Imprese & Territorio 05 2021 - Torna a Modena MoRe Impresa Festival

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

www.lapam.eu

Rampello: “Il momento dei grandi artigiani è ora” Valorizzarli significa rilanciare il Paese

La doppia sfida che attende i sindaci delle metropoli Il futuro delle grandi città e il loro rapporto con il territorio

Green pass: come organizzare l'impresa Controlli e conferimento incarico per la verifica del Green pass

Torna a Modena MoRe Impresa Festival Il 13, 14 e 15 ottobre in Camera di Commercio

05 SETTEMBRE/OTTOBRE 2021

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


IMPRESE PATRIMONIO DEL PAESE La forza del valore artigiano

Le imprese, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti e le piccole industrie sono il nostro eccezionale patrimonio, da valorizzare e tutelare. Un universo di eccellenze profondamente connesse tra loro, cuore e anima del nosto Paese, motore dello sviluppo economico e sociale. Fare rete sul territorio è la nostra forza e la nostra missione, per dare valore al lavoro e costruire insieme, ogni giorno, il nostro domani.

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EDITORIALE

Torna a Modena il festival delle imprese Nel mese di ottobre torna a Modena MoRe Impresa Festival, il festival delle imprese. Un’iniziativa promossa dalla nostra associazione con il patrocinio di Regione, Università, Comune di Modena, Adapt e con il sostegno economico della Camera di Commercio di Modena, Formart e Fraer Leasing, per parlare di lavoro e imprenditoria. Dopo la prima edizione nel 2019 e lo stop forzato imposto dalla pandemia nel 2020, eccoci dunque pronti per coinvolgere nuovamente il mondo delle imprese, i nostri associati e i principali attori del territorio, in un dibattito aperto sui grandi temi che interessano la nostra contemporaneità: sostenibilità ambientale, rapporto scuola lavoro, futuro del territorio, nuove tecnologie, made in Italy. Un’occasione nata per raccogliere

nuove idee e per meglio indirizzare la nostra azione di rappresentanza, con un’importante novità rispetto al passato: il coinvolgimento diretto delle scuole secondarie di secondo grado delle due province in cui operiamo. Una scelta dettata da due motivi, far sentire protagonisti i più giovani dopo due anni difficili e rispondere ad una esigenza sempre più marcata e sentita dalla nostre imprese. Mi riferisco alla necessità di uno “scambio” proficuo tra giovani e mondo del lavoro che ad oggi è grandemente assente. Non solo a causa dei continui cambiamenti della normativa sulla cosiddetta alternanza scuola/lavoro. Troppo spesso infatti il disallineamento tra aula e azienda comincia prima. Inizia cioè da una mancata comprensione delle reciproche realtà. Le scuole e

i più giovani non conoscono le potenzialità delle imprese italiane e le aziende non sono agevolate nel costruire un dialogo continuativo con le istituzioni scolastiche. È vero, dobbiamo tutti pensare alle nostre priorità, ma è altrettanto vero che senza un punto di incontro difficilmente recupereremo il gap che ci separa dai nostri principali competitors. Paesi, anche vicini, che hanno saputo mettere in cima alla loro agenda lo sviluppo delle competenze e che per questo, oggi, possono dettare l’agenda anche ad altri. Noi, con questa iniziativa, ci auguriamo nel nostro piccolo di aver contribuito a facilitare questo scambio.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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SETTEMBRE OTTOBRE 2021

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

IN COPERTINA

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pagina Green pass: come organizzare l'impresa in vista del 15 ottobre

pagina Torna a Modena MoRe Impresa Festival, il festival delle imprese

Come predisporre un'informativa ai dipendenti, un modello di delega per i controlli e alcune raccomandazioni

Il 13, 14 e 15 ottobre appuntamento in Camera di Commercio con Davide Rampello, Francesco Costa, Ilaria Vesentini, Cristina Tajani e tanti altri ospiti, per la seconda edizione dell’evento dedicato a imprese, lavoro, giovani e sostenibilità.

8

pagina La Tangenziale Sud di Formigine porterà benefici a cittadini e imprese

10

pagina L’impennata delle materie prime costerà oltre 5 miliardi alle micro e piccole imprese dell’Emilia Romagna L’analisi del nostro Ufficio Studi e i dati sulle due province di Modena e Reggio Emilia

FOCUS

12

pagina Il recupero dell'export L'analisi del nostro Ufficio Studi sul primo semestre 2021

14

pagina Un secondo semestre di forte espansione per le imprese modenesi In ripresa l’export modenese anche nel secondo trimestre del 2021

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pagina Moda Makers vuole diventare grande Confermata l’edizione di novembre a ModenaFiere con l’obiettivo di diventare salone internazionale

BENESSERE

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pagina Rampello: “Il momento dei grandi artigiani è ora”

pagina Competenze future per una vita migliore nei saloni sostenibili

Ecco perché valorizzarli significa rilanciare il Paese.

Un progetto all’avanguardia per il futuro della professione

18

Questo il parere della nostra associazione, che aggiunge: "Averla realizzata è un successo per tutti”

MODA

20

pagina La doppia sfida che attende i sindaci delle metropoli Il futuro delle grandi città e il loro rapporto con il territorio

MOVIMENTO DONNE IMPRESA

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pagina Quali strategie per la parità di genere? I 10 principi guida per promuovere l’empowerment delle donne


AUTORIPARATORI

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pagina Autoriparazione: Italia prima in Europa per numero di addetti Questi e altri dati del settore nell’elaborazione Confartigianato

IMPRESE DEL VERDE

FORMAZIONE

pagina Gruppo giardinieri lapam al demo green di Milano

pagina Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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Creare sinergie a livello nazionale con enti, gruppi e associazioni

ENERGIA FORMAZIONE

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pagina Il corso Digital Farming Specialist è finalista del premio Europeo Regiostars 2021 Il corso organizzato da FORMart è stato selezionato dalla Commissione Europea.

TRASPORTI

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pagina In Unione Europea mancano autisti. Le soluzioni per risolvere il problema Secondo il Vicepresidente dell'associazione europea dei trasportatori (UETR), il modenese Amedeo Genedani

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35

pagina Energia e rincaro delle bollette, cosa sta succedendo?

FISCO LAVORO BANDI

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pagina • Adempimenti Fiscali • Novità in materia di Rapporti di Lavoro • Bandi a sostegno delle imprese

I rincari attesi nelle prossime settimane rischiano di compromettere la ripresa. Le cause e le soluzioni al vaglio del governo

XXI CONGRESSO GENERALE DELIBERE CONSIGLIO DIRETTIVO GENERALE

CULTURA

Su www.lapam.eu è possibile consultare gli estratti delle delibere dei verbali del Consiglio Direttivo Generale di Lapam Confartigianato Imprese Modena, Reggio Emilia.

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pagina Italia campione non solo sul campo Dalla musica al cinema il nuovo rinascimento che ci fa crescere

scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

CULTURA

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pagina La bellezza si fa impresa Artigianato artistico a Modena e Reggio Emilia

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumi Giovanelli, Elena Baraldi, Matteo Roversi, Stefano Ficarelli, Alberto Belluzzi, Enzo Fanì, Nicola Boschetti, Francesco Po. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora e Luca Monelli, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893 111 n° 05 - 2021

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Green pass: come organizzare l'impresa in vista del 15 ottobre Controlli e conferimento incarico per la verifica del Green pass

I

l decreto legge n.127/2021 ha esteso l'obbligo di possedere ed esibire, su richiesta, il green pass a tutti coloro che svolgono un'attività lavorativa, sia nel settore pubblico che in quello privato, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 (data di cessazione dello stato di emergenza ndr.). Per il settore privato, l'obbligo è esteso a tutti coloro che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato presso i luoghi di lavoro, anche sulla

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base di contratti esterni (es. liberi professionisti, collaboratori, lavoratori autonomi, ditte di pulizie, mense, etc). Restano quindi esclusi da questo vincolo solo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica. Nei giorni scorsi il governo è intervenuto fornendo alcuni chiarimenti interpretativi emersi dopo la pubblicazione del decreto e aggiornando sul proprio sito istituzionale le FAQ (domande frequenti ndr.) sull'obbligo di green pass per

imprese e lavoratori. In attesa di eventuali, ulteriori delucidazioni, proviamo qui a riassumere i punti di attenzione da considerare entro il 15 ottobre.

Informativa ai dipendenti Il decreto stabilisce che i lavoratori sprovvisti di green pass, o che ne siano privi al momento dell'accesso nel luogo di lavoro, sono da


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provvedimento disciplinare per sanzionare eventuali recidive. Alla luce di quanto previsto dal provvedimento normativo e al fine di informare i collaboratori delle imprese associate, presso tutte le filiali Lapam è a disposizione un'apposita informativa volta a chiarire questi e ulteriori aspetti, da inviare ai propri collaboratori prima del 15 ottobre.

Conferimento incarico

considerare assenti ingiustificati fino alla presentazione della certificazione verde, senza corresponsione della retribuzione o altro compenso o emolumento, ma con diritto alla conservazione del posto e senza conseguenze disciplinari. Questo meccanismo è diverso per le imprese con meno di 15 dipendenti, per cui dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere e sostituire il lavoratore per un periodo massimo di 10 giorni, rinnovabili una sola volta per altri 10 giorni (da notare che qualora sia disposta la sospensione e attivato un contratto a termine per la sostituzione del dipendente senza green pass, quest'ultimo rimane sospeso per la durata del contratto di lavoro stipulato ndr.). Il decreto prevede inoltre una sanzione specifica - da 600 a 1.500 euro - per i lavoratori che eludano le verifiche, prefigurando la legittimità di un ulteriore

note le informazioni di emissione della certificazione stessa. Inoltre, ai fini della tutela della privacy, non è possibile conservare i dati relativi al green pass. Detto ciò riteniamo possibile la tenuta di uno schedario dove annotare i nominativi delle persone in possesso della certificazione verde. Ricordiamo che in caso di omessa adozione delle misure organizzative per il controllo dei green pass, i datori di lavoro rischiano una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro.

Modalità operative

Su questo aspetto è bene ribadire che la responsabilità dei controlli è Forse l'aspetto più problematico del datore di lavoro, il quale deve dell'intero decreto, dovendosi deattivare una procedura interna che clinare sulle singole, diverse realtà consenta di verificare il possesimprenditoriali. Come è evidente so del green pass dei lavoratori un'attività di autotrasporto presen"prevedendo prioritariamente, ove ta differenze sostanziali rispetto possibile, che siano effettuati al a un'impresa del verde o ad uno momento dell'accesso". Alla luce studio medico. Detto ciò è bene di quanto disposto dall'art.3 cominiziare a predisporre un piano ma 5, il datore di lavoro (o il suo organizzativo che tenga conto delegato) può quindi verificare il dell'informativa ai dipendenti, della green pass in un passaggio sucdelega formale agli accertatori e cessivo all'ingresso, ma prima che delle modalità di controllo a camabbia inizio la prestazione di lavoro pione. È inoltre opportuno (ma su del dipendente. Detto ciò, le veriquesto fronte potremmo aspettarci fiche possono essere eseguite "a ulteriori chiarimenti da parte del campione", dando quindi la possilegislatore ndr.) che le modalità bilità di predisporre un'adeguata operative attraverso cui avvengono programmazione dei controlli, i i controlli siano integrate formalquali possono essere svolti anche mente alle proprie policy aziendali da soggetti incaricati dell'accertao - nel caso lo si abbia - aggiornanmento, delegati dal datore di lavodo il proprio Protocollo Covid-19. ro con apposito atto formale. A tal proposito, in allegato a questo articolo, trovate un modello di delega liberamente Cartelli Green Pass scaricabile. per imprese e professionisti Attenzione, come chiarito dal DPCM del Visita il sito www.lapam.eu dove 17 giugno, le verifiche è possibile trovare i cartelli devono avvenire escluGreen Pass da esporre sivamente tramite l'app VerificaC19, scaricabile nella tua attività d'impresa su smartphone, che consente la lettura del QR Code, l'attestazione e l'autenticità dei green pass, senza rendere

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

La Tangenziale Sud di Formigine porterà benefici a cittadini e imprese Questo il parere della nostra associazione, che aggiunge: "Averla realizzata è un successo per tutti” L’inaugurazione della Tangenziale Sud di Formigine rappresenta una buona notizia, che le imprese aspettavano da tempo. Come associazione più volte avevamo sollecitato questo intervento e ora che viene inaugurato possiamo dirci pienamente soddisfatti. Il grazie, oltre che alla Regione rappresentata all'inaugurazione dal Presidente Bonaccini, va all'amministrazione comunale che ha mostrato volontà e determinazione per arrivare all'obiettivo. La nostra sede di Formigine interviene così a commento del taglio del nastro della Tangenziale Sud. Da diversi anni abbiamo insistito su questo punto, proprio perché era necessario servire in modo più adeguato le imprese della zona artigianale che insiste in quell'area, l’insistenza derivava proprio dalla necessità di snellire il traffico togliendolo dal centro storico e di dare sollievo anche ai cittadini. L’amministrazione ha dato seguito alle nostre richieste, ha ascoltato le imprese e ha reperito i finanziamenti necessari tramite l’intervento della Regione Emilia-Romagna. Ora l’intervento realizzato andrà a rendere più scorrevole il traffico e

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darà modo alle aziende di quella zona di poter lavorare meglio e di conseguenza di poter crescere. La realizzazione di opere di mitigazione (come la piantumazione di alberi, la realizzazione della ciclabile) oltre che il sottopasso ferroviario, non fanno che rendere ancora più sostenibile l’intera operazione.

