POMEZIA-NOTIZIE
Novembre 2021
WILMA MINOTTI CERINI
SARA RUSSELL ROBERTO SALBITANI EPISTOLARI E MEMORIE CON IRWIN PETER RUSSELL di Domenico Defelice
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ATO a Bristol il 16 settembre 1921 e morto a San Giovanni Valdarno il 22 gennaio 2003, Peter Russell è stato un grande poeta che, per conoscenza e per lavoro, ha girato il mondo; oltre che in Inghilterra, è stato in Birmania, Malesia, Stati Uniti d’America, Canada, Germania Iran; errante anche nello spirito: “Era continuamente in viaggio dentro una cultura immensa – scrive il suo fotografo Roberto Salbitani - e la sua immaginazione ti faceva entrare in contatto fisico con miti e leggende del passato. Aveva imparato a leggere ed a esprimersi in una decina di lingue, tra occidentali, orientali e medio-orientali”. Ha combattuto in Europa nell’esercito
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britannico e, poi, arruolato in quello indiano, in Birmania e in Malesia. Ha insegnato nelle università di mezzo mondo ed era a Teheran allorché, nel 1979, è scoppiata la rivoluzione komeinista, costringendolo a fuggire precipitosamente, “portando con sé – riferisce la Minotti Cerini – una sola valigia, la moglie e i tre piccoli figli e abbandonando tutti i suoi beni: libri rari, i propri scritti, suppellettili, arredi irrimediabilmente perduti”. Si è sposato due volte; niente sappiamo del suo primo matrimonio; dal secondo, ci fa sapere sempre la Minotti Cerini, “con l’americana Lana Sue Long, nel 1975, sono nati tre figli: Kathleen Susan Sophia, Sara Elizabeth Christina e George Peter Parwiz”. Il primo approdo in Italia risale al 1964, a Venezia, dove precariamente risiede, pur spostandosi di continuo per l’insegnamento nelle università delle varie nazioni e dando lezioni per poche ore anche a Firenze; si stabilisce definitivamente, poi, a Pian di Sco’, in provincia di Arezzo, in un vecchio mulino – La Turbina -, dove coltiva l’orto, scrive e pubblica, autoprodotta e autogestita, la rivista Marginalia, con numeri alternati in inglese e in italiano. La vita a Pian di Sco’ è assai difficoltosa e precaria; il mulino lo si raggiunge solo attraverso un sentiero sterrato; un incendio e un’alluvione gli distruggono preziosi libri e lettere e documenti di grande importanza, frutto di amicizie e di contatti con i più grandi poeti e scrittori del Novecento, in particolare con Ezra Pound, che considerava suo maestro e che ha contribuito a liberarlo di prigione quando da tutti era considerato quasi un matto. In particolare, le notizie su Peter Russell e sui vari suoi spostamenti sono date dalla figlia Sara Russell, nella parte del libro a lei riservata: Appunti di vita con mio padre, da pagina 139 a pagina 153. Una vita difficile, quasi impossibile, quella trascorsa da Peter Russell con la famigliola a Venezia e a Pian di Sco’, nella sofferenza anche della fame. Wilma Minotti Cerini accenna a come si sia evoluta negli anni l’amicizia tra lei e il grande poeta. “Parlare di Peter Russell non è cosa facile e potrei sembrare persino presuntuosa nel