Periodico di informazione bimestrale settembre-ottobre 2021
Anno XI - N° 5 2021 € 5,00
Massimiliano Fuksas
Foto©: Andrea Paoletti
“SEDUTI SULLA NUVOLA”
Stefano Bertino
“ABBIGLIAMENTO ANTI COVID”
Eleonora Lastrucci
“UNA GOCCIA DI STILE”
Paolo Crepet
“CAPITANI CORAGGIOSI”
The global property platform to build vibrant retail & urban destinations 30 November – 2 December 2021 Palais des Festivals, Cannes, France #MAPIC | mapic.com
One Badge One Location 3 Events
People & Places : A New Chapter + Explore the world of transformative retail at MAPIC + Experience the world of leisure at LeisurUp by MAPIC + Taste the world of F&B at The Happetite by MAPIC
The new digital platform for the retail, property, leisure and food communities: Online match making services, virtual thematic events and exclusive premium content year-round! Exclusive access included in your 2021 pass. ln the business of building businesses
Ci eravamo lasciati con la vittoria dell’Italia nel Campionato Europeo di calcio e ci ritroviamo ancora dopo due mesi con un’Olimpiade ricca di ori per gli atleti italiani. Oggi gli ambiti dello sport e del made in Italy paiono inarrestabili, come il Supersalone di Milano, che dopo un anno di stop forzato ha ripreso a settembre per presentare le collezioni di design dei prossimi mesi. Se trattiamo di design, non possiamo fare a meno di menzionare Massimiliano Fuksas, uno dei più noti progettisti a livello mondiale, l’ideatore della famosa “nuvola” a Roma. Per una volta, non illustra le sue innumerevoli installazioni, ma si esprime sulla sensibilità personale verso le politiche ambientali e sull’utilità dell’architettura al servizio della collettività. Sempre in merito alla sostenibilità, l’azienda Save the Duck, brand specializzato nella realizzazione di capi totalmente privi di materiali derivanti dagli animali, ha lanciato una nuova campagna social per la tutela delle api, con la collaborazione di 3Bee - società impegnata nello sviluppo di sistemi per migliorare la salute delle api - realizzando alcuni scatti fotografici per illustrare le particolarità di ogni alveare e dei suoi capi. Sostenibilità significa anche utilizzare materiali di recente scoperta, uno su tutti il graphene. L’azienda Technow, con il progetto “Graphene Inside the Future”, utilizza questo materiale per produrre una vasta gamma di articoli della
/ Editoriale
IL DESIGN RIPRENDE QUOTA
filiera tessile. Il graphene possiede caratteristiche uniche rispetto ad altri materiali, come la capacità di assorbire, di trasmettere e di dissipare il calore più velocemente, oltre ad avere proprietà antibatteriche e una resistenza impareggiabile all’usura e ai lavaggi. Altro caso degno di nota è rappresentato dall’azienda ACBC – Anything Cannot Be Changed - produttore di sneaker sostenibili - utilizzando materiali riciclati, naturali ed ecologici - la cui distribuzione avviene tramite il canale E-commerce. La scelta di un partner affidabile e che condividesse la filosofia ambientale è ricaduta su DHL, azienda che dal 2008 si è impegnata nella riduzione di anidride carbonica entro il 2050. DHL calcola la quantità di CO2 emessa durante la consegna di calzature ACBC e rilascia un certificato che quantifica l’emissione. Alla fine dell’anno genererà una compensazione, attraverso la piantumazione di alberi, sulla base dell’emissione di anidride carbonica durante le consegne. Interessanti risultano essere anche l’articolo sugli effetti psicologici della pandemia e quello sui materiali per la realizzazione di capi di abbigliamento anti Covid. Su questo punto non ci soffermiamo, in quanto la situazione è già stata ampiamente dibattuta ed oggi è arrivato il momento di pensare alla ripresa e al futuro, con speranza e con fiducia nei progressi della scienza medica. Concludiamo con le sezioni dedicate al retail e al franchising. Vi auguriamo una buona lettura. Giovanni Bonani Direttore Responsabile
REGALATI O REGALA UN ABBONAMENTO A BEESNESS AD UN PREZZO IRRIPETIBILE Editore Beesness di Giovanni Bonani – Via Soperga 13 - 20127 Milano P. IVA 10312920969 – C.F. BNNGNN73H19F205Y Registrazione Tribunale di Milano n°551 del 18.11.2011 Grafica Canali&C. Stampa New Press Edizioni S.R.L - Via Della Traversa, 22 - 22074 - Lomazzo (CO) Servizio abbonamenti abbonamenti@beesness.it Direttore Responsabile Giovanni Bonani Direttore Editoriale
OFFERTA DI ABBONAMENTO *
Laura Lamarra
COMPILA IL COUPON E SPEDISCILO
Redazione
tramite e-mail a abbonamenti@beesness.it oppure in busta chiusa a
Patrizia Saolini, Marcella Ciappi Laura Lamarra, Alessia Portelli
Beesness di Giovanni Bonani, via Soperga 13, 20127 Milano
Laura Bonani, Giuseppe Bonani, Giorgio Nadali
a 6 numeri di Beesness a € 30,00
Contributors: Carla Cavicchini, Fabrizio Valente, Elena Pravato,
a 12 numeri di Beesness a soli € 50,00 anziché € 60,00 con sconto pari al 20%
Christian Gaston Illan, Furio Reggente, Manuela Reggente Advertising & Communication pubblicita@beesness.it Crediti immagini
I DATI DELL’ABBONATO
Shutterstock
Cogno m e _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ No m e _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Ragione Sociale _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Brand ________________________________________________
Giorgio Nadali
Alessia Portelli
Giovanni Bonani
Codice Fiscale ___________________________________________ P. I VA _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ I n d i r iz zo _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Città __________________ CAP __________ Prov. __________ Telefono _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Email _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Modalità di pagamento: Bonifico Bancario: CODICE IBAN n. IT26U0200801661000105229053 intestato a Beesness di Giovanni Bonani Inviare una copia via e-mail a abbonamenti@beesness.it Data _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ FIRMA _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Garanzia di riservatezza. Ai fini della legge 675/96 e successive modifiche, l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti, utilizzati esclusivamente per l’ordinaria gestione commerciale, e l’invio di materiale informativo inerente la propria attività editoriale. L’editore si impegna a non cederli a terzi e a provvedere alla cancellazione o alla rettifica, qualora l’interessato ne faccia esplicita richiesta scrivendo a Beesness di Giovanni Bonani, via San Gregorio 53, 20124 Milano. Con la firma del coupon si autorizza l’utilizzo dei dati. *Abbonamenti attivi solo per l’Italia.
Laura Lamarra
Patrizia Saolini
Marcella Ciappi
Christian Gaston Illan
Informativa ai sensi dell’Art. 13 D.lgs. 196/2003 L’editore non si assume alcuna responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli, dei testi redazionali e pubblicitari pubblicati. L’editore inoltre non è nelle condizioni di verificare preventivamente alla pubblicazione i dati forniti dalle imprese e dai soggetti intervistati e non è quindi responsabile dei dati pubblicati relativi a prospettive di guadagni ed in particolare ai volumi di ricavi, di costi e conseguentemente di redditività delle iniziative imprenditoriali presentate la cui responsabilità resta a carico esclusivamente delle imprese dichiaranti o degli intervistati. L’editore declina ogni responsabilità derivante da eventuali refusi tipografici o da materiale utilizzato nelle pubblicità degli inserzionisti. La ristampa o la pubblicazione dei contenuti devono essere autorizzati dall’editore. La riproduzione della stessa, anche mediante supporti elettronici, deve essere autorizzata. A garanzia di riservatezza, l’editore Beesness di Giovanni Bonani, nel rispetto del Codice Privacy Dlgs 196/03, garantisce la massima cura dei dati forniti o in suo possesso, che non verranno comunicati a terzi, né verranno utilizzati per comunicazioni commerciali e fatto diritto, in ogni caso, per l’interessato, di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7. Beesness è un marchio registrato.
/ INDICE
settembre\ ottobre 2021
News Mille bolle bleu Good Save the Food, To good to go, Poke House, Spirit, Why Run, Colvin, Gruppo Manifatturiere Italiane ............................................8
“Gocce” by Eleonora Lastrucci............................................................ 28
Gioielli Ness1 Dipendenze di gran classe.................................................................. 30
Design Uplifting minds
“Sollevare” la mente attraverso lo sport.............................................. 32
E la nuvola va Fuksas a colloquio con Pasolini, Hegel, Kant, De Chirico................. 12
Bubble Village
ACBC Start-up innovativa Made in Italy .................................................... 36
Un vero e proprio glamping a impatto 0............................................ 16
Food
Fashion Deli’Vrac - Svizzera We respect bees Save the Duck in favore delle api e della biodiversità........................ 18
Tessuti anti Covid
Start-up di ecommerce food sostenibile .............................................. 38
Carioni Una storia di passione per il latte lunga oltre 100 anni .................... 40
L' azienda leader Tensoforma............................................................ 20
Grafene Il super materiale che rivoluziona il settore tessile ............................. 24
18
30 5
60 Tecnologia Data tracking sul tuo ecommerce Un boost per la tua attività imprenditoriale online........................... 64
Premio Insegna dell’anno Il premio più sostenibile e solidale...................................................... 66
Recensione Reputation management
Impresa
I 10 consigli del prof. Luca Poma ...................................................... 68
News Franchising
Mystery box L’emozione della sorpresa................................................................... 44
Ebay lancia Ewomen lab
Gruppo MBE, Doppio Malto............................................................ 70
Uno spazio sui temi dell’imprenditorialità femminile...................... 46
Effetti psicologici legati al Covid-19 A colloquio con Manuela Reggente, psicologa e psicoterapeuta ......... 48
Franchising Camomilla Italia Omnicanalità e digitalizzazione per lo sviluppo del franchising....... 72
Cultura Il rilancio del franchising
Questione di tempi o di dati, informazioni e strumenti smart?........ 74
Capitani coraggiosi Lectio magistralis di Paolo Crepet ..................................................... 50
Quell’oscuro oggetto di desiderio
La caffettiera del masochista Rubrica Quadrante............................................................................ 76
Intervista a Giusy D’Arrigo ............................................................... 52
Franchising/Retail
Sport Confimprese-EY Savyultras90 Intervista a Marco Filograsso............................................................. 56
Tutti pesciolini? La pillola del personal trainer Niccolò Meoni ................................... 58
Centri Commerciali Intervista a Francesco Pupillo Show Director Leisure, Food and Italy di Reed Midem.................... 60 6
Dati luglio 2021 vs luglio 2019 anno pre-Covid Dati luglio 2021 vs luglio 2020......................................................... 78
Franchising Cattolica Assicurazioni e Assofranchising Soluzioni su misura per franchisor e franchisee.................................. 82
Schede Franchising
Doppio Malto, Mercatino s.r.l............................................................ 84
settembre\ ottobre 2021
Cosmetea Store | Designed by Nax Architects | Photo courtesy Raitt Liu
IN PRINT • ONLINE• SOCIAL
RETAIL DESIGN
VISUAL
LIGHTING
EXPERIENCE
www.arredanegozi.it
7
/News
GOD SAVE THE FOOD E LA NUOVA COLLABORAZIONE CON IL TRAINER PAOLO ZOTTA Il menù dell’insegna milanese, presente in città dal 2011 e che conta a oggi quattro locali, si è arricchito con una wok e una centrifuga, grazie alla nuova collaborazione con il personal trainer ed ex pugile milanese Paolo Zotta, per soddisfare le esigenze alimentari di tutti gli sportivi. God Save the Food ha dato il via all’estate 2021 “I’ve God the PowerZ”, in un’ottica di rinnovamento della propria vocazione per uno stile di vita sano e attivo. Seguire un’alimentazione corretta non solo permette di migliorare il proprio stato di salute, ma risulta anche essere funzionale alle performance sportive. Pertanto, le due nuove proposte di God Save the Food sono state create per soddisfare sia il benessere sia il gusto di tutti coloro che concludono una sessione di allenamento intensa. La PowerZ Wok si presenta completa da un punto di vista nutrizionale, per permettere un recupero ottimale degli sportivi e contiene le proteine nobili di pollo e di uova, la patata dolce americana, ricca di fibre e di vitamina A, a cui si aggiunge un insieme di anacardi tostati, olio extravergine di oliva e olio di cocco, per apportare il giusto valore di grassi, che aiutano l’organismo ad assorbire i nutrienti, garantendo proprietà antinfiammatorie e sazianti. Da ultimo, un’aggiunta di peperoncino fresco, ricco di vitamina C, potassio, calcio e fosforo. In accompagnamento al piatto, è proposta la PowerZ centrifuga, a base di ananas, lime, zenzero e mela.
TOO GOOD TO GO LANCIA L’ETICHETTA CONSAPEVOLE ANCHE IN ITALIA In occasione della Giornata Mondiale per l’Ambiente, svoltasi il 5 giugno, Too Good to Go, l’app contro gli sprechi alimentari, ha lanciato anche in Italia l’iniziativa Etichetta Consapevole, volta a sensibilizzare e a incentivare una maggiore comprensione delle informazioni sul prodotto da parte dei consumatori, soprattutto sulla differenza tra la data di scadenza e il TMC (Termine Minimo di Conservazione). Partner del progetto sono le grandi aziende del settore agroalimentare – Naturasì, Granarolo, Gruppo VéGé e molte altre ancora – che si sono impegnate a promuovere un’ulteriore specifica in etichetta, per spiegare il significato della frase “da consumarsi preferibilmente entro”. La campagna nasce dalla consapevolezza che il 63% degli italiani, non conoscendo la differenza tra le due diciture, contribuisce al 10% dello spreco alimentare in Europa, determinando un danno non solo economico, ma anche e in prevalenza ambientale. Inoltre, Too Good To Go ha studiato, da aggiungere sulle confezioni dei prodotti, la frase “spesso buono oltre”, accompagnata da alcuni pittogrammi esplicativi, al fine di incoraggiare i consumatori a utilizzare vista, gusto e olfatto prima di gettare un alimento. A sostegno dell’iniziativa anche le recenti rilevazioni di Altroconsumo, da cui si evince che solo il 37% dei consumatori italiani sia consapevole che la data di scadenza attesti che utilizzare il prodotto oltre possa essere rischioso, mentre il TMC indichi che l’alimento potrebbe iniziare a perdere alcune proprietà organolettiche ma, se conservato correttamente, ancora consumabile senza incorrere in problemi per la salute. Sono già diverse le aziende che hanno adottato l’Etichetta Consapevole. Si possono già trovare nei negozi biologici di tutta Italia alcuni prodotti a marchio NaturaSì con l’indicazione del TMC. Altre aziende come Granarolo, Gruppo VéGé, Raspini Salumi, Nestlé, Danone e Olio Raineri si sono impegnate ad aggiungere l’ulteriore specifica su alcuni loro prodotti nel corso del 2021. 8
settembre\ ottobre 2021
AUGUSTO CONTRACT AFFIANCA POKE HOUSE NELL’ESPANSIONE IN SICILIA Prosegue la collaborazione tra Poke House, brand leader del poke in Europa e Augusto Contract, primo foodservice general contractor in Italia. All’azienda marchigiana, infatti, è stata affidata la realizzazione dei primi due locali in Sicilia dell’insegna specializzata nelle bowl hawaiane. I due nuovi spazi, inaugurati recentemente, si trovano a Catania, all’interno del Centro Sicilia, gestito da Cbre Italy e a Palermo, presso il centro commerciale Forum di proprietà di Multi Italy. Per entrambi i ristoranti, Augusto Contract è stato general contractor, seguendo i cantieri dalla progettazione alle opere edili e impiantistiche, fino all’arredamento e alle attrezzature. Lo store di Catania si sviluppa su una superficie di oltre 100 mq, dove l’area destinata al servizio affaccia direttamente sulla food court del centro commerciale. Poke House, a Palermo è invece un chiosco all’interno del nuovo ampliamento della food court del centro commerciale del capoluogo. In contemporanea con Palermo e Catania, Augusto Contract ha realizzato anche Poke House Parma, all’interno del centro commerciale La Galleria. Augusto Contract è una società d’arredamento e il primo general contractor specializzato nella realizzazione “chiavi in mano” di locali di ristorazione commerciale, in Italia e all’estero. Affianca i brand del settore food&beverage nella crescita ed espansione nazionale e internazionale.
ARRIVA ESSELUNGA ANCHE A LIVORNO Il 28 luglio è stato inaugurato un altro punto vendita Esselunga in Toscana: si tratta di quello della città di Livorno, in Viale Petrarca. Il nuovo super store occupa una superficie di 4.500 mq, è certificato in classe A ed è provvisto di un parcheggio interrato in grado di ospitare 780 autoveicoli. Inoltre, il centro include anche il Bar Atlantic e la profumeria Esserbella. Qui vi lavorano complessivamente 191 addetti, di cui 156 neoassunti e abitanti nel territorio di Livorno e provincia. L’Esselunga di Livorno è il 169° negozio della catena e costituisce la quinta nuova apertura del 2021, dopo il supermercato di Milano, in Corso XXII Marzo, il punto vendita laEsse di Roma e le recenti inaugurazioni di Varese e di Mantova. Esselunga, la cui prima apertura in Toscana, a Firenze, risale al 1961, è presente nella Regione con 31 punti vendita. Il progetto del marchio a Livorno, ha incluso la riqualificazione di Viale Petrarca, con la realizzazione di tre rotatorie, una pista ciclabile e altre opere accessorie, per migliorare la viabilità cittadina. Il progetto prevede anche un parco verde a uso pubblico di 5mila mq, situato frontalmente e ai due lati dell’edificio commerciale, con la piantumazione di oltre 80 nuovi alberi e la salvaguardia di 4 lecci in Viale degli Etruschi. 9
/News
NASCE SPIRIT, LA NUOVA CALZATURA DI SCARPA In un’ottica sempre più sostenibile e in qualità di apripista per tutta la filiera del settore calzaturiero, Scarpa, storica azienda veneta rinomata nel mondo per la realizzazione di calzature sportive, ha lanciato il nuovo modello Spirit, totalmente ecocompatibile, grazie all’utilizzo di materiali riciclati e rinnovabili. La scarpa, che segue nel mercato Mojito Bio, la prima calzatura certificata biodegradabile al 100%, risulta essere caratterizzata da versatilità estrema: infatti, si presta all’uso in montagna e all’avvicinamento delle pareti da scalare, ma nel contempo permette di mantenere uno stile informale anche in contesti urbani ed è ideale per gli spostamenti rapidi da un luogo all’altro. Questi due modelli rispecchiano gli impegni programmatici del Green Manifesto, lanciato da Scarpa all’inizio del 2021, con l’obiettivo di allineare l’attività ai migliori livelli internazionali in termini di sostenibilità e di produrre calzature di lunga durata, dove tecnologia, scelta dei materiali e gusto estetico si fondano in soluzioni innovative. Spirit presenta una conformazione della suola e un aspetto moderno tale da renderla desiderabile soprattutto ad un pubblico più giovane, attento sia al design sia all’eco-sostenibilità. Oggi Scarpa ha sedi in Germania, negli Usa e in Cina e stabilimenti in Romania e in Serbia, pur mantenendo il 60% della produzione in Italia, nel cuore del distretto calzaturiero veneto.
WHYRUN, IL “PARADISO” DEGLI AMANTI DELLA CORSA È ORA A MILANO Recentemente, è stato inaugurato a Milano il nuovo concept store WhyRun, dedicato a tutti gli appassionati della corsa. Il negozio nasce dall’idea di sostenere i runner, a prescindere dall’obiettivo finale di ognuno. WhyRun è stato inaugurato a giugno in Corso Sempione 6, proprio vicino a uno dei parchi cittadini più frequentati e amati dai corridori meneghini. Qui i runner, sia assidui sia amatoriali, potranno trovare una gamma unica ed esaustiva di tutto ciò che è collegato a questa tipologia di sport. Il punto vendita si presenta in stile contemporaneo, caratterizzato dall’innovazione e a misura di appassionato di corsa, offrendo design ed esperienza esclusivi. L’allestimento sorprende il cliente, in quanto si tratta di una vera e propria opera d’arte che raffigura una corsa senza sosta che accompagna le persone lungo tutto il negozio. Gli spazi invece sono studiati per poter dedicare un servizio accurato e personalizzato a ognuno. Oltre ai migliori articoli dei migliori marchi, è possibile accedere a una serie di servizi unici: spogliatoi, forniti di docce e di armadietti, dove iniziare e terminare le corse cittadine, lanci e prove esclusivi di nuovi prodotti e tecnologie e infine zone dedicate ad allenamenti e a sessioni di lavoro insieme ai migliori brand ambassador della corsa. Inoltre, un team di esperti accompagna ogni sportivo in un percorso: dall’analisi delle esigenze personali a quella della corsa e della postura e successivamente al consiglio del prodotto idoneo. Con WhyRun collaborano quotidianamente anche nutrizionisti, posturologi e personal trainer.
10
settembre\ ottobre 2021
COLVIN: ROUND DA 45 MILIONI DI EURO PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DEL SETTORE DELLA FLORICOLTURA Colvin, la piattaforma tecnologica dedicata al settore della floricoltura, ha chiuso un round di finanziamento di 45 milioni di euro, per ampliare il business in Europa e diventare leader nel settore dei fiori e delle piante, grazie al suo modello B2C e B2B. L'operazione è stata guidata da Eurazeo, primo gruppo d’investimento al mondo, insieme ad altri investitori e a Capagro, principale fondo di venture capital in Francia dedicato all’industria agro-alimentare. Colvin investirà nello sviluppo di tecnologia e di sistemi propri, per continuare a interagire direttamente con i produttori di fiori e di piante. Inoltre, estenderá l'attività a nuovi mercati in Europa, come la Francia e amplierà il team, che oggi conta circa 200 lavoratori, includendo più di cento persone nei prossimi mesi e rafforzando in particolare le aree di tecnologia e di marketing. Colvin nasce nel 2017 come marchio centrato sul consumatore e, sebbene questo modello continui a rappresentare il core business, sta lavorando per trasmettere la consolidata conoscenza alla categoria di professionisti B2B. Colvin ha registrato nel 2020 una crescita a doppia cifra della domanda di fiori e di piante, grazie all’e-commerce. Sempre l’anno scorso ha ampliato la collezione con la creazione di un’estensione di linea verticale dedicata all'universo delle piante, la Colvin Jungle. L'azienda ha chiuso il 2020 con una crescita del 200% e prevede di concludere il 2021 raddoppiando ulteriormente le vendite. Colvin è il primo modello di business verticale che ha scelto di digitalizzare il settore dei fiori e delle piante in Europa con un modello basato sulla disintermediazione del prodotto e della filiera. Attualmente, opera in Spagna, Portogallo, Italia e Germania.