Costi: «La Tangenziale Sud ridurrà traffico e smog e aiuterà le imprese» La nostra intervista al sindaco di Formigine, Maria Costi, sull’opera appena inaugurata. Sindaco Costi, finalmente la Tangenziale Sud è cosa fatta. Con l’inaugurazione di domenica 26 settembre si conclude un percorso iniziato nel 2007. «È vero, l’idea di questo tratto

che collega la Modena-Sassuolo al villaggio artigiano di Formigine era stata inserita tra gli strumenti urbanistici da tempo, ma solo due anni fa sono stati autorizzati e finanziati i lavori. Ora siamo arrivati al risultato, un traguardo importante». Cos’ha permesso di sbloccare le risorse per finanziare l’opera? «È stato un mix di fattori. Regione Emilia Romagna incentiva la chiusura dei passaggi a livello ferroviari per accelerare il transito dei treni. Noi abbiamo presentato un progetto che prevedeva quest’aspetto. Quindi, dopo che Regione ha assegnato la priorità a quest’opera, abbiamo ottenuto i finanziamenti europei (FSC programmazione 2014-2020 ndr.) e portato a compimento il progetto. Il tutto in due anni fermandoci solo a causa del lockdown». Perché lo considera un risultato utile per la sua comunità? «Innanzitutto perché riduce il traffico dal centro storico. Inoltre facilita la vita a imprese e trasportatori. Fino a ieri i camion diretti al villaggio artigiano dovevano


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

arrivare a Sassuolo, fare un tratto di pedemontana e rientrare a Formigine attraverso la frazione di Ubersetto. Grazie alla tangenziale abbiamo tolto 11 chilometri di strada ai mezzi pesanti. Un beneficio per loro e per l’ambiente». Un risultato che ha visto la partecipazione attiva anche della nostra associazione. «Fin dalla fase iniziale del progetto abbiamo coinvolto cittadini e associazioni in un percorso partecipativo. Oggi c’è chi è molto felice perché la viabilità è più adeguata alle esigenze odierne e chi invece lo è meno. Ma dobbiamo considerare quest’opera in un’ottica urbanistica complessiva, non del singolo cittadino. La progettazione della città,

come diceva un grande imprenditore, va guardata dall’alto. Una visione che tenga conto dell’ambiente, delle rinnovate esigenze di mobilità e di una serie di fattori che vanno visti complessivamente. La complicazione di fare il sindaco è proprio questa: riuscire a vedere le cose nel loro insieme». E cosa risponde a chi la critica per un eccessivo consumo di suolo? «È chiaro che si consuma un po’ di suolo, ma dobbiamo fare un’analisi costi benefici. Quanto accelero i tempi di percorrenza e quanto riduco l’inquinamento con quest’opera? In questo senso a mio parere n’è valsa la pena. Una striscia di asfalto di 1 chilometro risolve 11 chilometri di traffico, inquinamen-

to, incidenti….». E per ciò che riguarda le cosiddette opere di compensazione? «Mi lasci dire che il Comune ha optato, in luogo dell’asta al massimo ribasso, per alcuni miglioramenti ambientali che sono rientrati nel conto economico complessivo dell’opera, tra cui una pista ciclabile che fa parte del “Biciplan”, la pista che collegherà tutto il distretto di Sassuolo per permettere ai cittadini di andare a lavoro in bicicletta. Inoltre è stato previsto un apposito passaggio sotterraneo per il transito degli animali. Infine la vasca di laminazione, obbligatoria per le direttive regionali, sarà un laghetto circondato da alberi tipici delle nostre zone».

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

L’impennata delle materie prime costerà oltre 5 miliardi alle micro e piccole imprese dell’Emilia Romagna L’analisi del nostro Ufficio Studi e i dati sulle due province di Modena e Reggio Emilia

A

d agosto il prezzo del rame era cresciuto del 45%, quello dell’alluminio del 50%, lo stagno del 98%. Il legname segato è salito del 30% sul 2020, la carne di maiale del 102%. Non c’è materia prima che non abbia subito un rincaro in questi ultimi mesi. Una tensione costante che si riverbera anche sulle nostre province. Le prime stime del nostro Ufficio Studi sono impietose. Gli aumenti dei prezzi delle materie prime peseranno per oltre un miliardo di euro sulle micro e piccole imprese manifatturiere (MPI) della provincia di Modena e per quasi 800 milioni di euro per quelle di Reggio Emilia.

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Queste cifre sono raccolte nell’ultimo report prodotto dall’Ufficio Studi di Confartigianato Emilia Romagna che, sulla base degli acquisti effettuati nel 2020 dalle MPI delle imprese manifatturiere e delle costruzioni, ha prodotto un modello controfattuale sull’anno in corso. I risultati sono un vero e proprio shock che rischia di produrre serie ripercussioni sugli esiti della ripresa post Covid. L’analisi calcola che, su oltre 75mila micro e piccole imprese emiliano romagnole che rappresentano il 30% del totale occupati in regione - oltre 300mila addetti - i rincari avranno un peso di oltre 5.3 miliardi di euro.


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Le concause dell’escalation dei prezzi Ad incidere sugli aumenti dei prezzi delle commodities sono più fattori. In primis la ripresa della produzione mondiale, trainata dalle economie emergenti, e in particolar modo dalla Cina, primo paese a contenere la pandemia. In parallelo, le catene produttive globali non sono riuscite ancora a riorganizzarsi completamente dopo lo shock Covid-19: le strettoie dell’offerta hanno determinato carenze totali di offerta pari al 2,3% delle esportazioni mondiali, quota che sale al 6,7% per quelle dell’Eurozona, mentre a giugno 2021 gli indici mondiali sui tempi di consegna sono ai massimi dall’inizio delle rilevazioni nel 1999. Alle difficoltà nella logistica delle merci consegue un forte aumento dei costi di trasporto e la scarsa disponibilità di container. Si sono dilatati i tempi di permanenza delle merci sulle banchine portuali e a settembre 2021 il costo di spedizione tramite container si è quasi quadruplicato (+381,5%) rispetto a gennaio 2019. L’aumento dei prezzi viene sostenuto dalla maggiore domanda di materie prime necessarie per la produzione di beni che è cresciuta a seguito dell’emergenza sanitaria: carta e plastica per mascherine e prodotti di uso sanitario, divisori in plexiglass, siringhe e fiale per vaccini, etc, imballaggi per il packaging dei prodotti alimentari per asporto e dei prodotti venduti tramite e-commerce: nei primi sette mesi del 2021 il valore delle vendite di commercio elettronico in Italia è salito del 58,8%, da inizio gennaio 2019 a luglio 2021 (media ultimi 12 mesi) questo canale cumula una crescita delle vendite del 165,8%.

La crescita dei prezzi è sostenuta dall’espansione monetaria che ha accompagnato gli ingenti interventi anticiclici per contrastare la recessione causata dalla pandemia, mentre i bassi tassi di interesse sostengono la domanda speculativa su prodotti finanziari che hanno come sottostante gli indice di prezzo delle commodities. Nell’arco dei primi otto mesi del 2021 l’intensità dell’aumento dei prezzi internazionali è stata leggermente attenuata dall’andamento del cambio, che mediamente ha visto, su base annua, una rivalutazione del 7,3% dell’euro sul dollaro. Si sovrappongono, inoltre, determinanti specifiche per alcune commodities. Sull’aumento dei prezzi del rame, ad esempio, influisce l’accelerazione della domanda legata alla transizione green: la più ampia quota della maggiore domanda di rame è determinata dalla produzione di veicoli elettrici e punti di ricarica, a cui segue quella legata alla produzione di impianti per il solare e l’eolico. La crescente produzione di energia da fonti rinnovabili e di auto elettriche determina tensioni sulla domanda, e conseguentemente sui prezzi, dei ‘minerali critici’ quali rame, litio, nickel, manganese, cobalto, zinco e terre rare. La crescente digitalizzazione dei processi produttivi e l’intensificazione della domanda di apparecchiature elettroniche conseguente alla pandemia, coniugate con il calo della produzione in Asia, hanno determinato una carenza di semiconduttori, causando ritardi nella produzione mondiale di automobili e di macchinari. Si attendono ora le scelte di politica industriale ed economica europea, ma è indubbio che all’orizzonte non si profila una ripresa priva di incognite.

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FOCUS EXPORT

Il recupero dell'export L'analisi del nostro Ufficio Studi sul primo semestre 2021

I

l rallentamento dei contagi e il successo della campagna vaccinale hanno contribuito alla ripresa dell'economia italiana e mondiale, causando un sensibile aumento degli interscambi commerciali con

l'estero. Anche l'export di Modena e Reggio Emilia, in questo primo semestre, vede un completo recupero dei livelli pre Covid con crescite superiori alla media nazionale. Con questi risultati Modena e

Reggio si posizionano rispettivamente all'ottavo e al dodicesimo posto nella classifica delle province italiane per valore dell'export.

Crescita del valore delle esportazioni rispetto al primo semestre 2019 +5,3

+7,2%

+6,6%

+4,1%

16,4% Export Reggio Emilia

Italia

Emilia Romagna

Modena

Reggio Emilia

20,2% Export Modena Export Totale Emilia Romagna

Modena Reggio Emilia

I cinque prodotti più esportati: variazione del valore rispetto al primo semestre 2019 peso del settore su export totale provinciale

Modena

Reggio Emilia

26,9%

Autoveicoli

+12,3 

19,4%

Ceramica

+11,9 

3,6%

Abbigliamento

+11,9 

9,1%

Alimentari

+6,5 

22,1%

Macchinari

-2,9 

9,5%

Metallurgia

+27,5 

7,3%

Apparecchiature

+27,4 

10,6%

Ceramica

+5,3 

38,7%

Macchinari

+5,1 

10,9%

Abbigliamento

-13,7 

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FOCUS EXPORT Giappone

Svizzera

Cina

Germania

U.S.A

Austria

Belgio

Francia

Spagna

UK

+36,9%

+21,5%

+19,6%

+16,6%

+14,6%

+9,4%

+7%

+4,1%

+2,7%

-27,6%

Autoveicoli

Autoveicoli e macchinari

Cina

Polonia

Austria

Belgio

U.S.A

Olanda

Francia

Germania

Spagna

UK

+66,4%

+31,7%

+15,2%

+10,8%

+8,8%

+7,6%

+4,2%

+2,4%

-5,4%

-19%

Export manifattura I principali paesi verso cui esportano le due provincie e variazione percentuale del valore delle esportazioni rispetto al primo semestre 2019

Macchinari e abbigliamento Alimentari e abbigliamento

Focus MPI: export dei settori ad elevata concentrazione di micro e piccole imprese

15,6% Altra manifattura 9% Prodotti in metallo 1,9% Legno arredo 26,1% Moda 47,3% Alimentare

+7,2% +6,6%

-8,1%

+1,4%

1,6% Legno arredo 18,1% Prodotti in metallo 2,3% Altra manifattura 21,5% Alimentari 56,3% Moda

Variazioni al netto del comparto Moda

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FOCUS EXPORT

Un secondo semestre di forte espansione per le imprese modenesi In ripresa l’export modenese anche nel secondo trimestre del 2021

