VivoGubbio - Numero 10 - 29 Aprile 2023

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VivoGubbio

Quindicinale di informazione del territorio eugubino

A palazzo Pretorio raccontano che l’assessore al Bilancio, Marco Morelli, si è spaventato quando ha visto il conto a spese del Comune di una trasferta a Pisa degli assessori Simona Minelli e Giovanna Uccellani. Pare che il mangiare e bere fosse ottimo e abbondante. Dopo l’aumento degli stipendi a sindaci e assessori grazie al governo Draghi, perché non osare di più?

NON BASTA IL TURISMO DA SOLO

SABATO 29 APRILE 2023 ANNO II NUMERO 10
Tramontana
La
Foto Massimo Radicchi
ECONOMIA
FUTURO
GIOVANI
IL PIL IN
GUBBIO RELEGATA ALL’ OTTAVO POSTO IN UMBRIA TRA LE METE PREFERITE NEL 2022 DOPO ASSISI, PERUGIA, ORVIETO, SPOLETO, CASTIGLIONE DEL LAGO, PASSIGNANO E TERNI. L’
LOCALE HA BISOGNO DI SVILUPPARE INDUSTRIA , PICCOLA E MEDIA IMPRESA PER DARE UN
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AIUTANO L’ECONOMIA, MA I TURISTI DA SOLI SPOSTANO POCO

Gubbio è bellissima, si sa. Chi la vede ne rimane incantato e si chiede perché non venga maggiormente valorizzata per attrarre più visitatori e - aggiungiamo noi - anche investitori. Il turismo è una risorsa, ma i numeri per quanto in crescita ci dicono che non spostano più di tanto i livelli economici tra il Pil che è cenerentola dell’Umbria e la fuga dei giovani che in altre città, pure all’estero, vanno in cerca di opportunità. I flussi turistici del 2022 rivelano che Gubbio è in una posizione di retroguardia, appena all’ottavo posto con 227mila visitatori. S’impallidisce di fronte alla crescita esponenziale di Assisi, che si conferma regina indiscussa e lampante traino del flusso turistico regionale con oltre 1,2 milioni di visitatori che la posizionano saldamente al primo posto nella top 10 delle città umbre scelte come meta preferita dai turisti italiani e stranieri.

LE CIFRE. I numeri raccolti da Turismatica (banca dati della Regione Umbria per le statistiche sul turismo) hanno rivelato che lo scorso anno Assisi ha registrato da sola 1.207.704 presenze turistiche, davanti ai poco più di un milione di Perugia, circa 273mila di Orvieto, 265mila di Spoleto, 247mila di Castiglione del Lago, 240mila di Passignano sul Trasimeno, 235mila di Terni, 227mila di Gubbio, 210mila di Foligno, 196mila di Magione, 147mila di Cascia, 142mila a Città di Castello, 127mila di Todi, 113mila a Tuoro sul Trasimeno, 88mila a Bastia Umbra, 85mila a Bevagna, 71mila di Torgiano, 64mila di Spello. A Gubbio si è movimentato soltanto il 5 per cento del totale di turisti che nel 2022 hanno scelto l’Umbria. Immancabile il gioco della politica tra chi vede il bicchiere più che mezzo pieno (Gabriele Damiani, assessore al Turismo) e chi spara a zero (Michele Carini e Sabina Venturi consiglieri comunali della Lega).

LA CAPITALE. Assisi ha migliorato se stessa, superando il record di presenze del 2019 (ovvero prima della pandemia) con un incremento di 8.716 visitatori, un aumento oltremodo evidente di

I DATI DEI FLUSSI DEL 2022 VEDONO GUBBIO SOLAMENTE ALL’OTTAVO POSTO TRA LE METE PREFERITE CON 227 MILA VISITATORI CONTRO GLI OLTRE 1 , 2 MILIONI DI ASSISI. PER L’OCCUPAZIONE E LO SVILUPPO SERVE BEN ALTRO TRA IL PIL IN CADUTA E I GIOVANI IN FUGA ALLA RICERCA DI OPPORTUNITÀ

25.872 turisti in più rispetto al 2018. Segno evidente che la voglia di viaggiare e di vedere posti è una reazione decisa a quanto passato con la gestione nazionale discussa e controversa del Covid. La capitale del turismo umbro batte tutti e rafforza anche il fronte dei turisti stranieri: sul totale di 1.207.704, gli italiani sono stati 804.399, mentre le presenze estere sono state 403.305 come dato in linea con gli anni precedenti alla pandemia, segno che Assisi ha ampiamente recuperato i flussi turistici internazionali. Particolarmente rilevante il dato relativo alla permanenza media nella città serafica: 2,40 giorni rispetto a 2,19 nel 2018; era stata di 2,10 nel 2019; 2,30 nel 2020; 2,34 nel 2021.

PUNTI DEBOLI. Gubbio può e deve fare di più, soprattutto a livello infrastrutturale e nei collegamenti per rendersi maggiormente appettibile. La città deve farlo su tanti fronti, anche della promozione, al di là degli eventi culturali e sportivi. Vanno fatte crescere visibilmente le capacità di essere richiamo sul fronte del divertimento e in questo senso per fortuna ci mettono tanto impegno i giovani, come l’Associazione Insieme che promuove il Doc Fest e gli organizzatori di Wonderlast Festival che il prossimo 16 luglio porteranno Mr Rain rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo. C’è anche un problema di parcheggi e trasporti interni, oltre che di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, fino alla mancanza di una grande struttura al coperto che possa ospitare manifestazioni (quanto sarebbe servito e servirebbe un palazzetto dello sport multifunzioni). Danneggiano la crescita le battaglie politiche di retroguardia, con i partiti e certi esponenti politici (specie quelli arricchiti con la politica) sempre in pista per cavalcare soprattutto talune paure (ambientaliste) e la lotta di classe (la storiella dei padroni imbonisce qualcuno e alimenta l’invidia sociale che può sfociare in odio) nel cercare voti puntando molto sull’elettorato più inconsapevole che si mantiene soprattutto tra pensioni di ogni tipo e marchette varie, magari ottenute proprio grazie alla politica. Tutto questo caratterizza largamente la politica eugubina che dovrebbe invece profondere energie per mettere in campo spirito di iniziativa e di progettualità di più ampia visione. Ne guadagnerebbe anche il turismo.

L’Umbria va forte trainata da Assisi

Nel 2022 in Umbria si sono registrati 2.355.167 arrivi e 6.315.895 presenze, con un incremento percentuale rispetto allo stesso periodo del 2021 del 35,5 per cento negli arrivi e 34,7 nelle presenze, del 100 per cento negli arrivi e 99 nelle presenze rispetto al 2020, con un calo 6,2 per cento negli arrivi e un aumento del 2,7 nelle presenze rispetto al 2019. Complessivamente si registra un aumento dei turisti Italiani del 19,7 per cento negli arrivi e 15,4 nelle presenze rispetto al 2021, del 69,5 per cento negli arrivi e 57,6 presenze rispetto al 2020, un calo dello 0,1 per cento negli arrivi e

un aumento del 6,7 nelle presenze rispetto al 2019. Quanto ai turisti stranieri, si registra un aumento del 107 per cento negli arrivi e del 100,8 nelle presenze rispetto al 2021, del 341,1 per cento negli arrivi e del 312 nelle presenze rispetto al 2020, mentre rispetto al 2019 si registra nel complesso un calo del 21 per cento negli arrivi e del 4,5 nelle presenze, anche se emergono variazioni in aumento nell’amerino, alta valle del Tevere e Trasimeno. Aumento nelle sole presenze nel ternano e nel folignate, con variazioni negative negli altri territori, compreso Gubbio.

Turisti in via della Repubblica
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Mordi e fuggi, l’Associazione Host preoccupata per il trend turistico

Lascia poco il mordi e fuggi. Non ha dubbi l’Associazione Host, che raggruppa albergatori e ristoratori, e sul turismo apertamente che vengano adottate altre strategie dopo l’andamento in chiaroscuro del ponte pasquale. I segni positivi sono venuti dai 2.100 visitatori a palazzo dei Consoli tra marzo e i primi di aprile e 1.200 al San Benedetto per l’esposizione sui dinosauri, mentre le ombre si sono riversate nell’analisi critica che Host, presieduta da Gloria Pierini, ha evidenziato per le presenze al di sotto della media anche rispetto al passato, ma soprattutto su una permanenza minima limitata a qualche ora pomeridiana con la mancanza dei pernottamenti. Host ha denunciato il mancato aggancio dell’offerta turistica ai grandi eventi.

