VivoGubbio - Numero 9 - 15 Aprile 2023

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Sarà vero che Giovanna Uccellani, assessore alla Cultura, è andata a Napoli all’evento sulla ceramica accompagnata dall’autista comunale perché lei non guida? E sarà vero che non ha potuto prendere il treno poiché non avrebbe poi fatto in tempo ad arrivare a un altro evento successivo? In ogni caso scongiurata la richiesta della scorta.

POLO FONTARCANO BIVIO CONTESSA GUBBIO Via Nuova di Fonte Arcano - Gubbio (PG) Tel. 075 922 08 37 Mail elettrautofilippetti@libero.it ANTIFURTI SATELLITARI BATTERIE / IMPIANTI HI-FI / ANTIFURTI MOVITRAK ACCESSORI AUTO / PIOMBATURA TACHIGRAFO SOCCORSO STRADALE Bivio Contessa - Gubbio Tel. 075 927 20 51 Mob. 338 385 60 34 AUTOCARROZZERIA 200I
SABATO 15 APRILE 2023 ANNO II NUMERO 9
La Tramontana
PRIMO SONDAGGIO VERSO LE ELEZIONI COMUNALI 2024 : ALLA MAGGIORANZA DEGLI EUGUBINI NON PIACE LO SCENARIO ATTUALE. LA MANUTENZIONE DELLE STRADE È IL PROBLEMA PIÙ SENTITO
ESCLUSIVA
Quindicinale di informazione del territorio eugubino
VivoGubbio
POLITICA LA BRUTTA

STANCHI DI QUESTA POLITICA

INTERESSE PER LA POLITICA

Quanto si direbbe interessato alla politica locale di Gubbio?

Tastare l’umore popolare non è esercizio facile e tantomeno scontato, specialmente quando di mezzo ci va una tornata elettorale. Un sondaggio commissionato da VivoGubbio, e realizzato da SWG (leadr nazionale nel settore), ha provato a fare le carte amministrative del 2024. E ha offerto due spunti: il primo legato a una marcata disaffezione nei confronti della politica. Il secondo riferito alla ricerca dei nomi papabili per la successione di Filippo Mario Stirati, che spazia per lo più tra quelli già noti da tempo in ambito locale. Il risultato vero è che gli eugubini non sembrano ancora posizionati sulla prossima scadenza elettorale e l’unico dato incontrovertibile è l’indice di conoscenza dei possibili candidati.

Il 48% degli eugubini dichiara interesse per la politica locale di Gubbio ma quasi un quarto afferma di esserne completamentedisinteressato.

Quanto si direbbe interessato alla politica locale di Gubbio?

Il 48 % degli eugubini dichiara interesse per la politica locale ma quasi un quarto afferma di esserne completamente disinteressato

L’indagine quantitativa è stata condotta con tecnica mista mediante interviste telefoniche con metodo CATI-CAMI (Computer Assisted Telephone/Mobile Interview), all’interno di un campione di 400 soggetti maggiorenni residenti nel comune di Gubbio.

Le interviste sono state somministrate tra il 22 e il 28 marzo 2023

I metodi utilizzati per l'individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'ISTAT.

I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di età, genere e partito votato alle elezioni politiche. Il margine d’errore statistico dei dati riportati

è del 4,8 % a un intervallo di confidenza del 95%

Il 63% del campione non riesce ad esprimersi riguardo ad interventi positivi dell’Amministrazione Stirati. Tra chi apprezza evidenzia un apprezzamento per la sicurezza stradale, cultura, turismo e riqualificazioni urbanistiche.

I MIGLIORI PROVVEDIMENTI

E pensando agli interventi che ha portato avanti il sindaco Stirati durante il suo mandato, qual è il provvedimento che ritiene migliore? RISPOSTA APERTA

Pensando agli interventi che ha portato avanti il sindaco Stirati durante il suo mandato, qual è il provvedimento che ritiene migliore?

RISPOSTA APERTA

Il 63 % del campione non riesce ad esprimersi su nessun intervento positivo del Sindaco Stirati

DELL’AMMINISTRAZIONE STIRATI

l'attenzione alla sicurezza stradale e manutenzione strade la cultura il turismo le riqualificazioni urbanistiche la gestione covid e i servizi sanitari la scuola l'ambiente la raccolta differenziata i parcheggi la conservazione delle acque il festival del medioevo altro

non saprei/non indica

La popolazione avrebbe desiderato una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione su viabilità e manutenzione

I PROVVEDIMENTI MANCATI DELL’AMMINISTRAZIONE STIRATI

Secondo lei, che cosa il sindaco Stirati non ha fatto in questi anni che invece avrebbe dovuto fare?

RISPOSTA APERTA

Secondo lei, che cosa il sindaco Stirati non ha fatto in questi anni che invece avrebbe dovuto fare?

RISPOSTA APERTA

La popolazione avrebbe desiderato una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione su viabilità e manutenzione strade. Nessuna attenzione ai temi ambientali che invece sembrano essere il primo impegno di Stirati

Valori espressi in % al netto di chi non si esprime

manutenzione delle strade e attenzione alla viabilità favorire l'occupazione incentivare il turismo il parcheggio di S.Pietro migliorare la sanità potenziare le infrastrutture interventi contro il degrado più cura del centro storico più cura su verde pubblico e giardini lotta alla corruzione investire sviluppo economico dedicarsi di più alle periferie dare maggior sostegno alle famiglie e ai giovani altro

non saprei/non indica

CHE PESANO SULLO SVILUPPO DELLA CITTÀ
CRITICHE E DISINTERESSE TRA I GROSSI PROBLEMI
Tutti i diritti riservati
9 39 29 23 Poco Per niente Abbastanza 48% Molto Valori espressi in % al netto dei «non saprei» 52%
Tutti i diritti
13 11 6 4 3 2 2 2 1 15 63
28 13
44 10 6 5 5 4 3 3 3 2 2 2 1 10 22
PAGINA 2 POLITICA V G

NOTORIETÀ DEI CANDIDATI

GRADIMENTO SUL CAMPIONE TOTALE

Considerando il totale campione, la vicesindaco Tasso gode di maggiore fiducia tra tutti i cittadini. A poca distanza da Tasso si attesta

Girlanda e Tasso risultano le personalità politiche più conosciute. Anche Regni, Fiorucci e Nafissigodono di una discreta notorietà cittadini ma si attestano su valori inferiori.

sindaco Goracci. Più lontani le rimanenti personalità politiche.

elencheremo alcune personalità che fanno parte della scena politica locale. Vorremmo chiedere se li conosce.

Ora elencheremo alcune personalità che fanno parte della scena politica locale. Vorremmo chiedere se li conosce. Goracci, Girlanda e Tasso risultano le personalità politiche più conosciute.

Rocco Girlanda

Alessia Tasso

Raniero Regni

Vittorio Fiorucci

Leonardo Nafissi

Gianni Fiorucci

Nessuno di questi

LE PRIORITÀ DA AFFRONTARE PER GUBBIO

Somma citazioni. Valori espressi in %

% di molta + abbastanza fiducia sul campione totale – misura di sintesi tra notorietà e fiducia

% di molta + abbastanza fiducia sul campione totale Al momento, queste sono le indicazioni sui primi nomi emersi in ottica amministrative, quando peraltro la campagna elettorale non è neanche iniziata.

Alessia Tasso

Orfeo Goracci

Rocco Girlanda

Raniero Regni

Leonardo Nafissi

Vittorio Fiorucci

Gianni Fiorucci

Tutti i diritti riservati 11

Tra i maggiori problemi di Gubbio si indicano soprattutto la manutenzione e pulizia di strade e marciapiedi, i servizi sanitari e la disoccupazione che risulta un tema prioritario

Tra le seguenti tematiche, quali sono secondo lei le più importanti da affrontare a Gubbio? (possibili 3 risposte)

per i

Tra i maggiori problemi di Gubbio si indicano soprattutto la manutenzione e pulizia di strade e marciapiedi, i servizi sanitari e la disoccupazione che risulta un tema prioritario soprattutto per i più giovani.

Tra le seguenti tematiche, quali sono secondo lei le più importanti da affrontare a Gubbio? (possibili 3 risposte)

Somma citazioni. Valori espressi in %

COPERTINA PAGINA 3 V G
Tutti i diritti riservati 5
soprattutto
più giovani. 46 38 31 24 24 14 14 11 8 7 7 5 3 3 1 manutenzione e pulizia di strade e marciapiedi la disoccupazione servizi sanitari aree verdi, ambiente, inquinamento sviluppo economico interventi contro il degrado dei quartieri trasporto pubblico sicurezza opere pubbliche offerta culturale e sport servizi sociali tasse locali gestione dell'immigrazione il problema della casa altro 336249 423529 332532 282518 281622 111717 111024 11166 1138 827 965 366 373 532 023
18-34 anni 35-54 anni Over 54 anni
87 84 78 50 47 45 36
5 Orfeo Goracci
i diritti riservati
Tutti
41 37 31 28 25 23 15
l’ex
Somma citazioni. Valori espressi in %

STIRATI: “GRANDE CRESCITA TRA CULTURA E TURISMO”

Sindaco Stirati, il bello e il complicato della città oggi?

“Il bello la crescita esponenziale che la città ha avuto dal punto di vista culturale e turistico, esaltata da chi vi entra in contatto per la prima volta cogliendo tante eccellenze che per noi eugubini sono scontate. Il complicato le farraginose procedure amministrative di cui i sindaci italiani sono prevalentemente vittime. I recenti provvedimenti del governo in materia di appalti sono emblematici”.

