Rubriche I FAT T I N O S T R I
Non è un Paese per bonus
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ateriali, prezzi, consegne: di questi tempi non si parla d’altro. Ho affrontato l’argomento proprio nello scorso numero, e nel frattempo associazioni di categoria e osservatori vari del mercato hanno cominciato a far sentire la loro voce, prospettando scenari non proprio idilliaci. In effetti, il rischio di penalizzare gli interventi trainanti e trainati legati al superbonus è più che evidente. Secondo una recente indagine pubblicata da Il Sole 24Ore, il ferro è aumentato del 117%; il polietilene fra il 44 e il 49%; il rame di oltre il 17% e anche il cemento si è guadagnato la scena con un bel +10%. Se consideriamo che il petrolio è aumentato del 34%, trascinando anche l’incremento del prezzo del bitume (+15%), la frittata è fatta. Secondo gli analisti, le detrazioni fiscali c’entrano poco con gli aumenti, anche perché gli interventi trainanti relativi al superbonus devono rispettare i massimali e le verifiche dei prezzi. Diverso è il discorso per le opere trainate, come per esempio il rifacimento delle facciate, le opere di manutenzione straordinaria, e così via, che non devono rispondere alle verifiche di congruità. È qui che il mercato si è scatenato, in parte aiutato anche dalla cessione del credito e dallo sconto in fattura che i prezzi li hanno fatti lievitare, oltre al fatto che i costi delle lavorazioni, in considerazione dell’alta domanda, sono quasi raddoppiati, ed è anche difficile trovare qualche operatore specializzato che venga a fare il lavoro. Ci si potrebbe domandare quali potranno essere gli effetti di questa situazione. Secondo l’Ance, un primo segnale potrebbe
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arrivare dal rallentamento dell’attività dei cantieri, causato dalla difficoltà di approvvigionamento dei materiali. Quindi, po-
Non si sono ancora risolti i problemi legati alla difficoltà di approvvigionamento, con il rischio di rallentare l’attività dei cantieri, mentre gli aumenti mettono in discussione gli effetti positivi del Recovery Plan, oltre alla marginalità di imprese e distributori trebbero anche essere messi in discussione gli interventi previsti dal Recovery Plan. Inoltre, aggiungo io, il tempo passa e i bonus si avvicinano alla scadenza, un’altra variabile inquietante che la politica potrebbe anche cercare di stabilizzare e definire una volta per tutte. In considerazione dell’aumento delle richieste ci si domanda se ci saranno o meno i fondi fino alla fine del prossimo anno, anche perché, se ci mettiamo ad ascoltare tutti coloro i quali, legittimamente, chiedono aiuto, i miliardi del Recovery dovrebbero essere il triplo di
quanto, si spera, arriverà. Credo che una sorta di normalizzazione non sia ancora nemmeno all’orizzonte. I più ottimisti parlano di fine estate, altri di fine autunno. Di certo sappiamo che oggi la domanda supera l’offerta. In tempi normali sarebbe davvero un bel problema, ma non viviamo tempi normali, anche perché, come anche altri Paesi europei come Francia, Germania e Regno Unito, siamo in balia di turbolenze che arrivano da lontano, e ci vorrebbe un serio intervento dell’Europa in grado di tutelare il mercato interno della Comunità. Per quel che riguarda i fatti nostri, ovverosia i problemi spicci di tutti i giorni, per molti distributori la difficoltà principale è quella di soddisfare in tempi decenti e a prezzi umani le richieste dei clienti. Rimane la difficoltà di preventivare e non è un problemino qualsiasi. In rivendita di superbonus si parla ancora poco (per la verità se ne parla moltissimo, ma si concretizza poco niente) mentre rifacimento facciate e ristrutturazione tradizionale trainano il mercato. Qualcuno è anche riuscito a fare un po’ di scorte dei materiali incriminati di cui sopra, è ovvio che in questo momento possiede un tesoro. Chi ha investito in show-room e servizi legati alla ristrutturazione, anche di qualità, sta notando con piacere che il cliente privato è tornato felicemente a uscire di casa. Una casa che, dopo i mesi di frequentazione forzata, ha offerto più di un’idea di ristrutturazione. di Roberto Anghinoni Giornalista M a g g i o
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