L'Industria della Gomma 3/2023

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In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi 706 MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Marzo 2023 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA BUILDING RUBBER SOLUTIONS PARTNER OF LTE srl Cologne (BS) | ITALY LTE Compuestos Especiales SA de CV Querétaro - Mexico ♦ FLUOROELASTOMER ♦ PERFLUOROELASTOMER ♦ SILICONE ♦ FLUOROSILICONE Bozza LTE 1.indd 1 15/06/18 17:58 RISPARMIO ENERGETICO ECONOMIA CIRCOLARE FOCUS MESCOLAZIONE

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

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Direttore responsabile

Andrea Aiello

in reDazione

Daniela Garbillo - daniela.garbillo@edifis.it

Collaborano alla rivista

Gianpaolo Brembati, Giuseppe Cantalupo, Alessandro Facchino, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, Gabriella Oldani

GrafiCa e impaGinazione

Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it

pubbliCità dircom@edifis.it

traffiCo pubbliCitario

Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it

stampa

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Arretrati € 15,00

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Abbiamo letto

ANNO 66 - MARZO

10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

Mondogomma

16

EFFICIENZA ENERGETICA IN AMBITO INDUSTRIALE:

TECNOLOGIE E METODI

La strategia più efficace per ridurre i consumi nelle industrie è quella dell’efficientamento energetico, reso possibile da tecnologie innovative - hardware e software - che permettono di ottenere notevoli risparmi. Vediamo quali sono le principali soluzioni a disposizione delle aziende

22 RUBWAY: LA CASA DELLE IDEE PER LA GOMMA RICICLATA

Ecopneus, in collaborazione con Matrec, Sustainable Materials & Trends, ha sviluppato un laboratorio virtuale di conoscenza, innovazione e collaborazione per l’impiego della gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso nell’ambito del design e dell’architettura.

26 PLAST 2023: NUOVI PROGETTI, RIPARTENZE E NOVITÀ

Grande attesa, cinque anni dopo l’ultima edizione, per Plast, la vetrina tecnologica del mondo plastica e gomma, che dal 5 all’8 settembre torna a Fiera Milano Rho con tante novità e progetti. Confermato anche il salone satellite Rubber dedicato alla gomma

28 MATERIALI ALTERNATIVI PER GLI PNEUMATICI CONTINENTAL

Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione

Registro Operatori della Comunicazione n. 06090

Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri.

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Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da:

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

Entro il 2050, tutti gli pneumatici dovranno essere realizzati con materiali sostenibili. Ad oggi, in uno pneumatico standard Continental per autovetture viene già utilizzato circa il 15-20% di materiali rinnovabili o riciclati

FOCUS MESCOLAZIONE

33 MACCHINARI SEMPRE PIÙ PERFORMANTI E SOSTENIBILI

Anche i produttori di macchinari per la mescolazione della gomma hanno chiuso il 2022 in positivo. Tra ampliamenti, investimenti in nuove tecnologie e grande attenzione al risparmio energetico, il comparto non solo tiene botta, ma riesce a far fronte - con intelligenza - a tutte le problematiche: da quelle legate ai rincari energetici fino ai grandi ritardi registrati sul fronte della componentistica elettronica. Dopo il ritorno alle fiere in presenza, per il 2023 crescono le aspettative per il Plast, che si preannuncia l’evento più importante per il settore, dove verranno messe in mostra le soluzioni più innovative, per processi sempre più “green”, sostenibili ed efficienti.

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2 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
SOMMARIO

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ECO LOGICA Cometa IF/V 80

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Cometa IF/V 80 è la pressa compatta che riduce i costi di gestione grazie ad un maggiore risparmio energetico e alla riduzione dei tempi . Equipaggiata con la Campana del Vuoto Integrale, brevetto CDG, diminuiscono anche i costi ambientali, con la riduzione del 90% dei fumi, l’azzeramento degli scarti quindi nessuna fase di smaltimento Fai la cosa più logica, contattaci.

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ESIGENZE
ALLE
DI SOSTENIBILITÀ

Normative

44 SCARICHI GASSOSI NELL’INDUSTRIA CHIMICA: BAT PER POLIMERI E GOMME SINTETICHE

Nel numero precedente (705) abbiamo visto gli ambiti di applicazione e i casi di esclusione relativi alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), relativa alle emissioni industriali, per i sistemi comuni di gestione e trattamento degli scarichi gassosi nell’industria chimica soggetti ad autorizzazione integrata ambientale. In questa seconda parte analizziamo nel dettaglio le conclusioni riguardanti la produzione di alcuni polimeri e gomme sintetiche

50 JOINT VENTURE: UNO STRUMENTO ANCORA ATTUALE PER L’ACCESSO AI MERCATI INTERNAZIONALI

I contratti di joint venture continuano a essere uno dei migliori strumenti a disposizione delle imprese di ogni settore per crescere in mercati già consolidati o entrare in nuovi mercati. Ma ogni alleanza di successo è frutto di un’attenta regolamentazione, che prenda in considerazione vantaggi e rischi

Dalle aziende

52 VALIDAZIONE DEL CANALE FREDDO MEDIANTE SIMULAZIONE

Oltre a un significativo risparmio di materiale, l'uso di un canale freddo nello stampaggio a iniezione di elastomeri presenta numerosi vantaggi tecnici. Vediamo in che modo la moderna simulazione di processo con Sigmasoft Virtual Molding aiuta a sviluppare, ottimizzare e convalidare questi sistemi complessi proposti dal fornitore austriaco Maplan

56 PRESSA A INIEZIONE IBRIDA ARBURG

In occasione dell’anniversario per i primi 100 anni, Arburg lancia la nuova pressa a iniezione ibrida Allrounder 470 H: una macchina che incorpora molte innovazioni tecniche, particolarmente interessante per chi cerca un’alternativa di efficienza energetica alle macchine idrauliche 58 IL TACCUINO

u Le istanze su Industria 4.0 di Acimac, Amaplast e Ucima alla Camera

u Mercato della gomma in crescita del 2,4% annuo fino al 2031

u CIE agente unico di Synthos per il mercato italiano

u Vipal Rubber sponsor dei Recircle Awards 2023

u Campo da basket in gomma riciclata per le Final Eight di Coppa Italia

u Stampi con mescole certificate: l’offerta di Elastotech

u Lutto in Rivi Magnetics

u Rivestimenti Argos ST

u IMG si espande in Inghilterra e Irlanda

u Al via la terza edizione dei webinar Sigma

SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI ANNO 66 - MARZO
56 4 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023 26 33 22 News
64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

• Mescolatori interni brevettati modello MCC-T (tangenziale)e MCC-C (compenetrante) capacità da 2 fino a 270 litri

• Mescolatori a cilindri brevettati con tavola da 300 mm a 3050 mm modello MGC - MGX - MGP - MGS – MGU

• Calandre a 2, 3, 4 e 5 cilindri con forma I, L, F, S, INCLINATA

• Macinatori e raffinatori

• Calandre Roller head e Roller die

• Linee complete di mescolazione e calandratura per gommatura di tessuti, cord metallico e tessile

• Linee complete di mescolazione e calandratura per la produzione di foglietta gomma

• Impianti di vulcanizzazione

• Mescolatori/calandre per amianto sintetico

• Stock Blender

• Linee di raffreddamento gomma

• Modernizzazione di linee di mescolazione e calandratura esistenti

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Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

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• Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi.

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Rassegna della stampa tecnica estera

Letter of the law

I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti

LA PROGETTAZIONE COMBINATA

STRUTTURALE MIGLIORA LA RESISTENZA ALL’INVECCHIAMENTO DI PNEUMATICI RADIALI DI AUTOCARRI LEGGERI

C. Yingying, Y. Benyi, X. Cheng, Giti Tire Research and Development Center, Uniontown, Ohio (USA)RUBBER&TIRE, settembre 2022, pag. 14-20

L’invecchiamento è una causa fondamentale della rottura dei pneumatici di grandi dimensioni per autocarri leggeri, che sono soggetti a problemi di resistenza all’invecchiamento se la temperatura ambiente è alta e l’esposizione alla luce solare è prolungata. L’americana National Highway Traffic Safety Administration, che studia da 15 anni la resistenza all’invecchiamento dei pneumatici, ha finalmente identificato un adeguato metodo di prova interno, che sarà auspicabilmente adottato in futuro nella normativa sulla sicurezza.

Lo studio inizia con l’analisi del meccanismo di invecchiamento, che evidenzia alcune differenze della resistenza all’invecchiamento nei fenomeni e nelle cause della rottura in paragone a normali problemi di resistenza. Queste differenze si rispecchiano soprattutto nelle seguenti caratteristiche: la principale causa di rottura è l’invecchiamento chimico: posto che le prestazioni del pneumatico dimi-

nuiscono per invecchiamento chimico e meccanico (prova del tamburo), tuttavia i fattori chiave del grado di invecchiamento sono la temperatura ambiente e il tipo di pneumatico, non la percorrenza effettuata; l’invecchiamento influenza la prestazione delle mescole di gomma e dei materiali: Giti Tire ha condotto molte prove fisiche e confrontato le mescole di varie parti del pneumatico (battistrada, fianco, nervatura e riempimento) per verificare i cambiamenti delle prestazioni della gomma prima e dopo invecchiamento del pneumatico; si è riscontrato che durezza e rigidità aumentano, mentre si riducono molto la resistenza della gomma e la capacità di recupero della deformazione, con cambiamenti nelle proprietà di riempimento, fianco e nervature, che rilevano un più grande impatto sulla durata del pneumatico; tipi diversi di pneumatico hanno diverso decadimento delle prestazioni: la prova del tamburo mostra che i pneumatici con minori specifiche e più basso carico non presentano quasi nessun cambiamento di prestazione prima e dopo invecchiamento, mentre quelli con maggiori specifiche e carichi più alti manifestano grande diminuzione di durata dopo invecchiamento; in ogni caso la maggior parte del danno consiste in fessurazioni o in gomma staccata da spalle e battistrada nonché protuberanze sulla zona delle nervature.

Sulla scorta del meccanismo delle situazioni sopra riportate, lo studio procede ad intervenire su tre aree del pneumatico, ossia: rivestimento interno, con la constatazione che per tutte le prove del tamburo i migliori risultati sono forniti dal pneumatico con più bassa velocità di perdita della pressione di gonfiaggio, per cui aumentandone lo spessore o migliorando la prestazione di ritenzione del gas interno si migliora la resistenza all’invecchiamento; tallone: durante l’utilizzo del pneumatico quest’area è molto sollecitata e si può arrivare ad una diminuita aderenza del cord alla gomma, con conseguente delaminazione e pericoloso effetto sulla sicurezza di guida del veicolo; carcassa: si analizza la posizione danneggiata del pneumatico dopo la prova di durata dopo l’invecchiamento, con valutazione del comportamento degli strati di tele, loro separazione etc.

Per le prove di confronto viene scelto il pneumatico LT265/75R16, nella versione originale e in quella ottenuta con le modifiche suggerite da quanto riscontrato nel comportamento del pneumatico studiato finora. Si verificano la dimensione fisica del pneumatico, la resistenza allo sfilamento del tallone, la prestazione di resistenza e la prestazione ad alta velocità. Lasciando a chi è interessato la lettura della rimanente parte dello studio (consigliamo di tenere a portata di mano

10 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
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PICTURE-PERFECT Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers THE NEXT TOP MODEL We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough? UNIVERSITY FOCUS Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets INTERVIEWS Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders EXPO REVIEWProduct debuts from Tire Technology Expo 2012 www.tiretechnologyinternational.com APRIL 2012

schema strutturale del pneumatico, per rendersi conto dell’esatta sua parte di cui si parla), crediamo che questo lavoro sia molto utile per far comprendere al lettore l’importanza delle prestazioni di sicurezza del pneumatico, troppo spesso trascurate da chiunque guidi un veicolo e disconosciute in favore delle prestazioni di velocità, consumi etc.

ELASTOMERI TERMOPLASTICI PROPRIETÀ E APPLICAZIONI ELASTOMERI TERMOPLASTICI AD ALTE PRESTAZIONI DA FONTI RINNOVABILI

H. Sasaki, Kuraray Japan, H. Tran, S. Oshita, Kuraray America - RUBBERWORLD, ottobre 2022, pag. 33-36

Questo articolo illustra le diversificate proprietà e le promettenti applicazioni della nuova famiglia di polimeri a blocchi idrogenati stirene farnesene (HSFC) a nome Septon BIO-serie, prodotta da β-farnesene per mezzo di polimerizzazione anionica vivente e tecnologia di idrogenazione.

Il β-farnesene è sintetizzato da risorse

rinnovabili e possiede una struttura chimica caratteristica: viene prodotto infatti dalla fermentazione di zucchero di canna, sulla base di un’innovativa tecnologia microbica, e la sua struttura chimica corrisponde al suo trimero isoprene, che possiede una struttura diene coniugata polimerizzabile anionicamente. La serie Septon BIO contiene una struttura molecolare altamente ramificata, che la differenzia dai convenzionali polimeri termoplastici, che contengono strutture molecolari più lineari.

Dopo avere messo a confronto le proprietà di Septon BIO-serie con i convenzionali polimeri stirenici a blocchi idrogenati (HSBC), l’articolo espone proprietà e applicazioni dei copolimeri stirenici.

Negli adesivi la mescola Septon BIO-serie mostra buone proprietà di adesione senza l’uso di plastificanti e resine adesivanti, conferendo alle mescole per adesivi elevata resistenza alla pelatura con materiali polari e non polari, alta adesione e flessibilità.

Grazie alla sua bassa durezza, il Septon

SISTEMI AUTOMATICI DI PESATURA

BIO-serie può essere utilizzato in materiali di riempimento gel con meno plastificante rispetto ai convenzionali HSBC, in applicazioni di alta elasticità offre un eccellente recupero elastico, dovuto alla sua basa perdita di isteresi, e in applicazioni con caratteristiche di aderenza, quali suole per calzature, si rivela un’ottima alternativa alle classiche gomme SBR e BIIR offrendo un più alto coefficiente di frizione statica in condizioni di asciutto e bagnato.

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COPOLIMERI STIRENICI A BLOCCHI IDROGENATI CON ALTO RECUPERO ELASTICO

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La tecnologia di polimerizzazione vivente anionica è in grado di produrre polimeri con stretta distribuzione di peso molecolare, strutture polimeriche a blocchi e una microstruttura

ABBIAMO LETTO PER VOI Lawer S.p.A. Cossato (Biella) Italy | sales@lawer.com | www.lawer.com

controllata adatta ad una grande varietà di applicazioni. Nel caso dei convenzionali polimeri stirenici a blocchi (SBS), i segmenti polibutadiene, che contengono doppi legami insaturi, possono subire un’ulteriore modifica chimica con questi doppi legami selettivamente idrogenati per produrre copolimeri stirenici a blocchi idrogenati SEBS, che offrono eccellente resistenza ai raggi ultravioletti, all’ozono e all’invecchiamento e un’ottima stabilità termica. Sfruttando i vantaggi menzionati, il gruppo Dynasol produce una vasta gamma di SEBS che, opportunamente addittivati con olio, una o più poliolefine, cariche, resine etc. permettono di ottenere elastomeri termoplastici TPE. Questo articolo si propone di esaminare l’influenza della macrostruttura di SEBS ad alto peso molecolare, lineare e/o radiale, in mescole SEBS/polipropilene/olio, con un approccio reologico per analizzare il recupero elastico e la processabilità di SEBS e delle mescole SEBS/polipropilene/olio. Scelti tre tipi di SEBS Dynasol, uno commerciale a struttura radiale e due a struttura lineare messi a punto in un impianto pilota, spiegata la preparazione delle mescole SEBS/polipropilene/ olio e illustrata la loro caratterizzazione, l’articolo espone dettagliatamente i risultati ottenuti con questi copolimeri stirenici idrogenati ad alto peso molecolare. La conclusione dell’articolo è che i materiali SEBS ad alto peso molecolare e struttura radiale offrono un’eccellente prestazione nella formulazione di mescole, a cui si chiedono resistenza ad alta temperatura, stabilità dimensionale dei manufatti stampati ad iniezione, processabilità migliorata e ottimizzata ritenzione di olio. In pratica il grado Dynasol commerciale esaminato possiede un ottimo bilanciamento di recupero elastico e processabilità, dimostrando che i materiali SEBS radiali ad alto peso molecolare offrono nuove possibilità di formulazione di mescole elastomeriche termoplastiche ad alta prestazione. Senza dimenticare che questi materiali costituiscono un’alternativa sostenibile per produrre materiali riciclabili.

GOMMA AD ALTA VISCOSITÀ - PARTE 3

O. Krieger, B. Klie, U. Giese, Deutsches Institut für Kautschuktechnologie e.V., Hannover (Germany) - email: benjamin.klie@dikautschuk.de - KGK n. 4/2022, pag. 47-54

Si tratta della terza parte di un accurato studio sulla calandratura (la recensione della prima parte è stata pubblicata sul numero di dicembre 2021 e quella della seconda sul numero di marzo 2022). Ad uso di chi non si ricordasse bene l’argomento, anche in questa terza parte l’introduzione ribadisce che la calandratura è un processo normalmente usato nella gomma per produrre fogli di alta qualità con elevata ed accurata geometria e basso spessore. È opportuno tenere ben presente che il flusso fra i due cilindri corotanti della calandra consiste nella combinazione di flusso di trascinamento e di flusso opposto di pressione, che dà luogo a vortici di rotazione. L’intensità del flusso opposto di pressione dipende dalla viscosità della mescola di gomma, per cui una mescola con viscosità più alta richiede una adesività minima più alta sulla superficie del cilindro per evitare scivolamenti sulla parete e per essere convogliata attraverso la zona di alimentazione. Quando poi il foglio calandrato lascia la prima zona e viene portato alla seconda zona, la forza di adesione alla superficie del rullo deve superare la relativa forza di ritenzione e il successivo gradiente di pressione della zona per evitare un distacco prematuro. Il corrugamento e la ritenzione del foglio di gomma di fronte alla seconda zona, causati dal distacco prematuro, causano inclusioni di gas, alte fluttuazioni di pressione della zona e, di conseguenza, l’insorgenza di fluttuazioni geometriche in spessore e larghezza.

Lo studio affronta per primi gli spetti teorici della calandratura e le difficoltà di lavorazione nella calandratura di mescole di gomma molto viscose. Specificato poi che la calandra di laboratorio scelta per le prove è la KQF200 di Troester a quattro cilindri e che il polimero utilizzato è l’NBR Krynac 3330, con una formulazione comprensiva di una resina fenolica adesivante, lo studio affronta gli argomenti pratici del processo, ossia: determinazione del comportamento al rigonfiamento del foglio, una volta superata la zona di

alimentazione; implementazione di una metodologia alternativa di calandratura per mescole di gomma ad alta viscosità; calandratura di fogli ad altezza aumentata; influenza della velocità e della temperatura del rullo della calandra; aumento della velocità della linea di calandratura con l’utilizzo di resina adesivante. Nella conclusione dello studio si ricordano gli inconvenienti delle convenzionali tecniche di calandratura (corrugamento e formazione di bolle), che possono essere evitati con l’utilizzo di una metodologia simile al frizionamento o alla scrematura. In pratica le zone due e tre sono usate come una specie di zona di stiratura senza rivoltamento della gomma, ossia come zone di calibratura. Fatte alcune considerazioni sull’importanza dell’adesività della mescola, si evidenzia che la geometrica accuratezza di ±0,02 mm, per un’altezza del foglio di 1,4-2 mm, evita difetti di superficie, mentre con la mescola formulata per le prove si ottiene una velocità massima della linea di calandratura pari a 6 m/min senza compromettere qualità del foglio e stabilità di processo: aggiunti alla mescola 4 phr di resina fenolica adesivante, la velocità può aumentare a 8 m/ min. Tuttavia, trasferire i risultati delle prove e applicare la metodologia alternativa su scala industriale comporta fattori e limitazioni da prendere in considerazione, tra cui la velocità della linea di calandratura e il comportamento di alimentazione della prima zona, entrambi inferiori rispetto a quelli della piccola calandra di laboratorio.