Avverte attorno a sé un clima quanto positivo e quanto negativo?

“il clima positivo è quello di tanti che apprezzano silenziosamente e lo dicono sottovoce. Quello negativo è in molti casi costruito ad arte, fazioso, frutto di soggettive insoddisfazioni e di approcci molto parziali. Ricordo di aver ottenuto per due volte un consenso indiscutibile, in assoluta controtendenza rispetto al clima politico generale”.

È stato approvato a maggioranza il bilancio di previsione per il 2023: quali sono gli aspetti dominanti?

“Il nostro bilancio è solido, siamo usciti brillantemente da zavorre pesantissime come i due Puc falliti in passato, la discarica, la Gubbio Cultura. Grande capacità di investimenti attraverso l’assunzione di mutui, entrate e trasferimenti a nostro favore ben al di sotto della media della maggior parte dei Comuni umbri”.

Le vie del centro storico e molte strade della periferia versano in condizioni penose. È un problema di soldi oppure di organizzazione delle manutenzioni?

“Il primo problema è la vastità del nostro territorio, una condizione mai compensata da un reale riconoscimento economico a livello nazionale. Le risorse sono insufficienti, così come insufficiente è l’apparato del Comune preposto all’attività manutentiva”.

Parcheggio multipiano di San Pietro: l’ennesimo investimento di 2,5 milioni attraverso un mutuo risolverà tutto e in che tempi? “Nel 2023 devono partire i lavori”.

La chiusura della Contessa è proprio necessaria?

“La necessità di questo intervento è certificata da Anas, che rappresenta il governo e lo Stato”.

Come si gestiscono le polemiche, i prospettati disagi e i temuti danni economici per la strada che verrà chiusa?

“Con la chiarezza, con la oggettività delle situazioni, con il buonsenso e con la prospettiva di avere, a partire dal prossimo anno, una viabilità rigenerata e un rilancio del carattere strategico della Contessa”.

Centro storico. È stato preannunciato da lungo tempo un piano per la videosorveglianza. A che punto siete?

“Ne è stata implementata una parte, ma prevediamo altri interventi, come peraltro nelle zone di espansione.

IL SINDACO A RUOTA LIBERA SULLA CITTÀ: LE RISORSE E I LIMITI, LA CHIUSURA DELLA CONTESSA E LA MANUTENZIONE DELLE STRADE, LA DISCARICA DI COLOGNOLA E I PARCHEGGI A PAGAMENTO. SUL FUTURO : “LA VISIONE ELABORATA IMPLICA LA CAPACITÀ DI AGGREGARE IL CAMPO PIÙ AMPIO POSSIBILE DI CENTROSINISTRA E INTERPRETARE ADEGUATAMENTE LA SENSIBILITÀ EUGUBINA”

Diffuse proteste per l’aumento dei parcheggi a pagamento anche in zone commerciali e di servizi fuori le mura, come a San Pietro: non c’è altro modo per reperire risorse economiche?

“Basta fare un giro per l’Umbria, per non parlare dell’Italia, per rendersi conto che noi siamo il Comune che è meno ricorso ai posti auto a pagamento e che ha più aree libere disponibili, anche senza disco orario, dopodiché occorre creare turnover per le auto e non scandalizzarsi per le eventuali risorse reperite. Le entrate del nostro Comune sono assolutamente modeste rispetto alla più parte degli altri Comuni umbri e italiani”.

Sulle nuove strisce blu a San Pietro avete parlato di formula per agevolare il ricambio di auto nei parcheggi. Ma il disco orario non è la migliore garanzia in tal senso, solo che non frutta soldi per le casse comunali?

“Le città sono organizzate con disco orario, pagamento, aree libere in una modalità che deve avere un suo equilibrio: a Gubbio ancora oggi i posti a pagamento sono decisamente al di sotto delle altre aree citate”.

Discarica di Colognola. I costi continuamente gravosi per la gestione non appesantiscono sempre più il bilancio comunale?

“Sulla discarica abbiamo fatto miracoli e siamo stati seri. Altri in passato hanno beneficiato degli introiti e non hanno accantonato un euro a fronte del milione da noi messo da parte ai fini della chiusura”.

Avete cominciato a pensare alla sua successione?

“La riflessione che si sta avviando sulla successione riguarda i contenuti politico-programmatici, senza i quali è sterile parlare di nomi”.

L’identikit del suo successore ideale?

“La visione della città che abbiamo elaborato implica la capacità di aggregare il campo più ampio possibile di centrosinistra e di saper interpretare adeguatamente la sensibilità eugubina”.

Il prossimo candidato a sindaco indicato dai LeD farà un ticket con lei candidato alle regionali?

“Non ha senso parlare di ticket, sono consultazioni diverse in tempi diversi, come già accaduto nelle due precedenti”.

Lei ha detto che si fa candidare e non si candida: per la Regione meglio una candidatura alla presidenza con il Coordinamento 2050, di cui si parla, oppure un posto in una lista del centrosinistra a trazione Pd?

“È una questione che ancora non abbiamo minimamente sfiorato, del tutto prematura. Anche perché, per quanto mi riguarda, nulla è scontato e io guardo agli scenari politici con grande distacco e disinteresse”.

PAGINA 4 POLITICA V G

Rifiuti, 481.000 euro dal Pnrr ma la tariffa non calerà

L’annuncio è stato dato in pompa magna, con tutta la solennità possibile immaginabile e commenti dai toni trionfalistici com’è nello stile della polica: Gubbio è l’unico Comune umbro a essersi aggiudicato i fondi del bando Pnrr relativi a investimenti su economia circolare e transizione ecologica. La graduatoria definitiva è stata pubblicata: sono in arrivo 481.500 euro. “Su 3.044 progetti presentati, a fronte di un importo complessivo di 1.500.000.000 euro - spiega Alessia Tasso, vicesindaco e assessore all’Ambiente - Gubbio è riuscita a ottenere un risultato importantissimo, unico in tutta la regione. Ancora una volta dimostriamo di avere capacità e forza per ottenere i finanziamenti che contano, grazie non solo a una consistente progettualità, visione e attenzione all’ambiente, ma anche alla concretezza che ci ha reso capaci di ottenere fondi e fare investimenti concreti”.

TARIFFE INVARIATE. Non ci saranno tuttavia ripercussioni nelle tasche dei cittadini, ovvero questi soldi non andranno a

influire sulle tariffe che non caleranno per tali fondi del Pnrr. “Grazie al finanziamento ottenuto - dice Tasso - verranno costruite 15 ecoisole informatizzate intelligenti sul territorio, così da per migliorare la raccolta differenziata a favore dei cittadini che vivono nelle aree con maggiore densità abitativa: Mocaiana, Monteleto, Casamorcia, Semonte, espansione urbana, San Marco, Cipolleto, Ponte d’Assi, Padule, Padule Stazione, Spada, Torre Calzolari, Branca, Colpalombo, Carbonesca”.

PROGETTO CON GESENU. Il progetto, approvato nel 2021, è stato redatto con la collaborazione dell’allora gestore Gesenu. “Questa Amministrazione Comunale - evidenzia il vicesindaconon agisce per slogan, ma con capacità e visione, portando a casa investimenti a beneficio di tutta la collettività. Gubbio, da città sguarnita di servizi ambientali, è diventata in questi ultimi nove anni una città con un sistema diffuso di servizi che l’ha portata a percentuali di differenziata mai raggiunte”. A. PET.

Terminati i lavori di riqualificazione dei bagni

pubblici di via XX Settembre

Un intervento di 45mila euro ha riconsegnato alla popolazione eugubina e a tutti i visitatori della Città di Pietra i bagni pubblici di via XX Settembre. L’intevento, atteso da diverso tempo, rappresenta un upgrade importante a livello di servizi, caldeggiato da più parti ma da considerare soprattuttoa alla stregua di un bene prezioso per tutta la collettività. “Questi nuovi spazi li affidiamo al buonsenso e alla cura di tutti, eugubini ed eugubine in primis: sono patrimonio di ciascuno, a ognuno il compito di averne a cuore la tenuta, la salvaguardia, la

tutela”, spiegano gli uffici comunali in una nota. I bagni pubblici sono tornati disponibili e aperti a tutti già nello scorso week-end di Pasqua dopo un’operazione di riqualificazione e sistemazione per la quale sono stati spesi, da parte dell’Amministrazione Comunale appunto 45mila euro. Proprio in occasione del ponte pasquale i servizi sono stati eccezionalmente utilizzabili gratuitamente, mentre torneranno ad essere a pagamento a partire dal primo week-end successivo alle festività.

