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Marina e Aeronautica insieme a bordo Un esempio di interoperabilità sul mare
di Antonello D’Avenia
el Mediterraneo centrale si è svolta per la prima volta una significativa esercitazione definita in ambito multinazionale “joint and combined”: il termine “joint” indica la caratteristica interforze,“combined” quella internazionale. In particolare, due F35-B italiani (uno della Marina e uno dell’Aeronautica) hanno operato congiuntamente nell’ambito di un dispositivo aeronavale combined. Nel dettaglio, i due velivoli italiani sono appontati sulla portaerei britannica Queen Elizabeth, mentre due F-35B imbarcati sulla nave britannica, rispetti-
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vamente uno inglese e uno del Corpo dei Marines americani (USMC), sono appontati sul ponte di volo della portaerei Cavour. L’esercitazione si è conclusa domenica 21 novembre: da sottolineare come gli F-35B decollati dalle due portaerei hanno potuto svolgere un rilevante addestramento di carattere Aria-Aria, simulando tattiche di ingaggio tra velivoli e testando procedure operative congiunte mirate al raggiungimento della piena interoperabilità tra le Forze Armate coinvolte. Il tutto è avvenuto alla presenza del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e dal capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale di
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squadra aerea Luca Goretti. Il velivolo F-35 in dotazione alla Difesa italiana si distingue nella versione A Conventional Take-Off and Landing (a decollo e atterraggio convenzionale) e nella versione B, Short Take-Off and Vertical Landing (a decollo corto e atterraggio verticale), quest’ultima utile per l’impiego su unità navali o piste corte e di difficile atterraggio. L’ammiraglio Cavo Dragone, soddisfatto per l’ottima riuscita dell’esercitazione, si è complimentato con il personale della Marina e dell’Aeronautica, evidenziando come “oltre alle ottime capacità già raggiunte dagli F-35A dell’Aeronautica, l’esercitazione odierna rappresenta un forte impulso nel processo di sviluppo della capacità nazionale di proiezione aerea dal mare, con l’impiego di velivoli