ITALIA PRIMO PRODUTTORE DI CALZATURE DELL’UNIONE EUROPEA Il settore calzaturiero italiano è da sempre leader nella produzione di calzature di fascia alta. Secondo i dati del report annuale World Footwear Year Book 2020, l'Italia è il primo produttore di calzature nell'Unione Europea e il decimo per numero di paia nel mondo. È inoltre l'ottavo paese esportatore a livello mondiale, il terzo in termini di valore. L’alta qualità artigianale della produzione italiana è legata all’iniziativa imprenditoriale e alla struttura a filiera del settore e vede una concentrazione territoriale di aziende in 7 distretti situati in Toscana, Puglia, Veneto, Marche, Campania, Lombardia e Emilia Romagna, interessando 23 province. Inoltre, secondo i dati di Stock X - piattaforma internazionale di rivendita di abbigliamento e di accessori da collezione - l’Italia è il paese che presenta la più alta domanda di scarpe da ginnastica da donna, con una quota di mercato superiore del 95% rispetto alla media globale. Alberto Zunino - AD Gruppo Manifatture Italiane A livello mondiale il mercato delle sneaker è in forte espansione. È quello che ha tenuto meglio durante la pandemia e si prevede un incremento delle vendite a un tasso di crescita del 10,3% tra il 2020 e il 2025. La spinta arriverà dall’online, in cui sono una delle prime tre categorie per vendita su tutte le piattaforme. Il Gruppo Manifatture Italiane, polo d’eccellenza nella produzione made in Italy di sneaker e di calzature di lusso, con una capacità produttiva di circa 1 milione di paia di scarpe all’anno, rileva che il segmento d’alto di gamma ha dimostrato e dimostra tuttora una grande capacità di reazione alle richieste del mercato. La qualità artigianale elevata, che costituisce un elemento fondamentale della produzione italiana, unita all’innovazione, alle competenze e alla valorizzazione della filiera, rappresenta un importante fattore competitivo nel mercato mondiale. 11
/Design
E LA NUVOLA VA. FUKSAS A COLLOQUIO CON PASOLINI, HEGEL, KANT, DE CHIRICO A cura di Carla Cavicchini
L’inaugurazione del ciclo “FUTUR A . Che ne sarà di noi, degli altri del pianeta” a cura di Sergio Risaliti presso il Museo Novecento nel chiostro delle ex-Leopoldine – spazio per concerti, lectures, proiezioni cinematografiche – ha portato di fronte ad un folto ed attento pubblico il noto architetto di origini lituane Massimiliano Fuksas. Figura tra le più celebri tra i progettisti a livello mondiale, magistralmente espresso sulla lectio: Capitolo IV. Attento e sensibile alle problematiche ambientali, ama spesso e volentieri volgere la testa al cielo godendo della luce non artificiale, ma senza l’aria condizionata poiché... “Se è un diritto avere l’acqua è un dovere riutilizzarla e si può recuperare persino l’aria condizionata in forma agevole, meno costosa e complessa. Una forma di suicidio per qualcuno? Ben venga simile suicidio! Solamente con l’armonia ed il silenzio si arriva all’equilibrio ed è più semplice di ciò che si pensi. Quanto ai bisogni ci vuole una governance mondiale, l’architettura non deve essere modificata, né sparire, né tantomeno crollare. Si tratta di un cambio prospettico per vivere nel terzo millennio riflettendo attentamente sulle trasformazioni della pandemia vissuta. Le città del futuro non saranno più megalopoli bensì centri diffusi, frammentati sul territorio con una rete digitale veloce e infrastrutture sostenibili. Conseguentemente innovazione e ricerca diventano il punto di partenza per la crescita ed il cambiamento, per un’architettura più
12
semplice e funzionale con l’uomo caputmundi.” Fuksas prosegue osservando che i politici hanno subappaltato il governo insieme al pensiero, alla libertà, senza che i media se ne siano preoccupati troppo,
Foto©: Andrea Paoletti
osservando che sono veramente poche le persone capaci, senza pensare invece alla Governance così vitale. Quanto all’inquinamento… “L’inquinamento cinese arriva dalla Corea, dal Vietnam, San Francisco, correnti che
settembre\ ottobre 2021 vanno da ovest ad est e quindi eccoci, poi, alle isole di plastica! Un pensiero va anche all’America, alla Russia, alla Cina che è fragilissima con tecnologie avanzatissime nonché anche da loro con il problema della governance.” Poi – come a un giocatore che gioca in casa – gli viene chiesto cosa ne pensa della città dell’Alighieri: “Ne penso bene, è una città piccola coi suoi 300/350.000 abitanti e quindi ben gestibile col suo design ed ottimi dettagli di contorno. Grazie al cielo ha capacità di reazione come ad esempio la tranvia che non passa davanti al Battistero. Inoltre non è appiccicosa e nemmeno piagnona, bensì effervescente. Un luogo in cui ben si respira, potrebbe essere un buon Museo d’Arte Contemporanea, facendo complimenti a questo Museo del ‘900 così arioso. Quanto a Fiesole, beh, è a due passi da qui, un luogo così ricco di storia romana ed etrusca, con quei pochi turisti che stanno dentro il pugno di una mano. Eh no… permettetemi, ma il bene dovrebbe funzionare! Sapete che Umberto Eco viveva sugli appennini, che i borghi sono vera e propria cultura del territorio e che l’Italia può funzionare anche se potrebbe funzionare meglio visto che i trasporti sono un disastro come l’Autostrada del Sole… Alta velocità: insomma un lavoro da fare più complesso.” Ci avviciniamo all’intervista capendo il suo pensiero così pulito, lineare, funzionale come quel suo “Progetto non finito” capace di eliminare dettagli, e senza forme supplementari, tanto che “spicconò” il cemento. Conclude osservando: “Bisognerebbe modificare il pensiero mettendo in campo persino l’uso del negativo per il positivo. Utopia? Mah, chissà!” Adesso è tutto un susseguirsi di strette di mano, dimostrazioni d’affetto, nonché vari lampi di flash capaci d’accendere ulteriormente l’interessante serata. Chiedono di fotografare la bella moglie a lui accanto, mentre lei, bionda e raffinata, ricca di quell’allure che riecheggia Grace di Monaco, si accompagna al marito lasciando intendere la grande intesa e complicità che li unisce. Tra i vari studenti di architettura, uno gli pone la questione del nomadismo: “Il nomadismo ci salverà, hanno salvato l’umanità, gli spostamenti. L’essere umano ha sempre emigrato per fame, paura, migliaia di motivi. E questa è una ricchezza in quanto portando le diverse culture si attua uno scambio reciproco che non può fare che bene. La nostra salvezza.” Nell’aria stasera abbiamo respirato un grande equilibrio accompagnato da pulizia morale e materiale. Ma anche libertà. Eppure sembra che cambiare il giudizio, la riflessione non sia semplice. “Non userei retorica tramite far finta di occuparci degli altri. Non amo populismi, inculcare agli altri le proprie idee in quanto noi abbiamo la libertà che nasce dal superamento dei bisogni. Agendo su fame, povertà e difficoltà personali, viene ristabilito quell’equilibrio tra ricchezze, lavoro, tensioni sociali trovando un nuovo modo di impegnarci e di vivere.” Una risposta la sua che riporta ai concetti filosofici dei grandi
pensatori quali Nietzsche, Freud, Schelling, Hegel ed altri ancora. “Credo proprio siano tutti i postkantiani, che poi è sempre Idealismo dello stesso Kant, tutt’oggi Maestro da me amato moltissimo e conosciuto poiché ben approfondito. Un filosofo che mi ha insegnato tre cose: come si fa a formare un pensiero, come si fa ad avere un’attività dal punto di vista morale con la critica della ragion pratica, come si fa ad avere un’altra attività, che è poi quella estetica, dove lui è stato meno bravo che è la critica del giudizio. Di conseguenza queste tre critiche kantiane sono essenzialmente un grande contributo che ci aiuta a comprendere i nostri processi. Da lui nascono tutti gli altri.” Sembra di capire che i concetti filosofici nei suoi processi mentali abbiano influito moltissimo. “Sarei un pazzo ed un imbroglione se non lo riconoscessi quanto la critica di Leibniz. La monade di Leibniz per Kant ha aperto uno spiraglio al mondo intero, quanto la critica al problema circolare di Hegel ha aperto alla sinistra hegeliana. Poi Feuerbach, Marx e tanti altri, già, un altro universo. Ed ancora Freud, Lacan e tantissimi altri che ci hanno aiutato a comprendere meglio chi eravamo. Quando siamo usciti da noi, siamo rientrati in noi.” Abbiamo menzionato figure dell’800/‘900 , secondo lei in tempo di post-Covid è stata attuata una buona resilienza nei confronti delle arti in generale e, nello specifico, nell’architettura? “Il problema della resilienza a mio avviso è un falso problema, non possiamo mettere sotto tutela 8 miliardi di persone, possiamo dare solamente indicazioni affinché alcune centinaia di milioni di persone siamo facilitati ad uscirne fuori. Ripeto, siamo 8 miliardi e, tanto per portare un esempio, l’Indonesia ha 300 e passa milioni ed ancora Cina, India, Asia, insieme ne fanno oltre 3 miliardi di esseri umani mentre noi tra Europa e Stati Uniti arriviamo appena a circa 700 milioni di abitanti credendo di essere al centro del mondo. In realtà al centro del mondo, sono tutti gli altri.” Lei ha conosciuto grandi personaggi della letteratura, arte, ed altro ancora, quali Pasolini, De Chirico, cosa ci dice in merito? “Mah, che è stato detto quasi tutto. Con Pasolini giocavamo a calcio assieme ed era un’ottima ala destra, parliamo di una persona estremamente gentile e cordiale con tutti, ma non amava molto gli studenti. Questo poiché secondo il suo pensiero da loro veniva fuori poco; era maggiormente interessato ed affascinato da un linguaggio della periferia romana che poi era un incrocio tra calabrese e qualcosa di simile al dialetto romano. Nuove forme di linguaggio che lui amava molto.” A proposito di studenti, proprio questi fanno gli insegnanti. “Anche il contrario. Gli insegnanti fanno gli studenti.” Siamo curiosi di sapere del suo rapporto con De Chirico. “Una persona che non ha mai avuto nessuno vicino. Io ci arrivai con Giorgio Castelfranco, uno storico dell’arte che è stato molto a Firenze, riuscendo ad ospitare sia Savinio (2 fratelli) che De Chirico
13
e, proprio quest’ultimo lo conobbi agli inizi degli anni ‘60. Avevo 17 anni, all’inizio non mi voleva, ricordo che facevo il pittore, volevo dipingere e così mi accorsi poi che aveva bisogno di compagnia. Mi raccontò un aneddoto, il rapporto con le donne avute, parlandomi appunto delle due mogli. Mi disse che la prima era un leone, Raissa, è stata soprintendente ad Ostia Antica; e la seconda Isa, Isa Par, invece era una iena. In realtà lui amava molto la solitudine. Altra cosa che m’insegnò è che la Metafisica non veniva da Schopenhauer, bensì dallo studio della filosofia indiana, veramente importante, in quanto realtà ed apparenza non si sa come vivono e si confrontano insieme, anche se in tale concetto De Chirico osservava, presumo, entrambe le discipline filosofiche.” La sua “Nuvola” prestata per i vaccini. Cosa ha significato per lei? “Il raggiungimento di quello che volevo; l’utilità dell’architettura. Per la prima volta ho visto che possiamo veramente aiutare gli altri.” Il mondo sarà uno spazio abitabile? “Lo è sempre stato. Siamo noi che non sappiamo abitarlo.” Del dovere della politica ne ha parlato prima… “E non ne parlerei più in quanto superando la fase degli 8 miliardi di persone, passa automaticamente tale fase dei partiti, dei movimenti. Ogni tanto riduciamo il numero dei parlamentari oppure eliminiamo la Camera o il Senato. La verità è che tutti si rendono conto, almeno quelli che vivono di questo, che esistono nuove forme di Governance. Quante domande mi ha fatto…inoltre sulle tematiche filosofiche non avevo mai avuto modo di approfondire così dettagliatamente!” L’uomo dalle folte, arruffate, sopracciglia ha sorriso. Nonostante non ne sia molto avvezzo mentre ti pianta gli occhi addosso scrutandoti ben bene: architettura ad personam!
14
Foto©: Andrea Paoletti
Boraso è la realtà di riferimento in Italia nel Conversion Marketing
settembre\ ottobre 2021
Aiutiamo le aziende più ambiziose a superare gli obiettivi di business e ad incrementare la cultura digitale.
Le nostre Business Unit Marketing Aumentiamo le conversioni attraverso strategia e operatività. Tech Realizziamo eCommerce, Siti e Piattaforme digitali ad alta conversione. Academy Creiamo percorsi formativi per manager e imprenditori che vogliono crescere nel digitale.
www.boraso.com | info@boraso.com | Tel. +39 02 92 800 700
15
/Design
Un camping chic? Non proprio. Un villaggio turistico? Decisamente no! Un planetario? Anche. Una struttura ricettiva extralusso? Non solo! Una definizione è difficile da dare perché i villaggi a bolle sono un po’ di tutto quello elencato sopra. In quest'estate di ripresa dal periodo pandemico, la voglia di stare a contatto con la natura è stato il leitmotiv delle vacanze 2021. Quello di cui siamo stati privati negli ultimi due anni e che stiamo riscoprendo a poco a poco è proprio il poter respirare aria pura a pieni polmoni circondati da pini e vegetazione rigogliosa, ammirare il mare e lo spettacolo ipnotico della risacca. C'è un modo per gustare tutto questo ancora più intensamente… i Bubble Village! In Europa sono già realtà da tempo e vengono apprezzati per l’esperienza confortevole ed indimenticabile che offrono. I BUBBLE VILLAGE IN ITALIA Si tratta di alcune strutture posizionate ben distanti l'una dall'altra (il rischio di incontrarsi con i vicini di bolla è assolutamente scongiurato!) che permettono di vivere a cielo aperto. Vediamo in Italia dove si può trascorrere una notte guardando il cielo stellato senza l'incomodo di zanzare, umidità del terreno o l’inconveniente di inzupparsi se piove. In Garfagnana, per la precisione a Camporgiano, è stato inaugurato nel settembre 2020 Bubble Village Ursa Major (www.ursamajorbubble.com) e conta ben 5 bubble room. Le bolle sono dotate di ogni confort con aria condizionata, riscaldamento e bagno in camera dalla copertura opaca e chiudibile per avere la giusta privacy. Fra queste troviamo la suite a cielo aperto con vasca interna o esterna con la possibilità di avere la colazione in camera. Per il pranzo e la cena, l'Ursa Major Village è dotato di un ristorante dove assaggiare le prelibatezze lucchesi e toscane.
16
BUBBLE VILLAGE Un vero e proprio glamping a impatto 0. A cura di Elena Pravato
settembre\ ottobre 2021 In Basilicata troviamo invece Atmosfera Bubble Glamping. A Sastriano di Lucania, è stato realizzato un villaggio a bolle completamente integrato nel territorio e a basso impatto ambientale. Immersi in un querceto, gli ospiti ai Atmosfera Glamping, potranno godere del cielo stellato lucano. In Basilicata e in poche altre regioni italiane si può vedere la Via Lattea ad occhio nudo proprio per l'assenza di inquinamento luminoso. Anche in questo caso le Bolle sono riscaldate e climatizzate. La toilette privata si trova vicino, all'esterno della bolla, ma si tratta di un bagno vero e proprio con acqua corrente, non chimico. È possibile avere la colazione in camera oppure prepararsi un caffè mentre si ammira il sorgere del sole: ogni bolla è equipaggiata con macchina del caffè e frigobar. All’esterno nell'area personale delle Bubble c’è una meravigliosa vasca idromassaggio. La fornitura di acqua calda ed energia elettrica avviene grazie ad un impianto solare fotovoltaico che rende le bubble room veramente ad impatto 0. Atmosfera Bubble Glamping ha appositamente creato delle strutture con un PVC di elevata qualità di una trasparenza quasi perfetta. Info: https://www.atmosferabubbleglamping.it/bubble-room/ Si consiglia di prenotare con buon anticipo perché attualmente le prime disponibilità sono per agosto 2022. Risaliamo rapidamente lo stivale per giungere in provincia di Cuneo dove troviamo Gaia's Spheres. Le sfere sono situate “a strapiombo” sui terrazzamenti tipici delle Langhe. Nell'intento dei titolari c’è proprio il desiderio di donare agli ospiti una full immersion nella natura e… ci sono pienamente riusciti! Le sfere, infatti, danno l'impressione di esser sospesi su una nuvola sopra le colline piemontesi, anche se in realtà son ben ancorate al suolo. Le sfere di Gaia sono ampie circa 20 mq, sono ventilate e riscaldate in modo ecofriendly: stufa a legna e ventilatore solare. Anche in questo caso dobbiamo precisare che il bagno è privato ma esterno alla struttura sebbene dotato di ogni confort. Questa esperienza può essere anche un'occasione di digital detox, dato che alle strutture non arriva il Wi-Fi e i dispositivi come tablet e smartphone possono esser lasciati in custodia alla Proprietà al momento del check-in. Per info: https://www.gaiaspheres.it/info Ebbene, se vogliamo arricchire il nostro bagaglio esperienziale, il soggiorno in una Bubble Room può essere una vera e propria novità da provare. L'idea che ha originato i Bubble Village era proprio quella di creare delle strutture temporanee, potremmo dire pop up, che si potessero smontare in poco tempo e ripristinare l'ambiente circostante a come prima di installarle. Un vero e proprio glamping a impatto 0!
17
/Fashion
WE RESPECT BEES L’impegno di Save the Duck in favore delle api e della biodiversità A cura di Marcella Ciappi Foto © Save The Duck
Con We Respect the Bees, l’azienda italiana ha deciso di rinnovare l’impegno nei confronti dell’ambiente scegliendo come protagoniste della campagna le api, tutrici della biodiversità del nostro Pianeta e sostenendo l’importanza dell’armonia tra uomo, natura e animali, con lo scopo di condizionare anche il modello di business delle aziende della moda. L’attenzione e l’amore di Save The Duck per gli animali si sono concretizzati negli anni con la tutela di oltre 20 milioni di paperi, un traguardo importantissimo e riconosciuto anche da PETA (People for
SAVE THE DUCK, BRAND SPECIALIZZATO NELLA REALIZZAZIONE DI CAPISPALLA 100% ANIMAL-FREE, HA LANCIATO LA NUOVA INIZIATIVA WE RESPECT THE BEES, PARTE DI UNA CAMPAGNA EDUCATIONAL AMBIENTALISTA PIÙ AMPIA INTITOLATA THINK HIGHER, CHE ACCOMPAGNERÀ LA STAGIONE FW21/22.
18
settembre\ ottobre 2021 the Ethical Treatment of Animals). “Come B Corp e Società Benefit, crediamo da sempre nell’importanza di rispettare e proteggere l’ecosistema, ponendoci l’obiettivo di smuovere le coscienze di consumatori e delle aziende sulle tematiche ambientaliste - ha dichiarato Nicolas Bargi, CEO di Save The Duck Tutelare le api è un’azione imprescindibile per fare la differenza”. Protagonista della campagna, ideata e scattata dal direttore creativo Marco Rubiola, è l’apicoltrice Cecilia Pace dell’Apicoltura Colle Salera con sede in Abruzzo. L’azienda ha unito le forze con 3Bee, istituzione impegnata nello sviluppo di sistemi per migliorare la salute delle api e tenere sempre monitorati i parametri vitali di questi formidabili esseri viventi. Cecilia, rappresenta l’eredità di una
pratica tradizionale come l’apicoltura e ha scelto la transizione tecnologica per continuare a prendersi cura delle api e della biodiversità in modo innovativo. I capi sostenibili di Save The Duck sono presenti negli scatti e ricordano come l’azienda riponga nei propri prodotti una tradizione ricca di valori ed esperienze. L’utilizzo del tessuto GIGA rende questi capi unici e perfetti per un uso quotidiano in città e all’aria aperta. L a collaborazione con 3Bee e altri alveari continua con un’operazione di sensibilizzazione e tutela delle api attraverso una campagna social che comprenderà scatti personalizzati che possano raccontare le par ticolarità di ogni alveare e dei capi Save the Duck immortalati nei luoghi più belli e rappresentativi.
SAVE THE DUCK Nel 1914 nacque l’azienda di abbigliamento Forest grazie allo spirito imprenditoriale di Foresto Bargi. Nel 2012 Nicolas Bargi, nipote di Foresto, lanciò il marchio Save The Duck con il dichiarato impegno di realizzare prodotti nel rispetto degli animali, dell’ambiente e delle persone, promuovendo un modello di business trasparente e attento alla gestione responsabile delle risorse.
PETA COMPANY OF THE YEAR PETA , organizzazione no-profit americana con oltre 6.5 milioni di membri e sostenitori che si pone l’obiettivo di proteggere i diritti degli animali a livello mondiale, ha scelto proprio Save The Duck come Azienda dell’Anno 2019. Save The Duck ha ottenuto il riconoscimento di PETA grazie al suo impegno nel creare capi d’abbigliamento nel rispetto degli animali e per l’esempio che le altre aziende dovrebbero seguire nella creazione di capi alla moda, animal-free e realizzati utilizzando materiali riciclati. “Save The Duck vola molto più in alto, sotto tutti i punti di vista, rispetto alla altre aziende di abbigliamento che producono ancora pellicce e utilizzano le piume di animali maltrattati e trattati con crudeltà fino al macello - ha sottolineato Ingrid Newkirk, Presidente della PETA - La PETA vuole dare valore a questa azienda sostenibile che produce piumini splendidi e animalfree, dimostrando che il futuro della moda è vegano”. I risultati raggiunti da Save The Duck sono la prova che le pratiche di produzione nel mondo della moda, e non solo, possono cambiare grazie all’utilizzo di materiali sintetici sostenibili, riciclati e innovativi. Per info: www.savetheduck.it 19
/Fashion
TESSUTI ANTI COVID Tensoforma: azienda leader nella progettazione e realizzazione di involucri architettonici. A cura di Giorgio Nadali
In linea con l’evoluzione della ricerca architettonica, Tensoforma si impone nei primi anni ‘80 con la progettazione di tensostrutture, soprattutto a membrana, su misura e per realizzazioni specifiche. Dalle strutture leggere legate alla filosofia delle forme naturali, l'azienda approda ai sistemi strutturali basati sull’utilizzo dei tessili tecnici, in grado di comporre involucri edilizi (facciate tessili e sistemi
In foto: Headquarter Luna Rossa - Valencia
20
di schermatura solare) che garantiscono elevate prestazioni meccaniche, termiche ed energetiche. In quest’ottica nasce Il sistema Texo®, un brevetto dall’azienda, che consente un utilizzo del pannello estremamente versatile e ne suggerisce un uso sperimentale, che va dalla ricerca della forma più efficace alla selezione del materiale più adat to, fino alla massimizzazione della sua efficienza.
In foto: D&G negozio di ......
settembre\ ottobre 2021
INTERVISTA ALL’ARCHITETTO STEFANO BERTINO DI TENSOFORMA Voi avete realizzato un pannello divisorio con un tessuto rivoluzionario che sfrutta le ben note proprietà antibatteriche delle particelle d’argento per combattere il virus Covid-19. Un trattamento produttivo brevettato applicato a questo materiale genera la riduzione della carica virale dei Coronavirus del 95% dopo un quarto d’ora dal contatto e del 99,5% dopo un’ora. Le proprietà antivirali sono state testate e certificate dal laboratorio VirHealt di Lione. Ce ne parli. “Si tratta di un tessuto che aiuta a ridurre la carica virale. Questa particolare membrana, come altre in via di sviluppo, sfrutta le proprietà antiaderenti del materiale garantendo che la superficie sia in grado di sanificarsi autonomamente evitando depositi batterici. La vera innovazione per quanto riguarda la nostra azienda consiste nell’intelaiare questi tessuti all’interno di una cornice metallica, brevettata, realizzando dei pannelli in grado di conservare e garantire la tensione uniforme della membrana nel tempo.” Continua a pagina 16
21
Questi pannelli come stanno andando in questo periodo? “In questo momento stiamo studiando un sistema di pannellatura integrato finalizzato alla riorganizzazione degli spazi interni. Una delle prerogative di questi elementi è che siano mobili e quindi dotati di ruote per poterli movimentare in modo agevole e semplice. I recenti avvenimenti hanno profondamente cambiato la concezione e la progettualità degli spazi interni che devono assecondare nuove esigenze di flessibilità e consentire un’aggregazione di elementi modulari.” In che modo si differenzia dalla concorrenza e in cosa Tensoforma fa la differenza? “Io credo che la storia di ogni società abbia un’origine. Noi siamo nati inizialmente come studio di progettazione, avviando sin dall’inizio una collaborazione con IL dell’Università di Stoccarda, team del noto architetto Frei Otto, progettista delle Olimpiadi di Monaco del 1974 cui filosofia e approccio legato alla bionica e osservazione delle forme della natura sono stati ispiratori della filosofia architettonica che già da allora aveva analizzato la comparazione e la riduzione
In foto: Bulgari a Kuala Lumpur
22
del peso nelle diverse tipologie di strutture costruttive esistenti. Seguendo questo principio, abbiamo iniziato a produrre diret tamente le componenti ampliando l’organizzazione interna con una divisione produttiva. In questa fase abbiamo cercato di studiare dei veri propri sistemi modulari, reticolari che si potessero adattare alle esigenze espositive e di arredo urbano mantenendo sempre questo approccio legato alle strutture leggere basato sul concetto di ridurre il peso proprio e l’impiego di materie prime. Nel corso degli anni questo approccio è stato esteso anche alla progettazione di veri e propri involucri edilizi brevettando un sistema tessile denominato Texo per la realizzazione di rivestimenti di facciata. Curiamo non solo il rivestimento tessile, ma ci occupiamo di vere e proprie facciate innovative ingegnerizzando il progetto architettonico nella nostra funzione di trait d'union fra il progettista e il cliente finale.” Voi vi occupate dell’involucro, della pelle dell’edificio, del confine tra esterno e interno con sistemi per facciate. I vantaggi sono quindi proprio quelli di cui parlava?
settembre\ ottobre 2021 “Sì, questa è un po’ la filosofia. La differenza fondamentale è che contrariamente ad altri materiali, assegnando una pretensione iniziale ad un tessuto tecnico e sfruttando l’alta resistenza a trazione, permette di realizzare grandi porzioni di rivestimento con un peso molto ridotto. Inoltre l’aspetto prestazionale legato alla protezione solare e all’effetto camera ventilata, grazie alle caratteristiche di questi materiali, consentono la riduzione del riscaldamento degli edifici. Il principio sta nel realizzare una seconda pelle che, grazie alla porosità dei materiali. permetta di non alterare il rapporto aereo volumetrico delle facciate e la visibilità verso l’esterno.” Che cosa si aspetta dall’Esposizione Universale di Dubai, questa piattaforma globale di confronto per un mondo sostenibile? “Gli Expo sono sempre stati un’affermazione tecnologica autoreferenziale poco sostenibili. Da questo Expo mi aspetto una sensibilità maggiore teso a un’architettura sostenibile che si orienti verso la riduzione dell'impiego di materiali e dell’economia circolare, tutto quello che rientra ormai nella filosofia dell’architettura costruttiva.” L’architetto Franco Albini disse che “Alla base dell’Architettura è sempre un problema morale: alla base del nostro mestiere non ci sono che doveri. Dalla presa di coscienza dei problemi, e soltanto da qui, l’architetto potrà trarre le forme che aderiranno ai modi di vita della sua società”. Cosa ne pensa? “Di sicuro bisogna semplificare. Ritengo non esista una ricetta tecnologica uguale per tutti. L’architetto credo abbia l’obiettivo di migliorare la vita delle persone e contribuire a far vivere la propria modernità.” In linea con l’evoluzione della ricerca architettonica, voi vi siete affermati nei primi anni ’80 con la progettazione di tensostrutture. Volevo chiederle quanto è importante al giorno d’oggi specializzarsi in un settore verticale? “È importante battezzare un processo progettuale ed averne il controllo, soprattutto oggi con la costante evoluzione dei materiali e delle loro lavorazioni. Rientrando in un settore di nicchia ed occupandoci di realizzazioni non convenzionali, ci ha permesso di avvicinarci ad una clientela che ci ha consentito di realizzare progetti in tutto il mondo aiutandoci a maturare una visione globale con netto anticipo verso le nuove tendenze.”
interpretare il luogo, la cultura del paese oggetto del progetto e la sua tradizione, risulta essere fondamentale per rispondere alle esigenze dell’utente finale.” Tornando a voi, qual è il vantaggio per l’utente finale delle vostre realizzazioni? “La forza di Tensoforma è quella di essere in grado di creare una sinergia con il cliente finale offrendo quindi un servizio che lo accompagni in ogni fase del progetto dal concept iniziale, alla realizzazione finale. Queste consente una visione d’assieme che viene trasmessa al cliente e ci consente di indirizzarlo nelle diverse scelte progettuali. Un atteggiamento che non trova riscontro nella tendenza di oggi a frammentare le varie fasi di progetto su più soggetti.” Qual è il rapporto tra efficienza, bellezza e innovazione all’interno dei vostri prodotti, o comunque in generale un suo pensiero su questo argomento? “Ritengo che la creatività sia fondamentale per mettere in relazione bellezza, efficienza e innovazione.” Avete in progetto altre nuove realizzazioni particolari, come quelle uscite nell’ultimo anno, o vi state concentrando su migliorie da apportare alle vostre ultime creazioni? “L’aspetto positivo dei progetti su misura è che è sempre una nuova sfida che comporta nuove ricerche e sperimentazioni. È un po’ il bello della nostra azienda che diventa un laboratorio che per ogni progetto elabora soluzioni innovative ad hoc.” Quindi da quel punto di vista c’è molta attenzione sulla fase iniziale di studio di materiale? “L’aggiornamento dei materiali e delle loro lavorazioni è una costante che segue tutto l’iter di progetto e ne determina la buona riuscita. La sezione ricerca e sviluppo della nostra azienda è il pilastro grazie al quale riusciamo ad avere una visione completa di un materiale. È grazie a questa costante ricerca che riusciamo a sperimentare, testare e certificare soluzioni innovative.” Questo anche per il cliente è un vantaggio, perché sa sempre qual è l’interlocutore e vede quindi passo dopo passo la creazione di quello che andrà ad acquistare. “Esatto. E partecipa, ed è molto utile che il cliente partecipi al progetto.”
