PINK BASKET N.23

Page 44

GUARDIA E LADRI

CHRISTMAS WISHLIST

LA PALLACANESTRO AI TEMPI DEL NATALE Di Susanna Toffali Dear Santa... Partiamo dai buoni propositi. Vorrei riuscire a stilare un elenco meno utopistico del solito, chiaramente senza riuscirci. Ragion per cui inizierei eliminando tutte le richieste pressoché irrealizzabili da sempre considerate capisaldi dei miei desideri natalizi. Quest’anno non mi interessa tentare (invano) di aumentare la mia percentuale al tiro, pretendere di effettuare delle corrette letture offensive e difensive, capire la differenza tra lato forte e lato debole, azzeccare il timing dei passaggi, scoprire di avere una mano sinistra, evitare di bucare tre anticipi su tre (all’anno), imparare a passare la palla battuta al lungo in corsa o memorizzare e saper eseguire almeno due terzi degli schemi proposti ad inizio anno dal coach. No, non è che io sia tutto d’un tratto diventata grande: temo solamente di aver assimilato la distinzione tra realtà e suppliche prettamente fantascientifiche. Il punto è che quest’anno la posta in palio è ben più alta. Non si tratta di provare a risolvere le persistenti problematiche di un agglomerato di lacune cestistiche, bensì di trarre in salvo decine di persone sull’orlo di una crisi di nervi a causa di una carenza quasi ipossica di uno dei rari motivi di boriosa millanteria delle loro vite: la pallacanestro. Caro Babbo Natale, te lo chiedo a nome di tutti: ridacci l’unico sport in cui perseveriamo nonostante sappiamo benissimo che l’unico nostro momento di gloria è stato quel canestro di tabella allo scadere nel lontano ‘98. Un auto-canestro, per la precisione. L’unico porto sicuro dove la discriminazione è una mera parola priva di concetto fondato, poiché tanto verremo sempre e comunque scelti per ultimi nel 5vs5, e stigmatizzati senza ritegno ad ogni palla persa. Indistintamente che tu sia un Watusso o che la tua altezza corrisponda a quella del Grande Puffo. L’imprescindibile scuola di vita che ci insegna che lo studio senza applicazione pratica è totalmente vano, e per quanto possiamo imparare a memoria qualunque tipo di transizione offensiva, saremo sempre nella posizione sbagliata nel momento più sbagliato possibile. La nostra occasionale discoteca del venerdì sera, quando, dopo due ore e quaranta di doccia bollente, lo spazientito custode inizia sistematicamente a sollecitarci accendendo e spegnendo le luci, creando un piacevole effetto Cocoricò. Ci manca tutto questo, ci manca come non mai. Per concludere, sappi che ti abbiamo lasciato latte e biscotti sotto l’albero. Purtroppo non abbiamo il camino, ma puoi tranquillamente entrare con un rapido taglio dal lato debole: lì non troverai sicuramente nessuno a sbarrarti la strada.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.