Touring 07-08/2023 - italiano

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TCS SEZIONE TICINO

o o to e ss o e gior o co i pro essio isti di TCS S i evra #7/8 |luglio / agosto 2023|Fr. 4.50 ELETTROMOBILITÀ Traguardo 2035, occorrono molti punti di ricarica per arrivarci | MICROLINO La piccola sarà l’autovettura del futuro | IRLANDA Giardini da scoprire sull’isola verde
ANNO DI NOMINE STATUTARIE PAGINA 60 STORIE DI AUTOMOBILISMO REGIONALE PAGINA 64 PROMOZIONE CINEMA ESTIVO PAGINA 65

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Uno sguardo dietro le quinte della TCS Swiss Ambulance Rescue (TCS SAR) p. 10 . È stupefacente vedere in azione i soccorritori impegnati ad effettuare trasporti sanitari e interventi d’emergenza. Un settore importante che il TCS svilupperà ulteriormente. Per quanto piccola, la Microlino p. 36 se la cava alla grande nel suo habitat urbano. Costruita dalla svizzera Micro, ha due posti ed offre spazio sufficiente per gli acquisti e spostamenti quotidiani. Una sinfonia di colori sull’isola di Smeraldo: il West Cork Garden Trail p.46 nel sud-ovest dell’Irlanda è un itinerario che porta alla scoperta di numerose tenute eleganti. I giardini sapientemente progettati ospitano tesori e delizie floreali, che affascineranno non soltanto gli amanti delle piante.

p. 33

Il TCS ha messo a confronto nove mountainbike elettriche, rilevandone punti di forza e debolezze. Per alcune l’autonomia lascia a desiderare.

TCS Sezione Ticino

60 Assemblea dei Delegati: anno di nomine statutarie

61 Offerta estiva Centro tecnico

62 Eventi di mobilità lenta TCS

63 Ciclismo: Gasperini ci racconta il Giro-E

64 Storie di gare automobilistiche regionali

65 Promozione Cinema estivo

66 Offerta Telepass

Entro il 2035 la Svizzera necessiterà di fino a 84 mila punti di ricarica pubblici per le auto elettriche. Pagina 20 Secondo le statistiche, gli svizzeri trascorrono in media esattamente 80,2 minuti nel traffico. Pagina
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L’edizione in cifre Nel 2022 il TCS è intervenuto 355 000 volte per aiutare i soci in panne o coinvolti in un incidente. Pagina 24
Benvenuti
Copertina: Stéphanie Henry e Alain Radaelli, TCS Swiss Ambulance Rescue Ginevra, foto: Olivier Vogelsang
3 luglio / agosto 2023
Ralph Wagner

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la sTATISTIca

Dove vanno i confederati quando

vogliono fare attività fisica

Luoghi di sport e infrastrutture utilizzati negli ultimi 12 mesi (in % della popolazione residente in Svizzera dai15 anni d’età)

Qua e là

Pizzicando nella mobilità

la domanda

TCS Kids Help, la sicurezza al polso

Talora basta distogliere lo sguardo un solo secondo ed ecco che il bambino s’allontana senza lasciar traccia. un incubo per ogni genitore, che succeda a casa o in viaggio. In questi frangenti è rassicurante sapere che il bambino ha addosso qualcosa che gli consente di farsi facilmente riconoscere: sul braccialetto TCS Kids elp è inciso il suo nome e numero identificativo nessun chip GPS e il numero d’emergenza del TCS. Chi trova il bambino smarrito può contattare un collaboratore del TCS il quale avvertirà immediatamente i parenti. I titolari di TCS Societariato Famiglia ricevono gratuitamente un braccialetto per ogni figlio registrato, nei colori blu, viola o giallo. tcs.ch/kidshelp

? e est t e e o to e o t e o Risposta corretta: a) La ThrustSSC ha stabilito il record di velocità terrestre il 15 ottobre 1997 nel deserto Black Rock (Nevada, USA). Con 603 km/h il SCMaglev è il treno più rapido al mondo. Mentre il monopattino può raggiungere i 100 km/h, velocità proibita su suolo pubblico in Svizzera. a) L’auto ThrustSSC b) Il treno SCMaglev d) Il monopattino Dualtron Thunder 2
Fonte: rapporto di ricerca «Sport Schweiz light 2022», Osservatorio svizzero dello sport
nella natura scilift e impianti di risalita piscine all‘aperto 68% 49% 46% 30% 26% a casa sentieri escursionistici
5 luglio / agosto 2023
Gil Butty

La cifra

milioni, tanti i titolari di una licenza di condurre in Svizzera. Ora quella svizzera cambia design e sarà prodotta su mandato dall’impresa austriaca specializzata Exceet Card. La nuova patente contiene diversi elementi anticontraffazione conformi ai più elevati standard internazionali: stampa UV sul fronte e sul retro e immagine variabile dinamica. È rilasciata da aprile.

In pillole

Les Rangiers, sfida all’ultima curva

La 78a edizione della corsa

St-Ursanne–Les Rangiers avrà luogo dal 19 al 20 agosto. Unica tappa svizzera del campionato europeo della montagna, attirerà di nuovo oltre 200 piloti nel Giura, in primis l’italiano Christian Merli difensore del record.

I soci del TCS beneficiano di prezzo preferenziale di 10 franchi per due giorni. rangiers.ch

Mobilità condivisa, dite la vostra!

Per capire meglio le esigenze di coloro che condividono auto, bici, monopattini, tragitti e/o parcheggi, l’Alleanza svizzera per la mobilità collaborativa «CHACOMO» e l’Accademia della mobilità del TCS lanciano un sondaggio in tema di «Shared Mobility». Partecipate oggi stesso e con un po’ di fortuna vincerete un fantastico premio. mobilityacademy.ch/smusy

Premiato il TCS radar prezzo della benzina

La più grande piattaforma di confronto dei prezzi dei carburanti in Svizzera è stata doppiamente premiata, aggiudicandosi il prestigioso riconoscimento «Best of Swiss Web»: da un lato per i vantaggi che offre ai consumatori e dall’altro per l’elevata facilità d’uso del servizio.

Il sito interattivo è stato lanciato dal TCS a fine 2022. tcs.ch/benzina

Scoprire l’Argovia in autopostale

Diversi i tour tematici in torpedone giallo che presentano il cantone fra passato, coscienza ecologica e uno sguardo oltre i confini. Le gite guidate portano a visitare castelli, aziende, birrerie e posti insoliti quali il museo delle macchine da costruzione storiche. Pranzo in ristoranti scelti incluso. Fino in ottobre, da 99 franchi. aargautourismus.ch

6,4
6 touring

Arriva l’e-vignetta

In futuro per l’utilizzazione delle strade nazionali svizzere si potrà acquistare pure un contrassegno elettronico. Costa 40 franchi e ha la stessa validità del classico contrassegno adesivo. L’e vignetta non è associata al veicolo bens alla targa di controllo. ottenibile dall’1 agosto 2023 tramite apposito sito eb dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.

Teste rosse fra le onde

Long Beach, Tasmania: lo scorso 22 giugno un numero record di coraggiosi si sono buttati nudi nelle gelide acque del fiume Der ent, con indosso soltanto una cuffia rossa. L’evento, tanto curioso quanto popolare, chiude il festival delle arti Dar Mofo che si svolge dal 2013 a obart, la cittadina più a sud dell’Australia. Celebrano cos il loro Solstizio d’inverno, all’alba di quella che sull’emisfero meridionale è la notte più lunga dell’anno. L le giornate tornano ad allungarsi, mentre alle nostre latitudini iniziano ad accorciarsi.

Visto per voi

Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres

Questa volta: agricoltura innovativa

7 luglio / agosto 2023
Keystone

Top 5

I passi svizzeri che arrivano più in alto

Umbrail

Chiamato pure Giogo di Santa

Maria è il valico carrozzabile più alto della Svizzera. Percorso dalle automobili dal 1925 collega la Val Monastero con la Valtellina (I).

altitudine: 2501 metri

pendenza massima: 12%

Novena

Il passo unisce la Leventina e la Valle del Rodano. Dalla cima si gode un panorama unico sulle Alpi bernesi e vallesane. La strada è molto gettonata dai ciclisti.

altitudine: 2478 metri

pendenza massima: 13%

Furgoni puliti per l’ultimo miglio

I mezzi da lavoro elettrici targati «smargo» possono essere noleggiati già in cinque città svizzere e consentono a commercianti e privati di trasportare i carichi in modo ecologico, silenzioso e conveniente.

Gran S. Bernardo

Situato sul confine con l’Italia il passo si trova interamente in territorio elvetico. È noto per i grandi cani omonimi, l’ospizio e i bei sentieri escursionistici.

altitudine: 2469 metri pendenza massima: 11%

Furka

James Bond ne ha immortalato gli stretti tornanti in Aston Martin. Il passo fra Uri e Vallese è noto pure per il treno a vapore e la vista sul ghiacciaio del Rodano.

altitudine: 2429 metri pendenza massima: 11%

Oltre ai trasporti pubblici, in città si stanno diffondendo sempre più offerte di mobilità quali le cargo bike o il carsharing che rendono superflua l’auto privata. Per coloro che hanno bisogno di un veicolo più robusto e capiente ecco gli «Smargo», alternativa a zero emissioni ai camion e furgoni tradizionali, spesso troppo ingombranti per le strade strette. Larghi appena 1,3 metri, i veicoli commerciali Goupil G4 sono ideali per muoversi agilmente nel traffico sempre più congestionato. Compatti e polivalenti, hanno un’autonomia di un centinaio di chilometri, un carico utile di oltre una tonnellata e si prestano benissimo per effettuare traslochi, consegne o la spesa grossa oppure portare rifiuti nei punti di raccolta.

Flüela

Il valico (GR) collega Davos con la Bassa Engadina. Dall’apertura della galleria ferroviaria della Vereina nel 1999, la strada di accesso, dal declivio piuttosto dolce, è un po’ meno trafficata.

altitudine: 2383 metri

pendenza massima: 8%

Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.

Informazioni in tempo reale sui 40 principali passi della Svizzera: tcs.ch/passi

Nuove postazioni anche a Zurigo e Sciaffusa «smargo», acronimo di «shared micro cargo» è un’iniziativa dell’Accademia della mobilità del TCS. Dal 2021 i veicoli elettrici, denominati per l’appunto «Smargos» possono essere noleggiati a Losanna, Berna e Basilea tramite carvelo.ch. Grazie a tariffe modiche – tassa di prenotazione di 5 franchi e altri 5 franchi per ogni ora di utilizzo – l’offerta riscontra un bel successo. Ad inizio 2023 il servizio è stato esteso a Zurigo con due stalli per uno Smargo ciascuno al Grand Café Lochergut e al negozio Zero Waste Granel. Inoltre da luglio la città di Sciaffusa ne sperimenta uno nell’ambito del progetto «Sharehausen». Segno che la micromobilità condivisa sta inarrestabilmente conquistando lo spazio urbano. carvelo.ch/smargo

Fonte: Portale TCS dei passi; Foto: Adobe Stock
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8 touring
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10 touring
74 persone sono impiegate da TCS SAR, di cui 60 con contratto fisso, per l’equivalente di 56,5 posti di lavoro a tempo pieno.

Può accadere di tutto durante una giornata di lavoro in un servizio ambulanze. Ogni periodo operativo è diverso dall’altro. Per dodici ore abbiamo accompagnato due soccorritori ginevrini a bordo di un veicolo per le urgenze seguendoli nella loro movimentata quotidianità.

degli altri

Testo r me urge er oto livier ogelsa g
11 luglio / agosto 2023
La flotta è composta da 10 ambulanze, che servono ai trasferimenti dei pazienti o agli interventi d’urgenza.

SSiamo a fine maggio, sono le sei e mezza di un martedì mattina. Stéphanie Henry e Alain Radaelli arrivano alla centrale delle ambulanze, situata ad alcune centinaia di metri dall’Ospedale universitario di Ginevra (HUG), il principale centro di cure della città di Calvino. Belli svegli, daranno il cambio ai loro colleghi che hanno appena terminato il turno, prontissimi per effettuare dodici ore di lavoro al servizio di TCS Swiss Ambulance Rescue (TCS SAR).

Velocemente, il ticinese di 49 anni spiega che, per seguirli sul terreno, è necessario indossare la tenuta da stagista soccorritore: i pazienti, i poliziotti o medici presenti eventualmente sul posto non capirebbero infatti la presenza di un giornalista e di un fotografo in abiti civili sul luogo dell’intervento. E allora, direzione spogliatoio per cercare una polo e dei pantaloni della giusta misura. Una volta vestiti da apprendisti per un giorno, Stéphanie, 42 anni, ci invita a bordo dell’ambulanza per controllare dettagliatamente il contenuto degli zaini d’emergenza: uno blu chiamato «Airway», che comprende l’essenziale per portare un’assistenza respiratoria, e uno di color rosso neon, che include invece un’ampia selezione di medicinali, dalle benzodiazepine agli anestetici passando per gli oppiacei. Questa presentazione permette assicurarsi che tutti i farmaci e gli apparecchi necessari per i primi soccorsi siano al loro posto, in buono stato e in quantità sufficiente. La verifica viene fatta dopo ogni intervento.

Professionalità e leggerezza

Dopo questi primi passi nel mondo dei soccorsi, è il momento d’assistere alla riunione informativa settimanale, gestita generalmente da Vincent Berthoz, direttore di TCS SAR, e da Stéphane Soland, responsabile operativo. Il team è unito. Regna un’atmosfera professionale che lascia però il giusto spazio alla leggerezza e all’umorismo. Delle risorse assolutamente indispensabili per vivere meglio le esperienze stressanti o difficili che talora si trovano ad affrontare. Dopo questa mezz’oretta, Alain ci chiede i nostri dati precisi per inserirli in un software. Il motivo? Non è da escludere che in giornata ci possa essere un intervento in una prigione oppure in un altro luogo strettamente chiuso. Bisogna quindi imperativamente permettere alle autorità di conoscere l’identità dei soccorritori e degli eventuali stagisti che vogliono entrare in luoghi così protetti. In attesa del primo intervento della giornata, veniamo a sapere qualcosa in più sui due soccorritori. Stéphanie ha iniziato la

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Un buon caffé per iniziare bene una giornata di 12 ore. Alain Radaelli lavora da sei anni a Ginevra. In precedenza, esercitava nel suo Ticino natale. Stéphanie Henry verifica che il materiale medico sia in ordine prima che inizi il primo intervento del turno.
«Ho seguito un amico studente soccorritore e mi son subito detta: voglio fare questo!»
13 luglio / agosto 2023
Stéphanie Henry responsabile della formazione BLS-AED di TCS SAR

3 domande a «Aiutiamo chi si trova in difficoltà»

Jürg Wittwer, direttore generale TCS, in merito a Swiss Ambulance Rescue

Qual è l’obiettivo perseguito dal TCS con Swiss Ambulance Rescue?

Jürg Wittwer: Il TCS è al fianco dei soci nelle situazioni d’emergenza da oltre 125 anni. Facciamo sì che possano proseguire il viaggio con la loro auto dopo una panne e ne garantiamo, con la nostra équipe medica, il rimpatrio sicuro in caso di malattia o infortunio durante le vacanze all'estero. Le ambulanze si sposano alla perfezione con la missione del TCS: aiutiamo chi si trova in difficoltà.

TCS SAR è già oggi il maggior operatore privato nel campo dei soccorsi di emergenza e trasporti sanitari in Svizzera. Cosa si aspetta per il futuro? Cresceremo ulteriormente, in forma organica e tramite l ’acquisizione di altre aziende. Specialmente quelle minori o locali fanno vieppiù fatica a coprire gli ingenti costi e tenere il passo con il progresso tecnologico. È facile che un’ambulanza pienamente attrezzata venga a costare alcune centinaia di migliaia di franchi. Senza considerare lo staff necessario ad assicurare un’operatività 24/24. Detto ciò, Il TCS, quale associazione senza scopo di lucro, dispone delle dimensioni e risorse indispensabili per svolgere quest ’ importante ruolo a favore della popolazione.

Quali sono le sfide più grosse?

