Rivista_ANCE_2-2022_ANCE_2-2022 30/03/2022 12:18 Pagina 53
energia
Tegole fotovoltaiche a zero impatto architettonico Il trend fotovoltaico è in continua crescita. Il settore grazie alle agevolazioni fiscali ha subito un’impennata senza eguali nell’ultimo triennio. Secondo il Rapporto statistico pubblicato dal GSE a fine 2020 sono stati installati in Italia 936.000 impianti fotovoltaici per una potenza totale di circa 21,65 gigawattora e una produzione vicina a 24 terawattora, con un incremento del 50% in più rispetto al 2019
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Per le sue caratteristiche che bene si armonizzano con il contesto, tale tecnologia permette di introdurre il fotovoltaico anche nelle aree soggette a vincoli architettonici. Bisogna comunque considerare i costi superiori rispetto ai pannelli fotovoltaici, inoltre data la forma incurvata occorre stare attenti a posizionarle in punti esposti al sole diretto, in quanto le parti ombreggiate ne diminuiscono la potenza. Nonostante tali caratteristiche, le tegole fotovoltaiche restano un’alternativa valida capace di conciliare l’estetica e la sostenibilità ambientale.
rescono gli impianti di taglia superiore dall’uno fino ai cinque megawatt, che interessano perlopiù la produzione industriale. Ma il primato delle installazioni degli impianti lo detiene l’ambito domestico con una quota che si aggira attorno all’81%. L’impianto casalingo è sempre più apprezzato e percepito come un investimento che porta ad un vantaggio in termini di risparmio, autonomia energetica e di sostenibilità ambientale. Se abbinati a sistemi di accumulo gli impianti permettono di immagazzinare energia autoprodotta da sfruttare per la casa e in caso di eccedenza da reintrodurre nel mercato energetico. L’impianto fotovoltaico è composto da quattro componenti principali: i pannelli fotovoltaici, un inverter fotovoltaico, un contatore ed eventuali batterie d’accumulo. I pannelli voltaici sono l’elemento principale della struttura e quello più visibile. Si tratta in genere di moduli composti da piccole celle collegate le une fra le altre e raggruppate da una lastra di silicio, materiale semiconduttore, che a sua volta collegata elettricamente in serie grazie ad un filamento a base di argento.
Non sempre i pannelli fotovoltaici sono apprezzati dalle committenze che gradiscono soluzioni capaci di armonizzarsi meglio con la struttura. Per rispondere a questa necessità sono presenti in commercio le tegole fotovoltaiche, una soluzione che permette di trasformare l’energia solare con un impatto architettonico meno visibile. Si tratta di tegole alle quali è stato applicato uno strato di piccoli pannelli solari per la conversione dei raggi in energia pulita. Una singola tegola ha una capacità di accumulo di circa 100 watt di picco. Calcolando che il fabbisogno medio di energia di una famiglia composta da quattro persone si aggira attorno ai 2.700 kilowattora all’anno, sa-
rebbero necessarie all’incirca 500 tegole fotovoltaiche per rispondere alle necessità di un nucleo familiare così composto. Sono diverse le tegole in commercio: dalle marsigliesi con la parte centrale piana rivestita in laterizio o plastica, le portoghesi leggermente più incavate e infine i coppi che presentano una forma curva. L’ultima novità tecnologica è l’utilizzo del materiale trasparente, che sfruttano le frequenze di raggi ultravioletti convertendo i fotoni in energia elettrica, senza privare l’ambiente sottostante della luce naturale. Sono composte da materiali a base di sali organici che lasciano passare la luce e al tempo stesso consentono di immagazzinarla. marzo/aprile/2022
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