Anderlini News N. 111

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NEWS N° 111 GIUGNO-LUGLIO // 2021

ANDERLINI


2021

Giugno-Luglio EDITORIALE 4. Una magica estate SPORT 5. Imoco Volley Center: dove nascono i talenti 8. Le notti magiche alla conquista dell’Europa

EVENTI 15. Anderlini Gen.Z: spostare i confini dell’immaginabile

PROGETTI 19. Riprogettare l’immagine: storia di un logo

SERVIZI 25. Centri estivi e camp Anderlini: lo sport al servizio del territorio

RISORSE 29. Sport e contratto di lavoro: cosa abbiamo a disposizione

STORIE 35. Io che nella pallavolo ci credo

RUBRICHE 50. Sopravvivere all’estate 52. Terzo settore: modifica degli statuti prorogata al 31 maggio 2022

DIRETTORE RESPONSABILE: Daniele Soragni ASSISTENTE RESPONSABILE: Federica Stradi REDAZIONE: Marco Neviani, Elisa Pedroni, Cristina Cavani DIRETTORE EDITORIALE: Marco Neviani COLLABORATORI: Andrea Sassi, Diego Poluzzi FOTOGRAFIA: Diego Poluzzi, Federica Stradi, Enrico Ferraresi PROGETTAZIONE CREATIVA: STS Italiana IMPAGINAZIONE: Federica Stradi SEDE SOCIALE E REDAZIONE Via Giardini 741, 41124 Modena (MO) - Tel. 0597874310


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Editoriale UNA MAGICA ESTATE di Daniele Soragni

Care lettrici e cari lettori eccoci al nostro appuntamento estivo.

squadre, uscite dalla fase finale troppo presto rispetto alle aspettative della vigilia.

Un’estate per la nostra Scuola di Pallavolo magica con quattro nostre atlete in finale agli Europei Under 16. Troverete anche il racconto delle finali nazionali femminili che hanno visto le nostre ragazze protagoniste. Avrei voluto in questo breve saluto complimentarmi con le nostre nazionali, maschile e femminile, impegnate alle blindatissime Olimpiadi di Tokio, ma purtroppo sono, entrambe le

Ci auguriamo allora che le nostre allieve e i nostri allievi possano un domani gareggiare a questi livelli.

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NEWS

Buona fine estate a tutti, buone schiacciate e mi raccomando, se non lo avete già fatto, di vaccinarvi.


Sport IMOCO VOLLEY CENTER: DOVE NASCONO I TALENTI

sima attenzione per lo sviluppo dell’attività giovanile e, grazie anche alla collaborazione con Volley Pool Piave di San Donà, ha contribuito alla formazione di atlete che vediamo sui campi di Serie A o con la maglia azzurra.

Anderlini e Imoco Volley sono amici di vecchia data: voglia di crescere e un forte legame con le persone che compongono entrambe le società sono le armi vincenti per una collaborazione attiva già da qualche stagione, che oggi si rinnova e cresce, con un obiettivo tecnico ben definito: crescere nuovi talenti.

Con questo spirito nasce Imoco Volley Center,

un progetto che permetterà di avere uno sguardo su un terri-

Sin dalla sua nascita, Imoco Volley ha mostrato una grandis-

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IMOCO VOLLEY CENTER //

torio più esteso con la nascita di una rete di società di eccellenza e tradizione nell’attività giovanile di alto livello, accomunate dall’elevato tasso tecnico e dal costante impegno sul settore e sull’attività giovanile.

Sport

ad ora e l’Imoco Volley Center, che coinvolge anche al società lombarda di Visette Volley, comprenderà dunque tre realtà giovanili tra quelle con più tradizione e qualità nel territorio nazionale andando a creare un polo unico. Lo scopo è di unire sempre di più i percorsi tecnici che coinvolgono gli staff ma anche le ragazze nonchè eventi e momenti durante la stagione

Oltre alla realtà dell’Imoco Volley San Donà, sono entrate nel gruppo di lavoro due società prestigiose e storiche realtà del volley giovanile italiano, Anderlini di Modena, già facente parte della rete Imoco Volley School, e la Visette Volley di Settimo Milanese. Tre realtà che negli anni hanno dimostrato di essere garanzia di qualità assoluta sia per i risultati ottenuti, sia per la capacità di crescere nei settori giovanili un numero impressionante di atlete destinate alla Serie A1 e anche alla Nazionale azzurra.

Da dove parte la collaborazione con Imoco? Dobbiamo ringraziare Silvia Giovanardi per aver visto la possibilità di lavorare insieme, ma anche il Co-Presidente Imoco Pietro Maschio per essere vicino e credere fortemente nel progetto e nel lavoro con le giovani.

Tante sono già nate, come l’evento creato due anni fa quando ospitammo al Palanderlini l’amichevole tra Imoco e Bergamo o quando a primavera le nostre ragazze dell’under 13 e 14 si sono incontrate on-line con le campionesse della Serie A. Tanto altro può nascere in particolare nel contesto degli eventi e della formazione. Sul

Quali sono i punti fondamentali della collaborazione? La collaborazione con Imoco Volley si rinforzerà ulteriormente rispetto a quanto fatto fino

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NEWS

Quali opportunità possono nascere da questo progetto?

Abbiamo chiesto a Marco Neviani, presidente dell’Anderlini e Responsabile dell’Area Sportiva, di raccontarci con le sue parole cosa significa Imoco Volley Center per Anderlini.


Sport

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LO SPORT SALVA LA VITA //

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campo invece l’opportunità, che possiamo anche chiamare sogno, è quella di poter vedere una giovane modenese in serie A con la maglia Imoco.

Imoco è sinonimo di qualità e di alto livello internazionale, Anderlini di qualità a livello giovanile per cui l’affiancamento a Imoco vuol essere un ulteriore attestato di qualità che porti Anderlini ad essere sempre più punto di riferimento assoluto sul territorio del Centro Italia.

Qual è l’importanza di affiancare il proprio brand a quello di Imoco Volley?

