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NUTRACEUTICA Arrigo F.G. Cicero
Nutraceutici ed integratori nutrizionali a supporto del calo ponderale: alla ricerca della pietra filosofale
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Chi non desidererebbe sapere di poter mangiare ciò che vuole senza correre il rischio di ingrassare?
doppie/triple rispetto a quelle presenti sul mercato. Questo sotto-dosaggio è legato per lo più al fatto che non si vuole presentare un prodotto che richieda numerose somministrazioni al giorno, in formulazioni scomode (es: buste voluminose, difficili da sciogliere), molto caro e/o di scarsa palatabilità. 3) Poche sostanze funzionano per la scarsa qualità di ciò che si trova in commercio. Gli estratti vegetali devono essere concentrati e titolati in principi attivi, spesso lavorati con tecnologia farmaceutica per essere resi bioaccessibili/biodisponibili (=per essere assorbiti dal corpo!). Questo, però, ancora una volta aumenta il costo dei prodotti e li rende meno attrattivi per l’acquirente. 4) Poche sostanze esercitano un effetto sul peso corporeo sul breve termine. Quindi, i cosiddetti “metodi” che prevedono effetti per supplementazioni di un mese, spesso giocano sull’effetto diuretico/lassativo che dà un’impressione finale di sgonfiarsi. Tutto molto effimero!
È un po’ come il sogno di una vita eterna in buona salute! Il mercato ufficiale dei nutraceutici (quello mediato dalle farmacie, per intenderci), è caratterizzato da un alto livello di fiducia e di consumo degli integratori alimentari che si è mantenuto elevato anche in corso di crisi economica e pandemia da COVID-19. L'unico settore della nutraceutica che ha un mercato in continuo calo da almeno un decennio è quello degli integratori finalizzati al calo ponderale (anche se non è dato conoscere i dati delle vendite via web o porta a porta).
Perché questo? Per una serie di motivi: 1) Poche sostanze funzionano. Non è vero che nessuna molecola naturale aiuta a calare di peso o a mantenere il peso attuale, ma sono poche quelle che lo fanno per un meccanismo d’azione definito ed in modo quantitativamente misurato in studi clinici controllati (es.: caffeina, estratto di caffè verde, epigallocatechina-gallato, fibre solubili, Garcinia cambogia, etc.). 2) Poche sostanze attive funzionano alle dosi proposte dal mercato. Le dosi testate negli studi clinici spesso sono
2022;5,2.
Quindi, non è che non esistano prodotti supportivi per il calo ponderale, ma la prescrizione deve essere sartoriale. Possono essere utili tutti quelli sopra citati, ma dosati in modo adeguato, per l’azione saziante e/o per l’effetto di stimolazione del metabolismo. Possono avere un razionale di impiego anche integratori che modulano lo stato di stress che porta ad assumere cibo in modo compulsivo, come il magnesio, il 5-idrossi triptofano o S-adenosil-metionina. Vanno evitati diuretici, lassativi e prodotti contenenti iodio, potenzialmente pericolosi per la salute. Ora vengono proposti anche probiotici contenenti ceppi più o meno specifici che favorirebbero il calo ponderale: anche in questo caso con prodotti di alta qualità potrebbe anche essere vero, ma la somministrazione deve essere di lunga durata, la probabilità di risposta molto variabile su base individuale, e la persistenza nel tempo ancora non chiara. E se state seguendo una dieta chetogenica… non cercate scorciatoie comprando chetoni esogeni, ma seguite rigorosamente i suggerimenti del vs. consulente, che deve essere un professionista della salute (medico dietologo, dietista, biologo nutrizionista). Mai assumere integratori fai da te, specie in questo ambito! E soprattutto, non esiste integratore che possa compensare una scarsa adesione alla dieta prescritta ed una sedentarietà marcata.
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