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Tra monopolio e utilità pubblica Le lotterie svolgono la funzione di finanziare importanti opere, ma l’evoluzione da un modello pubblico a uno privatistico non ha sempre garantito una competizione in grado di assicurare il maggiore vantaggio per la collettività di Michael Haile
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Le
lotterie hanno una lunga scia storica, che deriva dalle varie culture antiche. La dinastia cinese Han, per esempio, ha usato le lotterie per finanziare la costruzione della Grande Muraglia 200 anni prima di Cristo, durante l’impero romano i nobili se ne servivano per scambiarsi tra di loro regali sfarzosi, mentre l’imperatore Augusto ricorreva a esse anche per finanziare riparazioni e costruzioni nella città di Roma. Nel 15esimo secolo i Paesi Bassi usavano le lotterie per finanziare le fortificazioni delle loro città. Gand, Utrecht e Bruges non avrebbero la loro splendida architettura senza il ricorso alle lotterie. Ma torniamo ai tempi nostri. La World Lottery Association (Wla), l’associazione che ragruppa 152 lotterie tutto il mondo, nota per l’anno 2018 che i suoi membri hanno fatturato globalmente 306,5 miliardi di dollari. Di questa somma, 86,9 miliardi di dollari sono tornati alla società, tramite varie leggi, regolarmenti e canali. La grande maggioranza di queste lotterie sono aziende statali o semi-pubbliche, mentre c’è una piccola minoranza di provenienza privata che gestisce le lotterie tramite una licenza pubblica. Queste aziende private sono però in crescita, in quando assecondano il discorso ideologico
che il privato sappia gestire meglio. In Europa, la privatizzazione delle lotterie sta prendendo uno slancio che fino a pochi anni fa sarebbe stato incredibile. Austria Casinos è stata parzialmente privatizzata (gestisce lotterie e casinò), in Francia il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la privatizzazione della Fdj (gestisce lotterie e scomesse terrestri), in Danimarca la liberalizzazione del mercato del gioco ha costretto il governo ad affidare la gestione delle lotterie a un attore privato, peraltro senza gara. E poi ci sono quei Paesi che hanno privattizato le lotterie a seguito del “comando” della Ue e del Fondo monetario, in questo sotto pressione per il loro debito pubblico: in Grecia l’Opap e in Irlanda la Lotteria Nazionale. In Turchia sono anni che il governo prova a privatizzare la sua lotteria nazionale ma il costo chiesto da Erdogan è considerato esorbitante. Negli Stati Uniti c’è stata la prima privattizazione, la lotteria dell’Illinois, con una gara vinta da un consorzio guidato da Camelot, l’azienda che gestisce la Lotteria Nazionale Uk e che a sua volta è controllata dal Fondo pensionistico dei maestri dell’Ontario, in Canada. Camelot gestisce anche la Lotteria Nazionale Irlandese.