L

o confermano i dati diramati da Istat relativi allo scambio commerciale internazionale delle province italiane elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. Il rallentamento dei contagi e il successo della campagna vaccinale hanno favorito la ripresa dell’economia mondiale e di conseguenza sono aumentati gli interscambi commerciali con l’estero, dove Modena risulta particolarmente favorita. Nel secondo trimestre del 2021 infatti l’export modenese raggiunge il massimo assoluto della serie storica dal 2008 ad oggi: con

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3.798 milioni di euro, sale di 448 milioni di euro rispetto al trimestre precedente, pari ad un incremento del 13,4%. Il totale semestrale beneficia di questo importante incremento e raggiunge 7.148 milioni di euro, con una crescita tendenziale del 29,2%, maggiore sia del dato regionale (+24,4%), che del totale italiano (+24,2%). All’interno della regione la provincia di Modena risulta seconda per incremento tendenziale dopo Reggio Emilia. Con questo risultato Modena rimane salda all’ottavo posto della classifica delle province italiane per

ammontare di export, all’interno della quale Firenze registra l’incremento maggiore (+37,7%), seguita da Torino (+36,9%). L’analisi semestrale per settori merceologici evidenzia incrementi tendenziali a due cifre per tutti i comparti dell’economia modenese, con in testa i mezzi di trasporto (+43,0%), seguiti dal tessile abbigliamento (+42,7%) che recupera le perdite subite nel 2020. Inoltre vanno molto bene anche la ceramica (+26,5%), le ‘macchine e apparecchi meccanici’ (+26,2%), il biomedicale (+14,4%) e l’agroalimentare (+13,2%). La ripresa dell’economia mondiale


FOCUS EXPORT

Differenza volumi di export tra primo e secondo trimestre 2021 secondo trimestre 2021

+13,4%  3798 milioni di € 3350 milioni di €

primo trimestre 2021

Incremento volumi export nei primi 6 mesi 2021

+43%  Mezzi di trasporto

ha favorito l’export modenese in tutte le aree geografiche. I trend migliori si sono registrati nelle zone risultate già molto positive nel primo trimestre, come l’Asia (+40,7%) trainata dalla Cina, dall’India e dal Giappone, l’Oceania (+37,0%) e l’America Centro Sud (+32,0%). Infine il mercato europeo, che assorbe il 61,6% delle merci modenesi, presenta un ottimo trend sia verso gli ultimi 13 paesi entrati nella UE (+29,6%), sia verso i 14 paesi storici dell’Unione (+26,2%), mentre risulta più moderato l’andamento verso gli altri paesi europei non appartenenti alla UE (+16,5%).

+42,7%  Tessile e moda

La classifica dei primi dieci paesi di destinazione dell’export modenese vede un ritorno al primo posto degli Stati Uniti che, con un incremento del 45,6%, seguono i partner commerciali storici della provincia come la Germania (+25,3%) e la Francia (+26,1%); nonostante una performance molto meno positiva, rimane al quarto posto il Regno Unito (+2,6%) che recupera parzialmente le perdite subite nel trimestre precedente. Ottime le vendite verso la Spagna (+42,2%) e l’Austria (+31,8%).

+26,5%  Ceramica

+26,2%  Apparecchi meccanici

+14,4%  Biomedicale

+13,2%  Agroalimentare

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL

Torna a Modena MoRe Impresa Festival, il festival delle imprese Il 13, 14 e 15 ottobre appuntamento in Camera di Commercio con Davide Rampello, Francesco Costa, Ilaria Vesentini, Cristina Tajani e tanti altri ospiti, per la seconda edizione dell’evento dedicato a imprese, lavoro, giovani e sostenibilità.

T

utto pronto per la seconda edizione di MoRe Impresa Festival, l’evento organizzato da Lapam Confartigianato Imprese con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia e con il contributo della Camera di Commercio di Modena e che offrirà ad imprese, cittadini e studenti delle scuole superiori del territorio uno spazio di riflessione sui grandi temi del lavoro e del fare impresa. L’iniziativa si svolgerà mercoledì 13, giovedì 14 e venerdì 15 ottobre 2021, presso la sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena (in via Ganaceto 134) in presenza, nel rispetto delle normative anti-Covid, e in streaming sui canali social del festival.

Il programma Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, il festival torna quindi nella città estense con un palinsesto ricco di eventi pensati per mettere a fuoco i grandi temi

MoRe Impresa Festival 2019

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL che ruotano intorno al mondo del lavoro e delle piccole e medie imprese italiane e per promuovere la cultura del lavoro autonomo. In particolare quelli della sostenibilità ambientale, del rapporto tra scuole e lavoro e tra città e territorio. Ma non solo. L’edizione 2021 di MoRe Impresa Festival è dedicata ai più giovani. Le scuole locali sono infatti state coinvolte attivamente nell’organizzazione dell’evento, per permettere a studentesse e studenti delle scuole superiori di Modena e Reggio Emilia di assistere in presenza e in streaming a tutti gli eventi promossi in occasione del festival. Un modo per renderli protagonisti del dibattito pubblico che riguarda il futuro del nostro Paese e metterli in contatto diretto con opinionisti, giornalisti, intellettuali e politici a cui potranno rivolgere domande e presentare proposte.

Gli ospiti Tra gli ospiti dell’edizione 2021, Davide Rampello, saggista, autore televisivo, ex presidente della Triennale di Milano e curatore del padiglione Zero ad Expo 2015 e

del padiglione Italia ad Expo Dubai 2020; Francesco Costa, saggista, podcaster, vicedirettore del Post; Costantino Grana professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e Presidente del Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Informatica; Cristina Tajani, assessora alle Politiche del Lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano e autrice di “Città Prossime. Dal quartiere al mondo. Milano e le metropoli globali” e tanti altri; Gianluca Diegoli, tra i più conosciuti esperti di strategia digitale e marketing in Italia e co-fondatore di Digital Update; Michele Tiraboschi, giuslavorista e professore ordinario di diritto del lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia; Ilaria Vesentini, giornalista e corrispondente del Sole 24 Ore per l’Emilia Romagna; Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Stella Gubelli, responsabile area Consulenza, ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore; Giuseppe Sabella, direttore Think Industry 4.0 e autore di “Ripartenza verde”.

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL

Rampello: “Il momento dei grandi artigiani è ora” Ecco perché valorizzarli significa rilanciare il Paese

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on la rubrica di Striscia la Notizia “Paesi e Paesaggi” Davide Rampello ha portato nelle case degli italiani il meglio del saper fare italiano. Con “Beni culturali viventi”, il suo ultimo saggio pubblicato da Skira, ha ricostruito in modo originale la storia di questo inestimabile patrimonio. Grazie ai padiglioni Expo da lui curati (Shangai, Milano, Dubai) ha coinvolto migliaia di persone in un racconto sensoriale dell’Italia di grande impatto. Un lavoro encomiabile che lo rende uno dei più stimati e riconoscibili ambasciatori del made in Italy nel mondo. Lo abbiamo intervistato in vista della serata di apertura di MoRe Impresa Festival, mercoledì 13 ottobre. Professor Rampello, nei suoi interventi e nel suo ultimo libro, lei parla di beni culturali viventi. Cosa intende? «Mi riferisco ad uno dei grandi patrimoni del nostro Paese. Noi abbiamo i beni culturali e i beni culturali viventi. Abbiamo i beni paesaggistici, i beni immateriali e i beni viventi. Quelle donne e quegli uomini che hanno accumulato, rielaborato, re-interpretato saperi e “saper fare”, in un modo ricco di intelligenza e sensibilità. Hanno perciò rispettato fino in fondo il concetto di tradizione che la cui etimologia proviene dal verbo lati-

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no “tradere” cioè “portare di qua”. Queste donne e uomini straordinari hanno portato nel nostro presente i saperi, i gesti che i loro padri, i loro nonni, hanno consegnato loro. Ma con la capacità di sapere valorizzare, attualizzare questi antichi saperi. È così che la ricetta della nonna si rinnova perché gli ingredienti sono diversi, o perché i gesti, le mani della nipote si muovono in modo diverso da quelli della nonna o perché è diverso il forno e così via…». C’è poi anche dimensione etica attorno al lavoro artigianale e manuale. Fare le cose aiuta a pensare e, come suggerito da Richard Sennett, ad essere cittadini, uomini e donne migliori. «È questo che è fondamentale, la dimensione etica che li guida. Perché quando mi trovo a parlare con un contadino, con un artigiano, con un agricoltore, io non mi permetto mai di parlare di sostenibilità o economia circolare. Sono loro che la insegnano a me. Dico queste due parole perché sono sulla bocca di tutti, ma la vita contadina, la vita artigiana, è sempre stata all’insegna del non spreco. Della grande attenzione di ciò che circonda, al riciclo costante e favorire i cicli naturali. La sapienza che ha il pescatore quando pesca in modo da non depauperare il giacimento, perché ha chiaro il patrimonio che ha a disposizione, sapendo che esso va

mantenuto per sé, per i figli e per i nipoti che verranno». Eppure le realtà di cui lei parla nella rubrica di Striscia la notizia “Paesi e Paesaggi”, sono trascurate dai media e dalla politica nostrana… pensiamo invece a ciò che accade in Francia o Giappone, o nel mondo anglosassone, giusto per fare alcuni esempi virtuosi di valorizzazione dei saperi. Perché? «Questo fa parte della poca intelligenza e della poca sensibilità di certa politica e informazione. Ma ora, dopo i grandi stilisti, le archistar e gli chef, è venuto il momento dei grandi artigiani. Bisogna aprire loro la scena. Innanzitutto perché sono il vero patrimonio del made in Italy, non a caso i grandi marchi di moda sempre di più hanno bisogno di personalizzare e vanno da chi ha le mani e la sensibilità per accontentarli. E nel libro “L’Italia fatta a mano” (Skira 2019) racconto tutto questo, come il vero DNA italiano». Eppure nella rivalutazione del lavoro artigiano molti vedono una battaglia di retroguardia. Una difesa della “tradizione” purchessia… «La gente pensa che la tradizione


IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL

sia fermare, cristallizzare il tempo. Questa è una idiozia. Come dicevo la parola tradizione ha la stessa radice di “traduzione” o anche di “tradimento”, vuol dire portare di là, trasportare al di là. Infatti tradurre qualcosa vuol dire portare da una lingua ad un’altra concetti, pensieri, racconti… La tradizione è innovazione. Da un punto di vista del mercato non c’è mai stato tanto denaro nel mondo. Non c’è mai stata tanta gente pronta a valorizzare esperienze come queste. Sta quindi a noi valorizzare questo patrimonio. Di fatti io non dico piccolo è bello, ma piccolo è prezioso. Se un artigiano fa solo 1.000 forme di formaggio, ma queste sono straordinarie, queste forme invece di costare 10 costano 100 e c’è chi è disposto a comprarle. Il tema della valorizzazione e il tema di creare reti preferenziali per mercati alti è fondamentale. Tra l’altro noi abbiamo un’industria agroalimentare e un industria della moda e del design così straordinaria, proprio perché abbiamo questi benchmark. Se non avessimo il confronto con l’altissima qualità non avremmo tutti questi straordinari ambasciatori del made in Italy.

L’industria agroalimentare ha poi ancora il valore più importante in assoluto: il sapore. Senza sapore, non c’è sapere. Non c’è desiderio». In una recente intervista Marco Montemagno le ha rivolto una domanda che ho trovato molto interessante e che vorrei riproporle per i nostri lettori. Quanto è scalabile a suo avviso la qualità? «Questo dipende dall’impegno dell’imprenditore. Ma se pensiamo all’industria della moda o del design o anche a certa industria dell’automotive, penso a Pagani, o alla scelta di costruire la supercar elettrica a Reggio Emilia, troviamo dei protagonisti straordinari in questo senso». Senta, ma oggi è davvero possibile invogliare i più giovani (il vero target del nostro festival) a intraprendere mestieri legati alla terra e al lavoro manuale? «Abbiamo distrutto le scuole professionali in nome di non si sa bene cosa. Ma se è vero che viviamo in una cultura complessa è anche evidente che bisogna formarsi di più e lavorare meglio. L’uomo se non ama ciò che fa si sfalda. Oggi c’è un mercato enorme per attualizzare le scuole professionali e dei me-

stieri. Perciò il concetto di impresa è quello di reinvestire, di costruire, di progettare e non di fare per “bruciare” al momento. Penso che se adeguatamente spiegati questi concetti siano ancora assolutamente attuali e invoglianti». Grazie al suo lavoro, o a quello di alcune importanti fondazioni, abbiamo assistito negli ultimi anni al fiorire di iniziative e manifestazioni dedicate al “sapere fare”. A suo avviso, le associazioni datoriali che ruolo potrebbero giocare a supporto di queste iniziative? «Non sono all’altezza di quello che sta succedendo. Sono troppo burocratizzate e soprattutto non hanno la sensibilità per capire. Bisogna svegliare e darsi da fare, continuare instancabilmente, però qualcosa si muove. Girando l’Italia ho visto tanti giovani e tante persone che stanno tornando alla terra. Accanto a questo grande tema della digitalizzazione, dovrebbe esserci attenzione verso la valorizzazione di questi straordinari “capitali umani”.