PROVE E MISURAZIONI

PROPRIETÀ DINAMICHE MECCANICHE DI ELASTOMERI PVMQ RETICOLATI CON PEROSSIDO E MODIFICATI CON RADIAZIONI ALLA LORO FREQUENZA NATURALE

M. Şen, D. Aksűt, Achettepe University, Department of Polymer Chemistry Division, Ankara (Turkey), I. Saltuk, N. Akgerman, Tavdi Company, Barrington (USA) - email: msen@ hacettepe.edu.tr - KGK n. 4/2022, pag. 55-61

Lo studio inizia con un’introduzione interessante non solo per l’esposizione dell’argomento trattato, ma anche per la presentazione dell’ultima versione dell’oscillografo dinamo-meccanico Yerzley (DYMO), migliorato con

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MACCHINARI E ATTREZZATURE INDAGINI PER MIGLIORARE LA CALANDRAURA DI MESCOLE DI
RUBBER CLUB

sensori addizionali, acquisizione elettronica dei dati e controllo a mezzo computer con valutazione automatica dei dati. In accordo con la norma ASTM D945, il DYMO funziona come un dispositivo di movimento armonico e può eseguire prove di compressione dinamica e di taglio alla loro naturale frequenza, nonché di isteresi statica e di scorrimento. La frequenza naturale di un dato campione, dopo mescolazione e vulcanizzazione per le condizioni dell’uso finale, è determinata dal DYMO sotto modalità di compressione o taglio. Il campione può rappresentare un tipico componente isolante per vibrazioni in vari settori quali, per esempio, ferrovia, trivelle di esplorazione petrolio e gas, ponti autostradali, grattacieli antisismici etc. (la lista riportata nel testo è molto lunga ed esaustiva). Per quanto riguarda invece le radiazioni, è risaputo che la radiazione ionizzante è uno strumento importante per la preparazione di nuovi materiali con proprietà superiori. Benché fin dal 1980 siano state fatte indagini sulla gomma siliconica irradiata, tuttavia in letteratura non ci sono rapporti sugli effetti di radiazione a frequenza naturale sulle proprietà dinamiche, meccaniche e ammortizzanti di elastomeri PVMQ, reticolati termicamente con perossido in presenza di coagenti, in questo caso TAIC (triallilisocianurato). In questo studio vengono determinate le proprietà dinamiche e meccaniche e la densità di reticolazione di elastomeri PVMQ, a reticolazione perossidica e modifica con radiazione ionizzante, per mezzo del DYMO, esaminando in dettaglio l’effetto del coagente TAIC sullo smorzamento di energia ed altre proprietà dinamomeccaniche alla naturale frequenza di questi elastomeri. Questo lavoro, inoltre, è il primo studio che spiega l’utilizzo del sistema DYMO come analizzatore della densità di reticolazione per elastomeri.

Per le prove viene utilizzato un grado PVMQ di Shin-Etsu di durezza 50 Shore A, il perossido Trigonox 101-45S di Nouryon e il coagente TAIC fornito da Sigma Aldrich: con questi materiali vengono preparate due mescole, una senza ed una con TAIC. Per quanto riguarda l’apparecchiatura di irradiazione, si usa un acceleratore di elettroni lineare ALID-7 con un’energia media di 6 MeV.

Il lavoro si articola in vari paragrafi, che prendono in esame: caratteristiche di vulcanizzazione delle due mescole; effetti di coagente e radiazione sulla comprimibilità, sul fattore di perdita tan delta e sulla proprietà di dissipazione di energia degli elastomeri PVMQ.

Dalle prove effettuate risulta che tutte le proprietà meccaniche sopraccitate, compresa la resilienza, possono essere alterate con l’aggiunta del coagente TAIC alla mescola e con l’irradiazione a fascio elettronico degli elastomeri: i relativi cambiamenti possono essere attribuiti alla variazione della densità di reticolazione degli elastomeri. L’aggiunta di TAIC aumenta le reazioni di reticolazione dei gruppi vinilici della struttura chimica, mentre l’aumento di gelificazione è probabilmente causato dal completamento delle reazioni di post-vulcanizzazione del coagente per irradiazione e dalla reticolazione specifica delle catene del

ABBIAMO LETTO PER VOI

silicone. L’aumento della densità di reticolazione degli elastomeri PVMQ è la causa delle diminuite proprietà di smorzamento o dissipazione di energia, dal momento che esso aumenta l’elasticità e riduce la comprimibilità.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ PER LE CARICHE NATURALI

D. Vink - RFP n. 4/2022, pag. 28-31

Le cariche rinnovabili offrono numerosi vantaggi in gomma e plastica e sono ormai in fase di valutazione in una vasta gamma di mescole di gomma, come alternativa alle convenzionali cariche minerali o sintetiche.

In quest’ambito l’azienda UPM Biochemicals, unità operativa della della UPM forestry and paper production, fondata in Finlandia nel 1996, nell’ottobre del 2021 ha annunciato l’introduzione sul mercato delle cariche a base lignina Biomotion RFF (Renewable Functional Fillers). Fino alla metà del 2022 la produzione dei materiali RFF si è limitata a piccoli volumi su scala pilota, in attesa della produzione su scala industriale nella bioraffineria UPM di Leuna in Germania, che sarà operativa entro la fine del 2023 con un potenziale di 220.000 ton/anno di prodotti RFF, glicole monoetilenico (MEG), glicole polipropilenico (PPG) e zucchero industriale da legno di faggio. I materiali di legno, utilizzati da UPM, derivano dalla gestione di diradamento forestale, da scarti industriali e da segatura di segherie.

La scelta della lignina come carica naturale per la gomma è stata presa da UPM dopo avere confrontato Biomotion RFF e carbon black in mescole con diversi gradi di carbon black. Si è così verificato che l’utilizzo di carbon black N990 comporta un potenziale di riscaldamento globale GWP (Global Warming Potential) pari a 4.500 Kg di anidride carbonica equivalente per metro cubo di mescola di gomma, vale a dire il 27% in più rispetto al carbon black N772, che ne sviluppa 3.500, a sua volta il 27% in più rispetto ai 2.600 Kg di Biomotion RFF sostituito al carbon black. Un ulteriore incentivo a questa scelta è stato il risultato della collaborazione con l’azienda tedesca Rosta, che ha prodotto un’unità di sospensione in gomma/ metallo con una mescola prodotta dalla

svizzera Compounds AG: in questa mescola Biomotion RFF ha sostituito tutto il carbon black nella gomma naturale, ottenendo una riduzione del peso della mescola e un’impronta di carbonio più bassa di 420 Kg/m3. Anche se il costo della mescola è risultato leggermente più alto, ci sono stati però benefici, quali una possibile riduzione delle cariche bianche, una densità più bassa, nessuna conducibilità elettrica e un buon rinforzo meccanico. Sono risultati però più bassi l’allungamento e il carico, forse per la relativamente bassa area superficiale specifica (40 m2/g) del grado RFF scelto (X40), che si cercherà di migliorare con la silanizzazione della carica stessa.

Esistono già molte applicazioni di Biomotion RFF, tra cui tubi (IVG Italia), rivestimenti per applicazioni ferroviarie come isolamento acustico e per correnti vaganti (Sealable Solution Germania), articoli tecnici (Wiele Rubber Belgio), pavimenti e suole (Nora Systems Germania) e O-ring (Wallstabe & Schneider Germania). La più interessante, tuttavia, è probabilmente quella della Standard Profil Automotive (Turchia), che produce tubi in EPDM con densità più bassa del 10% rispetto a quelli con carbon black N990 e con riduzione del talco da 80 a 60 phr, sia pure con un carico più basso ma migliori allungamento e resistenza a lacerazione.

Anche nel settore dei termoplastici Biomotion RFF ha già trovato applicazioni, come rivestimento per pavimenti e articoli medicali, grazie alla sua elevata purezza per basso contenuto di IPA (0,1 mg/ Kg) e di zolfo (<0,2 wt%), che ne consentirà l’uso anche in articoli a contatto con alimenti ed acqua potabile.

Per quanto riguarda il settore automotive, UPM, sulla scorta della possibilità di abbassare il peso delle portiere auto del 50% minimo con il ricorso ad alluminio o magnesio, sostenuta da Orion Engineered Carbons e Dow Europe, afferma che Biomotion RFF è in grado di sostituire carbon black e altre cariche pesanti nelle guarnizioni portiera, offrendo il 10% di riduzione in peso e un’impronta di carbonio inferiore del 50%.

Considerando la difficoltà di competere con gli alti valori di resistenza all’usura offerti dalla silice nell’ambito del pneumatico, UPM preferisce focalizzarsi sugli ar-

ticoli tecnici in gomma. Tuttavia nel 2020 Pirelli Tyre ha già iniziato ad utilizzare lignina nei pneumatici bicicletta, considerando le sue qualità di carica di basso peso, il suo più basso depauperamento di acqua e le sue più basse emissioni di anidride carbonica rispetto alle cariche che sostituisce.

MACCHINARI E ATTREZZATURE

ULTIMI SVILUPPI NEI MACCHINARI DI LAVORAZIONE DELLA GOMMA

D. Vink - RFP n. 4/2022, pag. 34-37

Attualmente c’è molto fermento di novità nell’industria della gomma per quanto riguarda macchinari e attrezzature per la sua lavorazione: questo articolo offre una panoramica aggiornata, che vale la pena di leggere (la riportiamo lasciando i particolari ai lettori interessati) per rendersi conto delle novità e delle tendenze che stanno prendendo piede. A parere di Thomas Gradl di Engel (Austria), produttore di presse per stampaggio ad iniezione, le aziende che lavorano la gomma siliconica solida HCR (High Consistency Rubber) dovrebbero valutare l’opportunità di passare dallo stampaggio a compressione a quello ad iniezione, utilizzando le attrezzature esistenti fino a quando è possibile. Tuttavia è senz’altro necessario avvalersi di un sistema di riempimento dello stampo più adeguato: nello specifico, stampare silicone solido ad iniezione consente una più alta portata, una maggiore produttività e meno personale addetto.

Stefan Herzinger di Wickert Maschinenbau (Germania) obietta che il sistema ad iniezione è adatto alle produzioni di grandi quantità, mentre quello a compressione si rivela migliore per la sua capacità di produrre, per esempio, articoli farmaceutici senza il fenomeno del flash (segni di flusso) e permette di stampare facilmente articoli con inserti di metallo o tessuto. Catene di gomma rinforzate e corrimani di scale mobili stampati in continuo sono altri esempi di miglior prestazione dello stampaggio a compressione rispetto a quello ad iniezione, senza dimenticare la necessità di una pressione costante nella cavità dello stampo, critica a volte nel secondo sistema. Oggigiorno i problemi della catena di approvvigionamento sono peggiorati, vuoi per i com-

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ponenti elettronici o per parti in acciaio, e trovare le soluzioni fa parte del servizio, che un produttore di macchine dovrebbe fornire ai clienti, come nel caso di Wickert, che offre equipaggiamenti ausiliari a completamento del sistema di stampaggio. Sigma Engineering (Germania) offre il sistema Sigmasoft per la simulazione e l’ottimizzazione dello stampaggio ad iniezione di termoplastici, TPE e LSR: con la nuova versione 5.3.1 il software consente una visione dettagliata di tutto il processo di stampaggio a compressione, poiché la simulazione comprende l’influenza termica di stampi aperti, la plastificazione dell’elastomero e l’analisi della vulcanizzazione, fino ad affrontare lo stampaggio di articoli gomma/metallo. Hägglunds Drive Systems (Germania) offre trasmissioni idrauliche semplici, economiche ed esenti da manutenzione, anche come ammodernamento di una macchina esistente. La sostituzione di trasmissioni elettro-meccaniche con le sue più recenti trasmissioni elettro-idrauliche su estrusori, mescolato-

ri aperti e calandre consente un funzionamento con risparmio di energia.

Deguma Schütz (Germania) ha abbandonato la tradizionale costruzione del mescolatore aperto, dotando la macchina di un alloggiamento degli ingranaggi, posizionato all’esterno della zona dei cilindri e dotato di una più efficiente trasmissione con riduttore epicicloidale del servomotore raffreddato ad acqua. Questo nuovo assetto elimina la necessità di una grande ruota di trasmissione, elemento costoso soggetto ad elevata usura, rende più facile l’accesso ai singoli componenti per la manutenzione e consente il riscaldamento delle mescole per frizione alla temperatura desiderata, facendo funzionare i cilindri a velocità differenti.

Troester (Germania) offre un nuovo macchinario di estrusione molto automatizzato con combinazione di calandra cilindro-testa, che permette di ottenere fogli estrusi e calandrati perfettamente dimensionati. Maplan (Austria) ha introdotto la nuova serie di presse ad iniezione verticali

Easy+, in cui la chiusura a quattro colonne è sostituita da un telaio a C, che consente l’accesso allo stampo da tre lati. Queste nuove presse sono più veloci e consumano meno energia, grazie alla trasmissione idraulica MAP.cooldrive con servomotore dinamico e a reazione rapida. Inoltre l’azienda ha introdotto il concetto MAP. autocell, che grazie al sistema MAP.commander controlla l’intero processo produttivo fino a sei presse, senza interfaccia con altri controlli. IMG (Italia), distributore dal 2009 delle presse cinesi Haitian, vuole promuovere la vendita delle proprie presse a compressione ed iniezione più attivamente in tutta Europa, in particolare sul mercato tedesco. La sua nuova pressa verticale GUMvert VCV 300/1000 combina funzionalità a compressione ed iniezione, passando da una all’altra con un semplice pulsante, e dispone di una chiusura a pistone rovesciato, che assicura un risparmio del 30% sui tempi di chiusura/ apertura, con una conseguente riduzione dei consumi energetici.

ABBIAMO LETTO PER VOI

Efficienza energetica in ambito industriale: tecnologie e metodi

La strategia più efficace per ridurre i consumi nelle industrie è quella dell’efficientamento energetico, reso possibile da tecnologie innovative – hardware e software - che permettono di ottenere notevoli risparmi. Vediamo quali sono le principali soluzioni a disposizione delle aziende per ottenere importanti riduzioni delle emissioni di CO2 migliorando la propria efficienza energetica

Secondo l’ultimo Digital Energy Efficienty Report dell’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano, il 2021 ha fatto segnare una ripresa degli investimenti in efficienza energetica in ambito industriale, pari a un aumento dell’8% rispetto ai valori del 2020, anno che ha registrato risultati particolarmente negativi a causa della pandemia. G li obiettivi di efficientamento ener -

getico attribuiti al sistema industriale sono definiti nel PNIEC (Piano nazionale integrato energia e clima) del 2020. Per raggiungere il target di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra al 2030 di almeno il 40% rispetto al 1990, i settori ETS (industrie energetiche, settori industriali energivori e aviazione) dovranno registrare un -43% e quelli non ETS (trasporti, residenziale, terziario, industria non ri -

cadente nel settore ETS, agricoltura e rifiuti) un -30% rispetto all’anno 2005. Per raggiungere questi obiettivi, nel 2021, in Italia sono stati investiti oltre 2,2 mld di euro per l’efficienza energetica in ambito industriale. Di questi, oltre il 90% è relativo a soluzioni di tipo hardware, mentre la restante quota è rappresentata dagli investimenti in tecnologie e soluzioni digitali. Vediamo quali sono le principali so -

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di Gabriella Oldani
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Foto di Andreas Gücklhorn su Unsplash

luzioni hardware e software a disposizione delle aziende per ottenere importanti riduzioni delle emissioni di CO2 migliorando la propria efficienza energetica.

LE SOLUZIONI “HARDWARE”

U na delle voci di spesa/consumo più significativo di un’industria è quasi sempre quella relativa al sistema di riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate, con annessa ventilazione.

G li interventi possibili, in questo ambito, includono:

- s ostituzione delle vecchie caldaie con pompe di calore o impianti di cogenerazione, che consentono la produzione contemporanea di energia elettrica ed energia termica e che nel 2021 hanno registrato un aumento del +21%;

- p redisposizione di un buon sistema di isolamento termico per ridurre le perdite di calore in inverno e dimi -

nuire l’afflusso di caldo dall’esterno in estate; questo può riguardare pavimenti e coperture oppure le pareti esterne, oltre che le finestre e gli infissi;

- i nstallare pannelli solari per produrre acqua calda oppure pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

C i sono poi una serie di soluzioni soluzioni ausiliarie ai processi produttivi, che includono l’utilizzo di sistemi ad aria compressa, l’installazione di motori elettrici efficienti e inverter, l’efficientamento dei sistemi di refrigerazione e le soluzioni che utilizzano bruciatori in grado di recuperare parte del calore contenuto nei fumi di combustione.

A ltri interventi che un’azienda può mettere in atto in un percorso di efficientamento energetico, con investimenti contenuti, riguardano la sostituzione delle vecchie lampade a fluorescenza o incandescenza con lampade

a LED (Light Emitting Diode), che possono raggiungere una durata di 100 mila ore, contro le 1.000 di una lampada a incandescenza.

Q uesti interventi, nel 2021, hanno registrato una crescita dell’8%: un sistema di illuminazione più evoluto porta anche a un aumento quantitativo e qualitativo della luce negli ambienti e i benefici si estendono anche al fine vita, perché i LED, una volta esauriti, non rilasciano né gas tossici né fosfori.

LE SOLUZIONI “SOFTWARE”

Tutti gli interventi di efficientamento energetico implicano un’analisi preventiva, estesa e dettagliata, dei dati relativi ai consumi per individuare e ridurre inefficienze e sprechi.

G razie alle nuove tecnologie, è oggi possibile raccogliere e analizzare grandi quantità di dati con una velocità senza precedenti. Si tratta di soluzioni software - abbinati ad algoritmi di intelligenza artificiale e dispositivi

RISPARMIO ENERGETICO
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Foto di Marcin da Pixabay.

IoT (Internet delle cose) - dedicate alla gestione d ei dati energetici raccolti al fine di efficientare i processi in ambito industriale.

Tali software rendono dinamico e predittivo il funzionamento degli impianti e ne allungano il ciclo di vita grazie a funzioni quali:

- m onitoraggio continuo delle principali variabili, energetiche e non, dei processi industriali;

- c apacità di dare istruzioni e controllare i sistemi Scada (Supervisory control and data acquisition) e i sensori di campo al fine di ottimizzare da remoto

i processi industriali;

- c apacità di comunicare con i diversi sistemi che si trovano nell’impianto produttivo (come Scada, PLC, ERP, MES) e analizzare in maniera integrata i dati provenienti da questi.

N el 2021 gli investimenti complessivi in soluzioni digitali per l’efficientamento energetico hanno mostrato una crescita del +4%, concentrandosi sui sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di processo. I l volume di investimenti relativo a tali sistemi è stato pari a circa 74 milioni di euro, che rappresenta il 47% dei

volumi complessivi investiti in soluzioni digitali per l’efficienza energetica.

