AFRICA: LIMITI DELLA DECOLONIZZAZIONE E DELLA GLOBALIZZAZIONE IL CASO NIGERIA

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politici in Africa. A pagarne le conseguenze sono tutti gli Stati africani in quanto tutti nati sotto le stesse condizioni. Per esempio, la Costa d’Avorio è entrata in crisi nel 1999 in seguito al colpo di stato del generale Guéï, portando ad un periodo di forte instabilità, provocando due guerre civili e diversi altri attacchi al potere. Infatti, la progressiva diminuzione del prezzo delle materie prime e l’aumento parallelo del costo del petrolio ha portato il paese in una crisi di bilancio tale che molte fazioni nel corso degli anni sono state escluse dalla redistribuzione di risorse che negli anni precedenti era riuscita a mantenere la stabilità fra nord musulmano e sud cristiano. Sebbene, ad oggi, dopo la destituzione di Gbagbo nel 2011, grazie anche all’intervento della Francia, si sta assistendo a un lento ritorno alla calma, questo caso è la dimostrazione che le forti differenze etnoreligiose possono sempre essere la causa di conflitti e disordini anche in Stati storicamente ritenuti stabili dove manca comunque un'unità nazionale.

2.3 Guerre e conflitti Una seconda modalità in cui la debolezza politica si manifesta in Africa è infatti il continuo stato di conflitto. Guerre interne, colpi di stato, movimenti secessionisti, ribellioni e scontri fra warlords, hanno caratterizzato l'Africa in modo ben maggiore rispetto alle guerre fra Stati. Questa costante emersione di conflitti interni fin dall'epoca dell'indipendenza, sono legati a doppio filo all'irrisolta debolezza delle entità statuali emerse dall'esperienza coloniale, chiaro segnale della perdita di controllo sulla violenza da parte dell'autorità centrale. Dunque, il discorso sulle guerre in Africa implica un'analisi del ruolo dello Stato, della sua formazione, della sua politica e dei suoi attori8. Se le guerre fra Stati in Africa sono state solo 5 - Etiopia-Somalia, Tanzania-Uganda, Libia-Ciad e le due guerre del Congo - le loro cause sono state spesso interne. I conflitti interni sono stati invece molto più abbondanti, basti pensare che basandoci sui dati forniti da Goldsmith - poi aggiornati dall'Economist – i quali riportano che fra il 1960 e il 2003 nelle 180 transizioni totali di potere, in Africa solamente 19 sono avvenute per sconfitta elettorale, mentre ben 112 sono avvenute in modo violento9. Ovviamente in questi numeri non vengono conteggiate le ancor più numerose insurrezioni e lotte armate che non sono riuscite a rovesciare il governo centrale. La nascita di organizzazione di ribelli, gli scontri fra etnie e signori della guerra sono conflitti frutto di una competizione di risorse sempre più scarse. In uno studio esteso a tutte le regioni del 8

Sciortino, A., 2008. L'Africa in guerra: i conflitti africani e la globalizzazione, Milano, Baldini Castoldi Dalai, p313.

9Goldsmith

A., 2004. Survey of sub-Saharan Africa, p. 5, in Carbone, G., 2005. L'Africa: gli Stati, la politica, i conflitti, Bologna, il Mulino.

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