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL

La doppia sfida che attende i sindaci delle metropoli Il futuro delle grandi città e il loro rapporto con il territorio

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n vista dell’evento giovedì 14 ottobre a MoRe Impresa Festival, riproponiamo - con il consenso dell’autrice - l’articolo di Cristina Tajani, apparso sul Sole 24 Ore di mercoledì 4 agosto, sul futuro delle città. Un contributo importante che riguarda anche città medio piccole, come Modena e Reggio Emilia, collegate da un “corridoio” (la via Emilia ndr.) strategico, ma non per questo sufficiente a garantire il benessere delle sue aree interne. Densità, massa critica, produttività, circolazione della conoscenza e stipendi più alti del 20% rispetto alle zone rurali sono gli ingredienti del finora indiscusso successo delle città-mondo. Un’affermazione tale da aver spinto l’Ocse a definire «The Metropolitan Century» il tempo in cui ci è dato vivere. Secondo le previsioni dell’organizzazione con base a Parigi che riunisce i

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL principali Paesi industrializzati in cui opera un’economia di mercato, le città abitate da più di dieci milioni di persone diventeranno 41 entro il 2030; se oggi ospitano oltre il 50% della popolazione mondiale, nel 2100 arriveremo all’85%: ben nove miliardi di abitanti calcheranno allora il suolo delle metropoli. Eppure alla luce dello shock impresso dalla pandemia è inevitabile porre in discussione queste previsioni, sottoponendole a un vaglio critico. L’interruzione brusca – e, dopo oltre un anno, dobbiamo dire anche duratura – del traffico aereo; i colpi inferti alle attività fieristiche, al sistema dell’accoglienza, all’offerta culturale, al Pil e al reddito pro capite; il calo dell’occupazione, l’effetto del lavoro da remoto sui city user, che fino al 2020 erano pendolari e oggi, almeno per una certa quota, esercitano il proprio mestiere fuori dal confine amministrativo: tutto ciò ha colpito le città sull’intera superficie del globo. Ha senso domandarsi se, realizzandosi il meno desiderabile tra gli scenari, cioè una lunga permanenza del Covid-19 nelle nostre vite, non possa ripetersi ciò che accadde fra IV e VIII secolo: lo spopolamento, e in alcuni casi la scomparsa, delle città europee? Fronteggeremo una nuova epoca di «città retratte»? Alla vigilia di importanti elezioni amministrative (Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e, oltreoceano, New York sceglierà il suo prossimo sindaco a novembre) è corretto esercitare il dubbio. Dopo aver scandagliato la vita delle metropoli scosse dalla crisi potremmo scoprire che le città vincono ancora. A condizione che si dispieghino le opportune strategie di adattamento. La scala è il primo grande discrimine: le osservazioni macro-geografiche e quelle micro-geografiche possono rivelare dinamiche diverse. Nella nostra ottica, la seconda prospettiva è la più interessante,

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IN COPERTINA MoRe IMPRESA FESTIVAL

perché sollecita chi voglia progettare politiche territoriali adeguate alla realtà e al ruolo atteso per le città che verranno. Nell’articolo “Cities in a Post-Covid World”, Richard Florida, Andrés Rodríguez-Pose e Michael Storper ipotizzano che, a scala macro-geografica, la tendenza winner-takes-all che ha caratterizzato le relazioni tra metropoli e resto del mondo fino alla pandemia non subirà rilevanti cambiamenti. La maggior parte delle città medie e di quelle rurali perderanno probabilmente di più. Ecco affacciarsi il tema della «vendetta dei luoghi che non contano», ovvero della irrisolta tensione tra metropoli e territori non metropolitani, rappresentata emblematicamente dagli accadimenti di questi anni: divari-

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cazione dei redditi, inurbamento degli individui ad alta qualificazione, rivolta di tutto ciò che città non è, simboleggiata dai gilet gialli che si scaricano su Parigi. Fino a riflettersi nella costante difformità nei comportamenti elettorali «tra città e contado». Proveniente più dalla sfera del politico che da quella dell’economico, il populismo ha preso piede in molti di questi centri spossessati di ruolo. Più ci si allontana dai luoghi dove i flussi si addensano, dove i media si concentrano, le infrastrutture digitali abbondano e i capitali si accumulano – insomma, più ci si allontana dalle grandi città – più sfuggevole diventa per le persone percepire il proprio ruolo e la propria influenza sui grandi processi collettivi.

Questa considerazione rende duplice la sfida che attende i sindaci di tutto il mondo: da un lato quali “strategie di adattamento” mettere in campo all’interno dei confini amministrativi per limitare l’impatto economico della pandemia e favorire la coesione sociale; dall’altro come riconciliare le città con ciò che città non è, ovvero con i territori produttivi da cui arrivano le merci, i beni alimentari, i semilavorati, persino i cervelli. Nella consapevolezza che le disuguaglianze con i territori circostanti non giovano alle città, così come le polarizzazioni interne tra lavoro e rendita. Questo articolo è apparso sul Sole 24 Ore il 4 agosto scorso.


MoRe

13/14/15

Impresa

ottobre a Modena

Festival edizione 2021

Camera di Commercio di Modena

Via Ganaceto 134 - Modena

MoRe Impresa Festival è organizzato da:

Lapam Confartigianato Imprese, Modena - Reggio Emilia

www.lapam.eu 059 893 111

Tre giornate di eventi e workshop per parlare di impresa, rapporto scuola lavoro, sostenibilità e futuro del territorio ore 20:00 Vesentini

Ilaria

Seghedoni Cerofolini

Massimo

Come il made in Italy ha stupito il mondo

giovedì 14 ottobre

ore 9:30

Unire i puntini

ore 11:30

Sostenibilità ambientale e lavoro

ore 18:00

E-commerce:

ore 20:30

Città prossime

Come leggere i fatti del giorno e interpretare la realtà

Come affrontare la sfida del nostro tempo strumenti e tendenze di un trend inarrestabile Il futuro dei centri urbani e il loro rapporto con il territorio

venerdì 15 ottobre

ore 9:30

Spazio ai giovani

ore 11:30

Ti racconto la mia impresa

ore 15:00

Catene globali del valore

ore 18:00

Il futuro del lavoro

Come cambiare il mondo del lavoro e creare futuro

Quattro storie d’impresa raccontate ai più giovani

Meoni

Francesco

Livio

Lazzari

Cipriani

Panini

Giovanni Niccolò

Sartori

Morena

Tajani

Cristina

Degli Esposti

Astrid

Rosales Dotti

Gianluca

Grana

Costantino

Valentina

De Marchi

Yenny

Elisabetta

Pistocchi

Michele

Tiraboschi

Gian Carlo

Muzzarelli

Diegoli

Gianluca

Paolo

Gubelli

Stella

Sabella

Giuseppe

Costa

Francesco

Davide

Rampello

ore 20:30

Inaugurazione del Festival Ben fatto!

mercoledì 13 ottobre

Tutti gli eventi di saranno accessibili in diretta streaming Per la partecipazione in presenza agli eventi è richiesta la prenotazione

evoluzioni in corso e scenari possibili dopo il Covid-19

Nell’epoca dell’intelligenza artificiale e dei big data

Per informazioni e iscrizioni visita il sito:

www.moreimpresafestival.it


MODA

Moda Makers vuole diventare grande Confermata l’edizione di novembre a ModenaFiere con l’obiettivo di diventare salone internazionale

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opo tre edizioni di Moda Makers in versione esclusivamente digitale, a causa della pandemia, a novembre 2021 la manifestazione delle aziende di moda programmata tra le più importanti a livello europeo tornerà a essere in presenza. Da martedì 9 a giovedì 11 novembre, infatti, i visitatori potranno fisicamente recarsi presso la nuova sede dell’evento, presso gli ampi spazi della Fiera di Modena. Una nuova sede, dunque, in grado di consentire, con la sua ampiezza, di svolgere in piena sicurezza e rispetto delle normative la manifestazione, senza dover ridurre la quantità massima di aziende espositrici, né limitare il numero di visitatori. Una nuova sede la cui disponibilità è dovuta al protocollo d‘intesa firmato qualche mese fa tra i promotori di Carpi Fashion System, tra cui la nostra associazione e Camera di Commer-

Francesco Po Referente categoria moda

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cio di Modena, a cui è stato ceduto il marchio Moda Makers, e che a sua volta ha indicato ModenaFiere quale soggetto organizzatore dell’evento. Una nuova casa che consentirà in futuro non soltanto una struttura vasta, in grado di aumentare il numero delle aziende espositrici, ma anche collegamenti diretti con le gradi arterie della viabilità sia stradale che ferroviaria. Non meno importante, il fatto che l’organizzazione diretta di ModenaFiere consentirà di accedere al circuito fieristico internazionale, facendo rientrare Moda Makers tra le manifestazioni ufficiali del cartellone di appuntamenti annuali a livello internazionale e così che le aziende espositrici potranno eventualmente beneficiare di futuri contributi a sostegno delle fiere. Un passo in avanti importante, dunque, per una manifestazione che, negli anni, non ha mai visto arrestare la propria crescita, così

come l’interesse da parte dei compratori di tutto il mondo, e che ora, dopo il periodo complesso e più dell’emergenza Covid-19, rilancia la propria centralità nel panorama delle PMI della moda. Non solo: accanto all’edizione fisica resterà anche la vetrina virtuale che mostrerà i capi delle aziende espositrici, unendo così i punti di forza sia della manifestazione in presenza che delle potenzialità del web. Grande soddisfazione è espressa da quanti hanno creduto fermamente in questa evoluzione: “La firma del protocollo d’intesa si è rivelata strategica, e rappresenta il pre-requisito fondamentale a questo importantissimo passaggio – commenta il Vice Sindaco e assessore all’Economia del Comune di Carpi, Stefania Gasparini – e, oltre a rallegrarci di poter tornare finalmente ad aprire i battenti della manifestazione per poter

059 893 111 francesco.po@lapam.eu


MODA

permettere ai visitatori di aggirarsi tra gli stand e toccare con mano le creazioni delle aziende, siamo profondamente convinti che la decisione di esportare Moda Makers a ModenaFiere darà grandi frutti in termini di soddisfazione di imprese e buyers”. Lo storico distretto emiliano a oggi conta quasi 800 imprese di cui circa duecento finali mentre le restanti sono nella filiera della subfornitura, per un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro. Moda Makers è organizzata da ModenaFiere e promossa insieme a Carpi Fashion System, progetto di sostegno alle aziende del Distretto di Carpi promosso da, LAPAM-Confartigianato, CNA, Confindustria Emilia, insieme a Camera di Commercio di Modena, Fondazione Democenter-SIPE, ForModena e Comune di Carpi, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi.