Cosa risponde a chi afferma che l’architettura a livello generale sia riservata a una clientela di élite? “Un certo tipo di clientela di sicuro aiuta a sviluppare soluzioni progettuali innovative. Per quanto riguarda la funzione dell’architetto, l’osservazione, la sensibilità di
23
/Fashion TECHNOW PRESENTA GR APHENE INSIDE THE FUTURE In un settore in continua evoluzione, Technow si è posta l’obiettivo di sviluppare tessuti che rispondessero alle necessità delle più svariate performance. L’azienda è nata nel 2016 grazie all’intuizione di Fabio Lazzati e ai suoi figli Francesco e Veronica e ha alle spalle la grande esperienza della manifattura tessile Lazzati, che vanta più di 60 anni di storia. L’azienda, specializzata nello sviluppo di Smart Textiles, ha declinato il grafene, materiale di recente scoperta, in ambito tessile per realizzare una gamma di prodotti con funzionalità e prestazioni fuori dal comune. È nato così “Graphene Inside the Future”, progetto che impiega il
24
GRAFENE Il super materiale che rivoluziona il settore tessile
A cura di Marcella Ciappi Foto © Technow
settembre\ ottobre 2021
IL MATERIALE CHE TROVA OGNI GIORNO NUOVI IMPIEGHI IN SVARIATI SETTORI INDUSTRIALI, DALL’AERONAUTICA ALLA MEDICINA HA TROVATO, GRAZIE A TECHNOW, UNA SUA DECLINAZIONE ANCHE NEL SETTORE TESSILE ED È DESTINATO A RIVOLUZIONARE PRODOTTI E PRODUZIONI.
grafene nella filiera tessile su una vasta gamma di prodotti tra cui: filati, fibre, membrane, ovatte, piuma e molti altri. Le applicazioni di grafene conferiscono ai comuni prodotti tessili caratteristiche uniche senza alterare la loro naturale composizione, come, ad esempio, la termoregolazione ovvero la capacità di assorbire, trasmettere e dissipare il calore più velocemente rispetto ai materiali tradizionali, migliorandone le prestazioni termiche. Il grafene è inoltre antibatterico. Grazie alla sua particolare struttura, infatti, è capace di contrastare ed eliminare la riproduzione batterica, trovando quindi largo impiego nello sportswear poiché impedisce lo sviluppo di cattivi odori ma anche in abito medicale per via della sua azione battericida. Infine, applicazioni continue di grafene possono anche risultare antistatiche, consentendo la dispersione delle cariche elettriche ed evitando il loro accumulo sulla superficie del tessuto. L’aspetto più innovativo consiste nella resistenza all’usura e ai lavaggi del grafene Technow, grazie a un particolare processo di estrusione in grado di miscelare il materiale direttamente nel processo produttivo dei filati e delle fibre.
Francesco Lazzati, co-founder TechNow SA
25
Imprescindibile per Technow è il tema della sostenibilità su vari fronti. Ad esempio, il grafene utilizzato nei processi produttivi ha un’origine bio-based, ovvero derivante dalla carbonizzazione degli scarti produttivi del mais così da abbattere l’impatto ambientale. A partire dal 2018 il progetto “Graphene Inside the Future” ha raggiunto una portata mondiale grazie all’avvio di oltre 20 collaborazioni sottoscritte con aziende europee ed internazionali per arricchire la gamma di prodotti offerti spaziando dalle ovatte alla piuma, dalle membrane tecniche per outdoor ai tessuti per arredamento, bedding e abbigliamento medicale dimostrando come i campi d’applicazione del grafene possano essere potenzialmente illimitati. “Il progetto Graphene Inside the Future, iniziato come un semplice sviluppo di prodotto interno all’azienda, si è trasformato in pochi anni in un network di collaborazioni e partnership a respiro internazionale – ha commentato Francesco Lazzati insieme a tutto il team di Technow – Collaborazioni aventi come denominatore comune la condivisione d’esperienze produttive differenti e la passione per l’innovazione tessile, al fine di ottenere un vantaggio condiviso a tutti
26
i livelli. Per il futuro ci aspettiamo si aprano ulteriori opportunità d’utilizzo e nuove modalità di collaborazione”. TECHNOW E IMBOTEX UNA PARTNERSHIP INNOVATIVA E SOSTENIBILE Il progresso tecnologico e il desiderio di innovazione hanno fatto nascere nuove sinergie, come quella tra l’azienda veneta Imbotex con la svizzera Technow per la realizzazione di un prodotto che ha tutte le caratteristiche vincenti per definirsi unico e sostenibile. Nello specifico, Imbotex è azienda leader nella produzione di imbottiture tessili naturali e tecnologiche con oltre sessant’anni d’attività, caratterizzati da una lunga tradizione di eccellenze produttive nonché grande spirito imprenditoriale. Le due aziende hanno unito i rispettivi know-how sviluppando una gamma di ovatte e imbottiture tecniche a partire dall’utilizzo della fibra di poliestere a base grafenica e i risultati sono stati sorprendenti. Infatti, l’aggiunta del grafene a questa nuova linea di ovatte non soltanto aumenta il livello di termoregolazione dell’imbottitura, rendendola capace di auto-regolarsi sulla base delle temperatura corporea, ma anche di aumentare di oltre
settembre\ ottobre 2021
il 37% il livello di CLO (clothing insulation testing) della stessa, consentendo quindi di poter ridurre la grammatura dell’ovatta utilizzata per confezionare i capi mantenendo lo stesso livello di protezione dal freddo, riducendo costi, consumi e scarti industriali legati alla produzione. Il progetto, oltre a essere fortemente innovativo, è stato anche sviluppato nel rispetto dei più alti criteri di sostenibilità: tutte le ovatte prodotte a base grafenica sono state certificate GRS (global recycled standard) poiché create utilizzando poliestere riciclato post-consumer e il grafene applicato durante il processo produttivo ha un’origine bio-based, ottenuto dagli scarti di lavorazione del mais. “Sono estremerete soddisfatto della nostra collaborazione con Imbotex – ha affermato Francesco Lazzati, co-founder di Technow – il loro approccio professionale unito alla curiosità e ad un approccio dinamico ha permesso di sviluppare un prodotto incredibilmente innovativo e sostenibile”.
“Abbiamo capito subito che il progetto di Technow aveva delle potenzialità incredibili – ha dichiarato Stefania Carniello, CEO di Imbotex – Il nostro R&D Department è costantemente alla ricerca di fibre all’avanguardia e che allo stesso tempo siano in linea con la nostra filosofia orientata da sempre e sempre più verso un prodotto sostenibile; la fibra di Graphene ci ha permesso di lanciare sul mercato un prodotto non solo tecnicamente eccellente e con performance straordinarie, ma anche in linea con i trend del momento”. Una storia avvincente che lega esperienza produttiva al desiderio di innovazione, segnando un ulteriore passo in avanti nell’introduzione del grafene nei prodotti di tutti i giorni, ma soprattutto evidenzia come il settore tessile italiano sia costantemente pronto a reinventarsi dimostrando di essere sempre una realtà di riferimento mondiale. Per info: www.tech-now.ch
27
/Fashion
Spumeggiante come l’acqua del mare, Eleonora Lastrucci si siede offrendoci un bel caffè, rievocando gli ultimi viaggi effettuati in giro per lo stivale nelle vesti di prestigiosissima fashion designer. “Si, nonostante la pandemia (speriamo adesso alle spalle) mi sono mossa in lungo e largo ricevendo in questo giugno appena trascorso il bel “Premio Semplicemente Donna” in quel di Castiglion Fiorentino, nella bellissima cornice del Teatro Mario Spina. Essere nella rosa dei candidati, grazie ad Angelo Morelli e Chiara Fatai promotori di “Semplicemente Donna”, mi ha reso estremamente felice. Felice di ricevere questo premio ambitissimo grazie alla mia carriera stilistica, di parlare davanti all’attento e folto pubblico mentre scorrevano filmati vari sulla mia professione. Decisamente un momento importante ed apprezzatissimo, unito ad un’attenta e curata organizzazione. Estremamente piacevole è stato, poi, l’incontro nato per caso – anzi, più per empatia –con Suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale di “Talitha Kum”, rete internazionale della Vita Consacrata, quale impegno secolare nella lotta contro la schiavitù e la tratta delle persone. Parlo di una persona dolcissima eppure determinata e forte nello svolgere la sua attività. Con lei abbiamo parlato a lungo su progetti ambiziosi ed importanti volti al sociale, da sviluppare cooperando assieme.”
MILLE BOLLE BLEU “Gocce” by Eleonora Lastrucci A cura di Carla Cavicchini
L a schiuma del mare adesso sale increspandosi ed increspandosi ancora sino a divenir onda sonora, tanto da rivivere passi dell’Odissea. Nel frattempo, prosegue col bel volto botticelliano e gentile gestualità: “Da qualche giorno sono rientrata dalla capitale, precedentemente convocata nella cornice del prestigioso Circolo Ufficiali di Roma, ricevendo il premio direttamente dalle mani del professore Giulio Tarro. Anche lì, assieme ad altri ospiti illustri ho avuto l’onore di ricevere dalla “Norman Academy Inc”, il conferimento della “Medaglia Aurata Accademica per il Fashion Design, insieme all’attestato di titolo onorifico di “Accademico d’Onore”. L’onda cristallina adesso si abbassa diventando quieta, sempre più quieta, mentre dalla spuma, come una ninfa,
28
Eleonora Lastrucci con il Prof. Giulio Tarro
settembre\ ottobre 2021 esce la fashion designer Eleonora Lastrucci d’azzurro dipinta, omaggiando creatività, stile, ed intreccio delle arti, intersecandosi con l’arte. “L’appuntamento annuale di questo scorso luglio, col Teatro del Silenzio a Lajatico, quale manifestazione de “Il mistero della bellezza, è stato un vero e proprio successo. Mi preme osservare che il manifesto del Teatro del Silenzio come la scorsa edizione, è stato realizzato dal fotografo internazionale Giovanni Gastel, deceduto lo scorso anno. Una grande persona, amico e collaboratore della famiglia Bocelli e di Alberto Bartalini a cui va tutta la mia stima per l’eccellente operato che pone regolarmente nei propri lavori. La commissione, pervenutami dall’organizzazione del Teatro del Silenzio per vestire il corpo di ballo femminile, ha visto giorni intensi con Andrea Bocelli cantare da solo, nonché accompagnato
da due soprano da me vestite. Ripeto, un momento altamente scenografico curato da Kristian Cellini, che ha portato sul palco la sofisticata coreografia di ballerini e ballerine. Ai tutù da loro indossati, realizzati volutamente con materiale riciclato, ho applicato stecche di balena rivestite in tessuto d’oro e rosso, tagliato attentamente sino a divenire “quadrati” per motivi dorati e torciglioni per il colore della passione: rouge. C’era bisogno di dirlo? Risultato? Un equilibrio di perfezione stilistica. Nel frattempo la splendida cornice naturale di Lajatico, allietava l’evento. Quanto alla fondazione Bocelli, il mio lavoro continuerà per commissioni di gran prestigio. Insomma, soprese, che, proprio perché sorprese, non mi va di svelare.” Sul tema del riciclo approfondisce: “Anche quest’anno i costumi di scena per tale
Paola Zanoni a sinistra con Eleonora Lastrucci e Generale Adolfo Pascarella
Magic Bleu by Eleonora Lastrucci
spettacolo, sono stati all’insegna di sostenibilità al 100% in quanto la maggior parte realizzati con l’ausilio del progetto SCART del Gruppo Hera, capace da oltre 20 anni, di trasformare rifiuti che transitano sui suoi impianti di stoccaggio e trattamento, in valenti prodotti artistici e di design.” Non manca proprio d’estro e fantasia l’eclettica Eleonora Lastrucci, dai tocchi geniali come gli ultimi lavori: modelle vestite e sapientemente truccate “Collezione Venere” tali d’essere capaci d’un bel tuffo in piscina in clima di grande allure e glamour. Nel frattempo. all’ultimo cioccolatino offerto, lei svelava le proprie creazioni per le splendide divine che calcavano il Red Carpet durante il Festival del Cinema di Venezia: “Riciclo ed eco reinterpretazioni sono maggiormente presenti nel mio modus operandi, ponendo sempre più attenzione al nostro pianeta, nonché alla salvaguardia delle specie umana ed animale. Questo poiché riciclare è basilare in questo mondo prettamente consumistico. Il riscaldamento globale ci preoccupa, è cronaca di questi giorni, bisogna pertanto agire in fretta. Quanto agli animali, è giusto dare anche a loro affetto e protezione, visto che recepiscono tutto questo tramite scambi reciproci, altamente amorevoli.” L’aria adesso ondeggia di pulito, di fresco e di salsedine mentre le acque limpide lambiscono la battigia come “Il mare caldo della sera”. Chi è questa creatura marina che si reinterpreta di continuo? Vestirà persino il cielo, il mare, le stelle? Ed ancora la pallida luna? Agli astri l’ardua sentenza osservandone l’effervescenza dello sguardo capace di tutto. Nel frattempo, osserviamola tessere come Penelope mentre “facea e disfacea” in attesa di tempi migliori. Giusto, da post-covid. “Sono ottimista di natura. Mi piace pensare giusto. Giusto e bene. Penso che calma, determinazione e soprattutto concretezza, siano capaci d’irradiare messaggi positivi. La natura insegna. Spesso mi soffermo ad ammirare i quattro elementi naturali: il sole, la terra, l’aria… il mare. Luce che genera la luce. Ed è questa la vera forza dell’universo.” Tanto da trarne talento. Tramite semplice osservazione.
29
/Fashion L’alta gioielleria italiana daily use si arricchisce di un nuovo brand dal carattere decisamente disrupted e non convenzionale a partire dal suo nome, riflesso del suo DNA, sino alle sue creazioni rigorosamente limited edition. Un’idea nata da uno spiccato e originale spirito d’osservazione della realtà e dal desiderio di piena libertà, di uscire dalla propria comfort zone e mettere a fuoco visioni differenti, fuori dagli schemi. In particolare, lo sguardo diverso è sulle cosiddette “dipendenze”, che atavicamente affliggono l’umanità, con ondate più o meno intensificate nelle varie epoche storiche: farmaci, tempo, sesso, soldi e alcol, sono solo alcune. Cambia la valenza tipicamente negativa attribuita e la “dipendenza” si erge a opera d’arte e di design perché reinterpretata in chiave di bellezza e preziosità, sapientemente
30
NESS1 Dipendenze di gran classe
A cura di Laura Lamarra
settembre\ ottobre 2021
GOLDEN COCA Opera d’arte concettuale dissacrante, manifesto del Brand che recita: Polvere sei e polvere ritornerai. La più “stupefacente” provocazione di NESS1, 23 carati di purissima polvere d’oro da collezionare come un prezioso complemento d’arredo, attraverso il quadro appositamente studiato come packaging. PILL.OLA Trattamento di lusso in formato capsula, capace di alterare gli stati emotivi grazie al principio attivo sprigionato dai 7.75 grammi d’oro e 0.62 carati di diamanti; il bugiardino recita che può provocare brillanti effetti collaterali.
plasmata dalla maestria orafa tradizionale e contemporanea, in un mix di dissacrazione, gioco e ironia, provocazione, originalità, multifunzionalità e capacità di visione che apre a nuovi orizzonti, sprona a riflessioni e al superamento di preconcetti e pregiudizi. Un brand che gioca, non solo con le dipendenze – ammettendone solo una, quella dalla bellezza, da scoprire in ogni cosa al di là dell’apparenza – ma anche con il proprio nome: NESS1: “NessUno”/ "No-One". In inglese è un gioco di parole che svela il carattere irriverente di un brand pronto ad affermarsi tra i numeri Uno dell’alta gioielleria (rimettendo tutto in discussione per tracciare un percorso nuovo, diverso, che lasci un segno indelebile) e la consapevolezza autoironica di essere, ancora, “nessUno”. Tutte le collezioni NESS1 sono provocazioni che abbattono gli stereotipi e scuotono gli animi con la loro identità forte, spiazzante e per questo sorprendente. 100% Made in Italy, realizzate con materiali preziosi, oro 18 kt e diamanti taglio brillante, sono l’innovativa proposta del lusso contemporaneo: preziosità e irriverenza si indossano, si espongono e si collezionano, in un perfetto equilibrio tra arte e design.
M.D.M.A. Acronimo di More-Diamonds-More-Addiction, che declina la dipendenza dalla bellezza attraverso un pendente a forma di pastiglia; una perfetta sintesi composta da 7,65 grammi d’oro e 0,26 carati di diamanti che, amalgamati all’estasi della bellezza, creano una composizione di lusso stupefacente, dopo la cui somministrazione, aspettarsi reazioni brillanti e vertigini auree. CIG.AU.RETTE One breath after another, gioiello a forma di sigaretta in oro (oltre 14 grammi) e diamanti (1,16 carati) che raccomanda di non mandare la vita in fumo ma di assaporarla fino in fondo, un respiro dopo l’altro. DRUG Composta da tre preziosi pendenti, è la collezione di debutto. Gioielli dove la dipendenza “chimica” si converte in una perfetta alchimia per terapie di lusso che sono, invece, un divertito inno alla vita. L’incisione Addicted To You è la firma d’autore di NESS1, spunto di riflessione provocatorio capace di creare un effetto, è il caso di dirlo, “stupefacente”. Per info: https://ness-one.com
31
/Fashion
UPLIFTING MINDS “Sollevare” la mente attraverso lo sport
A cura di Marcella Ciappi Foto © Asics
Che praticare spor t sia fonte di benessere è ormai risaputo ma ASICS ha recentemente lanciato uno studio globale e uno strumento che permette di verificare in prima persona come l’attività fisica sia in grado di “sollevare” la propria mente e quella di chi pratica sport in tutto il mondo. ASICS, l’azienda giapponese che produce scarpe, abbigliamento e accessori per lo sport, ha lanciato la missione di “sollevare” (uplift) un milione di menti in tutto il mondo attraverso lo sport, permettendo a ciascuno di verificare personalmente l’impatto del movimento sulla propria mente e contribuendo nel frattempo al primo studio live sul rapporto tra sport e mente. Attraverso il nuovo e rivoluzionario Mind Uplifter™, permette infatti alle persone di tracciare l’impatto positivo dello sport su 10 parametri emotivi e cognitivi, mostrando come i diversi sport migliorano il proprio modo di pensare e di sentirsi. Questi dati alimentano anche uno studio globale live, catturando i Mind Uplift individuali da tutto il mondo e trasformandoli visivamente nella World Uplift Map, una mappa dinamica e interattiva dei risultati, aggiornati in tempo reale. La mappa quantifica l’impatto positivo che lo sport sta generando sull’umore collettivo delle città, delle nazioni e del mondo intero.
32
settembre\ ottobre 2021
GLI STUDI PRELIMINARI
Prima del lancio della ricerca, ASICS, supportata da esperti di fama mondiale, ha condotto degli studi su un gruppo ristretto di atleti, per misurare l’impatto dell’attività sportiva sulla mente. Hanno collaborato con questi studi atleti d’élite come la giocatrice di tennis Iga Świątek e Alex de Minaur, condividendo i risultati di come hanno reagito le loro menti su una varia gamma di attività, a partire da quelle in cui sono professionisti fino ad arrivare a quelle che amano praticare nel tempo libero. Lo studio preliminare è stato sviluppato da EMOTIV, un’azienda di bioinformatica con sede a San Francisco e
guidata dal Dr. Brendon Stubbs, Leading Exercise and Mental Health Researcher al King’s College di Londra. Lo studio ha utilizzato una combinazione di dati derivati da elettroencefalogrammi (EEG) e dalla raccolta di risposte a sondaggi, informazioni che hanno portato alla definizione di come la corsa abbia un impatto positivo sulla nostra mente. Su un campione di 45 atleti, sono state analizzate delle metriche cognitive ed emotive e, subito dopo aver completato una corsa di 20 minuti, lo studio ha dimostrato che in media i partecipanti hanno provato le seguenti sensazioni:
• aumento del 13,4% del livello di attenzione • aumento del 15,9% del grado di tranquillità • aumento del 14,3% del grado di soddisfazione • aumento del 13,3% del livello di rilassatezza • aumento dell’11,4% della sensazione di compostezza • aumento del 9,7% del livello di energia • aumento del 2,9% del livello di concentrazione ASICS ha utilizzato i risultati di questo studio per il rilascio della ricerca su scala globale, permettendo agli atleti e agli sportivi di tutto il mondo di sperimentare in prima persona l’impatto del movimento sulla propria mente, relativamente a uno dei 25 sport disponibili. “I risultati preliminari della ricerca – ha commentato il Dr. Stubbs – hanno delineato il forte impatto che qualcosa di semplice come una corsa di 20 minuti può avere sulle nostre menti. L’attività fisica svolge un ruolo prezioso nel mantenimento della nostra salute mentale e del nostro benessere fisico ed è importantissimo che le persone siano in grado di vedere e comprendere il legame positivo che lega mente e corpo. Il sistema innovativo che stiamo utilizzando, ricco di dati EEG, convalida il Mind Uplifter™, strumento che permetterà a tutte le persone di comprendere questa ricerca, misurando in modo scientifico e affidabile l’impatto dello sport. La nostra ambizione è quella di ispirare quante più persone possibili a muovere la mente, registrando i benefici cognitivi ed emotivi fondamentali per tutti”.
33
LA RICERCA UPLIFTING MINDS
Tutti i dati raccolti sono utilizzati in funzione di uno studio globale: le informazioni relative ad ogni singola “mente sollevata” vengono raccolte e trasformate in una vera e propria mappa dinamica e interattiva, la Mind Uplift Map. Questo strumento è in grado di quantificare l’impatto positivo che lo sport ha all’interno delle singole città e in ogni nazione, dando infine una panoramica generale di tutto il mondo. Attraverso questo studio, ASICS permette di approfondire il legame tra corpo e mente su scala globale, confermando la propria filosofia sulla capacità dello sport di “sollevare” le menti. ASICS ha invitato quindi il mondo intero a far parte della prima ricerca live globale sul potere dello sport, esortando le persone a diventare protagoniste di uno studio sul beneficio che lo sport ha non solo sulla loro psiche ma anche sulle loro città e nazioni, utilizzando il Mind Uplifter™. ASICS ha avviato la ricerca in occasione del Global Running Day 2021.
