Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
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dal 1977 informa il settore
Aprile / Giugno • anno 2020
Come andrà quest’anno?
È una delle domande che abbiamo chiesto a produttori e operatori della filiera. C’è una gran voglia di rilancio 18 PRIMO PIANO / scenari L’autunno, il garden e la ripresa. Quali le previsioni distributive per la prossima stagione?
24 PRODUZIONE / novità Una selezione di prodotti innovativi per la floricoltura
TENDENZE
34 mercati Festa della mamma, una ricorrenza
ancora vincente? L’analisi degli ultimi otto anni
44 fiere Torna Euroflora: un nuovo progetto
a sostegno del settore, all’insegna della bellezza e del business
Sacco Pro Bio Confezione da 70 litri 42 sacchi per pallet
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EDITORIALE | questo numero
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Rivista fondata da ARTURO CROCI
Francesco Tozzi
opiare non è sempre sbagliato: c’è chi ha le idee e chi non le ha, e chi non le ha deve attingere da qualcuno o da qualcosa. Tutti copiano, i pittori copiano i loro soggetti, i musicisti copiano le loro musiche dalla natura o da altre opere. Anche i cuochi copiano e ri-elaborano. C’è chi riesce a inventare delle novità anche con niente e poi c’è chi copia perché ha bisogno dei riferimenti per iniziare qualcosa di nuovo. Anche gli ibridatori a volte copiano, anzi ri-copiano dalla natura. Ibridare è importante perché ci permette di avere idee nuove. Copiare però non vuol dire riprodurre tale e quale. Copiare nel nostro lavoro vuol dire pensare al futuro per trovare delle alternative e delle soluzioni. Stimo molto chi pensa al prossimo anno senza andare in ansia, chi ha già in mente una strategia chiara; ma c’è anche chi, come me, grazie all’ansia e allo sconforto anche, a volte, riesce ad avere delle buone idee. Dei “guizzi buoni”, direbbe il mio amico Paolo. Ispirazioni, quei pensieri notturni che ci sbloccano le idee, trovate che ci sbloccano il cervello e ci fanno fare quel passo in più. Biasimo però chi copia perché incapace di un pensiero proprio. Chi copia per danneggiare. A tutti i farabutti che rubano penserà la realtà, che è maestra e giudice inflessibile. A chi copia rubando, senza aggiungere nulla di nuovo, nulla di sé, e quindi sottrae ad altri, e basta. Toglie, svilisce, sciupa. Per i ladri ci sono le punizioni e la vergogna, per i virtuosi il successo e la fortuna. Matteo Ragni
N° 411 - Aprile / Giugno 2020 DIRETTORE RESPONSBILE Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Matteo Ragni, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net COMUNICAZIONE DIGITALE Irene Accattino promozione@laboratorioverde.net PROMOZIONE E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net STAMPA Aziende Grafiche Printing srl - Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171.
e d i z io n i
on che spirito abbiamo confezionato questo nuovo numero di Flortecnica e vivaismo? Con inguaribile ottimismo! È stata una strada obbligata. Certo, non sono mancati momenti di difficoltà, ma bisognava guardare avanti. Per forza. E ci siamo fatti aiutare da chi il mercato lo fa: produttori e operatori della filiera. In tutto, 14 contributi che hanno tracciato una linea su questi ultimi mesi, delineando andamenti e scenari futuri. Speranze. E poi, in questo numero di inizio estate, troverete un sacco di storie che raccontano l’impegno di aziende che hanno voglia di sperimentare, introducendo sul mercato nuove varietà, pronte a essere testate dai canali distributivi, dai consumatori. E questo è un altro bel segnale di speranza. Spazio anche a indagini e dati di mercato, tra cui due ricerche sul retail condotte direttamente dalla nostra redazione. La prima ha preso in esame proprio le dinamiche delle vendite durante i mesi di pieno lockdown, attraverso l’analisi dei dati raccolti su 25 centri di giardinaggio del nord Italia; la seconda evidenzia quanto la ricorrenza della festa della mamma sia ancora un appuntamento ricco di significato e opportunità di business. Ora aspettiamo l’autunno – e a pagina 18 vi raccontiamo alcuni possibili scenari, pronti come sempre a fare del nostro meglio, a nuove sfide. Più maturi e consapevoli sul fatto che niente è (quasi) mai scontato.
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Flortecnica e vivaismo
Laboratorio
verde
Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior AMMINISTRATORE UNICO Francesco Tozzi SEGRETARIA GENERALE Katiuscia Morello Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • I Quaderni di greenup • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.it Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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SOMMARIO | 411 - 2020 Aprile / Giugno
Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
411
dal 1977 informa il settore
Aprile / Giugno • anno 2020
Come andrà quest’anno?
È una delle domande che abbiamo chiesto a produttori e operatori della filiera. C’è una gran voglia di rilancio TENDENZE 34 mercati Festa della mamma, una ricorrenza
18 PRIMO PIANO / scenari L’autunno, il garden e la ripresa. Quali le previsioni distributive per la prossima stagione?
24 PRODUZIONE / novità Una selezione di prodotti innovativi per la floricoltura
ancora vicente? L’analisi degli ultimi otto anni
44 fiere Torna Euroflora: un nuovo progetto a sostegno del settore, all’insegna della bellezza e del business
IN COPERTINA Occhi puntanti alla prossima stagione autunnale, per capire come chiuderà quest’anno. Si registra un cauto ottimismo e una gran voglia di ripresa.
28 STAGIONALI
40 ARBUSTI NOVITÀ
30 ANDAMENTI
42 STAGIONALI DA FIORE
32 CASE HISTORY
43 COOL
Rarità per estimatori? Non solo di Marta Meggiolaro
PRIMO PIANO
08 COVER STORY
Come va? di Marta Meggiolaro
14 ANDAMENTI
Improvviso cambio di rotta di Lucio Brioschi
18 SCENARI
L’autunno, il garden e la ripresa di Nicolò Pensa
PRODUZIONE
25 INNOVAZIONE
Sempre meglio di Filippo Tommaseo
Salvia, una garanzia di Filippo Terragni
A servizio del retail di Bianca Boschi
TENDENZE
34 MERCATI
Festa della mamma, una ricorrenza ancora vincente? di Lucio Brioschi
38 PROPOSTE
Tropical chic di Matteo Ragni
Una nuova idea di pianta di Alessandro Coraggio
Super! di Filippo Terragni
Senza paura di Alessandro Coraggio
44 EVENTI
Euroflora si prepara di Costanza di Matteo
RUBRICHE
05 EDITORIALE
Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni
20 FATTI & BREVI
News dal mercato
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | cover story
COME VA?
C’è qualche segnale di ripresa da parte del mercato?
Una domanda scontata, che in questo momento ha assunto un significato reale. Abbiamo chiesto ad alcuni produttori e operatori della filiera di provare a tracciare la rotta dei prossimi tempi di Marta Meggiolaro
I
mesi di emergenza per la pandemia causata dal Covid-19 ci hanno colpito tutti, in modo differente a seconda delle zone, del tipo di attività, e anche a seconda di quanto ci hanno coinvolto personalmente, quando il contagio si è avvicinato e ha colpito familiari, amici, conoscenti. Certamente i mesi di marzo e aprile hanno rappresentato qualcosa di inedito nella vita di ognuno di noi. Forse ci siamo lasciati alle spalle il peggio, o forse il peggio è là davanti a noi che ci aspetta. Non abbiamo dati certi, ma quello che molti stanno facendo, al di là degli slogan che ci hanno accompagnato in questo periodo, è trarre una lezione da ciò che ci è stato dato da vivere. Qui abbiamo raccolto le voci di alcuni produttori e imprenditori per sapere come il florovivaismo nazionale e internazionale sta affrontando questo momento, attraverso le risposte a queste due domande:
1. 2.
C’è qualche segnale di ripresa da parte del mercato?
Flortecnica e vivaismo
1.
Qual è la vostra previsione per quest’anno?
Al sollievo per il fatto che il periodo di fatturato prossimo allo zero è passato e si limita a marzo e alle prime settimane di aprile, si aggiunge la sorpresa per la quantità di lavoro sopraggiunto alla riapertura di centri di giardinaggio e garden center. Un segnale positivo che prova il desiderio di verde del consumatore, che non abbandona, anzi, intensifica il proprio interesse e i propri investimenti in questo settore; non mancano però dubbi e timori sui prossimi mesi, in cui la mancanza di liquidità delle aziende, la revisione dei programmi di coltivazione, la diminuzione degli ordini e la gestione dell’invenduto potrebbero essere causa di altre difficoltà. 8
MARIO FERRARINI, ARENA VIVAI Il segnale di ripresa c’è ed è tangibile, anche ora mentre parlo stiamo spedendo materiale a ritmi ben diversi dal mese di giugno degli anni precedenti. A dire il vero già in piena pandemia è emersa da parte della clientela una forte domanda di terricci, vasi e soprattutto piante. Il consumo di piante è molto forte ed è trasversale. Naturalmente si parte dagli ortaggi, prodotto venduto a profusione che a mio modo di vedere ha “trainato” l’interesse degli utenti nei confronti del verde a tutto tondo. E poi via con stagionali, rose, arbusti colorati, rampicanti, sempreverdi, cespugli da fiore... E chi più ne ha più ne metta! Cosa sta succedendo? La mia opinione offre una spiegazione composita del fenomeno. Prima di tutto la gente, durante la fase più critica, non poteva uscire da casa e ha potuto dedicarsi ad attività per le quali la frenesia della vita quotidiana scandita da lavoro e impegni vari non lasciava sostanzialmente spazio. Il giardinaggio per molti è stato una meravigliosa scoper-
Da sinistra, Mario Ferrarini, Alberto Tonel e Fabiano Bortolazzi, i soci di Arena Vivai.
2 Qual è la vostra previsione per quest’anno?
ALDO STABOLI, PLANTA Il nostro mercato al consumo (quello delle piante stagionali) ha recuperato bene da fine aprile a inizio giugno. I danni fatti prima sono molto diversi tra prodotto e prodotto e non sono recuperati completamente. Quanto questa situazione sia stabile proprio non so. Per me il mercato al consumo non sarà un grande problema, più problemi ci saranno nella produzione (mancanza di sicurezza nella proAldo Staboli duzione, problemi di liquidità delle aziende e così via). Come Planta la stagione è definita: con giugno abbiamo registrato il 70-75% del fatturato e l’autunno lo prevediamo abbastanza stabile. Di certo non recupereremo le perdite dovute all’emergenza sanitaria di marzo-aprile. Credo si produrranno meno piante per le diverse incertezze di mercato che ci sono nel mercato, ma non tante di meno.
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2. ta fatta di bellezza, profumi, genuinità e grandi soddisfazio soddisfazioni. Non si rimane indifferenti dopo una scoperta simile! E così questo trend sta prose proseguendo. Il meteo è un’altra componente che crea le con condizioni ideali: sole, ma non troppo caldo, notti fresche... L’ideale per piantare e vedere crescere rigogliose le piante. Credo infine che ci sia anche una implicita voglia di tornare a cose semplici e naturali. La pandemia ha portato nuovi clienti al nostro settore. Parlando con amici gardenisti ho appreso come il fenomeno abbia riguardato anche fasce di età piuttosto giovani. I millennials hanno dimostrato un grande interesse per le piante, complice anche il moltiplicarsi dell’offerta online. Questo fa ben sperare per il futuro, perché forse abbiamo conquistato davvero nuovi clienti. Un’altra riflessione: i prodotti che vendiamo sono relativamente economici, riescono a dare grandi soddisfazioni con esborsi contenuti, inoltre molta gente quest’estate non farà le ferie al mare o in montagna, e rimarrà invece a casa (e questo è testimoniato dall’enorme vendita di piscine fuori terra che c’è stata). A casa, con la piscina e un buon drink, ci deve essere anche un contesto piacevole e le piante ancora una volta possono essere, e saranno! protagoniste. Inutile poi ricordare come il tema delle distanze sociali può determinare una grande vendita di vasiere a siepe atte a questo scopo. Difficile fare previsioni, la contrazione nell’economia reale probabilmente si sentirà più in autunno, ma sono molto ottimista... Ci sarà sempre spazio per chi si evolve e per chi rimane molto legato alla qualità dei prodotti e dei servizi.
2.
PAOLO MUSIARI, FLORINFO Florinfo fornisce i propri prodotti ai tre segmenti del mercato ortoflorovivaistico: produttori, retail e manutentori. Gennaio e febbraio sono stati due mesi molto positivi per l’intero mercato, poi si è fermato tutto a causa del Covid-19. I produttori di fioriture stagionali, di orticole e i vivaisti hanno subito effetti molto diversi fra loro. Sicuramente hanno sofferto di più le stagionali, mentre le orticole, quando il mercato al dettaglio ha potuto ripartire, hanno avuto un picco inaspettato. Le vendite sono andate sorprendentemente bene anche per il retail, che ha realizzato fra aprile e maggio buone performance per diversi motivi: innanzi tutto c’è stato un momento in cui gli unici punti vendita aperti, oltre ai supermercati, erano i garden e quindi l’afflusso di persone era notevole. In secondo
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Paolo Musiari Flortecnica e vivaismo
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Michele Tusi
PRIMO PRIMO PIANO PIANO || cover cover story story luogo, le stesse persone si sono recate in questi punti vendita più volte e, avendo tempo da dedicare al giardino, hanno investito di più: per le piante, per gli attrezzi da giardinaggio, per gli impianti di irrigazione, per gli arredi. I manutentori del verde hanno, in generale, lavorato, anche se a seconda delle ordinanze regionali e sindacali si è verificato un effetto a macchia di leopardo, con alcune zone in cui si è operato davvero molto, soprattutto per preservare gli impianti di alberi e arbusti fatti negli anni precedenti e in alcune zone meno. Un elemento da rilevare è che molte aziende hanno adottato soluzioni innovative per la vendita dei loro prodotti: è stato il passaggio quasi obbligato allo “store digitale”. Ad esempio, nel periodo della “quarantena” (lockdown), molti garden si sono organizzati per gestire gli ordini dei loro clienti con Whatsapp o aprendo gli shop online, anche se poi si sono scontrati con la difficoltà di dover gestire un’importante mole di consegne a domicilio. Nei punti vendita, per affrontare il problema dei percorsi obbligati e la necessità di mantenere il distanziamento previsto dalla normativa, molti titolari di garden hanno adottato il nostro servizio “Botanica On Web” in cui possono scegliere le schede botaniche di migliaia di piante con le foto e le informazioni per il mantenimento della pianta, per produrre la loro cartellonistica in modo immediato e autonomo, in modo da rendere auto-vendente il loro punto vendita e far vivere una piacevole esperienza ai loro clienti. Il mercato è rimasto piacevolmente sorpreso per come si è conclusa la stagione primaverile, anche perché inizialmente si era preparato a una vera e propria batosta; quindi rispetto all’autunno siamo ottimisti. Una previsione che abbia un significato di attendibilità non è però possibile. Sono troppe le variabili in gioco: un ritorno dell’epidemia, l’andamento dell’economia in generale, il comportamento dei consumatori intimoriti da un futuro pieno di incertezze potrebbero pregiudicare un buon andamento del mercato. Difficile prevedere quale sarà l’impatto di tutto questo sul settore del florovivaismo che apparentemente non tratta beni di consumo di prima necessità. Ci sono però alcune ragioni per essere ottimisti. Il florovivaismo è un segmento particolare, e come è già successo nel 2008, abbiamo visto come un numero sempre maggiore di consumatori considerano il verde come una componente importante nella loro quotidianità. Il cambio generazionale va in questa direzione, i giovani vedono il verde non solo come “ornamento”; ma soprattutto come un elemento essenziale per il loro benessere fisico e psicologico. Il cliente finale ha fatto capire di aver bisogno del “verde”, della pianta, dei pochi metri quadri di giardino, dell’orto o del balcone fiorito: le persone hanno mantenuto e anzi valorizzato questo aspetto. C’è quindi tanto da lavorare, ma il nostro è un Paese che in momenti come questi ha mostrato di avere le caratteristiche giuste per affrontare i cambiamenti e andare avanti.