ATTUALITÀ PAGINA 5 V G
L’isola di via Venata Foto Radicchi
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ATTIVITÀ DEI CEMENTIFICI, INDAGINE SUI BAMBINI

L’ARIA SUL TERRITORIO È MONITORATA OGNI GIORNO

DA CINQUE CENTRALINE CHE NE RIVELANO

UNA BUONA QUALITÀ. IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE

FARMACEUTICHE DELL’UNIVERSITÀ DI PERUGIA,

CON IL PROFESSOR MASSIMO MORETTI, ESPONENTE

DI PUNTA DEL PD REGIONALE, HA PROMOSSO

UN’INIZIATIVA PATROCINATA DAL COMUNE

CHE COINVOLGE LE SCUOLE PRIMARIE

TRA MOLTE PROBLEMATICHE SU PRIVACY E MODALITÀ DI GESTIONE DEL CAMPIONAMENTO

di MASSIMO BOCCUCCI

Ha mobilitato le scuole primarie il progetto di ricerca Mapec (Monitoring air pollution effects on children living near a cement factory), ovvero il monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico in bambini residenti vicino cementifici, ed è promosso dal dipartimento di scienze farmaceutiche dell’università di Perugia con Massimo Moretti, professore associato di igiene e sanità pubblica e al contempo esponente politico di punta nell’ala sinistra del Pd con gli incarichi di presidente dell’assemblea comunale del partito a Umbertide e membro della segreteria regionale dello stesso Pd in quota Alto Tevere. L’indagine vede gli stanziamenti della Fondazione Umberto Veronesi, al cui interno è attivamente impegnata una persona familiarmente collegata allo stesso professor Moretti, e il pieno sostegno del sindaco Filippo Mario Stirati che ha concesso il patrocinio con l’assessore Simona Minelli esponente dell’ala radicale dei LeD (Liberi e Democratici) a fare da tramite. Le linee guida dello studio sono state approvate dal comitato universitario di bioetica dell’ateneo perugino il 18 gennaio scorso e il gruppo di controllo sarà rappresentato da bambini reclutati a Città di Castello.

CONTROLLI ATTIVI. Sul territorio eugubino sono già attive

da anni cinque centraline che monitorano l’aria, gestite da Arpa, e anche recenti monitoraggi commissionati all’università La Sapienza di Roma (costati 170mila euro dal bilancio comunale) hanno accertato la buona qualità dell’aria, con criticità periodiche dovute soprattutto agli impianti di riscaldamento. Ora arriva anche quest’altra iniziativa che ha la particolarità di rivolgersi direttamente ai tre Circoli didattici coinvolgendo le scuole elementari con le classi prime, seconde e terze nella fascia di età 6-8 anni. I consiglieri comunali non sapevano nulla di questa operazione, con la sola eccezione di Francesca Pinna informata in qualità di dirigente scolastico del primo circolo didattico “Giacomo Matteotti” che ha mostrato interesse, unitamente al terzo circolo di San Martino diretto da Luigina Dongiovanni. Non ha ritenuto di aderire il secondo circolo “Aldo Moro” con il dirigente Maria Marinangeli.

PROBLEMATICHE. Si pongono sull’iniziativa una serie di problematiche su individuazione dei minori, privacy e modalità di raccolta delle cellule esfoliate buccali dalla parete interna delle guance mediante leggero sfregamento con spazzolini da denti con setole morbide, peraltro dopo quanto i bambini hanno già passato durante la pandemia tra tamponi e controlli vari. Non è stato attivato direttamente il Comune ma si sono riversate tutte le procedure sulle scuole primarie. La ricerca ha l’obiettivo di valutare se vi sia una relazione tra la concentrazione di alcuni inquinanti atmosferici (polveri fini e ultra-fini, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, e altri) e alcuni danni al Dna (effetti genotossici) nelle cellule dei bambini, nella stagione primaverile-estiva (aprile-maggio 2023) e in quella invernale (dicembre 2023-gennaio 2024). Viene proposto il coinvolgimento di almeno 200 bambini, di cui 100 residenti a Gubbio e nelle zone circostanti, e 100 residenti in aree dell’alta Umbria dove non sono presenti cementifici.

Cinghiali padroni di parco Ranghiasci

Parco Ranghiasci versa nel degrado infinito ed è ormai stabilmente occupato dai cinghiali, che ne sono diventati gli indisturbati padroni. L’area è sempre più devastata e in condizioni penose. Si susseguono le segnalazioni con dossier fotografici da parte di cittadini e associazioni che denunciano lo stato di abbandono. Il giardino ottocentesco della famiglia del marchese Francesco Ranghiasci è sottoposto alla continua invasione dei cinghiali che hanno scavato e lasciano grosse buche e avvallamenti in cerca di cibo. La presenza è stata inizialmente circoscritta alla parte alta del parco, nei pressi delle mura cittadine, ma si è poi spostata verso il basso, fin sotto la zona della fontana e del tempietto dove pure i segni del loro passaggio sono ben visibili a partire dal prato che è sparito.

MACABRA SCOPERTA. Proprio in questo punto del parco è stato rinvenuto senza vita un piccolo cinghiale che, probabilmente nel tentativo di abbeverarsi, è finito in acqua rimanendo intrappolato, con tanto di foto circolata sui social. L’esemplare è stato rimosso dopo la segnalazione, con commenti critici e ironici, mentre nel parco ormai la trascuratezza ha preso il sopravvento, anche a livello di cura del verde e degli arredi come panchine e cestini per la spazzatura. All’imperversare dei cinghiali si aggiungono i comportamenti scorretti di quanti abbandonano in giro rifiuti di vario genere tra le sculture e creazioni artistiche delle Biennali d’arte contemporanea lasciate in uno scenario di totale declino.

ATTUALITÀ PAGINA 7 V G
MA. GI.
Un piccolo cinghiale morto nella fontana Il prof. Massimo Moretti

DA PERUGIA SONO SICURI: GORACCI NON RINUNCERÀ ALLA PRESCRIZIONE

Il toto-Trust imperversa: come (oltre che quando) finirà il processo di primo grado per i presunti abusi dell’ex sindaco Orfeo Goracci e gli altri imputati? La prossima udienza, fissata per il 23 maggio dopo l’udienza precedente del 21 febbraio scorso e la revoca delle due che erano previste per marzo e aprile, potrebbe chiarire come stanno esattamente le cose sulla prescrizione con i termini e la facoltà di accedervi in capo agli imputati. Alla prescrizione hanno già ufficialmente rinunciato l’ex vicesindaco poi sindaco traghettatore Maria Cristina Ercoli, gli ex assessori Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, i dipendenti comunali Lucia Cecili e Nadia Ercoli, l’ex segretario generale Paolo Cristiano. Non ha rinunciato alla prescrizione l’ex funzionario comunale Umberto Baccarini, mentre il 25 ottobre scorso l’avvocato Franco Libori ha annunciato in aula al tribunale di Perugia che il suo assistito Goracci non avrebbe rinunciato alla prescrizione con un paio di reati contestati tuttavia non ancora prescritti in quella sessione. Un punto l’inchiesta Trust l’ha messo con il patteggiamento a 18 mesi di reclusione dell’ex assessore Marino Cernicchi.

RIVELAZIONI PERUGINE. Ambienti forensi di Perugia rivelano che Goracci non rinuncerà alla prescrizione, nel timore che una condanna anche su uno solo dei capi d’imputazione potrebbe scatenare reazioni e commenti pure nel dibattito politico. Non dubitano sull’epilogo della prescrizione quanti hanno raccolto

AMBIENTI FORENSI DEL CAPOLUOGO RIVELANO LE INTENZIONI DELL’EX SINDACO CHE PERÒ

POTREBBE SPIAZZARE TUTTI NEL TIMORE DI SENTIRSI RICORDARE COME, SECONDO UN COMUNISTA, LA PRESCRIZIONE NON SIA ASSOLUZIONE

confidenze e anticipazioni, anche se al di là delle strategie legali non si può escludere alcun risvolto per l’ex sindaco. C’è chi nell’analizzare la vicenda ritiene delicata ogni posizione che Goracci deciderà di prendere. Il 23 maggio potrebbe rappresentare lo spartiacque, con il condizionale d’obbligo perché i colpi di scena in questa storia non sono mancati. Fin qui ogni notizia del processo è stata riportata con scrupolo in tutta scienza e coscienza per informare correttamente, nella verità sostanziale dei fatti, l’opinione pubblica su un caso che il 14 febbraio 2012 ha fatto scalpore con gli arresti e il clamore mediatico nazionale.

DUE IPOTESI. Se non rinunciasse ufficialmente alla prescrizione, Goracci si ritroverebbe a dover rispondere all’opinione pubblica e compresi gli avversari politici del fatto che secondo un comunista (come orgogliosamente rivendica di essere) la prescrizione non è assoluzione, ovvero non equivale a una sentenza assolutiva con formula piena. Se invece dovesse fare come gli altri, ossia rinunciare alla prescrizione, si esporrebbe ad altro tipo di reazioni e commenti in caso di condanna anche per un solo reato. Da qui a maggio - chissà se anche oltre - tutto può succedere, ricordando che Goracci su questa vicenda giudiziaria esterna di tanto in tanto sui social ma limitandosi a opinioni personali, giudizi e critiche al sistema giudiziario per quanto lo riguarda senza dare notizie su quel che farà veramente.

