuete amichevoli preparatorie. Una situazione potenzialmente foriera di infortuni soprattutto per coloro che, in scadenza di contratto il 30 giugno, almeno mentalmente hanno già staccato la spina in vista della prossima stagione. Del resto luglio e agosto sono i mesi tradizionalmente dedicati alle trattative di calciomercato. Puntualmente, dopo pochi giorni di preparazione, è stata registrata la prima vittima eccellente: Zlatan Ibrahimović, attaccante quasi 39enne del Milan che pure durante il lockdown si era allenato in Svezia, ha accusato un problema al polpaccio. Come lui anche altri giocatori di quasi tutte le squadre di Serie A hanno affollato le infermerie delle società per guai riconducibili alla sosta forzata. Difficile

credere alla casualità, come dimostrato in Germania da uno studio realizzato dall’Università di Jena dopo la ripresa della Bundesliga, il massimo campionato tedesco. Lì dopo due giornate il tasso di problemi fisici è cresciuto del 266 per cento con 65 calciatori costretti al riposo. Gianni Nanni, rappresentante della Commissione medicoscientifica della FIGC (Federazione italiana giuoco calcio), riguardo alla probabilità di infortuni ammette che «chiaramente giocando tre partite a settimana il rischio aumenta» e si aspetta che «infortuni muscolari possano aumentare un po’ rispetto alla norma». Dunque un rischio tanto calcolato quanto inevitabile. Dopo tagli di stipendio, malcontento manifestato via social media, rifiuto ad andare in un lungo ritiro che li avrebbe allontanati dalle famiglie e minacce di sciopero poi rientrate, tutti i giocatori sono tornati in campo. I tifosi si stanno abituando a un’atmosfera insolita: senza cori, mascotte, foto di rito, strette di mano tra avversari e, dopo il fischio finale, senza interviste a bordo campo a giocatori e allenatori. E, soprattutto, senza gli accerchiamenti dell’arbitro per contestarne le decisioni. Una magra consolazione. ►

anticipi early posticipi late scende in campo is on the pitch mette a dura prova puts to a hard test scorie dregs amichevoli preparatorie preparatory friendlies foriera fraught with infortuni injuries hanno staccato la spina have unplagged trattative negotiations è stata registrata was recorded attaccante striker ha accusato (un problema fisico/dolore) has developed a problem polpaccio calf riconducibili traceable sosta stop tasso rate tagli di stipendio pay cuts malcontento discontent minacce threats di rito customary fischio finale final whistle a bordo campo pitch-side accerchiamenti encirclement arbitro referee

41


STOP AL CAMPIONATO FEMMINILE A differenza dei colleghi uomini, le calciatrici della Serie A femminile non hanno concluso la stagione 2019-2020 ad appena sei giornate dalla fine. Un brutto colpo per uno sport non ancora equiparato a quelli professionistici, a un anno esatto dal Mondiale francese che aveva appassionato tantissimi tifosi e non. Basti pensare che Italia-Brasile, prima gara nella storia della Nazionale femminile ad andare in onda su Rai1, aveva registrato in quella occasione l’ascolto record di 7,3 milioni di telespettatori. La decisione è stata presa dopo il rifiuto da parte delle giocatrici di completare i sei turni in calendario, ma anche di terminare il campionato attraverso i playoff e playout. Una decisione quasi unanime, considerando che soltanto due squadre ( Juventus e Milan) chiedevano

alla lunga in the long run reggere maintain serrati tight timori fears spogliatoi changing rooms piazzamenti placements retrocessioni relegations stilare to prepare classifica ranking incassi income un gioco dell’oca a game of snakes and ladders

42

di concludere dopo essere tornate ad allenarsi in seguito alla sospensione dovuta alla pandemia. Tutte le altre, malgrado i fondi ricevuti dalla Figc, hanno preferito fermarsi per non pagare i rimborsi spese alle calciatrici e i voli per far rientrare in Italia le straniere nel frattempo tornate a casa. Una mossa criticata da più parti e che non ha trovato d’accordo nemmeno Ludovica Mantovani, presidente della divisione femminile: «Continuo a essere convinta che abbiamo perso una grande opportunità», ha ammesso. Un’occasione sprecata per la piena legittimazione invocata dall’intero movimento. Il campionato è terminato senza l’assegnazione dello scudetto con la Juventus prima in classifica, la Fiorentina seconda grazie all’applicazione dell’algoritmo e il Milan beffato e fuori

