GRATTAGE di Erica Settesoldi, Caterina Megli, Viola Fanfani, Fabiola Mannucci, Gregorio Bitossi e Silvia Monno Il grattage è una tecnica surrealista che consiste letteralmente nel “grattare” la pittura ancora fresca stesa s u l l a t e l a . Ve n g o n o sovrapposti, spesso con i pastelli ad olio, più strati di pigmenti differenti; gli strati più superficiali sono poi grattati via facendo emergere i colori sottostanti e dando vita a stupendi contrasti cromatici. Per la tecnica del grattage, per grattare via il colore, oltre a pennelli e spatole, ci si avvale anche dell’utilizzo di strumenti nuovi, sperimentando oggetti di uso quotidiano quali spugne, lamette e stiletti. Questa tecnica fu utilizzata per la prima volta da Max Ernst, pittore e scultore di origine tedesca, a seguito della scoperta del frottage, tecnica basata sul principio dello sfregamento. La tecnica del grattage permise a Ernst di liberare le forze creative ricche di suggestione, meno teoriche e più inconsce. Con questa tecnica affiorano maggiormente temi cupi e inquietanti, principalmente a causa dei segni che se ne traggono. Questo aspetto risalta maggiormente nella riproduzione dei paesaggi, poiché permette di creare immagini frutto di fantasia e Max Ernst La mer et le soleil, 1926, olio e grattage su tela. spontaneità. Foto da: https://www.pinterest.com/pin/485262928599969281/ 15