La persistente carenza di personale qualificato per le ambulanze. L’attività dei soccorritori è molto impegnativa, sia fisicamente che psichicamente. Si lavora in turni e non comodamente da casa come in altri settori, vivendo situazioni di gran stress. Il reclutamento di collaboratori qualificati in sufficiente numero costituisce quindi una sfida notevole. dno

Prima di procedere con le cure, occorre trasportare tutto il materiale medico.
14 touring
Squilla il telefono, i soccorritori s’affrettano per portare il loro prezioso aiuto.

sua carriera nel 2004, prima come autista di ambulanza e poi come soccorritrice. «Un giorno ho fatto uno stage e ho seguito uno studente soccorritore e mi son subito detta: voglio fare questo!». Nel 2018 ha poi concluso la sua preparazione al «medi» di Berna, un centro di formazione per le professioni della salute. Da allora è abilitata a lavorare in tandem in un servizio urgenze. Parallelamente è responsabile della formazione BLSAED (rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione esterna semiautomatica) in seno a TCS SAR: «Lo scopo di dare questa formazione alla popolazione, come pure ai professionisti, è quello di aumentare le possibilità di sopravvivenza delle persone soccorse. Mediamente un’ambulanza impiega 10 minuti per arrivare sul posto, allorché le chance di sopravvivenza diminuiscono del 10% ogni minuto senza intervento».

Per lei sono quasi venti gli anni trascorsi al servizio degli altri. Un po’ meno rispetto ad Alain, che invece ha iniziato la sua carriera nel settore delle urgenze a 17 anni.

Perché da ragazzo era affascinato da questi imponenti veicoli «all’americana». Il quarantanovenne lavora a Ginevra ormai da sei

anni, dopo una lunga carriera in Ticino, suo cantone natale. Titolare di una formazione d’infermiere dal 1993, ha completato il proprio bagaglio professionale diventando poi ambulanziere.

La giornata prende il via La nostra piacevole conversazione dura poco, i telefoni si mettono a squillare e bisogna partire per il primo intervento della giornata. Sono le 10 e 45. Filiamo veloci a poco più di un chilometro dalla base di TCS SAR. Giunti ai piedi dell’immobile, Alain utilizza il suo passe-partout, una chiave che fa parte dell’equipaggiamento di ogni soccorritore, pompiere o poliziotto: «In linea di massima apre tutte le porte d’entrata principali…»

Fatto! La serratura non resiste e i soccorritori possono rapidamente salire al terzo piano del palazzo. La paziente è anziana. Colpita da una dispnea, fa fatica a respirare. La sua infermiera è già sul posto, come pure il suo assistente personale. Stéphanie raccoglie alcune informazioni dall’infermiera, mentre Alain si china sulla donna. Per auscultare meglio, chiede fermamente che venga spenta la televisione. Appren-

Professione soccorritore

Il nostro reportage vi ha fatto venir voglia di fare il soccorritore o la soccorritrice? I requisiti di base da possedere sono buone condizioni fisiche ed attitudini mentali nonché patente di guida della categoria C1/D1. Con queste e un certificato di soccorritori di livello 3 IAS si può aspirare a diventare autista soccorritore. Per cominciare a lavorare come soccorritore ausiliario d’ambulanza è richiesto l’attestato professionale federale. Al termine della formazione di durata triennale e superati gli esami finali si ottiene il titolo di soccorritore diplomato SD SSS. L’anno scorso 242 studenti hanno completato questa preparazione. «medi», il maggior centro di formazione medica ha sede a Berna: nel 2022 sono stati 72 gli iscritti al corso per soccorritori; 55 hanno ottenuto il diploma di scuola superiore specializzata. TCS SAR, più grande operatore privato nei trasporti sanitari e servizi ambulanza in Svizzera, ricerca costantemente personale qualificato. tcs-sar.ch

› 15 luglio / agosto 2023
Rassicurare i pazienti fa pure parte della quotidianità dei soccorritori.

diamo che l’anziana è uscita la scorsa settimana dall’ospedale. La paziente soffre manifestamente di cianosi labiale evidente nell’apparizione di una colorazione anormale bluastra della pelle, dovuta ad un disturbo della circolazione sanguigna e ad una carenza d’ossigenazione del sangue e di crepitii presenza di liquido nei polmoni . I professionisti decidono rapidamente di trasferirla all’ UG. La signora geme quando viene caricata sulla speciale barella in cui si sta seduti. Resta però calma, anche quando si tratta di salire sull’ambulanza. Una volta che è stata posizionata comodamente, il veicolo parte a tutta velocità verso l’ospedale, con le luci blu accese. L’ambulanza s’infila nel posteggio del centro ospedaliero, scarica delicatamente la paziente prima di portarla dai medici. Dopo circa un’ora d’intervento, si ritorna alla centrale. Sono quasi le 12 e 45 quando Stéphanie e Alain iniziano a pranzare. emmeno il tempo di finire ed ecco che devono partire per un secondo intervento. Ci sono abituati e accolgono l’interruzione con un sorriso. Bisogna sbrigarsi, il nuovo paziente soffrirebbe di scompenso psicotico e sarebbe agitato. Anche la polizia

è già stata avvisata. Durante il tragitto, con sirene e luci blu attivate, ci spiegano come funziona l’attribuzione di un veicolo ad ogni caso. Le ambulanze sono localizzate tramite GPS e quando la centrale del 144 riceve una chiamata, l’intervento viene assegnato alla squadra disponibile più vicina. Semplice quanto efficace.

Un caso inatteso Stéphanie ha impiegato sette minuti per percorrere i sei chilometri, in prevalenza urbani, e raggiungere la clinica in cui si trova il paziente. In basso, la chiave magica di Alain sembrerebbe non funzionare… La porta viene quindi aperta dal personale dell’istituto. Saliamo al terzo piano, in ascensore. Giunti nella camera, nessuna persona agitata, ma un uomo di 85 anni che soffre di un grave disturbo respiratorio. Dallo scambio di sguardi tra Stéphanie e Alain capiamo subito che la situazione preoccupa. Alain tenta di destare il paziente dal suo torpore, schiocca le dita davanti ai suoi occhi e prova a svegliarlo con dei sonori Signore Come sta , per diverse volte. Rapidamente, Stéphanie richiede rinforzi

All’arrivo in ospedale, si trasferisce il paziente nell’apposita sala per le urgenze.
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Dei dati precisi permettono di sorvegliare l’evolversi dello stato di salute.

La

di un’ambulanza

Barella Stryker: può sopportare un carico di 280 kg

Defibrillatore: misura la frequenza cardiaca, tra le altre cose

Zaino Airway: serve ad amministrare l’ossigeno e a controllare le vie respiratorie

Zaino d’intervento: contiene i farmaci e il necessario per le cure d’urgenza

Giacca di protezione: protegge dai tagli, ad es. durante le operazioni di districamento

Casco di protezione: la sicurezza è un aspetto fondamentale del mestiere

Tavola d’immobilizzazione spinale: fissa la colonna vertebrale in caso di trauma spinale

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Luci blu accese, il veicolo si dirige rapidamente verso l’ospedale.
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dotazione

da parte dello SMUR (Servizio Mobile d’Urgenza e di Rianimazione) dell’HUG, e al tempo stesso annulla l’intervento della polizia. Si decide d’intubare il paziente. Prima di partire, i soccorritori esitano tra diverse ipotesi: problema neurologico, intossicazione, malnutrizione, ricordando al contempo che l’uomo è caduto più volte nella settimana precedente. Il veicolo parte a tutta velocità, non c’è da perdere tempo. Arrivati all’HUG, i soccorritori si affrettano in direzione della sala di accoglienza dei casi più gravi al Pronto soccorso. Si sente un infermiere che esclama «Lo stiamo perdendo!». La tensione sale mentre arriviamo a destinazione. Il medico dello SMUR espone con calma tutte le informazioni relative al malato. Il personale, incluso il medico incaricato, ascolta attentamente, i tecnici preparano già scanner e altri esami approfonditi. Stéphanie e Alain lasciano la sala. Per il ticinese è il momento di compilare un rapporto dettagliato sull’intervento, che comprende la durata dei tragitti d’andata e ritorno, il tempo trascorso sul posto, le persone presenti o ancora la scala di Glasgow del paziente, ossia una scala che va da

Chi paga cosa?

Di norma il soccorso in ambulanza costa tra i 700 e 2100 franchi. Le tariffe variano da un cantone all’altro e dipendono dalla distanza e dalle cure preospedaliere richieste.

3 (coma profondo) a 15 (persona perfettamente cosciente), e che si valuta in base a tre criteri: apertura degli occhi, risposta verbale e motoria. La persona soccorsa era a 5, poi a 3. «Ciò che m’inquieta di più è che abbiamo potuto infilargli un tubo nella gola senza sedazione. È un brutto segno», spiega Alain. Perché l’esperienza si rivela generalmente spiacevole o addirittura dolorosa. Dopo questo momento di alta tensione, Stéphanie e Alain vengono chiamati a soccorrere ancora un ragazzino colpito da disidratazione, che in seguito viene portato in un’unità di cure pediatriche.

Durante questa giornata, i due hanno dunque dovuto gestire tre casi. «Era eccezionalmente tranquillo. La media del servizio è di 3,5 interventi al giorno per ogni team. Di solito io e Stéphanie portiamo quotidianamente a termine 4 o 5 operazioni», racconta Alain. Si conclude così la nostra diretta. Due giorni dopo queste poche ore passate con il TCS SAR, il ticinese ci fa sapere che i due primi pazienti soccorsi sono poi stati trasferiti all’Hôpital des Trois- Chêne, specializzato nelle cure geriatriche, e che entrambi stanno meglio.

Innanzitutto occorre distinguere se l’intervento scatta a causa d’incidente o malattia. Nel primo caso non è l’assicurazione obbligatoria bensì l’assicurazione infortuni del datore di lavoro che assume le spese totali in Svizzera e un massimo di 29640 franchi all’estero. Se la persona soccorsa è assicurata contro gli infortuni tramite l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), questa rimborsa la metà dei costi, ma max. 500 franchi all’anno. Restano a carico dell’assicurato la partecipazione alle spese (franchigia e aliquota percentuale). A seconda della cassa, un’eventuale assicurazione complementare ambulatoriale può prevedere prestazioni di soccorso immediato. Analogo il discorso per gli interventi in caso di malattia: l’assicurazione di base assume la metà dei costi per max. 500 franchi all’anno. Il rimborso presuppone che il paziente necessiti per ragioni mediche di un trasporto d’urgenza e non sia in grado di utilizzare un mezzo privato o pubblico. Laddove la persona venga messa in salvo da una situazione di grave pericolo per la propria vita, l’assicurazione di base rimborsa la metà dei costi ma al massimo 5000 franchi all’anno. Questo per le operazioni condotte su territorio nazionale. Il TCS Libretto ETI garantisce peraltro una protezione supplementare in caso d’emergenza per i viaggi, in Svizzera e all’estero. tcs.ch/eti

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Bisogna agire velocemente, il malato soffre di gravi problemi respiratori. Le informazioni del paziente appaiono in maniera dettagliata sullo schermo.

Mobilità

Seco do u o studio sull’i rastruttura di ricarica

il tempo stri ge | Test seggioli i auto u o bocciato | Cosa succeder dopo il s del popolo alla legge sul clima

Olivier Vogelsang TINUIR I I N ASSEMBLEA A PAGINA24---------------- --------DELEGATI DEL TCS A FRIBURGO
Trio mobile Il direttore generale del TCS Jürg Wittwer (a s.) con il CEO FFS Vincent Ducrot e il presidente centrale del TCS Peter Goetschi (a d.).
19 luglio / agosto 2023

84 000 stazioni di ricarica pubbliche entro il 2035

Finora mancava una concezione esauriente di come i veicoli elettrici dovrebbero essere ricaricati in futuro.

Uno studio commissionato dall’Ufficio dell’energia indica che il tempo stringe e che la realizzazione dell’infrastruttura di ricarica non è affatto garantita.

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Testo Dino Nodari Foto Emanuel Freudiger

Ora bisognerebbe procedere rapidamente con la creazione di una rete di ricarica accessibile a tutti in Svizzera. Infatti, già nel 2035 più della metà di tutte le automobili circolanti in Svizzera potrebbero essere modelli con la spina. A questa conclusione giunge uno studio presentato dall’Ufficio federale dell’energia (UFE). Il cambiamento della mobilità è già oggi visibile sulle nostre strade e i dati delle vendite di autovetture elettriche sembrano puntare tutti in una sola direzione.

Dove si ricarica?

Secondo lo studio «Capire l’infrastruttura di ricarica 2050 – Come ricaricherà la Svizzera in futuro?» (disponibile solo in tedesco) ciò significa che nei prossimi dodici anni l’infrastruttura di ricarica dev’essere ampliata in modo tale che tutte queste auto possano essere ricaricate da qualche parte. Quindi, entro il 2035 dovrebbero essere installati fino a due milioni di punti di ricarica privati in Svizzera. Oltre agli incentivi, ciò richiede anche pianificazione e sicurezza degli investimenti. Molti inquilini, però, non hanno alcuna possibilità di ricarica a casa o al lavoro, dunque hanno bisogno di una rete di ricarica pubblica. Lo studio indica che entro il 2035 saranno necessarie fino a 84000 stazioni di ricarica accessibili a tutti, mentre oggi ce ne sono appena 10 000.

Allo studio hanno collaborato 51 grandi organizzazioni dei settori dell’automobile, dell’immobiliare, dell’energia e dell’amministrazione. È stato coinvolto anche il TCS, rappresentato nel comitato consultivo strategico dal presidente centrale Peter Goetschi.

Sebbene sembri certo che i propulsori a batteria elettrica saranno dominanti nel 2050, finora mancava una concezione esauriente di come queste auto dovrebbero essere caricate. «Al di là dei risultati dello studio che mira a mettere in evidenza gli aspetti in gioco e le sfide da affrontare per sviluppare un’infrastruttura di ricarica coerente ed

efficace, è il processo di coordinamento da seguire che fa di questo documento una base di lavoro comune e strutturante», spiega Delphine Morlier. La responsabile per la mobilità dell’UFE si è detta positivamente sorpresa dal fatto che sia stato possibile raggiungere un consenso su molti punti. «Questa analisi sistematica completa indica una direzione di marcia chiara e contribuirà a far avanzare lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, che è così importante. I proprietari e gli amministratori di case plurifamiliari vengono resi consapevoli dell’urgenza di infrastrutture di ricarica negli immobili, gli investitori possono valutare il potenziale delle stazioni di ricarica pubbliche e anche le città non possono più ignorare le esigenze dell’elettromobilità», afferma Peter Goetschi commentando lo studio.

Obiettivi ambiziosi

Si dice spesso anche che non si devono progettare stazioni di servizio. Secondo lo studio, questa tesi non dà un sufficiente impulso all’ampiamento dell’infrastruttura di ricarica, perché lo sviluppo della rete è più complesso. I vari attori si sono detti concordi che ora tutti vengano chiamati ad agire. Inoltre: serve un mix di opzioni di ricarica, non solo a casa ma anche sul posto di lavoro e nel quartiere, con la possibilità di ricarica veloce. «Adesso l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica va accelerata, anche con incentivi finanziari laddove ciò abbia senso. L’elettromobilità è fondamentale per la trasformazione ecologica dei trasporti e non deve fallire per un’infrastruttura di ricarica insufficiente», dichiara ancora Peter Goetschi. L’elettrificazione della circolazione stradale è una delle leve della trasformazione del sistema di mobilità, osserva Delphine Morlier. E aggiunge: «Attivare questa leva è ambizioso, richiede il coinvolgimento di vari settori professionali, dell’economia privata e delle istituzioni pubbliche». Una cosa è certa: il 2035 è dietro l’angolo!

Le conclusioni dello studio

Quando possibile, i veicoli elettrici si dovrebbero ricaricare presso stazioni di ricarica private a domicilio. Ciò corrisponde anche alle esigenze degli utenti. Entro il 2035 in Svizzera c’è bisogno fino a 2 milioni di punti di ricarica privati.

Per lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica privata negli edifici, oltre agli incentivi, è molto importante la sicurezza di pianificazione e di investimento.

Per i proprietari di veicoli che non dispongono di infrastrutture di ricarica a casa o sul posto di lavoro (secondo lo studio, entro il 2035 i veicoli ricaricabili saranno tra 400 000 e un milione) c’è bisogno di una rete di ricarica accessibile a tutti, possibilmente vicino al proprio domicilio.

