INSIGHT
Dallo sviluppo delle competenze alla rivoluzione culturale per governare i processi aziendali e di filiera
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ell’ultimo decennio le imprese del settore F&B, inteso come l’insieme delle attività riferite direttamente al comparto alimentare, della ristorazione, dell’ospitalità e – in maniera indiretta – al turismo e all’intrattenimento, hanno dovuto affrontare un grave problema: la carenza di personale qualificato a tutti i livelli. La pandemia ha accentuato molti problemi e l’arrivo delle tanto attese aperture ha fatto emergere problematiche di vario genere. Oltre alla necessità di adempimenti burocratici e una serie di attività legate alle misure di contenimento sanitario, tantissimi operatori si sono trovati di fronte a un’offerta carente di posti di lavoro, dagli apprendisti ai camerieri sino ai responsabili e in certi casi anche alle posizioni dirigenziali. L’ultimo profilo tracciato dall’Istat ha evidenziato un paradosso: a fronte degli oltre 800.000 posti di lavoro calati dall’inizio della pandemia, sono circa 230.000 quelli rimasti tuttora orfani, con un calo particolarmente significativo per quanto riguarda i lavoratori stagionali. Il tasso di disoccupazione giovanile al 34% e le oltre 150.000 figure professionali che mancano all’appello, tra camerieri, barman, cuochi e aiuto cuochi, lavapiatti e addetti alle pulizie interne, rappresentano il paradosso imbarazzante del momento. Problema strutturale, certamente figlio
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di una risposta con svariate sfaccettature: fuga dall’Ho.Re.Ca. verso l’estero o altri settori economici, ritorno a casa, reddito di cittadinanza, deriva delle scuole professionali? L’opinione pubblica e quella delle associazioni professionali e di categoria si è espressa con diverse opinioni circa la causa di quel fenomeno, che ricordiamoci, non è nuovo per il settore food & hospitality. La pandemia, anche in questo caso, ha portato a galla vecchie problematiche che, riemergendo nella fase particolare che stiamo attraversando, rischiano di provocare ulteriori danni a un comparto già messo a durissima prova. Riflettendo in questo senso sulle prospet-
MASSIMO ARTORIGE GIUBILESI Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria
Il tasso di disoccupazione giovanile al 34% e le oltre 150.000 figure professionali che mancano all’appello rappresentano il paradosso imbarazzante del momento
Produzione & Igiene
Dicembre 2021