IL MIND UPLIFTER™
Attraverso una tecnologia di scannerizzazione facciale e con i dati forniti dagli utenti stessi, le persone possono comprendere l’impatto dello sport sulle proprie menti grazie a dieci metriche emotive e cognitive che permettono di osservare come gli sport siano in grado di condizionare ciò che sentiamo e pensiamo. Utilizzare il Mind Uplifter™ significa fotografare il proprio volto prima e dopo l’attività sportiva e condividere i risultati ottenuti suoi propri social, utilizzando l’hashtag #UpliftingMinds. Per ogni Mind Uplift condiviso con #UpliftingMinds, ASICS raccoglie fondi
34
per l’associazione benefica Mind, aiutando così tutte le persone che hanno bisogno di un supporto per la propria salute mentale. ASICS ha in programma di sostenere una serie di eventi legati alla campagna Uplifting Minds durante il corso dell’anno, così da incoraggiare un’ampia partecipazione e dimostrare il potere dello sport sulla mente. Il primo di questi eventi è stato la 10 km di Londra, il 25 luglio 2021. “Mentre affrontiamo un mondo molto cambiato sulla scia della pandemia – ha dichiarato Yasuhito Hirota, Presidente e Amministratore Delegato di ASICS – il potere edificante dello sport è rimasto una costante. Ecco perché la nostra grande ambizione è quella di permettere a quante più persone possibili di sperimentare i benefici che il movimento ha sul corpo e sulla mente. Chiunque nel corso dell’anno parteciperà a uno dei tanti tra i nostri eventi e attività, contribuirà a questa importantissima ricerca, fondamentale per comprendere ulteriormente l’effetto che lo sport ha sulla mente. In questo modo continueremo a trovare nuovi modi per garantire a tutti benefici per il prossimo anno e per il futuro”. A supporto di tutti coloro che prenderanno parte agli eventi, ASICS ha lanciato inoltre la sua nuova linea “Celebration of Sport”, disponibile negli store e online, una collezione cross-category di calzature e abbigliamento che celebra il potere dello sport di sollevare il mondo.
LA WORLD UPLIFT MAP
Dal primo luglio, è attiva la World Uplift Map di ASICS, la mappa interattiva che mostra l’impatto dello sport sulla mente delle persone in tutto il mondo. La World Uplift Map fornisce un
settembre\ ottobre 2021 quadro di come le singole “menti sollevate”, catturate attraverso il Mind Uplifter™, contribuiscono a misurare l’umore collettivo di una città, di una regione e del mondo intero. Interattiva e facilmente personalizzabile, la World Uplift Map può essere filtrata considerando diverse caratteristiche, sport ed eventi. Gli utenti possono localizzare la mappa per vedere il punteggio uplift della propria città e impostarla sulla mappa per registrare tutte le attività di Mind Uplifts durante l’anno.
I RISULTATI
I risultati iniziali dello studio live mostrano che il basket (+27% aumento complessivo nella sfera emotiva) sta attualmente generando il più alto grado di “uplift” di qualsiasi altro sport, con le lezioni di fitness (16% aumento complessivo nella sfera emotiva) e lo sport più popolare fino ad oggi, la corsa (10% aumento complessivo nella sfera emotiva) che risulta anche tra gli sport più performanti. In generale, emerge in modo chiaro quanto lo sport incida significativamente sulla sfera emotiva. I partecipanti provenienti da tutto il mondo fino ad oggi si sono sentiti più energici, più sicuri e più tranquilli, dimostrando, ancora una volta, l’importanza dello sport per il benessere psichico.
COME FUNZIONA
Per essere coinvolti e monitorare quanto lo sport abbia un impatto sulla propria mente, ma anche per vedere i risultati globali in tempo reale basta seguire questi passaggi: 1. ACCEDERE a minduplifter.asics.com per catturare il proprio Mind Uplift 2. SCANNERIZZARE il proprio viso e leggere il proprio stato emotivo 3. RISPONDERE alle domande per misurare la propria funzione cerebrale 4. COMPLETARE almeno 20 minuti di esercizio fisico per “sollevare” la propria mente 5. RIPETERE i passaggi due e tre 6. OTTENERE i risultati di Mind Uplift 7. CONDIVIDERLI sui propri canali social con l’hashtag #UpliftingMinds 8. OSSERVARE come i propri risultati contribuiscono alla World Uplift Map
ASICS Il nome dell’azienda giapponese nasce dall’acronimo del detto latino “Anima Sana In Corpore Sano”, che tuttora rappresenta le basi sulle quali si fondano i principi del brand. L’azienda è stata fondata da Kihachiro Onitsuka più di 60 anni fa ed è oggi designer e produttore leader di scarpe da corsa, nonché di altre calzature, abbigliamento e accessori sportivi. Per info: minduplifter.asics.com 35
A cura di Giorgio Nadali
L’ACBC DELLA SOSTENIBILITÀ
/Fashion 36
ACBC (Anything Can Be Changed), start-up innovativa Made in Italy specializzata nelle progettazione e produzione di prodotti sostenibili e DHL Express, leader mondiale nei servizi di logistica e specializzata in spedizioni internazionali, iniziano oggi un percorso di collaborazione p e r r a g g i u n ge r e i m p o r t a n t i obiettivi green. DHL Express si occuperà delle attività logistiche di consegna dell’azienda fondata da Gio Giacobbe e Edoardo Iannuzzi, contribuendo a solidificare quella rete di valori e le vision aziendali che caratterizzano entrambe le realtà, con l’obiettivo comune di rispettare il pianeta e allo stesso tempo offrire ai clienti un servizio premium e dedicato. Da sempre attento nei confronti dell’ambiente, DHL da 2008 si impegna per ridurre a zero tutte le emissioni di CO2 legate ai trasporti entro il 2050. ACBC ha scelto l’azienda di trasporti tedesca come partner logistico Edoardo Iannuzzi, ACBC g r a zi e a n c h e a l p rogr a m m a GoGreen, pensato proprio per ridurre l’impatto delle attività di trasporto acquisto più consapevoli grazie alla gamma e a contribuire alla tutela dell’ecosistema. di prodotti proposti al consumatore Come dichiara infatti Gio Giacobbe, interamente realizzati in eco-pelle e in CEO di ACBC: “Abbiamo trovato in DHL materie prime naturali come scarti di un partner pronto a soddisfare le nostre mela, uva e alga e in derivati da bottiglie richieste e ad appoggiare la nostra visione di plastica. Acronimo di Anything Can green del business. Le consegne GoGreen Be Changed, è un’azienda italiana leader sono perfettamente in linea con la nostra nella progettazione e nella produzione di vision e sono molto apprezzate anche dai prodotti sostenibili. Il modello di business consumatori”. L’approccio innovativo e del marchio è orientato sia al mercato B2B green di ACBC si rispecchia in un sistema che al mondo B2C, rivolgendosi a tutti i di spedizione all’avanguardia e sostenibile: brand in ambito Fashion e Sportswear GoGreen tutela l’ambiente attraverso la che vogliono avviare un percorso di compensazione delle emissioni di anidride produzione consapevole con la creazione carbonica (CO2) e di altri gas serra prodotti di capsule collection dedicate, ma anche, dalle attività di trasporto supportando attraverso una propria collezione di progetti riconosciuti e certificati che prodotti, al consumatore finale che contribuiscono a migliorare realmente desidera avere un’alternativa sostenibile ai le condizioni ambientali e quelle delle propri acquisti. Per questo motivo, ACBC popolazioni locali. porta avanti uno studio continuo sui materiali, focalizzandosi sul rispetto dei ACBC, fin dalla sua nascita nel novembre criteri di sostenibilità, senza dimenticare 2017, promuove abitudini di consumo e lo stile e la performance della calzatura.
settembre\ ottobre 2021
INTERVISTA A GIO GIACOBBE, CEO DI ACBC Cos’è la sostenibilità per Lei? “È un movimento ormai da tempo consolidato e che sta dando i suoi frutti. Infatti, sempre più spesso questa tematica si posiziona al centro di ogni strategia e progetto d'impresa. Non si tratta di un'azione di marketing, bensì di una presa di posizione chiara e decisa da considerare a 360°.” In cosa fa la differenza ACBC? “Sin dal primo giorno il binario pilota del progetto ACBC è stato la SOSTENIBILITÀ nella sua totalità: dall’approccio sul prodotto alla ricerca dei materiali, dalla supply chain certificata alla realizzazione di processi che fossero il più rispettosi possibile dell'ambiente in cui viviamo e delle persone che ne fanno parte.” Ci parli dell’approccio innovativo e green di ACBC. “ACBC è unico nel suo genere perché pensa all'intero ciclo di vita della scarpa rispettando tre punti fondamentali: ANIMAL FREE, RICICLATI e BIO BASED, sempre nel rispetto di una supply chain certificata. Inoltre, abbiamo creato un programma legato alla circolarità del prodotto, per il quale, al termine del ciclo vitale della sneaker, ogni cliente può riportarci le calzature ACBC e, in collaborazione con una Start-Up italiana, le ricicleremo per creare pavimenti antiurto per i parchi giochi dei bambini.” Cos’è il programma GoGreen di DHL? “L'e-commerce è fondamentale per noi, non solo dal punto di vista di business, ma soprattutto per la raccolta di feedback: commenti, consigli e critiche dei nostri consumatori. Nello sviluppo di ogni e-commerce il concetto di last mile è sempre un punto critico. Spesso non c'è un output concreto, quindi la conseguenza è l'insoddisfazione del cliente. Per questo motivo, abbiamo deciso di affidarci a DHL e più nello specifico al programma di spedizioni GO GREEN: DHL calcola quanta CO2 viene emessa durante la consegna di ogni scarpa ACBC e rilascia un certificato qualora venga quantificata questa emissione. Alla fine dell'anno DHL compenserà piantando tanti alberi quanta CO2 è stata emessa dalle spedizioni.” ACBC (Anything Can Be Changed). Secondo Lei cosa deve essere ancora cambiato? “La mentalità delle persone. Bisogna avere l'accortezza di chiedersi sempre che cosa stiamo comprando, la sua derivazione e di cosa è fatto. Noi non vogliamo imporre la nostra visione di sostenibilità, ma siamo convinti che sia possibile fare azienda in maniera etica e consapevole.”
Giò Giacobbe, ACBC
Ci riveli un vostro problema che deve essere ancora risolto. “Come dicevo prima, deve cambiare qualcosa nella testa dei consumatori. Ogni professionista nel proprio settore ha il dovere di proporre prodotti sostenibili – senza rinunciare a una ricerca di stile e design unici – così da sensibilizzare anche i clienti meno attenti riguardo la salvaguardia del nostro pianeta.” Quali sono le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile? “1) Circolarità , 2) Prodotti a basso impatto ambientale, 3) Supply chain sostenibile e certificata” Cosa vuol dire impresa sostenibile? “Impresa sostenibile significa in primo luogo avere considerazione dell’importanza che ogni azione fatta deve essere rispettosa dell'ambiente che ci circonda, pur mantenendo alti livelli estetici e un giusto prezzo finale.” Ci dettagli 3 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile che Lei ritiene prioritari e perché. “Il mondo deve essere tutelato, noi siamo ospiti come tutti gli altri esseri viventi. Per questo per me hanno importanza assoluta i seguenti tre Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: lotta contro il cambiamento climatico (SDG13), la vita sott’acqua (14), la vita sulla terra (15).”
37
/Food
DELI’VRAC SVIZZERA Una start-up basata su un progetto di ecommerce food sostenibile e attento alla coerenza di tutti i dettagli, dai prodotti al packaging fino al data center Rubrica a cura di Fabrizio Valente, fondatore e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)
Deli’Vrac è l’evoluzione di un progetto nato da cinque studenti e sviluppato da due giovani molto motivati a migliorare i modelli di vita e di consumo in modo sostenibile. L’obiettivo è semplice e chiaro: sviluppare un’offerta di food online naturale e di piccole aziende locali, per lo più certificate bio, con un modello a basso impatto sull’ambiente. L’assortimento include varie categorie alimentari (con l’esclusione dei freschi), prodotti cura casa, cura persona e prodotti per il leisure di 36 piccoli fornitori. Sustainable Experience Il nome Deli’Vrac sta per ‘prodotti di qualità sfusi’ e il focus principale è la riduzione del packaging: se il cliente è d’accordo poiché possiede già dei contenitori a casa, molti prodotti vengono consegnati in sacchetti di tessuto. I vuoti in vetro (barattoli e bottiglie) sono a rendere con cauzione: si tratta di un meccanismo fidelizzante che spinge i clienti ad effettuare nuovi ordini, dal momento che la cauzione viene restituita al momento dell’ordine successivo. Per ottimizzare la logistica e ridurre l’impatto del trasporto, gli ordini della settimana fino alla domenica sera vengono consegnati la settimana successiva fra il martedì e il venerdì.
38
INFO CHIAVE ECOMMERCE FOOD SOSTENIBILE 2019: LANCIO 36 FORNITORI LOCALI CERTIFICATI BIO
settembre\ ottobre 2021 Deli’Vrac, in sostanza, replica un modello già diffuso nei negozi fisici nel mondo dell’ecommerce, dove era poco presente, lanciandosi con lo slogan "L’imballaggio in meno, la consegna in più". Nel 2020 l’attività ha potuto trarre vantaggio dalla crescita delle vendite online dovute alla pandemia. La coerenza del progetto è sviluppata a 360°: il conto è stato aperto presso una Banca Etica Svizzera e la piattaforma e co m m e r ce u s at a p e r l ’h o s t i n g è Infomaniak, un data server certificato che è il più sostenibile di tutta la Svizzera, non necessitando di raffreddamento e usando solo energie rinnovabili (ed è noto quanta energia usino i dataserver). Al momento il servizio è disponibile con consegne solo nella parte francese della Svizzera, ma l’obiettivo dell’azienda è quello di estenderlo a tutto il territorio nazionale. Commento finale Kiki Lab Un progetto interessante, coraggioso e attento alla sostenibilità, che gode di una clientela potenziale sufficientemente ampia in Svizzera. La grande coerenza su tutti i dettagli e la selezione accurata di piccoli produttori locali sono i punti di forza di Deli’Vrac. Sfida: riuscire ad ampliare il raggio delle consegne ed estendere l’assortimento anche ai prodotti freschi.
Autore: Fabrizio Valente, fondatore e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica) Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16 di Kiki Lab – Ebeltoft Group Area chiave: Sustainable Experience
INNOVA RETAIL AWARD & KI-BEST 2021 Evento Phygital Milano + Live streaming 23 Novembre 2021 ore 10:00 - 16:00
Introduzione e moderazione - Armando Garosci, Direttore Largo Consumo Sfide e opportunità nel Nuovo Mondo. Casi e chiavi di successo nel Retail - Fabrizio Valente, Founder e Amm. Kiki Lab (Gruppo Promotica) La sostenibilità nel loyalty - Diego Toscani, CEO Promotica Key Note Speaker - Michele Grazioli, CEO & founder Vedrai Michele è stato incluso da Forbes fra i più autorevoli 100 leader italiani under 30. - Michael Skou, HR Dir. Rema 1000 Rema 1000 è un discount che si è guadagnato nel 2021 il titolo di catena più sostenibile e più amata dai danesi (battendo Lego) Testimonianze partner - Damiano Donati, partner Inema e Dario Scattarelli, Chief Data Analytics Officer DS group - Luciano Roznik, Founder e CEO AllWays - Fabio Maglioni, Country Manager Splio Italia Innova Retail Award 2021 5 categorie: Retailer Food, Retailer Non Food, Retailer Servizi, Retailer Horeca, Start-Up Tech Vincitori: 3 per categoria 1 premio speciale Best Pandemic 1 vincitore assoluto I vincitori presenteranno i loro progetti durante la giornata Evento a pagamento, inviti disponibili per manager Retail, Brand e Real Estate (disponibilità limitata). Per iscrizioni: kiki@kikilab.it 030 22 16 81 Partner: AllWays, Inema, Splio
39
/Food
CARIONI, UNA STORIA DI PASSIONE PER IL LATTE LUNGA OLTRE 100 ANNI Dalla sostenibilità ambientale, alla cura degli animali, passando per la produzione dei formaggi biologici: quattro generazioni, una sola famiglia A cura della Redazione
Nel cuore del territorio agricolo lombardo, tra Trescore e Rezzato, la famiglia Carioni è l’artefice di un progetto, che va ben oltre quello agricolo-imprenditoriale. C’è un modo nuovo di fare l’agricoltore, l’allevatore e il casaro, che questa famiglia testimonia nei fatti attraverso la cura degli animali, la sostenibilità ambientale e il rispetto per le persone. La produzione biologica del foraggio per le mucche frisone e la lavorazione del latte vengono realizzati nella sede di Trescore Cremasco, con una filiera cortissima, che poche aziende possono realmente vantare. È dalla natura che partono i valori Carioni, quegli stessi che è possibile ritrovare nella bottega all’interno del Mercato Centrale di Milano. Il mini-caseificio, il mercatino biologico e il banco creativo, con proposte gustose dalla colazione al pranzo di lavoro, promettono di essere la nuova accogliente casa di chi ha un’anima green. Finalmente il buon fare agricolo sbarca a Milano.
40
Tommaso Carioni - Foto© Giorgio Salvatori
settembre\ ottobre 2021
Bio Focacce ripiene Carioni
Bio-burrata senza lattosio e con caglio vegetale
QUATTRO GENERAZIONI Le radici di questa storia affondano nei terreni di Trescore Cremasco, oltre 100 anni fa. È nel 1920 che il capostipite della famiglia Carioni, Tomaso, inizia a fare l’allevatore con 7 mucche e 4 ettari di terreno. Da allora grazie al figlio Francesco e alla terza generazione, la Carioni è diventata tra le aziende lombarde più importanti nella produzione lattierocasearia, rimanendo fortemente ancorata al suo territorio, di cui si sente responsabile e custode. Una crescita esponenziale nei numeri, che è andata di pari passo con la sostenibilità ambientale. Una realtà che tiene al rispetto del prossimo e delle future generazioni, con una filosofia all’insegna del valore della terra e di tutto ciò che la abita. Attualmente le aziende del gruppo Carioni si trovano nei comuni di Trescore Cremasco, Casaletto Vaprio, Crema, Romanengo, Pantigliate, Vignate, Pavia, fino ad arrivare a Jesi nelle Marche. A occuparsi del gruppo sono oggi i tre fratelli Carioni: Tommaso, AD e responsabile del
41
caseificio nato nel 2001, Tiziana che cura la produzione di ortaggi e Mario, che segue il comparto agricolo. È già entrata in azienda la quarta giovane generazione composta da Evelin, Francesco, Sara, e Mattia, che continua a portare avanti la tradizione di famiglia.
Mercatino biologico Carioni.
Tommaso Carioni - Foto© Giorgio Salvatori
42
L A PI Ù G R A N D E A ZI E N DA CO N ALIMENTAZIONE ROBOTIZZATA IN EUROPA: TUTTO RUOTA INTORNO AL BENESSERE DELLA MUCCA. Carioni alleva oggi 1300 mucche frisone da latte biologico, che pascolano su terreni di proprietà. Nel 2020 Carioni ha affrontato un grande cambiamento tecnologico per migliorare gli sprechi e la vita dell’animale diventando la più grande azienda con alimentazione robotizzata in Europa. La salute e la qualità di vita delle mucche è tenuta quotidianamente sotto osservazione grazie all’utilizzo di un podometro bovino, che ne registra l’attività fisica. Esso garantisce, attraverso un algoritmo, che l’animale segua una dieta bilanciata in base alle sue esigenze con materie prime coltivate nei 1000 ettari condotti direttamente da Carioni. Oltre a questi alimenti le mucche si nutrono di erba verde negli spazi circostanti le stalle, dove gli animali pascolano liberamente tutti i giorni. I prati stabili, tipici del territorio padano, sono naturalmente ricchi di betacarotene, tanto che il latte di queste mucche ha un caratteristico color paglierino, consistenza cremosa e un sapore intenso. SOS TENIB ILITÀ A MB IENTA LE ED ENERGIA PULITA COL BIOGAS Il rapporto rurale di Carioni con l’ambiente è fatto di cura e attenzione, per questo l’azienda utilizza tecniche agronomiche che non sfruttano il suolo, arricchendolo con sos t anze natur ali, seminan do s e g u e n d o u n co n ce t to d i t ip icit à territoriale e rispetto per la biodiversità. Una delle frasi più celebri dalla famiglia è che “seminiamo quello che la natura chiede”, che dimostra il grande legame tra la Terra e la Famiglia. Carioni si fa custode del territorio anche attraverso dei progetti speciali, come quello a favore
settembre\ ottobre 2021 del mantenimento della biodiversità nel mondo agricolo, rispettando la ruralità del terreno e ricreando flora e fauna come natura vuole. I reflui dell’allevamento e la biomassa provenienti dalle coltivazioni dell’azienda sono attualmente trasformati in energia elettrica e termica in due impianti a energia verde, che riforniscono circ a 90 0 0 f amiglie, contribuendo alla riduzione di anidride carbonica nell’ambiente.
con tighe lombarde (peperoni lunghi), a spicchi con olio e pepe. Ideale anche per aperitivi in compagnia. Carioni è il casello numero 1 per la produzione di questo prodotto, dove vanta l’intera copertura della filiera produttiva.
FORMAGGI BIOLOGICI AMBASCIATORI DELL A TR ADIZIONE CASEARIA LOMBARDA La linea Carioni Bio di Natura è dedicata alla produzione di formaggi biologici classici come i DOP (Denominazione di Origine Protetta) e freschissimi, frutto dei casari Carioni. Esiste inoltre una linea di prodotti senza lattosio per chi disidera un’alimentazione più leggera o avesse particolari esigenze. Bacio di Mamma Mucca Bio: è un latticino morbido e cremoso, di puro latte senza aggiunta di panna, in grado di avvolgere tutti i palati, anche i più sofisticati con il suo gusto dolce naturale. Ideale per la preparazione di dolci, finger food, ottimo anche per primi e secondi. Yogurt Bio senza zuccheri: Carioni ha sviluppato un prodotto, denso e cremoso con una sfumatura di colore, che unisce la semplicità del latte con la frutta biologica, ideando un dolce molto leggero. Taleggio Dop: formaggio molle da tavola a pasta cruda. Dal profumo caratteristico e intenso nasce nelle valli bergamasche per diffondersi in tutta la Pianura Padana, territorio al quale deve il suo ottimo abbinamento con la polenta. Salva Cremasco Dop: il termine “Salva” nasce dalla storia e tradizione lombarda, perché permetteva di salvare e conservare il latte prodotto in esubero. Il Salva viene prodotto secondo il regolamento del Consorzio a Tutela della Dop, dove sviluppa il suo aroma intenso, perfetto
Da sinistra Tommaso Carioni con lo Chef Sebastiano Rovida (il primo a destra) con i loro team
43
/Impresa
MYSTERY BOX L’emozione della sorpresa A cura di Elena Pravato
A tutti sarà sicuramente capitato di ricevere un pacco o una consegna inaspettata e provare l’ebrezza, l'eccitazione e l'impazienza di vedere di cosa si trattasse. Proprio questa piccola inspiegabile emozione è quella che ha portato migliaia di consumatori a scegliere le mystery boxes o surprise boxes. Inutile dire che negli Stati Uniti sono anni che riscuotono successo e moltiplicano rapidamente gli abbonamenti attirando anche una buona quantità di investitori. In Italia non sono ancora molte le aziende che si occupano di preparare ed inviare mystery boxes. I settori che stanno sperimentando maggiormente questo nuovo modo di acquisto sono soprattutto quello del food e della cosmesi. Ma quali sono le più divertenti e più fantasiose? In questo articoli andremo alla scoperta delle più originali anche se meno conosciute scatole a sorpresa! BOOKISH BOXES Si tratta di scatole contenenti libri e oggetti legati al mondo della letteratura come gadget relativi alle storie raccontate. Mentre in molti altri Paesi Europei, ma non solo, esistono bookish boxes su ogni argomento, dai libri gialli ai romanzi rosa sino ai tomi di avventura, in Italia siamo ancora agli inizi e i primi tentativi riguardano i temi fantasy (ad esempio la box Dreamer Whale) o la letteratura femminile. La più celebre è Hoppìpolla che prevede la possibilità di acquistare una singola box alla volta oppure scegliere l’abbonamento annuale con 6 boxes. Hoppìpolla non è una book mystery box pura, ma attraversa diversi mondi creativi dal cinema d'autore passando per il design e la musica sino all'editoria. La parola Hoppìpolla è islandese e il suo significato (letteralmente saltare nelle pozzanghere) spiega la sensazione di gioia e di scoperta nell'aprire la scatola. I particolari sono curati meticolosamente e ogni scatola contiene: un libro di editoria indipendente, una ricetta da collezionare, un prodotto illustrato, un magazine esclusivo in formato Leporello e un oggetto commissionato a designer emergenti. Se vi abbiamo incuriosito: https://hoppipolla.it/ THE FLOWERS LETTER Un’idea romantica e veramente coinvolgente è quella di The Flower letters. A metà fra le mystery boxes, anzi “letters", e il
44
romanzo epistolare. Ogni mese l'abbonato riceve due lettere proprio come se fosse uno dei personaggi o dei protagonisti fra cui nella storia avviene il carteggio. I coniugi Clark, due giovani statunitensi sono le menti creative del progetto. La splendida grafica delle missive è curata da Hannie, che è anche un’artista floreale. La prima storia che viene raccontata prende origine dall'incontro fra una giovane americana Audry Rose e un caporale dell’esercito alla vigilia del D-Day… ma non proseguiamo per non svelare altro. In Italia, invece, è partito da poco un progetto editoriale che vede il recapito tramite lettera di un racconto al mese. I racconti non sono seriali e ognuno ha la propria conclusione nella stessa missiva. Il progetto si chiama Apri e può essere anche un ottimo regalo per chi ha necessità di disintossicarsi da email, messaggi vocali, e chat. Info su: www.apri.wibesite
settembre\ ottobre 2021 MYSTERY FOOD BOX Passiamo ora dal cibo per l'anima al cibo vero e proprio con tre diverse proposte molto intriganti. La prima è Micatuca (www.micatuca.com). Nella scatola a sorpresa, chi sottoscrive l'abbonamento riceve un kit con tutto l'occorrente per cucinare un piatto tipico di un Paese ogni volta diverso. Oltre agli ingredienti troviamo due ricette originali scritte dai locali del Paese e una tovaglietta all'americana serigrafata a mano che è diventata un cult da collezionisti. Questa bella iniziativa insegna ad apprezzare i sapori di tutto il Mondo grazie anche ai consigli e ricette tramandate dalle famiglie locali. Il Paese del mese è naturalmente segreto fino all'unboxing. Nel frattempo, per chi avesse perso qualche edizione delle box già uscite, come ad esempio quella di Dubai e quella dedicata all'India, c’è la possibilità di ordinarle on line. Info su www.micatuca.com. TEATIPS Per gli amanti dei viaggi attraverso i sapori del mondo assolutamente da provare è la mistery box del tè: Teatips. La creatrice di questa box particolare seleziona ogni mese tre tipi di tè in foglia in base alla stagionalità e quindi seguendo le tempistiche della produzione di Madre Natura. Inoltre particolare attenzione è riservata ai metodi di raccolta che devono essere assolutamente etici. La box arriva in una scatola di cartoncino richiudibile e riutilizzabile, illustrata da creativi italiani. Tre tè in foglia ogni mese provenienti da tutte le parti del mondo e spiegati dettagliatamente da Elisa Moratello. Un viaggio sensoriale per gli amanti del tè e della scoperta di territori lontani anche in questo periodo di limitazioni degli spostamenti a lungo raggio. Info su: www.teatips.it LOOKIERO Lookiero è la prima box dedicata all'abbigliamento e vanta un abbondante tamtam social e un notevole numero di eccellenti testimonial vip. Dopo aver compilato il profilo sul sito circa i gusti per il vestiario, le informazioni vengono rielaborate da una personal shopper. Nella mystery box verranno recapitati direttamente a casa nostra cinque capi selezionati dalla stylist. A questo punto avremo libertà di scegliere se tenere i capi oppure restituirne solo qualcuno. Le personal shopper hanno una vasta possibilità di scelta con oltre 150 brand fra cui selezionare i capi. Mai quindi ci saranno scatole lookiero uguali! Nel caso si accetti tutta la box, si avrà uno sconto del 25%. Info su: www.lookiero.it L’emozione della scoperta è la molla che spinge all'acquisto e l'unboxing ovvero l’operazione di apertura delle scatole diventa spesso mezzo di marketing. Coloro che acquistano le boxes sono invitati a filmare i momenti dell'unboxing in modo da pubblicare il video sui social a scopo propagandistico ma anche per ottenere coupon e vantaggi. Non ci resta che ordinare e attendere il prossimo la prossima box!
