Cose da mamme… e da papà di Elisa Corni
I detersivi ecocompatibili fai da te
S
ul web e anche nel mondo reale il modo di vivere la maternità e la paternità sta profondamente cambiando. Tra autosvezzamento, babywearing e pannolini lavabili i genitori mostrano sempre maggiore interesse e curiosità per modelli non convenzionali per crescere i loro figli. Uno degli aspetti che sta suscitando maggior dibattito è legato a detersivi, saponi e prodotti per la pulizia e l’igiene. Infatti, numerose inchieste a livello internazionale hanno evidenziato come troppo spesso i prodotti che troviamo nei supermercati non la raccontano tutta giusta. Uno studio norvegese dell’aprile 2018, a esempio, evidenziava come i detergenti per le pulizie sono dannosi per i nostri polmoni come e quanto il fumo di sigaretta. E così sempre più genitori si domandano: “con cosa metto a contatto il mio bambino tutti i giorni”? Crescendo il senso critico aumentano le domande e si cercano quindi risposte che possano soddisfare necessità e richieste collegate alla salute nostra e dei nostri bambini. Così, un po’ alla volta sono nati, soprattutto nell’immensità del web, gruppi, blog, chat dedicati all’autoproduzione di detersivi e detergenti. Prodotti che spesso sono anche associati a una visione “green”, a una certa attenzione per il pianeta e l’ambiente. Sì, perché questi prodotti, dall’anticalcare al detersivo per pavimenti, sono realizzati utilizzando prodotti come bicarbonato, percarbonato o acido citrico, tutti a basso impatto ambientale. Inoltre in questo modo si riduce moltissimo anche la produzione di rifiuti: addio a imballaggi usa e getta se ci si produce il proprio detersivo. Se a
questo si aggiunge che tutto ciò costa decisamente poco, ecco la ricetta perfetta per una moda che può avere un grande successo. Ma bisogna fare attenzione, perché non è tutto oro ciò che luccica. Bisogna verificare le fonti e la loro preparazione. Soprattutto sui social compaiono post che decantano, a esempio, le proprietà pulenti dell’aceto come sgrassatore, detersivo, ammorbidente (pare che faccia anche il caffé). Sappiate che non è così. Innanzitutto l’aceto è altamente dannoso per la flora e la fauna acquatica; l’acqua degli scarichi, della lavatrice e del WC alla fine, seppur depurata, finisce dove pesci e alghe vivono. Scaricare una bottiglia di aceto nel bidet può provocare danni ambientali non da poco. Oppure utilizzare una soluzione di bicarbonato (basico) e aceto (acido) non ha nessun effetto anticalcare, dato che le due basi, come ci insegna la chimica, si annullano. Più efficace e soprattutto ecologico è l’acido citrico, facilmente
reperibile. Altro mito da sfatare: sciogliere il sapone di Marsiglia e aggiungervi il bicarbonato non vi farà avere un buon detersivo per la lavatrice! Ce lo dice Sara Alberghini, laureata in chimica e autrice di un seguitissimo blog di autoproduzione. “Nell’acqua, specie quella dura, sono presenti ioni di calcio e magnesio che vanno a legarsi al sapone formando sali insolubili che precipitano sui tessuti indurendone le fibre e ingrigendole.” Sì, perché autori come Sara (al secolo Mamma Chimica) non danno solo consigli e ricette, ma spiegano i principi scientifici alla base di determinate ricette. Nel suo blog, come in molti altri, scienziati ed esperti di chimica possono fornire buone indicazioni e ricette per produrre detergenti e detersivi a basso impatto ambientale, senza profumi o sostanze dannose (come i parabeni o i petrolati), per mamme e papà volenterosi - e con un po’ di tempo libero.
augana
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