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SCUOLA ITALIANA CANI SALVATAGGIO
Salutepertutti.it da questo numero ospita la Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS), leader mondiale nell’educazione dei cani da salvataggio in acqua. Il suo Fondatore, Ferruccio Pilenga, racconta esperienze di soccorso e di vita, testimone di quelle forti emozioni che nascono dall’inossidabile sodalizio che l’unità uomo-cane realizza durante le complesse fasi in aiuto delle persone. Gli poniamo alcune domande, per conoscere meglio la Scuola e la sua filosofia. D.T.
Quando e come nasce la Scuola?
La Scuola nasce nel 1989. È stato un caso. Volevo un cane che fosse utile e scoprii in una vecchissima enciclopedia Garzanti che rappresentava tutte le razze canine, che esistevano i “cani di Terranova”, dall’isola di Terranova in Canada, che erano adatti al salvataggio di uomini in mare. Pensavo esistesse già una sezione della Protezione civile a cui fare riferimento per iniziare l’addestramento del mio cucciolo, ma al tempo c’erano solo volonterosi cinofili e il salvataggio in acqua era ancora qualcosa di decisamente poco articolato. Ma la fortuna aiuta gli audaci. Con alcuni piloti di elicotteri del Soccorso aereo dell’Aereonautica, ci siamo domandati cosa avrebbe dovuto essere capace di fare un cane per poter essere riconosciuto come cane da salvataggio. Vigeva all'epoca, e vige ancora oggi, il divieto di portare cani in spiaggia: teoricamente c’è un cane da salvataggio, che però non può andare in spiaggia, ma, come suggerito dai piloti dell’Aeronautica, se il mio cane avesse fatto quello che facevano i loro aerosoccorritori, cioè si fosse tuffato dall’elicottero, o si fosse calato con un verricello, si sarebbe risolto questo impasse. Inizia così la sperimentazione: si studiano le varie tecniche, si inventa l’attrezzatura e grazie anche agli elicotteristi dei Carabinieri arriviamo al primo volo, alla prima esercitazione in cui con il mio primo Terranova, Mas, mi calo in acqua. È stato un percorso lungo almeno un anno, per fortuna documentato con fotografie, accogliendo il motto del regista Wim Wenders: “le foto sono prove”, a dimostrazione del coraggio di questi cani. Nel 1993 inizia il lavoro insieme alla Guardia costiera, cominciamo a portare questi cani sulle spiagge italiane, ancora con difficoltà, ma con una reazione mediatica incredibile, da parte di fotografi e cineoperatori, ma anche dei bagnanti. Le cose evolvono, aumenta il numero dei cani, iniziano i salvataggi. Nel 1996, l’allora Mistero della Marina Mercantile (l’attuale Ministero dei Trasporti) emette una Circolare che autorizza ufficialmente la presenza in spiaggia dei cani con brevetto SICS (Scuola Italiana Cani Salvataggio).
2022;5,2.
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