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Sport

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IMOCO VOLLEY CENTER //


Sport LE NOTTI MAGICHE ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA

Un percorso iniziato mesi fa, convocazione dopo convocazione, stage dopo stage, passato per il torneo di qualificazione Wevza, approdato sui campi della Slovacchia e dell’Ungheria per Eurovolley 2021. Questa è stata l’estate magica di Linda Manfredini, Irene Mescoli, Dalila Marchesini e Martina Capponcelli, le atlete che hanno

fatto sognare tutta l’Anderlini indossando la maglia azzurra della nazionale per gli Europei Under 16. La delegazione azzurra si è preparata alla quarta edizione dei Campionati Europei Under 16 femminili dopo la medaglia d’oro conquistata nell’edizione 2017 a Sofia e dopo la medaglia d’argento

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LE NOTTI MAGICHE //

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il 23 marzo quando in sei giorni ci siamo preparati per fare la qualificazione all’Europeo con il Torneo Wevza a Chiavenna”.

ottenuta nel 2019 a Trieste. La compagine guidata da D’Aniello, è stata inserita nella Pool ll a Humenne (Slovacchia) e se l’è vista in ordine contro Bulgaria, Serbia, Slovacchia, Romania e Croazia. Nella Pool lsono scese in campo Ungheria, Russia, Turchia, Belgio, Repubblica Ceca e Polonia. Alla vigilia della rassegna continentale under 16, queste le parole del tecnico federale Pasquale D’Aniello: “Ci affacciamo a questo Europeo dopo aver intrapreso una strada un po’ in salita, perché l’attività è stata molto compressa. Abbiamo iniziato a inizio settembre dello scorso anno quando la pandemia si era un po’ rallentata, poi abbiamo ricominciato

“Ritengo che indossare la maglia azzurra sia come indossare una mantella magica, uno se la mette addosso e le proprie potenzialità si quadruplicano in tutto e per tutto. ” Pasquale D’Aniello

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Sull’importanza di indossare la maglia tricolore, “Questa è la quarta nazionale under 16 che mettiamo su e devo dire che la maglia azzurra rappresenta una grande aspirazione per queste ragazze. Fanno veramente tantissimo sia in termini d’impegno in allenamento, che di disponibilità per onorare questa importante maglia. Ritengo che indossare la maglia azzurra sia come indossare una mantella magica, uno se la mette addosso e le proprie potenzialità si quadruplicano in tutto e per tutto. È sempre una bella emozione far mettere la maglia azzurra



LE NOTTI MAGICHE //

Sport

un percorso?

a una ragazza così giovane, l’effetto è davvero entusiasmante”. Anderlini negli anni ha acquisito un po’ di dimestichezza con le convocazioni nazionali, ma contribuire per un terzo alla delegazione ufficiale è tutt’altra cosa. Abbiamo fatto due chiacchiere con Marco Neviani, presidente e responsabile sportivo di Anderlini. Quest’anno è un anno incredibile per alcune atlete Anderlini. È il coronamento di

Qual è l’aspetto più importante di queste esperienze?

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NEWS

Le quattro convocazioni per qualificazione e fase finale del Campionato Europeo sono qualcosa di veramente fantastico. E a queste si uniscono le altre ragazze convocate per gli stage. Un premio per le ragazze stesse, per le loro compagne che quotidianamente si allenano al fianco e per lo staff che sta facendo un lavoro di qualità assoluta.


LE NOTTI MAGICHE //

Sport

Sportivo, educativo, entrambe?

“Che questa esperienza le abbia aiutate a diventare persone di primo livello lasciando loro un’esperienza indimenticabile.” Marco Neviani

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NEWS

Una convocazione in nazionale è un’esperienza a 360 gradi. Dal punto di vista sportivo perchè ti permette un confronto con altre ragazze e con altri paesi, ma anche dal punto di vista educativo, sia emozionale che di crescita personale: in questi periodi di ritiro hanno fatto le atlete a tempo pieno e capito ancora meglio dove può portare la strada verso l’alto livello. E quella strada la potranno percorrere solo continuando ad impegnarsi ma contemporaneamente a divertirsi. Auguriamo a loro il meglio, sperando abbiano nuove opportunità per vestire la maglia azzurra e, se non sarà così, che questa esperienza le abbia comunque aiutate a diventare persone di primo livello lasciandogli un’esperienza indimenticabile.


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Eventi ANDERLINI GEN.Z: SOSTARE I CONFINI DELL’IMMAGINABILE

Non è un mistero che Anderlini abbia la forza di produrre nuovo valore laddove era soli in potenza. Negli ultimi mesi Anderlini ha affrontato un profondo percorso di rebranding, che parte da un lungo processo di riorganizzazione aziendale e arriva con un restyle completo del logo.

spinta anche da una forte necessità legata ad attutire l’effetto Covid, è stata creata una linea di abbigliamento, la prima a marchio Anderlini.

Generazione Z,

questo il nome della linea, è stata presentata il 23 maggio in una maestosa sfilata in una location tutt’altro che comune, i Musei Civici di Modena, al Palazzo dei Musei. La scelta del luogo è

In questo processo di ricostruzione del marchio,

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ANDERLINI GEN.Z //

Eventi

Il mondo dello sport

stata fondamentale per due ragioni: lo cultura, come lo sport, hanno subito fortemente la pandemia, che ha costretto questi settori a rallentare se non addiritutta a interrompere tutte le attività. Inoltre, era necessario creare un ponte tra due mondi: il vecchio e il nuovo, la tradizione e la modernità, la cultura e lo sport. Mondi solo apparentemente lontani, ma indissolubili, che hanno un legame di dipendenza gli uni dagli altri.

- o almeno parte di esso - da anni lavora per emanciparsi ad agenzia educativa, non solo per il bacino di utenza che è in grado di aggregare, ma anche per i valori civili che è capace di trasmettere. La scelta di una location “ambiziosa” come quella dei Musei Civici si interseca esattamente qui: lo sport come cultura.

“Il mondo dello sport da anni lavora per emanciparsi ad agenzia educativa per i valori civili che è capace di trasmettere.” Marco Neviani

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NEWS

A tutto ciò si aggiunge un’altra sfida importante per il mondo



ANDERLINI GEN.Z //

dello sport, che viene mutuata dal mondo imprenditoriale: la necessità di avviare nuovi rami di impresa per garantire sostenibilità economica alle società sportive, indipendentemente dalla forma giuridica che rivestono. In un’epoca in cui il Registro del Terzo Settore diventa operativo e la Riforma dello Sport incombe, il tema della sostenibilità economica diventa urgente e prioritario, nella consapevolezza che il costensto sociale ed economico è in continua evoluzione, a un ritmo più sostenuto che in passato, e che i pilastri su cui fondavano le società sportive non sono più

Eventi

così saldi, gli sponsor.

