ATTUALITÀ Politica
Debutto di Draghi al Consiglio Europeo
a cura della
Redazione
Dal percorso di vaccinazione dipende il nostro futuro
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha fatto il suo debutto al Consiglio europeo, chiedendo un cambio di passo nella gestione della pandemia di Covid19 e in particolare un'accelerazione sui vaccini. Collegato da Palazzo Chigi, Draghi ha sotto lineato che per "rallentare" la corsa delle mutazioni del virus occorre "aumentare le vaccinazioni" con una azione "coordinata" a livello europeo, "rapida e trasparente". Ha chiesto anche grande determinazione nei con fronti delle aziende farmaceutiche, auspicando la linea dura: quelle che non rispettano gli impegni assunti, ha detto, non dovrebbero essere "scusa te". Nel suo intervento, Draghi ha inoltre sollecitato un "approccio co mune" sui test e un "coordinamento" per l'autorizzazione all'export. E ha anche aperto alla possibilità di dare "priorità" alle prime dosi, anche alla luce della recente letteratura scien tifica. Il Presidente del Consiglio ha posto il freno anche su un'altra que stione: il sistemal Covax, finalizzato alla donazione di fiale ai Paesi in via di sviluppo. In questo momento, con una campagna di vaccinazione che va a rilento, sarebbe difficile da spiegare ai cittadini europei, ha osservato Dra ghi. Ciò non vuol dire iperindividua lismo occidentale, ma bilanciamento di interessi ed esigenze che fa parte della politica. Realismo, in pratica. Dal percorso di vaccinazione dipen dono la ripresa dell’economia e la possibilità di superare restrizioni che stanno sfiancando le popolazioni an che dal punto di vista psicologico, clinico, stanno rompendo comunità umane. "Siamo determinati a conti nuare a lavorare insieme e coordinare la nostra azione per affrontare la pandemia e le sue conseguenze. La situazione epidemiologica rimane grave e le nuove varianti pongono ulteriori sfide. Dobbiamo pertanto mantenere rigorose restrizioni e nel contempo intensificare gli sforzi per accelerare la fornitura dei vaccini". È quanto si legge nella dichiarazione dei leader europei al termine della prima giornata del Consiglio Ue.
"Per il momento, è necessario limita re i viaggi non essenziali. Accogliamo con favore l'adozione delle due rac comandazioni del Consiglio sui viaggi all'interno dell'Ue e verso di essa, se condo le quali è possibile introdurre restrizioni conformemente ai principi di proporzionalitá e di non discrimi nazione e tenendo conto della situa zione specifica delle comunitá trans frontaliere. Il libero flusso di beni e servizi all'interno del mercato unico deve essere garantito, anche median te il ricorso alle corsie verdi", hanno aggiunto. I leader hanno proseguito sottoli neando che "le vaccinazioni sono ormai cominciate in tutti gli Stati membri e, grazie alla nostra strategia vaccinale, tutti gli Stati hanno acces so ai vaccini. Ciononostante, dobbia mo accelerare con urgenza l'auto rizzazione, la produzione e la distri buzione dei vaccini, nonchè le vacci nazioni. Dobbiamo inoltre potenziare la nostra capacitá di sorveglianza e di indivi duazione al fine di identificare quanto prima le varianti in modo da con trollarne la diffusione, come indicato nella comunicazione della Commis sione dal titolo 'Hera Incubator: uniti per battere sul tempo la minaccia delle varianti della COVID19'. Sosteniamo gli ulteriori sforzi profusi dalla Commissione per collaborare con l'industria e con gli Stati membri al fine di aumentare la capacitá del l'attuale produzione di vaccini nonchè
di adeguare i vaccini alle nuove va rianti, secondo necessitá". "Sosteniamo altresì gli sforzi messi in atto dalla Commissione per acce lerare la disponibilitá di materie pri me, agevolare gli accordi tra i pro duttori nelle diverse catene di approvvigionamento, esaminare gli impianti esistenti al fine di contribuire all'aumento della produzione nell'Ue, e promuovere gli sforzi di ricerca e sviluppo. Le aziende devono garantire la prevedibilitá della loro produzione di vaccini e rispettare i termini di consegna contrattuali. È opportuno accrescere la trasparenza riguardo agli sforzi complessivi", hanno spie gato i leader europei, aggiungendo che proseguiranno i lavori relativi a un approccio comune ai certificati di vaccinazione. "Ribadiamo la nostra solidarietá con i Paesi terzi e sottolineiamo la nostra determinazione a intensificare la nostra risposta globale alla pandemia. Confermiamo il nostro impegno a migliorare l'accesso ai vaccini per i gruppi prioritari nel nostro vicinato e oltre, sulla base di principi comuni, e a sostenere un approccio globale attraverso lo strumento Covax. Acco gliamo con favore i primi piani di quest'ultimo per la distribuzione di vaccini a 92 Paesi a basso e a medio reddito. Ci impegniamo a garantire che l'Ue contribuisca equamente al finanziamento dell'acceleratore Act. Continueremo a seguire da vicino la situazione generale e interverremo ove necessario", hanno concluso. mercoledì 3 marzo 2021/
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