Lungarno n. 85 - giugno 2020

Page 25

F R AST UO N I di Gabriele Giustini

LUCIO LEONI “Dove sei pt. 1”

ROLLING BLACKOUTS C.F. “Sideways to New Italy”

FIONA APPLE “Fetch the Bolt Cutters”

“Dove sei pt.1” è il terzo lavoro di Lucio Leoni ed è la prima di due uscite programmate per questo 2020. Si tratta di un primo intermedio di otto brani per un totale di sedici che ci raccontano il dove del tempo dello spazio in una sorta di trilogia anticipata prima da “Lorem Ipsum (gli spazi comunicativi)” e poi da “Il “Lupo Cattivo (il bosco da attraversare)”. Leoni è bravissimo nel rendere fruibile una base spoken – Ursula Rucker, Akua Naru, Kate Tempest – a chi non ha mai ascoltato niente di quel mondo. Con un paragone sciocco, è un po’ il giochino con cui i Chemical Brothers attrassero allora i fan della musica alternative e indie, perché indie, all’epoca, aveva un senso. Allora qui convive un background che parte appunto dallo spoken word, passa dal rap, al folk, fino alla canzone d’autore, sfiorando il jazz e la canzone teatro. Un’enorme boccata di uscita in un panorama italiano spesso privo di coraggio e costantemente alla ricerca di un ingresso in qualche playlist di quelle che contano. Niente di tutto ciò in brani come ‘Il Fraintendimento di John Cage’, ‘Dedica’ (con ospite Francesco di Bella), ‘Mi dai dei soldi’ (con ospite Andrea Cosentino) e soprattutto l’eccezionale San Gennaro con un ingresso di fiati da brividi. Nella speranza che la pt. 2 abbia simili frecce nell’arco, intanto bravissimo.

Dopo un paio di EP, grazie al secondo dei quali è iniziata la collaborazione con Sub Pop, e un primo album dalla lunghezza tradizionale, “Sideways to New Italy” è il nuovo disco degli australiani Rolling Blackouts Coastal Fever, per gli amici Rolling Blackouts C.F. Dopo mesi passati e vissuti in tour attraverso gli oblò degli aerei o i finestrini dei tour bus, i RBCF raccontano il ritorno a casa. Non tragga in inganno quella New Italy, nonostante la band ami il nostro paese come si vede nel video di ‘Falling Thunder’. New Italy è un piccolo villaggio di poco più duecento anime situato nel distretto del New South Wales in Australia, fondato da un gruppo di Veneziani nel tardo 1800. È più un interrogarsi sul proprio passato e sui luoghi in cui sono cresciuti. Grazie anche alle trame tessute dai tre chitarristi, i RBCF sono campioni mondiali nel creare canzoni indie-pop semplici, fresche, apparentemente disimpegnate e perfette come smuovi chiappa. E quando scriviamo campioni mondiali in ambito indie-pop, la mente viaggia verso una serie di band a noi tanto care come Teenage Fanclub, anche se qui c’è molto ma molto più ritmo. Tutto il disco è accompagnato da quell’aria di cazzeggio e divertimento che rende “Sideways to New Italy” eccellente al pari di “French Press’, il secondo EP sopra menzionato. Presumibilmente il disco della definitiva consacrazione.

È successo che è uscito un nuovo album di Fiona Apple. Si tratta di un disco atteso da circa otto anni e lavoro di un’artista che, a fronte di una carriera iniziata nel ’96 appena diciannovenne, annovera in scaffale solo cinque uscite discografiche in venticinque anni. Nulla in pratica, per una musicista che, se avesse voluto speculare sulle sue capacità, si sarebbe fatta i suoi dischetti ogni due anni, un paio di brani buoni a disco e via. Invece la Apple è sempre rimasta fedele alle sue complicazioni e, nonostante l’ambito mainstream in cui opera, ha sempre tenuta alta l’asticella della qualità. Il problema è nato con quel voto – 10 (i voti dopo le recensioni sono il male) – assegnato da Pitchfork e solitamente assegnato a capolavori assoluti e riconosciuti. Da lì è partita un’inutile disquisizione social, non tanto sul disco ma sul voto. Inspiegabile. Più spiegabile quel che è riuscita a fare la Apple. Forse non il suo disco migliore, ma il lavoro di una musicista dalla classe innata, qui con testi meno sfuggenti del solito e involontariamente diabolica nel rendere in qualche modo pop, arrangiamenti molto complessi, improvvisazioni, suoni casalinghi, cani che abbaiano e sezioni ritmiche schizofreniche, con poco, pochissimo spazio ad uno dei suoi due strumenti, ovvero il piano. L’altro, la voce, è invece protagonista assoluta, balzando leggera tra rantolii e parti cristalline. Ovviamente può e deve entrare il gusto di ognuno di noi, ma “Fetch the Bolt Cutters” è un disco di valore assoluto, dieci o non dieci.

Lapidarie Incisioni/Black Candy

Sub Pop

Epic Records

FRASTUONI SU SPOTIFY

La playlist di Frastuoni è su Spotify. Aggiornata settimanalmente, contiene una selezione dei migliori brani sia italiani che internazionali, in linea con i gusti della rubrica. In copertina Rolling Blackouts C.F. Scansiona il QR code per accedere direttamente e segui la pagina Facebook di Lungarno per rimanere aggiornato. Per reclami, segnalazioni e pacche sulle spalle, scrivi a frastuoni@lungarnofirenze.it 25


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Palati Fini: Spaghetti alle vongole “fujute

2min
page 26

Oroscopo

3min
pages 27-28

Frastuoni

3min
page 25

Food delivery: la riscossa di botteghe e trattorie

3min
page 24

Torneranno i live a giugno?

3min
page 23

Libri e libellule: I Dimezzati

3min
page 21

La quarantena prolungata del teatro

2min
page 22

Guanti, mascherine e il loro impatto ambientale

3min
page 20

Odonomastica: Celestino Bianchi Personaggi fiorentini: Il Bighe

2min
page 18

The night actor: Maurizio Lombardi

3min
page 19

Fragilità e lockdown

3min
page 17

Quattro matrimoni e un'emergenza Shakespeare, un classico senza tempo

3min
page 16

Accadde a giugno

4min
page 15

l'Agenda di giugno

1min
page 14

Superdeliri al supermarket

2min
page 13

La serenata

5min
page 5

Le fasi degli altri

3min
page 10

La crisi del food

3min
page 12

Operazione Bartali

2min
page 7

Quattro realtà si reinventano

3min
page 9

La lunga Estate Fiorentina

1min
page 8

Firenze ripArte?

2min
page 11

La Firenze che verrà

3min
page 6
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.