GENNAIO - FEBBRAIO 2021
L A RIPARTENZA AT TESA WELLNESS
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Anno XXIII NUMERO 1
Post Covid-19: nuovi scenari, nuovi trend e nuovi consumatori del fitness INTERVISTE Pool 4.0 la piscina proiettata al futuro: Davide Gilli Leadership: Francesco Iezzoni (Fit.Comm) MANAGEMENT Imparare dal passato e agire da imprenditori (per salvarci) Concessioni e l’equilibrio economico-finanziario POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - EURO 2,00 - 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – DCI PADOVA
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SOMMARIO ANNO XXIII - NUMERO 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2021 NEWS
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Happy Aquatics News Gym & Splash News
FITNESS
MANAGEMENT
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Un 2021 pieno di sorprese Andrea Pambianchi
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EAA News CIWAS News
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Sport: questo sconosciuto
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FSSI News ANIF News
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Acquanet News
Covid-19: un virus che ha cambiato e cambierà i consumatori del fitness
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La piscina che verrà La Redazione
LEADERSHIP
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Sport e salute, un vero business per imprese vere Marco Tornatore
Pool 4.0, la piscina proiettata al futuro Ciro Lo Giudice
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Idee per una ripartenza diversa
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Concessioni e l’equilibrio economico finanziario
Francesco Confalonieri
Lorenzo Bolognini
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Dove eravamo rimasti - analisi della situazione ad inizio 2020 Stefano Candidoni
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Perché gli impianti sportivi devono riaprire Gianf ranco Mazzia
POOL & GYM EXTRA
VAS
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Guardando al futuro una proposta per rimanere davvero vicino ai clienti
Lo scenario post- covid nel mondo delle piscine e dei centri sportivi Serena Kumar
04
50
Imparare dal passato per preparare il rilancio Stefano Candidoni
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Calendario EAA - Pagina Fiere
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HA Innovation
Annarita Misciglia
/ Marco Tornatore
INSERZIONISTI II 01 03 05 07 09 11 15 19 23 27 31 45 55 III IV
Studiare da imprenditori, l’unica via per la salvezza Rossana Prola
Gerardo Ruber to
AQUAPOOL
36
Gianf ranco Mazzia
48
Editoriale - Essere impresa, non per sport, ma per un futuro radioso
Marco Tornatore
Foto di Coper tina: Il binomio Piscina-Palestra si avvia verso la Ripresa, o meglio, il Riscatto di un settore sacrificato ad una strategia anti-pandemia che ha colpito alcuni invece di altri - ph Pixabay by Pexels
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Piscine e Palestre restano desolatamente chiuse ed è tempo che la voce di chi ha subito le decisioni di bloccare il nostro lavoro si levi per ottenere i risarcimenti: è un diritto pretenderli ed è un aiuto vitale per i più. Verrà sicuramente il tempo delle riaperture, magari a marzo, dopo 12 mesi di difficoltà crescenti: ci entusiasmeremo per una ripresa progressiva, che però dobbiamo preparare al meglio oggi, pur nelle ristrettezze e nell’inconsapevolezza del quando. Sappiamo che ogni Impresa e Società sportiva assicura all’Italia intera salute, prevenzione e gioia di vivere. Lo sport merita una considerazione diversa: agiamo oggi, come categorie, perché in futuro non si verifichi mai più lo scempio che siamo subendo.
VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:
HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2001 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it
DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore
COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@ euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, ovvero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 100/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO Andrea Pambianchi, Gianfranco Mazzia, Gerardo Ruberto, Serena Kumar, Lorenzo Bolognini, Francesco Confalonieri, Rossana Prola, Annarita Misciglia, Davide Gilli, Francesco Iezzoni, Ciro Lo Giudice PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Cool Mind ANNO XXIII - NUMERO 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2021
STAMPA Tipografia Nuova Jolly s.a.s. - Rubano (PD) - Chiuso in tipografia: 21/01/2021
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EDITORIALE
Vasche desolatamente vuote per chiusure senza logica e folli regole e protocolli, colpo mortale per molte piscine, palestre, imprese- Aqua Design Group
ESSERE IMPRESA, NON PER SPORT, MA PER UN FUTURO RADIOSO È singolare constatare come si indignino politici ed esperti perché l’Italia è al primo posto in Europa per obesità infantile o per le difficoltà di diffondere la cultura per contenere i costi sanitari attraverso l’attività fisica. È altresì stucchevole rilevare tuttavia che la classe dirigente politica attuale, dimentica di tanti paludati proclami e impegni assunti, in epoca pandemica preferisca sbrigativamente chiudere lo sport definendolo “non essenziale”. Se questa è palese ignoranza che nega all’Italia il diritto alla salute, noi paghiamo parecchio l’inesistenza di un’identità e di un soggetto rappresentativo di tutte le anime che compongono il settore, forte di un ruolo socio-sanitario poco eguagliabile e costi nulli a carico del pubblico che ha preferito scaricarli sul privato: il comparto tutto vale quasi 4 punti di PIL e ben oltre un milione e mezzo di posti di lavoro. Dati afferenti a mercato e parametri economici che collidono con il colpo mortale inferto dalla politica alla comunità sportiva e stridono parecchio con le incongruenze sistemiche di un mondo in attesa di una legge che in premessa sembra fare più confusione che chiarezza. Mercato significa indici relativi a ricavi, avanzi di bilancio, -per le impreseprofitto, vitali per lo sviluppo e la
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HAPPY AQUATICS & WELLNESS - 1 / 2021
crescita di qualsiasi attività produttiva o di servizi, ancor più se sociali. Da questa crisi emerge nettissima la differenza fra chi fa impresa nella gestione di piscine e palestre, senza penalizzare l’agonismo, e chi agisce come mera società sportiva, che, fra le altre cose, gestisce. Due interpretazioni poco conciliabili e che segnalano l’inadeguatezza di una federazione a rappresentare gli interessi dei primi, mentre è ideale e fondamentale per le proiezioni dei secondi. Aprire gli impianti per i “tesserati” ha contrariato oltre il 70% dei gestori: insostenibile per chi fa del servizio pubblico un’attività di impresa.
in materia manutentiva e di ammodernamento del patrimonio impiantistico: nel Recovery Fund si vaneggia di 700 milioni di Euro per gli impianti sportivi, quando, per le nostre strutture spesso in degrado, servono almeno 11,5 miliardi. È un po’ come se per le scuole, invece di investire sul ripristino di immobili o sulla digitalizzazione, prevalesse la follia di destinare mezzo miliardo di euro per banchi con le rotelle(!). Farebbe il paio con la geniale idea di riaprire le piscine con un utente per corsia. Riflettiamo, difendiamoci, pretendiamo ascolto e lauti risarcimenti prima che brucino le poche risorse destinabili a noi.
Privati che devono compensare le mancanze del pubblico anche
Marco Tornatore
DA QUESTA CRISI EMERGE NETTISSIMA LA DIFFERENZA FRA CHI FA IMPRESA NELLA GESTIONE DI PISCINE E PALESTRE, SENZA PENALIZZARE LO SPORT IN CHIAVE AGONISTICA , E CHI AGISCE COME MERA SOCIETÀ SPORTIVA , CHE, FRA LE ALTRE COSE, GESTISCE
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HAPPY AQUATICS SI RINNOVA PER OFFRIRE IL MEGLIO Con il 2021, Happy Aquatics, forte della sua doppia identità Wellness e Construction, intende rinnovare il proprio impegno al servizio di tutti gli operatori del comparto Fitness, Piscina, Sport. Proseguendo nel suo processo di rinnovamento, ha dato il via ad un parziale restyling che si sostanzia anche in una differenziazione più marcata delle due testate Wellness e Construction. La prima, con servizi, approfondimenti e interviste orientate a far crescere confronto e identità del settore fitness/ piscina, e la seconda con focus te-
matici ben argomentati e un taglio più essenziale e specialistico. Questi cambiamenti, rafforzati anche dalle versioni online e dalle newsletter, intendono interpretare al meglio le attese di voi lettori. L’opinione di chi legge Happy Aquatics è per noi fondamentale e vi invitiamo a scriverci per esprimere i vostri pareri. In merito ad HA Construction, che conta due uscite l’anno, chi fosse interessato e non lo ricevesse è pregato di segnalarlo, in modo che si provveda all’invio della copia cartacea. A tutti voi un buon 2021 di lettura e di successi.
SCRIVI A REDAZIONE@EUROAQUATIC.IT
gym & splash GYM & SPLASH NEWS
TOP TEN TRENDS DEL FITNESS 2021 L’americano ACSM's Health & Fitness Journal ha elencato i 10 trend del fitness su cui puntare nel 2021. Dall’elenco riportato a fianco, si colgono tendenze facilmente riconducibili ai mesi di pandemia che hanno inciso su nuove abitudini ed esigenze di chi si allena e punta sull’attività motoria per stare meglio e in salute. Forse non era necessario il Covid-19 per orientare le proprie attenzioni verso scelte che sono lo specchio delle trasformazioni di cultura e stili di una vita motoriamente attiva.
ACSM's Health & Fitness Journal®
MANIFESTAZIONE "NON UCCIDETE LO SPORT !" Il 2020 ha lasciato l’importante retaggio della prima manifestazione di piazza nella storia dello sport: a novembre, nella capitale, atleti, imprenditori, dirigenti, tecnici, Federazioni Sportive e Enti di Promozione si sono uniti per manifestare la propria indignazione per il trattamento che il governo riserva al settore dall’inizio della pandemia. È forse ormai l’unica arma che lo sport può considerare visto il costante non ascolto ad esso riservato. Organizzatori il Polo della Salute e la FIKBMS (nella persona di Mauro Bassetti), affiancate fra gli altri da FIN, con il presidente Barelli, e ASI con il presidente Barbaro. La manifestazione molto partecipata ha richiamato anche campioni di levatura olimpica e mondiale quali Massimiliano Rosolino e Vincenzo Cantatore. Tutti hanno sottolineato l’importanza dell’attività motoria come strumento di salute, che CTS e governo sembrano ignorare, propendendo solo per la chiusura degli impianti sportivi.
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CONNETTIAMO LO SPORT
gym & splash GYM & SPLASH NEWS
PISCINE: LE ASSOCIAZIONI DEI GESTORI CHIEDONO INTERVENTI PER LA SOPRAVVIVENZA Alcune delle sigle rappresentative delle società che gestiscono i quasi 5000 impianti natatori in Italia, supportate da ForumPiscine, hanno incontrato lo scorso dicembre il Dipartimento dello Sport avviando un dialogo costruttivo sulle quattro istanze imprescindibili per la sopravvivenza delle piscine. Nello spirito collaborativo e costruttivo che ha contraddistinto le plenarie delle associazioni di categoria, i rappresentanti riuniti al tavolo hanno formulato quattro istanze raccolte nel documento congiunto “Le istanze proposte dalle associazioni di categoria dei gestori degli impianti natatori per la sopravvivenza delle piscine in Italia”, sottoscritto da Agisi, Anif, Assonuoto, Gestori della Liguria e Gestori del Piemonte. Il documento è stato firmato anche da ForumPiscine, in qualità di promotore e coordinatore dell’iniziativa. PER SCARICARE IL DOCUMENTO: HTTPS: // WWW.FORUMPISCINE.IT/IT
PELOTON PUNTA ALL’ACQUISTO DI PRECOR: OPERAZIONE DA 420 MILIONI DI DOLLARI L’americana Peloton ha annunciato la possibile acquisizione di Precor per 420 milioni di dollari. La leader dell’home fitness, cresciute a dismisura le richieste grazie alla pandemia che ha spinto molti ad allenarsi a casa, conta su questo nuovo asset per reggere la domanda: nel primo trimestre 2020 infatti aveva registrato una crescita dei ricavi pari al 232% superando ogni previsione anche in chiave produttiva e di assistenza. L’acquisizione di Precor, con l’assunzione di un centinaio di dipendenti, aiuterebbe ad aumentare la produzione, senza ritardi pesanti nelle consegne. L’assorbimento di Precor da parte di Peloton rafforzerà la prima anche in nuovi mercati (hotel, corporate, catene fitness, college). Peloton è un autentico fenomeno pure in borsa: nel 2020 le sue azioni sono cresciute di oltre il 400%, con una capitalizzazione di mercato di 42,2 miliardi di dollari (dati al 20 dicembre 2020).
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gym & splash GYM & SPLASH NEWS
MYRTHA POOLS PREMIATA PER IL PROGETTO DELLE PISCINE DELL’SLS BRICKELL A MIAMI Una giuria di architetti ed esperti ha premiato Myrtha Pools con la menzione d’onore dell’Architecture Master Prize 2020 per la progettazione delle piscine dell’SLS Brickell Hotel & Resort di Miami. L’azienda italiana ha infatti progettato e installato 5 piscine situate al 9º piano e 6 piscine al 55º
piano del lussuoso hotel di Miami. Un esempio di design e abilità tecnica reso possibile grazie alla tecnologia a pannelli modulari Myrtha che ha permesso di trasportare le piscine con un semplice ascensore di servizio e quindi di ridurre i tempi e i costi dell’installazione.
Questo prestigioso premio conferma quanto l’azienda leader italiana dia valore al made in Italy nel mondo riuscendo primeggiare sia nel settore piscine da competizione che in quello di centri acquatici ricreativi e per hotel/ resort.
73.000 IMPRESE CHIUSE PER IL COVID: LO SPORT È IL SETTORE PIÙ COLPITO Ci domandiamo spesso perché il governo non tutela certi settori. La domanda è ancora più pressante sapendo che a dicembre -intervista Istat a oltre un milione di imprese-, nonostante il Covid-19, il 68,9% era in piena attività, il 23,9% operava parzialmente con forti limitazioni e ben il 7,2%, pari a 73.000 imprese, era chiuso; 17.000 non riapriranno più. Sport e Intrattenimento i settori più colpiti, a seguire l’alberghiero. Stucchevole rilevare che il nostro comparto ha beneficiato di sostegni risibili, quando in Francia si parla di 10.000euro/mese e in Germania del 75% del fatturato. Il futuro dello sport è segnato da chiusure incongruenti con gli assembramenti sui mezzi pubblici e per lo shopping. L’ignoranza di una classe dirigente che ritiene lo Sport non essenziale, legittima tutto il comparto a pretendere risarcimenti rilevanti dal momento che il 40% delle società sportive e delle imprese non riaprirà più, per ignavia e colpevole incompetenza di politicanti che mettono a repentaglio il domani dell’Italia, avendo già compromesso quello dello sport.
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EAA NEWS E. A . A ., 25 ANNI CHE SIGNIFICANO TANTO Il 2021 per E.A.A. è un anno particolare, non solo per la comune speranza di uscire definitivamente dal Covid: celebra i suoi primi 25 anni, volati, pieni di voglia di novità, scoperte, crescita nel mercato. Il percorso di E.A.A. è costellato di numeri importanti: decine di migliaia di istruttori certificati, migliaia di corsi, 20 edizioni di AquaFitness Days, 12 edizioni di WAM/V.I.E., tantissimi
altri eventi organizzati, partnership con più le accreditate realtà del settore, la nostra visione portata nel mondo con il brand I.A.A. Nel corso del 2020, in pochi mesi, sono cambiate le richieste di chi desidera formarsi con noi, così come sono radicalmente modificate le aspettative dei Club. Proprio per questo E.A.A. nel 2021 lancia una nuova stagione di formazione online, alternata a corsi di alta specializzazione e master in presenza, con altre iniziative pianificate per i prossimi mesi: il miglior modo per “festeggiare” con i Professionisti delle Piscine questa tappa della storia di E.A.A. WWW.EUROAQUATIC .IT
IAA: UN GRANDE TEAM PER IL SUCCESSO INTERNAZIONALE DELL’ATTIVITÀ IN ACQUA Il cammino di IAA continua con un team sempre più motivato e coeso. Annarita Misciglia, Fabrizio Cantarini e Francisco Estevao lanciano la prima IAA International Certification First, il più completo programma di certificazione frutto della pluriennale esperienza che contraddistingue i 3 Top Trainer in ambito internazionale. Molti i partecipanti in rappresentanza delle migliori scuole del mondo che si attiveranno per trasferire a loro volta quanto appreso ai futuri aqua-trainers dei propri Paesi. Un ulteriore passo verso l’obiettivo di rafforzare la credibilità dell’attività in acqua tramite l’alta formazione dei professionisti del settore: obiettivo la soddisfazione dei clienti che vedranno migliorare la propria salute ed il benessere con l’attività in piscina. Da gennaio al programma First si aggiungerà la IAA International Certification Advanced dai contenuti ancor più specifici ed innovativi. Visita www.I-A-A. org e unisciti a noi in questa sfida planetaria.
