VerdEtà 80 - Luglio 2021

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LA RIVISTA PER I SOCI CHE TI INFORMA E TI CONSIGLIA

Pensionati

n° 80

n° 80 | Bimestrale | Luglio 2021 www.pensionati.cna.it

TURISMO, LA CARICA DEI SILVER TRAVELLERS PNRR: IN ARRIVO LA RIFORMA PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI BONUS CASA

L'INCHIESTA: SANITÀ AL BIVIO INTERVISTA A PIERPAOLO SILERI SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE VERDETÁ n° 80 | 1


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n° 80 | Bimestrale | Luglio 2021

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Sommario EDITORIALE Paginatre di Filippo D'Andrea 3 ATTUALITÀ PNRR. in arrivo la riforma per gli anziani non autosufficienti 4

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ATTUALITÀ La normalità anche in vacanza 6 L'INTERVISTA Martha Friel: turismo, la carica dei silver travellers 9 L'INCHIESTA SANITÀ AL BIVIO Intervista a Pierpaolo Sileri, Sottosegretario alla Salute 12 FOCUS Bonus casa 16

Edizioni CNA

Sede ed amministrazione Piazza Mariano Armellini, 9A - 00162 Roma Tel. 06441881 - 0644188800 www.pensionati.cna.it

Direttore responsabile Pietro Romano

Direttore Editoriale Filippo D'Andrea (verdeta@cna.it)

Redazione Coordinamento Livia Pandolfi Comitato di redazione Filippo D'Andrea, Giovanni Giungi, Pietro Romano, Livia Pandolfi, Jacopo Basili, Maria Rosa Battan, Andrea Battistoni, Giulio Cesare Brandini, Mario Filippello, Valter Marani, Antonio Mecca, Elena Pezzetta, Maria Francesca Picchio. Progettazione grafica e impaginazione Tiziana Barone (Albavision Srl) www.albavision.eu - info@albavision.it Photo Editor: Adolfo Brunacci (Albavision Srl) Stampa: Postel SpA Via Campobello 43 - 00071 Pomezia (RM)

DALLE REGIONI CNA Campania insieme al Comune di Napoli 18 I CONSIGLI DI SAMUELE 22 LE NOSTRE RICETTE Riso, patate e cozze 24 LA FINESTRA SUL CAVEAU Paradossi della pandemia, siamo diventati tutte formiche 26 SPAZIO DONNA Prendere la vita con leggerezza 28 SPAZIO EPASA Autonomi, arriva per la prima volta l'assegno per i figli 30 IL RACCONTO Goodbye 32 SALUTE PSICOLOGIA - Nelle difficoltà la sola azione è adattarsi GERIATRIA - Finalmente tutti a spasso DIETOLOGIA - La magia del cibo ERBORISTERIA - Il caffè, dalla piantagione alla tazzina

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DAL TERRITORIO 42 LETTERE AL DIRETTORE 46 IL LIBRO DEL MESE 48 RELAX 49 PANTERE GRIGIE 50

Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 405/2006 dell’08/11/2006

2 | VERDETÁ 80 Din°questo numero sono state diffuse 204.046 copie - Stampato su carta riciclata


PAGINATRE

di Filippo D'Andrea

Care Lettrici e Cari Lettori, quando questo numero arriverà nelle vostre case molti di voi saranno in vacanza dopo un altro anno difficile. Ormai conviviamo con le chiusure e le limitazioni negli spostamenti. Le nostre abitudini sono cambiate e le relazioni sociali hanno assunto caratteristiche inaspettate. Con l’arrivo dei vaccini siamo tutti più sollevati e da alcune settimane anche il clima generale è migliorato. Le attività economiche con l’estate hanno la possibilità di scongiurare crisi definitive. Ora siamo in attesa della realizzazione dei programmi che il Governo Draghi ha lanciato con il sostegno dell’Unione Europea. Due, in particolare, ci interessano direttamente e sono la riforma fiscale e la legge sull’assistenza. Nei nostri documenti di politica sindacale abbiamo indicato chiaramente le nostre priorità e gli stessi documenti sono stati consegnati agli esponenti del Governo ed alle forze politiche al fine di integrare i documenti che sono in via di elaborazione. Questi temi sono in queste settimane oggetto di dibattito nelle nostre Assemblee territoriali per il rinnovo delle cariche e verranno arricchiti in vista della nostra Assemblea Elettiva nazionale che si terrà a Roma il 7-8 ottobre. L’auspicio è di poter far svolgere questo importante evento in presenza e riprendere la normalità delle relazioni sociali. La campagna vaccinale prosegue velocemente e quindi in autunno potremo incontrarci come eravamo abituati a farlo. Nonostante le varianti del virus il vaccino sembra essere una garanzia.

Quest’anno la Festa nazionale non si svolgerà per decisione degli organismi dirigenti ma la crescente fiducia si registra attraverso le richieste numerose di poter comunque fare un periodo di vacanza nello stesso villaggio dove avremmo dovuto già dal 2020 far svolgere la nostra Festa Nazionale, cioè Licata in Sicilia. Abbiamo voluto infatti offrire la possibilità ai nostri associati di usufruire di un pacchetto scontato nel mese di settembre con il nostro partner Bluserena e la voglia di ritornare a viaggiare è prevalsa sul timore del contagio. Tutto questo perché la maggior parte dei nostri associati è stata vaccinata da tempo. L’auspicio è che dopo la pausa estiva non si assista di nuovo ad una ripresa della pandemia e quindi le nostre energie verranno concentrate nell’attività sindacale per ottenere quanto indicato nel PNRR in materia di salute ed assistenza. La legge in preparazione dovrà tener conto dei bisogni della fascia di popolazione più debole e soprattutto della necessità di superare le difficoltà evidenti incontrate nell’uso delle nuove tecnologie. Si pensi alle innovazioni in materia di telemedicina, le prenotazioni on line di visite diagnostiche, la consultazione del fascicolo elettronico: già oggi abbiamo visto come gli anziani spesso abbiano ritardato il vaccino oppure non si siano prenotati proprio per difficoltà a comprendere le nuove modalità. Presidieremo tali temi e la nostra Assemblea elettiva sarà l’occasione per un confronto nel merito con il decisore politico. Buone Vacanze Filippo VERDETÁ n° 80 | 3


ATTUALITÀ

PNRR, IN ARRIVO LA RIFORMA PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E L’INNOVAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE AGNESE TOMMASI

Nel Pnrr è solo un numero. Si chiama Riforma 1.2 contenuta nella misura M5C2. Si tratta della riforma che riguarda gli anziani non autosufficienti, chiesta da anni e a gran voce da Cna Pensionati e dalle molte associazioni che si muovono sul terreno del welfare. “La riforma… recita il Pnrr - è volta ad introdurre con provvedimento legislativo, a seguito di apposita delega parlamentare, un sistema organico di interventi in favore degli anziani non autosufficienti. Il provvedimento sarà adottato entro la scadenza naturale della legislatura (primavera 2023) ed è finalizzato alla formale individuazione di livelli essenziali delle prestazioni per gli anziani non autosufficienti 4 | VERDETÁ n° 80

nella cornice finanziaria indicata”. “I principi fondamentali della riforma - aggiunge il Piano - sono quelli della semplificazione dell’accesso mediante punti unici di accesso sociosanitario, dell’individuazione di modalità di riconoscimento della non autosufficienza basate sul bisogno assistenziale, di un assessment multidimensionale, della definizione di un progetto individualizzato che stabilisca e finanzi i sostegni necessari in maniera integrata, favorendo la permanenza a domicilio, nell’ottica della deistituzionalizzazione. Agli stessi fini, saranno potenziate le infrastrutture tecnologiche del sistema informativo della non autosufficienza”.


In buona sostanza la riforma scommette di poter costruire una società che non lasci soli i più deboli in una stagione in cui il nostro Paese è destinato a invecchiare sempre più. Interventi sul sistema sanitario nazionale Il Pnrr si occupa anche di una specifica missione relativa alla salute, la 6, in cui si stabilisce di utilizzare ben 16 miliardi per costruire ‘reti di prossimità, strutture di telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale (7mld) e per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale (8,63 Mld). Si tratta – ad esempio - di dar vita e implementare la medicina del territorio, di creare case di comunità di far sì che il proprio domicilio diventi il primo luogo di cura. Sul fronte dell’innovazione, invece, sono previsti tutta una serie di interventi che portino gli ospedali e le infrastrutture sanitarie e digitali nel terzo millennio, oltre a finanziare – finalmente - la ricerca. Istat, in una ricerca sono 2,7 milioni gli anziani fragili in difficoltà Gli interventi del Pnrr sono importanti per intervenire su una situazione che sta diventando sempre più difficile sul fronte sociale e sanitario. L’ Italia è il Paese fra i più anziani del mondo, ed è anche una nazione in cui gli anziani over 75 sono spesso malati cronici e pluripatologici. Ossia hanno più di un acciacco. Pressione alta e diabete, piuttosto che colesterolo fuori norma e obesità. Perciò hanno bisogno di aiuto e di assistenza che spesso però stenta ad essere facile da ottenere. Il nostro è un sistema di welfare ‘fai da te’, in cui lo Stato eroga prestazioni quasi esclusivamente monetarie (come la famosa pensione 'di accompagnamento' che poi è un assegno di invalidità o altri sussudi). Erogazioni monetarie che spesso non coprono tutte le necessità. I numeri I dati Istat tratti dall’Indagine di salute europea EHIS 2019 delineano una fotografia preoccupante della domanda di assistenza che, nella classe di età 75 e più, assume una forte rilevanza a causa della compromissione di capacità funzionali, della mancanza di supporto sociale, del bisogno

di sostegno, delle sfavorevoli condizioni abitative, delle difficili condizioni economiche. Su una popolazione di riferimento composta da circa 6,9 milioni di over 75, rileva l'Istat, sono stati identificati oltre 2,7 milioni di individui che presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona e nelle attività strumentali della vita quotidiana. Tra questi, 1,2 milioni di anziani dichiarano di non poter contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità, di cui circa 1 milione vive solo oppure con altri familiari tutti over 65 senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente. Infine, circa 100mila anziani, soli o con familiari anziani, oltre a non avere aiuti adeguati sono anche poveri di risorse economiche, con l’impossibilità di accedere a servizi a pagamento per avere assistenza. Le conclusioni della ricerca Secondo l’Istituto nazionale di statistica è “dunque della massima importanza intercettare la domanda economica e sociale di questo popolo di anziani spesso soli, con scarse disponibilità economiche e senza aiuto, traducendola in un’offerta di servizi di sostegno, prioritariamente presso l’abitazione e sul territorio, oltre ad assicurare loro una migliore qualità di vita, ciò permetterà di evitare che la condizione di svantaggio si trasformi ed esploda come domanda sanitaria dalle dimensioni insostenibili”. Un quadro questo che conferma le denunce partite da Cna Pensionati, la quale ha messo in luce in più occasioni come sia necessaria una riforma del sistema del welfare italiano centrata sull’erogazione dei servizi agli anziani fragili e di un sistema sanitario più legato al territorio e alla medicina di prossimità. Il commento di Cna Pensionati “Sul Pnrr si gioca la sfida del benessere della nostra società non solo dal punto di vista economico ma anche della salute e dell’invecchiamento attivo del nostro Paese – commenta Filippo D’Andrea Segretario nazionale di Cna Pensionati – contiamo di essere coinvolti in questa prodigiosa costruzione di futuro per portare la voce dei pensionati italiani e far si che questi ambiziosi obiettivi siano resi possibili nei prossimi anni”. VERDETÁ n° 80 | 5


ATTUALITÀ

LA NORMALITÀ ANCHE IN VACANZA: CONSIGLI DI VIAGGIO AGLI OVER 65 PAOLA TOSCANI

L’allentamento delle restrizioni è molto importante per un ritorno alla normalità degli over 65, una fascia di popolazione fragile. Che, oltre a recuperare le abitudini quotidiane di socializzazione, potrà tornare a viaggiare. Grazie 6 | VERDETÁ n° 80

anche all’offerta di operatori turistici che mettono a disposizione pacchetti senior, con servizi pensati a misura di over 65. Intercettare i bisogni della Terza Età è infatti una sfida importante per gli operatori del mercato.


