YouTrade novembre 2021

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SUPERBONUS GLI INCENTIVI TRA PROROGA E RINCARI

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RIQUALIFICAZIONE

QUANTO CONTA PER L’EDILIZIA

FOCUS SPECIALE SU MATERIALI E SOLUZIONI

Poste Italiane SpA - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 - DCB Trento. Virginia Gambino Editore Srl - Viale Monte Ceneri 60 - 20155 Milano - Contiene I.R. e I.P.

NOVEMBRE 2021 - 124

ISSN 2532 - 5671

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Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Valentina Anghinoni, Roberto Bolici, Marco Buschi, Paolo Caliari, Federico Della Puppa, Sara Giusti, Stefano Lavori, Carlo Lorenzini, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Veronica Monaco, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi, Antonella Saisi, Franco Saro, Paolo Setti Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Supporto Tecnico / Technical Support Enrico Adinolfi • Dec Luca Berardo • Casa Oikos Massimo Bussola • BigMat Claudio Cammi • Cammi Stefano Colombino • Gruppo Uniedil Franco Nessi • Eternedile Claudio Troni • Gruppo Made Cristian Zanni • Gruppo Edilcom Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. +039 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it

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Sommario novembre Rubriche 9 Editoriale Difformità edilizie, un freno per i bonus 10 Econauta Lo spauracchio sul catasto 10 Chiacchiere in cantiere Il patto d’acciaio e i lavori a rischio 11 L'avvocato Green pass, obbligo in condominio 12 I fatti nostri Il modello dei rivenditori modello 14 Digital News 16 Seggiole & Poltrone Attualità 18 La crisi Perché anche l'edilizia teme la crisi dei chip 22 Superbonus Gli ultimi ritocchi dell'anno 26 Unicmi Serramenti d'oro, ma a rischio bonus 36 E-commerce Le vendite online si fanno in cinque 44 Pnrr Per la distribuzione quel piano è forte Rivendite 50 Macchine a noleggio Macchine d'oro, il noleggio vola 54 Bme Blackstone a caccia di rivendite 60 Rivendite news 62 Showroom 64 I ferri del mestiere Il bello della tempesta 66 To Build

Un anno d'oro per gli infissi

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Storia di copertina 68 Cugini La nostra qualità è a chilometro zero 74 80 82

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Imprese Gruppo Roto Sguardo al futuro con Aluvision Starplast Due soluzioni per l'oro liquido Fibrotubi Coperture migliori con l'isolamento

Il noleggio continuerà a volare nel 2022 YO U T R A D E

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Rivit Tutta potenza per il lattoniere

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YouTrade News

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Muoviamoci Le cinque parole da evitare

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Come si fa Vendere di più con la Epd

Speciale Consolidamento

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Tecniche costruttive Il rinforzo è su misura

102 Laterlite Momento magico per il rinforzo 110

Miniera San Romedio Alta compatibilità con Tassullo

114 Le interviste Più consolidamento per tutti

I Quaderni tecnici di YouTrade

122 Norme e progetti Ci vuole un bonus antincendio 126 Luxury Goods Pitture e decorativi BioCasa 128 Edilizia I vecchi nuovi materiali green 134 Digital House Piattaforma Google per la smart home 134 LG Casa smart? Sì, ma flessibile 136 Hi-tech

122 Le regole per evitare gli incendi

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I vecchi materiali green come alternativa

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Editoriale

Difformità edilizie, un freno per i bonus

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uperbonus, bonus, semi bonus, tre quarti di bonus... Diciamo la verità: le agevolazioni fiscali sono un toccasana per l’edilizia, oltre che per chi ne usufruisce, ma sono anche una giungla nella quale è difficile entrare, oltre che uscire. D’altra parte, l’Italia non è composta da quartieri regolarmente edificati con case tutte uguali, magari costruite in serie. Basta osservare un qualsiasi centro storico, oppure uno degli innumerevoli paesini arroccati su qualche collina, che tanto piacciono ai turisti (un po’ meno a chi ci abita, magari) per rendersi conto che una legge che contempli le migliaia di varianti nella descrizione di che cosa è concesso e che cosa, invece non lo è, è pura utopia. Certo, piacerebbe a tutti che la vita fosse semplice, ma non lo è: l’Italia ha un patrimonio edilizio spesso vetusto, con costruzioni composte anche con diversi interventi negli anni. Per questo è impossibile un liberi tutti. Come una legge che preveda pizza gratis per chiunque oppure, per rimanere nel risparmio energetico, impossibile come un’auto nuova elettrica gratis, anzi incentivata al 110% per chi rottama la propria diesel o benzina: sarebbe vista come un regalo pazzesco, oltre che un’iniziativa insostenibile per i conti pubblici. Conti che, bisognerebbe ricordarlo, sono anche quelli di tutti i cittadini, anche di chi non possiede una vettura o, nel caso specifico, un immobile. Lo stesso discorso, infatti, è applicabile all’edilizia, che piaccia o meno. È evidente che non è possibile riqualificare gratis tutti i condomini, le villette, le case con due o tre appartamenti, eccetera. E bisognerebbe ricordare che i soldi impiegati per i vari bonus e superbonus qualcuno, alla fine, dovrà pagarli. Probabilmente sarà chi oggi ha una ventina d’anni. Premesso tutto questo, la galassia dei bonus ha certamente il merito di rianimare un settore che era profondamente addormentato, come l’edilizia. Ma non solo: ha scoperchiato anche un altro problema, cioè il disordine amministrativo e catastale del patrimonio immobiliare. Perché gli incentivi (tranne il superbonus) spesso fanno venire a galla irregolarità sorprendenti. Il superbonus, infatti, ha avuto uno speciale lasciapassare: è precluso solo agli immobili totalmente abusivi, ma non a quelli in zone paesaggisticamente vincolate nelle regioni in cui le norme regionali parificano le piccole difformità (anche se su fabbricati di nessun pregio architettonico e con difformità visibili solo dai droni) all’abuso totale. In molti casi queste difformità edilizie sono ignote anche ai legittimi proprietari e penalizzano il valore degli immobili, oltre a impedire la fruizione degli altri bonus. Per esempio, narra la cronaca che a Livorno solo al momento del rogito un proprietario ha scoperto che negli anni Settanta il suo condominio è stato costruito all’incontrario, con la facciata lato strada sul lato cortile e viceversa. Un caso limite, ma accompagnato da una miriade di irregolarità che non sono regolarizzabili con le norme attuali. Al momento le difformità sono regolarizzabili solo se rientrano nella tolleranza del 2% o se rispettano la cosiddetta doppia conformità: se gli interventi a suo tempo fatti sono conformi sia alle normative vigenti al momento dei lavori sia alle norme urbanistiche di oggi. E, in caso di controlli, il proprietario può essere costretto a demolire le porzioni difformi. Qual è la soluzione? Prendere atto di una conformità pregressa o attuale non sarebbe un condono, ma un compromesso, che consentirebbe di non penalizzare gli immobili con difformità accettabili. Potrebbe, quindi, consentire l’accesso ai bonus fiscali (oltre al superbonus) ed evitare ai proprietari di immobili irregolari la revoca (con sanzioni) degli eventuali incentivi fruiti in buona fede.

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Rubriche E C O N A U TA

Lo spauracchio sul catasto

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i sono argomenti talmente spinosi che, pur di non affrontarli, sono banditi a prescindere. La tassazione è uno di questi argomenti. D’altra parte, a chi piace pagare le imposte? A nessuno. Quando, poi, la parola tasse è associata alla casa, il sangue nelle vene comincia a circolare più in fretta. E, diciamolo, va subito alla testa. È successo nella discussione, praticamente morta sul nascere, che riguarda la riforma del catasto. La sola idea di adeguare i valori catastali ha spinto praticamente tutti i partiti a brandire l’ascia di guerra, a strillare proclami e ultimatum. Ed è comprensibile: l’80% della popolazione italiana possiede un immobile e chi mai vorrebbe tasse sul sacro suolo della propria abitazione? Anche se l’Italia è uno dei rari Paesi in cui il patrimonio immobiliare, quello in cui si abita, non è tassato. In Germania, per esempio, in una città come Berlino, la tassa immobiliare è di 200-500 euro all’anno per un monolocale. In Francia la tax fonciere è pagata dal proprietario dell’abitazione, con una base imponibile pari al 50% del valore locativo. In Spagna la Impuesto sobre Bienes Immeubles (Ibi) tocca invece il proprietario con un’aliquota di solito pari allo 0,50% del valore catastale. Nessuno, insomma, è esentato dall’Imu, ma questo è un altro discorso, perché coinvolge il sistema di tassazione. Un’altra storia, invece, è il catasto. Che parte da questo presupposto: lo Stato, cioè la comunità, deve essere informata sulla tipologia

del patrimonio immobiliare nazionale? Perché il punto sta qui: se si parla di rigenerare le città, come sarà mai possibile se non si conosce lo stato degli immobili? Il problema, infatti, è che gran parte degli immobili sono catalogati dal catasto secondo criteri vecchi e ingiusti. Per esempio, in media chi possiede una casa in categoria A/3 (tipo economico) oggi è avvantaggiato rispetto a chi ne ha una in A/2 (civile). E queste due categorie insieme comprendono il 73% del patrimonio abitativo. Come ha rilevato il Sole 24Ore, in molte città italiane due vicini di casa possono trovarsi a pagare le imposte su basi fiscali diverse a parità di quotazione dell’immobile: fatto 100 il prezzo di mercato, c’è chi paga su un valore catastale di 37 e chi di 71 nello stesso quartiere. Insomma, l’ostilità alla riforma del catasto non evita un’ingiustizia ma, in molti casi, la consolida. Ma nelle urne elettorali vota la pancia, non la testa. Federico Mombarone Giornalista

CHIACCHIERE IN CANTIERE

Il patto d’acciaio e i lavori a rischio

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l focus sul clima ha fatto passare in secondo piano un risultato importante raggiunto nel corso del G20 a Roma. Il presidente americano Joe Biden ha annunciato la rimozione immediata dei dazi Usa sull’acciaio e l’alluminio europei, mentre la commissione Ue proporrà di fare lo stesso verso quelli Usa. L’accordo pone fine alla disputa commerciale scoppiata durante l’amministrazione Donald Trump, che impose dazi per il 25% alle importazioni dall’Europa di acciaio e per il 10% a quelle di alluminio. Tutto bene, insomma. Ma, paradossalmente, questa apertura potrebbe avere un effetto non troppo positivo sui cantieri italiani e, più in generale sull’industria. Perché, accanto all’abolizione dei dazi intreodotti da The Donald, Biden ha anche annunciato che proporrà un aumento di quelli per l’acciaio prodotto da Paesi che inquinano e consumano troppa energia. Tradotto: la Cina. Il problema è che di acciaio in giro ce n’è poco e quello che c’è viene venduto a caro prezzo. Una parte di semilavorato, inoltre, è già di fatto bloccata nei porti per vincoli normativi stabiliti dall’Unione Europea. Tanto che nei giorni scorsi l’Ance ha lanciato un allarme: con questa situazione c’è il rischio che le opere previste dal Pnrr e i cantieri per il superbonus si fermino. È anche vero, però, che buona parte di questo acciaio bloccato è il risultato delle norme europee adottate proprio in risposta alla guerra commerciale dichiarata dall’ex presidente americano, che ora sono in procinto di essere eliminate. Resta, però, il nodo della Cina, grande produttore siderurgico. Le cosiddette quote di salvaguardia, i limiti trimestrali all’import, tutelano gli interessi delle aziende europee ma, in un mercato con grande domanda, rischiano di risultare un boomerang. Il conto sul quantitativo di acciaio ammesso, infatti, riparte da zero ogni trimestre con il risultato che l’approvvigionamento va a singhiozzo. Infine, queste sono semplicemente misure anti-dumping, che non considerano ancora un ulteriore inasprimento per l’aspetto ambientale. Insomma, la strada per la transizione green è piena di insidie. Franco Saro giornalista

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L’AV V O C ATO

Green pass, obblighi condominiali

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lo svolgimento delle proprie mansioni, va da sé che anche costoro dovranno disporre della certificazione anti-covid. Molto spesso capita, inoltre, che il condominio, tramite l’amministratore, affidi lavori o interventi di manutenzione a imprese esterne: dal rifacimento del tetto, all’imbiancatura della facciata, fino alla manutenzione e pulizia delle aree comuni. In questi casi l’obbligo del green pass è espressamente previsto dal decreto: chiunque presti attività lavorativa nel condominio deve infatti possedere la certificazione ed esibirla a richiesta. In tal caso, però, i controlli non sono più di competenza dell’amministratore, ma dei titolari delle ditte cui è affidata l’esecuzione dei lavori. Altro dubbio riguarda l’obbligo di possedere ed esibire il green pass per partecipare all’assemblea condominiale. Ebbene, se l’incontro si tiene in luoghi esterni al condominio, l’obbligo già sussiste in base alle regole ormai note di accesso ai vari locali e a verificare il possesso della certificazione non è tenuto l’amministratore di condominio ma il proprietario, il gestore o il titolare dei luoghi in questione. Diversamente, se la riunione si svolge all’interno del condominio, l’obbligo di green pass sembra doversi escludere, non trattandosi di un luogo di lavoro. Ludovico Lucchi del Foro di Milano, lucchi@studiolucchi.eu

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on il Decreto-legge 127 del 21 settembre 2021, il Governo ha esteso l’obbligo di green pass a tutto il mondo del lavoro: tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, possono accedere ai luoghi di lavoro solo se in possesso della certificazione covid-19, esibendola a richiesta. Il decreto, però, non contiene alcuna esplicita previsione in materia condominiale, legittimando la domanda se anche l’amministratore di condominio e i soggetti che a vario titolo hanno accesso all’ente debbano adeguarsi all’obbligo di green pass. Il punto di partenza resta il dato normativo: il decreto prevede, infatti, l’obbligo del green pass per tutti i lavoratori del settore, sia pubblico che privato, e per coloro che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività di lavoro, di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni. Malgrado il condominio non sia espressamente menzionato, la riposta, quindi, non può che essere positiva. Se l’amministratore di condominio, come spesso accade, è un libero professionista, sarà quindi tenuto a disporre della green pass per accedere ai luoghi di lavoro, sia che si tratti del proprio studio che dello stabile condominiale. Lo stesso vale per il portiere o il custode del condominio, se vi sono, e per chiunque vi svolga attività di lavoro, formazione o di volontariato. In questi casi, il controllo sul possesso delle certificazioni spetta proprio all’amministratore, in quanto datore di lavoro di tali soggetti. Se poi l’amministratore, libero professionista, ha dipendenti o collaboratori di studio che lo affiancano o lo sostituiscono nel-

2 1 Y O U T R A D EAccendi Spektra! Nuovo2 0cantiere?

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Rubriche I FAT T I N O S T R I

Qual è il modello dei rivenditori modello

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i è fatto un gran parlare, ultimamente anche durante il recente Convegno YouTrade, di riorganizzazione del modello aziendale, interno (gestione amministrativa, del personale e degli acquisti) ed esterno (comunicazione e presenza tecnica in cantiere). Ovvero, quegli ambiti che rimandano alla formazione in generale, ai servizi e alle relative economie di scala, così come a tutte le azioni che devono trasformare i tradizionali luoghi di carico e scarico delle merci, propri della distribuzione edile, in veri e propri punti vendita in grado di regalare nuove esperienze di acquisto, sia ai clienti professionali, attraverso la consulenza di prodotto, che ai privati. Qualcuno ha detto che fra qualche anno i clienti abituali delle rivendite non saranno più gli stessi. Premesso che il cambiamento è già sensibilmente in atto da due o tre anni, se non di più, non è che i clienti nel frattempo siano cambiati, e probabilmente non cambieranno: artigiani e imprese sono sempre i principali interlocutori, architetti e progettisti (soprattutto dove ci sono le sale mostra) anche. Si è aggiunto il privato, ma praticamente solo in ambito show-room, con qualche divagazione, sempre da monitorare con attenzione, sul tema della sostenibilità, un argomento da approfondire perché potrebbe condizionare le vendite future. Il cambiamento, e non è davvero poco, si evidenzia in un nuovo posizionamento delle rivendite non tanto perché cambiano o cambieranno i clienti, ma perché è mutato il modo di acquistare. Oggi le difficoltà, in questo senso, sono più evidenti di prima, perché il commercio elettronico ha cominciato a spiazzare più d’uno. Ma non possiamo esserne sorpresi perché ne parliamo da anni. E il modo di acquistare è cambiato perché la gente cerca altre cose, legate ai discorsi fatti fin qui. Quindi, come dicono quelli bravi, la partita si gioca su altri tavoli, e un ruolo sostanzia-

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le lo devono svolgere i responsabili acquisti che devono abbandonare i vecchi concetti di selezione di prodotti e fornitori (primo fra tutti: compro e vendo ciò che mi chiedono) e diventare promotori di innovazione. Intendiamoci: non è che di punto in bianco si smette di acquistare e vendere i prodotti che, per comodità, definisco tradizionali. Però è necessario che le rivendite edili, in nome di un nuovo tipo di posizionamento, inevita-

Quali che saranno i clienti della rivendita edile dei prossimi anni, pare che i requisiti minimi inizino a combaciare con gli attuali obiettivi massimi. Si profila una nuova competizione che ha tutto per essere davvero interessante bilmente orientato al miglioramento della qualità dell’offerta, inizino finalmente non solo a esporre (quando va bene) ma anche a promuovere le soluzioni più performanti e magari anche più o meno sostenibili. Ne abbiamo già parlato, ne parleremo ancora. In sostanza, il concetto di vendita deve avere una ben definita strategia che parte dall’individuazione del target di riferimento, provando a immaginare quali saranno i bisogni da soddisfare in futuro, e tenendo presente che potremmo anche in qualche modo condizionarli, ricordandoci che le strategie di vendita dovranno affrontare nuovi modelli di competitività che, probabilmente, non

avranno più solo il prezzo come termine di paragone, e quindi di preferenza. Ovviamente, questo nuovo posizionamento riguarda tutti. Non si deve a mio avviso però pensare che il discorso sia più agevole per le grandi organizzazioni commerciali (gruppi e consorzi), perché se anche queste aggregazioni hanno il loro indubbio fascino e una concreta valenza – infatti negli ultimi due anni le adesioni alle concentrazioni distributive sono aumentate di circa il 10% - soprattutto nell’ambito dei servizi e della formazione, delle economie di scala e naturalmente degli acquisti in convenzione, mettere d’accordo tante teste per una strategia di vendita il più possibile comune rimane, da quel che vedo da vent’anni a questa parte, una fantastica utopia. Passi avanti ne sono stati fatti tanti, sarebbe ingiusto non ammetterlo, e posso dire di averli notati e segnalati sempre con estrema soddisfazione. In questo senso, è il nuovo mercato che spinge verso la concentrazione degli investimenti in formazione e riposizionamento dei punti vendita. Probabilmente, l’unica definizione che oggi possiamo dare della distribuzione edile, in prospettiva futura, è quella di centri di consulenza multi target con fornitura di prodotti, di sistemi e di servizi. L’obiettivo sempre sussurrato e quasi mai raggiunto di vendere meno e vendere meglio ha più o meno la mia età. Ma è su questo leggendario presupposto che si possono costruire le basi per una strategia di vendita qualificata comune, impossibile in ambito generalista. Ne abbiamo già parlato, ne parleremo ancora. di Roberto Anghinoni Giornalista N o v e m b r e

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RINCARO DEL LEGNO ASSOCIAZIONI IN CAMPO Il ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili ha pubblicato il decreto sul fondo di compensazione per il caro materiali nei bandi pubblici e ha deciso di escludere il legno strutturale, i cui aumenti nel 2021 hanno toccato quota 250 % e che rappresenta l’elemento principe per l’edilizia sostenibile che assorbe anidride carbonica anziché produrla. Critica la posizione del presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin e del presidente di Assolegno, Angelo Luigi Marchetti. http://www.youtradeweb.com/

2 RIQUALIFICAZIONE CON CASE HISTORY

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Riqualificare gli edifici storici della città: un compito necessario, ma anche difficile. È, però, un’esigenza non solo estetica, ma anche pratica: i condomini e, più in generale, i palazzi con molti anni alle spalle, tipici del centro di una piccola o grande metropoli sono spesso anche molto complicati da affrontare da un punto di vista tecnico. In aiuto, però, soccorre l’abilità progettuale e la tecnologia di materiali sempre più performanti. http://www.casacondominio.net/

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IL BIM CAMBIA IL PROGETTO L’elaborazione digitale accompagna il manufatto reale nella sua esistenza: si pensi al facility management, che è diventato una delle dimensioni rilevanti del processo inarrestabile di progettazione assistita dalle procedure di Building information modeling, quella sesta dimensione (6D) che prevede che ogni intervento manutentivo, ordinario o straordinario, sia annotato nell’omologo file 3D digitale, così da registrare l’evoluzione storica dei lavori eseguiti. https://www.youbuildweb.it/



seggiole & poltrone ROBERT LANG AL VERTICE DI WIENERBERGER ITALIA In Italia Wienerberger ha un nuovo numero uno: si tratta di Robert Lang, che ha assunto il ruolo di amministratore delegato. Subentra a Gülnaz Atila, che ricopre ora una posizione internazionale all’interno della Business Unit Wienerberger Building Solutions nella sede a Vienna. Anche Lang arriva dalla casa madre nella capitale austriaca, dove ha iniziato il suo percorso nel dipartimento Corporate Controlling. Dopo diversi incarichi professionali ricoperti per alcune sedi del Gruppo Wienerberger Belgio, Croazia e Cina, dal 2015 si è unito al team italiano fino a ricoprire oggi il ruolo di amministratore delegato in Italia. «Il nostro obiettivo è quello di continuare ad essere un partner affidabile, garantendo elevati livelli di qualità, innovazione e servizio. Vogliamo pertanto costruire partnership solide e costruttive a lungo termine per fornire soluzioni complete mirate alla sostenibilità ambientale. Saremo quindi al fianco dei clienti con le nostre soluzioni, suppor-

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tandoli per qualsiasi esigenza costruttiva», è il programma del manager. «Già da diverso tempo abbiamo implementato progetti orientati alla digitalizzazione e oggi più che mai, rappresentano un’opportunità nel nostro lavoro quotidiano».