Fotografie di: Giulia Mantovani

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BENESSERE

Competenze future per una vita migliore nei saloni sostenibili Un progetto all’avanguardia per il futuro della professione

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amera Italiana dell’Acconciatura, e quindi Confartigianato Acconciatori che ne è membro fondatore, ha aderito al progetto “Competenze future per una vita migliore nei saloni sostenibili”, nell’ambito del programma europeo Erasmus+, che si concluderà a giugno 2023. Il progetto si pone come obiettivo la creazione di condizioni tali da rendere i saloni di acconciatura luoghi rispettosi dell’ambiente e sostenibili. Per fare ciò è fondamentale creare prodotti formativi che permettano alle nuove generazioni di imprenditori del settore di impostare o mantenere un salone che sia al tempo stesso sostenibile e competitivo, attraverso una serie di supporti tra i quali: 1. materiale didattico per le scuole di formazione professionale e per la formazione extra curricolare sulla sostenibilità nei saloni di parrucchiere; 2. sviluppo del profilo di parrucchiere e delle sue competenze nel 2030 (sostenibilità, tecnologia, imprenditorialità); 3. un sistema semplificato di soglia bassa per etichettare la sostenibilità e l’ambiente per le scuole; 4. uno strumento internet di autovalutazione del livello di competenza e misurazione del gap su profili e competenze future e gap del livello rispetto

Elena Baraldi Referente categoria benessere

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al sistema di sostenibilità; 5. strumenti di sensibilizzazione da utilizzare nella formazione professionale e nei saloni da utilizzare nella comunicazione con dipendenti e clienti. Come dicevamo in apertura questo progetto di settore rientra in un progetto europeo di ampio respiro, il settore dell'acconciatura, infatti, in Europa impiega più di un milione di persone in 400.000 saloni di parrucchieri, ricevendo 350 milioni di potenziali clienti. I servizi di acconciatura e barberia, insieme ai trattamenti di estetici, negli ultimi anni, anche a causa del Covid, hanno subito profondi cambiamenti. Il settore ha riscoperto una maggiore affinità con l'attenzione alla sostenibilità e all'ambiente, alla salute e alla sicurezza, al marketing e ai servizi che, oggi come oggi, sono fattori chiave per avere successo e proiettarsi nel futuro di questa professione. Il progetto Erasmus+ mapperà quindi in tutta Europa le evidenze legate alla sostenibilità attraverso un inventario delle competenze del parrucchiere proiettato nel 2030. Gli esiti di questo inventario saranno discussi tra gli esperti e i risultati serviranno come input per lo sviluppo degli strumenti di autovalutazione, per preparare materiale didattico specifico (su ambiente e sostenibilità) da destinare alle scuole professionali e per la formazione extra curricolare.

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu


MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Quali strategie per la parità di genere? I dieci principi guida per promuovere l’empowerment delle donne

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n concomitanza con la presidenza italiana del G20, iniziata il 1° dicembre 2020 e che culminerà nel Vertice dei Capi di Stato e di Governo, che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre 2021, si è costituito il Women20 (W20), un engagement Group ufficiale del G20, composto da donne rappresentanti dei venti paesi più industrializzati, impegnate nella società civile sul tema della parità di genere e women empowerment. Questo gruppo si è riunito a Santa Margherita Ligure lo scorso 26

agosto ed è stata la prima volta che il G20 ha ospitato un evento specifico sul tema della parità di genere. La Conferenza, che è stata presieduta dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, ha visto la partecipazione di Ministri per le pari opportunità dei Paesi del G20 e dei Paesi ospiti, rappresentanti di alto livello di organizzazioni internazionali, del mondo delle imprese, dell’accademia e della società civile che hanno dibattuto principalmente su questi

temi: stem, competenze finanziarie e digitali, ambiente e sostenibilità, lavoro ed empowerment economico, armonizzazione dei tempi di vita. È stata riconosciuta l’esistenza di un gap digitale di genere sia per quanto riguarda l’accesso alle piattaforme digitali sia per lo sviluppo di nuove competenze, e di una scarsa partecipazione delle donne nelle discipline STEM. È quindi basilare e urgente ridurre le barriere per l’accesso delle donne nelle imprese dei settori STEM e delle

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MOVIMENTO DONNE IMPRESA giovani studentesse nei percorsi di istruzione STEM, percorso che deve partire fin dalle scuole primarie e secondarie. Nel promuovere una maggiore partecipazione delle donne a tali percorsi educativi, e il loro inserimento in tali settori, è fondamentale rimuovere gli stereotipi di genere che tuttora perdurano. Anche l’alfabetizzazione finanziaria gioca un ruolo fondamentale nel garantire l’indipendenza economica delle donne e nella promozione di iniziative di imprenditoria femminile, anche grazie alla semplificazione dei sistemi di accesso al credito. Sarà inoltre necessario aumentare la presenza di donne nei processi decisionali e di leadership delle politiche legate all’energia, all'ambiente e alla sostenibilità, anche in considerazione dei diversi effetti che fattori ambientali e cambiamenti climatici hanno sulla popolazione femminile. Le donne continuano a trovare significative barriere alla loro piena partecipazione e realizzazione nel mondo del lavoro, dovendo affrontare condizioni precarie e sottopagate, per non parlare della difficoltà ad accedere a misure di assistenza sociale. L’empowerment economico femminile richiede pertanto che siano rimosse le barriere per essere contemporaneamente madri e lavoratrici garantendo, per chi lo desidera, gli strumenti necessari a portare avanti entrambe le scelte. È quindi necessario rafforzare gli impegni e le azioni politiche volte a colmare divari di genere quali la disparità salariale, l’accesso a ruoli di leadership e a favorire l’imprenditorialità femminile.

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Quali sono le prospettive future? Partendo dall’analisi fatta da Ambrosetti per individuare i principali ostacoli che penalizzano l'empowerment femminile nei paesi del G20, sono state individuate 10 azioni per promuoverlo e raggiungerlo: 1. Definire una visione a 360° formulando un piano strategico di lungo periodo che possa improntare un cambio di rotta permanente verso il raggiungimento della parità di genere. 2. Favorire una corretta lettura del fenomeno migliorando la raccolta pubblica e privata di dati sulla parità di genere, misurare gli impatti e monitorare i progressi per colmare i gap di dati e la scarsità di analisi di genere. 3. Incoraggiare un cambiamento culturale per superare gli stereotipi di genere attraverso la promozione di nuovi modelli di riferimento maschili e femminili che superino i persistenti stereotipi che impattano uomini e donne nelle società e sul posto di lavoro, anche attraverso i media. 4. Cambiare la percezione del ruolo della donna nell’economia e nella società a partire dall’educazione di primo grado e promuovendo un linguaggio inclusivo per modificare gli stereotipi di genere tradizionali. 5. Rimuovere gli ostacoli che impediscono la parità di accesso all’educazione e alla formazione permanente a tutte le donne, e intraprendere iniziative volte a promuovere l’alfabetizzazione economica e finanziaria e ad aumentare la partecipazione alle materie STEM, in collaborazione con il


MOVIMENTO DONNE IMPRESA settore privato. 6. Introdurre target ispirazionali per la rappresentazione femminile in politica, definire un rapporto minimo uomo-donna nelle politiche di assunzione e aumentare la partecipazione delle donne alle posizioni manageriali per incrementare la rappresentazione femminile nella sfera pubblica e privata. 7. Investire nelle generazioni future anche grazie all’introduzione di iniziative finalizzate a supportare e gestire la genitorialità e bilanciare le attività di cura tra uomini e donne. 8. Implementare programmi di finanziamento specifici con un accesso preferenziale per le donne e creare strumenti finanziari volti a incoraggiare l’imprenditorialità femminile e l’accesso paritario al capitale, così da coltivare l’indipendenza finanziaria delle donne. 9. Chiudere il divario salariale di genere promuovendo la trasparenza nel settore privato e istituendo una strategia nazionale. 10. Tolleranza zero verso la violenza attraverso la definizione di un Piano di lungo periodo per prevenire la violenza di genere e per supportare le aziende private nell’introduzione di iniziative volte a individuare e combattere la violenza e offrire supporto alle vittime.

Elena Baraldi Referente movimento Donne Impresa

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu n° 05 - 2021

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AUTORIPARATORI

Autoriparazione: Italia prima in Europa per numero di addetti Questi e altri dati del settore nell’elaborazione Confartigianato

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on l’1,3% del totale occupati delle imprese a fronte dell’1,0% dell’UE, l’Italia si conferma leader europea per numero di occupati nel settore Autoriparazione, offrendo il più alto contributo all’economia tra i maggiori paesi europei: seguono Spagna a 1,1% e Germania a 0,9%. È quanto emerso da una recente analisi della filiera auto realizzata dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia in collaborazione con il nostro ufficio studi Emilia Romagna e presentato in occasione della consegna del 39° Premio Confartigianato Motori, che ha preceduto il Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza. La filiera dell’auto in Italia conta 177.183 imprese registrate alla metà del 2021 e 551.799 addetti attivi nella fabbricazione di autoveicoli, carrozzerie, parti e accessori, motociclette e nel commercio oltre che manutenzione e riparazione di autoveicoli. Complessivamente nella filiera 7 addetti su 10, equivalenti a 384.325 addetti, lavorano in Micro e

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Piccole imprese con meno di 50 addetti (69,7% in imprese con meno di 10 addetti e 30,3% in imprese con 10-49 addetti). Se nella produzione gli addetti sono concentrati (86,4%) in imprese 50 addetti ed oltre, nei servizi e commercio della filiera la gran parte degli addetti (93,3%) lavora in MPI. Il settore Autoriparazione conta 206.533 addetti, pari ad oltre un terzo (37,4%) del totale della filiera dell’auto a cui sono sempre più richieste le cosiddette e-skills (competenze digitali) per via del crescente utilizzo delle tecnologie. I dati Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, mostrano che nel 2020 le imprese ricercavano oltre 25 mila meccanici artigianali, riparatori di automobili: al 66,8% di questi erano richieste competenze digitali, come l’uso di tecnologie internet, e la capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, al 46,3% erano richieste capacità di utilizzare linguaggi matematici e informatici per organizzare e valutare

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AUTORIPARATORI informazioni qualitative e quantitative ed al 42,9% era richiesta la capacità di gestire soluzioni innovative nell’ambito di ‘impresa 4.0’, applicando tecnologie robotiche, big data analytics e internet delle cose ai processi aziendali. Nel tempo si osserva un incremento della quota di imprese alla ricerca di meccanici e riparatori di automobili dotati di un alto livello di competenze digitali e di competenze necessarie per l’utilizzo di tecnologie 4.0.

riduzione dell'emissione in atmosfera, il riutilizzo di materie prime seconde ecc.), quota che supera di 12,5 punti percentuali il 66,6% rilevato per il totale dell'economia. Un altro esempio di azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale nell’Autoriparazione riguarda il trattamento degli oli minerali usati, essendo l’officina uno dei principali luoghi dove avviene la raccolta (il settore dell’autotrazione ne rappresenta il 66%), si è passati, infatti, dal 28% dell’olio immesso al consumo raccolto e recuperato nel 2000 a circa il 47% nel 2019 - oramai al massimo della fattibilità - con il 99% del raccolto riportato a nuova vita attraverso la rigenerazione. Anche qua primeggiamo, in Europa infatti mediamente si recupera il 40% dell’olio immesso al consumo e viene rigenerato solo il 60%. Per quanto concerne la gestione dei rifiuti le imprese sono direttamente coinvolte anche nel trattamento di veicoli fuori uso, batterie e pneumatici.

l’impresa di riparazione per sua natura e concezione è fortemente legata al concetto di economia circolare e anche i dati dimostrano che questa vocazione ambientale è più marcata rispetto al totale dell'economia: nel 2018 otto imprese del settore con 3 addetti e più su dieci (79,1%) ha svolto azioni per ridurre l’impatto ambientale (con azioni, quali ad esempio il controllo e la riduzione dell’uso di energia o l’utilizzo delle rinnovabili, riduzione dell’uso dell’acqua, il riciclo e il trattamento dei rifiuti, la

Imprese che hanno ridotto l'impatto ambientale 79,1%

Utilizzo fonti rinnovabili

2019

Riduzione utilizzo acqua Riciclaggio dei rifiuti Riutilizzo materie prime

2020

Trattamento oli minerali usati

Francesco Po Referente categoria autoriparatori

059 893 111 francesco.po@lapam.eu n° 05 - 2021

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FORMAZIONE

Il corso digital farming specialist è finalista del premio europeo Regiostars 2021 Il corso organizzato da Formart è stato selezionato dalla Commissione Europea

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a Commissione Europea ha selezionato il corso IFTS Digital Farming Specialist, organizzato dal nostro ente di formazione Formar, tra i finalisti del premio europeo Regiostars 2021. I premi Regiostars sono conferiti a seguito di un concorso che dal 2008 viene organizzato ogni anno dalla Dg Regio: i premi sono diventati il marchio di eccellenza di progetti finanziati dall'UE che dimostrano approcci innovativi e inclusivi allo sviluppo regionale. Ogni anno centinaia di progetti competono in cinque categorie: Europa intelligente, Europa verde, Euro-

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pa equa, Europa urbana e tema dell'anno.Il corso realizzato da Formart ha come obiettivo quello di formare un professionista esperto nella gestione di sistemi per la sostenibilità ambientale specializzato in agricoltura digitale, c'è tempo fino al 10 novembre per iscriversi, trovate maggiori informazioni nella notizia sul nostro sito. Per Formart e per ogni partner del progetto si tratta di un grande traguardo: il corso infatti è l’unico interamente italiano tra i 25 progetti finanziati dall’UE a raggiungere un riconoscimento di eccellenza e la fase finale del premio.

