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PHIBEX 21-1: l’esercitazione anfibia della Marina italiana con unità NATO di Stefano Febbraro
Una attività a carattere anfibio che ha visto coinvolte cinque nazioni e il gruppo navale della NATO. Preziosa occasione di addestramento anche per la Brigata Marina San Marco
ono mille marinai, tra cui 130 fucilieri della Brigata Marina San Marco, di cinque nazioni partecipanti (Italia, Spagna, USA, Francia e navi della SNMG2), che hanno preso parte all’esercitazione PHIBEX 21-1: un’attività addestrativa a carattere anfibio. Sono cinque le navi coinvolte a formare l’ATF 621 - Amphibious Task Force 621: oltre a nave San Giusto, Marceglia e Stromboli, un’unità spagnola e una turca del gruppo navale della NATO (SNMG2), che orbita costantemente nel Mediterraneo. Un addestramento serrato di 15 giorni prima in mare nell’area del canale di Sardegna e il Tirreno meridionale, e poi a terra con lo sbarco che è avvenuto nella zona di Teulada, nella parte sud occidentale della Sardegna. La nave da assalto anfibio San Giusto, del terzo gruppo navale, è stata la flagship e la sede del comandate della Forza navale anfibia (Commander of the Amphibious Task Force - CATF) e della forza da sbarco (Commander of the Landing Force - CLF). Nave Stromboli ha avuto le funzioni di nave da supporto logistico, garantendo i rifornimenti al gruppo navale e alle tre unità di scorta: la fregata multiruolo Marceglia e le due fregate della SNMG2 la spagnola Mendez Nunez e la turca Kemalreis. La
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N OT I Z I A R I O
D E L L A
forza di terra (Landing Force) è stata costituita interamente dalla Brigata Marina San Marco, con un Battaglione di Assalto e cinque elicotteri imbarcati di cui due in versione eliassalto per la proiezione delle truppe a terra. Il contrammiraglio Manuel Aguirre, comandante del Gruppo Permanente Marittimo Due della NATO ha affermato: "Questa esercitazione rappresenta un'eccezionale opportunità per addestrarsi in acque costiere e operazioni anfibie. Allo stesso tempo abbiamo continuato a mantenere la prontezza della Forza al suo massimo e siamo pronti per essere schierati in qualsiasi tipo di scenario in cui SNMG2 potrebbe essere richiesto per operare ". La fase addestrativa delle unità SNMG2 si è incentrata principalmente sulle operazioni anfibie, dove il Gruppo navale ha contribuito a mantenere il controllo del mare e la superiorità nell'area delle operazioni e ha fornito protezione e difesa aerea alla task force anfibia durante lo sbarco. Un’operazione di tipo Commando con raid aerei ad elevata velocità di esecuzione, con movimenti di sbarco delle truppe (Ship to Shore Movement - STSM), movimento di gruppi tattici della Fanteria
M A R I N A
di Marina a terra, fuoco simulato di supporto "amico" dalle navi in mare ed aerei a terra, procedure integrate di difesa da attacchi aerei "nemici", ed evento di Combat Recovery, cioè di recupero di personale isolato in territorio ostile. Il gruppo expeditionary ha permesso di esprimere un alto livello di addestramento e di professionalità, integrando più componenti che hanno operato in maniera sinergica e flessibile e in grado di muoversi ed operare dal mare per proiettare le truppe a terra, grazie anche al supporto tecnico-logistico e sanitario di nave San Giusto e di nave Stromboli e alla alta capacità di Comando e Controllo. Dopo aver completato questa esercitazione, SNMG2 ha ripreso il suo programma di attività nel Mar Mediterraneo, incluso il supporto associato all'operazione NATO Sea Guardian, nonché la partecipazione ad altre esercitazioni con alleati e partner. Nave Marceglia ha poi perseguito la sua