L’INFLUENZA DEI PREZZI

DI GAS E LUCE

Le analisi riportate nel Digital Energy Efficiency Report 2022 mostrano come la volatilità dei prezzi delle commodities energetiche, a partire dall’ultimo trimestre del 2021, si sia dimostrata un fattore influente sulle decisioni di investimento degli operatori industriali.

Pertanto si è voluto dare evidenza delle possibili ripercussioni di tale vola -

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Fonte: rielaborazione Energy & Strategy su dati EEX, Reuters e Bloomberg.
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Il 2021 ha fatto segnare una ripresa degli investimenti in efficienza energetica pari al +8% rispetto ai valori del 2020, anno che ha visto risultati particolarmente negativi a causa della Pandemia.

tilità sugli investimenti in tecnologie per l’efficenza energetica a livello industriale.

Per fare ciò, sono stati definiti i due differenti scenari futuri per l’andamento dei prezzi di elettricità e gas naturale: uno scenario “Worst case”, in cui i prezzi per i prossimi anni seguono trend che risentono fortemente degli aumenti dati dalla crisi energetica, e uno scenario “Mitigated”, in cui gli andamenti vengono ridotti del 20% rispetto allo scenario precedente.

LA CONVENIENZA ECONOMICA

DI COGENERAZIONE E LED

L’analisi, svolta su tre differenti settori industriali (alimentare, automotive e della gomma e plastica), ha previsto l’installazione negli stabilimenti di un impianto di cogenerazione e un impianto di illuminazione LED smart, per i quali è stata effettuata una valutazione della convenienza economica. I risultati hanno permesso di fornire

evidenza della elevata convenienza degli investimenti in efficienza energetica in questo momento storico, sia per quanto riguarda la cogenerazione che per un impianto di illuminazione LED smart in un building industriale. Infatti, gli interventi di efficienza energetica discussi hanno fatto registrare indici di sostenibilità economica migliori rispetto alla media storicamente attesa per la stessa tipologia di investimento, con valori di Net Present Value e Internal Rate of Return più elevati e tempi di ritorno più brevi. I noltre, la possibilità di ricorrere al meccanismo dei Certificati Bianchi (CB) è stata presa in considerazione per gli investimenti in cogenerazione. Come prevedibile, il meccanismo ha dimostrato di possedere un’influenza positiva sugli investimenti i n tale tecnologia. Tuttavia, è necessario evidenziare che le difficoltà legate all’ottenimento dei Certificati Bianchi r appresentano per le imprese un elemento di

incertezza, il quale spesso porta a non considerare il loro contributo all’interno dei business plan. Ovviamente, in uno scenario ideale che preveda l’assenza delle tensioni sui mercati dell’energia, il meccanismo dei Certificati Bianchi risulterebbe significativamente più dirimente e decisivo nel favorire la decisione di investimento. L’analisi si è focalizzata anche sulle variazioni delle emissioni di CO2 derivanti dall’installazione di impianti di cogenerazione. I risultati mostrano come vi sia, in tutti i settori considerati, una compensazione tra le emissioni incrementali derivanti dalla maggiore domanda di gas da parte della cogenerazione (rispetto alla situazione as-is) e la diminuzione delle emissioni indirette associata all’autoproduzione di energia elettrica. Pertanto, considerando che la cogenerazione vada a sostituirsi alla quota di elettricità prelevata da rete e generata tramite termoelettrico, il bilancio delle emissioni

RISPARMIO ENERGETICO Dal 1953 macchine e impianti per l’industria della gomma. www.G3machinery.com

dei vari stabilimenti, a valle dell’installazione dell’impianto di cogenerazione, evidenzia una riduzione netta della quantità di CO2 emessa in atmosfera che varia tra il -10% e il -14% tra i tre settori industriali analizzati.

IL FUTURO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA INDUSTRIALE

Per quanto riguarda il futuro, il Digital Energy Efficiency Report 2022 ha definito differenti scenari di sviluppo degli investimenti nelle soluzioni di efficienza energetica nel settore industriale.

S ono stati presi in considerazione sia gli impatti derivanti dal quadro normativo regolatorio, sia l’influenza della volatilità dei prezzi delle commodities energetiche.

Pertanto, sono stati elaborati tre scenari. In primis, uno scenario “as-is”, che tenga conto dell’influenza della crisi pandemica in un mercato dell’efficienza energetica industriale in cui le attuali policy governative (PNRR, Certificati Bianchi e Comunità Energetiche) non generino un effetto di rilancio sugli investimenti.

I n questo scenario, si prevede al 2024 un volume di investimenti pari a 2,8 mld €, superiore del 11% rispetto ai valori del 2019.

I l secondo scenario è denominato “policy driven” e valuta potenzialità di ripresa degli investimenti per effetto del rilancio degli investimenti derivante dalle attuali policy governative (PNRR, meccanismo dei Certificati

Bianchi e le opportunità derivanti dalle Comunità Energetiche), che supportino il mercato dell’efficienza energetica industriale in Italia. In questo scenario è previsto al 2024 un totale di 3,4 mld € investiti in soluzioni di efficienza energetica industriale.

N el terzo e ultimo scenario, denominato “policy and market driven”, si tiene in considerazione l’impatto positivo derivante sia dalle policy governative, sia dalle dinamiche di merca -

to che hanno portato a una maggiore esigenza di intervenire sull’efficienza in ambito industriale a seguito dell’incremento dei prezzi dell’energia. Q uest’ultimo ulteriore elemento di spinta al mercato potrebbe generare, secondo le previsioni elaborate all’interno del Rapporto, un volume di investimenti pari a oltre 3,7 mld € al 2024 in Italia, andando a superare le previsioni dei due scenari precedenti. u

MONDOGOMMA RISPARMIO ENERGETICO
Fonte: rielaborazione Energy & Strategy su dati EEX, Reuters e Bloomberg.
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Foto di Gerd Altmann da Pixabay.

RUBBER IN MOTION

RUBBER IN MOTION

Rubway La casa delle idee per la gomma riciclata

Ecopneus, in collaborazione con Matrec, Sustainable Materials & Trends, ha sviluppato un laboratorio virtuale di conoscenza, innovazione e collaborazione per l’impiego della gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso nell’ambito del design e dell’architettura. Le possibilità di utilizzo spaziano da pavimentazioni antitrauma a superfici sportive, da prodotti edili per l’isolamento acustico ad asfalti modificati più “silenziosi” e duraturi

Una libreria aperta e accessibile, da cui scaricare gli strumenti per dare concretezza alle idee di progetto con la gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso, per riqualificare le nostre città: è quello che offre Rubway, laboratorio virtuale di conoscenza, innovazione e collaborazione sviluppato da Ecopneus, società consortile senza scopo di lucro e principale operatore nella gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) in Italia, in collaborazione con Matrec, Sustainable Materials & Trends.

DESIGN E ARCHITETTURA CIRCOLARE

La piattaforma creativa Rubway, il cui cu-

ratore è l’architetto Marco Capellini, mira a far conoscere e valorizzare le molteplici soluzioni di prodotti e progetti per un design e una creatività che mettono al centro la gomma da Pneumatici Fuori Uso. Navigando il sito è possibile accedere alla libreria e scaricare gli strumenti per dare concretezza alle idee di progetto con la gomma da PFU per riqualificare le nostre città. Ci si imbatte così in pavimentazioni per aree urbane, che acquisiscono una dimensione quasi artistica, grazie alla versatilità di forme e colori della gomma riciclata; passando a confortevoli sedute nate dall’unione di gomma riciclata e as-

sociata ad altri materiali quali il legno, il sughero, che favoriscono l’incontro e la socializzazione.

UNA RISORSA PREZIOSA PER LE CITTÀ DI OGGI E DOMANI

Il bisogno di rimodernare le infrastrutture dei centri urbani, rendendoli anche più “vivibili” e la volontà di rendere gli ambienti più sostenibili e più a misura d’uomo, migliorando la qualità della vita delle persone, hanno messo in primo piano l’esigenza di un nuovo paradigma con cui pensare alla città del futuro. La gomma riciclata rappresenta un ele-

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Trasportati dal mare.

mento di svolta in questo percorso, trattandosi infatti di un prezioso materiale con proprietà fisiche uniche e tantissime possibilità di utilizzo, tra cui pavimentazioni antitrauma, superfici sportive, prodotti edili per l’isolamento acustico e asfalti modificati più “silenziosi” e duraturi. Una soluzione che fa del riuso una virtù per tutti, realizzando prodotti ambientalmente sostenibili e accessibili a tutti. Da sempre promotore di azioni a tutela dell’ambiente e di dinamiche virtuose, in cui la sostenibilità diventa guida delle scelte di business e sviluppo, Ecopneus ha raccolto in un catalogo online le informazioni tecniche e le numerose applicazioni della gomma riciclata in diversi contesti urbani e non solo.

Il catalogo dei prodotti in gomma riciclata ha l’obiettivo di accompagnare Comuni e Amministrazioni locali, società sportive, aziende e cittadini nelle scelte quotidiane di investimento e sviluppo, illustrando gli innumerevoli vantaggi ambientali, sociali ed economici che derivano dall’impiego di gomma riciclata nei processi di rigenerazione urbana e le principali case history sviluppate in Italia e all’estero.

QUALCHE ESEMPIO

Utilizzato sotto forma di granuli, polverino, rotoli o mattonelle, questo materiale permette di realizzare soluzioni innovative. Sul sito si trovano diversi esempi di possibili utilizzi, come un parco giochi e campo da basket a Parigi, un percorso espositivo realizzato da uno studio ungherese, un’area della Piazza Euskadi di Bilbao arricchita da elementi di arredo in gomma riciclata da PFU colorata.

E ancora rooftop multifunzionali e polivalenti, un attico di Madrid ristrutturato utilizzando rivestimenti di pareti e pavimentazioni in gomma riciclata da PFU alternata a lastre di sughero, la ristrutturazione di un fienile convertito in ufficio con pavimentazioni in gomma da PFU, un progetto per elementi di arredo fonoassorbenti composti da strisce di gomma da PFU avvolte da uno strato in poliestere riciclato, e quello per un giardino Zen urbano realizzato con elementi in gomma riciclata.

E poi pedane modulari in gomma riciclata da PFU per ampliare i marciapiedi in alcuni punti della città di Cork in Irlanda,

il progetto avviato nella città di Portland per la realizzazione di oltre 40 stazioni di bike sharing, caratterizzate da una pavimentazione costituita al 100% in gomma riciclata da PFU e la banchina modulare per stazioni e passanti ferroviari progettata da Arcadis, realizzata interamente con gomma riciclata da PFU.

Le possibilità sono davvero tante, da playground e pavimentazioni antitrauma per le aree gioco dei bambini, a superfici sportive performanti e antiurto, prodotti per l’isolamento acustico da impiegare in edilizia fino ad asfalti modificati con polverino in gomma riciclata da PFU più durevoli e silenziosi dei tradizionali.

Quest’ultimo impiego rappresenta una

delle soluzioni più interessanti per le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti gestori del patrimonio stradale italiano, in quanto permette di investire al meglio le risorse economiche per le infrastrutture stradali e i costi riferiti alla manutenzione delle strade.

Tra i vantaggi legati al loro utilizzo: la riduzione fino a 5 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli, una durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza sia all’usura che alla formazione di crepe e buche, una maggiore sicurezza del manto stradale, grazie all’ottimale aderenza, al drenaggio dell’acqua e una drastica riduzione dell’effetto splash and spray. u

ECONOMIA CIRCOLARE
Incontri di condominio.
23 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Arte in piazza.

S

carpe per bovini dal riciclo della plastica e degli pneumatici fuori uso

S i chiamano CowShoes e sono delle scarpe per correggere la zoppia delle mucche realizzate in materiale riciclato e riciclabile nate dalla collaborazione tra Ecopneus e Idea Plast, azienda specializzata nella produzione di manufatti in materie plastiche riciclate con una forte componente R&D.

L a zoppia è un problema che colpisce oltre il 40% dei bovini e ad oggi rappresenta la terza causa di perdita economica per gli allevatori di bovini da latte.

La zoppia provoca un’alterata andatura del bovino, conseguente a uno stimolo molto doloroso che colpisce i piedi posteriori dell’animale, interessando nello specifico l’unghione esterno. Il calo del benessere porta a una riduzione della capacità di produrre latte, determinando così seri danni economici e gestionali per l’allevatore.

D opo un anno di test e sperimentazione, i risultati incoraggianti hanno spinto Agriglobal Services, azienda del settore zootecnico che si occupa di benessere animale, a commercializzare da questo mese le CowShoes realizzate in Tyreplast, un compound di materiali riciclabili provenienti dal riciclo della plastica e degli pneumatici fuori uso che consente di realizzare prodotti innovativi capaci di coniugare prestazioni di livello, qualità, sostenibilità.

I nsieme alla CowShoes i partner di progetto hanno realizzato anche ElliptiCow, materassi autobloccanti in gomma riciclata per le cuccette per bovini. Grazie alla struttura forata, è possibile riempire i tappeti prima con sabbia e poi con paglia, rendendo le cuccette delle vacche più confortevoli e asciutte. Il giaciglio rimane così caldo d’inverno e fresco di estate, per consentire un pieno riposo agli animali. L’ottimale riposo delle vacche ne aumenta il benessere e la produzione di latte. I materassini, inoltre, permettono di mantenere in ordine la cuccetta con minor uso di manodopera da parte dell’allevatore, assicurano un elevato grado di igiene della postazione e prevenendo mastiti, infezioni e lesioni agli arti dell’animale.

“L a ricerca è fondamentale nel settore del riciclo: l’urgenza di una sempre maggiore sostenibilità dei prodotti può essere affrontata soltanto investendo impegno e risorse, trovando nuove modalità di utilizzo dei materiali riciclati”, ha commentato in una nota Giorgio Pisano, responsabile sviluppo mercati di Ecopneus. “Per massimizzare lo sforzo, bisogna continuare a ridurre i consumi di materia prima: grazie al nostro impegno, nel 2021 è stata evitata l’emissione di 310 mila tonnellate di CO2 equivalenti, un consumo di acqua di quasi 1,23 milioni di m3 e un prelievo di materie prime di 282 mila tonnellate”.

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ECONOMIA CIRCOLARE 24 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

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Plast 2023 Nuovi progetti, ripartenze e novità

Grande attesa, cinque anni dopo l’ultima edizione, per Plast, la vetrina tecnologica del mondo plastica e gomma, che dal 5 all’8 settembre torna a Fiera Milano Rho con tante novità e progetti. Confermato anche il salone satellite Rubber dedicato alla gomma

L’industria delle materie plastiche e della gomma si dà appuntamento a Fiera Milano Rho dal 5 all’8 settembre a Plast, il salone internazionale dedicato alle tecnologie, ai materiali e alle soluzioni per il settore. Grande attesa, dunque, per una delle fiere di riferimento, che conta già 800 iscritti. D opo l’edizione del 2018, che aveva registrato la presenza di oltre 1.500 espositori su una superficie di 55.000 mq netti, con oltre 63.000 visitatori e una forte presenza dall’estero, diverse decine gli espositori saranno alla loro prima partecipazione o ritorne -

ranno dopo un’assenza di qualche edizione, segno dell’attrattività della manifestazione e dell’impegno da parte degli organizzatori a mantenere alta l’attenzione sulla mostra. In parallelo sono confermate la collettiva cinese e iraniana mentre farà il suo debutto quella francese.

P last è affermata come un’ampia vetrina tecnologica, dai materiali ai processi di lavorazione, dai prodotti finiti ai servizi, alle soluzioni più avanzate sviluppate dai costruttori di macchinari, attrezzature, ausiliari, stampi per la lavorazione di plastica e gomma.

L’ACCORDO CON IPACK-IMA E LE DELEGAZIONI ESTERE

Le iscrizioni sono ancora aperte e l’obiettivo è di portare a Plast sempre più espositori e visitatori internazionali. Anche per questo l’organizzatore della fiera, Promaplast, ha siglato un accordo sinergico con Ipack-Ima volto a promuovere Plast tra gli operatori del settore packaging. Si tratta infatti di un comparto particolarmente affine a quello della plastica, considerato che circa il 40% della domanda di polimeri deriva proprio dall’imballaggio.

Focus anche sulle delegazioni estere:

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sono infatti 30 i Paesi di tutto il mondo coinvolti nel programma di incoming di buyer, realizzato con il supporto di ICE-Agenzia.

Il layout espositivo di Plast 2023 si suddividerà in 6 padiglioni: il 9 e l’11 saranno occupati dai fornitori di materie prime, il 13 e il 15 dedicati all’estrusione, il 22 e 24 rivolti a stampaggio, soffiaggio e ausiliari.

I FOCUS SETTORIALI

Verranno riproposti anche per l’edizione 2023 i tre saloni-satellite dedicati ad altrettante filiere d’eccellenza: Rubber (per il mondo della gomma), 3D Plast (focalizzato sulla produzione additiva e tecnologie affini) e Plast-Mat (dedicato alle soluzioni in materiali plastici innovativi).

Inoltre, anche grazie alla collaborazione con ICE-Agenzia, verrà riproposta l’area StartUp, per dare il giusto risalto alle giovani imprese del settore che propongono soluzioni innovative.

THE INNOVATION ALLIANCE

The Innovation Alliance, il progetto che vede la partnership di Plast con IpackIma, Print4all e Intralogistica Italia, propone un nuovo concept.

Considerato il riassetto dei calendari fieristici dovuto alla pandemia, le segreterie organizzative stanno lavorando su una reinterpretazione dell’iniziativa articolata in diversi momenti focalizzati su tematiche di attualità trasversali a tutti i settori coinvolti, con l’obiettivo di consolidare il messaggio di filiera alla base del progetto The Innovation Alliance.

UNA VETRINA STRATEGICA

Tante, dunque, le novità di Plast 2023, che rappresenta una vetrina strategica soprattutto per i costruttori italiani di tecnologie per l’industria della plastica e della gomma.

Un comparto quello italiano che, nonostante l’incerto scenario macroeconomico mondiale, nel 2022 è cresciuto. Il centro studi MECS dell’Associazione di categoria Amaplast stima una produzione complessiva pari a 4,5 miliardi di euro, con una progressione dell’1% rispetto al 2021 e un aumento di due punti sul 2019, pre-pandemia. u

EVENTI
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Materiali alternativi per gli pneumatici Continental

Entro il 2050, tutti gli pneumatici dovranno essere realizzati con materiali sostenibili. Ad oggi, in uno pneumatico standard Continental per autovetture viene già utilizzato circa il 15-20% di materiali rinnovabili o riciclati, tra cui prodotti di scarto dell’agricoltura, come la cenere della lolla di riso, la gomma naturale derivata dal tarassaco, la gomma riciclata o le bottiglie in PET

Da tempo, gli esperti e gli ingegneri Continental stanno portando avanti una rivoluzione “silenziosa”: entro il 2050, tutti gli pneumatici dovranno essere realizzati con materiali sostenibili. Ad oggi, in uno pneumatico standard Continental per autovetture viene già utilizzato circa il 15-20% di materiali rinnovabili o riciclati. Per aumentare ulteriormente la percentuale di materiali sostenibili e preservare risorse preziose, Continental analizza e rivede costantemente tutte le

materie prime che si possono impiegare nella produzione di pneumatici: tra queste i prodotti di scarto dell’agricoltura, come la cenere della lolla di riso, la gomma naturale derivata dal tarassaco, la gomma riciclata o le bottiglie in PET.

UN MIX DI MATERIALI PER

LA MASSIMA SICUREZZA

Gli pneumatici Continental per autovetture sono costituiti da oltre cento materiali diversi. La combinazione di questi elementi ne influenza la performance.