Nel 2035, in Svizzera saranno necessari fino a 84000 punti di ricarica a libero accesso. Le operazioni di ricarica dovranno poter essere modulate anche attraverso incentivi tariffari e la commercializzazione della flessibilità.

Poiché l’elettrificazione delle auto procede più rapidamente di quanto ipotizzato, la domanda di elettricità è più alta del previsto. Per il 2035 si prevede un fabbisogno di energia elettrica di 7,3 TWh. Nelle Prospettive energetiche 2050+ è stato ipotizzato che 4,1 TWh serviranno per la mobilità elettrica. Nel contempo si potrà ridurre molto più rapidamente il consumo di vettori energetici fossili nei trasporti.

Stazione di ricarica domestica TCS: ricaricare a casa in modo sicuro tcs.ch/stazione-ricarica

O 21 luglio / agosto 2023

Tutti promossi salvo uno

Gran parte dei seggiolini testati convincono. Eccetto un modello, peraltro costoso, rimandato per la presenza di naftalina.

In genere i passeggeri più vulnerabili siedono dietro, i bimbi rigorosamente nel seggiolino: per garantirne un trasporto comodo e sicuro, il TCS mette regolarmente sotto la lente un campione di prodotti in base a criteri di sicurezza, uso/ergonomia e contenuto di sostanze nocive. Per l’attuale test ne sono stati esaminati e valutati 20 in tutte le categorie. 11 risultano molto consigliati e 8 consigliati . uesti modelli superano, talora nettamente, le norme in fatto di protezione dagli urti. L’unico bocciato è il Besafe i i T ist M. Il suo tessuto di rivestimento contiene naftalina, sospettata di essere cancerogena.

Il TCS raccomanda di farsi consigliare in un negozio specializzato prima di acquistare un sistema di ritenuta. Infatti, l’uso improprio, come pure l’installazione errata rischiano di compromettere drasticamente l’efficacia del seggiolino in caso d’incidente. Idealmente, si porterà la propria auto e il bambino per una prova dei dispositivi che entrano in linea di conto.

Nuovo regolamento UE

Da settembre 2023 è prevista l’entrata in vigore graduale del divieto per seggiolini a norma U /ECE R44. A partire da questa data i dispositivi di questo tipo non potranno più essere fabbricati o importati in Svizzera. La vendita degli stoc sarà ancora possibile fino a settembre 2024. on è peraltro programmato un divieto di utilizzo dei seggiolini conformi alla U /ECE R44, pertanto i modelli in circolazione già acquistati potranno continuare ad essere utilizzati senza restrizioni. La nuova normativa europea R129/i Size stabilisce più alti livelli di sicurezza rispetto alla precedente protezione più completa dagli impatti laterali, crash test a velocità più elevata . Di conseguenza, i requisiti di omologazione sono diventati più severi. Un’altra novità da tener presente: in futuro i seggiolini non saranno più classificati per età e peso, bens per altezza del bambino.

BeSafe

iZi Twist M. Seggiolino integrale e molto pesante, ma facile da installare.

Categoria: i-Size 61–105 cm; ca.550 fr.; risultato complessivo: 18%; sicurezza: 80%; uso/ergonomia: 54%; sostanze nocive: 18%.

Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆

Non consigliato Il tessuto di rivestimento contiene naftalina, sostanza sospettata di provocare il cancro.

Britax Roemer

Dualfix M Plus. Girevole e pratico: il seggiolino è roteabile verso la portiera dell’auto.

Categoria: i-Size 61–105 cm; ca.410 fr.; risultato complessivo: 64%; sicurezza: 68%; uso/ergonomia: 60%; sostanze nocive: 90%.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆

Bugaboo

Owl by Nuna+360 Isofix Base by Nuna. La corretta installazione è illustrata da indicatori sulla base d’appoggio.

Categoria: i-Size 40–105 cm; ca.450 fr.; risultato complessivo: 65%; sicurezza: 76%; uso/ergonomia: 54%; sostanze nocive: 76%.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆

TCS Noleggio e vendita di seggiolini testati

I soci hanno la possibilità di acquistare o noleggiare – su base mensile oppure annuale – dei seggiolini auto presso alcuni punti di contatto del TCS. Oltre al prezzo preferenziale si beneficia di una consulenza competente e personalizzata. L’offerta comprende esclusivamente modelli approvati dal TCS con la menzione «molto consigliato». tcs.ch/servizio-seggiolini

22 touring

i-Snug 2+i-Base Advance. Seggiolino per neonati confortevole, ben imbottito.

Categoria: i-Size 40–75 cm; ca.300 fr.; risultato complessivo: 75%; sicurezza: 80%; uso/ergonomia: 70%; sostanze nocive: 90%.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆

Da sapere

Un buon seggiolino salva la vita del bambino, purché usato correttamente. Ecco gli accorgimenti più importanti da seguire rigorosamente.

Sui sedili dotati di cintura a tre punti per legge i bambini fino a 12 anni o 150 cm devono essere trasportati in un sistema di ritenuta adatto (rialzo con o senza schienale).

Il seggiolino deve essere conforme alla normativa di omologazione ECE R44/03 risp. 04 oppure R129/i-Size (solitamente etichetta arancione).

Osservare scrupolosamente le istruzioni d’uso sia del seggiolino che dell’automobile.

Allacciare il bambino in modo che le cinture del seggiolino aderiscano bene al corpo.

seggiolini-auto.tcs.ch

Ho bisogno di un road trip.

Ho bisogno di Svizzera.

Attenzione Si rischia di montare troppo presto gli ovetti in senso di marcia. I bebè viaggiano più sicuri rivolti all’indietro.
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Passo
del Giulia, Bivio, Grigioni, © Mattias Nutt

Un intervento ogni 72 secondi

Lo scorso 23 giugno i rappresentanti della famiglia TCS si sono riuniti a Friburgo, storica città degli Zähringer. Pur in una situazione globale difficile, tutti i settori di attività hanno segnato risultati in crescita.

Dopo la pandemia gli svizzeri hanno ripreso a muoversi e a viaggiare. Si è tornati ad una «certa normalità», come l’ha definita il presidente centrale del TCS Peter Goetschi in occasione dell’Assemblea ordinaria dei delegati tenutasi il 23 giugno a Friburgo. Ciò ha determinato anche un significativo aumento dei sinistri e interventi di soccorso. Sono stati particolarmente sollecitati i servizi di assistenza ai veicoli e alle persone. In totale, nell’esercizio in rassegna il TCS è intervenuto 355 000 volte per panne e incidenti in Svizzera e ha risposto a 55000 richieste all’estero nonché prestato 28 700 soccorsi in ambulanza. In altre parole, nel 2022 il TCS ha effettuato un intervento per aiutare chi si è trovato in difficoltà ogni 72 secondi. Secondo Peter Goetschi, presidente centrale del TCS: «Le sfide sono e restano notevoli, ma il TCS le affronta con fiducia. Abbiamo gettato le basi affinché possiamo ricoprire il nostro importante ruolo a favore dei cittadini anche in futuro»

Il Club può guardare ad un altro buon anno in termini di affiliati. Quasi 30000 le nuove adesioni al Club, che ora conta più di 1 562 000 soci.

Testo Dino Nodari, Jérôme Burgener Foto Olivier Vogelsang
24 touring
I delegati del TCS si sono riuniti nell’Arena BCF a Friburgo.

Bilancio rallegrante anche per TCS Camping, che mostra trend di crescita. Jürg Wittwer, direttore generale del TCS, ha riassunto così i tre fattori fondamentali del successo: il socio è al centro, tutti remano nella stessa direzione, e le consociate contribuiscono a loro volta all’andamento positivo. «Sono queste le chiavi del nostro successo che continua a persistere, 127 anni dopo la fondazione del Club da parte di un gruppo di visionari».

Strategia di diversificazione

«Siamo salpati verso nuovi orizzonti» ha dichiarato Peter Goetschi. Con la società e la mobilità che cambiano, pure il TCS deve evolvere. Sono così stati lanciati nuovi servizi e consolidati business in cui il TCS è entrato di recente. L’anno scorso è stata rilevata una quota di maggioranza in velocorner.ch e si è esteso a livello nazionale il nuovo pronto intervento per la casa TCS Home che si mobilita in caso di guasti domestici. Sostanziali i progressi compiuti nel nuovo campo delle autoambulanze. Dopo aver acquisito Swiss Ambulance Rescue (SAR) di Ginevra nel 2021, nel 2022 il TCS ha integrato altri due fornitori. Forte di tre imprese, TCS Suisse Ambulance Rescue è il più grande operatore privato nel settore dei soccorsi d’emergenza e del trasporto sanitario in Svizzera, presente in cinque cantoni.

Di fronte al forte aumento del costo dei carburanti e all’incerto contesto geopolitico, a fine 2022, il TCS ha lanciato, in tempi record, il Radar del prezzo dei carburanti. Questa piattaforma online partecipativa, che si vale dei contributi degli utenti, permette di confrontare le tariffe aggiornate praticate dai distributori. Il successo è stato immediato. Ad oggi il radar è stato consultato oltre 8 milioni di volte.

Il CEO delle FFS ospite d’onore

I cambiamenti in atto nella mobilità implicano la necessità di connettere e combinare efficace-

mente trasporto individuale motorizzato e trasporto pubblico, organizzando le interfacce indispensabili nel modo più attrattivo possibile. Calza dunque a pennello il discorso pronunciato da Vincent Ducrot, CEO delle FFS che ha affrontato la questione della mobilità dal punto di vista dei trasporti su rotaia. Friburghese e socio del TCS da oltre 40 anni, ha sottolineato l’importanza di costruire insieme la mobilità del futuro: «TCS e FFS sono entrambi attori in prima linea della mobilità, sia essa privata o pubblica, a due, quattro o più ruote. Tanto più importante seguire un approccio condiviso alla mobilità multimodale. Entrambi abbiamo un grande interesse a realizzare infrastrutture sostenibili quanto efficienti». Nel suo intervento, il capo delle FFS ha delineato diverse soluzioni volte a mettere in rete tutti gli attori del settore della mobilità in Svizzera.

All’assemblea ordinaria hanno partecipato 157 delegati nonché esponenti del mondo politico, amministrativo ed economico. Sono stati salutati dalla consigliera agli stati friburghese Johanna Gapany. In sede di elezioni nel Consiglio di amministrazione, composto da 24 membri, sono stati confermati per un ulteriore mandato triennale i 5 membri in carica Patrick Gosteli (sezione Argovia), Marcel Aebischer (Sezione San Gallo/Appenzello Interno), Doris Iselin (Sezione Sciaffusa), Fabio Stampanoni (Sezione Ticino) e Thomas Lüthy (Sezione Zurigo). Patrick Kessler di Teufen (Sezione Appenzello Esterno) è stato eletto nuovo membro del Consiglio di amministrazione. Succede a Heinz Jucker, nominato socio onorario dall’Assemblea dei delegati.

Ha giocato in casa Peter Goetschi, presidente centrale del TCS, originario di Friburgo, sul podio nell’Arena BCF.

Ilclub per gli under 26

Il societariato TCS schiude numerosi vantaggi esclusivi, anche ai giovani. Fra l’altro, i ragazzi fino a 26 anni possono prepararsi all’esame teorico di guida grazie all’accesso gratuito per un anno alla piattaforma «TCS Theorie24». Conseguita la patente, beneficiano di uno sconto di 100 franchi sul corso di formazione complementare obbligatoria (ex 2 fasi). Il Club accompagna i neo conducenti all’ingresso nella mobilità motorizzata, ad esempio offrendo il miglior soccorso stradale della Svizzera, supporto per domande di carattere legale oppure consigliandoli per l’acquisto della prima auto.

tcs.ch/giovani

25 luglio / agosto 2023

Come e quanto si muovono gli svizzeri

La pandemia di Covid-19 ha cambiato le abitudini della popolazione in fatto di mobilità. Le attività del tempo libero rimangono il motivo di spostamento di gran lunga più importante. A rigor di statistica.

43%

Quasi la metà delle distanze percorse riguarda il tempo libero, che resta il motivo principale per gli spostamenti (all’interno del paese).

30

chilometri, la distanza giornaliera media percorsa per persona, cioè 6,8 km meno che nel precedente rilevamento del 2015.

40,2

Con tanti chilometri fatti in media al giorno, i giovani adulti fra i 18 e 24 anni si confermano la fascia che si muove di più. Quella tra i 65 e 79 anni fanno appena la metà della strada, gli over 80 un buon quarto.

69%

80,2

minuti il tempo di percorrenza giornaliero medio per persona, compresi i tragitti compiuti a piedi. Nel 2015 si era in viaggio 90,4 minuti al giorno.

20%

In un’economia domestica su cinque è presente una bicicletta elettrica. L’e-bike è l’unico mezzo di trasporto il cui uso è aumentato dal 2015. Contemporaneamente il possesso di una bici normale è leggermente diminuito (dal 65 al 61%).

1,53

persone viaggiano in media su un autoveicolo. Come in passato, il grado di occupazione risulta ancor più basso nel traffico pendolare (2021: 1,09 persone).

della distanza giornaliera totale per persona, cioè 20,8 chilometri, vengono percorsi in automobile. Nel rilevamento del 2015 questa quota era del 65%.

Testo Dino Nodari Illustrazione Oliver Maier
26 touring I fatti
Fonte: UST, Comportamento della popolazione in materia di mobilità nel 2021 (risultati del microcensimento)

Legge sul clima: e adesso?

egli ultimi due anni, i cittadini svizzeri hanno indicato alle autorità il cammino da seguire. el 2021 hanno respinto la legge sul CO e ora approvato quella sul clima. Il messaggio uscito dalle urne è chiaro: s a incentivi ed investimenti, no a divieti e, soprattutto, a imposte eccessive. Il Parlamento dovrà tenerne conto quando sarà chiamato ad esaminare la nuova legge sul CO2

Infatti, mentre la legge sul clima non fa che recepire gli obiettivi degli accordi di Parigi nell’ordinamento svizzero e stabilisce una serie di misure per l’edilizia e l’industria, nella legge sul CO2 si tratterà di definire i provvedimenti necessari nell’ambito della mobilità. Sarà la chiave maestra che aprirà la strada alla transizione ecologica della mobilità.

In questo contesto il Parlamento dovrà in particolare stabilire i prezzi massimi alla pompa e fissare il quadro dei finanziamenti da destinare allo sviluppo della rete di ricarica tra il 2025 e il 2030, condizione indispensabile in vista di promuovere la mobilità elettrica. I nostri rappresentanti faranno bene a ricordare l’esito delle due precedenti votazioni quando pas seranno al vaglio il disegno di legge inviato dal Consiglio federale l’anno scorso. Due le pecche da correggere: in primis il testo tralascia di specificare i costi di determinate misure che andranno automaticamente ad incidere sui prezzi dei carburanti e non impone un tetto di spesa chiaro e trasparente. E in secondo luogo le proposte del Governo per quanto riguarda le stazioni di ricarica sono fin troppo timide: sono appena 30 milioni di franchi all’anno che Berna intende sbloccare per incoraggiare l’installazione di punti ricarica al domicilio e nelle aziende. Una somma tanto più irrisoria se si considera che due terzi della popolazione vivono in affitto.

Il TCS continuerà a sostenere la transizione ecologica della mobilità. Ci aspettiamo tuttavia che il Parlamento limiti l’aumento previsto del prezzo dei carburanti e riveda decisamente il contributo federale alla realizzazione di un’efficiente infrastruttura di ricarica, triplicando quanto proposto dall’Esecutivo. D’altronde questi investimenti non toccheranno il portafoglio degli automobilisti e contribuenti. Il Fondo stradale viene infatti alimentato dalle tasse sui carburanti ed attualmente dispone di riserve per 3,8 miliardi di franchi. Un bel cuscinetto finanziario quindi il momento di sfruttare l’opportunità di investire nell’infrastruttura di base e nella gestione della potenza elettrica delle case plurifamiliari per i prossimi sei anni. La mobilità deve e può continuare sulla via della transizione ecologica. Sarà al centro della nostra politica climatica durante i prossimi anni.

