Soft Secrets
Autoproduzio ne
Coltivare indoor e outdoor
di Steve Davis
In Spagna, Italia e altri paesi europei il sole è talmente forte e la stagione di coltura così lunga, in molte parti di questi paesi, che la coltivazione all’aperto è di gran lunga il metodo più popolare per produrre marijuana. Si calcola, ad esempio, che solo il 15 % della marijuana consumata in Spagna viene coltivata al chiuso. Esistono molti buoni motivi per coltivare marijuana all’aperto. Il sole è gratis per cui non devi pagare nessuno per l’energia elettrica che alimenta le tue piante. Il biossido (CO2) è gratis. Il cielo e il vento sono gratis. Le piante possono crescere quanto vogliono in altezza e alcuni coltivatori all’aperto esperti riescono a produrre un chilo o anche più di fiori di marijuana essiccati per ogni pianta. La marijuana all’aperto viene spesso coltivata nel terreno e alcuni credono religiosamente che la marijuana coltivata nel terreno senza l’uso di fertilizzanti sintetici sia superiore a quella coltivata al chiuso. Credono che la marijuana coltivata all’aperto senza fertilizzanti chimici sia superiore alla marijuana coltivata al chiuso con o senza fertilizzanti chimici e alla marijuana coltivata all’aperto con fertilizzanti chimici. Eppure non esiste alcuna prova empirica che l’uso di fertilizzanti sintetici appropriatamente formulati produca marijuana differente o inferiore, in maniera quantificabile, alla marijuana coltivata con fertilizzanti organici. Gli esperti botanici affermano che le piante assumono le sostanze nutritive grazie alle proprietà chimiche di queste, sia che queste sostanze siano presenti nel terreno, in fertilizzanti organici o in fertilizzanti sintetici. Alcuni test di gusto alla cieca che hanno messo a confronto la marijuana cosiddetta “organica” con quella propriamente coltivata con fertilizzanti sintetici hanno rivelato che neppure il fumatore più esperto riesce a scorgere la differenza tra i due tipi. Inoltre gli scienziati che effettuano test sulla marijuana sostengono che gli
lunghezza del giorno e una qualità di luce inadeguati può impedire che la marijuana produca quantità utili di potenti fiori. La marijuana inoltre richiede quantità precise di acqua e sostanze nutritive forniti regolarmente. Il modello della pioggia è generalmente inaffidabile e alcuni tipi di acquazzoni e tempeste possono essere così intensi da danneggiare il raccolto. I coltivatori delle regioni aride hanno molto lavoro da fare per portare acqua alle loro piante. La maggior parte dei coltivatori non può utilizzate il terreno così com’è ma deve importarne dell’altro e lavorare molto sul terreno che già hanno per renderlo adatto alla pianta di marijuana, rimovendo pietre e aggiungendo nutrimento. I coltivatori al chiuso non hanno questo tipo di problemi. Se coltivate al chiuso potete controllare esattamente la temperatura, l’umidità, la lunghezza del giorno, la luce, le sostanza nutritive e ciò in cui crescono le vostre piante. Non importa quale periodo dell’anno sia, nella vostra stanza potete sempre far si che sia estate o la stagione del raccolto. Potete controllare quanto grandi diventano le vostre piante prima che fioriscano, per quanto tempo fioriscono, quanto raccolto danno. Coltivando all’esterno non potete avere lo stesso controllo. Anche i più fortunati coltivatori all’aperto hanno un sacco di duro lavoro da fare per ottenere due grandi raccolti all’anno. Al chiuso, invece, potete creare un raccolto perpetuo. I coltivatori più intelligenti utilizzano una combinazione di coltivazione al chiuso e all’aperto, per prendere la maggior parte possibile di sole gratuito e di sole elettrico interno. Tutto ciò può portare a grandi raccolti tutto l’anno.
ingredienti attivi della marijuana, noti come cannabinoidi, sono molecolarmente identici nelle piante coltivate nel terreno in giardini idroponici e in quelle coltivate al chiuso in strati non di terreno, con o senza l’uso di fertilizzanti sintetici. È vero che tecniche di coltivazione improprie, sia all’aperto che al chiuso, possono creare problemi. Ad esempio, molti coltivatori organici fertilizzano le loro piante con guano di pipistrello, escrementi di vermi e altri materiali non sterilizzati. Alcuni di questi prodotti contengono batteri e malattie dannose per i consumatori di marijuana. Molti di coloro che coltivano in terreno utilizzano inconsapevolmente terreno contaminato di metalli tossici, inquinanti e pesanti e di radioattività. Perciò risulta troppo semplice, e anche inesatto, affermare che la migliore marijuana sia quella coltivata all’aperto senza l’uso di additivi sintetici. Scientificamente parlando, è possibile coltivare della marijuana pulita, sicura e potente, al chiuso o no, utilizzando fertilizzanti organici, sintetici o senza fertilizzanti.
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crescita, chiamata anche fase di crescita vegetativa. Un differente tipo di luce e un diverso numero di ore di luce del giorno sono necessari alla pianta per iniziare a fiorire e per portare a termine la fioritura. La marijuana cresce anche in condizioni non perfette ma, in questo caso, diminuiscono sia il raccolto che la potenza della pianta stessa. In alcuni casi, una temperatura, un’umidità, una
MEZZO DI CRESCITA E ZONA RADICALE:
Il “mezzo di crescita” è il materiale effettivo in cui fate radicare le vostre piante. All’aperto, il materiale in cui coltivate le vostre piante sarà il terreno; alcuni coltivatori importano terreno nuovo, sostanze ammendanti, oppure un mezzo di coltivazione non costituito da terreno per le loro aree di coltivazione. Tuttavia all’aperto il terreno può essere facilmente contaminato da muffe nocive,
Ma resta la domanda: se il sole, l’aria e il vento sono gratis e il clima è favorevole, perché chiunque viva in un paese dal clima caldo vuole coltivare la marijuana al chiuso? Esistono varie risposte a questa domanda, tra cui le seguenti:
SICUREZZA:
La marijuana all’aperto può essere facilmente notata, confiscata e rubata. Se coltivate all’aperto nel vostro patio, nella vostra proprietà o nella proprietà di qualcun altro, la gente potrebbe notare la vostra marijuana. Potrebbe rubarla oppure potrebbe avvertire la polizia che verrà a sequestrarla e ad arrestarvi. Se coltivate al chiuso è molto più improbabile che qualche sconosciuto possa notare le vostre piante di marijuana.
CONTROLLO CLIMATICO:
La temperatura ideale per coltivare marijuana è intorno ai 22-28 gradi Celsius, con un’umidità tra il 40-50%. All’aperto, la marijuana necessita almeno di cinque ore di intensa luce solare estiva durante la sua prima fase di
La marijuana all’aperto può essere facilmente notata, confiscata e rubata. Se coltivate all’aperto nel vostro patio, nella vostra proprietà o nella proprietà di qualcun altro, la gente potrebbe notare la vostra marijuana.