Tutti gli occhi sono puntati principalmente sui calciatori guariti dal Coronavirus, a cominciare da Paulo Dybala, campione argentino della Juventus, e dai compagni di squadra Daniele Rugani e Blaise Matuidi. Ci si chiede se abbiano recuperato le energie mentali e fisiche e se, alla lunga, riusciranno a reggere i ritmi serrati. I timori maggiori riguardano tuttavia la possibilità di un nuovo rischio contagio nelle squadre di Serie A, eventualità che comporterebbe un’inevitabile quarantena mettendo nuovamente in discussione la conclusione del campionato. Che cosa accadrebbe se il virus tornasse a manifestarsi negli spogliatoi? Il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, di concerto con la Federcalcio, ha assicurato di aver già predisposto dei piani “B” e “C”. Playoff e playout per decidere piazzamenti europei e retrocessioni in Serie B (mentre lo scudetto non sarebbe assegnato) o, nello scenario peggiore possibile, utilizzo

campionato championship | calciatrici football players | giornate (match) days | colpo blow | equiparato on the same level | basti suffice it | gara match andare in onda to be shown | turni rounds | allenarsi training | in seguito alla following | dovuta due | malgrado in spite of | rimborsi spese expenses | frattempo meantime | mossa move (lit.) / decision più parti many people | d’accordo in agreement | sprecata wasted | scudetto shield (lit.) / championship | classifica league table | beffato victim

dalla Champions League. Le atlete torneranno ad allenarsi all’inizio di agosto per consentire alla Nazionale azzurra di disputare, un mese dopo, le ultime e decisive gare di qualificazione ai prossimi Europei.

di un algoritmo per stilare la classifica finale: sono però soluzioni poco gradite alle società poiché ridurrebbero le partite da giocare e, quindi, gli incassi derivanti dai diritti televisivi. Un gioco dell’oca che appassiona gli analisti e gli esperti di statistica più che i tifosi. La “Bibbia” che tutte le società sono chiamate ad applicare consiste in un documento di quaranta pagine ricco di obblighi, divieti, prescrizioni e raccomandazioni. Un protocollo che riprende alcune misure adottate in Spagna e in Germania e che, se seguito alla lettera, si propone di minimizzare i rischi. Finisce così in secondo piano l’aspetto agonistico, malgrado questo sia il campionato più equilibrato degli ultimi dieci anni, con la Juventus e la Lazio che hanno ripreso a giocare distanziate da un solo punto in classifica. Per loro, insomma, è come se si fosse ricominciato da zero ma senza sapere con certezza come e se finirà. n


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

ESERCIZI DI COMPRENSIONE

SERIE A, VIETATO FERMARSI Attività 1. Scegli se l’affermazione è vera o falsa

VERO FALSO

1. Il campionato è fermo da più di tre mesi

2. Tutto il settore del calcio supera i cinque miliardi di euro

3. I calciatori hanno potuto allenarsi regolarmente durante il confinamento

4. Dopo il confinamento i giocatori sono tornati a giocare a livello di amichevoli

5. In questo momento anche le interviste ai giocatori e agli allenatori non sono possibili

6. Nel caso di una nuova ondata di contagi sono già state previste soluzioni in accordo con le squadre

Attività 2. Associa le parole della colonna A a quelle della colonna B per creare una espressione. Poi trova il significato nella colonna C A

B

C

1. i l banco

a. il passo

I fermarsi / interrompere una attività

2. t ira e

b. la spina

II la situazione va in rovina

3. a lla

c. molla

III dare spazio/precedenza

4. c edere

d. lunga

IV con il passare del tempo

5. s taccare

e. salta

V alternarsi di punti di vista contrastanti

Attività 3. Trova nel serpente di lettere le 7 parole legate al calcio

seriacinoareevitevolvergrappcalciatoreolosimutesscscudettovendemmiaomattaccanteparire paarbitrostificioespvignaandspogliatoioersiclassificapastairetrocessioneviticolturaosotte 1. atleta che gioca in posizione avanzata e che sviluppa azioni offensive:_____________________________________ 2. passaggio di una squadra da una serie superiore a una inferiore:_________________________________________ 3. atleta di una squadra di calcio:___________________________________________________________________ 4. (nello sport) le relazioni fra gli atleti di una squadra:___________________________________________________ 5. la persona che durante una competizione fa osservare le regole del gioco:_________________________________ 6. emblema tricolore portato sulla maglia che testimonia la vittoria del campionato:____________________________ 7. lista in cui gli elementi sono posizionati secondo il merito:______________________________________________ 43


B2

C1

21-24 UN LIBRO PER...

