Il Pesce 1-2021

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Transizione blu Transizione blu: lezioni apprese dal PO FEAMP 2014-2020 e strategie per il futuro della pesca e dell’acquacoltura di Maurizio dell’Agnello

Lo scorso 11 dicembre, in piena pandemia da coronavirus, si è svolto in streaming l’incontro “Transizione blu: lezioni apprese dal PO FEAMP 2014-2020 e strategie per il futuro della pesca e dell’acquacoltura”, organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e realizzato nell’ambito delle attività di informazione e comunicazione del Programma Operativo FEAMP 2014-2020, ai sensi del Regolamento (UE) n. 508/2014. L’iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sulla politica degli investimenti strutturali europei nei settori della pesca e dell’acquacoltura, che col 2020 ha chiuso la sua prima fase operativa. Tale politica, realizzata attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, conosciuto come FEAMP, si

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è ispirata ad una strategia europea orientata alla crescita inclusiva, intelligente e sostenibile, aspetti coi quali, per il periodo 2014-2020, si cercano “nuove spinte” per un settore produttivo afflitto da vecchi e nuovi problemi, Covid compreso, da affrontare con l’adozione di approcci ed azioni radicali verso la sostenibilità, la transizione ecologica e quella digitale. Una dotazione finanziaria di circa 980 milioni di euro, ripartita in cofinanziamenti in parte europei ed in parte nazionali, attraverso le Regioni, che ha portato ad oggi ad impegni pari a 546 milioni di euro (55,7%), coi quali sono stati finanziati oltre 9.000 progetti per circa 2.000 beneficiari, al fine di sostenere i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile, aiutare le co-

munità costiere a diversificare le loro economie, finanziare progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita nelle regioni costiere europee. A rimarcare il rapporto che lega la pesca e l’acquacoltura allo sviluppo sostenibile per la ripresa del Paese e per far fronte ai dettami dell’Agenda 2030 dell’ONU, che della sostenibilità delle attività umane ha fatto uno degli obiettivi principali della sua azione, è stata la oggi ex Ministra TERESA BELLANOVA, che in un videomessaggio ha inquadrato le leve per uno sviluppo sostenibile di acquacoltura e pesca. Conservare ed utilizzare “in modo durevole” gli oceani i mari e le risorse marine è l’aspetto che dovrà guidare il futuro dei due comparti del settore ittico, la cui importanza

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