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Flortecnica e vivaismo
MICHELE TUSI, COPLANT Il mese appena passato è stato molto intenso, dopo la riapertura, come ci si aspettava: tutti i professioprofessio nisti del settore si sono mossi per cercare di recuperare il più possibile il lavoro perso. Questo Q uesto “restart” di massa e le misure di sicurezza adottate per l’emergenza Covid hanno congestionato il lavoro e creato qualche ritardo nella preparazione e consegna dei nostri prodotti. Si sta ancora lavorando a pieno ritmo e speriamo che le richieste di fornitura persistano a lungo, confidando in un mese di giugno mite. Con l’innalzamento delle temperature ci sarà sicuramente un rallentamento del mercato. Purtroppo l’emergenza Covid-19, sia in Italia che all’estero, ha causato lo slittamento di molti cantieri e realizzazioni all’autunno, sperando in un meteo favorevole e augurandoci che non ci sia una seconda ondata di contagi. Per questo motivo prospettiamo che da settembre il mercato riprenda con una marcia in più. Recuperare il fatturato perso nei mesi di marzo e aprile non sarà facile, considerando che per tutto il settore sono i mesi più importanti di tutta l’anno; però siamo fiduciosi.
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FRANCO ROLDI, LEONESSA VIVAI In fase di ripresa dopo il lockdown si è notato una buona risposta da parte dei garden. Acquisti sempre ponderati ma carichi di voglia di proporre. Anche per il mese di giugno sembra esserci un buon riscontro. Una particolarità: abbiamo notato che tanti titolari di garden hanno riscoperto il piacere di visitare i vivai di produzione.
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Franco Roldi
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Sicuramente i due mesi di chiusura forzata hanno penalizzato e penalizzeranno l’intera annata. L’augurio da parte nostra è quello di un maggiore interesse d’acquisto del nostro prodotto nella fase autunnale, in modo da ridurre il gap creatosi nel periodo di fermo lavorativo. Non solo aspetto economico, ma anche quello produttivo: abbiamo dovuto rivedere il nostro piano di coltivazione, ma Leonessa Vivai ha comunque deciso di investire su nuove varietà e ampliare le collezioni già esistenti. Non mancheranno le novità per il 2021! Giuseppe Caporale
partono tutti i lavori rimandati in primavera e il settore degli eventi (la voglia di recuperare è trasversale a tutti i settori). Io sono fiducioso: dopo tutto il periodo Covid, penso sia importante trarre dal negativo tutto il buono possibile. Quello che mi porto a casa io è l’evidenza del valore che la gente ha dato a quello che noi produciamo. Spesso siamo noi a non valorizzare quello che facciamo. Eppure in un momento come questo, appena è stato possibile, la gente è andata nei garden a comprare le piante e ci ha dimostrato che dà peso e valore al bene pianta. La cultura della pianta c’è, bisogna valorizzarla e molto passa da noi e dai rivenditori. DANA TROVA, CORINO BRUNA Dopo aver perso a marzo e soprattutto ad aprile, abbiamo avuto un buon recupero a maggio e giugno sta andando molto bene. Quindi per noi il mercato in questo momento è positivo, sostenuto dal fatto che la gente, restando a casa, si è sicuramente dedicata al giardinaggio. Non so fare una previsione per i prossimi mesi: settembre e ottobre per me sono un gran punto di domanda. Spero di sbagliarmi, ma penso che quando finiranno le casse integrazioni ci sarà meno disponibilità economica, e quindi più sofferenza del mercato.
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2.
GIUSEPPE CAPORALE, CAPORALPLANT In questo momento, considerando che siamo a metà giugno, per la nostra attività e per la situazione qui al sud, direi che sta andando bene. È un mese di giugno quasi unico, anche se il meteo non ci sta proprio aiutando. Il mercato si muove con qualche differenza fra i canali di vendita e fra i Paesi; nel Nord Europa sta andando molto bene. Ad esempio in Danimarca gli spostamenti sono molto scoraggiati e questo ha portato le persone a dedicarsi al giardino e ad acquistare molte più piante. Il mercato nazionale e francese continua a ritirare merce, la stagione di vendita si è allungata. Sulle piante grandi, quelle che si usano per i grandi lavori o per gli eventi, c’è più stagnazione. Ci si aspetta che riprenda dopo l’estate, ma alcune cose sono state cancellate e non verranno recuperate. In questo periodo di solito lavoriamo molto nelle regioni costiere, in Italia e all’estero. Gli ordini stanno arrivando, ma è solo una ripresa di quello che non è stato fatto finora. Quindi direi, per essere realisti, che il danno sicuramente c’è, ma anche che si sta lavorando bene. Chiaramente abbiamo riprogrammato e ridimensionato la produzione per riuscire a gestire l’invenduto e lo spazio del vivaio. Per quanto riguarda il mercato autunnale, che dovrebbe essere la seconda finestra di mercato, credo che i prodotti da vivaismo saranno disponibili, perché ci sono gli invenduti della primavera, e penso che la domanda sarà abbastanza aggressiva, se
1.
GIACOMO ZUFFI, AGRIMEDIA I segnali di ripresa ci sono. Abbiamo visto, dopo un primo momento di stallo fra marzo e aprile, che con la riapertura dei punti vendita i consumatori hanno ripreso a spendere. Ma le aziende si trovano comunque a dover fronteggiare il fatto che non c’è liquidità. Difficile fare pronostici. Certamente tutti stanno preparandosi a fronteggiare mesi non semplici, che potrebbero anche portare nuovi imprevisti. Si spera di chiudere l’anno 2020 con un segno negativo non superiore al 10%.
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Dana Trova
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Giacomo Zuffi Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | cover story
PETER VAN RIJSSEN, PLANTIPP In questo periodo ci siamo concentrati sulla comunicazione: abbiamo realizzato e diffuso moltissime foto e video. Abbiamo assistito nelle vendite i nostri clienti, mantenendoci in contatto con loro per monitorare tramite loro la situazione del mercato. Abbiamo anche analizzato l’organizzazione delle loro vendite online, occupandoci di ottimizzare le foto. Infine abbiamo organizzato i trial per le nuove piante. Quindi ci siamo mantenuti molto in attività. In questo periodo particolare chi ha acquistato le licenze per coltivare le nostre piante ha sperimentato e si è reso conto che avere nuove varietà fa davvero la differenza per il cliente. E da quando li supportiamo come Plantipp con foto professionali e ora con i video, si stanno accorgendo davvero della differenza. Con queste foto ben fatte i loro siti vengono preferiti nella ricerca online. Buone foto, buone vendite: questa è una regola dell’e-commerce. In futuro mi aspetto che crescano di importanza gli strumenti di comunicazione, fra cui, come dicevo, le foto e i video. Tutti i consumatori sono stati obbligati in questo periodo a comprare piante online, e continueranno a farlo in futuro perché hanno vissuto delle buone esperienze in proposito. In secondo luogo, la generazione dei “non-giardinieri”, cioè di chi non ha un giardino di cui occuparsi, è stata spinta dalla quarantena a comprare piante per rendere più gradevole il tempo passato a casa. E così hanno realizzato quanto può essere divertente e gratificante fare giardinaggio. Questo significa che continueranno a comprare piante anche in futuro. È una buona prospettiva.
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Peter Van Rijssen
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Annarita Manera
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ANNARITA MANERA, CACTUSMANIA Sì, c’è stata da subito una ripresa perché la gente ha voglia di vivere la casa, il giardino e il balcone, anche perché molto di più quest’anno non si può fare. Alcuni clienti garden center mi hanno riferito che le vendite dell’area arredo da giardino sono state prese d’assalto. La ragione è la stessa, quest’anno bisogna stare a casa e ogni spazio va valorizzato. I nostri prodotti possono fare questo e c’è molta domanda. La nostra azienda non si è mai fermata. Abbiamo continuato a invasare e a fare talee. Abbiamo continuato a lavorare per il futuro, con ottimismo, e questo lavoro è stato ripagato dal flusso di clienti che abbiamo ora, non me lo aspettavo.
Flortecnica e vivaismo
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Robert Psenner
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Non ho la più pallida idea di cosa sarà il futuro ma, come dicevo, bisogna essere ottimisti. Per noi si apre un’estate di lavoro intensa; non so cosa potrebbe capitare poi. Spero che continui così, per tutto il settore.
ROBERT PSENNER, ANDREAS PSENNER Siccome il nostro lavoro primario è la coltivazione della pianta giovane di piante primaverili ed estive, il Covid-19 ha danneggiato parecchio la vendita del prodotto finito dei nostri clienti. Soprattutto le prime settimane della primavera, che sono state praticamente in blocco totale, hanno comportato l’annullamento degli ordini o il posticipo delle consegne delle piante giovani. Quando il mercato è ripartito, con tanti sforzi, la vendita è andata meglio. Alla fine il prodotto mancava, perché gli spazi di produzione sono stati limitati nel mese di marzo fino a inizio aprile. È molto difficile fare una previsione sui prossimi mesi. Di certo i produttori sia di piante giovani, sia del semipronto e del prodotto finito, non possono assorbire tutto il rischio di produzione. Serviranno garanzie di produzione da parte dei venditori finali. Oppure i prezzi di vendita del prodotto finito dovranno essere corretti verso l’alto, inserendo una percentuale di rischio per la produzione. Anche le tempistiche di pagamento dovranno essere riviste.
1.
2.
SILVIA PECORARI, FLORA ARTISTICA Difficile parlare di ripresa in questo momento, il nostro prodotto e il nostro lavoro sono molto legati al settore fieristico e al settore turistico, ad oggi ancora molto penalizzati: la riapertura delle fiere sembra ancora essere molto distante, mentre alberghi e ristoranti hanno la possibilità di aprire ma in condizioni troppo disagiate. Mancano i matrimoni, le cerimonie funebri sono mancate e mancheranno ancora. Tutte le cerimonie dalle comunioni alle cresime ai battesimi sono sparite, festeggiamenti di compleanni, anniversari, lauree, si fanno con tanta modestia per evitare assembramenti e – aggiungo – con spese ridotte all’osso. C’è ancora troppo smart-working, le grandi aziende e gli uffici sono ancora chiusi, quindi non richiedono addobbi floreali, e penalizzano anche bar e ristoranti a cui manca la fascia di consumo dei lavoratori in pausa pranzo.
1.
za) ad un 15-20% in meno. Questa flessione è dovuta alle grosse perdite subite dalle produzioni programmate per le “date” primaverili (Pasqua, promozioni GDO e così via) che hanno comportato il 100% di invenduto e quindi di scarto non riciclabile per le settimane successive. Inoltre la situazione dei pagamenti, già precaria per alcune realtà e zone di produzione, ha incrementato questa prudenza al ribasso. Speriamo che la crisi sanitaria se ne andrà completamente per tutti i Paesi colpiti. Possiamo anche pensare che la limitazione della produzione per l’autunno (dato che alcune produzioni autunnali non sono state messe in coltura durante la crisi sanitaria), potrà creare un aumento delle vendite al momento della fioritura. A maggior ragione, per i “giardinieri principianti” che hanno trascorso più tempo nel giardino o negli spazi verdi, potrebbero essere diventati dei praticanti convinti e il loro interesse per il vegetale probabilmente durerà nel tempo. Le persone che sono state confinate negli appartamenti senza verde hanno sentito in modo più forte il bisogno di natura e questo potrebbe condurle a interessarsi alle piante in generale, e più particolarmente alle piante per l’interno. Così come il bisogno essenziale di riallacciare le relazioni sociali, sarà l’occasione per comprare delle piante e fiori da regalare per celebrare i ritrovi. In caso di ripresa dell’epidemia, con nuovi periodi di concon finamento, l’orticoltura globale sarà ancora più fortemente colpita, come tutta Guy Schertzer l’economia globale, d’altronde.
2. Silvia Pecorari
2.
Le previsioni sono troppo difficili da fare; perché c’è ancora troppa incertezza; non considerando luglio e agosto, che comunque sono mesi relativamente calmi per le vendite, se ci dovesse essere ancora un rischio epidemico in autunno, con chiusure totali o parziali, con limiti per la circolazione, con scuole chiuse o che funzionano a scaglioni, con tante aziende che, a detta dei media, dopo agosto non riapriranno, causando la perdita di tanti posti di lavoro, temo che le vendite saranno molto scarse. Vorrei poter dire che in autunno ci sarà una bella ripresa con gente entusiasta che avendo passato giornate intere chiusa in appartamenti piccoli e angusti, non vede l’ora di riempire la casa di piante, colori e vita… Ma bisogna anche fare i conti con la situazione generale e con le possibilità economiche.