Che l’hanno colta, adeguando l’offerta di servizi a questa fascia di consumatori con disponibilità economiche, spesso, superiori a quelle dei nipoti. I nonni di oggi sono recettivi agli stimoli e alle proposte, ma hanno pagato un caro prezzo alla pandemia. Come ha denunciato la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), l’isolamento forzato ha aggravato la loro fragilità psico-sociale. Il venir meno dei consueti contatti, che migliorano la vita dell’individuo, li ha insomma resi più vulnerabili. Lasciato alle spalle per ora - e si spera per sempreil periodo più critico dell’emergenza, è il momento di ricominciare a pensare a dove trascorrere il periodo di villeggiatura. Italia o estero? Mare, montagna o collina? Nella scelta della vacanza ideale, ai consigli consueti si aggiungono quelli legati alla situazione sanitaria dovuta al Covid-19. Partiamo dalla scelta della destinazione. Il Certificato Verde Digitale (vedi box) faciliterà gli spostamenti anche oltre le frontiere nazionali. Il consiglio è di escludere località con eccessivi sbalzi termici e strutture difficilmente accessibili, sia in Italia che all’estero, e di informarsi sull’assistenza sanitaria disponibile in loco. Occhio anche alla durata del soggiorno, che non deve essere eccessiva. Gli anziani con predisposizione a patologie cardio-respiratorie croniche dovrebbero valutare con attenzione l’opzione mare nei periodi più caldi della stagione estiva. Attenzione anche alle località di montagna: oltre gli 800-900 metri si verifica la diminuzione dell’ossigeno. Meglio allora optare per località marine ventilate o per qualche caratteristico borgo di bassa montagna, la campagna o le zone collinari. Se la destinazione di villeggiatura è l’Italia, c’è da sapere che alcune regioni mettono a disposizione gli sportelli per l’assistenza integrata per gli anziani lontani dalla loro abitazione nei periodi di villeggiatura. Prima di partire può essere utile informarsi sulla disponibilità di questo servizio. Venendo alle informazioni legate al Covid-19, le regole variano a seconda del tipo di spostamento scelto. Per i bus turistici, ad esempio, oltre all’obbligo di mascherina e al controllo della temperatura, è

prevista l’igienizzazione prima di ogni partenza e l’utilizzo degli impianti di condizionamento solo con aria esterna, non ricircolata. I bus devono essere muniti di gel igienizzante, mentre i passeggeri non potranno utilizzare la toilette presente sulle vetture. Regole ad hoc anche per l’occupazione dei sedili, la discesa ordinata dei passeggeri e per i bagagli, che saranno imbarcati e sbarcati dal personale. Controlli di sicurezza prima della partenza sono previsti anche dalle principali compagnie di crociera, che dispongono un tampone prima della partenza e regole precise per una gestione ordinata della discesa a terra. Alcune prevedono piani di protezione Covid per assistere gli ospiti prima, durante e dopo la crociera. Per chi preferisce muoversi in autonomia in Italia, per orientarsi non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalle coste ai monti marchigiani alle Cinque Terre in Liguria; dal Salento alle Alpi Apuane e le Ville Medicee della Toscana. E ancora: la costa etnea, in Sicilia e le Terme di Comano, in Trentino Alto-Adige. Quale miglior modo per godersi la ripartenza? VERDETÁ n° 80 | 7


CERTIFICATO VERDE DIGITALE Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che di fatto rende operativo il Regolamento Ue sul Green Pass, approvato dal Parlamento europeo. Entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° luglio. È in sostanza un codice digitale (QR Code) da salvare sullo smartphone, o conservare in formato cartaceo. Sarà gratuito e a rilasciarlo sarà l’ente che ha provveduto al vaccino, l’ospedale dove si è stati curati o il laboratorio che ha effettuato il tampone. Il Certificato Covid digitale della Ue contiene informazioni fondamentali quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni su vaccino, test, guarigione e identificativo unico. Questi dati rimangono sul certificato e non sono memorizzati o conservati al momento della verifica in un altro Stato membro; le informazioni sanitarie non potranno quindi essere conservate dai paesi visitati. Ciò che viene validato è solo l’origine del rilascio, la firma, la validità e l’autenticità. Tutti i dati sanitari saranno conservati solo nello Stato membro che ha rilasciato il certificato Covid digitale. Il documento europeo servirà per muoversi liberamente tra le regioni italiane, anche in caso di future restrizioni, e all’interno dell’Unione europea, senza doversi sottoporre a tamponi e quarantene in caso di spostamento da un Paese all’altro. La condizione per ottenerlo è di essere stati vaccinati contro il Covid-19, in alternativa essersi sottoposti a un tampone molecolare -con esito negativo- nelle ultime 48 ore, o di aver contratto il virus in passato. Anche la durata varierà a seconda che si rientri in uno dei suddetti tre casi: per i vaccinati il Certificato Verde durerà nove mesi, che si riducono a sei per i guariti da Covid-19, mentre durerà 48 ore dal risultato negativo del tampone. L’accordo raggiunto in sede Ue prevede il divieto per gli Stati di imporre restrizioni a chi avrà il Certificato Verde Digitale. I titolari non potranno cioè essere sottoposti a quarantene, misure di autoisolamento o test. Sul versante privacy, il regolamento prevede che i dati sanitari siano conservati e protetti nel Paese d’origine. Riservatezza garantita anche ai varchi di frontiera o agli aeroporti, al momento di esibire il QR Code. Nello stesso regolamento europeo che istituisce il Certificato Verde Digitale si prevede poi che i Paesi garantiscano di applicare ai cittadini prezzi accessibili per effettuare i test.

Come si ottiene il Green Pass Il Green Pass è gratuito e facile da ottenere. Per farlo occorre collegarsi a sito www.dgc.gov.it , oppure a quello del fascicolo sanitario regionale www.fascicolosanitario.gov.it, selezionando la Regione di residenza. Inoltre si può utilizzare l'app Immuni o l'app IO. Bisogna avere a portata di mano il numero di tessera sanitaria e uno dei codici unici ricevuti per avvenuta vaccinazione (sia prima dose, sia completa), avvenuta guarigione, esito negativo del tampone nelle ultime 48 ore. I codici vengono inviati via sms o via mail dal ministero della Salute ai contatti forniti al momento della prestazione. Un aiuto per i non digitali: pass disponibile anche nelle farmacie e dai medici di base Questa possibilità è molto importante proprio per gli anziani che hanno poca dimestichezza con internet, siti, app e il mondo digitale. Per scaricare la carta verde si può contattare il proprio medico, il pediatra o addirittura recarsi alla propria farmacia di fiducia. Anche qui occorre avere a portata di mano il proprio codice fiscale e i dati della tessera sanitaria. Sarà il proprio medico o farmacista che scaricherà la carta che a questo punto si potrà stampare. Il pass, che sia digitale o cartaceo, è un QR code che può essere letto da chi è autorizzato alla verifica quando si incontrano i controlli in viaggio e nel corso di eventi. In arrivo mail e messaggi per ottenere il pass Per tutto il mese di giugno i cittadini riceveranno via email o sms l'avviso che la certificazione è disponibile. Contestualmente sarà reso disponibile un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

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L'INTERVISTA

TURISMO, LA CARICA DEI SILVER TRAVELLERS SABINA MONACI Tanti, con molto tempo libero e liberi di viaggiare tutto l’anno. Sono i silver travellers, ovvero gli over 60 che, in pensione, hanno voglia di vivere e scoprire il mondo. Stoppati dalla Pandemia e dai divieti sono ora in procinto di ripartire, vaccinati e più prudenti. Ma per andare dove? E per fare cosa? Lo chiediamo a Martha Friel, docente di management del turismo all’Università IULM di Milano, autore di numerosi libri tra cui – gli ultimi - “Innovazione e cultura. Start-up entrepreneurship per l’arte e il turismo culturale” (Fondazione Santagata, 2020, con Paola Borrione), “Spettacolo dal Vivo e Turismo” (Franco Angeli, 2021). Domanda. Viaggiare è una delle attività dei pensionati, sacrificata molto nell’ultimo anno e mezzo a causa della pandemia. Siamo nella fase della vaccinazione e della ripartenza cosa possiamo consigliare agli anziani per i prossimi mesi? Risposta. Tutti noi abbiamo dovuto rinunciare a viaggiare sia per le vacanze e gli short break a cui eravamo abituati e che facevano parte integrante del nostro modo di vivere, sia – aspetto molto importante - per andare a trovare i nostri affetti lontani. C’è quindi una grande voglia di ritornare a muoversi, a prescindere dalle età. Ora, con i vaccini, in Italia e in Europa la situazione si sta stabilizzando, permettendo nuove aperture e una semplificazione e maggiore chiarezza delle regole. Difficile dare consigli specifici perché ciascuno di noi ha maturato in questi mesi una propria personalissima lista di priorità alla riapertura. Personalmente credo che, per qualche mese ancora, valga la pena

prediligere destinazioni nazionali o comunque internazionali di prossimità che ci consentano una pianificazione più semplice e sicura della vacanza. D. Il turismo, dopo lo tsunami Coronavirus, tornerà lo stesso o ci saranno dei cambiamenti a lungo termine o permanenti soprattutto nelle rotte internazionali? R. Inevitabilmente la crisi senza precedenti del turismo causata dalla pandemia ha avuto una serie di conseguenze sulla domanda e sull’offerta. Sul fronte della domanda, è certo che le persone torneranno a viaggiare: in Italia e in Europa per quest’anno, e poi progressivamente verso le destinazioni di lungo raggio, appena l’andamento delle campagne vaccinali nei diversi paesi e il ripristino dei collegamenti aerei lo consentirà. Ciò che cambierà, che sta già

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cambiando, è ciò che ricercheremo nei nostri viaggi e nelle nostre vacanze: passioni, interessi ed esperienze arricchenti e di valore - in termini culturali ma anche di benessere psicofisico – sono e saranno i fattori che ci spingeranno a muoverci. Abbiamo poi imparato a prendere in considerazione attività nuove e destinazioni diverse, a prenotare all’ultimo minuto e a modificare la permanenza (penso per esempio al grande sviluppo del turismo outdoor, del turismo in bici, del turismo nelle destinazioni minori ecc.). Quest’anno di pandemia ci ha poi spinto a valutare con più attenzione aspetti quali la presenza in un luogo di servizi sanitari di qualità, le policy di cancellazione di strutture ricettive e vettori, e a utilizzare ancora di più la tecnologia digitale e l’online booking anche per servizi e attività come i trasporti pubblici, la visita a musei, la partecipazione a eventi culturali e cosi via. Sta dunque cambiando il nostro modo di valutare la destinazione, le sue caratteristiche, l’offerta complessiva, i servizi, anche nella prospettiva di un mutato mix lavoro/ vacanza (con le cosiddette “workation”), per chi 10 | VERDETÁ n° 80

lavora ancora. Sul fronte della domanda, molte cose sono cambiate, con le destinazioni che si stanno attrezzando per rispondere a queste mutate esigenze. D. Il passaporto vaccinale (digital green pass) potrà aiutare a ritornare alla normalità? R. Sicuramente sì, la sua implementazione a livello europeo è fondamentale per riprendere a viaggiare e, guardando all’Italia, per riportare flussi di turismo straniero nel nostro Paese. Si tratta di uno strumento che non solo ci consentirà di spostarci con più facilità, perché rimuoverà le restrizioni alla libera circolazione e gli obblighi di quarantena, ma che ci permetterà di tornare a vivere anche i luoghi con maggiore sicurezza. Penso per esempio alla sua applicazione per l’accesso agli spettacoli, agli eventi culturali ecc. Al di là della sua funzione primaria, permetterà poi anche una semplificazione e una uniformazione delle regole che aiuterà a migliorare l’informazione per i turisti. Un fattore da non sottovalutare: la difficoltà nel


comprendere le regole di accesso e rientro dalle destinazioni può essere molto scoraggiante per il turista. D. L’economia d’argento diventerà sempre più forte nei prossimi anni man mano che le numerose generazioni dei baby boomers andranno in pensione. Come possiamo organizzarci e semmai modificare l’offerta turistica a misura degli over 65? R. Nonostante la grande importanza della silver economy per molti settori, solo di recente si è sviluppata una reale consapevolezza sull’impatto dei mutamenti demografici sulla competitività dei sistemi turistici. In Europa più di un quinto della popolazione è composto da persone di età pari o superiore ai 65 anni: nel pre Covid-19, il numero di turisti di questa fascia d'età stava aumentando così come la durata dei soggiorni. Si tratta infatti di persone che viaggiano molto, entro i confini del proprio paese ma non solo e che, se possono, fanno vacanza più volte l'anno, preferibilmente fuori stagione. La frequenza e le caratteristiche dei viaggi di "gray hair globe trotters", dotati di potere d'acquisto e tempo libero, rende il loro contributo all'industria turistica fondamentale, garantendo lo sviluppo delle attività turistiche anche nei periodi di spalla. Attenzione però a considerare questa categoria di viaggiatori come un unicum: si tratta di persone di età diverse e con esigenze diversificate e non necessariamente in pensione, visto l’innalzamento dell’età pensionabile. Molte destinazioni si stanno quindi attrezzando per conoscere e capire meglio le abitudini dei silver travellers– anche in relazione a caratteristiche quali il grado di istruzione, lo stato di salute ecc. – e per individuare le leve e i servizi necessari per attrarli, dal miglioramento dell'accessibilità fisica e culturale dei luoghi alla presenza nelle destinazioni di adeguate strutture sanitarie, a particolari servizi come la gestione dei bagagli. Anche il tema delle competenze digitali è particolarmente rilevante quando si parla di questo mercato e, su questo fronte, la pandemia ha sicuramente dato un contributo importante alla riduzione del digital divide. VERDETÁ n° 80 | 11


l'inchiesta SILERI, LA PANDEMIA IL PETTINE CHE HA RACCOLTO I NODI DA DISTRICARE NELLA NOSTRA SANITÀ pagine a cura di LIVIA PANDOLFI

Ora o mai più. Bisogna investire per portare la nostra sanità nel millennio della rivoluzione digitale e robotica. A pandemia non ancora terminata ma nel corso di una tregua estiva strappata all’avanzare delle varianti anche grazie a massiccia campagna vaccinale, la paura resta. Una paura alimentata dallo stato della nostra 12 | VERDETÁ n° 80

sanità che ha funzionato a macchia di leopardo, a seconda delle regioni, e che però è attesa al varco dal un futuro in cui la telemedicina e le nuove tecnologie la faranno da padrone. Ma il nostro Paese è pronto? O lasceremo scoperto il fianco, come del resto mezzo mondo occidentale, alle insidie biologiche degli anni 2000 nemmeno tanto


SANITÀ AL BIVIO imprevedibili ma rivelatesi devastanti? Sapremo affrontare il progressivo invecchiamento della popolazione che ci ha resi così vulnerabili proprio al Covid 19? Lo chiediamo al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, apprezzato chirurgo e voce molto ascoltata in questo periodo difficile. Domanda. La Pandemia ha dimostrato che la salute è un settore da presidiare per tutto l’occidente non solo per garantire il benessere dei propri cittadini ma anche per difendere l’autonomia economica e politica degli Stati. Dalle mascherine ai vaccini l’Ue - e il nostro Paese - hanno dovuto attendere di approvvigionarsi altrove. Cosa ci ha insegnato questa esperienza?

una risorsa e un’opportunità unica in questo senso, in grado di colmare innanzi tutto le mancanze strutturali del sistema sanitario in ambito tecnologico, le diseguaglianze regionali, le disomogeneità di accesso alle prestazioni in termini di tempistica e di complementarietà dell’offerta. Digitalizzazione e assistenza domiciliare sono due componenti da sviluppare in parallelo per gestire in modo più razionale e innovativo le esigenze di salute delle non autosufficienze e delle disabilità, per avvicinare le cure al paziente e soprattutto migliorarne la qualità di vita.