Come votare per le fasi finali? Fino al 15 novembre è possibile votare il corso Digital Farming Specialist sul sito Regiostars 2021 nella categoria Urban Europe. Votare è facile e non è necessaria alcuna registrazione. Per votare è sufficiente: visitare il sito regiostarsawards.eu mettere un cuore sul progetto Digital Farming Specialist nella categoria Urban Europe.


TRASPORTI

In Unione Europea mancano autisti. Le soluzioni per risolvere il problema Secondo il Vicepresidente dell'associazione europea dei trasportatori (UETR), il modenese Amedeo Genedani La carenza di autisti in tutta Europa è ormai lampante ed ha un impatto enorme sulle catene di approvvigionamento, sul commercio e sull’economia reale nel suo insieme. «È necessario un approccio olistico per affrontare una serie di questioni critiche per rendere più attraente la professione in Europa. La grave crisi di autisti, che è purtroppo comune in quasi tutti i Paesi, ha origini lontane ed una serie di cause da trattare a livello comunitario». Questa la presa di posizione del Vicepresidente dell’Associazione europea dei trasportatori su strada UETR e Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani. Il pacchetto del Governo britannico sull’agevolazione del visto per i conducenti dell’UE e sulle misure di formazione a seguito dello svuotamento dei supermercati e dei rifornimenti è sicuramente positivo. Tra le varie, recentemente segnalate dall’UETR e poste all’attenzione delle istituzione comunitarie, si segnalano: La concessione di sussidi per la formazione di conducenti professionisti (per il conseguimento di una patente di guida professionaStefano Ficarelli Referente categoria trasporti

le/formazione professionale, rivolta in particolare a giovani e disoccupati). Lo snellimento delle procedure del percorso formativo per il conseguimento delle patenti e titoli abilitanti ed autorizzativi. La implementazione di un’ampia rete di parcheggi adeguati per condizioni di lavoro sicure e protette per autisti e autotrasportatori professionisti, ora più che mai con l’emergenza COVID. Il miglioramento della qualità di condizioni vita-lavoro per gli autotrasportatori, attraverso un’armonizzazione delle regole su larga scala che consenta di poter operare in sicurezza e senza aspetti distorsivi della leale concorrenza. C’è un nuovo ambiente operativo di circolazione di merci e camion tra l’UE e il Regno Unito e una pandemia ancora in corso. «Speriamo che questo nuovo pacchetto migliori la situazione nel Regno Unito a vantaggio della società e dell’economia, e che in generale ci sia la volontà di affrontare il problema a livello generale per il bene dell’Europa», conclude il presidente dell’UETR Julio Villaescusa. 059 893 111 stefano.ficarelli@lapam.eu n° 05 - 2021

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IMPRESE DEL VERDE

Gruppo giardinieri Lapam al demo green di Milano Creare sinergie a livello nazionale con enti, gruppi e associazioni

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edere, toccare con mano, testare, confrontare. È questa la ricetta, e il punto di forza, di Demo 2021, la fiera outdoor che i che si è tenuta il 17 e 18 settembre al Parco Esposizioni di Novegro, alle soglie di Milano, dove giardinieri e professionisti del verde possono provare direttamente sul campo macchinari e attrezzature di numerosi marchi del settore. Quest’anno anche il Gruppo Giardinieri LAPAM di Modena e Reggio Emilia ha partecipato all’evento, non solo come visitatore ma anche come espositore. Molto importante in quanto il Demo Green è una delle Fiere più importanti del settore del verde, che conta più di 50 espositori, 5000 partecipanti e 300.000 metri quadrati di area dove esporre e provare tutte le novità del settore. Commenta il Presidente del Gruppo Giardinieri Lapam “è stato molto importante essere presenti in un ambito dove il nostro logo ha avuto molta visibilità e la nostra esperienza professionale molto apprezzata sia dalle aziende espositrici che dai visitatori.” Benassi continua dicendo “l’obiettivo del partecipare a queste Matteo Roversi Referente categoria giardinieri

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manifestazioni è quello di creare sinergie a livello nazionale con enti, gruppi e associazioni per arrivare ad ottenere un nuovo giardiniere e professionista del verde, anche entrando negli istituti scolastici.” Interviene anche il Vice Presidente di Categoria Marco Costa “Il gruppo delle Imprese del Verde associate a Lapam-Confartigianato delle provincie di Modena e Reggio Emilia ha deciso con entusiasmo di aderire e partecipare con un suo spazio e la sua esperienza all’edizione 2021 della fiera Demogreen di Milano, probabilmente la fiera di maggiore rilievo per quanto riguarda i professionisti del giardinaggio, della cura del verde e delle nuove proposte sui temi delle realizzazioni e delle manutenzioni ambientali. In questa due giorni, abbinando professionalità, esperienze maturate negli anni, voglia di fare gruppo e curiosità per le altre realtà italiane ed estere del settore, abbiamo avuto modo di arricchire il nostro bagaglio professionale, sia come professionisti che come imprenditori. Infatti la peculiarità di questa fiera è quella di proporre anzitutto – da parte delle aziende costruttrici e fornitrici – le ultime novità tecnologiche presenti sul mercato,

ormai sempre più orientate alla logica del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Ma per tanti di noi si è rivelata un’ottima occasione per confrontarsi con altri professionisti del settore, confrontare modalità di lavoro, raffrontare contesti di mercato diversi a seconda delle regioni di provenienza e dei mercati di riferimento, conoscere realtà gestionali diverse in tema di regolamenti del verde/gestione dei residui, che ahimè non risultano affatto omogenei nelle varie realtà. Insomma un momento di crescita professionale ma anche umano, che speriamo possa diventare un appuntamento fisso per il nostro gruppo. Come tutti gli indicatori dimostrano, la cura e la manutenzione del verde (pubblico e privato) sono e dovranno sempre maggiormente essere un settore sempre più importante per la piccola e media impresa del nostro paese. Ma tale settore richiederà sempre maggiori competenze e una sempre crescente specializzazione, che anche grazie a occasioni come questa gli operatori hanno occasione di acquisire.”

059 893 111 matteo.roversi@lapam.eu


ENERGIA

Energia e rincaro delle bollette, cosa sta succedendo? I rincari attesi nelle prossime settimane rischiano di compromettere la ripresa.

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elle ultime settimane il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha esortato il governo ad intervenire per calmierare la corsa del prezzo dell'energia. Un'escalation apparentemente inarrestabile, cominciata già da alcuni mesi e su cui - per ciò che riguarda le imprese - il governo è già intervenuto con il cosiddetto “decreto sostegni”, destinando 600 milioni per la riduzione delle spese delle utenze elettriche connesse in bassa tensione, diverse dagli usi domestici. “Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. Ulteriori rincari, come annunciato dal Ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, metterebbero ko i nostri imprenditori penalizzati anche dai continui aumenti delle materie prime”. Ha dichiarato Granelli alla stampa. Ma a cosa sono dovuti questi aumenti? Proviamo a fare un po' di chiarezza. Come rilevato da ENEA (l'Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo tecnologico) nella sua relazione trimestrale, "la ripresa economica ha prodotto un

rimbalzo dei consumi globali di energia. La ripresa dei consumi si è concentrata sulle fonti fossili, con conseguente rimbalzo anche delle emissioni globali di CO2. A contrastare queste tendenze vi sono però diversi fattori: la perdurante incertezza sull’evoluzione della pandemia, i fortissimi aumenti dei prezzi delle materie prime, i problemi nelle catene di fornitura delle filiere industriali e nella logistica. Un freno alla ripresa dei consumi di energia può venire poi dalla crescita rapida e senza precedenti dei prezzi del gas e quindi dell’elettricità sui mercati all’ingrosso, dovuta in parte a ragioni contingenti ma supportata anche dai livelli record dei prezzi dei permessi di emissione (ci arriviamo ndr.), destinati a persistere con l’accelerazione delle politiche climatiche". Focalizzando l'attenzione sul nostro Paese, gli analisti dell'Agenzia evidenziano come le temperature più rigide registrare ad aprile 2021, così come il caldo record dei mesi estivi, l'incremento del PIL (+17%) e della produzione industriale (+34%) degli ultimi mesi, hanno determinato una crescita della domanda di energia del 24% e delle emissioni di anidride carbonica del

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ENERGIA 25%, causando un nuovo aumento delle bollette rispetto a luglio 2021 di oltre il 30% per il gas e del 20% per la corrente elettrica. Aumento previsto già dal 1° ottobre (quando scatterà il nuovo anno termico, cioè i contratti industriali di fornitura energetica ndr.). Il rincaro dell'energia riguarda tutta Europa e i prezzi medi delle borse elettriche europee sono alle stelle. Per questo, da più parti, viene richiesto un intervento in sede europea. In particolare per ciò che riguarda l'impennata del costo della CO2 e dei prezzi dei permessi di emissione.

Il problema degli ETS Come segnalato da autorevoli fonti di stampa in questi giorni, tra i principali fattori di instabilità c'è infatti il forte aumento dei prezzi dei permessi di emissioni di CO2, scambiati tramite l’Emission Trading System (ETS), il sistema creato nel 2005 dall'Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per i Paesi membri. Nelle intenzioni del legislatore europeo questo sistema dovrebbe stimolare gli investimenti in tecnologie meno inquinanti, portando al progressivo abbandono di fonti fossili come il gas naturale, utilizzato - tra le altre cose - per produrre energia elettrica. Ma come funziona l'ETS? Come spiegato sul sito dell'Unione, entro i limiti fissati, le imprese "acquistano o ricevono quote di emissione che, se necessario, possono scambiare. La limitazione del numero totale garantisce che le quote disponibili abbiano un valore. Alla fine di ogni anno gli impianti devono restituire un numero di quote sufficiente a coprire interamente le loro emissioni se non vogliono subire pesanti multe. Se un impianto riduce le proprie emissioni, può mantenere le quote inutilizzate per

David Kwasi Yankah Referente consorzio energia CEnPI

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coprire il fabbisogno futuro, oppure venderle a un altro impianto che ne sia a corto". Gli aumenti dei prezzi di emissione (da 25 euro nel 2020 a 61 euro nel 2021, secondo i dati riportati dal Sole 24 Ore ndr.) stanno avendo pesanti ripercussioni sulle società che producono energia da combustibili fossili che a loro volta si ripercuotono sui consumatori. L'aumento delle emissioni e l'innalzamento degli obiettivi UE, stanno insomma penalizzando la ripresa.

La strategia del governo La nostra associazione ha richiesto al governo una riduzione della componente fiscale sulla bolletta elettrica per le piccole imprese. Il prezzo finale dell’elettricità è infatti gonfiato soprattutto dagli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’eurozona. Questa soluzione potrebbe essere adottata già nel prossimo decreto legge allo studio del governo, seguito da un intervento strutturale da inserire nella prossima Legge di Bilancio (in queste ore si parla di bonus sociali, taglio dell'IVA e di un prelievo sui proventi delle aste ETS ndr.). Un intervento utile a calmierare momentaneamente la situazione, al prezzo di un ulteriore aumento del deficit, ma che lascia irrisolti gli interrogativi di chi richiede una visione di politica industriale di lungo periodo.

