Parma febbraio / marzo 2020
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Salute e Benessere
IN AGENDA CITTÀ APERTA, RIDIAMO I CORTILI AI NOSTRI BAMBINI
FOCUS SALUTE
Testata: il mese Parma n. 220 - GRATUITO
PATOLOGIE E TRATTAMENTI LA PAROLA AGLI ESPERTI
IO SMETTO! SALUTE KIDS PREVENIRE LA CARIE NEI BAMBINI SI PUÒ
RUBRICHE SPORT PER TUTTI CON IL SITTING VOLLEY G0010220
INFORMA SALUTE: Farmaci, istruzioni per l’uso; Per i ticket arriva PagoPA; Gioco d’azzardo, come uscirne; Energia green per gli ospedali di Vaio e Borgotaro.
Sommario 8 Diamoci un taglio! L’Oncologia si mobilita
17 Ospedale Maggiore, chi sono i donatori di coccole 19 Come prevenire la carie nei bambini
INFORMASALUTE
10 Farmaci, istruzioni per l’uso in dieci step! 12 Pagamento dei ticket sanitari, la nuova modalità con PagoPA
SFOGLIABILE ONLINE SU www.parmareport.it/salute SPECIALE NO SMOKING
6 Centri Antifumo, un aiuto per smettere di fumare Intervista al dr. Giucastro
Tumore al polmone, al via una ricerca su 500 parmigiani
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Testata: il mese Parma n. 220 - gratuito
I vantaggi del Fascicolo Sanitario Elettronico
14 Interventi green agli Ospedali di Vaio e Borgotaro 15 Il gioco d’azzardo, come vincere la dipendenza
Gli sportelli itineranti contro la ludopatia
FOCUS SALUTE KIDS
16 Quali sono le caratteristiche di una città aperta? L’intervista al sociologo Alessandro Bosi
FOCUS SALUTE 20 Traumi della spalla
23 I vantaggi dell’ozonoterapia 25 Macchina radiologica di nuova generazione NEWS E RUBRICHE 26 Alimentazione, 5 giorni per disintossicarsi
A SPASSO CON L’ARTE... Morandi e Magnani, storia di un’amicizia
28 Belenofobia, come si affronta la paura degli aghi
Il teatro come spazio di benessere
30 Sitting volley, quando lo sport è inclusivo
Parma Magazine Salute e Benessere è anche un quotidiano online
Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Editore Edicta p.s.c.r.l. N° iscrizione al ROC: 9980 Registrazione ISSN: 1592-6230 via Torrente Termina, 3/b PARMA Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 salute@parmareport.it Direttore responsabile
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Ilaria Gandolfi, Daniele Paterlini, Stefano Roffi, Arianna Torelli.
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Smettere di fumare si può prima regola: motivazione! A PARMA ESISTE IL CENTRO ANTIFUMO PER CHI VUOLE LIBERARSI DALLA DIPENDENZA. IL DR. GIUCASTRO: «UN SERVIZIO CHE REGISTRA IL 35% DI ESITI POSITIVI CONTRO IL 5% DEL FAI DA TE»
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metto o non smetto. Un dilemma con il quale tutti i fumatori prima o poi si trovano a fare i conti. D’altronde interrompere un’abitudine di anni e affrontare un periodo di astinenza dalla nicotina non è un percorso facile. A Parma esiste un servizio dell’Ausl operativo in città, alla Casa della Salute Pintor Molinetto, e a Fidenza, all’Ospedale di Vaio, nato proprio per aiutare i fumatori a smettere: il Centro Antifumo. «Il Servizio è gratuito, per accedere occorre la richiesta del medico di famiglia che prescrive una visita per tabagismo» spiega il dottor Giuliano Giucastro, responsabile del Servizio Dipendenze di Langhirano e referente aziendale del Centro Antifumo dell’Ausl. La prima visita si prenota al CUP o telefonando al numero verde gratuito 800.629.444. «Il percorso che attiviamo dura in media un anno, con visite a scadenze regolari. In generale, l’età di chi si rivolge al Centro va dai 35 ai 60/65 anni- continua -. Accedono meno i giovani, perché i danni da fumo si vedono dopo anni ed inizialmente si vive la fase cosiddetta di “luna di miele”». Seguono poi le fasi: di precontemplazione, “sottovaluto le conseguenze e non prendo in considerazione l’idea di smettere”; di contemplazione, “inizio a per-
cepire le conseguenze per la salute, ho il fiato corto, mi chiedo se non sia il caso di smettere”. Spesso un passaggio intermedio diventa la sigaretta elettronica, ma è un palliativo? «Il Centro Antifumo punta al distacco dalla dipendenza da nicotina e quindi anche dalla sigaretta elettronica – risponde Giucastro –. Il rischio è di diventare un consumatore duale, per poi tornare alla sigaretta tradizionale». L’azione proposta dal Centro Antifumo è combinata, supporto psicologico ma anche farmacologico. «Si valuta caso per