La capacità di ottimizzare le proprietà di ciascun componente in relazione agli altri è un aspetto progettuale di grande complessità. Solo quando le proprietà di ogni elemento interagiscono in modo efficace con tutti gli altri si ottengono pneumatici sicuri, ad alte prestazioni, ad elevata efficienza energetica e dalla lunga durata.

RIEMPITIVI VEGETALI SOSTENIBILI: LA SILICE DI LOLLA DI RISO

I riempitivi come la silice sono essenzia-

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Gomma riciclata, lolla di riso e bottiglie in PET: materiali sostenibili nella produzione di pneumatici.

li per la produzione degli pneumatici e aiutano a ottimizzare caratteristiche come il grip, la resistenza al rotolamento e la durata dello pneumatico. In futuro, la lolla di riso sarà utilizzata come materia di partenza per avere una silice prodotta in modo sostenibile. La lolla di riso è infatti uno scarto del riso e non può essere utilizzata come alimento o mangime per animali. La silice derivata dalla cenere di questo prodotto è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto a quella ottenuta da materiali convenzionali come la sabbia di quarzo. Negli pneumatici Continental gli oli di origine vegetale, come l’olio di colza e le resine derivanti dai materiali di scarto dell’industria della carta e del legno, offrono già un’alternativa ai riempitivi a base di petrolio e conferiscono flessibilità alle mescole, migliorando il grip. Continental utilizza solo oli che soddisfano gli standard tecnici di qualità e non sono destinati ad altri consumi.

IL RICICLAGGIO DI PNEUMATICI USATI

Continental punta a rendere completamente circolare la produzione di pneumatici entro il 2050. Oltre all’utilizzo di materiali rinnovabili, l’azienda sta implementando sistematicamente l’impiego di materie prime riciclate con lo scopo di garantire che il nerofumo, un altro agente di rinforzo cruciale nelle mescole, possa in futuro essere ottenuto su larga scala. Recentemente il Gruppo ha siglato un accordo con Pyrum Innovations al fine di ottimizzare ulteriormente il riciclaggio dei materiali dei vecchi pneumatici. Per fare ciò, Pyrum scompone i vecchi pneumatici attraverso un forno industriale utilizzando uno speciale processo di pirolisi. In questo modo, le preziose materie prime contenute negli pneumatici fuori uso possono essere estratte e riciclate. Entrambe le società stanno lavorando per ottenere materie prime di qualità dall’olio di pirolisi con l’obiettivo ultimo di stabilire un processo di economia circolare a circuito chiuso per il riciclaggio di pneumatici usati.

GOMMA RICICLATA DA P FU : IL MATE -

RIALE CONTI-RECLAIM

Oltre alla pirolisi, Continental si avvale anche della lavorazione meccanica de -

gli pneumatici fuori uso: gomma, acciaio e fibre tessili vengono separati attraverso un processo altamente sofisticato e la gomma viene poi preparata per il riutilizzo, entrando a far parte di nuove mescole.

Il Gruppo da tempo lavora per introdurre pneumatici fuori uso nell’economia circolare con l’obiettivo di preservare le risorse e l’ambiente. “Conti-Reclaim” è un materiale ottenuto dal processo di ricostruzione degli pneumatici per autocarri presso lo stabilimento ContiLifeCycle di Stöcken ad Hannover dal 2013 ed è stato

utilizzato nella produzione di pneumatici da Continental per anni.

Per ampliare la gamma di applicazioni della gomma riciclata e ottimizzare le proprietà per i vari campi di utilizzo, Continental ha introdotto, accanto a “Conti-Reclaim”, anche gomma riciclata di altri fornitori.

BOTTIGLIE DI PLASTICA RICICLATE

NELLA CARCASSA DELLO PNEUMATICO

Continental sta lavorando con dei partner per ottenere filato di poliestere di alta qualità per i suoi pneumatici ottenuti

MATERIALI SOSTENIBILI
Il filato di poliestere di alta qualità è ottenuto da bottiglie in PET riciclate che altrimenti finirebbero negli inceneritori o nelle discariche.
29 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
La gomma degli pneumatici fuori uso è riciclata.

da bottiglie in PET riciclate. Le bottiglie in PET spesso finiscono negli inceneritori o nelle discariche ma con la tecnologia ContiRe.Tex, Continental ha sviluppato un’alternativa ecologica e più efficiente dal punto di vista energetico che consente di riutilizzare da 9 a 15 bottiglie di plastica per ogni pneumatico, a seconda delle dimensioni.

In questo prodotto, il PET riciclato sostituisce il poliestere convenzionale nelle strutture delle carcasse. Le bottiglie in PET utilizzate provengono esclusivamente da regioni senza un sistema di riciclaggio a circuito chiuso.

LE ECCEZIONALI PROPRIETÀ DELLA

GOMMA NATURALE: LA RADICE DI TA-

RASSACO

La gomma naturale è fondamentale per garantire prestazioni eccellenti e ricopre dal 10 al 40% del peso complessivo dei moderni pneumatici ad alte prestazioni. Continental considera la gomma naturale un materiale sostenibile solo se proveniente da fonti responsabili. Il Gruppo adotta un approccio integrato volto a rendere più sostenibili le complesse e frammentate filiere della gomma naturale: azioni come l’utilizzo di tecnologie digitali all’avanguardia, il coinvolgimento della popolazione locale e la stretta

collaborazione con partner affidabili mirano a migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo l’intera catena del valore. Con il progetto Taraxagum, Continental ha ideato uno pneumatico green prodotto con il dente di leone, nel quale la gomma naturale proveniente dall’albero della gomma è sostituita con la radice della pianta di tarassaco. In questo contesto Continental adotta un approccio innovativo per diventare sempre meno dipendente dalla gomma naturale coltivata principalmente nel sud-est asiatico e lavora a fianco dei partner per industrializzare l’estrazione di gomma naturale da piante di tarassaco appositamente coltivate. u

Processo di pirolisi per recuperare nerofumo.
30 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Tecnologia ContiRe.Tex: dalla bottiglia di plastica allo pneumatico.

L’Industria della gomma con Amani per garantire casa, scuola e salute ai bambini e alle bambine di strada di Nairobi, in Kenya, e Lusaka, in Zambia. Una raccolta fotografica che ci offre uno sguardo sull’Africa ma che allo stesso tempo ce lo restituisce, a ricordarci che uno scambio, in quanto tale, prevede sempre almeno due direzioni.

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Le nostre domande

1.

Secondo i dati di Amaplast, per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma il primo semestre 2022 si è chiuso con un incremento del +10% nel portafoglio ordini rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero (+3%). Per voi è andata così?

2.

Il 2022 è stato l'anno del ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, dopo due anni di pandemia. Quali sono state quelle di maggior successo alle quali avete partecipato? Su quali eventi contate di investire nel 2023?

3.

Il tema caldo degli ultimi mesi è stato sicuramente quello dell'aumento dei rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti. Quali sono state le conseguenze, per la vostra azienda? Come vi state muovendo, al riguardo, per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti?

4.

Quali sono i vostri progetti per il 2023? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Se sì, quali?

5.

Tutto il mondo industriale si trova nel pieno del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare, argomenti ai quali dedicheremo l'edizione 2023 del nostro fascicolo speciale Green Rubber. L’attuale quadro macro-economico e congiunturale rappresenta certamente un ostacolo, ma anche una conferma per proseguire coerentemente su questa strada: quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

Macchinari sempre più performanti e sostenibili

Anche i produttori di macchinari per la mescolazione della gomma hanno chiuso il 2022 in positivo. Tra ampliamenti, investimenti in nuove tecnologie e grande attenzione al risparmio energetico, il comparto non solo tiene botta, ma riesce a far fronte – con intelligenza - a tutte le problematiche: da quelle legate ai rincari energetici fino ai grandi ritardi registrati sul fronte della componentistica elettronica. Dopo il ritorno alle fiere in presenza, per il 2023 crescono le aspettative per il Plast, che si preannuncia l’evento più importante per il settore, dove verranno messe in mostra le soluzioni più innovative, per processi sempre più “green”, sostenibili ed efficienti.

FOCUS MESCOLAZIONE
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Le risposte degli esperti

“Nell’ultimo anno sono state assunte 7 persone, ed è stato da poco acquistato un magazzino verticale che permetterà di liberare spazi”

CAMIMPIANTI

1.

CAMImpianti ha sviluppato ordini per un +14% nell’anno 2022 rispetto il 2021, che comunque era stato un ottimo anno per il settore plastico e gomma, arrivando a sviluppare da solo oltre il 40% degli ordini totali 2022.

2.

Storicamente CAMImpianti non è presente a fiere di alcun settore, rimane comunque il fatto che nell’anno appena trascorso il K ha visto un ritorno importante di aziende espositrici e di visitatori, ritengo il che il Plast 2023 sarà un altro ottimo palcoscenico.

3.

Per quanto riguarda l’incremento dei prezzi dell’energia poco abbiamo potuto fare nel brevissimo periodo, già in tempi non sospetti avevamo investito sul fotovoltaico, montando un impianto da circa 140 kW sulla nostra area produttiva, il mese prossimo verrà installata un’apparecchiatura per ridurre la dispersione dell’energia dai cavi conduttori, cercando di abbattere i costi elettrici.

In effetti nell’ultimo periodo abbiamo sentito l’aumento dei prezzi energetici, ma non in modo importante.

Importate è stato invece l’impatto sui tempi di realizzazione degli impianti dovuti allo shortage (più dei componenti che della materia prima) che ci ha portato all’aumento dei componenti di magazzino.

Abbiamo stretto accordi con i nostri partner per ridurre la gamma di componentistica utilizzata e anticipare, per quanto possibile, le previsioni di ordine, riducendo così i tempi di attesa.

4.

Negli ultimi cinque anni CAMImpianti ha investito parecchio in personale, infrastrutture e macchinari.

Nell’ultimo anno sono state assunte 7 persone, anche in ruoli chiave, che hanno portato alla necessità di rivedere gli spazi in azienda. Per questo è stato da poco acquistato un magazzino verticale che permetterà di liberare spazi e creare nuove sale riunioni, videoconferenze, e uffici, senza dimenticare che pochi mesi fa è arrivata l’ultima piegatrice che entrerà in utilizzo 4.0 nel prossimo mese.

5.

Come detto prima, già da anni abbiamo installato una sorgente di energia green, il prossimo passo interno all’azienda sarà quello della digitalizzazione degli ordini di produzione e di tracciabilità delle ore lavorate, così da abbattere il consumo della carta.u

"Attraverso il nostro impegno per la sostenibilità, stiamo aiutando i nostri clienti a ridurre la loro impronta carbon footprint"

1.

Colmec ha da sempre una forte tradizione internazionale. Soprattutto negli ultimi anni le vendite oltre i confini nazionali hanno avuto percentuali attorno al 85-90%. Dopo l’annus horribilis della pandemia, il mercato si è ripreso con incrementi in doppia cifra. Questo trend si è mantenuto, nonostante la crisi energetica e la guerra in Ucraina, anche nell’ultimo anno.

I maggiori rischi, o meglio la principale difficoltà per uno sviluppo ulteriore del business è la mancanza dei componenti elettronici che dilata i tempi di consegna dei macchinari ingolfando tutta la filiera. Nonostante queste complessità le prospettive sono rosee e Colmec non vuole farsi trovare impreparata, tanto che entro il primo trimestre inaugureremo il terzo ampliamento dei nostri stabilimenti di Busto Arsizio.

2.

L’appuntamento più importante del 2022 è stato certamente il K di Dusseldorf. I numeri non sono stati quelli pre-pandemia, ma allo stesso tempo i partecipanti alla manifestazione portavano tutti in dote progetti interessanti e soprattutto molto concreti. In questo caso vale il detto “pochi ma buoni”.

Per il 2023 Colmec ha già confermato la sua presenza alla prima edizione del Silicone Expo di Amstrdam a marzo e all’International Elastomer Conference di Cleveland, Ohio, a ottobre. Ad Amsterdam non solo saremo presenti come espositori ma anche come relatori, ospiti alle tavole-rotonde che ci saranno durante l’evento. Inoltre questo è l’anno del Plast di Milano. Ci stiamo preparando a una stagione di manifestazioni, magari meno affollate ma di sicuro più sostanziose.

3.

Questa situazione “eccezionale” si sta trascinando ormai da quasi 2 anni. Se, da un lato, per il problema energetico, negli ultimi mesi si sono visti degli spiragli di ritorno, se non alla normalità, a dei

FOCUS
34 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

valori sostenibili, per la componentistica elettrica siamo tutt’ora in alto mare. Le conseguenze sono molto gravi. Tutte le tempistiche si sono dilatate a dismisura e i costi lievitati.

La ricerca di alternative è sempre più complessa e senza risultati migliori, essendo la situazione generalizzata a tutto il mondo e non solo a particolari aree geografiche.

La nostra forza, però, è stata la lungimiranza nel predisporre, già in tempi non sospetti, scorte e macchinari semi finiti. Una logica organizzativa sfidante per una realtà che lavora su commessa e che fa della customizzazione un suo punto di forza.

Colmec ha l’innovazione nel suo DNA. Da decenni innoviamo e rinnoviamo costantemente il nostro portafoglio prodotti. Nel corso di quest’anno, infatti, presenteremo il nostro nuovo mescolatore per silicone il CVM. Un nuovo macchinario che supera tecnicamente il nostro collaudatissimo CTM garantendo performance e un controllo totale sul processo con l’aggiunta di nuove variabili di lavorazione.

5.

L’attuale quadro marco-economico, ed aggiungo io geo-politico, non è un ostacolo ma anzi un volano ideale per spingere imprenditori e organizzazioni statali a investire nell’efficientamento energetico.

Non è una novità che Colmec stia investendo per aumentare l'efficienza energetica dei nostri macchinari. Efficienza energetica a 360° per ridurre il consumo di acqua, recuperare e riutilizzare il calore di scarto dei processi, l'uso di materie prime più sostenibili. Attraverso il nostro impegno per la sostenibilità, stiamo aiutando i nostri clienti a ridurre la loro impronta “carbon footprint”. Siccome non si deve essere più sostenibili solo verso l’esterno, ma

Le nostre domande

1. Secondo i dati di Amaplast, per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma il primo semestre 2022 si è chiuso con un incremento del +10% nel portafoglio ordini rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero (+3%). Per voi è andata così?

2. Il 2022 è stato l'anno del ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, dopo due anni di pandemia. Quali sono state quelle di maggior successo alle quali avete partecipato? Su quali eventi contate di investire nel 2023?

3.

Il tema caldo degli ultimi mesi è stato sicuramente quello dell'aumento dei rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti. Quali sono state le conseguenze, per la vostra azienda? Come vi state muovendo, al riguardo, per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti?

4. Quali sono i vostri progetti per il 2023? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Se sì, quali?

5. Tutto il mondo industriale si trova nel pieno del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare, argomenti ai quali dedicheremo l'edizione 2023 del nostro fascicolo speciale Green Rubber. L’attuale quadro macro-economico e congiunturale rappresenta certamente un ostacolo, ma anche una conferma per proseguire coerentemente su questa strada: quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

si deve anche dare il buon esempio in prima persona, sono felice di poter dire che in occasione del nuovo ampliamento, Colmec realizzerà un parco energetico a pannelli solari. u

MESCOLAZIONE
4.
35 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

“Quest’anno presenteremo innovazioni studiate con l’obiettivo di snellire sempre di più il processo produttivo e azzerare del tutto il margine di errore”

C OLOR SERVICE

1.

Per Color Service il 2022 è stato un anno record. Rispetto al 2021 abbiamo registrato un incremento dell’acquisizione degli ordini pari al 40% ed è stato un bel traguardo per celebrare il nostro 35° anniversario. Dopo l’espansione nel 2019 con l’acquisto di un terzo edificio, nel 2022 abbiamo investito in un quarto stabilimento produttivo per soddisfare la crescente domanda, al fine di consentire maggiore produzione e fatturato. Anche per il 2023 prevediamo numeri significativi e questo non fa che renderci orgogliosi per il successo della nostra azienda.

Tornare alla normalità con la partecipazione in loco alle fiere è stato significativo. Nel 2022 abbiamo partecipato alle fiere più importanti per il nostro settore come DKT, Powtech e K ed è stato molto piacevole poter incontrare le persone e comunicare con loro non più attraverso uno schermo. S iamo molto soddisfatti delle visite ricevute, non solo di persone curiose di conoscere la nostra tecnologia, ma anche di potenziali clienti interessati concretamente all’acquisto del nostro sistema. Noi diamo sempre la massima importanza ai contatti diretti, sia in fiera per poter mostrare loro i nostri innovativi sistemi in funzione, sia organizzando visite presso il nostro stabilimento. Nel 2023 abbiamo parecchie fiere in programma inclusa Plast, dopo una lunga attesa dovuta alla crisi sanitaria, e presenteremo le nostre ultime novità.

Il problema relativo all’approvvigionamento delle materie prime e i rincari dei prezzi hanno avuto senz’altro un impatto rilevante sulla produzione, situazione che attualmente non risulta ancora del tutto stabile. Trattandosi di una situazione generalizzata in quasi tutti gli ambiti produttivi, abbiamo cercato di limitare il più possibile il problema e abbiamo fatto grossi sforzi per sopperire alle carenze, informando sin da subito i nostri clienti riguardo all’allungamento delle consegne. Al fine di limitare l’impatto degli aumenti dei prezzi abbiamo introdotto nuovi fornitori, diversificando così le fonti di approvvigionamento.

4.

Color Service è in continuo sviluppo e ogni anno ci poniamo come obiettivo principale il miglioramento dei nostri sistemi al fine di renderli sempre più precisi e performanti, insieme allo studio di nuovi progetti. Quest’anno presenteremo le nostre ultime novità alle fiere in programma, innovazioni studiate con l’obiettivo di snellire sempre di più il processo produttivo e azzerare del tutto il margine di errore, caratteristiche fondamentali per la creazione di un prodotto finito sicuro e uniforme.

5.

Il tema della sostenibilità è molto sentito nel nostro settore, avendo spesso a che fare con prodotti polverosi, a volte anche pericolosi. Per questo motivo Color Service ha progettato un innovativo sistema di aspirazione delle polveri installato su ogni dispositivo di dosaggio, in grado di garantire zero emissioni nell’ambiente di lavoro, aspirando le polveri rilasciate durante la fase di dosaggio. Questo aspetto è di particolare importanza anche per proteggere l’operatore dall’inalazione di polveri nocive e dalla circolazione delle stesse nell’ambiente, idoneo a soddisfare le normative vigenti a livello mondiale in materia di sicurezza ambientale. Inoltre, il prodotto aspirato viene recuperato e reintrodotto nel ciclo produttivo con evidenti benefici ecologici ed economici. La massima priorità dell’azienda è minimizzare sostanzialmente i rischi ambientali riducendo l’inquinamento e lo spreco di materiale al fine di creare un prodotto finito sostenibile per il cliente. u

“La recente collaborazione societaria con Saspol ci porterà a implementare i nostri laboratori con anche la tecnologia di pressatura a compressione”

C OMERIO ERCOLE

R iccardo Comerio

A mministratore Delegato

1.

I dati rilevati rispecchiano anche la realtà Comerio Ercole, anzi nel terzo e soprattutto quarto trimestre 2022 le vendite sono state anche superiori al 10% rispetto all’anno precedente e ciò permette di avere un carnet lavoro particolarmente sostanzioso per tutto il 2023.