WWW.I-A-A .ORG PER INFO SCRIVI A INFO@I-A-A .ORG
ciwas CIWAS NEWS
CIWAS: ORA PUOI SCEGLIERE, ADESSO TOCCA A TE! Parte la campagna affiliazioni 2021 CIWAS è il risultato di un lungo percorso per ridurre la frammentazione del Settore ed aumentare l’autorevolezza di Palestre, Piscine e Centri Sportivi. Tutelare, accrescere, e proteggere il Settore del Wellness e delle Attività Sportive per la Salute; questo l’obiettivo della Confederazione che durante l’emergenza ha saputo unire Operatori e Stakeholder del comparto, a prescindere dalle dimensioni del Club, dalla fascia di prezzo o dalla forma giuridica, dando voce alle loro esigenze con le Istituzioni, da quelle regionali fino all’incontro diretto con il Premier Conte, il Ministro dello Sport Spadafora ed il Ministro delle Finanze Gualtieri. Già centinaia di Club, Associazioni, Professionisti ed Aziende hanno scelto di supportare CIWAS e da gennaio è partita la campagna di affiliazione 2021 al link www.ciwas.it/affiliazione. WWW.CIWAS .IT/AFFILIAZIONE
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fssi
FSSI NEWS FEDERAZIONE SINDACALE SPORTITALIA ATTIVA SU PIÙ FRONTI FSSI ha chiuso il 2020 con un interessante convegno a cui sono intervenuti i vertici della Federazione, esperti e parlamentari di fama come Polverini, Barbaro, Barelli: obiettivo tutela degli operatori dello sport dai lavoratori agli imprenditori. Il ruolo istituzionale si era già concretizzato attraverso l’incontro con la Presidente del Senato Casellati del presidente Ruberto e del vice presidente Perazzolo, alla presenza del Sen. Gasparri: un confronto sulle finalità della Federazione e le azioni che si intendono attivare nell’interesse dei propri associati, in sinergia con le rappresentanze istituzionali e di Governo per migliorare il livello della salute degli italiani. Ruberto, in particolare, si sta battendo per porre fine alla chiusura generalizzata dei centri sportivi/fitness/wellness e delle piscine. Diversi punti esposti da FSSI sono stati presi seriamente in esame dalla Senatrice Casellati.
IL 2020 DI ANIF IL 2020 DI ANIF #RIAPRIREPRESTO IL 2020 DI ANIF #RIAPRIREPRESTO IL 2020 DI ANIF IL DI ANIF 7002020 #RIAPRIREPRESTO IL 2020 DI ANIF IL 2020 DI ANIF CLUB AFFILIATI 700 #RIAPRIREPRESTO IL 2020 DI ANIF 500 #RIAPRIREPRESTO CLUB AFFILIATI 700
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Da sinistra Sen Gasparri, Perazzolo, Presidente Casellati, Ruberto HTTPS: // WWW.FACEBOOK.COM/FEDERAZIONESINDACALESPORTITALIA /
anif
ANIF NEWS ANIF A DIFESA DELLO SPORT Nel 2020 ANIF ha raggiunto importanti traguardi a tutela del settore sportivo attraverso il continuo dialogo con le istituzioni e una comunicazione fitta e pregna di contenuti. Quest’anno, come non mai, ha condotto un’azione molto forte su tutti i fronti a difesa dei centri sportivi: iniziando a febbraio nel cercare di non far chiudere i centri sportivi, e organizzando tavole rotonde e video call per affrontare il lockdown con propositività, rimanendo aggiornati e facendo squadra con gli operatori. Decisiva nella formulazione dei protocolli di riapertura a maggio e al successivo inasprimento degli stessi, non appena è stato richiesto di farlo per poter continuare a far svolgere l’attività al mondo dello sport: chiesto (e ottenuto) sussidi, formulato più di 40 emendamenti nei Decreti di primavera e altri 20 in autunno, ha lavorato e continua a lavorare alla Riforma dello Sport affinché questo settore possa essere rispettato e sup© DIRITTI RISERVATI
portato nel ruolo sociale ed educativo che da sempre svolge. Negli ultimi mesi del 2020, attraverso i suoi canali social, ANIF ha raggiunto e coinvolto un totale di 40 mila persone ottenendo un aumento dell’attenzione degli utenti del 1167%! Questo è stato possibile sensibilizzando sulle necessità del settore sportivo attraverso la pubblicazione di post derivanti specialmente dai 150 passaggi mediatici su articoli di giornale e interviste su web/ radio e tv del Presidente Giampaolo Duregon, oltre che dai 30 webinar organizzati su tematiche inerenti la crisi, per dare notizie e aiuti concreti agli utenti e dai 52 articoli pubblicati sul sito di ANIF. ANIF, ancora oggi, sta continuando a battersi sia per ottenere maggiori sussidi che per poter riaprire presto. Numeri e azioni che indicano il costante lavoro di ANIF: una testimonianza della necessità dello sport di avere una voce forte e autorevole che ne difenda i diritti. WWW. ANIFEUROWELLNESS .IT
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acquanet ACQUANET NEWS
A SOSTEGNO DEI GESTORI AcquaNet ha organizzato il 3 dicembre 2020, in collaborazione con EAA, il convegno online “Piscine pubbliche: anno zero, per rilanciarsi nell’era post Covid” (ampio servizio a pagina 42), che ha ricevuto un grande consenso in termini di partecipazione. Insieme all’ufficio legale di Conflavoro, di cui AcquaNet fa parte, sta sostenendo alcuni dei gestori associati nella trattativa con l’Ente proprietario dell’impianto, per la riduzione o l’azzeramento dei canoni di concessione. Purtroppo, per ora, altro da fare non c’è, in attesa di una riapertura completa degli impianti, che appare ancora difficile.
INIZIATA LA REVISIONE DELLA UNI 10637 Ha preso il via la revisione della norma tecnica UNI 10637 che riguarda gli impianti delle piscine ad uso pubblico e la loro gestione. Si tratta indubbiamente della norma più importante del nostro settore. La revisione si tiene online, vista l’impossibilità di riunirsi fisicamente, ma fino ad ora il clima tra gli esperti partecipanti al GL11 di UNI è di grande collaborazione. La modalità di lavoro online favorisce la sintesi e la concretezza, cosa di cui c’è assoluta
necessità, visto che il nuovo regolamento di UNI impone di terminare i lavori entro 18 mesi dalla approvazione del progetto. AcquaNet è aperta all’accoglimento di proposte di revisione che arrivino sia dagli associati che da tutti gli altri operatori. Eventuali suggerimenti possono essere inviati tramite mail a info@ acquanetpiscine.it . INFO@ACQUANETPISCINE.IT .
LA PREPARAZIONE DELLA ASSEMBLEA 2021 ED IL RINNOVO DELLE QUOTE ASSOCIATIVE
Soci AcquaNET ad un meeting in presenza prima della pandemia
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In attesa di verificare se ci sarà la possibilità di tenere l’assemblea in presenza fisica, si sta preparando il nuovo gruppo dirigente della Associazione. Sono già state chieste le disponibilità per far parte del nuovo Consiglio Direttivo, che aumenterà da tre a cinque membri, e si stanno predisponendo le modalità di presentazione delle candidature del gruppo dirigente che affiancherà il nuovo Consiglio. Il 31 gennaio è il termine ultimo per il rinnovo della quota associativa scaduta per tutti il 31 dicembre 2020. Dopo tale termine, non sarà possibile effettuare un rinnovo ma sarà necessaria una nuova associazione, con l’aggravio di un aumento della quota associativa.
ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA QUASI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:
MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE. l’Associazione offre diversi servizi ai propri Soci. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi, tecnici. Consultazione gratuita delle norme tecniche UNI. - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati. - Partecipazione attiva alla scrittura delle norme tecniche, sia italiane che europee, sulla costruzione e la gestione delle piscine pubbliche. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET ADERISCE A CONFLAVORO PMI E CIWAS - CONFEDERAZIONE ITALIANA WELLNESS E ATIVITÀ SPORTIVE
Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!
Andrea Pambianchi andrea@dabliu.com
8 FITNESS
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UN 2021 PIENO DI SORPRESE Cambiamenti e tendenze f ra digital, f itness olistico e business model ibridi Il 2020 ha modificato radicalmente molti aspetti delle nostre vite, ed anche nel settore fitness e wellness abbiamo assistito ad alcuni cambiamenti significativi. Un nuovo rapporto sulle tendenze pubblicato da SportClubby ci ha fornito alcune informazioni su come le abitudini di allenamento si sono evolute nell'ultimo anno e cosa possiamo aspettarci dal 2021.
Essere confinati nelle nostre case negli ultimi nove mesi ha fornito a molte persone la flessibilità di ricominciare a seguire una routine di fitness, ed i cambiamenti che abbiamo visto quest'anno diventeranno le tendenze del prossimo. Se 7 italiani su 10 hanno dichiarato che (restrizioni permettendo) torneranno ad allenarsi in presenza, la forte spinta sul digital ha anche accelerato la nascita dei Business Model Ibridi che peseranno fino al 27% del mercato. Il 16% degli intervistati, dichiara infatti che oltre ad allenarsi al club svolgerà anche attività online e/o outdoor.
I CAMBIAMENTI CHE ABBIAMO VISTO QUEST'ANNO DIVENTERANNO LE TENDENZE DEL PROSSIMO
i cambiamenti
Relativamente all’online 1 italiano su 3 ha dichiarato che si allenerebbe online anche con palestre o trainer fuori dalla propria area territoriale; un aspetto da non sottovalutare sia come opportunità di raggiungere nuovi bacini d’utenza, sia come minaccia di trovarsi in un contesto (quello on-line) con ancor più com-
petitor, molto più agguerriti. Anche dall’America la ricerca condotta da ClassPass fornisce altri spunti interessanti legati all’impatto dello smart-working. Torna infatti l’allenamento in pausa pranzo: negli States sono finiti infatti i giorni in cui le persone arrivavano in ufficio e ci rimanevano per nove ore. Per la prima volta da molto tempo le persone utilizzano la pausa pranzo per allenarsi. “Per la prima volta in assoluto, mezzogiorno è il momento più gettonato per allenarsi durante la settimana", secondo il rapporto ClassPass. “Gli allenamenti all'ora di pranzo hanno visto un aumento della popolarità del 67%. Questo cambiamento può essere in gran parte attribuito a un aumento del lavoro a distanza e la facilità di riunioni virtuali. " Anche in Italia la crescita dello smart-working ha modificato i ritmi lavorativi e le abitudini degli sportivi. Il 36% degli intervistati da
L'online sarà un trend anche post Covid-19 - ph Karolina Grabowska by Pexels
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FITNESS ANDREA PAMBIANCHI
Training in sicurezza nelle palestre portoghesi; in generale, la gente desidera tornare in palestra ph FREDERIC J. BROWN da Tribuna Expresso
SportClubby infatti promette di fare sport anche in orari non “di punta” e questo impegno potrebbe fungere da volano per aumentare la popolarità delle lezioni registrate on-demand. La cura di sé e la salute mentale sono state tendenze in aumento nel settore del benessere negli ultimi anni. Ma gli altissimi livelli di stress del 2020 hanno portato a un aumento ancora maggiore del fitness per il bene della nostra salute mentale ed emotiva. I generi di fitness “olistico” - yoga, pilates e simili – sono risultati essere, secondo la ricerca ClassPass, gli allenamenti digitali più popolari quest'anno soprattutto per gestire lo stress pandemico.
NASCITA DEI BUSINESS MODEL IBRIDI, IN PRESENZA E OUTDOOR O ONLINE, CHE PESERANNO FINO AL 27% DEL MERCATO
27% del mercato
ANCHE IL RAPPORTO TRA GLI SPORTIVI E LE STRUTTURE SPORTIVE È CAMBIATO Gli utenti si sono adattati in fretta ed ora il 62% di loro si aspetta, secondo SportClubby, che il loro club sia in grado di offrire servizi on-line, esperienze di allenamento personalizzate e multi-servizi. Il 44% vorrebbe affiancare alla prenotazione in palestra altre opzioni legate a sport e benessere (visita medica, nutrizionista, meditazione, fisioterapia, etc). Il 21% vorrebbe servizi integrati per
Tencologia e allenamento outdoor un binomio sempre più diffuso durante la pandemia ph Ketut Subiyanto da Pexels
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La sanificazione delle macchine in palestra è abitudine consolidatasi in questi mesi - ph Snap Fitness Japan
I GENERI DI FITNESS “OLISTICO”, SECONDO LA RICERCA CLASSPASS , SONO GLI ALLENAMENTI DIGITALI PIÙ POPOLARI SOPRATTUTTO PER GESTIRE LO STRESS PANDEMICO
olistico
facilitare l’esperienza d’acquisto e la sicurezza durante l’allenamento, mentre il 18% punta l’attenzione sull’importanza della Community. Se gli allenamenti digitali rimarranno popolari per la loro praticità, ciò non significa che le lezioni di persona siano obsolete. Il sondaggio di ClassPass ha rilevato che il 92% dei professionisti spera di tornare in centri fitness e palestre nel 2021, con il 40% che prevede di tornare esclusivamente agli allenamenti in studio quando si sentirà sicuro di farlo. "L'anno scorso ci ha dimostrato che il fitness digitale ha i suoi chiari vantaggi", ha affermato Sadie Lincoln, co-fondatrice e CEO di Barre3, un franchising di studi di fitness e allenamento online. "È conveniente e rimuove alcune delle barriere finanziarie e temporali che potremmo incontrare per arrivare a una lezione di persona, così come qualsiasi imbarazzo riguardo l'allenamento con gli altri”. Questo spiega perché la metà degli intervistati sta pianificando un mix ibrido di allenamenti in studio e a casa. “I marchi che avranno davvero successo, una volta che saremo vaccinati – prosegue Lincoln -, saranno quelli che hanno offerte sia di persona che digitali. Il modello omnicanale diventerà l'unico modo per le comunità di fitness di rimanere dinamiche e creare esperienze di persona e digitali innovative." Anche dal rapporto Pulsee Energy Index effettuato dalla società di ricerche di mercato Nielsen sugli usi e consumi degli italiani,
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è emerso che se prima della pandemia chi non svolgeva mai esercizi a casa era oltre il 45% delle persone, oggi rimane uno sparuto gruppo a dichiararsi completamente pigro. Solo il 28% degli intervistati - rappresentato da un campione di uomini e donne italiane dai 25 ai 55 anni - ha infatti ammesso di non essersi mai allenato in casa, nemmeno dopo la diffusione della pandemia.
“Gli anni che ci attendono offriranno una sfida stimolante per lo sport system italiano: da una parte, gli sportivi con nuove abitudini ed esigenze dettate dai consumi digitali; dall’altra, i club, che stanno imparando di fatto un nuovo mestiere, fra social e piattaforme.”, ha commentato Stefano De Amici, CPO e cofondatore di Sportclubby.
I MARCHI CHE AVRANNO DAVVERO SUCCESSO, UNA VOLTA CHE SAREMO VACCINATI, SARANNO QUELLI CHE HANNO OFFERTE SIA DI PERSONA CHE DIGITALI
marchi di successo Sadie Lincoln
Tecnologia e Training online, servizi sempre più diffusi nei mesi del Covid-19 ph Karolina Grabowska da Pexels © DIRITTI RISERVATI
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Gianf ranco Mazzia
FITNESS
direzione@anifeurowellness.it
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L'OPINIONE
SPORT: QUESTO SCONOSCIUTO Lo spor t è cer tezza di salute, ancor più in epoca Covid-19, concetto chiaro per gli addetti ai lavori e per molti medici, ma non per la classe politica, pronta a chiudere palestre e piscine alludendo a contagiosità di tali ambienti, una vera falsità e un danno per il settore e per gli Italiani Il Prof. Vaia intervistato qualche settimana fa dal “Corriere della Sera” ha illustrato, tra l’altro, i risultati di una ricerca condotta su 61 pazienti morti per Coronavirus. I dati dicono che l’età media delle vittime è alta e che le patologie sono le classiche malattie legate ad uno stile di vita poco corretto, lontano cioè da quello condotto da coloro che praticano attività sportiva regolarmente. Il che ci deve far riflettere- prosegue Vaia -sul fatto che è sbagliato tenere i giovani, ma anche gli anziani, lonta-
Che l’attività fisica rappresenti un potente antidoto per le malattie metaboliche è un fenomeno da tempo studiato, accertato e certificato dai più prestigiosi centri di ricerca sanitaria internazionali. E quindi anche il COVID-19 non sfugge certamente a questo postulato. Oggi è stato rilanciato con forza da una voce molto autorevole nel campo della Sanità, quella del Direttore Sanitario del prestigioso Ospedale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Prof. Francesco Vaia.