059 893 111 energia@lapam.eu



CULTURA

Italia campione non solo sul campo Dalla musica al cinema il nuovo rinascimento che ci fa crescere

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ai un popolo così storicamente diviso si è riscoperto unito a festeggiare le tante vittorie che hanno caratterizzato gli ultimi 9 mesi di un anno, questo, che sta diventando il sinonimo di rinascita e fa da collante tra il dramma della pandemia e la riscoperta di un'Italia forte, dinamica e con una voglia di riscattarsi e reagire unica. Un nuovo rinascimento, ci stiamo riscoprendo bravi in campi che non ci appartengono, o almeno così pensavamo. Se pensiamo al Rock la mente cade subito sulle band inglesi e americane che hanno fatto la storia, chi lo avrebbe mai detto che con una canzone rock, in Italiano, avrebbe (stra) vinto l’ Eurovision davanti

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a circa 180 milioni di telespettatori, mentre la dose di vaccino veniva inoculata a milioni di italiani, i Maneskin si sono goduti un successo meritato vista la crescente popolarità del gruppo romano che è arrivato a occupare la prima posizione nella classifica globale di Spotify collezionando dischi d’oro e di platino in tutto il mondo come fossero francobolli. A ricordare, come se ce ne fosse bisogno, quanto è bello e unico il nostro paese ci ha pensato la Disney Pixar con il film Luca, diretto dal candidato Premio Oscar Enrico Casarosa racconta una storia di amicizia ambientata in un’estate Italiana nella città di Portorosso

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CULTURA (largamente ispirata alle 5 terre liguri), un film che ha puntato i riflettori sul bel paese e che sicuramente avrà un impatto su un settore, quello turistico, che più ha sofferto gli effetti della pandemia e che proprio questa estate ha respirato un’aria di nuova e ritrovata (seppur limitata) serenità. A dimostrarlo sono anche le ricerche su Google che hanno coronato l’Italia come regina per il settore turistico, infatti nel destination Insight (lo strumento che monitora le tendenze dedicato al turismo di Google) l’Italia è il Paese con la crescita della domanda più rapida nel mondo nell'intervallo dal 2 giugno al 18 agosto 2021, in cui ha registrato un incremento del 75%; L'interesse principale oltre che dagli Italiani stessi arriva da Germania, seguita da Austria, Francia, Svizzera e Stati Uniti; Le città più cercate? Ovviamente Roma al primo posto, seguita da Riccione, Rimini, Venezia, Milano, Napoli, Firenze ecc. Parte del merito di questo crescente interesse verso il bel paese non può che essere dato dai grandi e sorprendenti risultati sportivi degli ultimi mesi, dalla finale di Wimbledon di Berrettini alla vittoria dell’Italia prima negli Europei di Calcio, un trofeo che arriva dopo oltre 50 anni dal precedente, poi in quelli di pallavolo sia femminile che maschile. Infine arriva l’inaspettato, nelle Olimpiadi già rinviate di un anno causa

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Covid, nella loro massima disciplina ovvero l’atletica delle storie incredibili, Jesse Owens, Carl Lewis e Usain Bolt arriva Marcel Jacobs, un Italiano per la prima volta nella storia re nei 100 metri, chi l’avrebbe mai detto? Eppure in quest’anno così pazzo evidentemente tutto può accadere, compreso l’oro nel salto in alto e nei 4x100 maschile. Risultati incredibili che avranno un impatto diretto nella nostra economia, ne è convinto il presidente della Figc, Gabriele Gravina citando uno studio di Coldiretti secondo cui la sola vittoria agli europei potrebbe portare 12 miliardi di euro sul Pil, auspicando anche in un aumento dell'export di quasi il 10% come successe quando l'Italia vinse i mondiali in Germania, nel 2006. «Tutte le maggiori ricerche stimano l'impatto della vittoria di ieri nello 0,7% del Pil». Mi piace pensare che questi (tanti) singoli episodi non siano solo il frutto di una bella nonché singolare coincidenza, ma legati da un sottile filo fatto di talento, cultura, arte e bellezze che se espresse e portate a splendore possono fare grande il paese, e il 2021 non è ancora finito.

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CULTURA

La bellezza si fa impresa Artigianato artistico a Modena e Reggio Emilia

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’artigianato artistico tradizionale appartiene al variegato mondo dell’artigianato nel quale l’apporto creativo, il valore della lavorazione manuale e la sua unicità emergono con maggiore evidenza. Non si può essere artigiani del comparto artistico tradizionale senza avere una cultura del bello, senza conoscere la storia del proprio territorio e la tradizione del proprio mestiere. Molti comparti del mondo artigiano vivono e coltivano l’innovazione di prodotto e di processo in quanto fonte di vantaggio competitivo: digitalizzazione, automazione, informatizzazione dei processi. Per l’artigiano artistico, invece, mantenere e preservare le tecniche di lavorazione, tramandate di generazione in generazione rappresenta un valore aggiunto, perché il frutto del suo lavoro incorpora storia, cultura, tradizione, territorio. Per questo motivo abbiamo voluto realizzare questo progetto (grazie

al contributo di Confartigianato Emilia-Romagna per il progetto regionale Artigeniale), per mettere il territorio, con le proprie peculiari caratteristiche, al centro della scena artigiana e valorizzare quelle attività che oggi mantengono un legame profondo con il proprio territorio di appartenenza. Nelle pagine che compongono questo volume abbiamo raccolto una selezione di imprese del comparto artistico artigiano. Basta dare un’occhiata alle foto delle loro attività o curiosare sui loro siti web, sui loro profili social o meglio ancora andarli a trovare nelle loro botteghe, per rendersi conto che, pur preservando e mantenendo tecniche di lavorazione vecchie di generazioni, sono realtà dinamiche, innovative, che hanno saputo inventare e reinventare nuovi prodotti nel solco della tradizione.vf Questo volume può quindi rappresentare una guida alternativa per esplorare il territorio. Il volume si apre con tre contributi che abbiamo raccolto da parte di tre storici dell’arte e di storia contemporanea

Per richiedere una copia del volume, è possibile contattare: Elena Baraldi

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sul mondo dell’artigianato a Modena e Reggio Emilia. Sono storie che parlano di eccellenza, tradizione e innovazione. Sia nei secoli trascorsi sia ad inizio novecento. Perché Modena e Reggio Emilia sono due Province che non possono e non debbono rinunciare a conoscere e riscoprire la storia del proprio artigianato.

La bellezza si fa impresa

Artigianato artistico a Modena e Reggio Emilia

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu


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Corsi e Formazione organizzata da FORMart Gestione d’Impresa

Modena

Formazione per formatori della sicurezza

Gestione d’Impresa Controllo di gestione Obiettivo: fornire i principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprendere i principi generali del controllo di gestione per assumere le decisioni aziendali (titolare d'impresa / direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico / amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione Durata: 42 ore Periodo: dal 25 ott al 13 dic Costo: 550,00¤ (+IVA)

Obiettivo: Il corso risponde a quanto definito dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro che definisce i “Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro”, così come previsto dal D.lgs. e dall'Accordo Stato-Regioni. Questo corso ha valore anche come aggiornamento per ASPP/ RSPP Durata: 24 ore Periodo: dal 04 ott al 29 ott Costo: 500,00¤ (+IVA)

Carrelli elevatori Operatore di magazzino merci con patentino carrello elevatore

Gestione d’Impresa Progettare la strategia aziendale con il Business Model Canvas Obiettivo: utilizzare il Business Model Canvas, per analizzare il funzionamento dell’attuale modello di business, delle criticità e dei punti di forza, e progettare o rilanciare modelli di business funzionali a strategie competitive sui mercati di appartenenza Durata: 24 ore Periodo: dal 04 ott al 29 ott Costo: 500,00¤ (+IVA)

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 M

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W EB IN A R

Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa

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Obiettivo: la gestione del magazzino sta divenendo sempre di più un asset importantissimo nella gestione aziendale. Le imprese richiedono figure professionali capaci di gestire: gli spazi di magazzino, la movimentazione e lo stoccaggio degli articoli, il trattamento e l’elaborazione dei dati di magazzino, l’imballaggio e la spedizione delle merci

Informatica Excel: funzionalità avanzate per l’analisi dei dati aziendali Obiettivo: Padroneggiare le funzioni avanzate e potenti di MS Excel quale strumento di business intelligence, per monitorare, pianificare e valorizzare i dati aziendali Durata: 15 ore Periodo: dal 8 nov al 6 dic Costo: 190,00¤ (+IVA)

Informatica Essere operativi con autocad 2D Obiettivo: Il corso proposto fornisce le competenze di base utili per essere in grado di utilizzare le tecniche del disegno, di modifica e di stampa di disegni con l’ausilio di applicativi informatici CAD Durata: 50 ore Periodo: dal 11 ott al 29 nov Costo: 580,00¤ (+IVA)

Durata: 60 ore + 60 stage Periodo: dal 13 sett al 18 nov Costo: 1.400,00¤ (+IVA) 059 336 9911 info.modena@formart.it


Lingue Straniere Business english per i settori: tecnico - economico

W EB IN A R

Durata: 36 ore Periodo: da 23 nov al 21 dic Costo: 150,00¤ (+ IVA)

Obiettivo: specializzare e ottimizzare le abilità linguistiche personalizzando il percorso formativo in base ai settori operativi dei partecipanti (tecnico-economicocommerciale)

Benessere Estetica oncologica

W EB IN A R

Durata: 36 ore Periodo: da 12 ott al 02 nov Costo: 550,00¤ (+ IVA)

Obiettivo: con il corso di estetica oncologica, realizzato con il contributo scientifico del Prof. Beniamino Palmieri e di Angela Noviello, potrai eseguire in totale sicurezza trattamenti estetici su pazienti oncologici. Durata: 45 ore Periodo: dal 18 ott al 20 dic Costo: 1.800,00¤ (+ IVA)

Obiettivo: Il personale che opera con gas refrigeranti fluorurati è soggetto all’obbligo di una certificazione rilasciata da appositi organismi accreditati, dopo il superamento di un esame teorico-pratico. Questa proposta formativa offre agli operatori del settore gli strumenti per affrontare in modo efficace l’esame previsto dal Regolamento Durata: 12 ore Periodo: dal 06 ott al 07 ott Costo: 270,00¤ (+IVA)

Impiantisti Conduttore di impianti termici (percorso formativo per l'acquisizione del patentino di 2° livello) Obiettivo: Il percorso, in ottemperanza alla DGR 437/2012 è finalizzato al conseguimento del patentino di abilitazione alla conduzione degli impianti termici. Il conduttore di impianti termici è colui che svolge attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232 kW. Applica procedure di attivazione e conduzione dell’impianto termico, garantendo il controllo della funzionalità della centrale termica e dei suoi componenti attraverso la verifica dei parametri di regolazione intervenendo, quando necessario, sugli strumenti di regolazione Durata: 90 ore Periodo: dal 14 set al 23 set Costo: 1.800,00¤ (esente IVA)

Fondo Sociale Europeo Excel per l’analisi dei dati aziendali

W EB IN A R

Obiettivo: offrire ai partecipanti le conoscenze necessarie per gestire una conversazione in lingua, perfezionando la pronuncia e acquisendo padronanza delle formule linguistiche necessarie nei contesti formali e informali

Corso ed esame sulle tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento gas fluorurati (regolamento ce 303/2008)

Obiettivo: sfruttando le sinergie di Excel, Google e Google Data Studio, aiuterà a leggere, presentare e rielaborare i dati per le tue future strategie Durata: 24 ore Periodo: dal 30 set al 04 nov

Marketing e social media marketing

W EB IN A R

Impiantisti

English conversation: rules and functions

Obiettivo: comunicare in maniera avvincente unendo la capacità di scrittura sul web, la cura dei contenuti, la scelta ed editing di foto o brevi video promozionali Durata: 24 ore Periodo: dal 21 ott al 15 nov

Innovazione commerciale e digital marketing: relazione commerciale con il cliente estero

W EB IN A R

Lingue Straniere

Obiettivo: utilizzare l’inglese per costruire un’efficace relazione d’affari con i tuoi clienti, interpretandone le esigenze e fornendo loro risposte, soluzioni e proposte commerciali immediatamente comprensibili Durata: 24 ore Periodo: dal 21 ott al 15 nov

Operazione Rif. PA 2019-11703/RER approvata con DEL 1336 in data 29/07/2019 co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna.