Risposta. Di non farci più trovare impreparati come lo siamo stati, purtroppo, a causa non certo di una condizione recente, ma per sottofinanziamenti che hanno intaccato la sanità pubblica nel corso dell’ultimo decennio almeno, minando la capacità di risposta e l’adeguatezza delle strutture, soprattutto sul territorio. Come spesso affermo, la pandemia è stato il “pettine” che ha raccolto i nodi su cui ora abbiamo il compito ma anche l’opportunità di lavorare, per ricostruire una sanità pubblica che sia più prossima, di comunità, innovativa e efficace. Questo si ottiene con una programmazione e una preparazione che parte dalla formazione continua di tutti gli attori del sistema salute, fino alla corretta gestione delle performance e dei servizi erogati per i quali è imprescindibile il ritorno puntuale e assiduo da parte dei cittadini e dei pazienti, per meglio orientare l’organizzazione a soddisfare i bisogni di salute in un’ottica di qualità di vita. D. Investire nella ricerca per il futuro è prioritario. Il Governo ha intenzione di farlo e in che modo? R. Gli investimenti individuati dal PNRR sono

Pierpaolo Sileri VERDETÁ n° 80 | 13


l'inchiesta D. Si riferisce anche agli anziani? R. Nel PNRR si fa esplicito riferimento alla popolazione anziana e non autosufficiente, per la quale sono pensate specifiche misure in missioni diverse, a testimonianza dell’attenzione verso la longevità e la promozione di un invecchiamento attivo, nonché della transizione dalla residenzialità ai servizi erogati sul territorio. In questo processo sarà cruciale valorizzare i presidi territoriali già esistenti come le Case di Comunità, che il piano italiano del Next Generation EU prevede di portare a 1.288 nel 2026. Ma sarà altrettanto funzionale migliorare tutti i luoghi in cui privilegiare le cure primarie, gli interventi clinici a bassa intensità, il trattamento delle post-acuzie, con il duplice vantaggio di sgravare le strutture ospedaliere e i pronto soccorso e intervenire più capillarmente e stando “vicino” al paziente. Anche gli Ospedali di Comunità potranno contribuire a ottimizzare la rete di prossimità, così come lo sviluppo delle farmacie dei servizi, soprattutto nei contesti geograficamente più svantaggiati. E’ necessario puntare a migliorare le politiche di invecchiamento attivo facendo fin da subito la corretta prevenzione, puntando sugli stili di vita sani in grado di evitare molte delle malattie senili, con la consapevolezza che gli anziani costituiscono una risorsa fondamentale per il nostro Paese, una vera e propria silver economy da preservare e valorizzare quanto possibile. D. Il rovesciamento della piramide per età con l’invecchiamento progressivo della popolazione italiana impone una riforma profonda della sanità che però può avvalersi anche delle nuove tecnologie come la telemedicina. Come si trasformerà l’assistenza agli anziani e la loro cura nei prossimi anni? R. La sanità digitale sarà il binario su cui 14 | VERDETÁ n° 80

incardinare una migliore assistenza territoriale e domiciliare per far sì che la casa diventi davvero il primo luogo di cura: in questo scenario tutti i soggetti deputati all’assistenza del paziente dovranno trovare il loro ruolo in un ingranaggio funzionale che parta dalle cure primarie e dalla prevenzione, fino a supportarlo in ogni sua esigenza di salute. L’Italia può contare su una rete di ricerca di eccellenza, pubblica e privata, e che anche dalle partnership virtuose in questo campo possono maturare progetti e soluzioni innovative e flessibili. Nel comune imprescindibile intento della tutela della salute, che il nostro invidiabile Servizio Sanitario Nazionale garantisce ogni giorno grazie all’incessante impegno di chi lo anima e rappresenta con dedizione e altruismo.


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FOCUS

BONUS CASA: ECCO QUALI SONO, TRA PROROGHE E NOVITÀ VITTORIO DI GUILMI

La Legge di Bilancio 2021 ha apportato importanti modifiche in materia di fisco, lavoro e finanziamenti. Una manovra finanziaria molto attesa, che è intervenuta anche sulle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia, in continuità con quanto avviato negli ultimi anni. Vediamo di seguito i principali bonus previsti in materia, alcuni prorogati e altri introdotti. Superbonus 110% Introdotto con il Decreto Rilancio (governo Conte) e in vigore dal 1° luglio 2020, il cosiddetto “Superbonus” prevede un’aliquota elevata al 110% per la detrazione di spese sostenute per interventi legati all’efficienza energetica, antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’ultima Legge di Bilancio ha prorogato al 30 giugno 2022 il Superbonus 110%, con una ripartizione in quattro rate per la parte di spesa sostenuta nel 2022. Tra le altre novità, il beneficio è stato esteso agli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate (anche se posseduti 16 | VERDETÁ n° 80

da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche). Il bonus, va ricordato, viene erogato solo se garantisce un miglioramento di almeno 2 classi energetiche e, se non possibile, di una sola ma la più alta raggiungibile. L’aumento delle classi energetiche deve essere certificato da un Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato. Inoltre, il bonus viene erogato se gli interventi contribuiscono alla riduzione del rischio sismico. In questo caso l’unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3. Ecobonus e Sismabonus Un’ottima alternativa per chi non rientra nel Superbonus 110% (o per chi non intende beneficiarne) è rappresentata dall’ecobonus “classico” per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e il sismabonus per l’adozione di misure antisismiche. Anche per tutto il 2021 restano valide le aliquote 2020: 50% per interventi su infissi, biomassa e schermature solari, 65% per altri lavori. L’ecobonus aumenta al 70-75% per interventi di parti comuni di edifici


condominiali. Il Sismabonus riconosce invece una detrazione che va dal 50 all'85% delle spese sostenute per interventi di messa in sicurezza di case e edifici produttivi in zone considerate ad alto rischio sismico. Bonus ristrutturazioni Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, è confermata fino alla fine del 2021 una detrazione Irpef maggiorata al 50%, con limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Nel caso di immobili residenziali o destinati parzialmente ad attività commerciale (o studi professionali), la detrazione viene ridotta della metà. Bonus facciate Già in vigore nel 2020, fino al 31 dicembre 2021 è ancora possibile fruire dello sconto del 90% per le spese per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nei centri storici, nelle aree parzialmente edificate o zone assimilabili. Il beneficio spetta solo per gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Agevolati anche gli interventi di sola pulitura e tinteggiatura esterna. Bonus idrico e credito d’imposta per il sistema di filtraggio dell’acqua Novità della Legge di Bilancio, il “bonus idrico” riconosce alle persone fisiche un contributo da 1.000 euro, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Sempre in tema di nuove misure finalizzate a ridurre l’uso dell’acqua, una seconda agevolazione è quella relativa al credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290 e miglioramento qualitativo delle acque per consumo umano erogate da acquedotti. Il beneficio spetta nella misura del

50% delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le persone fisiche e 5.000 euro per gli altri soggetti, sempre per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale. Bonus verde Introdotto la prima volta nel 2018, si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi di “sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi” oppure “realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese. Bonus mobili Anche questo prorogato, prevede la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto dell’arredo destinato a immobili ristrutturati. Conosciuto anche come “bonus elettrodomestici”, si calcola sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici non inferiore alla classe A+ (A o superiori per forni e lavasciuga) e per quelle apparecchiature con applicata etichetta energetica, innalzando il limite da 10.000 a 16.000 euro. Fatta eccezione per il bonus mobili, il bonus verde, il bonus idrico e il credito d’imposta per il sistema di filtraggio dell’acqua, per tutti gli altri bonus edilizi rimane la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari per le spese sostenute nel 2020 e 2021 (anche 2022 per il superbonus 110%), in alternativa all’utilizzo diretto nella dichiarazione dei redditi. VERDETÁ n° 80 | 17


DALLE REGIONI

CNA CAMPANIA INSIEME AL COMUNE DI NAPOLI PER VALORIZZARE IL RUOLO DEGLI ANZIANI NELLA COMUNITA’ A.B.

Donatella Chiodo

Il segretario regionale Campania CNA Pensionati, Andrea Battistoni, nell’ambito dell’ampliamento dei rapporti con gli enti locali, ha incontrato Donatella Chiodo, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli. Il dibattito si è basato su temi e progetti che hanno come protagonisti gli anziani e il loro utilizzo attivo nella società contemporanea, una 18 | VERDETÁ n° 80

collaborazione che CNA Pensionati Campania può portare avanti con i servizi dell’assessorato del Comune di Napoli. “Da pochi mesi ricopro l’incarico di Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli – ha esordito la Chiodo - una esperienza che, seppur distante dalle mie precedenti esperienze professionali e amministrative, sto svolgendo con dedizione ed entusiasmo. Impegnarsi per le persone fragili ha un significato importante per me, mi dà l’opportunità di agire proprio per chi non ha la forza di farlo in autonomia, cercando di ascoltare anche la voce di chi, purtroppo, non sempre ce l’ha. Essere Assessore alle Politiche sociali mi permette di raggiungere le parti delicate della città, prendendo la mano di chi non sempre riesce a tenderla per cercare aiuto”. “In questi primi mesi di attività – ha aggiunto - ho potuto lavorare anche al Piano Sociale di Zona, strumento di programmazione e realizzazione locale del sistema integrato di interventi e servizi sociali, in coerenza con gli obiettivi strategici, i principi di indirizzo per la realizzazione del sistema di interventi e servizi da parte degli ambiti. Questo per me ha significato, innanzitutto, ascoltare le necessità delle persone, capirne i bisogni e intervenire per ridurre le disuguaglianze.


L’evoluzione delle politiche sociali in favore delle persone anziane ha determinato, nel tempo, una sostanziale ridefinizione degli obiettivi e delle misure da attivare, segnando il passaggio da interventi esclusivamente tradizionali riparativi, rivolti prevalentemente al ricovero e all’istituzionalizzazione, a interventi di sostegno alla domiciliarità e ai care-giver”. A questa evoluzione, secondo l’assessore Chiodo - bisogna aggiungerne ancora un’altra: quella capace di valorizzare le ‘originali biografie’ delle persone anziane. “Ricordavo di alcuni progetti della CNA sull’invecchiamento attivo e così ho contattato Andrea Battistoni, Segretario di CNA Pensionati Campania, per avere la possibilità di iniziare a costruire una visione diversa di welfare per le persone anziane – ha chiarito - grazie a questo incontro, ho rafforzato il convincimento della necessità di riconoscere il valore del saper fare artigiano come elemento connettivo delle comunità territoriali e come fattore essenziale della coesione sociale. Valorizzare il ruolo degli anziani nelle comunità, andando oltre la logica assistenziale che, seppur deve esserci, non può essere totalizzante. La trasmissione dell’esperienza professionale ai più giovani e il rafforzamento del legame inter-generazionale sono elementi fondamentali per il recupero del senso di comunità”. “Favorire il tempo dell’incontro, abbandonare il concetto del non serve più – ha concluso - dedicare una nuova attenzione agli anziani artigiani capaci di trasferire alle nuove generazioni il valore del saper fare e delle tradizioni, ci permette di iniziare un nuovo percorso. È per questo che abbiamo deciso di inserire all’interno del Piano Sociale di Zona del Comune di Napoli un progetto che possa essere testimonianza concreta di cosa significhi essere artigiano, soprattutto verso i giovani e verso le scuole. Chiudo questo breve scritto con alcune strofe di una canzone di Pino Daniele. “E cammina o vicchiariello sotta a luna. Quante vote s'è fermato pe' parlà cu quaccheduno. E nun ce sta mai nisciuno che se ferma po' sentì”, queste strofe ci raccontano la solitudine del “vicchiariello”, che

spesso si è fermato per parlare con qualcuno, non trovandolo mai. Questo progetto si pone l’ambizione non solo di far parlare il “vicchiariello”, di fargli raccontare la sua storia e le sue abilità, ma anche di provare a costruire dei ponti tra generazioni, fondamentali per costruire una società inclusiva e accogliente. La nostra società, troppo spesso, tende a valorizzare le persone rispetto alla loro utilità e non al loro valore in quanto tale. Una società che non riconosce altro se non sé stessa, allontanando il “diverso”, inteso in senso ampio. E allora non trovano spazio i diritti dei bambini, perché non servono ancora, non trovano spazio le persone con disabilità, così come gli anziani, perché non servono più – ha detto la Chiodo nel suo intervento - l’estremo individualismo ha portato ad ampliare anche le distanze tra generazioni, favorendo l’aumento del disagio comunicativo. È vero che, da sempre, le generazioni incontrano difficoltà nel confronto, perché cambiano i modelli di riferimento, cambiano le parole, le regole d’ingaggio, ma oggi è tutto ancora più difficile. L’isolamento delle persone, la lettura principalmente utilitaristica delle relazioni, spesso portano a non dedicare tempo e umanità al prossimo, creando disagio sociale e disuguaglianza. VERDETÁ n° 80 | 19


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n.5

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Con Google Maps raggiungere un luogo non è mai stato così semplice! Cerca sul tuo smartphone l’icona rappresentata da una mappa stradale. Se non la trovi puoi scaricare Google Maps gratuitamente dallo store del cellulare. Clicca sull’applicazione per aprirla e inserisci nella barra di ricerca l’indirizzo che vuoi raggiungere o il nome del negozio o ristorante dove vuoi recarti. Con il tasto INDICAZIONI puoi vedere in anteprima la strada da percorrere, dalla tua posizione fino al punto di arrivo. Clicca su AVVIA per iniziare la navigazione assistita. In caso di traffico l’app ti propone il percorso più rapido e, se sbagli strada, ricalcola il percorso e ti guida comunque nel luogo che devi raggiungere.

Hai perso l’ultima puntata della tua serie tv preferita? Niente paura! Con le app d’intrattenimento delle emittenti televisive puoi rivedere film e programmi quando vuoi, da computer o smartphone. Ecco come usare l’app RAI PLAY sul tuo cellulare. Cerca l’applicazione nello store e scaricala gratuitamente. Per vedere i contenuti disponibili hai bisogno di creare un tuo account personale: puoi registrarti usando i tuoi profili social oppure email e password. Clicca sul link di conferma che viene inviato sulla tua casella di posta per attivare la registrazione. Ricordati di pendere nota della password scelta per non dimenticarla! A questo punto non ti rimane che navigare alla ricerca del tuo programma preferito. Nella sezione ON DEMAND ti aspetta un grande archivio con tanti contenuti disponibili da vedere quando vuoi. Con il tasto CANALI TV puoi invece seguire la programmazione in diretta, come sul tuo televisore di casa! La rubrica I consigli di Samuele termina qui. Ma ho ancora una sorpresa per te! Collegati sul sito di CNA Pensionati o sulla pagina Facebook per scoprire l’ultimo video dedicato al glossario di Internet.