I VANTAGGI per chi smette di fumare • DOPO 24 ORE senza fumo il battito cardiaco si regolarizza, diminuiscono i rischi di aritmie cardiache • DOPO QUALCHE GIORNO la pressione arteriosa tende ad abbassarsi, olfatto e gusto migliorano • DOPO 2 MESI diminuiscono tosse e catarro, la pelle diviene più rosea ed elastica • DOPO 6 MESI aumenta il vigore sessuale • DOPO 1 ANNO si dimezza il rischio di attacco cardiaco • IL RISCHIO DI TUMORE DIMINUISCE in modo proporzionale al perdurare dell’astinenza da fumo
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caso - aggiunge il referente - non devono esserci controindicazioni all’uso di medicinali. Si va dalla terapia con sostituti della nicotina, sottoforma di cerotti,
gomme, pastiglie, inalatore o spray, a farmaci che agiscono sui suoi recettori cerebrali e che si sono rivelati di provata efficacia per aumentare la possibilità
di smettere di fumare». Il Centro Antifumo prevede diversi step: la raccolta dei dati anamnestici del fumatore; la misurazione del grado di dipendenza da nicotina e del livello motivazionale; viene eseguita la misurazione del monossido di carbonio (CO) nell’aria espirata; viene impostato un programma di trattamento personalizzato; viene fissato un appuntamento a due settimane con 24 ore di astensione dal fumo; si procede con la terapia e periodici controlli per valutare l’andamento. «Su
100 fumatori circa il 3/5% smette di fumare con il fai da te, al Centro Antifumo in un anno la percentuale si assesta tra il 30/35%, 10 volte superiore al fai da te – conclude Giucastro -. Non abbiamo la bacchetta magica, ma diamo un supporto professionale. Premessa fondamentale: le persone che si rivolgono a noi devono aver preso seriamente in considerazione l’idea di smettere. La motivazione è la prima regola di base per dire addio al fumo». di Rosaria Frisina
Tumore al polmone, l’80 % dei casi è collegato al fumo di sigaretta AL VIA UNO STUDIO SU 500 PERSONE. LA RICERCA È FINALIZZATA ALLA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITÀ DI UN PROGRAMMA DI PREVENZIONE
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Parma prende il via il “Progetto Salute Parma: Prevenzione primaria e secondaria del danno da fumo”. Uno studio indirizzato a 500 soggetti (tra 50 e 75 anni) residenti a Parma e provincia, forti fumatori o ex fumatori (da meno di 10 anni), che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno per almeno 25 anni o almeno 10 sigarette al giorno per almeno 30 anni. Saranno sottoposti a una spirometria per testare la funzionalità polmonare e a un esame TAC del torace a bassa dose di radiazioni ionizzanti all’Ospedale Maggiore, dove è disponibile un’apparecchiatura di ultima generazione. Studi scientifici hanno mostrato che con la TAC è possibile individuare
tumori in persone che non presentano sintomi, permettendo di intervenire in uno stadio precoce di malattia. La ricerca, coordinata dall’Università di Parma, con la collaborazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell’Azienda USL cofinanziata da Fondazione Cariparma e patrocinata dal Comune, è finalizzata alla valutazione della fattibilità di un programma di prevenzione del tumore del polmone. Una malattia ancora frequente e molto grave. La sopravvivenza a cinque anni è pari al 17.7%, molto inferiore rispetto a quella del tumore del colon (64.4%), della mammella (89.7%) e alla prostata (98.9%). Il fattore di rischio più importante (circa l’80%)
è rappresentato dall’esposizione – attiva o passiva – al fumo di sigaretta. Il responsabile scientifico del progetto è Nicola Sverzellati (nella foto) docente di Diagnostica per immagini al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e Direttore dell’Unità Operativa Scienze
Radiologiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, affiancato da Paolo Carbognani e Luca Ampollini, docenti di Chirurgia Toracica, e da Caterina Caminiti, Direttrice della Struttura complessa Ricerca e Innovazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria. [R.F.]