LO SPORT È ANCHE SALUTE E BENESSERE PSICO- FISICO DEL CITTADINO E LA DIFESA DI QUESTI PRINCIPI È TUTELATA SOPRATTUTTO NEI CENTRI SPORTIVI ITALIANI
salute e benessere Allenamento in palestra in epoca Covid-19, prima del nuovo lockdown sportivo ph Pierre-Jacques Datcharry
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FITNESS GIANFRANCO MAZZIA
Rispetto dei protocolli e rigore igienico sanitario, a nulla sono valsi per scongiurare l'iniqua chiusura ph Lusa_Filip Singer
ni dallo sport. Ma a Vaia non basta lanciare questo appello al Governo, e va ben oltre: “Rivolgo il mio invito al Ministro dello Sport perché riconsideri queste posizioni -chiusura piscine e palestre, ndr- e ripensi le aperture nell’ottica del massimo rigore e dell’estrema sicurezza”. Ebbene, i Protocolli sulla sicurezza
sono rispettati dai Centri Sportivi rigorosamente. Lo dimostra un’indagine conoscitiva condotta da ANIF su 500 centri sportivi affiliati di medie e grandi dimensioni, dove si è riscontrata un’incidenza della pandemia da COVID-19 pari all’1 per 1.000. La sicurezza è confermata anche dagli esiti, del tutto positivi, delle ispezioni eseguite presso i centri sportivi in questo periodo dai vari organi di Controllo: NAS, ASL, Polizia Municipale. Queste semplici informazioni non le abbiamo tirate fuori da archivi segreti. Sono di dominio pubblico, ma non sono arrivate evidentemente nelle redazioni di alcune testate giornalistiche più o meno accreditate. Quelle cioè che di tanto in tanto si impegnano a lanciare segnali riguardo un presunto, fantasioso
pericolo di contagio da Covid-19 esistente nelle piscine e nelle palestre. Affermazioni diffuse senza riscontri oggettivi, non supportate dalle più elementari conoscenze del settore. L’approfondimento della materia avrebbe consentito a questi organi di stampa di sapere che lo sport non è infatti un fenomeno quantificabile esclusivamente con i riscontri cronometrici, con i record, con i punteggi, con le classifiche. Perché è noto che lo sport, inteso nell’accezione più ampia del termine, è anche salute e benessere psico-fisico del cittadino. E la difesa di questi principi è tutelata soprattutto nei Centri Sportivi italiani. Ora, vista l’impossibilità di bloccare eventuali nuovi allarmismi in tal senso, lanciamo, a nome del settore dell’impiantistica sportiva, fortemente danneggiato dalla pande-
UN APPELLO AL MINISTRO DELLO SPORT E A QUELLO DELLA SALUTE AFFINCHÉ VALUTINO DI ATTIVARSI IN UNA FORTE E CHIARA PRESA DI POSIZIONE VOLTA A CONTRASTARE LA DELETERIA DIFFUSIONE DI FALSI ALLARMISMI
falsi allarmismi
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Prof. Francesco Vaia ph-Facebook
IL RUOLO FONDAMENTALE SVOLTO NEL SETTORE DAI CENTRI SPORTIVI, QUALI PRESIDI DELLA SALUTE E NON GIÀ LUOGHI DI DIFFUSIONE DI PANDEMIE
ruolo fondamentale mia in atto, un appello al Ministro dello Sport e a quello della Salute affinché valutino, nell’ambito delle loro specifiche competenze, di attivarsi in una forte e chiara presa di posizione volta a contrastare la deleteria diffusione di queste fake news. Le Istituzioni hanno peraltro a loro disposizione uno strumento molto efficace a costo zero, già utilizzato in passato, quello relativo alla “Pubblicità Progresso”, una Fondazione istituita nel 1971 con lo scopo di realizzare campagne pubblicitarie diffuse gratuitamente dedicate alla soluzione di problemi morali, civili ed educativi. Nel caso di specie potrebbe ad esempio essere utilizzato per sensibilizzare la popolazione ad adottare un sano stile di vita, anche e
soprattutto attraverso la pratica di una regolare attività sportiva non trascurando il ruolo fondamentale svolto nel settore dai centri sportivi, quali presidi della salute e non già luoghi di diffusione di pandemie. Ebbene, nel momento in cui potranno riaprirsi tutti i cancelli delle piscine e delle palestre, questo segnale potrebbe rivelarsi molto più efficace, ai fini della ripresa delle attività, dei pur fondamentali, necessari “ristori” messi in campo a più riprese dal Governo.
È SBAGLIATO TENERE I GIOVANI, MA ANCHE GLI ANZIANI, LONTANI DALLO SPORT
lontani dallo spor t Prof. Vaia
Sala attrezzatissima ma svuotata dagli ultimi poco ragionevoli dpcm ph MUV Lecce
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Segnaletica anti-covid ph MUV di Lecce
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7 FITNESS
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COVID-19: UN VIRUS CHE HA CAMBIATO E CAMBIERÀ I CONSUMATORI DEL FITNESS La scelta nella pratica spor tiva si orienterà sulla garanzia di “salute” e sarà la prevalente ragione per tornare negli impianti spor tivi, oggi considerati a rischio contagio per la cattiva informazione diffusa in questi mesi
È sempre più diffusa la consapevolezza che l'esercizio fisico fa bene ph Cottonbro by Pexels
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Il settore fitness/piscine e benessere come moltissimi altri settori si dovrà preparare ad affrontare una significativa recessione globale che porterà le nostre imprese a dover affrontare difficili sfide, almeno per i prossimi due anni. Questo comparto, anche secondo vari esponenti politici, propone servizi “non di prima necessità” (mi vien da dire nulla di più falso): tale fattore più la recessione potrebbero portare tante persone, che frequentavano costantemente i centri e probabilmente coloro che forse si sarebbero iscritti, a ridurre la spesa per l’attività fisica. Credo che il focus degli imprenditori, sin da subito, debba concentrarsi sulla salute, una necessità consapevole delle persone che hanno notato quanto sia importante affrontare le malattie come il Covid-19 e non solo, in piena forma fisica e mentale. Le imprese del settore dovranno offrire servizi carichi di valore affinchè le persone si sentano stimolate ad acquistarli. Il prossimo decennio probabilmente offrirà abbondanti opportunità per le imprese con una visione chiara e l'energia per raggiungerle. Le aziende con maggiori probabilità di riuscire a cogliere i frutti di que© DIRITTI RISERVATI
ste opportunità in evoluzione sono quelle che svilupperanno un nuovo pensiero del modo in cui si avvicineranno all'eccellenza operativa, ai clienti, all'innovazione e al compromesso tra efficienza globale e rilevanza locale. La vita quotidiana delle persone, in tutto il Mondo, è cambiata in modi che sarebbero stati impensabili pochi mesi fa. Ma mentre le organizzazioni rivolte ai consumatori cercano di farsi strada attraverso la pandemia di Covid-19, è importante tenere presente che il consumatore globale si stava già evolvendo a grande velocità. Questo processo ora si sta svolgendo più velocemente di quanto chiunque potesse immaginare. Le aziende che si confrontano con i consumatori hanno urgente bisogno di delineare il “nuovo” cliente che sta emergendo, in modo da poter superare la crisi attuale e costruire le capacità che la rilevanza futura richiederà. Nelle fasi più accese della pandemia, i consumatori si sono preoccupati, per la salute delle famiglie, di garantirsi acquisti per appagare i bisogni primari e della possibile perdita di libertà, cose che tutti noi davamo come scontate. Le preoccupazioni comuni sopra esposte,
FITNESS GERARDO RUBERTO
In palestra non venderemo un prezzo, ma un servizio sempre più collegato alla Salute ph Andrea Piacquadio by Pexels
fisica e a nuotare una volta terminata la pandemia? in Inghilterra un recente sondaggio fatto su oltre 10.000 persone, la metà di queste ha dichiarato che non ha nessuna intenzione di tornare presso i centri sportivi, tuttavia, come si verifica in questi casi, il dato è una fotografia di un momento particolare. La realtà è che gli atteggiamen-
si manifesteranno in modi diversi, poiché i consumatori adotteranno nuovi comportamenti di acquisto, di vita privata e lavorativa. La maggior parte delle persone dichiara che sta facendo grandi tagli alla spesa familiare, mentre una minoranza dichiara di voler continuare a spendere come succedeva prima del Covid-19, pur esprimendo la volontà di cambiare il modo di vivere e di comprare. Guardando oltre gli effetti immediati della pandemia, pochi consumatori pensano di poter tornare presto ai loro vecchi comportamenti. Come spesso accade quando le persone vivono momenti negativi durante l’arco della vita, desiderano fermarsi e riflettere.
Una buona parte della popolazione è pronta a tornare in palestra, ma a condizioni diverse rispetto a ieri - ph Andrea Piacquadio by Pexels
LA RINASCITA DELLE AZIENDE FITNESS Immagino che la domanda che tutti ci poniamo subito dopo quella che riguarda l’apertura, sia: quante persone torneranno a fare attività
I CONSUMATORI ADOTTERANNO NUOVI COMPORTAMENTI DI ACQUISTO, DI VITA PRIVATA E LAVORATIVA: POCHI PENSANO DI TORNARE PRESTO ALLE LORO VECCHIE ABITUDINI
consumatori © DIRITTI RISERVATI
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ti dei consumatori cambiano con l’evolversi delle situazioni, pertanto prendiamo questa indicazione come momentanea. Il fattore che determinerà e stimolerà le persone ad acquistarci si chiama SALUTE; il focus su cui gli organizzatori e imprenditori dei centri sportivi/fitness devono concentrarsi è quello di predisporre un “piano di rilancio” che tenga in considerazione la salute quale strumento di cambiamento; uno spunto importante che può “illuminare” il processo di innovazione è offerto dall’Istituto Superiore di Sanità tramite il rapporto ISTISAN 18/9: è ampiamente riconosciuto in letteratura come l’attività fisica rappresenti uno degli strumenti più importanti per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, sia in grado di sostenere e rafforzare il benessere psico-fisico, e di migliorare la qualità della vita, in entrambi i sessi e a tutte le età. Questo passaggio rafforza i concetti che noi del POLO DELLA SALUTE METHOD portiamo avanti da anni: l’esercizio fisico è un farmaco naturale che oltre a “curare” previene. Nei piani di rilancio gli imprenditori devono
prevedere momenti di “formazione” per i già clienti, per coloro che vedono la necessità di fare esercizio fisico solo se hanno problemi fisici, per gli scettici, etc.; sempre nei piani di rilancio si deve tener conto che gli attuali professionisti dovranno specializzarsi sempre di più per offrire servizi ad hoc a clienti che soffrono di malattie metaboliche. UNA SVOLTA “FORZATA” Se mai dovessi pensare a qualcosa di positivo che la pandemia ha portato con sé è stata la maggior consapevolezza da parte delle persone che il fitness ed il movimento fisico in generale facciano bene. Nonostante siano state rare le volte che i media, le tv e i quotidiani hanno enfatizzato il movimento fisico, portando soprattutto l’attenzione sui benefici che questo potente “farmaco naturale” apporta a tutti coloro che regolarmente fanno movimento fisico in palestra o in piscina. Una cattiva salute e uno stato fisico precario, come ad esempio malattie cardiovascolari – diabete – colesterolo alto, sono alcuni dei principali
IL FATTORE CHE DETERMINERÀ E STIMOLERÀ LE PERSONE AD ACQUISTARCI SI CHIAMA SALUTE
salute
L’ESERCIZIO FISICO È UN FARMACO NATURALE CHE OLTRE A “CURARE” PREVIENE
esercizio fattori di rischio di morte a causa del Covid-19: questi fattori dichiarati in tv, oppure articoli scritti sui quotidiani abbiano generato, sono certo, una copertura mediatica significativa. Dopo il Covid-19, è probabile che le Regioni e il Governo possano incoraggiare le persone a fare più esercizio fisico per migliorare la propria salute e la salute pubblica. Le palestre, i centri sportivi, le piscine attraverso la comunicazione e le promozioni dovranno stimolare le persone a “muoversi”; è finita l’era del prezzo al ribasso, i consumatori sceglieranno il “marchio” che più sarà in grado di apportare innovazioni alle precedenti modalità di erogazione dei servizi, alla cura degli ambienti, alla sicurezza data dall’igienizzazione; le persone si orienteranno sempre di più sui servizi che contribuiranno al miglioramento della salute. In conclusione la maggior parte della gente modificherà il paradigma del vantaggio competitivo, dal prezzo alla fiducia espressa e percepita. Sempre di più le aziende del fitness dovranno basare le azioni di marketing su fiducia e lealtà mettendo al centro la salute delle persone.
La cultura del movimento, sarà meglio interpetabile da Professionisti della Salute - ph RF. studio by Pexels
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SISTEMI IDROCONSULT
LA PISCINA INTELLIGENTE I sistemi WTC di Idroconsult sono progettati per risolvere i principali problemi economici e tecnici delle strutture natatorie. I processi di affinamento dell’acqua di piscina consentono di ottimizzare la gestione e di ricavare importantissimi benefici: ECONOMICI: − Riduzione dell’acquisto di acqua
(Risparmio stimato al momento: 770.000 m3)
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Riduzione delle necessità termiche (metano o kw termici)
(Risparmio stimato al momento: 13.321.000 kWt)
Riduzione dei prodotti per il trattamento dell’acqua Aumento della durata dei filtri della piscina
QUALITATIVI: − Maggiore salubrità dell’acqua − Maggior quantità di ricambi di acqua − Fine degli interventi “di emergenza” sui parametri chimici di vasca AMBIENTALI: − Grande abbattimento delle emissioni di CO2 − Conservazione del nostro bene più prezioso: l’acqua Gli impianti Idroconsult possono inoltre essere implementati con il sistema ISC che, attraverso la gestione intelligente delle pompe di ricircolo, consente importanti risparmi non solo di acqua ed energia termica, ma anche di energia elettrica. Idroconsult propone formule di gestione amministrativa che consentono la realizzazione dell’impianto senza investimenti finanziari diretti. ESPRESSIONE DELLA TECNOLOGIA PIÙ AVANZATA APPLICATA ALL’ACQUA Sede-Stabilimento Via Lidice, 4 40016-San Giorgio di Piano (BO) Italy Tel. +39-051-862350 Fax. +39-051-6646137
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Marco Tornatore
LEADERSHIP
redazione@euroaquatic .it
INTERVISTA
CINQUE DOMANDE A ... FRANCESCO IEZZONI
SPORT E SALUTE, UN VERO BUSINESS PER IMPRESE VERE Il presidente di Fit.Comm è anche il leader della più impor tante catena di centri f itness nazionale, che opera come società di capitali, situazione rara nel sistema spor tivo italiano, ma che, sulla scia di Iezzoni, potrebbe maturare nuove convinzioni e una nuova identità La nuova rubrica “Leadership”, in questo primo numero di HA&W 2021, concentra la sua attenzione su un protagonista indiscusso del comparto fitness/piscina/wellness, distintosi sia per capacità imprenditoriali uniche in Italia quando si parla di settore sportivo, sia per le sue scelte strategiche e, non ultimo, per la meritoria presidenza a lui assegnata in Fit.Comm, associazione di categoria che raccoglie le Imprese del Fitness costituitesi come società di capitali: parliamo di Francesco Iezzoni, già interpellato in passato su altre questioni. Se certe realtà sono state già in grado di agire come Imprese a tutti gli effetti, è evidente che si possa fare business senza ricorrere a soluzioni che l’attuale normativa suggerisce alle varie società di gestione di impianti; l’infinito iter per la stesura della nuova legge quadro dello sport non prelude certo al riconoscimento di società sportive profit, come avviene nel resto d’Europa, non escludendo in futuro gli attuali equivoci e vulnerabilità del sistema sport, non ultimo la sua mancata considerazione come reale risorsa economica del Paese, precarietà emersa drammaticamente in questi mesi condizionati dall’emergenza Covid-19. Siamo il nulla per le istituzioni e per la politica, ma alcuni, come Iezzoni e Fit.Comm, hanno avviato un percorso ben diverso, che spinge verso un’identità di Impresa e di forza dell’economia nazionale, incisiva su welfare, salute, e benessere della collettività. Perché è fondamentale inquadrare lo spor t come business e quali incongruenze sistemiche sono da abbattere? L’esempio di Prime/Palestre Italiane Mi viene da rispondere con altre domande: "Perché è così difficile in Italia inquadrare le nostre attività come imprenditoriali? Perché in Europa invece è la norma?" Credo che la risposta risieda in un settore che in molti casi preferisce "nascondersi" dietro la sua specificità, accontentandosi di vivacchiare nella terra di mezzo tra Profit e No-Profit. Così facendo però non tutela realmente le professionalità che ci la-
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vorano, anzi spesso allontana le migliori, non produce Management, non crea ricchezza, non viene considerato "Sistema Produttivo". Con PRIME e Palestre Italiane lo sforzo compiuto è stato immane, perché offrire un servizio professionale, tutelare i lavoratori e remunerare il capitale, in questo contesto normativo, è un'impresa durissima. I riconoscimenti ci sono stati e sono motivo d'orgoglio, ma senza un cambio di passo sarà difficile continuare. Spor t come presidio della salute è ser vizio sociale, ancor più in epoca Covid-19, anche se politica e istituzioni non lo capiscono, ma non per que© DIRITTI RISERVATI
ABBIAMO DATO VITA A FIT.COMM PROPRIO PER PROVARE A DARE UNA SCOSSA AL MONDO DELLE PALESTRE E DELLO SPORT NON PROFESSIONISTICO, DANDO DIGNITÀ A CHI CI LAVORA , A CHI INVESTE, A CHI LO PRATICA
f it.comm
LEADERSHIP MARCO TORNATORE
Francesco Iezzoni CEO di Egosistema e presidente di FitComm
sto giustif ica tariffe basse: cosa deve cambiare nel circuito dell’offer ta spor tiva? Che lo sport, il movimento, siano una medicina preventiva, non lo dico io ma i vari piani sanitari degli ultimi anni. Lo Stato dovrebbe semplicemente essere coerente con se stesso, e far seguire questo assunto da politiche fiscali incentivanti per i cittadini e le imprese. Come FIT. COMM abbiamo chiesto di portare l'IVA al 10% sulle tariffe di Palestre e Centri Sportivi, come accade per i farmaci, e di rendere la spesa detraibile in Dichiarazione. L'accoglimento di tali proposte richiederebbe un minimo investimento da parte dello Stato in termini di agevolazioni, ma avrebbe ricadute enormi in termini di prevenzione di numerose patologie, e darebbe la linfa necessaria alle imprese del settore per ripartire dopo un anno così nefasto. Certo, quando leggo che sul Recovery
Fund si parla di tutto fuorché di Salute e prevenzione, qualche dubbio mi viene. Agire sulla leva del prezzo è l'ultima cosa che farei. È chiaro che se dallo Stato non arriveranno risposte, si agirà in quel senso. Ma così sopravviveranno solo i colossi con le spalle larghe e i "finti" No-Profit. E i problemi di cui parlavo prima non cambieranno di una virgola. Lei parla di concorrenza sleale ma il sistema oggi impone per lo spor t società no prof it, che conveniamo siano un’incongruenza in termini. Come aff rontare in Italia questo problema? Occorre che Ministero dello Sport, Ministero della Salute e tutte le sigle che rappresentano il movimento nelle sue varie sfaccettature, si siedano allo stesso tavolo e distinguano chiaramente ciò che è Profit
IL NOSTRO È UN SETTORE CHE IN MOLTI CASI PREFERISCE "NASCONDERSI" DIETRO LA SUA SPECIFICITÀ , ACCONTENTANDOSI DI VIVACCHIARE NELLA TERRA DI MEZZO TRA PROFIT E NO-PROFIT
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(con le agevolazioni legate alla sua funzione sociale) e ciò che non lo è. Vorrei chiarire che nella mia visione, il No-Profit deve assolutamente continuare ad esistere, perché fondamentale per garantire che la pratica sportiva resti un diritto universale. Il problema non è, e non sarà mai, il No-Profit, ma il Profit mascherato. Alcune palestre già operano come società di capitali: lei perché ha scel to di agire in tale maniera e quali suggerimenti si sente di dare a piscine e centri f itness nazionali ? Ho scelto la società di capitali perché è evidente che le nostre attività abbiano finalità commerciali, pur con ricadute sociali importanti. Credo che svolgere la propria attività nel rispetto delle regole sia l'unico modo per tutelare i soci, chi investe e i lavoratori. Che poi certe regole vadano riformate, è un altro discorso. Non credo di poter dare suggerimenti a nessuno, ma è chiaro che sfruttare le maglie larghe di alcune norme per ottenere indebiti vantaggi è una scelta miope e di corto raggio. Io non la farei. I punti chiave per costruire valore e patrimonializzare l’azienda nel mercato della HAPPY AQUATICS & WELLNESS - 1 / 2021
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pratica spor tiva, sovente condizionato da logiche istituzionali/federali poco compatibili con l’attività d’impresa. In parte dovrò ripetermi, ma fino al Covid abbiamo assistito a una situazione in cui tanti soggetti si sono accontentati di sopravvivere, servendosi di organizzazioni rappresentative che hanno "giustificato" lo status quo. Il focus è sempre stato sui contributi da ricevere più che sulla creazione di valore economico. È chiaro che con queste premesse, lo scarso "peso specifico" dell'intero settore non ha permesso, durante l'emergenza sanitaria, di interloquire con i soggetti istituzionali da una posizione di forza. Credo che una situazione di questo tipo non si possa più tollerare. Abbiamo dato vita a Fit.Comm proprio per provare a dare una scossa al mondo delle palestre e dello sport non professionistico. La sua ripartenza non potrà che passare dal ridare dignità a chi ci lavora, a chi investe, a chi lo pratica. Lotteremo con tutte le armi a nostra disposizione, fino a che l'obiettivo non sarà raggiunto.
