DUE PIONIERI AERONAUTICI
Dalla storia aeronautica del primo ventennio del secolo emergono le figure di due personaggi, entra1nbi appassionati di aeronautica, entrambi molto attivi nei rispettivi campi di azione, ma con qualità caratteriali completamente differenti, quasi in antitesi: Maurizio Mario Moris e Giulio Douhet. Entrambi di origine piemontese, entrambi ufficiali delle così dette "armi dotte", cioè artiglieria e genio, entrambi sposati a figlie di onorevoli deputati del Parlamento, entrambi senza discendenza, essi seguivano due indirizzi differenti : Moris, uomo di azione, comandante di reparto, dirigente ministeriale, di poche parole e di pochi scritti; Douhet, ufficiale di stato maggiore, dottrinario, teorico, rifuggente dall'azione, quasi grafomane. Il padre di Douhet, piemontese, era ufficiale fa rmacista del Regio Esercito; per un certo periodo prestò servizio a Caserta, presso l'ospedale militare con la qualifica di farmacista capo di II classe, assimilato a capitano. A Caserta il 30 maggio 1869 nacque il figlio Giulio dalla madre Giacinta Battaglia, vercellese, proveniente da famiglia che aveva legato il proprio nome al giornalismo ed al patriottismo lombardo. Giulio Douhet aveva effettuato gli studi secondari al Collegio Militare di Firenze, mentre Moris aveva frequentato le scuole secondarie a Torino. Entrambi entrarono nell'Accademia Militare di Torino che preparava gli ufficiali delle "armi dotte" del tempo; Douhet però vi entrò otto anni dopo, cioè il 1° ottobre 1886, essendo di nove anni più giovane, ed uscì il 7 marzo 1889 con il grado di sottotenente di artiglieria e con l'obbligo di frequentare la Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio di Torino che preparava gli ufficiali di Stato Maggiore. Douhet era quindi destinato a fare parte del Corpo di Stato Maggiore, cioè di quella casta di ufficiali che portavano gli alamari sul colletto e le bande rosse lungo la cucitura dei calzoni e che incutevano rispetto ed a volte timore riverenziale per il loro autoritarismo. - 73 -