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Gestione d’Impresa Il customer service come customer experience

W EB IN A R

Reggio Emilia e Correggio Gestione d’Impresa

Carrelli elevatori

Corso base di contabilità con possibilità di stage

Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo

Obiettivo: Il Customer Service riveste oggi una funzione organizzativa cruciale per qualsiasi impresa, piccola o grande che sia. Ma ancor di più, la sua funzione è determinante per gli stessi clienti, rappresenta per loro una vera e propria Customer Experience

Obiettivo: gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA

Durata: 15 ore Periodo: dal 7 ott al 18 nov Costo: 230,00¤ (+IVA)

Informatica

Buste paga e contributi

Photoshop W EB IN A R

Gestione d’Impresa

Durata: 60 ore + stage Periodo: dal 15 set al 01 dic Costo: 650,00¤ (+ IVA)

Obiettivo: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Durata: 42 ore Periodo: dal 28 set al 14 dic Costo: 470,00¤ (+IVA)

Obiettivo: Il percorso si rivolge a quanti hanno necessità di poter trattare in modo professionale immagini per la produzione di cataloghi, brochure e materiale promozionale in genere, attraverso capacità elevate di realizzazione di fotoritocco ed elaborazione immagini Durata: 32 ore Periodo: dal 21 ott al 9 dic Costo: FINANZIATO

Obiettivo: il corso è rivolto agli addetti all'utilizzo dei carrelli industriali semoventi con conducente a bordo. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede esercitazioni operative Durata: 12 ore Periodo: 1 ott Costo: 210,00¤ (+IVA)

Costruzioni Aggiornamento normativo sulle fonti energetiche alternative Obiettivo: Le nuove frontiere dell’edilizia sono oggi la riqualificazione sostenibile dell’esistente o tecnologie di costruzione eco-efficienti: per valicare questa frontiera sono indispensabili nuove competenze nel campo dell’impiego di nuove tecnologie, materiali e innovativi metodi di lavoro nonché la conoscenza approfondita delle più recenti normative del settore Durata: 32 ore Periodo: dal 18 nov al 6 dic Costo: FINANZIATO

FORMart Reggio ModenaEmilia Via Luigi EmiliaSani Ovest 7, 42121 693/8, RE41123 M

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0522 059 336 2679911 411 info.reggio@formart.it info.modena@formart.it


Lingue Straniere Inglese livello CEFRLl a2: attestazione wall street english/2

W EB IN A R

Fondo Sociale Europeo Corsi finanziati a Reggio Emilia

Obiettivo: Costruire e mantenere le relazioni necessarie al successo del business aziendale attraverso l'uso della lingua inglese: conversare, leggere e comprendere articoli di giornale, contenuti web, manuali tecnici e scrivere email o semplici testi Destinatari: Lavoratori dipendenti o apprendisti di aziende che aderiscono o intendono aderire a Fondartigianato. Durata: 36 ore Periodo: da 12 ott al 17 nov Costo: FINANZIATO

Come curare il cliente acquisito: il valore dei dati aziendali

Nuovi metodi per gestire il tuo team di lavoro

Sistema Meccanica Motoristica E Servizi Correlati

Sistema Meccanica Motoristica E Servizi Correlati

Progetto: il percorso è pensato per tutti coloro che hanno la necessità di gestire in modo integrato e di condividere in modo funzionale dati, informazioni, documenti per comprendere al meglio il proprio mercato e i clienti Obiettivo: Illustrare alcune tecniche di gestione, organizzazione, valutazione e interpretazione dei dati

Progetto: corso dedicato a tutti coloro che hanno necessità di gestire efficacemente un team di lavoro Obiettivo: Il corso parte dalla riflessione sulla struttura organizzativa di una azienda flessibile e dinamica, prosegue sugli strumenti per favorire la crescita e l’upgrade professionale dei collaboratori, per finire con i metodi e gli stili di leadership per responsabilizzare e motivare

Durata: 24 ore Periodo: dal 09 mar al 20 apr

Durata: 24 ore Periodo: dal 26 ott al 30 nov

Operazione Rif. PA 2019-11703/RER approvata con DEL 1336 in data 29/07/2019 co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna.

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Fondo Sociale Europeo Corso finanziati a Modena Digital Farming Specialist Tecnico esperto nella gestione di sistemi per la sostenibilità ambientale specializzato in agricoltura digitale Profilo: Il tecnico esperto nella gestione di sistemi per la sostenibilità ambientale specializzato in agricoltura digitale si occupa di: • gestire gli apparati tecnologici applicati all’agricoltura per implementare processi sostenibili dal punto di vista economico e ambientale • assistere le aziende agricole sui dispositivi tecnologici impiegati in campo • promuovere la sensoristica applicata, i sistemi di automazione e i software per la gestione dei big data analizzando dati per supportare le decisioni Sbocchi occupazionali: La figura si colloca nel mercato del lavoro come tecnico in: • aziende elettromeccaniche dedicate alla produzione di strumentazione all’avanguardia per l’agricoltura • strutture del settore agricolo che adottano il precision farming

superiore, residenti o domiciliati in Emilia Romagna. L’accesso è consentito anche a coloro che sono stati ammessi al quinto anno dei percorsi liceali e a coloro che sono in possesso del diploma professionale conseguito in esito ai percorsi di quarto anno di Istruzione e Formazione Professionale. Inoltre, possono accedere anche persone non diplomate, previo accertamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Attestazione finale: al termine del percorso, previo superamento dell’esame finale, sarà rilasciato un Certificato di specializzazione tecnica superiore in Tecniche dei sistemi Numero partecipanti: 20 Durata e periodo: 800 ore di cui 470 di formazione d’aula, 300 di stage e 30 ore di pw. da Novembre 2021 a luglio 2022 Iscrizioni: entro il 10 novembre

Destinatari e requisiti di accesso: Giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria

Operazione Rif. PA 2019-11703/RER approvata con DEL 1336 in data 29/07/2019 co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna.

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 M

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059 336 9911 info.modena@formart.it



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Fisco Ecobonus veicoli a basse emissioni: al via la prenotazione Al via dal 14 settembre 2021 la prenotazione sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it gli incentivi per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2. Il decreto Infrastrutture ha infatti ri allocato 57 milioni nel fondo che prevede ecobonus fino a €6.000 per acquisto auto a basse emissioni. Il MISE o comunica che dal 14 settembre è possibile prenotare sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it gli incentivi per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2. Il decreto Infrastrutture ha infatti riallocato 57 milioni di euro nel fondo che prevede ecobonus fino a 6.000 euro per acquisto auto a basse emissioni. Sono sostanzialmente delle risorse inizialmente stanziate per l’extra-bonus con la legge di conversione del decreto Sostegni bis. Inoltre, il decreto ha previsto il prolungamento dei termini per il completamento delle prenotazioni in corso per i veicoli di categoria M1, M1 speciali, N1 e L: • per quelle inserite sulla piattaforma dal 1 gennaio al 30 giugno 2021 sarà possibile fino al 31 dicembre 2021; • mentre per quelle inserite dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 sino al 30 giugno 2022.

Proroga al 30 settembre per la dichiarazione redditi 2021 per ottenere i contributi a fondo perduto Il Ministero dell’Economia e delle finanze ha annunciato il differimento dal 10 al 30 settembre del termine di trasmissione della dichiarazione

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modello Redditi 2021 per i contribuenti che intendono richiedere il contributo a fondo perduto “perequativo”, ossia l’agevolazione prevista dal decreto legge Sostegni bis. Lo spostamento della scadenza è contenuto in un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ed era stato sollecitato anche dalla nostra associazione. Nel comunicato il Ministero ha precisato inoltre che per tutti gli altri contribuenti la scadenza per l’invio del modello dichiarativo Redditi 2021 resta il 30 novembre. L’accoglimento della richiesta di Lapam Confartigianato permetterà ad un numero maggiore di imprese di accedere al contributo a fondo perduto. Ricordiamo inoltre che, con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 4 settembre 2021, sono stati individuati i campi dei modelli Redditi che devono essere considerati per verificare il peggioramento economico condizione indispensabile per poter accedere al contributo perequativo. Ad oggi manca, comunque, ancora il decreto attuativo del ministero dell’Economia che deve fissare la percentuale del calo che ammette al citato contributo

Credito d'imposta per le spese di sanificazione e acquisto DPI Il decreto legge "Sostegni-bis” ha previsto un credito d’imposta per le spese di sanificazione dei luoghi di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione DPI per la tutela della salute dei lavoratori e degli utenti. Possono beneficiare di questa misura: • gli esercenti attività d’impresa e i lavoratori autonomi; • gli enti non commerciali, compresi gli Enti del Terzo settore (ETS) e gli

enti religiosi civilmente riconosciuti; • le strutture ricettive extraalberghiere a carattere non imprenditoriale (bed & breakfast) munite del codice identificativo regionale. In sede di conversione in legge del decreto è stata aggiunta la possibilità per i bed & breakfast non in possesso dello specifico codice identificativo regionale di auto-certificare lo svolgimento dell’attività ricettiva. L’agevolazione è riconosciuta per le spese di: • sanificazione degli ambienti in cui si esercita l’attività lavorativa / istituzionale e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività; • somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative / istituzionali esercitate dai suddetti soggetti; e l'acquisto di: • DPI conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria; • prodotti detergenti e disinfettanti; • DPI diversi dai precedenti e relative spese di installazione (come: termometri, termoscanner, tappeti, vaschette decontaminanti e igienizzanti) conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e relative spese di installazione; • dispositivi per il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale e relative spese di installazione. Il credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al 30% delle spese agevolabili sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 e può superare il limite di 60mila euro. Merita evidenziare che l’ammontare


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massimo del credito d’imposta fruibile è determinato sulla base della “percentuale resa nota con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro il 12 novembre 2021. Questa percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa [...] all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti”. Il credito di imposta può essere utilizzato nel "modello redditi" relativo al periodo d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa agevolata, e pertanto nel "modello redditi 2022". Oppure in compensazione tramite modello F24, a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate renderà nota la percentuale utilizzabile per determinare il credito spettante a ciascun beneficiario. Questa comunicazione va presentata dal 4 ottobre al 4 novembre 2021, esclusivamente in via telematica.

Lavoro Le prime istruzioni INPS sul contratto di rioccupazione L’INPS fornisce i primi chiarimenti suo contratto di rioccupazione, tipologia contrattuale “emergenziale” introdotta dal Decreto “sostegni bis” e che prevede un incentivo contributivo per i datori di lavoro che, nel periodo compreso dal 1° luglio al 31 ottobre 2021, assumano a tempo indeterminato lavoratori che si trovino in stato di disoccupazione.

INPS: accesso servizi telematici - fine del periodo transitorio con utilizzo del PIN dal 1° ottobre L'INPS concede un mese in più (termine del 1° settembre spostato al 1° ottobre) per il definitivo passaggio nell’accesso ai servizi on line dell'INPS tramite SPID, CIE e CNS e non più attraverso il PIN (modalità che resta praticabile per i soli accessi come "cittadino").

Il contratto, che può essere anche a tempo parziale (esclusi invece sia l’apprendistato sia la trasformazione in contratto a tempo indeterminato di un precedente contratto a termine), prevede un periodo formativo iniziale - da formalizzare attraverso un progetto individuale di inserimento condiviso col lavoratore – della durata pari a 6 mesi - finalizzato a garantire l’adeguamento delle competenze professionali al nuovo contesto lavorativo. Al termine di questo periodo le parti possono recedere dal contratto, ai sensi dell’articolo 2118 del codice civile, con preavviso decorrente dal medesimo termine. In tal caso, però viene meno il regime contributivo agevolato (per cui il datore di lavoro sarà poi chiamato a versare la contribuzione in misura intera), che è pari al 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 500 euro su base mensile, per sei mesi.

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Bandi Fondo a sostegno dell'imprenditoria femminile Regione Emilia-Romagna ha istituito il Fondo regionale: “A women new deal”, a sostegno dell’imprenditoria femminile. La dotazione finanziaria totale è pari a €1.700.000. Beneficiarie dei finanziamenti sono le micro o piccole imprese femminili e le professioniste aventi sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, che alla data della presentazione della domanda siano avviate da non più di 5 anni. Il fondo finanzia progetti per la realizzazione di investimenti e interventi necessari all'avvio, allo sviluppo e al consolidamento dell’impresa e alla messa sul mercato di prodotti e/o servizi. Le spese ammissibili

riguardano: ristrutturazioni edilizie, macchinari, impianti, attrezzature, hardware e software, acquisto brevetti e licenze, spese promozionali, consulenze esterne specialistiche, spese di avviamento, spese per formazione. Il contributo a fondo perduto sarà complementare ai finanziamenti concessi dal Fondo Microcredito e dal Fondo Starter, gestiti da Artigiancredito. Quest’ultimo, pertanto, è stato indicato dalla Regione come gestore anche del Fondo regionale per l’imprenditoria femminile. Le risorse del Fondo sono destinate alla concessione di contributi nella misura massima del 40% delle spese ritenute ammissibili con un contributo massimo di €30.000. Il progetto imprenditoriale dovrà prevedere una dimensione minima non inferiore a €8.000. Il contributo verrà concesso in regime De

Arredamenti

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Minimis. La finestra di apertura per l’invio delle domande è la seguente: 13 settembre 2021 – novembre 2021.

Lʼarte di arredare Una passione di famiglia Camere da letto moderne e classiche Letti imbottiti, in ferro e in legno. Armadi polifunzionali, anche a misura. Camerette per bambini e ragazzi. Zona giorno con composizioni moderne e classiche. Reti e materassi. Tende e accessori. Complementi dʼarredo. Tante idee regalo per la casa.


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