RINNOVATO IL VERTICE ANGAISA

Il Consiglio Direttivo Angaisa ha eletto i componenti e rappresentanti dei massimi organi associativi, che resteranno in carica per il prossimo quadriennio. Maurizio Lo Re (Lo Re Srl) è stato eletto per acclamazione nuovo presidente nazionale. Corrado Novelli (Imeter Srl – Gruppo Comini) è stato designato vicepresidente e continuerà a far parte del Comitato Esecutivo, insieme a Ezio Maja (Idroterm), che manterrà l’incarico di amministratore Angaisa, a Enrico Celin (Past-President) e agli altri consiglieri

eletti: Bruno Corsini (Commerciale Sacir), Riccardo Fiorentini (Cambielli Edilfriuli), Elisa Giussani (Acquatica), Antonio Miele (Miele Mas), Giulia Orsolini (Orsolini), Andrea Paolini (O. & C. F.lli Paolini), Michele Pergola (De Vivo Domenico & C.) e Gunther Waibl (E. Innerhofer). Sono stati inoltre confermati, fra i componenti effettivi del Collegio dei Sindaci, Giovanni Masseroni (dottore commercialista e revisore legale) e Piera Levo dell’azienda Nuova BB, mentre Franco Bertani (Bertani) è stato eletto fra i componenti supplenti. Parzialmente rinnovata la composizione del Collegio dei Probiviri che, nel prossimo quadriennio, sarà presieduto da Domenico Laruffa, dell’azienda Casaé F.lli Laruffa; sono stati eletti componenti del Collegio anche Giovanni Bo (Centro Vendite Esagono, Paolo Brodbeck (Brodbeck), Giorgio Papetti (Cambielli Edilfriuli) e Giuseppe Pezzuto (Pezzuto Osvaldo & C.). Corrado Oppizzi è stato confermato segretario generale dell’associazione.

FUSÉ IN ARCADIS PER LA WATER RESILIENCE Aldo Fusè entra in Arcadis Italia come responsabile Water Resilience. L’obiettivo è consolidare ed espandere i servizi di consulenza sui temi dell’acqua (gestione, trattamento, progettazione) e sulla sostenibilità, sia in ambito industriale sia dei grandi progetti di rigenerazione urbana. Fusè, ingegnere ambientale con specializzazione idraulica, ha collaborato con il Politecnico di Milano per poi dedicarsi a progetti aziendali di bonifica e trattamento acque. Ha maturato consolidate capacità nella consulenza ambientale e ingegneristica acquisendo competenze settoriali trasversali (Oil & Gas ed Industriale) e in materia di normativa ambientale, di processi industriali oltre che di idraulica, idrologia, geologia e chimica del suolo. M a g g i o

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ttualità LA CRISI

SE L’EDILIZIA TEME IL BLOCCO DEI CHIP Nel mondo la scarsità di componenti elettronici ha provocato la riduzione delle vendite e il rallentamento di alcuni settori produttivi, anche per la richiesta legata alla riduzione dei consumi energetici. E a tutto questo si aggiunge l’aumento dei costi per la logistica di Giuseppe Rossi

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Attualità SUPERBONUS

VALZER DEI RITOCCHI NEL BALLO DEL 110% La legge di Bilancio ha introdotto una rimodulazione per il maxi incentivo fiscale: stretta sulle villette, mentre per i condomini si va avanti ancora per due anni pieni. Poi lo scivolo fiscale si ridurrà progressivamente al 65%

di Paolo Caliari

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Attualità MA QUANTO CI COSTA?

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Attualità UNICMI

SERRAMENTI SPRINT MA A RISCHIO BONUS Secondo l’associazione che riunisce 22 mila aziende il 2021 crescerà di oltre il 10%, e sfiorerà un aumento dell’8% nei prossimi 12 mesi. A spingere il boom sono stati gli incentivi fiscali, che però sono ridimensionati dalla legge di Bilancio

di Paolo Caliari

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Attualità

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Crescita con il Consorzio DEC

Il DEC è il consorzio che elargisce premi maggiori: nel 2020 ha distribuito ai consorziati 11.100.000€ 219 distributori edili italiani hanno già scelto la solidità del Consorzio più grande d’Italia. Ottieni anche tu gli stessi vantaggi:

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nicmi, sigla che sta per Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti, attraverso 12 divisioni rappresenta circa 22 mila aziende, con un fatturato di oltre 7 miliardi di euro. Logico quindi, che abbia il polso della situazione per quanto riguarda il settore di competenza, e non solo. Per questo, il secondo aggiornamento annuale del Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio 2020, che contiene le previsioni di chiusura 2021 e le proiezioni 2022 relative al mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue (ogni anno è pubblicato a marzo, con due aggiornamenti in estate e in autunno), offre una fotografia puntuale della congiuntura. Non solo. Perché l’analisi di Unicmi guarda anche oltre N o v e m b r e

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Attualità E-COMMERCE

LE VENDITE ONLINE? SI FANNO IN CINQUE Il Politecnico di Milano fotografa per il 2021 un forte aumento degli acquisti via web. Ma multicanalità e utilizzo della rete per lo shopping variano secondo nuove categorie. Diminuiscono gli utenti refrattari al digitale, avanza la richiesta di sostenibilità

di Stefano Lavori

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In Italia sono 46,1 milioni i consumatori multicanale, cioè gli utenti che usufruiscono di servizi di e-commerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto

Giuliano Noci, responsabile scientifico dell’Osservatorio Multicanalità. Sopra, Roberto Liscia, Presidente Netcomm

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UN BUSINESS DA 40 MILIARDI

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Attualità L' E-COMMERCE PIACE BUONO

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Innovazione, Competenze, Passione:

Industrie Cotto Possagno N o v e m b r e

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Attualità NAV-LAB

CONCERTO SOFTWARE PER LE IMPRESE Umberto Bramani

Giuseppe Volta

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Attualità PNRR

PER LA DISTRIBUZIONE QUEL PIANO È FORTE

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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione 248 miliardi. Buona parte di questi fondi sono per opere infrastrutturali e di sicurezza per il territorio, ma anche per il superbonus agli alberghi. Il problema? È che adesso bisogna saperli spendere

di Stefano Lavori

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Attualità

80% L'incentivo riservato alle strutture turistiche

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Attualità H A U R ATO N

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ivendite ASSODIMI

MACCHINE D’ORO IL NOLEGGIO VOLA Dopo un anno record (+20,4%), il settore si prepara per il prossimo anno a un’ulteriore crescita del 12,9%. Un trend ultra positivo che beneficia del momento magico vissuto dall’edilizia. E l’aumento dei prezzi? Potrebbe essere soltanto una nuvola passeggera

di Carlo Lorenzini

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Esposizione di macchine e servizi in occasione del recente del 29esimo congresso Assodimi. Sotto, l'evento organizzato alla Leopolda, a Firenze

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Rivendite

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Rivendite BME

BLACKSTONE A CACCIA DI RIVENDITE EDILI Il colosso della finanza Usa ha acquistato uno dei leader europei della distribuzione, con base in Olanda e oltre 4,3 miliardi di fatturato. Ma non si è fermato: il gruppo ha iniziato una campagna acquisti di aziende, che potrebbe arrivare anche in Italia di Federico Della Puppa

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La sede di BME a Schiphol nel Paesi Bassi. A destra, uno dei punti vendita Silix francesi recentemente acquisito da BME

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La mappa della presenza europea di BME

Uno dei punti vndita di Detering a Wilhelmshaven. Sotto, uno dei punti vendita svizzeri di Baubedarf

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Rivendite

Il punto vendita dell'insegna austriaca Quester a Leoben. A sinistra, il marchio Hagebau, partner DIY in Germania

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Il punto vendita dell'insegna De Jong in Olanda. A sinistra, il punto vendita di Mahler a Feldkirchen

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Rivendite News

a cura di Veronica Monaco

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NUOVO INGRESSO IN SICILIA

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tre punti vendita dell’azienda F.lli Denaro di Faro Superiore, frazione dell’area nord della città di Messina, entrano nel Gruppo BigMat. Punto di riferimento da trent’anni per le imprese del territorio messinese, la rivendita è guidata da tre fratelli Antonio, Domenico e Giovanni Denaro, coadiuvati dal padre Giuseppe. Allo storico punto vendita di Faro Superiore dedicato a edilizia, ferramenta e idraulica, che oggi vanta una superficie di 15mila metri quadri, si sono affiancati negli anni uno showroom di 300 metri quadri di ceramiche e arredobagno, sempre a Faro Superiore, e un terzo punto vendita di 1.800 metri quadri nel centro di Messina, specializzato in termoidraulica. «Siamo convinti che il mercato non si conquisti solo con prezzi competitivi, ma investendo soprattutto sui servizi. Questa è la direzione che abbiamo intrapreso sin dall’inizio della nostra attività e che ci ha permesso di raggiungere risultati importanti. Siamo in una fase positiva e di crescita che ci porterà nei prossimi due anni a espanderci ulteriormente con l’apertura di due nuovi punti vendita nella parte sud di Messina. Una strategia in cui rientra il nostro ingresso nel Gruppo BigMat, il cui supporto sarà

fondamentale per proseguire il percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso grazie anche al confronto con gli altri soci del Gruppo, al supporto della sede centrale BigMat e agli strumenti messi a disposizione per la comunicazione, l’e-commerce e i sistemi di gestione», afferma Giovanni Denaro, uno dei titolari.

ORSOLINI

COMPLEANNO CON 3 MILA INVITATI

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ltre 3 mila clienti, tra architetti, imprese, idraulici, hanno partecipato all’Anniversario Tour organizzato nei 26 punti vendita Orsolini di Lazio, Umbria, Toscana e Abruzzo per celebrare i 141 anni dell’azienda di Vignanello (Viterbo). L’iniziativa ha raccolto grande entusiasmo tra la clientela professionale del settore edilizia e termoidraulica, a cui sono stati dedicate campagne promozionali ad hoc e diversi appuntamenti conviviali tra street food e giochi a premi. Non sono mancati momenti riservati a progettisti e architetti, per i quali Orsolini ha organizzato numerosi eventi serali tra feng shui, cibo etnico e cacce al tesoro fotografiche. Un vero e proprio clima di festa in cui non è mancato il sostegno delle aziende partner come fischer, Hikoki, Metabo, Industrial Starter, Mapei, Fassa Bortolo, Gyproc, rothenberger, Beretta, Samsung, Vaillant da sempre al fianco di Orsolini nel suo percorso di crescita e affermazione. «Il Covid-19 ci ha dato l’impulso per realizzare campagne di marketing creative e innovative sfruttando le potenzialità dei canali digitali, grazie ai quali riusciamo a comunicare in modo ancora più efficace e ad avere un rapporto ancora più diretto con i nostri clienti. Il ritorno agli eventi in presenza si è però dimostrato un’opportunità unica per dimostrare la nostra vicinanza alla clientela, e proprio per questo abbiamo voluto festeggiare l’anniversario dei

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141 anni non tanto con un unico grande evento aperto a centinaia di persone, ma con un evento più capillare, che avvicinasse ogni punto vendita Orsolini al proprio territorio», è il commento di Marco Verando Zappi, responsabile marketing Orsolini.

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1Con la particolare lavorazione intrecciata

Texo, Kreoo realizza con il marmo una trama tridimensionale fatta di sottili fasce perpendicolari. Disegnata da Enzo Berti, Texo è disponibile in un’unica finitura di marmo o con un fondo in bronzo effetto oro, rosa o scuro. Il modulo è di 60x60 centimetri, con uno spessore di 3 centimetri, customizzabile a seconda delle necessità.

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2 Kerasan rende omaggio al capolavoro di Ridley Scott intititolando a Thelma&Louise la coppia lavabo ceramico e struttura in acciaio, che oltre a fungere da piano d’appoggio, può assolvere la funzione di portasciugamani e contenitore. Sospesa o a terra, Louise è realizzata in acciaio con un piano d’appoggio che abbina grès e vetro per conferire al mobile resistenza e carattere. Thelma è invece in acciaio nero matt con cassetto in rovere.

4 Arbi Arredobagno presenta la nuova vasca

freestanding Roman, firmata Garcìa Cumini, ispirata alle antiche vasche in pietra di epoca romana. La valenza estetica particolare è ulteriormente connotata dall’effetto vellutato e dalla piacevole tattilità garantite dall’utilizzo del Tekno Deimos, un materiale costituito da minerali naturali e resina acrilico-poliestere di alta qualità.

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3 Tra le novità Agape per l’ambiente bagno la nuova linea di rubinetteria Limón, disegnata da Patricia Urquiola. Il corpo cilindrico e la sua sezione circolare, che diventa maniglia, uniscono due elementi geometrici in un innesto inatteso dall’effetto scultoreo. Disponibile in una grande varietà di finiture.

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5 Noor è la collezione esclusiva firmata de Majo in collaborazione con lo studio d’architettura H&A Associati. Un omaggio alla cultura mediorientale, in cui gli intrecci finemente incisi nel metallo sono abbinati a elementi in vetro soffiato di Murano. Ampia scelta di colori e trattamenti, sia del vetro che del metallo.

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6 Fap ceramiche presenta le nuove superfici per pavimenti e rivestimenti in gres extra matt di Milano Mood caratterizzate da dinamismo cromatico e decori brillanti. Per quanto riguarda la componente decorativa, spiccano il rivestimento Gocce, nei colori Ghiaccio e Nebbia; le trame floreali di Flower Blu e Flower Cipria con un particolare effetto laccatura; il pannello Tropical con foglie laccate lucidissime a tutta parete; e i motivi Texture Triangoli e Texture Archs, in cui le geometrie matt & glossy ricordano il design anni ‘70.

8 Palazzetti presenta il focolare Ecomonoblocco WT 16:9 Bifacciale con un nuovo rivestimento, progettato ad hoc per valorizzarne il design: una panca in marmo bianco Mediterraneo levigato opaco con inserto metallico, in appoggio su parete contenitiva del focolare rivestita in ardesia nera. Oltre alla doppia combustione, il focolare vanta una tecnologia per l’abbattimento delle emissioni, l’ottimizzazione dell’irraggiamento e un sistema smart per gestire le funzionalità del focolare da smarphone.

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9 Sembra un semplice piano di lavoro, invece nasconde un sistema di cottura a induzione integrato. Cooking Surface Prime è l’innovativo sistema brevettato da Abk Group che unisce l’estetica delle grandi lastre sinterizzate alla nuova tecnologia della cottura senza gas. Disponibile per le lastre Abkstone, Materia e Gardenia Slabs, il sistema è dotato del certificato CE e del certificato ETL per gli Stati Uniti.

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7 La piscina fuori terra Orlo di Spatium, design

by Iron Sistemi, declina un nuovo concetto di comfort, trasformando la funzionalità della piscina in un’esperienza emozionale. Le dimensioni contenute e la modularità permettono di arredare anche tutti quegli ambienti che possono accogliere un’area benessere e zone living. Tutti i modelli Orlo sono caratterizzati da linee nitide ed essenziali, ideali per inserirsi in ogni contesto.

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10 Dal design attuale, la collezione Quadra di Sdr

si compone di sanitari sospesi o a terra in ceramica, caratterizzata da forme rigorose e solide e angoli morbidi. Nel nuovo catalogo Nuance, la collezione si declina in cinque tonalità fresche e luminose, selezionate da un team di specialisti per adattarsi a ogni progetto. Le nuove nuance grigio, beige, rosa, celeste, verde, si abbinano perfettamente anche ai nuovi lavabi Lake e Pool.


Rivendite I FERRI DEL MESTIERE

Il bello della tempesta

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iamo nel bel mezzo di una tempesta perfetta? Anche se gli analisti prevedono una normalizzazione dell’andamento dei prezzi e della piena disponibilità dei materiali nei primi mesi del 2022, non ho sentito nessuno escludere un prolungamento dei tempi. È vero, gli affari per il comparto edile vanno a gonfie vele, gli incentivi hanno messo le ali alle vendite e gli operatori volano sopra il pelo dell’acqua come Luna Rossa. Ma che cosa accadrebbe se gli equipaggi si trovassero ad affrontare i frangenti di una Tempesta perfetta? Nell’omonimo film in cui George

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Clooney interpreta il capitano dell’Andrea Gail, il peschereccio sorpreso dalla tempesta, mentre tentava di rientrare con le stive traboccanti per la ricca battuta. Dopo una notte in mezzo alla tormenta, proprio quando il bel tempo apparve all’orizzonte, un’onda più alta e più potente delle altre, li travolge e la nave affonda con tutto l’equipaggio. L’esito sarebbe stato diverso, se il capitano avesse valutato i rischi delle sue decisioni, condizionate dalla prospettiva di un ricco guadagno. Il film è tratto da una storia vera ed è una metafora interessante, per capire se rischiamo di essere travolti da

una tempesta perfetta. I fatti si riferiscono al Nor’easter di Halloween del 1991, una correlazione temporale da far accapponare la pelle. Il Nor’easter è un ciclone atlantico frequente in questa stagione nel Nord-Est degli Stati Uniti, generalmente di forte intensità. Nell’ottobre del 1991 una serie di circostanze trasformò l’uragano Grace in una tempesta perfetta: la fusione di due aree di depressione, la confluenza simultanea di forti correnti di aria calda dal Sud e fredda dal Nord, infine un’elevata umidità generata dalla corrente del golfo. Tutti fenomeni normali, se presi uno per uno, ma quando si danno appuntamento nello stesso posto alla stessa ora, generano una tempesta perfetta, senza i segnali di preallerta tipici di un uragano. Secondo voi, in questo frangente, a livello globale, esistono almeno tre fenomeni in grado di generare una tempesta perfetta sui mercati? Eccome! Ce li abbiamo sotto il naso ogni giorno. Ovviamente, il primo è l’andamento dei prezzi delle materie prime, un vero e proprio uragano, degno di essere battezzato con un nome proprio. Il secondo è il cambiamento climatico, un tipetto irascibile con superpoteri, capace di scatenare gli elementi della natura e di mettere a ferro e fuoco l’intero pianeta. Il terzo è il covid e le sue varianti: un serpente velenoso, al quale non siamo riusciti a schiacciare definitivamente la testa. Se non bastassero, mettiamoci dentro le tensioni internazionali o i fenomeni migratori e il gioco è fatto. Dunque, la risposta è sì, il rischio di una tempesta perfetta è concreto, anche se sottovalutato. Le economie di tutto il mondo sono in netta ripresa, l’Italia era da tempo immemorabile che non andava così forte e nessuno immagina una battuta di arresto, N o v e m b r e

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proprio in questo momento. Invece, immaginare di essere travolti da una tempesta perfetta può essere propedeutico. Per due motivi, entrambi espressi senza mezzi termini da Giuliano Noci al convegno nazionale YouTrade. Il primo è l’euforia da superbonus, un aiuto con la data di scadenza stampata sulla confezione. Quando il conto alla rovescia finirà, l’edilizia dovrà superare un forte stato di astinenza. Il secondo riguarda i cambiamenti in atto sul mercato, forieri di importanti trasformazioni per il mondo della rivendita edile. Un’eventuale tempesta perfetta non farebbe altro che accelerarli, come sempre accade dopo una crisi. Per superarla e sopravvivere, servono il coraggio di osare oltre i propri limiti e le risposte a una domanda fondamentale: che cosa farei se dovessi partire da zero adesso? È sempre il mercato a decidere quali cambiamenti premiare. Sono quelli in grado di soddisfare nuovi bisogni o vecchi bisogni in maniera nuova. I nuovi prodotti non bastano, senza i servizi che li fanno funzionare. Pensate che iPhone avrebbe avuto lo stesso successo senza Apple Store? Oppure, Tesla avrebbe rivoluzionato l’industria dall’auto, senza la rete dei Supercharger e l’upgrade delle auto via Ota (Over-the-air)? La vera rivoluzione nel mondo delle auto non è stata l’introduzione del motore elettrico, ma la digitalizzazione di un prodotto diventato obsoleto. Il nuovo modo di abitare richiederà sempre più domotica e illuminazione, mentre la transizione ecologica non si fermerà certo con il superbonus. L’uso più o meno razionale di energia farà aumentare la richiesta di case energeticamente autonome, senza sottostare alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia, in grado di coprire i consumi e di ricaricare le auto elettriche. Se un rivenditore edile decidesse di soddisfare questi bisogni, iniziando a fornire prodotti e servizi con un network di produttori e imprese, inserendo nel pacchetto anche un servizio di manutenzione della casa. Darebbe prova, anche nel bel mezzo di una tempesta perfetta, di saper cantare e ballare sotto la pioggia. di Marco Buschi Marco Buschi si occupa di marketing e copywriting a risposta diretta in edilizia. marco@marketingcommerciale.com Su Linkedin: Marco Buschi Marketing Commerciale.