È quindi necessario

Anderlini ha rotto i paradigmi per la prima volta nel 1997. Forse è il caso di dire, che sono stati rotti nuovamente nel 2021.

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NEWS

accettare la sfida e spostare l’asticella dell’immaginabile un po’ più in là, mettendo in campo creatività e competenza. Sappiamo però che “competenza e professionalità” non sono parole che vanno spesso d’accordo con “sport”, che rimane ancora ancorato ai paradigmi tradizionali di gestione.


Progetti RIPROGETTARE L’IMMAGINE: STORIA DI UN LOGO

utilizzare questo termine per un disegno, per un logo.

Era l’estate del 1985 ed ero a cena in un’antica trattoria del centro di Modena con i vecchi amici e compagni di squadra della Panini Modena: Andrea Nannini, Antonio Barone, Paolo Montorsi, Mimmo Guidotti ed io, Rodolfo “Giobbe” Giovenzana. Quella sera volevo presentare un’idea che frullava nella mente mia e in quella di Andrea da tempo: far nascere a Modena una Scuola di Pallavolo.

Tra un bicchiere di lambrusco e piatti di tortellini, affioravano alla mente i ricordi di tanti anni trascorsi insieme a schiacciare palloni in giro per il mondo. Ci raccontavamo quello che già conoscevamo, ma ci faceva piacere riascoltare i nostri racconti! Intanto il disegno del logo appoggiato sul tavolo sembrava assorbisse i nostri discorsi, le nostre emozioni e d’un tratto quasi si anima, uno di noi lo prende in mano e dice: “MI PIACE!”, gli altri annuiscono e diventa così il LOGO della Scuola di Pallavolo Anderlini.

Per dar ancora più valore all’idea, mi presentai con il logo che avevo disegnato la notte precedente e che avrebbe dovuto rappresentare la Scuola, lo appoggiai sul tavolo. Era un logo che doveva piacere ai bambini, semplice, ma allo stesso tempo gioioso, se si può

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STORIA DI UN LOGO //

Ecco il racconto di Rodolfo Giovenzana, fondatore della Scuola di Pallavolo nel 1985, raccolto in occasione della pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità 2018-2019. Già da prima della sua fondazione è stata riconosciuta l’importanza del brand.

cambiamento di marchio utile a stimolare un mutamento negli atteggiamenti, nelle percezioni e nei comportamenti dei consumatori con l’obiettivo finale di generare una crescita positiva del mercato.

Una caratteristica chiave

L’idea dei brand come

del rebranding aziendale è che si tratta di un mezzo per comunicare agli stakeholder che qualcosa nell’organizzazione è cambiata. I principali driver che portano l’azienda ad adottare una strategie di rebranding, sono decisioni, eventi o processi che causano un cambiamento nella sua struttura, strategia o nelle sue prestazioni di entità sufficiente a suggerire che è necessaria una ridefinizione fondamentale dell’identità aziendale.

asset centrale da cui dipende il successo aziendale è profondamente radicata nella moderna cultura aziendale. Negli ultimi anni però, c’è stato un notevole aumento del numero di aziende che hanno cambiato il loro segno distintivo o la denominazione delle loro organizzazioni. Scegliere quindi di modificare il marchio storico ricominciando da zero e cercando apparentemente di costruire un nuovo simbolo da un giorno all’altro, pare essere in contrasto con gli assiomi fondamentali del marketing. Nel mondo degli affari di oggi, il rebranding può assumere molte forme e non deve essere limitato a circostanze in cui c’è stato solo un cambio di nome. Esso può essere definito come un

Il processo di rebranding si compone di quattro fasi: repositioning, renaming, redesign e relaunch. Cosa vuole quindi trasmettere Anderlini con il nuovo brand: inclusività, forza e solidità. Lo fa

“Cosa vuole quindi trasmettere Anderlini con il nuovo brand: inclusività, forza e solidità.” Federica Stradi

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Progetti



STORIA DI UN LOGO //

attraverso tre elementi: il nome, il carattere utilizzato e la linea del tempo.

ANDERLINI,

non più Scuola di Pallavolo. Il mondo Anderlini negli anni si è evoluto, si è aperto a nuovi servizi, eventi, progetti, formazione, consulenza. La Scuola di Pallavolo è una parte del mondo Anderlini, ancora predominante, ma una parte. Inclusività

IL CARATTERE,

chiaro, marcato, stampatello, non più una scritta a mano da scolaro, che si avvia ad affrontare il mondo. È come essere passati dall’infazia all’età adulta. L’adolescenza è stata affrontata evento dopo evento, logo dopo logo, attività dopo attività, brochure dopo brochure, con la tipicità dell’adolescenza: creativa, confusionaria, esplosiva.

LA LINEA DEL TEMPO, Anderlini dal 1985 poggia

su una linea, che conserisce solidità. Con il nuovo brand la storia non si azzera, la storia di continua. Sono stati 36 anni utili ad arrivare dove si è oggi: lavoro, tradizione, territorio sono le parole chiave della storia di Anderlini. Una palestra lunga 36 anni, dal 1985 appunto.

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Progetti



Servizi CENTRI ESTIVI E CAMP ANDERLINI: LO SPORT AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

La società si evolve e la ricerca di nuove sinergie è la chiave per poter permettere al territorio di poter continuare ad usufruire di servizi che agevolino la vita delle persone. Con questo spirito nascono i Centri Estivi Anderlini, oltre 20 anni fa.

e allo sviluppo del servizio estivo dedicato a bambini e ragazzi, andando sempre più in una direzione di professionalità e qualità, senza rinunciare al puro divertimento e allo sport. Elisa Pedroni, responsabile dell’Area Servizi, Ricerca e Sviluppo, ci guida nei perché delle ultime scelte stra-

Vent’anni di storia che hanno contribuito alla crescita

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LO SPORT A SERVIZIO DEL TERRITORIO //

tegiche fatte da Anderlini in materia.

quali entrambi i Centri estivi si sono sempre ispirati e di elaborare una progettazione condivisa senza rinunciare alla programmazione peculiare di ciascun servizio sulla base delle caratteristiche del proprio territorio e dei bisogni delle famiglie.