45
/Impresa
EBAY LANCIA EWOMEN LAB Uno spazio di discussione e di progettualità sui temi dell’imprenditorialità femminile
A cura di Giorgio Nadali
eBay, uno dei più grandi e dinamici marketplace del mondo, lancia l’iniziativa eWomen Lab per creare uno spazio di discussione e di progettualità sui temi dell’imprenditorialità femminile e la presenza di donne in settori STEM individuando sfide, opportunità e strategie di supporto. L’iniziativa è stata lanciata ieri in un Workshop virtuale, moderato dalla giornalista Corinna De Cesare, che ha visto un confronto ricco di spunti tra Alice Acciarri, General Manager di eBay in Italia, Paola Profeta, Professoressa di Scienza delle Finanze e Direttrice di Axa Research Lab on Gender Equality Univer sit à Bocconi, Maria Valeria Pennisi, Responsabile Area Regolazione del mercato in Dintec, Chiara Brughera, Managing Director dell’Associazione SheTech, e il contributo dell’imprenditrice digitale Valeria Fili, titolare di RdC Web, azienda specializzata nella vendita di
46
ricambi e accessori per auto, online e su eBay. Le partecipanti al workshop hanno avuto la possibilità di avere un proficuo dibattito e ricevere anche il contributo di Martina Rogato, Sherpa e Portavoce di W20 a presidenza italiana, della Vicepresidente della Camera dei deputati On. Maria Edera Spadoni, dell’On. Chiara Gribaudo, componente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, e dell’On. Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega. Il Workshop è stata l’occasione per annunciare il lancio di progettualità che andranno a sostanziare l’impegno di eBay e degli attori coinvolti. Tra i progetti che verranno messi in campo, un percorso di avvicinamento sui temi dell’eCommerce per 40 imprenditrici, realizzato in partnership con Dintec, agenzia delle Camere di commercio
specializzata sui temi dell’innovazione e digitale, per aiutarle a migliorare le proprie conoscenze digitali e aprire un canale online, nonché un programma di speed-mentoring con SheTech, indirizzato al network di donne che compongono la community dell’associazione. “L’incontro e la promozione di questo gruppo di lavoro vogliono essere un primo passo verso una riflessione più ampia sulle politiche pubbliche, le scelte private e le iniziative condivise da tutti gli attori sociali, necessarie per stimolare il cammino verso la parità di genere. L’iniziativa non si ferma qui ma proseguirà con l’attuazione di progetti concreti e con ulteriori occasioni di confronto future”, afferma Alice Acciarri, General Manager di eBay in Italia. Le tematiche di genere e il ruolo del digitale saranno al centro anche del prossimo W20 Summit, che si è tenuto
settembre\ ottobre 2021 a Roma il 13-14-15 luglio 2021. A questo proposito la Sherpa e Portavoce del W20 a presidenza italiana, Martina Rogato, ha affermato: “Al summit, con oltre 100 delegate da tutto il mondo, porteremo avanti una discussione sulla parità di genere digitale e le opportunità occupazionali del mondo STEAM. Ancora oggi rimane fondamentale concentrarsi sulle infrastrutture digitali, per dare a tutti la possibilità di avere una connessione, aspetto che impatta sia sull’accesso all’educazione sia sul diritto alla salute. In secondo luogo, è importante promuovere l’alfabetizzazione digitale, che vuole concentrarsi nella diffusione di programmi STEAM per bambine e ragazze anche in aree periferiche, e che la formazione digitale non dimentichi i millennials. La formazione è fondamentale per migliorare la condizione occupazionale femminile che vede l’Italia ancora agli ultimi posti in Europa”. Il tema del lavoro e dell’imprenditorialità femminile è stato affrontato anche dalla Vicepresidente della Camera dei deputati Onorevole Maria Edera Spadoni: “Investire nell’imprenditorialità e nell’occupazione femminile è fondamentale. Al momento ci sono diversi strumenti di sostegno per la creazione e lo sviluppo di imprese a partecipazione femminile, si tratta di misure volte a garantire migliori condizioni di accesso al credito: dai mutui a tasso zero all’accesso alla Sezione speciale del Fondo di garanzia per micro e piccole imprese femminili. Per far fronte alla crisi economica generata dalla pandemia, recenti interventi legislativi hanno implementato il sostegno al credito e introdotto alcune forme di sostegno diretto, assieme ad azioni per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne. Presso il MISE è stato inoltre istituito il Comitato Impresa Donna, per formulare raccomandazioni relative allo stato della legislazione e dell'azione amministrativa in materia di imprenditorialità femminile. La strada verso la parità di genere è ancora lunga ma stiamo andando nella giusta direzione”.
l’accesso delle donne al mondo del lavoro. Il cambiamento deve pervadere il settore privato, ma è soprattutto il settore pubblico che deve dare l’esempio: valorizzare la meritocrazia e l’obiettivo della parità di genere nel processo decisionale è fondamentale nel cammino verso una società più equa.” Sulle sfide e gli ostacoli che le donne si trovano ad affrontare ha offerto il suo punto di vista la Prof.ssa Paola Profeta, Direttrice del Master Politics e Policy Analisys e Direttrice di AXA Research Lab on Gender Equality: “La pandemia di COVID19 rappresenta una grande sfida per la parità di genere: il rischio di she-cession ci pone di fronte all’urgenza di rendere prioritarie le misure per sostenere l’occupazione femminile. Gli studi mostrano l’esistenza di significativi effetti di genere della pandemia. Siamo di fronte anche a grandi opportunità legate all’accelerazione di nuove forme di organizzazione del lavoro e della tecnologia”.
Secondo l’Onorevole Chiara Gribaudo, componente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati: “Finalmente vediamo un progresso concreto nella discussione sull’empowerment femminile. Il Piano di Ripresa e Resilienza e le discussioni parlamentari sul tema ne sono l’esempio, a partire dall'avanzamento della legge sulla parità salariale, così come l’ampio supporto di cui godono. È però in questo contesto che auspichiamo un cambio di paradigma e lavoriamo per l’adozione di politiche di condivisione e non più di conciliazione, verso un rinnovamento della società in senso più ampio. Sosteniamo con forza che non è sufficiente creare condizioni per la ripartenza, ma è necessario lavorare verso una ripartenza eguale. Non potrà quindi esserci ripartenza senza uguaglianza di genere.”
In merito al tema del digitale e dell’imprenditoria femminile Maria Valeria Pennisi, Responsabile Area Regolazione del Mercato di Dintec afferma: “Solo il 10% delle imprese femminili si è dotata di competenze 4.0, a fronte del 18% delle altre imprese. Partecipare come Sistema Camerale allo sviluppo di iniziative, come quella realizzata da eBay con eWomen Lab, che contribuiscono ad aumentare le skill digitali delle imprenditrici italiane, è un’azione molto importante non solo per colmare questo divario competitivo ma anche per conseguire l'equilibrio di genere in coerenza con la politica dell’Unione in materia di pari opportunità e di emancipazione femminile”.
L’Onorevole Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega ha affermato: “La discussione sul tema dell’empowerment e della condizione femminile non trova divisioni politiche, siamo d’accordo sugli obiettivi e lavoriamo insieme per raggiungerli. È necessario ancora lavorare sulle strategie però, che devono basarsi sulla premialità affinché venga garantito efficacemente
Chiara Brughera, Managing Director di SheTech ha dichiarato "Siamo felici di collaborare con eBay per supportare la nostra community di donne nel settore digital e tech tramite un progetto di speed-mentoring con esperti del mondo e-commerce, legal e marketing. Crediamo sarà un'opportunità di crescita e formazione per tutte le partecipanti".
47
/Impresa
EFFETTI PSICOLOGICI LEGATI AL COVID-19 Rubrica a cura di Manuela Reggente, psicologa e psicoterapeuta
Nel mese di marzo 2020, ci siamo trovati ad affrontare una situazione nuova e del tutto inattesa: la pandemia legata al coronavirus. Mentre, in un primo momento, il focus di interesse riguardava, giustamente, l’aspetto medico, col passare dei mesi ci si è resi conto che non si poteva più ignorare l’aspetto psicologico. Già durante i mesi primaverili del 2020, gli psicologi interpellati, hanno iniziato a parlare di “fatica pandemica”: con questo termine si intende un logoramento psichico, dovuto ad un periodo di stress prolungato. La fatica pandemica può evidenziare disturbi legati all’ansia, alla depressione o ad una forma di dissociazione dalla realtà. Le persone che hanno sofferto di questo ultimo disturbo, tendevano a pensare che il pericolo non sarebbe mai finito e quindi, non riuscendo a sopportare il peso di questo convincimento, ne hanno preso le distanze negando il problema e/o mettendo in atto comportamenti imprudenti (nessun distanziamento, lavaggio frequente delle mani e utilizzo della mascherina). In questi casi, il compito dello psicologo è stato quello di aiutare le persone ad affrontare la realtà della situazione, imparando a gestire anche emozioni negative legate al Covid. L’ansia e la depressione, invece, si sono avvertititi per le più svariate ragioni: paura del contagio, malattia o morte di un conoscente/amico/parente, smart working. Ed è proprio su questo ultimo punto che mi vorrei soffermare perché il “lavorare da remoto” ha avuto conseguenze psicologiche che, inizialmente, non erano emerse.
48
settembre\ ottobre 2021 Mentre in un primo momento, infatti, lavorare da casa era stato preso, dalla maggior parte delle persone come un sollievo, col passare del tempo ha prodotto anche effetti negativi: alcune persone hanno iniziato a lamentare segnali di sofferenza psicologica, legata al susseguirsi di giornate sempre uguali. Molte persone tendevano a mangiare/bere alcolici con più frequenza, a non vestirsi/truccarsi, a lavorare senza orari e senza pause. È, invece, importante costruirsi una routine giornaliera, scandita con orari precisi, in modo da avere una parvenza di “normalità” anche lavorando da casa. È quindi importante mettere una sveglia, lavarsi, vestirsi (come se si dovesse uscire da casa), spegnere il pc durante le pause, i pranzi e le cene e chiudere il lavoro allo stesso orario di quando si andava in ufficio. Anche la socialità, col passare del tempo, ha incominciato a pesare sull’umore delle persone. Mentre all’inizio i “famosi aperitivi virtuali” erano stati presi come una piacevole novità, col passare del tempo, la mancanza di rapporti reali aveva contribuito ad aumentare sintomi ansiosi e depressivi. Tutto questo è ciò che gli esperti avevano evidenziato durante la prima ondata. Nuovi disturbi di carattere psicologico, invece, sono emersi durante la seconda ondata, nei mesi estivi del 2020. Alcune persone hanno iniziato a manifestare una sensazione di vuoto interiore e di mancanza di prospettive future, nota con il termine di “languishing”: con il passare del tempo, infatti, le persone tendono a non fare più programmi a lungo termine, rimanendo in una situazione sospesa.
Un altro aspetto psicologico emerso durante la seconda ondata, è denominato “parental burn-out”: la fatica espressa da molti genitori, durante il periodo scolastico in DAD, di stare a contatto con i propri figli tutto il giorno. Questo sentimento di stanchezza, rabbia, frustrazione ha portato molti adulti a sentirsi in colpa nei confronti dei propri ragazzi. Compito dello psicologo, in questi casi, è quello di aiutare questi genitori a comprendere che sono sentimenti del tutto normali ed aiutarli ad affrontarli e gestirli nel modo migliore. Altri due aspetti rilevanti sono emersi, in questo ultimo periodo, dal punto di vista psicologico: “l’effetto grotta” e la paura del vaccino contro il Covid. Per effetto grotta si intende la paura delle presone ad uscire di casa e riprendere una vita sociale. Mentre durante la prima ondata, essere chiusi in casa, ha portato alcune persone a soffrire di ansia e depressione, adesso i sentimenti negativi si sono invertiti: la casa rappresenta un posto sicuro, dove non ti può succedere niente, mentre il mondo esterno è pieno di pericoli (tutti legati alla paura del contagio): paura di tornare in ufficio, di andare al ristorante, prendere i mezzi, rivedere gli amici… La paura del vaccino, invece, è un tema complesso di cui si sta discutendo molto, in questo periodo. Avere paura è un sentimento diverso dall’essere un “no vax” che non crede nella medicina e formula ipotesi prive di fondamento scientifico. Per le persone che hanno paura, sarebbe auspicabile poter dare loro un supporto psicologico che li aiuti a comprendere, elaborare e superare la paura.
49
/Cultura
CAPITANI CORAGGIOSI Lectio magistralis di Paolo Crepet tra Basaglia, Ungaretti, Montessori, Don Milani, Renzo Piano e col sudore di Picasso. A cura di Carla Cavicchini
“La solitudine dell’alta tecnologia è quella che porta i ragazzi – nonché famiglie intere – a stare ore ed ore sui social, sul loro smartphone, verso un processo avanzatissimo ridotto però ad una sorta di polpetta avvelenata per questa Bella gioventù che si sta distruggendo.” Non si risparmia lo psicologo, psichiatra e scrittore Paolo Crepet, invitato ad un convegno sui nuovi media. Egli osserva, con alte punte ironiche, che prima c’era e andava di moda l’LSD – chiaramente senza giustificarla – mentre adesso... va Zuckerberg! Insieme a tanta, tanta ignoranza, visto che oggi non si legge più e non si parla più bene, nonostante vi sia CEPU. Già le Grandi Scuole di CEPU! È una ironia che cade come pioggia battente quella del professor Crepet, osservando che a tutto ciò non sono immuni nemmeno i politici visto che con i congiuntivi ci giocano parecchio. “In compenso ci aiutano le dieci citazioni scaricate da Internet che poco o niente hanno con la cultura, capaci tuttavia di comunicare alla grande, con il risultato di un vuoto totale da Deserto dei Tartari! D’altronde, le direttive scolastiche sono quelle di presentare libri con meno pagine mentre invece, come affermava Ungaretti, il pensiero ha grinze, pieghe, ed è pieno di complessità. Anche Don Milani soleva notare che la cultura libera! Apre la mente senza essere ricattabile e, non a caso, la mafia
50
opera proprio sull’ignoranza. Un sogno? Un mio sogno? Un bel campo coi bimbi che si esprimono allegramente col pongo! Già col pongo e tanti pennelli, alla faccia di internet! L’adolescenza è una fase delicata di grande inquietudine, dove c’è bisogno di aiuto, ma... che cappero! Che aiuto diamo se le fashion blogger, quelle di grido, con i loro contenuti guadagnano più di Marchionne in un anno? E allora permettetemi di citare anche Umberto
Eco quando osservava che i social sono come 4 amici al bar! Quindi riflettete giovani, riflettete sulle vostre mille e passa amicizie su facebook. Ma un’amicizia vera, ce l’avete? Pensateci e ripensateci ancora, in quest’era dell’assurdo, ipertecnologica, capace di prendere i ragazzi e incollarli a casa!” Il ghiaccio è rotto. Le parole pesanti come macigni nel bell’accento veneto
settembre\ ottobre 2021 del professor Crepet hanno scosso le coscienze, allontanando tablet e cellulari dalle mani. Ma Crepet non è contento ed incalza, incalza ancora affermando che il latino scolastico non gli piaceva molto. “Lo imparicchiai per poi scordarmelo, come però è vero che molti insegnanti – solo quelli buoni ti cambiano la vita – insegnano Leopardi come la lettura degli scontrini della Coop. E pensare che la scuola è vitale, da lì vengono le risorse umane, economiche e creative. Nel mondo, cari miei, c’è Maradona ma anche altro, pertanto mettete in conto pure un fidanzatino estivo che aiuti ad imparare la lingua straniera! Ricordatevi che imparare a memoria, con senso e non a pappagallo, unita ad una buona dose di affetto, è determinante. Il cervello è come un muscolo da tenere continuamente allenato. Ecco perché vi sprono a migliorarvi, sempre, ed ancora sempre. I migliori in ogni campo vanno emulati, persino il cuoco che cuoce la bistecca! Prendete spunto dalla Montessori, dal suo essere pulsante, dalla sua innata passione che poneva ovunque. Passione che non ha un prezzo, che non costa niente in quanto gratuita e vitale! Non è a Km zero, bensì… diciamo a Oslo, ma va bene così, anzi, meglio! Sapete, anche Basaglia – da me conosciuto molto bene – condivideva entusiasmi nonché progetti da sviluppare con quella forza, quell'energia che lo faceva alzare all’alba! Lui per me è stato vitale, vero e proprio incontro fondamentale. Perché scrivo? Per necessità, perché l’incontro col professor Basaglia mi ha aperto un mondo, di conseguenza in un libro si deve annusare l’inquietudine, quella vena capace di rapirti! E poi bisogna sprovincializzarsi gente! Donne e buoi dei paesi tuoi non vale più nemmeno per le vacche!” Sorride il folto pubblico davanti a Crepet, annuendo, mentre lui prosegue con cipiglio fiero ricordandosi, piccolissimo, in braccio alla nonna dal seno felliniano ed odore di borotalco. “Quella era la mia affettività! E diciamolo ai costruttori delle App virtuali che ti fanno vedere il modo. Eh, cari miei, siamo diventati come le oche di Strasburgo, ciccione e dementi! Nella prima metà degli anni ‘80 era tutto un fiorire, un parlare di IBM,
Apple, Steve Jobs con le sue faccine amate da tutti. In una pasticceria mi è capitato di vedere piccolini che a fatica camminavano, eppure smanettavano benissimo sugli Ipad! Per non parlare di WhatsApp, che se non rispondi nel giro di qualche secondo… sei out! Ma signori miei, questo non è vendere computer, bensì identità: noi siamo italiani, non dune del deserto americano! Abbiamo Raffaello, Olivetti, la creatività di Leonardo. Ricordiamoci che 80 anni fa, qui, a Firenze, al bar delle Giubbe Rosse, ruotavano persone, artisti di altissimo livello che sapevano creare. E come creavano! Non a caso le persone geniali parlano semplice; sapete cosa mi disse un vincitore della Coppa America? Tutto quello che è comodo è stupido, il difficile è intelligente! Pertanto coraggio nell’andare avanti, ponete pure dubbi se si presentano, ma fortificatevi, anche andando controcorrente con le idee ben chiare. Sapete perché stimo Renzo Piano? Perché da piccolo saliva su guardando l’infinito. La libertà si ottiene con le idee, pensieri, senza tanti preti, palloni e senza eserciti. Ricapitolando: non fate i comodi, non siate stupidi, applicatevi al difficile poiché è così che si prende il meglio dell’intelligenza! Picasso asseriva che: il 90% del mio talento è il mio sudore! E quindi ben vengano le domande e le risposte, parlare è fondamentale, solamente così diventi un artista!” È il momento dei saluti, non prima però di incoraggiare e tempestare curiosamente di domande i ragazzi dell’Istituto Alberghiero che hanno preparato un ottimo pranzetto. Paolo Crepet è un professore che non si smentisce; precedentemente aveva raccontato d’amare molto conversare con i tassisti, confrontandosi con loro. E che giudica le persone dagli occhi come si fa al mercato del pesce. Nel frattempo, tra un prosecco ed una tartina, lo scambio è benevolo, con molti sorrisi e qualche timidezza tramutata improvvisamente in spigliatezza. Il finale francescano “andate con gioia” arriva dritto dritto al cuore, carico di ricchezza ed energia interiore come parole che muovono le montagne!
sua figlia sarà orgogliosa di avere un padre simile. “Francamente è bene che faccia le cose sue non occupandosi molto di quello che faccio io. Sono una figura troppo presente, troppo pesante, lei ha bisogno della sua leggerezza, delle sue cazzate, senza essere la figlia di qualcuno, bensì se stessa! Poi, se da me avrà imparato qualcosa, lo dirà lei stessa tra 20, 30 anni. Io sono napoleonico, all’antica: il padre deve dare l’esempio più che valori: l’esempio di ciò in cui che crede e quello che fa. Ognuno se ne prende la propria responsabilità. Non credo ci debba essere come dicono a Napoli “una imparata di coscienza”… è basilare dare l’esempio in maniera coerente e basta! Se poi il genitore cambia idea ogni settimana vuol dire che quello non sarà un buon padre bensì un ectoplasma!” Ha risposto in maniera estremamente diretta, ho avvertito molta forza nelle sue parole. “Essere genitori è una scelta ben consapevole, si tratta di dare senza soffocare. Non essere quelli che preferiscono il viaggio corto del figlio a quello lungo. E ancora: mangerà? Personalmente davanti agli istituti scolastici ho visto cose incredibili con quelle mammecatering che portavano, lì davanti, lasagne calde! Per non parlare poi della preparazione dello zainetto… ma stiamo scherzando? Una perfidia vera e propria! Senz’altro preparata per non far scordare niente di niente, tantomeno il vocabolario! Dalla bicicletta bisogna cadere, rialzarsi col cerotto e ripartire. Così si fa, altrimenti…” ...altrimenti non diventeremo mai “Capitani coraggiosi”.