Valfabbrica, due autovelox fissi sulla PG-AN

Automobilisti, occhio alla velocità: da qualche giorno lungo la Perugia-Ancona, nel tratto in prossimità dello svincolo verso Valfabbrica, il Comune Locale ha installato due Autovelox, uno per ogni senso di marcia, dove il limite massimo di percorrenza è di 110 km/h. Uno dei due impianti è stato installato al Km. 5+700 in direzione Ancona (a 400 metri dall’uscita di Valfabbrica/Poggio San Dionisio) l’altro è presente al Km 7+500 in direzione Perugia (a poco meno di un chilometro dall’uscita di Valfabbrica Sud). Entrambi sono ben segnalati con l’apposita cartellonistica prevista a norma di legge. Il Comune di Valfabbrica ne ha fatto richiesta ad ANAS, che ha acconsentito alla loro installazione. Già da mesi si vociferava di

un provvedimento simile, ma per settimane sui social si erano rincorse voci infondate di installazioni già effettuate in gran segreto, prontamente smentite dall’amministrazione di Valfabbrica. In passato aveva fatto discutere invece la presenza di un Autovelox mobile sopra il ponte della superstrada, che aveva portato all’emissione di numerose multe e a tanti ricorsi (alcuni anche vinti) presso il Giudice di Pace. Stavolta nessuna sorpresa: tutto alla luce del sole e automobilisti debitamente informati. “Non sarà una ghigliottina, ma piuttosto uno strumento per garantire maggiore sicurezza su una strada molto trafficata e attenzionata”, ha spiegato il sindaco di Valfabbrica, Enrico Bacoccoli. R. BAR.

BENVENUTA BLU CELESTE DIAMANTINI

È bellissima Blu Celeste. Ha già portato l’amore alla follia di papà Lorenzo Diamantini e della moglie Andrea. È nata il 10 aprile scorso all’ospedale di Branca, con il peso di 3,1 chili. La festeggiano in tanti, accolta come il dono più bello della vita, destinata a riempire le giornate di un amore puro come non ce n’è nessun altro al mondo. Benvenuta Blu Celeste. VivoGubbio festeggia con Lorenzo, nostro collaboratore, e Andrea augurando alla piccola ogni bene.

PAGINA 8 IL CASO V G

ENRICO MISCHIANTI ORA VOLA CON IL BISTRÒ A SAN MARTINO

LA NUOVA VITA TRA LE ECCELLENZE DELLA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA UMBRA

DOPO AVER FATTO PER 27 ANNI L’ASSISTENTE

SUGLI AEREI DI ALITALIA OLTRE ALL’ESPERIENZA

NEL CALCIO COME AGENTE FIFA , OSSERVATORE E MATCH ANALYST PROFESSIONISTA

di EMANUELE GIACOMETTI

Non è mai troppo tardi per fare qualcosa di nuovo. L’importante è saper cogliere al meglio i momenti giusti, o rispondere presente alla fiducia di qualcuno. “La vita non è fatta per stare a guardare e dopo 27 anni di lavoro come assistente di volo in Alitalia, mi rimetto in gioco”. Ha le idee chiare Enrico Mischianti, romano di origini eugubine, ormai da trent’anni residente a Gubbio, che è stato chiamato a gestire un locale tutto particolare a San Martino

Per lavoro ha girato il mondo, conoscendo persone e luoghi da favola, fino a vantarsi di conoscere bene tre lingue: il romanesco, lo spagnolo e l’inglese. “Ricordo che sul volo da Bologna a Varsavia - ricorda - c’erano gli sbandieratori. Dopo un po’ di stupore ci siamo salutati con affetto. Poi è successa una cosa simpatica, prima del decollo per legge gli assistenti devono fare la dimostrazione che riguarda le emergenze, incluso indossare il giubbotto salvagente. Gli sbandieratori speravano che io facessi lo show ed erano già pronti a girare il video per poi postarlo chissà dove: fortunatamente mi sono chiuso in bagno e ha provveduto il mio collega più anziano, tra le risate generali”.

SANT’UBALDO NEL CUORE. L’amore per Gubbio e per il Cero di Sant’Ubaldo l’hanno

portato anche a fare qualche strappo alla regola: “Dopo i Ceri del 2006 mi venne regalato dal Capodieci Leonello Nicchi un fermacravatte con il cero di Sant’Ubaldo. Lo indossavo sempre, pur sapendo di violare lo standard imposto dall’azienda. Un giorno il comandante mi riprese e gli feci capire che per me quel simbolo con il Cero aveva un valore troppo grande. Non sentiva ragioni, voleva che lo togliessi. Mentendo gli raccontai come l’ultima volta che ero stato richiamato da un comandante per quel simbolo, poi si fossero spenti due motori. Non dico la replica immediata del mio superiore, che a quel punto annuì senza fare più storie. La fede verso il nostro patrono per me è sempre stata sacra”.

VOLTA PAGINA. Adesso si è aperta una nuova pagina di vita: la gestione del Bistrò a San Martino, dopo l’esperienza nel calcio come agente Fifa, osservatore e match analyst professionista. “Nel calcio non ho avuto le possibilità che speravo di poter avere, ma i titoli restano e chissà. Inizio con il Bistrò questa nuova avventura, ringraziando innanzitutto lo chef Alessio Manucci, dal quale ho appreso molto la scorsa estate nel suo ristorante. Penso soprattutto a Gianfranco Fiorucci e Claudio Smacchi che mi hanno voluto fortemente in questo nuovo locale da gestire. Voglio dare il massimo e mettere in pratica tutto quello che già conosco avendo lavorato proprio a contatto con il pubblico”. Com’è nata l’idea? “Sono stati Fiorucci e Smacchi a cercarmi per darmi questa opportunità che ho colto al volo. Proponiamo prevalentemente eccellenze umbre, sia nei vini che con salumi e formaggi”.

Con Lorenzo Fiorini di Sant’Antonio completata la scelta dei Capodieci del 2023

La lunga vigilia dei Ceri è ormai aperta con il completamento dei Capodieci scelti da Santubaldari, Sangiorgiari e Santantoniari per gli appuntamenti del 2023, dal 15 maggio al 21 maggio con i Mezzani e il 2 giugno con i Piccoli. Il quadro si è completato con la scelta di Lorenzo Fiorini, Capodieci del Cero Piccolo di Sant’Antonio ufficializzato nella taverna di via Fabiani dal Senato del Cero del quale fa parte, come ex Capodieci, anche il neo presidente della Famiglia, Ubaldo Gini. Il giovanissimo fa la quinta elementare e viene da una famiglia, sia da parte del papà Massimo che della mamma Alessia Marchi, di chiara matrice santantoniara. Sant’Antonio aveva già ufficializzato Riccardo

Martiri per il 15 maggio e Tommaso Battellini per il Cero Mezzano.

I santubaldari hanno ufficializzato la triade con Corrado Fumanti per il 15 maggio, Marco Fondacci per i Mezzani ed Emanuele Coldagelli per i Ceri Piccoli. I sangiorgiari hanno scelto Euro Bellucci per il 15 maggio, Agostino Bonelli per i Ceri Mezzani e Mattia Pascolini per i Ceri Piccoli.

Si conoscono per il 15 maggio il Primo Capitano Luca Cecchetti e Roberto Pierotti il Secondo Capitano, oltre alle Miss Carolina Cernicchi per Sant’Ubaldo, Martina Spaziani per San Giorgio e Anna Maria Angeletti per Sant’Antonio

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Enrico davanti il Bistrò Enrico con Gianfranco Fiorucci Lorenzo Fiorini con il capocetta Alessandro Prete

TORRE CALZOLARI, ANTICHE

FORME DI DEVOZIONE POPOLARE

di FRANCESCO CARDONI

Torre Calzolari: un minuscolo borgo in cui gli abitanti condividono ancora oggi, scanditi dalle stagioni e dal rincorrersi del tempo, momenti di convivialità, di gioia, di solidarietà, ma anche di fede.

La Quaresima rimane uno dei momenti “importanti”, in cui condividere ogni fase dell’allestimento e della preparazione di quanto avverrà in occasione della Settimana Santa. Come praticamente in ogni dove della Diocesi Eugubina (in città, a Gubbio, ma anche nei vari centri periferici), anche a Torre Calzolari si preparano le Statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, che toccheranno processionalmente nel giorno del Venerdì Santo vie e viuzze del borgo, accompagnate dal Canto del Miserere e dai fedeli, con in testa il Parroco. Ma ciò che caratterizzerà poi nel giorno del Venerdì Santo la Processione di Torre Calzolari rimane, in particolare, quanto proposto in ognuna delle 14 soste: in ognuna di esse viene presentato, sotto forma teatrale, un quadro della Via Crucis, sottolineato da letture alternate dal Canto e dalla Preghiera. Sullo sfondo, ma autentico protagonista, il Canto del Miserere. Presente fin dal 1905 in Processione, nella forma in cui viene presentato ancora oggi, è frutto di autentica tradizione orale, portato, a Torre, in quell’anno, dal nuovo parroco, don Francesco Bianconi, giovane proveniente dalla vicina Costacciaro, appena ordinato sacerdote. Don Francesco, classe 1881, rimarrà per tutta la sua vita parroco a Torre Calzolari, fino alla sua morte, avvenuta nel 1947, insegnando il Miserere alle giovani generazioni che, in quel di Torre, si sono via via succedute. E così il Miserere è giunto fino ad oggi, “in-

RITUALITÀ CHE PROVENGONO DAI SECOLI PASSATI , DIVENUTE OCCASIONI DI STUDIO E MOTIVO DI CONFRONTO FRA ETNOMUSICOLOGI DI FAMA INTERNAZIONALE

contaminato” e divenuto, ora, anche frutto di studio di Etnomusicologi ed esperti di fama internazionale. Il giovane Francesco Bianconi, cresciuto nella vicina Costacciaro, portando novello sacerdote a Torre Calzolari il Canto del Miserere conosciuto nel suo paese, ha permesso fra i due piccoli centri una sorta di gemellaggio,ormai plurisecolare e nel 2010, a Costacciaro, è stato possibile sentir cantare insieme i due Cori, che si sono alternati nel Canto del Miserere; alternanza che ha visto anche la partecipazione dei due Cori del Miserere di Gubbio. Presente, per l’occasione, anche Giovanni Conti, Responsabile delle Produzioni Musicali della Radio Televisione della Svizzera Italiana.

