COMUNICAZIONE
Lezioni utili per ripartire dopo Covid-19 Dall'e-commerce alle nuove abitudini di consumo, passando per una comunicazione sempre più accurata. Le novità che le imprese non possono ignorare
L
a cosiddetta “nuova normalità” ha accelerato la consapevolezza tra le imprese dell'importanza di essere online, di avere un e-commerce, di essere presenti, raggiungibili, riconoscibili. E allo stesso tempo, se ancora ce ne fosse bisogno, ha reso evidente come le abitudini di acquisto dei clienti (quindi le nostre) si siano modificate con la frequentazione sempre più assidua di marketplace ed e-commerce. Il digitale ha creato nuovi mercati, cambiando i tempi e le regole del business, ma - e questa è la notizia positiva - non ha cambiato quelle del marketing. Per essere efficaci tanto un'azienda manifatturiera, quanto una pizzeria, devono sapere come creare, comunicare e distribuire valore ai clienti, utilizzando empatia ed intelligenza. Giovedì 22 aprile ne abbiamo parlato con Gianluca Diegoli, uno dei massimi esperti in materia, in un webinar gratuito che ora trovate sul nostro canale YouTube.
40 Imprese & Territorio
n° 03 - 2021
Un buon e-commerce parte da una domanda Non esiste una soluzione valida per tutti ma, secondo Diegoli, alcuni trend aiutano a mettere a fuoco i cambiamenti in atto. Nel 2020 l'e-commerce è cresciuto del 50% rispetto al 10-20% all'anno del periodo pre Covid. Un balzo che proietta il commercio elettronico e le capacità delle imprese di implementare canali di vendita online sui propri siti, di 4-5 anni rispetto al passato. Tecnologie, investimenti e servizi dedicati hanno visto un vero e proprio boom e questo nonostante il calo di un settore tradizionalmente attento all'online come il turismo. Ma, secondo il fondatore di Digital Update, c'è un dato forse ancor più notevole da considerare: le ricerche su Google. Il digitale si conferma sempre più uno strumento di valutazione delle opportunità com-
merciali. Se qualche anno fa Google stimava una media di quattro ricerche prima dell'acquisto, oggi non è più così. Questo numero è letteralmente esploso e per questo, aggiunge Diegoli, avere un e-commerce non significa automaticamente ottenere i risultati sperati. Diventa piuttosto indispensabile un'analisi comparativa tra offerte simili e una chiara definizione di quale valore aggiunto proponiamo al mercato di riferimento. Se da una parte strumenti come Shopify, la piattaforma canadese che consente in pochi clic di aprire un negozio online, ha assecondato i cambiamenti imposti dalla pandemia, dall'altra rimane intatta una barriera al successo. «Se non riesco ad essere utile a un segmento di clienti – sostiene il fondatore di Digital Update - se non risolvo loro un “problema”, è inutile essere online». Il tema non è quindi essere presenti su Amazon, o avere un e-commerce, bensì soddisfare un'esigenza, risolvere una problematica,