Ci viene spontaneo fargli osservare che
51
/Cultura
QUELL’OSCURO OGGETTO DI DESIDERIO La spirale: espansione di anime e intenti. A cura di Carla Cavicchini
Fu proprio “La donna che solleva il mondo”, rimarcando l’importante ruolo nella società che ricopre, a permettere di invitare l’artista Giusy D’Arrigo nella “Grande Mela”, a New York, in occasione dell’evento annuale italo-americano promosso dalla Camera di Commercio newyorkese Business and culture – premio prettamente volto al femminile – proteso alla cultura e al sociale nel mondo. Francesca Verga, Presidente del “Women’s Forum” nonché promotrice di eventi nell’ambito di scambi culturali quale ponte ideale tra Italia e Stati Uniti, colpita dalla forza catalizzatrice della D’Arrigo, la scelse come artista donna, perché potesse realizzare un’opera d’Arte in bronzo da donare durante la suddetta cerimonia a Letizia Moratti, premiata per il forte senso civico e collettivo che da sempre la contraddistingue (in precedenza l’onore della premiazione era andato al Governatore di New York Andrew Mark Cuomo) Siamo a colloquio con Giusy D’Arrigo che, dolce seppur determinata e sicura di sé, ci racconta: “Ricordo con gran piacere l’evento americano per me molto importante, in quanto, la Chamber of Commerce di New York programmò per l’anno successivo la mia mostra intitolata “Spiral-Life” da cui ne derivò anche un catalogo edito dalla Curcio, che si occupò di stampare e distribuire le copie in varie librerie d’Italia e ne curò la presentazione in location di prestigio come: la Camera dei Deputati a
52
Roma, all’Accademia di Brera, quest’ultimo evento coadiuvato dal Prof. Marco Eugenio di Giandomenico, così come alla Libreria Salvemini di Firenze, evento seguito dalla Dott.ssa Lucia Celli. Una collezione di “quadri-scultura” riguardanti appunto il simbolo della spirale, elemento misterioso di gran fascino, che ha catturato il mio interesse, ispirandomi nella realizzazione di un centinaio di opere e
Giusy D’Arrigo
diventando una forma ricorrente nelle mie produzioni artistiche, non a caso la spirale è presente sia nel DNA dell’essere umano, così come in natura, in mille incantevoli forme vegetali e animali, oltre al significato intrinseco che contiene in sé, diventando metaforicamente fase ascendente o discendente nella vita di ognuno di noi, come scelta personale nel nostro percorso terreno.
settembre\ ottobre 2021 Alcune di queste opere si trovano attualmente esposte in modo permanente presso la clinica oncologica La Torre di Torino, in un contesto medico-scientifico, che ne ha accolto l’essenza, e, prima ancora, un’opera importante fu esposta alla Biennale di Venezia quale omaggio ad Elisabeth Taylor, evento organizzato ancora da Marco Eugenio Di Giandomenico, docente di Economia della cultura, nonché noto manager culturale esperto della sostenibilità delle arti, con il quale ho avuto il piacere di interagire in parecchi eventi.” Gli studi della D’Arrigo, volti anche alla psiche umana nel campo artistico, hanno portato le sue opere in numerose collezioni private, tra cui la prestigiosa collezione di Alan Taylor. Sono state, inoltre, oggetto di studio da parte di un pool di neurologici capitanati da Fabrizio Vinci, fautore della “neuroestetica”, la cui filosofia si basa sul pensiero che si fa colore e il colore che a sua volta diventa pensiero. Ci vuole parlare di altre sue collezioni artistiche realizzate durante la sua carriera, oltre alle spirali? “Certamente! Negli anni ho toccato vari temi, anche se all’inizio della mia carriera artistica mi sono soffermata per parecchi anni su un genere di pittura figurativa che mi ha permesso di lavorare a pieno ritmo con gallerie che richiedevano questo genere di Arte. È stata la morte di mio fratello Angelo D’Arrigo, avvenuta quindici anni fa a rivoluzionare decisamente il mio modo di concepire l’Arte. Iniziai col dedicargli un’intera collezione, dopo un lungo periodo di lutto e stress emotivo, che intitolai Metamorfosi di un Angelo e che mi ha vista attraversare momenti davvero bui, dato che fossi molto legata a lui come importante figura di riferimento, tuttavia, facendo tesoro dei suoi insegnamenti e ricordando quanto mi esortasse a non arrendermi mai quand’era in vita, mi ritrovai a reagire con forza, coraggio e determinazione, gli stessi sentimenti che mi aveva da sempre trasmesso di fronte alle difficoltà, e che io, proprio in quel periodo misi in pratica, traducendoli in forza pittorica e determinazione.
53
Chi era Angelo D’Arrigo? “Angelo D’Arrigo, è stato un pluricampione mondiale di volo chiamato anche Uomo Aquila. Era un pilota e istruttore di volo, stimatissimo ricercatore e scienziato. Fece molti studi, in Italia con Danilo Mainardi, sul metodo dell’etologo Konrad Lorenz: seguendo l’imprinting sugli uccelli che quando nascono riconoscono come padre la prima persona che vedono, si fece seguire da loro proprio in volo. Attraverso tale affascinante ricerca, riuscì a far trasvolare, nonché a salvare, un gruppo di Gru siberiane in estinzione, su indicazione del governo russo. Le Gru migrarono, così, dalla Siberia al Mar Caspio effettuando 6000 kilometri di volo libero e scongiurando il rischio d’estinzione. Quello che racconta è interessantissimo. “Assolutamente, sono molto orgogliosa di lui. Si parlò tanto delle sue straordinarie imprese sportive, ma anche scientifiche, in varie trasmissioni televisive, compreso Super Quark, condotto da Piero Angela, in quanto primo ed unico uomo ad aver sorvolato l’Everest in deltaplano, oltre a tanti altri progetti legati al volo. Inoltre era famoso per i suoi studi sugli uccelli, anche se la sua attenzione negli ultimi anni si era concentrata sulle aquile e sui Condor. Purtroppo un tremendo incidente aereo ce lo ha portato via. Di lui è rimasta una splendida “scia luminosa” fatta di studi ed eventi importanti realizzati nel mondo. Personalmente, dal 2006 ad oggi, da sorella legatissima a lui, è rimasto un ricordo della sua persona impresso
54
L’artista Giusy D’Arrigo nasce a Parigi nel 1970, dove cresce sino al suo trasferimento in Sicilia. Trascorre l’adolescenza a diretto contatto con gli ar tisti francesi che hanno avuto come riferimento la “Scuola di Fontainebleau”. Segue gli studi nella Ville Lumiere, dalle elementari alle medie, sino al “Lycèe artistique secondaire Socrate”, anche se nel 1989 consegue il diploma in Italia a causa della discontinuità di residenza della sua famiglia. Dopo il diploma, frequenta l’Università di Pedagogia di Messina trasferendosi nuovamente in Francia per proseguire l’attività di ricerca all’Accademie des Beaux Arts di Parig. Si confronta per qualche tempo con colleghi e professori di corso, ma è soprattutto dai maestri d’arte negli ateliers parigini, che imparera significative tecniche pittoriche e scultoree che unisce, poi, alla sua produzione artistica. Numerose le mostre di Arti Figurative presso il Salon De Printemp parigino, sia nei boulevards, che presso gli ateliers parigini. Prosegue l’attività di pittrice e scultrice, presentando i suoi lavori in prestigiose Gallerie (tra cui “Tornabuoni” di Firenze), integrando negli anni importanti eventi nonché progetti – in gran parte realizzati – di respiro internazionale.
settembre\ ottobre 2021 Africa, Asia, America e Australia, in modi e forme diverse, adattandosi alle esigenze locali senza limitazione di spazi e luoghi. I proventi ricavati dagli eventi artistici che verranno realizzati annualmente, saranno destinati ai bambini e ai bisognosi della terra. Parliamo di un progetto di solidarietà e beneficenza da parte di un Associazione che fa capo ad una congregazione di “Salvatoriani nel mondo”. Praticamente un modo per unire popoli e religioni, la cui rappresentazione è dettata simbolicamente dalle antenne di collegamento delle Neth, che saranno collegate tra loro attraverso la tecnologia del Server che metterebbe interi popoli in comunicazione fra loro.”
nella mia anima. Ricordo che esprimo ogni giorno dedicandomi alla mia Arte come avrebbe voluto. La mostra itinerante a lui dedicata, con esposizione a Buenos Aires, Los Angeles, New York, Milano e l’ultima tappa a Roma, nel museo di Castel Sant’Angelo, inaugurata dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fu un grande successo, ma rappresentò per me soprattutto un modo per sentirlo ancora vicino, anche se in modo diverso.” È arrivato il momento di parlare di “International Connessus Program-Art for Life”. Il progetto, di Giusy D’Arrigo e Giuseppe Rogolino, si prefissa lo scopo di connettere l’umanità attraverso l’Arte, o per meglio dire, tutte le Arti: da quelle visive alla musica, danza, teatro, cinema, toccando i cinque continenti. L’arte, che rappresenta da sempre un dono imprescindibile per l’essere umano, diventa in Connessus, un patrimonio su cui fondare il benessere intellettuale delle persone, usando la bellezza per diventare uno strumento di solidarietà per i popoli che più hanno bisogno, in ogni parte del mondo, senza nessuna limitazione geografica. Il luogo adatto per realizzare l’Agorà Connessus può essere una piazza, oppure uno spazio altrettanto idoneo ad accogliere i visitatori nel panorama culturale di teatri, di cinema, o spazi per eventi; tutto ciò ruoterà attorno alla realizzazione di una grande operamonumento, denominata “Neth”, realizzata da più artisti: i primi accreditati sono Giusy D’Arrigo, Giuseppe Rogolino e Rosario Genovese. Di grande fascino, “Le Neth”, sculture totemiche capaci di rappresentare il fulcro dell’Agorà Connessus quale centro di condivisione, intendono pungolare le coscienze, oltre a voler idealmente e simbolicamente cucire le diverse culture: in sanscrito la parola “Neth” vuol dire, infatti, ago. “Connessus Europa” è la prima area connessa del continente europeo. Ideare Connessus è stata senz’altro un’esperienza stimolante, affascinante, di grande impegno. “Si, certamente! Parliamo di un sofisticato e ricercato programma capace di prevedere le Neth erette nei cinque continenti: Europa,
Quindi un forte richiamo sociale. “Esatto, lo scopo è quello di trasmettere messaggi ad ampia risonanza in questa epoca disastrata dai vari avvenimenti che ci scorrono davanti agli occhi ogni giorno, pandemia compresa. Urge una forte responsabilizzazione di ogni singolo essere umano, ognuno deve la propria parte nel fermare o quanto meno rallentare il deterioramento del nostro pianeta, a cui assistiamo con catastrofici avvenimenti. Infatti, il progetto si evolve con “Green Accord”, Associazione molto importante che raggruppa una serie di giornalisti di alto livello, con lo scopo di portare avanti il concetto di sostenibilità oltre a tutti gli obiettivi di cui abbiamo già parlato.” Notiamo una grande passione per il suo lavoro. “Beh, da oltre venticinque anni mi dedico all’Arte in tutte le sue sfaccettature: secondo me avevo sin da piccola gli strumenti interiori per diventare l’artista di oggi, in quanto estremamente portata per il disegno! I miei genitori, accortisi di questa mia predisposizione, mi fecero fare studi accademici specifici che mi hanno permesso di incontrare grandi maestri, i quali, a loro volta, mi hanno dato la possibilità di arricchire la mia esperienza nell’ambito delle tecniche pittoriche e scultoree. Così, mi formai percorrendo una strada meravigliosa quanto impervia come può essere quella dell’Arte. Come già detto, iniziai con il figurativo, visto che molte gallerie mi promuovevano come artista figurativa, passando, poi, all’astratto e alla sintesi, seppur in forma graduale. Ovviamente l’artista, durante il passare del tempo si fa condizionare da ciò che vive esteriormente, questo è innegabile.” Sappiamo anche della notevole attenzione mediatica a lei rivolta. “Si, ho avuto recensioni da “Arte Mondadori” e da altre importanti testate giornalistiche, ma è soprattutto il periodo in Rai che mi ha vista partecipe in numerosi interventi televisivi legati sempre alla mia Arte, ma promuovendo più nello specifico “l’Arte del riciclo”. “Rai News” si occupò delle mie opere in quattro puntate basate sui quattro elementi: acqua, aria, terra, fuoco, presentando appunto le mie opere, sull’arte del riciclo esponendo il concetto di eco-sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente verso tematiche riguardanti la difesa degli equilibri naturali ed umani. La mia partecipazione al Festival della sensorialità di Torino, mi ha dato modo inoltre di esporre la relazione sull’importanza dei cinque sensi legati al concepimento e fruizione di un’opera d’arte.”
55
/Sport
SAVYULTRAS90 Intervista a Marco Filograsso
Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan e Maria Giulia Linfante
Marco Filograsso, 23 anni di Bari. Segni particolari? Gamer e streamer professionista alias Savyultras90, nickname ereditato dal fratello. Ma cosa significa? Davanti a lui tre schermi, una consolle, una tastiera colorata, un case, una webcam, un microfono. Si siede sulla sua sedia da gaming, prende in mano il joystick, brandizzato con il logo dello squalo, simbolo della sua community, ed entra nel suo mondo. Ad accompagnarlo mentre gioca a Call of Duty centinaia di migliaia di utenti: in ogni live è seguito da migliaia di follower (155 mila su Facebook, 50 mila su YouTube e 95 mila su Twitch). Che cosa significa essere un gamer professionista? “Essere un gamer professionista significa fare della propria passione per i videogiochi il proprio lavoro. Fortunatamente le cose negli ultimi anni sono cambiate tanto e molte realtà e aziende si sono avvicinate al mondo del gaming. Aziende che poi hanno iniziato ad investire nei player trasformando questa passione in lavoro. Io personalmente gioco per Goskilla, una squadra di eSports che ha tanti player anche di giochi diversi, che supporta a 360 gradi.” Quando e come ti è venuta questa idea? “Fare il gamer in realtà per me è stata una cosa naturale, ho sempre avuto sin da piccolino la passione per i videogiochi e più̀ nello specifico per Call of Duty. Nel 2013 ebbi l'idea di condividere le mie giocate e le migliori partite su YouTube e poi in live su Twitch, non per un tornaconto monetario, ma semplicemente per passione. Passione che dopo molti anni e molti sacrifici si è trasformata in lavoro.” Come è nata la tua passione per Call of Duty? “La passione per questo gioco è nata per puro caso, quando comprai per la prima volta la Playstation 3 a soli 9 anni il mio
56
primo gioco fu Resistance: fall of man, dove feci tante nuove amicizie e mi portò a far parte del mio primo team, gli LDT. Successivamente tutti i membri decisero di cambiare gioco con l'uscita di COD4 nel 2007 e allora cambiai gioco anche io e me ne innamorai subito.”
settembre\ ottobre 2021
Quante ore passi al giorno davanti al computer per allenarti? “Solitamente gioco 8 ore al giorno circa per allenarmi, ma molte di più davanti al pc per gestire tutto quello che riguarda i miei social e progetti.” Come è la tua vita da gamer? “Sono molto felice della mia vita attualmente, perché̀ amo quello che faccio: è una passione che mi dà spensieratezza, tante risate ed emozioni, soprattutto quando sto giocando un torneo importante. È sicuramente una vita sedentaria per la maggior parte del tempo che, però, non esclude le uscite con gli amici o le attività̀ fisiche.” In un mondo interconnesso cosa ne pensi del networking? “Credo che il networking sia comunque fondamentale e sono un po' dispiaciuto che in questi ultimi 2 anni si sia potuto fare poco. Obiettivamente uscire di casa ed incontrare persone nuove, con la stessa passione, ti permette di confrontarti e di crescere e conoscere tanti nuovi punti di vista che ti arricchiscono. Spero al più presto di poter tornare a fiere ed eventi e stare a contatto con tutte le persone che mi hanno supportato lungo questo percorso.” E ora la domanda di rito: i primi 3 brani della tua playlist di Spotify? “Circles-Post Malone, Everyday-Logic, Sunflower-Post Malone, Swae lee.”
57
/Sport
TUTTI PESCIOLINI? La pillola del personal trainer Niccolò Meoni A cura di Carla Cavicchini
Sport, sport e ancora sport. Non a caso i romani, e prima ancora i greci, dedicavano molto tempo alla cura del loro corpo, tradotto poi in benessere fisico e mentale. “Il consiglio – racconta Niccolò Meoni – è di praticarlo già da ragazzetti in quanto vige entusiasmo, energia e voglia di fare, insegnando una buona disciplina atta a stimolare protagonismo non solamente nel contatto fisico, aumentando le endorfine (ormoni del benessere), ma anche a divenire leader nella vita. I ragazzi spesso emulano i miti del calcio e, proprio correre, fa molto bene poiché oltre a socializzare, aumenta la resistenza fisica, facendo bruciare un sacco di calorie. Parliamo di uno sport chiamato anche oppio del popolo visto che è uno sport felice, basta un pallone! Anche se, tuttavia, farlo in un rettangolo come i professionisti è più complicato in quanto vigono leggi ed esercizi severi improntati sulla lealtà e rispetto reciproco. Dunque ogni sport è buono, ma mi soffermerei sull’allenamento aerobico ricordando che qualsiasi esercizio gode di ossigenazione muscolare aumentando anche la capillarizzazione dei muscoli migliorando l’aspetto circolatorio e la respirazione, con benefici a livello enzimatico e mitocondriale. Bene allora per bicicletta, tapis roulant, footing, nuoto, esercizi verso macchinari specifici tipo rotex, perdendo liquidi in eccesso con miglioramento dell’epidermide, alternando se possibile, esercizi anaerobici oppure isotonici, quali esercizi di peso. Ricordiamo che soprattutto le donne con masse cellulitiche, necessitano di ossigeno, allenamento aerobico per sciogliere cuscinetti ed adiposità. Chi non ama i pesi, può esercitarsi su corpo libero con allenamento su braccia, addominali, affondi liberi, trazioni su sbarra e tutto quello che la mente sbizzarrisce. I consigli sono facoltativi: ognuno deve trovare il proprio sfogo tenendo conto che con il passare degli anni, inevitabilmente la flessibilità viene a cedere. Ma, in questo caso, invito a non fermarsi svolgendo attività light quali panca, pilates, sane passeggiate, risvegliando tutta la muscolatura. Personalmente considero il nuoto uno sport completo capace di asciugare, allungare, ossigenare i polmoni, sincronizzare fiato ed equilibrio, con benefici interi, mirati in particolar modo al buon assetto della colonna vertebrale.”
58
Niccolò Meoni ha ottenuto 5 volte il titolo di campione italiano di Bodybuilding in 4 Federazioni diverse: • • • •
2 volte il titolo di Mister Mondo 2 volte il titolo di Mister Olimpia 1 volta il titolo di Mister Europa 1 volta il titolo di Mister Universo
È stato inoltre campione di numerosi titoli regionali, nazionali, internazionali, Grand Prix con qualifiche importanti estere.
settembre\ ottobre 2021
59
/Centri Commerciali
INTERVISTA A FRANCESCO PUPILLO Show Director Leisure, Food and Italy di Reed Midem
Introduzione a cura di Reed Midem Intervista a cura di Giovanni Bonani
Il salone mondiale del real estate sta tornando! Creata nel 1995, MAPIC è la piattaforma globale leader per creare destinazioni commerciali e urbane. L’evento internazionale del settore commerciale riunirà in presenza, dal 30 novembre al 2 dicembre 2021, i leader del settore del real estate. MAPIC è sempre stato all’avanguardia nell’evoluzione commerciale, aggiungendo costantemente nuovi elementi, pur rimanendo fedele alla sua missione principale di riunire sviluppatori, investitori e destinazioni commerciali e urbane uniche. Insieme a LeisureUp e The Happetite, MAPIC riunisce l’intera comunità del retail, del food e del tempo libero. L’evento sarà arricchito dalla nuovissima MAPIC Digital Platform, che permetterà a tutti i partecipanti di avere accesso tutto l’anno alla community, al fine di stringere relazioni di business, oltre i due/tre giorni degli eventi fisici. Prima di iniziare, vorrei sapere come è andata la recente edizione di Mapic Italy, tenutasi a Milano in presenza.
60
Viste le premesse, siamo rimasti molti soddisfatti. Abbiamo registrato 1.300 presenze effettive e lo stesso numero di espositori di due anni fa, l’ultima edizione in presenza. Si sono accreditati 200 brand, per un totale di 400 retailer su 1.300 presenze. In pratica, un partecipante su tre è stato un marchio. La community del real estate aveva il desiderio e il bisogno di ritrovarsi in presenza. Nonostante le difficoltà che il Covid ha comportato nell’organizzazione della fiera, le procedure e i protocolli sanitari applicati hanno funzionato bene, senza creare particolari disagi ai visitatori. Ci può dire le novità che troveremo al prossimo Mapic Cannes, LeisureUp e The Happetite? A Cannes scopriremo quest’anno un Mapic diverso, quello della ripartenza in tempi di Covid. Non avremo ancora i numeri del 2019, ma la partecipazione sarà importante e di qualità. La presenza internazionale sarà qualificata anche se probabilmente più centrata sui paesi Europei a causa delle difficoltà negli spostamenti ad ampio raggio determinate dal Covid.
settembre\ ottobre 2021 Aspettimo circa 4500 partecipanti, ed i principali players del mercato saranno presenti. Quindi ci saranno aree nuove, ma quanti espositori? L’area Leisure et Food è quella che quest’anno mostrerà la crescita più importante seguendo l’evoluzione del settore. Aspettiamo a Cannes circa settanta espositori di questi due settori. Questo a testimonianza dell’importante cambiamento del mix dei tenant nelle destinazioni retail. I grandi player del real estate troveranno quindi una fiera totalmente diversa dalle passate edizioni, che si evolve eche li accompagna nella ricerca di partner e/o tenant, che li aiuteranno a trasformare le loro location. L’anno scorso, il Mapic di Cannes si è svolto in modalità digitale. Come vi siete trovati? La risposta degli espositori e degli addetti ai lavori vi ha soddisfatto? Mapic Digital è stato lanciato per rendere il format ibrido e fare in modo che fosse fruibile non solo durante i giorni della fiera, ma anche durante l’anno, proponendo convegni e seminari. La maggior partecipazione si è avuta durante il lockdown mentre successivamente, con le prime aperture, ne ha beneficiato soltanto chi era veramente interessato. Sicuramente, in futuro
61
potrà rappresentare un supporto alle nostre fiere fisiche, ma non le sostituirà, perché nel nostro settore vige ancora l’abitudine di incontrarsi di persona. Indubbiamente, questo strumento permette di ottenere informazioni, consultare ricerche di mercato e rivedere conferenze e nel lungo periodo sarà sempre più valorizzato. In definitiva, si tratta di un completamento della fiera.
62
settembre\ ottobre 2021
CREATORI OSTINATI DI SERENITÀ Siamo un’agenzia di marketing e comunicazione a servizio completo con 70 collaboratori, oltre 20 anni d’esperienza e ancora tanto entusiasmo per il progetto più importante: il prossimo. Siamo organizzati in 5 Unit specializzate per coprire ogni richiesta del mercato. Siamo attenti alle persone e alle loro esigenze. E siamo pronti a lavorare al vostro fianco, per costruire valore e serenità.
Creativity - Digital - Media - Unconventional - Architettura degli spazi www.canalieco.it 63
/Tecnologia
PERCHÉ È FONDAMENTALE FARE DATA TRACKING SUL TUO ECOMMERCE Saper gestire al meglio le informazioni generate dalla tua piattaforma può rappresentare un vero e proprio boost per la tua attività imprenditoriale online. Rubrica a cura di Boraso
Sei pronto a rendere fruttuosi i dati dei tuoi clienti? Iniziare a fare data tracking sulla tua piattaforma eCommerce può essere una grande opportunità per elaborare nuove strategie di marketing efficaci, capaci di incrementare il tuo fatturato. La ragione è semplice: basare le scelte sulle informazioni che derivano da comportamenti misurabili quantitativamente e qualitativamente ti garantirà la possibilità di individuare le soluzioni più efficaci per continuare a far crescere il tuo business. PRIMA REGOLA: ASCOLTARE Alla base delle strategie di vendita in un negozio fisico c’è il dialogo con i clienti. Questa capacità di captare i desideri delle persone diventa molto più complicata da sviluppare per chi gestisce un eCommerce, anche se resta essenziale. Come fare allora per ovviare a questo limite oggettivo? La risposta a questa domanda è il data tracking. Se l’obiettivo è quello di carpire il maggior numero d’informazioni sui comportamenti d’acquisto dei Clienti è questa l’unica strada che devi percorrere per conoscere sempre più in profondità le loro necessità. Scopriamo tutto quello che ti serve. MUOVERE I PRIMI PASSI Come iniziare a fare data tracking sul tuo sito? Ci sono strumenti gratuiti che possono venire in tuo soccorso. Il più conosciuto
64
è senza dubbio Google Tag Manager attraverso il quale potrai organizzare, aggiornare e gestire in modo intuitivo tutte le sorgenti di dati del tuo sito web o delle App per mobile attraverso un’interfaccia semplificata. In generale, a prescindere dal servizio che sceglierai, avrai la necessità d’inserire porzioni di codice nel tuo sito per attivare l’attività di listening sulla tua piattaforma. Una volta attivato lo script nell’FTP o nel CMS del tuo sito, potrai iniziare a impostare le regole e definire le modalità di tracciamento. Conclusa questa operazione il dato confluisce in un database dove potrai filtrarlo e organizzarlo. Il servizio più noto è Google Analytics – disponibile sia in una versione gratuita che a pagamento – insieme a Adobe Analytics, WebTrekk, MouseFlow oltre ovviamente ai vari insights dei servizi di online advertising e social management. CHI BEN COMINCIA… Customizzare i tracciamenti in modo corretto equivale a porre le domande giuste al cliente all’interno di un negozio fisico. È fondamentale settare gli eventi di monitoraggio affinché siano poi nelle condizioni di generare informazioni corrette. A domande generiche non potranno che corrispondere risposte generiche. A interrogativi ben definiti al contrario corrisponderanno dati precisi che potranno essere sfruttati in un secondo tempo.
settembre\ ottobre 2021 …È A METÀ DELL’OPERA Una volta conclusi i settaggi dovrai prestare massima attenzione alla fase di raccolta dei dati, che non deve essere trascurata perché nasconde alcune insidie. È vero, è il momento in cui lavorano i servizi di data tracking, tuttavia è opportuno monitorarla per due ragioni: 1. Il dato non viene registrato correttamente. I problemi tecnici per chi fa data analysis sono all’ordine del giorno e saperli risolvere celermente e senza farsi prendere dal panico può fare la differenza. 2. Entrano in gioco nuove variabili. È frequente che ci sia la necessità di implementare la data collection con nuove informazioni e che ci sia bisogno di riorganizzarla. La parola chiave deve essere monitoraggio, così da essere certi che i dati raccolti possano trasformarsi in informazioni utili. TRACKING: UN’ATTIVITÀ UTILE A TUTTI Questo tipo di attività nell’esperienza di un’agenzia di Conversion Marketing come Boraso si interfaccia con tutte le nostre Business Unit. Ovviamente chi fa digital advertising, che ha la necessità di avere riscontri attendibili sulla correttezza delle strategie messe in campo, verificando che portino effettivamente il numero di conversioni preventivate. Ma anche gli specialist che si occupano di UX hanno bisogno di un’analisi qualitativa del dato per valutare se le soluzioni adottate cercando evidenze numeriche rispetto al comportamento degli utenti sul sito, per esempio riguardo l’efficacia della revisione di una pagina prodotto o il livello di
engagement rispetto all’inserimento di un nuovo form. Il data tracking è un’attività che impatta su tutti gli aspetti del digital marketing. NON TUTTI I DATI CHE LUCCICANO SONO ORO Il consiglio che penso sia più utile. Oggi tutto (o quasi) è tracciabile, ma non tutto ciò che tracci ti serve. Collezionare tanti dati non significa essere in possesso di tante informazioni. Ogni numero infatti prima di generare un input strategico deve essere inserito nel suo contesto e incrociato con altri dati. Per questo è fondamentale, lo ribadiamo, fare le domande corrette e quindi soffermarsi sulla fase d’impostazione dei tag. E poi scegliere le fonti correttamente per far emergere delle risposte che siano coerenti e oggettive e non inquinate da un orientamento preordinato. Solo in questo modo i dati che riuscirai a raccogliere si trasformeranno in informazioni preziose per far crescere la tua avventura imprenditoriale online. CONCLUSIONI L’attività di data tracking è un’incredibile opportunità di crescita per il tuo business online. Rappresenta l’unica strada che puoi percorrere per conoscere meglio i tuoi clienti, facendo loro le giuste domande attraverso l’impostazione del tracciamento e ottenendo risposte coerenti inserendo i dati nel giusto contesto. Solo così otterrai informazioni utili a far crescere conversioni e, quindi, il tuo fatturato.