GUY SCHERTZER, MOREL Dal punto di vista del consumo delle piante, sì, ci sono buoni segnali di ripresa: nei Paesi nei quali il confinamento è stato tolto presto, le piante si sono vendute bene. Negli altri Paesi la domanda è stata più forte in un periodo più tardivo, e questo non è bastato per recuperare le perdite legate all’assenza delle vendite di marzo e aprile durante il confinamento. Sfortunatamente, e in modo variabile a seconda dei tipi di produzione (fiori recisi, piantine da ortaggi, piante per aiuole, e così via), le produzioni buttate via all’inizio della stagione non sono state compensate dalle buone vendite fatte a maggio. Si può pensare che le persone che non partiranno per le ferie passeranno più tempo in giardino o ad abbellire le loro case, balconi e terrazze. Questo sarebbe positivo per il consumo estivo. Luigi Vasarri, che si occupa per Morel del mercato italiano, ha descritto la situazione in Italia in questo modo: attualmente il mercato si è ripreso dopo il blocco totale di marzo e la prima metà di aprile. In maggio ha avuto un rimbalzo importante con vendite anche “storiche” in alcune situazioni. Gli impianti per le produzioni dei prossimi mesi, invece, risentono ancora della precarietà della situazione generale e diversi produttori sono restii a confermare i numeri dello scorso anno con diminuzioni che variano dallo zero (la minoran-
1.
DAVIDE LUCENTE, AMMINISTRATORE FLORESITEMI Il periodo è stato difficile, ma si vedono i primi incoraggianti segnali di ripresa. Noi abbiamo lavorato durante tutto il lockdown, anche perché molti imprenditori della distribuzione, soprattutto grossisti, hanno investito in strumenti digitali per assecondare le vendite tramite e-commerce, esplose in pieno periodo di emergenza. Grazie a queste scelte, chiuderanno quasi sicuramente in pareggio a fine stagione. Noi ci siamo strutturati per rispondere al meglio alle future esigenze del mercato: abbiamo cambiato recentemente sede, molto più funzionale, e nel 2019 abbiamo aperto una filiale tecnica anche a Roma, per meglio presidiare il mercato del centro-sud. Siamo certi che il settore si riprenderà, anche quello produttivo, soprattutto se sarà capace di considerare il digitale come un’opportunità.
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Davide Lucente
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Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | andamenti
IMPROVVISO CAMBIO DI ROTTA
Una panoramica esclusiva mostra come il retail ha reagito ai quattro mesi che hanno stravolto il mercato: numeri, variazioni e percentuali di alcuni garden center del nord Italia. Con la dovuta attenzione al boom delle consegne a domicilio di Lucio Brioschi, Soluzione Garden
IN BREVE • Marzo: incassi in picchiata. • Aprile: via libera a vendita di piante e fiori, che avvantaggia le strutture ad essi dedicate. • Con la riapertura la frequentazione esplode: voglia di verde. • Scoperta della vendita on line con consegna a domicilio oltre un certo limite di spesa. • La vendita online ha dimostrato che non è necessario vendere sempre a prezzi bassi. • Nella vendita online si è visto che occorrono identità e valore per determinare il valore economico.
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E
ra la metà di gennaio quando, al convegno annuale di AICG, i partecipanti si scambiavano pareri, cifre, risultati del 2019 appena passato e facevano progetti per futuro, ascoltando i relatori. Immagino i loro pensieri: “Cosa posso fare per sviluppare clientela?”, “Social: ci investo oppure continuo a osservare?”, “Come uscire dall’impasse del prezzo?”. Normali domande che coinvolgono ogni realtà. Nemmeno un mese e mezzo dopo, tutto questo si è fermato. Un evento inaspettato avrebbe cambiato la storia dei primi quattro mesi di questo 2020. L’emergenza sanitaria, determinata da un virus imprevisto e imprevedibile nelle sue implicazioni ci ha coinvolti tutti: produttori, retail e consumatori, l’intera filiera. Nessuno escluso. Ci ha cambiato la vita nel modo di pensare e gestire le reazioni tra le persone, con i prodotti, con i punti vendita al dettaglio. Una chiusura imposta per ragioni sanitarie ci ha messo di fronte a una realtà mutata alla quale abbiamo dovuto rispondere immediatamente e senza troppo riflettere, per riuscire a salvare il salvabile. Ora, al di là delle considerazioni tecnico-legislative, politiche e burocratiche, questa situazione si è ripercossa sulle vendite: dapprima leggermente, poi sempre più incisivamente sino a non poter vendere alcunché. Non appena i vari Decreti annunciavano ora questa, ora quell’altra azione, i rivenditori ne hanno fatto uno strumento operativo e hanno cercato di andare avanti. Cosa emerge dai primi quattro mesi di vendite? Come si è comportato il mercato? Per comprendere meglio l’analisi, proviamo a divedere il ragionamento in due parti:
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Flortecnica e vivaismo
Le vendite fisiche e i loro andamenti Le vendite on line e il loro sviluppo Brevi considerazioni
MARZO, LA DEBACLE DELLE VENDITE FISICHE Come era logico, sono state a detta di molti “un disastro”; una buona partenza tra gennaio e febbraio con dati che facevano intendere un buon avvio dell’anno: si va da un circa +0,74% a un massimo del +22% a gennaio, seguito da febbraio con un dato medio di circa +18,81%. Positivo, quindi. Ma la sorpresa arriva girato l’angolo dell’8 marzo: il primo Decreto ha sparigliato le carte in tavola, determinando quello che sarebbe stato a seguire. Così il marzo è stato una debacle totale: frequentazione scesa del -15%, dato medio con valori oscillanti tra il -60% e un -76%; incassi in netto calo con un -64,76%. Ad aprile, per mezzo degli interventi volti alla salvaguardia del settore florovivaistico facente parte della filiera agricola, si sono attivate le vendite fisiche, seppur limitate alle sole piante e fiori e prodotti di cura e manutenzione direttamente collegati, questo intervento ha dato impulso all’insieme delle vendite stesse. Così si sono sommate quelle digitali, sempre in corsa, e quelle fisiche, con un risultato che ha determinato i seguenti valori: frequentazione: 12,23%, dato medio con valori oscillanti tra il -3 e il -36%; incassi: +6,74%, dato medio. Il tutto ha portato il primo quadrimestre dell’anno a un -16,23% come ricavi e un -28% circa come frequentazione; con un bel colpo di reni, non c’è che dire. Un elemento fa riflettere: in una situazione imposta dalla legislazione, dove talune categorie merceologiche non erano vendibili, in quanto valutate “non essenziali”, chi ne ha fatto maggiorente le spese, sulla perdita del periodo, sono stati i garden center di attrazione seguiti dai medio-grandi; in questi il peso percentuale delle piante e fiori (unici prodotti con poco altro la cui vendita era ammessa) è inferiore sul totale delle vendite annue (massimo 48% circa sul totale), rispetto a quelle di un medio-piccolo o piccolo centro giardinaggio, dove il peso di tali categorie può arrivare al 70-75%. Di conseguenza
L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE Dover dialogare a distanza ci ha imposto di apprendere rapidamente nuove forme di linguaggio, di rapidità di trasmissione dei concetti e naturalmente raccontare cosa si stava facendo. Ora, a parte la situazione di emergenza, diviene importante iniziare gestire i social media, oltre a un servizio web marketing, come un vero strumento ausiliario alle vendite e non come svago giornaliero per vedere cosa fanno e dicono gli altri. I social media sono e saranno (anche se forse su piattaforme differenti da quelle in uso oggi e con modalità sempre più in evoluzione), lo strumento necessario per restare attivi sul mercato, per confermare, creare o ricreare posizionamento nella clientela, per targettizzare o segmentare, ma anche per potenziare le vendite. Solo una nota: se volete che le vendite digitali diventino “pane quotidiano”, non commettete l’errore di vendere la banalità, bensì quello che non si trova ovunque.
per una volta le strutture piccole e dedicate alle piante hanno avuto maggiori vantaggi rispetto ad altre più complete e complesse. Da notare che non appena è stato dato il via libera alle aperture, la frequentazione è letteralmente esplosa. Il segnale è che la clientela non vedeva l’ora di poter acquistare direttamente, per toccare i prodotti ma soprattutto per uscire di casa, “prigione” più o meno dorata di questo periodo. SHOP ONLINE, SCELTA OBBLIGATA MA AZZECCATA A tale situazione, che ha coinvolto tutti, dal piccolo produttore con annesso punto vendita al grande gar-
den center di attrazione, dal vivaista al floricoltore, si è potuto rispondere con un’unica azione determinata dalla normativa varata: la vendita on line con consegna a domicilio. Due gli aspetti: da una parte è stato un dramma, disorganizzazione, non prevedibilità dei volumi in gioco (non c’era uno storico a determinare i valori e a guidare le scelte); dall’altra l’opportunità! Opportunità che ha, di fatto, offerto un alleato valido per le nostre vendite, che ha finalmente mostrato il valore della multicanalità e la forza che il web può avere se adeguatamente pensato e gestito. Mentre le vendite fisiche al dettaglio erano sempre in balia delle possibilità legate ai vari interventi del Governo, quelle digitali, gestite con tutta la fantasia e la capacità di improvvisare che contraddistingue noi italiani (e-mail, Facebook, WhatsApp, web shop, telefonate) crescevano giorno dopo giorno: da pochi primi timidi contatti, sono divenute una valanga che ha sorpreso e stravolto la vita lavorativa di molti. Ecco alcuni semplici dati per delineare la portata degli eventi, raccolti attraverso un sondaggio effettuato su 25 punti vendita (certo non è un campione totalmente rappresentativo del settore, ma per il Nord Italia è abbastanza utile per poter operare confronti con le proprie realtà): il numero degli ordini registrati prima dell’emergenza oscillava in media sui nove al giorno, considerando il quadrimestre con le ricorrenze contenute in esso; dopo l’emergenza il numero è passato a 50 ordini al giorno con un incremento del 455% circa. Con l’emergenza, inoltre, gli italiani si sono scoperti digitali, pertantto si è avuta una crescita inaspettata dell’utilizzo degli strumenti web. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | andamenti
il peso delle chiusure dei garden center, flor center e plant center. Gli incrementi percentuali sulle consegne effettuate mostrano il trend del periodo:
MEDIA Preemergenza
Postemergenza
Incremento
4,5
10,5
133,33%
Medio - piccolo GC
7
16
128,57%
Medio - grande GC
10
35
250,00%
GC di attrazione
17
58,5
244,12%
GC (garden center) Piccolo GC
LAVORARE SUL VALORE E SULL’IDENTITÀ Una situazione non prevista né prevedibile, che ha letteralmente sconvolto il settore. Se da un lato è stata “una faticaccia”, dall’altra ci auguriamo abbia lasciato segni positivi, ovvero abbia mostrato come un qualcosa di non tangibile – la vendita on line – abbia in qualche modo potuto contribuire a ridurre
Fonte dati: Soluzione Garden - 2020
L’elemento di maggiore rilievo è il valore economico dello scontrino medio per consegna fatto registrare dalla situazione e anche in questo caso gli incrementi percentuali mostrano come il mercato si è adattato per necessità e ha mutato il concetto di valore - prezzo prodotto - canale:
SCONTRINO MEDIO GC (garden center)
Incremento
Piccolo GC
62,26%
Medio - piccolo GC
77,42%
Medio - grande GC
92,31%
GC di attrazione
114,71%
Fonte dati: Soluzione Garden - 2020
Vero è che tale situazione è stata determinata sia dallo stato di necessità in cui si è trovata la clientela, per cui di fronte al desiderio di “avere” quel tal prodotto, diciamo che non ha badato a spese; dall’altra c’è anche il limite di ordine minimo imposto per avvalersi della consegna a domicilio, che è passato in generale da nessun valore imposto a minimo di 50 euro, in genere. Questo inciso fa pensare ai prezzi, alla battaglia quotidiana in difesa degli stessi: ma vuoi vedere che se la proposta è ben confezionata non è necessario vendere sempre a prezzi bassi per fronteggiare la concorrenza e soprattutto le nostre paure? Anche la GDO vendeva piante e fiori (come stabilito dal decreto) e lo faceva a prezzi veramente concorrenziali, eppure i clienti hanno preferito il canale tradizionale (certo c’è chi ha acquistato anche al supermercato), quindi? Non è vero che siamo l’ultima risorsa a cui un cliente ricorre, diamoci da fare per creare questa benedetta identità che da anni perseguiamo e vedrete che il valore economico di ciò che proponiamo avrà il suo compenso! 16
Flortecnica e vivaismo
PRIMO PIANO | scenari
Abbiamo provato a fare una previsione di quelli che potranno essere i comportamenti dei consumatori per la prossima stagione. Per capire quali potranno essere le richieste del retail: sarà importante di Nicolò Pensa non banalizzare l’offerta
P
otrebbe essere il titolo di un romanzo: il protagonista è il garden center, lo sfondo è ciò che è accaduto e l’indomani, quello della ripresa. Obiettivo scoprire come sarà l’autunno. Abbiamo provato a chiedere ad alcuni rappresentati del mondo della distribuzione la loro opinione durante il mese di maggio, una volta usciti dal pieno periodo di lockdown, e i pareri sono discordanti tra pessimisti e ottimisti.
PESSIMISTI: PESA LA MANCANZA DI LIQUIDITÀ • Le aziende pur riprendendo le attività produttive forse non avranno la liquidità per “tenere” e conseguentemente proseguire nella seconda parte dell’anno. • I potenziali clienti non avranno liquidità e, esaurite le varie sovvenzioni statali, forse saranno di nuovo in cassa integrazione e quindi consumi a picco.