«Il messaggio uscito dalle urne è chiaro: sì a incentivi e investimenti, no a divieti e, soprattutto, a imposte eccessive»
Foto Emanuel Freudiger 27 luglio / agosto 2023 l pu to
Peter Goetschi, presidente centrale TCS

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Ralph Wagner icroli o svi era la microcar che rei ve ta la mobilit per la citt La e ault space tor ata come S | a i mostra al useo dei Trasporti | L’hi tech da i dossare SET T DI 9 MODELLI A PAGINA33------------------ ----------E-MTB AL BANCO DI PROVA Tecnica 31 luglio / agosto 2023

La linea elettrica cresce Volkswagen espande la sua serie ID in dimensioni e lusso. Con la ID.7 lancia una berlina di quasi 5 metri con la classica carrozzeria tre volumi. Con 77 kWh netti secondo il costruttore, la batteria della VW da 286 CV basta per percorrere 600 km, mentre la batteria con 9 kWh supplementari farebbe 700 km. Arrivo sul mercato, autunno 2023.

RENAULT ESPACE

Spazio al nuovo

L’estate vedrà l’arrivo della sesta generazione della Renault Espace al servizio di famiglie e amanti degli sport all’aperto. Sebbene il nome (conosciuto) rimanga, il concetto cambia. I francesi prendono le distanze dai minivan dall’ambiente in stile salotto. La pioniera delle monovolume si adatta ai tempi. E muta in SUV, divenendo più corta, più bassa e più leggera di ben 215 kg rispetto al modello precedente.

I consumi sul percorso WLTP sono di 5 litri per 100 km. La Renault Austral con lo stesso bagaglio tecnologico ha registrato un consumo di 5,7 l/100 km nel test del TCS (6/2023). Si tratta di valori ridotti, resi possibili dal motore Renault completamente ibrido da 200 CV.

Il cambio automatico opera quasi sempre con delicatezza. Difficile percepire le cambiate del tre cilindri turbo, salvo quando, sotto sforzo, borbotta un po’. Oppure quando il cambio, in moda-

DATI TECNICI

Lu / la /a: 4,72/ 1,84 /1,65 m; Peso: 1587–1698 kg; Bagagliaio: 777–1818 l

Motore: completamente ibrido, motore 1,2 l benzina 3 cilindri, 200 CV totali; trazione ant.; 0–100 km/h: 8,8 s; CO2 : (WLTP) 104–111 g/km Prezzo: da 44300 fr.

lità Sport, risponde al colpo d’acceleratore, anche se con una leggera esitazione.

Il telaio è molto confortevole, mentre lo sterzo è poco comunicativo, ma molto preciso. E lo spazio interno? Dietro al divano posteriore scorrevole ci sta a malapena la terza fila di sedili (opzionale, ma gratuita). Se si rinuncia a quest’ultima e si avanza completamente la seconda fila, si ottiene una profondità di carico di 110 cm. Gli oggetti, tuttavia, devono essere sollevati oltre gli 80 cm del bordo di carico allorché l’altezza del vano di carico è nettamente inferiore rispetto alla vecchia Espace.

Gli allestimenti da rispettivamente 47 100 e 49100 franchi sono disponibili a partire da subito, mentre la versione d’ingresso a 44300 franchi lo sarà in autunno. I prezzi sono attrattivi se confrontati all’offerta. dan

La seconda e-Honda

Honda lancia la sua seconda auto totalmente elettrica. Alla city-car «Honda e» viene ad affiancarsi la SUV compatta e:Ny1. Con una batteria importante per il segmento, da ben 68 kWh, la nuova SUV elettrica percorre fino a 412 km nel ciclo WLTP. Grazie ai suoi 204 CV, l’andatura dovrebbe essere vivace. Prezzi e data di lancio seguiranno.

Spyder versione RS

Per la Porsche 718 Spyder è ora in arrivo un nuovo modello top di gamma: la propulsione della nuova 718 Spyder RS è identica a quella della 718 Cayman GT4 RS. Il motore boxer 6 cilindri da 4 litri sale fino a 9000 giri/min ed eroga 500 CV. Anche nella telaistica vengono mutuati elementi della GT4 RS. La Spyder è venduta a partire da 190 700 fr.

Foto ald
Alla sua sesta generazione la Renault Espace si è trasformata in SUV. Dinamico gruppo ottico anteriore.
32 touring

Salire in elettrico, scendere sui pedali

Andare più lontano, salire più in alto, godere di vedute mozzafiato. Questa la promessa delle mountainbike elettriche. Il TCS ha esaminato sul terreno nove modelli full suspended tra i 4500 e 6000 franchi.

Ttori, batterie e freni – al banco di prova. Caratteristica comune è il reggisella abbassabile, che a giudizio dei collaudatori è fondamentale per la padronanza della bici. Non per tutti i modelli, però, la leva per regolarlo è facile da maneggiare.

Preferenze e utilizzi della bici

Tra valli e monti fin sulle cime o almeno scorrazzare per i passi: sono escursioni che sulle gambe pesano. Chi vuole percorrere in una sola giornata tragitti più lunghi, dislivelli maggiori oppure ancora affrontare con più sicurezza terreni impegnativi, oggi sceglie una e-MTB. In maggioranza full suspended, ossia con sospensione anteriore e posteriore.

Il TCS ha esaminato insieme ai club partner nove modelli di queste cosiddette fully, tra cui due di costruttori svizzeri (Flyer e Scott). Le presenti informazioni sono state raccolte su strade e sentieri in Alto Adige come pure – per quanto riguarda le prestazioni dei mo -

7 mountainbike elettriche hanno ottenuto il voto «molto consigliato», 2 un «consigliato». Nella valutazione non ci si è concentrati tanto sulle qualità intrinseche; piuttosto si è esaminato se il modello è adatto all’utilizzo previsto. Particolarmente importante, al riguardo, l’impostazione del sellino, che può essere arretrato o avanzato, inclinato sullo sportivo oppure permettere una seduta eretta più rilassata.

Le componenti rappresentano altresì un fattore determinante. Innanzitutto la propulsione: primeggiano le e-MTB con motore Performance CX (Generation 4) di Bosch; Panasonic le tallona. Ai motori di Yamaha e Shimano manca invece un po’ di potenza e dosabilità.

Testo Daniel Riesen Test Stefan Eichenberger Foto Ralph Wagner Le e-MTB permettono di fare belle salite senza andare «in tilt». Il grafico mostra le pendenze affrontabili con i nove modelli testati a batteria carica come pure la relativa capacità.
Scott 1370 m 500 Wh Canyon 1550 m 630 Wh Flyer 1560 m 630 Wh Giant 1600 m 621 Wh Haibike 1730 m 630 Wh Radon 1730 m 625 Wh Bulls 2050 m 750 Wh KTM 2110 m 750 Wh Cube 2180 m 750 Wh Fonte: ADAC 33 luglio / agosto 2023
Dislivello in montagna con una ricarica completa

Cube vincente La Stereo Hybrid va bene per lo sport e l’uso quotidiano.

Cube

Stereo Hybrid 140 HPC SL 750

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5599 fr.

Valutazione TCS: 74%

Peso a vuoto: 25 kg, motore: Bosch

Perf. CX Gen. 4, batteria: 750 Wh, tempo di ricarica quasi 7 ore, autonomia TCS: 108 km / 2180 m di dislivello

Per i freni decidono efficacia e dosabilità. Sui lunghi tratti in discesa, i conducenti del test hanno attribuito grande importanza alla possibilità di azionare la leva dei freni con un solo dito per controllare meglio l’e-bike. Cosa fattibile sui modelli di Cube, Giant e Radon.

Per la forcella anteriore, è poi la velocità di risposta ad essere giudicata più o meno buona.

Tempi di ricarica talvolta lunghi

I costruttori hanno equipaggiato le loro e-bike con batterie di potenza diversa. Autonomie tra i 70 e 110 chilometri soddisfano le esigenze di quasi tutti gli utilizzatori. Il dislivello fattibile in montagna con una singola ricarica differisce però fortemente (v. grafico). E, aspetto importante a seconda del percorso e impiego, il tempo di ricarica richiesto, che varia tra le 3 ore e 30 minuti (Scott) e

Giant

Stance E+ Pro 0

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5409 fr.

Valutazione TCS: 71%

Peso a vuoto: 25,2 kg, motore: Yamaha

Syncdrive Pro, batteria: 621 Wh, tempo di ricarica 4 ore e 50, autonomia TCS: 80 km / 1600 m di dislivello

le 9 ore (Radon e Canyon). Vincitore del test comparativo 2023 delle e-MTB del TCS è risultato il modello Cube Stereo Hybrid 140 HPC SL 750. Vanta numerosi pregi, tra cui l’allestimento più moderno; inoltre denota pochissime lacune, fatta eccezione per un angolo di sterzata troppo ridotto e lo smontaggio complicato della batteria.

Se le classiche MTB senza motore elettrico sono prevalentemente destinate al tempo libero, le fully motorizzate piacciono anche nell’uso quotidiano. Lo conferma il fatto che tra le e-bike elettriche detengono la più grande quota di mercato, pari al 42%. Per viaggiare rilassati fuori città, determinante è soprattutto la seduta. In questo senso, nel test si sono rivelate particolarmente comode la vincitrice Cube nonché la e-MTB di Scott. I collaudatori fanno peraltro notare: pure con la peda-

Bulls

Sonic Evo AM 2 Carbon 750

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5199 fr.

Valutazione TCS: 68%

Peso a vuoto: 25,8 kg, motore: Bosch

Perf. CX Gen. 4, batteria: 750 Wh, tempo di ricarica 5 ore e 30, autonomia TCS: 110 km / 2050 m di dislivello

Flyer

Uproc X

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5999 fr.

Valutazione TCS: 66%

Peso a vuoto: 25,3 kg, motore: Panasonic GX Ultimate, batteria: 630 Wh, tempo di ricarica 4 ore e 30, autonomia TCS: 75 km / 1560 m di dislivello

Radon

Render Hybrid CA 8.0 CX*

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 4999 €

Valutazione TCS: 63%

Peso a vuoto: 25,1 kg, motore: Bosch Perf. CX Gen. 4, batteria: 625 Wh, tempo di ricarica oltre 9 ore, autonomia TCS: 90 km / 1730 m di dislivello

Ideali sul manubrio per avere un buon controllo sono i freni a un dito.

Canyon

Neuron:ON 8*

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 4349 fr.

Valutazione TCS: 58%

Peso a vuoto: 24,7 kg, motore: Shimano

EP8, batteria: 630 Wh, tempo di ricarica quasi 9 ore, autonomia TCS: 80 km / 1550 m di dislivello

* Tutte le bici di questa marca sono in vendita esclusivamente presso il costruttore.

34 touring

Tre si fermano al 68% Haibike e KTM a causa di lacune nei dettagli, la Bulls perché (troppo) pesante dietro.

Haibike

Allmtn 2

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5599 fr.

Valutazione TCS: 68%

Peso a vuoto: 26,8 kg, motore: Yamaha

PM Series ST, batteria: 630 Wh, tempo di ricarica 4 ore e 30, autonomia TCS: 90 km / 1730 m di dislivello

KTM

Macina Kapoho 7973

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 5725 fr.

Valutazione TCS: 68%

Peso a vuoto: 28,3 kg, motore: Bosch

Perf. CX Gen. 4, batteria: 750 Wh, tempo di ricarica 6 ore, autonomia TCS: 110 km / 2110 m di dislivello

Molteplici informazioni sul display Kiox di Bosch (ad es. sulla Cube).

In e-bike a 14 anni, si può?

I minorenni possono andare in bici elettrica dai 14 anni a condizione di essere in possesso della patente di categoria M, che possono ottenere soltanto con il consenso dei genitori o di un eventuale rappresentante legale. A quest’età, la licenza di condurre è richiesta sia per le e-bike lente con pedalata assistita fino a 25 km/h – ciclomotori leggeri secondo l’Ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV) – sia per quelle veloci fino a 45 km/h. Compiuti i 16 anni, la patente non è più obbligatoria per guidare un’e-bike lenta.

Se l’autonomia limitata o l’altezza di sbraccio della e-bike equipaggiata con la batteria da 500-Wh non sono sufficienti, è possibile ripiegare sulla variante del modello eRIDE 930 pagando un prezzo aggiuntivo. Questo modello, tecnicamente molto simile, è dotato di una batteria da 625 Wh e quindi ha anche un’autonomia leggermente superiore.

Scott

Strike eRide 940

Prezzo (indicativo, maggio 2023): 4899 fr.

Valutazione TCS: 58%

Peso a vuoto: 24,6 kg, motore: Bosch

Perf. CX Gen. 3, batteria: 500 Wh, tempo di ricarica 3 ore e 30, autonomia TCS: 70 km / 1370 m di dislivello

Regolare la forcella è facile grazie alla scala graduata sul pistone dell’ammortizzatore (Rockshox sulla Giant).

lata assistita, andare in bici è impegnativo. «Le uscite in montagna sono molto faticose e a dipendenza del livello di difficoltà, richiedono adeguate competenze ciclistiche», sintetizza l’esperto TCS Stefan Eichenberger. •

I dettagli del test su: tcs.ch/mountainbike-elettrica

Le ulteriori disposizioni per la guida di bici elettriche valgono indipendentemente dall’età del conducente: per le cosiddette S-Pedelec (Speed Pedal Electric Cycle) o e-bike veloci è fatto obbligo di indossare il casco. Sono ammesse al traffico soltanto se dotate della corrispondente licenza per ciclomotori, della targa ivi registrata e di un contrassegno di assicurazione valido. Per le bici elettriche lente non sono invece necessarie né licenza di circolazione né targa. Infine, l’obbligo di guidare con luci accese anche di giorno si applica alle e-bike lente e veloci.

Scoprire ora i tanti vantaggi dell’assicurazione bici del TCS! tcs.ch/bici

Lex4you
35 luglio / agosto 2023

Meno vuol dire di più?

Poco meno di 600 chili invece di 2 tonnellate e 2,50 metri di lunghezza anziché quasi cinque. La macchinina svizzera Micro è solamente un’idea divertente oppure un vero sostituto delle automobili classiche

MICRO MICROLINO
36 touring
Testo a iel iese Tecnica drea Scuderi Foto ma uel reudiger

Viaggiare in due si può. Ed è persino bello, se si va d’accordo.

A proposito di salite e frenate

Ispirata dall’Isetta

Gli ideatori della Microlino si sono manifestamente ispirati all’Isetta, sviluppata da Renzo Rivolta e prodotta su licenza da BMW. Era stata venduta in 160 mila esemplari tra il 1955 e il 1962. L’Isetta, che apparteneva alla categoria delle «bubble cars», era mossa da un motore a 4 tempi da 12 o 13 CV. Appartiene alla storia del miracolo economico.

This is not a car , proclamano gli imprenditori e ideatori della famiglia svizzera Ouboter. E hanno ragione, quantomeno sul piano giuridico v. la rubrica L’esperto TCS a pagina 41 . La Microlino ha però quattro ruote, un motore e un tetto. Ma per il resto, è in controtendenza rispetto agli standard automobilistici. E gli specialisti non smettono di ricordarcelo: per la maggioranza degli utilizzatori, le automobili sono troppo potenti, troppo grandi e troppo pesanti. Perciò, di meno sarebbe di più.

Ed infatti la Microlino è ridotta all’essenziale: spazio per due persone e la spesa del fine settimana, sufficientemente veloce per circolare in città e fuori agglomerato. Unico lusso o quasi: la porta che si apre in avanti tramite un pulsante. Salire a bordo e scendere richiede un minimo di abilità. Occorre ruotare su sé stessi tenendo la maniglia della porta e lasciarsi scivolare dolcemente sul sedile chiudendo allo stesso tempo la porta.

Vedere ed essere visti

La sensazione è di essere seduti piuttosto in alto. E vicini al parabrezza. Buono per la visibilità, ma ci si sente abbastanza esposti.

I primi giri di ruota producono un ronzio, poi il motore elettrico tende soprattutto a sibilare, anche se il grado di rumorosità resta nei limiti attesi.

Ma le accelerazioni e le frenate con recupero di energia si rivelano più rumorose di quanto ci si aspetterebbe in città. L’insonorizzazione è davvero mediocre.