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To Build DRENAGGIO OTTIMALE CON PROGRESS PROFILES

REALIZZAZIONE DI INTONACI ARMATI E LA RICOSTRUZIONE DEI GIUNTI DI ALLETTAMENTO. FACILE DA IMPASTARE E LAVORARE, PUÒ ESSERE POSATO IN SPESSORI FINO A 3 CENTIMETRI PER MANO, RAGGIUNGENDO UNA RESISTENZA A COMPRESSIONE A 28 GIORNI DI 15 N/MM2. LA SECONDA NOVITÀ INTRODOTTA IN GAMMA È MALTA ANTICA M15, A BASE DI CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5 IN UNIONE A AGGREGATI SILICEI E FIBRE IN POLIPROPILENE. IL SUO ELEVATO POTERE TRASPIRANTE LA RENDE IDONEA AL-

Progress Profiles presenta Proterrace Double Drip, l’ultimo profilo perimetrale brevettato per terrazze e balconi della linea Proterrace System. La caratteristica particolare di Proterrace Double Drip risiede nei due fori di drenaggio che permettono all’acqua di defluire nel caso in cui il sigillante posto tra il bordo piastrella e il profilo si distacchi. Il doppio gocciolatoio è stato sviluppato in particolare per l’installazione del profilo in abbinamento alla membrana brevettata Prodeso Drain: la camera d’aria sotto la piastrella crea una micro-ventilazione in grado di ridurre significativamente la risalita di triacetati presenti negli adesivi e la comparsa di efflorescenze nelle fughe. Realizzato in alluminio verniciato, il nuovo profilo firmato Progress Profiles può essere richiesto con finitura goffrata o semilucida e in diverse nuance di colore, dal bianco al grigio, dal beige al color testa di moro o corten, in modo da creare una perfetta continuità con gli interni.

LA GAMMA XGT DI MAKITA SI AMPLIA In continuo ampliamento, la nuova generazione di prodotti Makita Xgt 40Vmax e 80Vmax offre numerosi modelli di attrezzature professionali a batteria, tra cui martelli demolitori e rotativi, smerigliatrici, tassellatori, seghetti, trapani, avvitatori, chiavi ad impulsi. La gamma Xgt assicura agli operatori la possibilità di operare con prestazioni del tutto paragonabili alle attrezzature a filo, con i vantaggi di una maggiore maneggevolezza, velocità d’uso e massimo livello di sicurezza, anche in caso di lavorazioni intensive. «Abbiamo sempre privilegiato le attrezzature con filo, poiché fino a non molto tempo fa quelle a batteria offrivano prestazioni decisamente inferiori. Oggi le prestazioni delle

TRE PREDOSATI DA GRAS CALCE GRAS CALCE AMPLIA LA GAMMA DI PREDOSATI PER IL RIPRISTINO E RINFORZO DELLE MURATURE. INTONACO STRUTTURALE È UN PREDOSATO A BASE DI CEMENTO, AGGREGATI SILICEI E FIBRORINFORZATO INDICATO PER IL RINFORZO DI MURATURE ESISTENTI IN MATTONI PIENI DI LATERIZIO, TUFO E PIETRAME IRREGOLARE, LA

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DI CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5, UTILIZZABILE PER INTERVENTI DI RINCOCCIATURA O DI SCUCI-CUCI IN PARAMENTI MURARI CHE PRESENTINO VUOTI O DISCONTINUITÀ, LA CREAZIONE DI STRATI DI ALLETTAMENTO PER MATTONI, TUFO E PIETRA, LA REALIZZAZIONE DI INTONACI TRASPIRANTI IN INTERNI ED ESTERNI, ANCHE NELL’AMBITO DEL RESTAURO E LA RICOSTRUZIONE DEI GIUNTI DI ALLETTAMENTO DI MURATURE CON RIDOTTA RESISTENZA MECCANICA. CARATTERIZZATA DA UN’ELEVATA COMPATIBILITÀ CON LE MURATURE STORICHE, È PERCIÒ IDEALE ANCHE PER APPLICAZIONI DI RECUPERO E RESTAURO SU EDIFICI DI INTERESSE ARCHITETTONICO E ARTISTICO.

LA REALIZZAZIONE DI INTONACI SU MURATURE ANTICHE E CON VALORE STORICO, MANTENENDO LA FACILITÀ DI LAVORAZIONE E POSA DELLA TRADIZIONALE MALTA BASTARDA. TERZA NOVITÀ LA MALTA ANTICA M5, UN FORMULATO MULTIUSO PER INTONACI TRASPIRANTI E RIPRISTINI A BASE


attrezzature Makita Xgt sono eccezionali, le batterie hanno un’ottima autonomia e si ricaricano in pochissimo tempo», spiega Sereno Ghiotti, titolare dell’impresa Ghiotti di Trecenta (Rovigo). «Questa nuova soluzione ha permesso di agevolare moltissimo il nostro lavoro, soprattutto quando operiamo in quota, dove l’utilizzo di trapani e avvitatori a impulsi privi di cavi semplifica moltissimo le attività legate alle coperture degli immobili».

RA. LE VARIE GRANULOMETRIE DISPONIBILI PERMETTONO DIVERSI UTILIZZI, DALL’INTONACO ALLE RICOSTRUZIONI DI SPIGOLI, FREGI, CORNICI O MOTIVI ORNAMENTALI, IN INTERNO COME IN ESTERNO. INFINE, LE MALTE DI FINITURA ASSICURANO, ASSIEME AL NOTEVOLE RISULTATO ESTETICO, DURATA E PROTEZIONE DA MUFFE E BATTERI. LE FINITURE DELLA LINEA CEPRO SONO DISPONIBILI NELLA VERSIONE FRESCO, TINTEGGIO MINERALE COMPOSTO DA LATTE DI CALCE GRASSA DI FOSSA LUNGAMENTE STAGIONATA, CARBONATO DI CALCIO MICRONIZZATO CON SPECIFICI ADDITIVI E ARRICCIO, TONACHINO MINERALE A BASE DI CALCE SPENTA, PREPARATO CON LEGANTI AEREI DI LUNGA STAGIONATURA, PIGMENTI MINERALI E CARICHE PURE SELEZIONATE.

MALTE, INTONACI & C. CALCE CEPRO È ANCHE BIO CON LA SUA LINEA CALCE CEPRO, SETTEF PROPONE SOLUZIONI TECNOLOGICAMENTE AVANZATE A BASE DI CALCE IDRAULICA NATURALE, SIA PER LA REALIZZAZIONE DI INTONACI TRADIZIONALI, SIA NEI PIÙ COMPLESSI SISTEMI DI DEUMIDIFICAZIONE E RISANAMENTO. LA GAMMA DI PRODOTTI INCLUDE CALCI, MALTE, INTONACI E FINITURE E SI DISTINGUE PER LA QUALITÀ E L’AFFIDABILITÀ DEI MATERIALI, NATI PER IL MERCATO DEL RECUPERO E DELLA MODERNA EDILIZIA BIO-SOSTENIBILE. LE CALCI VENGONO REALIZZATE UTILIZZANDO MATERIALI E TECNICHE TRADIZIONALI: TRA QUESTE SPICCANO LA CALCE SCELTA I/60, PRODOTTA PER CALCINAZIONE A TEMPERATURA DI CIRCA 1000 GRADI DA CALCARE ARGILLOSO, E LA CALCE TRADIFARGE, PRODOTTA DALLA CALCINAZIONE DI CALCARE ARGILLOSO ACCURATAMENTE SELEZIONATO, A BASSISSIMO CONTENUTO DI SALI. LE MALTE E GLI INTONACI SONO CARATTERIZZATI DA FACILITÀ DI UTILIZZO E POSA IN OPE-

DIERRE È HI-TECH CON SENTRY-EVO Sentry-Evo è la nuova porta blindata di Dierre dall’anima hi-tech. Le prestazioni vincenti iniziano dalla struttura dell’anta: un monoblocco con doppia lamiera in acciaio zincato a caldo, per mettere al riparo la porta anche dalla corrosione. Uno speciale sandwich termoisolante brevettato raggiunge una trasmittanza termica di serie di 1,3 W /m2K per arrivare fino a 0,9 W/m2K. Anche i rumori restano fuori casa con un isolamento acustico che parte da 40 dB: la soglia mobile automatica, disponibile in una versione speciale, permette di raggiungere fino a 42 dB. Guarnizioni magnetiche corrono lungo il perimetro dell’anta, migliorando la fluidità di tutte le operazioni di chiusura e apertura. Tra le soluzioni per aumentare la protezione c’è il limitatore di apertura Open View, evoluzione della catenella, completamente riprogettata per essere ancora più resistente e invisibile agli occhi. I rostri Shild e i deviatori Hook hanno invece il compito di ancorare perfettamente anta e telaio per impedire ogni tentativo di strappo. Infine, la serratura evoluta con il cilindro desmodromico New Power utilizza, al posto dei classici pistoncini, un ef-

ficace sistema di lamelle laterali che blocca la porta quando viene utilizzata una chiave non originale. Sentry Evo può essere rivestita con pannelli abbinabili alle porte interne in molte varianti colore.

POSA SUPER VELOCE CON GRANULATI ZANDOBBIO Granulati Zandobbio introduce Easy Paving, un nuovo sistema di posa semplice e veloce di pavimentazioni esterne carrabili per accessi privati, terrazze, patio, vialetti e cortili. La tecnologia si basa su una griglia in plastica riciclata al 100%, delle dimensioni 40x80 centimetri e altezza 23 millimetri, su cui vengono appoggiate le lastre ceramiche, che vanno a incastrarsi all’interno di apposite linguette. «Easy paving è stato studiato specificamente per la posa delle nostre lastre in pietra sinterizzata. Utilizzando le lastre dello spessore di 3 centimetri è inoltre possibile realizzare pavimentazioni carrabili per il traffico leggero», spiega l’amministratore delegato Gianni Sottocornola. «Si tratta di una tecnologia innovativa, per cui abbiamo presentato domanda di brevetto, che unisce semplicità e velocità di posa, evitando l’utilizzo di colla o cemento, oltre che dei classici piedini e crocette. Il prodotto è inoltre facilmente ispezionabile e garantisce il drenaggio continuo dell’acqua. Un nuovo sistema esclusivo, fatto su misura per i nostri formati, che sta riscuotendo grande successo tra i clienti».

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toria di copertina CUGINI

LA NOSTRA QUALITÀ È A CHILOMETRO ZERO L’azienda bergamasca propone malte premiscelate di standard elevato utilizzando principalmente sabbie calcaree provenienti dalla cava attigua al sito produttivo. In arrivo un nuovo adesivo per cappotto e uno per piastrelle, ma anche soluzioni per il rinforzo strutturale. Previsioni positive, con l’incognita costi materie prime ed energia di Veronica Monaco

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C

on una storia ultracentenaria, che affonda le sue radici nella Val Seriana, territorio della provincia di Bergamo a forte vocazione industriale, Cugini è una delle aziende produttive più longeve del nostro Paese. L’attività iniziale, ora cessata, era la produzione di calce idraulica naturale grazie all’estrazione dalla grande cava di roccia calcarea di proprietà, operativa ancora oggi. L’azienda di Nembro (Bergamo) ha poi conosciuto nel corso dei decenni un progressivo sviluppo, a partire dagli anni Novanta, con le nuove linee di malte premiscelate. Grazie a un piano di crescita basato su innovazione tecnologica e automazione e alla presenza di un laboratorio interno di analisi e sviluppo, Cugini è oggi in grado di offrire al mercato soluzioni competitive e di qualità certificata per rispondere alle esigenze delle costruzioni. Ne parliamo con il direttore generale Luca Garancini.

La sede di Cugini a Nembro (Bergamo). A sinistra, Luca Garancini, direttore generale Cugini

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Domanda. L’edilizia sta vivendo un momento d’oro: è così anche per voi? Risposta. Sì, in questo momento il mercato vive una forte ripresa, anche se la domanda è trainata in maniera quasi predominante dal Superbonus e dagli altri incentivi fiscali; abbiamo una fortissima crescita per rasanti e collanti per l’isolamento termico e in misura minore per tutto quello che è legato al sismabonus. Le malte tradizionali sono rimaste pressoché stabili come volumi. D. Avete nuovi prodotti in uscita nel 2022? R. Sì, abbiamo inserito un nuovo adesivo rasante per cappotto Ademix P200 Basic, che combina una maggior lavorabilità e facilità di applicazione a un prezzo interessante, e un nuovo adesivo cementizio a presa rapida per piastrelle, che si chiama Adekol Fast, indicato per interventi che richiedono superfici pronte in 24 ore. D. Il superbonus è utilizzato in gran parte per l’isolamento termico, ma anche gli interventi per il consolidamento strutturale offrono lo stesso tipo di incentivo. Questa opportunità è abbastanza conosciuta dal mercato? R. Per quanto riguarda gli studi tecnici sì, meno dagli utenti finali. Tuttavia, presumo che se un committente debba fare un intervento di ristrutturazione rivolgendosi a un professionista competente, possa sicuramente essere messo a conoscenza anche di questa opportunità. Dal nostro punto di vista non abbiamo riscontrato una richiesta elevata per materiali rivolti al mercato del consolidamento. D. Quali soluzioni propone Cugini per il consolidamento strutturale? R. La linea di prodotti dedicata a lavori di consolidamento di murature e alla riparazione del calcestruzzo si chiama Restaurmix. Se l’intervento è rivolto al consolidamento di un edificio in muratura abbiamo diverse soluzioni con betoncini che possono essere accoppiati con reti di differente tipologia, sia per edifici di rilevanza storica che di edilizia più recente. Se invece l’intervento è diretto verso strutture in calcestruzzo o sono richieste elevate prestazioni meccaniche, abbiamo prodotti per applicazioni strutturali con classi R3 e R4 e sistema di attestazione della conformità Ce di tipo 2+, che possono quindi essere impiegati anche su importanti opere stradali. D. Quali sono i prodotti migliori per migliorare le strutture di un edificio? R. Non c’è una soluzione valida per tutti i tipi di intervento. In caso di riqualificazione di un edificio storico si deve intervenire con materiali compatibili al manufatto. È fondamentale scegliere i materiali più idonei rispetto al tipo di lavoro da eseguire, senza improvvisare, partendo da una diagnosi del manufatto e dall’analisi delle problematiche da risolvere. Il materiale deve essere scelto solo dopo aver definito l’intervento da attuare che rimuove o almeno mitiga la causa. È inutile fare interventi di risanamento puramente estetico, che poi magari durano pochi anni. D. Anche se l’edilizia sta volando, non bisogna dimenticare aspetti negativi, come i rincari dei prezzi delle materie prime. Questo aspetto vi tocca direttamente? R. Sta coinvolgendo in maniera significativa tutti i produttori. Da marzo è iniziata una escalation al rialzo dei prezzi di quasi tutte le materie prime, dalla plastica al legname per bancali, alla carta dei sacchi. In particolare gli additivi e le resine polimeriche, che vengono impiegate nelle colle da cappotto e per piastrelle, hanno subìto rincari molto elevati. Da settembre la situazione è diventata davvero problematica, perché si

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Storia di copertina

Restaurmix KR 10 F fa parte di una linea di prodotti per la riparazione e la protezione del calcestruzzo e del cemento armato. Sotto, una fase dell’applicazione

sono aggiunti incrementi del prezzo dell’energia elettrica e del gas, che ora sono praticamente quadruplicati. D. Quindi adesso qual è la preoccupazione maggiore? R. Al di là dei prezzi delle materie prime, che in qualche modo sembravano essersi stabilizzati, al momento il costo dell’energia resta la problematica che desta più preoccupazione, poiché influirà nuovamente sul prezzo di tutte le materie prime, portando a ulteriori rincari. Per quanto ci riguarda prevediamo da gennaio 2022 un aumento di oltre il 30% per i leganti idraulici e un nuovo aumento su sacchi in carta e additivi. Questo andrà a impattare pesantemente su tutta la nostra produzione. D. Quali sono le vostre previsioni per il prossimo anno? R. Credo ci sarà un parziale assestamento della domanda, anche a causa di alcune modifiche sul fronte dei bonus casa, a partire dal ridimensionamento dell’incentivo per le facciate, che in passato aveva portato parecchio lavoro, specialmente nella prima parte dell’anno quando il superbonus 110% non era ancora decollato. Il superbonus continuerà a essere ancora

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Una veduta della cava di proprietà Cugini, connessa allo stabilimento

preponderante nel 2022, anche se le richieste saranno concentrate per lo più sui condomini. Inoltre, ci sarà il grosso problema per le aziende produttrici di trasferire i rincari sugli utilizzatori finali. Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di adeguare i prezzi di alcuni prodotti nel corso del 2021, però la marginalità si è compressa notevolmente, nonostante il significativo incremento della domanda di alcune tipologie di materiali, come le colle e rasanti per cappotto. D. Si parla molto di edilizia sostenibile: che cosa ne pensate? R. Penso che nel nostro settore, al momento, se ne parli molto di più di quanto sia effettivamente il mercato reale. Sicuramente l’introduzione dei Criteri Ambientali Minimi ha in qualche modo spostato l’attenzione verso l’impiego di materiali con contenuto di riciclato e ha permesso di diffondere i concetti legati all’economia circolare. Queste soluzioni saranno sempre più richieste in futuro, ma credo che dovrebbero essere introdotti dei benefici anche per i produttori. Si può, infatti, comunemente pensare che utilizzare materiali riciclati nel processo produttivo sia più N o v e m b r e