Prime Milano Reception
IL NO-PROFIT DEVE ASSOLUTAMENTE CONTINUARE AD ESISTERE, PER GARANTIRE CHE LA PRATICA SPORTIVA RESTI UN DIRITTO UNIVERSALE. IL PROBLEMA NON È, E NON SARÀ MAI, IL NO-PROFIT, MA IL PROFIT MASCHERATO
diritto universale
COSTA RICA
HO SCELTO LA SOCIETÀ DI CAPITALI PERCHÉ È EVIDENTE CHE LE NOSTRE ATTIVITÀ ABBIANO FINALITÀ COMMERCIALI, PUR CON RICADUTE SOCIALI IMPORTANTI
società di capitali
Palestre Italiane sono parte del gruppo guidato da Iezzoni
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12 mesi per lo sviluppo del progetto 1470 ore di lavoro 16 paesi nel mondo 13 tra le migliori scuole internazionali 24 international trainers 1° ricerca scientifica internazionale sull’attività in acqua
MON A C O
GE OR GIA
The new CHALLENGE... RADDOPPIARE I FREQUENTATORI DELLE PISCINE PER MIGLIORARE LA SALUTE E IL BENESSERE IN TUTTO IL MONDO
i-a-a.org
TA I W A N HON G KO N G
SINGAPORE
Serena Kumar
s.kumar@teamsystem.com
7 POOL&GYM
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LO SCENARIO POSTCOVID NEL MONDO DELLE PISCINE E DEI CENTRI SPORTIVI Strategie e soluzioni per allenarsi alla ripar tenza 2020: crisi inaspettata, chiusure improvvise degli impianti sportivi, abbonamenti interrotti, protocolli di sicurezza e prevenzione, voucher. Ma anche: presa coscienza di nuovi strumenti e nuove risorse, modifica delle abitudini e dei metodi di lavoro, nuove strategie di marketing e nuove modalità di interazione. In questo strano 2020, più unico che raro (ci auguriamo) sono state molte le criticità che gli impianti natatori e i centri fitness hanno dovuto affrontare con ripercussioni tutt’altro che banali.
E come reagire? Per quanto le realtà dei centri sportivi in Italia siano variegate e piene di sfaccettature ecco alcuni consigli universali verso un percorso di evoluzione e preparazione alla nuova stagione sportiva: 1) CURARE LA COMUNICAZIONE Il primo elemento essenziale è quello di curare la comunicazione con i propri iscritti. Mantenere vivo quel rapporto di familiarità e fiducia che si respirava all’interno del centro è essenziale per far sì che i clienti de-
cidano di tornare ad allenarsi quando le circostanze lo permetteranno. È indispensabile comunicare la vostra presenza, il vostro impegno, le vostre iniziative nell’ottica di far percepire al cliente che, anche se l’impianto è chiuso, voi non lo avete abbandonato e siete pronti a riaccoglierlo in totale sicurezza. Purtroppo, durante la pandemia, sono state veicolate tante informazioni errate che hanno messo un po' in ombra i benefici che la pratica sportiva porta in ambito di prevenzione sanitaria. Ricordatelo ai
CON L’ACCELERATA CHE HA AVUTO IL DIGITALE IN QUESTI MESI SONO VARIATE LE MODALITÀ DI INTERAZIONE E COMUNICAZIONE
modalità
Lo staff è la risorsa fondamentale per tenere vivo il rapporto con il cliente, investiamo sulla sua formazione e crescita - ph MWS Institute f Sport
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POOL & GYM SERENA KUMAR
Allenamento e sicurezza sono due elementi cardine per riportare la gente in palestra - ph Matthew McDermott
vostri clienti, ricordate loro quanto l’attività fisica sia di supporto per il benessere psicofisico della persona. Con quali mezzi mettere in atto il piano comunicativo? Occorre contestualizzare bene la situazione: oggi ci troviamo in uno scenario nuovo dove anche le abitudini sociali degli utenti sono mutate. Con l’accelerata che ha avuto il digitale in questi mesi sono variate le modalità di interazione e comunicazione e ciò che prima riguardava esclusivamente l’ambito personale, vedi Whatsapp piuttosto che le videocall, adesso è di uso comune per qualsiasi attività. Inoltre gli utenti di oggi sono molto più social, sanno tranquillamente accedere ad un meeting virtuale e utilizzano le app per svariati motivi. Alcuni spunti: utilizzare i post su Facebook per promuovere articoli sull’importanza di fitness o attività acquatiche o comunicare un intervento di modernizzazione che state attuando all’interno degli impianti; utilizzare l’app per lanciare un sondaggio su ciò che l’utente si aspetta in fase di riapertura. Adattarsi allo stile e ai mezzi di comunicazione usati dai propri clienti è fondamentale. 2) RIVEDERE IL LISTINO È ormai evidente che lo scenario di
L’INCERTEZZA DI QUESTI MESI SPINGERÀ A PREDILIGERE ABBONAMENTI DI BREVE DURATA E MAGGIORMENTE FLESSIBILI
abbonamenti
mercato che si avrà nella ripartenza non sarà lo stesso di prima. L’incertezza di questi mesi spingerà a prediligere abbonamenti di breve durata e maggiormente flessibili, è opportuno quindi ridisegnare le strategie di vendita e i propri abbonamenti in modo da andare incontro alle nuove esigenze. Questo non significa abbandonare completamente l’idea dell’annuale: tali modalità dovranno comunque essere previste e a un prezzo vantaggioso rispetto ad abbonamenti più brevi. Tuttavia è bene prevedere anche delle formule brevi. Un modo per favorire l’adesione ad abbonamenti di lungo periodo potrebbe essere quello di facilitarne il pagamento, attraverso pagamenti automatici ricorrenti che sollevano il cliente dell’onere di dover periodicamente provvedere al saldo. Con lo smartworking anche le esigenze di orario dei clienti possono essere variate: potrebbe esserci la necessità di incastrare i vari impegni della giornata secondo regole © DIRITTI RISERVATI
I social network sono il mezzo più efficace per comuincare con il cliente del club - ph Tracy Le Blanc da Pexels
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nuove. Non preoccupatevi di alzare lievemente il prezzo, se questa azione è giustificata da un relativo aumento di qualità del servizio offerto. 3) RIDURRE LE SPESE Sembra banale dirlo, ma laddove le entrate sono diminuite, occorre di conseguenza contenere i costi. Non è facile stabilire su cosa è opportuno risparmiare, ma un’attenta analisi può aiutare a comprendere come gestire diversamente le spese evitando sprechi. Il digitale può essere un valido aiuto in questo senso, ad esempio attraverso un sistema informatizzato che accende luce e riscaldamento solo in corrispondenza della presenza del personale in sede. Oppure con la digitalizzazione dei documenti, ovvero l’opportunità di firmare un contratto digitale o allegare online copia della carta di identità e certificato medico, è possibile ridurre l’uso della carta e della stampante. 4) DIGITALIZZARE La digitalizzazione è importante non solo per il contenimento dei costi, ma soprattutto per offrire ai propri clienti un servizio ad elevato valore aggiunto. Il digitale è entrato nella nostra quotidianità semplificando e velocizzando molti processi: i clienti possono gestire in autonomia le prenotazioni da app; possono acquistare abbonamenti e/o saldare rate tramite pagamento elettro-
La digitalizzazione come stile di vita per il cliente e i centri sportivi devono crescere in tale ambito - ph Gije Cho by Pexels
LA DIGITALIZZAZIONE È IMPORTANTE NON SOLO PER IL CONTENIMENTO DEI COSTI, MA SOPRATTUTTO PER OFFRIRE AI PROPRI CLIENTI UN SERVIZIO AD ELEVATO VALORE AGGIUNTO
digitalizzazione
nico, possono ricevere notifiche e comunicazioni, possono chiudere e aprire il proprio armadietto senza il lucchetto o attivare docce e phone senza la monetina. Si può dire che digitalizzarsi oggi, più che una scelta sia diventato quasi un obbligo perché il cliente oggi si aspetta un servizio completo con tutte le facilitazioni che il digitale può offrire. 5) MANUTENERE L’IMPIANTO Stando sempre ben attenti a fare i conti con la propria liquidità, potrebbe essere questo il momento di prevedere tutta una serie di interventi di manutenzione e modernizzazione dell’impianto che sarebbe impossibile attuare quando l’attività è a pieno regime. 6) FORMARE LO STAFF Altra opportunità che lo stop forzato offre: avere del tempo per formare lo staff. I membri dello staff sono una risorsa fondamentale: sono il
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L'attività in piscina è molto richiesta per i bambini e lo sarà ancora di più in fase di riapertura - ph Big Blue Swim School
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NON PREOCCUPATEVI DI ALZARE LIEVEMENTE IL PREZZO, SE QUESTA AZIONE È GIUSTIFICATA DA UN RELATIVO AUMENTO DI QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO
adattarsi
mezzo principale per arrivare agli utenti. Formare lo staff significa metterlo nella condizione di poter svolgere al meglio il proprio lavoro. Molti sono gli aspetti su cui vale la pena puntare per un potenziamento della loro formazione: competenze digitali, aspetti relazionali e di comunicazione, nuove discipline in ambito tecnico che porteranno una ventata di novità e faranno da leva per nuove iscrizioni. Chi in questi mesi ha trasformato questo momento di criticità in un’occasione per apportare innovazione e migliorie all’interno del proprio impianto sportivo sarà avvantaggiato in quella che sarà la reale ripartenza di un mondo sportivo che freme sulla linea di partenza, in attesa di quel momento in cui sarà nuovamente possibile riempire palestre e piscine con passione ed entusiasmo.
Digitalizzazione, processo da potenziare in ogni centro sportivo - ph Josh Sorenson by Pexels
ADATTARSI ALLO STILE E AI MEZZI DI COMUNICAZIONE USATI DAI PROPRI CLIENTI È FONDAMENTALE
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La Redazione
redazione@euroaquatic .it
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LA PISCINA CHE VERRÀ AcquaNET, in collaborazione con EAA e Happy Aquatics, lo scorso 3 dicembre ha organizzato la web conference “Piscine Pubbliche Anno Zero”, che ha sorprendentemente registrato 214 registrazioni e si è avvalsa di relatori di altissimo livello. Le indicazioni di come agire per rilanciare la piscina. “Abbiamo bisogno di una identità nuova e di mettere in atto cambiamenti, altrimenti perdiamo un’occasione storica. Dobbiamo cambiare approccio e il modo in cui veniamo percepiti dalle Istituzioni; smettere di confondere l’attività agonistica con la gestione imprenditoriale, perchè fare sport ricavandone un profitto non deve essere visto come qualcosa di negativo. Tutti i gestori si sostituiscono a quello che (non) fa lo stato per la salute delle persone ed hanno diritto allo stesso rispetto ed allo stesso sostegno, anche sotto forma di facilitazioni fiscali”. Con queste parole ha avviato il convegno online Rossana Prola, presidente di AcquaNET, affiancata, come moderatore, dal presidente di EAA, Marco Tornatore il quale, oltre ad aver ricordato che il 64% delle imprese di gestione non ha gradito l’apertura delle piscine per i tesserati FIN, ha rammentato i limiti sistemici che hanno contribuito al disagio del nostro settore: l’atteso varo della legge dello sport inadeguata per tempi (oltre 12 mesi) e per contenuto, l’eccesso di conservazione che prevale sul cambiamento il gap culturale della politica che ci condiziona la corsa all’appalto senza criteri.
Dopo l’abbrivio degli organizzatori, si sono alternati gli autorevoli pareri dei relatori, tutti di profilo molto alto, decisamente superiore a chi detta le regole e a chi sta condizionando le chiusure di piscine/palestre.
AGENZIA DELLA SALUTE COME IMMAGINE DEL COMPARTO, OVVIANDO PARALLELAMENTE ALLA DEBOLEZZA DI CATEGORIA
agenzia della salute
Giorgio Lamber ti
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GIORGIO LAMBERTI (Gam Team/Presidente Agisi) “La piscina pubblica: come deve cambiare per avere un domani” Preoccupano molto la situazione di impianti e gestori, e la divaricazione crescente fra Politica e Sport. “Ci attendono solo costi senza prospettive per il futuro”. Fra le cose positive al vaglio del governo indica credito d’imposta e Ecobonus al 110% allargato a tutta la parte impiantistica. Il cambiamento in atto deve indurre a fare autocritica: dai capitolati di appalti da rivedere a sostenibilità da valutare adeguatamente prima, con precisi business plan. Stop al lassismo e pun© DIRITTI RISERVATI
tare su PPP come strumento serio attraverso investimenti importanti. Per essere considerati una branca della salute, dobbiamo pressare la politica. Schiodiamoci poi da proposte superate e da approcci monotematici su didattica, integrando più servizi. Infine insistere su nuove tecnologie, nuove soluzioni per abbattere costi pretendendo ascolto serio delle PA in materia energetica. Agenzia della Salute come immagine del comparto, ovviando parallelamente alla debolezza di categoria. ROBERTO COGNONATO (Natatorium TV/Consigliere Assonuoto) “La piscina pubblica: come deve cambiare per avere un domani” In Veneto puntavamo ad un’azione di forza dimostrativa tenendo chiusi gli impianti anche ai tesserati, ma è mancata la coesione: la disunione ci espone a diktat delle PA, le quali devono
AQUAPOOL LA REDAZIONE
Un impianto secondo uno dei player spagnoli di possibile prossimo ingresso in Italia
cambiare ordine di rapporti verso impiantistica e ruolo dello sport. Autocritica: imparare ad ignorare bandi con requisiti inidonei invece di rincorrere gare al ribasso perdenti. Impariamo a fare squadra unendo le tante energie e razionalizzando la partecipazione agli appalti. L’Ecobonus può venire in soccorso alla crescente obsolescenza degli impianti, complicata dalle diminuite manutenzioni. Circa i servizi è anacronistico puntare su corsi classici: deve prevalere una logica di servizio per tutte le fasce di età, occorre marginalizzare di più, puntare su attività aggregativa maggiore e su attività di nicchia potenziate, proponendo l’idea di palestra della salute in acqua. Servizi a beneficio della salute in particolare per terza e quarta età: per queste, con un’esperienza sportiva più matura, sanità e movimento vanno a braccetto. Invece delle chiusure dovevamo pretendere che capissero il concetto di salute in piscina come modello per diminuire contagi: far comprendere alle istitu-
zioni che siamo un'opportunità di risparmio per i bilanci della sanità. ANDREA CAMPARA (CSS Verona) “Dalla concessione all’acquisizione dell’impianto pubblico” Oltre a gestire tre impianti pubblici ne ha due di proprietà. Il problema sistemico è che chi lavora bene, in genere le gare d’appalto le perde appannaggio di alcuni. Ci sono gare con base d'asta illogiche, dove chi vince offre il doppio (la metà). Le marginalità non c'erano prima e non ci sono ora: un fine settimana andato male d'estate non può condizionare il bilancio di un anno, non è lavoro. La soluzione è stata acquistare impianti pubblici a determinate condizioni. Operazione che richiede liquidità, solidità da cercare, ma non si può più lavorare così. Il rapporto con il settore pubblico dovrà cambiare perchè da vent’anni non è cambiato nulla. Sarà però un processo lunghissimo.