L’AUTUNNO, IL GARDEN 18
E LA RIPRESA
Flortecnica e vivaismo
• Dati i danni subiti in primavera (incremento delle quantità di invenduto e buttato, mancate vendite, perdita di clienti, eccetera…) molte aziende produttrici si concentreranno solo su prodotti consolidati, confermando un’offerta classica, che seguirà anche presso i canali distributivi. • Natale? Se continueranno le restrizioni relative al distanziamento sociale, sarà difficile garantire l’af l’affluenza di sempre. OTTIMISTI: IL CONSUMATORE HA VOGLIA DI GREEN • Non è così tragica: per settori in netta crisi ce ne sono altri che hanno tenuto durante l’emergenza e si stanno rilanciando per mantenere le proprie quote di mercato. Questo lascia ben sperare anche per l’indotto. • I potenziali consumatori trascorreranno vacanze estive “light”, quindi potrebbero disporre in autunno di maggior denaro da spendere nell’acquisto di piante e fiori. • Il fermo durante l’emergenza ha fatto percepire in maniera differente gli spazi abitativi domestici ed extra domestici, pertanto sarà possibile una buona ripresa già da metà settembre. • Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione saranno di sostegno al consumatore. • Natale? È possibile gestirlo in maniera differente: spazi esterni organizzati come bancarelle e mercatini. PRIVILEGIARE PIANTE ATTRAENTI Come vedete un bel dilemma. Riflettendoci potremmo delineare, quantomeno in relazione a vendite e fatturati, uno scenario simile: luglio con numeri al pari dello scorso anno; agosto con un incremento, seppure il peso del mese sull’anno sia limitato; settembre in ripresa dalla metà e fino alla Festa di Ognissanti, sempreché il garden non si faccia trovare impreparato e con assortimenti scarsi e poco attraenti. Infine, il Natale, è un male necessario: se i centri di giardinaggio non lo dovessero proporre, il rischio è una caduta già a novembre con seria ipoteca sul risultato di fine anno, se invece sarà allestito, bisognerà sperare non sia un evento contingentato, che quindi non darà i consuenti risultati a livello di fatturato. Insomma, volendo essere ottimisti, non tutto è perduto. È concretamente possibile che per alcune merceologie la qualità la farà padrona, per cui, meglio privilegiare acquisti di piante attraenti, in modo da non banalizzare l’offerta. Per esempio, il ciclamino è un prodotto classico, soprattutto se consideriamo il vaso 10 o 14 in plastica, ma se lo affianchiamo anche a una proposta in vaso 24 in terracotta, di sicuro il consumatore sarà più predisposto all’acquisto. Se le piante, nelle ultime stagioni, hanno mostrato di essere un traino importante, anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria, grazie alle consegne a domicilio, come produttori dobbiamo essere consapevoli di alcuni trend che sono emersi.
I PROSSIMI MESI • Luglio: andamento simile a quello dello scorso anno. • Agosto: leggero incremento delle vendite. • Settembre: in ripresa dalla metà del mese, fino alla festa di Ognissanti. • Natale: dipenderà dalle disposizioni post-emergenza. #COMPRAONLINE Durante il lockdown, molti acquisti sono stati effettuati grazie all’online e ai supporti digitali. Terminata la fase d’emergenza, i consumatori sono tornati a visitare i punti vendita, ma di sicuro una fetta di clienti finali continuerò ad apprezzare l’acquisto non tradizionale: tempi di consegna più rapidi, disponibilità del prodotto e offerte personalizzate saranno alla base del successo. #COMPRAITALIANO L’attenzione alla sostenibilità di filiera, già diffusa nel peL riodo pre-Covid, continua raccogliere attenzione da parte dei consumatori, soprattutto per i prodotti a Km0, ai quali si attribuisce una garanzia di freschezza e salubrità, oltre a un sostegno verso le aziende del territorio. Poi, piante italiane? Meglio che olandesi, sembrerebbe dire l’ultimo trend, ma attenzione agli estremismi e, naturalmente, alla disponibilità immediata del prodotto. Un possibile ritorno a prediligere fornitori interni da parte della distribuzione, ci auguriamo favorisca la crescita dei prodotti locali rispetto a quelli più sovra nazionali, i grossisti saranno spinti a diventare forse un poco più local di quanto non abbiano mai pensato, sempreché tutta la filiera si attivi in tale senso. #CONDIVIDEREÈBELLO La solidarietà “imparata” in tempi di emergenza rimarrà nelle abitudini dei cittadini: consumatori più attenti al “non essenziale”, ricorreranno forse di più alla “sharing economy”, a vantaggio di scelte più ambientaliste. Importante, a tal proposito, un’analisi e una rivalutazione del pacchetto “prodotto-servizi”, anche ripensando a nuove forme di offerta e a prodotti saving planet. #INSIEMEÈBELLO Il fermo dettato dall’emergenza ha fatto riscoprire abitudini dimenticate, il ritorno in cucina non è un fuoco di paglia come non lo saranno il giardinaggio e la cura dell’orto. Il lavoro smart e la maggiore integrazione con il tempo libero, spingeranno i consumatori a condividere maggiormente le proprie esperienze green sui social. Supporti virtuali, tutorial e webinar saranno strumenti sempre più diffusi. #SICUREZZAESALUTE Salute, sicurezza, tracciabilità saranno sempre più tenute in considerazione nelle fasi di acquisto. Per esempio, anche nella cura dell’orto il trend è quello di acquistare piantine provenienti da coltivazioni biologiche, come nell’ornamentale si va diffondendo sempre più il concetto di filiera certificata. Flortecnica e vivaismo
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FATTI & BREVI | news dal mercato
COLPO DI FUOCO BATTERICO
IN VALSUGANA
La diffusione del batterio Erwinia amylovora è ormai confermata in gran parte della Valsugana, da Pergine fino a Carzano. La Fondazione Edmund Mach rileva che gli impianti più colpiti sono quelli messi a dimora durante questa primavera dove risultano infette tutte le varietà, ad esclusione della Golden, e senza distinzione di provenienza. D’intesa con l’Ufficio Fitosanitario della Provincia autonoma di Trento i tecnici della Fondazione stanno raccogliendo ogni elemento utile per valutare le possibili cause o i fattori scatenanti la grave infezione. La malattia si diffonde molto facilmente e richiede l’estirpazione o l’asportazione delle parti colpite che vanno immediatamente bruciate. La situazione più problematica riguarda la zona di Caldonazzo dove gli impianti dell’annata 2020 (circa 7 ettari) hanno percentuali di piante colpite fino ad oltre il 90% di cui alcuni sono già stati estirpati completamente. Negli altri comuni dove il problema è diffuso, si tratta soprattutto di impianti giovani da 0 a 3 anni con percentuali di piante colpite dal 20 ad oltre il 90%. La diffusione e l’intensità del danno sono, comunque, in continua evoluzione. I tecnici FEM, impegnati in prima linea nei monitoraggi e nella consulenza, riferiscono che il lavoro di pulizia eseguito dagli agricoltori nelle scorse settimane si sta dimostrando efficace e importante per ridurre al minimo l’inoculo. Ma l’attenzione deve rimanere alta, anche da parte di cittadini poiché il batterio è in grado di colpire molte piante ornamentali. Infatti sono state ritrovate piante infette di specie ospiti del batterio presenti in giardini, bordure, orti e incolti quali sorbo, cotogno e biancospino. Al fine di “monitorare” e se necessario intervenire con asportazione delle parti di pianta o delle piante ospiti infette presenti nelle aree verdi (parchi, ciclabili, aiuole e bordi) pubbliche, il Dipartimento Agricoltura ha inoltre attivato una collaborazione con il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale. È stato, inoltre, predisposto da parte di FEM e PAT un opuscolo informativo per i cittadini al fine di informarli sui sintomi, sulla pericolosità della malattia e sulle misure da mettere in atto.
FLORICOLTURA, TUTTE LE NOVITÀ IN UN VIDEO
L’edizione annuale di uno dei più importanti avvenimenti per il florovivaismo europeo, i Flowertrials, è stato cancellato a causa della pandemia. Gli organizzatori, prendendo atto delle misure restrittive che regolano i viaggi e del clima di incertezza che avrebbe scoraggiato i visitatori, hanno deciso di provare a fornire ispirazione e nuove varietà proponendo alle aziende partecipanti di mettere in mostra le proprie novità usando gli strumenti digitali a disposizione. Sono stati sviluppati video animati, e interattivi per poter accedere alla scoperta delle novità varietali. Un esempio, la presentazione della serie Phalaenopsis Eccentrix di Floricoltura, visibile a questo link: www.floricultura.com/en/over-ons/flower-trials-2020. 20
Flortecnica e vivaismo
RIAPRE LA FIERA DI ESSEN
Sarà lei a inaugurare la riapertura, con un evento dedicato al trade del mondo dei matrimoni, “European Bridal Week”, che si terrà dal 4 al 6 luglio. Nuove norme per l’igiene e la sicurezza, messe a punto dagli organizzatori e dall’ente fiera, verranno messe in campo e sperimentate per la prima volta. I “pilastri” sono la distanza, le regole igieniche e la registrazione dei partecipanti. “Non abbiamo mai smesso di lavorare ai nostri eventi e alle nuove norme. Questo lavoro, insieme alla collaborazione con le autorità, ha reso possibile la ripresa” ha dichiarato Oliver P. Kuhrt, direttore di Messe Essen “Per questo, quando le autorità hanno autorizzato la riapertura, noi eravamo pronti. Speriamo che inaugurando luglio con questo evento potremo portare un po’ di ottimismo in tutto il settore”. Senza contare che la ripartenza delle attività fieristiche è vitale anche per la città di Essen.
SELECTA ONE ORGANIZZA TOUR VIRTUALI (E NON)
Circostanze straordinarie richiedono nuovi metodi. Selecta one ha deciso di offrire ai suoi clienti tour virtuali individuali nel suo showroom digitale, dando la possibilità di visitare gli show gardens in Stuttgart o il sito di produzione Gärtnerei Filla a Straelen. In questo modo Selecta one cerca di sopperire alla mancanza delle fiere di settore e dei consueti Porte Aperte che quest’anno per ovvie ragioni non potranno avere luogo. I tour virtuali hanno luogo su appuntamento e in forma strettamente digitale. In questo modo i visitatori possono osservare le novità e i prodotti di punta fra tappezzanti, piante da balcone, garofani da vaso, oltre a poter essere assistiti da un consulente Selecta one.
FATTI & BREVI | news dal mercato DISTRETTO DI PISTOIA, EMERGENZA LIQUIDITÀ
Eliotropio purpureo (Heliotropium amplexicaule). Foto di Alessandro Alessandrini.
AUMENTANO LE PIANTE ALIENE
Negli ultimi centovent’anni le specie verdi che vivono dentro la cerchia delle mura di Bologna sono quasi triplicate, ma sono aumentate soprattutto quelle aliene a discapito di quelle originarie del territorio. A rivelarlo è il confronto tra un catalogo botanico di fine Ottocento e una nuova mappatura fatta da ricercatori dell’Alma Mater. Il catalogo botanico, nato nel 1894 grazie all’idea del botanico bolognese Lucio Gabelli, è il registro di tutte le specie vegetali che all’epoca popolavano il centro storico di Bologna, fra cui anche un eliotropio purpureo (Heliotropium Heliotropium amplexicaule amplexicaule), un fiore originario del Perù che in qualche modo era riuscito ad arrivare fino al cuore dell’Emilia. Oggi, un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna ha deciso di ripetere lo stesso esperimento per capire quanto e come sono cambiate le piante urbane. Ripercorrendo i passi di Gabelli, gli studiosi hanno catalogato tutte le specie che crescono oggi nel centro storico bolognese, tra parchi, viali, marciapiedi, colonne e palazzi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature, in un articolo intitolato “Impact of climate change and urban development on the flora of a southern European city: analysis of biodiversity change over a 120-year period”. Nell’articolo si evidenzia che le specie che abitano il centro storico bolognese sono quasi triplicate, passando dalle 176 di fine Ottocento alle 477 di oggi; allo stesso tempo è però più che raddoppiato il numero di quelle aliene, passando dal 12% al 30% del totale. “Un cambiamento che ha visto il moltiplicarsi di specie aliene, introdotte soprattutto come piante ornamentali, a scapito di quelle native della zona, che si sono ridotte in modo significativo. Questi vasti cambiamenti sono legati probabilmente alla profonda trasformazione del centro storico di Bologna nell’ultimo secolo: la scomparsa delle aree coltivate e delle mura medievali, la cementificazione, le ampie ricostruzioni del secondo dopoguerra”, ha spiegato Annalisa Tassoni, docente dell’Università di Bologna che ha coordinato lo studio “Tutti questi eventi hanno portato alla scomparsa delle specie legate all’economia agraria di un tempo, come i cereali e gli alberi da frutto. In compenso l’introduzione su larga scala delle piante ornamentali, nei giardini e sui balconi, ha permesso a moltissime specie non originarie del territorio di diffondersi e radicarsi”. Più diversità da un lato, quindi, ma dall’altro meno “tipicità” per la flora bolognese. L’aumento delle specie aliene non è però necessariamente negativo. “Nei centri storici cittadini l’ambiente naturale è spesso quasi del tutto assente”, spiega Mirko Salinitro, ricercatore dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. “In questi contesti le specie aliene sono a volte le uniche in grado di colonizzare spazi che altrimenti resterebbero vuoti, creando così habitat che possono favorire ad esempio i preziosi insetti impollinatori”. A resistere sono insomma le piante – locali o aliene – capaci di sopravvivere in ambienti che, complice anche l’aumento delle temperature, diventano sempre più ostili. Una curiosità: nella loro indagine, i ricercatori hanno ritrovato anche l’Eliotropio purpureo: da oltre un secolo il fiore peruviano continua a sbocciare, anno dopo anno, nello stesso punto. 22
Flortecnica e vivaismo
«Il tempo è scaduto. Se non ci sarà un rapido intervento di sostegno finanziario, le aziende incominceranno a licenziare e a chiudere i battenti. E potremo dire addio a una punta di diamante dell’agricoltura toscana e dell’intero comparto florovivaistico nazionale». A lanciare il grido d’allarme con appello alle istituzioni nazionali e locali è Francesco Mati, presidente del Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia, il principale polo di produttori di piante vive in Italia e ai vertici anche a livello europeo. Un distretto che conta, secondo i dati provinciali 2019 della Camera di Commercio, 1.450 aziende con 6mila ettari di superfici coltivate per circa 6mila addetti più indotto e che valeva l’anno scorso 733 milioni di euro di fatturato, di cui circa 500 milioni da export. Voce quest’ultima che «dal 2017 era in trend positivo – sottolinea Mati – con l’anno scorso una crescita delle esportazioni in valore di oltre il +7%». Con lo tsunami dell’epidemia da Sars-cov-2 e del conseguente stato di emergenza in Italia e all’estero tutto è cambiato. «Negli ultimi due mesi – spiega Francesco Mati – l’attività commerciale delle aziende vivaistiche si è praticamente bloccata: in certi casi al 10%, in altri al 20% o al 30%, ma con alcune aziende scese addirittura a zero. E questo sostanziale blocco commerciale nel periodo cruciale dell’anno riguarda le piccole come le medie e le grandi aziende, è generalizzato. Se a tale contesto di mancati incassi aggiungiamo che dai vivaisti del Distretto arrivano continue lamentele per la burocrazia e le banche che rallentano gli aiuti, anche quelli che il Governo aveva promesso che sarebbero stati veloci, è facile capire in che situazione di crisi di liquidità ci troviamo». «Davvero non c’è più tempo – conclude il presidente del Distretto vivaistico di Pistoia –, le nostre aziende hanno esaurito le risorse. Abbiamo urgente bisogno di un aiuto finanziario dai livelli di governo centrali e locali. Altrimenti si innescherà nel distretto un effetto domino che porterà alla distruzione di una importante eccellenza dell’agricoltura toscana e di tutto il made in Italy».