COSA NON VA. “L’associazione a più riprese e per anni ha chiesto, o meglio implorato, una promozione più attenta e mirata alla creazione di eventi e iniziative per il periodo pasquale, e non solo. Purtroppo nel 2023 non bastano le magnificenze architettoniche

come veicolo di attrazione per un turista che ha scelte enormi e soprattutto cerca l’unicità delle esperienze”. Host sottolinea che non resta l’impronta economica nelle toccate e fuga, fino a criticare il nuovo sistema di parcheggi: non piace quello adottato in piazza Quaranta Martiri che obbliga a pagare con le monete non accettando banconote o carte di credito, così come fa discutere la modulistica per il soggiorno che nelle strutture ricettive viene richiesto di compilare. Host infine non è convinta sull’aumento del numero di posti letto: servono quando c’è un evento mirato e organizzato, per tutto il resto dell’anno la necessità non sussiste se il trend rimane questo.

LA DIFESA. L’Amministrazione Comunale si è difesa rimarcando la positività di certi numeri e l’impegno a far funzionare il comparto, mostrando disponibilità a raccogliere proposte e collaborazioni con spirito sinergico.

Guarda quanti turisti in fila per pagare il parcheggio. A prima vista, una scena che promette bene: il segnale che a Gubbio arrivano tanti visitatori, e come tali non vedono l’ora di godersi le bellezze della città di pietra. Poi però, passato lo stupore iniziale, ecco ne arriva un altro, e che di buono ha ben poco: quei turisti sono in fila alla cassa perchè il parchimetro installato da SIS Service Parking System srl non prevede il pagamento con la moneta elettronica, ma soltanto con banconote o monete (i cari vecchi “spiccioli”, dirà qualcuno): E allora è inevitabile vedere lunghe code nelle

ore di punta: non tutti hanno a disposizione i contanti, così più d’uno è costretto a recarsi al bancomat per prelevare contante. Tanto che qualcuno ha pure ironizzato: “Gubbio., città medievale con metodi di pagamento medievali”, suggerendo di rispolverare i “fiorini” per ovviare al problema (come su “Non ci resta che piangere”). La “torretta” incriminata è quella accanto all’edicola di piazza Quaranta Martiri: i turisti non possono sapere che le altre prevedono il pagamento elettronico, e nel frattempo si mettono in fila. E chissà cosa penseranno di Gubbio... R. BAR.

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MA. GI.
C’è un parchimetro che accetta solo contanti: i turisti costretti a pagare con gli spiccioli
Turisti in via dei Consoli Foto Radicchi Turisti in coda per pagare in contanti
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CONTESSA , IL COMUNE DOVEVA SISTEMARE LE STRADE ALTERNATIVE

UN DISASTRO LE CONSEGUENZE PER LA TEMUTA CHIUSURA DELLA STATALE. AUTOTRENI INTRAPPOLATI, LUNGHE CODE TRA SANTA LUCIA E LA FLAMINIA VERSO PONTERICCIOLI. STUDENTI PENALIZZATI DAI NUOVI ORARI DEI TRASPORTI SCOLASTICI.

SOTTO ACCUSA LA GIUNTA STIRATI OLTRE AD ANAS E REGIONE. DISAGI E GROSSI DANNI ECONOMICI

Nella bufera c’è l’Amministrazione Comunale per le conseguenze dopo la chiusura della strada della Contessa. Manca un piano efficace e lo scenario si è rivelato allucinante fin da quando è stato chiuso il tratto per il rifacimento del viadotto e i lavori interni alla galleria. È in crisi la viabilità su tutto il territorio, con un incremento di traffico pesante sulla variante della Pian d’Assino tra est e ovest, fino alle ripercussioni sulla Flaminia in direzione Scheggia e scendendo verso Pontericcioli e Cantiano attraverso il ponte a botte. Creano disagi e problemi giganteschi gli autotreni che nell’affrontare le curve strette invadono la corsia opposta. I camionisti sono disorientati e spesso si formano lunghe code, con gli automobilisti eugubini che lanciano anatemi minacciando esposti e denunce nel temere incidenti. Desolazione fa rima con devastazione, guardando alle ripercussioni quotidiane: dai primi ingorghi si sta passando a un deserto. Sulla Flaminia progressivamente rinunciano a transitare larga parte dei mezzi, contribuendo ad aggravare l’isolamento di Gubbio, oltre che dei territori marchigiani.

LE ALTERNATIVE. Sotto accusa il Comune di Gubbio, con Anas e Regione, per non aver messo a punto un piano di viabilità alternativa efficace che portasse a sfruttare al meglio le due strade secondarie, ovvero la vecchia Contessa a valle e la bretella verso Lanciacornacchie e la Madonna della Cima che poteva essere sistemata rimuovendo anche una frana. La Giunta Stirati viene accusata di non aver stanziato soldi per favorire la viabilità alternativa, limitandosi ad accollare ad Anas l’asfaltatura della vecchia Contessa a valle senza neanche prevedere piazzole e ampliamenti possibili. Ci sono anche le conseguenze negative dal traffico

lungo la Gola del Bottaccione e nel borgo di Santa Lucia dove domina la problematica dei bus scolastici che transitano faticosamente nella via regolata a senso unico alternato regolato da semaforo e con tanto di auto parcheggiate. Le proteste per i disagi e i danni economici non si placano.

GLI STUDENTI. Grossi disagi anche per gli studenti, visto che sono cambiati gli orari dei bus per i giovani che ogni giorno raggiungono gli istituti scolastici eugubini per poi fare rientro a casa dalle zone che sono collegate attraverso la Contessa. Ripercussioni pesanti per gli studenti che sono costretti ad alzarsi prima al mattino e rientrare a casa più tardi. I giovani devono sopportare sacrifici maggiori rispetto al passato a causa dell’allungamento del percorso che deve dirottare sulla Flaminia e la Gola del Bottaccione. Le corse extraurbane di Bus Italia della linea Pietralunga-San Bartolomeo di Burano-Gubbio e della Chiaserna-Gubbio sono anticipate rispettivamente alle ore 6.30, con arrivo posticipato di 20 minuti e la contestuale soppressione della tratta San Bartolomeo-Bivio Contessa, e alle 7.05 con arrivo posticipato di circa 15 minuti e la soppressione della tratta Pontericcioli-Bivio Contessa. La partenza della corsa Gubbio-Cantiano Chiaserna delle 6.25 risulta anticipata di 15 minuti. Adriabus ha invece adottato variazioni sul fronte marchigiano, a cominciare dell’anticipo della partenza alle 6.05 da Pergola per coincidenza alle 6.55 da Cagli per proseguire verso Gubbio. Anticipata di 20 minuti la partenza da Fabriano e alle 6.05 da Serravalle.

LA POLITICA. Si è fatto sentire il consigliere comunale Orfeo Goracci che ha sollecitato la Giunta Stirati a trovare soluzioni per ridurre le criticità, pur se da settori della maggioranza c’è chi ricorda di aver ignorato da sindaco nel 2005 il progetto di ammodernamento della Contessa donato gratuitamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. A. PET.

Residenti e commercianti preoccupati: chiedono certezze su tempistiche e ristori

Una raccolta firme contro la chiusura della Contessa, promossa dagli operatori economici della zona per tramite dell’avvocato Luigi Santioni, è una delle tante iniziative che hanno visto coinvolti in prima linea residente e soprattutto iperazioni commerciali della zona che da Gubbio arriva sino all’ingresso nelle Marche. Perché le preoccupazioni si espandono ben oltre i confini regionali: a Cantiano e Cagli, ma anche oltre (fino alla riviera adriatica), molte attività temono che la chiusura prolungata della Contessa possa arrecare danni economici enormi, da calcolare non soltanto nel periodo del cantiere, ma anche successivamente (se molti automobilisti cominceranno ad abituarsi a utilizzare la Perugia-Ancona per arrivare

lungo l’Adriatica, poi potrebbero continuare a utilizzrala anche in futuro). La petizione rivendica certezze sui tempi, sulla viabilità alternativa e soprattutto sui ristori economici per i danni che la chiusura della Contessa, dopo 13 mesi di senso unico alternato regolato da impianto semaforico, porterà al territorio con Anas, Regione e Comune sotto accusa per le scelte e la gestione della situazione. Intanto la comunità locale ha dovuto piangere la prima vittima della “nuova” strada che passa a valle: Germano Mosca, 84 anni, è deceduto una settimana dopo aver riportato seri traumi in un incidente avvenuto nel lunedì di Pasquetta, quando ancora la via era a doppio senso di marcia.