centri estistato fatto uniformare autentiche

Anderlini vanta un’esperienza ventennale nell’organizzazione e gestione di centri estivi a Modena e a Serramazzoni. Si tratta di due territori chiaramente diversi ma che offrono molteplici opportunità. Per questo motivo, negli anni, le due realtà hanno sviluppato entrambe una ricca programmazione ma una progettualità apparentemente differente. A livello organizzativo si è creato un gruppo di coordinamento dei centri estivi che comprende sia le figure dei coordinatori responsabili dei servizi che quelle di supporto amministrativo-gestionale della segreteria generale. Creare il gruppo di coordinamento dei centri estivi ha permesso di fare emergere i punti in comune a partire dai valori e i principi ai

Qual è l’importanza di sviluppare servizi di conciliazione per le famiglie? Il Centro Estivo Anderlini mette al centro innanzitutto i bambini e le bambine con i loro bisogni e i loro desideri ed è, di fatto, un servizio che agevola anche la gestione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie. La possibilità di scegliere la modalità di frequenza più adeguata alle necessità famigliari (tempo pieno, part time e pranzo, part time) garantisce a tutti i genitori degli iscritti di avere la risposta più adeguata ai propri bisogni, contando su un luogo protetto e sicuro nel quale fare trascorre il tempo estivo ai propri figli/e attraverso proposte strutturate e adeguate alla fascia di età.

“Il Centro Estivo Anderlini mette al centro innanzitutto i bambini e le bambine con i loro bisogni e i loro desideri ” Elisa Pedroni

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NEWS

Una società due vi: che lavoro è quest’anno per pur mantenendo le due anime?

Servizi


LO SPORT A SERVIZIO DEL TERRITORIO //

Servizi

Gioco, esperienza, sport, cura, educazione, sicurezza, autonomia, divertimento.

I soggiorni vacanze sono una grande occasione nel percorso di crescita personale. Lo sono sempre stati ma, nel momento storico che stiamo vivendo, dove le occasioni di socialità sono fortemente diminuite, creando in alcuni casi preoccupanti situazioni di autoisolamento, possono rappresentare un’esperienza straordinaria. A prescindere dall’oppor-

L’estate Anderlini però va oltre, talvolta valicando i confini provinciali. In questo la fa da maestro il Volley Camp, l’offerta estiva residenziale che Anderlini propone a ragazzi e ragazze di elementari, medie e superiori dal 1997.

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NEWS

Elisa, come vedi i soggiorni estivi come il nostro dopo un anno duro come quello passato?

Quali sono le parole chiave del nostro centro estivo?


LO SPORT A SERVIZIO DEL TERRITORIO //

tunità di crescita tecnica, offerta soprattutto agli Anderlini Special Camp, grazie al coinvolgimento dei nostri tecnici e di importanti ospiti, i soggiorni estivi rappresentano le prime occasioni, lontano dal “nido” della propria casa e dagli affetti più cari, nelle quali sperimentare, nell’infanzia, un primo distacco dalle figure genitoriali e, in adolescenza, il desiderio di indipendenza.

Servizi

Pensando al futuro, quali sono le opportunità da sviluppare?

Potete ritenervi soddisfatti dei risultati raggiunti? I numeri degli iscritti ai nostri Camp ci rendono orgogliosi e confermano l’elevato interesse verso le nostre proposte da parte di giovani atleti e atlete in tutta Italia. La vera soddisfazione, però, non dipende tanto dai numeri di iscritti ma dai riscontri positivi manifestati dai ragazzi stessi e dalle loro famiglie.

“Nel momento storico che stiamo vivendo, dove le occasioni di socialità sono fortemente diminuite, possono rappresentare un’esperienza straordinaria.” Elisa Pedroni

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NEWS

In futuro continueremo a proporre il doppio percorso: quello dedicato ai più piccoli, Anderlini Classic e Kids Camp, in montagna e al mare, e quello dedicato alla specializzazione tecnica, gli Anderlini Special Camp. In entrambe le proposte, oltre al divertimento e a tanta pallavolo, ci piacerebbe ampliare le occasioni di esplorazione e conoscenza del territorio nel quale saremo ospitati, convinti che la scoperta e il viaggio siano due elementi importanti da far vivere alle nuove generazioni. Non mancherà la consueta attenzione verso l’aspetto educativo di queste esperienze, prime occasioni nelle quali si sperimenta il vivere in comunità e il rispetto delle regole della vita comune.


Risorse SPORT E CONTRATTO DI LAVORO: COSA ABBIAMO A DISPOSIZIONE

Eppure il “mondo” dello sport è a pieno ti-

Lo sport svolge un ruolo sociale fondamentale, in quanto rappresenta uno strumento di educazione e uno straordinario catalizzatore di valori universali positivi. Lo sport nella percezione diffusa può essere tante cose. Spesso lo si riconduce e lo si descrive come passione, competizione, benessere fisico, divertimento, disciplina, educazione, ma molto raramente viene considerato un lavoro.

tolo un settore produttivo del nostro Paese, non solo per la grande quantità di capitali che fa muovere ma anche per i suoi livelli occupazionali. Il numero di “addetti” infatti supera il milione, ma se dovessimo sostituire la parola con lavoratori, scopriremmo che questi non arrivano neanche a 100.000 e che tutti gli altri vengono definiti

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SPORT E CONTRATTO DI LAVORO //

“volontari”. In sostanza si deve convenire sul fatto che lo Sport non è più, come è stato nei decenni passati, solo un ambito tipico e limitato - per lo più agli interessati all’attività agonistica, professionistica e non - ma ha assunto un carattere sociale molto più vasto e pervasivo, con conseguenze importanti per tutta la vita economica e sociale del nostro paese.

Risorse

pri collaboratori, a partire dalla stagione sportiva 2020/2021 ha deciso di adottare per i propri dipendenti il CCNL degli impianti e delle attività sportive profit e no profit. Il contratto degli impianti sportivi nel rispetto di quanto previsto dalla legge 23.3.81 n.91 si pone l’obiettivo, di rappresentare tutto il mondo dello sport non professionistico non più inteso in modo restrittivo come mera rappresentanza degli interessi delle imprese del comparto, ma come espressione della rappresentanza dei variegato ambito sportivo costituito dalla presenza del settore profit (con fine di lucro) e del no-profit (senza fini di lucro), che trova il naturale elemento di congiunzione nel nuovo organismo di rappresentanza datoriale costituito dalia Confederazione dello Sport. Tale formula associativa dà un effettivo valore aggiunto alla rappresentanza del settore perché ha l’obiettivo, nel suo essere complementare, di interpretare tutte le istanze del movimento sportivo in stretta sinergia con il CONI.