Francesco Mati.
BONUS COVID PER I DISTANZIATORI GREEN
In tutta Europa le città hanno riscoperto un cuore green, avviando progetti singoli e collettivi per installare protezioni verdi in luoghi simbolo, grazie anche all’iniziativa lanciata da Giorgio Tesi Group, azienda leader nel settore vivaistico. Il progetto dei distanziatori verdi, ripreso dai più importanti media italiani e stranieri, è stato infatti presentato in Italia e nei 60 paesi in cui Giorgio Tesi Group esporta le piante coltivate nei vivai di produzione di Pistoia, Piadena, Orbetello, Grosseto e San Benedetto del Tronto. In più, associazioni di categoria e professionisti confermano che le piante possono essere considerate strumenti atti a mantenere il distanziamento sociale per garantire la sicurezza interpersonale per i quali è possibile accedere al credito d’imposta previsto dal Decreto Rilancio. Chi installerà piante rampicanti, arbusti fruttiferi e fiori a spalliera in bar, ristoranti e attività ricettiva potrà dunque accedere alle agevolazioni, oltre che contribuire a rendere più ospitale e più sostenibile la propria attività. “Ci fa molto piacere – dichiara Fabrizio Tesi, legale rappresentante della Giorgio Tesi Group – che Pistoia abbia per prima accolto con grande entusiasmo la nostra iniziativa, diventando un esempio da seguire per moltissime altre realtà che hanno manifestato interesse a risolvere il problema del distanziamento sociale con una soluzione innovativa e ecocompatibile. Questa idea green ha riscosso uno straordinario successo, con richieste di barriere fiorite, spalliere e piante da utilizzare come distanziatori che continuano ad arrivare da tutta Europa”. “Il fatto di poter usufruire del Bonus Sanificazione per l’acquisto di piante da utilizzare come barriere per garantire la distanza di sicurezza interpersonale al fine di rispettare i protocolli di distanziamento sociale – aggiunge Fabrizio Tesi - sarà di slancio per tutto il comparto del vivaismo, uno dei più colpiti dalla crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19”. Un successo testimoniato anche dalle parole da Teresa Bellanova, Ministro per le Politiche agricole e forestali, che ha commentato la notizia sul suo profilo Facebook. I distanziatori green sono disponibili in svariate tipologie di piante, per adattarsi a climi e situazioni diverse, personalizzabili per dimensioni e struttura, ma anche per costo. Per essere sostenibili da ogni punto di vista.
PRODUZIONE | innovazione
Applicazione di PrePlant.
Una selezione di prodotti innovativi per la floricoltura, che spaziano da software di gestione aggiornati a concimi e substrati specifici, da vasi moderni a sistemi efficienti per la tracciabilità di Filippo Tommaseo
SEMPRE
MEGLIO R UNO PER DUE
Osmocote PrePlant è un concime NPK a cessione controllata avvolto al 100%, che si applica in tutta sicurezza direttamente nella buca di impianto. Questo lo rende ideale per tutte le applicazioni, perfetto per quelle meccaniche (anche con GPS) durante la piantumazione di ornamentali in pieno campo. Con 1 solo apporto di Osmocote PrePlant si nutrono le piante per 2 stagioni. L’estrema efficienza di questa tecnica nutritiva fa risparmiare sui costi di manodopera e migliorare la qualità delle piante. Il rivestimento altamente tecnologico di Osmocote PrePlant garantisce la massima efficienza nell’assorbimento dei nutrienti, che vengono rilasciati alle piante con un criterio di gradualità: più rapidamente durante le fasi di crescita e più lentamente in presenza di basse temperature. La cessione controllata riduce al minimo la lisciviazione dei nutrienti. www.icl-sf.com
I VANTAGGI DI OSMOCOTE PREPLANT 1. 1 sola applicazione = nutrizione per 2 stagioni di crescita 2. Crescita più sana, meno stress per le piante 3. Riduzione dell’apporto di azoto fino al 50% 4. Aumento della crescita fino al 40% 5. Risparmio su manodopera e costi 6. Minor compattazione del suolo: meno passaggi di mezzi meccanici 7. Sicuro da applicare nella buca di impianto
Uso in campo di PrePlant.
Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | innovazione
R PIÙ SEMPLICE, PIÙ EFFICIENTE
PassPlant è un software ideato da Florsistemi che permette di sveltire e semplificare la creazione del passaporto fitosanitario secondo le direttive del regolamento 2016/2031/UE entrato in vigore il 14 dicembre 2019. PassPlant consente in pochi passaggi di creare il passaporto fitosanitario per le piante. Il procedimento è intuitivo: si inseriscono i dati relativi a una pianta, il software consente la registrazione dei prodotti, supportata da un archivio botanico completo, la movimentazione, la tracciabilità e il monitoraggio continuo di ogni singolo articolo. Infine, viene stampata l’etichetta secondo le direttive del regolamento del nuovo passaporto fitosanitario. Grazie alla tecnologia cloud, inoltre, è possibile avere a disposizione sempre e in ogni luogo tutti i dati relativi al singolo prodotto, in modo sicuro. Per rendere ancora più efficiente l’uso di PassPlant è nata l’app, in versione Android, installata sul palmare P-Ranger: un vero e proprio computer sul palmo di mano, creato da Custom, che grazie al lettore laser consente di gestire la raccolta dati mediante lettura del barcode, scattare foto dei prodotti e stampare le etichette in mobilità. «Custom oggi è in grado di accompagnare le aziende in veri e propri processi di data intelligence che oltre a processi di stampa richiedono anche lo sviluppo di soluzioni di lettura integrate e modulari, soddisfacendo esigenze specifiche all’interno di contesti differenti e ad alto valore aggiunto» dichiara Alessandro Mastropasqua, Corporate Communication manager di Custom. Con PassPlant e Custom, insomma, il passaporto fitosanitario si fa, senza troppi pensieri. www.passplant.com Il palmare P Ranger ha un processore Octa-core MTK6753 con sistema operativo Android. Dotato di fotocamera da 8MP, è dual sim ed ha connettività 4G LTE, Wi-Fi e Bluetooth..
P PAROLA D’ORDINE, TRACCIABILITÀ
Il Regolamento Europeo obbliga all’emissione di un passaporto per ogni pianta o partita di piante posta in commercio. Lo stesso Regolamento introduce anche il concetto della tracciabilità di queste piante o partite di piante, cosa assai meno facile da risolvere e di certo più impegnativa della semplice emissione di una etichetta stampata ad hoc. La tracciabilità interna è un requisito essenziale per tutti coloro che coltivano piante come professione. Con “tracciabilità” si intende che l’origine, il fornitore, il luogo di provenienza, i dati dell’azienda nella quale è stata coltivata e la sua posizione all’interno dell’azienda, devono essere non solo noti, ma soprattutto conservati nel tempo e di facile accesso ai funzionari dei servizi Fitosanitari così da permettere di interrompere rapidamente e con efficacia la diffusione di eventuali patogeni dannosi per tutti. I vari passaggi quindi devono essere consultabili e devono produrre delle risposte attendibili alle domande dei funzionari regionali. Come può essere realizzata la “tracciabilità interna aziendale”? Il moderno foglio di calcolo è davvero facile da organizzare ma aggiornabile solo con grande dispendio di energie e purtroppo poco efficace per risalire all’origine partendo da un dato finale. Utilizzando questa soluzione si tenderà a fare dei lotti molto grandi con tutti i rischi del caso e la stampa del passaporto comporterà un’ulteriore perdita di tempo perché il foglio di calcolo non sarà ovviamente collegato ad una stampante. Questa prima possibilità non permette all’utente di avere un archivio corrente o pregresso consultabile facilmente e soprattutto senza errori. Un’alternativa possibile è affidarsi al programma di “tracciabilità interna” autoflor© che, dopo aver inserito i dati dei fornitori e dei
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Flortecnica e vivaismo
prodotti permette, con un paio di passaggi, di creare un numero di lotto al quale poi imputare via via le varie posizioni all’interno dell’azienda fino ad emettere in automatico sia le etichette personalizzate che l’eventuale passaporto. In qualsiasi momento inserendo il numero di lotto, il programma autoflor© restituisce tutti i dati inseriti: dal fornitore alla data di arrivo, dal primo tunnel di coltivazione al nome del cliente per il quale è stato emesso il passaporto, dal numero di lotto sementiero di una varietà di pomodoro alla data del trapianto. Pochi semplici passaggi e la tracciabilità è assicurata. In base alle proprie scelte aziendali o alle indicazioni dei servizi fitosanitari regionali, si può decidere quanto stretta sarà la maglia della tracciabilità interna ma resta il fatto che con una gestione così semplice nulla impedisce di effettuarla per davvero. Il programma autoflor© dialoga con le stampanti sia che si tratti di una semplice stampante a trasferimento termico da ufficio, sia che si tratti delle stampanti applicate alle macchine di trapianto automatico, alle decatastatrici per contenitori da orto o dopo un’invasatrice a giostra, stampando via via le etichette necessarie oppure i passaporti. Con questo programma non sarà più neppure necessario preparare a monte tutte le maschere per ogni singola etichetta varietale, ma i dati inseriti (tipo di prodotto, nome della varietà, lotto di produzione, dimensione del vaso, e così via) saranno direttamente posizionati in automatico sull’etichetta più adatta. Il programma di “tracciabilità interna” autoflor© può essere completato a piacere con lettori ottici o palmari in modo da collegare la raccolta dei codici lotto sul piazzale alla preparazione di etichette personalizzate e all’emissione dell’eventuale passaporto in ufficio. Info: info@autopost.it
R SODDISFAZIONE TOTALE
Floradur è il substrato specifico e unico per la coltivazione di ciclamini e poinsettie. È composto da torna bionda tedesca con struttura stabile e grossolana, per una maggiore capacità di arieggiamento delle radici, da torba bruna che garantisce l’ideale assorbimento d’acqua, da argilla montmorillonitica per avere una coltivazione più sicura e da perlite per un drenaggio migliore. Questi elementi, a cui sono addizionati microelementi nutritivi, garantiscono un ottimo sviluppo radicale e vegetativo delle piante. Info: www.professional.floragard.de/it-it
R VASO PASSEPARTOUT
Garden è un classico di Erba srl: è un vaso adatto alla coltivazione in campo aperto, ma anche in serra, e la sua gamma di colori permette abbinamenti di tutti i generi, con l’allegria sempre al primo posto, insieme a funzionalità e design design. Garden fa parte della linea Coltivazione ed è disponibile in sei differenti misure. www.erbasrl.it
Gabriele Cantaluppi
PRODUZIONE | stagionali
RARITÀ PER
ESTIMATORI? Svecchiare una pianta banalizzata dalla coltivazione tradizionale, proponendo varietà storiche o sconosciute: il concetto di prodotto di nicchia si evolve in limited edition, ed è un successo colloquio con Gabriele Cantaluppi di Marta Meggiolaro
C
omasco d’origine, ma come tutti i Millennial “cittadino del mondo”, Gabriele si è laureato a Milano in “Produzione e protezione delle piante e sistemi del verde”. La sua avventura nel mondo botanico inizia collaborando con diversi professionisti sul territorio e con Orticolario, per cui fa parte della giuria tecnica. È stato anche il più giovane giudice di Murabilia. Dal 2016 Gabriele lavora nella Floricoltura Schullian, a Bolzano, dove si occupa della ricerca e di introduzione sul mercato di varietà poco conosciute.
Pelargonium ‘Lemon Fancy’, un pelargonio a foglia profumata di limone.
Ph: Oliver Jaist.
NON SOLO
Il garden Schullian possiede, grazie al tuo lavoro, una collezione di gerani di grande interesse… Ritenevo il geranio una pianta comune, svalutata e banaR lizzata perché il mercato è inondato da migliaia di piante. Per questo mi son messo a contattare chi lo coltiva e a coltivarlo da me: volevo trovare un motivo per farmelo piacere. È un sistema che uso spesso. Ho la passione per piante particolari, quindi per appassionarmi a una pianta mi basta scoprire la sua particolarità. Scoprirne la storia, scoprire che le loro sfaccettature compongono un universo straordinario, in cui ci sono varietà splendide, è stata una folgorazione. Il geranio non è una pianta da balcone, per dir così, senza arte né parte; ha una storia ricchissima, e in alcune epoche ha avuto un ruolo importante, ad esempio in epoca vittoriana. Le prime ibridazioni risalgono addirittura alla fine del Settecento, perché è una pianta duttile, facile da coltivare, che da noi si è ambientata benissimo. Pelargonium ‘Platinum’.
Pelargonium radens.
Pelargonium ‘Roccanigi’, ibrido del famoso Carlo Giorgi.