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Storia di copertina

La cava Cugini

economico, ma non è così. D. Quali sono le soluzioni per la nuova edilizia su cui puntate di più? R. Vogliamo diversificare le nostre linee per offrire risposte a tutte le esigenze del settore edilizio. La nostra bravura è sempre stata quella di proporre prodotti di elevata qualità utilizzando materie prime a chilometro zero, provenienti dalla cava connessa allo stabilimento. D. Qual è il rapporto con il territorio in cui operate? R. Cugini ha una storia di oltre cento anni e ormai è un punto di riferimento per l’area lombarda. All’inizio l’azienda produceva solo calce idraulica, rinomata ancora oggi tra agli addetti ai lavori, poi dagli anni Novanta è stata avviata la produzione di malte premiscelate, che oggi sono il core business dell’azienda. Fino alla crisi del 2008 il nostro target principale erano le imprese edili, successivamente ci siamo orientati alla rivendita edile. Non lavoriamo invece con la Gdo. D. Avete iniziative di marketing rivolte ai distributori? R. Negli ultimi anni abbiamo incrementato le iniziative di marketing, con lo scopo di aggiornare l’immagine dell’azienda e allinearla alle nuove richieste del mercato. Abbiamo recentemente avviato anche un rebranding dei nostri sacchi, per rafforzare l’identità del marchio Cugini e trasmettere l’idea di un’azienda strutturata e in continua innovazione. Quest’anno siamo poi presenti al Made Expo di Milano: una decisione non scontata, presa al termine della terza ondata di covid, ma in cui abbiamo creduto molto. D. I distributori edili sono sufficientemente preparati nel descrivere i prodotti ai loro clienti? R. Per il mercato questo è un momento davvero caotico e manca il tempo,

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sia da parte di chi acquista, sia di chi vende. D. Quali saranno secondo voi le evoluzioni del mercato edile nel prossimi anni? R. Basta vedere cosa sta accadendo in Europa. Credo che in futuro ci sarà sempre più una tendenza a formare aggregazioni, sia a livello di produttori che di distributori. Sicuramente ci sarà una concentrazione degli operatori del mercato. D. Bergamo e provincia sono state una delle zone più colpite dal coronavirus: è un problema archiviato? R. Ce lo auguriamo tutti, anche se la situazione desta ancora qualche preoccupazione. Dal punto di vista lavorativo il terremoto causato dal covid è stato archiviato, a livello sociale vedremo come questa pandemia potrà ancora impattare. Rimane un punto interrogativo. D. Quali sfide vi attendono nel prossimo futuro? R. Spero che il prossimo anno sia meno complicato del 2021, che è stato davvero faticoso e sotto certi aspetti caotico. La nostra produzione non si è mai fermata, ma le difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime hanno creato grossi problemi. Le premesse però non sono rosee: ci sono ancora grossi punti interrogativi su alcuni prodotti, i prezzi sono alle stelle e c’è una forte speculazione legata anche al superbonus. Siamo finiti in un corto circuito: da un lato ci sono costi delle materie prime che subiranno ulteriori incrementi dovuti al caro energia, dall’altro c’è l’Europa che vuole fare da traino alla transizione green e ha imposto una serie di paletti, che però rischiano di mettere ancora più in difficoltà le aziende, soprattutto le più energivore, quelle che emettono CO2 o quelle dell’industria automobilistica. N o v e m b r e

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i.idro DRAIN

LE STRADE BAGNATE SONO ACQUA PASSATA. ANZI, DRENATA. Con i.idro DRAIN pavimentazioni continue più fresche, più sostenibili e sicure. Basta con le pozzanghere e i ristagni d’acqua su piste ciclabili, aree green e parcheggi. i.idro DRAIN di Italcementi rispetta il ciclo naturale dell’acqua, favorendone il deflusso verso la falda acquifera e accrescendo la sicurezza delle superfici. Inoltre la sua colorazione chiara agevola la riflessione dei raggi solari riducendo sensibilmente la temperatura superficiale.

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riduzione del calore

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mprese GRUPPO ROTO

SGUARDO AL FUTURO CON ALUVISION Nel grande centro produttivo di Velbert (Düsseldorf) la divisione specializzata in componenti di alluminio per i serramenti e tetti punta su un preciso sistema di controllo della qualità, articolato in pianificazione, monitoraggio, misurazione

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hi dichiara come massima priorità l’orientamento al cliente e la sua soddisfazione, nel complesso mercato dell’alluminio deve muoversi con coerenza strutturale e strategica». Parola del general manager di Aluvision, Jordi Nadal, che definisce altresì la base su cui la divisione del gruppo tedesco Roto specializzata nei componenti in alluminio per i serramenti, suddivide in egual misura la propria identità e le azioni concrete. Proprio nella sede centrale di Aluvision a Velbert, nei pressi di Düsseldorf, in Germania, si sono aperti i lavori della sedicesima giornata di presentazione alla stampa

di Valentina Anghinoni

Roto Aluvision offre, tra le altre cose, un ampio portfolio prodotti di alta qualità per tutti i tipi di aperture. Un’altra competenza specifica della divisione sono le molteplici soluzioni speciali individuali

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Jordi Nadal

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Le attività di Roto Fenster- und Türtechnologie per quanto riguarda gli articoli in alluminio si concentrano a Velbert, nei pressi di Düsseldorf. Nella sede di Aluvision, con circa 11.500 metri quadri occupati da produzione e uffici, lavorano circa 220 dipendenti

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Imprese

Interni dello stabilimento produttivo di Roto a Velbert. Grazie all’elevato grado di personalizzazione è possibile realizzare i desideri dei clienti in modo molto specifico

UNA FINESTRA SULL’ITALIA Il gruppo Roto è presente anche nel nostro Paese, con le divisioni Tecnologia per porte e finestre, dedicata alla ferramenta e soluzioni di chiusura per porte e finestre, e Tecnologia per tetti, che offre finestre per tetti e relativi accessori. In Italia è stata registrata una buona ripresa del mercato, dopo il periodo di stop dovuto alle chiusure per arginare la diffusione della pandemia. A trainare la crescita dell’azienda nello spazio europeo sono stati, dal lato del mercato, i volumi crescenti di ristrutturazioni e, dal lato dell’azienda, l’introduzione di nuovi prodotti e l’elevata capacità di fornitura. È facile intuire come proprio quest’ultimo fattore sia stato determinante nell’acquisizione di nuovi clienti.

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internazionale del Gruppo Roto. Una scelta che non appare casuale: in un momento caratterizzato da tanta incertezza sui mercati delle materie prime, alluminio compreso, Aluvision vuole dimostrare ai suoi partner e clienti l’affidabilità del proprio marchio. DIFFERENZIAZIONE Con un ampio portfolio di prodotti «Al» di alta qualità per tutti i tipi di aperture, molteplici soluzioni individuali speciali, una logistica efficiente, una consulenza di esperti su misura del singolo elemento richiesto, un’offerta di assistenza professionale e, non da ultimo, la presenza su scala mondiale della casa madre, Aluvision dispone con questa combinazione di «un programma di differenziazione esclusiva ed efficiente». I diversi componenti sono realizzabili su misura di qualsiasi esigenza speciale, per venire incontro ai bisogni di produttori di sistemi, architetti e progettisti. La capacità di soddisfare in modo rapido, flessibile e affidabile anche le esigenze più complesse è infatti cruciale per i partner commerciali. Ciò è reso possibile, ha N o v e m b r e

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Nel prossimo numero...

impianto recupero acqua piovana

impianto riutilizzo acque grigie

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Imprese FATTURATO RECORD NEL 2021 Il 2021 è stato un anno record per la Roto Frank Holding. Grazie al fatturato complessivo di 617,1 milioni di euro, registrato a fine settembre 2021, in aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e tassi di crescita a due cifre registrati in tutte le divisioni: Fenster–und Türtechnologie (Ftt, Tecnologie per finestre e porte), DachsystemTecnologie (Dts, Tecnologia per tetti) e Professional Service (Rps, divisione che offre un’ampia gamma di servizi diversificati

Eckhard Keill

nell’assistenza post-vendita di porte e finestre, avviata nel 2018). La previsione a fine anno, secondo Keill, è di raggiungere gli 800 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 686 milioni di euro del 2020, e quindi un risultato mai registrato nella storia dell’azienda. Per quanto riguarda gli investimenti, nell’anno segnato dalla pandemia alcuni progetti pianificati sono stati ostacolati, ma nel 2022 Roto potrebbe tornare a investire con un programma nuovamente normalizzato, con un possibile recupero. Nel complesso, il Gruppo Roto dichiara di aver superato gli obiettivi prefissati per l’anno in corso, non solo in termini di fatturato, ma anche facendo un balzo avanti nei profitti e rafforzando la propria posizione sui mercati. Questo successo, secondo il direttore di Roto, deriva dall’elevata capacità di fornitura e alla conseguente strategia orientata ai vantaggi per il cliente per quanto riguarda prodotti e servizi. Per quanto riguarda, invece, le previsioni per il prossimo anno, secondo l’azienda anche nel 2022 la pandemia globale rimarrà un importante fattore d’influenza difficilmente calcolabile. Roto ritiene comunque che la crisi dei materiali potrà gradualmente allentarsi, in modo da consentire alla situazione di normalizzarsi, a livello di disponibilità e prezzi, probabilmente verso la metà dell’anno. Il proseguimento della congiuntura straordinaria nell’edilizia non è tuttavia assicurato, nonostante le previsioni prevalentemente buone. Nel caso più favorevole si potrà contare su un mercato dei consumatori finali stabile o leggermente in crescita. La fine della fase di pipeline e, quindi, la riduzione delle scorte a magazzino eccessive e non giustificate dalle esigenze nel settore del commercio e dell’artigianato faranno probabilmente calare del 5% i volumi complessivi nei mercati di Roto.

affermato in modo esplicito Nadal, da sei diversi moduli di servizi, vale a dire: consulenza tecnica, prototyping, validazione e certificazione, supervisione della produzione, colori speciali e logistica su misura. LA PRODUZIONE Su un’area complessiva, tra produzione e uffici, di circa 11.500 metri quadrati, trovano spazio la progettazione, la vendita, l’amministrazione e uno showroom. L’elevato livello di personalizzazione si riflette non solo nella grande varietà di articoli che vengono prodotti a Velbert, ma anche nella massima customizzazione di ogni servizio, dalla colorazione fino al packaging. La produzione, attualmente a pieno ritmo, si svolge in più reparti: nel reparto meccanico, vengono prodotti pezzi grezzi e fresati. Nel reparto verniciatura, milioni di componenti vengono verniciati, secondo le indicazioni, a polvere o a umido nei colori Ral o Eloxal. Anche la stazione Montaggio e confezionamento dimostra chiaramente quanto l’elevata varietà dei prodotti incida profondamente su procedure e processi. La competenza nella realizzazione di soluzioni specifiche per i clienti appare

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inoltre evidente nella produzione delle soglie, elemento costruttivo nella parte inferiore delle aperture di porte e finestre. L’assortimento comprende una grande quantità di articoli e registra una lunghezza complessiva di soglie montate di oltre 1 milione di metri ogni anno. LA QUALITÀ Anche in fase di produzione, insomma, tutto è organizzato per obbedire con rigore teutonico alla massima «facciamo tutto il possibile affinché il cliente riceva la merce di alta qualità desiderata in tempi adeguati e nel luogo giusto». Come in tutti gli stabilimenti Roto, anche a Velbert è in funzione un completo sistema di controllo della qualità, articolato in continue attività, interne ed esterne, di pianificazione, monitoraggio, misurazione, controllo ed eventualmente miglioramento di ciascun criterio o processo rilevante per la qualità, coinvolgendo sempre i fornitori. «La massima qualità appartiene all’essenza del marchio Roto e quindi anche di Aluvision. Questa deve essere e sarà sempre la nostra misura», conclude Nadal. N o v e m b r e

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Imprese S TA R P L A S T

DUE SOLUZIONI PER L’ORO LIQUIDO Il patrimonio idrico è sempre più prezioso. Per questo il sistema BioBlu regola il deflusso della pioggia e, abbinato all’impianto BioGrigio per il recupero delle acque grigie, offre un risparmio del 50% sul consumo di potabile di un condominio di Sara Giusti

Legenda A Serbatoio di accumulo acque piovane B Filtro foglie, troppo pieno e tubo decantatore C Serbatoio di servizio D Pompa di pressurizzazione E Centralina di comando F Box di protezione centralina

S

i chiama BioBlu. È un sistema brevettato da Starplast per il recupero delle acque piovane con serbatoio da interro, equipaggiato con centralina intelligente. Compatto e non invasivo, è facile da installare, eliminando la necessità di grossi investimenti di ingegneria idraulica. La sua gestione e manutenzione è semplice ed economica. Oltre all’ottima resa e al trattamento dell’acqua per riutilizzo, l’installazione di BioBlu consente un risparmio del consumo idrico fino al 50%. In più è possibile ridurre della metà il consumo di detersivi grazie alla minore durezza dell’acqua, e risparmiare sui consumi di energia elettrica e manutenzione degli elettrodomestici, come la lavatrice, grazie all’assenza di depositi calcarei nelle canalizzazioni e resistenze. Altro importante vantaggio di BioBlu è la moderazione del deflusso dell’acqua negli scarichi durante i temporali. Abbinato

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Legenda A Sedimentazione primaria B Ossidazione biologica C Pompa di equalizzazione D Ultrafiltrazione E Estrazione del permeato

EMERGENZA IDRICA Vitale e sempre più scarsa, l’acqua è davvero un bene prezioso da gestire e salvaguardare. Il cambiamento climatico, gli sprechi e le rotture degli acquedotti, incidono sulla disponibilità delle risorse idriche potabili. Senza contare gli elevati costi energetici per il pompaggio, il trasferimento e la potabilizzazione. Per tutti questi motivi è facile prevedere come il costo dell’acqua potabile crescerà nei prossimi anni, con percentuali anche a due cifre. Proprio per questo è fondamentale prevedere all’interno degli edifici sistemi adeguati che consentano di risparmiare l’acqua potabile e di riutilizzare per alcuni servizi le acque meno pregiate, cioè quelle piovane e grigie, con un risparmio del consumo anche superiore al 50%.

all’impianto BioGrigio per il recupero delle acque grigie, offre un risparmio garantito del 50% sul consumo di acqua potabile. Coniando il motto «risparmia il tuo oro blu», l’azienda di Mercatale di Sassocorvaro Auditore (Pesaro e Urbino), propone inoltre varie soluzioni impiantistiche che consentono di recuperare e riutilizzare le acque, il tutto mantenendo sempre una estrema semplicità di gestione dell’impianto e garantendo un risparmio idrico sicuro.

SERVIZIO Punto di riferimento sul mercato della depurazione, il trattamento e il recupero delle acque sia nel settore industriale, sia in quello civile, Starplast è presente con i suoi prodotti in Italia, e in parte anche all’estero. L’azienda è in grado di offrire anche un puntuale servizio di post-vendita e assistenza immediata alla clientela, anche per piccoli impianti. Al fine di rendere sempre più smart il servizio, l’azienda mette a disposizione molteplici centri assistenza su tutto il territorio nazionale.

DUE SOLUZIONI A CONFRONTO I vantaggi di BioBlu

• Modera il deflusso dell’acqua negli scarichi durante i temporali

• Compatto, non invasivo

• Contribuisce a limitare i grossi investimenti di ingegneria idraulica

• Facile da installare, basso costo di posa

che devastano l’ecosistema

• Gestione e manutenzione semplice ed economica

I vantaggi di BioGrigio

• Ottima resa e trattamento dell’acqua per riutilizzo

• Qualità dell’acqua elevata

• Basso costo d’acquisto e di gestione

• Facilità di installazione

• Risparmio del consumo idrico fino -50% (bolletta acqua e fognatura)

• Facilità di montaggio

• Risparmio di detersivi fino -50% per la minor durezza dell’acqua

• Bassi costi di esercizio

• Risparmio di energia elettrica e manutenzione (lavatrice, per assenza

• Elevati risparmi idrici

di depositi calcarei nelle canalizzazioni e resistenze)

• Garantisce la continuità del servizio in assenza di eventi piovosi

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Imprese FIBROTUBI

COPERTURE MIGLIORI CON L’ISOLAMENTO Dopo aver introdotto sul mercato la soluzione rivoluzionaria del sistema Sottocoppo Metallico, l’azienda presenta un ulteriore materiale per rendere il tetto sicuro, ma anche poco disperdente: una lastra grecata che ha in più uno strato coibentato di Franco Saro

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A

Il sistema Sottocoppo Metallico Coibentato

nche nell’edilizia, un’attività dell’uomo che è stata conservatrice e conservativa per secoli, è arrivato il momento dell’innovazione. Tecnologia e nuove esigenze abitative hanno portato le aziende a sperimentare e trovare le soluzioni giuste. È il caso, per esempio, del sottocoppo

metallico di Fibrotubi. L’idea nasce dall’esigenza di abbattere i limiti di tutti i sistemi di sottocopertura presenti fino a oggi sul mercato: l’utilizzo del laterizio, infatti, è ancora fortemente legato all’uso di supporti inferiori pesanti, poco duraturi e con limiti dimensionali. Sfruttando il know how del metallo, abbiamo rivoluzionato il mercato con questa nuova soluzione applicativa. N o v e m b r e

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Dati Tecnici Lastra

Dati Tecnici Correntino

LARGHEZZA

859 mm

LARGHEZZA AA

LARGHEZZA UTILE IN OPERA

777 mm

LUNGHEZZE

1520-2130-2440-2750-3060-3990 mm

VERSIONE COIBENTATA

Spessore Poliuretano 13 mm

MATERIALE E FINITURA

Acciaio Preverniciato Rosso Coppo

PENDENZA MINIMA D’USO

15%

51,7 mm

LUNGHEZZE

1344-1932-2268-25202856-3780 mm

MATERIALE E FINITURA

Acciaio Preverniciato Rosso Coppo

IDEA BREVETTATA L’idea rivoluzionaria che sta alla base del nuovo sottocoppo metallico di Fibrotubi è il profilo metallico disegnato e sviluppato per permettere un ancoraggio decisamente migliorativo rispetto ai sistemi tradizionali. L’utilizzo congiunto a una lastra metallica, infatti, permette come nessun altro sistema rapidità di posa, garanzia di impermeabilità, sicurezza in quota e massima pedonabilità. Il profilo metallico sagomato, installato sulla greca alta delle lastre, è un’innovazione brevettata, che permette un ancoraggio unico garantendo sicurezza e tenuta nel corso del tempo. Sono leggere

I PLUS DELLA SOLUZIONE •

Soluzione più leggera rispetto ai classici sottocoppi in commercio.

Brevettato Impermeabile anche a bassa pendenza (min. per installazione 15%).

Pedonabile e resistente senza rischi di rottura.

Ventilato con ancoraggio sicuro dei coppi grazie ai correntini.

Possibilità di inserire nelle greche della lastra le staffe per installazione del fotovoltaico.

Vernice ad alta resistenza per riutilizzo di coppi vecchi.

E con la versione coibentata... •

Riduzione della trasmissione di calore: la presenza di uno strato di poliuretano all’intradosso riduce la trasmissione del calore della lastra all’interno, incrementando e potenziando le prestazioni dell’isolante.

Trasmittanza termica migliorata.

Riduzione del rumore.

Riduzione effetto condensa.

Aumento dei carichi ammissibili.

Materiale: acciaio preverniciato con vernice ad alta resistenza.

Finiture disponibili: color rosso coppo.

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e maneggevoli e consentono una messa in opera molto semplice e sicura. Grazie all’apposito correntino sagomato, hanno reso molto rapida la posa dei coppi. ISOLAMENTO Ma non solo. Fibrotubi, dopo aver rivoluzionato le sottocoperture per coppi legate ancora a materiali estremamente pesanti e poco duraturi con il Sistema Sottocoppo Metallico, ha ora creato la nuova evoluzione del prodotto con Sottocoppo Metallico Coibentato. Nella parte superiore restano i vantaggi della soluzione appena descritta, ovvero la lastra metallica grecata preverniciata rosso coppo, completa di profili/correntini brevettati per un facile e stabile ancoraggio dei coppi tradizionali che rende la copertura leggera, impermeabile, pedonabile, ed utilizzabile anche a pendenze inferiori rispetto agli standard in commercio. Ma con il nuovo Sottocoppo metallico coibentato, è stato ora inserito sotto la lastra uno strato coibente indicativo di 13 millimetri di poliuretano espanso, che migliora sensibilmente le caratteristiche del prodotto, come testimonia la tabella pubblicata in questa pagina.