è ambientata is set si è recato has travelled sino a as far as lembo strip scomparire disappearance riporta a galla brings to the surface decenni decades vicenda event intrecciare weave together si tratta it is passaparola word of mouth coloro che those who si impegnano commit ha premiato has awarded alternanza succession manuali manuals barzellette jokes a scapito to the detriment

a cura di Marita Bartolazzi

...ENTRARE IN UN GIOCO DI LUCE E DI SPECCHI È un libro di descrizioni, Eclissi: le parole scolpiscono una dopo l’altra lo scenario — sia naturale che di sentimenti — in cui la storia è ambientata. I dialoghi, spesso brevi e comunque mai sovrabbondanti, alternano il dialetto triestino, l’italiano con accento inglese di Mrs. Clara Wilson e il duro inglese scandinavo degli abitanti dell’isola. Il protagonista del racconto, Eugenio Akron, si è recato sino a uno sperduto lembo di terra per assistere allo stupefacente fenomeno naturale rappresentato dallo scomparire del sole dietro alla luna. In questo sottile gioco di specchi la memoria riporta a galla una domanda nascosta per decenni e il buio, che per qualche minuto sostituisce la luce, si fa metafora dell’intera vicenda. Il caso gioca con il protagonista tirando fuori, grazie all’incontro con Clara, una verità a lungo nascosta fra le pieghe della sua vita. Un libro molto denso che, in appena cento pagine di narrazione, riesce a intrecciare mille fili sottili. Eclissi però ha

anche un’altra particolarità: è stato scelto — prima da una sorta di giuria di qualità e poi votato dai lettori — per l’edizione 2020 di “Modus legendi”. Si tratta di un’interessante iniziativa di passaparola, nata dal gruppo Facebook “Billy, il vizio di leggere”. Una volta scelto il titolo, tutti coloro che aderiscono si impegnano ad acquistarlo in una precisa settimana in modo che il picco delle vendite sia significativo e venga registrato nelle liste che i giornali pubblicano settimanalmente. L’iniziativa, di cui si può sapere di più sul sito moduslegendi.it, ha premiato sino a ora: Neve, cane, piede di Claudio Morandini, Il posto di Annie Ernaux, Il sale di Jean Baptiste Del Amo (in una voluta alternanza di autori italiani e stranieri). Il senso di questa “operazione” è quello di dare visibilità a libri, e autori, che altrimenti rischierebbero di scomparire fra i tanti manuali di cucina, memorie di calciatori o libri di barzellette che compongono ormai le classifiche a scapito della letteratura.

ECLISSI Ezio Sinigaglia

Nutrimenti

15,00 euro

...INCONTRARE I PROTAGONISTI DI UN BESTIARIO STRAMPALATO strampalato weird impietoso merciless vongola pudica sensitive clam polipo octopus cigno swan falco hawk postfazione afterword pur essendo despite being

I protagonisti sono gli animali: un bestiario composto di insetti, uccelli, pesci, mammiferi tutti con attitudine da filosofi, tutti con una voce precisa, tutti con uno sguardo impietoso sui loro simili, sulla vita e sugli umani. Ecco, quindi, il punto di vista dell’ameba, della vongola pudica, della vedova nera, del polipo e poi del cigno di Villa Borghese, del falco Cyrano, del varano dell’isola Komodo e tantissimi altri:

i racconti sono, quasi sempre, brevi. Chiude il volume un racconto di Paolo Albani in forma di “Appunti per una postfazione (che volendo si può anche saltare)”. Pur essendo di più autori, ciascuno con una personalità letteraria che si sente chiaramente, i testi arrivano a formare un corpo unico, un corpo animale ben s’intende, che guarda agli umani col distaccato fastidio di chi osservi una specie strana e bizzarra.