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Diamoci un taglio! L’Oncologia del Maggiore si mobilita con il taglio della maxi sigaretta
IL GESTO SIMBOLICO IN OCCASIONE DEL WORLD CANCER DAY PER PROMUOVERE LA PREVENZIONE. IL DOTTOR TISEO: “NO AL FUMO, SENZA SE E SENZA MA”
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n taglio di una maxi sigaretta per sottolineare l’importanza della prevenzione considerata come uno dei migliori alleati contro i tumori. È quanto avvenuto all’Ospedale Maggiore in occasione del World Cancer Day. Un’iniziativa organiz-
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zata dal personale dell’Oncologia di Parma per sottolineare il rischio che il fumo comporta per la salute e nell’insorgenza dei tumori. Un gesto simbolico accompagnato da un banchetto informativo promosso da Marco Arcidiacono, infermiere della degenza di Oncologia medica, al quale si sono alternati tanti colleghi insieme a Francesco Leonardi direttore dell’Unità Operativa con gli oncologi Marcello Tiseo, Francesca Pucci, Vittorio Franciosi e Nunziata D’Abbiero direttrice della Radioterapia. L’incidenza dei tumori sulla popolazione, per la prima volta in trent’anni, fa segnare una riduzione mentre, di contro, aumenta la sopravvivenza dei pazienti e le capacità di cura degli oncologici. «La prevenzione che ormai si sta
FUMO PASSIVO, la Legge Sirchia compie 15 anni... Quindici anni fa, il 10 gennaio 2005, entrava in vigore la legge 3/2003 (art. 51: “tutela della salute dei non fumatori”) che vieta il fumo nei luoghi pubblici chiusi. L’Italia è stata il primo grande paese europeo a regolamentare il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati, compresi i luoghi di lavoro e le strutture del settore dell’ospitalità. A quindici anni dall’entrata in vigore della legge, il Ministero della Salute ha diffuso i risultati ottenuti: dall’applicazione della legge ad oggi i fumatori in Italia sono diminuiti di circa un milione; diminuiscono i fumatori nella popolazione di 14 anni e più pari, passando da 23,8% a 19,0%; le vendite di sigarette tradizionali sono passate da circa 92.822 tonnellate nel 2005 a circa 67.460
Speciale No Smoking ALCUNI DATI Secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità sull’abitudine al fumo degli italiani, i fumatori sono 11,6 milioni, ovvero il 22,0% della popolazione (15+ anni). Gli uomini sono 7,1 milioni (28,0%) e le donne 4,5 milioni (16,5%). Oggi in Italia fumano 970.000 persone: nel corso degli ultimi 15 anni i tabagisti sono passati da 12.570.000 del 2005 a 11.600.000 fumatori nel 2019. La comparsa sul mercato negli ultimi anni dei prodotti alternativi alla sigaretta tradizionale non ha contribuito a ridurre la prevalenza dei fumatori, infatti i consumatori di sigarette elettroniche o di sigarette a tabacco riscaldato sono fondamentalmente fumatori duali o non fumatori. Nel 2019, il consumo di sigarette elettroniche contenenti nicotina ha riguardato il 4,6% dei fumatori, mentre quello di prodotti a tabacco riscaldato il 3,5%. Secondo i dati Passi 2018 il divieto di fumo nei locali pubblici è rispettato in circa il 73% dei casi. Ma il 62,6% degli utilizzatori di sigaretta elettronica ed il 62% dei fumatori a tabacco riscaldato si sentono liberi di usare questi prodotti nei luoghi pubblici.