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Imprese IMER

L’INTONACATRICE A MISURA D’UOMO L’azienda toscana presenta Koine 3.1. La macchina si trasforma in una pompa per prodotti rasanti pronti all’uso in pasta, malte per iniezione e malte per stuccatura, semplicemente girando un solo interruttore e regolando la portata di materiale di Franco Saro

A

datta all’applicazione di tutti i prodotti premiscelati contenuti in sacco, con una attitudine particolare per l’applicazione di malte strutturali, deumidificanti e prodotti per la rasatura dei pannelli termoisolanti. Koine 3.1 si trasforma in una pompa per prodotti rasanti pronti all’uso in pasta, malte per

iniezione e malte per la stuccatura, semplicemente girando un interruttore nel pannello di comando e regolando la portata di materiale a proprio piacimento. Ma non solo: la nuova intonacatrice è progettata per essere versatile e semplice da utilizzare. La macchina non è un semplice restyling di un vecchio progetto, ma una intonacatrice innovativa che può essere utilizzata anche dall’operatore meno esperto.

PRONTA PER OGNI SFIDA IN CANTIERE • • • • • • • •

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Dimensioni e peso contenuti Facile movimentazione anche nei fondi più rovinati grazie alle ruote da 300 mm Divisibile in quattro parti facilmente trasportabili Comandi pannello di controllo estremamente intuitivi Display per le indicazioni diagnostiche ed operazionali Unico selettore di cambio modalità di lavorazione per prodotti secchi in sacco / prodotti umidi in vaso Easy Start: sistema avanzato per l’avviamento senza rischi di bloccaggio dell’intonacatrice Compressore a membrana Imer IM250 da 250l/min rimovibile a bordo macchina (Koine 3.1) Compressore a pistoni Fini VKM 402 da 400 l/min rimovibile a bordo macchina (Koine 3.1 Coat) Pompa Calpeda NGX2 autoadescante in acciaio inox Sensore di sicurezza per griglia tramoggia/apertura motore miscelatore (non necessita di attrezzi per la rimozione)

Adatta all’applicazione di: Materiali premiscelati asciutti (modalità Dry) • Malte per incollaggio e rasatura di pannelli termoisolanti • Malte per il rinforzo strutturale armato base cemento / calce • Malte risananti/deumidificanti per pareti in muratura • Leganti/malte per iniezioni di consolidamento • Intonaci base calce/cemento/gesso • Rasanti base calce/ cemento/gesso • Intonaci isolanti base polistirene o sughero • Sottofondi autolivellanti base cemento/anidride • Malte per la protezione delle strutture dal calore Materiali umidi (modalità Wet) • Rivestimenti di finitura, rasanti minerali ai silicati o quarzite • Impermeabilizzanti, anche fibrorinforzati • Rasanti per finiture elastomeriche/ idrofugate • Malte cementizie per il rinforzo strutturale armato • Leganti/malte per iniezioni di consolidamento • Malte per stilature/stuccature

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Koine 3.1 ALIMENTAZIONE

Koine 3.1 Coat

V/Hz

230 / 50

230 / 50

kW

3,4

4.9

kW

2,2

2,2

0,75 - 250

2,2 - 400

7 – 17

7 - 17

2,3

17

m

25

25

ALTEZZA SERVITA*

m

15

15

CAPACITÀ TRAMOGGIA

l

75

75

ALTEZZA DI CARICO

mm

1000

1000

LARGHEZZA

mm

660

660

LUNGHEZZA

mm

1060

1060

ALTEZZA

mm

1500

1500

PESO MACCHINA COMPLETA

Kg

159

162

RUOTE

mm

300

300

POTENZA TOTALE INSTALLATA POTENZA MOTORE MESCOLATORE POTENZA COMPRESSORE/

kW -

PORTATA

l/min

PORTATA MATERIALE* DRY MODE(GRUPPO POMPAGGIO

l/min

STANDARD) 6 VELOCITÀ SELEZIONABILI PORTATA MATERIALE* WET MODE (GRUPPO POMPAGGIO

l/min

STANDARD) REGOLAZIONE PROGRESSIVA DISTANZA DI POMPAGGIO SERVITA*

TUTTA L’EDILIZIA IN QUATTRO DIVISIONI Imer Group è un’azienda di Poggibonsi (Siena) nata nel 1962, specializzata nella produzione di macchine e attrezzature per l’edilizia. Nel 2022 celebrerà quindi 60 anni dalla fondazione. Conta 650 dipendenti, cinque stabilimenti produttivi (quattro in Italia e uno in Turchia) e cinque filiali commerciali estere. La produzione è articolata in quattro divisioni: Equipment (macchine e attrezzature per il cantiere), Access (piattaforme aeree), Concrete (impianti di betonaggio e macchine per il trasporto e la posa del calcestruzzo), Kato (macchine movimento terra). I prodotti coprono tutte le esigenze del cantiere: dalla produzione, posa e trasporto di malta e calcestruzzo alla movimentazione di carichi, dal taglio di materiali e superfici alla compattazione del terreno, dal sollevamento di persone al movimento terra. Tante linee di prodotto diverse unite sotto il marchio comune, sinonimo di qualità riconosciuta in tutto il mondo. Imer Group distribuisce i propri prodotti in Italia attraverso una rete di oltre mille rivenditori, che garantiscono la copertura capillare del territorio nazionale utilizzando tutti i canali esistenti, dai rivenditori specializzati, ai centri di noleggio fino alla grande distribuzione.

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*) I valori indicati sono soggetti a variazioni in base alle caratteristiche dei materiali utilizzati, alla loro consistenza, al tipo di statore/rotore installato e alla dimensione della tubazione utilizzata.

CUORE HI-TECH La tecnologia diagnostica ha fatto passi enormi in questi ultimi anni in tutti i settori. Imer segue da sempre questa tendenza sviluppando sistemi di comunicazione macchina-operatore sempre più efficienti e capaci di rendere facilmente gestibile un macchinario apparentemente complesso a chiunque ne deve fare uso. Questa tecnologia applicata alla Koine 3.1, in abbinamento all’esclusivo sistema di avviamento Easy Start e a un quadro di comando estremamente intuitivo dotato di display diagnostico e operazionale, rendono Koine 3.1 più semplice da utilizzare. La macchina è un’intonacatrice monofase, che può lavorare facilmente con soli 3 kW di potenza disponibile. Ha dimensioni e peso contenuti (159 chilogrammi, completa di pompa acqua e compressore), facilmente separabile in quattro parti. È studiata per tutte le opere di ristrutturazione, dove gli spazi agibili sono ristretti e la trasportabilità delle attrezzature è di fondamentale importanza.

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Imprese RIVIT

TUTTA POTENZA PER IL LATTONIERE Due modelli di profilatrice, ProfiRiv800 o 2000, consentono di ottenere pannelli con i due lembi piegati, poi sovrapposti l’uno sull’altro e fermati sulla facciata o copertura dalle graffette. L’azienda fornisce anche consulenza per le varie fasi di lavorazione di Sara Giusti

L

a divisione lattoneria di Rivit è in grado di offrire attrezzature manuali e macchine per realizzare facciate aggraffate in lamiera, alluminio o zinco-titanio, che permettono di unire le lamiere senza l’utilizzo di fissaggi a vista. L’aggraffatura è una tecnica che garantisce possibilità di applicazione in diversi contesti architettonici, come le facciate di grandi edifici per aeroporti, palazzetti sportivi ed edifici industriali, perché assicura una tenuta ottimale della copertura rispetto agli agenti atmosferici. Permette inoltre alla lamiera di dilatarsi e contrarsi senza implicazioni sull’opera cui è applicata.

ProfiRiv800

TECNOLOGIA Per realizzare le lamiere profilate da coils si può utilizzare la profilatrice ProfiRiv800 o 2000 e ottenere pannelli con i due lembi piegati che verranno poi sovrapposti l’uno sull’altro e fermati sulla facciata o copertura da apposite graffette. La ProfiRiv800 è una profilatrice per ottenere in un solo passaggio la lamiera profilata pronta per essere aggraffata. Lo spessore massimo della piega è per rame e zinco 8/10, per alluminio 10/10, per acciaio 7/10 e per inox 6/10, mentre la larghezza del profilo è di 25-32 millimetri. La ProfiRiv2000 è il modello più potente ed è dotata di taglio trasversale. Utilizzando poi pinze manuali come la linea Benderiv Rau, Wuko, si realizzano piegature doppie che permettono l’unione delle due lamiere, ottenendo così un assemblaggio stabile e duraturo nel tempo. SUPPORTO Acquisita recentemente al 100% dal Gruppo Fervi, attivo nel settore della fornitura di attrezzature professionali principalmente per l’officina meccanica, l’officina auto, la falegnameria, il cantiere e dei prodotti inclusi nel mercato maintenance, repair and operations, Rivit è in grado di fornire supporto e consulenza per realizzare le varie fasi di lavorazione della lamiera offrendo tutto il sistema completo: fissaggi, graffette, profilatrici, centinatrici, pinze manuali, aggraffatrici da applicare al trapano o elettriche.

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Imprese

YouTrade News Eclisse apre le porte a Napoli Dopo Milano, Perugia, Pescara e Treviso, Eclisse consolida la sua strategia di crescita e presenza sul mercato italiano con l’apertura del primo showroom monomarca nella città di Napoli. Accessibile con prenotazione obbligatoria, lo spazio espositivo di 90 metri quadri è situato in via Jannelli 238-240, principale arteria del Rione Alto, e accoglie una selezione di soluzioni per porte scorrevoli e filo muro. «Siamo molto felici di inaugurare questo nuovo showroom a Napoli, frutto di una collaborazione ventennale con l’agenzia sul territorio Sannino Rappresentanze. Uno spazio vivo ed inclusivo, che unisce tutti gli operatori della filiera, dal progettista al distributore, compreso il cliente privato che vuole conoscere e sperimentare l’innovazione Eclisse. Un luogo non destinato alla vendita, ma di ispirazione e dialogo, dove essere in costante contatto con l’azienda e i suoi prodotti», spiega l’amministratore delegato Daniela De Faveri. Oltre alle principali collezioni, in showroom sono presenti tutte le novità dell’azienda, compresa la nuova linea di porte in vetro scorrevoli e a battente, e il nuovo telaio Eclisse 40 Collection, vincitore del Red Dot Design Award e recentemente selezionato dall’ADI Design Index.

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Italcementi lancia la linea eco.build

materiali da costruzione e demolizione, tutti sottoposti a rigidi tracciamenti, in sostituzione degli aggregati naturali. Tra le soluzioni eco. build già disponibili sul mercato il calcestruzzo i.idro Drain, progettato per garantire il rispetto del ciclo naturale dell’acqua e la capacità drenante anche in condizioni di precipitazioni estreme, e i.power Rigenera per la rigenerazione delle infrastrutture esistenti.

Ceramica Verde per Gruppo Romani

Italcementi ha presentato eco.build, la nuova linea di cementi e calcestruzzi sostenibili e di qualità, studiati con l’obiettivo di ridurre la CO2 e dare vita a un’economia circolare. «Nei nostri laboratori si fa ricerca e innovazione, con un gruppo dedicato che si pone obiettivi concreti e offre supporto a imprese e progettisti. Soluzioni costruttive ad alta sostenibilità saranno il vantaggio competitivo del futuro e proteggeranno il mercato italiano dall’import», sottolinea l’amministratore delegato di Italcementi, Roberto Callieri. La linea eco. build parte dalla produzione di cemento con l’utilizzo di materiali di recupero in sostituzione delle materie prime naturali provenienti dalle attività estrattive: fra le alternative ci sono i materiali non pericolosi provenienti da altri settori industriali per arrivare allo studio di calcestruzzi che nel loro mix design utilizzano

Gruppo Romani ha acquisito il 100% di Ceramica Verde 1999, azienda con sede a Fiorano Modenese, specializzata da oltre vent’anni nella produzione di pavimenti e rivestimenti ceramici orientati al design e alla ricerca tecnologica. L’accordo proietta il gruppo fra i principali protagonisti del made in Italy nel mondo e si inserisce in un più ampio progetto di crescita, con una particolare attenzione rivolta all’export e all’ampliamento della gamma produttiva con linee complementari ai brand Serenissima, Cir, Cercom e Cersarda e alla controllata Isla Tiles. «Con questa importante acquisizione abbiamo puntato su un’azienda riconosciuta a livello internazionale, ma con una decisa vocazione all’export», è il commento di Giorgio e Paolo Romani, presidente e amministratore delegato del Gruppo Romani Industrie Ceramiche. «L’integrazione di un marchio commerciale con una società produttiva che dispone di impianti moderni e all’avanguardia porterà certamente sinergie, reciproci benefici e una ulteriore crescita per il marchio, con la possibilità di occupare nuove fette di mercato», ha dichiarato invece Daniele Verde, che resta amministratore delegato del marchio per i prossimi anni, coadiuvato dalla moglie Ellen Bahman per la ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti.

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Imprese MUOVIAMOCI

Le 5 parole da evitare

I

magazzini, per essere ben organizzati, devono evitare alcune attività che costituiscono fonte di spreco o inefficienza. I processi vanno quindi costantemente monitorati e si devono continuamente avviare azioni di miglioramento. Proprio per identificare gli sprechi, si suggerisce di fare attenzione alle attività realizzate nel magazzino e valutare se le procedure prevedono una o più delle seguenti categorie, riassumibili in cinque parole chiave. 1. Cercare. In un magazzino gli operatori non devono cercare né i materiali né le posizioni o gli spazi. Ciò che serve deve essere trovato senza alcun problema e per questo i dispositivi legati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i sistemi di gestione (Wms, Warehouse Management System) costituiscono un validissimo supporto per guidare gli operatori alle posizioni in cui sono ubicati i materiali da prelevare o le posizioni dove posizionare la merce. 2. Spostare. Il materiale nei magazzini deve essere movimentato, ma il concetto di

3.

spostamento è diverso. In questo contesto spostare significa muovere il materiale per dare accesso ad altro materiale o per accedere a degli spazi. Un parametro interessante da valutare nei magazzini è il numero di volte che si tocca un prodotto dal momento in cui entra fino a quando è definitivamente utilizzato o spedito. Chiaramente, tale valore deve essere il più ridotto possibile. Se un materiale deve essere spostato per accedere ad altro materiale, in questo caso si perde tempo e si dedicano delle risorse ad attività a non valore, quindi si genera uno spreco. Chiedere. Le procedure devono essere semplici, chiare e condivise tra tutti gli addetti nel magazzino. Un addetto non dovrebbe (se non in condizioni eccezionali) chiedere a qualche collega informazioni per portare a termine una procedura. Questo si verifica se le procedure sono complesse oppure se non sono standard e condivise. Anche in questo caso le prestazioni di magazzino si riducono e i costi di gestione salgono. Ogni azienda deve

puntare a realizzare delle attività semplici, efficienti ed efficaci con personale opportunamente formato. 4. Rompere. I danneggiamenti di materiale in alcune realtà sono all’ordine del giorno. Il materiale viene danneggiato o per attività poco curate da parte degli operatori o per l’utilizzo di strumenti non adeguati o per gli spazi non idonei. I danni sono un costo diretto. L’analisi dell’origine dei problemi può costituire un primo passo verso la realizzazione di ambienti sicuri. 5. Dipendere. Spesso di fronte a delle domande gli operatori rispondono con «dipende». La parola dipende è portatrice di costi e inefficienze, in quanto mette in evidenza la mancanza di uno standard o il libero arbitrio. Quando i flussi operativi non sono progettati correttamente ogni area cerca di ottimizzare le proprie attività, ma spesso l’ottimo realizzato in un reparto può costituire un costo per un altro reparto. Se gli addetti allo scarico possono scegliere liberamente dove mettere il materiale (pallet o gabbia), questi scelgono la gabbia in quanto è più facile da gestire. Purtroppo questa scelta rende molto più complesse le fasi di stoccaggio e prelievo. Ora la determinazione del pallet o gabbia non è lasciata al libero arbitrio dell’operatore, ma deriva dall’implementazione di un algoritmo. In conclusione, la gestione di un magazzino deve essere organizzata puntando ad attività semplici, condivise, realizzate in un ambiente in cui le persone vengono formate su ciò che devono fare per operare in sicurezza. di Andrea Payaro docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

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COME SI FA (ad aumentare il business)

di Roberto Bolici*

Vendere di più con la Epd La Environmental product declaration, o Dichiarazione ambientale di prodotto, è una potente leva di marketing. E anche una cosa buona

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iù volte abbiamo rimarcato come la sostenibilità sia oggi un valore strategico per il settore delle costruzioni. Per questo, fare leva sulle innovazioni della catena di fornitura e sul valore ambientale che i prodotti possono incorporare è indispensabile. L’obiettivo è ridurre l’impronta sull’ambiente dei prodotti e, conseguentemente, delle opere che con essi vengono realizzate. Dunque, è ragionevole pensare che un domani più green passi anche attraverso la scelta di materiali sostenibili. In questo campo, il distributore di materiali per l’edilizia, se orientato verso la commercializzazione di prodotti certificati Epd, può giocare un ruolo rilevante e beneficiare di vantaggi tangibili. La Epd, Environmental product declaration, o Dichiarazione ambientale di prodotto, inclusa tra le politiche ambientali comunitarie, consente di conseguire una certificazione volontaria internazionale, utile ad attestare le performance ambientali dei beni oggetto di analisi. Nello specifico, una Dichiarazione ambientale di prodotto è un rapporto minuzioso, stilato secondo standard internazionali,

che documenta gli effetti ambientali di un prodotto nel suo ciclo di vita, misurandoli con la metodologia standardizzata Lca (Life cycle assessment). L’orientamento alla certificazione Epd da parte dei produttori di materiali per l’edilizia è chiaro ed è destinato a crescere con forza nei prossimi anni. I dati Le aziende, appartenenti a qualsiasi settore, hanno la possibilità di certificare con l’Epd i propri prodotti, ma i dati raccontano che le più attive sono quelle appartenenti al settore delle costruzioni, esprimendo in tal modo grande sensibilità nei confronti dei materiali sostenibili «certificati». I principali comparti coinvolti sono quelli appartenenti a calcestruzzo, cemento, acciai, laterizi e isolanti. A livello mondiale si registrano più di 10 mila Epd pubblicate, attribuite al nostro settore, di cui in Europa quasi 8 mila. In Italia siamo a un centinaio (dato 2020 in crescita continua). L’attenzione L’orientamento all’Environmental Product

Declaration, da parte delle aziende, è determinato da motivazioni precise e concrete. In primis, le stazioni appaltanti, avendo intrapreso il cammino verso l’applicazione dei Criteri ambientali minimi, si ritrovano automaticamente a dover maneggiare le Epd, richiamati dai Cam, come strumento di verifica del rispetto dei requisiti (per esempio, la percentuale di contenuto riciclato impiegato per la formazione di un prodotto). Secondariamente, è sempre più alta la diffusione dei sistemi di valutazione di edifici/infrastrutture, Green Building Rating System, che valorizzano l’applicazione di prodotti etichettati Epd, ritenuta la fonte più attendibile di informazioni sul profilo ambientale di un determinato prodotto. Inoltre, siamo in presenza di un sempre più alto interesse da parte delle imprese a operare in ottica di sostenibilità ambientale. Infine, i produttori riconoscono nell’Epd uno strumento per la competitività aziendale in chiave green e anche uno strumento di marketing e comunicazione sempre più richiesto dal mercato, per veicolare informazioni ambientali credibili, consentendo in questo modo una decisa distinzione dalla concorrenza e permettendo visibilità anche a livello internazionale. I benefici I consumatori cercano sempre più la sostenibilità. Per questo, i vantaggi riguardano anche il cliente finale, orientato alla scelta di materiali e prodotti a basso impatto ambientale. Se, peraltro, questi sono certificati, ecco che lo standard di qualità e, dunque, anche il valore economico dell’immobile possono aumentare. Questo ragionamento vale sia per la vendita nello store che online. Distributori, a voi la selezione dei fornitori e dei loro prodotti.