ANIMALI NON ADDOMESTICABILI Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani 44

Exòrma

16,50 euro


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

...CONOSCERE DUE STORIE ECCEZIONALI Accade talvolta che un autore si appassioni a storie un po’ speciali, come la vita del primo traduttore inglese di Miguel de Cervantes. Thomas Shelton tradusse Don Chisciotte della Mancia nel 1607, solo due anni dopo la sua pubblicazione, consentendo agli inglesi di essere i primi a leggere l’opera fuori dalla Spagna e, soprattutto, influenzando per sempre il corso della letteratura d’Oltremanica. Il destino, poi, ha in qualche modo collegato post mortem i due sommi scrittori che, scomparsi entrambi il 23 aprile del 1616, si trovano

sovente a essere ricordati assieme. Dietro l’arazzo è la storia di questo traduttore, storia largamente immaginaria viste le poche notizie che ci sono arrivate su Shelton. Il libro poi, pur essendo di autore inglese, ha “trovato casa” presso un editore italiano, Coazinzola press, prima ancora che anglosassone. Accade di rado, ma accade, e questa rubrica, che accoglie per scelta solo autori italiani, ha fatto, questa volta, un’eccezione dovuta alla bellezza di questa storia e alla speciale qualità di tutti i suoi protagonisti.

accade it happens Oltremanica across the channel (lit.) / Great Britain ha collegato has linked sommi supreme scomparsi died sovente often viste given presso at di rado rarely accoglie accepts dovuta due

DIETRO L’ARAZZO Lenny McGhee - Traduzione di Riccardo Duranti

Coazinzola press

22,00 euro

...SEGUIRE LE AVVENTURE DELL’ULTIMA MASCHERA DELLA COMMEDIA DELL’ARTE Nel 1917 — lo stesso anno della sconfitta di Caporetto, la più bruciante disfatta subita dall’Italia nella Prima guerra mondiale — a Sergio Tofano fu commissionato un fumetto capace di trasmettere un po’ di allegria e

buonumore agli italiani provati da quei terribili momenti. Nacque così il personaggio di Bonaventura: uno spilungone vestito di bianco e rosso (fu disegnato sul tavolino di marmo di un caffè e il disegnatore aveva una sola matita colorata!) sempre coinvolto, assieme al suo bassotto giallo, in disavventure terribili. Ogni volta, però, il protagonista riusciva a ribaltare la sorte e fare, del tutto per caso, una buona azione regolarmente ricompensata con un milione di lire: queste sue caratteristiche gli sono valse la definizione di ultima maschera della Commedia dell’Arte. In questo piccolo libro lo vediamo garzone in una sartoria: indolente e pasticcione, finirà, come sempre, per ricevere il proverbiale milione...

bruciante disfatta humiliating defeat subita suffered fumetto cartoon strip buonumore good humour provati sorely tried spilungone bean pole coinvolto involved bassotto dachshund / sausage dog ribaltare overturn sorte fate ricompensata rewarded sono valse earned (him) garzone shop boy sartoria tailor’s pasticcione blunderer

QUI COMINCIA LA SVENTURA DEL SIGNOR BONAVENTURA Sto (Sergio Tofano)

Adelphi

14,00 euro 45


B1

25 MUSICA

L’UMANITÀ CONTAGIOSA DI EZIO BOSSO

In Italia il Maestro Bosso è diventato famoso solo di recente, ma in molti hanno potuto apprezzarne la carica vitale, oltre che l’arte a cura della redazione

carica energy oltre che as well as fino in fondo to the end andata in onda aired testamento testament poco più little more se l’è portato via carried him off direzione d’orchestra conducting successivamente later riconoscimenti awards si svolge (it) takes place scalano le classifiche climb the charts gareggiare compete viene colpito is hit (lit.) /diagnosed disagio discomfort subentrare to take his place carceri prisons linfa vitale life force suona plays