LE MARGINALITÀ NON C'ERANO PRIMA E NON CI SONO ORA: UN FINE SETTIMANA ANDATO MALE D'ESTATE NON PUÒ CONDIZIONARE IL BILANCIO DI UN ANNO, NON È LAVORO
marginalità Andrea Campara
IMPARARE AD IGNORARE BANDI CON REQUISITI INIDONEI INVECE DI RINCORRERE GARE AL RIBASSO PERDENTI: FACCIAMO SQUADRA UNENDO LE TANTE ENERGIE E RAZIONALIZZANDO LA PARTECIPAZIONE AGLI APPALTI
agenzia della salute Rober to Cognonato
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L’IMPIANTO DEVE RIMANERE PUBBLICO, MA CAPENDO BENE COSA È LECITO SOSTENERE PER L’ATTIVITÀ SOCIALE E COSA CHIEDERE COME INVESTITORE PRIVATO
impianto pubblico Paolo Calvi
PAOLO CALVI (P&G Aquamore/Myrtha) "Un nuovo modello di PPP e il concept di leisure pool per la collettività" Rapporto sistemico deve evolvere, portando tutti gli attori credibili al tavolo di confronto. Le banche erogano denaro, ma le regole dei finanziamenti sono del mercato e spesso noi, come SSD/ASD, siamo fuori da questo circuito. È necessario disporre di business plan trasparenti che possano attrarre investitori privati. L’impianto deve rimanere pubblico ma capendo bene cosa è lecito sostenere per l’attività sociale e cosa chiedere come investitore privato. Futuro gestionale: utenti al centro, rivedere logiche dei rapporti professionali con collaboratori sportivi, che sono lavoratori a tutti gli effetti. Futuro generale: rafforzare la patrimonializzazione e la solidità delle società. PA: approccio più attento ad individuare player in grado di disegnare un modello sostenibile nel lungo periodo. I cambiamenti ci saranno in futuro, ma in positivo.
gnare. Dobbiamo far pesare il valore della qualità del servizio: se apprezzato, si esce fuori dalla morsa “prezzo basso”. Sport è salute, stare in acqua è piacevole, facciamo nostro lo slogan di Piscine come Agenzia della Salute! Però non possiamo essere discutibili sui must della gestione moderna, con Staff adeguato, servizio al top, efficienza organizzativa: è anche più facile di quanto si pensi. E, per dare nuovo slancio al nostro settore, abbiamo bisogno di regole certe, chiare, che possano trovare attuazione concreta. KARL MICHAELER (Aquarena, Bressanone BZ) “La gestione pubblica diretta: concorren-
avere utili
Manuela Lovo
Schermata con relatori e moderatori della web conference
Il volontariato è fuori luogo per chi gestisce: sono stati fatti molti passi avanti, ma tanti anche indietro. Avere utili è fondamentale e non ci si può certo vergognare di guada-
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Inserimento di Aquarena in asm è stata una scelta positiva, ha consentito di attenuare i danni del Covid-19. In una municipalizzata ci sono vantaggi e svantaggi. Possibili modelli da seguire: cercare partnership con PA, anche attraverso la gestione di servizi economicamente sostenibili. Con questo rapporto, l’attività agonistica viene facilitata. La gestione non sarebbe sostenibile se dipendesse solo dall’impianto Aquarena: la perdita di esercizio è di circa 100150 mila euro a stagione, ma non è possibile rientrare degli ammortamenti, che incidono in totale per circa un milione di euro l’anno.
AVERE UTILI È FONDAMENTALE E NON CI SI PUÒ CERTO VERGOGNARE DI GUADAGNARE
MANUELA LOVO (Piscine di Noale - Acquaestate) “Pensare l’impianto sportivo come Impresa e non come SSD”
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za od opportunità?”
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CERCARE PARTNERSHIP CON PA , ANCHE ATTRAVERSO LA GESTIONE DI SERVIZI ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI
par tnership
Karl Michaeler
Rinegoziare le concessioni dovrebbe essere una priorità assoluta. Sollecitare le PA disinteressatesi o impreparate o ostili: si tratta di un servizio pubblico di cui si fa carico il privato. Le ragioni per rinegoziare. 1) È un servizio pubblico affidato al privato quindi è obbligatorio sedersi a rinegoziare in modo oggettivo 2) Un'opportunità, viste le tutele normative per superare una crisi. 3) Questione tecnico giuridica, collegata al quadro normativo Covid-19, in cui il decreto rilancio assicura completa copertura alla PA. Che si può fare se le PA non ascoltano? Partire da un giusto approccio prima di arrivare alla forzatura: farsi
NEL CONFRONTO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, IL PPP È LA SOLUZIONE IDEALE, MA È NECESSARIA LA MASSIMA TRASPARENZA , ESCLUDENDO IMPROVVISAZIONI: DOBBIAMO ESSERE NOI, ESPERTI, A DETTARE LE REGOLE, ESCLUDENDO DI SUBIRLE
dettare le regole
affiancare da un consulente (non avvocati) per evitare di affrontare chi non ha esperienza (dirigente PA): la figura migliore è quella dell’economista, ferrato in tale materia. L’accordo deve interessare più la PA che il privato e il consulente saprà fare luce sui danni erariali che gli amministratori potrebbero causare. “Come osservatore - ha dichiarato Bolognini - rilevo che oggi lo scenario ci segnala nuovi protagonisti: gruppi spagnoli che in terra propria hanno le stesse regole dell’Italia. Per queste realtà, finanziariamente molto solide, il nostro mercato è appetibile”. Tornando al confronto con le PA, il PPP è la soluzione ideale; è necessaria la massima trasparenza, escludendo improvvisazioni: dobbiamo essere noi, esperti, a dettare le regole, escludendo di subirle.
LA REDAZIONE
LORENZO BOLOGNINI (Avvocato amministrativista) “Le concessioni, i margini di rinegoziazione e appalti per gestioni sostenibili”
Lorenzo Bolognini
LE PROPOSTE IMMEDIATE DA PRESENTARE E PER CUI BATTERSI SSD e ASD non possono essere le società privilegiate (esclusive) nelle gare d’appalto Cancellare il massimo rialzo o ribasso dai capitolati d’appalto Dare possibilità più allargate di costruire e abilitare zone ristorazione per clienti anche non esclusivi dell’impianto Manutenzione straordinaria prevista solo con apposito programma condiviso e finanziato PPP da esplorare come prima istanza Nessuna gara in concessione che sia inferiore a 10 anni Azione di marketing nei comuni per portare gente in piscina in funzione della salute (impianto acquatico come Agenzia della Salute) Analisi valutative pagate da PA e fatte da terzi, pubblicate, per avere parametri chiari e nazionali su come si connoti la Gestione di Qualità: un questionario uguale in Italia, un meccanismo che metta tutti sullo stesso piano e alzi gli standard dell'offerta Non vendita di abbonamenti ma di servizi Partnership tra Imprese di Gestione da facilitare Credito d'imposta più ampio possibile su efficientamento energetico Assoluta necessità di rappresentanza qualificata degli Imprenditori Gestori
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Ciro Lo Giudice
redazione@euroaquatic .it
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INTERVISTA
POOL 4 .0, LA PISCINA PROIETTATA AL FUTURO In meno di due anni, nonostante la pandemia, è stata realizzata un’opera moderna e accogliente, che a Ferrara rilancia un complesso storico ma superato come concept. Parallelamente, Pool 4 .0, ha avviato la gestione di altri 3 impianti Pensare di inaugurare un nuovo impianto nell’anno più terribile dell’ultimo settantennio non è facile. C’è chi, tuttavia, non solo lo ha pensato, ma lo ha realizzato, aprendolo la scorsa estate e regalando alla città di Ferrara un complesso moderno, incorniciato dallo splendido ed estesissimo Parco Bacchelli. Un progetto a cui ha da subito creduto il leader di Pool 4.0, Davide Gilli, che, nel Ferrarese e in Emilia Romagna, è un riferimento poco eguagliabile in materia di piscina e gestione. Da par suo, con il suo team, non si è limitato al varo del Parco Bacchelli, ma ha ottenuto l’assegnazione di altri tre impianti. Tutto in meno di 12 mesi, nonostante la crisi pandemica: un primato che riconferma Gilli e la sua nuova società come vere certezze nel panorama impiantistico-gestionale nazionale.
Da cosa nasce l’idea di Pool 4 .0 collegata al bellissimo complesso Parco Bacchelli? Nasce dall’idea di recuperare una parte importante della città di Ferrara. L’impianto natatorio del Parco Urbano Bacchelli non è solamente la prima piscina della città (costruita per la prima volta nel 1970) ma è anche inserita in uno spazio unico al mondo, in un contesto che unisce l’area urbana al Po. Tempi di realizzazione, investimenti e punti cardine su cui avete sviluppato concept e servizi della nuova realizzazione I lavori di realizzazione hanno subito inevitabili complicazioni a causa del COVID-19. In totale abbiamo superato i 4 milioni di investimento, completando l’opera in un anno, al netto degli stop causati dal lockdown. I punti cardine sui quali ruota la nostra proposta gestionale riguardano l’uso dell’acqua nelle sue diverse espressioni, per lo sport e per il benessere: le attività classiche ma anche tanto gioco in acqua, con uno spray park
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di oltre 500 mq per i bambini e relax nella parte estiva per gli adulti, il tutto condito da tecnologia e qualità di costruzione. Quali elementi del nuovo impianto oggi vi soddisfano di più e cosa vi attendete come risposte dalla cittadinanza e dai clienti, considerando anche i condizionamenti del Covid-19? Nel breve tempo di lavoro effettivo, un mese nella stagione estiva ed uno con l’impianto coperto, possiamo dire di aver centrato il primo obiettivo, la soddisfazione della popolazione che attendeva la Piscina Parco Bacchelli rinnovata ed accogliente. Segnali incoraggianti che dovremo raccogliere e tenere ben presenti per il 2021. L’esperimento estivo, pur nella sua brevità, vi ha dato indicazioni precise, con un impatto forte della clientela sulle vasche ricreative e un atteggiamento più tiepido per la vasca da 50 scoperta, che per parte dell’opinione natatoria e di © DIRITTI RISERVATI
POSSIAMO DIRE DI AVER CENTRATO IL PRIMO OBIETTIVO: LA SODDISFAZIONE DELLA POPOLAZIONE CHE ATTENDEVA LA PISCINA PARCO BACCHELLI RINNOVATA ED ACCOGLIENTE
soddisfazione
AQUAPOOL CIRO LO GIUDICE
L'area estiva, in primo piano lo spray park di oltre 500 mq
alcuni enti locali sembra irrinunciabile…Cosa può dirci a riguardo? Dovevamo tenere conto di tutti e delle diverse “sensibilità”. Sicuramente la vasca da 50 mt è una grossa opportunità per il nuoto agonistico della città di Ferrara, che può tornare a nuotare in vasca lunga dopo oltre 5 anni. Abbiamo comunque in progetto di renderla piacevole anche ai non agonisti per l’estate 2021 e siamo soddisfatti di averla ristrutturata completamente. In ogni caso, 17.800 presenze in 35 giorni di apertura estiva rappresentano numeri che ci danno tanta fiducia e motivazione a proseguire nella strada che abbiamo tracciato Con la nuova struttura così moderna come contemperate servizi sostanzialmente diversi f ra parte outdoor e indoor e su cosa puntate per accogliere nuova clientela distinguendo f ra vasca coperta e zona estiva? Spesso l’utenza che frequenta nella stagione invernale ed in quella estiva è diversa. Noi abbiamo cercato, nel progetto, di contemperare le esigenze tra chi si attende attività sportiva classica legata all’acqua, sempre in funzione di salute e benessere, e chi desidera gioco, relax e spazi per le famiglie. Il nostro obiettivo è di fidelizzare le persone tutto l’anno, al nostro modo di condurre gli impianti, all’accoglienza e affidabilità, indipendentemente dal periodo stagionale. Abbiamo, per questo, ulteriormente arricchito l’offerta con attività legate alla palestra e con una bellissima e funzionale area dedicata alla ristorazione. Siamo certi che l’impianto
Bacchelli non rappresenti così una semplice piscina coperta e scoperta, ma un vero luogo di ritrovo e punto di riferimento per la città. In considerazione dei rilevanti investimenti da voi sostenuti, che politica tariffaria potrete considerare e come ritenete di dare valore alla vostra offerta rispetto a quella di realtà omologhe? Pur rimanendo in ambito di impianto pubblico, con alcune tariffe stabilite già in fase di progetto, si tratta di un investimento con piano di fattibilità e rientro molto preciso. Nella nostra zona non abbiamo impianti da prendere come riferimento e anche se ve ne fossero ci siamo riproposti di affidarci alle nostre capacità ed esperienze per trovare i giusti equilibri per la sostenibilità economica. Stiamo lavorando per la massima qualificazione professionale, unica vera arma
C ’È BISOGNO DI UNIVERSALITÀ NELLA FRUIZIONE CHE SOLO LA VERTICALITÀ IN ACQUA PUÒ VERAMENTE GARANTIRE
universalità per poter fare la differenza se si parla di salute delle persone, della loro sicurezza. Il valore di un servizio non è tanto nel prezzo in sé, quanto nella percezione che le persone ne hanno. Il nostro focus è su questo. Quanto la crisi pandemica ha complicato e complica i vostri piani e come state pensando di risolvere il problema delle
Vasca Coperta da 25 m
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mancate entrate, proiettandovi ad un domani la cui prima certezza è di disporre di un impianto moderno che risponde al meglio ai nuovi bisogni della collettività? La crisi pandemica ha evidentemente creato enormi difficoltà finanziarie, togliendo molti mesi di ricavi potenziali non compensati da altrettanti minori costi. Siamo in regime di finanza di progetto e stiamo cercando di trovare le soluzioni con tutti i soggetti coinvolti, per essere pronti a riavviare i motori a pieno regime quando ci sarà consentito. Cosa avrebbe fatto in più o di diverso se non ci fossero stati condizionamenti di retroguardia rispetto alle esigenze gestionali di un impianto moderno che deve prima di tutto
CONTEMPERARE LE ESIGENZE TRA CHI SI ATTENDE ATTIVITÀ SPORTIVA CLASSICA LEGATA ALL’ACQUA , E CHI DESIDERA GIOCO, RELAX E SPAZI PER LE FAMIGLIE, FIDELIZZANDO COSÌ LE PERSONE TUTTO L’ANNO
esigenze
HO FORTEMENTE VOLUTO LA NASCITA DI POOL 4 .0, COME PRIMA TAPPA DI UN PERCORSO CHE NON POTEVO COMPIERE DA SOLO
pool 4 .0
far quadrare i conti e puntare sull’alta qualità per off rire il meglio alla cittadinanza? Una domanda che non mi sono posto. Sono convinto sia stato il miglior risultato ottenuto nelle condizioni nelle quali è nato il progetto. Non si tratta di aver realizzato la miglior cosa in assoluto ma quella contestuale alle forze in campo, ai vincoli costruttivi, sempre con sguardo al futuro, non al passato. Il 2020, anche a causa del Covid-19, ha rappresentato un momento di svolta anche per gli impianti in project: nulla sarà come prima. Sempre più ci si concentrerà per “aprire” impianti natatori per tutti, davvero per tutti, non solo per gli sportivi classici e gli agonisti, che comunque vogliamo includere nel nostro progetto. Noi crediamo di aver dato vita ad un impianto nuovo, rinnovato ed aperto a tutti veramente. Lei e il suo team non temete le diff icoltà, avendo avuto la forza ed il coraggio nel 2020 non solo di aprire Parco Bacchelli, ma anche di rilevare la gestione degli impianti di Ravenna, Lugo (RA), proseguendo con quella di Occhiobello (RO). Un segnale forte di una società
Davide Gilli
di gestione che ha un preciso disegno strategico: ce ne può parlare? Certo che questa concentrazione di nuove gestioni, raccolte tutte in poco più di 6 mesi ci spaventa un po'. Non potevamo, comunque, fare altro che raccogliere il seminato di un anno di lavoro intessuto con le Amministrazioni locali, passato a strutturare la nuova società Pool 4.0, anche con l’aiuto fondamentale di ARCO LAVORI soc cons a r.l. L’emergenza Covid è arrivata nel momento sbagliato, ma, dopo un primo momento di smarrimento, abbiamo serrato le fila come team, rivisto più e più volte budget
La vasca d'ambientamento affiancata a quella da 25 m
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AQUAPOOL CIRO LO GIUDICE
La piscina olimpionica
ed organizzazione, fermi nella volontà di portare avanti la nostra mission, crescita e sviluppo “con attenzione”, ingrandirsi con intelligenza: ci piace “innamorarci” dei nostri progetti. Siamo sicuri di farcela con il contributo prezioso di tutti, prendendo l’energia vitale dal lavoro di tutti i giorni, dal confronto con gli utenti. Tornando all’impianto Bacchelli, cosa la convince di più di questo complesso in prospettiva e in che direzione intende continuare ad innovare per soddisfare la nuova domanda post Covid-19 sicuramente modif icata rispetto al passato? Parco Bacchelli mi convince nel suo insieme. Forse un po’ più di spazi dedicati alla stagione al coperto avrebbero fatto comodo ma, partendo da un’idea di recupero di una struttura esistente, non si poteva avere tutto. Mi sembra un buon equilibrio che può acquisire maggiore forza se,
verticale stiamo volgendo il nostro sguardo, mettendo insieme materiali innovativi e professionalità nelle proposte, consci di quanto il mercato ci sta dicendo da tempo: gli utenti del nuoto “orizzontale” sono un numero consolidato ma piccolo, non più sufficiente a tenere in piedi gli impianti. C’è bisogno di universalità nella fruizione che solo la verticalità in acqua può veramente garantire.
come abbiamo in programma di fare, ci concentreremo su sicurezza – qualità – flessibilità di accesso. Disponibili al massimo ascolto delle persone che avranno voglia di condividere con noi il futuro dell’impianto anche nelle “nuove abitudini” alle quali il Covid ci ha costretto. Uno dei processi fondamentali per cambiare marcia e accelerare sulla trasformazione dei servizi passa da selezione e formazione di uno staff all’altezza: che azioni avete considerato in tal senso e in cosa pensate di essere veramente alternativi e “ nuovi” rispetto al pre Covid-19?
