VerdEtà 79 - Aprile 2021

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PAGINATRE

di Filippo D'Andrea

Care Lettrici e Cari Lettori , l’attualità è ancora dominata dai temi legati alla pandemia ed in particolare il dibattito si è ormai concentrato sull’efficacia dei vaccini per uscire dall’emergenza sanitaria. Tornano alla memoria le file nei corridoi delle scuole in tempi ormai lontani con la vaccinazione obbligatoria di intere generazioni che frequentavano le scuole elementari ed i camici bianchi che alla fine della fila aspettavano con il pennino in mano, per il vaiolo, oppure lo zuccherino colorato per l’antipolio. Oggi forse torna per un po’ la stessa ansia mista a speranza che ci accompagnava allora. Certo sapevamo che il vaccino era indispensabile ma come è noto si è sempre timorosi verso le cose che non si conoscono. Oggi che siamo adulti analizziamo con maggiore profondità il tema anche se la velocità e la superficialità dell’informazione a volte disorientano. Alcuni fatti, però, rimangono indiscussi come per esempio le diverse velocità, ancora una volta da parte delle Regioni, ad organizzare la campagna vaccinale come pure la scarsa trasparenza da parte delle Istituzioni comunitarie in materia di contratti con le case produttrici dei vaccini. Quindi oggi ci interroghiamo se la pericolosità di un vaccino che ha riempito le pagine dei giornali sia cosa reale oppure faccia parte di guerre commerciali inaudite di fronte ad una pandemia che continua a seminare morte in tutto il pianeta. La popolazione anziana è trattata diversamente da Regione a Regione, quindi in alcuni casi gli ultraottantenni non sono stati ancora chiamati mentre invece a volte i giovani si sono

offerti volontari per non disperdere vaccini rimasti disponibili in seguito a rinunce e scarsa organizzazione. Ebbene, il tema si riproporrà con tutta la sua forza nei mesi futuri visto che le filiere produttive italiane si stanno organizzando per produrre il vaccino nel nostro Paese per renderci autonomi entro la fine del corrente anno. Questo dato in realtà ci dice come la battaglia contro il Covid-19 sia ancora lunga, se ci stiamo attrezzando con la produzione del vaccino da qui alla fine dell’anno. Ciò lascia intendere che l’altalena delle chiusure andrà avanti con ripercussioni forti soprattutto sugli anziani costretti ormai da mesi ad interrompere le relazioni sociali. Tutte le nostre attività di Associazione si svolgono ormai da più di un anno in video e probabilmente per il secondo anno consecutivo saremo obbligati a rinviare la Festa Nazionale che è una grande occasione di incontro, discussione e soprattutto divertimento per i nostri associati. Certo quest’anno per noi è comunque impegnativo poiché sono iniziate le Assemblee territoriali per il rinnovo quadriennale del gruppo dirigente che si concluderà il 7-8 ottobre prossimi a Roma con l’Assemblea nazionale di CNA Pensionati. L’auspicio è quello di poter fare in presenza i nostri incontri che sono un importante momento di ascolto per l’elaborazione delle nostre Linee strategiche da sottoporre alle Istituzioni ma comunque abbiamo dimostrato, anche durante la pandemia, la forza di reazione dell’associazione per far sentire la vicinanza alle fasce di età più fragili. Filippo

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