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CNA Pensionati

Riso, patate e cozze

Le nostre ricette Ricetta pugliese di Elena Convertino RICETTA PER 6 PERSONE INGREDIENTI  500 Gr. Patate  500 Gr. Riso  1 Kg Cozze nere  1 Spicchio di Aglio  1 Cipolla grossa rossa  10/15 Pomodorini ben maturi  Prezzemolo  150 Gr. Olio Extravergine di oliva  150 Pecorino  Sale e pepe q.b

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PROCEDIMENTO Tritare finemente aglio, cipolla, prezzemolo e pomodori e condirli con un poco di olio. Pelare ed affettare le patate, pulire ed aprire le cozze a metà cercando di raccogliere, filtrandola, l’acqua delle stesse. Mettere in una teglia da forno lo strato di patate e cospargerle con una parte del trito ed una parte di pecorino. Fare uno strato di cozze nere aperte e cospargerle di una altra parte del trito ed infine coprire con lo strato di riso. Finire di cospargere il trito, il pecorino, irrorare con il rimanente olio e coprire il tutto con acqua e anche l’acqua delle cozze, un po’ di pepe e sale. Passare in forno già caldo a 250 gradi e fare cuocere per circa 45/50 minuti.

buon appetito!

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LA FINESTRA SUL CAVEAU

PARADOSSI DELLA PANDEMIA: SIAMO DIVENTATI TUTTE FORMICHE CLAUDIO DI DONATO

Ad una lettura superficiale è più di un paradosso. La pandemia ha cancellato milioni di posti di lavoro ma ha fatto lievitare i conti correnti. Anche americani e inglesi si sono trasformati rapidamente da cicale a formiche. Nel mondo anglosassone le famiglie sono strutturalmente 26 | VERDETÁ n° 80

indebitate e quindi risparmiano pochissimo, appena il 7% del reddito ma all’inizio dell’anno il saggio di risparmio è schizzato al 27%, in tutto l’occidente la quota di risparmio è volata ben sopra il 20%, in Cina ha superato il 34%.


Il trend ha una doppia spiegazione. Le misure restrittive hanno forzatamente contratto molti capitoli di spesa. Ma la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri ha pesato negativamente sulle voci che riguardano la persona, dall’abbigliamento alla cosmetica (se non esco perché acquistare vestiti e trucchi?). La ragione principale che spiega l’impennata dei risparmi è la manovra senza precedenti degli Stati che hanno trasferito denaro contante a famiglie e imprese. Le dimensioni sono clamorose. Tra marzo del 2020 e maggio scorso i Governi hanno mobilitato oltre 20mila miliardi di euro, qualcosa come il 22% del Pil mondiale. Per fare un raffronto ai tempi della crisi finanziaria del 2008 i governi stanziarono meno di 5mila miliardi per evitare un crack di dimensioni spaventose.

dimensione e l’intensità dei rialzi che osserviamo da mesi non ha precedenti. La domanda, come sempre, è quanto durerà e soprattutto quanto grande sarà il tonfo che verrà innescato dall’investitore che resterà con il cerino in mano. Tempi e portata dell’ondata ribassista non sono prevedibili. Forse, stavolta, il finale non sarà così scontato. Per prevenire uno tsunami finanziario si potrebbe bussare alla porta delle banche centrali, alle quali negli ultimi anni sono stati affidati molti compiti, la lotta alla disoccupazione (Stati Uniti), calmierare i prezzi delle abitazioni (Nuova Zelanda), contrastare il cambiamento climatico (Unione Europea). In ogni caso quando si fermerà la giostra il divario tra ricchi e poveri sarà ancora più ampio.

Questa montagna di soldi è andata sui conti correnti di famiglie e imprese. I depositi bancari degli italiani in appena un anno sono lievitati di 135 miliardi di euro, negli Stati Uniti oltre 2mila miliardi. Come è stata utilizzata questa abbondante liquidità? In larga parte, specialmente nei paesi europei, è rimasta parcheggiata sui conti correnti per prudenza e incertezza sul futuro ma una parte si è mossa alla ricerca di investimenti con ritorni interessanti. Una massa enorme di liquidità ha investito i mercati finanziari alimentando un trend rialzista da bolla speculativa. La Borsa di Milano è tornata ai massimi dal 2008, il Bitcoin dato per superato è schizzato da 10mila a 60mila dollari, la Borsa di New York è salita del 52% in sei mesi. Molto denaro è arrivato anche su beni che da tradizione non appassionano gli speculatori, come gran parte delle materie prime. E così il futuro sul legno a Chicago ha quasi quadruplicato il valore, persino l’olio di soia e il mais sono diventati oggetto del desiderio per broker e investitori con rialzi tra il 140 e il 180%. Anche in passato ci sono stati periodi magici per effettuare investimenti finanziari, la moda internet a inizio 2000, le nanotecnologie a fine anni ’80, le obbligazioni inzeppate di mutui subprime che hanno portato alla crisi del 2008. Ma la VERDETÁ n° 80 | 27


SPAZIO DONNA

PRENDERE LA VITA CON LEGGEREZZA

MARIA ROSA BATTAN, Vicepresidente Nazionale CNA Pensionati

Prendere la vita con leggerezza è un suggerimento, una considerazione a volte un intercalare che nell’ultimo periodo abbiamo sentito ripetere spesso. Senza ricercarne il significato pensavo volesse essere un aiuto a vivere in superficie le difficoltà indotte, visto che non avendo responsabilità dei fatti, non avevamo possibilità di scelta. Nei lunghi periodi di solitudine, riordinando e curiosando tra le “cose” di casa, ho trovato un biglietto di auguri per il compleanno scritto da una amica la cui frase significativa era: “Vivere con leggerezza non vuol dire essere superficiali ma eliminare i pesi”. Per non affrontare pensieri complicati, mi sono interrogata sul perché la mia amica nel 2019 mi 28 | VERDETÁ n° 80

abbia dedicato quella frase sulla leggerezza. Mi sono risposta che probabilmente vedeva nel mio comportamento aspetti di superficialità o anche di frivolezza che candidamente vivevo come momento di illusione di benessere. Non approfondivo, non cercavo la consapevolezza che mi facesse capire la differenza tra superficialità e leggerezza. Siccome non mi ha ancora abbandonato il desiderio della ricerca e curiosità, mi sono interrogata perché mi ha fatta sentire così leggera e gioiosa l’invito che ho ricevuto due giorni fa per accedere alla seconda dose di vaccino. La notizia non solo mi ha fatto considerare le molte cose positive che avrei conseguentemente potuto fare, uscire senza limiti per passeggiare,


frequentare amici, viaggiare, abbracciare i miei nipoti e altro… mi permetteva soprattutto di abbandonare tante delle resistenze negative che rendevano inaccettabile la condizione di vita durante l’ultimo periodo di vita di ognuno di noi. Quasi di botto, mi sono sentita di vivere la conquista di questa nuova consapevolezza, quella di ridiventare padrona della mia vita senza attaccamenti a schemi che in qualche modo ci erano stati indicati nel recente passato e VIVERE con curiosità, osservando la quotidianità con il duplice risvolto di pesantezza delle inevitabili difficoltà strettamente legate al quotidiano senza opporci all’abbandono delle difficoltà, per proiettarmi con “leggerezza” e consapevolmente nel nuovo raggiunto benessere. Perché insistere sulla leggerezza? Perché conquistandone il vero contenuto, la “leggerezza” ci fa vivere il rapporto con il nostro vissuto/vivere in maniera paritaria senza sentirci vittime delle circostanze pesanti. Le resistenze che riguardano le ferite e le situazioni negative del passato frenano il percorso di ognuno di noi verso la sensazione rilassante e dolce di credere in noi stessi, di avere fiducia nel fatto che ce l’avremmo fatta e che ce la faremo, evitando così di diventare inconsapevolmente il male di noi stessi. Una autrice di discipline bio-naturali sostiene che vivere con leggerezza richiede equilibrio, fluidità di movimento e di pensiero, e per questo motivo dobbiamo essere in grado di muoverci tra situazioni e sensazioni opposte,

non superficialmente ma con grazia, delicatezza e con distacco ma non con indifferenza. In pratica ci viene suggerito di valutare la gravità delle situazioni per liberarci della pesantezza del passato e delle relative situazioni esistenti per affrontare le sfide della vita con gioia con la consapevolezza che ogni attimo e ogni scelta è il passaggio che compone il vissuto della nostra vita. Questa riflessione viene suggerita a tutte le persone, uomini e donne ovviamente. Ritengo comunque debba avere una maggiore attenzione nei confronti delle donne. I dati rilevati durante l’ultimo anno manifestano un significativo e penalizzante malessere da parte delle donne nell’affrontare la quotidianità e nella delega a volte totale per risolvere i problemi. Sono significative le situazioni e relativi dati che le vedono vittime del mondo del lavoro che le penalizza profondamente. L’Istat a dicembre 2020 scrive ”in fumo 100mila posti di lavoro: sono quasi tutte donne. Sono inoltre aumentati i dati relativi alla violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne". Bastano queste gravi circostanze per sostenere che il pensiero e bisogno di “leggerezza” deve diffondersi e raggiungere tutte quelle emergenze che ci sono e ci saranno per diventare una cultura di mutuo aiuto e soccorso, finalizzato ad una visione futura di consapevolezza di benessere.

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SPAZIO EPASA-ITACO Cittadini e Imprese

AUTONOMI, ARRIVA PER LA PRIMA VOLTA L’ASSEGNO PER I FIGLI ANTONIO LICCHETTA, Responsabile Area Normativa Patronato Epasa-Itaco

Con il Decreto-Legge n. 79/2021, è stato introdotto nell’ordinamento l’Assegno temporaneo per figli minori, quale misura transitoria in attesa degli interventi strutturali previsti dalla Legge n. 46/2021, recante “Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale”. È opportuno precisare che, a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, la misura si affianca, e non sostituisce, l’assegno per il nucleo familiare (ANF) di cui all’all’art. 2 del Decreto30 | VERDETÁ n° 80

Legge n. 69/1988, il quale ultimo continuerà a trovare normale applicazione fino a quando non sarà anch’esso sostituito e fatto confluire, nelle intenzioni del Legislatore, nella futura misura universale dell’ “Assegno unico”, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2022. Pertanto, nella volontà di dotare il sistema, sin da subito, di una tutela universale e complessiva, dal 1° luglio 2021 per i nuclei familiari che non abbiano diritto all’ANF trova applicazione la nuova tutela dell’assegno temporaneo in oggetto. Da ciò ne deriva che la nuova misura trova


applicazione nei confronti dei nuclei familiari il cui reddito viene prodotto, anche in via esclusiva, da attività lavorativa autonoma (artigiani, commercianti, CD/CM), da attività svolta con partita IVA, ecc. Inoltre, dalla formulazione letterale della norma, la misura dovrebbe trovare applicazione anche per i disoccupati non indennizzati, mentre alcuni dubbi permangono rispetto ai pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, percettori degli assegni familiari. Il nuovo assegno temporaneo, a parere di chi scrive, non spetta invece ai “parasubordinati” iscritti presso la Gestione separata INPS, poiché ad essi, ai sensi dell’art. 5 del D.M. 4 aprile 2020, a decorrere dall’anno 1998 è stata estesa la disciplina per l’ANF di cui al più volte citato art. 2 del D.L. n. 69/1988. L’assegno temporaneo, riconosciuto a domanda e su base mensile, viene erogato nel rispetto di particolari requisiti di residenza e soggiorno e, in ossequio al principio di progressività, sulla base del possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità non superiore a 50.000 euro. Si precisa in ultimo che l’assegno temporaneo, compatibile con il Reddito di cittadinanza di cui al D.L. n. 4/2019, può essere richiesto “presso gli istituti di patronato secondo le modalità indicate dall'INPS entro il 30 giugno 2021” (art. 3 del D.L. n. 79/2021). A chi spetta Il nuovo assegno temporaneo spetta ai nuclei familiari che non hanno diritto all’ANF, e quindi, ad esempio, nei confronti dei nuclei familiari il cui reddito viene prodotto, anche in via esclusiva, da attività lavorativa autonoma, come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, partite IVA, ecc. Inoltre la misura spetta anche ai disoccupati non indennizzati. I requisiti Al momento della presentazione della domanda

e per tutta la durata del beneficio, l’interessato deve congiuntamente: 1. essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell'Unione europea o non appartenente all’UE, in possesso dei relativi titoli di soggiorno; 2. essere soggetto al pagamento dell'imposta sul reddito in Italia; 3. essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d'età; 4. essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale; Le compatibilità L’assegno temporaneo è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. L’assegno è inoltre compatibile con: 1. il particolare assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; 2. l’assegno di natalità; 3. il premio alla nascita; 4. il fondo di sostegno alla natalità. Quanto spetta L'assegno temporaneo è determinato in base al rapporto tra l’ISEE del nucleo familiare e il numero di figli minori presenti all’interno di esso. Gli importi mensili sono maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità. Non hanno diritto all’assegno temporaneo i nuclei familiari con ISEE superiore a 50.000 euro. Maggiorazione ANF Anche per i percettori di ANF c’è una novità. A decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, infatti, è riconosciuta una maggiorazione dell’ANF percepito di euro 37,5 per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli, e di euro 55 per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli. VERDETÁ n° 80 | 31