*Professore associato in Tecnologia dell'Architettura, Politecnico di Milano

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Gli CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE

SPECIALI di

Soluzioni, storie, materiali: il rinforzo degli edifici è un mercato in ascesa. E molto solido

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Tecniche costruttive

Un mix di soluzioni per consolidamenti ad hoc

102 Laterlite

Momento magico per il rinforzo

114

Le interviste

Le voci del consolidamento

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Miniera San Romedio

Alta compatibilità con Tassullo

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S PEC IA L E Consolidamento TECNICHE COSTRUTTIVE

IL RINFORZO È SU MISURA L’evoluzione delle norme relative alla sicurezza sismica e strutturale di un edificio punta ad assicurare una migliore diagnosi dell’aspetto statico e delle componenti utilizzate per la sua realizzazione. Ma ogni caso va analizzato a partire dai materiali

di Antonella Saisi*

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recenti eventi sismici, a partire dalla sequenza sismica che ha interessato l’Umbria e le Marche (1997-98), hanno messo drammaticamente in evidenza le deficienze dell’edificato esistente. Se da una parte è stato difficile risalire alle cause di ogni singolo crollo durante l’emergenza, i rilievi post sismici hanno documentato danni anche ad edifici riparati portando a una drastica revisione della normativa. Infatti, molti danni erano riconducibili a una scarsa conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive degli edifici e/o a una errata scelta ed esecuzione delle tecniche di riparazione per alcune tipologie costruttive.

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recenti versioni nelle Ntc (Norme tecniche per le costruzioni), al capitolo 8 progressivamente introducono concetti specifici relativi alla sicurezza e agli interventi esistenti, basati sulla conoscenza di ogni singolo edificio, dei materiali componenti, dell’organizzazione della struttura. L’approfondimento delle caratteristiche dell’edificio, attraverso sistematiche raccolte di informazioni, rilievi e indagini diagnostiche, porta a una riduzione delle incertezze e a un modello interpretativo della costruzione riconoscendone le carenze organizzative. Le caratteristiche delle tecniche costruttive, dei materiali componenti, delle variazioni nel tempo, rappresentano fattori discriminanti del comportamento strutturale e, quindi, dell’applicabilità della tecnica di intervento. VARIABILITÀ In concetto di intervento stesso, inoltre, assume diverse sfaccettature con le differenziazioni in adeguamento, miglioramento o riparazione. Alla base esiste la consapevolezza dell’estrema variabilità del patrimonio edilizio esistente, sia sulla base della tecnica costruttiva (prevalentemente edifici in muratura, in cemento armato o misti), sia sulla base del degrado e delle alterazioni subite. Tale variabilità rende estremamente difficoltosa la stesura di indicazioni univoche sulle tipologie di intervento. Il problema tocca anche le costruzioni in cemento armato, apparentemente più semplici da analizzare, che possono avere specificità legate al periodo di costruzione (per esempio, l’uso delle barre ad aderenza migliorata), alla soglia normativa di progetto o ad incaute modifiche strutturali, anche recenti. CROLLI ROVINOSI Se da una parte, l’invecchiamento naturale dei materiali ed il degrado delle superfici possono portare a progressivi indebolimenti locali, la protratta assenza di manutenzione o modifiche come sopraelevazioni, accorpamenti, riorganizzazioni distributive o aggiunte con tecniche costruttive differenziate (per esempio sopraelevazioni in cemento armato, su strutture in murature), possono determinare rilevanti modifiche della configurazione strutturale dell’edificio associabili a specifiche vulnerabilità. Inoltre, interventi apparentemente non strutturali, come ad esempio interventi di impiantistica non coordinati nell’ambito di un progetto strutturale, possono implicare drastiche alterazioni non documentate, www.fischeritalia.it N o v e m b r e www.fissaggistrutturali.it 2 0 2 1

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S PEC IA L E Consolidamento L AT E R L I T E

MOMENTO MAGICO PER IL RINFORZO

Da sinistra, Stefano Monchieri (Centredil), Rocco Ronchi (Laterlite) e Gianmario Panizza (Impresa Panizza 1914)

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Il sismabonus ha messo le ali al processo di riqualificazione strutturale degli edifici. Un’attività che coinvolge molti distributori come Centredil, che ha privilegiato nella sua offerta la linea di prodotti a marchio Ruregold e Leca, che considera i più affidabili

di Veronica Monaco

N

on è più una nicchia di mercato: il consolidamento strutturale è un settore sempre più rilevante per l’edilizia, che si trova davanti alla sfida della riqualificazione e messa in sicurezza di un patrimonio edilizio piuttosto vetusto e inadeguato di fronte all’azione degli eventi sismici. Un settore cresciuto esponenzialmente con le misure fiscali del sismabonus messo in campo dallo Stato, che chi possiede un immobile non dovrebbe farsi scappare. A intravedere le opportunità di business di questo specifico comparto è anche Centredil, distributore di materiali e soluzioni per l’edilizia con otto punti vendita tra Brescia, Milano, Bergamo e Lodi, che ha deciso di stringere una vera e propria partnership con il Gruppo Laterlite e il suo marchio Ruregold, specializzato nel rinforzo delle strutture in calcestruzzo e muratura, e Leca per il consolidamento dei solai.. Ne parliamo con il direttore vendite di Centredil Brescia, Stefano Monchieri. Domanda. Il consolidamento è una nicchia di mercato? Risposta. Lo è stato per anni, ma il sismabonus ha portato alla ribalta questo settore, con una crescita esponenziale. In passato si trattava di lavori mirati e occasionali, oggi invece riceviamo quotidianamente richieste per lavori di consolidamento. D. Quale tipologia di prodotti è richiesta per i lavori di consolidamento? Risposta. Per questa tipologia di lavori sono richiesti sostanzialmente due tipi di prodotti: le reti, disponibili in vari spessori e materiali, e le malte e i calcestruzzi a completamento del sistema. Le reti possono essere in Pbo, fibra di carbonio, acciaio: la gamma è molto ampia e variabile in funzione del tipo di applicazione. D. Quali sono le caratteristiche di prodotto più richieste? R. È fondamentale affidarsi a sistemi, quindi a una serie di prodotti che insieme garantiscono l’applicazione nel suo ciclo completo. In secondo luogo è importante scegliere soluzioni certificate, elemento imprescindibile per dialogare con le imprese o gli enti pubblici. Infine, i prodotti devono essere facilmente gestibili in cantiere, quindi leggeri, semplici da movimentare e facili da applicare. D. Tra i vostri partner c’è Ruregold. Come è avvenuta la scelta? R. Ruregold è un’azienda acquisita nel 2019 dal Gruppo Laterlite, con cui collaboriamo da anni: è uno dei produttori di riferimento nel panorama nazionale delle costruzioni. Era dunque quasi inevitabile che venissimo attratti da questa nuova realtà, eccezionale sia dal punto di vista della gamma di prodotti disponibili, sia dell’assistenza in cantiere. Un aspetto particolarmente significativo, trattandosi N o v e m b r e

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S PEC IA L E Gorpgerg

Esterno punto vendita Centredil di Brescia. A destra l’ingresso della rivendita

STRUTTURE PIÙ FORTI, CON LEGGEREZZA

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«In Centredil abbiamo trovato un partner molto valido. Grazie al

muratura, che si chiama Linea Nhl. Questa soluzione rappresenta una

contatto con le imprese, la rivendita ci sta offrendo tante possibilità di far

alternativa alle soluzioni cementizie della gamma Centrostorico, grazie al

conoscere i nostri prodotti sul mercato. Abbiamo trovato collaborazione

legante a base calce idraulica naturale fondamentale per gli interventi in

e sinergia, con uno scambio continuo e quotidiano, una partnership che

edifici vincolati. In più abbiamo sviluppato tutta la gamma di connettori

offre vantaggi per entrambi», afferma Rocco Ronchi, area manager per la

Centrostorico, per allargare il mix di prodotti e offrire soluzioni adatte alle

Lombardia del Gruppo Laterite, di cui fa parte Ruregold.

diverse casistiche che possono presentarsi in cantiere.

Domanda. C’è una gamma di prodotti particolarmente indicata

D. È abbastanza chiaro agli operatori come si utilizzano

per il consolidamento?

correttamente i vostri prodotti?

Risposta. Tutti i prodotti del mondo Leca, in argilla espansa, vertono

R. Laterlite mette le sue conoscenze a disposizione della clientela, sia

sul consolidamento, poiché questo materiale per sua natura è leggero

in cantiere che attraverso numerose iniziative di formazione. Prima

e si sposa benissimo con il mondo della ristrutturazione. Ruregold, da

della pandemia venivano organizzati svariati convegni e seminari in

gennaio divisione di Laterlite, ha permesso di completare la gamma

collaborazione con gli ordini professionali. Ora che le attività in presenza

delle soluzioni disponibili. Mentre i prodotti Leca sono destinati

sono state limitate, l’azienda ha avviato un intenso programma di webinar

prevalentemente a interventi di consolidamento orizzontale dei solai,

e messo i video degli eventi formativi a disposizione sulla piattaforma

i prodotti Ruregold vanno anche sulle strutture verticali, murature e

YouTube.

strutture in cemento armato.

D.

D. Avete inserito di recente novità di prodotto?

consapevolezza delle opportunità offerte dai materiali?

R. Per quanto riguarda Ruregold le novità interessano tutti i sistemi che

R. Sì, ma bisogna mantenere costantemente aggiornato il mondo della

l’azienda sta offrendo al mondo delle imprese attraverso i distributori edili

progettazione sulle varie soluzioni a disposizione. Sviluppiamo sempre

più produttivi, proprio come Centredil. Si tratta di sistemi per rinforzare

nuove soluzioni, più performanti in termini di prestazioni e caratteristiche

le strutture, da quelle storiche a quelle moderne, come le strutture

tecniche.

in cemento armato e i condomini, di cui si parla tanto oggi grazie al

D. Quali sono le caratteristiche tecniche di un sistema di rinforzo

superbonus. Per quanto riguarda Leca, invece, abbiamo implementato la

strutturale di un solaio?

gamma di prodotti con nuove soluzioni leggere a base di calce idraulica

R. Quando si interviene su un vecchio solaio, bisgna pensare come

naturale per massetti, sottofondi e il consolidamento delle strutture in

collegare il nuovo getto di calcestruzzo al solaio esistente. Proprio a

Nel

mondo

della

progettazione

c’è

sufficiente

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di prodotti tecnici. Tutte le richieste sono supportate in maniera ineccepibile dai tecnici e commerciali dell’azienda, che intervengono immediatamente. Infine, programmare un cantiere con Ruregold è fantastico.Ruregold è infatti una delle poche aziende ad avere sempre disponibilità di materiale, un vantaggio non da poco in questo momento in cui il mercato deve affrontare numerose incertezze. D. Quali sono gli aspetti che vi sembrano più interessanti di questa azienda? R. Nei rinforzi strutturali Ruregold è in grado di offrire una gamma completa dei prodotti per qualsiasi necessità. Oltre alla iperspecializzazione, è in grado di intervenire in maniera mirata, offrendo consulenza su qualsiasi tipologia di intervento. Un plus fondamentale per la rivendita edile che, senza la collaborazione dell’azienda, non potrebbe gestire questa tipologia di lavori. D. Avete fatto fatica a inserire in punto vendita questo particolare tipo di prodotto? R. Abbiamo fatto formazione e oggi i nostri commerciali conoscono perfettamente la tematica. A ogni richiesta dell’impresa interveniamo immediatamente con un tecnico in cantiere, quasi in tempo reale. D. Avete previsto uno spazio ad hoc in magazzino per questo

questo scopo abbiamo sviluppato i connettori della linea Centostorico.

lastra armata sia ben connessa alla muratura esistente.

In più abbiamo sviluppato anche un sistema di connessione alle

D. Quali sono le tipologie di intervento migliori negli edifici

murature perimetrali, con funzione antisimica. Il secondo elemento

storici?

che non può mancare sono i calcestruzzi. Sfruttando le caratteristiche

R. Negli edifici storici la prima preoccupazione è quella di scegliere

intrinseche dell’argilla espansa, materiale leggero e resistente alla

materiali e sistemi compatibili con il manufatto esistente, andando

compressione, Laterite ha messo a punto soluzioni che permettono di

a modificare il meno possibile il comportamento dell’edificio,

rinforzare, senza appesantire, le strutture esistenti.

mantenendo gli spessori, senza sovraccarichi. In questo senso viene in

D. Come si consolidano i solai?

aiuto la leggerezza dell’argilla espansa Leca.

R. Esistono due possibilità: la prima è quella di consolidare il solaio

D. Quali sono gli ostacoli che si superano con i prodotti

all’estradosso, lavorando sulla parte superiore, rimuovendo il massetto

Ruregold e Laterlite?

esistente sostituendolo con connettori e calcestruzzi leggeri in grado

R. Innanzitutto si limitano pesi e spessori. In secondo luogo si ha

di rinforzare la struttura. La seconda opzione è quella di lavorare

la possibilità di rinforzare l’esistente, senza dover necessariamente

all’intradosso, quindi nella parte sottostante, con sistemi a basso

demolire e ricostruire.

spessore. In questo campo specifico Ruregold ha sviluppato pacchetti

D. I bonus fiscali sono un incentivo anche per il consolidamento?

di rinforzo con fibre in Pbo e carbonio abbinate a malte specifiche.

R. I bonus fiscali sono stati un incentivo alla crescita esponenziale del

Attualmente si predilige la prima soluzione, ma in alcuni casi, dove non

settore. Finora la crescita di questo mercato è stata piuttosto lineare,

è possibile procedere all’estradosso, si deve necessariamente lavorare

quest’anno invece c’è stato un boom di richieste, grazie al superbonus

all’intradosso.

che ha portato maggiore attenzione al recupero e alla ristrutturazione

D. Qual è la soluzione di Ruregold per il rinforzo delle

in generale, quindi anche agli interventi di consolidamento. Oggi c’è

murature?

maggiore consapevolezza della necessità di recuperare il patrimonio

R. Ci sono due tipi di soluzioni. La prima è rappresentata dai sistemi

esistente, non solo nei centri storici come avveniva in passato, ma anche

a basso spessore, cosiddetti Frcm, acronimo di Fiber Reinforced

nelle periferie. C’è tanto lavoro da fare.

Cementitious Matrix, che consentono di abbinare fibre in Pbo o carbonio

D. Qual è la vostra aspettativa per il 2022?

a una matrice cementizia, contenendo gli spessori sotto i 3 centimetri.

R. Sarà un 2022 sicuramente positivo. Le richieste sono in continuo

La seconda soluzione è la tecnica dell’intonaco armato, o sistema Crm,

aumento e dovremo essere pronti a soddisfarle, offrendo assistenza al

acronimo di Composite Reinforced Mortar, che consiste in una serie di

mondo delle costruzioni e disponibilità di materiali ai rivenditori. Ormai

malte abbinate a reti in fibra di vetro e connettori che fanno sì che la

è un trend di crescita che durerà anche nei prossimi anni.

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S PEC IA L E Consolidamento SINERGIE IN CANTIERE A CHIARI L’intervento realizzato all’Ospedale di Chiari (Brescia), svolto insieme

elevate prestazioni, con la funzione di matrice tra la fibra e la struttura

all’impresa bresciana Panizza 1914, realtà imprenditoriale multi-

muraria esistente, con l’aggiunta anche dei connettori a fiocco in

settoriale, specializzata in strutture, edilizia e sicurezza sismic e cliente

fibra di carbonio. Gianmario Panizza, project manager dell’impresa,

storico di Centredil, è stato un esempio di sinergia Leca-Ruregold e

racconta a YouTrade, i vantaggi offerti dalle soluzioni Leca e Ruregold.

dell’ampia possibilità di soluzioni offerte dall’azienda. Nel dettaglio

Domanda. A Chiari avete scelto prodotti Leca Centrostorico e

è stato eseguito un rinforzo statico ed antisismico dei solai esistenti

Ruregold. Per quale impiego?

in putrelle e tavelloni, utilizzando il sistema Perimetro Forte di Leca

Risposta. Per questioni di funzionalità dell’ospedale, che doveva

Centrostorico per collegare la nuova soletta collaborante alle murature

mantenere in essere le strutture preesistenti, si è scelto di procedere

perimetrali. Inoltre sono stati utilizzati i connettori Centrostorico in

con l’adeguamento dei solai in tavelle di calcestruzzo risalenti ai primi

acciaio, per fare in modo che il getto di calcestruzzo collaborasse

del Novecento. Inoltre, si è intervenuto con adeguamenti sismici sui

con le putrelle esistenti in ferro, e il calcestruzzo leggero strutturale

setti murari.

Centrostorico, per eseguire la soletta collaborante garantendo

D. Come sono stati utilizzati i prodotti?

elevata resistenza, ritiro compensato, ottima chiusura superficiale e

R. Tecnicamente si è proceduto a mettere a nudo le strutture di base: i

minore sovraccarico sulla struttura esistente. Inoltre sono stati eseguiti

travetti, solai e i paramenti murari sono stati ripuliti e scrostati in modo

due interventi di rinforzo delle murature. Sulle murature interne è

da verificarne la consistenza effettiva. Abbiamo trovato problemi

stato realizzato un intonaco armato moderno Crm, utilizzando dei

soprattutto nei solai, formati da un doppio strato di tavelle. Con il

connettori elicoidali inseriti a secco nella muratura, una rete in fibra di

passare degli anni e a seguito di modifiche impiantistiche, lo strato

vetro da 400 g/m2 ed una malta M15 pompabile a base calce, per uno

superiore era gravemente compromesso; in più tutti i residui delle

spessore complessivo di circa 3 centimetri. Sulle murature esterne è

precedenti demolizioni erano stati depositati nell’intercapedine. Un

stato invece eseguito un rinforzo in basso spessore (circa 1 centimetro)

imprevisto non calcolato in fase di progettazione, che ci ha costretto

con il sistema Frcm, attraverso una rete in fibra di carbonio da 84 g/m2

a rivedere tutto l’intervento. Abbiamo pertanto dovuto rimuovere

e una malta da muratura a basso spessore (3-5 millimetri per mano) ad

tutta la tavella superiore e il massetto di calcestruzzo, e ripulire i

Malta a base calce Ruregold MXCP Calce e rete in fibra di vetro Ruregold G-mesh 400. A destra, applicazione della malta

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travetti. Per mantenere la tipologia di solaio esistente e alleggerire

D. Quali sono le mosse giuste per affrontare questo tipo di

la struttura inizialmente si era pensato di procedere con la posa

lavoro?

di blocchi di polistirolo e ricostruzione del travetto e della tavella

R. Eliminare i problemi appena descritti potrebbe essere un

superiore. Tuttavia, visto che i travetti erano in ferro, abbiamo preferito

buon inizio. Per quanto ci riguarda, abbiamo un nocciolo duro di

realizzare delle lamiere di collegamento e proseguire con il sistema

manodopera specializzata e formata per affrontare ogni situazione

Centrostorico Leca.

di cantiere. Per gestire la parte burocratica abbiamo risorse dedicate,

D. Qual è stato l’aspetto tecnico più difficile da superare?

cosa che la maggior parte delle imprese non si può permettere. Non

R. Siccome siamo partiti da un progetto che è risultato non essere

è più pensabile gestire un lavoro come succedeva qualche anno fa,

attinente alla situazione effettiva, abbiamo dovuto trovare un sistema

bisogna essere strutturati.

alternativo in collaborazione con l’azienda, cercando una opzione

D. Come si programma il lavoro di consolidamento di un

che ci consentisse di risolvere il problema con un costo economico

edificio?

accettabile.

R. Non c’è un metodo standard. Diciamo che effettuare una analisi

D. L’Istat indica in circa 2 milioni gli edifici costruiti prima

diagnostica e una progettazione esecutiva valida risolve buona parte

del 1919. Quali sono i problemi maggiori per ristrutturare e

dei problemi. Molte volte tuttavia ci troviamo di fronte a progetti che

consolidare questo tipo di costruzioni?

non hanno stretta attinenza con l’intervento da eseguire, con tutte le

R. I problemi maggiori sono gli stessi di tutti gli edifici in Italia: la

conseguenze del caso in fase di esecuzione: adeguamenti, prezzi che

burocrazia e la scarsità di risorse, specialmente nel pubblico. Se si

lievitano, nuove verifiche da effettuare.

aggiunge che gli edifici costruiti prima del 1919 sono spesso vincolati

D. Quanto contano i materiali che si utilizzano?

dalla Soprintendenza, ci sono imposizioni che vanno rispettate,

R. Sono fondamentali, ma è molto importante anche l’assistenza. A

nonostante decisioni tecniche e architettoniche a volte piuttosto

volte si ha a che fare con prodotti che non sono di uso quotidiano,

discutibili. Infine, c’è un problema a livello di maestranze: più si va

soprattutto nei restauri. In più ogni cantiere è diverso, non c’è mai

verso una specializzazione degli interventi, più la capacità della

uno standard. Quindi, oltre materiali performanti, è assolutamente

manodopera è limitata. Nei lavori di restauro e riqualificazione di

necessario poter disporre di

edifici storici, che hanno bisogno di una conoscenza più ampia, ci si

almeno nella fase iniziale dell’intervento.

un’assistenza continua in cantiere,

trova spesso in difficoltà.