Due anni dopo, in occasione della Pasqua 2012, il Coro di Torre Calzolari ha presentato il Canto del Miserere a Gubbio, a San Domenico, alternandosi con i Cantori Sardi di Santu Lussurgiu, di fama internazionale (nella foto a destra la locandina dell’evento); è stato proposto, per l’occasione, uno dei Quadri Scenici Processionali del Venerdì Santo di Torre Calzolari, con la rievocazione dell’Ultima Cena. La serata è stata proposta, in sinergia, dall’Associazione “D’UmbriAnticaMusica” e dall’Istituto di Etnomusicologia dell’Università di Perugia.

Costacciaro, secolare borgo di tradizioni e ritualità Francescane, terra di congregazioni laiche

Costacciaro è un piccolo scrigno, un minuscolo borgo antico in cui la presenza secolare dei Francescani ha fortemente caratterizzato il percorso di fede dei suoi abitanti.

Molto forte anche la presenza di più Confraternite, chiamate un po’ come in ogni dove e riconoscibili più per i colori delle Cappe che indossavano i Confratelli che per altro. Le stesse Chiese di Costacciaro, più che per il nome del Santo o della Vergine a cui sono dedicate, vengono individuate, ancora, con il nome della Confraternita che le ha costruite. La stessa Processione del Venerdì Santo si snoda, di fatto, fra le Chiese erette dalle singole Confraternite, per ricongiungersi poi alle varie emergenze francescane.

Ed ancora oggi i portatori delle Statue, in Processione, nel giorno del Venerdì Santo vengono indicati con i nomi e con i colori delle Confraternite. In occasione della Settimana Santa emerge un compito particolare, svolto dalla Congregazione dei 12 Apostoli, in occasione della Messa in Coena Domini: quello della Lavanda dei Piedi. I componenti, però, specificano di essere, in realtà, in 13, per rispetto di San Paolo che, secondo loro, va compreso nel novero degli Apostoli.

Settembre 2011: Concerto Internazionale di Canto Corale “Passio Domini” con il Coro dei Fedeli di Me ndrisio (Ch), di Romagnano Sesia (No) e i tre cori umbri di Costacciaro e della Confraternita di Santa Croce di Gubbio

Si considerano, di fatto, l’unica Congregazione laica ancora operante a Costacciaro.

Senz’altro singolare, fortemente suggestivo, in occasione della Processione del Venerdì Santo il Canto del Miserere. Ma ciò che colpisce rimane la composizione del Coro stesso, un vero e proprio unicum: è composto, ormai da un po’ di tempo, da sole donne. Ma più che per scelta, si è arrivati a questo per “necessità”! In pratica, per “mancanza” di uomini! Cantato, in passato, a voci maschili e femminili alternate, ora le sole voci femminili riproducono lo stesso canto dividendosi in soprani e contralti.

Il Coro di Costacciaro, meritando l’interesse di studiosi del settore e di etnomusicologi di livello internazionale, assieme ai due Cori del Miserere di Gubbio, ha partecipato, nel 2011, a Romagnano Sesia (NO) e Bellinzona (CH), ad una Rassegna di Canto internazionale, curata dall’ Ass. “D’UmbriAnticaMusica”, in collaborazione con l’Ass.Svizzera Cantar di Pietre. Presente, la Radio Televisione Svizzera Italiana, che ne ha curato la Diretta Radiofonica sul proprio Canal 2. F. CAR.

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Don Francesco Bianconi

GUERRINI: “LA CITTÀ NECESSITA DI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI”

L’EX SINDACO PRESENTA IL SUO LIBRO “A GUARDAR LE STELLE. VIAGGIO NELL’ANTIPOLITICA, NEL POTERE, NEL TEMPO DEI SOCIAL” E INQUADRA LE PROSPETTIVE IN VISTA DEL 2024 : “PICCOLI GRUPPETTI DI PERSONE CERCANO DI UNIRSI SU UN NOME E BASTA. SPERO IN UN AMBIZIOSO, INNOVATIVO E CONCRETO PROGETTO DI CRESCITA E SVILUPPO, CON UN CANDIDATO A SINDACO COERENTE ”.

di MASSIMO BOCCUCCI

Diego Guerrini tra politica e antipolitica, tra passato e futuro. L’ex sindaco è uscito con il libro “A guardar le stelle. Viaggio nell’antipolitica, nel potere, nel tempo dei social”. Andiamo alla scoperta di questa pubblicazione e anche di quel che pensa sulla città tra la quotidianità e le prospettive.

Ha scoperto un’anima da scrittore o l’ha sempre avuta?

“Questo è il mio terzo libro. Scrivere è libertà di espressione, è una mia passione”.

Cosa racconta in questo suo ultimo libro?

“Si tratta del lavoro di due anni. Dalla Prima alla Seconda Repubblica, gli anni del terrorismo, il rapimento di Aldo Moro, i depistaggi di Stato, la P2 e le stragi di mafia. L’avvento dell’antipolitica, le forme di potere e di comunicazione che cambiano in un mondo sempre più social”.

Al centro servizi Santo Spirito per la presentazione, il 24 marzo scorso, c’era il pienone in sala: interesse, curiosità anche per Stefano Bisi Gran maestro del Grande Oriente d’Italia e pure altro?

“Circa trecento presenti. Una serata meravigliosa. Indimenticabile. Tanta serenità, voglia di stare insieme, di ritrovarsi e di confrontarsi. Senza pregiudizi. Con autentico spirito di libertà e rispetto tra idee diverse”.

L’antipolitica è più un segnale d’allarme o una vera preoccupazione?

“Direi una realtà”.

Lei ha 43 anni e viene da percorsi politici fin da giovanissimo: quanto e com’è cambiata la politica?

“Siamo passati dal casa per casa ai like su facebook, dalle assemblee con i cittadini ai leoni da tastiera sui social. Dalla gavetta fatta di studio e impegno, a candidati ovunque dalla mattina alla sera. La politica non s’improvvisa e nemmeno i politici. Si fa politica, quella vera, in mezzo alla vita reale dei cittadini e non tramite i social”.

Qual è lo scenario politico eugubino tra presente e futuro in vista delle elezioni 2024?

“Ho due figli e sono preoccupato. Penso al loro domani, invece vedo nascere i candidati a sindaco come funghi. Mi domando: su quali idee per il futuro di Gubbio? Piccoli gruppetti di persone cercano di unirsi su un nome e basta. I soliti personalismi. Spero invece in un ambizioso, innovativo e concreto progetto di crescita e sviluppo, con un candidato a sindaco coerente. Gubbio ha diritto di futuro, a una rinnovata vita sociale, a opportunità di lavoro e d’impresa. Non possiamo commettere il furto della speranza nei confronti dei giovani di questa città che se ne stanno andando”.

Si aspetta sorprese dalle candidature nel 2024?

“Sì”.

Stirati, il suo successore dopo la parentesi del commissariamento, cosa lascerà in eredità?

“C’è un problema grave: economia, lavoro e opportunità per i giovani”.

Riapre l’Agenzia delle Entrate in via Cavour

Ha riaperto la sede eugubina dell’Agenzia delle Entrate, con il nuovo sportello decentrato attivato grazie a un protocollo d’intesa siglato tra il Comune e la Direzione regionale dell’Umbria dell’Agenzia delle Entrate. L’ufficio di Gubbio, la cui operatività era stata sospesa nel marzo 2020 a causa dell’emergenza pandemica, è a disposizione dei cittadini per due mattine a settimana: martedì e giovedì, dalle ore 8:30 alle 13.Tutti i servizi sono resi tramite prenotazione di appuntamento attraverso il Cup dell’Agenzia delle Entrate, in base al nuovo modello di accoglienza e di servizio all’utenza dell’Agenzia. Il Comune si fa carico, oltre che della manutenzione ordinaria e straordinaria del locale di via Cavour, delle utenze, degli oneri

fiscali e della manutenzione degli impianti tecnologici presenti nel nuovo ufficio. Di “significativo risultato” ha parlato l’assessore al Patrimonio, Rita Cecchetti, sottolineando come “riattivare lo sportello dell’Agenzia delle Entrate significhi mantenere sul territorio un presidio importante, che consente agli eugubini di ottenere informazioni, certificati e tutta una serie di servizi che erano venuti meno da ormai tre anni, generando non poche difficoltà soprattutto alla popolazione meno abituata all’utilizzo dei sistemi online. Con il ripristino dello sportello dell’Agenzia delle Entrate ancora una volta l’assessorato al Patrimonio mette a disposizione della comunità uno spazio a mantenere un servizio utile”. MA. GI.

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Guerrini durante la presentazione del libro Rita Cecchetti e Stirati al taglio del nastro

Gan bella partenza di Lorenzo Mariani nella Formula X Italian Series

Fare esperienza in un percorso di crescita è il primo obiettivo nella prima stagione automobilistica dell’eugubino Lorenzo Mariani, classe 1999, che ha completato positivamente la sua prima ufficiale in pista, all’autodromo di Monza, con tempi in continuo miglioramento e due piazzamenti. Il pilota eugubino ha affrontato un battesimo di fuoco nel primo round della Formula X Italian Series 2023, nel fine settimana del 2 aprile scorso, su un circuito leggendario e ultraveloce. La prima stagione di Mariani è iniziata nella categoria Fx Pro Series al volante della Tatuus T014 Abarth di Formula 4 curata dal Team Racing Gubbio e testata in precedenza soltanto a Magione.