IL RACCONTO

GOODBYE FABIO MASSIMO

Venerdì sera, la stazione centrale era affollata, i treni si succedevano a pochi minuti l'uno dall'altro. In molti attendevano il treno per l'aeroporto e si affollavano sotto i tabelloni per controllare il binario e gli eventuali ritardi. La folla era cosmopolita, s'intrecciavano e sovrapponevano la maggioranza delle lingue del continente, molti erano turisti ma la maggioranza rientravano nei loro paesi dopo la settimana o le giornate di lavoro e d'incontri. Era una serata di fine estate e l'aria nella stazione sotterranea era calda, umida, afosa. Fu in quel momento che i loro sguardi s'incrociarono. Di mezza età entrambi, lei indubitabilmente nordica, chiara di colori, alta ed ancora slanciata malgrado gli anni, non più giovanili, lui più 32 | VERDETÁ n° 80

mediterraneo, brizzolato ma ancora atletico. L'incrocio degli sguardi fu casuale, succede spesso. Il treno era in ritardo, loro a poca distanza, tra la folla. Entrambi vestiti con l'eleganza formale degli incontri internazionali, lei più giovanile, sotto la giacca professionale aveva una gonna chiara femminile ed elegante ma poco usuale. Il treno si fermò ed entrambi salirono sulla stessa carrozza, lui ebbe un'esitazione, come se aspettasse e le lasciò il passo. Durante il viaggio leggevano, quando il controllore passò gli sguardi s'incrociarono di nuovo, casualmente. Lei è una bella donna, lui pensò, ma viaggiando


capita spesso d'incontrare donne belle e più giovani su cui lo sguardo non può evitare di soffermarsi, non era questo che attira il suo, ora. L'immagine di lei muoveva ricordi sopiti nella sua mente da decenni, sensazioni del passato non più riportate alla mente. All'improvviso si ritrovò in un paese nordico, era estate, in un centro sportivo immerso nei boschi e tra i fiumi, correva, si stava allenando con la sua squadra, nel cottage di legno vicino era alloggiata una squadra femminile, avevano fatto amicizia. Ora ricordava, una ragazza e subito riemerse il suo nome ed il profumo che l'accompagnava, un profumo che sapeva di more e di gioventù. Si allenavano di giorno e poi alla sera si trovavano in gruppo tutti insieme a parlare, scherzare a scoprire le differenze tra le loro lingue e le loro culture. Così per molte sere, poi una sera loro due s'allontanarono, assieme, soli, nei boschi. Il treno si fermò alla stazione dell'aeroporto, tutti i passeggeri scesero in lunga fila verso gli ingressi. Lei scese dopo di lui e nel flusso il suo sguardo non evitò di seguirlo. In gioventù era divenuta consapevole che gli uomini la consideravano una donna attraente, lei non si sentiva tale ma si era abituata agli sguardi. Gli anni erano passati ed ora lo sguardo maschile era più raro. Ma lo sguardo, rapido e casuale di lui era stato diverso non era invadente, sembrava esplorare, cercare qualcosa, non provocava nel suo animo né fastidio né piacere ma la melanconia di un bellissimo ricordo del passato. L'aveva riportata indietro nel tempo e per qualche breve istante si era sentita giovane. Dentro di se sorrise. Arrivati alle scale mobili lui esitò nuovamente, si fermò un istante, il tempo di lasciarla passare. La seguì e per la manciata di secondi della salita non tolse lo sguardo dalla sua figura, dalle spalle, dai fianchi maturi, dalle gambe ancora snelle seppur segnate dagli anni. Lei immaginò il suo sguardo, e ritornò indietro negli anni, alle estati nordiche, ai loro crepuscoli infiniti ad un antico amore tra i boschi. Sorrise ancora tra sé, quanto tempo è passato,

inutile ma bello il ricordare. Si trovarono ai controlli di sicurezza in due file separate ma quasi sincronizzate, ora gli sguardi si incrociavano più spesso, erano diventati più lunghi, forse intenzionali. Subito dopo, si ritrovarono vicini a cercare il numero del gate del loro volo. Le strade, ora, si sarebbero divise. Normalmente era una persona che valutava e soppesava con attenzione le proprie azioni ma in quell'istante la reazione fu automatica ed involontaria. Le si rivolse, in inglese, “Mi scusi, non voglio importunarla ma non posso evitare di ringraziarla per la sua bellezza. É bella come i tramonti infiniti della sua terra. Spero che non si offenda per le mie parole”. Prese leggermente la sua mano, la sollevò e, con un gesto antico, desueto ed anche per lui, inaspettato, la sfiorò con le sue labbra, poi le lasciò la mano e la guardò in viso. Lei ritrasse la mano, le rispose subito, con un accenno di sorriso che non si sentiva offesa ma, anzi, lo ringraziava per il complimento. “É vero, d'estate i tramonti sono lunghi ed effettivamente molto belli nella mia terra.” Si voltò e, lentamente, si allontanò. Lui la guardava allontanarsi. Dopo due passi, lei si voltò e presa un'improvvisa decisione, tornò indietro, gli si avvicinò e con le labbra gli sfiorò, senza toccarlo, il viso. Si guardarono, “goodbye” lei disse, “goodbye” lui rispose. Si voltarono e si diressero verso i loro voli, verso il nord e verso il sud del continente. Rientrati alle loro case ed alle loro famiglie, quella notte entrambi sognarono. C'era il sentiero nel bosco rado di betulle, in fondo, il fiume, largo, silenzioso, limpido. C'erano due giovani che camminavano dandosi la mano, parlavano baciandosi, felici, ignari del domani. C'era un capanno in legno ed una notte chiara, senza oscurità, che gli aveva accolti sino al mattino, ed una renna che, solitaria, si abbeverava al fiume, nel silenzio. VERDETÁ n° 80 | 33


SALUTE

Psicologia

NELLE DIFFICOLTÀ LA SOLA AZIONE SENSATA È ADATTARSI CHIARA VOLPICELLI, Psicologa dirsi ma le malattie fisiche o psichiche sono un meccanismo compensativo dell’essere umano. Perché ogni azione e pensiero è orientato all’omeostasi: quella capacità dell’organismo di autoregolarsi al fine di sopravvivere in qualsiasi circostanza. In risposta, ad esempio, ad una improvvisa insufficienza cardiaca, il corpo risponde con un meccanismo compensatorio: il rilascio di ormoni, adrenalina e noradrenalina (ormoni dello stress o di attacco-fuga), che attivano una maggiore frequenza del pompaggio del cuore. Obiettivo? Riportare l’attività cardiaca ad una quota ematica normale. Perché la sopravvivenza è data dall’equilibrio delle diverse parti. Capite che in quest’ottica qualsiasi cambiamento richiede uno sforzo per il ripristino dell’omeostasi. L’evoluzione non è altro che un continuo adattamento al cambiamento.

Charles Darwin affermava: “solo coloro che sono più adatti al cambiamento sopravvivono”. Molti di noi sono cresciuti con questo mantra, che non è legato solo al mondo delle scienze naturali ma anche alle scienze psicologiche. È infatti un meccanismo che ha il compito di mantenere in vita la personalità. Sembra incredibile a 34 | VERDETÁ n° 80

Meccanismi compensatori da restrizioni Alla paura della morte (ad esempio con il virus Covid-19) e all’isolamento, che comportano lo sgretolamento della struttura psichica - e quindi quella che viene chiamata comunemente pazzia (stati allucinatori, schizofrenie, psicosi) - moltissime persone hanno risposto sviluppando la dif-fidenza, cioè la non-fiducia. Che si è esplicitata nel tenere distanti parenti e amici: quindi un vero e proprio ribaltamento della fiducia, che è la base emotiva di qualsiasi relazione. A questo evento improvviso ed emotivamente catastrofico, la nostra mente


ha risposto con meccanismi compensatori: primo fra tutti il “controllo”. Che si è espresso attraverso grandi e piccole manie: la pulizia costante di mani e superfici, il chiudersi in casa anche quando potevamo stare a pochi metri di distanza l’uno dall’altra, l’evitamento di momenti all’aperto anche quando era possibile, la ricerca ossessiva del numero di morti giornaliero. Qualcuno ha risposto anche con l’andare contro alle restrizioni, ad esempio uscendo senza la mascherina o creando gli assembramenti. Altri ancora hanno utilizzato lo spostamento: cioè hanno spostato sulle relazioni affettive la frustrazione data dalla mancanza di socialità, esasperando le problematiche delle relazioni familiari fino a farle diventare conflittuali. Insomma ognuno di noi ha innescato un meccanismo compensatorio per mantenere l’omeostasi cioè l’equilibrio della sanità psichica, e non provare la paura di una ipotetica morte o sofferenza o isolamento. L’omeostasi è faticosa, l’adattamento consapevole no L’equilibrio costante è un meccanismo umano su cui l’uomo non può influire, è inconscio, si attiva e basta, senza che la persona se ne accorga. Il problema però è che tutto questo spesso genera sofferenza proprio perché inconscio. Invece di sentire, vivere, osservare le emozioni, ad esempio la paura, l’essere umano risponde automaticamente per evitare le emozioni spiacevoli. Sento la paura? Scappo. Sento la rabbia? Attacco. Non si ferma a “sentire quella emozione per poi distaccarsene”, osservarla, come uno scienziato con il microscopio e capire cosa realmente sta accadendo dentro di sé, la causa che ha generato quell’emozione. La risposta inconscia, ad esempio del controllo, costa fatica perché la persona è in continua tensione, continua diffidenza, “non molla mai” e ciò comporta disturbi di personalità, fantasie distruttive, rigidità nelle relazioni. L’adattamento consapevole invece rende cosciente la persona di ciò che sta vivendo accompagnando i meccanismi compensatori e limitandone i danni. Tornando all’esempio sopra, coloro che hanno accettato la paura di essere

contagiati, hanno attraversato questa emozione mantenendo sempre un punto di lucidità critica su ciò che accadeva. Hanno saputo fermare le emozioni e non agirle. Hanno fatto quella che si chiama epochè, la sospensione del giudizio. Si sono posti domande su come si sentivano, cosa potessero fare per cambiare la situazione che vivevano, quali fossero gli elementi positivi di quel momento. Hanno accettato che non tutto può essere controllato, e la finitezza della vita. Con questa serenità hanno affrontato il periodo Covid con minor danni e hanno trovato con più facilità elementi positivi anche dalle restrizioni. In sostanza hanno attivato l’adattamento consapevole. Adattarsi vuol dire stare in una data situazione sfruttando le condizioni della situazione stessa. Resilienza verso antifragilità Potremmo dire che vi è un passaggio concettuale fondamentale dalla resilienza all'antifragilità. Colui che è resiliente resiste agli shock, colui che è antifragile migliora e trae profitto dalla casualità e dalle esperienze dolorose. Il concetto fondamentale è che il nostro corpo e la nostra psiche prosperano con una certa dose di fattori di stress e volatilità. “Se trascorressimo un mese a letto ci verrebbe un‘atrofia muscolare – spiega Taleb – allo stesso modo quando sono privati dei fattori di stress, i sistemi complessi ne escono indeboliti”. A partire da queste considerazioni la persona “antifragile” ci insegna ad amare il caso e l’incertezza, ad amare l’errore o certi tipi di errori perchè l’evitamento dei fattori di stress paradossalmente ci rende più fragili e meno robusti: con la giusta quantità di stress e disordine tutto ciò che viene dal basso (bottomup) fiorisce (tratto da Antifragile di Nicolas Nassim Taleb). La strategia dunque dell’adattamento consapevole passa dalla consapevolezza della finitezza della vita e dalla capacità di attraversare le emozioni senza evitarle. Come disse una volta Eraclito, “nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo”. Sapere come adattarsi a quel flusso costante è il segreto della salute e del benessere. VERDETÁ n° 80 | 35


SALUTE Geriatria

FINALMENTE TUTTI A SPASSO! DOMINGA SALERNO, Geriatra

L’emergenza pandemica dovuta alla diffusione dell’infezione da COVID-19 ha portato i governi ad adottare misure di contenimento che prevedono anche la riduzione degli spostamenti dalla propria abitazione.

Interagire con il proprio ambiente attraverso le varie forme di movimento a tutte le età, contribuisce in modo significativo a preservare lo stato di salute inteso come stato di benessere fisico, psichico e sociale.

Secondo il Ministero della Salute, l’avvio delle campagne di vaccinazione e l’arrivo di stagioni con rialzo delle temperature, consentono di riprendere uno stile di vita sano.

Questo atteggiamento risulterà determinante per evitare che, una volta usciti dall’emergenza, ci si ritrovi a fare i conti, individualmente e come popolazione, con un incremento di tutte quelle

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malattie (diabete, malattie cardiovascolari, osteoarticolari) che sono favorite o aggravate da comportamenti scorretti, come la sedentarietà, una dieta sbilanciata, l’isolamento sociale. Esiste un legame diretto tra la quantità di attività fisica e la speranza di vita, ragione per cui le popolazioni fisicamente più attive tendono ad essere più longeve. Grazie agli studi condotti durante l’ultimo anno, gli scienziati confermano che il costante rispetto delle linee guida sull'attività fisica è fortemente associato ad un rischio ridotto di esiti gravi di malattia correlata al COVID-19 tra gli adulti infetti. Uno studio osservazionale che ha coinvolto quasi 50.000 persone suggerisce che un'attività fisica regolare può ridurre i rischi di ospedalizzazione, di ricovero in terapia intensiva e la mortalità. L'autore principale afferma infatti che lo studio mostra quanto sia importante per la salute un'attività fisica regolare, durante la pandemia ma non solo. "Camminare 30 minuti al giorno, 5 giorni alla settimana ad un ritmo moderato darà un enorme effetto protettivo contro COVID-19", ha detto, aggiungendo che camminare ad un ritmo moderato dovrebbe lasciare i camminatori senza troppo fiato per cantare, ma non per parlare. Ha aggiunto: "Continuo a credere che l'esercizio fisico sia una medicina che tutti dovrebbero prendere, specialmente in quest'era". I geriatri affermano che l’attività fisica va praticata anche dopo i 65 anni perché svolge anche una funzione preventiva, ovvero contribuisce a ridurre l’incidenza di disabilità a lungo termine.

fratture, posture errate che portano a deformazioni ossee, sovraccarico articolare e dolori, senza contare tutti gli effetti sul tono dell’umore e lo sviluppo di sindromi con importanti risvolti sulla psiche e sull’affettività. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’anziano è per definizione complesso, perché spesso portatore di diverse patologie ed assume più farmaci contemporaneamente, fattori che possono contribuire alla perdita di massa muscolare ed all’aumento di danni di altri organi ed apparati. Come noto, l’attività fisica condotta all’aperto potenzia i benefici sull’organismo anche grazie all’aumento della produzione di vitamina D dovuto all’esposizione ai raggi solari, con miglioramento non solo del metabolismo osteoarticolare, ma è stato dimostrato anche un potenziamento delle difese immunitarie, oltre ad avere effetti benefici sul cuore e sul tono dell’umore. Uno studio italiano pubblicato in questi giorni dimostra che tutti i tipi di raggi solari uccidono il Sars-Cov-2 dopo un'esposizione di pochi secondi. Si è visto che i raggi UVA e UVB che arrivano sulla Terra, abbronzano, riscaldano e, nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il virus. Non rimangono dubbi, a questo punto che la ripresa delle passeggiate all’aperto, possibilmente in buona compagnia, consentirà un recupero di funzioni perse o rallentate durante i mesi scorsi e certamente consentirà di accumulare energia e salute per affrontare le sfide future.