Connettori in acciaio e calcestruzzo Centrostorico. A sinistra rete in fibra di carbonio con malta Ruregold MX-C25 Muratura. Sotto, Connettore Perimetrale e Connettore CentroStorico.

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S PEC IA L E Consolidamento

L’ingresso al magazzino Centredil

tipo di prodotto? R. C’è uno spazio destinato alla promozione, gli addetti ne parlano ai clienti, tuttavia non abbiamo i prodotti per il consolidamento in stock a magazzino. Per via delle numerose soluzioni tecniche presenti a catalogo e il relativo numero di referenze, preferiamo sfruttare logisticamente il deposito Ruregold, che è molto vicino al nostro punto vendita, ordinando i prodotti man mano che ci servono. D. Qual è la tipologia dei vostri clienti? R. Lavoriamo principalmente gli artigiani e le imprese edili mediograndi e supportiamo i progettisti con le analisi computometriche e la selezione dei prodotti. D. Su che cosa vertono principalmente le attività di consulenza per i clienti? R. In questo momento sul superbonus e sismabonus con i relativi prodotti per il consolidamento. Inoltre, visto il difficile reperimento di alcuni materiali, i clienti chiedono consulenza anche su prodotti alternativi.

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I sacchi Leca

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S PEC IA L E Consolidamento GRUPPO MINIERA SAN ROMEDIO

ALTA COMPATIBILITÀ CON TASSULLO Le Ferrovie Italiane hanno deciso di consolidare il tratto che va da Trento alla Valsugana. L’intervento ha previsto anche la messa in sicurezza di un viadotto centenario con prodotti in calce idraulica naturale Nhl5, perfettamente compatibili con le strutture originarie di Franco Saro

R

ete Ferroviaria Italiana (azienda controllata al 100% da Ferrovie dello Stato) ha da tempo pianificato e avviato, per la linea che collega Trento alla Valsugana, un programma di incremento del traffico passeggeri e merci. Il piano si concretizza attraverso l’adozione di materiale rotabile (locomotori in particolare) più potente ed efficiente per raggiungere i massimi standard di sicurezza, ma anche più pesante e veloce, quindi portatore di maggiori sollecitazioni alla struttura. Tra i recenti cantieri del Gruppo Miniera San Romedio, con i prodotti a marchio Tassullo, c’è l’intervento eseguito sul viadotto di Gocciadoro, situato a sud di Trento, che costituisce il tronco iniziale della Ferrovia della Valsugana (Mestre-Trento), ossia quello tra la stazione del capoluogo e l’abitato di Villazzano. Il tronco si caratterizza non solo per l’andamento planimetrico mosso, tipico delle regioni montane, ma anche per la pendenza a salire dovuta all’altitudine delle località servite, fino a raggiungere la città di Pergine.

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Il Viadotto di Gocciadoro, situato a sud di Trento, tronco iniziale della Ferrovia della Valsugana

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S PEC IA L E Consolidamento

UNA LUNGA STORIA Il tracciato originario ricadeva in uno dei lembi meridionali dell’impero austriaco e si sviluppava fra Trento e Tezze di Grigno, dove si trovava il confine con l’Italia, per oltre 64 chilometri. Il percorso si mantenne privo di altri collegamenti fino al 1910, quando lo Stato italiano, attraverso varie fasi intermedie, lo prolungò verso Sud, allacciando la ferrovia alla rete nazionale attraverso le Stazioni di Primolano, Bassano, Castelfranco, Padova, Mestre, Venezia. Da allora il traffico relativo è andato nel tempo soggetto a varie modificazioni che l’hanno visto attenuarsi fino a cessare per usi civili durante la Prima Guerra Mondiale, per essere poi ripristinato dal dicembre 1918. A ripartire da tale epoca la ferrovia, pur conservando le iniziali peculiarità di linea a scartamento normale a unico binario, è andata soggetta a notevoli incrementi nella gestione ordinaria e merceologica, che hanno riguardato volumi di

traffico e frequenza di corse, tanto da passare dalle tre originarie alle 27 giornaliere, (considerando solo quelle in partenza e arrivo a Trento, quindi escluse le intermedie) per treni passeggeri, cui si allinea un proporzionale ampliamento nel trasporto di merci. E questo su manufatti che, a parte ordinarie manutenzioni e dovuti aggiornamenti impiantistici, nella essenziale struttura e consistenza, sono gli stessi cui era affidato il servizio di 111 anni fa. CONSOLIDAMENTO L’intervento sul viadotto Gocciadoro ha riguardato nello specifico il consolidamento della muratura tramite iniezioni con miscele consolidanti applicate mediante pompe a bassa pressione e il ripristino delle fugature delle superfici faccia a vista. L’uso dei prodotti Tassullo a base di calce idraulica naturale Nhl5 ha permesso di garantire la realizzazione di un intervento compatibile con i materiali storici L’uso dei prodotti Tassullo a base di calce idraulica naturale Nhl5 ha permesso di garantire la realizzazione di un intervento compatibile con i materiali storici utilizzati per la costruzione del viadotto

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N o v e m b r e

2 0 2 1


IL VIADOTTO DI GOCCIADORO Il viadotto della ferrovia della Valsugana a Trento si trova in località via

sommità dei piedritti a tutto spessore e proseguono verso la chiave

Gocciadoro, da cui prende il nome (Viadotto Gocciadoro) e rappresenta

di sommità con una lieve riduzione. Le acque vengono convogliate

l’opera di maggiore importanza tra le tante dislocate sull’intero tratto

al centro della chiave di volta dove, attraverso uno strato di

ferroviario. Percorsi 1.800 metri dalla stazione di Trento si incontra

pietrame drenante e di un tubo passante, sono scaricate all’esterno.

questa struttura, che si protrae per altri 1.260 metri con un totale di 123

Inoltre, gli archi del viadotto comprendono coronamenti in pietra

arcate in muratura, della luce netta di 8 metri. Il tratto prosegue poi con

da taglio e parapetti in ferro fino alla quota di posa delle traversine.

un ponte sul torrente Fersina e, a seguire, altri due per il superamento

Una caratteristica peculiare dell’opera consiste nella variabilità della

della strada Trento-Verona e del torrente Salè. Le arcate sono costituite

quota d’imposta degli zoccoli fondali, che assecondano l’andamento

da piedritti che poggiano su fondazioni in muratura appena sotto il

naturale del suolo. Lo sviluppo longitudinale rispetta una regola

piano campagna, eseguiti con blocchi squadrati di altezza costante

militare tipica austriaca volta a contenere la propagazione distruttiva

per formare corsi regolari di pietra,

proveniente dalle cave di

innescata dal crollo anche di un solo elemento. A livello visivo non

Villazzano (Trento). Questi blocchi sono stati successivamente

sembrerebbe, ma il sistema alterna, ogni cinque, una spalla più grande.

murati con malta di calce idraulica e sabbie sottili, ottenute dalla

Questa tecnica antica permetteva di poter abbattere un pezzo di struttura

macinazione della pietra stessa. Gli archi sono impostati sulla

alla volta, senza che crollasse tutto l’edificato.

Percorsi 1.800 metri dalla stazione di Trento, il viadotto Gocciadoro si protrae per altri 1.260 metri con un totale di 123 arcate in muratura

utilizzati per la costruzione del viadotto, e di assicurare la continuità con le caratteristiche meccaniche. L’utilizzo di Fenix B, una speciale miscela a base di calce idraulica naturale Nhl5 - ad alta fluidità, resistente ai solfati e a basso contenuto di sali idrosolubili - ha permesso di riempire le cavità presenti all’interno della muratura consolidandola e migliorandone le caratteristiche meccaniche, evitando al tempo stesso di creare nuclei rigidi, tipici dell’utilizzo di prodotti cementizi. Per la fugatura tra sasso e sasso si è, invece, ricorsi a T30RC, una malta pronta sempre a base di calce idraulica naturale Nhl5 e inerti selezionati di opportuna curva granulometrica da 0 a 4 millimetri, ideale per la realizzazione di giunti in murature faccia a vista e allettamento mattoni, caratterizzata da alta resistenza, traspirabilità ed elasticità. N o v e m b r e

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T30 RC permette di riprodurre dal punto di vista fisico, chimico e mineralogico le malte di allettamento originarie a base di leganti ottenuti dalla cottura a bassa temperatura di calcari argillosi, consente elevate velocità di posa e permette l’ottenimento di malte resistenti, ma non rigide, con consistenza costante nell’arco dell’applicazione. I VANTAGGI Le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti utilizzati comprendono adeguate resistenze meccaniche con classe M5 in riferimento alla norma Uni En 998-2, traspirabilità del materiale e la compatibilità della colorazione della calce con la naturale tonalità del materiale delle arcate.

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S PEC IA L E Consolidamento LE INTERVISTE

CONSOLIDAMENTO SENZA FRONTIERE Soluzioni, materiali, progetti, storie: le imprese in campo nel mercato del rinforzo strutrturale presentano le strategie e le novità per interventi sempre più mirati di Veronica Monaco

GAVAZZI

La sicurezza è in rete Giorgio Aceto account manager rinforzi strutturali

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Domanda. Quali sono i principali prodotti Gavazzi per il consolidamento strutturale? Risposta. Gavazzi è un’azienda specializzata nel settore tessile tecnico. Per il rinforzo strutturale proponiamo reti in fibra di vetro Ar alcali-resistenti, che sono oggi i prodotti più richiesti dal mercato. In particolare, forniamo due tipologie di reti: la Ar 0245-A da 243 grammi, per sistemi Frcm, e la Ar 0355EP, da 305 grammi, per sistemi Crm. Per i bassi spessori, cioè applicazioni in parete con strato di malta tra i 1,5 e i 3 centimetri, la rete in fibra di vetro è inserita all’interno di pacchetti certificati di aziende terze, quali sistemisti e produttori di malte. Per quanto riguarda invece i sistemi ad alto spessore, o intonaco armato, Gavazzi offre reti in fibra di vetro con impregnazione epossidica termoindurente. Oltre a essere conformi alla normativa italiana, queste soluzioni sono in fase di ottenimento di Eta (European Technical Evaluation) con il fine di ottenere la marcatura Ce, valida in ambito internazionale. D. Quali sono i principali campi di applicazione? R. Le reti Gavazzi possono essere utilizzate sia per il rinforzo delle strutture portanti, sia in funzione antiribaltamento delle

tamponature. In caso di sisma, infatti, la rete permette al muro di non collassare, consentendo alle persone di evacuare in sicurezza. Inoltre questi prodotti possono essere utilizzati anche in fuzione antisfondellamento di strutture orizzontali. D. Attualmente qual è il prodotto più richiesto? R. I sistemi Frcm e Crm sono entrambi molto richiesti, con alcune differenze in base alle diverse aree di mercato e tipologia di clienti. Rispetto ai prodotti a basso spessore, già piuttosto conosciuti, c’è molta curiosità sula tecnologia dell’intonaco armato, un po’ più recente e innovativa. D. Quali sono i plus dei prodotti Gavazzi? R. Innanzitutto la migliore manovrabilità. Le reti vengono fornite in rotoli da 50 metri, con altezza di 1 metro: questo consente una maggiore facilità di posa in opera, di utilizzo e di stoccaggio. In secondo luogo, l’efficienza prestazionale del sistema malta-rete, prossima al 100%. Con le reti Gavazzi viene garantita la massima aderenza tra il rinforzo e il supporto, consentendo al sistema di lavorare come un corpo unico. Quando sottoposto allo stress sismico, il corpo della malta non si rompe, permettendo così alla struttura N o v e m b r e

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CALCESTRUZZI

Rigenerazione sostenibile Alessandro Morbi direzione tecnologie e qualità Italcementi

di mantenere carichi maggiori. Abbiamo eseguito numerosi test, con diversi tipi di malte, dalle meno prestazionali alle malte tixotropiche, fino alle malte M10 e M15, e il risultato è stato sempre molto performante. D. Come si sviluppa il vostro rapporto con i rivenditori edili? R. Le rivendite edili sono un canale di vendita che vogliamo incentivare. Per quanto riguarda i rinforzi strutturali, da giugno 2022 tutti i produttori di sistemi, per poter commercializzare in Italia i propri materiali, dovranno obbligatoriamente possedere il Certificato di Valutazione Tecnica oppure l’Eta. Questo avrà delle ripercussioni anche sui distributori, che potranno vendere solo prodotti e pacchetti certificati. Gavazzi sta lavorando per ottenere la marcatura Ce e offrire ai rivenditori una rete certificata, da abbinare a malte con la medesima marcatura.

N o v e m b r e

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Domanda. Qual è il prodotto di punta di Calcestruzzi per il consolidamento strutturale delle infrastrutture? Risposta. Per il ripristino e la rigenerazione strutturale delle infrastrutture Calcestruzzi, grazie alle attività di ricerca di Italcementi, propone i.power Rigenera. Si tratta di un microcalcestruzzo con aggregati del diametro massimo di circa 3-4 millimetri, dall’elevata durabilità e resistenza meccanica, fino a 120 MPa (MegaPascal), studiato per l’adeguamento di elementi strutturali in calcestruzzo in infrastrutture ed edifici. D. Dove si applica? R. Su travi e pilastri, nodi, fondazioni e anche per l’irrigidimento dei solai. D. Come viene fornito in cantiere? R. Viene fornito in big bag come kit

premiscelato, composto da una componente A e una componente B a base di fibre metalliche. Il prodotto viene preparato in loco con miscelatore ad asse verticale o orizzontale. D. Quali sono i plus di questo prodotto? R. Oltre a rigenerare le infrastrutture, donando loro resistenza, durabilità e nuove capacità antisismiche, sicuramente un aspetto interessante è quello della sostenibilità.Al suo interno il prodotto contiene più del 10% di materiale da riciclo, quindi rispetta i requisiti Cam. Essendo poi così resistente rispetto un calcestruzzo ordinario o alle malte da rispristino, può essere utilizzato, nella riqualificazione delle infrastrutture, in spessori molto sottili, dai 3 agli 8 centimetri. Le fibre permettono di non ricorrere all’armatura ordinaria. D. Può segnalare una referenza importante in cui è stato utilizzato questo tipo di prodotto? R. Di recente abbiamo chiuso un cantiere in provincia di Brescia, tramite un progetto finanziato dalla Regione Lombardia (progetto Mosore), e coordinato dall’Università di Brescia, sulla mobilità sostenibile. L’obiettivo era ripristinare due ponti a Manerbio e Bassano Bresciano, sulla Statale 45 Bis. I ponti in questione sono stati anche dotati di sensori, in modo che la committenza, in questo caso la Provincia di Brescia, potesse avere un controllo in tempo reale sullo stato delle infrastrutture. D. Che cosa offrite ai progettisti? R. La caratteristica fondamentale e distintiva di i.power Rigenera è quella di offrire ai progettisti un pacchetto completo, dall’analisi dell’esistente alla messa a punto della soluzione ottimale e “su misura” per l’opera da ripristinare, con la presenza in cantiere dei tecnici specializzati di Italcementi e Calcestruzzi per collaborare con le imprese nell’applicazione del prodotto.

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S PEC IA L E Consolidamento MAPEI

Rinforzo anche in rivendita Giulio Morandini corporate product line director building Domanda. Quali sono i prodotti di punta Mapei per il consolidamento strutturale? Risposta. Per questo specifico settore Mapei ha sviluppato tre tecnologie. La prima è Planitop Hpc, microcalcestruzzi a bassi spessori ed elevate prestazioni meccaniche, studiati per l’irrigidimento dei solai e gli orizzontamenti nelle strutture esistenti. Il rinforzo delle strutture orizzontali permette di distribuire meglio l’azione di eventuali onde sismiche e di conseguenza dare una maggiore protezione alla struttura. La malta viene fornita premiscelata in sacchi da 25 chilogrammi, si miscela con acqua e viene stesa sulla superficie da rinforzare. La seconda tecnologia sviluppata per il rinforzo delle strutture in cemento armato è Mapewrap C System, che si compone di una serie di prodotti a base di fibre di carbonio, impiegati con connettori, sempre in fibre di carbonio.

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Questi prodotti consentono il rinforzo delle strutture senza intervenire dall’interno, quindi senza accedere alle abitazioni private, il che rappresenta un grande vantaggio, soprattutto in ottica di sismabonus. Il terzo sistema è una innovazione esclusiva Mapei, frutto di una ricerca congiunta con un’università tedesca e la Bayern, che si chiama Mapewrap EQ System. Si tratta di una carta da parati antisismica per la protezione passiva delle partizioni non strutturali degli edifici. L’applicazione di questo sistema consente di evitare il collasso delle partizioni e allungare il tempo disponibile per l’evacuazione. Mapewrap EQ System si può applicare direttamente sugli intonaci esistenti: i tempi di applicazione sono molto veloci e la posa non presenta difficoltà specifiche. È particolarmente adatto per applicazioni indoor dal momento che garantisce un elevato livello di benessere abitativo grazie alla classificazione EC1Plus, che ne attesta le bassissime emissioni di sostanze organiche volatili (Voc). D. Quali sono i principali vantaggi di questi prodotti? R. In primis la possibilità di fornire sistemi customizzati, che si possano adattare a qualsiasi esigenza del progettista. Inoltre ogni sistema proposto da Mapei ha alle spalle una validazione sperimentale: i sistemi sono tutti validati da istituiti indipendenti e testati su edifici in scala reale. In più Mapei fornisce il proprio supporto, sia in sede di calcolo che di cantiere, oltre a mettere a disposizione dei progettisti test report e dati di calcolo. D. Com’è organizzato il servizio nel punto vendita? R. Il servizio è il punto di forza di Mapei: l’azienda è in grado di assistere tutta la filiera, dalla fase di progettazione e studio preliminare del progetto fino alla realizzazione finale. Per il distributore che ha necessità di informazioni aggiuntive su un lavoro di rinforzo, un tecnico Mapei può mettersi in contatto con il cliente del rivenditore per supportarlo sia nella fase progettuale che di cantiere. Se si tratta di una

impresa possiamo supportare l’applicatore durante la fase di realizzazione dell’intervento di rinforzo, inviando un tecnico in cantiere per istruire la manodopera che dovrà realizzare nel concreto l’intervento. D. Al rivenditore sono richieste competenze particolari per trattare questo tipo di prodotti? R. L’azienda offre un qualificato programma di formazione tramite Mapei Academy. L’obiettivo è istruire il rivenditore affinché possa consigliare i suoi clienti sulla tecnologia più adeguata al tipo di intervento. Inoltre, mettiamo a disposizione del distributore tutta una serie di totem o strumenti di comunicazione specifici che possano aiutarlo nel sell out. Di recente abbiamo anche lanciato un nuovo software di calcolo, nato in collaborazione con la Fondazione Eucentre, centro di ricerca focalizzato sulle applicazioni antisismiche, che consente di calcolare il rinforzo su tutte le tipologie di struttura in calcestruzzo armato, muratura o legno. Inoltre può essere utilizzato anche online, un vantaggio per i progettisti che possono sfruttarlo sia in ufficio che in cantiere.

N o v e m b r e

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tutta la muratura, consolidandola. Infine un altro plus molto importante è la capacità di autorigenerarsi: in caso si crei una fessurazione, fino a 0,4 millimetri, successivamente all’applicazione, i cristalli continuano a lavorare e rigenerarsi perennemente in presenza di acqua. D. Come sono distribuiti questi prodotti nella rivendita? R. Il metodo di distribuzione è diverso in funzione del prodotto. Per il calcestruzzo nuovo lavoriamo in collaborazione con le imprese e i rivenditori svolgono solo un ruolo di intermediari. I prodotti sono disponibili in pallet, composti da scatole di sacchetti idrosolubili addittivati in funzione dei metri cubi. Per il restauro i prodotti vengono invece forniti in latte da 27,2 chilogrammi. Il composto è pronto all’uso da addittivare con acqua.