Microlino in salita

La Microlino è garantita per salite fino ad una pendenza del 18%. Durante il test, la piccola vettura ha effettivamente percorso una rampa con tale pendenza con una persona a bordo, mantenendo una velocità di 50 km/h e dopo una fermata, è ripartita agevolmente.

Attenzione alle sbandate

Sebbene sia anche in grado di raggiungere i 90 km/h, questa micro auto è priva di ABS. Attenzione quindi nelle frenate d’emergenza; lo spostamento delle masse rischia di bloccare le ruote sull’asse posteriore. In queste condizioni evitare un ostacolo diventa una vera impresa. Anche tenendo lo sterzo diritto, la vettura va facilmente in testa-coda. È raccomandabile seguire un corso di guida o allenarsi privatamente in un luogo sicuro.

La Microlino si infila anche nelle stradine più strette.
37 luglio / agosto 2023

SCHEDA TECNICA

CARROZZERIA

Costruzione poco ingombrante, con telaio autoportante in alluminio e acciaio. Superfici di qualità, fari integrati ai retrovisori esterni. Porta che si apre in avanti premendo un pulsante, chiusura elettrica (soft close).

ABITACOLO

Interni altrettanto minimalisti. Pochi comandi e un mini schermo tattile. Schienale del divano troppo piatto. Bagagliaio sorprendentemente spazioso.

DINAMICA DI GUIDA

Accelerazione (0–50 km/h): 5,4 s

Diametro di sterzata s./d.: 7,9/7,8 m

Spazio di frenata: nessuna misurazione

Insonorizzazione

50 km/h: 70 dB (A)

70 km/h: 73 dB (A)

COSTI DEI SERVIZI

Manutenzione

km / mesi ore costi (fr.)*

passo 157 cm

lunghezza 252 cm larghezza 147 cm

bagagliaio: 230 l

pneumatici: anteriore/posteriore 145/70 R13

VEICOLO PROVATO

Microlino Pioneer Edition:

2 porte, 2 posti, 20990 fr.

Gamma: Microlino Urban, disponibile dall’ultimo trimestre 2023 (14 990 fr.); Dolce, disponibile da subito (16390 fr.); Competizione, disponibile da subito (18590 fr.); Pioneer Series, disponibile da subito (20990 fr.)

Garanzie: garanzia generale

2 anni, 6 anni risp. 2500 cicli di ricarica batteria di trazione

Costruttore: Microlino AG

Untere Heslibachstrasse 18

8700 Küsnacht microlino-car.com

DATI TECNICI

Motore: sincrono permanente, 17 CV, 89 Nm; 1 marcia, trazione posteriore

Batteria: agli ioni di litio, 10,5 kWh (77 kWh netti); caricabatterie incorporato, AC: max. 2,6 kW;

Peso: 639 kg (peso a vuoto con il conducente, veicolo del test);

peso totale: 750 kg

Categoria: L7e

COMFORT

Il divano è regolabile solo lungo l’asse longitudinale e il volante non lo è affatto. Gli occupanti siedono alquanto vicini sui due posti non separati, un po’ sballottati a causa delle sospensioni e imbottiture rigide. Per immobilizzare il veicolo bisogna tirare il freno a mano (nessuna posizione P). Riscaldamento efficace, ma niente climatizzatore.

PREZZO-PRESTAZIONI

Per lo stesso prezzo della versione d’alta gamma della Microlino, è possibile comperare un’autovettura «normale». Si presta a chi è motivato dagli aspetti ecologici e ha il gusto delle cose fuori dall’ordinario.

COMPORTAMENTO

Il settaggio minuzioso della geometria e l’ammortizzamento rigido a ruote indipendenti conferiscono alla Microlino un comportamento agile e sicuro. Vista l’assenza di ESP, tuttavia, guidando al limite e con eccessivo brio si rischia di cappottare.

MOTORE / TRASMISSIONE

Il motore ronza dolcemente in partenza. L’accelerazione è rapida fino a 50 km/h, ma oltre diventa laboriosa. È possibile ottenere temporaneamente un po’ di potenza supplementare premendo un pulsante.

CONSUMO

Un po’ meno di 10 kWh per 100 km e un’autonomia di oltre 100 km senza riscaldamento, sembrano dati realistici. La Microlino non è un’auto per lunghi viaggi, non fosse che per il suo basso livello di comfort.

ELETTRIFICAZIONE

Il cliente può scegliere tre dimensioni della batteria. Abbiamo registrato una potenza di ricarica massima di 2,53 kW per la batteria da 10,5 kWh, con una potenza di carica media di 1,8 kW. Durata della ricarica dall’1 al 100%: 5 ore e 38. il video del test tcs.ch/portale-video

15 000 /12 (Ø) 1,4 230.–

Manutenzione totale per 180000 km:

15 000 km/anno 17,1 2762.–* incl. materiale

TCS ASSICURAZIONE AUTO

Premio annuo (fr.): 373.–esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tassa

CONSUMO

Fabbrica (WMTC): 13,9 kWh/100 km

Emissioni di CO2 : 0 g/km

Media svizzera di C2 : 129 g/km

Etichetta energia (A–G): n.d.

CONSUMO DEL TEST

con perdita di ricarica; misto: nel traffico urbano: 75% in campagna: 25%

Percorso RDE-TCS: misto

senza riscaldamento: 9,8 kWh/100 km con riscaldamento:12,2 kWh/100 km

Autonomia (TCS-RDE) misto

senza riscaldamento: 116 km con riscaldamento: 89 km

150 cm 38 touring CHECK-UP TCS

Pochi pulsanti, un piccolo touchscreen eppure non manca nulla di essenziale!

La concorrenza

Citroën Ami

L’Ami ha la forma di un cubo. Lanciata in Svizzera due anni fa, questa micro city-car presenta una particolarità interessante. Dato che il lato anteriore e quello posteriore sono praticamente identici, le porte si aprono in senso opposto: in avanti dal lato del passeggero (usuale) e verso il posteriore lato conducente.

Categoria L6e

Lu/la/a 2,41 /1,39 /1,52 m

Volume bagagliaio 63 l

Motore 8 CV / 63 Nm

Trasmissione 1 marcia

Trazione anteriore

Velocità massima 45 km/h

Batteria 5,5 kWh

Autonomia max. 75 km

Prezzo 9090 fr.

In città, la Microlino si muove come un pesce nell’acqua, malgrado un raggio di sterzata superiore alle attese. Le svolte e le rotonde creano momenti di allegria. Grazie allo sterzo e alle sospensioni piuttosto rigide, ci si sente coinvolti nell’azione.

A 50 m/h, sembra di andare a 80. Ma se si vuole veramente salire a quest’andatura su strade extraurbane, il sibilo sempre più intenso e acuto diventa presto sgradevole.

Tornati in centro, la ricerca di un parcheggio è un piacere. E quando la Microlino chiede di essere lavata e lucidata, si fa veramente in un attimo.

Spesso nella storia le idee futuristiche, per quanto nobili si sono scontrate con la dura realtà delle abitudini d’acquisto dei consumatori. Ma forse i tempi sono cambiati. L’audacia ingegneristica ed imprenditoriale dei creatori della Microlino meriterebbe di essere coronata da successo.

Poche risorse usate per fabbricarla

Consumi di elettricità ridotti

Maneggevole e divertente in città

Trova sempre un parcheggio

Sensazione di guida rassicurante

Buona visibilità

Rifinitura, cura dei dettagli

Veicolo rumoroso per i passeggeri

Scarsamente molleggiata

Sedile guidatore poco regolabile

Sicurezza passiva quasi inesistente

Niente retrovisore interno né parasole

Rumorosa in accelerazione

Renault Twizy

La Twizy, lanciata nel 2012, rinuncia pure a taluni elementi di comfort. Questo veicolo a due posti tipo tandem non ha vetri laterali, ma possono essere postmontati. A chi siede dietro sembra di aver il guidatore sulle ginocchia. Ma dato che manca il baule, converrà comunque fare la spesa in solitaria.

Categoria L7e

Lu/la/a 2,34/1,24/1,45 m

Volume bagagliaio 31 l

Motore 18 CV

Trasmissione 1 marcia

Trazione anteriore

Velocità massima 45/80 km/h

Batteria 6,1 kWh

Autonomia max. 90 km

Prezzo 16 900 fr.

tcs.ch/ricerca-auto

Confondere il davanti e il dietro: nulla di più facile con la Microlino di Micro. La spesa del fine settimana ci sta nel bagagliaio.
39 luglio / agosto 2023

Una mostra per l’anniversario VW

Volkswagen è presente in Svizzera da 75 anni. Per celebrare l’anniversario, fino alla fine dell’anno al Museo dei Trasporti di Lucerna è aperta una mostra speciale. Nel padiglione del traffico stradale sono esposte 20 Volkswagen dal 1948 a oggi, dall’amatissimo Maggiolino fino alla rara XL1, che precorreva i tempi. L’esposizione prevede anche una seconda sezione: sulla parete espositiva –sempre all’interno del padiglione del traffico stradale – un’intera fila dello scaffale sarà riservata a vetture VW selezionate in base ad un tema specifico che sarà aggiornato ogni tre mesi.

R5 e la sportività elettrica

Forse già dal prossimo anno, ma più verosimilmente dal 2025, il marchio Alpine di Renault potrebbe lanciare un nuovo modello elettrico. Non (ancora) la versione elettrica dell’A110, bensì una piccola di segmento B, basata sulla rétro chic Renault R5 (attesa per il 2024). Il modello è ora denominato A290_ β. Una versione beta che dovrebbe assomigliare otticamente alla versione prodotta in serie, mentre la configurazione a tre posti, con il pilota davanti al centro e due passeggeri dietro, rivela la ludicità dei disegnatori. Il divertimento di guida dovrebbe comunque essere iscritto a caratteri cubitali tra gli imperativi di questa trazione anteriore lunga 4 metri.

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Aurora Boreale

Acchiappasogni illuminato

Le luci mutano colore

Schiacciando un pulsante, il cielo si accende di onde verdi, blu e viola

Ispirato al design delle antiche tradizioni indiane - comprese punte di freccia, realizzate a mano, così come cordoncini in vero cuoio e piume autentiche

Con l’intenso soggetto di lupi del rinomato artista naturalista James Meger

Il fascino dell’aurora boreale: magia in cielo

Chi ha ammirato, con i propri occhi, il cielo solcato dalle luci danzanti dell’aurora boreale, non dimenticherà questo spettacolo per tutta la vita. Così anche un branco di lupi solleva il capo verso l’alto in una limpida notte invernale, in un’unione profonda con madre natura.

L‘articolo propone la splendida produzione artistica sul mondo dei lupi di James Meger, resa in colori vibranti. Le decorazioni, tra cui una punta di freccia realizzata a mano, perline brillanti e sfaccettate, un’impronta di lupo,così come cordoncini in vero cuoio e piume autentiche,sono ispirate ai manufatti dei nativi americani. Schiacciando un pulsante, il cielo di quest’opera d‘arte si illumina di onde verdi, blu e viola: proprio come l‘aurora boreale!

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The
Exchange,

Innovare

ovità e ultime tendenze dal mondo della mobilità lenta

Testo omi ic ra

L’intelligenza artificiale mette le ali ai piedi

A prima vista, le Moonwalkers di Shift Robotics sembrano semplici pattini a rotelle. Ma a guardarle più da vicino, le calzature elettroniche si rivelano un prodigio tecnologico che rivoluziona la locomozione. Dotate ciascuna di otto rotelle alimentate da un motore da 300 watt si allacciano semplicemente alle scarpe da ginnastica e consentono di camminare a 11 km all’ora, ovvero ad una velocità 2 volte e mezzo superiore a quella naturale, con la metà dello sforzo. Rispetto ai pattini a rotelle tradizionali o in linea non si scivola sull’asfalto, bensì si cammina normalmente, mettendo un piede davanti all’altro. Un po’ come su una passerella mobile di quelle che si trovano negli aeroporti. Controllate dal passo di chi le indossa dialogano tra di loro tramite AI, regolando la velocità di conseguenza. Prezzo di lancio previsto: 1400 dollari USA.

Intuitive Il sistema di controllo percepisce i movimenti del corpo e mette in azione le rotelle. Se ci si ferma o si sale le scale, queste si bloccano automaticamente. Supersoniche Le «scarpe più veloci al mondo» hanno una capacità di batteria di dieci chilometri, quanto basta a fare shopping o portare fuori il cane, a ritmo di corsa.
42 touring

In breve

Casco con luce perenne

Omne Eternal del brand svedese POC è il primo casco autosufficiente con luce a LED posteriore integrata. Si autocarica grazie ai pannelli Po erfoyle, tecnologia che converte in energia qualsiasi fonte luminosa, naturale o artificiale. equipaggiato di sensori che l’attivano automaticamente quando viene indossato e lo spengono quando si toglie.

Un anello per tracciarli tutti

Dopo i braccialetti fitness e smart atch ormai consueti ai nostri polsi, ora arrivano gli anelli intelligenti. Fra i migliori, l’ ura: gadget ed accessorio alla moda, rileva una serie di dati corporei quali la frequenza cardiaca, i livelli del sonno o la percentuale di ossigeno nel sangue. Largo 8 mm, pesa 6 grammi e costa tra i 314 e 950 euro modello Gucci x ura .

A metà fra auto e moto

Il corpo umano potenziato Allacciato ai fianchi e collegato alle cosce, il dispositivo permette agli amanti dell’outdoor di portare agevolmente anche 30 chili nello zaino.

Remote con maxi-bottoni

Azionare i tasti dello smartphone è scomodo quando si portano i guanti. Vi rimedia il telecomando Bluetooth Chubby Buttons 2, che si fissa al braccio con cinturino e permette di selezionare agevolmente la musica o rispondere ad una chiamata sul cellulare. Perfetto d’estate per le uscite in moto, ma pure d’inverno sulle piste da sci.

Walkie

talkie mani libere

Il sistema o Audio permette agli utenti di comunicare senza che il device debba essere connesso a smartphone. composto da ricetrasmettitore e microfono che si mette intorno all’orecchio o installa sul casco. Grazie allo standard Bluetooth 5.1 è possibile dialogare in vivavoce e completamente a mani libere, su distanze fino a 600 metri.

Con le loro dimensioni e consumi ridotti, il prezzo accessibile, la protezione dalla pioggia, posto per un passeggero e piccoli bagagli: i veicoli della categoria L7e hanno parecchi vantaggi sia rispetto alle automobili tradizionali pesanti, grandi che agli scooter o moto piccoli e scoperti . onostante la carrozzeria minimal, i quadricicli tipo la Microlino vedi a pag. 36 offrono spazio sufficiente per gli spostamenti nel quotidiano. Per guidarli è richiesta patente B, B1, A oppure A limitata . Per essere ammessi al traffico i veicoli classificati L7e devono soddisfare determinati standard di sicurezza: devono avere luci anteriori e posteriori, lampeggiatori, specchietto retrovisore e cinture. Airbag, frenata automatica di emergenza o ABS non sono invece obbligatori. Grazie ai requisiti tecnici meno stringenti, il segmento schiude inedite opportunità ai nuovi costruttori che spesso non dispongono della capacità o del capitale necessari per entrare nell’industria automotive, fra le più sviluppate. La propulsione elettrica meno complessa aiuta, venendo meno componenti quali ad esempio il post trattamento dei gas di scarico. quindi immaginabile, ed anzi auspicabile, che in futuro ci serviamo maggiormente di queste microcar per la nostra mobilità.

L’hi-tech aumenta la stamina ypershell Omega regala falcate possenti.
L’esoscheletro intelligente, dotato di motore elettrico da 800 att supporta le gambe, adattando la spinta al passo e tipo di terreno. Assiste la camminata, pedalata e la corsa, promettendo velocità fino a 20 m/h.
Foto ald l’EsPERTo TCS 43 luglio / agosto 2023
Martin Bolliger responsabile TCS Consulenza mobilità tcs.ch/esperto

Segui la corrente in vacanza

challer

Daniel Schaller condivide un’auto elettrica con i vicini di casa, ha motivato il suo comune a fornire possibilità di ricarica e anche a livello professionale si impegna per una mobilità efficiente dal punto di vista energetico, in qualità di esperto presso l’Ufficio federale dell’energia (UFE). Nell’intervista racconta cosa bisogna tener presente nei tragitti più lunghi.