Proprio a partire dalla consapevolezza che lo sport è anche e soprattutto opportunità di lavoro, dal 2015 le principali sigle sindacali e la Confederazione Italiana dello Sport- Confcommercio imprese per l’Italia (socio di Attività Sportive Confederate Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) hanno stipulato il CCN Impianti e attività sportive profit e no profit, con l’obbiettivo di dare a tutti i lavoratori dello sport uno strumento utile e funzionale allo sviluppo ed al rafforzamento di attività associative e imprenditoriali virtuose, capaci di trainare una sana occupazione. Anderlini, che da sempre si pone l’obiettivo di creare opportunità lavorative per i pro-

“Il numero di “addetti” infatti supera il milione, ma se dovessimo sostituire la parola con lavoratori, scopriremmo che questi non arrivano neanche a 100.000.” Cristina Cavani

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Risulta inoltre evidente che di


SPORT E CONTRATTO DI LAVORO //

Risorse

relazioni sindacali.

fronte ad un tradizionale sistema di tutele e di diritti riscontrabile in un corpo contrattuale di normale applicazione nel mondo sportivo si innestano questioni, problematiche e soprattutto opportunità fino ad oggi non tenute in considerazione e che questa proposta contrattuale prova ad affrontare.

Questa proposta contrattuale prova a rispondere alle reali peculiarità del mondo sportivo: il suo ordinamento (con tutte le sue peculiarità), le normative specifiche, le agevolazioni sportive, le leggi regionali dello sport, la stagionalità del settore per specifiche realtà, la particolare configurazione della classificazione del personale, il sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi SNAQ, la mappatura ISFOL dei profili professionali relativi al processo di attività sportive.

Difatti l’attrattività di un contratto e di conseguenza la sua applicabilità, è direttamente proporzionale alla capacità di intercettare i cosiddetti bisogni dei destinatari finali siano essi datori di lavoro che lavoratori ovvero di tutti gli stakeholders, per realizzare uno strumento realmente fruibile e in grado di rispondere alle reali esigenze operative di dare risposte dinamiche e perfettamente coerenti agli interessi delle Parti, attraverso un nuovo modello di

Il contratto Impianti

NEWS

in buona sostanza prova a regolamentare anche il sistema sportivo con una identificazione delle figure professionali connesse alle attività sportive, intese in senso tecnico, che

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SPORT E CONTRATTO DI LAVORO //

Risorse

nitaria integrativa a far data dal 1° luglio 2016 mentre nell’ambito lavorativo offre una gestione più flessibile e dinamica del personale che ricomprende peculiarità professionali emergenti in relazione ai processi di trasformazione e innovazione tecnologica. Il contratto contempla inoltre l’istituzione dell’osservatorio nazionale e la costituzione dell’Ente Bilaterale di settore che svolge anche le funzioni previste in materia di apprendistato. Inoltre il contratto fissa in 40 ore settimanali la durata normale del lavoro distribuito su 5 o 6 giorni lavorativi con la possibilità di istituire la banca delle ore.

possano dare indicazioni applicative anche per la formazione, aggiornamento e certificazione dei tecnici che operano nel sistema sportivo italiano. Si tratta di un complesso contrattuale “originale” che coglie l’opportunità di realizzare un sistema normativo duale che in modo armonico, ma al tempo stesso rispettoso delle specificità, dia risposte contrattuali economiche e normative al comparto sportivo profit e no-profit, che coniughi il sistema classificatorio nazionale inerente l’area sportiva, con particolare riferimento ai tecnici sportivi (SNAQ), definibili come operatori sportivi, con le altre figure funzionali all’ambito sportivo cioè di quei profili tipici del settore, ma anche riconducibili a matrici professionali più tradizionali.

nel 2018 è in fase di rinnovo e speriamo che anche l’attuale discussione sui decreti attuattivi della riforma dello sport porti ad ulteriore miglioramento delle condizioni di tutti i lavoratori.

Oltre alla particolare classificazione del personale tra i punti qualificanti il contratto in ambito di welfare vede l’assistenza sa-

Dall’altra parte per raggiungere

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NEWS

Il contratto scaduto


SPORT E CONTRATTO DI LAVORO //

l’obiettivo di una vera regolamentazione del lavoro sportivo, le forze in campo in questo momento sono molte e spesso contrapposte. È fondamentale da parte di tutte le forze in campo guardare con lungimiranza a un settore che potrebbe dare una spinta all’economia del Paese e dare opportunità occupazionali di qualità a molti giovani e meno giovani.

Risorse

le direttive europee, del Libro Bianco ecc, chiedersi non solo cosa si può fare per il mondo sportivo, ma quanto il mondo sportivo può fare per la collettività se giustamente valorizzato. D’altro canto, quello dello sport è un mondo a parte che progressivamente sta tentando di uniformare i propri comportamenti a quelli del resto del mondo, chissà che non ne abbia anche qualche vantaggio.

La società italiana

“La società italiana dovrebbe, facendo tesoro delle direttive europee, del Libro Bianco, chiedersi non solo cosa si può fare per il mondo sportivo, ma quanto il mondo sportivo può fare per la collettività se giustamente valorizzato.” Cristina Cavani

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NEWS

dovrebbe, facendo tesoro del-



Storie

IO CHE NELLA PALLAVOLO CI CREDO

Alberto Bigarelli e Michele Serenari raccontano il loro ultimo anno in palestra

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IO CHE NELLA PALLAVOLO CI CREDO //

Alberto Bigarelli, da piccolo atleta del minivolley ad allenatore di una delle formazioni più importanti dell’Anderlini, passando per diverse esperienze a livello nazionale e internazionale. Non si può certo dire che questo ragazzo non abbia deciso di dedicate e investire la sua vita nella pallavolo.

Storie

Campione d’Italia di Beach Volley Under 21, e proprio in questa specialità che ha partecipato nello stesso anno agli Europei di Kos. Nella stagione 2010/2011 fa il suo esordio in Serie A con Casa Modena in occasione delle finali scudetto, accanto ad illustri colleghi del calibro di Bruninho, Angel Dennis e Dick Kooy, al servizio di Silvano Prandi. L’anno successivo passa in Serie A2 alla Edilesse Conad Reggio Emilia, per poi trasferisti a Crema in B1 e di nuovo a Reggio Emilia in B2.

NEWS

Classe 1990, Bigarelli è cresciuto pallavolisticamente nel settore giovanile della Scuola di Pallavolo Anderlini e Pallavolo Modena. Nel 2009 è

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IO CHE NELLA PALLAVOLO CI CREDO //

Storie

Alberto, come vedi la pallavolo nella tua vita?