PROBAR

Più solido con l’impermeabile Massimiliano Settili amministratore unico Domanda. Quale prodotto offre Probar per il consolidamento strutturale? Risposta. Probar non offre prodotti consolidanti in sé, ma impermeabilizzanti in massa per il calcestruzzo, che utilizzano la tecnologia della cristallizzazione. Questa tecnologia offre come effetto collaterale anche un potere consolidante: l’aggiunta dell’addittivo Xypex Admix al calcestruzzo nuovo, infatti, permette di ottenere anche un incremento delle resistenze. Per quanto riguarda il ripristino invece la tecnologia si chiama Xypex Concentrate: questa boiacca, tramite l’acqua, penetra all’interno della matrice del calcestruzzo esistente fino a 3035 centimetri. Anche in questo caso i cristalli rinforzano il materiale, sigillando tutte le microlesioni. Infine Probar propone Megamix 2, una malta strutturale fibrorinforzata con tecnologia cristallizzante, ad altissima resistenza. Questo prodotto viene declinato anche con l’aggiunta di un componente chimico, Biosan, con funzione antibatterica. D. Quali sono i plus di questi prodotti? R. Al contrario delle membrane o di altre tipologie di guaine impermeabilizzanti, i

nostri prodotti agiscono in massa rendendo il manufatto impermeabile e più resistente in maniera permanente, eliminando problemi di lesioni, errate applicazioni e difficoltà di movimentazione del materiale. Inoltre, sono addittivati in impianto, rendendo ancora più semplice l’applicazione. Per quanto riguarda le boiacche, hanno anche un effetto di impermeabilizzazione in controspinta: applicati dall’interno, vanno a risanare

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S PEC IA L E Consolidamento FIBRE NET

Sicurezza certificata Cecilia Zampa amministratore delegato e direttore commerciale Domanda. Quali sono i principali

rappresenta

opportunità

decine di cantieri attivi. Queste aziende

prodotti

consolidamento

per la messa in sicurezza degli edifici. Uno

oggi necessitano di forniture garantite,

strutturale che Fibre Net offre al

dei prodotti di punta in questo ambìto è

prodotti certificati e assistenza tecnica, tutti

mercato?

il sistema antiribaltamento, marcato Ce,

elementi che Fibre Net è in grado di offrire.

Risposta. Fibre Net è produttore di sistemi

costituito da elementi in fibra e accessori

Tra i nostri clienti ci sono poi gli studi di

per il rinforzo strutturale per l’edilizia e le

di fissaggio. Su questo sistema si può

progettazione, che prescrivono un sistema

infrastrutture, che vanno dai classici sistemi

poi procedere con l’applicazione di un

piuttosto che un altro. Infine, ci sono i

Frp fino ai sistemi a intonaco armato Crm,

cappotto per rispondere ai requisiti di

distributori, una grande risorsa nell’ambìto

di cui siamo stati i primi a sviluppare la

efficientemente

richiesti

della ricostruzione post sisma. In ogni caso,

tecnologia di produzione e ad oggi siamo gli

dall’ecobonus. Un altro intervento molto

non c’è più una contrapposizione fra le varie

unici ad avere la marcatura Ce. Nell’ambito

richiesto riguarda il miglioramento sismico

figure: se vogliamo raggiungere risultati

del consolidamento strutturale a base di

dei nodi trave-pilastro, quindi sulle strutture

positivi, la filiera deve collaborare su tutti i

fibre, Fibre Net è il primo e più importante

intelaiate tipiche delle palazzine costruite

fronti.

player del mercato.

tra gli anni Cinquanta e Settanta, su cui si

D. Questa vivacità del mercato durerà

D. Quali sono i prodotti più richiesti

va a operare con tecniche Frp di placcaggio

anche nei prossimi anni?

per l’edilizia?

fibrorinforzato.

R. Credo che l’attuale situazione sia

R. Al momento è molto vivace tutto il

D. Quali sono le soluzioni Fibre Net

eccezionale e destinata a trovare un

settore collegato al sismabonus, che oggi

per

contenimento nei prossimi anni. Al momento

per

il

un’importante

questi

energetico

specifici

interventi

in

sismabonus?

il mercato è travolto da una crescita folle a cui

R. Per quanto riguarda l’intonaco armato

non è preparato: manca il materiale, manca

Crm proponiamo il sistema Ri-Struttura,

la manodopera, mancano le competenze.

composto da una rete preformata in fibra

Tuttavia, se si riuscirà a determinare un

di vetro, di maglie diverse, abbinata a

allungamento e semplificazione

connettori in acciaio e fibra. Per quanto

misure fiscali, in modo da consentire una

riguarda invece il placcaggio fibrorinforzato

programmazione dei lavori e una burocrazia

Frp proponiamo il sistema Betontex con

un po’ più snella, credo che si potrà lavorare

tessuti in fibre di carbonio.

ancora bene per i prossimi dieci anni.

delle

D. Quali sono i plus dei vostri prodotti? R. Siamo gli unici a essere certificati Ce per quanto riguarda il sistema Crm. Un risultato frutto di 20 anni di ricerca e decine di test con diverse Università, sia in Italia che all’estero. Fibre Net oggi è in grado di offrire al mercato prodotti

diversificati,

con

prestazioni

garantite. Inoltre sui sistemi offriamo un servizio unico di assistenza progettuale e dimensionamento, specializzato sul fronte antisismico. D. Chi sono i vostri principali clienti? R. Sono imprese di medie dimensioni che si stanno organizzando sul lato bonus e hanno

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N o v e m b r e

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TECNO K GIUNTI

Edilizia antiscossa Marco Barbuto, amministratore Domanda. Di cosa si occupa Tecno K

corrispondenza dei giunti strutturali, in modo

Giunti?

da consentire il movimento delle strutture in

Risposta. Siamo una azienda italiana

caso di sisma e, allo stesso tempo, rendere

che progetta e produce giunti sismici per

fruibile il passaggio anche a seguito di un

l’edilizia. Di recente, in occasione del

terremoto.

Made Expo di Milano, abbiamo presentato

D. Si applicano solo nelle nuove

due nuovi giunti dedicati agli edifici con

costruzioni o anche in interventi di

isolamento sismico, per coprire tutte le

ristrutturazione?

esigenze progettuali. Oltre alla serie K 3D,

R. Possono essere applicati sia nelle nuove

già in catalogo, siamo in grado di offrire due

costruzioni che in fase di retrofit, qualora i

nuove soluzioni che da un lato migliorano

giunti strutturali esistenti dovessero essere

la gestione dei grandi movimenti sismici,

adeguati alle attuali normative antisismiche.

dall’altro

D. Quali sono i vantaggi delle vostre

incontrano

le

richieste

degli

architetti sul fronte estetico.

soluzioni?

D.

R. La possibilità di personalizzazione è la

Quali

sono

le

caratteristiche

principali di queste soluzioni?

nostra carta vincente. Tecno K Giunti, infatti,

R. La caratteristica principale di questi sistemi

ha le competenze per modificare e adattare

è la possibilità di compensare movimenti in

le sue soluzioni alle specificità di qualsiasi

entrambe le direzioni del piano, gestendo

progetto. I prodotti inoltre sono tutti

anche il movimento longitudinale rispetto al

corredati da documentazione tecnica, voci

giunto strutturale. Questa circostanza spesso

di capitolato, file Bim, Autocad.

è trascurata nonostante sia espressamente richiesta dalle normative e assolutamente prevedibile in ogni struttura. D. Dove si applicano questi prodotti? R. Vengono applicati nei pavimenti, in

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CI VUOLE L'INCENTIVO ANTIFIAMME Condomini a rischio, garage da mettere a norma, leggi sempre più stringenti: utilizzare materiali e soluzioni tecniche adatte non è più un optional. Anche se gli interventi non sono contemplati tra gli incentivi fiscali. E non vanno esclusi neppure nel caso di normali lavori di ristrutturazione

di Paolo Setti

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è un sistema decorativo a base acquosa che permette di riprodurre il tipico aspetto delle superfici in ferro arrugginite dalla naturale esposizione agli agenti atmosferici. Dal forte impatto materico e dalla particolare valenza artistica, l’effetto è realizzato con la finitura decorativa ossidabile ad effetto ruggine Creative Ardrust Base e la soluzione ossidante Creative Ardrust Creator. 2. Concret_Art è il sofisticato decorativo San Marco che riproduce la superficie e la resa visiva del cemento vissuto. Tre le varianti disponibili: cassero che ricorda le venature naturali del legno; levigato dalle delicate porosità che richiamano la superficie lunare; dilavato dalle sfumature di colore irregolari. Applicabile anche sulle pareti esterne e su superfici con rivestimento a cappotto. 3. Sigma Coatings, brand di PPG Architectural Coatings Italy, presenta Olive Sprig, una tonalità grigio-verde sofisticata e versatile, capace di valorizzare qualsiasi tipo di ambiente interno ed esterno. Olive Sprig rievoca le delicate sfumature delle piante, trasferendone tutto il potere calmante negli ambienti, e diffonde una sensazione di comfort, serenità e relax. 4. Le pareti diventano opere d’arte espressive grazie alla matericità della superfici. La linea Röfix Kreativ offre soluzioni che abbinano qualità e durabilità con facilità di lavorazione e un’elevata possibilità di personalizzazione. I prodotti Röfix Kreativ permettono di realizzare gli effetti desiderati sulle superfici interne, ma anche in facciata, avvicinando il sottile confine tra pittura e scultura e ricreando sensazioni tattili e tridimensionali. 5. Koala è l’idropittura vellutata superlavabile ad alta copertura di Boero, caratterizzata da un elevato potere coprente e un eccezionale punto di bianco.

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pitture/decorativi 6

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La paglia può essere impiegata per formare blocchi per strutture edilizie, ma è anche un ottimo isolante termico e acustico

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bioCasa L'utilizzo della pietra naturale permette di valorizzare le tradizioni costruttive locali e ridurre le emissioni di CO2

LE SFIDE EDILI DEL FUTURO Non solo materiali naturali: sotto la lente di chi si occupa di

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analizzare i trend dei materiali edili sono presenti anche altre categorie di prodotto, interessanti perché possono dimostrarsi validi alleati nella trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni. Ecco che allora, sempre Allied Market Research ha condotto un’altra indagine, secondo la quale il mercato globale dei cosiddetti Alternative Building Materials (materiali alternativi per le costruzioni), valutato circa 190 miliardi di dollari nel 2020,

Il sughero per le costruzioni in bioedilizia esiste sotto forma di pannelli isolanti, pavimenti, rivestimenti e anche cappotto termico

raggiungerà i 330 miliardi nel 2030, con un tasso di crescita composto annuale del 5,8% e una crescita complessiva del 74%. Dai calcestruzzi autorigeneranti, ai vetri termoregolatori, fino ai ponti stampati in 3D: non si tratta di invenzioni di natura fantascientifica appartenenti a un futuro lontano, bensì di soluzioni innovative che stanno prendendo sempre più piede all’interno del settore delle costruzioni. Le sfide a cui questi materiali devono rispondere sono la riduzione delle risorse impiegate per la loro produzione, i costi legati alla manutenzione, il ciclo di vita più lungo, l’abbattimento di emissioni di Co2 e la capacità di rendere gli edifici maggiormente resilienti ai cambiamenti climatici che già sono in atto.

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Gli intonaci in terra cruda, se applicati su pareti altrettanto naturali, contribuiscono significativamente a migliorare la qualità dell'aria che si respira all'interno di un'abitazione

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HOME AUTOMATION digital house

PIATTAFORMA GOOGLE PER LA NUOVA SMART HOME

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entre in Italia infuria la discussione sui bonus per la domotica, cioè se le agevolazioni fiscali per l’adozione di sistemi digitali per il controllo della temperatura e il consumo di energia debbano o meno essere prorogate, nel resto del mondo la marcia della home automation prosegue a grandi passi. Una novità di primo piano riguarda Google. Il colosso californiano da tempo è sceso in campo nel settore della cosiddetta domotica, per esempio, con l’acquisto dei termostati smart di Next e con il suo assistente vocale Google Home. E non ha intenzione di fermarsi, anzi. L’azienda leader (tra l’altro) nelle ricerche sul web ha deciso di ridenominare la sua piattaforma di casa intelligente con il nome di Google Home. Obiettivo: portare tutto sotto un unico ombrello è rendere più facile per i consumatori comprendere e integrare i propri dispositivi intelligenti. Oltre, ovviamente, a conquistare uno spazio non solo nelle ricerche sul web, ma anche nella vita di tutti i giorni. Assieme al rebranding di Google Home, l’azienda sta lanciando anche un Google Home Developer Center, che fornirà gli strumenti necessari per apprendere e costruire dispositivi domestici intelligenti, oltre a incorporare elementi di automazione per l’integrazione nella piattaforma. Il nome nuovo, che suona familiare a chiunque, nelle intenzioni consentirà agli sviluppatori di lavorare meglio sulla piattaforma tecnologica per la casa intelligente, per aiutare (o spingere) gli utenti a fare di più con Google. Insomma, un ecosistema con i dati di un’abitazione che passano attraverso i server del colosso della Silicon Valley, grazie all’integrazione dei dispositivi di casa con Google Home. I nuovi sforzi di Google per la casa intelligente includono una riprogettazione completa del sito web degli sviluppatori e della console utilizzata dagli stessi, che unificheranno queste risorse tutte in un’unica posizione che include strumenti self-service. Per i programmatori sarà più semplice, insomma, creare app per il sistema Android, ma anche mettere a punto dispositivi per introdurre automazioni, routine, monitoraggio, test, certificazione e analisi. L’idea è di un protocollo per la casa smart aperto e universale, che renda facile per gli sviluppatori costruire, acquistare e configurare prodotti per la casa intelligente. Computer, smartphone, casa: la differenza ormai è sempre più sottile.

di Giuseppe Rossi N o v e m b r e

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digital house LG Electronics

CASA SMART? SÌ, MA FLESSIBILE Il report sulle abitudini (e le aspirazioni) riguardo l’automazione nelle abitazioni rivela la necessità di poter modulare l’offerta di servizi e di comfort su misura per differenti classi sociali, interessi e stili di vita. Anche a livello aspirazionale

di Stefano Lavori

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a smart home è una realtà del presente e del futuro. Non solo: l’automazione intelligente negli ambienti domestici è sempre più apprezzata. Lo testimonia anche l’indagine di Lg Electronics sulla smart home. Anche se la ricerca si è focalizzata sul mercato americano, il trend sembra comune al resto del globo, trainato dalle nuove tecnologie. Risultato: la routine quotidiana degli utenti di tutte le età, indipendentemente dalla loro conoscenza tecnologica, è destinata a cambiare. Curiosità: è il gruppo di utenti tra i 50-54 anni che si è dichiarato maggiormente soddisfatto della propria smart home, una percentuale maggiore rispetto ai più giovani che, forse, passano più tempo fuori casa e sono meno in grado di apprezzare le comodità domestiche. I top benefit riguardano l’utilizzo di elettrodomestici intelligenti, come televisori, lavatrici, condizionatori e frigoriferi, ma anche la possibilità di risparmiare energia per una vita più rispettosa dell’ambiente. ADATTABILITÀ Secondo il Report 2021 Lg ThinQ Smart Home, l’automazione domestica rende più semplice trovare soluzioni flessibili che si adattino a diversi stili di vita. La ricerca offre anche spunti di riflessione utili per i marketing manager. Per esempio, chi ha un livello di vita alto è più attento ai programmi smart di una lavatrice, perché più attento alla conservazione degli abiti (si presume più costosi). Oppure, amano controllare gli elettrodomestici a distanza, mentre si godono il fresco in giardino. Sono aspetti importanti nelle scelte d’acquisto che, probabilmente, in astratto non sono immediatamente comprensibili. Un aspetto, però, interessa a tutti: risparmiare energia. La ottimizzazione dei consumi domestici è una leva per la scelta delle soluzioni da adottare in una smart home.

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«Le case del futuro saranno spazi di vita flessibili che forniranno soluzioni adattate allo stile di vita unico di ogni individuo. Lg ThinQ presenta la visione di un modo migliore e più intelligente di vivere, offrendo soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che portano l’automazione e la connettività domestiche a un livello successivo. In LG, crediamo profondamente nell’importanza di migliorare ogni aspetto della vita dei consumatori e LG ThinQ sarà la chiave per rendere possibile tutto ciò», è la sintesi di Lee Jeong-seok, vicepresidente senior di Lg Electronics e head del Global Marketing Center di Lg.

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L’ONLINE AGEVOLA I PRODOTTI FALSI Aumenta il commercio online, ma anche le truffe. Lo studio Misuse of e-commerce for trade in counterfeits (Uso improprio del commercio elettronico per la vendita di prodotti contraffatti) realizzato dall’ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) e dall’Ocse ha rilevato che le vendite online sono sempre più utilizzate per la distribuzione di prodotti falsi. Infatti, secondo i dati sui fermi di prodotti tarocchi, il 56% dei sequestri doganali alle frontiere dell’Ue riguarda il commercio elettronico. Considerando l’origine dei prodotti scambiati online, non è una sorpresa che la Cina sia al primo posto, con oltre il 75% di sequestri di prodotti contraffatti, seguita da Hong Kong (5,7 %), Turchia (5,6 %) e Singapore (3,3 %). La Cina è il Paese dominante anche quando si valuta il valore dei prodotti contraffatti acquistati online, con una quota del 68%. I generi dei prodotti falsi più venduti (e sequestrati) riguardano profumeria e cosmetici (75,3%), farmaci (71,9%) e occhiali da sole (71,3%).

AUTO ELETTRICHE, RIVOLUZIONE BATTERIE

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Forse uno degli ostacoli maggiori per le auto elettriche, la lentezza di ricarica degli accumulatori, potrà essere superato o, almeno, ridotto. Ricercatori dell’Università di San Diego con il supporto di Lg Energy, infatti, hanno realizzato una batteria allo stato solido con un anodo composto di solo silicio. Una soluzione che consentirebbe lunga durata, alta densità di energia e ricarica veloce. Uno dei vantaggi di questa soluzione è la densità di energia dieci volte maggiore anodi di grafite (impiegati in alcune batterie a ioni di litio). A risolvere il problema tecnico dell’impiego del silicio è stata Shirley Meng, una docente di nanoingegneria, che ha eliminato il carbonio e i leganti associati agli anodi interamente in silicio. La tecnica dovrebbe consentire di creare batterie più affidabili e stabili, permettendo di mantenere l’80% delle loro capacità dopo 500 cicli, anche con sistemi di ricarica rapida, più veloci di quelli ottenibili con il precedente tipo di anodo.

IL TERMOSTATO SMART TAGLIA IL 22% DEI CONSUMI Un report della società di consulenza Gemserv ha analizzato i quattro metodi più comuni per diminuire l’impronta di CO2 delle abitazioni. Secondo la ricerca, in Europa rispetto al fotovoltaico, alle pompe di calore e all’isolamento, i termostati intelligenti rappresentano una soluzione conveniente per la decarbonizzazione in base al costo iniziale e all’anidride carbonica risparmiata. In media, in base ai dati forniti da oltre 1 milione di termostati collegati, un dispositivo smart consente di risparmiare il

22% dell’energia utilizzata nelle case. Se tutte le abitazioni europee fossero dotate di termostati smart, le emissioni totali di anidride carbonica in Europa potrebbero diminuire del 4,75%. Un contributo sostanzioso all’obiettivo europeo di riduzione dei gas a effetto serra del 55% da raggiungere entro il 2030. Con il riscaldamento e il raffreddamento delle abitazioni che rappresentano il 21% del consumo energetico dell’UE, il parco immobiliare europeo deve essere urgentemente decarbonizzato al fine di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e raggiungere lo zero netto.

CRESCE L’E-COMMERCE GESTITO DA DONNE Due comparti trainano l’impresa promossa o gestita da donne in Italia: e-commerce e data analysis. In particolare, nell’e-commerce le imprese aperte da donne rappresentano il 26,8% (4,8% più della media). Il dato è contenuto in una ricerca presentata nell’ambito della nona edizione del DigitalMeet. Ma nei servizi internet, rileva l’analisi, è femminile solo il 18,3% delle imprese, e nella produzione software la quota di imprese gestite da donne rappresenta il 9,9%. YO U T R A D E

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