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R. BAR.
L’imbocco della vecchia statale La Contessa chiusa Foto Radicchi

ALESSIA TASSO VUOLE GIOCARE D’ANTICIPO

IL VICESINDACO SI PREPARA A UFFICIALIZZARE LA PROPRIA CANDIDATURA A SINDACO SUBITO

DOPO I CERI. I LED DELLO ZIO STRATEGA CLAUDIO

HANNO PRONTO IL PIANO PER TENERSI PALAZZO PRETORIO E MANDARE STIRATI IN REGIONE.

VITTORIO FIORUCCI IN CAMPO CON IL CENTRODESTRA E UNA PARTE DEI POTERI ECONOMICI E INDUSTRIALI, MA È PERPLESSO SULLE LISTE

di MASSIMO BOCCUCCI

Le ambizioni di Alessia Tasso sono dichiarate, tanto che vuole giocare giocare d’anticipo galvanizzata dal sondaggio di VivoGubbio e al contempo intimorita dalle tante manovre anche interne alla maggioranza di cui fa parte. Il vicesindaco pensa di ufficializzare la propria candidatura a sindaco subito dopo i Ceri, dunque entro metà giugno, e sarà interessante vedere se rivelerà anche le liste che la sosterranno. Il movimento civico Liberi e Democratici (LeD) sarà il maggiore azionista come lo è stato di Filippo Mario Stirati nel 2014, con la regia organizzativa di Claudio Tasso, lo stratega zio di Alessia, e l’obiettivo di fare il ticket con l’attuale sindaco per mantenere il potere a palazzo Pretorio e mandare Stirati in Consiglio Regionale. Alessia Tasso spera di avere al fianco il Psi, anche se l’assessore Gabriele Damiani ha deciso di uscire di scena e non ricandidarsi aprendo sicuramente un problema di peso specifico del consenso nel partito, mentre è un rebus Scelgo Gubbio viste le fuoriuscite eccellenti durante il mandato (come dimenticare il rumore per le dimissioni da assessore di Giordano Mancini nel dicembre 2020) e altri pronti a fare nuove esperienze delusi dal percorso con Stirati: Mattia Martinelli è corteggiato dal centrodestra; Giorgia Gaggiotti viene data verso il Pd (farebbe parte del gruppo che con Leonardo Nafissi, Ubaldo Casoli e Gabriele Tognoloni starebbe lavorando a un secondo circolo locale piddino per poi candidare a sindaco Nafissi); Francesco Sebastiani non avrebbe intenzione di ricandidarsi.

GIALLO FIORUCCI. C’è chi racconta delle perplessità di Vittorio Fiorucci a guidare la coalizione di centrodestra con il sostegno di una parte dei poteri economici e industriali, nel timore che i problemi ad allestire le liste (al netto dei parenti inseriti per fare numero e riempire) possano rivelarsi fatali nella corsa alla successione di Stirati. Per questo Fiorucci prende tempo e partirebbe comunque da una sua lista civica di stampo trasversale che sarebbe poi appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La sezione eugubina di Fratelli d’Italia vorrebbe capitalizzare l’exploit elettorale alle politiche del settembre 2022, ma non è semplice trasformare il voto d’opinione nel consenso sulla dirigenza e le candidature locali: questo è il problema già evidenziato nel 2019 per esempio con la netta differenza tra i voti ottenuti per il Comune (2,89 per cento) e quelli per la Regione (8,42 per cento).

BATTITORI LIBERI. Ci sono poi i battitori liberi che ambiscono puntando in alto (l’assessore Giovanna Uccellani) oppure a essere comunque della partita (l’assessore Simona Minelli), fino a capire che fine faranno quelli che hanno cambiato partito durante il quinquennio, come Marzio Presciutti Cinti passato da candidato a sindaco del centrodestra ad Azione di centrosinistra con Calenda e Renzi ora al divorzio. Qualcuno sussurra che Presciutti Cinti andrà con Orfeo Goracci: sarà vero? Molte idee tra i due collimano in aula consiliare e c’è chi si lascia andare a commenti ironici e sarcastici su queste convergenze. Angelo Baldinelli dopo aver girato nel centrodestra dapprima con Forza Italia e poi con la Lega, ha fatto il gruppo Misto e ha sposato Gianluigi Paragone con Italexit flop clamoroso alle politiche 2022: chissà se farà la versione eugubina di Italexit per le comunali 2024.

La Soprintendenza fa traslocare il festival

Il timore di perderlo c’è stato, fortissimo, quando lo SpencerHill Festival dedicato ai due popolarissimi attori Bud Spencer e Terence Hill - che si terrà dal 27 al 30 luglio - si è ritrovato senza la location naturale e originale del Teatro Romano perché la Soprintendenza ha negato l’autorizzazione. Ci sono state tensioni e fibrillazioni, anche perché l’organizzazione fa capo perlopiù a una società tedesca. Cambia completamente lo scenario che in tutta fretta il Comune ha proposto agli organizzatori per superare l’impasse: sarà piazza Quaranta Martiri. La Soprintendenza non ha autorizzato l’area archeologica del Teatro Romano, dopo una iniziale disponibilità verbale, e i promotori dell’evento sono andati in difficoltà, con il Comune colto di sorpresa e finito nel mirino delle critiche per la gestione della situazione. L’organizzazione tedesca, che ha un riferimento in Italia, stava per rinunciare con la possibilità perfino di avanzare una richiesta di

risarcimento danni. Alla fine il festival si farà e la nuova dislocazione individuata è piazza Quaranta Martiri con tutte le problematiche del caso, poiché è l’accesso alla città con tutta l’area parcheggi di cui dispone e le ripercussioni di criticità a livello di traffico e vivibilità generale. Si sta discutendo sul fatto che la Soprintendenza ha autorizzato due manifestazioni sportive di grosso impatto come la Festa del Cross e recentemente la Spartan Race, tra migliaia di presenze e utilizzando l’area archeologica come campo di gara, mentre ha respinto lo SpencerHill Festival che pure sembrava sicuro di essere ospitato lì. C’è poi con la stessa Soprintendenza il dibattito aperto sul destino del piazzale non asfaltato nella stessa area archeologica adibito come parcheggio a pagamento da parte del Comune tra i dubbi sulla presenza di autorizzazione, chiedendosi come mai l’inflessibilità soltanto con un festival del cinema

A. PET.
Alessia Tasso
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Vittorio Fiorucci Marzio Presciutti Cinti

LA CAMPAGNA ELETTORALE SULLA PELLE DEI BAMBINI

INIZIATIVA DI MONITORAGGIO RIVOLTA AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI. DUBBI SU PRIVACY E CAMPIONAMENTO. I SOGGETTI COINVOLTI

NELL’OPERAZIONE HANNO AMBIZIONI O INCARICHI

POLITICI . MUGUGNI ANCHE NELLA MAGGIORANZA PER L’ENNESIMA CACCIA ALLE STREGHE CON RISVOLTI ELETTORALI . IL SINDACO STIRATI E

L’ASSESSORE SIMONA MINELLI IMPEGNATI A COLTIVARE

I VOTI DELLA SINISTRA RADICALE E AMBIENTALISTA

Riparte la caccia alle streghe, ma soprattutto parte la campagna elettorale. C’è voluto poco a scoprire il trucco nell’ennesima iniziativa ideologico-ambientalista con risvolto politico-elettorale guardando semplicemente ai soggetti promotori e coinvolti in questa storia. Il Comune di Gubbio ha speso 170mila euro di soldi dei cittadini per commissionare a università La Sapienza e Cnr una indagine che ha confermato ad aprile 2022 la buona qualità dell’aria nel territorio eugubino e le cui conclusioni sul monitoraggio al 31 dicembre 2022 restano un mistero perché non sono state ancora rese pubbliche. Ora arriva un’altra indagine e stavolta la Giunta Stirati, che l’avrebbe in qualche modo caldeggiata per vie traverse secondo taluni anche in seno alla maggioranza ormai in libera uscita, cavalca l’iniziativa presentata in pompa magna, finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi

attraverso personaggi legati al dipartimento di scienze farmaceutiche, unità di sanità pubblica dell’università di Perugia.