A Monza, dopo il debutto in prova ed essere scattato dalla sesta fila, in gara-1 il driver umbro si è reso protagonista di ulteriori progressi nei tempi sul giro, tanto da arrivare fino a insidiare le posizioni vicine alla top-5 assoluta. Poi, nel finale, in un duello ravvicinato è stato autore di un testacoda alla Variante della Roggia che l’ha classificato in dodicesima posizione, nona tra i rookie. In gara-

2 si è di nuovo fatto sotto ai migliori, rimontando fino ad avvicinare il podio della sua categoria, anche se alla fine ha dovuto accontentarsi della top-10 assoluta e del sesto posto tra i rookie, migliorandosi comunque.

Il prossimo round del campionato è in programma

all’autodromo di Vallelunga, a Campagnano di Roma, nel week end del 30 aprile. Seguiranno gli appuntamenti del 4 giugno a Magione, il 24 giugno a Varano, il 2 luglio Tba, il 10 settembre al Mugello e il 12 novembre a Misano.

“Siamo contenti - racconta il giovane - perché abbiamo sempre fatto dei progressi e lo abbiamo visto bene dalle telemetrie. Ci siamo migliorati di tre secondi, quindi è chiaro che fare esperienza è fondamentale. Monza non è facile, se sbagli una staccata a 240 km/h perdi tanto ritmo e tratti come Ascari e Parabolica sono tutti da guidare. Mi sono divertito, il pacchetto sembra funzionare e, come mi accadeva nel karting, nelle partenze mi sono trovato molto bene. Per la prossima tappa a Vallelunga dobbiamo continuare a lavorare e proseguire nel percorso intrapreso”

Pietro Alessi accende i motori Bella partenza sul circuito di Vallelunga

Chi parte bene, è a metà dell’opera. E sicuramente fa ben sperare la partenza del giovane Pietro Alessi alla Rs Cup 2023 con il team BlackCars auto classiche e da competizione. Nella prima tappa sul circuito di Vallelunga, nel fine settimana del 2 aprile scorso, al volante di una Clio Cup 1.600 turbo, ha fatto registrare un bell’approccio, a cominciare dalle ottime prove libere che l’hanno visto chiudere la prima giornata in prima posizione. Ha poi riscontrato problemi nelle qualifiche con le gomme ed è stato costretto a partire in quinta posizione. In gara-1 dopo una grande partenza, il pilota classe 2005 si è ritrovato in seconda posizione, a metà gara è entrata la safety car a causa di un incidente e nella ripartenza ci si è messo un guaio

alla pompa di benzina che l’ha costretto a rallentare tornando al quinto posto.

In gara-2 partito sempre dalla quinta piazza, Alessi si è reso protagonista di una splendida rimonta con 6 giri veloci di seguito fino a passare in testa all’ultimo giro. Nel duello con un avversario ha fatto la differenza una mossa scorretta che gli ha lasciato alla fine il secondo posto: nonostante il reclamo e i danni alla vettura. la direzione di gara ha sostenuto che il contatto era regolare. “L’inizio di stagione è stato davvero fantastico - dice Pietro Alessi -, ringrazio il Team BlackCars Corse che mi ha dato una macchina fantastica. Ora la testa va alla gara del Mugello nel fine settimana 30 aprile, dove ne vedremo delle belle”.

Arrivano i 5.000 della Spartan Race, un successo

A Gubbio sono sbarcati gli Spartani, e già prima di cominciare il successo è stato sensazionale. Un successo di presenze (oltre 5.000 solamente gli iscriutti alle gare: a beneficiarne, oltre che la città eugubina, tutta la ricettività dell’Alta Umbria), un successo di critica, ma anche un successo a livello organizzativo, perché per allestire una competizione come la Spartan Race c’è bisogno di tanta energia, impegno e passione. “Onestamente i numeri sono andati oltre le aspettative”, ha raccontato Moreno Moriconi, presidente dell’ASD OCR Gubbio e atleta eu-

ancora di cominciare

gubino professionista nel campo delle corse ad ostacoli Moreno, insieme al fratello Manuel, ètra gli specialisti più affermati a livello internazionale nelle Spartan Race dove entrambi hanno conquistato numerosi titoli e in cui rappresentano solidi punti di riferimento. “Abbiamo partecipato e partecipiamo a numerose gare in giro per il mondo e siamo convinti che la nostra città abbia le tutte le carte in regola e le capacità per poter essere una tappa che sicuramente verrà ricordata dai partecipanti”. Sono previsti in città atleti provenienti da 24 nazioni. R. BAR.

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A. PET.
prima
Lorenzo nell’abitacolo Lorenzo con il papà Fabio

ARRIVANO I PLAY-OFF, TUTTI A TIFARE EMI BASKET

DOPO AVER CONQUISTATO IL PRIMATO DURANTE LA STAGIONE REGOLARE, LA SOCIETÀ EUGUBINA

SI TUFFA NEI PLAY-OFF E LANCIA UN APPELLO: “ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DELLA CITTÀ”

di ROBERTO BARBACCI

La stagione vera comincia adesso, ma l’Emi Basket Gubbio ha fatto intendere di essersi già fatta trovare pronta. Vincendo la regular season, che nel basket ha un valore relativo, nel senso che serve a definire e delineare la griglia play-off, che rappresenta il culmine di un’intera stagione. Come dicono gli americani, d’ora in avanti non esistono prove d’appello: “win or go home”, vinci o vai a casa, anche se una prova d’appello in questo caso c’è, dal momento che ogni serie sarà al meglio delle tre partite. Vincerne due per andare avanti, a cominciare da quella contro lo Sioux Spello che scatta domenica 16 aprile (ore 18, gara 1 alla Polivalente). “E noi avremo bisogno di tutto il sostegno del pubblico eugubino”, spiega Pierangelo Belbello, presidente di una società che ha saputo reinventarsi, investire e soprattutto arricchire nuovamente un serbatoio importante, con oltre 200 tesserati, una divisione femminile (in collaborazione con la Salus Gualdo), due squadre iscritte ai campionati di Promozione e CSI e un settore giovanile in crescita sia come numeri, sia come risultati. “Questi ragazzi meritano di essere sostenuti, anche perché sono molti gli eugubini che militano in prima squadra. Hanno fatto un gran lavoro in questi mesi, dimostrando di meritare fiducia e considerazione. Adesso viene il bello, ma anche la parte difficile, e per questo è importante che sentano il calore e l’affetto del pubblico eugubino. Da parte nostra metteremo tutto l’impegno possibile per andare lontano”.

IN CRESCITA. A guidare il percorso della prima squadra c’ha pensato Marco Martina, direttore dell’area tecnica e quindi a capo di tutto il progetto Emi Basket Gubbio. Coadiuvato da Stefano Spogli, Martina ha apprezzato la crescita di un gruppo chiamato ora a confermare quanto di buono fatto durante l’annata.

“Abbiamo puntato su un nucleo solido, composto da ragazzi eugubini e da atleti provenienti anche dall’estero che hanno avuto il merito di alzare il livello. È una formula stimolante per i più giovani e trainante anche per i compagni: sinora ha dato risultati importanti, che speriamo di confermare nei play-off. L’obiettivo è fare di Gubbio a diventare un punto di riferimento per tutta la regione, con una struttura consolidata dalla prima squadra in giù”. Una scelta che si lega anche alla gestione delle strutture (“Un plauso alla società per la dedizione, l’impegno e la lungimiranza che mette in tutto ciò”, aggiunge Martina) e alla valorizzazione delle proprie risorse. “Per creare un certo tipo di mentalità ci vuole tempo. Gubbio sta rispondendo bene e la crescita, non solo in termini di numeri, è lampante. I risultati aiutano, ma sono solo un lato della medaglia. Sono state fatte scelte importanti che sinora hanno pagato, ma il percorso è ancora lungo e tortuoso”. Sulle reali potenzialità della prima squadra, Martina non si tira indietro: “Siamo stati bravi a superare momenti duri, ora godiamoci il viaggio. Salire in C non è facile: bisogna vincere la fase regionale e poi sfidare le due vincenti dei gironi marchigiani. Ci proveremo, e se la città ci sosterrà avremo qualche chance in più”.

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L’EREDITÀ DI GIAMPIETRO È NEL VALORE DELL’AMICIZIA

Per spiegare chi è stato e cosa abbia rappresentato Giampietro Rampini non basterebbe forse un’enciclopedia. Troppo limitata una rivista per condensare la sua essenza poliedrica, propria di un artista che ha saputo interpretare a meraviglia non soltanto i suoi preziosi manufatti, ma anche il modo di esprimersi in azioni concrete. La sua è stata una vita piena e vissuta, dove mai una parola o uno sguardo sono andati fuori posto. E il fatto che a salutarlo per l’ultima volta ci fosse la chiesa di San Francesco piena in ogni ordine di posto, per giunta in un normale pomeriggio di lavoro di metà settimana, testimonia quanto un’intera comunità abbia compreso il dono prezioso di un’esistenza spesa in buona misura per gli altri. Un’esistenza mica facile, specie negli ultimi anni, perché quel Signore al quale s’è rivolto un’infinità di volte, e nel quale ha dimostrato negli anni di nutrire una fede incrollabile, nell’ultimo decennio ha pensato bene di affidargli un bel po’ del peso della croce, eredità della scomparsa dell’amato figlio Francesco e di una malattia che in pochi mesi ha infierito su un corpo e una mente che avevano saputo resistere anche alle botte più tremende. Il buon cristiano però sa che le sofferenze su questo mondo sono un investimento sicuro per godere della gloria celeste, e forse per questo Giampietro le ha accettate sempre con l’animo leggero, sicuro che quel peso non l’avrebbe mai portato da solo. L’altro peso, quello della stanga dell’amato Cero di Sant’Antonio, gli ha permesso di stringere legami con un’infinità di amici ceraio -

Addio a Marietto della stazione di servizio del Pinolo

C’era una volta la stazione di servizio Api in via di Porta Romana, che negli anni ha cambiato pelle. C’era una volta il Mitico Marietto, al secolo Mario Menichetti, che aveva il distributore di benzina al Pinolo. Parlava sempre volentieri con tutti, si fermava a scambiare opinioni e anche a discutere di calcio con lui orgogliosamente milanista.