La realizzazione di Bacchelli è il traguardo di un percorso di Davide Gilli affermato dirigente o è una tappa di un disegno “ imprenditoriale” i cui sviluppi andranno oltre, in coerenza al modello gestionale Pool4 .0?
Abbiamo avviato un processo di consolidamento dello staff molto prima della nascita di Piscina Bacchelli. Pool 4.0 può contare su responsabili di attività esperti e competenti; aperti al miglioramento e al confronto. Soprattutto sulle attività di fitness in
Direi che sono entrambe le cose. Come dirigente, imprenditore, ho fortemente voluto la nascita di Pool 4.0, come prima tappa di un percorso che non potevo compiere da solo. Piscina Bacchelli aveva, ed ha, un posto fondamentale in questo percorso, anche
La laguna molto apprezzata durante l'estate
IN ITALIA LE SOCIETÀ DI GESTIONE RAPPRESENTANO UN ELEMENTO OGGI INSOSTITUIBILE DELL’ECONOMIA CHE RUOTA ATTORNO ALLO SPORT ED AL BENESSERE
benessere
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per le radici che mi legano profondamente a questo territorio. Non avrei però intrapreso nessun percorso se non fossi stato certo della presenza al mio fianco di tanti colleghi, collaboratori, società di consulenza, senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Guardando al nostro settore a tutto tondo e pensando alle scelte da voi fatte su Bacchelli, cosa manca in Italia per fare un passo deciso verso una maturità aziendale e in linea con una nuova idea di vita motoriamente attiva? Serve essere consapevoli del proprio ruolo: In Italia le società di gestione rappresentano un elemento oggi insostituibile dell’economia che ruota attorno allo sport ed al benessere. Solo Pool 4.0 offre lavoro a centinaia di persone, rappresentando un pezzetto di welfare del Paese, persone che contribuiscono a mantenere vivo il mondo dello sport a 360 gradi. L’emergenza Covid-19 ha acceso la
STIAMO LAVORANDO PER LA MASSIMA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DELLO STAFF, UNICA VERA ARMA PER POTER FARE LA DIFFERENZA SE SI PARLA DI SALUTE DELLE PERSONE, DELLA LORO SICUREZZA
la differenza
luce, tragicamente, su questa scarsa consapevolezza dell’importanza del nostro settore per la politica, sulla mancanza di unità delle società di gestione, sull’ assenza di un coordinamento sindacale, sugli errori di impostazione delle regole di affidamento pubblico degli impianti natatori. C’è necessità di avere norme per le stazioni appaltanti che debbano possedere “bollini di qualità” gestionali se vogliamo garantire ai clienti qualità, professionalità, progettualità per il futuro. Il nostro lavoro, dagli anni ’80 ad oggi, è cambiato tanto, e l’improvvisazione non può essere più accettata.
UN BUON EQUILIBRIO CHE ACQUISIRÀ MAGGIORE FORZA SE CI CONCENTREREMO SU SICUREZZA , QUALITÀ , FLESSIBILITÀ DI ACCESSO
equilibrio La Palestra
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GUARDANDO AL FUTURO UNA PROPOSTA PER RIMANERE DAVVERO VICINO AI CLIENTI Sperare che aprendo le por te degli impianti la gente tornerà numerosa è mera illusione, meglio focalizzarsi su nuovi format che guidino ogni singola persona, in modo flessibile e comprensibile, per costruire una ripresa progressiva ed eff icace
Da attività di gruppo si privilegeranno mini gruppi, anteponendo qualità del servizio e rapporto con ogni singolo cliente
Ci eravamo fatti tante domande durante il primo lockdown su cosa sarebbe stato necessario fare per la riapertura a giugno: priorità, aspettative, necessità, speranze, tutto declinato con la visione del cliente e della gestione. Alla fine, in mezzo alle tante difficoltà, è emersa una verità indiscussa: le persone che vogliono fare attività fisica non si fermano, sono tenaci e vanno oltre le limitazioni imposte per decreto. Accanto a questi, gli indecisi, coloro che più facilmente si bloccano e non sono costanti nel dedicare tempo al movimento, hanno fatto più fatica a rimettersi in moto. Noi tecnici dobbiamo “(pre) occuparci” di entrambe le categorie, ma farlo veramente. Non è più tempo, se mai lo sia stato, di aprire le porte degli impianti sportivi e attendere che qualcuno arrivi. Così come non è più tempo di proporre la lezione del planning, senza un criterio, senza un collegamento con il resto, senza un obiettivo concreto. Abbiamo bisogno di FORMAT impostati, studiati, che siano flessibili
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al punto giusto, che disegnino un percorso che le persone possano seguire. Le ultimissime indicazioni dell’OMS ci suggeriscono tanti minuti a settimana di attività fisica moderata e/o intensa, molti più di quelli che comunemente vengono svolti. Abbiamo, quindi, due obiettivi come professionisti del movi-
UNA VERITÀ INDISCUSSA: LE PERSONE CHE VOGLIONO FARE ATTIVITÀ FISICA NON SI FERMANO, SONO TENACI E VANNO OLTRE LE LIMITAZIONI IMPOSTE PER DECRETO
limitazioni
VAS ANNARITA MISCIGLIA
Il format va studiato considerando la vasca e le attrezzature disponibili e gli obiettivi da raggiungere con ogni singolo cliente
ABBIAMO BISOGNO DI FORMAT IMPOSTATI, STUDIATI, CHE SIANO FLESSIBILI AL PUNTO GIUSTO, CHE DISEGNINO UN PERCORSO CHE LE PERSONE POSSANO SEGUIRE
format impostati
mento: convincere (prendendo per mano!) le persone a fare tanti allenamenti e definire, per ognuno di loro, cosa rappresenti l’attività moderata e intensa.
COME SI SVILUPPA UN FORMAT?
Il FORMAT ci aiuta in questo: un percorso tracciato di lezioni, impostate con esercizi e ritmo, che si evolvono verso un obiettivo raggiungibile da tutti. Significa operare in un clima di maggiori certezze, aumentare la qualità del lavoro svolto, semplificando alcuni passaggi. Si hanno a disposizione gli esercizi, i suggerimenti per proporli, le giuste variazioni adeguate ai partecipanti, gli obiettivi interni alla seduta piuttosto che per l’intero FORMAT.
2) Scelta della tipologia di vasca e dell’utilizzo o meno di attrezzi acquatici;
L’allievo è guidato, impara a riconoscere le proprie sensazioni per fare una nuova esperienza nel fitness acquatico (Vertical Aquatic Styles), attraverso lezioni ‘riconoscibili e ‘riconosciute’.
1) Definizione dell’obiettivo legato alla Frequenza Cardiaca;
3) Strutturazione della prima seduta e di quella finale (ad esempio l’ottava in un Format di 8 lezioni), come a farla diventare un modello prestativo da raggiungere; 4) Individuazione degli esercizi, seduta per seduta, in funzione dell’obiettivo finale, legati alla velocità di esecuzione ed al ROM del movimento; 5) Descrizione dei suggerimenti necessari affinché gli esercizi sia calzati sulla persona.
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FINALMENTE I PLANNING DEL FITNESS VERTICALE IN ACQUA POSSONO AVERE UN'ANIMA , POSSONO ESSERE SEMPLICI DA LEGGERE E COMPRENDERE PER IL CLIENTE
planning HAPPY AQUATICS & WELLNESS - 1 / 2021
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Rossana Prola
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STUDIARE DA IMPRENDITORI, L’UNICA VIA PER LA SALVEZZA Una mancanza di identità che ha radici profonde, dovuta all’accesso indiscriminato alle gestioni di impianti spesso da par te di impreparati che hanno agito senza avere l’obiettivo di monetizzare per avere futuro, restando legati al passato dei guadagni facili. Una rotta che si può inver tire Cos’è lo Sport? Nella bozza di riforma di legge sullo Sport in discussione in questi mesi, la definizione di Sport è: “qualsiasi forma fisica fondata sul rispetto di regole codificate che, attraverso una partecipazione organizzata o non, ha per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”. È verosimile organizzare un settore fatto di così tanti aspetti diversi, che raggruppa tutto il possibile, senza dividere, separare, distinguere, selezionare, scomporre e, in definitiva, disunire? No, a mio parere no. Il problema è che il numero infinito di organizzazioni che sono nate in questi mesi con il fine di rappresentare il settore, si ripropongono, tutte, di unirlo. Ma unire COSA? Quale è la definizione che vogliamo dare alla parola Sport? Partiamo da questo, visto che affermare che lo sport è tutto significa non dire niente. Cominciamo dal capire chi siamo e forse capiremo anche dove vogliamo andare. Ciò che è stato fatto finora in proposito ha dimostrato ampiamente il proprio fallimento. Sono state permesse agevolazioni fiscali e lavoristiche talmente grandi che l’attività di impresa di chi ha gestito, ad esempio, le piscine pubblche, è risultata semplice e remunerativa a tal punto da rappresentare una sorta di Paese di Bengodi in cui tutti gli appassio-
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nati di acqua si sono buttati, senza la benchè minima preparazione e capacità imprenditoriale. Il flusso di cassa “rovescio”, cioè avere a disposizione i ricavi mesi prima rispetto al momento dei relativi costi, ha consentito di lavorare ignorando programmazione e analisi economica. Molti gestori hanno proseguito anni senza accorgersi di essere una sorta di “morto che cammina”, magari sorretti da qualche estate benevola che ha prodotto quel pò di ossigeno utile a proseguire ancora un po'. Invece di utilizzare l’avanzo positivo per capitalizzare le società, cosa per
COMINCIAMO DAL CAPIRE CHI SIAMO E FORSE CAPIREMO ANCHE DOVE VOGLIAMO ANDARE
chi siamo © DIRITTI RISERVATI
La piscina è sistema imprenditorialmente complesso alla cui guida devono collocarsi persone capaci - ph Douglas Sterling Photography
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Imparare ad essere imprendiotori, metaforicamente, anche abbandonando le ciabatte e indossando la cravatta - ph The Lazy Artist Gallery by Pexels
altro non possibile visto che si tratta per statuto di società senza scopo di lucro, lo si è destinato a vincere le gare, offrendo contributi agli enti pubblici proprietari e facendosi carico della manutenzione straordinaria o degli ampliamenti degli impianti. Invece di stabilizzare i lavoratori con contratti degni di questo nome si è alzato il compenso dei commerciali, senza nessuna tutela e nessuno sguardo verso il futuro. Quando ormai quasi tutti i nodi stavano per venire al pettine, sono arrivate le chiusure. Fine dei giochi. Come si potrà ripartire, chi potrà? Chi si occupa di agonismo avrà senz’altro l’aiuto delle rispettive federazioni, come è giusto che sia. Restituire qualcosa del tanto che hanno ricevuto in questi anni d’oro sarà, ne
TOGLIERSI LE CIABATTE, METTERSI LA CRAVATTA . ANCHE I SIMBOLI SONO IMPORTANTI.
chi siamo
TUTTI GLI APPASSIONATI DI ACQUA SI SONO BUTTATI NELLA GESTIONE DI PISCINE, SENZA LA BENCHÈ MINIMA PREPARAZIONE E CAPACITÀ IMPRENDITORIALE
gestione di piscine sono certa, il primo aiuto concreto che le federazioni sportive offriranno ai propri affiliati. Gli altri sarebbe il caso che cominciassero a studiare da imprenditori veri. Certo, cambiare tutto in un momento come questo non è il caso, ma per sperare di raggiungere un obiettivo bisogna, prima di tutto, metterlo bene a fuoco. Ora è lontano, lontanissimo, però bisogna poterlo vedere in modo distinto, e mirare là. Piano piano, un passo dietro l’altro, senza correre. Una piccola cosa alla volta, quello che si può. Magari utilizzare una piccola attività marginale, che so, il tiro alla corda in canoa, e trattarla come una attività imprenditoriale pura: entrate con iva, scorporo dell’iva, costi con le tasse, rendiconto settimale, bilancio. Ci si sta dentro? Si continua. Non ci si sta dentro? Si smette, o si adeguano i prezzi. Un passettino alla volta. Stabilizzare un contratto di lavoro all’an© DIRITTI RISERVATI
no, già sarebbe un grandissimo risultato. Togliersi le ciabatte, mettersi la cravatta. Anche i simboli sono importanti. E ricordare sempre la cosa più importante: il bilancio è fatto di due voci, che devono restare in equilibrio tra di loro. Se tagliando i costi si riducono anche i ricavi, non si è fatto un buon lavoro, anche se, momentaneamente, la differenza è positiva.
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Stefano Candidoni / Marco Tornatore redazione@euroaquatic .it
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IMPARARE DAL PASSATO PER PREPARARE IL RILANCIO Le vicende degli ultimi mesi hanno fatto emergere errori sedimentatisi negli anni, peggiorati per un'emotività disgregante durante la crisi pandemica, ma lasciando intravedere margini e prospettive per una ripresa che oltre ad attendere, i protagonisti di domani governeranno Criticare è facile ancorchè talvolta necessario. Come dicono molti gestori fra i più capaci, oltre a fare autocritica e a non recriminare solo contro le inopportune decisioni e posizioni di esperti, governo e istituzioni, subite e non concertate da imprese di gestione, affiancate da imprese fornitrici e produttori, nonché società sportive, fare una disamina delle tappe difficili che ci lasciamo alle spalle e scrutare l’orizzonte per individuare le possibilità di ripresa del nostro settore è esercizio utile e funzionale alla definizione di strategie di rinnovo dell’idea di piscina; perché da domani, quando finalmente si riaprirà, parleremo della “nuova” piscina, ben diversa da quella di ieri. Confrontandoci con i diversi attori del comparto (gestori, imprese, clienti, istituzioni) in queste pagine prendiamo in esame i passaggi chiave per dare forma ad una progettualità che possa cominciare a definire un futuro probabile, senza replicare errori che domani non potremo più permetterci se vorremo riprendere a crescere.
Analisi di una crisi: le responsabilità 1) I gestori, nella corsa a conquistare appalti, hanno dato il via ad un processo di offerta al ribasso che ha portato le condizioni gestionali al limite della sostenibilità: così molte mediocri realtà hanno preso impianti lasciati da chi riteneva insostenibile l’accordo previsto con l’ente locale proprietario. Quindi i primi artefici dei propri problemi sono molte società di gestione, con l’aggravante che non hanno saputo rinnovarsi, preferendo restare in un’ovattata area di comfort, basata su uno schema operativo di 30 anni fa. Tantissime e pesanti le responsabilità delle amministrazioni locali. 2) I vertici istituzionali politici e
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sportivi nella definizione dei protocolli sono stati molto negativi e hanno proseguito condizionando il comparto con incertezze, posticipi, poca chiarezza, palese incompetenza. L’idea dei vertici governativi e del CTS di riaprire le piscine con una persona per corsia è figlia di questi gravi errori. 3) Disunione della categoria: invece di parlare ad una sola voce, si è mantenuta la separazione fra varie associazioni e sono sorte complessivamente una trentina di nuove sigle, affiancatesi alla decina esistente. Il risultato è stato l’ascolto azzerato e chi ha avuto la presunzione di rappresentare le piscine ha portato al risultato di una seconda pesante chiusura. Un vero fallimento. Chiediamoci cosa c’è dietro a certi pro© DIRITTI RISERVATI
L’IDEA DEI VERTICI GOVERNATIVI E DEL CTS DI RIAPRIRE LE PISCINE CON UNA PERSONA PER CORSIA È FIGLIA DEI GRAVI ERRORI NELLA PRIMA DEFINIZIONE DEI PROTOCOLLI
errori
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il ruolo pubblico (privatizzando oneri e perdite dell’ente pubblico), sono tutti aspetti da affrontare in sede separata e distinta.
4) Il vuoto normativo contribuisce alla debolezza del settore, con società profit camuffate da no profit, personale con contratti atipici (quindi non considerati lavoratori: sono oltre 270.000 nelle sole piscine, cui si aggiungono gli oltre 130.000 delle palestre), incursioni nelle SSD e ASD di Inps e AE per le falle del sistema sport, difficoltà ad ottenere finanziamenti: il testo unico che doveva diventare legge massimo a giugno 2020, con le tante proroghe, non sarà pronto nemmeno a febbraio 21, con tante incognite per la crisi di governo di metà gennaio. Tutte le colpe sono ascrivibili a Ministro dello Sport e ad un Governo indecisionista.
6) Governo e politiche di sostegno: sono mancati e mancano una vera politica e un programma di aiuto economico: con i ristori, ogni società ha potato a casa 2.000, massimo 4.000 euro; le piccole imprese della filiera, affossate nel loro limbo, non più di 12.000-20.000 euro a fronte di ricavi 2019 superiori a 3 milioni di euro: servono lauti aiuti a fondo perduto, non gli spiccioli!
5) La Piscina ha ruolo sociale unico, non è congruente incubarla in un singolo contenitore “sport”. Giusto convergere con altre categorie, ma i problemi, i costi gestionali, il servizio erogato sovente a tariffe sociali, la dipendenza eccessiva da un’architettura FIN che irregimenta scelte su utilizzo dell’acqua per avvalorare
Ripensare piscine didattiche per una maggiore versalità di utilizzo - ph Big Blue Swim School 1
STEFANO CANDIDONI / MARCO TORNATORE
tagonismi sterili e perché, dietro al proliferare di neo-pseudo associazioni, resta prevalente il lamento di un settore senza risorse e margini.