Questo lavoro di scoperta sui geQ rani in cosa si è tradotto, alla fine? Nel 2017 si è tradotto in una mia produzione di 117 piante da vendere nel garden di Martina. Tutti erano scettici, perché mi sono impuntato a venderlo a sette euro, e mi davano del pazzo. Invece le ho vendute tutte e 117. Nel 2018 ho fatto 1300 piante che ho presentato in primavera. A fine aprile le piante erano terminate. Nel 2019 ho fatto tremila piante. A fine stagione, le piante erano terminate. Quest’anno ne ho preparate seimila, e iniziamo a venderle adesso nello shop online… Speriamo. Costano 7,99 euro e sono in vaso 13. Caspita! Sì, ma sono fiori del 1700, ibridati per i nobili, o con le foglie profumate! Quaranta varietà della collezione che abbiamo qui sono gerani profumati, le rimanenti sono principalmente pelargoni zonali. Il 90% sono ibridi che vanno dalla fine del 1700 agli inizi degli anni ’50. Sono andato io a recuperare le piante madri in giro per l’Italia da amici, orti botanici, vivaisti. Sono tutte varietà di nicchia, con una storia e un valore. Non avranno mai grande diffusione, e il prezzo stesso, che è proporzionato al loro valore, non permette di fare altrimenti. Ma mi piace che sia così. Sono come delle limited edition vegetali. So che questa produzione è stata anche un evento culturale che ha avuto una certa risonanza… Sì, abbiamo organizzato la prima mostra nel 2018 con 60 varietà, e nel 2019, visto l’alto gradimento del pubblico, abbiamo replicato con 130 varietà. L’idea è nata sulla scia di una caratteristica del garden Schullian su cui Martina insiste spesso, il fatto di differenziarci dal resto dell’offerta. A me è venuto in mente che la collezione di gerani che ho raccolto per Martina è composta da piante difficilmente reperibili, presenti in Italia ormai solo in due vivai specializzati. Quindi ho proposto di presentare
Q Pelargonium ‘Mr Charles’, un ibrido degli anni Settanta dai caratteristici fiori, che restano chiusi e somigliano ai tulipani.
le nostre piante nella serra storica, quella costruita negli anni ‘50 dal Pelargonium ‘Allesley shadow’, padre di Martina, Franz Schulun ibrido inglese di geranio nano. lian, e che Martina ha dedicato alla mostra sulla floricoltura altoatesina. È una serra con un grande appeal, il posto giusto per una mostra non di oggetti, ma di qualcosa di vivo. Di settimana in settimana i visitatori vedevano le piante di geranio che mutavano, crescevano, fiorivano e poi sfiorivano; le piante madri non sono mai state potate e quindi per di più le si ammira nel loro aspetto naturale. Come era organizzata? Sii poteva girare liberamente per la serra, ma per ogni vava rietà avevo predisposto una breve descrizione con storia e aneddoti particolari. Ad esempio, “Red Black Vesuvius” è stato il primo geranio nano ed è del 1890. Tutti i gerani in mostra si trovavano poi in vendita. La mostra è stata fatta a fine marzo 2018, faceva ancora molto freddo, ma alla fine metà delle piante erano già state vendute. Gli acquirenti non sono solo appassionati, ma anche i giardinieri. Sono venuti a vedere la mostra anche alcuni produttori. Ultimamente ho visto dai fornitori olandesi qualche geranio particolare, per cui penso di aver prepre corso un pochino un trend che in realtà era lì pronto. Come sempre, non è che abbia inventato qualcosa, è già tutto qui, basta solo mettersi in gioco. gioco Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | andamenti
SALVIA,
UNA GARANZIA Buddleja e Lavandula, insieme alle salvie ornamentali, sono molto richieste. La domanda è alta anche a causa della limitata disponibilità di maggio. Ma giugno ha segnato valori positivi di Filippo Terragni
Q
uest’anno la situazione generata dal coronavirus fornisce un’immagine distorta delle statistiche preparate da Groen-Direkt. Solitamente le statistiche sulle vendite di Groen-Direkt forniscono una buona immagine del commercio europeo di piante da giardino e permettono, basandosi sulla cronologia delle vendite, di ipotizzare cosa possiamo aspettarci come bestseller nel prossimo periodo. Nella Top 25 mensile, normalmente, vengono confrontate le piante più vendute del mese scorso con il mese ancora precedente. Questa volta si è deciso di cambiare metodo e di confrontare le vendite di maggio 2020 con maggio 2019, andando a vedere come è stato l’andamento delle vendite tramite Groen-Direkt delle stesse piante, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Le piante perenni a fioritura ovviamente hanno delle buone performance a giugno e luglio. Tuttavia, gli arbusti verdi non hanno prestazioni molto inferiori, guardando il valore delle vendite. MAGGIO IN CRESCITA Le vendite relativamente buone causano anche la disponibilità limitata di alcuni prodotti. Per esempio, la domanda di Buddleja e Pelargonium è maggiore dell’offerta, perciò questi generi hanno ottenuto nella top 25 punteggi modesti. Il prossimo mese però ci si aspetta una crescita, dato che ci sarà la disponibilità di nuova offerta in quantità sufficienti per soddisfare la domanda. I PREZZI AL CONSUMO DELLA LAVANDA IN EUROPA OCCIDENTALE • Vaso da 21/23 centimetri: circa 10 euro • Vaso da 26 centimetri: circa 15 euro • Vaso da 29 centimetri: circa 20 euro • Vaso da 32 centimetri: fra i 25 e i 30 euro
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Flortecnica e vivaismo
TOP 10 GIUGNO-LUGLIO In base alle quantità vendute
1 Lavandula 2 Hydrangea 3 Sempervivum 4 Euonymus 5 Buxus 6 Calibrachoa 7 Salvia 8 Pelargonium 9 Sedum 10 Dianthus
In base al fatturato
1 Hydrangea 2 Lavandula 3 Buxus 4 Prunus 5 Buddleja 6 Euonymus 7 Acer 8 Hibiscus 9 Ilex 10 Pennisetum
La pianta che si distingue su tutte le altre nella classifica di maggio è la salvia: sia per quantità vedute, sia per fatturato, questo genere sta crescendo rapidamente. E la sua sembra essere una crescita stabile, considerando le altre statistiche. DA SEMPRE FRA LE PREFERITE La lavanda è una delle piante più amate di tutti i tempi. E negli ultimi anni, le vendite si sono sviluppate positivamente. Sia in termini di fatturato che di numeri, il genere è in crescita in classifica. Le piante di lavanda sono nei garden center tutto l’anno, ma il picco delle vendite è a giugno, quando il prodotto, in piena fioritura, attrae più facilmente i consumatori. I vasi più piccoli vanno bene per realizzare bordure che uniscono alla forza del colore, quella del profumo. E i contenitori di grandi dimensioni si impongono all’attenzione con la loro potenza visiva. Abbiamo parlato con due coltivatori di questi prodotti.
TOP 25 MAGGIO In base alle quantità vendute
TREND POSITIVO PER: • Salvia ornamentale • Lavandula • Buddleja CLASSICO E NUOVO Stolwijk Plants, di Reeuwijk, coltiva arbusti ornamentali per il mercato europeo dei garden center, un mercato in cui la lavandula è un segmento importante. L’azienda coltiva varietà di angustifolia in vasi da 21, 29 e 32 centimetri. ‘Munstead’ e ‘Hidcote’ sono cultivar vecchio stile, ma comunque buone, che l’azienda coltiva in grandi quantità. ‘Munstead’ è leggermente più lunga e la fioritura è azzurra. La fioritura di ‘Hidcote’ è più scura e la crescita leggermente più veloce. ‘Essence Purple’ è una cultivar recente ed è la nuova preferita nei garden center che acquistano tramite Groen-Direkt. La crescita compatta, ma soprattutto la fioritura molto ricca con fiori scuri sono i motivi per cui questa varietà è richiesta e per cui Stolwijk ha deciso di coltivarla. AMPIA STAGIONE DI VENDITA Lavenderplus di Ulvenhout offre varietà di angustifolia in vasi di dimensioni maggiori, da 23 a 32 centimetri. In questo vivaio le piante sono coltivate in piena terra da due a due anni e mezzo. Nella stagione di commercializzazione vengono messe a dimora in un vaso ornamentale lilla circa sette-dieci settimane prima del momento della vendita. Avendo ampliato la stagione in cui le piante vengono invasate, Lavenderplus offre piante con qualità costante e nella fase di gemme e fiori dalla settimana 13 alla settimana 28. La cultivar ‘Essence Purple’ rappresenta gran parte delle vendite. Le piante arrivano in tutta Europa, con particolare attenzione a Paesi Bassi, Belgio, Germania, Inghilterra e Scandinavia. PER SUPPORTARE LA VENDITA Alla lavanda non piace stare troppo all’asciutto né troppo bagnata; e questo non vale solo quando viene messa a dimora, ma anche per quando si trova sul piano di vendita nei garden center. Ricordate di informare i vostri clienti
In base al fatturato
▲ Euonymus
-- Hydrangea
▼ Hydrangea
▲ Acer
-- Lavandula
▼ Prunus
▲ Buxus
▲ Euonymus
▲ Osteospermum
▲ Buxus
▼ Pelargonium
▼ Lavandula
▲ Salvia
▲ Rosa
▼ Sempervivum
▼ Ilex
▲ Prunus
▲ Fargesia
▼ Hebe
▲ Salvia
▲ Dianthus
▼ Clematis
▲ Piante da roccia
▲ Hibiscus
▼ Ilex
▲ Miscanthus
▲ Dahlia
-- Salix
▲ Sedum
▼ Hebe
▲ Clematis
▲ Rhododendron
▲ Hedera
▲ Geranium
▲ Acer
▲ Ceanothus
-- Begonia
-- Viburnum
▲ Geranium
▲ Syringa
▲ Delosperma
▲ Trachelospermum
▲ Pennisetum
▲ Pennisetum
▼ Campanula
▼ Pelargonium
▼ Tappezzanti
▼ Dianthus
▼ Rosa
▼ Buddleja
correttamente sul mantenimento delle piante nel punto vendita. I coltivatori raccomandano di innaffiare le piante di lavanda quotidianamente al mattino, in modo che la zolla della radice rimanga umida ma non troppo. Una delle informazioni che è meglio fornire a chi vuole acquistare la lavanda è quella sulla potatura. La potatura della lavanda evita che i rami, diventati legnosi e spogli, cadano a pezzi. Con due potature all’anno, i rami rimangono compatti per anni. Quindi è importante potare leggermente le piante in autunno, dopo l’ultima fioritura: vengono rimossi solo gli steli dei fiori morti. La seconda potatura si effettua alla fine di marzo / inizio di aprile, quando si può dare alla pianta una forma più sferica e compatta, assicurandosi però che ci sia sempre qualche foglia visibile su ogni ramo. Flortecnica e vivaismo
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La collezione Rasta Girls, il nuovo concept pensato per supportare i rivenditori.
PRODUZIONE | case history
Il noto marchio tedesco lavora per rendere i propri prodotti sempre più appetibili: nuove collezioni, nuove etichette e un occhio alla sostenibilità ambientale aiuteranno ad attrarre i consumatori di Bianca Boschi
D
ue importanti cambiamenti segnano il 2020 per il famosissimo brand di calluna Gardengirls®. Prima di tutto, la holding ha assunto il nome di Gardengirls Heidezüchtung GmbH, che rappresenta la nuova società composta dai quattro soci e breeder Kurt Kramer, Helmut Hiedl, Horst Marohn e Johannes van Leuven. In secondo luogo, al più tardi entro il 2021, i produttori di Gardengirls® useranno come vasi di coltivazione dei contenitori realizzati al 100% in materiale riciclato e che può essere nuovamente riciclato. Le etichette per
la promozione nel punto vendita saranno realizzate in carta di alta qualità. La sostenibilità entra ai primi posti nell’agenda aziendale dei prossimi anni, con l’obiettivo di ridurre o addirittura evitare l’uso di plastica dove è possibile sostituirla con materiali meno inquinanti. VICINI AI RIVENDITORI Due nuovi concept aiuteranno a promuovere le vendite di calluna. Nel gruppo delle Sunset-Girls®, quello in cui sono raccolte le varietà con i colori del fogliame più vivaci, dal verde al giallo fino al rosso vivace e al bronzo,
A SERVIZIO
DEL RETAIL
Un bancale di Gardengirls® con le nuove etichette pensate per i garden center.
PER INFORMAZIONI Sterkel@heidewelt.de www.gardengirls.de A sinistra: Mix perfetto per attrarre l’attenzione del consumatore, realizzato con le Garden Girls Claire, Rote Janina e Athene. Sotto: Per prolungare le vendite nella stagione primaverile sono ottime le composizioni di Garden Girls con la fioritura della Erica carnea. Composizione di quattro Sunset Girls con la varietà argentea ‘Zilly’.
fino a un verde scuro quasi nero e all’argento. L’argentea ‘Zilly’, una delle più famose e richieste, permette di realizzare dei magnifici contrasti cromatici in combinazione con le altre Gardengirls®. Il colore del fogliame dura in modo eccellente per tutto l’inverno fino alla primavera, se le piante sono mantenute all’aperto in pieno sole e se vengono innaffiate regolarmente. Anche in primavera è possibile creare eccellenti mix che prolungano la stagione di vendita, accostando le Sunset-Girls® a Erica carnea o a Erica x darleyensis: in questo modo si aggiunge al fascino del fogliame la fioritura dell’erica, e si può promuovere la vendita anche ricordando che essendo fra le prime fioriture
primaverili sono ambite dagli insetti impollinatori e sopratutto dalle api. Il secondo interessante concept per le vendite sono le Rasta Girls®. Si tratta di varietà con gli steli pendenti, perfetti per creare composizioni decorative con altre piante oppure per essere punti focali in basket appesi. Ma il meglio è creare dei mix con le altre varietà Gardengirls, che non mancheranno di attrarre i consumatori.
Sopra: entro il 2021 tutti i produttori di Gardengirls useranno vasi di coltivazione realizzati con materiali di riciclo e che potranno essere nuovamente riciclati. A sinistra i quattro soci di Gardengirls Heidezüchtung GmbH: Kurt Kramer, Helmut Hiedl, Horst Marohn e Johannes van Leuven. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | mercati
FESTA DELLA MA M UNA RICORRENZA ANCORA VINCENTE?
