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A lezione da
Oscar Farinetti Il fondatore di Eataly si è confrontato con il Presidente di Alma Enzo Malanca e con Guido Magnoni, Ice - Italian Trade Agency, sul tema dell’importanza della dimensione culturale del cibo. Due i suoi insegnamenti: “From Duty to Beauty” e “Think Local, Act Global”.
Prosegue il ciclo di incontri “Next Generation Chef”: un progetto che Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha lanciato nel 2015, in concomitanza con Expo Milano, con un duplice obiettivo. Da un lato, stimolare una riflessione a più voci - con il coinvolgimento non soltanto della comunità dei gastronomi e dei cuochi ma anche del mondo della cultura, del pensiero filosofico e della scienza - sui temi della sostenibilità, della sovranità alimentare e del benessere legato alle abitudini di consumo. Dall’altro, rinnovare la propria didattica.
Partendo da due premesse: la prima è che il cibo ha una dimensione culturale e contribuisce a definire la nostra identità. La seconda è che le professioni dell’ospitalità hanno una connotazione etica: in particolare i giovani, professionisti del futuro, devono farsi portatori di una visione improntata alla responsabilità sociale. Il primo incontro targato Next Generation Chef ha visto protagonista il prof. Vincenzo Russo, Direttore Scientifico del Master in Food and Wine Communication alla Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano. Facendo riferimento agli studi di neuromarketing - disciplina che si pone l’obiettivo di misurare l’effetto delle emozioni sui processi decisionali - e di gastrofisica - la scienza che studia il rapporto tra sapori e aspetti esterni al gusto - Russo ha spiegato come i consumatori si lascino guidare dalle dinamiche affettive. Sulle nostre scelte influiscono elementi lontani dalla valutazione delle qualità intrinseche del prodotto: è il caso della comunicazione, del packaging, dei colori, della musica, delle luci. Nei giorni scorsi si è tenuto il secondo appuntamento Next Generation Chef. Tema di discussione, questa volta, è stata l’imprenditorialità legata all’identità culinaria italiana. A confrontarsi al tavolo dei relatori sono stati MAGGIO/GIUGNO 2018
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