TRASPORTI
Genedani: «Il sistema Italia rema contro l’autotrasporto. Serve subito un cambio di rotta per evitare altro caos» Intervista al presidente degli autotrasportatori di Confartigianato nei giorni del pasticcio ligure
«S
imo una categoria che dovrebbe essere valorizzata, invece il governo ci sta trattando da ultimi delle classe. Ma se ci fossimo fermati nel periodo del lockdown ha idea di cosa sarebbe successo?». La voce di Amedeo Genedani, presidente degli autotrasportatori di Confartigianato e presidente Unatras, la sigla che riunisce le associazioni italiane del trasporto su gomma, tradisce amarezza. Nei giorni del caos sulle autostrade liguri lo abbiamo raggiunto per un’intervista sulla situazione della viabilità italiana e delle imprese. Presidente Genedani, cosa sta accadendo sulle autostrade Liguri? «Purtroppo in Liguria stiamo subendo i gravi problemi seguiti alla caduta del Ponte Morandi e a quello che collegava Santo Stefano Magra ad Albiano. Nel dopo Covid-19 sono quindi partite tutte le richieste di controlli sulla sicurezza delle gallerie da parte del Ministero
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n° 03 - 2020
delle Infrastrutture e dei Trasporti e questo ha portato il caos. Oggi mi risulta che da Genova a Savona - poco meno di 60 km - ci vogliono come minimo 3 ore…». Che ripercussioni ha questa situazione sul trasporto su gomma? «Se prima in quella zona gli autotrasportatori facevano tre/quattro viaggi al giorno, oggi ne fanno uno e con fatica. Una situazione paradossale se pensiamo che usciamo da un lockdown lungo tre mesi in cui si sarebbero potuti fare tutti i controlli del caso in totale sicurezza». Ma Unatras ha chiesto ragioni al Ministero di questo pasticcio? «Unatras ha chiesto spiegazioni, ma il MIT ha risposto che durante il lockdown non erano stati programmati i controlli. Ora il ministero ha comunicato che il 15 di luglio la situazione verrà sbloccata… Non gli abbiamo chiesto di quale anno». Infatti, per evitare una nuova procedura di infrazione comunitaria,
dal 22 luglio le gallerie più lunghe di 500 metri saranno interessate da nuovi controlli di sicurezza… «Infatti ci sono altre situazioni analoghe a quella ligure. Penso ad esempio al grave problema sulla A14 vicino a Pescara. Il malcontento potrebbe portare a un blocco dell’autotrasporto. Quindi noi ci auguriamo che dal 15 luglio gli impegni del Ministero siano rispettati e non che vengano fissati nuovi controlli. In un momento come questo, in cui il turismo sta ripartendo, in cui molti cittadini italiani scelgono la macchina per raggiungere le località turistiche, tutto questo è semplicemente illogico. Meglio farli a fine settembre, a meno che non ci siano situazioni di pericolo imminente». Che ripercussioni ha sull’immagine del Paese e sul comparto dei trasporti la decisione della compagnia Cosco Shipping, una delle più grandi al mondo, di evitare il porto di Genova? «La scelta di Cosco Shipping avrà delle ripercussioni importantissi-