LA SCOMPARSA DI GIAMPIETRO RAMPINI HA LASCIATO UN VUOTO GRANDE IN UNA COMUNITÀ CHE NE HA APPREZZATO LE QUALITÀ UMANE , DI ARTISTA E DI PERSONA IN GRADO DI SAPER ASCOLTARE

COSA AVEVANO DA DIRE GLI ALTRI, PRIMA DI PARLARE

li, e non solo. Amici anche d’oltreoceano, come hanno dimostrato gli innumerevoli messaggi di cordoglio arrivati da Jessup e altre parti del mondo. Perché Giampietro è stato un riferimento importante per tanti: l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto gli ha permesso di far arrivare i propri messaggi un po’ ovunque, al punto che non esiste persona che non abbia portato con sé qualcosa dopo averlo incontrato in uno dei tanti ambiti dove Rampini si è più distinto, dall’attività di ceramista all’impegno all’interno di Confartigiano, dalla partecipazione al Sentiero Francescano (di cui era solito confezionare i piatti di fine pellegrinaggio con i quali omaggiare gli ospiti) all’organizzazione di Spirito di Squadra, l’evento ideato per ricordare Francesco e dedicato al volley, altra sua grande passione. Era impossibile non provare empatia per una persona tanto allegra e solare, decisa ma aperta al dialogo, brava con le parole ma ancor più capace nel saper ascoltare quelle degli altri, anche quando esse erano sbagliate. L’amicizia che ha saputo generare e diffondere è forse l’eredità più grande che ha lasciato, e non è certo una caso il fatto che il Signore abbia voluto chiamarlo a sé proprio nel lunedì della Settimana Santa, giorno in cui la Chiesa celebra l’amicizia, ricordando la giornata che Gesù trascorse a Betania assieme ai suoi amici Marta, Lazzaro e Maria. Giampietro è stato padre e marito affettuoso, artista eclettico e dal cuore grande, innamorato di Gubbio e delle sue tradizioni, ma soprattutto l’amico che tutti avrebbero voluto avere. Ed è per questo che mancherà tanto, anche se un modo per comunicare, da bravo artista qual è stato, certamente riuscirà a trovarlo ancora.

Il parcheggio del Teatro Romano sarà tutto a pagamento

PELLEGRINAGGI MARIANI A SAN GIROLAMO

Da sabato 22 aprile riprendono i Pellegrinaggi Mariani a San Girolamo, che si concluderanno il prossimo 31 maggio. Tutti i sabati alle 7,20 ritrovo a San Marziale e recita del rosario, con celebrazione eucaristica alle 8 presso il Monastero.

In principio fu San Pietro, dove un compromesso è stato trovato tra i commercianti della zona e il Comune per mitigare gli effetti dell’entrata in vigore delle strisce blu (la sosta sarà a pagamento solo nei festivi e prefestivi dopo mezzora di disco orario). Ma a pagare la cauzione per tutti sarà il Teatro Romano, parcheggio che invero si presenta poco adatto per dinamiche di pagamento, non essendo asfaltato (e per giunta in zona archeologica). Di concerto con SIS, il gestore dei parchimetri cittadini, il Comune ha deciso di istituire il parcheggio a pagamento dalle 8 alle 20 tutti i giorni, non soltanto nei festivi e prefestivi come già in essere da un paio d’anni. E per regolamentare l’ingresso delle auto verrà inserita una sbarra, con i lavori previsti entro la fine del mese. Decisione che ha fatto infuriare molti operatori commerciali, oltre alle strutture sanitarie presenti all’interno dell’ex ospedale. Non si escludono azioni di protesta con annessi strascichi legali, tali da provocare l’ennesimo fronte caldo in nome della continua ricerca di soldi per le casse comunali.

PAGINA 14 IL RICORDO V G

LA ROCCA

LA DOTTRINA NELLA STORIA

UN FATTO REALE E NON UN SIMBOLO NESSUNA “TERRA” E NESSUN “OVUNQUE”

Diceva il celebre teologo protestante svizzero Karl Barth: “possiamo essere protestanti o cattolici, ortodossi o riformati, di destra o di sinistra. Ma, se vogliamo che la nostra fede abbia fondamento, dobbiamo aver visto e udito gli angeli presso il sepolcro spalancato e vuoto”. Il fondamento della fede è la risurrezione di Cristo. Non a caso san Paolo, nella prima lettera ai Corinzi, scrive senza infingimenti: “se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati” (15, 17). Andrebbe ricordato oggi più che mai ai tanti pastori che su questo aspetto decisivo della fede glissano e tendono a relegarlo nel mito. Una tendenza iniziata, ovviamente, subito dopo il Concilio Vaticano II. È famosa la domanda che il celebre giornale francese Le Monde pose a prestigiosi esponenti della fede cristiana nella Pasqua del 1976: che effetto avrebbe per la sua fede un ipotetico ritrovamento delle ossa di Gesù di Nazareth? Allucinanti, almeno dal punto di vista dell’autentica fede, le risposte degli intervistati, alcuni anche cattolici. Quasi tutti asserirono che per la loro fede nulla sarebbe cambiato, ma che anzi sarebbe stata rafforzata proprio perché non fondata su elementi umani! Solo il grande filosofo cattolico Jean Guitton rispose giustamente e logicamente: “Se avvenisse davvero un ritrovamento di questo tipo, lascerei scritto nel mio testamento: «Ho ingannato e mi sono ingannato».”. È bene dunque ricordarlo, visto che perfino negli alti vertici del Vaticano si farnetica sul fatto che la Risurrezione di Cristo sarebbe il segno che il suo “messaggio” non è morto, che ciò che è accaduto a Gerusalemme all’alba del giorno dopo il sabato è un fatto storico, non un simbolo. Una risurrezione materiale, non una pia illusione né, tanto meno, la sopravvivenza di un messaggio.

Nella società post cristiana la domenica di Pasqua è una mattina qualunque. Nessuno pensa più che quel fatto storico avvenuto il 9 aprile dell’anno 30, nella più remota provincia dell’Impero romano, abbia una qualunque attinenza con la propria vita. Lo si vede anche dal recupero, davanti al dramma della morte, del frasario e della prassi pagana e pre cristiana. Basti pensare al sempre più usato “la terra ti sia lieve”, con cui si salutano i cari defunti. Ebbene, l’origine di questa frase è da ricercare nell’immagine del peso della terra sul corpo del defunto, che dà a chi ne piange la perdita un senso di angoscia e di oppressione. La locuzione si trova citata letteralmente in Marziale, Epigrammata, IX, 29. Come ricorda l’insospettabile Wikipedia (che di tutto può essere tacciata tranne che di simpatie filo cattoliche), la locuzione è oggi impiegata da coloro che, per varie motivazioni, desiderano porgere al defunto (o più che altro ai suoi congiunti) un ultimo omaggio “laico”, spogliato da ogni connotazione religiosa. Ma anche restando al solo piano logico (e non di fede) è chiaro che l’espressione non ha senso: se la morte è la fine di tutto la terra non può essere lieve, visto che la persona non esiste più. L’unica risposta reale alla morte è l’altrettanto reale risurrezione di Cristo. Non c’è alternativa: o c’è Dio e la morte è vinta oppure non c’è nulla e non ha senso augurare una “terra lieve”. Stesso discorso per l’altra espressione, oggi molto di moda, di dire al defunto “ovunque tu sia”. O Cristo è risuscitato e la morte è vinta oppure il defunto non è più da nessuna parte. Al di là di Gesù, ci piaccia o no, non c’è nessun ovunque dove poter essere…

L’altra Grace: viaggio nei controversi labirinti della mente

La storia realmente accaduta di Grace Marks e James McDermott viene descritta dal grande talento di Margaret Atwood: una penna fine, brillante, mai banale e sempre sorprendente racconta un viaggio nella mente di una giovane ragazza che cercherà di dipanare la matassa di una vicenda dai contorni sfocati, sempre al confine tra follia e malvagità, colpevolezza e innocenza.

