Dal seme alla pasta: la forza spirituale del grano di Anna Chiello
I signori Pedrini, in origine insegnanti in Trentino, sono da sempre appassionati all’agricoltura e, in particolare, a quell’agricoltura di dimensione familiare e tradizionale che vede la sua massima espressione nella biodinamica. La passione per i cereali, unita agli stimoli derivati dai corsi per preparati biodinamici che Pedrini teneva nella sua regione, hanno portato alla scelta della famiglia di trasferirsi in Toscana, dove poteva avere ampi spazi adeguati alla coltivazione dei cereali. Oggi l’Azienda agricola si estende su un terreno di circa 40 ettari lavorato prevalentemente a cereali (farro, grano, ave n a , m a i s , m i g l i o ) , m a c o n appezzamenti per il foraggio destinato ai pochi animali (mucche e capre, che producono a loro volta il concime necessario alle coltivazioni), un orto e un frutteto con varietà di frutti antichi. Il lavoro è distribuito fra i familiari: il figlio più piccolo è l’agricoltore, il signor
Franco è il pastaio e la moglie cura tutti gli aspetti legislativi, amministrativi e organizzativi, oltre al confezionamento e alla preparazione di marmellate e sughi. Una bella équipe, affiatata e motivata! Studiare i cereali per la salute dell’uomo Da quando si è trasferito in Toscana, Pedrini ha iniziato a studiare i cereali più a fondo, attingendo sia alle ricerche sul biologico sia alle tradizioni del territorio per giungere a realizzare il suo sogno: la filiera biodinamica dei cereali, ovvero dal seme alle farine, alla pasta e ai pani. “Mi sono reso conto - afferma Pedrini che per raggiungere il mio obiettivo dovevo studiare i cereali da capo, prendendo in considerazione anche i pochi studi sulle intolleranze al glutine, tanto diffuse negli ultimi anni. Oggi inizio a confrontarmi anche con il mondo medico e universitario, curioso di capire quali sono le caratteristiche che permettono a produzioni come la mia di non provocare intolleranze al glutine”. La volontà di portare anche prove scientifiche alle proprie tesi si scontra con la realtà: “Ovviamente, per certe cose (come il glutine) non ci sono studi approfonditi sui possibili collegamenti
fra coltivazione, produzione e consumo, perché questi studi non interessano alle grandi industrie. Ora, con le intolleranze che aumentano, qualcuno si dovrà pur chiedere se la manipolazione dei semi e la lavorazione industriale possono essere chiamate in causa”. Ma l’esperienza e i riscontri che Pedrini ottiene dai suoi clienti lo portano serenamente ad affermare che “le intolleranze che si riscontrano nei confronti della pasta sono dovute alle manipolazioni chimiche dei semi, fatte per aumentarne la quantità di glutine e per diminuire lo scarto di lavorazione allo scopo di avere maggiore redditività e convenienza industriale”. L’aspetto spirituale del seme Steiner sostiene che “il cereale è un raggio di luce nella terra”; è su questa semplice affermazione che si basa tutto il lavoro nell’Azienda Agricola San Cristoforo. “Il cereale antico aveva un ciclo vegetativo lungo (si raccoglieva dopo l’estate), quindi aveva più tempo per raccogliere le forze di luce della terra inizia a spiegarci Pedrini - I cereali moderni hanno un ciclo vegetativo breve e non assorbono il calore della terra durante il mese di luglio, perché vengono raccolti proprio nella stagione estiva”. “Le ariste (cioè i baffi dei cereali) sono come antenne che convogliano le forze di luce; quindi i cereali aristati che noi raccogliamo a settembre hanno una qualità più elevata, perché maturano
i cereali devono avere un ciclo vegetativo equilibrato per raccogliere le forze di luce penetrate nella terra
ARTEMEDICA•ANTROPOSOFIA OGGI•NEWSLETTER TRIMESTRALE•NUMERO UNDICI•AUTUNNO 2008
Abbiamo incontrato il signor Franco Pedrini, fondatore dell’Associazione biodinamica trentina e primo presidente Demeter, in occasione della manifestazione “Stop the fever” (svoltasi a Milano il 7 giugno scorso), giornata nazionale di mobilitazione per fermare i cambiamenti climatici e celebrare la vita a basse emissioni. Teatro della manifestazione erano i Giardini pubblici e un tratto di Corso Venezia, dove erano installate le bancarelle di produttori agricoli, associazioni di volontariato, cooperative per la promozione di pratiche eco-sostenibili e di basso impatto ambientale (car-sharing, acqua pubblica, pannelli solari…). La famiglia Pedrini aveva allestito qui la ricca bancarella della Azienda Agricola San Cristoforo, dedita alla produzione di cereali e loro derivati a marchio Demeter.
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