Come si sposta tutti i giorni?

Io sono impiegato nella sezione Efficienza energetica dei trasporti nell’UFE. Quindi è naturale che tutti i giorni mi rechi al lavoro in treno e in bicicletta. Nel fine settimana e per i viaggi più lunghi con la mia compagna mi piace usare anche l’auto elettrica.

«Per noi l’auto è importante da tanto tempo, ma siamo pronti a intraprendere nuove vie. Ad esempio, condividiamo la nostra auto elettrica con i vicini nel paese.»

Ci racconta del suo viaggio del 2022 in modalità elettrica?

«La mia compagna si è fidata di me quando le ho detto che avremmo fatto un viaggio di 3000 km senza stress a bordo della più piccola auto elettrica presente sul mercato!»

La scorsa estate abbiamo infatti viaggiato per tutto il Benelux e ovviamente siamo tornati rilassati e in fretta, visto che il nostro formaggio gouda non ha fatto in tempo a fondersi! (Ride). Questa primavera siamo stati in Catalogna e ora stiamo

pianificando un’altra avventura elettrizzante, raggiungendo Vienna tramite il treno con trasporto auto e proseguendo poi con l’auto elettrica verso la Romania, la Bulgaria, la Macedonia del Nord, l’Albania e l’Italia.

Come si riesce a viaggiare con un’auto elettrica?

L’idoneità al viaggio di un’auto elettrica è rappresentata da una combinazione di autonomia in autostrada ragionevolmente elevata e buona potenza di ricarica in DC (ricarica rapida). Una valida funzione di pianificazione del percorso aiuta molto: se la vettura ne è priva, consiglio di installare sullo smart phone un pianificatore del percorso per auto elettriche.

«Oggi si trovano stazioni di ricarica funzionanti ed efficienti praticamente ovunque lungo le principali arterie stradali, per lo meno in Nord Europa, ma stanno aumentando un po’ dappertutto nell’UE.»

L’efficienza energetica dell’auto e la capacità della batteria definiscono

la distanza tra una pausa e l’altra. Due ore di viaggio, 20–30 minuti di pausa alla stazione di ricarica rapida per bersi qualcosa e poi proseguire il viaggio: è un buon ritmo di marcia.

Meno si consuma, meno si ha bisogno di una capacità della batteria elevata.

La velocità di marcia gioca un ruolo importante nell’autonomia, anche per le vetture con motore a combustione: viaggiando a 130 km/h l’autonomia è inferiore rispetto a una marcia a 100 km/h. Nell’area del Benelux, dove il limite di velocità è spesso di 100 km/h, abbiamo quindi un’autonomia in autostrada superiore rispetto, ad esempio, alla Francia, dove il limite è di 130 km/h. Prendetevi del tempo per provare.

Leggete tutta l’intervista con i link utili su seguila-corrente.ch

Svago

mo io a te il sud ovest dell’ rla da vero paradiso per ama ti delle pia te | Tripudio di colori a bordo ac ua attra io i estive al Lago di Costa a | archi svi eri da sog o

RAG I N I SH ISLAND A PAGINA46------------------ -----------
FIORE 45 luglio / agosto 2023
Emanuel Freudiger
IRLANDA L’ISOLA IN

Verde profondo

Il est Cor Garden Trail è una delle ricchezze del sud ovest dell’Irlanda. un itinerario che conduce alla scoperta di stupendi giardini pubblici e privati. on è necessario avere il pollice verde per innamorarsi di queste oasi variopinte. In più le visite sono meravigliosamente rilassanti.

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Testo ulia e Lut Foto ma uel reudiger

LLa Bantry ouse troneggia orgogliosamente su una collina sopra la baia omonima. Particolarmente degno di nota è il lato della dimora che non si vede dall’acqua. Dalla fontana cinta da glicine del giardino classico, con le siepi di bosso, parte una scalinata che sale su cinque terrazze lussureggianti. Da ognuna si gode una vista diversa – a volte con o senza il mare sullo sfondo – della country house , che in realtà assomiglia ad un castello. difficile distogliere lo sguardo da questa meraviglia. Il mio antenato, Richard hite II, conte di Bantry, progettò il giardino nel 19 secolo, ispirato dai suoi numerosi viaggi , spiega la proprietaria ulie Shels ell hite. Oggi è lei a mostrarci il parco, al posto del capo giardiniere rimasto infortunato. Tra gli anni Trenta e Settanta, i quaranta ettari coltivati dell’enorme proprietà sono stati abbandonati, inselvatichendosi pesantemente. Finché sua madre, negli anni ovanta, ha iniziato il recupero, che continua tuttora. Sul lato ovest, ad esempio, è stato ripiantato il sun en garden giardino incassato, nel senso che si trova a un livello più basso rispetto al paesaggio circostante . La famiglia vuole ripristinare anche il alled garden giardino murato , dove un tempo crescevano verdure ed erbe aromatiche. Per raccogliere i fondi necessari, hanno aperto una sala da tè e un B B, dando cos ai visitatori la possibilità di vivere, almeno qualche giorno, da conte e contessa.

All’inizio c’era sterpaglia uesto è un raro viburno delle Azzorre e anche il dente di leone gigante e l’alloro provengono dall’arcipelago portoghese , spiega Andy Stieglitz che, insieme a Ingolf ungmann, ha realizzato il loro sogno comune: un B B nella

47 luglio / agosto 2023
Uno spettacolo da set teatrale È difficile staccarsi dalla Bantry House e dal suo parco.

Ballycommane House, attorniata da un fantastico giardino con oltre mille alberi e piante e situata vicino al villaggio di Durrus, nella parte occidentale della contea di Cork. I due, appassionati delle Azzorre, hanno portato con sé molte piante che crescono meglio nel clima mite dell’Irlanda meridionale che nella loro terra d’origine. Le loro rarità provenienti dall’arcipelago portoghese sono richieste anche dagli orti botanici sul continente europeo, a cui forniscono spesso semi di piante. Ma la strada verso l’oasi non è stata solo rose e fiori. Quando nel 2005 hanno acquistato la proprietà, dove un tempo sorgeva una fattoria, hanno dovuto innanzitutto farsi strada a colpi di machete tra i fitti rovi che avevano ricoperto il terreno e gli edifici per lo più fatiscenti. Durante questa fase, nel punto più alto del terreno hanno anche scoperto antiche pietre di quarzite. Nel frattempo, i ricercatori dell’Università di Cork hanno confermato che si trattava di un sito di sepoltura dell’età del bronzo. Da lassù si apre una vista stupefacente sul paesaggio verde con le sue dolci colline e fattorie isolate. Il geografo e l’ex manager permettono agli interessati di visitare il loro paradiso dietro pagamento di una piccola somma. Molti tornano più volte e hanno dei luoghi preferiti dove fanno picnic o semplicemente si godono la bellezza e la tranquillità del giardino.

Trifoglio per la fortuna e il palato

Kloë Wood Lyndorff ha un approccio diverso. Tutto ciò che cresce nel suo parco incantato, il «Re -Imagination Garden» a Glengarriff, è commestibile, o comunque è buono per insetti e altre creature. L’asperula stende il suo tappeto di fiori bianchi accanto all’acetosa. Il bambù e il trifoglio sono ottimi in cucina e un gigantesco farfaraccio giapponese, i cui gambi possono essere usati in cucina come il sedano, attira lo sguardo dei visitatori. L’architetta paesaggista lavorava all’università, ma stare seduta davanti al computer non la rendeva felice. Qualche anno fa, con il suo compagno Adam Carveth, capo giardiniere della Bantry House, ha realizzato la sua idea di orto ecologico. I due trasmettono le loro conoscenze attraverso dei corsi. Lui fa da guida nel verde lussureggiante e spiega le piante, mentre lei prepara i tesori dell’orto. L’amabile irlandese ci invita a bere un tè ai fiori di tiglio e sam-

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Sopra: il giardino all’italiana progettato da Harold Peto è il pezzo forte dell’Isola di Garinish nella baia di Bantry.

Sinistra: il geografo Andy Stieglitz e l’ex manager Ingolf Jungmann hanno creato un paradiso verde a Durrus. Durante la riqualifica del terreno hanno scoperto pietre di quarzite. Oggi si sa che si trattava di un sito di sepoltura dell’età del bronzo.

Destra: azalee e rododendri prosperano meravigliosamente nel sud-ovest dell’Irlanda e sono una caratteristica di molti parchi.

buco e assaggiare una torta all’ortica. Entrambi hanno un sapore delizioso. Quando la pioggia leggera si fa più intensa, le gocce d’acqua diluiscono i resti del tè e le briciole della torta galleggiano nel piatto, lei prende semplicemente un ombrello e dice sorridendo: «È spesso così quando beviamo il tè all’aperto qui in Irlanda».

Un’isola di cui innamorarsi John Bryce, ricco commerciante, politico ed evidente amante dei giardini, nel 1910 acquistò l’Isola di Garinish, nel sud-ovest dell’Irlanda, e incaricò Harold Peto, uno dei più noti architetti paesaggisti dell’epoca, di trasformare in un giardino quello che all’epoca non era altro che uno scoglio. Per John Bryce nulla era troppo costoso per la sua progettata ultima dimora. L’architetto paesaggista lavorò di gran lena e creò vari spazi sull’isolotto, come il giardino italiano, ricco di vasi di epoca romana o piante esotiche, mentre un centinaio di operai piantarono arbusti e alberi o costruirono muri. Una volta completati i giardini, si sarebbe dovuta costruire una villa, ma non se ne fece nulla ›

49 luglio / agosto 2023
Nel «Re-Imagination Garden» di Kloë Wood Lyndorff a Glengarriff tutte le piante sono commestibili. E le ortiche sono una vera prelibatezza come ingrediente per torte.

per la semplice ragione che John Bryce perse tutta la sua fortuna nel 1917. I due edifici già costruiti, la casa del giardiniere e una casetta, danno un’idea di quanto grandiosa sarebbe stata la «mansion». Nel 1953, dopo la morte del figlio Roland, l’isola-giardino passò allo Stato irlandese e ancora oggi affascina i visitatori. Piccoli traghetti portano regolarmente turisti e appassionati ad ammirare l’elegante giardino all’italiana con lo stagno, il glicine e la vista sulla Sugar Loaf Mountain, una tra le vette più alte d’Irlanda. Si può passeggiare attraverso la Happy Valley, un corridoio verde di piante con i rododendri che aggiungono graziosi sprazzi di colore, oppure dimenticare il tempo soffermandosi nel «walled garden». Nei giardini voluti da John Bryce, che dovevano essere coltivati ad ortaggi, oggi prosperano, in tutto il loro splendore, floghi, ortensie, giggioli siberiani e gerani.

Una coppia e il suo paradiso Sebbene si trovi già nella contea di Kerry, il parco privato di Charlotte Verbeek fa comunque parte del West Cork Garden Trail, che conduce alla scoperta di 23 stupendi giardini nel sud-ovest dell’Irlanda. Vicino a Kenmare l’artista di origine olandese e il marito britan-

Viaggiare liberi con l’auto a noleggio

Scoprire su ruote un paese, ad esempio l’Irlanda, offre molti vantaggi. Permette di decidere sul momento quando (ri)partire, il percorso, le soste e le deviazioni spontanee da fare, la musica che si ascolta a bordo. Un viaggio on the road è sinonimo di libertà, pura e semplice. Se anche per voi è il viaggio, non la meta, che conta, allora approfittate del portale autonoleggio TCS. I soci beneficiano di sconto sui prezzi originali praticati dalle principali compagnie in oltre settanta paesi. Le tariffe sono comprensive delle assicurazioni più importanti. Buon viaggio! tcs.ch/autonoleggio

50 touring

Sinistra: quando Charlotte Verbeek e il marito hanno fatto costruire questo muro, l’artigiano ha creato di sua iniziativa il passaggio circolare. Alla coppia è subito piaciuto.

Destra: il giardino privato della Dawros Gallery, vicino a Kenmare, è composto da vari spazi. Un sentiero conduce alla capanna arredata con mobili asiatici.

Sotto: difficile da credere, eppure Charlotte Verbeek e il coniuge hanno creato da soli il loro paradiso grande quattro ettari.

Da sapere

Come arrivare

Volo a Cork, poi auto a noleggio, in Irlanda si guida a sinistra

Dove alloggiare

O’Donovan’s Hotel, Clonakilty: in centro, con fascino retrò

Fernhill House Hotel & Gardens: bellissima casa, produzione propria di gin e un famoso parco, attualmente in fase di riprogettazione da parte della paesaggista premiata Mary Reynolds, da non perdere

The Maritime Hotel, Bantry: moderno e situato in ottima posizione

Eccles Hotel, Glengarriff: bellissima casa con vista sulla baia di Bantry e sull’Isola di Garinish

The Botanical B&B, Garden of Re-Imagination, Glengarriff

The Lansdowne Kenmare: elegante, bel bar, ottima colazione

Dove mangiare e bere

Garnish Restaurant all’Eccles Hotel, Glengarriff; cucina molto buona in ambiente elegante

nico hanno creato un gioiello. Suddiviso in diverse aree, quella con le erbe si ispira all’olandese Piet Oudolf, la rockstar tra i progettisti di giardini. I visitatori passeggiano tra betulle e le più magnifiche azalee e rododendri che si possano immaginare.

Una parte del giardino ricorda il Giappone, qui scorre una cascata, lì crescono gigli della prateria sotto alberi da frutto. Anche le rocce presenti nella proprietà sono state incorporate nel progetto, e le siepi si susseguono in dolci onde per adattarsi alle colline della campagna circostante. Questo giardino, come quelli già citati, difficilmente può essere descritto a parole nella sua sfaccettata bellezza. È meglio recarsi in loco e abbandonarsi alla bellezza del paesaggio che vi conquisterà all’istante.

Il reportage è stato realizzato su invito di Tourism Ireland e Fáilte Ireland.

Mulcahy’s Bar & Restaurant, Kenmare: la fantastica cucina di questo accogliente locale a conduzione familiare vale da sola un viaggio a Kenmare Giardini

Ballycommane House & Garden, Durrus, ballycommane.com

Bantry House & Garden, Bantry, bantryhouse.com

Garinish Island: accesso con traghetto da Bantry, garinishisland.ie Garden of Re-Imagination, Glengarriff, twogreenshoots.com

Dawros Gallery & Garden a Kenmare: per gruppi da sei persone; charlotteverbeek.com

Ad eccezione di Fernhill House, Bantry House e Garinish Island, le visite/visite guidate sono possibili solo su richiesta

westcorkgardentrail.com thewildatlanticway.com

Viaggiare ben protetti 365 giorni all’anno tcs.ch/eti

Cork Clonakilty Durrus Glengarri Kenmare
Bantry Carta Keystone
51 luglio / agosto 2023

Un mare di fiori

Il Bodano, detto anche Mare svevo, è considerato la culla dell’orticoltura e dell’arte del paesaggio in Europa. Ad Ueberlingen D , sul braccio settentrionale, il clima mite permette a specie floreali mediterranee di prosperare nel giardino civico, aperto nel 1875. Per l’esposizione botanica Landesgartenschau 2021 la città si è dotata di un parco di sei ettari sul lungolago, con giochi e terrazze sull’acqua. Su territorio svizzero, Arbon, Kreuzlingen e Romanshorn offrono ampi spazi di serenità in riva al lago. Inoltre, nella parte occidentale, da qualche anno numerosi proprietari privati spalancano i cancelli delle loro oasi al pubblico. Appuntamenti di spicco dell’estate 2023, la mostra dedicata ai Principi Verdi e le otti bianche dei giardini del Bodensee , ai primi di settembre. jl

1 Splendidi rifugi

Quest’anno ricorre il 150° della morte di Napoleone III. L’imperatore dei francesi trascorse l’infanzia nel Castello Arenenberg in esilio con la madre Ortensia de Beauharnais-Bonaparte. Il rampollo ne aveva ereditato la passione per le piante ed insieme svilupparono il parco paesaggistico di Salenstein. Per il giubileo il Napoleonmuseum, con partner della regione, organizza la mostra « Principi Verdi ». Al plurale perché lo stesso entusiasmo animava Nicolas II, principe Esterházy. Risiedette a Mainau dal 1827 al 1833, portando, oltre a piante esotiche, uno stile di vita brillante sull’isola. Quest’anno una rassegna speciale vi celebra « Il Magnifico ». gruene-fuersten-bodensee.com

castello re e erg

1 3 1 KREUZLINGEN COSTANZA ÜBERLINGEN
Illustrazioni L’atelier cartographik, Foto Christian Perret, ald
52 touring
Al confine tra Svizzera, Germania ed Austria, il Lago di Costanza è paradiso per chi ama il verde. I suoi parchi e giardini fragranti regalano gioia agli occhi e all’anima.