MONITORAGGIO. Questo progetto dai risvolti politici riguarda il monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico in bambini residenti vicino ai cementifici. “La ricerca - hanno spiegato da palazzo Pretorio - ha l’obiettivo di valutare se vi sia una relazione tra la concentrazione di alcuni inquinanti atmosferici (polveri fini e ultra-fini, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, e altri) ed alcuni danni al dna (effetti genotossici) nelle cellule dei bambini di 6-8 anni di età. A tale programma hanno aderito il Primo e il Terzo Circolo cittadini”. Ci sono diffuse perplessità sul coinvolgimento dei bambini della scuola primaria a livello di privacy e di ripercussioni per il campionamento, tanto che proprio per questo al monitoraggio non ha aderito il dirigente del primo circolo didattico Maria Marinangeli, mentre l’hanno fatto Francesca Pinna dirigente del secondo circolo e consigliere comunale della lista civica di maggioranza Liberi e Democratici (LeD) e la leccese Luigina Dongiovanni dirigente del terzo circolo al suo primo incarico.

LOTTA A SINISTRA. Negli ambienti politici eugubini ci sono già le reazioni con l’opinione diffusa che è cominciata la campagna elettorale di Stirati, che punta a un posto in Consiglio Regionale una volta concluso il secondo mandato da sindaco non potendosi ricandidare, e di Simona Minelli, alfiere dell’ala sinistra della lista civica Liberi e Democratici (LeD) con il sostegno di potentati professionali locali. Stirati e Minelli aprono il fronte politico guardando al bacino di voti della sinistra radicale per provare a togliere spazi e consensi a Orfeo Goracci nell’eventuale ricandidatura a Gubbio (o alle regionali?) dell’ex sindaco.

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TEATRO ROMANO, PARCHEGGIO CONTESTATO E IMPRESENTABILE

BUCHE, POLVERE E POZZE D’ACQUA NEL PIAZZALE DELL’AREA ARCHEOLOGICA. MISTERO SULL’ ITER AUTORIZZATIVO ALLA SOPRINTENDENZA. IL COMUNE

CERCA IL MODO DI INCASSARE SOLDI TRA LE PROTESTE

DEGLI OPERATORI ECONOMICI DELLA ZONA

CHE DANNO BATTAGLIA. CURIOSITÀ: STRISCE BLU

CON SPAZI STRETTI E CORTI RISPETTO AGLI STANDARD PREVISTI DAL CODICE DELLA STRADA

di MASSIMO BOCCUCCI

Si è aperto un altro fronte polemico e anche delicato sul proliferare dei parcheggi a pagamento che il Comune e il gestore Sis-Segnaletica industriale stradale Srl stanno implementando per incassare quanti più soldi. Il compromesso raggiunto a San Pietro, con il parcometro attivo nel fine settimana dopo la prima mezz’ora gratuita in via Campo di Marte nel tratto della farmacia, via Falcucci e altre limitrofe, sta avendo ripercussioni altrove. L’obiettivo di Comune e Sis è compensare i previsti mancati incassi a San Pietro e il gestore privato si appella ai parametri della gara d’appalto che tengono conto delle giornate in cui certe aree a parcheggio vengono utilizzate diversamente, come in occasione del mercato settimanale del martedì e delle tradizionali feste ceraiole e fiere. Si punta a trovare nuove risorse economiche dall’area del Teatro Romano dove c’è un piazzale non asfaltato in una zona archeologica, con i misteri sull’iter autorizzativo alla Soprintendenza e con le problematiche sollevate dall’ambientalista Ubaldo Emanuele Scavizzi, già presidente della sezione locale Italia Nostra, che ha lanciato gravi accuse evocando l’intervento della magistratura: “Sarebbe ora che la Procura della Repubblica di Perugia aprisse un fascicolo su questo parcheggio abusivo in area archeologica, mai autorizzato dal ministero dei Beni Culturali, creato con un colpo di mano in occasione del terremoto del 1984, mai

smantellato e mai sistemato, poi messo a pagamento con fondo di ghiaia e senza le strisce blu previste dal codice della strada”.

MOBILITAZIONE.

Ventuno attività commerciali, artigianali e professionali della zona sono uscite allo scoperto e hanno intimato all’Amministrazione Comunale di rinunciare all’incremento dei posti auto a pagamento ritenendo di subire un grave danno economico, nel farsi rappresentare dall’avvocato Mario Bruto Gaggioli Santini. Il Comune nel capitolato della gara d’appalto aggiudicata alla ditta Sis non ha previsto modifiche rispetto al calendario giornaliero già stabilito, ma sarebbero state cambiate le carte in tavola dopo la mediazione raggiunta con le attività di San Pietro sulle strisce blu che la Giunta Stirati avrebbe voluto full time e invece ha attivato solo per il fine settimana dopo la ribellione di undici attività. Questa decisione ha portato il sindaco Filippo Mario Stirati e il vicesindaco Alessia Tasso a cercare la soluzione alternativa, con la modifica delle condizioni prospettate nell’area archeologica del Teatro Romano. Viene chiesto anche il ripristino della sosta con disco orario sul lato destro dell’ex seminario, come da precedente regolamentazione. Le ventuno attività della zona prospettano un contenzioso legale e anche il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Perugia, prefigurando una disparità di trattamento come conseguenza delle determinazioni assunte ritenute non legittime per eccesso di potere.

Sono 192 i posti in più a pagamento: un dossier per stabilire quanti per disabili, rosa e con disco

Il Comune ha pianificato 192 posti auto a pagamento in più che vanno ad aggiungersi a 543, per un totale che sale dunque a 735 con una percentuale tutta da verificare rispetto agli spazi liberi con o senza disco orario. Nel dettaglio sono inseriti nel piano delle aree di sosta a pagamento mediante parcometro 188 posti in piazza Quaranta Martiri con 4 parcometri e accesso meccanizzato; 35 in piazzale Frondizi con un parcometro; 60 in viale del Teatro Romano con 3 parcometri e accesso meccanizzato di nuova realizzazione solo per quanto riguarda gli apparati di accesso-uscita (120 posti); 40 nel parcheggio della funivia con un parcometro; 12 in largo San Francesco con un parcometro; 30 in via Campo di Marte nel tratto compreso tra via della Piaggiola e via della Rimembranza su ambo i lati con 2 parcometri; 110 nel parcheggio dell’ex seminario (lato destro) con 4 parcometri; 20 nel parcheggio di via di Fonte Avellana (in orario di apertura della Ztl) con un parcometro; 12 in via Falcucci (in

orario di apertura della Ztl) con un parcometro; 8 posti in piazza San Pietro (in orario di apertura della Ztl) con il parcometro in via Falcucci.

Si apre un’altra problematica: per ricavare più posti e quindi incassare più soldi, un posto auto risulta largo circa da 180 a 215 centimetri quando il codice della strada impone la larghezza minima di 230 e oltretutto in molte altre città le dimensioni sono di 250, per 350 centimetri di lunghezza a fronte di 500 di lunghezza, viste anche le dimensioni dei veicoli.

Si pone, infine, anche il rapporto percentuale tra i posti auto a pagamento, quelli riservati alle categorie (disabili e mamme) e i parcheggi liberi regolati con disco orario che sono stati praticamente smantellati in tutta l’area di piazza Quaranta Martiri e nelle vie a ridosso: su questo aspetto c’è chi prepara un dossier con il conteggio preciso di tutti gli spazi secondo le varie tipologie per verificare il rapporto percentuale.

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Come si presenta il parcheggio Foto Radicchi Via Campo di Marte

UNA STARTUP PER LE PROFESSIONI DEL FUTURO

Startup EduTech innovativa a vocazione sociale Uxfor, fondata dagli eugubini Gloria Chiocci e Davide Lispi insieme al torinese Edoardo Benedetto. L’obiettivo è quello di trasmettere le basi e le metodologie dell’user experience design attraverso due progetti: UXforKids (7-13 anni) e UXforTeen (14-17 anni) con cui gli alunni possono apprendere tutte le competenze di una professione in costante crescita. Secondo l’ultimo rapporto 2020 del World Economics Forum, il 65 per cento dei bambini che in questi anni frequenta la scuola primaria svolgerà in futuro una professione che ancora non esiste o che sta muovendo i primi passi come quella dell’user experience design, per cui è stimato che occorreranno 100 milioni di nuovi professionisti.