L’accesso al credito è poi un percorso a grandi ostacoli e pochi possono contarci (ICS è quasi un bluff se consideriamo le necessità sistemiche); senza dimenticare che si tratta di indebitamento di società, non pa-
IL TESTO UNICO CHE DOVEVA DIVENTARE LEGGE A GIUGNO 2020, CON LE TANTE PROROGHE, NON SARÀ PRONTO NEMMENO A FEBBRAIO: UN VUOTO NORMATIVO CHE INCIDE SULLA DEBOLEZZA DEL SETTORE
debolezza del settore © DIRITTI RISERVATI
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trimonializzate che sovente hanno già in piedi mutui milionari. 100 milioni di € per 73.000 ssd/asd sono nulla, anche se raddoppiati. E circa il Recovery Fund sembra che all’impiantistica sportiva sia riservata la somma di 700 milioni: apparentemente un numero persuasivo, ma è un nulla se consideriamo che gli impianti sportivi nazionali richiederebbero per un ripristino complessivamente più di 11,5 miliardi di euro. 7) La mancata unione ha impedito ad ogni livello (club, AL, Federazioni, Politica, Governo) di comunicare alla collettività che l’acqua/la piscina sono sicuri, sono un vero presidio anti-covid. Così la gente ha diffidato, rinunciando spesso alla piscina per paura del contagio – non d’estate però.
Vasca da 25 versatile e adeguata a tutti i target - ph VERSO International school
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aiuti a fondo perduto
RIFLESSIONE 1 - Quanto è emerso in termini di sottovalutazione del mondo acqua (e per estensione di palestre e sport) è il risultato di schematizzazioni/standardizzazioni delle attività che si fanno e si sono fatte. Alla fine chi può utilizzare la piscina oggi è solo l’attività agonistica che è un’attività di alto valore sociale certamente, ma la meno redditizia per gli impianti. A febbraio del 2019 il Ministero della Salute elaborò 75 pagine di buone intenzioni riposte nell’attività fisica come fonte di salute. Se dovessimo, in uno stato di emergenza, dedicare tempo ed energie verso la salute, coloro che dovrebbero frequentare piscine e palestre, quasi per “legge”, dovrebbero essere i grandi adulti e anziani, in particolare terza e quarta età. Sono queste categorie che hanno veramente bisogno di salute con l’attività fisica.
Il futuro e come cambia la Piscina 1) Le scuole, che assicuravano marginalità troppo modeste frequentando le piscine alla mattina, sono un target da escludere nella piani-
ficazione per almeno tutto il 2021meglio se per sempre, salvo nuovi programmi ministeriali e nuova legge dello sport- , puntando a destinare le vasche nella prima parte della giornata ad altre categorie di clientela che garantiscono una più
I bambini come gli allievi più importanti della scuola nuoto, servizio sociale insostituibile che non calerà nelle piscine - ph STA UK
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alta redditività e una rivisitazione delle attività e dell’offerta (attività in verticale e nuoto libero, attività di personal o assistite in mini gruppi; meno invece attività strutturate e corsi di nuoto).
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2) Investire su vecchi impianti per trasformarli da piscine tradizionali per il nuoto, in vasche per il benessere, con sviluppi leisure e fun: vasche inclusive e per tutti, secondo modelli ispirati ai grandi impianti tedeschi o francesi di nuova generazione. 3) Le vasche più tradizionali e a conduzione meno innovata resisteranno nei piccoli centri e nei territori a minor densità abitativa: questi saranno appannaggio di piccole società di gestione, spesso beneficianti di sovvenzioni delle AL.
GLI IMPIANTI SPORTIVI NAZIONALI RICHIEDEREBBERO, PER UN RIPRISTINO, COMPLESSIVAMENTE PIÙ DI 11,5 MILIARDI DI EURO: IL RECOVERY FUND PREVEDEREBBE 700 MILIONI, TROPPO POCHI
STEFANO CANDIDONI / MARCO TORNATORE
Piscine pensate meno per nuotare e più per la collettività e nuove attività
11,5 miliardi di euro
Vasca da 25, in futuro, meno corsie (6) e profondità 130 cm ph Inverurie Community Campus a Aberdeen in Scozia
4) grandi gruppi snelliranno il patrimonio impiantistico per investire e dedicarsi ai centri aquatici che assicurino reddittività e marginalità congruenti con il rischio d’impresa e i finanziamenti da pagare. 5) Sarà crescente in Italia l’ingresso dei gruppi stranieri – già iniziato come indicano le operazioni avviate da Henry Loyid e GoFit a Milano con modelli gestionali e di business insostenibili per il medio gestore. 6) I corsi di nuoto per i bambini non verranno meno, ma dovranno trovare spazio negli orari pomeridiani e serali, con incidenza assai più positiva sulle marginalità, nulle o quasi con le scolaresche alla mattina. Per altro queste attività pomeridiane sono sempre più concentrate in pochissime ore con inevitabili disservizi e limitazioni. © DIRITTI RISERVATI
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7) Le vasche rinnovabili o nuove dovranno puntare su un contenitore tradizionale a 6 corsie, profondità 130 cm per una maggiore versatilità della vasca. 8) Questa tipologia di piscina e il concept di attività in “verticale” spianano l’idea di piscina inclusiva e per tutti puntando a portare in acqua una parte di popolazione che mai sarebbe prima venuta in un centro acquatico. 9) Il nuoto agonistico sarà svolgibile in alcuni grandi impianti pubblici dedicati, in primis le piscine federali
LE SCUOLE, CHE ASSICURAVANO MARGINALITÀ TROPPO MODESTE FREQUENTANDO LE PISCINE ALLA MATTINA , SONO UN TARGET DA ESCLUDERE NELLA PIANIFICAZIONE PER ALMENO TUTTO IL 2021
scuole
o quelle i cui costi saranno a carico del pubblico e non del privato, come accade già in impianti di diverse città: Palermo, Catania, Napoli, Ravenna, Milano, Roma, Bologna etc.
RIFLESSIONE 2 - Sarebbe auspicabile che per anni ogni apertura dei telegiornali raccontasse quante persone stanno andando negli impianti sportivi al pari di quanto avviene oggi con i numeri Covid che hanno ormai condizionato la vita di tutti. La stragrande maggioranza delle piscine, per la sostenibilità dei bilanci, non si può permettere neanche l’1% di calo di utenti. Prima di chiudere nel primo lockdown tutti si stavano domandando come portare più persone in centri acquatici e fitness, visto che i numeri degli utenti non aumentavano.
Cosa è avvenuto all’estero 1) Francia: piscine aperte solo per le scuole (i programmi scolastici prevedono il nuoto come materia curriculare che incide sul programma educativo), ma le chiusure sono state inizialmente per zone. Senza dimenticare che il 93% degli impianti sono a gestione pubblica e ogni municipalità finanzia le piscine. Non i privati. Inoltre, la Ministra dello Sport (ex olimpica di nuoto) e il Governo hanno stabilito di assegnare 10.000€/mese ai fitness club chiusi
e il 20% del fatturato alle imprese del settore.
to; per le imprese 75% del fatturato 2019.
2) In diverse nazioni, la differente e più matura cultura dello sport, molto carente in Italia, ha permesso di tenere aperti gli impianti.
5) Russia: piscine e palestre aperte, ovviamente con calo di afflussi per paura del contagio.
3) Spagna e Portogallo: nonostante il crescendo di contagi, piscine e palestre aperte fino a metà dicembre. 4) Germania: chiusura dopo la seconda ondata, ma la certezza di ricevere chiari sostegni a fondo perdu-
SARÀ CRESCENTE L’INGRESSO IN ITALIA DEI GRUPPI STRANIERI CON MODELLI GESTIONALI E DI BUSINESS INSOSTENIBILI PER IL MEDIO GESTORE
business
Le vasche di domani, pensate più per attività in verticale e per l'allenamento di tutte le categorie della popolazione
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Francesco Confalonieri
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IDEE PER UNA RIPARTENZA DIVERSA Innovare e avere il coraggio di cambiare quello che già non funzionava prima della pandemia, perché l’alternativa è arrendersi e restare inchiodati a schemi e soluzioni superate Il tempo di grande crisi e difficoltà che attraversiamo impone a tutti i gestori la necessità di essere positivi e soprattutto di valutare modalità di utilizzo del “prodotto acqua” diverse, attrattive per nuovi clienti e potenzialmente ad alto valore aggiunto. Vorrei quindi proporre alcune ipotesi di attività innovative che ciascuno potrà reinterpretare in funzione delle caratteristiche del proprio impianto e degli specifici clienti di riferimento. LIBERO GIOCO IN ACQUA BASSA PER BAMBINI FINO A 6 ANNI Soprattutto la domenica, ma non solo… potremmo proporre un’attività in cui i bambini possano entrare in acqua, coordinati ed assistiti da un istruttore, giocando liberamente tra loro, con una serie di attrezzi opportunamente selezionati e soprattutto con l’acqua “il gioco primordiale per definizione”, liberi da ogni stimolo, o sollecitazione, legati all’apprendimento di tecniche specifiche. AQUALATINO In questo periodo gran parte degli adolescenti ascolta e scarica musica latino americana e raggaeton. Proponiamo quindi, in alternativa ai soliti corsi di nuoto noiosi e poco attrattivi, 45 minuti in cui gli adolescenti possano “muoversi li-
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beramente nell’acqua” al ritmo della musica che più amano. L’acqua aumenterà il livello di piacere e divertimento e consentirà fra l’altro di ridurre insicurezza ed imbarazzo nei soggetti meno dotati.
Le sedute di allenamento, in verticale per i principianti o di nuoto per i clienti più evoluti, dovrebbero essere strutturate in tre fasi:
AQUABUILDING
Allenamento intervallato in cui dovrebbero essere proposte esercitazioni che prevedano 20 secondi di esercizio a media intensità e 20 secondi di recupero in immobilità, durante i quali verranno consumati in modo selettivo i grassi per ricostruire le fonti energetiche di pronto impiego.
Un’alternativa importante per gli adolescenti e per i giovani adulti potrebbe essere ideare dei corsi mirati al rafforzamento ed al potenziamento attraverso il lavoro in verticale con i piccoli attrezzi ed il nuoto difficoltato. Il “claim” di una proposta di questo tipo potrebbe essere “vi aiuteremo a stare bene dentro il vostro corpo”. MORE HEALTH – LESS FAT; O MENO GRASSO ATTRAVERSO IL LAVORO IN ACQUA
Riscaldamento.
Defaticamento, proposto in forma di 10 minuti ad intensità moderata e costante.
Questo tipo di attività potrebbe essere proposto sia come corso collettivo sia come personal training.
PER TUTTI I SOGGETTI CHE SOFFRONO DI PATOLOGIE DA INVECCHIAMENTO L’ESERCIZIO FISICO IN ACQUA RAPPRESENTA UNO STRUMENTO PREVENTIVO E TERAPEUTICO POST ACUTO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA
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MANAGEMENT FRANCESCO CONFALONIERI
Attività in verticale per una clientela molo trasversale per genere, età, esigenze ph Sicilia Conference 19
L’ALLENAMENTO DEL CUORE Questo tipo di proposta deve necessariamente partire da una valutazione delle condizioni di salute del soggetto e da un’analisi della sua frequenza cardiaca a riposo, nonché della risposta allo sforzo. Valutati questi parametri potremo proporre ai nostri clienti esercitazioni individualizzate in termini di frequenze cardiache di riferimento. Questi allenamenti potranno essere nuotati nei soggetti più evoluti o eseguiti alla bike, al treadmill o allo step per i soggetti meno preparati e potranno essere monitorati con un cardiofrequenzimetro laddove possibile o semplicemente con il controllo della frequenza cardiaca da parte del singolo cliente.
ABBIAMO DUE POSSIBILITÀ: ARRENDERCI O PROVARE A REINVENTARCI CONQUISTANDO SPAZI DI MERCATO POTENZIALMENTE ENORMI
reinventarci
Acqua e attrezzature qualitative aiutano a vivere l'esperienza di attività in piscina dove verticale e mingigruppi saranno ideali per ripartire
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ANTIAGING TRAINING L’invecchiamento si accompagna inevitabilmente ad una diminuzione del tono muscolare che spesso esita in una situazione di reale “sarcopenia” e conseguentemente in una serie di problematiche articolari più o meno gravi, in particolare a livello di ginocchio, anca e colonna lombosacrale (Core). Per tutti i soggetti che soffrono di questo tipo di patologie l’esercizio fisico in acqua rappresenta uno strumento preventivo e terapeutico post acuto di fondamentale importanza. Proporre, quindi, un servizio che preveda una visita specialistica introduttiva, un programma di allenamento mirato da svolgersi nell’ambito di corsi monotematici o di una attività di palestra in acqua consentirebbe di attrarre e fidelizzare un
45 MINUTI IN CUI GLI ADOLESCENTI POSSANO “MUOVERSI LIBERAMENTE NELL’ACQUA” AL RITMO DELLA MUSICA CHE PIÙ AMANO
45 minuti
numero molto elevato di persone che non frequentano i nostri impianti. In questo breve articolo ho voluto condividere solo alcune suggestioni, rivolte a tutte le diverse fasce d’età della popolazione e, per altro, già sperimentate con successo in alcune realtà più innovative. In questa fase davvero difficile abbiamo due possibilità: arrenderci o provare a reinventarci conquistando spazi di mercato potenzialmente enormi. A noi la scelta.
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CONCESSIONI E L’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO La recente sentenza del TAR del Lazio spiana la strada alla soluzione del problema dell’equilibrio economicof inanziario di una concessione in corso di aff idamento in epoca di crisi epidemiologica Il tema della crisi epidemiologica da Covid-19 sta monopolizzando molti studi ed approfondimenti. Ciò in quanto, purtroppo, il mondo delle gestioni degli impianti sportivi ne è tutt’ora travolto e perché rappresenta una situazione del tutto eccezionale e nuova cosicché gli interrogativi rimangono moltissimi.