Tu sei uno studioso della pallavolo? Perché hai scelto questo approccio?

La pallavolo è sempre stata al centro della mia vita fin da piccolino. Le mie sorelle hanno sempre giocato e con i miei genitori ci siamo fatti ogni palestra e palazzetto d’Italia. Ho avuto la fortuna di crescere dentro le mura del Palanderlini e del

Sono un pò stacanovista. Per diventare un grande allenatore non basta aver giocato ad un buon livello in passato o magari guardare le partite in TV ma credo sia molto importante aggiornarsi giorno dopo giorno. Ci deve essere tanto studio

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NEWS

Palapanini per poi continuare la mia carriera da giocatore tra serie A e serie B girando da Nord a Sud. Un vero onore. Ora è da qualche anno che mi sono “lanciato” in un nuovo percorso, in una nuova carriera da allenatore nel volley femminile per raggiungere nuovi obiettivi e grandi traguardi.

Nel 2014 milita nelle fila dell’Hydra Volley Latina di B1. Nelle ultime stagioni sportive ha calcato i parquet del Volley Castelfranco e Top Team Mantova. Ritornato nei ranghi Anderlini per la stagione 2019/2020 come giocatore, resta come allenatore del settore femminile eccellenza, dopo aver appeso le scarpette al chiodo.



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STORIE DI SOPRAVVISSUTI DELLO SPORT //

graziare la società che mi ha permesso di dare sempre una certa continuità al lavoro in palestra nel massimo rispetto di ogni restrizione anche nei momenti più difficili. Ho imparato tanto da una stagione come questa. Ci sono stati dei momenti nei quali il rapporto umano con le mie giocatrici veniva prima dell’aspetto tecnico; abbiamo focalizzato l’attenzione sull’importanza del gruppo. Aiutandoci, confrontandoci e

Come sei riuscito/a a mantenere la concentrazione in un anno come questo, a intermittenza? È stato un anno molto lungo e faticoso. Sicuramente devo rin-

“Per diventare un grande allenatore non basta aver giocato ad un buon livello. Ci deve essere tanto studio dietro, sia tecnico che mentale.” Alberto Bigarelli

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dietro, sia tecnico che mentale. Sicuramente chi entra in camera mia non troverà i più grandi romanzi di sempre ma troverà una sfilza di libri di volley. Non chiedetemi infatti quale è il mio libro preferito.

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STORIE DI SOPRAVVISSUTI DELLO SPORT //

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Ogni giorno è stata una soddisfazione. Questa pandemia ci ha insegnato tanto. Vivere l’oggi senza programmare il domani ci ha permesso di allenarci ogni giorno come se fosse l’ultimo allenamento. Vedere le ragazze mai fuori posto e pedalare sempre verso lo stesso obiettivo per me è stata una delle più grandi soddisfazioni. Un’altra bella gioia per me, per lo staff e per tutto il mondo Anderlini è l’esperienza in maglia azzurra che stanno vivendo le nostre quattro 2006 Linda, Irene, Dalila e Martina. Un sogno per loro che si avvera grazie anche al contributo della squadra, delle loro compagne di sempre che le hanno accompagnate in questa meravigliosa esperienza.

dandoci sempre degli obiettivi giorno dopo giorno, lo stimolo non è mai mancato e in anno e mezzo come questo... è senza dubbio la mia vittoria più grande. Sei soddisfatto/a di come è andata la stagione? Sono molto contento del nostro percorso. Ora inizia sia per il gruppo Under 17 che Under 15 il momento più caldo e importante della stagione. Al momento abbiamo raggiunto ogni obiettivo che ci siamo prefissati in precedenza. Arriviamo ai prossimi appuntamenti con tanta voglia di scendere in campo e molto motivati. Il lavoro di 10 mesi svolto in palestra si inizia a sentire sulle gambe ma allo stesso tempo c’è tantissima voglia di abbracciarsi in campo che non ha prezzo. Siamo pronti!*

Qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare (dentro e fuori la palestra)?

Qual è la soddisfazione più grande che hai avuto quest’anno?

“Vivere l’oggi senza programmare il domani ci ha permesso di allenarci ogni giorno come se fosse l’ultimo allenamento. ” Alberto Bigarelli

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Per un allenatore ogni giorno è una sfida. La pallavolo è la mia più grande sfida, bella da morire ma allo stesso tempo deli-


STORIE DI SOPRAVVISSUTI DELLO SPORT //

cata. Quando vedi nelle tue ragazze che hanno in testa il tuo concetto di etica del lavoro hai vinto. Ma la sfida più grande in assoluto è far pensare alle tue giocatrici con il Noi e non con

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l’Io. Io ci credo molto a questo, ci sarò riuscito? Non lo so, spero di sì.

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* questa intervista è stata fatta prima della partenza per le Finali Nazionali Giovanili Crai Under 17 e Under 15

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IO CHE NELLA PALLAVOLO CI CREDO //

Dopo aver letto le parole di un allenatore, saltiamo dall’altra parte della barricata, per capire il punto di vista di chi scende in campo e ha la responsabilità finale di quelle palle che tanto posso costruire come distruggere.

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portante è stata ricordarsi sempre quali fossero gli obiettivi della stagione, parlandone sia tra compagni che nei discorsi fatti dagli allenatori, per riuscire comunque a rimanere lì con la testa, migliorare ed essere pronti una volta ricominciate le attività.

Michele Serenari, schiacciatore classe 2004, arrivato all’inizio della stagione 2020-2021 dallo Zinella Bologna, con la quale ha collezionato un titolo regionale Under 16 nel 2019 proprio ai danni della Scuola di Pallavolo Anderlini.

La stagione 2020-2021 per il gruppo squadra Under 17 è iniziata prestissimo, vista la grande voglia dei ragazzi di entrare in palestra dopo il lunghissimo stop del lockdown nazionale che abbiamo vissuto. Se all’inizio l’entusiasmo era “alle stelle” per il nuovo gruppo formato, gruppo molto competitivo, e per la speranza di poter vivere una stagione normale, ben presto il gruppo si è dovuto scontrare con la realtà che tutti quanti conosciamo.