65
/Premio
VOTA INSEGNA DELL’ANNO E DONA ALBERI DI FRUTTI ANTICHI A cura della Redazione
È ripartita Insegna dell’Anno, la più grande elezione tra consumatori in Italia (www.insegnadellanno.it / retail.insegnadellanno.it). Giunti ormai alla sua quattordicesima edizione, gli organizzatori hanno voluto trovare un modo nuovo e sostenibile per incentivare il voto. La crescente attenzione per l’ambiente da parte di organizzatori e insegne – non è un caso che da tempo tra i premi assoluti più ambiti ci sia anche il Premio Sostenibilità – ha facilitato l’individuazione del tema su cui puntare (il verde, donare alberi), e del partner con cui realizzare il progetto (H-FARM, la piattaforma di innovazione con sede a Ca’ Tron (TV) in un campus di 51 ettari, di cui 40 destinati a parco e zona boschiva). Il claim intorno a cui ruoteranno gli inviti delle insegne quest’anno è “Aiutaci a creare un mondo più verde”. Tradotto in numeri: ogni 5000 voti verrà donato un albero a H-FARM. Il progetto in realtà è molto di più di una generica donazione di alberi. H-FARM (www.h-farm.com/it/ecosystem - www.h-farm.com/it/ecosystem/ campus) è un innovativo ecosistema, unico in Europa, alle porte
della laguna di Venezia, che nel suo campus, dotato di aree dedicate alla formazione, spazi per eventi, bar e ristoranti, una grande conference hall, una biblioteca e impianti sportivi aperti al pubblico, ospita professionisti, startupper e studenti della scuola internazionale – dall’asilo alla high school – e del College in un arricchente contatto e interscambio quotidiano. Lungo i viali di H-FARM sono già stati piantati più di 3500 alberi e gli ampi spazi ne prevedono molti ancora. Il progetto congiunto, però, è particolarmente ambizioso ed è pensato in primis per i ragazzi che nel campus vivono e studiano: prevede di dotare questi spazi di alberi di frutti antichi – albicocche, ciliegie e pesche – così che i ragazzi possano non solo volare in alto con la fantasia e le nuove tecnologie, ma restino radicati a terra, imparando, apprezzando e onorando il ritmo delle stagioni. Sono stati individuati tre lotti in cui verranno ripartiti gli alberi, i cui frutti entreranno nella mensa di H-FARM. La piantumazione avrà luogo verso dicembre. Sul sito di Insegna dell’Anno sarà possibile seguire l’avanzamento delle donazioni.
PER INFORMAZIONI Per Insegna dell’Anno Beatrice Orlandini beatrice.orlandini@studiorlandini.it 335-5885645 https://retail.insegnadellanno.it Per H-FARM: Gaia Veronese gaia.veronese@h-farm.com 347-3171339
66
settembre\ ottobre 2021
67
/Recensione
IL REPUTATION MANAGEMENT SPIEGATO SEMPLICE Il nuovo libro che offre una panoramica completa sul valore della reputazione e sugli strumenti pratici per migliorarla: ecco i 10 consigli del prof. Luca Poma A cura della Redazione
Luca Poma e Giorgia Grandoni Il REPUTATION MANAGEMENT spiegato semplice
“Il reputation management spiegato semplice”: è questo titolo del nuovo libro di Luca Poma, professore di reputation management all’Università Lumsa di Roma, prima cattedra ad “Un percorso fascinoso e insieme rigoroso, proprio per la sua ottica: essere istituita in Italia, nel 2016, su questa materia di stringente perché questo volume da un lato ci proietta sulle frontiere più innovative del management, dall’altro ciprofessore fa riflettere su all’Università alcuni fondamentali della Repubblica di San attualità, nonché della relazione e dell’ethos personale e collettivo.” Marino. Il volume, scritto in collaborazione con Giorgia Grandoni (dalla prefazione di Francesco Bonini) e pubblicato da Celid, storico marchio editoriale di Torino, ha “In uncome periodoobiettivo tempestoso equello irrazionale, riccoesplorare di urla e strepiti larga le più innovative di far ai in lettori parte poco comprensibili, finalmente in questo libro il lettore può trovare frontiere della gestione della ereputazione e della una pacata, razionale, dettagliata, esaustiva intellegibile analisi delle risoluzione delle dinamiche relative alla costruzione e alla difesa della reputazione di un crisi reputazionali, grazie a una solida impostazione scientifica soggetto, persona o organizzazione che sia.” (dalla prefazione di Toni Muzi Falconi) ma in un linguaggio divulgativo accessibile anche a non addetti ai lavori, nonché attraverso l’analisi di importanti e stimolanti Luca Poma case studies, tra cui Autostrade per l’Italia, Barilla, ENI, Facile.it, Professore all’Università LUMSA di Roma, dove insegna alla prima cattedra in reputation management istituita in Italia, e all’Università della Repubblica di San GUNA Spa, VISA, Espresso Communication e molte altre. In un Marino, insegna anche in diversi master universitari, è stato relatore a congressi e seminari di studio e ha pubblicato articoli e saggi sul tema della costruzionein della periodo storico tempestoso e irrazionale, cui le informazioni reputazione e la gestione delle crisi reputazionali. È socio professionista della FERPI (Federazione Relazionida Pubbliche e socioall’altro, dell’Unione Nazionale viaggiano unoItaliana) schermo questoMedicolibro vuol far riflettere scientifica d’Informazione. Ha contribuito all’elaborazione e pianificazione delle suldi concetto reputazione dilaun influente od strategie comunicazionedi della Marcia Mondiale per Pacesoggetto, che nel 2009 sipersona è snodata – con oltre 300 eventi – lungo 190.000 chilometri in 98 Paesi del mondo. organizzazione aziendale o pubblica che sia, e su come è possibile Nella XVI legislatura è stato consigliere del ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, ed è stato poi nominato membro del Gruppo di lavoro per l’elaborazione difenderla attraverso strumenti innovativi di comunicazione. Il delle policy di comunicazione strategica del Ministero della Difesa. Per i suoi progetti di comunicazione multistakeholder ha ritirato nel 2007 la Targa d’argento del volume, composto da 440 pagine, disponibile in libreria e online presidente della Repubblica, e nel 2011 il Public Affairs Award per “L’eccellenza nella comunicazione”. Questo è il suo tredicesimo libro. Il suo blog è Creatoridifuturo.it. dal 3 giugno e posto in vendita a prezzo calmierato nell’ambito Giorgia Grandoni delle politiche dell’editore volte a ridurre l’impatto economico sugli Specializzata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, si occupa di ricerca studenti causato dall’acquisto dei libri di etesto, può contare sulle e sviluppo sui temi del reputation management, del crisis management della crisis communication presso il Centro studi della start-up innovativa prefazioni del Rettore Francesco Bonini e di Toni Muzi Falconi, Reputation Management Srl. Autrice di articoli e saggi sulle relazioni pubbliche, la comunicazione digitale e non convenzionale e sulle buone prassi aziendali “padre” delle relazioni pubbliche in Italia, ed è acquistabile anche di responsabilità sociale, coordina la rubrica “Texture”, che raccoglie e segnala le migliori prassi internazionali di relazioni pubbliche, pubblicata con cadenza in formato elettronico. settimanale sul sito della FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).
Luca Poma e Giorgia Grandoni
Il REPUTATION MANAGEMENT spiegato semplice con un focus sulla misurazione della reputazione
prefazioni di
Francesco Bonini Toni Muzi Falconi
ISBN: 978-88-6789-2273 ISBN: 978-88-6789-2273
“L’impegno mio e del mio team di ricerca è, da decenni, quello di far comprendere l’importanza, per la costruzione di valore, dell’identità e € 29,00 9 788867 892273 dell’autenticità, più che dell’effimera apparenza”, spiega il professor 9 788867 892273 Luca Poma. “In un’epoca come la nostra, caratterizzata da un sovraccarico d’informazioni, connessioni e relazioni, la necessità a-grandoni_copertina.indd Tutte le pagine di sentirsi accettati, rispettati e riconosciuti, in un’unica parola, la
68
13/05/21 13:35
settembre\ ottobre 2021
CORPORATE REPUTATION, CRISIS MANAGEMENT, CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY, UNCONVENTIONAL MEDIA RELATION E NATION BRANDING. SONO QUESTI GLI ARGOMENTI PRINCIPALI TRATTATI NEL NUOVO LIBRO DEL PROF. LUCA POMA, DAL TITOLO “IL REPUTATION MANAGEMENT SPIEGATO SEMPLICE, CON UN FOCUS SULLA MISURAZIONE DELLA REPUTAZIONE”, IN USCITA IL 3 GIUGNO IN LIBRERIA E ONLINE. SECONDO POMA: “PER COSTRUIRE VALORE, MENO MARKETING E PIÙ SOSTANZA: BASTA LIFTING E AGIOGRAFIE, I CITTADINI CHIEDONO AUTENTICITÀ” reputazione, è considerata un bisogno fondamentale da soddisfare. Ecco perché oggi le imprese sono chiamate a nuove responsabilità, in cui si può e si deve lavorare per definire il perimetro reputazionale di un’organizzazione, che sia azienda, ministero, ONG o anche un singolo opinion-maker. Questo imponente lavoro editoriale ha uno scopo: non solo insegnare tecniche d’intervento e trasferire know-how, ma far comprendere la bellezza del costruire la propria reputazione privilegiando non già l’immagine, la pubblicità o il marketing fini a se stessi, bensì l’azione, il fare e il raccontare bene ciò che si è fatto, partendo sempre dalla consapevolezza profonda e sentita della propria più autentica identità”. Tra i temi toccati in questo manuale vanno citati la corporate reputation, la corporate social responsibility, strumento diventato ormai fondamentale per le aziende socialmente sensibili, le media relation, il nation branding, ovvero l’applicazione di concetti e tecniche di marketing aziendale alle nazioni con l’intento di supportare l’appeal del sistema Paese all’estero, attraendo investimenti, e infine il crisis management e la crisis communication, discipline indispensabili per la gestione delle crisi reputazionali, all’ordine del giorno negli ecosistemi digitali della nostra società sempre più frenetica e connessa. “Il libro è un percorso fascinoso e insieme rigoroso, proprio per la sua ottica – ha dichiarato nella prefazione Francesco Bonini, Magnifico Rettore dell’Università LUMSA di Roma – Questo volume da un lato ci proietta sulle frontiere più innovative del management, dall’altro ci fa riflettere su alcuni fondamentali della relazione e dell’ethos personale e collettivo”. “In un periodo tempestoso e irrazionale, ricco di urla e strepiti in larga parte poco comprensibili, finalmente in questo libro il lettore può trovare una pacata, razionale, dettagliata, esaustiva e intellegibile analisi delle dinamiche relative alla costruzione e alla difesa della reputazione di un soggetto, persona o organizzazione che sia”, ha aggiunto Toni Muzi Falconi, decano delle relazioni pubbliche in Italia.
Gli autori, pur consci del rischio di banalizzare una materia assai complessa, hanno elaborato un decalogo utile per costruire una buona reputazione: 1. QUALITÀ DEL PRODOTTO Senza innanzitutto essa è impossibile costruire reputazione (e non siate ossessionati dal risparmio, far contento un cliente non è una spesa ma un investimento). 2. AUTENTICITÀ I cittadini rifuggono i lifting e il marketing fine a sé stesso. 3. ASCOLTO Senza è impossibile comprendere cosa è necessario e voluto dai propri clienti. 4. MAPPATURA Se non si individuano anticipatamente i propri pubblici, è impossibile comprendere con chi dialogare e chi ascoltare. 5. SAPER DARE Primo passaggio, indispensabile, prima di chiedere, se si vogliono costruire relazioni di valore. 6. SAPER PRESIDIARE Nulla è scontato e le piante vanno annaffiate, non vi stancate di coltivare le relazioni che avete precedentemente creato. 7. PREVEDERE SCENARI La risoluzione delle crisi di reputazione si gioca tutta “prima”, simulando, attrezzandosi, e migliorando le procedure di gestione delle crisi fino allo sfinimento. 8. CHIEDERE SCUSA QUANDO SI SBAGLIA Per le relazioni tra le organizzazioni valgono le stesse regole che valgono tra persone, non è più complicato di così, e (ovviamente) avere l’immediata disponibilità a rimediare al danno commesso. 9. MULTICANALITÀ E TRANSMEDIALITÀ Avvolgendo il cliente con la propria comunicazione e attenzione da ogni lato, come una calda e leggera coperta d’inverno. 10. SAPER EMOZIONARE Ultimo ma non in ordine di importanza, perché l’emozione è il driver potentissimo sui binari del quale viaggia (anche) la reputazione. Chiedetevi quindi sempre: che esperienza sto facendo vivere a chi è entrato in contatto con me?
69
/News Franchising
IL GRUPPO MBE CHIUDE IL 2020 CON GRANDE SODDISFAZIONE MBE Worlwide ha annunciato che nel 2020, nonostante la pandemia, ha raggiunto oltre 2.800 Centri Servizi in 53 paesi e un fatturato aggregato pari a 879 milioni di Euro. Inoltre, sono stati aperti più di 100 nuovi Centri Servizi a livello globale e sono stati firmati nuovi accordi Master Licensees, per sviluppare l’attività a marchio Mail Boxes Etc. in due nuovi paesi: Belgio e Arabia Saudita. Inoltre, i primi mesi del 2021 stanno confermando i livelli di crescita osservati durante l’ultimo quarter del 2020. I risultati positivi sono stati ottenuti grazie al valore aggiunto della rete Mail Boxes, ovvero l’offerta di soluzioni su misura e di qualità elevata, inerenti sia alla logistica sia al mercato dell’E-commerce, oltre che di soluzioni di stampa e di marketing, estremamente necessarie per dare sostegno al mercato nella fase di ripresa post pandemia. I Centri Servizi MBE, situati all’interno del territorio, costituiscono la risposta ideale per collegare le grandi aziende e le PMI ai consumatori, soprattutto quando sono necessarie sia la personalizzazione del servizio sia l’interazione personale. Grazie a questi plus, i clienti trovano pratico ed efficiente esternalizzare le attività operative aziendali, affidandone lo svolgimento e la gestione ai team di esperti MBE. La missione #People Possible di Mail Boxes Etc. incarna la vocazione della rete mondiale dell’insegna di ricercare continuamente nuove soluzioni su misura, volte a soddisfare i bisogni delle persone.
DOPO LA FRANCIA, DOPPIO MALTO DEBUTTA ANCHE NEL REGNO UNITO E APRE UN NUOVO LOCALE A GLASGOW Il marchio Doppio Malto, presente in Italia e all’estero, a Saint Etienne in Francia, con 26 birrifici-cucina, ha deciso di divulgare la qualità e l’autenticità della ristorazione italiana e della birra artigianale a Glasgow, in Scozia. Situato a George Square, centro iconico della città, il nuovo Doppio Malto si estende su una superficie di circa 750 mq, garantendo 180 coperti. Dal 13 agosto turisti e scozzesi possono scegliere fra le diverse proposte semplici, ma gustose: 15 differenti tipi di birre della casa accompagnano piatti di pasta fresca, pizza, hamburger e una vasta scelta di carne alla brace. Doppio Malto si propone di aprire 100 nuovi ristoranti in tutto il Regno Unito, in un breve lasso di tempo, come avvenuto in Italia negli ultimi anni. Infatti, dopo Glasgow è in programma una nuova apertura a Newcastle entro la fine del 2021. Foodbrand, la società proprietaria del marchio Doppio Malto, ha adottato la strategia di marketing di presentare i ristoranti come un posto felice, tipicamente italiani, ma anche caratterizzati dall’innovazione, concentrandosi sullo stile accogliente, un plus della cultura della penisola e nel contempo diversificandosi dal caratteristico ristorante italiano: l’italianità è presente nella scelta dei prodotti del territorio, nelle preparazioni e, soprattutto, nella passione con cui è realizzata la birra artigianale. La sfida di far gustare birra italiana agli scozzesi è stata vinta grazie al capitale umano, ossia una squadra motivata e appassionata, distribuita tra l’Italia e la Scozia. 70
settembre\ ottobre 2021
71
/Franchising
CAMOMILLA ITALIA Omnicanalità e digitalizzazione per lo sviluppo della rete franchising A cura di Marcella Ciappi Foto © Camomilla
Nonostante la pandemia ancora in corso e le relative limitazioni, che hanno generato una crescita dell’e-commerce a sfavore del retail tradizionale, Camomilla Italia ha dimostrato di credere ancora fortemente nel punto vendita fisico. La rete di Camomilla Italia conta 230 punti di vendita distribuiti su tutta la penisola e registra, da marzo 2020 ad oggi, ben 20 nuove aperture di negozi tra nord e sud. Il marchio fondato nel 1947 dal Sig. Pierro e oggi in gestione ai figli Annamaria, Giorgia e Mario, crede fortemente nel negozio fisico come primo punto di scambio tra venditore e cliente, come luogo che riflette l’anima del brand e la sua tradizione. Il personale è in grado di assistere la clientela grazie ad una formazione continua e specializzata con clienti fedeli e affezionati. Il negozio, considerato la prima vetrina del brand al mondo, rimane al passo con i tempi attraverso un continuo processo di digitalizzazione. Camomilla Italia riesce ad esempio a rispondere alle esigenze dei negozianti grazie a un efficiente sistema di chat&collect, un servizio di reso semplificato e dotazione di device con accesso diretto al CRM. Questo permette di supportare al meglio il negozio nelle attività di ampliamento e ottimizzazione delle performance di vendita. “Camomilla Italia vuole accompagnare la donna nella sua quotidianità ma anche nelle occasioni importanti per questo propone collezioni trasversali come la donna a cui ci rivolgiamo – ha dichiarato Mario
72
Pierro, Direttore Commerciale Camomilla Italia – Il personale dei nostri negozi deve essere altamente informato e preparato e capire le necessità della cliente, per noi la customer safisfaction è il principale obiettivo. Una cliente appagata e soddisfatta ritorna e automaticamente accresce l’UTP perché si crea un sentimento di affiliazione. Stiamo lavorando con la massima attenzione all’ampliamento della rete franchising. Nuovi affiliati stanno entrando a far parte della nostra famiglia ma soprattutto i nostri franchisee storici aprono ulteriori punti vendita”. Per creare una forte identità di marca il tone of voice deve infatti essere chiaro, lineare e preciso, soddisfacendo la clientela storica ma anche in grado di attirare nuovi target. I nuovi punti vendita devono riflettere il DNA del brand caratterizzato da qualità e stile in costante evoluzione. Camomilla Italia sta così dando avvio ad un processo di conversione da negozi di proprietà a franchising, in questo modo al rivenditore viene dato in gestione un negozio chiavi in mano di pronta attivazione. L’identità del brand deve riflettersi in tutti i touch point, per questo il mantra della filosofia è diventato “condivisione e integrazione in un’ottica di omnicanalità”. Nell’anno della pandemia sono stati maggiormente penalizzati gli store collocati all’interno dei centri commerciali a causa delle numerose chiusure. Le nuove aperture si sono concentrare nei centri storici e hanno riguardato spazi di minori dimensioni
settembre\ ottobre 2021 ma in un contesto di forte prossimità e in grado di rispondere velocemente alle esigenze del mercato. Il retail concept omogeneo, dove il protagonista rimane il prodotto, si fonde ad un e-commerce smart e di facile fruizione. Anche lo shopping sul web è diventato esperienziale. Lo store fisico si è quindi integrato con l’online in un sistema di interconnessione. UN BRAND FEMMINILE Un brand focalizzato sulla donna, target principale, dev’essere principalmente un marchio femminile. Per questo all’interno di Camomilla Italia il personale è prevalentemente costituito da donne (95% del totale). “Oltre a capire e conoscere in prima persona le proprie esigenze, crediamo fortemente nell’empowerment femminile – ha dichiarato Annamaria Pierro, Amministratore di Camomilla Italia – Molte delle nostre dipendenti e affiliate sono donne che hanno scelto di lavorare per dimostrare la propria indipendenza, un’altra importante fetta invece è composta da donne che si sono rimesse in gioco dopo essere diventate mamme. Le nostre collezioni sono contemporanee, pratiche e trasversali, così come la donna che ci rappresenta e il nostro personale che per noi rappresentano le nostre prime ambassador”. IL FRANCHISING CAMOMILLA ITALIA, TESTIMONIANZE La rete franchising di Camomilla Italia raggruppa al suo interno un caleidoscopio di storie, quelle dei suoi franchisee che hanno deciso di entrare a fare parte di una grande realtà, in continua e costante evoluzione e che incarna uno stile contemporaneo e moderno. Tra i franchisee Camomilla Italia ci sono le mamme che hanno deciso di rimettersi in gioco, imprenditori che vogliono espandere la propria attività, ex dipendenti che si aprono a nuove opportunità, mogli e mariti che decidono di affrontare insieme una nuova sfida. Per mostrare in maniera tangibile e concreta cosa significa diventare un franchisee Camomilla Italia, il marchio ha deciso di dare voce direttamente ai suoi affiliati attraverso una serie di video che testimoniano tutto il trasporto e la passione che si è creata e che diventa il timone di un nuovo business. Questi video, dall’appeal fresco e immediato ritraggono gli affiliati nei loro punti vendita, dove raccontano con emozione le loro esperienze. Un nuovo modo per fare comunicazione, immediato e diretto, con testimonianze dirette di cosa significa cimentarsi in questo tipo di attività. Le registrazioni saranno pubblicate direttamente sul sito Camomilla Italia, attraverso una landing page dedicata, sui canali social del brand e sui portali franchising dedicati. Per info: www.camomillaitalia.com
73
/Franchising
Ci sono tempi tecnici redazionali, più o meno lunghi, che intercorrono tra la scrittura di un articolo e la sua pubblicazione su una rivista specializzata. Scrivere quindi un articolo attuale da pubblicarsi a più di un mese di distanza è complesso, soprattutto in questa fase economica estremamente mutevole. Fortunatamente ci vengono in soccorso i sistemi previsionali, dati ed informazioni su come sta cambiando il consumatore e come stanno attrezzandosi le aziende per dare risposte corrette. Analogamente vale per le aziende in franchising e per i loro canali distributivi: intercorre un lasso temporale più o meno lungo tra la messa a punto delle azioni commerciali e la loro attuazione. Se ne potrebbe quindi dedurre che tanto più è compresso questo lasso temporale, tanto più è probabile che le scelte dell’azienda siano efficaci e vincenti. Sicuramente la tempestività aiuta ma, altrettanto sicuramente, è fondamentale che le decisioni commerciali siano fondate su dati, informazioni, analisi di trend su come e cosa cambia nel proprio mercato e nelle logiche di shopping. Affrontare il rilancio dei punti vendita e di tutti i canali distributivi delle catene in franchising è imperativo e numerosi sono gli strumenti per riavvicinare il consumatore, generare traffico nei negozi nonché “battute di scontrino”. Ne abbiamo parlato con Laura Giunti, esperta in customer insight e mystery shopping, e Marco Andolfi, esperto di digital transformation, che hanno sintetizzato alcuni degli strumenti indispensabili per ogni azienda retail per cogliere al meglio tutte le opportunità di questa fase di rilancio. Conoscere molto bene i propri clienti e i loro comportamenti: quali prodotti desiderano, attraverso quali canali (digitali e non) vogliono fare i propri acquisti, quali servizi si aspettano dal personale di contatto, quali esperienze vogliono vivere nei punti vendita, con quali argomentazioni gradiscono (o non gradiscono) un contatto dall’insegna, quali strumenti digitali auspicano di trovare, con quale frequenza fanno shopping, cosa li spinge a consigliare l’insegna ai propri amici. Questi sono solo alcuni esempi di informazioni che è bene avere e monitorare nel tempo per essere allineati alle logiche dei consumatori, punto focale per una strategia commerciale di successo. Comunicare ai propri clienti in modo mirato e coerente: ogni cliente ha le proprie caratteristiche e preferenze e tanto più la comunicazione è personalizzata sul singolo e ben dosata nel tempo, tanto più è efficace. Disporre di strumenti digitali che aiutino i consumatori a fare i propri acquisti ogni volta che lo desiderano, in modo semplice, consapevole e amichevole. Lo sviluppo digitale in questi ultimi 18 mesi ha fatto un balzo in avanti sia per facilitare lo shopping da parte dei consumatori sia per consentire alle aziende retail di massimizzare le opportunità
74
IL RILANCIO DEL FRANCHISING Questione di tempi oppure di dati, informazioni e strumenti smart? A cura di Laura Giunti, AD Evolvere
settembre\ ottobre 2021 di vendita. La cosiddetta trasformazione digitale è solo agli inizi ed è un continuo fiorire di nuovi tools per far in modo che l’omnicanalità sia veramente integrata e che gli store sul territorio siano veramente smart. Far crescere il proprio personale di vendita, sviluppando nuove competenze, per poter diventare un punto di riferimento dei clienti stessi, facilitandone gli acquisti e rendendo l’esperienza di shopping piacevole e divertente. Quindi, per rispondere alla domanda iniziale se è una questione di tempi, riteniamo che si tratti soprattutto di un insieme di strumenti ben articolati ed oliati per essere proattivi oltre che tempestivi. Strumenti per operare al meglio, integrati tra loro, continuamente aggiornati in modo che semplifichino alle aziende le complessità tipiche di una gestione commerciale in continuo divenire.
