ies Trieste Lifestyle #16 - Trieste mon amour

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CORRISPONDENZE D’ARTE

Cit t à da v ivere N ° 1 6 — M a rch 2 02 2 IES, T RIEST E LIFEST YLE

di /by Lorenzo Michelli

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INFO Monet e gli Impressionisti in Normandia via Diaz, 27 Fino al /until 5.06.2022 Prenota almeno 1 notte a Trieste nelle strutture aderenti: in regalo il biglietto per la mostra. /Book at least 1 night in Trieste in one of the participating hotels and get a free ticket to the exhibition. www.discover-trieste.it

Impressioni pittoriche Art impressions

I

l Museo Revoltella apre le porte alla pittura francese, all’en plein air di matrice impressionista, alle luci e ai colori della Normandia. Tra le opere dei grandi Courbet, Monet, Corot che ritraggono Deauville piuttosto che Dieppe, vi è anche un’opera singolare, di piccole dimensioni di Auguste Renoir. L’opera è intitolata “Tramonto, veduta di Guernsey” ed è datata 1893 circa. Il Renoir di quegli anni è già ampiamente riconosciuto non solo come uno dei maestri dell’Impressionismo, ma anche come un curioso e poliedrico sperimentatore. La retrospettiva del 1892 in cui viene esposto anche il celebre “Bal au moulin de la Galette”, lo aveva definitivamente fatto entrare nell’olimpo dei grandi artefici di quella che sarà la lunga e fortunata storia della pittura del tocco, dell’impressione. Sono gli anni in cui la rappresentazione documentativa viene consegnata alla fotografia e l’artista può dedicarsi a tradurre elementi del naturale in assoluta libertà, finalmente scevro da griglie prospettiche o da cromie realistiche.In quest’opera, Renoir si avventura all’estremo, verso quel limite oltre il quale sembrerebbe esserci la pura astrazione. Il suo dirompente bisogno di proseguire la ricerca pittorica gli farà dire: “Avevo spremuto l’Impressionismo

quanto più potevo ed ero giunto alla conclusione che non sapevo né disegnare né dipingere. In una parola, l’Impressionismo era, per quanto mi riguardava, un vicolo cieco”. In questa piccola e preziosissima tela emerge una sorta di puro compiacimento coloristico in cui azzurrini e violetti si accostano gli uni agli altri creando molteplici sfumature. Un unico elemento a destra, un frammento di costa rocciosa riconduce la composizione verso la realtà, nel paesaggio esistente, peraltro ricordato del titolo. Pur guardando al limite, Renoir continua nell’interpretazione di ciò che l’occhio può osservare, eppure formalmente già suggerisce quelle che poi saranno le strade dell’arte astratta e delle ricerche rivolte a ciò che sta oltre la realtà visibile per la strutturazione di luoghi e spazi e forme da immaginare ad occhi chiusi.


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