Giocatore della tecnica sopraffina, perfezionista e instancabile lavoratore che tra i 2004 e i 2005 dell’Anderlini ha trovato la sua dimensione. Come sei riuscito/a a mantenere la concentrazione in un anno come questo, a intermittenza? La concentrazione è stata soprattutto difficile da mantenere a causa della mancanza di partite e quindi di stimoli per più di metà anno, quindi la cosa im-

“Ricordarsi sempre quali fossero gli obiettivi della stagione, rimanere lì con la testa, migliorare ed essere pronti una volta ricominciate le attività.” Michele Serenari

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Il campionato è iniziato a ufficialmente a febbraio, ma è stato bruscamente interrotto dalle continue quarantene preventive legate ai contatti scolastici dei ragazzi e, di fatto, fino ad aprile non hanno preso il via


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con fluidità le gare in calendario. In un mese e mezzo si sono dovute disputare tutte le gare del girone Under 17 e le gare della Coppa Italia di Serie D.

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sostanza un modo per giocare più partite col gruppo della 17, quindi non aveva grande importanza il risultato i sé. Nel campionato Under invece tutto sommato è andata bene anche se ovviamente rimane un po’ di amarezza per il finale da secondo posto in regionale.

Sei soddisfatto/a di come è andata la stagione? La stagione nel campionato di serie è stata un po’ al di sotto di come secondo me avremmo potuto fare sia come gioco che come risultato, di conseguenza. Comunque per noi era in

Qual è la soddisfazione più grande che hai avuto quest’anno?

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La soddisfazione più grande è

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scuola e sport?

stata probabilmente la crescita personale che sono riuscito ad ottenere nella fase finale dell’anno, dopo un inizio che non è stato così facile e immediato arrivando da un’altra società (non come gruppo, col quale mi sono trovato bene da subito, ma proprio come nuovo ambiente, stile di gioco e modo di allenarsi). Ovviamente rimane anche la soddisfazione di aver giocato un’altra finale regionale, nonostante il non aver avuto la possibilità di qualificarsi per le finali nazionali.

Conciliare scuola e sport è in gran parte una questione di sapersi organizzare con impegni e orari, soprattutto nel mio caso dato che vivendo in un’altra città, tra treni e passaggi in macchina o col pulmino della società, impiego gran parte dei miei pomeriggi di allenamento già solo coi viaggi di andata e ritorno ai quali si aggiungono ovviamente 2/2.30 ore di allenamento. Quindi in sostanza bisogna saper accelerare un po’ tempi dello studio, che per alcuni all’inizio può essere

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Come sei riuscito/a a conciliare

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complicato, ma col tempo ci si abitua.

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sicuramente un anno facile dal punto di vista mentale. Passare intere settimane solo tra casa e allenamento (noi che tra l’altro abbiamo avuto la fortuna di non esserci mai fermati quest’anno, mentre molti altri erano a casa senza la possibilitàdi allenarsi) a causa delle continue chiusure è stato molto complicato a volte e io credo di averne risentito anche in campo in alcune occasioni.

Andrea Sassi, allenatore di Michele, si sbilancia a dare alcune chiavi di lettura della stagione conclusa, È stato tutto molto lungo, abbiamo provato a dare ai ragazzi quei momenti di socialità che all’esterno non potevano trovare, facendo insieme ciò che più ci piace. Il contesto esterno però non ci ha permesso di vivere con piena serenità ognuno dei momenti passati assieme, per tutti ci sono stati alti bassi. Solo quando è iniziato il campionato l’obiettivo comune ci ha dato nuova forza, tant’è che, nonostante il grosso del lavoro fosse stato fatto nei mesi precendeti, nell’ultimo mese la squadra ha trovato il suo gioco migliore e imsingoli hanno saputo dare il loro meglio, tanto da tenere testa a ravenna in finale regionale.

Continua Andrea Sassi, A loro va il merito di essersi sempre presentati a testa alta in palestra, anche in un momento difficile come quello che abbiamo e che stiamo passando, lasciando fuori i problemi che la condizione esterna ha amplificato per ognuno di noi. Sono stati all’altezza di una richiesta di impegno e di professionalità altissima in ogni momento della stagione, sopportando un allenatore dalle molte pretese, tra le altre anche quella che siano ragazzi migliori del sedicenne-diciasettenne medio. E giorno dopo giorno hanno dimostrato di sapere essere, piuttosto che apparire.

Michele, qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare (dentro e fuori la palestra)?

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La sfida più grande per me è stata probabilmente fuori dalla palestra, perché non è stato

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Rubriche SOPRAVVIVERE ALL’ESTATE di Chiara Mezzetti - Biologa Nutrizionista www.chiaramezzetti.it

Dopo una stagione buia e fredda in cui abbiamo cercato di affogare la tristezza nel cibo senza curarci degli effetto che poteva avere sulla nostra salute, ci ritroviamo spesso pieni di buoni propositi in primavera a fare sport e mangiare con attenzione ed equilibrio. Spesso però, quando arriva l’estate ci abbandoniamo alla voglia di vivere le vacanze in libertà e allegria scambiando le buone abitudini per uno stile di vita monache e sacrificato che ci sta stretto. Così arrivano gli aperitivi, le grigliate, i gelati dopo cena…perdiamo un po’ il controllo e gettiamo alle ortiche il buon lavoro svol-

to in inverno. Non è necessario rinchiudersi in clausura ma se riusciamo a seguire alcuni buoni consigli ne usciremo comunque in forma e in buona salute. Prima di tutto continuiamo a svolgere l’attività fisica che ci fa stare bene e se la scusa è il caldo torrido mettiamo in atto alcuni stratagemmi che possono rivelarsi vitali: • Cerchiamo di uscire a piedi o in bici nelle primissime ore della giornata ancor prima di colazione e del lavoro in modo da sfruttare le ore più fresche

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• Se proprio non possiamo resistere al caldo sulle strade optiamo per il nuoto o la ginnastica in acqua che saranno certamente più rinfrescanti • Approfittiamo dei giorni liberi per fare trekking in montagna o nei boschi dove la temperatura sarà certamente più gradevole e accettabile A tavola poi non abbandoniamo le sane abitudini. Prima di tutto non dimentichiamo la colazione, in estate può diventare più fresca con yogurt e frutta, o con tisane fredde e formaggi freschi o ancora avocado e salmone. Per i più


NUTRIZIONE //

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pigri che si alzano a ridosso del pranzo sarà un’ottima idea un brunch con frutta secca e fresca, fette integrali, uova sode, ricotta e miele o anche i gusti della vecchia tradizione come l’erbazzone. Per chi pranza sulla spiaggia è sufficiente un’insalata mista con del pesce fresco, se invece scarpinate sulle cime un panino di segale con speck e zucchine oppure formaggio e o pomodori. La sera fatevi tentare dell’aperitivo solo un paio di volte alla settimana, e a cena cercate di sperimentare la cucina locale, se vi ospita una regione costiera approfittate del pesce fresco, in montagna potete provare la carne allevata al pascolo o le zuppe contadine. Non esagerate mai con l’alcol ma assaggiate i prodotti locali di qualità. Fatevi tentare dai dolci soprattutto a colazione, se però vi capita anche in altre occasioni abbandonate i sensi di colpa e godetevela, vorrà dire che l’indomani farete un po’ di sport in più.