46

O

ttimista fino in fondo: «Si rinasce nota per nota». In piena pandemia, in una delle sue ultime interviste andata in onda il 10 aprile al programma TV Propaganda Live, Ezio Bosso ha detto: «La normalità non esiste, esiste la natura e gli uomini hanno bisogno di stare vicini». L’arte e la musica «con dolcezza dovranno accompagnare quella che è la nostra natura», il tornare a essere vicini finito il periodo eccezionale, l’emergenza sanitaria. Parole che suonano come un testamento: poco più di un mese dopo, il 15 maggio, a Bologna, la malattia degenerativa con cui da anni combatteva se l’è portato via. Aveva 48 anni. «Pianista per caso», come lui stesso si è definito, la sua carriera comincia come solista in Francia a 16 anni, prima ancora di andare a studiare all’Accademia di Vienna contrabbasso, composizione e direzione d’orchestra. Collabora successivamente con le orchestre di mezzo mondo e riceve innumerevoli riconoscimenti. Nel 2016 conquista il grande pubblico italiano dal palco del teatro Ariston di Sanremo, dove si svolge il più popolare dei festival di musica leggera del nostro Paese. I

suoi dischi scalano le classifiche, portando la musica classica a gareggiare nelle vendite con la musica leggera. Nel 2011 viene colpito da una malattia neurodegenerativa che, come la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), colpisce le cellule celebrali che controllano i movimenti e, nel 2019, a causa del deteriorarsi del suo “disagio” e dell’atrofia che gli colpisce le mani, annuncia che non suonerà più il pianoforte. Ma la musica no, non la abbandonerà mai e continuerà a comporre e dirigere fino alla fine. Dedica al Maestro Claudio Abbado, con cui aveva instaurato un profondo rapporto di amicizia oltre che musicale, il suo ultimo disco. E alla morte di Abbado, nel 2017, è per Bosso naturale subentrare alla guida di Mozart14, l’associazione creata da Abbado per portare la musica nei luoghi del dolore, le carceri, gli ospedali. La musica era la sua linfa vitale. «Senza la mia orchestra non ho un accesso al suono reale», ha confessato ad aprile durante il lockdown, «e anche il pubblico, con il suo silenzio, suona con noi. La musica è una terapia, per me anche personale, che in questo momento mi manca». E la solitudine forzata durante la pandemia gli è stata fatale, forse più della malattia. n


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

L’ANGOLO DELLA GRAMMATICA

LA POSIZIONE DEL SOGGETTO Anche se la collocazione del soggetto in una frase rimane abbastanza libera per questioni di enfasi, di retorica e di stile, tuttavia il soggetto in determinate circostanze tende a occupare una posizione specifica. Ecco le situazioni più comuni. 1 Nella maggior parte dei casi la posizione ordinaria del soggetto è preverbale, cioè prima

del verbo, ma non necessariamente a inizio frase. ES. 1. F INO AGLI ANNI SETTANTA I PASTORI DEL SUPRAMONTE CONDUCEVANO UNA VITA ISOLATA. 2. I L CICLO LAVORATIVO DI UN PASTORE COMINCIA IN AUTUNNO

2 Con un certo gruppo di verbi (che hanno ausiliare "essere" e quindi non possono avere

un oggetto diretto) la posizione del soggetto può essere postverbale, cioè dopo il verbo, soprattutto quando questo non è seguito da nessun tipo di complemento e il soggetto (nel caso di persone) è indefinito (tutti, nessuno, molti, tanti, ecc.). Alcuni di questi verbi sono: cadere, guarire, morire, nascere, arrivare, entrare, atterrare, rimanere, accadere, avvenire, succedere, mancare, piacere, servire ecc. + verbi riflessivi (arrabbiarsi, vergognarsi, ecc.) ES. 1. È ARRIVATA UNA LETTERA PER TE 2. M I PIACE MOLTO LA NATURA 3. È CADUTA MOLTA PIOGGIA LA SCORSA NOTTE 4. N ON È ANDATO VIA NESSUNO

3 Con i verbi passivi (inclusa la costruzione con il "si" passivante) la posizione del soggetto

è spesso postverbale. ES. 1. V ENGONO ALLEVATI OLTRE 3 MILIONI DI PECORE 2. PER RISCALDARE IL LATTE CAGLIATO SI USAVA UNA PIETRA VULCANICA ROTONDA 3. SI NOTANO DELLE MINUSCOLE PORTICINE 4. S ONO STATE PULITE ACCURATAMENTE TUTTE LE STANZE 47


4 Quando la frase è interrogativa la libertà di movimento è più limitata. CASO A. Frase interrogativa senza elemento introduttore (cioè senza parole come: che cosa, dove,

perché, in quale modo, ecc.): il soggetto tende ad essere postverbale e il verbo non è separabile dall'oggetto diretto (quando presente). ES. 1. È ARRIVATA L'INSEGNATE? 2. H AI VISITATO LA MOSTRA (= OGGETTO DIRETTO) SU RAFFAELLO, GIULIA?