FRIEDRICHSHAFEN

2 Musica e poesia al chiaro di luna

Di giorno, i parchi attorno al lago invitano a belle escursioni nel verde. Bagnati dalla luna, poi, si trasformano in luoghi di fiaba per le «Notti Bianche dei Giardini del Bodensee» (dall’1 al 3 settembre). Il romantico Lindenhofpark di Lindau presenta un recital di brani della scrittrice Ingeborg Bachmann con accompagnamento di violoncello. Il chiostro della Certosa Ittingen apre, oltre che a concerti e letteratura, anche all’arte, mentre uno spettacolo di danza va in scena nel parco del Castello Wartegg di Rorschacherberg. Un fine settimana ricco di momenti clou da non mancare per gli appassionati d’arte, cultura e giardini. bodenseegaerten.eu

3 Pedalando fra rosai e vigneti

Il braccio occidentale del lago offre dei suggestivi giri attraverso proprietà private, giardini di erbe aromatiche e parchi pubblici. A scelta, sei percorsi bici a tema. Il tour panoramico «Gartenkunst & Besenbeiz» si snoda fra alcuni villaggi pittoreschi e tocca fra gli altri, il rosaio di Feldbach, giardini privati e il Vinorama Ermatingen sulla sponda svizzera del lago. L’itinerario «Rendez-vous in giardino» fa tappa a Gaienhofen sulla penisola Höri. Qui si possono visitare la casa-museo di Hermann Hesse con l’adiacente giardino e la residenza di Otto Dix, che vissero entrambi su questo rigoglioso lembo nell’Untersee. bodenseewest.eu

2
ROMANSHORN ARBON RORSCHACH
BREGENZ LINDAU
castello Wartegg
53 luglio / agosto 2023

Gemme verdi

Cinque parchi svizzeri imperdibili per gli amanti delle piante

25 specie di alberi, alcuni ultracentenari, sono conservati nel museo all’aperto.

Salone plein air

I Giardini Merian sono un’area di relax ai bordi di Basilea per piccole fughe dal trambusto cittadino. Custodiscono piante e fiori straordinari come ad esempio la collezione di iris, unica al mondo, e la più vasta raccolta di clematis in Svizzera. Un folto programma di attività fa da corollario. meriangärten.ch

Brughiera incantata

Nel 1954 il paesaggista Robert Seleger iniziò a curare, ampliandolo costantemente, un giardino nella torbiera alta di Rifferswil. Oggi, il parco Seleger Moor è un’oasi romantica e selvaggia che attira con rododendri, azalee di tutti i colori e stagni di ninfee, oltre che molte aviospecie ed altri animali. selegermoor.ch

Museo degli alberi

Da anni Enzo Enea salva alberi dall’abbattimento e li fa radicare nel parco di Rapperswil-Jona che copre 75 mila m 2. Il rinomato architetto paesaggista ha creato un luogo dove gli esemplari, taluni vetusti e nodosi, sono esposti fra altre piante e opere d’arte, in un dialogo alla pari, affascinante e silenzioso. enea.ch

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Parco e palais vista lago

Il Parco La Grange a Ginevra, in riva al Lemano, trabocca di roseti, considerati i più belli della Svizzera. Sono oltre 200 le varietà che vi si possono ammirare nella superba cornice del lago. La villa settecentesca viene utilizzata dalla Città come sede di rappresentanza e location per ricevimenti diplomatici. geneve.ch/fr/parc-villa-grange

I gigli della padrona

Il castello di Vullierens appartiene alla famiglia de Mestral dal 1665. Agli iris, piantati dalla madre del castellano dal 1950 in poi, si sono aggiunte miriadi di emerocallidi, peonie e tulipani. Vari giardini e passeggiate a tema, fra sculture e lungo il viale alberato con rare sequoie, querce ed un maestoso liriodendro. chateauvullierens.ch

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Foto: Christoph Merian Stiftung, Kathrin Schulthess, Park Seleger Moor, Martin Rütschi, Genève Tourisme, Château de Vullierens/Regis Colombo
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Scoprire

2882

Incontriamo Jean-Claude Salomon a St-Ursanne, punto di partenza della Corsa St-Ursanne–Les Rangiers. 75 anni portati egregiamente, è da dieci anni presidente dell’ASA, associazione organizzatrice dell’evento. Ed infatti lo troviamo indaffarato a sistemare gli ultimi dettagli della 78a edizione che si terrà dal 19 al 20 agosto in terra giurassiana. Estremamente tecnica ed adrenalinica, la celebre cronoscalata tra St-Ursanne e Rangiers, valida per il Campionato europeo della montagna, è molto amata dai piloti e fan. È questo che lo ha spinto, fra le altre ragioni, ad accettare la carica. Non che bazzicasse nei circuiti automobilistici: «Ma adoro questa gara. Ne sono uno spettatore fedele già da prima di assumere la guida del comitato. Dal 1979 al 2022 non ho perso un solo appuntamento. Si tratta di una manifestazioni faro, nota ben oltre i confini del nostro cantone».

Lo sport ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita del giurassiano che risiede ad Alle. In passato ha fatto calcio, ginnastica ed atletica leggera, oggi si dedica all’escursionismo. D’altronde ha iniziato a lavorare come docente d’educazione fisica. «Ai tempi lo sport non rientrava fra le materie scolastiche obbligatorie. Ho dovuto convincere i miei genitori a lasciarmi seguire questo cammino», spiega. Dopo aver insegnato per cinque anni nelle scuole secondarie e all’università di Neuchâtel, viene preposto all’Ufficio dello Sport della Repubblica e Canton Giura. Svolge la funzione per 33 anni e diventa una figura incontornabile dello sport giurassiano: «Non ci sono discipline maggiori o minori, tutti gli sport meritano di essere valorizzati e sostenuti», questo il suo motto. E continua ad esserne promotore attivo. «Faccio tutto questo perché mi piace pormi al servizio degli altri ed impegnarmi nel mondo associativo». Quale presidente della Course des Rangiers gli tocca gestire quasi 300 volontari, oltre che il budget. Ha fiducia nella sua équipe, ma ci tiene ad avere il controllo della situazione: «Per me, abbastanza non è mai sufficiente, talora tendo ad essere troppo perfezionista», ammette il pensionato pieno di verve, aggiungendo: «Il nostro obiettivo principale è che la cronoscalata Les Rangiers regali gioia e grandi emozioni al pubblico e ai partecipanti». rangiers.ch

Da brivido Jean-Claude Salomon ci mostra Les Grippons, il tratto più rapido della corsa automobilistica.
Codice postale 55 luglio / agosto 2023
Testo Pascale Stehlin Foto Olivier Vogelsang

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Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.

La mia prima auto «Touring» 6/2023

egli anni Sessanta i prezzi erano evidentemente assai stabili. Infatti, la mia prima auto, pure una Citro n 2 CV, assemblata in Belgio, la pagai 5250 franchi quando la comprai nuova nel settembre 1963. Fino al 1965 ci viaggiai per tutt’Europa, Inghilterra inclusa, macinando ben 52 mila m. Allora un pieno di benzina 20 l costava tra i 12 e 15 franchi. Che bei ricordi ne conservo

Camping mon amour «Touring» 6/2023

ella didascalia della foto a pagina 15 che ci ritrae, me e mio marito, accanto al nostro camper V T6, scrivete che avrebbe la tenda apribile sul tetto. In verità si tratta del cappuccio di protezione

Calicap che montiamo a seconda delle condizioni meteo. Comunque il vostro fotografo è stato gentilissimo, come pure il custode del

I lettori ci scrivono

campeggio di Morges. Squisite anche le bevande offerteci dopo lo scatto per ringraziarci della nostra partecipazione.

Mito A1

«Touring» 5/2023

Interessante il vostro articolo che tuttavia mi solleva un dubbio: scrivete che la trasversale Est Ovest ha una lunghezza di 391 m. Secondo i cartelli chilometrici sullo spartitraffico la A1 inizia al PK 0 di Bardonnex e termina al m 406,7 a San Margrethen. Come si spiega questa contraddizione Su i ipedia leggo poi che sarebbe lunga 410 m

I 391 m indicati si riferiscono all’asse principale della A1. Con i suoi diversi collegamenti raggiunge un

Ctotale di 416 m secondo il rapporto sull’Andamento della viabilità 2021 . peraltro vero che i segnali di progressiva chilometrica non ricalcano fedelmente i 391 m tracciati. uesto perché la demarcazione si è sviluppata storicamente e risale ai tempi in cui le strade nazionali erano di competenza dei cantoni. I punti chilometrici sono fra l’altro registrati nei sistemi di gestione delle chiamate d’emergenza delle organizzazioni a luci blu. In caso di panne o incidente gli utenti coinvolti possono comunicare il PK più vicino e la loro posizione approssimativa permettendo ai soccorsi una localizzazione relativamente precisa della zona d’intervento. Ignoriamo come gli autori di i ipedia siano arrivati al dato pubblicato cioè 410 m .

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch

57 luglio / agosto 2023 Forum

Andata in auto, ritorno in treno

Fu con la mia prima auto, una Mini 850, che nel 1968 andai in Scozia con due amici. Avendo già lavorato in Inghilterra, non avevo problemi con la guida a sinistra. Tuttavia, per precauzione pensai bene di stipulare il Libretto ETI del TCS e la casco totale per tre settimane. Cos equipaggiati arrivammo a Dover e dopo aver percorso circa mille chilometri raggiungemmo la Scozia, senza contrattempi. Era sabato sera ed eravamo stanchi per il lungo viaggio per cui, dopo una pausa, continuammo fino ad un campeggio dove trascorremmo la notte. on essendoci traffico ripartii sul lato destro . eppure i miei compagni si accorsero dell’errore. Incrociammo un signore con un bambino per mano che prese a gesticolare freneticamente al nostro cospetto, ma noi lo salutammo senza capire che ci stava incitando a spostarci sulla sinistra Dietro una

curva ci spuntò davanti un furgoncino V . Mi meravigliai: Ma cosa ci fa questo sulla mia corsia on realizzai che ero io a circolare sul lato sbagliato e lo scontro fu inevitabile. Per fortuna nessuno si fece male. Solo i veicoli erano danneggiati, la Mini tanto da non camminare più.

Il poliziotto mi chiese la patente, dichiarando che non era valida no registration number . Gli segnalai, come prova, la mia foto sul documento. Il soccorritore stradale volle sessanta sterline. E rifiutò il voucher lettera di credito del Libretto ETI, dicendo che non lo conosceva. on accettò neppure il denaro dichiarando che sarebbe senz’altro stato

La Mini 850 era ben equipaggiata e, grazie alle mie buone conoscenze dei luoghi, niente ostacolava il nostro viaggio in Scozia.

pagato visto che io ero socio di un club automobilistico.

Stessa situazione a Londra, alla stazione ferroviaria di Paddington dove tentai di comperare il biglietto di ritorno in Svizzera. Fifteen pounds please , disse l’impiegato della biglietteria. é lui né il suo capo avevano mai visto il Libretto ETI e i relativi voucher, perciò dovetti pagare in contanti. Fortunatamente ne avevo abbastanza con me. A quei tempi la carta di credito non era ancora diffusa come oggigiorno.

Ma tutto è bene ciò che finisce bene: dopo il rientro bastò inviare le ricevute al TCS che mi rimborsò completamente, senza burocratismi. Hans Merz

Cercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch

Montaggio Touring/ Illustrazioni: iStock/TommasoT/Nopstudio
«L’autista del soccorso stradale mi assicurò che lo avrebbero pagato dato che ero socio del TCS»
58 touring La mia prima auto

TICINO

Assemblea generale ordinaria dei Delegati:

Riconferme e novità all’interno del Comitato per le nomine statutarie del prossimo triennio 2023-2026, a partire dalla rielezione del presidente, Fabio Stampanoni. L’11 maggio scorso, Roberto Morandi, con l’ultima relazione da direttore ha concluso il suo percorso ai vertici della Sezione Ticino.

Il comunicato stampa a pagina 60.

#7/8 | Luglio/Agosto 2023
Bollettino della Sezione Ticino

TCS Sezione Ticino: anno di nomine statutarie

Anche per il prossimo triennio, il presidente Fabio Stampanoni è stato rieletto all’unanimità durante l’Assemblea generale ordinaria della Sezione Ticino del TCS; si rinnova invece il comitato direttivo: tre nuovi membri all’interno dell’organico.

•Massimo Meroni, che rappresenterà il Gruppo del Mendrisiotto all’interno del Comitato, è subentrato inoltre in funzione di nuovo tesoriere a Patrick Passalia, quest’ultimo non si è ricandidato per motivi professionali.

•l’avv. Francesca Moghini è stata eletta in qualità di nuovo membro di comitato, in rappresentanza al Gruppo TCS del Luganese.

RIVERA - Si è tenuta l’11 maggio 2023, presso il Centro istruzione della protezione civile a Rivera, l’Assemblea generale ordinaria di TCS Sezione Ticino, che quest’anno ha assunto un ruolo particolarmente importante per le nomine statutarie dei membri del Comitato e del Presidente per il triennio 2023-2026, ma anche per accomiatarsi con l’uscente Roberto Morandi. Dopo 26 anni in seno al Club, dei quali 11 anni come direttore, ha consegnato u cialmente le chiavi del rinnovato Centro TCS di Rivera a Filippo Tadini, che ha preso le redini della Sezione a inizio 2023. Un Centro TCS rinnovato al proprio interno e ampliato con 600 metri cubi di nuovi spazi commerciali e u ci. Tra i presenti a questa importante occasione anche il neodirettore ACS, Benjiamin Albertalli, anch’egli subentrato a Gianmarco

TCS SEZIONE TICINO

Balemi, che è passato a beneficio del pensionamento a partire dallo scorso 1 giugno, e dell’Onorevole Norman Gobbi, che ha portato i suoi saluti a nome del Consiglio di Stato.

Riconferme e novità all’interno del Comitato  Fabio Stampanoni, votato all’unanimità dai delegati sezionali, è stato rieletto in qualità di presidente TCS Sezione Ticino, con alcune novità da menzionare invece all’interno del comitato direttivo:   •L’On. Nicola Pini, Granconsigliere e Municipale della Città e Capodicastero Sviluppo economico e territoriale, è subentrato lo scorso marzo in qualità di neopresidente del Gruppo TCS del Locarnese e Valli all’uscente Patrick Passalia, ed eletto quale nuovo membro di Comitato.

Punto di contatto

Impressum

Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie

Edizioni 10 volte all’anno

Redazione Marco Colandrea

Layout Sara Bönzli (TCS)

Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch

Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Riconfermati invece gli uscenti: Franco Rezzonico (Bellinzona), Sarah Stadler (Balerna), Andrea Bernardazzi (Collina d’Oro), Simone Boldini (Lugano quartiere Cadro), Stefano Rezzonico (Cureglia), Claudio Salathé (Lugano), Gianfranco Zazio (Mendrisio quartiere Arzo), Daniele Zanzi (Faido) e Cristina Mossi Meroni (Arzo).

via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.

Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana

Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch

60 touring |Luglio/Agosto 2023 SEZIONE TICINO
Roberto Morandi alla sua ultima relazione da direttore della Sezione Ticino del TCS. Il personale TCS guida i Delegati in una visita nel rinnovato Centro TCS di Rivera. Inquadra il QR Code con la fotocamera dello smartphone per guardare il video dell‘evento.

O erta estiva: celebriamo il rinnovato Centro TCS di Rivera!

Passate a trovarci nel ristrutturato e ampliato Centro TCS di Rivera, vi aspettiamo per un’esperienza ancora più accogliente (e conveniente). Per celebrare questa importante occasione, fino alla fine di agosto 2023, avrete la possibilità di usufruire di un buono sconto di CHF 20.– su tutti i controlli tecnici, ad eccezione del collaudo (esame u ciale). L’o erta è valida unicamente presso il nostro Centro.