EVOLVERE
Evolvere http://www.evolvere.it/, società specializzata in Mystery Shopping e ricerche di Customer Insight, supporta aziende Retail e in Franchising con progetti di miglioramento della competitività e performance di vendita. Negli anni ha messo a punto una serie di metodologie di ricerca digitali anche attraverso piattaforme CRM, tra cui iNovaRetail, al fine di approfondire il dialogo delle aziende col proprio parco clienti. Evolvere collabora inoltre stabilmente all’Osservatorio evolutivo sul Futuro del Retail di InTribe https://www.intribetrend.com/#Osservatori per tracciare i trend trasformativi in atto.
INOVARETAIL
iNovaretail http://inovaretail.it/ è la piattaforma tecnologica messa a punto da Disignum che risponde ai cambiamenti in atto nel mondo del Retail: nasce per semplificare la gestione dello store e la relazione con il cliente, migliorandone la customer experience (online e offline). Mette al centro il consumatore e gestisce l’omnicanalità e i servizi tipici dell’ecommerce, anche all’interno del negozio fisico, garantendo un’esperienza “seamless” che integri in modo fluido l’online con l’offline. Disignum Disignum http://www.disignum.it/ è una azienda che progetta soluzioni tecnologiche innovative, incentrate sulla multicanalità ed orchestrate con un sapiente CRM. Disignum si rivolge principalmente ad aziende che operano in ambito consumer e B2B e le aiuta a trasformare azioni di marketing (digitale) e vendita in un effettivo coinvolgimento del cliente. 75
/Franchising
LA CAFFETTIERA DEL MASOCHISTA Rubrica Quadrante a cura di Mara Licia Frigo
Forse non tutti hanno riconosciuto il titolo dell’opera di Donald Norman. Debbo dire che fu una delle mie letture preferite per l’esame di psicologia del lavoro. E lo so che suona strano. Infatti il libro (che vi consiglio vivamente di leggere, almeno per allentare la frustrazione da telecomando multifunzione), parla del design degli oggetti quotidiani. Dalle tastiere del PC, al verso di apertura delle porte, l’autore vive insieme a noi la resa che ci coglie di fronte a oggetti che non siamo in grado di maneggiare. Il fatto è che oggi, gli oggetti, non sono solo fisici, tangibili, spostabili con un calcio o una mazza. Sono anche intangibili, come le app, le icone, il fantastico drag-and-drop. Perché, pensavate che dietro a questo non ci fosse un design? No, non intendo l’iconcina fighetta, intendo proprio il significato della parola design, ovvero progettazione. Perché questo è. Punto. Ora, siamo sinceri… le design week me le sono fatte quasi tutte, sia dentro che fuori i saloni, sopportando malmessamente file, code, spintoni, maleducazione e afrori vari. E ne ho viste un sacco di cose, compreso un tavolo che riproponeva una struttura a tessitura porfirica ma senza le inclusioni di vetro… insomma, un tavolo groviera, a buchi larghi. E il primo pensiero che mi è balzato in testa è stato: E lì che diamine ci appoggio?
76
settembre\ ottobre 2021 Era bello, nulla da dire, molto naturale. E poco funzionale. Sembrava più uno stendardo per l’ego del disegnatore. E potrei citarvene mille altre, anche tra le più famose, tipo la Lampada ad Arco. Disegnata nel 1962 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Arco di Flos è la più iconica delle lampade, nata per avere un punto luce sopra il tavolo senza il vincolo della predisposizione elettrica. Il foro nella sua base in marmo di Carrara serve a spostarla con facilità: basta infilare il manico di una scopa e usarlo come leva. Peccato che mio padre, alto 1.90, ci sbatteva la testa. Le tecniche di progettazione dipendono dagli obiettivi Le continue e rapide trasformazioni del mondo che ci circonda, dei suoi contenuti e della sua organizzazione spazio-temporale (lo so, sembra un’esagerazione ma basti pensare al drastico passaggio dalla scrivania in ufficio a quella “a casa”) dovrebbero risvegliare nei designer una visione un po' più antropocentrica di ciò che fanno. L’adattamento dell’oggetto o della macchina all’uomo, è un filone che sembra sia stato perso. Basti pensare ai casi di cattivo funzionamento del sistema uomo-macchina come sintomo di inaffidabilità dell’oggetto. La faccio semplice: un lavandino. Troppo profondo, anche se sembra una ciotola votiva, va bene per soggetti fino ad una certa altezza, sotto la quale sei costretto a prendere un rialzo per accedervi. Poco profondo e la volta che hai litigato con il gatto e sei isterico come una biscia, apri convulsamente l’acqua al massimo e allaghi almeno i 20 cm introno all’oggetto. Eppure il lavandino come oggetto in sé è affidabile, fa quel che deve. E se usciamo da un rapporto diretto tra l’uomo e l’oggetto e lo mettiamo in un contesto in cui più uomini interagiscono con più oggetti… beh, la cosa si complica. Ma senza farla complicata, penso sempre al telecomando o alla media dei siti web delle istituzioni. E giuro che in alcuni momenti, mi sento un’incapace. Datosi che non mi ritengo esattamente una scimmia bonobo, possiamo dire che la questione è più dannatamente complessa: siamo alle prese con oggetti mal progettati. Gli inganni e i paradossi del cattivo design lo viviamo tutti i giorni e innescano una interazione perversa con tanti oggetti di uso quotidiano. Ciò che i designer, come i progettisti o gli ingegneri dimenticano nella foga di ottenere l’obiettivo primario è che usarlo non è un semplice gesto materiale. Nella nostra esperienza di utenti convergono aspetti tecnologici, processi cognitivi, comportamenti relazionali, connotazioni estetiche, sensazioni emotive. Il design efficace e a misura d'uomo è quello che sa combinare psicologia e tecnologia. Pensate alle istruzioni per il montaggio dei mobili IKEA (dai, tutti prima o poi sono incappati in quei meravigliosi disegnini che sa seguire anche il mio gatto). E pensate all’attenzione che i loro designer, ingegneri e progettisti hanno impiegato per realizzare un prodotto che possiamo montare da soli! Mi viene in mente la scena di Frankenstein Jr, quando Gene Wilder esclama “Si… Può… FAREEEEE”. Bene, cari designer, progettisti e smanettoni dei siti: siete chiamati a realizzare prodotti nuovi ma soprattutto facili da usare, comprensibili e, perché no, capaci anche di dare piacere. Perché per realizzare e pensare prodotti e servizi "umani" è necessario cambiare la nostra idea del mondo.
77
/Franchising - Retail
OSSERVATORIO CONSUMI DI MERCATO CONFIMPRESE-EY Dati luglio 2021 vs luglio 2019 anno pre-Covid Dati luglio 2021 vs luglio 2020 Rubrica a cura di Confimprese
L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY traccia il benchmark di luglio 2021 su luglio 2019 nell’anno pre-Covid che è ancora con una perdita del -22%. Diversa la situazione vs 2020 con +8%. La linea di demarcazione passa tra il 2019 e il 2021 con segnali ancora fortemente negativi in tutti i settori tra il 2019 e il 2020. Luglio 2021 mostra una modesta inversione di tendenza, ma la strada per tornare ai livelli pre-Covid è ancora molto lontana Il confronto dei primi 7 mesi dell’anno mostra livelli simili a quelli del 2020 (+3%) ma ancora distanti dai primi 7 mesi del 2019 (-40%) Dal mondo dei consumi arrivano segnali contrastanti, a seconda che il benchmark sia tracciato sul 2020 o sull’anno pre-Covid 2019. Se luglio 2021 mostra ancora segnali di sofferenza delle vendite su luglio 2019 con una perdita del -22%, lo scenario rispetto al 2020 evidenzia un miglioramento del +8% a totale mercato. L’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui consumi di mercato analizza i dati del mese di luglio per tracciare una linea spartiacque tra il 2019 e il 2020 e sottolineare la differenza del livello dei consumi nei due anni presi in considerazione. Il che fa presumere che, pur essendoci un quadro in miglioramento rispetto al mese di luglio 2020 sostenuto da un sistema Paese che inizia a dare segni di ripresa con un Pil migliore rispetto ai cugini d’Oltralpe, la strada verso la ripresa è tuttavia ancora lunga.
BENCHMARK CON ANNO PRE-COVID: LUGLIO 2021 VS LUGLIO 2019
Nel raffronto con il 2019 il segno meno caratterizza ancora tutti i
78
settori merceologici analizzati. Il comparto in maggiore sofferenza è quello di abbigliamento/accessori con -27%. In parziale miglioramento rispetto ai dati disastrosi dei mesi precedenti la ristorazione con -19%, mentre il non food chiude a -7%.
settembre\ ottobre 2021 Tra i canali di acquisto, oltre al -53% del travel che continua a soffrire maggiormente le conseguenze della pandemia, troviamo i centri commerciali in flessione a -23% (erano a -18% nel mese di giugno vs giugno 2019) e gli outlet a -17%. Dato negativo per le high street a -28%.
Quanto alle aree geografiche la peggiore è il Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna) -25%, seguito dall’area Nord-Est -23% (Emilia-Romagna, Triveneto) e Nord-Ovest -22% (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta). Segue a breve distanza l’area Sud -19% (Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata).
BENCHMARK CON ANNO PRECEDENTE: LUGLIO 2021 VS LUGLIO 2020 In riferimento all’andamento dell’anno precedente, i segnali mostrano una situazione di parziale recupero.
CONFIMPRESE è l’associazione del commercio moderno – franchising, Gdo e reti dirette – che opera sul territorio nazionale e riunisce aziende e realtà omogenee per merceologia, dalla ristorazione all’entertainment, dall’abbigliamento ai servizi, con un target dimensionale da medio grande a leader di mercato, spesso quotate in Borsa e, in diversi casi, con una rilevante presenza internazionale. Confimprese conta su oltre 100 soci che rappresentano 300 marchi, 36mila punti vendita e 600mila addetti con un giro d’affari 2018 di 152,3 miliardi di euro. Il presidente dell’associazione è Mario Resca.
La ristorazione riprende quota e, complice il periodo estivo che invita ai consumi fuori casa e l’ampliamento/allestimento di spazi esterni e dehor, mette a segno una crescita del +26%. Cifre decisamente più contenute pari a +4% per abbigliamento/ accessori che, nonostante la l partenza saldi con un mese di anticipo rispetto al 2020 non hanno dato i risultati sperati. Anche il non food registra una crescita più contenuta rispetto ai mesi precedenti e chiude a +4%. Tra i canali di vendita, da segnalare in primis l’inversione di tendenza del travel che, per la prima volta dall’inizio della pandemia (marzo 2020) chiude luglio 2021 in positivo: +13%, segno che gli italiani grazie anche alla campagna vaccinale, iniziano nuovamente
79
a frequentare stazioni e aeroporti. I centri commerciali recuperano e chiudono a +11%, migliorano gli outlet a +16%, segno che gli italiani non disdegnano una sosta nei grandi centri degli sconti. Le high street si fermano a +6%: è evidente che le città non si sono ripopolate, forse influenzate dallo smart working estivo. Quanto alle aree geografiche, sono in significativo miglioramento. A partire dal Nord-Est +14%, seguito dal Centro +10%, dal NordOvest +9%. Fanalino di coda il Sud +3%, che, nonostante il periodo estivo e il conseguente maggiore afflusso turistico, paga il numero minore di vaccinati.
80
ANALISI PRINCIPALI REGIONI Nel mese di luglio 2021 vs luglio 2020 la Sicilia segna il trend peggiore, seppure in positivo, chiudendo a -4%, seguita da Calabria -3%, e Marche +2%. Seguono Liguria +5%, Piemonte +6%, Puglia e Sardegna +7%, Friuli-Venezia Giulia +8%, Campania +9%. In maggiore ripresa troviamo il Lazio e l’Umbria, che segnano +10%, ma anche Lombardia +11%, Trentino-Alto Adige +12%, Toscana +13%, Emilia-Romagna +15%, Veneto +16% e l’Abruzzo, con il trend migliore, +17%.
settembre\ ottobre 2021
ANALISI PER CITTÀ
ANALISI PRINCIPALI PROVINCE
Nell’analisi per città nel periodo luglio 2021 vs luglio 2020 solamente nelle città di Napoli -10% e Palermo -3% si rilevano risultati caratterizzati dal segno negativo. Tra le principali città del Paese che registrano dati incoraggianti e dal segno positivo troviamo Torino +6%, Roma +10%, Genova +11% e Bologna +13%. Sul podio nel medesimo arco temporale spiccano Milano +14%, Firenze +20% e medaglia d’oro per Venezia con +25% che recupera in parte il tracollo dell’anno scorso.
Nell’analisi per province nel mese di luglio 2021 su luglio 2020, la provincia di Palermo è la peggiore a -4% nonché la sola caratterizzata dal segno negativo. Seguono Novara e Catania entrambe stabili con 0%, non distanti da Como +2%, Napoli +3%, Torino +5%, Genova +7%, Bologna e Varese entrambe +8%. Sul podio tra le migliori troviamo Padova +23%, Brescia +21% e Caserta +20% confermando l’andamento positivo e incoraggiante legato alla ripresa. Con valori leggermente al di sotto, dunque in miglioramento, si posizionano le province di Firenze e Verona +19%, Venezia +18%, Bari +16%; poco distanti le province di Monza e Brianza, e Milano +12%, Bergamo +11% e Roma +10%.
81
/Franchising
AL VIA LA PARTNERSHIP TRA CATTOLICA ASSICURAZIONI E ASSOFRANCHISING L’accordo punta a consolidare l’offerta di prodotti dedicati all’imprenditorialità in affiliazione, con l’obiettivo di proporre soluzioni su misura per franchisor e franchisee, in un quadro generale che vede le PMI italiane sotto-assicurate. Rubrica a cura di Assofranchising
Gli ultimi dati Istat (Aprile 2021) stimano un incremento sia dell’indice di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 102,3) sia dell’indice di fiducia delle imprese (da 94,2 a 97,3). Per quanto riguarda queste ultime, si registra un miglioramento della fiducia in tutti i settori osservati. In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 101,9 a 105,4 e nelle costruzioni da 147,9 a 148,5. Nei servizi di mercato l’indice aumenta da 85,4 a 87,1 e nel commercio al dettaglio da 91,2 a 95,8. Uno scenario che appare positivo e che coinvolge anche la formula dell’autoimpiego in affiliazione, un’opportunità che merita prodotti dedicati anche dal punto di vista assicurativo. Questo il senso della partnership nata tra Cattolica Assicurazioni S.p.A, uno dei principali player del mercato assicurativo italiano, e Assofranchising, l’Associazione che tutela e difende gli interessi economici delle reti in franchising associate: Cattolica Assicurazioni, nel ruolo di Main Partner, proporrà alle aziende socie e ai loro affiliati prodotti assicurativi studiati ad hoc. Partendo da un dato significativo: la diffusione di polizze assicurative tra le imprese italiane è ancora limitata e differenziata per classe dimensionale. Supera il 50% solo per i rischi principali (incendio, furto ed Rc) mentre rimane molto bassa per coperture specifiche quali RC prodotto, ambientale o business interruption e, in generale, per le imprese di piccole dimensioni (<9 addetti). “È anche in quest’ottica che ci vogliamo avvicinare al tessuto imprenditoriale in affiliazione, ossia per aiutare a cambiare la cultura aziendale sottolineando l’importanza della prevenzione del rischio. Stiamo assistendo a una rivoluzione nel mondo del
82
lavoro, con l’ingresso di nuovi rischi emergenti come quelli legati alle pandemie, entrati al terzo posto nella Top Ten in Italia con una percentuale del 28%, dopo l’interruzione dell’attività con il 45% e i rischi informatici, al primo posto con il 54%.” – afferma Carlalberto Crippa, Direttore Business Development & Marketing del Gruppo Cattolica Assicurazioni –. “È anche interessante osservare che, pur essendoci rischi specifici per settore, “l’interruzione dell’attività” è al primo posto nella Top 5 per tutti i settori, dall’agricoltura ai
Alberto Cogliati, Segretario Generale di Assofranchising.
settembre\ ottobre 2021 trasporti. Questo ci fa capire che sempre di più dovremo andare nella direzione di soluzioni dedicate per chi decide di mettersi in proprio aiutando a individuare quelle più adatte alle esigenze. Per questo abbiamo scelto di affiancare Assofranchising in questa nuova sfida che mette al centro le persone che scelgono questa nuova avventura professionale”. “Assofranchising quest’anno sta mettendo a punto una serie di interventi strategici per meglio supportare franchisor e franchisee nello scenario post pandemico. Senza dubbio i prodotti assicurativi rivestono un ruolo chiave nella ripresa e sviluppo e siamo davvero felici di avere con noi Cattolica Assicurazioni, insieme alla quale ci proponiamo di affiancare gli imprenditori con offerte strutturate e mirate ai singoli bisogni e alle specifiche necessità di business. Il franchising coinvolge svariate industry, dalla GDO ai servizi, che hanno affrontato la pandemia in modi diversi: da qui la necessità di individuare un partner in grado di sostenere in modo personalizzato le sfide future” – afferma Alberto Cogliati, Segretario Generale di Assofranchising. Cattolica Assicurazioni ha dato vita ad Active Business, la polizza che riunisce in sé tutti i bisogni di protezione per le imprese commerciali, manifatturiere e di servizi, come, ad esempio, assicurare la protezione dei locali dell’attività, delle merci e delle attrezzature dai principali rischi property sia per danni diretti sia per interruzione di esercizio, compresa anche la protezione dalla responsabilità che deriva dall’attività imprenditoriale nei confronti di dipendenti e clienti. Cattolica Assicurazioni mette inoltre a disposizione delle aziende tutele dal rischio informatico (Cyber Risk) per i danni che un attacco informatico potrebbe causare in termini di perdite economiche e di costi per far ripartire l’attività e per i danni causati a terzi. Infine, sono stati studiati prodotti per la tutela dell’impresa in caso di perdita del proprio key man, per l’investimento di liquidità in eccesso, per accantonare e gestire quanto dovrà essere riconosciuto ai propri amministratori e dipendenti una volta concluso la relazione (TFR e TFM) e per la pensione. Queste sono alcune delle soluzioni messe a punto da Cattolica Assicurazioni per gli imprenditori, per aiutarli a gestire in sicurezza il proprio business: “Quello che ci preme far capire è che è meglio prevenire il rischio per poterlo gestire al meglio. È più facile ripartire dopo un cyber attacco se hai già la copertura assicurativa adatta”, afferma Crippa. “Agiamo in un’ottica sinergica” – osserva Cogliati – “per consentire a chi sceglie, o ha già scelto la formula dell’autoimpiego, di avere a disposizione tutti gli strumenti utili per diventare imprenditore: dalla polizza all’accesso al credito, Assofranchising si pone come interlocutore privilegiato dei franchisor per aiutare i futuri franchisee a sciogliere dubbi e timori”. Con Active Benessere, infine, Cattolica Assicurazioni ha studiato soluzioni per la protezione della salute e del benessere dei dipendenti di un’azienda. La polizza, ampia e modulabile, offre servizi e prestazioni dedicati alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla convalescenza. E visti i tempi in cui viviamo, meglio proteggersi prima.
Assofranchising rappresenta, promuove e difende gli interessi economici, sociali e professionali delle reti in franchising associate. Dal 1971, anno della sua nascita, Assofranchising si è contraddistinta per la fitta rete di relazioni con le Istituzioni e gli altri Enti o Associazioni che hanno interessi coincidenti o vicini ai suoi. Attiva servizi e consulenza mirata, organizza eventi promozionali per i soci, di networking e di studio su temi d’interesse, offre accordi quadro e convenzioni sui molteplici aspetti e prodotti che interessano le aziende che operano in franchising e le relative reti di punti vendita.
Cattolica Assicurazioni Cattolica Assicurazioni è uno dei maggiori attori del mercato assicurativo italiano, quotata alla Borsa di Milano, dove è presente dal novembre 2000. Con circa 3,5 milioni di clienti che si affidano alle soluzioni assicurative e ai prodotti distribuiti, il Gruppo registra una raccolta premi di 5,7 miliardi di euro (2020). Cattolica conta, a livello di Gruppo, su 1.360 agenzie diffuse su tutto il territorio italiano, sia nei grandi che nei piccoli centri, e su una rete di 1.851 agenti.
83
Dal birrificio Doppio Malto di Erba (CO), Foodbrand Spa ha dato vita ad una delle principali esperienze italiane legate al mondo della birra artigianale. Doppio Malto è infatti una realtà che oggi conta 20 locali in Italia e uno all’estero e punta a far crescere la cultura della birra artigianale nello Stivale con un piano che prevede dieci nuove aperture nel 2021. Entro la fine dell’anno entrerà pienamente in funzione il secondo birrificio Doppio Malto a Iglesias, in Sardegna. Lo sbarco all’estero è arrivato nel settembre 2020, con l’apertura di un Doppio Malto nel nuovo centro commerciale Steel di Saint-Étienne (Francia), mentre per il 2021 è previsto un ambizioso piano di sviluppo in Italia e all'estero (Francia e Scozia).
84
settembre\ ottobre 2021
PROFILO FRANCHISOR:
Mercatino Franchising leader nell' intermediazione dell’usato, nasce a Verona nel 1995 e ad oggi ha sviluppato una rete in franchising di oltre 180 negozi. La formula del conto terzi consente a due soggetti diversi un’azione di guadagno (chi vende espone gratis il proprio usato) e una di risparmio (chi compra lo fa a prezzi inferiori a quelli di mercato). Con il suo sistema virtuoso, Mercatino diffonde la “buona pratica” del riuso come sistema etico - sociale nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio. I fattori di successo del Franchising Mercatino sono: Assistenza & Formazione, Innovazione tecnologica e Visibilità Nazionale.
Ragione sociale: Mercatino s.r.l. Indirizzo sede legale: Via Angelo Messedaglia 8C, Verona Sito Internet: www.mercatinousato.com Attività: Intermediazione di oggetti usati Anno di fondazione dell’Azienda: 1995 Anno di lancio del franchising in Italia: 1995 PV in franchising Italia: 182 aperti e 10 in apertura PV in franchising all’estero: 1 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: non abbiamo preferenze Franchisee singoli: 137 Multi-Unit Franchisee: 15
PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza: 50.000 abitanti Ubicazione ottimale PV: zone commerciali/residenziali Superficie media PV: a partire da 400 mq Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: a partire da 3 Esperienza pregressa nel settore: non richiesta Formazione iniziale: 5 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 50.000 Fatturato medio annuo (stima): € 469.000 Merce in conto vendita: SI Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: € 5.000 Canoni periodici (royalties): 3% sul venduto mensile Canoni periodici fissi: NO, solo servizi accessori al franchising Pubblicità a livello locale: NO Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 5 anni
CONTATTI FRANCHISOR Franchisor: Mercatino s.r.l. Referente franchising: Veronica Spadafora Telefono: 0458203355 E-mail franchising: sviluppo@mercatinousato.com Sito Internet: www.mercatinousato.com N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda
85