CASO B. Frase interrogativa con elemento introduttore: l'elemento introduttore non può essere separato dal verbo, quindi il soggetto tende a essere collocato o prima di questo blocco o dopo. Eccezione: quando l'elemento introduttore è causale (perché, come mai, per quale motivo, ecc.) il soggetto può essere ordinariamente preverbale o in posizione libera. ES. 1. D OVE HANNO COMPRATO QUESTA PIANTA I TUOI NONNI? 2. CHE COSA HA SPIEGATO IERI IL PROFESSORE? 3. P ERCHÉ GIOVANNI È ARRIVATO TARDI ALLA RIUNIONE? PERCHÉ È ARRIVATO TARDI ALLA RIUNIONE GIOVANNI?

CASO C. Frase interrogativa con elemento introduttore che ha funzione di soggetto: l'elemento

introduttore, cioè il soggetto, è obbligatoriamente in posizione preverbale. ES. 1. C HI HA SCRITTO AMLETO? 2. CHE COSA È SUCCESSO IERI? 3. Q UALE COLORE È ADATTO A QUESTA PARETE?

CASO D. Quando la frase interrogativa è indiretta ed è introdotta da una parola come "come,

che cosa, dove, ecc.“ la posizione del soggetto segue le regole B e C. ES. 1. N ON SO COME FUNZIONI QUESTO STRUMENTO. 2. M I DOMANDO DOVE SIA ANDATO MARIO. 3. N ON SO CHE COSA SIA SUCCESSO

5 Nelle frasi che evidenziano un elemento (diverso dal soggetto) spostandolo a inizio frase,

il soggetto tende a essere postverbale. ES. 1. O RDINE USUALE: GIOVANNI HA GIÀ LETTO QUESTO LIBRO 2. O RDINE MARCATO: QUESTO LIBRO (ELEMENTO FOCALIZZATO), LO HA GIÀ LETTO GIOVANNI

Attività 1. Sottolinea o scrivi il soggetto di ogni verbo 1. Dove eri? Ti ha cercato Pietro per avere un aiuto in matematica.___________________________ 2. Questa rivista, di solito, la compra il nonno: è un appassionato di pesca._____________________ 48


TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

3. Un paio di ore fa ha telefonato Giovanni: richiamalo quando puoi._________________________ 4. Non preoccuparti Giovanni, lo faccio io.______________________________________________ 5. Sono state esposte delle opere incantevoli alla mostra.__________________________________ 6. Sono successe tante cose interessanti negli ultimi giorni.__________________________________ 7. Sai quando arriveranno le sedie?___________________________________________________ 8. Il vincitore di questa gara è Giulio.__________________________________________________ 9. Che cosa hanno domandato i giornalisti?_____________________________________________ 10. Che cosa è successo davanti al Parlamento?__________________________________________ 11. Non so dove siano andati i ragazzi a cenare.__________________________________________ Attività 2. Cerca nel testo “La nuova mobilità” i soggetti dei seguenti verbi (sono in ordine di apparizione) 1. salgono. 2. ha chiesto. 3. crolla. 4. mettono in guardia. 5. conferma. 6. supporta. 7. influiranno. 8. prosegue. 9. ci sarà. 10. avremo. 11. riapriranno. 12. si metterà. 13. sostiene. 14. avverte. 15. si sono rivelati. 16. si sono dimezzati. 17. ha resistito. 18. spiega. 19. garantiscono. 20. racconta. 21. spiega. 22. è stata raddoppiata. 23. sfrecciare. 24. stanno arrivando. 25. (miliardi:) sono ASCOLTA - RIPETI - TRASCRIVI

Ascolta le parole dalla traccia audio 26. Trascrivile e poi completa le frasi

1.

