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E LA NUVOLA VA. FUKSAS A COLLOQUIO CON PASOLINI, HEGEL, KANT, DE CHIRICO A cura di Carla Cavicchini
L’inaugurazione del ciclo “FUTUR A . Che ne sarà di noi, degli altri del pianeta” a cura di Sergio Risaliti presso il Museo Novecento nel chiostro delle ex-Leopoldine – spazio per concerti, lectures, proiezioni cinematografiche – ha portato di fronte ad un folto ed attento pubblico il noto architetto di origini lituane Massimiliano Fuksas. Figura tra le più celebri tra i progettisti a livello mondiale, magistralmente espresso sulla lectio: Capitolo IV. Attento e sensibile alle problematiche ambientali, ama spesso e volentieri volgere la testa al cielo godendo della luce non artificiale, ma senza l’aria condizionata poiché... “Se è un diritto avere l’acqua è un dovere riutilizzarla e si può recuperare persino l’aria condizionata in forma agevole, meno costosa e complessa. Una forma di suicidio per qualcuno? Ben venga simile suicidio! Solamente con l’armonia ed il silenzio si arriva all’equilibrio ed è più semplice di ciò che si pensi. Quanto ai bisogni ci vuole una governance mondiale, l’architettura non deve essere modificata, né sparire, né tantomeno crollare. Si tratta di un cambio prospettico per vivere nel terzo millennio riflettendo attentamente sulle trasformazioni della pandemia vissuta. Le città del futuro non saranno più megalopoli bensì centri diffusi, frammentati sul territorio con una rete digitale veloce e infrastrutture sostenibili. Conseguentemente innovazione e ricerca diventano il punto di partenza per la crescita ed il cambiamento, per un’architettura più
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semplice e funzionale con l’uomo caputmundi.” Fuksas prosegue osservando che i politici hanno subappaltato il governo insieme al pensiero, alla libertà, senza che i media se ne siano preoccupati troppo,
Foto©: Andrea Paoletti
osservando che sono veramente poche le persone capaci, senza pensare invece alla Governance così vitale. Quanto all’inquinamento… “L’inquinamento cinese arriva dalla Corea, dal Vietnam, San Francisco, correnti che