Uno di questi interrogativi riguarda la regolamentazione delle conseguenze della crisi nei contratti di concessione per la gestione di impianti sportivi pubblici il cui affidamento abbia corso successivamente al momento il cui la crisi stessa è emersa. In sintesi, ove una Pubblica Am-
ministrazione intendesse bandire una gara nel momento attuale, quando la crisi si è già presentata ma quando i relativi effetti si stanno ancora sviluppando, come ci si può regolare? Occorre far finta di niente e disciplinare la concessione come se nulla fosse oppure, al contrario, occorre contemplarne gli effetti
I centri acquatici necessitano di sostegno e rinegoziazione delle concessioni ph ADCO Constructions
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Grandi impianti, grandi costi per la gestione - ph Myrtha Pools
nei documenti di gara? In quest’ultimo caso, in quale misura e per quanto tempo? Non si tratta di quesiti di poco conto perché, per quanto il mercato delle gestioni di impianti sportivi sia oggi in evidente e oggettiva difficoltà, ci sono Amministrazioni che stanno pubblicando bandi di gara (al di là dei lockdown, i servizi devono essere garantiti) e, per fortuna, ci sono gestori giustamente fiduciosi che hanno voglia di investire in nuove iniziative, magari anche facendo proposte di PPP. La questione - non banale - è stata affrontata nell’ambito di una recentissima sentenza del TAR Lazio n. 12966 del 3.12.2020. La questione non è banale anche perché, come noto, i contratti di PPP, tra cui le concessioni per le gestioni di impianti sportivi, possono contare sulla norma del riequilibrio economico-finanziario (l’art. 165, c. 6, del Codice dei Contratti Pubblici dove si prevede che “Il verificarsi di fatti non riconducibili al concessionario che incidono sull'equilibrio del piano economico finanziario può comportare la sua revisione da attuare mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio”). Tuttavia, tale disposizione è stata generalmente interpretata ammettendone l’applicabilità per il caso in cui si verifichino eventi del
I CONTRATTI DI PPP, TRA CUI LE CONCESSIONI PER LE GESTIONI DI IMPIANTI SPORTIVI, POSSONO CONTARE SULLA NORMA DEL RIEQUILIBRIO ECONOMICOFINANZIARIO
riequilibrio tutto straordinari ed imprevedibili (CdS n. 3653/2016; TAR Lombardia n. 2090/2016). Non si può negare che, per una concessione affidata successivamente al verificarsi della crisi epidemiologica da Covid-19, la crisi non costituisce più un evento imprevedibile, bensì un evento già noto. Ebbene, la citata sentenza del TAR Lazio n. 12966 dello scorso 3 dicembre offre una soluzione. Si tratta di una decisione pronunciata in relazione ad una concessione di servizi museali, quindi attinente a un settore diverso da quello della gestione degli impianti sportivi, ma comunque anch’esso notevolmente colpito, come tutti i servizi legati al turismo. La gara per l’affidamento della concessione era stata bandita nell’ottobre del 2019 sulla base di un PEF che formulava una stima relativa ai flussi dei visitatori; atteso che la procedura si è protratta per alcu© DIRITTI RISERVATI
ph Ema Peter 1
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I centri sportivi svolgono un servizio sociale che richiede interventi pubblici per evitare chiusure preoccupanti - ph ADCO Constructions
ni mesi quando, nel frattempo, era scoppiata la pandemia, il ricorrente ne sosteneva l’illegittimità in relazione all’impossibilità di formulare una offerta seria e consapevole, calibrata su dati reali, non potendo essere assicurato l’equilibrio economico-finanziario a fronte della sopravvenuta emergenza epidemiologica. In effetti, durante lo svolgimento della gara e tenuto conto di tale nuovo fattore, la stazione appaltante aveva rettificato la lex specialis, consentendo di introdurre variazioni al ribasso delle stime sul numero dei visitatori e sugli incassi, ma ciò limitatamente al primo anno di durata della concessione; secondo il ricorrente, questa rettifica non era sufficiente per la gestione del problema rispetto agli equilibri della concessione oggetto di affidamento, poiché si reputava che gli effetti della crisi sarebbero stati ben peggiori rispetto a quelli ipotizzati nella rettifica del bando e si sarebbero protratti per più tempo. Ebbene, il TAR Lazio ha respinto il ricorso osservando che “…pur ammettendosi un’effettiva imprevedibilità delle stime turistiche da porre a base di gara, qualsiasi futuro effetto pregiudizievole derivante dalla pandemia sulla domanda turistica sarebbe – a ben vedere -compensabile mediante il riequilibrio economico finanziario della concessione, ai sensi dell’art. 165, d.lgs. n. 50/2016, quale evento im-
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PER UNA CONCESSIONE AFFIDATA SUCCESSIVAMENTE AL VERIFICARSI DELLA CRISI EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19, LA CRISI NON COSTITUISCE PIÙ UN EVENTO IMPREVEDIBILE, BENSÌ UN EVENTO GIÀ NOTO
evento noto
previsto ed imprevedibile sottratto all’alea del concessionario” (come detto, la sentenza si riferisce ad una gara inerente servizi connessi al settore turistico, ma gli stessi assunti ben possono essere riferiti al settore della gestione di impianti sportivi). Ed ancora il TAR precisa che “il complessivo equilibrio economico finanziario delle concessioni debba essere valutato non già in una prospettiva statica come negli appalti (ove è certo il corrispettivo) ma in una prospettiva necessariamente dinamica proprio in ragione dei rischi assunti dal concessionario, da ciò derivando proprio le particolari disposizioni in materia di revisione del P.E.F. di cui all’art. 165 del d.lgs. n. 50/2016”. Questa dinamicità interessa soprattutto il PEF, quale documento essenziale di una concessione che deve essere oggetto di valutazione anche durante la fase esecutiva del contratto e non solo al momento © DIRITTI RISERVATI
dell’affidamento dello stesso, “… sicché, se durante la durata della concessione, si verificano apprezzabili alterazione nell’equilibrio economico finanziario del rapporto, la stessa concessionaria potrà… richiedere poi la correzione dello squilibrio mediante la revisione del PEF…”. Il TAR giunge alle seguenti fondamentali conclusioni: “Ne consegue, dunque, come l’emergenza epidemiologica in corso – pur essendo evento noto al momento della presentazione delle offerte e, dunque, tecnicamente prevedibile – comporterà… effetti nel tempo assolutamente non noti ed imprevedibili, sia per la stazione appaltante che per gli operatori economici, così da poter legittimamente costituire causa di riequilibrio, ai sensi del comma 6 del citato art. 165…”. Attraverso la sentenza in commento si trova la soluzione agli interrogativi posti. In sintesi, la gara potrà essere strutturata anche senza calcolare
riequilibrio
SUNTO Come si regolamenta una concessione per la gestione di un impianto sportivo che deve essere affidata quando la crisi pandemica è già in corso ma i relativi effetti non sono prevedibili? Il TAR Lazio, con la sentenza n. 12966 del 3.12.2020, chiarisce che, pur essendo la crisi un evento non imprevedibile in quanto ormai noto, i suoi effetti vanno comunque considerati come imprevedibili cosicché la gestione del problema dell’equilibrio economico-finanziario di una tale concessione potrà avere luogo sulla base dell’art. 165, c. 6, del Codice, potendosi trovare le soluzioni con la rinegoziazione del contratto in corso di esecuzione del rapporto.
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GLI EFFETTI DELLA CRISI POTRANNO ESSERE OGGETTO DI VALUTAZIONE IN FASE ESECUTIVA DEL CONTRATTO, SULLA BASE DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE RELATIVE AL RIEQUILIBRIO ECONOMICOFINANZIARIO CHE AMMETTONO IL RIEQUILIBRIO PER FATTI STRAORDINARI ED IMPREVEDIBILI
MANAGEMENT
gli effetti della crisi che, del resto, sono imprevedibili ancorché non lo sia la crisi in se stessa che costituisce fatto ormai – purtroppo – noto. Tali effetti potranno essere oggetto di valutazione in fase esecutiva del contratto, sulla base delle disposizioni legislative relative al riequilibrio economico-finanziario che ammettono il riequilibrio al verificarsi di fatti straordinari ed imprevedibili, potendosi riscontrare l’imprevedibilità delle conseguenze future della crisi. Il concessionario che si aggiudicherà la gara, potrà contare su questa tutela in fase esecutiva del contratto.
Sempre più i centri acquatici sono affiancati da palestre medio-grandi - ph Virgin Active Brescia
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DOVE ERAVAMO RIMASTI - ANALISI DELLA SITUAZIONE AD INIZIO 2020 Ripar tire ma come? Dall’esame delle indicazioni della clientela nei primi mesi dello scorso anno possiamo operare scelte convincenti che avviino un’ inedita stagione di ser vizi e attività È passato un anno da quando, con l’aiuto di alcune società di gestione, avevamo portato a termine un interessantissimo sondaggio tra i praticanti VAS (Vertical Aquatic Styles). Un solo anno ma sembra un secolo per quanto è accaduto nel frattempo. Volendo e dovendo ripartire come e meglio di prima, ci sembra quanto mai significativo quanto emerso dalle risposte che avevamo ricevute da un campione molto rappresentativo di clienti (oltre un centinaio). Dall’analisi dei dati cercheremo di mettere in luce i passaggi principali, le potenzialità e criticità, perché ce ne sono, che possano essere di aiuto per il futuro. Il 95% di chi è stato intervistato, che frequenta le attività di fitness verticale, è donna. È sempre stata una
caratteristica di questa attività in acqua, difficile da modificare. Rappresenta, a nostro parere, un fattore di debolezza sul quale c’è la necessità di lavorare con offerte più appropriate al genere maschile o, semplicemente, fare in modo che si tolga quel velo di errata credenza di attività al femminile perchè poco intensa e muscolare. La media dell’età è risultata di 44,2 anni, con il dato maggiore di 78 e minore di 21. L’estrema trasversalità dei partecipanti quanto all’età sta a ribadire come sia un’attività per tutti. Proprio perché il target è molto vasto, pensiamo, però, che ci sia bisogno di più attenzione, più conoscenza, maggiore consapevolezza di quanto viene proposto. Alla domanda “Perché fai VAS?” il
IL TARGET VAS , MOLTO AMPIO, IMPONE PIÙ ATTENZIONE, PIÙ CONOSCENZA , MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO VIENE PROPOSTO
target vas
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51% ha dato risposte riferite all’allenamento, ai risultati dell’attività legati alla salute ed alla prevenzione di patologie. Un altro 41% ha fatto riferimento ai benefici dell’acqua, al rilassamento, ad un‘attività senza rischi e senza eccessiva fatica. Emerge prepotente che chi fa attività VAS ha ben chiaro quanto questa sia legata alla propria salute, come cura ma soprattutto come preven-
Le attrezzature esercitano un effetto importante nella percezione del servizio da parte del cliente
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Il piacere di allenarsi in piscina è alimentato da VAS e attività organizzate in gruppi ad affiatamento crescente
zione. Sembra poi che nell’ambiente acqua ciò sia anche più facile ed alla portata di tutti. Abbiamo bisogno, quindi, che questo messaggio sia testimoniato con ancora maggiore forza. Tali concetti ritornano nelle risposte alla domanda “Cosa ti piace di più di VAS?”. Oltre il 42% riporta di sensazioni speciali che solo l’acqua regala: leggerezza, movimenti altrimenti impensabili in ambito terrestre, sgravio sulle articolazioni, una dolce fatica. Giusto mettere in luce anche le criticità e, alla domanda “Cosa ti piace di meno di VAS?”, il 24% ha sottolineato di non gradire lezioni troppo affollate, monotone, condizioni ambientali a volte diverse e mal gestite. Sembra veramente un peccato che 1 persona su 4 sia condizionata negativamente dagli aspetti di
CHI FA ATTIVITÀ VAS HA BEN CHIARO QUANTO SIA LEGATA ALLA PROPRIA SALUTE, COME CURA MA SOPRATTUTTO COME PREVENZIONE
prevenzione
cui sopra, tutti molto gestibili e facilmente modificabili. Abbiamo poi chiesto “Qual è il beneficio maggiore per te nel fare attività fisica?”. Oltre il 51% ha espresso sensazioni legate al benessere, al relax, alla riduzione dello stress, dato che conferma concretamente quanto sia indispensabile “muoversi”. Da queste breve sintesi dei risultati dell’indagine svolta ad inizio 2020, emergono riprove a quanto
la letteratura ci dice, ormai da tanto tempo, sull’importanza dell’attività fisica e sugli enormi benefici legati all’acqua. Vorremmo che tutto ciò fosse di stimolo per il futuro, che non si dia nulla per scontato e che, anzi, proprio perché le persone trovano in acqua un ambiente ideale per stare bene, abbiamo l’obbligo di alzare l’asticella della professionalità garantendo una piena e completa soddisfazione dei clienti.
PROPRIO PERCHÉ LE PERSONE TROVANO IN ACQUA UN AMBIENTE IDEALE PER STARE BENE, ABBIAMO L’OBBLIGO DI ALZARE L’ASTICELLA DELLA PROFESSIONALITÀ
professionalità
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Gianf ranco Mazzia
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PERCHÉ GLI IMPIANTI SPORTIVI DEVONO RIAPRIRE Le contraddizioni sulle chiusure penalizzano pesantemente lo spor t, di cui nemmeno i media ricordano perdite e ruolo sociale: per la sopravvivenza dei centri spor tivi e il futuro in salute del Paese è urgente la riaper tura di palestre e piscine Il settore sport è sparito dai radar dei mezzi di comunicazione. È quanto si evince ascoltando in questi giorni i TG nazionali RAI e Mediaset. Questi riportano giustamente le grida di dolore proveniente da tutti i settori gravemente colpiti dalla chiusura delle attività a causa del rischio di assembramenti sociali: turismo, spettacolo, ristorazione, impianti di risalita sciistici, musei, centri estetici, ma non fanno cenno alle conseguenze causate al settore sport dalla lunga chiusura degli impianti. Ebbene, se esiste un’attività che dovrebbe riaccendere i motori al più presto, e anzi non avrebbe dovuto spegnersi mai, è proprio l’attività sportiva. I motivi che hanno spinto il CTS a chiudere quasi tutti i comparti inerenti il commercio, i servizi alla persona sono stati dettati dalla necessità di evitare nella maniera più assoluta le occasioni di assembramento. Ma i Protocolli di sicurezza emanati dal Ministero dello Sport, applicati rigorosamente dai centri sportivi, non consentono ai frequentatori di assembrarsi. Tant’è che i casi di contagio da Covid in queste strutture rappresentano l’1 per mille dei contagi osservati a fronte del 10 per mille registrati a livello nazionale.
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SE ESISTE UN’ATTIVITÀ CHE DOVREBBE RIACCENDERE I MOTORI AL PIÙ PRESTO, E ANZI NON AVREBBE DOVUTO SPEGNERSI MAI, È PROPRIO L’ATTIVITÀ SPORTIVA
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Palestre deserte in attesa delle riaperture per accogliere i milioni di praticanti desiderosi di allenarsi - Pilates Reformer Studio Copenhagen - ph Gymkit
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Impianti svuotati di clientela per sopravvivere richiedono di essere riaperti con la massima urgenza
Questo fenomeno è riconducibile certamente all’applicazione dei Protocolli di sicurezza, ma anche al sano stile di vita che fornisce al soggetto, che pratica attività sportiva, uno scudo protettivo contro la pandemia molto efficace. Motivo in più per lasciar valutare al CTS l’opportunità di consentire all’impiantistica sportiva di riaprire in tempi rapidi. Tutti i Centri di Ricerca più importanti in campo sanitario, in primis OMS e Ministero della Salute, hanno in più occasioni sottolineato la correlazione positiva che esiste tra attività sportiva e salute, compreso il rafforzamento delle difese immunitarie di chi pratica sport. È pur vero che i ristori economici e le agevolazioni tributarie, concessi al
settore attraverso i numerosi DPCM emanati dal Governo a sostegno del settore, sono stati importanti fornendo una boccata d’ossigeno necessaria per continuare a sperare nel futuro, ma purtroppo non sufficienti per riprendere il percorso interrotto bruscamente dal Covid. Pertanto, soltanto la riapertura delle attività, sorretta da una campagna pubblicitaria corretta incentrata sui punti evidenziati, potrebbe consentire al settore di rilanciarsi verso la normalità con rinnovato ottimismo. Del resto, lo stesso Ministro Spadafora lo ha detto con convinzione (28.12.2020): “Ripartire con lo sport è la mia priorità...”. Non resta quindi che sperare che le sue parole siano ascoltate anche dal CTS.
I centri sportivi devono urgentemente tornare ad essere frequentati anche per la salute dei cittadini - ph Hall e Merrick Photograer; Mark Herboth
SOLTANTO LA RIAPERTURA DELLE ATTIVITÀ , SORRETTA DA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CORRETTA , POTREBBE CONSENTIRE AL SETTORE DI RILANCIARSI
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I NUOVI SISTEMI INTEGRATI IDROCONSULT PER IL RISPARMIO IN PISCINA La Divisione Piscine di Idroconsult, da anni presente nel settore con un grandissimo numero di realizzazioni, ha sviluppato un sistema integrato che racchiude due diversi impianti, complementari fra loro, per ottenere risparmi molto importanti sui costi di acqua, energia termica ed energia elettrica. • L’impianto WTC, dimensionabile secondo il numero ed il volume delle vasche, consente di abbattere i costi dell’acqua di ricambio giornaliero e dell’energia termica necessaria per riscaldarla. • L’impianto ISC permette di modulare la frequenza di rotazione delle pompe di ricircolo sulla base del numero di utenti in vasca, generando un grosso risparmio di energia elettrica. L’integrazione dei due impianti in un unico sistema gestionale permette di raggiungere risparmi che vanno da 30.000 a 80.000 € all’anno, a seconda delle dimensioni delle piscine. In aggiunta, dal punto di vista ambientale, l’impianto integrato Idroconsult consente l’abbattimento di molte tonnellate di emissioni di CO2, e contribuisce a salvare il nostro bene più prezioso, l’acqua. Ma non c’è solo la novità tecnologica: in questo periodo economicamente difficile, per rendere accessibili a tutte le piscine questi risparmi, Idroconsult ha sviluppato un sistema che permette ai gestori di realizzare l’impianto senza nessun investimento finanziario, con risparmi immediati dal primo giorno di funzionamento. INFO@IDROCONSULT.COM
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PROFESSIONE ACQUA: LA SOCIETÀ DI CONSULENZA CHE SI OCCUPA SOLO DI PISCINE Dal 2002 Professione Acqua si occupa solo di piscine e, per serietà, ha costantemente studiato raggiungendo oggi un know-how unico in Italia. Professione Acqua offre servizi e consulenze a tutta la filiera della piscina: aziende produttrici di prodotti e componenti, costruttori, società di gestione, comuni, enti pubblici, strutture turistico-ricettive e privati. Per ciascuna categoria ha messo a punto specifici servizi. A gestori e proprietari di piscine natatorie e di parchi acquatici Professione Acqua offre studi di fattibilità, piani economico-finanziari, analisi e ottimizzazione dei consumi, corsi per responsabili e manutentori di piscine, formazione in loco di RSPP e del personale anche ai sensi del D.Lgsl. 81/08, redazione di documenti di autocontrollo, valutazione del rischio (compreso quello chimico), pool safety test per la verifica
della sicurezza della piscina e delle prese di aspirazione, assistenza per la partecipazione a bandi pubblici, perizie, relazioni tecniche e tanto altro! A tutti gli interessati ad articoli tecnici e approfondimenti sulla ge-
stione e la conduzione delle piscine gratuiti: info@professioneacqua.it WWW.PROFESSIONEACQUA .IT
AQUARAPID 2021 - PROGETTO SHOP 2.0 PER DARE FORZA ALLA RIPARTENZA DELLA PISCINA Aquarapid, azienda leader in Italia e nel mondo nel settore dell’abbigliamento tecnico da piscina, si rilancia con l’inizio del nuovo anno con un progetto completamente nuovo, per realizzazioni e scopi, con l’intento di legarsi sempre di più agli impianti sportivi e ai gestori. L’azienda made in Italy lancia il progetto SHOP 2.0, volto allo sviluppo e al supporto della vendita dei prodotti da piscina all’interno del centro sportivo. Oltre ad introdurre grandissime novità dal punto di vista di esposizione del prodotto, rendendolo a tutti gli effetti un vero e proprio negozio (swim specialist), gli obbiettivi dell’azienda risultano essere molto chiari: supportare sotto tutti i punti di vista lo staff delle piscine, dalla scelta del prodotto alle comunicazioni e al marketing, ma soprattutto legare la clientela sempre di più alla vita del club, d’ora in poi punto di riferimento per l’acquisto dei prodotti. In un momento così delicato, Aquarapid mette a disposizione dei gestori una grande opportunità di guadagno e soprattutto cerca di aiutare il club, attraverso una partnership di livello, a raggiungere lo scopo principale di chi fa di questo settore il proprio lavoro: alzare l’asticella e la percezione del consumatore nei confronti del mondo dell’acqua. WWW. AQUARAPID.COM
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HAPPY AQUATICS & WELLNESS - 1 / 2021
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