OBIETTIVI. Tra gli obiettivi principi del progetto c’è anche quello di sensibilizzare sul tema della dislessia (Dsa) per aiutare tutti quegli studenti che necessitano di modelli di apprendimento diversi, fornendo metodologie più creative, inclusive e collaborative. La storia di Gloria è proprio quella di una ragazza che grazie alla messa a terra di un suo metodo, è riuscita a superare le difficoltà. “Un modo - ha detto - per aiutare la me stessa del passato a vivere meglio la scuola e lo studio. L’obiettivo è creare la prima conferenza e il primo campo estivo italiano sull’user experience design per bambini e ragazzi”.

GIOVANI COINVOLTI. Alla presentazione, nella sala ex Refettorio della biblioteca comunale Sperelliana il 15 aprile scorso, hanno parlato anche i giovani del team provenienti da tutta Italia: Alice Pischedda (ux e graphic designer), Caterina Panfili (copywriter), Davide Brugnoni (photographer e videomaker) e Andrea Lucci (illustratore). Del team fanno poi parte anche Giuseppe Pipicella (lawyer) ed Elena Renon (blogger). Il co-fondatore Davide Lispi, che supporta la startup nella creazione del business plan, vive e lavora a Londra e ha scelto di sostenere nel suo tempo libero la crescita di UXfor da distanza “sia per supportare e investire in un’iniziativa che parla di territorio che nasce in Umbria ma dà la possibilità a tutti di conoscere le nuove opportunità lavorative del futuro sia per la base educativa del progetto che punta ad insegnare ai bambini una nuova professione”.

IL PIANO. La startup ha due sedi, a Milano e Gubbio, con il lavoro totalmente da remoto. In UXfor un ruolo centrale rivestono le

PRESENTATO IL PROGETTO IDEATO DAI GIOVANI GLORIA CHIOCCI, DAVIDE LISPI ED EDOARDO BENEDETTO. COINVOLGE TUTTI GLI STUDENTI DEL PRIMO E TERZO CIRCOLO DIDATTICO E DELL’ISTITUTO “CASSATA GATTAPONE”

aziende che grazie a progetti di Corporate society responsibility (Csr) possono sostenere la formazione di una classe o di una scuola così da permettere ai dirigenti scolastici di accogliere UXforKids e UXforTeen nelle classi dei propri istituti e usufruire dei percorsi formativi senza oneri per la scuole. Le aziende interessate, se lo desiderano, possono candidare una scuola del proprio territorio e oltre a questo ricevere delle sessioni di formazione online. Le attività di formazione che vengono erogate agli studenti sono d’aiuto anche per chi già ha iniziato un percorso professionale in quanto aiutano a migliorare la produttività e l’organizzazione, seguendo un approccio ad oggi non insegnato durante il canonico percorso scolastico o nelle classiche formazioni aziendali.

SINERGIE. Il primo imprenditore ad avere creduto in UXforKids è stato Marcello Edera, Ceo della New Font che ha scelto di adottare le classi della scuola di Semonte perché è proprio la scuola dove lui stesso ha frequentato le elementari e che è ubicata nello stesso territorio dove ha sede la sua azienda. La seconda classe è invece stata adottata dalla Cvr di Stefano Barbetti. Per il sindaco Filippo Mario Stirati “progetti come questi innalzano il vessillo dell’operatività della città”.

LA GENESI. L’idea di Gloria è nata nel 2015 e a oggi ha già aiutato oltre mille bambini italiani a conoscere i metodi della professione come il brainstorming, il mind mapping e l’empathy map con oltre 50 workshop ed eventi online e offline in otto Paesi. Le persone e i loro bisogni sono al centro di un progetto che comprende cinque obiettivi dell’Agenda 2030: istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, imprese innovazione e infrastrutture, la vita sulla terra. I progetti non vengono svolti solo in presenza ma si possono attivare anche in modo digitale per singoli o piccoli gruppi attraverso i programmi EduTech. UXforKids e UXforTeen sono presenti a livello territoriale già in Lombardia, Lazio e Umbria, attraverso workshop e hackathon per far conoscere la ux esign. Tra le sedi capofila oltre a Gubbio anche l’istituto Colombo di Roma e il liceo Bilingue János Xántus di Budapest con un programma sperimentale svolto totalmente da remoto. Il primo hackathon si è svolto il 20 gennaio a Milano, dove gli studenti hanno realizzato un prototipo di un’app per aiutare il mondo degli adulti a praticare una corretta raccolta differenziata.

Ogni sabato in pellegrinaggio a San Girolamo

Hanno preso il via lo scorso 22 aprile i Pellegrinaggi Mariani al monastero di San Girolamo, che come da consuetudine per tutto il periodo di Pasqua e fino alla fine del mese di maggio (appunto il mese mariano) ogni sabato vedono la presenza di tanti fedeli eugubini. Il programma prevede ogni sabato il ritrovo alle 7,20 presso il piazzale di San Marziale, da dove pochi minuti dopo comincerà l’ascesa fino al monastero con la recita del Santo Rosario. Poi alle ore 8 è prevista la

celebrazione eucaristica, con sacerdoti diocesani che si alterneranno di volta in volta. Nella mattinata di sabato 6 maggio sono invitati a partecipare anche i Capitani e i Capodieci della Festa dei Ceri 2023, alla presenza anche delle istituzioni ceraiole e del vescovo Luciano Paolucci Bedini. Il programma prevede poi nella serata di mercoledì 31 maggio l’ultimo appuntamento, eccezionalmente in serata (ore 20,30), con un momento di preghiera a conclusione del mese mariano.

MA. GI.
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“Silvano-Nano Campeggi - I Ceri e Hollywood” presso il Milesi Atelier in Corso Garibaldi

Un piano di riorganizzazione scolastica è possibile. Il dirigente

UNA MOSTRA SUGGESTIVA ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE MAGGIO EUGUBINO PRESSO LA TEMPORARY GALLERY IN CORSO GARIBALDI 24

Una suggestiva mostra di arte contemporane è allestita presso la Temporary Gallery Fabrizio Milesi Atelier in corso Garibaldi numero 24. Si tratta di “Silvano-Nano Campeggi - I Ceri e Hollywood”, iniziativa dell’associazione Maggio Eugubino, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Gubbio, in collaborazione con New Font, Ti Style iT e Cvr. Rimarrà aperta fino al prossimo 11 giugno: si può visitare da giovedì a domenica, dalle ore 10:30 alle 19:30. In occasione del centenario dalla nascita dell’artista, l’esposizione presenta una rassegna di bozzetti originali, ritratti, manifesti di uno dei protagonisti della cartellonistica cinematografica dalla fine degli anni Quaranta all’inizio degli anni Settanta. La sua attività basata su una continua ricerca di stimoli lo porta a maturare interesse per alcune importanti manifestazioni tradizionali che ancora oggi suscitano un profondo coinvolgimento emotivo. La personale capacità di tratto, i colori fiammeggianti uniti ad una notevole forza comunicativa sono i caratteri che pos-

siamo ritrovare anche nei bozzetti su carta che ritraggono la Festa dei Ceri sottolineandone così le suggestioni che lui stesso ha vissuto in quel giorno. L’associazione Maggio Eugubino, presieduta da Marco Cancellotti, si è adoperata nell’organizzare la mostra espositiva di arte contemporanea in concomitanza alla Festa dei Ceri. Il progetto di allestimento dell’esposizione e l’ideazione grafica del catalogo sono curati dallo studio Fabrizio Milesi. Il volume, nell’insolito formato del diario, ripercorre le 64 opere visibili in mostra, corredate, tra gli altri, dagli scritti dello storico dell’arte, scrittore e giornalista Mimmo Coletti e del professore di storia dell’arte e storico dell’arte Roberto Viale. Insieme ai disegni legati a Gubbio, c’è una rassegna dei suoi lavori più iconici, per proporre al pubblico il personaggio nella sua completezza, inquadrando il contesto storico, sociale e del costume nel quale è vissuto e ha sviluppato le sue opere più famose qui in mostra.

Liceo Classico, Giuseppe Marsili alla finale del campionato di lingue e civiltà classiche

Giuseppe Marsili, studente della classe 4ALC dell’indirizzo Classico del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”, disputerà il prossimo 4 maggio la finale nazionale del campionato di lingue e civiltà classiche sezione lingua greca. Marsili ha prevalso nella categoria regionale, aggiudicandosi il primo posto assoluto lo scorso 30 marzo nella selezione regionale delle ex olimpiadi oggi campionati di lingue e civiltà classiche, sezione lingua greca. I campionati di lingue e civiltà classiche sono gare individuali rivolte agli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno della

scuola secondaria di secondo grado, statale e paritaria, al fine di promuovere, incoraggiare e sostenere le potenzialità didattiche e formative delle lingue e delle civiltà classiche. La competizione è inserita nel pro

gramma annuale di valorizzazione delle eccellenze del Ministero dell’istruzione e del merito.

Soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico Maria Marinangeli, dall’insegnante di latino e greco dello studente, professoressa Daniela Giacometti, e da tutti i docenti del Liceo Classico “Mazzatinti”.

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CULTURA PAGINA 11 V G
C. BOC.

Alberto Capponi racconta i Ceri tra realismo e suggestioni

L’ARTISTA CANTIANESE È INNAMORATO DI GUBBIO. AMORE A PRIMA VISTA CON LA FESTA DEL 15 MAGGIO E TANTE OCCASIONI PER ESPRIMERSI CON LA PITTURA SU LEGNO E LA TECNICA DELL’ACRILICO

Esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte. In tanti lo fanno, in pochi riescono a lasciare un’impronta davvero speciale. Emozioni, colori, luci, stati d’animo. Tutto questo c’è in Alberto Capponi, artista cantianese.

Amante del realismo, ripropone la sua pittura sul legno. Ha esposto le sue opere in diverse mostre tra Cantiano, Gubbio, il polo museale di Gualdo Tadino e a Roma. Nelle sue tante opere c’è anche l’amore per la città di Gubbio e per la Festa dei Ceri. Un legame molto forte nato grazie agli studi all’Istituto d’Arte, sezione restauro, nel periodo della scuola superiore. “Il mio forte legame con Gubbio nasce proprio negli anni delle superiori e successivamente anche del lavoro nell’ambito del restauro. Amo Gubbio e ricordo l’emozione nel vedere la prima volta la Festa dei Ceri. Era il 1986, stavo con amici eugubini e rimasi subito colpito e coinvolto da lla tanta gente e dai colori in un entusiasmo incredibile che trasporta. Per me l’arte è esprimere tutto ciò che mi provoca emozione e il 15 maggio di quell’anno, sebbene molto giovane, pensai subito che avrei dovuto riproporre questa meravigliosa festa nei miei lavori. Da quel momento oltre a viverla, ho iniziato anche a disegnarla”.

FONTE ISPIRATRICE. Capponi ha iniziato con la tempera su cartoncino, ma la tecnica che usa maggiormente è l’acrilico su legno. “Ho fatto l’istituto d’arte ma sono un autodidatta. Non amo le tele. Dipingo su tavole in legno da me levigate usando la tecnica dell’acrilico perchè il colore rimane più vivo e si asciuga prima”. Gubbio fonte di forte ispirazione: “Lo è sempre stata. Amo il realismo, quindi raffigurare momenti e circostanze che trasmettono emozioni. Voglio vedere gente che davanti a un’opera si sofferma, rimane colpita. Mi capita di vedere mostre di arte contemporanea e notare che le persone dopo pochi secondi se ne vanno”.

LE OPERE. La scelta di campo è precisa: “Ho dipinto molti scorci della città, via Piccardi con lo sfondo del palazzo dei Consoli, la zona del ponte di San Martino, oppure corso Garibaldi con gli stendardi della festa sempre con il palazzo dei Consoli a fare capolino. Ho rappresentato i momenti più significativi e belli dei Ceri: l’Alzata e la Calata dei Neri che è stata esposta grazie a Maria Carmela Colaiacovo per quattro anni al park hotel ai Cappuccini. Adesso tra i miei progetti ho quello di dipingere l’arrivo in basilica. Negli anni ho ricevuto attestati di stima anche dal compianto Oscar Piattella: mi disse che ero un maestro del dettaglio e della luce. Fu un bel complimento”.

Vandali senza scrupoli danneggiano le auto: mancano le telecamere

Balordi in azione. Indisturbati e pure tollerati, visto che non c’è uno straccio di telecamere che possa fare da deterrente e frenare lo scempio. Gomme squarciate e fiancate rigate con chiavi o punteruoli senza alcun ritegno, tanto nel centro storico quanto in periferia. Clamoroso il caso delle svariate auto danneggiate dai vandali che hanno preso di mira gli pneumatici in piazzale Frondizi, nel parcheggio a pagamento del centro servizi Santo Spirito.

Una vera strage di gomme messe fuori uso, con tutti i disagi del caso per chi, tornando tranquillamente a riprendere la propria auto, ha trovato la sgradita sorpresa imprecando nei confronti dei responsabili e anche verso chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico, la sicurezza e la convivenza civile. Quella zona, come tante altre, è facile preda dei balordi che sono agevolati dall’assenza di telecamere in grado tenere sotto controllo un’area, che peraltro porta soldi al Comune dalle famigerate strisce blu. Il male di vivere ha preso il sopravvento, per gli insani gesti di soggetti cresciuti senza educazione né valori, tra le scorribande

nel centro cittadino e le peggiori pratiche senza deterrenti oppure senza la possibilità di risalire ai responsabili. La videosorveglianza è stata ripetutamente promessa e anticipata dalla Giunta Stirati, ma all’atto pratico tutto è fermo agli annunci della solita politica con il diffuso timore che il problema è sempre di natura economica perché le casse comunali sono assorbite dalle operazioni fallimentari del passato e del presente. Il fenomeno delle auto danneggiate è crescente e si aggiunge ai continui furti nelle case che con il passare del tempo in molti evitano perfino di denunciare per non aggiungere ai danni anche le procedure burocratiche rituali. In molti si sono attrezzati provvedendo alla sorveglianza in proprio, sebbene vi siano regole e norme che a causa della burocrazia complicano la gestione dell’autocontrollo nel momento in cui si possa risalire al singolo responsabile o a più balordi che agiscono indisturbati e pure tollerati. Il malumore si fonde alle proteste che sono continue anche sui social, diventato il contesto preferito per lanciare l’allarme rispetto alle peggiori condotte delinquenziali.

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MA. GI.
Il parcheggio di Santo Spirito Foto Radicchi
EMANUELE GIACOMETTI

“MAZZATINTI” SUL PODIO ALLA FESTA DI SCIENZA E DI FILOSOFIA

RISULTATI NOTEVOLI PER GLI STUDENTI DELLE CLASSI

3 C, 4 B E 5 C DELL’INDIRIZZO SCIENTIFICO DEL POLO LICEALE EUGUBINO: GRAZIE AI LORO LAVORI SI SONO MERITATI IL TITOLO DI “AMBASCIATORI DI SCIENZA E FILOSOFIA” NELLA RASSEGNA

ORGANIZZATA NEL TERRITORIO FOLIGNATE

Studenti e docenti dell’indirizzo Scientifico del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” grandi protagonisti a Foligno alla Festa di Scienza e di Filosofia. All’Auditorium di San Domenico tra le conferenze, assieme al professor Massimo Arcangeli, gli studenti dell’istituto scolastico eugubino si sono classificati primi e terzi come “Ambasciatori di Scienza e Filosofia”. Risultato ottenuto con le maggior visualizzazioni su Facebook e YouTube per le loro performance video realizzate sul collegamento tra scienza e letteratura. I giovani hanno anche presentato alcuni dei loro lavori realizzati tra filosofia, musica e scienze mostrando il funzionamento di Naov6 e la realtà virtuale.

Il programma significativo viene portato avanti da anni con il laboratorio di scienze sperimentali di Foligno quest’anno con la tutor del progetto professoressa Alessandra Pierini coordinatrice del progetto, il professor Francesco Deplanu e le classi terze e quarte del liceo scientifico in questa avventura. Con la rappresentazione de “Gli anni luce” di Italo Calvino, i giovani Lorenzo Franceschetti, Giovannni Gaggiotti, Giulio Farneti, Francesco Vispi e Francesco Roncigli della classe 3CLS si sono classificati primi vincendo un portatile Lenovo. Sempre partendo da Calvino con il racconto “La distanza dalla luna” gli studenti Giordano Angeletti, Leonardo Alunno e Mattia Cerbella della classe 4BLS con Davide Minelli della 5CLS si sono classificati terzi ricevendo come premio un dizionario della lingua italiana consegnato dal professor Massimo Arcangeli, linguista e organizzatore della Festa di Scienza e Filosofia.

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C. BOC.

