LEPINI, CIRCEO E ISOLA ZANNONE

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RACCOMANDAZIONI E SICUREZZA Sono passati ormai 25 anni da quando ho iniziato a frequentare i monti Lepini e, ancora adesso, non smetto mai di meravigliarmi di tanta bellezza ma soprattutto di stupirmi di quanto, ancora oggi, siano così selvaggi questi monti. Trovo che queste montagne, a parte ghiacciai e grandi pareti rocciose, non abbiano proprio niente da invidiare a molti altri più famosi gruppi montuosi italiani, anzi, c’è anche il mare!!! Non solo, se paragoniamo i sentieri lepini e quelli del Circeo alla maggior parte dei sentieri normali alpini, si nota subito quanto questi ultimi siano molto più “addomesticati” rispetto ai primi. Per questo motivo non bisogna mai sottovalutare queste montagne perché possono riservare spiacevoli

sorprese, dovute magari all’inaspettata lunghezza, alla traccia quasi assente, ai segni sbiaditi o rari, alla sorprendente vegetazione e alla sottovalutazione dell’itinerario da percorrere. Ma, per questo stesso motivo, si possono riscoprire sensazioni astrali di una natura incontaminata dove camminare in silenzio su queste lievi tracce diventa una vera e propria meditazione dinamica. Comunque sia, girovagare in questi luoghi vuol dire soprattutto inoltrarsi in angoli ancora selvaggi e solitari dove si nascondono alcuni pericoli ai più sconosciuti. Uno fra tutti è la massiccia concentrazione di cavità sotterranee che per la maggior parte delle volte hanno un’entrata a Sosta a Colle Trevi (© Funaro)  

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