Per capire quanto pesa questa festività sulle vendite al dettaglio, abbiamo analizzato gli andamenti degli ultimi anni di due centri di giardinaggio. E quello che emerge è una conferma di Lucio Brioschi, analisi dati Soluzione Garden
L
a riapertura dopo il pieno dell’emergenza sanitaria dovuta dal Covid-19 è arrivata durante il mese di maggio, con una timida ripresa verso una pseudo normalità. E per il nostro settore è coincisa con la ricorrenza della festa della mamma, uno degli appuntamenti più attesi, per il giro d’affari che ne deriva, per produttori, centri di giardinaggio e fioristi. Nel nostro settore, da sempre un fiore, una piantina fiorita sono stati oggetto di regalo alla mamma: l’immagine del bambino che raccoglie un fiore per donarlo alla mamma
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Flortecnica e vivaismo
è il simbolo di questo legame profondo, che commercialmente viene usato per proporre assortimenti dedicati in un periodo brevissimo e concitato. OTTO ANNI DI DATI Ritornando alla ricorrenza di questo 2020, la festività ha coinciso con l’allentamento del lockdown e le prime riaperture delle attività commerciali. Il risultato è stato un incremento inaspettato delle vendite, dovuto anche al ritorno dei clienti sul punto vendita. Così, abbiamo voluto capire come si è evoluta negli ultimi anni questa
A MMA,
festività, prendendo in esame gli andamenti dal 2012 al 2019, analizzando due diversi centri di giardinaggio: uno in Veneto (superficie coperta di 1.000 metri quadrati) e uno in Emilia (superficie coperta di 1.500 metri quadra quadrati). Entrambi i garden center offrono nel loro assortimento il fiore reciso, ma non trattano animaleria/prodotti pet e neppure mobili per esterno. Nell’analisi, abbiamo valutato il peso sia dell’affluenza del consumatore sul punto vendita, sia del giro d’affari realizzato nel giorno specifico e nei due giorni precedenti la ricorrenza, di norma sfruttati dalla clientela per anticipare l’acquisto, senza ridursi all’ultimo momento. La domanda principale che ci siamo posti durante le interviste e il lavoro di raccolta dati è stata: ma la Festa della Mamma vale ancora? E poi: vale come ricorrenza che traina vendite e frequentazione, oppure il cambiamento sociale e dei consumi porta inevitabilmente a modificare anche i periodi topici della primavera? Vediamo un po’.
L’ANALISI DEI DATI IL GIRO D’AFFARI. In otto anni di osservazione (20122019), in prima battuta, il peso che la festa della mamma ha fatto registrare sui format che abbiamo analizzato è il seguente:
Il garden center di maggiori dimensioni, seppure collocato in un ambito di mercato meno popolato di quello di un punto vendita di minori dimensioni, è riuscito a “drenare” maggiori incassi e ciò può essere meglio espresso con due parole: miglior assortimento. Anche per una ricorrenza, breve seppure importante, A la presenza costante di prodotti da dedicare o dedicati all’evento è fondamentale per mantenere l’immagine di completezza e scelta. Si potrebbe obiettare che è naturale che un punto vendita più grande sviluppi fatturati maggiori, ma data la specificità della giornata, sono pochi i prodotti che la clientela prende in considerazione: fiori recisi in testa, seguiti da piante da interno fiorite e confezionate e da piante stagionali di particolare effetto come Fuchsie in basket e simili. IL DATO SUL MESE. In base al valore o al peso che la festa della mamma esercita sul fatturato dell’intero mese di maggio, i dati mostrano quanto segue:
Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | mercati
Si evidenzia che questa festività pesa circa il 22% sul fatturato complessivo, non male se pensiamo che in soli tre giorni si sviluppa un quarto del fatturato del mese. L’INCIDENZA SULL’ANNO. Se compariamo la festività al totale dei ricavi annui, la distribuzione è simile negli anni (anni migliori pesano maggiormente), ma l’incidenza si attesta sui seguenti valori:
Con un valore medio di circa il 2,9%, facendo una correlazione, è uguale al peso del fatturato realizzato dal segmento commerciale dei prodotti per la manutenzione (attrezzi manuali e irrigazione), ma in tutto l’anno.
maggior completezza dell’offerta e una capacità di realizzare prodotti pronti per l’occasione. LA PERCENTUALE DEGLI SCONTRINI. Parimenti analizzando il peso percentuale realizzato dagli scontrini emessi durante la Festa della Mamma, otteniamo:
Con un valore medio di circa il 19,9% si ripete il risultato positivo: in tre giorni lavorativi si realizza quasi 1/5 dell’affluenza del mese di maggio. Se riportiamo tale peso sull’anno:
IL VALORE DELLO SCONTRINO. Passando all’analisi degli scontrini, anche in questo caso il format del punto vendita incide non tanto sulla frequentazione, che ovviamente risulta maggiore per il format di maggiori dimensioni (1.500 metri quadrati coperti).
Il valore medio del 2,43%, un solo momento dell’anno ribadisce la sua importanza sulle vendite totali.
Si registra uno scostamento medio a favore del format di maggiori dimensioni di circa +18%, bensì sui ricavi che risultano a favore del format di maggiori dimensioni del 47% circa in più. Una variazione giustificabile da una 36
Flortecnica e vivaismo
LA RISPOSTA È SÌ! Da questa semplice analisi, non ci sono dubbi: la ricorrenza della festa della mamma resta un momento decisivo nelle vendite per il garden center a patto che la si sappia valorizzare. È un periodo, seppure breve, di intenso lavoro preparatorio e di vendita che richiede pianificazione programmazione di assortimenti, proposte, spazi impegnati personale dedicato. È utile offrire anche altro, non solo il fiore reciso o piante da interno, ma anche reparti, come quello del décor, possono far registrare numeri interessanti. Senza dimenticare anche le piante da esterno, soprattutto rose e ortensie.
TENDENZE TENDENZE || eventi proposte
Cordyline_Dance_Cancan2.
Coachar Cordyline - Charlie Boy_Foliage.
P
er vedere queste piante allo stato naturale bisogna andare in Nuova Zelanda, dove le Cordyline australis possono essere degli alberelli sempreverdi gagliardi, simili alle Yucca. Composti da un unico stelo protetto da una corteccia colore marrone chiaro e con una rosetta apicale di foglie verdi, lanceolate, lunghe fino ad un metro. Le cordyline sono apprezzate per la grande capacità decorativa delle foglie che sono lunghe, colorate, dense e cuoiose e che assumono colori che vanno dal verde al rosa, rosso e bronzo. Queste caratteristiche hanno interessato molti ibridatori. Sono nate così numero-
TROPICAL
se varietà, soprattutto negli ultimi anni, da selezioni di Cordyline australis e Cordyline banksii. FOGLIE DAI TONI CALDI La ricerca genetica ha enfatizzato il colore delle foglie, cercando le sfumature rosse e rosa. Abbiamo ottenuto così cultivar molto decorative come la Cordyline obtecta Superstar (‘Albatross’PBR), con fogliame rosso scuro, tendente al viola. Il fogliame è ampio e lucido. Superstar ha una vegetazione eretta e diventa alta circa 150 centimetri di altezza e 80 di larghezza in due anni. Sono state selezionate anche varietà più compatte dai
CHIC
In casa porta il verde lussureggiante, in giardino porta l’eleganza del design. Le Cordyline hanno tutto ciò che serve per spopolare anche in Italia di Matteo Ragni
Cordyline_Pink_Passion in vaso da 8 litri.
che diventa più evidente sulle foglie nuove quando la pianta è in vegetazione. DA INTERNO E DA ESTERNO La coltivazione delle Cordyline in vivaio è abbastanza semplice, si deve prestare attenzione alle foglie proteggendole da seccumi e rotture. Questo è possibile utilizzando un substrato di coltivazione molto ricco di sostanza visi179913. organica ma che sia ben drenante. Le Cordyline possono essere vendute in vasi piccoli come piante da interno oppure in vasi grandi come piante da vivaio. In tutti e due i casi si deve prestare attenzione al momento di vendita, si deve infatti tenere in considerazione che i colpi di asciutto possono compromettere la qualità della pianta. Si consiglia quindi la vendita primaverile. Le Cordyline sono piante capaci di arredare e decorare il giardino e i paesaggisti le usano spesso anche in giardini vicini al mare. È una pianta dalla grande capacità decorativa in giardino ma si deve bagnare e concimare regolarmente, proteggendole dai ristagni idrici e dal gelo.
Cordyline_Fantasy2.
Cordyline_Electric_Flash4.
colori sgargianti come la Cordyline australis Pink Star (‘TUS019’PBR), una varietà sorprendente con il fogliame variegato, rosa e rosso. Pink Star rimane compatta e diventa alta al massimo 70 centimetri e larga 50 centimetri. Pink Star resiste bene in pieno sole se abbondantemente irrigata e concimata. Interessante per la bella vegetazione verde brillante è la Cordyline australis Peko che ha la nervatura centrale rosa intensa, caratteristica
CORDYLINE AUSTRALIS RED COMET CLT30-3 Vannucci Piante_ Photo Credit Cristina Spinato.
CONSIGLI PER LA VENDITA ◗ In vasi piccoli come piante da interno ◗ In vasi grandi come piante da vivaio ◗ I colpi di asciutto possono compromettere la qualità della pianta ◗ Si consiglia la vendita primaverile ◗ Bagnare e concimare regolarmente ◗ Proteggere dai ristagni idrici e dal gelo
CORDILINE AUSTRALIS CLT 45_ Vannucci Piante_Photo Credit Cristina Spinato.
IN BREVE • Nuove selezioni da Cordyline australis e Cordyline banksii • Le nuove cultivar enfatizzano il colore rosso delle foglie • Cordyline obtecta Superstar • Cordyline australis Pink Star • Cordyline australis Peko • Coltivazione in vivaio: proteggere da seccumi e rotture • Usare un substrato di coltivazione ricco di sostanza organica e ben drenante
Cordyline australis Torbay Dazzler_Vannucci Piante_Photo Credit Cristina Spinato. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | arbusti novità
UNA NUOVA
IDEA DI PIANTA La ricerca varietale sulle ortensie tiene vivo il fascino di una specie classica con cultivar nuovissime, capaci di adattarsi alle esigenze dei giardini moderni di Alessandro Coraggio
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ydrangea, la regina del giardino nell’800, prima ancora delle rose. Un genere molto usato sia come pianta da fiore che come pianta da giardino. Gli ibridatori si stanno dedicando a selezionare ortensie compatte e con lunghi periodi di fioritura. Le nuove cultivar sono resistenti al freddo, sono compatte e possono essere coltivate in vaso, rispondendo così all’esigenza dei giardini e dei giardinieri moderni. Una nuova idea di pianta per un mercato che cambia. Nuove piante che arrivano dalla tradizione per nuovi giardinieri.
R Hydrangea paniculata ‘Skyfall’ È un arbusto deciduo con grappoli di fiori molto grandi, bianchi, che si colorano di rosa pallido e presentano grandi petali simili a giacinti. La pianta ha un habitus robusto e richiede poca manutenzione. Raggiunge i 120 centimetri di altezza e 70 centimetri di larghezza. Da sole o ombra parziale, non è esigente per quanto riguarda il tipo di terreno. Può essere potata in primavera.
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R Hydrangea macrophylla ‘You&Me Miss Saori’® Fiori sterili a doppio petalo con margini profondamente segnati di rosa, che si attenua andando verso il centro del fiore. Piacevole il contrasto con il fogliame scuro, che diventa bordeaux in primavera e in autunno. La ‘Miss Saori’ ha un lungo periodo di fioritura che inizia a giugno. Fiorisce anche sul legno del primo anno e diventa grande un metro per un metro. La posizione ideale è in pieno sole o semi-ombra.
P Hydrangea macrophylla ‘You&Me Together’ I fiori di ‘Together’ cambiano attraverso le stagioni. È un’ortensia “facile”: puoi potare i rami fino a 10 centimetri di lunghezza a febbraio e nello stesso anno puoi ottenere molti fiori. Il suo colore dipende dal livello di pH del terreno. Questa ortensia compatta ha un forte apparato radicale e steli robusti. Piantala in terreno umido e ben drenato in pieno sole o in ombra parziale. Raggiunge i 120 centimetri di altezza e 80 centimetri di larghezza.
H Hydrangea arborescens ‘Golden Annabelle’ Da luglio a settembre presenta grandi mazzi di fiori che variano dal verde lime al bianco crema su fogliame variegato giallo verde-dorato e steli forti. ‘Golden Annabelle’ ha anche, al di fuori del tempo di fioritura, un alto valore ornamentale. Diventa alta circa 130 centimetri e larga circa 100 centimetri. Va posizionata al sole o all’ombra parziale in un terreno neutro. Può essere potata in primavera.
Q Hydrangea paniculata ‘Baby Lace’ Compatta e fiorifera, produce masse di fiori bianchi densi e cremosi, in contrasto con il fogliame caldo, verde scuro. Questa nuova ortensia è molto robusta e non si rompe nemmeno sotto un acquazzone. Dopo sette anni raggiunge un’altezza di un metro e una larghezza di 75 centimetri. Il momento migliore per potare è la primavera. Resistente alle malattie e al gelo, può essere piantata in ogni tipo di terreno; prospera al meglio in un luogo soleggiato.
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TENDENZE | stagionali da fiore Sundaville® Mandevilla carmine XXL.
SUPER!
che presenta rispetto ai suoi concorrenti sono molti, ad esempio la sua resistenza alla pioggia e il fatto che si adatta facilmente anche ai climi più freddi del Nord Europa e della Scandinavia. Una caratteristica su cui soffermarci, perché ancora oggi c’è poca chiarezza su questo punto. Molti ancora ritengono che Sundaville® sarebbe adatta solo ai climi più caldi del centro e del sud dell’Europa, ma questo non è vero. Infine, Sundaville® è una pianta dalle ampie possibilità, e come è resistente alla pioggia, è resistente anche al sole. Le piante di Sundaville® hanno una lunga durata, sono molto fiorifere, presentano colori più intensi e sono anche molto resistenti e stabili. È una pianta che soddisfa ampiamente i consumatori perché ha un aspetto lussureggiante che si ottiene con pochissima manutenzione.
