Il Salone del Risparmio
SMART WORKING, DA NECESSITÀ A SCELTA DI INCLUSIONE L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno fortemente accelerato il processo di diffusione del lavoro da remoto, generando l’opportunità di applicare importanti innovazioni organizzative anche oltre la fase dell’emergenza
Roberta D’Apice, direttore Affari Legali
L
o smart working a cui abbiamo assistito durante la fase emer-
Alla ricerca del giusto equilibrio
genziale non è quello disegnato dal legislatore nella legge
Il tema che allora si pone, al di là delle polemiche, è quello di
81/2017 per le situazioni di normalità.
individuare misure equilibrate che consentano di ridurre gli
Lo smart working c.d. “emergenziale” si caratterizza per il
impatti negativi dello smart working “emergenziale” e che,
fatto di essere pensato come misura di protezione della salu-
al contempo, rendano questa modalità lavorativa veramen-
te dinanzi alla minaccia della pandemia. La continuità delle
te “smart” per il benessere della persona, per la produttività
attività, nella fase del lockdown, si è a sua volta caratteriz-
dell’azienda e per la crescita del Paese.
zata per il totale isolamento delle persone, per la difficoltà di
Ed è in questo contesto, dunque, che si collocano le recenti
separazione tra vita personale e lavorativa, per l’assenza di
iniziative del Comitato Diversity di Assogestioni, finalizzate
una volontarietà delle parti, per una non adeguata diffusione
a verificare quali insegnamenti e indicazioni si possano trar-
delle tecnologie.
re da quanto vissuto nella fase acuta della pandemia, al fine
Lo smart working non emergenziale previsto dalla legge
di promuovere l’engagement e l’inclusione nell’industria del
81/2017 costituisce invece una nuova filosofia manageria-
risparmio gestito, salvaguardando al tempo stesso il delicato,
le fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e auto-
ma essenziale, equilibrio tra impegno professionale e benes-
nomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da
sere personale. Numerose ricerche dimostrano, infatti, come
utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui
l’adozione di modalità di lavoro agile costituisca un fattore
risultati. Un nuovo approccio al modo di lavorare e collabora-
chiave per la costruzione di organizzazioni inclusive e di-
re all’interno di un’azienda che si basa, secondo la definizione
versificate, per migliorare le prestazioni aziendali, la salute,
dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, su quattro pilastri
l’ambiente e per attrarre i migliori talenti.
fondamentali: revisione della cultura organizzativa, flessibi-
Le misure dedicate allo Smart Working potrebbero così con-
lità rispetto a orari e luoghi di lavoro, dotazione tecnologica
tribuire a ridurre le diseguaglianze di genere purché siano
e spazi fisici.
accompagnate sia da modelli culturali che garantiscano la
Nonostante i molti disagi determinati dallo smart working
possibilità per uomini e donne di fruire in modo paritetico
“emergenziale”, è tuttavia innegabile che tale situazione ab-
di queste forme di flessibilità sia da interventi strutturali e
bia comunque consentito di dimostrare che è possibile svol-
infrastrutturali di supporto alla cura dei familiari. Secondo
gere la propria attività, almeno parzialmente, da remoto e che
quanto riportato nel Piano nazionale di ripresa e di resilien-
questo non danneggia necessariamente la produttività del la-
za anche gli investimenti in banda larga e connessioni veloci
voro svolto.
sono un presupposto per una maggiore partecipazione fem-
34 < FOCUS RISPARMIO Settembre - Ottobre 2021