2.

Ritornare in fiera è un primo passo alla riconquista completa di quella normalità di contatto e di relazione che è andata persa durante la pandemia, sicuramente la fiera del Tire Expo di Hannover, ma poi soprattutto il K di Düsseldorf sono state le due rassegne più rappresentative dell’anno. A prescindere dalla mancanza ancora significativa della clientela cinese, alla prese ancora con problematiche Covid, e della clientela russa che abitualmente da sempre è ben presente a Düsseldorf, come Comerio Ercole siamo stati molto soddisfatti sia per numero ma soprattutto per qualità dei visitatori presenti sia dall’Europa che da Sud e Nord America. Per il 2023 il programma è ancora più fitto, con la riapertura anche di differenti fiere locali (India – Cina – Svizzera) e vedrà poi completamento con Plast 2023 proprio a Milano. Comerio Ercole investe costantemente nella presenza in fiera sul principio che un contatto “vis a vis” ha ancora oggi, pur con tutta la tecnologia “smart” che ormai è divenuta valore quotidiano e vissuto in azienda anche con innumerevoli vantaggi per la nostra clientela (solo per fare un esempio il sistema di assistenza in remoto Industria 40 che abbiamo costantemente ampliato in questi ultimi 2 anni), un grande valore commerciale per la possibilità di comprendere fino in fondo le esigenze e le aspettative del nostro cliente al quale offriamo non solo un prodotto, ma soprattutto un servizio integrato a 360°.

FOCUS
2. 3.
36 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

3.

Questi sono i fattori che maggiormente ci preoccupano in quanto, se per l’energia come Comerio Ercole abbiamo provveduto in conformità al nostro piano industriale di sostenibilità ESG ad attivare già nel corso dello scorso anno un importante ampliamento del nostro sistema fotovoltaico (circa +250 kW) e che ci ha permesso di fatto di impattare in buona parte l’aumento del costo energetico interno, ciò non è stato possibile per affrontare i rincari dovuti ai costi energetici che i nostri fornitori “energivori” (quelli tipicamente legati ai processi) hanno avuto. Il vero problema comunque è stato ed è ancora, ahimè, tuttora quello dello shortage della componentistica elettrica: siamo rimasti sorpresi nel vedere come super multinazionali nel campo della componentistica elettrica ed elettronica (tedeschi e americani) si siano trovati in perdurante crisi soprattutto perdendo il controllo della tracciabilità sulla propria catena di fornitura: la cosa che ci ha maggiormente infastidito è stata la mancanza di informazioni certe sui tempi di consegna o meglio sui tempi di ritardo rispetto alle consegne pattuite.

Nel breve abbiamo investito nell’aumentare i nostri magazzini di componentistica standard anche affidandoci a “broker” di settore che non si sa per quale motivo erano costantemente forniti, ma comunque per prodotti molto “customizzati” come quelli di nostra produzione diventa impossibile non dipendere da forniture ad hoc su commessa e quindi rientrare nella criticità precedentemente segnalata. Con grandissimi sforzi e con una campagna informativa in piena trasparenza con la clientela riteniamo comunque di avere chiuso l’anno 2022 soddisfacendo la nostra clientela.

Le nostre domande

1. Secondo i dati di Amaplast, per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma il primo semestre 2022 si è chiuso con un incremento del +10% nel portafoglio ordini rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero (+3%). Per voi è andata così?

2.

Il 2022 è stato l'anno del ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, dopo due anni di pandemia. Quali sono state quelle di maggior successo alle quali avete partecipato? Su quali eventi contate di investire nel 2023?

3. Il tema caldo degli ultimi mesi è stato sicuramente quello dell'aumento dei rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti. Quali sono state le conseguenze, per la vostra azienda? Come vi state muovendo, al riguardo, per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti?

4. Quali sono i vostri progetti per il 2023? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Se sì, quali?

5. Tutto il mondo industriale si trova nel pieno del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare, argomenti ai quali dedicheremo l'edizione 2023 del nostro fascicolo speciale Green Rubber. L’attuale quadro macro-economico e congiunturale rappresenta certamente un ostacolo, ma anche una conferma per proseguire coerentemente su questa strada: quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

MESCOLAZIONE PACKAGING

4.

Comerio Ercole basa il proprio essere costruttore di macchine e impianti dal 1885 con la definizione di “quality and technology” su un costante programma di investimento in R&D. Programma che si fonda sulla possibilità di utilizzare i due laboratori di ricerca presenti nel sito produttivo di Busto Arsizio/Castellanza dove possiamo testare in forma flessibile ambo i processi di mescolazione e calandratura e, volendo, anche in ottica Industria 4.0 disponendo di tutte le tecnologie abilitanti per una configurazione di processo “smart IoT”. La recente collaborazione societaria con Saspol ci porterà a implementare i nostri laboratori con anche la tecnologia di “pressatura” a compressione e che si va ad affiancare alle più recenti innovative realizzazioni fatte già a livello industria nel campo della vulcanizzazione in continuo. Nel corso 2023 uno dei principali sforzi vedrà il lancio della nostra piattaforma digitale Hercules40 che riteniamo essere estremamente innovativa e interessante per tutta la nostra clientela in quanto permette di “dare valore” ai dati già disponibili sui nostri macchinari e impianti. Poi una serie di dispositivi e nuovi prodotti sarà presentata nel corso delle principali fiere di settore, soprattutto nel comparto della calandratura gomma.

5.

Comerio Ercole già da alcuni anni redige in forma volontaria il bilancio di sostenibilità ESG secondo il quadro normativo e procedurale GRI. Per l’anno 2023 abbiamo fissato una serie di obbiettivi misurabile secondo i tre macro elementi di Sostenibilità Ambientale, Sociale ed Economica, identificando obiettivi già presenti nell’agenda Onu 2030. In particolare abbiamo lanciato due programmi speciali correlati sia all’efficientamento energetico dei nostri macchinari sia investendo ancor maggiormente sulla linea di prodotto innovativo ETP che sposa il concetto di economica circolare in quanto si sviluppa su un estrusore innovativo e brevettato con un sistema di calandratura per la formazione di manufatti costituiti prevalentemente (recupero con percentuale pari all’85-90%) da materia prima da post consumo e nella fattispecie da PFU. u

“Quest’anno si concluderà lo sviluppo di una nuova tecnologia per automatizzare le ispezioni dei mescolatori interni”

1.

I l mercato estero per G3 ha avuto un peso rilevante, superando il 50% del totale del portfolio ordini. In particolare sono cresciuti i mercati di Germania, Polonia, Francia. Anche i mercati come India e Nord America sono risultati in crescita. Il mercato nazionale è cresciuto notevolmente nel secondo semestre con gli ordinativi in concomitanza della scadenza per i nuovi progetti legati all’Industry 4.0. In generale rileviamo che il mercato europeo sta chiedendo tempi

Le nostre domande

1. Secondo i dati di Amaplast, per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma il primo semestre 2022 si è chiuso con un incremento del +10% nel portafoglio ordini rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero (+3%). Per voi è andata così?

2.

Il 2022 è stato l'anno del ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, dopo due anni di pandemia. Quali sono state quelle di maggior successo alle quali avete partecipato? Su quali eventi contate di investire nel 2023?

3.

Il tema caldo degli ultimi mesi è stato sicuramente quello dell'aumento dei rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti. Quali sono state le conseguenze, per la vostra azienda? Come vi state muovendo, al riguardo, per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti?

4.

Quali sono i vostri progetti per il 2023? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Se sì, quali?

5.

Tutto il mondo industriale si trova nel pieno del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare, argomenti ai quali dedicheremo l'edizione 2023 del nostro fascicolo speciale Green Rubber. L’attuale quadro macro-economico e congiunturale rappresenta certamente un ostacolo, ma anche una conferma per proseguire coerentemente su questa strada: quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

di risposta rapidi, personalizzazioni, alta qualità e flessibilità per la produzione di mescolatori interni sia nuovi che ricostruiti, ma anche mescolatori a cilindri, esigenze a cui siamo in grado di rispondere e che il mercato ci sta riconoscendo e premiando.

2.

È difficile fare una classifica delle esposizioni a cui abbiamo partecipato, TTE – DKT – K2022 - Irco. Ogni fiera ha il suo mercato di riferimento e un target di partecipazione. Abbiamo visto un trend estremamente positivo di partecipazione a tutte le fiere e in generale abbiamo percepito l’esigenza di tornare a confrontarsi di persona anche per brevi momenti. Per il 2023 abbiamo definito la partecipazione diretta al TTE e al Plast e altre fiere in programmazione con i nostri partner locali.

3.

L’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime e dei costi di produzione è stato notevole e se per alcune tipologie di costo siamo riusciti ad assorbirle per altre sono andate a far parte del valore finale del prodotto.

S icuramente nel periodo maggiore di crescita dei costi la possibilità di proporre un macchinario ricostruito rispetto a un nuovo ci ha permesso di dare un’alternativa più economica e sostenibile.

A nche sul tema dell’automazione e in generale delle componentistica elettrica ci siamo subito attivati, creando uno stock interno e sostenendo anche i nostri fornitori.

FOCUS MESCOLAZIONE
38 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

4.

S tiamo portando avanti i progetti avviati nel 2022 in particolare quest’anno si concluderà lo sviluppo di una nuova tecnologia per automatizzare le ispezioni dei mescolatori interni.

I noltre, in ambito di sviluppo di macchine nuove, abbiamo progettato e realizzato un nuovo mescolatore interno compenetrante con una soluzione “innovativa” in fase di test su due macchine di taglie differenti in produzione i cui risultati saranno presentati nel secondo semestre.

5.

R icostruire mescolatori interni e mescolatori a cilindri per più di 30 anni ci ha permesso di consolidare un processo specialistico che oggi rappresenta uno degli esempi più virtuosi di economica circolare nel nostro mercato. Anche per i nuovi macchinari abbiamo incrementato lo sviluppo di tecnologie per ridurre, ad esempio, i consumi di olii lubrificanti o materiali speciali autolubrificanti. u

“Il nostro gruppo, anche per il 2023, sta investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e prodotti ”

HF MIXING GROUP - POMINI RUBBER & PLASTICS

C onfermiamo il trend positivo del 2022, che ha visto salire considerevolmente il portafoglio ordini rispetto al 2021 e altresì che tale crescita è trainata soprattutto dalle commesse realizzate all’estero, tra cui spiccano Nord America ed Europa.

C ome HFMG abbiamo partecipato a numerosi manifestazioni fieristiche nel 2022 tra cui le più importanti sono state il Tire Tech di Hannover, il DKT/IRC di Norimberga, l’Achema di Francoforte e il K di Duesseldorf.

Per il 2023 le fiere più importanti cui parteciperemo sono il Tire Tech di Hannover, il GRTE di Bangkok e l’International Elastomer Conference negli Usa.

Confermiamo che l’aumento vertiginoso delle materie prime, componenti ed energia, unito alla mancanza di componentistica sul mercato, con particolare riferimento a quella elettrica ed elettronica, sono stati un tema estremamente caldo anche per il nostro gruppo.

C hiaramente gli impatti si sono fatti sentire in termini di aumenti dei prezzi e allungamento dei tempi di fornitura. Per il futuro, al fine di limitare tali impatti ci stiamo muovendo in modo da sfruttare le sinergie di gruppo, in termini di volumi di acquisto, e anche andando ad adattare i nostri processi interni alle mutate condizioni di mercato.

4.

I l nostro gruppo, anche per il 2023, sta investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e prodotti. In particolare alcuni degli sviluppi più interessanti si stanno indirizzando verso il miglioramento di processo, attraverso lo sviluppo di nuove forme rotoriche e ricoperture superficiali più performanti, l’introduzione di nuovi prodotti dedicati alla filtrazione, l’implementazione di un’automazione di sala mescola sempre più spinta e pervasiva, l’applicazione di tecniche di Intelligenza Artificiale per la predizione dell’usura dei macchinari.

5.

H FMG, in qualità di fornitore globale di soluzioni e macchinari per il settore del pneumatico e dell’articolo tecnico, è estremamente sensibile alle tematiche della sostenibilità, dell’efficientamento energetico e dell’economia circolare e, in tale ottica, ha completato nel 2021 un investimento nella WF Recycle-Tech, un’azienda inglese dotata di un sistema di pirolisi brevettato per il riciclo dei pneumatici a fine vita. Tale partnership ha permesso a WF Recycle-Tech di sfruttare le sinergie in termini di tecnologie e capacità di engineering messe a disposizione da HFMG per realizzare una solida piattaforma nel settore della pirolisi che consenta il trattamento di pneumatici a fine vita in modo affidabile e producendo materiali di recupero ri-utilizzabili nel ciclo produttivo dei pneumatici stessi, nonché nella produzione di energia. Stiamo altresì finalizzando soluzioni non solo per monitorare, ma anche per ridurre il consumo energetico dei nostri macchinari, aspetto fondamentale questo in Europa, e supportiamo gli obiettivi dei nostri clienti in modo pro-attivo per quanto riguarda il riutilizzo, la riduzione, la ricostruzione e il riciclo. u

“E ntro la fine del 2023 abbiamo in programma di testare un nuovo macchinario per il trattamento delle mescole siliconiche”

JP-TECH

1.

Confermo anche per noi il trend positivo. Tra il 2021 e il 2022 ci siamo concentrati principalmente sulla fornitura di macchinari in Italia e questo lo vediamo come un ottimo segnale delle aziende italiane di voler credere nel paese e negli investimenti; Nel contempo abbiamo aperto nuovi contatti con gli stati esteri e abbiamo concretizzato una partnership con un’importante azienda indiana produttrice di macchine per la produzione della gomma e del silicone (vedi L’Industria della Gomma n. 705, pagina 74, ndr).

2.

Nel periodo di pandemia ci siamo focalizzati sull’incremento della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi macchinari per il reparto mescolazione, oltre che macchine accessorie per

FOCUS
1. 2. 3.
40 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

la gestione del silicone in pasta. Tutto questo senza tralasciare l’importanza delle fiere di settore che abbiamo visitato, approfittando dell’occasione per rivedere amici, fornitori e incontrare partner del settore. Per il 2023 stiamo ancora valutando la partecipazione alle fiere di settore; stiamo comunque investendo nel marketing digitale al fine di ampliare la nostra vetrina mediatica nel resto del mondo.

3.

È stato un anno difficile sia per il reperimento delle materie prime sia per il reperimento della componentistica elettronica e meccanica. I grandi aumenti delle materie prime spesso non giustificati, ma frutto di una speculazione, hanno sicuramente creato uno sbilanciamento finanziario ma abbiamo deciso che i nostri clienti di questo non avrebbero dovuto preoccuparsene e la JP-Tech ha assorbito in toto la differenza dei costi. Tutto questo senza togliere nulla ai nostri partner e fornitori.

4.

La risposta a questa domanda è spontanea e istintiva: assolutamente sì. Noi pensiamo che sia necessario e doveroso continuare a investire nella ricerca di nuove tecnologie e componenti da applicare sui macchinari per essere sempre pronti a offrire nuove soluzioni tecnologiche. Entro la fine del 2023 abbiamo in programma di testare un nuovo macchinario per il trattamento delle mescole siliconiche e tra gli investimenti vi è la ricerca e sviluppo di tecnologie per il risparmio energetico che vadano a sostituire

Le nostre domande

1. Secondo i dati di Amaplast, per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma il primo semestre 2022 si è chiuso con un incremento del +10% nel portafoglio ordini rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero (+3%). Per voi è andata così?

2.

Il 2022 è stato l'anno del ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, dopo due anni di pandemia. Quali sono state quelle di maggior successo alle quali avete partecipato? Su quali eventi contate di investire nel 2023?

3.

Il tema caldo degli ultimi mesi è stato sicuramente quello dell'aumento dei rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti. Quali sono state le conseguenze, per la vostra azienda? Come vi state muovendo, al riguardo, per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti?

4.

Quali sono i vostri progetti per il 2023? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Se sì, quali?

5. Tutto il mondo industriale si trova nel pieno del processo di trasformazione verso la sostenibilità, l'efficientamento energetico e verso un’economia circolare, argomenti ai quali dedicheremo l'edizione 2023 del nostro fascicolo speciale Green Rubber. L’attuale quadro macro-economico e congiunturale rappresenta certamente un ostacolo, ma anche una conferma per proseguire coerentemente su questa strada: quali sono, da questo punto di vista, le iniziative messe in campo dalla vostra azienda?

MESCOLAZIONE

applicazioni con motori elettrici o a ridurre in parte le potenze applicate o i picchi di consumi.

5.

Le iniziative verso la sostenibilità possono essere citate veramente come uno dei punti cardine della strategia di Maplan. Possiamo dire a fronte di numerosi rilevamenti fatti che il risparmio energetico a pari condizioni rispetto a una macchina senza servomotore (anche se con inverter) è molto sensibile. Sono state inoltre implementate migliorie software per la gestione dei picchi di assorbimento energetico, consentendo alle aziende di ampliare il parco riducendo sia i picchi di assorbimento di corrente che i consumi stessi. u

“S olo i continui investimenti in nuove tecnologie e prodotti ci permettono di continuare a crescere e meglio rispondere alle necessità dei clienti ”

L AWER

Nel 2022 abbiamo partecipato a TTE, DKT, K e IEC e per quest’anno contiamo di investire su TTE e IEC.

Purtroppo non è più possibile assorbire l’incremento dei costi dei componenti e siamo quindi stati obbligati a incrementare i listini. Per limitare o ridurre l'impatto di questi aumenti cerchiamo di approvvigionarci dei componenti necessari non solo in Europa ma in tutto il mondo.

Per il 2023 puntiamo a una continua crescita, specialmente nel settore pneumatici. Solo i continui investimenti in nuove tecnologie e prodotti ci permette di continuare a crescere e meglio rispondere alle necessità dei clienti. Gli investimenti realizzati ci permetteranno di proporre sul mercato sistemi di pesatura con maggiore produttività (fino a un sacchetto ogni 30 secondi), maggiore precisione (fino a una tolleranza di ±0,1 gr), maggiore ripetibilità (Cpk superiore a 1,67), Oee superiore (efficacia complessiva delle apparecchiature), maggiore flessibilità e modularità (configurazione personalizzata del progetto, dimensioni variabili dei sacchetti), meno manodopera, rispetto dell'ambiente (ultima versione dei componenti che aiuta a ridurre il consumo e l’inquinamento delle apparecchiature), minori consumi (con l’utilizzo di servo motori di ultima generazione i consumi sono fino al 30% inferiori).

5.

Analisi continua dei nostri progetti per aggiornarli con componenti a minor impatto a livello di consumi elettrici. u

RODOLFO COMERIO

1.

Alla Rodolfo Comerio abbiamo in essere un portafoglio ordini che ci terrà occupati per tutto il 2023 e parte del 2024. La continua crescita che stiamo registrando nell’ultimo biennio è caratterizzata dalle molte innovazioni che abbiamo presentato in questi ultimi anni e che stanno dando molte più soddisfazioni di quanto previsto.

La nostra azienda ha sempre fatto dell’innovazione e della customizzazione nel mondo della calandratura per materie plastiche e gomma il suo punto di forza riuscendo laddove altri non osavano nemmeno spingersi e mettendo quindi in luce l’enorme vantaggio nell’applicazione della nostra tecnologia. L’azienda ha chiuso il primo trimestre con un incremento del +12% rispetto allo stesso periodo del 2021: questo è un dato importante considerando che il 2021 è stato per la Rodolfo Comerio un anno record di vendite, e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite registrate all’estero che rappresentano circa il 95% del nostro mercato.