La vicenda si colloca nel Canada del 1843 e i due protagonisti vengono accusati, nelle pagine di apertura del racconto, dell’omicidio di Thomas Kinnear e della sua amante Nancy; mentre James, lo stalliere della vittima, verrà condannato a morte e impiccato dopo aver fornito all’accusa due versioni contraddittorie della sua presunta innocenza, Grace, allora una sedicenne cameriera emigrata dall’Irlanda, viene condannata al carcere a vita con la possibilità di uscire solo per prestare servizio presso la casa del direttore del carcere. Il percorso di ricerca della verità sull’omicidio fa semplicemente da sfondo ad un romanzo che, in realtà, è completamente costruito intorno all’indagine sul labirinto costruito dalla mente della giovane protagonista: Simon Jordan, uno psichiatra all’inizio della sua carriera, condurrà, attraverso l’innovativo metodo del-

la psicanalisi, un’indagine sul groviglio di pensieri, ricordi, sofferenze che animano la mente di Grace. Dal trauma dell’infanzia complessa, alla perdita precoce della sua migliore amica, il lettore avrà la possibilità di inquadrare la protagonista sotto una doppia luce; quella della spietata assassina e quella, agli antipodi, della santa che sopporta una serie di traumi e ingiustizie difficili da cancellare.

Atwood, in questo romanzo molto diverso da Il segreto dell’ancella, mette in atto un monumentale tentativo di ricostruzione del contesto storico ottocentesco che si manifesta nell’imponente e maniacale ricerca d’archivio condotta dall’autrice; il contesto storico però, così minuzioso e così dettagliato rimane sullo sfondo, come d’altronde la risoluzione definitiva del caso di omicidio che ha portato Grace in carcere.

Il racconto in questione non è un giallo nel quale l’intento è scoprire chi è il vero assassino, la narrazione, lenta e ricca di particolari apparentemente insignificanti, è un raffinato viaggio tra le stanze misteriose e affascinanti della mente femminile nel quale il lettore, paziente e sensibile ad una scrittura per nulla semplice e immediata, viene catturato.

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IL ROMANZO DELLA SCRITTRICE CANADESE MARGARET ATWOOD È LA RICERCA DI UNA VERITÀ DAI CONTORNI SFOCATI
Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI a cura di LUIGI GIRLANDA

All’insolito posto a cura di CLAUDIA BOCCUCCI

Lame rosse, il canyon nelle Marche

Tutti abbiamo sognato, almeno una volta nella vita, di visitare uno di quei canyon americani che si vedono nei film. Per fortuna non serve necessariamente cercare posti lontaissimi, le Lame Rosse si trovano sui monti Sibillini e fanno da scenario al cristallino lago di Fiastra, in provincia di Macerata. Questo suggestivo paesaggio, nasce in seguito a una stratificazione rocciosa priva della parte superficiale, per questo motivo è possibile vedere il substrato di ferro. Inoltre, gli agenti atmosferici attraverso una lunga erosione che dura da milioni di anni, hanno causato la perdita della parte calcarea della montagna che si è frantumata e depositata sul terreno andando a creare un lungo ghiaione. Le Lame Rosse si trovano nella frazione di San Lorenzo al Lago del Comune di Fiastra, in provincia di Macerata, tra il mon-

te Fiegni (1323 m. slm) e il monte Petrella (1155 m. slm.). Sotto di esse scorre il fiume Fiastrone che ha origine dall’omonimo lago. Il percorso ideale per gli amanti del trekking che possono godere di due tipologie di percorso: uno più semplice e frequentato che prevede un sentiero complessivo di 7 chilometri (una camminata di circa un’ora), con un dislivello di circa 200 metri. L’altro, più impegnativo, passa per le Gole del Fiastrone dove scorre l’omonimo fiume che forma il lago artificiale. Entrambi i sentieri possono essere affrontati in autonomia o accompagnati da guide autorizzate. L’area è particolarmente suggestiva e varia tra lunghi tratti di rigogliosa vegetazione, brevi scorci sul lago fino ad un paesaggio da favola a causa del tipico colore rosso delle Lame. ricche. Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore.

Come ti Cucino Sano

CIARAMICOLA CUPCAKE , GUSTO SENZA CONFINI

La ciaramicola è una specialità dolciaria tutta umbra e legata in particolar modo alla città di Perugia. La sua storia secolare ci rivela un legame con Gubbio: in un testo di cucina umbro del tardo Medioevo si racconta che nel 1431 l’amministratore dei beni della città di pietra stanziò del denaro per offrire ai cittadini una specialità chiamata ciaramigola, in occasione della festa di Sant’Ubaldo del 15 maggio. Questo dolce si caratterizza proprio per la lunga tradizione ma anche per le particolari origini. La sua lavorazione e la sua forma sono in pratica un concentrato di simbolismi. L’accoppiamento dei suoi colori non è casuale, il colore purpureo infatti è dato da uno degli ingredienti principali quale l’alchermes e il bianco della glassa simboleggiano i colori di Perugia e persino i colori dei confettini metaforicamente rimandano ai rioni cittadini. La simbologia che racchiude questo dolce tuttavia, non è solo un inno al capoluogo umbro ma anche un riferimento alla tradizione cristiana. Il rosso della ciambella è anche simbolo della passione di Cristo, il bianco della glassa ne simboleggia la resurrezione e le

RICETTA

Ingredienti

• Farina integrale 80 gr

• Farina d’avena integrale 80 gr

• Fecola di patate 20 gr

• Zucchero di canna integrale 50 gr

• Yogurt greco 1

• Lievito in polvere 1 bustina

• Due Uova

• Alchermes 80 ml

• Scorza di limone 1/2

Per la meringa

• Latte vegetale o vaccino 300 gr

• 4 cucchiani di Zucchero

• Un Albume

codette colorate che vi troneggiano ricordano i diademi della corona regale. La ciaramicola oggi si presenta con le fattezze di un normale ciambellone, ma la forma originaria vuole che l’impasto sia modellato nella parte superiore formando una croce, simbolo della Passione e della Resurrezione, e il perimetro veniva sormontato da rilievi che simboleggiavano gli storici rioni di Perugia ognuno dei quali sorge su di un colle diverso. In questa versione abbiamo voluto creare una Ciaramicola rinnovata, con un impasto più leggero e dalla forma smart. Un cupcake che rappresenta come tutti i dolci tradizionali un ponte tra il passato e il futuro, oltre che un inno alla resurrezione di Cristo, a Perugia ma anche all’amore e alla bella stagione, poiché in passato nel giorno di Pasqua le ragazze prossime al matrimonio le regalavano ai propri fidanzati e il suo nome, ciaramicola, non è che l’evoluzione del termine dialettale ciarapica che indica la cinciallegra, l’uccellino che con il suo canto annuncia l’arrivo della primavera.

PROCEDIMENTO

• Montare a neve le uova con lo zucchero.

• Aggiungere poco a poco la farina, lo yogurt e il lievito.

• Aggiungere infine l’alchermes e la scorza grattugiata del limone.

• Mescoliamo finché il composto si sarà colorato di rosso.

• Mettiamo l’impasto negli stampi per i muffin.

• Cuocere per 25 min in forno già riscaldato a 180° ventilato.

• Sforniamo i dolcetti.

• Prepariamo nel frattempo la meringa montando l’albume con lo zucchero.

• Mettiamo le ciaramicole su una griglia e le ricopriamo di meringa.

• A questo punto facciamo asciugare la meringa nel forno a 90° per circa 30 minuti.

• Come ultimo tocco aggiungiamo una pioggia di palline colorate.

ABBINAMENTO:

• Vin Santo Torgiano Doc 2010 - Lungarotti

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a cura di LORENZO DIAMANTINI

La Bacheca di

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Centralino Osp. Branca 075.9270801

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Guardia Medica 075.9239468

Sez. Croce Rossa 075.9273500

Gubbio Soccorso 075.9277779

Misericordia Gubbio 340.3859797

Carabinieri 075.9235700

Vigili del Fuoco 075.9273722

Vigili Urbani 075.9273770

Cimitero Civico 075.9237690

IAT 075.9220693

Servizio Taxi 075.9273800

Carabinieri Forestali 075.9272585

Guardia di Finanza 075.9273789

Centrale ENEL 800.900.800

Canile 075.9274963

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CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471

CENTRO Via Cairoli 15 075.8085796

LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783

PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635

CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131

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Frazione Padule 075.9291235

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Mail redazione@vivogubbio.com

Direttore Responsabile Massimo Boccucci

Redazione Annalisa Boccucci, Claudia Boccucci, Lorenzo Diamantini, Luigi Girlanda, Angela Pettinacci

Grafica Roberto Barbacci

Stampa Artegraf srl - Trestina (PG)

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Info Pubblicità 075.9228938

Chiuso in redazione: Martedì 11 Aprile 2023

Registrazione al Registro Operatori Comunicazione (ROC) n. 38761 con prov. dir. 677 del 14 Novembre 2022

Il prossimo numero è in uscita SABATO 29 APRILE 2023

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LA PRIMA AZIENDA ITALIANA A METTERE IN STRADA

Dopo la rivoluzione dei primi veicoli a metano liquido, con il full electric si introduce un nuovo concetto di mobilità e di logistica sostenibile Con LC3 nasce il trasporto pesante di prossimità no limits.

Una soluzione ideale per percorrenze a breve, che consente di collegare zone di carico periferiche ai centri urbani senza alcuna emissione inquinante sul posto. Utilizzare mezzi all’interno delle città, compreso l’accesso alle zone ZTL rende possibile il trasporto e la consegna di grandi quantità di merci, anche deperibili, a strutture che hanno necessità di approvigionamento quotidiano. L’introduzione del full electric è una nuova tappa del nostro viaggio lungo la strada della sostenibilità. Un ulteriore step verso la decarbonizzazione, parte del nostro progetto che ha come obiettivo raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040.

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