A causa di lockdown e restrizioni, la forzata sedentarietà porta i soggetti di età avanzata ad una condizione di aumentato rischio di sviluppare rigidità articolare, riduzione della massa magra muscolare, aumento del peso corporeo, debolezza ed affaticamento per minimi sforzi. La sedentarietà aumenta il rischio di cadute, di VERDETÁ n° 80 | 37


SALUTE

Dietologia

LA MAGIA DEL CIBO, QUANDO UNA RICETTA DI CUCINA SI LEGA AD UNA STORIA LUCA LOTITO, Biologo Nutrizionista

Molti film celebrano il piacere di mangiare, basti pensare al sublime pranzo di “Chocolat”, ai “Pomodori Verdi Fritti” cucinati dalla scrittrice Fannie Flagg, alle spezie “miracolose” de “La maga delle spezie”. Il cibo e la cucina fanno spesso da sfondo a momenti cruciali della narrazione e della nostra vita. Cucinare significa simbolicamente sottomettere la natura (gli ingredienti, i materiali grezzi) e trasformarla in cultura (il piatto finito) attraverso 38 | VERDETÁ n° 80

un processo magico che allontana la potenziale pericolosità del cibo (un corpo estraneo che si introduce nel nostro corpo). Questo è celebrato dal racconto breve di Stanley Ellin, “La specialità della casa” che tocca una delle nostre corde più sensibili ovvero il cibo e come viene preparato. In un ristorante di New York vengono servite pietanze di rara bontà, ma una svetta su tutte: l’agnello Amirstan che però non è sempre sul menù ed è molto difficile da procurare. Solo a pochissimi e fidati clienti viene concesso il privilegio di assaggiarlo. Nel racconto si celebra


non solo il cibo, ma anche la cucina, luogo quasi fantastico dove nasce la magia della creazione culinaria. Andando a ritroso nel tempo ne “Il Gattopardo” la descrizione del “torreggiante timballo di maccheroni” servito a Donnafugata in casa Salina, quando l’involucro di pasta dorata che racchiude un ricchissimo ripieno, sembra il trionfale prodotto di venticinque secoli di gastronomia siciliana, ci mostra un esempio dell’opulenza che differenzia la classe nobile e ricca dalle altre. Manzoni descrive la disperazione di una carestia con portate a base di pani di riso impastati con orzo, segale a veccia, erbe di prato amare, cortecce d’albero condite con un po’ di sale ed acqua di cattiva qualità. Colombo scopre l’America e porta con sé il cacao, i pomodori, le patate, il mais, il fagiolo rosso, le noccioline, l’ananas ed il mango. Proust nella sua “Recherche” decanta le meravigliose colonne di gelato al cioccolato e lampone presso il Ritz. I Vangeli descrivono “L’ultima cena di Gesù”. Catone descrive minuziosamente le mense degli agricoltori e degli schiavi che lavoravano ai latifondi dei ricchi possidenti.

Anche nella storia dell’arte partendo dalle scene di caccia dei graffiti preistorici, passando dai mosaici pompeiani e bizantini, fino alle opere più famose del Rinascimento come L’ultima cena, il cibo ha sempre occupato un posto di rilievo. Dalla letteratura, all’arte, alla reale preparazione dei cibi, la cucina si interseca profondamente con i nostri sentimenti. L’assunzione di determinati alimenti è in grado di influenzare le nostre emozioni: i grassi inducono sonnolenza e apatia; i carboidrati un senso di tranquillità e benessere; la caffeina episodi di stanchezza, malumore, nervosismo e depressione; anche la carenza di magnesio e vitamina B6 causano irritabilità, stanchezza e abbassamento del tono dell’umore. Da alcuni studi è emerso che anche il carattere giochi un ruolo fondamentale: il tipo infantile mangia prevalentemente dolci, l’aggressivo ha bisogno di sapori forti e decisi, il difensivo predilige cibi energetici e il depresso mangia di tutto per non annoiarsi. Entrando in un ristorante, assaporando del buon cibo, lasciandoti trasportare dagli odori di una buona cucina a quale magia riesci ad abbandonarti? VERDETÁ n° 80 | 39


SALUTE

Erboristeria

IL CAFFÈ DALLA PIANTAGIONE ALLA TAZZINA GENNARO SPORTIELLO, Fitopreparatore

“Nera come il diavolo, calda come l’inferno, pura come un angelo, dolce come l’amore.” Così Tayllerand, uomo politico francese del primo ‘800, descriveva una tazza di caffè. Quasi certamente originario della provincia di Caffa, in Etiopia, fu commercializzato dagli arabi che ne ebbero il monopolio per secoli. É un arbusto alto di norma quattro metri, dai ramoscelli distanziati, dalle foglie ovali di un verde brillante. Fiori bianchi odorosi di gelsomino, frutti dalla polpa succosa prima verdi e poi rossi che racchiudono due semi, i famosi chicchi di caffè, appunto. Secondo una leggenda le sue proprietà vennero 40 | VERDETÁ n° 80

scoperte per caso. Alcuni pastori notarono che le capre a loro affidate erano sempre tese, nervose e avevano difficoltà a prendere sonno anche in piena notte. Alcuni monaci a cui si erano rivolti per risolvere il mistero capirono che a generare tanta inquietudine erano delle bacche che crescevano in gran numero nella zona. In seguito a una serie di prove e verifiche un monaco si rese conto che dai chicchi tostati si poteva preparare una bevanda nera come una notte senza luna, ma capace di vincere la sonnolenza. In Europa giunse solo verso il 1600 grazie ai veneziani. Dalla Serenissima si propagò a macchia d’olio un po' dovunque, da Vienna a Parigi, da Marsiglia a Londra.


rispetto alla varietà Arabica e va da un minimo di 1,5 per cento a un massimo del 3 per cento. In Italia se ne fa un largo consumo.

Macinare il caffè Quasi sempre lo compriamo già tostato. In genere i chicchi sono già polverizzati nella confezione e questo se da un lato rappresenta un indubbio risparmio di tempo dall’altro può essere un problema. La miscela andrebbe consumata entro venti minuti da quando è stata frantumata. Dopo questo lasso di tempo gran parte del profumo, della fragranza del caffè si disperdono miseramente nell’aria. Perciò la tazza che trangugiamo la mattina prima di uscire oppure al bar, non sono che lontani parenti di quello appena tostato Le varietà Esistono molte qualità di caffè, almeno una cinquantina, ma le più comuni sono due: l’Arabica e la Robusta. La prima è quella di maggiore pregio e più aromatica. Coltivata da secoli è di gran lunga la varietà più usata. Sfiora il settanta per cento dell’intera produzione mondiale. Ogni chicco ha una forma allungata. Contiene una percentuale che può mutare da un minimo di 1,2 a un massimo di 1,7 di caffeina. Di colore nocciola ha un leggero retrogusto che ricorda il cioccolato. Fanno parte della famiglia Arabica due sottospecie: la Typica e la Bourbon. Invece la varietà Robusta è tenace e resiste bene al caldo e ai parassiti. Ha un gusto più forte e amarognolo ma meno fragrante mentre il colore si avvicina al grigio. I chicchi sono arrotondati con un solco centrale dritto. Il contenuto di caffeina è maggiore

Benefici e rischi Quando pensiamo al caffè ci viene subito in mente la caffeina. Ma in realtà racchiude in sé altre sostanze utili per il nostro benessere. Per esempio secondo studi recenti sembra che il consumo di questa bevanda abbia un’efficacia protettiva nei confronti di malattie come il morbo di Parkinson e il diabete di tipo 2. La caffeina è una sostanza stimolante che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. Tonifica e rinvigorisce sia il fisico che la mente, favorisce la concentrazione e sollecita la creatività. Rende acuta la memoria e l’ingegno intellettuale. Ritarda la sensazione di spossatezza. L’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha fissato la quantità massima sopportata da un adulto in 400 milligrammi. Corrisponde a circa quattro tazzine nell’arco della giornata. Il caffè ha un effetto benefico sulla cistifellea, ne accresce le contrazioni e le secrezioni, favorisce la produzione di succhi gastrici aiutando così la digestione. Per quanto riguarda il pericolo di lesioni cardiovascolari dovute all’uso di questa bevanda nell’ambiente scientifico non c’è unanimità. Alcuni studi ne mettono in risalto i pericoli, altri invece ritengono che formi una specie di patina con il compito di difendere il cuore da eventuali infarti. L’azione diuretica è dovuta in gran parte alla presenza di potassio e il fenomeno è più netto in chi ne beve solo occasionalmente. Quanto ai rischi c’è la ocratossina, una muffa tossica che si può sviluppare dopo la raccolta dei chicchi. L’acrilammide invece è una sostanza che si produce nel cibo cotto a temperature elevate, il classico aspetto “bruciacchiato.” Il furano è una sostanza chimica priva di colore presente nel processo di tostatura. Corrobora corpo e intelletto, favorisce l’attenzione, tiene lontana la stanchezza, ma non bisogna dimenticare che resta uno stimolante nervoso e che non si deve esagerare nel consumo. Come tanti prodotti che la natura ci mette a disposizione non dobbiamo abusarne. VERDETÁ n° 80 | 41


DAL TERRITORIO

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA UN “RESPIRO DI VACANZA” PER CHI È IN OSSIGENOTERAPIA Iniziativa sensibile che ha visto coinvolti i pensionati di Cna Bologna Grazie a Cer Medical e alla collaborazione di Cna ImpresaSensibile e Cna Pensionati Bologna hanno potuto prendersi “Un Respiro di Vacanza”, quindici giorni sul mare Adriatico in un Hotel 3 stelle a Cesenatico. Spiaggia, mare e tante attività ludiche per passare due settimane di relax e divertimento. Sono cinquanta pazienti seguiti da Cer Medical, le loro patologie respiratorie li costringono ad essere collegati costantemente alle bombole d’ossigeno. Andare in vacanza, in albergo, può essere un’impresa insormontabile: strutture che li accettano malvolentieri, la paura che l’ossigeno della bombola possa esaurirsi. Ed invece per quindici giorni, dal 30 di maggio fino al 13 di giugno, hanno avuto un albergo sul mare tutto a loro disposizione, col personale di

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Cer Medical che ha garantito loro un’assistenza continua, tecnici ed infermieri che si sono preoccupati della loro salute e degli ausili necessari al respiro. “Un Respiro di Vacanza”, esperienza unica di questo genere in Italia, è organizzata per il ventesimo anno consecutivo da Cer Medical. Azienda bolognese leader nell’ambito della fornitura di gas medicinali per il settore ospedaliero e per il settore Home Care (strutture private di cura, farmacie, ambulatori medici). La novità di quest’anno è che il progetto ha avuto un importante sostegno da parte di Cna Impresa Sensibile onlus, che ha messo a disposizione 10.000 euro, frutto del cinque per mille, per finanziare sia le attività di assistenza che quelle ludiche per i pazienti-vacanzieri. Attività che hanno visto protagonisti anche i pensionati Cna: acconciatori e parrucchiere in pensione hanno fatto taglio e piega sia ai pazienti che a tutto lo staff Cer Medical. Nelle serate è stato organizzato uno spettacolo in dialetto bolognese che poteva vantare tra gli


DAL TERRITORIO

attori anche il Presidente di Cna Pensionati Bologna Sandro Vanelli. “Un Respiro di Vacanza è un’esperienza unica in Italia, che ripetiamo con successo da 20 anni – spiega Alberto Paleari, Amministratore Delegato Cer Medical -. Per i nostri assistiti andare in vacanza era una sofferenza: chi temeva di finire l’ossigeno mentre era in viaggio, alberghi che chiaramente facevano capire che erano indesiderati perché una persona collegata costantemente ad una bombola per l’albergatore non è una bella immagine, alcuni addirittura temevano che la bombola fosse pericolosa per gli altri clienti. Cer Medical allora ha deciso di prenotare un albergo completamente a disposizione dei suoi pazienti, che vengono seguiti come assistenza e sono così in grado di godersi una vacanza assolutamente normale come tutti gli altri: buon cibo, vista bellissima, gite in barca, tombole, animazione, spiaggia privata e piscina”. “Ogni anno valorizziamo un progetto la cui finalità è l’inclusione sociale di persone deboli, per evitare il loro isolamento, spiega Marisa Raffa, Responsabile di Cna Impresa Sensibile Bologna e Responsabile Cna pensionati Bologna. Negli scorsi anni Cna Impresa Sensibile ha finanziato progetti per la Fondazione Sant’Orsola e per Opimm, a favore di pazienti del policlinico e dei disabili inseriti al lavoro dall’Opera dell’Immacolata. Quest’anno siamo molto felici di avere sostenuto l’attività solidale di una impresa, associata Cna. E di avere reso protagonisti i nostri volontari Cna Pensionati il cui impegno è stato moltissimo apprezzato dai pazienti-vacanzieri in ossigenoterapia”.