PREZIOSA ED ESIGENTE IN SERRA Sundaville® undaville® è un prodotto di valo valore, perché per quanto riguarda la produzione è una pianta ad alta intensità di lavoro ed esclusiva. Con questo si intende dire che è coltivarla impegna in modo quasi totale i produttori, a causa delle poche piante per metro quadrato che possono essere coltivate. Inoltre, viene dichiarata “ad alta intensità di lavoro” perché per ottenere piante grandi e di grande effetto vanno ® Sundaville Mandevilla usati tralicci e piramidi. Ma sono Lemon. di Filippo Terragni sforzi e impegno che vengono ampiamente ripagati dal risultato risultato. Infatti grazie alle sue bellissime forme, ai colori, all’ecra i desideri inconfessabili dei nostri clienti appassionati di giardinaggio, ci sono le piante cellente ramificazione e alla ricca fioritura, Sundaville® da minimo sforzo, massimo risultato. E grazie rimane la Mandevilla numero uno sul mercato, nonchè alla ricerca, anno dopo anno abbiamo sempre la preferita dai consumatori di tutto il mondo. più offerta che risponde a questa esigenza. Per l’estate la domanda si dirige sempre di più verso pianSundaville® Mandeville MiMi Pink. te spensierate e facili da usare, che possono essere usate all’aperto in vasche e cestini: una delle migliori risposte è Sundaville®, una dipladenia molto resistente.
Super colorata, super resistente, con fiori super grandi. Sundaville è la mandevilla con le caratteristiche giuste per conquistare tutti i balconi estivi
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CERCA L’ORIGINALE Sundaville® è una pianta dalle caratteristiche uniche, che vanta numerosi tentativi di imitazione. Nonostante questo il marchio di MNP Flowers è l’unico che assicura massima qualità e una bella pianta che dura. I vantaggi
SUNDAVILLE® l Gamma variegata e colorata di Mandevilla / Dipladenia l Necessita di pochissima acqua l Fiori esuberanti per tutta l’estate l Sundaville.com 42
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SENZA
TENDENZE | cool
SENZA
PAURA
Una pianta grassa che non teme il freddo, una perenne che non teme l’asciutto: questo è il sogno che sta alla base delle Mangave® di Alessandro Coraggio
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na pianta perfetta per i tempi moderni e per i giardini del futuro grazie alla colorazione delle foglie unica e sempre diversa, grazie alle forme scultoree e alla facilità di coltivazione: le Mangave® sono in grado di gestire senza problemi sia il sole che l’asciutto, anzi i colori spettacolari saranno più evidenti se le piante saranno esposte al pieno sole.
R Una bellezza femminile solida ed elegante. Mangave® Lavander Lady ha una rosetta colorata di sfumature di viola e verde salvia. Le foglie diventano completamente verdi con l’età formando un effetto bicolore grazioso. Alla luce diretta del sole le foglie si colorano in modo più evidente. Le piccole spine marginali bianche sono morbide al tatto, la spina apicale può essere più dura e pungente nelle piante coltivate all’aperto.
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UNA FORTUNATA CASUALITÀ Le Mangave® combinano il meglio delle Manfreda con quello delle Agave, due generi che appartengono entrambe alla famiglia delle Asparagaceae, e sono nate per un “incidente”, grazie all’impollinazione incrociata involontaria in una coltivazione di Manfreda. Questa prima pianta è stata trasmessa tra amici e appassionati, fino ad approdare in Italia alla fine degli anni Novanta dello scorso secolo. Da quella prima intuizione Hans Hansen ha dato vita alle serie successive, riuscendo a catturare la crescita veloce e la colorazione fogliare incantevole delle Manfreda e il portamento raffinato e resistente dell’Agave. Da circa 10 anni lavora ai Walters Gardens come direttore dello sviluppo di nuove varietà, dove ha potuto espandere la sua passione per le Mangave®, riunendo una bella collezione di specie di Manfreda e un certo numero di Agave.
IL MEGLIO DELL’AGAVE E DELLA MANFREDA Il valore principale delle Mangave® è la loro crescita, più rapida rispetto all’Agave, e la loro gamma di colori delle foglie: il rosso e il marrone in una ricca sovrapposizione di colori proprio dei geni delle Manfreda. La forma e la struttura di questa pianta la rendono perfetta per la coltivazione in contenitori nei climi freddi, e per essere piantate in giardino e tra le rocce nei climi miti. Queste piante sono davvero divertenti e facili da coltivare, eccitanti per la loro colorazione e per il sapore tropicale e mediterraneo. Hanno bisogno di un contenitore capiente perché hanno delle radici forti. Se si bagnano regolarmente e se sono tenute al caldo crescono molto velocemente; se invece vengono lasciate in zone aride stupiranno con la loro grande capacità di resistere all’asciutto per molto tempo. © Ph Plantipp.
La collezione Mad about Mangave® è promossa dall’ambasciatore Michal Perry, conosciuto anche come Mr. Plantgeek, che sottolinea nel suo blog l’importanza di questa collezione: “Possono tollerare meno acqua e adattarsi allo stile di vita delle persone indaffarate con lavori a tempo pieno, viaggi e impegni sociali”.
UN VERO PROGRAMMA DI IBRIDAZIONE Hans e il suo team hanno lavorato incrociando non solo le Mangave® ottenute con la prima generazione, ma anche con Agave e Manfreda sempre diverse, in un vero programma di ibridazione. Lavorare con gli antenati delle prime Mangave® ha aiutato Hans a sviluppare piante con caratteristiche sempre più forti e uniche per creare sempre nuove varietà di Mangave® più interessanti e eccentriche. Hans ha realizzato migliaia di incroci unici e oggi sceglie solo quelli più esotici da aggiungere alla collezione. Ora sta lavorando agli ibridi di terza e quarta generazione, quindi è in grado di patrimonializzare ogni singolo scherzo della natura nelle varietà future.
H Il portamento appuntito di Mangave® Pineapple Express ricorda il ciuffo di un ananas. Le foglie larghe, verde scuro, sono lunghe e slanciate, con spiccate macchie marrone scuro. Le macchie saranno più pronunciate quando la pianta è coltivata in pieno sole. Un rivestimento ceroso conferisce alle foglie dei piacevoli riflessi verde menta. Le foglie sono numerose e formano una rosetta stretta, molto decorativa sia in giardino che in casa.
TENDENZE TENDENZE || eventi eventi
Nel render del progetto degli architetti Matteo, Antonio e Marta Lavarello: grandi sequenze di ruscelli e fontane, e ampi spazi ovali si combineranno con le suggestive visuali dei Parchi per offrire ai visitatori prospettive emozionanti con essenze rare, esemplari unici, collezioni straordinarie e produzioni di eccellenza.
EUROFLORA
SI PREPARA
Un nuovo progetto all’insegna della bellezza e del business, tra collezioni, rarità, giochi d’acqua e nuove tendenze. Confermata la location, i Parchi e Musei di Nervi di Costanza di Matteo
L’
edizione 2018 ci aveva stupito con la magnificenza e l’efficienza organizzativa, oltre che per i numeri. La dodicesima edizione promette di stupire di nuovo. Appuntamento a Genova dal 24 aprile al 9 maggio 2021, quando Euroflora inviterà il pubblico nei Parchi e nei Musei di Nervi. Il format inaugurato nel 2018, vincente gra-
GRANDI GIARDINI ITALIANI Fondata nel 1997, ha come scopo far conoscere l’immenso patrimonio botanico ed artistico di giardini visitabili in Italia. Conta 140 giardini in 14 regioni. Ha partecipato a quattro edizioni di Euroflora e grazie a questa importante manifestazione è venuta a contatto con il grande pubblico amante di piante e giardini. Oggi nei giardini che fanno parte del network passano più di 8 milioni di visitatori all’anno. 44
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zie alla ben riuscita combinazione fra un luogo di straordinario interesse botanico, paesaggistico e artistico con la qualità della migliore produzione florovivaistica e il fascino della creatività di giardinieri, progettisti e compositori floreali, verrà replicato con ulteriori miglioramenti. UNA MANIFESTAZIONE PER IL SETTORE Sarà un’edizione più che mai a sostegno della filiera del florovivaismo, grazie alla collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e l’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori; fra i sostenitori Grandi Giardini Italiani, che contribuisce alla giornata dei buyer, facendo partecipare i responsabili acquisti dei principali giardini italiani. Non solo cultura, ma anche business: per sostenere la ripresa e il rilancio del comparto, Euroflora per la prima volta diventa strumento concreto
Si conferma la location scelta nel 2018, i Parchi e i Musei di Nervi.
EUROFLORA ON-LINE www.euroflora.genova.it Al sito si affiancano Facebook, Instagram e Twitter
EUROFLORA, SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE Euroflora 2021 è impegnata nella riduzione dell’impiego di materie plastiche e derivati negli allestimenti, nella ristorazione e utilizzando carta FCP per i materiali di promozione e con un’implementazione dei canali on line per la comunicazione. Per quanto riguarda la mobilità in avvicinamento ai Parchi si conferma la scelta vincente del 2018 con l’impiego esclusivo di mezzi di trasporto pubblico. Per i visitatori disabili saranno riservati posti auto in prossimità dei Parchi.
di promozione commerciale attraverso la collaborazione con ICE e con AICG – l’Associazione Italiana dei Centri di Giardinaggio. L’Agenzia ICE organizzerà la presentazione di Euroflora in un’importante città europea all’inizio del 2021 e due missioni di buyer provenienti da mercati internazionali individuati incrociando gli interessi dei florovivaisti e le effettive possibilità di penetrazione dei mercati. Le azioni di co-marketing in corso di definizione con AICG prevedono invece la presenza di associati, nella loro qualità di buyer, durante la manifestazione per contatti diretti con le aziende espositrici, l’organizzazione di un incontro tecnico in partnership con altre associazioni di settore e la promozione della manifestazione presso i punti vendita sparsi sul territorio nazionale. IN PRIMO PIANO LE ECCELLENZE LIGURI Padroni di casa saranno, come sempre, i florovivaisti liguri. Nonostante la grave crisi che il settore sta attraversando a causa del COVID-19, le aziende liguri stanno già lavorando sugli esemplari destinati all’allestimento dell’ampia zona – 3.500 metri quadrati - dedicata alla Liguria, all’ingresso dell’esposizione: piante aromatiche,
Lo spazio per i visitatori si sviluppa su 86mila metri quadrati. È stato progettato un sistema di percorsi ampliato che attraversa giardini e ville storiche affacciati sul mare.
EUROFLORA 2018 IN CIFRE
SAVE THE DATE 24 aprile al 9 maggio 2021 Parchi e Musei di Nervi, Genova piante fiorite, cactacee, ulivi: il meglio del florovivaismo ligure. Torna, inoltre, il binomio arte/fiori per presentare la Liguria nell’ambito dei fiori e delle fronde recise: floral designer italiani e stranieri di fama internazionale si sfideranno nella realizzazione di creazioni originali ispirate all’architettura e all’arte all’interno degli specialissimi spazi coperti dedicati alla regione ospite, tra cui la bellissima cappelletta accanto alla Galleria d’Arte Moderna e i Musei. Un impegno ancora più forte che in passato perché, proprio in un momento come questo, Euroflora stimola le imprese liguri a ripartire con lo spirito giusto nella consapevolezza di avere un prodotto unico e ricercato in tutto il mondo. Una consapevolezza che dovrebbe appartenere a tutta Italia e che attraverso Euroflora può essere costruita.
• XI edizione • La prima della nuova era post quartiere fieristico • 16 giorni di apertura • 285mila presenze • 92.335 ingressi ai musei • 5 giornate di sold out • 250 espositori • 55 Paesi presenti
COME PARTECIPARE A EUROFLORA La partecipazione, come da regolamento internazionale delle floralies, è completamente gratuita. Gli spazi sono assegnati dall’organizzazione dopo l’approvazione del progetto del singolo partecipante da parte dell’organizzazione, tenuto conto delle specificità produttive e della coerenza con il progetto generale di manifestazione. L’attività di scouting presso le principali aziende del comparto, le Regioni, le Ambasciate e le rappresentanze Consolari, i distretti produttivi e le associazioni di categoria, avviata già nel corso del 2019, si concluderà a fine 2020. Flortecnica e vivaismo
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y LA CASA EDITRICE
DEL VERDE
Aprile / Giugno • anno 2020
giardiniere giard N° 022
IL
Maggio – Giugno 2020
+TECNICHE I nuovi CAM luci e ombre
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+L’INTERVISTA
In copertina uno scorcio del giardino Alzheimer “Il Faggio” progettato dall’architetto Monica Botta
La parola a Sara Pellegatta giardiniera filosofa
Come andrà quest’anno?
È una delle domande che abbiamo chiesto a produttori e operatori della filiera. C’è una gran voglia di rilancio
18 PRIMO PIANO / scenari
L’autunno, il garden e la ripresa. Quali le previsioni distributive per la prossima stagione?
24 PRODUZIONE / novità
Una selezione di prodotti innovativi per la floricoltura
TENDENZE 34 mercati Festa della mamma, una ricorrenza ancora vicente? L’analisi degli ultimi otto anni
44 fiere Torna Euroflora: un nuovo progetto
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dal 1977 informa il settore
PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
CORONAVIRUS LA NUOVA RIVISTA
SMART
1 Prato a bassa manutenzione
con Village Green
IL SETTORE DURANTE PERL’EMERGENZA IL GIARDINIERE E DOPO
2 Pellenc lancia la nuova
batteria dorsale Ulib750
3 Irrigare il verde
verticale con Agabuana
COME SCEGLIERE GLI ALBERI IN CITTÀ Strumenti decisionali come i modelli permettono di selezionare le specie utili per una spiccata azione per l’ambiente e la salute dei cittadini
a sostegno del settore, all’insegna della bellezza e del business
la vostra casa Edizioni Laboratorio Verde
è l’unica casa editrice di filiera, con prodotti specifici
per ogni target del florovivaismo e del gardening: produzione, retail,
professionisti e consumatori. Uno sguardo a 360° che ci rende il punto di
riferimento preciso e aggiornato nel panorama dell’editoria specializzata. Edizioni Laboratorio Verde è la casa editrice di chi ama e lavora con il verde: la vostra casa.
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