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Godetevi l’estate e riposatevi passate il tempo con le persone care e ricaricate le pile in vista dell’autunno.

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Rubriche TERZO SETTORE: MODIFICA DEGLI STATUTI PROROGATA AL 31 MAGGIO 2022 di Movida -Sport and Non Profit Consulting www.movidastudio.it www.tuttononprofit.com

Con l’entrata in vigore del D.L. n. 77/2021, slitta al 31 maggio 2022 il termine per la modifica degli statuti con “regime alleggerito” da parte dei futuri aspiranti Enti del Terzo Settore. Recentemente prorogato al 31 maggio appena trascorso dal Decreto Sostegni, l’ennesimo nuovo termine è stato fissato al 31 maggio 2022, con-

cedendo ulteriori dodici mesi aggiuntivi alle associazioni che intendono modificare i propri statuti per adeguarsi alle disposizioni del D. Lgs. n. 117/2017, ai fini dell’iscrizione all’istituendo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, del quale è stato firmato il Decreto, sono definite da tempo le modalità di iscrizione ma ancora, ad oggi, non esiste

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nella forma. 31 maggio 2022: nuovo termine per gli adeguamenti degli statuti con “regime alleggerito” Secondo quanto stabilito dall’articolo 101 comma 2 del Codice del Terzo Settore, entro il 31 maggio 2022 Onlus, Organizzazioni di Volontariato


ed Associazioni di Promozione Sociale avranno la facoltà di “modificare i propri statuti”, avvalendosi di modalità e maggioranze proprie dell’assemblea ordinaria, per adeguarli alle previsioni inderogabili del Codice o per “introdurre clausole che escludono l’applicazione di nuove disposizioni derogabili mediante specifica clausola statutaria”. Fermo restando l’applicazione delle norme “ai fini e per gli effetti derivanti dall’iscrizione” nei rispettivi registri sino al momento di operatività del Registro Unico, è bene tenere presente che tale proroga sembrerebbe non riguardarne l’entrata in funzione, prevista indicativamente per settembre, anche se l’incertezza che caratterizza la Riforma (del 2017!) non lascia spazio a molte sicurezze.

promozione sociale esistenti al giorno antecedente” la sua operatività. Ricevute le informazioni, infatti, gli Uffici competenti avranno centottanta giorni di tempo per richiedere eventuali elementi “o documenti mancanti”, verificando “la sussistenza dei requisiti per l’iscrizione”. È evidente che, ricorrendone i presupposti entro il nuovo termine, gli stessi Enti potranno beneficiare del “regime alleggerito” anche qualora, in esito alla trasmigrazione nel RUNTS ex art. 54 del D. Lgs. n. 117/2017, quest’ultimo dovesse concedere il consueto termine di sessanta giorni funzionali ad adeguare gli statuti alle previsioni inderogabili del Codice, posto che in caso contrario, l’iscrizione risulterà sospesa fino alla ricezione delle integrazioni.

Decreto semplificazioni e adeguamenti statutari ETS: regime alleggerito anche in caso di modifiche successive entro il 31 maggio 2022

ONLUS, APS e ODV: quando è prevista la trasmigrazione al RUNTS?

Con il D. M. 106 del 15 settembre 2020 sono stati definiti la procedura ed i documenti da presentare per iscriversi al RUNTS, ivi incluse le modalità con cui “gli enti pubblici territoriali provvedono a comunicare al Registro unico nazionale del Terzo settore i dati in loro possesso degli enti già iscritti nei registri speciali delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di

Secondo quanto previsto dall’art. 30 del Decreto Ministeriale n. 106/2020 in riferimento alle Associazioni di Promozione sociale ed alle Organizzazioni di Volontariato, “l’Ufficio di livello dirigenziale generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali presso cui è istituito l’Ufficio statale del RUNTS” stabilisce il termine di avvio del “processo di trasferimento al RUNTS dei dati relativi agli enti” iscritti nei rispettivi registri, tenuto conto

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SPORT E NON PROFIT //


SPORT E NON PROFIT //

Modifiche statutarie nelle more dell’istituzione del Registro Unico Tenuto conto dell’importanza

del processo di adeguamento, ci si augura che in attesa dell’istituzione del RUNTS ed in virtù dell’ennesima proroga concessa, il tempo a disposizione possa essere utilizzato per definire e pubblicare i decreti attuativi mancanti, garantendo un po’ di quella “certezza” indispensabile al fine di poter programmare il futuro, per tutti. Per ulteriori richieste specifiche e/o di approfondimento, si precisa che il presente articolo è stato predisposto a cura di: Dott. Stefano Bertoletti Dott. Alberto Gambone In un mondo sempre più “social” MOVIDA resta al passo

con i tempi, motivo per cui ci potete seguire su tutti i social network ai nostri account ufficiali: Facebook (Movida Studio), Twitter (Movida Studio), Instagram (Movida Studio), Linkedin (MOVIDA SRL) e YouTube (MOVIDA SRL). Per approfondire ulteriormente consultate i nostri E-Book, le Guide ed iscrivetevi alla newsletter (che tratta di temi fiscali, gestionali, amministrativi e giuridici per SSD, ASD, ETS, ODV ed APS) attraverso il nostro blog di approfondimento www.tuttononprofit. com ed il nostro sito web istituzionale www.movidastudio. it.

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dello “stadio di realizzazione del sistema telematico”. Gli Uffici regionali e provinciali saranno dunque tenuti ad adempiere entro i successivi novanta giorni. Il termine di cui all’articolo 30 vale anche per le ONLUS, fermo restando che Agenzia delle Entrate è tenuta a comunicare al RUNTS “i dati e le informazioni relativi agli enti iscritti nell’anagrafe delle Onlus, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460”.

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