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DAL TERRITORIO

MARCHE MACERATA CAREGIVER FAMIGLIARI, IL WELFARE INVISIBILE Tra le conseguenze del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale e italiana in particolare, c'è la crescita esponenziale delle richieste di assistenza domiciliare. A generare un certo allarme sono, purtroppo, i dati sulla demenza nel mondo, la prima patologia, in termini numerici, che mette in allarme le famiglie quanto all'accudimento domestico. Nel 2015 si contavano 9,9 milioni di nuovi casi, uno ogni 3 secondi. Complessivamente nel mondo, sempre secondo i dati del World Alzheimer Report 2015, i casi sono 46,8 milioni con una stima di crescita al raddoppio nel giro di 20 anni. A questi dati vanno affiancati, per una complessiva analisi del peso del fenomeno, quelli dell'assistenza familiare che la demenza necessariamente richiede: un numero elevatissimo di persone con l'onere di prendersi cura, in casa, di una persona con questa sindrome o con altre patologie. Il mondo dei caregiver, quello appunto dei familiari che si prendono cura, è nascosto, invisibile, silenzioso, non ufficiale e bisognoso anch'esso di assistenza perché prendersi cura di una persona con demenza, con disabilità o altra patologia è compito assai difficile e faticoso. E' in considerazione di questa emergenza che le CNA di Macerata e Ancona hanno intrapreso un percorso, insieme alle altre CNA della Regione Marche, di affiancamento e supporto ai caregiver. Grazie alla collaborazione con Sanidoc, con l'Associazione Car.ma Caregiver Marche e all'Inrca – Istituto Nazionale Riposo e Cura per Anziani, è stato organizzato un ciclo di incontri 44 | VERDETÁ n° 80

a scopo formativo: 4 lezioni online con i medici specialisti nella demenza e nella gestione domestica del malato e dell'anziano sui temi più significativi . Questi i temi approfonditi: - Nutrizione ed alimentazione: Dott. Luigi Lanari (U.O. malattie metaboliche e diabetologia, specialista in scienze alimentazione e nutrizione clinica) - Come gestire un familiare con demenza: Dott. ssa Patrizia Civerchia (Psicologa U.O. Neurologia Centro Disturbi Cognitivi e Demenze INRCA Ancona) e Dott.ssa Lucia Paciaroni (Unità di Neurologia Centro Disturbi Cognitivi e Demenze INRCA Ancona) - La gestione quotidiana del familiare allettato: Dott. Paolo Marinelli (Dirigente Dipartimento Professioni Sanitarie INRCA ) - Risorse online (su web e social) per il supporto ai caregiver informali di persone non autosufficienti o anziane: Dott.ssa Flavia Piccinini e Dott.ssa Sabrina Quattrini (Centro Studi e ricerche economico-sociali per l’invecchiamento IRCCS- INRCA Ancona) "Sono soddisfatto di come il progetto abbia ricevuto consenso nel nostro territorio - spiega il neopresidente CNA Pensionati di Macerata Silvano Gattari - e ringrazio i Presidenti di CNA Pensionati Ancona e Macerata, Enzo Martorelli e Lamberto Giovagnoli che hanno pensato a questo progetto nel 2019 sapendo interpretare un forte bisogno della società. Molto partecipati gli incontri, tanto che si pensa già ad un ulteriore approfondimento nell'anno 2022.


DAL TERRITORIO

UMBRIA "TERMINARE LE VACCINAZIONI DEI SOGGETTI A RISCHIO PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA IN SICUREZZA" "Terminare la campagna di vaccinazioni anti Covid e, soprattutto, completare la copertura nei confronti dei soggetti maggiormente a rischio. È la cosa più importante se vogliamo ripartire in sicurezza, risollevando un'economia danneggiata pesantemente da oltre un anno di pandemia senza arretrare sul fronte della tutela della salute pubblica." Ad affermarlo sono Giancarlo Fucili e Giuliano Sorcio, rispettivamente vice presidente nazionale e presidente regionale della CNA Pensionati., la sigla che in Italia conta oltre 230 mila associati, di cui più di 8mila soltanto nella piccola Umbria, dove da almeno otto anni si registra un trend di crescita costante. Le priorità per CNA Pensionati sono chiare - afferma Sorcio - al primo posto c'è la campagna vaccinale delle persone over 70 e over 60. In Umbria, purtroppo, per motivi che ci sfuggono, siamo stati piuttosto indietro rispetto alle regioni limitrofe, soprattutto Toscana e Lazio. È indispensabile tornare alla normalità terminando la campagna di vaccinazioni. L'altra priorità è sicuramente quella del rafforzamento della medicina territoriale. Per questo abbiamo accolto positivamente l'annuncio del governo di voler destinare maggiori risorse al rafforzamento del ruolo dei medici di famiglia e della prevenzione. Soprattutto a fronte di una bilancia demografica che, a causa del calo di natalità, pende sempre più verso un invecchiamento della popolazione" Ma cosa ci ha insegnato la pandemia? "Sicuramente - dichiara Fucili - ci ha insegnato che è mancato proprio un corretto funzionamento della medicina territoriale e la condivisione di una profilassi certa di contrasto al Covid da poter seguire a domicilio, con la conseguenza inevitabile di mandare in forte sofferenza le strutture ospedaliere e costringere

i malati all'isolamento dai propri affetti. Senza considerare che l'affollamento degli ospedali ha provocato un grave rallentamento, se non un blocco, delle cure delle altre malattie, per cui si rende necessario un rapido ritorno alla normalità" Per il futuro, dunque, c’è molto da fare. "Noi crediamo che gli anziani possono continuare ad avere un ruolo attivo nella società a cominciare dalla trasmissione di saperi alle nuove generazioni. Come associazione - prosegue Fucili - nel 2019 abbiamo portato avanti due progettualità a Orvieto e a Perugia, che hanno visto il coinvolgimento di Mondo digitale e alcuni istituti scolastici. In quel caso si è trattato di uno scambio reciproco di saperi, con i ragazzi che hanno aiutato gli anziani ad avvicinarsi alle nuove tecnologie, ricevendo in cambio la trasmissione di saperi legati al saper fare artigiano proprio della maggior parte dei nostri associati, anche se in questi ultimi anni si sono avvicinati a noi anche molti ex lavoratori dipendenti, compresi quelli di provenienza pubblica o delle forze armate." Un ruolo molto importante resta in mano a Cna Pensionati che offre molti vantaggi agli associati. "Sicuramente uno dei vantaggi è la rappresentanza di interessi - afferma Sorcio - che ci vede impegnati a portare le istanze dei lavoratori in pensione verso tutti gli attori istituzionali. Ma anche una serie di servizi diretti, a cominciare da quelli erogati attraverso il patronato Epasa-Itaco e il Caf CNA, che in questo periodo vede circa 30 operatori impegnati nella redazione delle dichiarazioni dei redditi, anche per i pensionati, oltre a tutte le pratiche relative alle pensioni." In quanto ai progetti futuri Cna Umbria ha molte idee in cantiere. "Oltre all'attività di rappresentanza, sicuramente riprenderanno le progettualità interrotte a causa della pandemia di cui dicevamo poco fa. Ma altre sono pronte a partire, tra cui - conclude Fucili - Nonni per le città, che ci vede collaborare con il Comune di Corciano per un'iniziativa che coinvolgerà i pensionati nella cura degli spazi verdi urbani." VERDETÁ n° 80 | 45


LETTERE AL DIRETTORE

E

gr. Dr. Filippo D'Andrea, leggendo l'articolo di Paola Toscani (pag. 4-5 del n. 79 Aprile 2021 di VerdEtà dal titolo " Con il passaporto vaccinale, in arrivo un lasciapassare per la normalità", mi permetto di dissentire dove è scritto (pag.4-5): "Il certificato sanitario armonizzato, cartaceo e digitale, non sarà obbligatorio, ma chi ne sarà dotato potrà tornare a prendere un aereo, partecipare ad un convegno o entrare in un luogo pubblico. Giova rilevare che adottare detto documento, oltre ad essere palesemente incostituzionale, in quanto chi non ne sarebbe in possesso non potrebbe prendere un aereo, partecipare ad un convegno o entrare in luogo pubblico, è in netta violazione della Risoluzione del Consiglio Europeo in oggetto che vieta ai 47 Stati membri (di cui l'Italia fa parte) di obbligare alla vaccinazione contro il Covid-19 e di dotare i cittadini del cosiddetto passaporto vaccinale. A tale proposito Le allego un articolo del Quotidiano Sanità. A scanso di equivoci, Le assicuro di essere favorevole a qualsiasi vaccinazione. Mi piacerebbe. egregio Dottore, sapere il Suo autorevole parere in merito. Un cordiale saluto. Vincenzo Manzionna ----------------------------------------Buongiorno, la ringrazio per la sua segnalazione. In realtà sono pienamente d’accordo con Lei, fermo restando che solo la scienza ha consentito il raggiungimento di obiettivi importanti in materia di benessere e sanità, allungando notevolmente le aspettative di vita della popolazione. Tuttavia solo per esigenze giornalistiche il messaggio è stato semplificato perché già da oggi per esempio è stata abolita la quarantena per chi viaggia in Europa e tra Regioni italiane di colore rosso oppure arancione se già vaccinati, ma non solo: appunto per evitare ingiuste 46 | VERDETÁ n° 80

discriminazioni se non si è vaccinati bisogna esibire il risultato di un tampone molecolare fatto nelle 48 ore precedenti oppure un certificato di guarigione dal covid 19 nei sei mesi precedenti. Quindi il green pass è solo facoltativo ed il messaggio giornalistico voleva essere una buona notizia per chi è stato vaccinato. Cordiali saluti. Filippo D’Andrea


LETTERE AL DIRETTORE

Spero di esserle stato utile nel rappresentare quanto CNA Pensionati fa per i suoi iscritti sul tema pensioni. Vedrà che sarà una partita su cui non arretreremo di un millimetro Filippo D’Andrea

A A ■ A M E B A ■ T E L L

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C I A M P I N O ■ G A N O

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N A T A L I T A ■ A T ■ M

D ■ O R M A I ■ ■ R I V A

SOLUZIONE DEI GIOCHI DI 79PAG. 49 VERDETÁ n° 80 | 47

dialettiche.

E O L I E ■ F A V E ■ A D

R A I D ■ D I R E ■ A S I

B S ■ A P O C A L I S S E

E I N ■ A M A R A N T O ■

G ■ O T T U R A T O R I ■

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sono assolutamente d’accordo con lei che uno dei nostri principali compiti sia rappresentare la necessità di garantire pensioni giuste e dignitose per chi ha lavorato e versato decenni di contributi. Infatti da quando ho assunto l’incarico di Segretario Nazionale di CNA Pensionati ho ritenuto essenziale costruire una piattaforma sindacale che proponesse una “cassetta degli attrezzi” per sostenere il reddito da pensione, ovvero una serie di proposte per alzare le pensioni basse o medio-basse coperte da contributi. Mi riferisco, per esempio, all’innalzamento della no tax area fino ai trattamenti di 10.000 euro annui oppure all’aumento della quattordicesima per i trattamenti pensionistici simili alla sua pensione. Per approfondire l’impatto ed il costo di queste misure le consiglio di consultare il sito di CNA Pensionati o di rivolgersi alla sede territoriale CNA Pensionati di riferimento per avere una copia digitale dei documenti. Vedrà che potranno essere una lettura di suo gradimento. Per concludere, la richiesta da lei avanzata - così come le nostre proposte - non sono “idee stravaganti”, ma anzi rispondono in pieno ai dettami europei inseriti nel cosiddetto “Pilastro europeo dei diritti sociali”, di cui voglio citarle per intero il principio attinente proprio al tema delle pensioni: “I lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi in pensione hanno diritto a una pensione commisurata

Infine, nell’ormai famoso PNRR, il governo Draghi ha previsto una riforma fiscale incentrata sulla revisione dell’IRPEF e che porti benefici sostanziali ai redditi più bassi. Le nostre proposte, così come i dettami europei, non fanno altro che sostenere tale intendimento. Per questo insieme al CUPLA il comitato unitario pensionati lavoro autonomo - abbiamo chiesto di essere ascoltati da Governo e Parlamento per rappresentare gli interessi dei pensionati, proprio perché una riforma di tale portata potrebbe riuscire a garantire finalmente maggiore dignità e rispetto nei confronti di chi ha lavorato per una vita intera.

R I N N O V A M E N T O ■

----------------------------------------Caro William,

ai loro contributi e che garantisca un reddito adeguato. Donne e uomini hanno pari opportunità di maturare diritti alla pensione. Ogni persona in età avanzata ha diritto a risorse che garantiscano una vita dignitosa.”

B A R ■ D ■ G ■ B A S C O

B

uon giorno Filippo! Sono un pensionato di 68 anni, sono in quiescenza da ottobre 2020. Le chiedo, molto sinteticamente, se ritiene che un ex lavoratore (dal 1975 al 2020) debba avere una pensione inferiore a € 800. Credo che il CNA debba fare una lotta "prioritaria" per portare la cifra minima delle pensioni a € 1.000. Vorrei una società che dia "dignità" ai pensionati!! Cardinali saluti. William Di Berardino


IL LIBRO DEL MESE

L’ARMINUTA LIVIA PANDOLFI Storia estrema e coinvolgente che vede protagonista una ragazzina di 13 anni che perde tutto senza un perché. Una bambina che da sola cade e si rialza in una storia senza tempo e spazio che si legge tutta di un fiato anche sotto l’ombrellone. La trama rapisce grazie anche a una prosa svelta e asciutta e accompagna all’ultima pagina con facilità. Donatella Di Pietrantonio, l’autrice, possiede una scrittura che ha un timbro unico, una grana spigolosa ma piena di luce, capace di governare con delicatezza una storia incandescente. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta in un paese lontano dalla città in cui è cresciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova vita. Una vita nuova e sconvolgente ma che le riserva anche preziosi regali. Niente alla fine accade per caso. 48 | VERDETÁ n° 80


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■ 56. Coperta ma non nascosta del tutto - 57. Si aprono e si chiudono - 59. Articolo... per leggi - 60. Prendere parte alla competizione - 67. Sposa di Atamante - 68. Le studia l’astronomo - 70. Danno lezioni - 71. Corpi celesti - 73. Cane da pastore scozzese - 74. La lingua romanza di Barcellona e Andorra - 75. Contenitore per vivande - 77. Il Reed chitarrista - 78. Un radicale derivato dall’etilene 79. Mobili rustici. VERTICALI: 1. Unità di pressione - 2. Cambiamento che modernizza - 3. Iniz. di Avogadro 4. Chiave che apre molte porte 5. Proporsi come volontario - 6. Estremi di boulevard - 7. Bravo... sudamericano - 8. Prospetti con dati - 9. La diva di “La mia Africa” - 10. Aeroporto romano 11. Ordine da rispettare - 12. Un dato per studi anagrafici - 13. Le isole con Panarea - 14. Impresa di commando - 15. La Leonessa

