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Associazione Panorama APS Un buon esempio di associazionismo
Lorenzo Cardin
Gli anni Ottanta hanno rappresentato per la Panorama quella fase di sviluppo e consolidamento che l’ha segnalata definitivamente nell’élite dell’associazionismo del Friuli Occidentale. Ciò l’ha resa padrona di un preciso progetto di lavoro capace di attuarlo, di motivazioni legate ai valori propri della cultura del capoluogo e alla certezza di poter dare un valido contributo alla comunità in termini di socialità, di presenza, di sensibilità, nonché di disporre di una organizzazione, capace di mobilitare, con un semplice segno, energie e fermezza. Da qui la scelta di una testimonianza attiva, sviluppata in funzione delle richieste degli iscritti, ma, soprattutto, delle esigenze di crescita della città, che hanno portato alla fondazione dello Sci Club, dell’Inner Circle, nonché delle sezioni dedicate alle attività culturali (Foto-Arte, Nuovo Cinema Don Bosco), sociali e ricreative.
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Nella progettualità c’è stata, poi, un’attenzione crescente per i disabili, gli emarginati, i sofferenti, ma anche un’attenta e precisa visione per i grandi temi del modello di vita e delle scelte proprie di una società in rapida trasformazione. In questi anni il massiccio incremento dei soci, la qualità delle proposte, la ricchezza dei rapporti interpersonali, la facilità di dialogo e la conseguente scoperta di interessi condivisi hanno giocato un ruolo decisivo nell’affermazione della Panorama, in uno scenario associazionistico che dimostrava qualche segno di crisi in quanto appiattito sulla pubblica contribuzione e ancorato a modelli inadeguati a dare risposte alle nuove aspettative, soprattutto dei giovani. Ecco che la vertiginosa crescita delle attività, già a metà degli anni Ottanta, aveva posto sul tavolo in tutta la sua importanza, la necessità di una sede adeguata per la