Caravan Gas Control: maggiore sicurezza e tranquillità in vacanza

la conformità del veicolo – rilasciato dall’Associazione Circolo di lavoro GPL – con una validità di 3 anni. La Sezione o re ora la possibilità di e ettuare, su appuntamento,  il Caravan Gas Control direttamente al TCS di Rivera oppure presso i Camping TCS di Lugano-Muzzano e Gordevio Valle Maggia.

Centro TCS di Rivera

•27 luglio 2023

•19 settembre 2023

Centro Diagnostico Mobile, in modalità itinerante, presso i due Camping TCS

•16, 17 e 18 agosto 2023, TCS Camping Gordevio Valle Maggia

•4, 5 e 6 settembre 2023, TCS Camping Lugano-Muzzano

CHF 160.– non Socio

CHF 135.– Soci TCS Camping

CHF 120.– Soci TCS

Secondo la legge, gli impianti a gas liquido presenti in camper, roulotte e tende a veranda devono essere controllati ogni 3 anni. Il controllo viene  richiesto, per motivi di sicurezza, come prerogativa per poter accedere alla maggior parte dei campeggi svizzeri ed europei. Al termine del check-up, viene rilasciato un certificato che attesta

Luglio/Agosto 2023| touring 61 SEZIONE TICINO
Una foto del nuovo e supplementare stabile del Centro TCS di Rivera. Al piano terra: nuovo shop e area ca etteria, al 1° piano, nuova sala conferenze e postazioni di lavoro.
Usufruite della promozione estiva esibendo il buono di CHF 20.– e ricevete uno sconto extra sul prezzo Soci TCS.

Mobilità lenta: gli eventi promossi dal TCS

Questa rubrica ha lo scopo di aggiornare e tenere informati tutti i Soci sulle attività organizzate o promosse dalla Sezione Ticino, attraverso una breve raccolta di notizie.

Ogni anno, nel mese di giugno, il TCS (nazionale) organizza con la collaborazione della Polizia, la Kids Bike Challenge, una giornata all’insegna della sicurezza ed educazione stradale per gli scolari tra i 10 e 12 anni di età.

Ogni edizione viene organizzata in una di erente meta sul territorio nazionale, quest’anno la manifestazione si è tenuta alla Tissot Arena di Bienne, mentre per il 2024, il luogo prescelto è il Canton Ticino.

L’obiettivo di questo tradizionale evento è quello di insegnare ai più giovani a padroneggiare la bicicletta, dando loro le prime nozioni teoriche di mobilità lenta e di comportamento nel tra co. In questo modo l’apprendimento viene interiorizzato in forma ricreativa e divertente.

Una formula semplice ma vincente: la 2° Momo Gravel Race by TCS ha fatto centro anche quest’anno schierando al via un folto gruppo di appassionati delle corse Gravel e MTB giunti da tutto il Ticino, la vicina Lombardia e dalla Svizzera interna. Semplici pedalatori della domenica ma anche ex blasonati nomi del ciclismo agonistico a livello professionistico, si sono sfidati nel Mendrisiotto sui percorsi boschivi di Santa Margherita, lungo i sentieri sterrati tra i vigneti della Tenuta Agriloro ma anche su tratti di strada asfaltata nella zona industriale di Stabio.

A iscrivere il proprio nome all’albo d’oro di questa giovane corsa ciclistica dopo quello di Damiano Cunego - vincitore lo scorso anno - è stato un ex professionista su strada, Luca Chirico, trentunenne varesino che ha da poco chiuso la carriera professionistica. Al secondo posto, Stefano Radaelli, che si è però imposto nella gara riservata alle MTB.

Nella categoria dedicata alla gravel, alle spalle di Chirico (team sartoria Ciclistica), si sono piazzati rispettivamente in seconda e terza posizione, Maurizio Anzalone (team Asnaghi) e Riccardo Merlo, mentre tra le donne Giulia Alberti  (team DomeBike) si è imposta davanti a Pia Wertheimer (VC Hittnau) e  Anne Insley (VC Hittnau).

Nelle categoria riservata alle Mountain bike ha trionfato Stefano Radaelli (team assidu), davanti a Diego Broggini (vc Lugano) e Leonardo Ciccarelli (vc Lugano), mentre tra le donne a passare per prima al traguardo è stata Sveva Guidali davanti a Valentina Poretti.

Il comitato del Velo Club Mendrisio e la Sezione Ticino del TCS, desiderano ringraziare i partecipanti, i volontari, i Samaritani di Stabio, il Comune di Stabio e la Città di Mendrisio, i Cronometristi Varese, nonché tutti i partner, per aver contribuito al successo di questa manifestazione. Arrivederci al 2024!

In questo contesto si tiene anche una sfida tra team, che consente ai 4 ragazzi più bravi nella teoria e nella pratica, di rappresentare il TCS e la Svizzera a livello europeo, dal 22 al 25 settembre 2023, alla competizione ETEC in Montenegro. Tra le attività proposte, sempre nel contesto della bicicletta e sicurezza stradale, vi erano ad esempio: il percorso pumptruck e gimkana, camion con segnalazione dell’angolo di punto morto, la tenda della campagna Made Visible per il vestiario rifrangente, un rimorchio per la creazione di accessori rifrangenti, un’auto della Polizia con simulazione d’impatto, un’ambulanza del TCS con dei manichini per il massaggio cardiaco e altre postazioni di gioco.

All’evento, in rappresentanza alla Sezione Ticino del TCS, hanno partecipato Barbara Fantini, responsabile corsi e sicurezza stradale, e Sheila Parisi, responsabile per il materiale di educazione stradale.

62 touring |Luglio/Agosto 2023 SEZIONE TICINO
Il podio cat. Gravel uomini: da sinistra, M.Anzalone, L. Chirico e R.Merlo. Il podio cat gravel donne: da sinistra, P. Wertheimer, G. Alberti e A. Insley. Barbara Fantini e Sheila Parisi alla Kids Bike Challenge del 14.06.2023 a Bienne. Esercizi in bicicletta con la supervisione della Polizia. Momò Gravel Race by TCS, Stabio – 28 maggio 2023 Kids Bike Challenge, Bienne – 14 giugno 2023

Lorenzo Gasperini, collaudatore e pilota Yamaha, ci racconta la sua esperienza al Giro-E 2023

Il collaudatore Yamaha R&D e pilota di moto Lorenzo Gasperini, volto noto tra gli istruttori del Corso Moto PRO del TCS, è stato tra i protagonisti che hanno animato il Giro-E 2023, la gara su e-Bike, che a partire dal 2019, a anca la storica Corsa Rosa. Gaspe, questo il suo alias in corsa, ci ha raccontato la sua esperienza nel contesto di una delle tre più famose corse a tappe del mondo, partendo da un’inaspettata chiamata.

possibile, per farlo era necessario a rontare delle prove speciali e di regolarità. Ad esempio, ci veniva chiesto di procedere a una determinata velocità, la squadra che riusciva ad avvicinarsi maggiormente a quell’andatura, riceveva un maggior numero di punti. Sul finale di tappa invece, i capitani di tutte le squadre venivano isolati per una volata da «show». Ammetto però, che anche noi facenti parte del gruppo “inseguitori”, abbiamo insistito con lo sta che ci precedeva a bordo delle moto, per lasciarci passare e improvvisare a nostra volta uno sprint. Così è stato, e in entrambe le tappe è stato davvero entusiasmante!

La seconda, delle due tappe alle quali hai partecipato, il team Yamaha è riuscito a colpire nel segno, portandosi a casa la vittoria di tappa. Com’è stato vincere al debutto?

Qual è stata la tua reazione, da collaudatore e pilota di moto, quando hai ricevuto la chiamata da Yamaha Italia per partecipare con una bicicletta al Giro-E?

Ho ricevuto l’invito, con mia grande sorpresa, mentre mi trovavo sul circuito di Misano per la mia prima gara della Yamaha R7 Cup, durante il weekend del Campionato Italiano Velocità (CIV) dello scorso 30 aprile. Pensate che non ero nemmeno al corrente che Yamaha fosse tra le squadre iscritte al Giro-E, ma da ciclista e appassionato delle competizioni quale sono, è stato per me un grande onore ricevere questa proposta.

A quali tappe hai partecipato e cosa ti ha colpito di più del Giro-E?

Ho preso il via in occasione della tappa 2, da Chieti a San Salvo, e alla tappa 12, da Volvera a Rivoli, anche se invece di quest’ultima avrei dovuto presenziare alla tappa svizzera di Verbier-Crans Montana. Ciò che mi ha colpito di più, è stato

vedere quanto sia sentita dal pubblico la Corsa Rosa, l’a uenza sulle strade e il calore delle persone era surreale. La vera sfida era chiaramente quella sulle bici muscolari, tra corridori di spicco come Roglic, Evenepoel e Thomas, eppure gli appassionati non ci hanno fatto mancare tutto il loro a etto e supporto. L’emozione è stata ancora più intensa, dato che anche per Yamaha, il suo sta e gli ospiti, questa è stata l’edizone di debutto al Giro-E.

Se nelle gare del Giro d’Italia l’obiettivo è arrivare per primi al traguardo, in quelle dedicate alle biciclette a pedalata assistita funziona diversamente.

Come viene assegnata la vittoria?

Il Giro-E ha un’impronta diversa dalle gare con bici muscolari, l’obiettivo non è infatti quello di competere trionfando sulla linea d’arrivo, ma quella di promuovere il cicloturismo e sensibilizzare il pubblico alla mobilità sostenibile.

L’obiettivo durante la tappa era quello di raccogliere il maggior numero di punti

Vincere è sempre emozionante, la competitività tra le squadre era ugualmente papabile anche se la sfida era impostata diveramente da come la conosciamo tradizionalmente. Noi eravamo un team molto a atato, questo ci ha sicuramente facilitato nel raggiungimento di questo risultato.

Sappiamo che ti piace molto il Ticino e che spesso nei fine settimana pedali sulle strade del nostro cantone. Quali sono i percorsi che ti piacciono di più?

Mi alleno spesso sulla bicicletta muscolare per avere una buona condizione fisica per le mie gare in moto, ho diversi amici piloti in Ticino e vengo quasi ogni settimana a pedalare. Colgo l’occasione per gustarmi le tante salite e bei panorami che avete e che non ho a Milano, luogo dove abito. Probabilmente, il percorso che mi è piaciuto di più fino a oggi è la salita del Brè, ma in realtà ce ne sono tante altre: Isone, la Penudria, Cademario, Carona, Serpiano e il Passo del San Bernardino. Mi piacerebbe in futuro, come hanno fatto tanti piloti professionisti negli ultimi anni, trasferirmi nella Svizzera italiana, dove mi sento ormai a casa.

Luglio/Agosto 2023| touring 63 SEZIONE TICINO
Ciclismo Lorenzo Gasperini saluta il pubblico durante la tappa 12 del Giro-E 2023. Foto di RCS/Giro-E Lorenzo Gasperini spiega, in occasione di un Corso Moto PRO a Rivera, l’impostazione corretta di una curva.

Storie di mobilità ticinese, a distanza di 100 anni

Salita automobilistica del Monte Brè

La cronoscalata motociclistica del Monte Brè diventò subito una classica dopo la sua prima edizione del 1913. Con l’avanzare della tecnica automobilistica, si pensa anche alle quattro ruote e a mo’ di test nel ’22 va in scena il provino che però rimarrà tale.

A

cura di Giorgio Keller – Fotografie: Archivio giorgiopress

Forse non paghi delle attività con le moto, i solerti organizzatori dell’Unione Sportiva Ceresio pensano a una gara d’auto sul medesimo percorso di circa otto chilometri. Salire fino al Brè non sembra essere l’ostacolo maggiore per le macchine di quei tempi, tutt’al più gli stretti tornanti che dopo Albonago portano in vetta. Eccoci dunque al 1922: il 15 ottobre ci siamo. Leggiamo dapprima il quotidiano Libera Stampa della vigilia. “La corsa automobilistica di domani. Come è stato a suo tempo annunciato da tutti i giornali, domattina, dalle 7.30 alle 9, si svolgerà da Cassarate alla chiesa di Brè una prova automobilistica alla quale prenderanno parte alcuni appassionati e valenti piloti. A scanso di eventuali incidenti gli organizzatori, richiamato che il lod. Consiglio di Stato e le Municipalità di Castagnola hanno concesso il nulla osta per la prova e acconsentito allo sbarramento della strada a partire dalle ore 7.30, avvertono, a scanso di eventuali responsabilità, che il pubblico non deve tenersi sulle curve e non può assolutamente restare sulla strada perché le vetture in corsa dovranno in alcuni casi effettuare una fulminea “marcia in addietro” e procederanno a grande

velocità sui bevi rettilinei, occupando tutto il campo stradale. Le persone che non potranno trovare posto sul versante della montagna dovranno occupare i muri che costeggiano la strada, evitando però di lasciare le gambe dal lato che dà sulla strada stessa. Diverse vetture concorrenti, per le loro dimensioni sfiorano i muri e le persone che contravvenissero al presente divieto sarebbero vittime sicure della loro disobbedienza”.

La Gazzetta Ticinese aggiunge un trafiletto e si lancia in pronostici tecnici. “In città vi è grande aspettativa per la corsa onde stabilire il record automobilistico del Brè. Pur essendo limitato il numero dei partecipanti, poiché si tratta di un esperimento per stabilire se è possibile nei prossimi anni organizzare una corsa in grande stile, la prova di domani desterà grande interesse poiché viva sarà la lotta fra le piccole macchine che possono girare nelle curve e le vetture di grande turismo che costringono i piloti a fare delle marcie indietro per poterle superare. Maffei e Martinelli dovranno fare almeno quattro manovre di marcia indietro e quindi il vantaggio della maggiore potenzialità del motore sulle altre vetture di Romieux, Barioni, Luvini e Gigione Capponi è annullato. Le probabilità di vincita sono quindi eguali per tutti i sportsmann”.

La classifica fu la seguente: 1. Luvini Francesco, su Ceirano, in 10’38” 3/5; 2. Barioni Emilio, O. M., 11’8” 3/5; 3. Martinelli di Chiasso, Isotta Fraschini, 11’13” 2/5; 3. Romieux, O. M., 11’46” 3/5; 5. Capponi Luigi, Fiat, 12’14” 3/5”. Fuori concorso, il sidecarista ingegner Torricelli apriva l’oretta corsaiola salendo in 11’39” 2/5.

Se arrivarono in cinque su sei ciò è dovuto al fatto che “…la “Lancia” del signor Maffei urtò contro un paracarro,

spezzandolo, per poi finire contro il cancello del giardino della Villa Polichet. L’inconveniente avrebbe potuto avere serie e disastrose conseguenze se il guasto fosse avvenuto su di un altro tratto di strada, privo di ripari”.

Riguardo al chiassese Martinelli, ebbene si tratta del garagista Luigi, padre di sette figli di cui i sei maschi diventeranno tutti corridori e tra i quali Amilcare lancerà le carriere di Silvio Moser e Clay Regazzoni.

Senza futuro invece la cronoscalata. Estrapoliamo letteralmente uno dei quotidiani: “I risultati ottenuti dimostrano come la gara sarà possibile solo per vetturette che possano compiere le numerose svolte della strada senza la necessità di fare macchina indietro”.

64 touring |Luglio/Agosto 2023 SEZIONE TICINO
Una foto del Monte Brè, Lugano, degli anni ‘20. Luigi Martinelli di Chiasso, capostipite di una famiglia di corridori. L’ordine di partenza coi tempi di partenza, d’arrivo e quello e ettivo. In fondo troviamo Torricelli col sidecar.
Luglio/Agosto 2023| touring 65 SEZIONE TICINO cinetour.ch cinetour.ch cinetour.ch Restasempreaggiornatosu PrimeVisioniCinema aVillaArgentina Promozione persociTCS entrata achf12.00invecedichf16.90 07.07 - 21.1519.07 - 21.1520.07 - 21.1509.08 - 21.00 10.08 - 21.00

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66 touring |Luglio/Agosto 2023 SEZIONE TICINO
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84 000 stazioni di ricarica pubbliche entro il 2035

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