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ORIZZONTALI: 1. Scrisse “Sperduti nel buio” - 6. Si dice di champagne molto secco - 9. L’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota - 17. Spiazzo rurale 18. Serpenti - 19. Fu sconfitto da Ezio ai Campi Catalaunici 21. Il... ristorante del deserto 23. In mezzo all’Arno - 24. Il doge Faliero (iniz.) - 25. Contenitori metallici - 27. Maledisse Cam - 29. Città del Belgio alla confluenza della Sambre nella Mosa - 33. La capitale dello Stato brasiliano di Parà - 34. Secca e sterile - 36. La provincia con Orvieto (sigla) - 37. Precede la Pasqua - 41. Patrizio a Boston 43. L’Afrodite... dalle belle natiche - 44. L’Aurea dal Palatino al Celio - 46. Inventore tedesco di un noto sistema stenografico 47. Comunicare un atto di citazione - 49. È Rosalba in “Pane e tulipani” - 50. Piena di pretese 52. Monte armeno - 53. Il centro di Canberra - 54. Simbolo dell’ettaro - 55. Rosa chiara -

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d’Italia (sigla) - 16. Uno a Colonia - 20. Accestire - 22. Il segno tra i fattori - 26. A questo punto... - 28. Dispositivi di macchine fotografiche - 30. Protozoo unicellulare - 31. Lo scrittore di “Libera nos a Malo” - 32. Argute e piacevoli - 33. Nato a Liegi 35. L’ultimo libro del Nuovo Testamento - 38. Filosofo pitagorico di Tebe - 39. Personaggio di Dumas padre - 40. Il santo delle “Confessioni” - 4 2. Una tonalità di rosso - 44. Pronunciare - 45. Tessuto pregiato - 48. Baccelli voluminosi - 51. Paul pittore del “pointillisme” - 53. Berrettino tondo - 58. Colpì una mela - 59. Generale sudista - 61. Città del Piemonte - 62. Squadra di Madrid - 63. Pronome personale 64. Il traditore di Maganza - 65. Iniz. di Tassoni - 66. La meta del naufrago - 69. Canta nella “Turandot” - 70. Qui... a Marsiglia - 71. Divinità scandinave 72. Banca vaticana (sigla) - 76. Le prime dell’addio.

SOLUZIONI DEI GIOCHI A PAG. 47 ??

GIOCHI TRATTI DAL MENSILE

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PANTERE GRIGIE PIETRO ROMANO QUELLA CONTROPRODUCENTE “ESAMITE” Un mio zio di parte paterna ha compiuto da qualche mese 95 anni. Per la sua età è – meglio era - in condizioni invidiabili. Vedovo da dieci anni, vive solo, con una donna tuttofare (cuoca compresa) che sta in casa appena per tre o quattro ore al giorno. Due figli, la primogenita insegna (e vive) a diverse centinaia di chilometri di distanza. Il maschio è titolare di una piccola impresa (e a capo di una famiglia larga) che gli lascia ben poco tempo da dedicare al padre. Ai primi caldi, mio zio ha accusato un malore ed è stato condotto al più vicino pronto soccorso. Tanto i medici ospedalieri quanto, qualche giorno dopo, ormai tornato a casa, un paio di medici specialisti non hanno riscontrato granché. Tutti hanno pensato che a provocare il malore fosse stato un colpo di calore. Mio zio ha ripreso la vita di sempre e tutto sembrava dimenticato. Ma non è stato così. Qualche settimana dopo, una giovane dottoressa imparentata con mio zio ha voluto visitarlo. Nemmeno lei è riuscita a riscontrare qualcosa, tanto più che i recenti esami non facevano emergere nemmeno una delle malattie tipiche dell’età avanzata. Ma alla giovane – e professionalmente in carriera – dottoressa tutto ciò non è bastato. E al povero anziano ha lasciato prescrizioni per decine di accertamenti della più varia natura. Una sfilza tale da impaurire mio zio che quasi quasi si risentiva male pensando alla sua situazione. Tanto da cominciare a dubitare del proprio stato di salute e a pensare che i medici dai quali era stato visitato in precedenza gli avessero nascosto la tremenda verità. Nonostante lo stato di tensione, però, mio zio ha rifiutato, tra tutti gli accertamenti, solo la Tac con contrasto. “In una bara mi ci dovrò mettere tra poco. Ma non di mia volontà”, ha protestato. E la sua caparbietà ha avuto la meglio. L’onerosa sfilza di accertamenti per fortuna non ha portato alla luce chissà quali malanni così che famiglia e amici ne sono stati contentissimi. E mio zio più di tutti. Anche se è apparso chiaro che gli esami, oltre che costosi e inutili, sono stati controproducenti perché lo hanno messo in tensione, provocandogli paura e insonnia per giorni. Tutt’altro che una “mano santa” a 95 anni di età. Una situazione dalla quale non si è ripreso ancora e che – ha ammesso il suo medico di base – potrebbe creare seri grattacapi, se procedesse a lungo. La storia di mio zio purtroppo è più comune di quanto si possa immaginare. E associa gli anziani ai bambini. Ad ambedue le categorie anagrafiche si tende a imporre esami in gran numero anche quando l’esperienza insegna che in genere sono superflui. Soprattutto agli anziani si rende un cattivo servizio già al momento della prescrizione ponendoli in un pericoloso stato di stress, aggravando quell’ipocondria che con l’età tende ad avanzare, magari spingendoli a pericolose cure fai-da-te. Prescritti come se fossero un’assicurazione preventiva, spesso gli esami possono dare la stura a una serie di gravi problemi al minimo psicologici. Invece, come un po’ tutto, anche l’acqua, vanno presi a piccole dosi.

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LE SEDI CNA PENSIONATI Sedi Regionali

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Sedi Provinciali

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VAL D'AOSTA-Aosta PIEMONTE-Torino LIGURIA-Genova LOMBARDIA-Milano FRIULI V.G.-Udine VENETO-Marghera EMILIA R.-Bologna TOSCANA-Firenze MARCHE-Ancona UMBRIA-Perugia LAZIO-Roma ABRUZZO-Pescara MOLISE-Campobasso CAMPANIA-Napoli PUGLIA-Bari BASILICATA-Potenza CALABRIA-Catanzaro SICILIA-Palermo SARDEGNA-Cagliari

Corso Lancieri di Aosta 11/F Via Andrea Doria 15 Via San Vincenzo 2 - 1° piano Via Marco D'Aviano, 2 Via Verona 28 int. 1 Via della Pila 3/B-1 Via Rimini 7 Via Luigi Alamanni 23 Via Sandro Totti 4 Via A. Morettini 7 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Cetteo Ciglia 8 C.da Colle delle Api - Z.I. Via G. Porzio 4-C. Dir. ISOLA G 8-13° p. Via Nicola Tridente 2/Bis Via Isca del Pioppo 144 - Pal. Pino Via Lucrezia Della Valle 19 - II° piano Via Francesco Crispi 72 Viale Elmas 33

11020 10123 16121 20131 33100 30175 40128 50123 60124 06128 00154 65128 86100 80143 70125 85100 88100 90133 09123

0165-31587 011-5541811 010-5959171 02-36512030 0432-616911 041-921715 051-2133211 055-212121 071-286091 075-5009056 06-570151 085-4326919 0874-482021 081-7501065 080-5486931 0971-50148 0961-792484 091-582833 070-273728

Sedi Provinciali

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Agrigento Alessandria Ancona Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari Belluno Benevento Bergamo-Gorle Biella Bologna Imola Bolzano Brescia Brindisi Cagliari Iglesias Caltanissetta Campobasso Carrara-Avenza Caserta Catania Catanzaro Chieti Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo-Borgo S. Dalmazzo Enna Bassa Fermo Ferrara Firenze Foggia Forlì Frosinone Genova Gorizia-Gradisca d'Isonzo Grosseto Imperia-Sanremo Isernia

Via Imera 223/C Via Gramsci 59/A Via Umani 1/A - Baraccola Via Carlo Donat Cattin 129 Viale Indipendenza 42 Corso Alfieri 412 Via Serafino Soldi 9-11 Via Nicola Tridente 2/Bis Via S. Gervasio 17 Viale Mellusi 36 Via Roma, 85 Via Repubblica 56 Via Aldo Moro, 22 Via Pola 3 Via Milano 68 Via Orzinuovi, 3 Via Tor Pisana 102 Viale Elmas 33 Via Antonio Gramsci 1/3 Via Alcide De Gasperi 14 C.da Colle delle Api - Z.I. Viale G. Galilei 1/A Via Carlo Santagata 19 Piazza dei Martiri 8 Via Italia 19 Via Valera 22 Viale Innocenzo XI 70 V.le Giacomo Mancini-Pal. SOIMCO Via Lucchini 105 Via Firenze 34 Via Cuneo 52/I Via Emilia Romagna 3 Via Salvo D'Acquisto 123 Via Caldirolo 84 Via Luigi Alamanni 31 Viale XXIV Maggio 44 Via Pelacano 29 Via Mària 51 Via San Vincenzo 2 (Torre S.V.) Viale Trieste 31 Via Birmania 96 Via Acquasciati 12 Corso Garibaldi 221

92100 15121 60131 52100 63100 14100 83100 70125 32100 82100 24020 13900 40127 40026 39100 25125 72100 09123 09016 93100 86100 54031 81100 95031 88100 66100 22100 87100 26100 88900 12011 94100 63900 44100 50123 71121 47100 03100 16121 34072 58100 18038 86170

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L’Aquila Avezzano La Spezia Latina Lecce Livorno Lucca Macerata Mantova Matera Messina Milano Modena Napoli Novara Nuoro Tortolì-Ogliastra Oristano Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pesaro Pescara Piacenza Pisa-Ghezzano Pistoia Pordenone Potenza Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Rieti Rimini Roma Civitavecchia Rovigo-Borsea Salerno Sassari Olbia-Gallura Savona Siena Siracusa Teramo Terni Torino Trani-BAT Trapani Treviso Trieste Udine Varese Venezia-Marghera Verbania Vercelli Verona Vibo Valentia Vicenza Viterbo Viterbo

C. Dir. Strinella 88-via Pescara, 2/B Via Bruno Buozzi 31 Via Padre Giuliani 6 Viale P. L. Nervi 258/L Via Brunetti 8 Via Martin Luther King 15 Via Romana 615/P-Arancio Via Zincone 20 Via L. Guerra 13 Via degli Aragonesi 26/A Via Maddalena 108 Via Marco D'Aviano, 2 Viale Corassori 72 Corso Umberto I° 109 - 2° p. Viale Dante Alighieri 37 Via Napoli 14 Zona Industriale Baccasara Via Canalis 29 Via Croce Rossa 56 Via Rosolino Pilo 20 Via La Spezia 52/a Viale Montegrappa 15 Via A. Morettini 7 Via Degli Abeti 90 Via Cetteo Ciglia, 8 Via Coppalati, 10 (Loc. Le Mose) Via Carducci 39 Via Enrico Fermi 2 Via Nuova di Corva 82 Via Isca del Pioppo 144/A Via Zarini 350/C Via Psaumida 38 Viale Randi 90 Via Nicolò Da Reggio 7 Via Mameli 15/G Piazza Cavour 54 P.le Leopoldo Tosi 4 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Togliatti 7 Via Alleati Combattenti d'Europa 9/D Corso Vittorio Emanuele 75 Z.I. Predda Niedda Nord Str. 18 BIS Via Vittorio Veneto 15 Via Paleocapa 22/8 Via delle Arti, 8 Via Carso 33 Via Francesco Franchi 25/B Via Lungonera Savoia 126 Via Millio 26 Via Piccinni 4 Via Venere 20 Viale della Repubblica 154 Piazza Venezia 1 Via Verona 28 int. 1 Via Bonini 1 Via della Pila 3/b-1 Via San Bernardino 31/c Via Guicciardini 20 Via Perlar 12 Via P.E. Murmura 56 Via G. Zampieri 19 Via I° Maggio 3 Via I° Maggio 3

67100 67051 19125 04100 73100 57128 55100 62100 46100 75100 98122 20131 41124 80138 28100 08045 08048 09170 35129 90139 43100 27100 06129 61100 65128 29100 56010 51100 33170 85100 59100 97100 48100 89128 42123 02100 47923 00154 00053 45030 84123 07100 07026 17100 53100 96100 64100 05100 10141 76125 91100 31100 34123 33100 21110 30175 28922 13100 37100 89900 36100 01100 01100

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Sedi ESTERE

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Germania Colonia - Burgmauer 18 – 50667 GERMANIA (EE) - Tel 0049.221124761 Germania Mannheim - Augusta Anlage 10 - Tel. 0049.62216530968 Germania Solingen - Talstrasse 3 – 42697 GERMANIA (EE) - Tel. 0049.2123803240 Svizzera San Gallo - Unterer Graben 1 – 9000 SVIZZERA Tel. 0041.712237692 Francia Nizza - Rue Michel Ange 12 – 6100 FRANCIA Tel. 0033.981108543 Belgio Liegi - Chaussee Churchill 81 – 4420 BELGIO - Tel. 0032.42356700 Spagna Alicante - Plaza San Cristobal 2, Planta 1 , Puerta 1 03002 Alicante (Spagna). Tel. 0034.865716972

Australia Sidney Wollongong Coolatai Cescent 1 – 2176 - AUSTRALIA - Tel. 0061.287860888 Australia Melbourne - Grantham ST 57 – 3055 AUSTRALIA - Tel. 0061.393879126 Canada Toronto - 654 Bloor ST. Mississauga - Canada - Tel. 0019.058503611 USA New York - Myrtle Avenue – Glendale 65-54 – 11385 STATI UNITI - Tel. 001.7183865212 Brasile San Paolo - Av. Sao Luiz 50 - 2 Andar CJ 21-A - Brasile - Tel. 0055.1132562455 Argentina Buenos Aires - Calle 45 Uff 5 B 1068 – 1900 ARGENTINA - Tel. 0054.2214588948

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CNA PENSIONATI È UN MONDO DI PASSIONI 52 | VERDETÁ n° 80 VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ. ENTRA ANCHE TU.


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