........................................................

6. ........................................................

2.

........................................................

7. ........................................................

3. ........................................................

8. ........................................................

4.

........................................................

9. ........................................................

5.

........................................................

10. .....................................................

1. ______________: la situazione non è chiara / sicuramente c'è un errore. 2. Se andiamo a novembre, dobbiamo ______________ (= calcolare la possibilità) che potrebbe piovere. Quindi, ______________ (= supponiamo, immaginiamo) che piova, che faremo? Non lo so ancora, ma cerchiamo di ______________ (= valutare, considerare) delle tante possibilità. ______________ (= considerando tutto, in conclusione) sarà una vacanza in ogni caso. 3. Prima di lasciare l'appartamento ricordati di ______________ (= pagare tutto). 4. Giovanni ______________ di (= ha capito) quello che è successo? - No, ma ______________ (= per me), lui non è comunque responsabile. 5. Ecco l'anello della nonna, ______________ (= conservalo con cura). 6. Guarda che caos avete fatto, più tardi ______________ (= dovete darmi spiegazioni). 49


SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DI GRAMMATICA E COMPRENSIONE UN'ESTATE... AL LAVORO!

pagina 14

Attività 1 1. F; 2. V; 3. V; 4. V; 5. F; 6. V Attività 2 1. azienda, impresa; 2. imprenditore; 3. titolare; 4. sindacato; 5. indotto Attività 3 1. ha segnato uno spartiacque, di una volta, a cavallo del, chiuderà i battenti;

2. dare il la alla; 3. fare a meno della

LO SCHERMO CHE NON VA SPENTO

Attività 1 1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V; 6. V Attività 2 1. scena; 2. in concomitanza con; 3. onda, prima serata, collegamento;

SERIE A, VIETATO FERMARSI

Attività 1 1. V; 2. F; 3. F; 4. F; 5. F; 6. F Attività 2 1 / e / II; 2 / c / V; 3 / d / IV; 4 / a / III; 5 / b / I Attività 3 1. attaccante; 2. retrocessione; 3. calciatore; 4. spogliatoio; 5. arbitro;

pagina 29

pagina 43

L'ANGOLO DELLA GRAMMATICA

pagina 48

ASCOLTA, RIPETI, TRASCRIVI

pagina 49

50

4. si è aggiudicato, premi; 5. filiera, maestranze Attività 3 1. regista; 2. scenografo; 3. costumista; 4. schermo; 5. sala cinematografica/ cinema; 6. arena

6. scudetto; 7. classifica

Attività 1 1. tu (eri), Pietro (ha cercato); 2. il nonno (compra), il nonno (è); 3. Giovanni (ha

telefonato), tu (richiamalo), tu (puoi); 4. Giovanni (non preoccuparti), io (faccio); 5. opere incantevoli (sono state esposte); 6. tante cose interessanti (sono successe); 7. tu (sai), sedie (arriveranno); 8. il vincitore (è); 9. i giornalisti (hanno domandato); 10. che cosa (è successo); 11. io (so), i ragazzi (siano andati) Attività 2 1. camminate...auto privata; 2. Isfort; 3. l'uso; 4. gli esperti; 5. il professor Giuseppe Catalano; 6. la struttura tecnica; 7. cambiamenti; 8. Catalano; 9. una seconda ondata; 10. noi; 11. le scuole; 12. la parola fine; 13. Massimo Giordano; 14. Giordano; 15. gli italiani; 16. gli spostamenti; 17. la mobilità (di comunità); 18. il partner; 19. le due ruote; 20. Detto Pietro; 21. Marco Granelli; 22. la disponibilità; 23. i monopattini elettrici; 24. richieste; 25. loro (le aziende del trasporto pubblico locale e Trenitalia) Le 10 parole in sequenza: facciamo i conti, i conti non tornano, in fin dei conti, mettere in conto, mettiamo conto, per conto mio, saldare il conto, si è reso conto, tenere conto, tienilo da conto 1. i conti non tornano; 2. mettere in conto, mettiamo conto, tenere conto, in fin dei conti; 3. saldare il conto; 4. si è reso conto, per conto mio; 5. tienilo da conto; 6. facciamo i conti




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.