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con gli F35B – ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone al termine delle operazioni – perché eravamo in piena pandemia. Abbiamo deciso di seguire l’onda di quel successo per conseguire anche questo risultato e proseguire il cammino verso il raggiungimento della capacità operativa iniziale (IOC) della portaerei nel 2024 e a seguire la Capacità operativa completa”. Nel panorama continentale europeo solo la Francia, con la Charles de Gaulle, e la Gran Bretagna, con la HMS Queen Elizabeth, possono schierare in mare insieme all’Italia una portaerei, oltre la Spagna che può anche utilizzare la nave d’assalto anfibio Juan Carlos I come portaeromobili STOVL. A seguito della Brexit è l’Italia, tra gli stati dell’Unione europea, l’unica che può schierare una portaerei con velivoli di quinta generazione come il JSF, elevando non solo il rango della Marina Militare tra le marine europee, ma anche quello della Difesa e il peso internazionale dell’Italia. “È un salto generazionale con il quale la Marina moltiplica la capacità di presenza e sorveglianza avanzata per intercettare le crisi “lontane”, in aree come il Mar Arabico, il Mediterraneo orientale o il Golfo di Guinea, prima che gli echi raggiungano le nostre coste -ha concluso
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Un salto generazionale con il quale la Marina moltiplica la capacità di presenza e sorveglianza avanzata per intercettare le crisi ‘lontano’, in aree come il Mar Arabico, il Mediterraneo Orientale o il Golfo di Guinea, prima che gli echi raggiungano le nostre coste; uno dei tre cardini, insieme al gruppo anfibio e al binomio sottomarino-forze speciali, su cui si basa uno strumento navale proiettabile e a lungo raggio
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il capo di Stato Maggiore delle Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone
l’ammiraglio Cavo Dragone- uno dei tre cardini, insieme al Gruppo anfibio e al binomio sottomarino-forze speciali, su cui si basa uno strumento navale proiettabile e a lungo raggio”. L’arrivo del velivolo consentirà di iniziare a breve l’addestramento per i piloti all’acquisizione della cosiddetta “Caratteristica Bravo”, ovvero l’abilitazione