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Noi credevamo
La cooperazione aeronautica italo-sovietica (1921-1939) di Giuseppe Ciampaglia
L
a storia dei rapporti italo-sovietici è stata a lungo studiata, in Italia, soprattutto in funzione della storia del rapporto ideologico tra i due maggiori partiti comunisti. La fine dell’URSS e la relativa apertura degli archivi sovietici hanno però ridato centralità agli aspetti diplomatici e geopolitici1. Tra questi ultimi anche la cooperazione militare italo-sovietica, che, seppure meno rilevante di quella con la Germania di Weimar e di Hitler, non fu affatto marginale. Gli studi di Mario Corti2 hanno posto in luce l’antico e importante apporto italiano alla potenza militare russa, fino alla rottura determinata dal nostro Risorgimento, con la partecipazione degli esuli polacchi e ungheresi alle nostre guerre d’indipendenza e del Regno di Sardegna alla guerra di Crimea. L’attenzione della pubblicistica militare russa e italiana per i reciproci studi e sviluppi militari non fu però mai interrotta, e nel trentennio della Triplice vi furono anche interscambi industriali, limitati nel settore terrestre ed episodici in quello navale, ma significativi in campo aeronautico3. 1 V. specialmente Tonino Fabbri, Fascismo e bolscevismo: Le relazioni nei documenti diplomatici italo-russi, Libreriauniversitaria, Padova, 2013 e Joseph Calvitt Clarke III, Russia and Italy Against Hitler: The Bolshevik-Fascist Rapprochment of the 1930s, Greenwood Press, 1991. V. pure Manfredi Martelli, Mussolini e la Russia: le relazioni italo-sovietiche dal 1922 al 1941, Mursia, Milano, 2007 e Stefano Pisu, Stalin a Venezia. L’Urss alla Mostra del Cinema fra diplomazia culturale e scontro ideologico (1932-1953), Rubbettino, Soveria Mannelli, 2013. 2 V. da ultimo Mario Corti, Italiani d’arme in Russia: artigiani, ingegneri, ufficiali in un esercito straniero (1400-1800), Roma, Carocci, 2016. V. Ilari, Markiz Paulucci. Filippo Paulucci delle Roncole (1779-1849), Milano, Acies, 2014, pp. 385-427 ss («Gli Ufficiali sardi al sevizio russo, 1799-1816»). 3 La cooperazione italo-russa, ignorata da Robin Higham, John Greenwood e Von Hardesty, Russian Aviation and Air Power in the Twentieth Century, London, Frank Cass, 1998, è ri-