CIAO GIGINO MENICHETTI, ECLETTICO MAESTRO DI VITA

Tantissima gente, il 17 aprile scorso presso la chiesa di Sant’Agostino, ha voluto dare l’addio a Gigino Menichetti, un pezzo prezioso di storia della città. È stata la degna testimonianza di quanto fosse amato da tutta la comunità eugubina. Per me è stata una perdita ancor più dolorosa per l’affetto che ci legava. Un’amicizia vera che non risentiva per nulla della differenza di età tra noi, probabilmente perché questa era tale solo all’anagrafe, ma non certo nei fatti. Gigino era giovane fuori perché era giovanissimo dentro.

Un eugubino vero, che amava Gubbio e le sue pietre, i suoi monti e le sue tradizioni come pochi altri. La cosa che più in lui mi sbalordiva era la capacità di sapersi relazionare con tutti, grazie ad alcune virtù preziose e innate.

L’umiltà. Nonostante eccellesse in tanti campi, in particolare nei lavori manuali (era un fine intarsiatore, falegname miniaturista, bravo disegnatore), ha sempre mostrato ogni sua creazione con grande semplicità, come se fosse la più normale del mondo. La bontà. Era sempre pronto a schierarsi dalla parte del più debole e di chi era in difficoltà. Un esempio il suo esser di San Giorgio, proprio perché “è il Cero che sta peggio, dovemo lottà sia con quello davanti che con quello dietro!”. Era juventino, e questo

potrebbe sembrare strano, tanto che a una mia domanda sull’argomento mi rispose: “Francesco, guarda che io so’ diventato della Juve quando c’era il grande Torino, che le vinceva tutte!”.

L’altruismo e la generosità. Tantissimi i lavori in legno fatti a solo titolo di amicizia. Nella raccolta di funghi e asparagi, è stato lui a insegnarmi i posti migliori, al contrario di tanti che ne sono gelosissimi.

L’intelligenza. Gigino era in grado di affrontare ogni tipo di discorso, con semplicità e saggezza. A volte chiedeva a me delle cose, ma le sue domande erano sempre acute, mai banali. Un vero maestro di vita. Solo una mente duttile come la sua gli ha permesso a ottant’anni di diventare uno degli eugubini più attivi e seguiti su Facebook.

Nelle lunghe passeggiate insieme mi raccontava dettagli e aneddoti di 60-70 anni fa con impressionante lucidità. Ricordi della Gubbio del passato e dell’amato borgo di Sant’Agostino con i suoi personaggi: con molta lungimiranza, i figli Gianni e Francesco lo hanno convinto a trascrivere queste preziose memorie alcuni mesi fa nella pubblicazione “M’hanno rimasto solo”, proprio affinché non andassero perse.

La certezza è che Gigino resterà per sempre nei cuori dei tanti che lo hanno conosciuto e a ricordarcelo ci aiuterà l’enorme abete del chiostro di Sant’Agostino che, mi disse, il padre piantò proprio in occasione della sua nascita. Un dicembre di 90 anni fa. Sono onorato di averlo conosciuto e di aver goduto del suo affetto e della sua grande amicizia. Ciao Gigino e grazie di tutto!

Karate Club Gubbio sul podio al Trofeo Bushido

Il Karate Club Gubbio ha conquistato ottimi risultati al Trofeo Bushido che si è svolto a Bagno a Ripoli in provincia di Firenze. Alla dodicesima edizione della manifestazione agonistica di karate aperta a tutte le federazioni e per tutte le fasce d’età, la palestra eugubina ha partecipato iscrivendo sette allievi.

I risultati hanno lasciato grande soddisfazione nel gruppo agonistico: Mattia Comaniciu, 9 anni, cintura bianca, è risultato primo classificato kata; Denise Fiorucci, 12 anni, cintura arancione, è stata prima classificata kata; Ginevra Mariani, 14 anni, cintura blu,

seconda classificata kata; Niccolò Di Matteo, 11 anni, cintura marrone, terzo classificato kata; Giacomo Muzzini, 13 anni, cintura marrone, quarto classificato kata; Sofia Ambrogi, 16 anni, cintura marrone, quarta classificata kata; Maria Nives Dello Iacono, 15 anni, cintura arancione, quarto posto kata.

La scuola di karate stile Shotokan è attiva sul territorio eugubino dal 1983 ed è diretta dal maestro Gaetano Pierotti, cintura nera settimo Dan, coadiuvato dall’istruttore Maurizio Mattiacci cintura nera quarto Dan.

Associazione Semonte, Barbi nuovo presidente

L’Associazione Semonte ha un nuovo presidente:

Vincenzo Barbi è stato eletto nell’assemblea che ha portato al rinnovo delle cariche del consiglio, del quale continuerà a far parte il presidente uscente Marco Ceccarini, che ha concluso i suoi due mandati alla guida del sodalizio. “Cercheremo di proseguire il lavoro svolto in questi ultimi anni, resi peraltro ancora più complicati dalla pandemia”, ha spiegato Barbi, consapevole della portata dell’impegno. “Viviamo un momento particolare, dove da un lato la voglia di riappropriarsi di spazi e iniziative è forte, ma comporta anche responsabilità e oneri non

di poco conto. L’impegno sarà condiviso con tutti, perché ci sarà bisogno del contributo di ogni singolo associato per riuscire a far funzionare al meglio la macchina”. Anche da parte del presidente uscente Ceccarini è arrivato un invito forte alla piena collaborazione. Questa la composizione del nuovo consiglio: Presidente: Vincenzo Barbi. Consiglieri: Giancarlo Baldacci, Cecilia Barbi, Katia Bianconi, Marco Ceccarini, Roberto Cernicchi, Simonetta Fiorucci, Samuele Guasticchi, don Armando Minelli, Emilio Morelli, Carla Picchi, Patrizia Ramacci, Renzo Rogari, Lorenzo Tognoloni, Franco Tomassini.

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LA DOTTRINA NELLA STORIA

Cosa insegna l’autentica dottrina cattolica sul tema delle presunte apparizioni, solitamente mariane? Sarà bene porsi questa domanda, vista la confusione dilagante su questo delicato fenomeno. Per prima cosa bisogna interrogarsi sulla loro possibilità. Basta sfogliare la Bibbia per verificare che, in linea di principio, le apparizioni soprannaturali sono possibili e sono permesse e volute da Dio: a parte quelle fondamentali di Gesù risorto, nella Sacra Scrittura sono riportate anche apparizioni di angeli e di defunti. Appurata, dal punto di vista della fede, la possibilità delle apparizioni, ci si può interrogare sulla realtà dei presunti fenomeni soprannaturali. Posto cioè che le apparizioni possono esserci, quali sono i criteri per stabilire se davvero si sono verificate? Le cose si complicano se pensiamo che i fenomeni soprannaturali possono avere una duplice origine: divina o satanica. Anche Satana cioè può operare prodigi e, come per esempio sperimentò padre Pio da Pietrelcina, apparire assumendo le sembianze della Vergine Maria o di Gesù. Un veggente quindi può essere autentico, vedere cioè qualcosa di soprannaturale, ma ingannarsi sull’oggetto della visione. Ha una visione, per esempio, di una figura che si presenta come la Madonna, e quindi l’apparizione è vera e non frutto di invenzione, ma in realtà è vittima di un inganno satanico. È per questo che il giudizio su questi fenomeni spetta alla Chiesa che segue criteri rigidissimi. Primo fra tutti la fedeltà alla dottrina cattolica dei presunti messaggi. Essendo Gesù e la Madonna cattolici, non possono dire nulla che vada contro la dottrina cattolica. Ecco perché i presunti messaggi vanno vagliati con attenzione quasi maniacale. Ma non finisce qui, come vedremo…

Le presunte apparizioni sono spesso accompagnate da una vera e propria esplosione del soprannaturale: miracoli nel cielo, lacrimazione di statue, guarigioni improvvise etc.. Come discernere un autentico fenomeno divino da sempre possibili inganni, truffe o, peggio, manifestazioni di origine diabolica? Un primo criterio lo ha fornito Gesù stesso quando nel Vangelo ha detto: “non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni” (Lc 6, 43s). Se i frutti di un fenomeno sono una vera, autentica e duratura conversione alla religione cattolica, allora si può escludere l’origine satanica. Il diavolo cioè non lavora contro se stesso e per condurre anime a Dio. Per quanto concerne invece i miracoli di guarigione o di altro tipo, la Chiesa è molto severa. Prima di riconoscerli attende che siano esaminati con i più sofisticati e moderni mezzi che la scienza offre. Da questo punto di vista i credenti, al contrario degli atei, sono davvero liberi di esaminare i fatti. In effetti, per il credente l’unico miracolo su cui tutto si fonda è la reale e storica risurrezione dai morti di Gesù. Tutti gli altri possono al limite confermare o aiutare la fede, ma non sono decisivi. Facciamo un esempio: se la scienza dimostrasse che le stigmate di san Francesco sono false, nulla cambierebbe per il credente (la cui fede non è fondata sui miracoli di Assisi). Ancora, se si dimostrasse che Lourdes è un inganno, nulla cambierebbe per i fondamenti della fede cattolica. Al contrario, se l’ateo dovesse arrendersi al riconoscimento di un miracolo, tutta la sua fede nella non esistenza di Dio andrebbe a farsi friggere. Per cui, il vero libero pensatore, colui che può guardare la realtà senza pregiudizi ideologici, colui che può restare fedele alla ragione e alla scienza è come sempre il credente e non certo l’ateo.

Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI

La letteratura in cucina, viaggio nei piaceri

LE RICETTE DI GIULIA CERAINO PER CHI AMA LEGGERE E MANGIARE BENE, IN ARMONIA E BELLEZZA

Il testo, pubblicato dalla casa editrice indipendente Hippipola, è un susseguirsi di tentazioni culinarie che ci fanno capire quanto efficace e sempre attuale sia il motto “siamociòchemangiamo” anche e soprattutto nell’arte, quella letteraria, dove il cibo dell’anima, rappresentato dalle parole, si incontra con quello del corpo che provoca appagamento e piacere.

La raccolta delle trenta ricette di Giulia Ceraino, impreziosite dalle 141 illustrazioni di Lida Ruffo, è un viaggio nella letteratura contemporanea, ricca di riferimenti al cibo che si mostra come elemento di connotazione della caratterizzazione letteraria dei personaggi protagonisti e non dei più grandi classici. Dal tacchino ripieno, descritto nel pranzo di

Piccole Donne, alla zuppa di cipolle di Madame Bovary, dalla polenta taragna dei Promessi Sposi di Manzoni ai muffin al limone del Grande Gatsby, tutti e trenta i quadri presentati dall’autrice sono introdotti da un’illustrazione e da una citazione tratta dal romanzo che ha reso protagonista la ricetta.

La connessione tra cibo e letteratura è forse tra i più ancestrali e tradizionali legami che possiamo identificare: sono due forme di piacere onnipresenti nella vita umana; sotto l’ombrellone come davanti ad un camino acceso, gli arancini di Montalbano o le madeline di Proust risvegliano ricordi di particolari apparentemente superflui, ma che si rivelano tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

VIVOGUBBIO ARRIVA NELLA TUA CASSETTA DELLA POSTA

Tutti i numeri di VivoGubbio vengono consegnati direttamente nelle abitazioni e nelle attività pubbliche, riuscendo così a offrire una copertura ampia di tutto il comprensorio comunale e dando l’opportunità a tutta la cittadinanza di poter ricevere comodamente la copia della rivista direttamente nella cassetta della posta. Qualora però qualcuno abbia notato di non aver ricevuto la propria copia, può contattare la redazione all’indirizzo redazione@vivogubbio.com comunicando il proprio indirizzo, che verrà raggiunto a partire dal prossimo numero.

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CHIAREZZA SULLE “APPARIZIONI” IL VERO “LIBERO PENSATORE”
LA ROCCA
cura di LUIGI GIRLANDA
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La foresta fossile di Dunarobba

L’Umbria, non è una novità, in quanto a borghi e luoghi nascosti si presenta come uno scrigno che al suo interno contiene sempre qualche sorpresa. Lasciando da parte le mete più turistiche, la lista degli itinerari ancora da scoprire lascia l’imbarazzo della scelta includendo la suggestiva foresta fossile di Dunarobba. Si tratta di uno dei siti paleontologici più famosi del mondo, situata nell’omonima località in provincia di Terni, risale a circa tre milioni di anni fa. Rivenuta negli anni Settanta durante gli scavi effettuati nelle cave di argilla, la Foresta è costituita da circa 50 tronchi di conifere spezzati a 5-10 metri di altezza ricoperti da sedimenti argillosi che hanno mantenuto la struttura lignea originaria e sono ancora piantati in posizione eretta

nel terreno. Questa caratteristica unica al mondo, ha portato gli scienziati a studiare il terreno originario sul quale poggiavano le piante situato a circa 30 metri di profondità, e stabilire che la foresta si estendeva intorno a uno specchio lacustre posto tra i monti Amerini e i Martani, detto Lago Tiberino, in un territorio dal clima caldo-umido in cui vivevano mammut e altri grandi mammiferi. Oggi il sito rimane visitabile grazie all’aiuto di una guida esperta in grado di fornire informazioni ai visitatori e di accompagnarli nella ricostruzione illustrata dell’antica foresta e della fauna che la popolava con una serie di reperti paleontologici di antichi mammiferi rinvenuti nelle vicinanze.

Come ti Cucino Sano

CAPPELLACCI ALL’ORTICA NATI PENSANDO AL TRICOLORE

Questa ricetta è nata pensando ha tutti gli elementi del tricolore e un ingrediente particolare come l’ortica che in questo periodo è in piena fioritura quindi raggiunge la sua maggiore balsamicità e concentrazione di principi attivi. Tenuta sempre a debita distanza a causa del suo effetto urticante, l’ortica è in realtà una pianta medicinale ben nota nella tradizione erboristica e un ottimo ingrediente in cucina, utilizzato fin dall’antichità poiché ricca di benefici per la salute e oggi protagonista di questa proposta culinaria un pò inusuale, dal sapore fresco e stuzzicante che porta a tavola tutto il profumo della bella stagione.

RICETTA Ingredienti

• Farina 00 400 gr

• Uova 2

• Ortiche 100 gr

• Acqua 50 gr

• Olio extravergine d’oliva 20 gr

Per il ripieno:

• Ricotta vaccina 300 gr

• Parmigiano grattugiato 50 gr

• Sale q.b.

• Pepe nero q.b.

Per la crema di parmigiano:

• Parmigiano grattugiato 200 gr

• 500 ml di latte intero

• Fecola q.b.

Per la salsa di pomodoro:

• Passata di pomodoro 1 lt

• Cipolla 1/2

• Olio extravergine di oliva q.b.

• Sale q.b.

• Basilico q.b

PROCEDIMENTO

• Iniziare pulendo le ortiche, indossare un paio di guanti e privare le ortiche degli steli conservando solo le foglie.

• Lavare le foglie accuratamente e metterle a bagno in acqua fresca, poi scolare.

• In una padella capiente versare l’olio, lasciarlo scaldare e aggiungere le ortiche.

• Lasciare appassire per 5-6 minuti mescolando di tanto in tanto, quindi versare anche l’acqua e cuocere per circa 10 minuti coprendole con un coperchio.

• Una volta appassite, trasferirle in un bicchiere del mixer e frullarle per ottenere una purea omogenea.

• Trasferirla all’interno di un colino a maglie strette e aspettare fino a che si sarà raffreddata.

• Preparare la pasta fresca, mettere la farina sulla spianatoia a fontana e nel mezzo le uova.

• Aggiungere la purea di ortica, quindi iniziare a impastare e lavorate il tutto.

• Stendere l’impasto con il matterello.

• Una volta ottenuta la sfoglia, va ritagliata a quadrati di circa 5 cm di lato

• Prima di procedere con la lavorazione della sfoglia, preparare la farcia con ricotta passata al setaccio e condita con del sale, pepe nero e pecorino.

• Una volta ottenuti i quadrati di sfoglia, vanno riempiti con la farcia prstando attenzione a chiudere bene i bordi.

• Preparare ora la salsa di parmigiano, mettere sul fuoco un pentolino con il latte e il parmigiano grattugiato e mescolare fino a ottenere la consistenza desiderata, usando un cucchiaino di fecola per addensare.

• Separatamente preparare la salsa di pomodoro e far soffriggere nell’olio extravergine di oliva un po’ di cipolla fino a doratura, per poi aggiungere la passata di pomodoro e un po’ di basilico.

• A cottura ultimata, scolare la pasta e condire con la crema di parmigiano e la salsa di pomodoro.

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a cura di LORENZO DIAMANTINI All’insolito posto a cura di CLAUDIA BOCCUCCI

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Vigili del Fuoco 075.9273722

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SABATO 13 MAGGIO 2023

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