Con una produzione quindi quasi esclusivamente improntata al mercato estero, possiamo dire che l’ultimo biennio è stato caratterizzato da una forte presenza di nuovi investimenti e le macro-aree geografiche che ci hanno visti protagonisti sono principalmente l’Europa (compresi i paesi extra UE), l’Asia, dove abbiamo potuto riscontrare una significativa ripresa del mercato cinese, ma anche il Nord America, che negli ultimi anni ha registrato una sempre maggiore crescita.

2.

Sicuramente il K 2022 di Düsseldorf è stato un enorme successo sotto vari aspetti. A maggio avevamo già partecipato al Tire Technology di Hannover, ma è stato il K a segnare il vero ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza, essendo un evento molto più partecipativo, dove abbiamo potuto riscontrare una grande affluenza anche per il settore gomma nonostante sia una fiera principalmente rivolta al settore delle materie plastiche. Durante il K abbiamo inoltre avuto l’occasione di raccontare un’interessante storia di passione, speranza e sogni che diventano realtà: il nostro amministratore delegato, Carlo Comerio, ha infatti presentato il suo libro che narra sia della storia dell’azienda, che vanta ormai 145 anni di attività, ma soprattutto la realizzazione di un sogno che lui e il fratello Enrico credevano ormai perduto per sempre, il sogno di tornare al volante della macchinina con cui giocavano da bambini, una delle dodici monoposto costruite grazie all’estro e all’inventiva del loro padre, Rodolfo Comerio. I partecipanti alla fiera hanno potuto ammirare in prima persona la macchinina che, dopo tanti anni, i fratelli Comerio hanno ritrovato e riportato al suo originale splendore. I prossimi appuntamenti fieristici di maggior rilievo a cui parteciperemo saranno il Tire Technology di Hannover, edizione 2023, e il Plast a Milano. Sebbene gli eventi fieristici rimangono un appuntamento a cui partecipiamo con estremo entusiasmo, nel periodo in cui non si sono svolti a causa del Covid siamo comunque riusciti, anche grazie alla tecnologia, a mantenere sempre inalterati i contatti con i nostri

FOCUS
1. Assolutamente sì. Tutto il 2022 è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni. 2. 3. 4.
“La nostra azienda ha sempre fatto dell’innovazione e della customizzazione nel mondo della calandratura per materie plastiche e gomma il suo punto di forza”
42 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

clienti e anzi a intensificarli, in quanto si era ridotto il tempo che solitamente veniva utilizzato per viaggiare rendendo quindi il nostro lavoro più proficuo e intenso.

3.

Questa situazione sta avendo indubbiamente un impatto importante per tutta l’industria manufatturiera, già piegata dalle problematiche relative all’approvvigionamento delle materie prime e ai ritardi nelle consegne, spesso non prevedibili e non ricollegabili all’azienda produttrice. Sebbene nella nostra azienda, ad oggi, quasi tutto il ritardo sia stato smaltito e non ci siano ulteriori rallentamenti nelle consegne, non possiamo negare che all’inizio l’impatto dato dal rincaro energetico sia stato forte, ma devo dire che siamo riusciti ad assorbire al meglio questi aumenti, anche grazie alla considerevole mole di lavoro che continuiamo ad avere. Il dialogo con i nostri partner e con i nostri clienti ci ha permesso di limitare, almeno temporaneamente, l’impatto eccessivo di questi aumenti e, sebbene ci saranno imminenti sviluppi in questa crisi energetica e logistica, continueremo su questa linea per trovare una soluzione ottimale per non scontentare i nostri clienti.

4.

Abbiamo ricevuto feedback molto positivi da questo inizio 2023 e prevediamo un anno di forte crescita caratterizzato da tantissimi progetti in cantiere con una copertura produttiva proiettata su tutto l’anno e già sull’anno a venire, nonché da tante innovazioni tecnologiche: la nostra azienda è in continuo sviluppo e puntiamo sempre a un costante miglioramento dei nostri macchinari e allo studio di nuovi progetti, al fine di garantire ai nostri clienti dei sistemi sempre più performanti e precisi.

5.

Da sempre la nostra azienda pone grande attenzione all’impatto che i macchinari hanno sull’ambiente e il nostro ufficio Ricerca & Sviluppo è costantemente impegnato nello studio di soluzioni volte a migliorare soprattutto l’efficienza energetica. Nel 2023 uno degli ostacoli principali è l’attuale incertezza politica sui mercati internazionali e il rincaro energetico quindi, già da diverso tempo, la progettazione dei nostri sistemi va verso la riduzione del costo energetico e l’ottimizzazione delle macchine e del loro consumo. Molte delle nostre innovazioni di cui ho parlato in precedenza, come il nostro sistema brevettato RC SF-FREESystem, prevedevano già una diminuzione dei consumi energetici e una significativa riduzione degli scarti di produzione, quindi l’obbiettivo di quest anno è quello di implementare nuove misure per la “gestione green” dei nostri macchinari, fondamentale per lo sviluppo industriale di ogni azienda. u

“Svilupperemo ulteriormente i nostri sistemi di raccolta mescole, ampliando la nostra gamma di prodotti per rispondere a qualsiasi tipo di esigenza”

RUBBER TRADE

M ACHINERY

A ndrea Bracaletti - Amministratore

1.

I dati di Amaplast sono effettivamente in linea con quanto da noi registrato nel 2022. Abbiamo avuto un sensibile aumento degli or-

dini e il terzo e quarto trimestre 2022 sono stati anche migliori della prima parte dell’anno. Il contributo a questo incremento è arrivato sia dall’Italia che dall’estero. Anche le prospettive per il 2023 sono buone, abbiamo parecchi progetti in fase di finalizzazione.

2.

Siamo stati presenti sia al DKT che al K, non direttamente come espositori ma attraverso nostri partner esteri. L’impressione è stata molto positiva in entrambi i casi. Finalmente si è tornati alla “vecchia” normalità e penso che ce ne fosse davvero bisogno. Per il 2023 saremo sicuramente presenti al Plast.

3.

Il problema maggiore per i produttori di macchinari è stato il rincaro delle materie prime e della componentistica, unito ai lunghissimi tempi di approvvigionamento. Il controllo dei costi è un’attività che ci impegna ormai quasi giornalmente, purtroppo assorbendo energie che sarebbe molto più proficuo spendere in altre attività. Per quanto riguarda la nostra organizzazione, in questa fase ci troviamo costretti a posticipare consegne a causa dell’impossibilità di programmare la produzione in maniera affidabile. Una commessa di media complessità che normalmente richiedeva quattro o cinque mesi per essere ultimata, oggi ne richiede anche otto o nove. Al momento non si intravede alcun miglioramento della situazione.

4.

Svilupperemo ulteriormente i nostri sistemi di raccolta mescole, ampliando la nostra gamma di prodotti per rispondere a qualsiasi tipo di esigenza in questo settore della produzione. Il prodotto su cui stiamo concentrando maggiormente le nostre attività di engineering è un impilatore automatico per lastre di gomma del tipo “pick & place” che si distingue per la sua versatilità ed efficienza.

5.

Siamo coinvolti in interessantissimi progetti nell’ambito della devulcanizzazione e del recupero della gomma dagli pneumatici arrivati a fine vita e abbiamo fornito i nostri macchinari per alcuni impianti pilota che si stanno diffondendo in Europa e Nord America. Questo è un modo concreto di contribuire al raggiungimento di un’economia circolare anche nel settore della lavorazione della gomma. u

MESCOLAZIONE
43 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

Scarichi gassosi nell’industria chimica: BAT per polimeri e gomme sintetiche

Nel numero precedente (705) abbiamo visto gli ambiti di applicazione e i casi di esclusione relativi alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), relativa alle emissioni industriali, per i sistemi comuni di gestione e trattamento degli scarichi gassosi nell’industria chimica soggetti ad autorizzazione integrata ambientale. In questa seconda parte analizziamo nel dettaglio le conclusioni riguardanti la produzione di alcuni polimeri e gomme sintetiche

Con decisione d’esecuzione (UE) 2022/2427 (G.U.UE del 12 dicembre 2022) la Commissione UE ha stabilito le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), a norma della direttiva 2010/75/UE (c.d. direttiva IED) relativa alle emissioni industriali, per i sistemi comuni di gestione e trattamento degli scarichi gassosi nell’industria chimica soggetti ad autorizzazione integrata ambientale.

L e conclusioni di cui si tratta sono riportate dalla sezione 1.2 dell’allegato alla decisione in esame contene le conclusioni sulle BAT riguardanti la produzione di alcuni polimeri. Esse si applicano in aggiunta alle conclusioni generali sulle BAT che abbiamo trattato nel numero 705.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE

D I POLIOLEFINE

L a sezione in oggetto riguarda, innanzitutto, la produzione di poliolefine. La BAT 24 consiste nel monitoraggio della concentrazione di TCOV nei prodotti poliolefinici, almeno annualmente per ciascun grado rappresentativo di poliolefine prodotto in quell’anno, conformemente alle norme EN. Se queste ultime non sono disponibili, la BAT consiste nell’applicare norme ISO, norme nazionali o internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente (vedi tabella 6).

S i specifica che per ogni tipo di polimero esistono diverse qualità di prodotto (ossia gradi) che variano di struttura

NORMATIVE di Beatrice Garlanda
Parte 2 44 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Foto di Anne Nygård su Unsplash.

e massa molecolare e sono ottimizzate in funzione delle diverse applicazioni.

S empre con riferimento alla produzione di poliolefine, per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera, la BAT 25 consiste nell’applicare tutte le tecniche dalla stessa indicata, nella misura in cui sono applicabili (vedi tabella 7). Sono, inoltre, elencati i livelli di emissione associati alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di COV nell’atmosfera provenienti dalla produzione di poliolefine, espressi come emissioni specifiche. Sul punto rimandiamo alla lettura del testo originale.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE

D I CLORURO DI POLIVINILE (PVC)

L a BAT 26 (vedi tabella 8) consiste nel monitorare le emissioni convogliate nell’atmosfera almeno alla frequenza indicata e in conformità alle norme EN. Se le norme EN non sono disponibili,la BAT consiste nell’applicare le norme ISO, le norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.

L a BAT 27 consiste nel monitorare la concentrazione residua di monomero di cloruro di vinile nei fanghi/nel lattice di PVC, almeno una volta l’anno per ciascun grado rappresentativo di PVC prodotto nel corso dello stesso

anno, conformemente alle norme EN.

L a BAT 28 consiste, al fine di aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre la portata massica dei composti organici inviati al trattamento finale per gli scarichi gassosi, nel recuperare il monomero di cloruro di vinile dagli scarichi gassosi di processo applicando le tecniche di assorbimento, adsorbimento e condensazione (sole o combinate tra loro) e nel riutilizzare il monomero recuperato.

Per ridurre le emissioni di monomero di cloruro di vinile convogliate nell’atmosfera derivanti dal recupero dello stesso, la BAT29 consiste nell’applicare le tecniche di assorbimento, adsorbimento, condensazione, ossidazione termica (sole o combinate tra loro).

Le tecniche delle BAT 28 e 29 sono descritte nella sezione 1.4.1 dell’allegato alla decisione (UE) 2022/2427

L’allegato riporta anche il livello di emissione associato alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni di VCM convogliate nell’atmosfera derivanti dal recupero di VCM.

L a BAT30 applica le tecniche dalla stessa indicate per ridurre le emissioni di monomero di cloruro di vinile nell’atmosfera. E’ fornita una descrizione di ogni tecnica.

S ono altresì indicati i livelli di emissione associati alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di VCM nell’atmosfera provenienti dalla produzione di PVC, espressi come emissioni specifiche ed i livelli di emissione per la concentrazione di VCM nei fanghi/nel lattice di PVC.

EMISSIONI INDUSTRIALI

EMISSIONI INDUSTRIALI

Tecniche per la riduzione delle emissioni di composti organici convogliate nell’atmosfera (BAT 11)

Prodotto poliolefinico Norma/e Monitoraggio associato a

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE D I GOMME SINTETICHE

L a BAT 31 consiste nel monitorare la concentrazione di TCOV nelle gomme sintetiche, almeno una volta l’anno per ciascun grado rappresentativo di gomme sintetiche prodotto nello stesso anno, conformemente alle norme EN. Se non sono disponibili le norme EN (e al momento non lo sono), la BAT consiste nell’applicare norme ISO, norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.

Per ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera, si ricorre alla BAT32 che consiste nell’applicare una delle tecniche indicate di seguito:

- a bbassare il tenore di COV nel polimero. In questo caso il tenore di COV nel polimero è ridotto mediante strippaggio o estrusione con devolatilizzazione.

S i noti che con lo strippaggio i COV contenuti nel polimero sono trasferiti alla fase gassosa (ad esempio utilizzando vapore). L’efficienza di eliminazione può essere ottimizzata combinando opportunamente temperatura, pressione e tempo di permanenza e massimizzando il rapporto tra superficie libera del polimero e il volume totale di quest’ultimo.

S i fa presente che l’estrusione con devolatilizzazione avviene quando la soluzione di gomma concentrata è ulteriormente lavorata per estrusione, i vapori dei solventi (generalmente cicloesano, esano, optano, toluene, ciclopentano, isopentano o loro miscele) provenienti dal foro di sfiato dell’estrusore sono compressi e inviati al recupero.

- r accogliere e trattare i gas di scarico di processo. In que -

sto caso i gas di scarico di processo sono raccolti e inviati al recupero (cfr. BAT 9 e BAT10) e/o all’abbattimento (cfr. BAT 11).

Per quanto riguarda il livello di emissione associato alla BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di COV nell’atmosfera provenienti dalla produzione di gomme sintetiche, espresso come emissione specifica , si veda la tabella 9. Per il monitoraggio sui fa riferimento alle BAT 8, 20, 22 e 31 (vedi sopra). Il monitoraggio delle emissioni di TCOV nell’atmosfera comprende tutte le emissioni, considerate pertinenti in base all’inventario di cui alla BAT2, provenienti dalle seguenti fasi del processo: stoccaggio delle materie prime, polimerizzazione, recupero dei materiali e tecniche di abbattimento, finitura del polimero (per esempio estrusione, essiccazione) nonché trasferimento, manipolazione e stoccaggio delle gomme sintetiche.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE D I VISCOSA CON DISOLFURO DI CARBONIO

L a BAT 33 consiste nel monitorare le emissioni convogliate nell’atmosfera di bisolfuro di carbonio e acido solfidrico, con la frequenza indicata e in conformità alle norme EN, se disponibili.

L a BAT 34 consiste, al fine di aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre la portata massica di disolfuro di carbonio e acido solfidrico inviati al trattamento finale per gli scarichi gassosi, nel recuperare il disolfuro di carbonio applicando la tecnica dell’assorbimento e/o dell’adsorbimento oppure una combinazione della tecnica di condensazione con la tecnica dell’assorbimento o dell’adsorbimento o entrambe e nel riutilizzare il disolfuro di carbonio o, in alternativa, nell’applicare la tecnica della produ -

Tecniche per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera (BAT 25)

Tecnica D escrizione A pplicabilità

a Agenti chimici con bassi punti di ebollizione

b Abbassare il tenore di COV nel polimero

Si usano solventi e agenti di sospensione con bassi punti di ebollizione

Il tenore di COV nel polimero è abbassato, ad esempio mediante sistemi di separazione a bassa pressione, strippaggio o spurgo dell’azoto a ciclo chiuso, o estrusione con devolatizzazione. Le tecniche per abbassare il tenore di COV dipendono dal tipo di prodotto polimerico e dal processo di produzione

L’applicabilità può essere limitata da vincoli operativi

L’estrusione con devolatilizzazione può essere limitata dalle specifiche del prodotto per la produzione di HDPE, LDPE e LLDPE

c R accogliere e trattare i gas di scarico di processo

I gas di scarico di processo derivanti dall’applicazione della tecnica b e dalla fase di finitura, ad esempio estrusione e sili di degasaggio, sono raccolti e inviati al recupero (BAT 9 e 10) e/o all’abbattimento (BAT 11)

L’applicabilità può essere limitata da vincoli operativi e/o per motivi di sicurezza (ad esempio evitare concentrazioni prossime al limite di esplosività)

NORMATIVE
HDPE, LDPE,
disponibile B AT 20, BAT25 PP EPS, GPPS, HIPS Tabella 6
LLDPE Nessuna norma EN
46 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Tabella 7

V CM

Monitoraggio delle emissioni convogliate (BAT 26)

S ostanza Punto di emissione Norma/e Frequenza minima di monitoraggio (63)

Q ualsiasi camino con una portata massica di VCM≥25 g/h Norme EN generiche (64)

Q ualsiasi camino con una portata massica di VCM<25 g/h Nessuna norma EN disponibile

(64) le norme EN generiche per la misurazioni in continuo sono EN14181, EN15267-1, EN 15267-2 e EN 15267-3

(65) la frequenza minima di monitoraggio può essere ridotta a una volta ogni sei mesi se è dimostrato che i livelli delle emissioni sono sufficientemente stabili

(66) Per quanto possibile, le misurazioni sono effettuate al livello massimo di emissioni previsto in condizioni di esercizio normale

(67) la frequenza minima di monitoraggio può essere ridotta a una volta ogni anno se è dimostrato che i livelli delle emissioni sono sufficientemente stabili

(66) (67)

Tabella 8

Monitoraggio associato a

zione di acido solforico. L a BAT 35 consiste nell’applicare la tecnica dell’assorbimento, dei bioprocessi e dell’ossidazione termica o una combinazione tra queste tecniche, al fine di ridurre le emissioni di disolfuro di carbonio e acido solfidrico.

S ono indicati i livelli di emissione associati alle BAT (BATAEL) per le emissioni di disolfuro di carbonio e acido solfidrico convogliate nell’atmosfera provenienti dalla produzione di viscosa con disolfuro di carbonio e i livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni di acido solfidrico e disolfuro di carbonio nell’atmosfera provenienti dalla produzione di fibre in fiocco e involucri, espressi come emissioni specifiche.

F ORNI/RISCALDATORI DI PROCESSO

L e conclusioni sulle BAT dii cui alla sezione 1.3 dell’allegato alla decisione in esame si applicano nei processi di produzione in cui si usano forni/riscaldatori di processo con una potenza termica normale totale pari o superiore a 1 MW. Esse si applicano in aggiunta alle conclusioni generali sulle BAT contenute nella sezione 1.1

L a BAT36 indica le tecniche da utilizzare per prevenire, o almeno ridurre, le emissioni di monossido di carbonio, polveri, Nox e Sox convogliate nell’atmosfera.

D ESCRIZIONE DELLE TECNICHE

I n conclusione segnaliamo che la sezione 1.4 dell’allegato alla decisione (UE) 2022/2427 elenca, in venticinque voci, le tecniche per:

- r idurre le emissioni convogliate nell’atmosfera

- m onitorare le emissioni diffuse nell’atmosfera

- r idurre le emissioni diffuse.

Ogni tecnica elencata è accompagnata da una descrizione. u

NORMATIVE EMISSIONI INDUSTRIALI
Continua (65) B AT29
Una volta ogni sei mesi
S ostanza/Parametro Unità BAT-AEL (media annua) TCOV g di C per kg di gomma sintetica prodotta 0,2-4,2
9
Livello di emissione associato alla BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di COV nell’atmosfera provenienti dalla produzione di gomme sintetiche, espresso come emissione specifica (BAT 32)
Tabella
48 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Foto di Drew Hays su Unsplash.

Joint venture: uno strumento ancora attuale per l’accesso ai mercati internazionali

I contratti di joint venture continuano a essere uno dei migliori strumenti a disposizione delle imprese di ogni settore per crescere in mercati già consolidati o entrare in nuovi mercati. Ma ogni alleanza di successo è frutto di un’attenta regolamentazione, che prenda in considerazione vantaggi e rischi

Icontratti di joint venture continuano a essere uno dei migliori strumenti a disposizione delle imprese di ogni settore per crescere in mercati già consolidati o entrare con successo in nuovi mercati, condividendo rischi, investimenti e capacità organizzative.

Soprattutto l’ingresso in mercati esteri “ostici”, per la loro elevata competitività o per la presenza di regole d’accesso protettive delle imprese locali, vede l’accordo di joint venture come soluzione indispensabile (è questo il caso dei paesi del Sud Est asiatico come l’Indonesia, il Vietnam e la Cina prima dell’adozione delle recenti politiche di apertura sugli investimenti esteri, con l’entrata in vigore nel Gennaio 2020, della nuova Foreign Investment Law e della Foreign Investment Law Implementing Regulation).

L’ESEMPIO DI IVECO DEFENCE VEHICLES

Un esempio piuttosto recente e, pensiamo, scarsamente conosciuto (al di fuori di un numero ristretto di addetti ai lavori) di partnership internazionale che ha garantito l’affermazione delle capacità tecnologiche di un’azienda italiana su uno dei

mercati, al contempo, più chiusi e più competitivi del mondo, è quello che ha consentito a Iveco Defence Vehicles (IDV) di aggiudicarsi la gara per la fornitura del nuovo mezzo anfibio del Marine Corps statunitense, grazie all’accordo con la britannica BAE Systems.

Per fare una metafora efficace sul tipo di “successo a casa degli specialisti”, è stato come vincere la fornitura delle mazze per la Major League di Baseball. Senza addentrarsi in tecnicismi, IDV aveva progettato da molti anni il miglior veicolo militare anfibio disponibile sul mercato, ma ha potuto superare le barriere, anche di ordine politico (“buy American” o almeno “buy Anglosaxon”), tipiche del procurement della difesa Usa solo costituendo la joint venture con BAE Systems.

Può sembrare paradossale, e non lo è, ma il successo all’estero ha garantito a IDV anche una commessa nazionale.

D UE MODELLI POSSIBILI

Il caso IDV dovrebbe bastare a fugare i dubbi sulla perdurante efficacia degli accordi di joint venture internazionale. In linea generale, questi patti vengono strutturati secondo due mo -

di Alessandro
NORMATIVE
Facchino
50 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Foto di Tumisu da Pixabay.

delli. Il primo è la joint venture societaria, nella quale i partecipanti costituiscono una società di capitali per gestire l’attività in comune, e che è utilizzata per collaborazioni di medio o lungo periodo. Un esempio è dato da BMW Brilliance Automobile Ltd, società automobilistica con sede a Shenyang, in Cina, nata dall’accordo tra la tedesca BMW e la cinese Brilliance per la produzione e la distribuzione delle automobili BMW in Cina. Il secondo è la joint venture contrattuale, tramite la quale i partecipanti concludono un contratto di collaborazione che ha ad oggetto uno o più progetti determinati, alla cui realizzazione concorrono più soggetti specializzati in diversi settori tra loro complementari (non viene quindi creata una nuova società). Un caso storico, ma ancora emblematico, di joint venture contrattuale, per restare in tema automotive, riguarda la produzione dell’Opel Corsa Diesel, propulsa dal motore 1.3 Multijet di Fiat.

TANTI VANTAGGI, QUALCHE RISCHIO

I vantaggi di una cooperazione di questo tipo, come abbiamo già accennato, sono molteplici: il rafforzamento della posizione rispetto alla concorrenza; la diminuzione, o meglio la suddivisione dei rischi; la condivisione degli sforzi e dei costi di ricerca e sviluppo; l’ottimizzazione dei processi produttivi; i benefici derivanti dall’evitare normative che impongono tassazioni elevate agli investimenti stranieri.

Perché la joint venture sia autentica ed effettiva, però, è neces-

sario approfondirne i rischi potenziali e assumere le necessarie contromisure in sede di definizione contrattuale delle posizioni dei partecipanti. I profili più delicati riguardano la trasmissione di segreti aziendali a un partner che è al contempo anche un concorrente.

Nel caso di joint venture verticali – nella quali le aziende partecipanti non hanno le medesime competenze o una struttura produttiva equivalente – il soggetto in possesso del kow how dovrà ottenere lo status di design authority e di titolare della proprietà intellettuale, riservando al partner fasi meno delicate delle produzione o la gestione degli aspetti commerciali. Inoltre, maggiore è il numero dei partner, più complesso risulterà il processo di gestione e amministrazione dei progetti comuni. Non da ultimo, le differenze culturali possono portare a complicazioni e incomprensioni, minacciando instabilità e insuccesso.

La pratica dimostra che un’alleanza di successo è frutto di un’attenta regolamentazione. Conoscere le parti in gioco, condurre un’approfondita due diligence, prevedere dichiarazioni di principio, che regolino il modus operandi dei partner all’interno come all’esterno dell’alleanza, regolare le questioni connesse alla proprietà industriale, la risoluzione delle controversie e la regolamentazione in materia di exit strategy, sono soltanto alcuni dei pilastri alla base di una solida cooperazione. u

I nostri esperti

Lo Studio Legale Gealex – Guardamagna e associati (www.gealex.eu), che cura questa rubrica, è uno studio legale con sedi in tutta Italia e un network di studi legali affermati in tutto il mondo. Con sede a Milano (Italia), è uno studio di prima scelta per i clienti che cercano una consulenza legale con una vasta esperienza e competenza in pratiche multidisciplinari come il diritto commerciale e societario, il contenzioso civile, l’M&A, il diritto del lavoro, le questioni di proprietà intellettuale, il real estate, il recupero crediti, i rapporti bancari e, persino, il diritto dello sport. L’autore dell’approfondimento è il partner Alessandro Facchino (afacchino@gealex.eu), avvocato con pluriennale esperienza nel campo del diritto del lavoro.

IL CONSIGLIO LEGALE
LOGO GEALEX #1
51 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Foto di aymane jdidi da Pixabay.

Validazione del canale freddo mediante simulazione

Oltre a un significativo risparmio di materiale, l'uso di un canale freddo nello stampaggio a iniezione di elastomeri presenta numerosi vantaggi tecnici. Vediamo in che modo la moderna simulazione di processo con Sigmasoft Virtual Molding aiuta a sviluppare, ottimizzare e convalidare questi sistemi complessi proposti dal fornitore austriaco Maplan

Oltre a un significativo risparmio di materiale, l'uso di un canale freddo nello stampaggio a iniezione di elastomeri presenta numerosi vantaggi tecnici. Ad esempio, spesso è possibile eliminare una linea di separazione, necessaria per la sformatura delle materozze, rendendo il processo più efficiente. Il rischio di bruciature è notevolmente ridotto dall'eliminazione di un canale caldo e, di conseguenza, è generalmente possibile operare a temperature più elevate con tempi di riempimento e riscaldamento più brevi. I l drastico aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia rende l'uso della tecnologia dei canali freddi ancora più interessante dal punto di vista economico. L o sviluppo della tecnologia dei canali freddi all’interno dell’azienda è complesso e spesso non è redditizio, soprattutto per le piccole serie e gli stampi singoli. Fortunatamente sono disponibili sul mercato molti sistemi standardizzati per diverse configurazioni individuali.

I l fornitore austriaco Maplan offre, oltre alle proprie presse a iniezione, una tecnologia di canali freddi avanzata e su misura. Questo articolo mostra come la moderna simulazione di processo con Sigmasoft Virtual Molding aiuta a sviluppare, ottimizzare e convalidare questi sistemi complessi.

DALLE AZIENDE
di Katharina Aschhoff* e Matthias Tanzer** Figura 1: Sezione degli ugelli del canale freddo nello stampo a confronto dettagliato (a sinistra: Solid+ e a destra: Split).
**Responsabile
automazione, Maplan GmbH 52 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Per prevedere il flusso di materiale in un canale freddo l’intero assemblaggio, compreso lo stampo, è rilevante in quanto risultati realistici richiedono la considerazione di tutte le condizioni al contorno. *Marketing Manager, Sigma Engineering GmbH
progetto, applicazione e

I MODELLI PROPOSTI DA MAPLAN

A seconda dell'uso previsto e delle applicazioni pianificate, Maplan offre diversi modelli di canali freddi:

- MAP.crb slim, sistema a canale freddo snello e facile da installare senza piastra di riscaldamento separata;

- MAP.crb S olid o Solid+, il classico canale freddo forato con un canale di distribuzione rettangolare, progettato specialmente per le pressioni di iniezione più elevate. MAP.crb Solid+ permette di regolare meccanicamente la portata;

- MAP.crb Split, questo canale freddo separabile ha un canale di distribuzione curvo ed è molto facile da pulire;

- MAP.crb pinpoint, il sistema di chiusura più vicino alla cavità, con la tecnologia di chiusura a valvola a spillo idraulica.

P er una migliore comprensione, le due varianti S olid+ e Split sono state confrontate con l'aiuto della simulazione del processo e valutate in combinazione con lo stampo riscaldato.

Lo stampo analizzato dal centro tecnico Maplan dispone di 8 cavità con un peso complessivo della stampata di 288 g. Il materiale di prova è un EPDM con 60 Shore A.

Lo stampo non mostra differenze nelle prestazioni termiche quando viene assemblato con entrambe le varianti di canale freddo. L'immagine in apertura mostra lo stampo riscaldato dalla piastra inferiore al termine della fase di riscaldamento. Questa vista è

tagliata attraverso gli ugelli del canale freddo. La separazione termica tra il piano di riscaldamento del canale freddo e il blocco del canale freddo funziona in modo eccellente ed è ben visibile qui.

DIFFERENZE NEL DETTAGLIO

N ella Figura 1, i due blocchi a canali freddi vengono confrontati tra loro e vengono evidenziate le differenze dovute alle loro caratteristiche costruttive. Il canale freddo MAP.crb Solid+ è dotato di fori diritti con canali di distribuzione rettangolari ed è adatto a pressioni di iniezione elevate. Il cana -

le freddo MAP.crb, invece, ha un design separabile che rende accessibile il collettore del canale freddo. Oltre a facilitare la pulizia, consente anche un facile accesso al sistema di distribuzione orizzontale.

Con la simulazione, è facile esaminare gli ugelli del canale freddo in modo più dettagliato. Particolarmente importante è il profilo della temperatura nel processo. Per i due canali freddi vengono utilizzati ugelli diversi. La velocità del flusso nella variante Split è maggiore (a destra) rispetto al canale solido+ (a sinistra), poiché i canali hanno diametri diversi.

SIMULAZIONE
Figura 2: Grado di reticolazione nella punta dell'ugello e nel canale freddo prima della sformatura (a sinistra: Solid+ e a destra: Split) Figura 3: layout del canale freddo di MAP.crb Solid+ (a sinistra) rispetto a MAP.crb Split (a destra).
53 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

DALLE AZIENDE

P er un'ulteriore indagine sugli ugelli, illustrati nella Figura 2, è stato controllato il grado di reticolazione nelle punte degli ugelli e nella materozza. È evidente che l'ugello è ottimamente coibentato in entrambi i casi, poiché non c'è materiale che inizia a reticolare all'interno prima della sformatura. A nche la materozza persa viene rimossa durante la sformatura. Q uando si analizzano i canali freddi, è importante verificare la presenza di ostruzioni al flusso o agli angoli morti nei canali. Con Sigmasoft Virtual Molding è possibile avere una visione dell'interno dei canali e individuare le aree in cui il materiale più vecchio può potenzialmente accumularsi. La Figura 3 mostra l'età del materiale di entrambe le versioni a confronto. L'età del materiale è il tempo trascorso da quando la particella di materiale ha lasciato l'ugello della macchina. Rispetto ai canali curvi della versione Split, le forature diritte della versione Solid+ sono chiaramente riconoscibili in questa vista. Non sono rilevabili aree di potenziali punti morti.

U n modo ancora migliore per la visualizzazione è l'uso di tracciatori di flusso nella simulazione (non mostrati qui). Essi consentono di mostrare il flusso reale tracciando molte particelle di materiali diversi.

P er la convalida degli stampi a canale freddo, la perdita di pressione nel blocco del canale freddo è un parametro importante. Le Figure 4 e 5 mostrano la perdita di pressione per entrambe le versioni Split e S olid+.

I n questo confronto, le scale sono state standardizzate al punto di iniezione della cavità per una migliore comparabilità delle condizioni di pressione. Il MAP.crb Solid+ ha una perdita di pressione interna maggiore rispetto ai canali di distribuzione aerodinamici del MAP.crb Split. Il diametro notevolmente ridotto della punta dell'ugello (vedi Figura 2) aumenta ulteriormente il requisito

di pressione. Nel complesso, il design S olid+ comporta un requisito di pressione più elevato, che non è un vero problema per le unità di iniezione tipiche delle macchine di questa dimensione. Ciò è dovuto in gran parte alla possibilità di regolare meccanicamente il flusso volumetrico.

È possibile eseguire i test approfonditi con il proprio materiale nel centro tecnico del fornitore. Tuttavia, questo non rende sufficiente la validità tecnica dell'implementazione. Un blocco a canale freddo può essere convalidato solo se assemblato con uno stampo riscal -

dato. Ma il pezzo stampato designato (il cui stampo non è ancora stato costruito) non ha nulla in comune con lo stampo di prova disponibile. La simulazione con il proprio stampo, invece, consente di individuare tempestivamente il potenziale di ottimizzazione e di stimare correttamente la finestra di processo, il tempo di vulcanizzazione e la dimensione del lotto. I vantaggi e gli svantaggi delle versioni valutate sopra e i loro effetti sulla propria produzione possono essere valutati per il calcolo del ritorno dell'investimento prima di effettuare gli investiment i. u

SIMULAZIONE
Figura 4: Perdite di pressione con il canale freddo MAP.crb Split.
54 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
Figura 5: Perdite di pressione nel canale freddo Solid+ MAP.crb.

Pressa a iniezione ibrida Arburg

In occasione dell’anniversario per i primi 100 anni, Arburg lancia la nuova pressa a iniezione ibrida Allrounder 470 H: una macchina che incorpora molte innovazioni tecniche, particolarmente interessante per chi cerca un’alternativa di efficienza energetica alle macchine idrauliche

L’anniversario dei 100 anni dell’azienda della famiglia Hehl è lo scenario in cui si inserisce l’ultima novità tecnologica di Arburg, la pressa ad iniezione ibrida Allrounder 470 H. G li azionamenti elettrici stanno diventando sempre più importanti, non solo in termini di efficienza energetica. L a nuova Allrounder 470 H incorpora molte innovazioni tecniche ed è particolarmente interessante per i clienti che cercano un’alternativa di efficienza energetica alle macchine idrauliche.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

“Nella progettazione della nuova pressa Allrounder 470 H abbiamo migliorato fortemente la nostra comprovata tecnologia per ottimizzare l’impronta di carbonio e ridurre i tempi di ciclo”, spiega il direttore tecnico di Arburg Guido Frohnhaus. “I fattori, che l’hanno reso possibile, comprendono il nuovo concetto di gestione dell’olio, per il quale esiste un brevetto in corso, la separazione della velocità di flusso per movimenti simultanei degli assi idraulici secondari e l’uso estensivo del sistema servoidraulico Arburg”.

Paragonata a una macchina idraulica simile, l’impronta di carbonio di Allrounder 470 H migliora fino al 50% e, a seconda dell’applicazione, si possono risparmiare fino a 12.000 Kg di CO2 ogni anno. Il nuovo concetto di gestione dell’olio aiuta anche a conservare risorse: si richiede infatti il 35% in meno di olio e il calore di recupero della macchina viene usato per preriscaldare l’olio. Anche la richiesta dell’acqua di raffreddamento risulta più bassa del 50-70%, mentre la riduzione del tempo di ciclo di asciugatura arriva fino al 33% e comporta un’efficienza produttiva

DALLE AZIENDE 56 L’INDUSTRIA DELLA
MARZO 2023
di Gianpaolo Brembati
GOMMA

sensibilmente più elevata. “Facilità di utilizzo e affidabilità sono a loro volta criteri importanti per la nuova macchina, al fine di risparmiare tempo e denaro in esercizio e manutenzione”, sottolinea il direttore commerciale Gerhard Böhm. “Per raggiungere tali risultati abbiamo incorporato direttamente nella progettazione esperienze e suggerimenti dei nostri clienti e dei tecnici dell’assistenza”. In questo contesto la previsione della manutenzione è un fattore importante: la macchina, per esempio, indicherà in automatico, quando il livello di sporco raggiunge il 75%, la necessità di cambiare il filtro dell’olio a breve, così che l’intervento potrà essere programmato di conseguenza.

UNA MACCHINA, DUE VERSIONI

La Allrounder 470 H è disponibile nelle versioni Comfort e Premium: entrambe integrano il sistema servoidraulico Arburg, che consente un’operatività a basso consumo energetico ed emissione, grazie al servo-

motore a velocità controllata e raffreddato ad acqua, che adatta continuamente il sistema di trasmissione alle richieste di potenza istantanea.

Questo significa che, quando la macchina si ferma, anche la trasmissione della pompa si ferma senza perdita del minimo, il che fa risparmiare fino al 50% dell’energia, soprattutto in processi con lunghi tempi di raffreddamento, mentre allo stesso tempo si riducono molto le richieste di raffreddamento e il livello di rumorosità.

La separazione della velocità di flusso della pompa idraulica permette l’utilizzo contemporaneo di un asse aggiuntivo secondario e questa tecnologia ha un effetto positivo su produzione ed efficienza energetica. Il nuovo concetto di gestione dell’olio, con contenitore dell’olio migliorato, alloggiamento del filtro a pressione differenziata e previsione di manutenzione per cambio del filtro e ispezione della pompa, rende le nuove macchine sono estremamente affidabili. In questo modo si riducono energia

e consumo di acqua di raffreddamento, allungando la durata dei singoli componenti. Al fine di assicurare un’estrema facilità di utilizzo della macchina sono state realizzate molte semplificazioni: una struttura Ethernet bus sostituisce i cavi a nastro individuali dei moduli di controllo; la distribuzione dell’hardware sulla base della macchina è stata completamente ristrutturata; il collettore di controllo e la tecnologia dell’accumulatore idraulico sono stati spostati all’interno, lasciando più spazio per apparecchiature periferiche; i circuiti elettrico, idraulico e dei mezzi acquosi sono stati separati; i circuiti idraulici e di acqua sono localizzati sulla base della macchina; i sistemi pneumatico e di lubrificazione centrale sono sul lato operativo. “Con la macchina anniversario Allrounder 470 H Arburg sta facendo un passo importante verso il futuro” conclude Guido Frohnhaus “e il nuovo concetto sarà gradualmente applicato alle altre macchine Allrounder della serie ibrida Hidrive”. u

The Perfect Rubber Strip

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Le istanze su Industria 4.0 di Acimac, Amaplast e Ucima alla Camera

Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) ed Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) attraverso la voce di Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima, hanno partecipato all’Audizione “Indagine conoscitiva sul Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi” alla X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo presso la Camera dei Deputati. Si tratta della prima volta che le tre Associazioni, che rappresentano tre settori leader al mondo con una quota media di export pari al 75,8% e un saldo commerciale all’attivo 9,9 miliardi di euro, hanno la possibilità di presentare direttamente al Governo le criticità che stanno vivendo i tre settori rappresentati e

le possibili soluzioni nel medio-lungo termine. Focus, dunque, su Industria 4.0, che dopo il boost degli ultimi anni, necessiterebbe di un programma di medio-lungo periodo per continuare a supportare la transizione digitale delle aziende clienti, anche in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli attuali rinnovi su base annuale dei finanziamenti in materia non consentono infatti una programmazione degli investimenti pluriennali necessari per sostenere lo sviluppo in questa direzione. U n altro tema toccato è quello dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo di competenze, poiché è necessario sostenere i piani di investimento delle imprese. Un cambiamento che preveda innovazione e transizione digitale come parte integrante del progresso. Per questo le aziende necessitano di un supporto finanziario, migliorando l’accesso al credito, ma anche di investimenti in programmi di formazione dedicati a forma-

re figure specializzate. In Italia il numero di diplomati negli istituti tecnici e negli ITS, così come quello dei laureati in materie scientifiche (in primis, ingegneri) è totalmente insufficiente a soddisfare le richieste provenienti dal mondo delle imprese. Per colmare il gap fra domanda ed offerta occorreranno anni in cui l’obiettivo dev’essere intraprendere politiche attive (sfruttando anche i fondi del PNRR) volte a potenziare le strutture oggi esistenti e ad avvicinare i giovani agli istituti tecnici.

Q uesta Audizione rappresenta un’occasione importante poiché i tre settori rappresentati dalle Associazioni contano 1.170 aziende che occupano 57.500 addetti e generano un fatturato di 14,2 miliardi di euro, pari al 38,8% del settore dei beni strumentali italiani (uno dei comparti italiani maggiormente riconosciuto nel mondo per la qualità e l’innovazione tecnologica che è in grado di esprimere). u

58 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023 NEWS

Mercato della gomma in crescita del 2,4%

annuo fino al 2031

Secondo stime dell’IRSG (International Rubber Study Group), nel periodo 2023-2031 la domanda globale di gomma naturale (NR) e sintetica (SR) crescerà a un tasso medio annuo del 2,4%.

D opo una crescita a 29,88 milioni di tonnellate nel 2021 (+11% anno su anno), accentuata dal forte calo del 2020 e favorita dall’eccezionale ripresa economica in paesi avanzati e mercati emergenti come Cina e India, la domanda di gomma nel 2022 è cresciuta, sempre secondo l’IRSG, solo dell’1,8% a causa del rallentamento della crescita globale dell’economia, che ha provocato una marcata riduzione dei consumi principalmente nel settore dei pneumatici.

Per il 2023 le previsioni dell’istituto sono per un aumento del consumo globale di gomma (NR+SR) del 2,8% ri -

spetto al 2022 e mediamente del 2,4% annuo nel periodo 2023-2031. Per la gomma naturale, che nel 2021 è aumentata del 10,9% raggiungendo un consumo di 14,07 milioni di tonnellate anche grazie alla netta ripresa della domanda dei pneumatici di ricambio nel segmento dei veicoli commerciali tanto nei mercati maturi quanto in quelli emergenti, l’IRSG ha stimato un rallentamento della crescita del mercato all’1,9% nel 2022 e al 2,8% nel 2023 principalmente a causa di un calo della domanda in Cina.

C ifre diverse, invece, per la gomma sintetica.

Questo mercato ha registrato nel 2021 un consistente recupero, mettendo a segno un aumento dell’11,1% sul 2020, con un consumo di 15,81 milioni di tonnellate. Le stime dell’istituto sono per una crescita dei consumi

dell’1,7% nel 2022 e una previsione di crescita del 2,8% nel 2023, come per la gomma naturale.

L a produzione dell’NR, che nel 2021 è aumentata del 5,4% con 13,77 milioni di tonnellate, ha chiuso il 2022, secondo l’IRSG, con 14,36 milioni di tonnellate (+4,3%) grazie all’espansione della coltivazione nei paesi del Mekong (Cina, Myanmar, Tailandia, Laos, Cambogia e Vietnam) e nella Costa d’Avorio, che è diventata il quarto dei maggiori paesi produttori di gomma naturale (dopo Tailandia, Indonesia e Malesia; ndr).

P er il 2023 è prevista un’ulteriore espansione del 2,9%, ma l’IRSG si aspetta una contrazione del mercato nel medio e lungo termine a causa di uno sviluppo di nuove piantagioni più lento di quello di cui la domanda della gomma avrebbe bisogno. u

59 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
TACCUINO

CIE agente unico di Synthos per il mercato italiano

Da gennaio 2023 CIE SpA è diventato agente unico di vendita in Italia per i prodotti in gomma sintetica di Synthos. Le due società hanno già una lunga storia di cooperazione alle spalle, considerando che da anni CIE è distributore in esclusiva dell’intero portafoglio prodotti gomma sintetica per il mercato italiano, ovvero: Sprintan SSBR, Buna, Ker e Kralex ESBR, Synteca BR, Ker NBR e Ker HSR.

“Sulla base della nostra esperienza, siamo convinti che in CIE abbiamo trovato il giusto partner per supportare al meglio il mercato italiano e fornire ai nostri clienti in Italia l’impegno e il know-how

necessari”, ha dichiarato in una nota Matteo Marchisio, BU Director Synthetic Rubber di Synthos. “Le competenze di mercato e di prodotto di CIE combinata con il supporto del team Synthos ci permetterà di espandere la nostra presenza in Italia, un mercato in continua crescita e con ottime potenzialità“.

Per quanto riguarda il lato produttivo, Synthos ha recentemente annunciato

che riavvierà il suo impianto produttivo di gomma butadiene di Schkopau in Germania a partire da marzo di quest’anno.

Una volta che tale l’impianto sarà operativo, Synthos avrà una capacità produttiva totale di 870 kta suddivisi rispettivamente tra le sedi produttive di Schkopau (Germania), Kralupy (Repubblica Ceca) e Oswiecim (Polonia). u

Vipal Rubber sponsor dei Recircle Awards 2023

Vipal Rubber, gruppo brasiliano di tecnologie per la gomma da battistrada, la riparazione e la ricostruzione degli pneumatici, è sponsor ufficiale del trofeo per i Recircle Awards 2023, l’evento di premiazione del settore a livello mondiale che riconosce l’innovazione sostenibile, i processi produttivi, la gestione e i servizi nell’industria della ricostruzione e del riciclaggio degli pneumatici.

“Vipal Rubber è stata uno dei principali sostenitori dei Re -

circle Awards sin dal lancio dell’evento nel 2020 e siamo lieti che l’azienda abbia deciso di diventare sponsor del trofeo per i premi del 2023”, ha commentato in una nota David Wilson, amministratore delegato di Valebridge Media Services, l’agenzia internazionale organizzatrice del premio. “Il sostegno di attori importanti come Vipal e altri nostri partner/collaboratori della ricostruzione e del riciclaggio degli pneumatici è di vitale importanza per sottolineare il contributo chiave dell’industria degli pneumatici all’economia circolare e continuerà ad incentivare il consolidamento della posizione dei Recircle Awards come evento di premiazione leader per il nostro settore”.

N ell’annunciare la decisione della propria azienda di sostenere i Recircle Awards, Leandro Rigon, International Business Director di Vipal Rubber, ha commentato: “Tutto il concetto di ricostruzione degli pneumatici è volto a evitare che vengano smaltiti prima del tempo e a dar loro più vite, invece di generare rifiuti precocemente. Inoltre, evita

60 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023 NEWS

di produrre uno pneumatico completamente nuovo per sostituirne uno che può ancora esprimere gran parte del suo potenziale. O gni volta che uno pneumatico viene ricostruito, l’utilizzo delle risorse naturali destinate alla produzione di una nuova unità si riduce a un terzo o anche meno, secondo diversi studi.

Per noi di Vipal, questo rappresenta un enorme contributo all’economia circolare mondiale e riteniamo che i Recircle Awards siano un mezzo potente per promuovere e riconoscere questa grande attività che ha ancora un ampio raggio d’azione per espandersi e contribuire al nostro pianeta. La sensibilizzazione rispetto a questa attività è sicuramente un grande passo in avanti verso una maggiore cura

dell’ambiente in cui viviamo”. I premi stessi, prodotti dagli specialisti spagnoli di design Neusus Upcycling, presentano una colonna attorcigliata di gomma nera ricavata da pneumatici usati, sostenuta da una base in rame riciclato, e sono in linea con gli obiettivi di sostenibilità del concetto dei Recircle Awards.

I Recircle Awards 2023 saranno lanciati ufficialmente mercoledì 8 marzo 2023 in occasione di Tyrexpo Asia a Singapore. I vincitori saranno annunciati nel corso di Futurmotive – Expo & Talks, il nuovo evento dedicato alla transizione energetica ed ecologica e ai nuovi modelli di business per l’industria automobilistica, che si terrà dal 16 al 18 novembre 2023 a Bologna. u

Campo da basket in gomma riciclata per le Final Eight di Coppa Italia

Un campo da basket 3×3 in gomma riciclata ha ospitato tornei ed eventi durante tutta la durata delle Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia, appuntamento che ha visto la kermesse del basket sfidarsi dal 15 al 19 febbraio in una cinque giorni di tornei e competizioni presso il Pala Alpitour di Torino. Per l’evento più atteso dell’anno dai tifosi della pallacanestro, al fianco della Lega Basket Serie A in qualità di Sustainability Partner, Ecopneus ha realizzato un campo da basket 3×3 interamente sostenibile, prodotto con un materiale ottenuto dall’aggregazione di gomma e plastica riciclata, che è stato luogo di incontro e divertimento per tutta la durata della manifestazione, tra gare di tiro, contest, skill challenge e canestri spettacolari insieme al campione Giacomo Gek Galanda, leggenda del basket e Consigliere Federale FIP – Federazione Italiana Pallacanestro. U bicato all’ingresso del villaggio sportivo, il campo ha dato la possibilità ai campioni, alle società del territorio e ai cestisti grandi e piccini di sperimentare i benefici di una superficie prodotta con una tecnologia innovativa e all’avanguardia grazie al materiale Tyreplast, che consente di realizzare campi da gioco temporanei e removibili, semplici da allestire ma con le stesse performance dei campi fissi. Grazie alle proprietà di shock absorbing e antiscivolo, questa pavimentazione è in grado di ridurre l’affaticamento muscolare per l’atleta, proteggere le articolazioni da microtraumi, assicurando l’ottimizzazione del ritorno dell’energia elastica all’atleta. Una superficie ideata per lo street basket, capace di garantire una giocabilità eccellente in ogni condizione climatica, permettendo un miglioramento complessivo della prestazione sportiva. “Guidati dalla volontà di supportare la transizione verso un’economia sempre più circolare e una maggiore cultura del riciclo, lavoriamo con grande impegno non solo per gestire raccolta, trasporto e recupero dei Pneumatici Fuori Uso, ma anche per sviluppare e migliorare costantemente le diverse applicazioni della gomma da riciclo”, ha commentato in una nota Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus. “Le superfici sportive sono una delle migliori rappresentazioni di questo

percorso. Quello sportivo è il settore che ad oggi assorbe il maggior quantitativo di gomma riciclata prodotta dalla filiera Ecopneus. Questo proprio perché l’aggiunta di questo prezioso materiale alle pavimentazioni sportive conferisce loro livelli altissimi di performance”. u

61 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023
TACCUINO

Stampi con mescole certificate: l’offerta di Elastotech

Con il suo stabilimento di 30.000 metri quadri a Castelli Calepio (Bergamo), Elastotech progetta e realizza stampi di o-ring, rondelle e articoli a disegno con geometrie molto complesse e tolleranze severe.

L’azienda dispone di una serie di mescole realizzate per ottemperare alle richieste di capitolati e requisiti specifici.

Le principali normative e capitolati secondo i quali Elastotech è in grado di realizzare articoli conformi sono molteplici.

I più importanti e richiesti sono quelli di atossicità e di contatto con acqua potabile calda e fredda secondo i requisiti e le norme di ogni singolo stato, come NSF 61, KIWA, WRAS, KTW-BWGL, FDA, ACS, CIRC.102, D.M. 174/2004, W

Lutto in Rivi Magnetics

Nella mattina del 14 febbraio Giovanni Rivi, fondatore nel 1968 della Rivi Magnetics, è venuto a mancare all’affetto dei propri cari. Rivi ha iniziato la sua storia professionale nel settore ceramico, per poi, con l’ingresso della seconda generazione, espandere le proprie competenze e capacità in altri settori industriali, quali plastica, gomma, deformazione lamiera, spingendo l’azienda fino a farla diventare leader mondiale nei sistemi magnetici ad alta temperatura. Gli eredi comunicano in una nota: “È stato per noi tutti, oltre che il fondatore dell’intrapresa alla quale partecipiamo, una guida fisica e morale. Il suo esempio di dedizione al lavoro ed alla famiglia, la sua generosità, schiettezza e capacità di relazionarsi con chiunque, erano tratti che risaltavano immediatamente, non appena si veniva in contatto con lui. Continueremo sicuri nel solco da lui tracciato, impegnandoci ad essere all’altezza di quanto quest’uomo ha fatto per la sua famiglia e per l’impresa”. u

270, Onorm B 5014-1, 3-A Sanitary oppure le norme europee di recente introduzione per acqua e gas come EN 549, EN 681 WA e EN 681 WB. Queste mescole vengono certificate da partner quali DVGW, UL laboratories, Cerisie, in base al mercato di riferimento. u

Rivestimenti Argos ST

Grazie al lavoro di sviluppo dei materiali di rivestimento, lo stabilimento di Origgio (VA) del Gruppo Argos ST ha studiato e realizzato una linea di rivestimenti pensata per fornire una soluzione al problema dell’aderenza dei residui di sporco depositati negli stampi per la vulcanizzazione della gomma, che costringe gli operatori a effettuare un lungo processo di pulizia e a sostituire frequentemente gli stampi, con un conseguente accumulo di rifiuti e materiali di scarto.

I rivestimenti proposti da Argos ST sono caratterizzati da proprietà anti-aderenti in grado di mantenersi inalterate per oltre mille cicli di vulcanizzazione e di ridurre sensibilmente le forze necessarie all’estrazione dallo stampo dei prodotti in gomma vulcanizzata e l’impiego di agenti distaccanti, diminuendo sensibilmente anche i tempi dedicati alla pulizia degli impianti. Il processo di vulcanizzazione della gomma prevede il versamento della mescola di gomma in uno stampo sotto pressione per alcuni minuti a una temperatura massima di 200 °C. Questa tecnica permette di ottenere un composto elastico, resistente alle abrasioni e alle forze di trazione e per questo viene utilizzata per realizzare una grande varietà di prodotti e beni di consumo, come gli pneumatici, gli utensili e i giocattoli per bambini. u

62 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023 NEWS

IMG si espande in Inghilterra e Irlanda

Dalla Rubber Valley al Regno Unito: IMG, protagonista nel settore delle presse per lo stampaggio a iniezione degli elastomeri e termoindurenti in Italia, continua la sua opera di espansione oltre confine.

Dopo aver aperto un canale in Germania, dove l’azienda ha debuttato in ottobre con la REM 300 – la prima pressa full electric per la gomma nel mondo, già fra i vincitori del bando Tech Fast di Regione Lombardia – questa volta guarda all’Inghilterra e all’Irlanda, presidiate dal 30 gennaio con un agente in loco attraverso l’agenzia Mapra Technik, che dal 1990 si occupa di rappresentare in territorio britannico aziende internazionali. Q uesta collaborazione si aggiunge a quelle già in essere in Spagna e Portogallo. Il mercato italiano per IMG rappre -

senta l’80%, quello estero il 20%. L’obiettivo è far crescere, entro 3 anni, il fatturato estero al 30%. “È la prima volta che IMG sbarca in UK, per questo siamo molto lieti di avere un rappresentante direttamente in loco.

Ciò ci permetterà di assistere meglio i nostri clienti inglesi ed essere più rapidi nel caso necessitino di assistenza”, spiega in una nota l’AD Barbara Ulcelli. “IMG prevede di creare anche altre collaborazioni a stretto giro, soprattutto in ambito europeo, sempre con un occhio di riguardo alla Germania, che per noi ha un grande potenziale e che, dopo l’Italia, è il nostro secondo mercato”.

IMG affronterà questa nuova sfida contando su qualità, innovazione e sostenibilità. La piazza britannica è particolarmente interessante per IMG.

Al via la terza edizione dei webinar Sigma

Alla fine di febbraio sono ripresi i webinar organizzati da Sigma Engineering di Aachen, Germania. Lo ha annunciato la stessa azienda tedesca, entusiasta del successo riscosso da questi talk tecnici nelle edizioni degli ultimi due anni. I webinar di questa terza serie, che si svolgeranno con una frequenza settimanale e avranno la durata di 60 minuti circa ciascuno, tratteranno in dettaglio nuovi argomenti riguardanti le varie aree di applicazione del software di simulazione virtuale Sigmasoft progettato ed elaborato dalla società di Aachen.

Tutti i webinar si svolgeranno in diretta, e i partecipanti potranno intervenire con domande.

Nel webinar “DoE” verranno dimostrate e discusse la pianificazione sistematica di un esperimento virtuale e la sua esecuzione e valutazione automatizzate.

La presentazione “Virtual Thermoplastics” spiegherà come si possono ottenere risultati di una simulazione più accurati attraverso miglioramenti pratici delle leggi sui materiali.

L’industria della gomma nel Regno Unito è più che altro caratterizzata da aziende specializzate nello stampaggio di questo materiale, che producono in volumi e lotti di piccole dimensioni, ma di molteplici tipologie, dalle guarnizioni O-ring a quelle per l’oleodinamica, fino alle suole in gomma per calzature di alta qualità. I pezzi in gomma vengono prodotti per settori industriali esigenti e con standard di qualità molto elevati, come l’industria automobilistica, petrolifera, del gas e quella aerospaziale. La domanda principale è costituita dal settore automobilistico (note case automobilistiche, ma anche team di Formula 1 e costruttori di motori). Il valore di produzione dei prodotti in gomma nel Regno Unito è stimato in oltre 4 miliardi di euro; il settore impiega oltre 20.000 persone. u

L’evento “Elastomer” concentrerà l’attenzione sul preciso effetto della vulcanizzazione sulla meccanica dei componenti attraverso la presentazione di un nuovo approccio.Ulteriori approfondimenti sul MIM (Metal Injection Molding) verranno illustrati nell’omonimo webinar con presentazioni della Arburg e della Basf. La partecipazione ai webinar è gratuita, previa registrazione. I meeting si terranno in tedesco e/o in inglese, ma sono già in calendario eventi in altre lingue. u

63 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2023

Gli inserzionisti di questo numero

GLI INSERZIONISTI CDG TRADING 3 COATING TECHNOLOGY 1 COLMEC 49 COLOR SERVICE 25 COMERIO ERCOLE 5 DER-GOM 64 DP GOMMA SRL 37 ELASTOMERS UNION 47 G3 19 IMG SRL IV COP INNOVATIV GUMMI TECH 45 INTERBUSINESS 31 INTERSEALS 15 LAWER 11 LTE I COP PEGASO RUBBER II COP PEZZATO 9 PRESMA 41 REP ITALIANA 21 RUBBER TRADE 57 SYNTHOS SCHKOPAU GMBH 13 TA INSTRUMENTS – DIVISIONE DI WATERS III COP RU
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