portando avanti da tanti anni è uno dei fattori principali che spiega la riduzione dei nuovi casi – afferma il direttore dell’Oncologia medica dell’Ospedale Maggiore Francesco Leonardi –.Mi riferisco sia alla prevenzione primaria, ovvero la riduzione dell’abitudine al fumo e l’attenzione a più corretti stili di vita, quanto alla prevenzione secondaria, gli screening oncologici che permettono diagnosi sempre più precoci e un approccio risolutivo sulle lesioni precancerose». L’incidenza del tumore al polmone in particolare come spiega il dottor Marcello Tiseo, referente del percorso diagnostico terapeutico per le neoplasie polmonari: «è in diminuzione tra gli uomini, ma non è così per le donne. E questo è legato all’aumento dell’abitudine tabagica nel sesso femminile mentre è in calo
tonnellate nel 2018, con una diminuzione pari al 27,3%; la percezione del rispetto del divieto di fumo è pari al 91,9% per i locali pubblici e al 93,9% per i luoghi di lavoro; le richieste di aiuto per smettere di fumare al telefono verde è aumentato dai 2.600 contatti annui nel 2005 a 11.100 nel 2019. Un aumento agevolato anche dall’inserimento del Numero Verde sulle confezioni dei prodotti del tabacco. Permangono segnali di allerta per la diffusione del fumo nei giovani, con le percentuali più alte tra i 20-24 anni, sia per gli uomini (32,4%) che per le donne (22,2%) e per la popolazione generale (27,7%), e la elevata prevalenza dei 15enni che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno nell’ultimo mese, con una marcata differenza di genere (24,8% nei ragazzi, 31,9% nelle ragazze).
in quello maschile». Da bandire per Tiseo anche la sigaretta light: «non riduce il rischio, ma genera un diverso tipo di tumore che colpisce le vie respiratorie periferiche». Un’alternativa non è rappresentata neppure dalla sigaretta elettronica che è un approccio
utilizzato soprattutto dagli adolescenti. «Anche la sigaretta elettronica non è priva di rischi - conclude- genera dipendenza e crea infiammazioni alle vie aeree. Quindi l’utilizzo del fumo va bandito, senza se e senza ma». di Rosaria Frisina
SIGARETTE ELETTRONICHE sì o no? La diminuzione nelle vendite delle sigarette tradizionali registrata nel corso degli ultimi 15 anni è sicuramente attribuibile da una parte ad una variazione nei consumi (il 18,3% dei fumatori consuma sigarette rollate a mano), ma anche all’ingresso sul mercato di nuovi prodotti quali le sigarette elettroniche. Gli utilizzatori (abituali e occasionali) di sigaretta elettronica sono l’1,7% degli italiani (circa 900.000 persone) e di questi circa l’80% sono fumatori (fonte ISS). Di recente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un nuovo allarme: “Le sigarette elettroniche aumentano il rischio di malattie cardiache e disturbi polmonari, sono dannose per la salute e non sono sicure, sono particolarmente rischiose per lo sviluppo del cervello degli adolescenti e possono danneggiare il feto in crescita. E laddove non siano vietate, devono essere regolamentate”.
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Farmaci, istruzioni per l’uso in dieci step! SE USATI MALE NON MIGLIORANO LA SALUTE, ANZI POSSONO DANNEGGIARLA. UN UTILE VADEMECUM CON CONSIGLI PRATICI DA RICORDARE
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erché è importante leggere il bugiardino o controllare la scadenza dei farmaci? Quando serve l’antibiotico, cosa significa farmaco generico? Sono questi alcuni dei dubbi ricorrenti sui farmaci ed è importante essere informati per usarli in modo corretto. I farmaci sono composti da una sostanza, il principio attivo, da cui dipende l’azione curativa vera e propria e da uno o più elementi privi di ogni capacità terapeutica chiamati eccipienti. Questi sono utili, ad esempio, a proteggere il principio attivo da altre sostanze chimiche, facilitarne l’assorbimento da parte dell’organismo, mascherare eventuali odori o sapori sgradevoli. I farmaci, se usati male, non migliorano lo stato di salute e possono danneggiare l’organismo, anche in modo grave. Ecco un utile decalogo da conservare per garantire la loro efficacia e sicurezza e per proteggere la tua salute. 1) NO AL FAI DA TE Se pensi di aver bisogno di un farmaco, parlane con il tuo medico: saprà valutare se è davvero necessario per la tua salute e quindi prescrivere il prodotto migliore per le
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tue esigenze. Non assumere farmaci prescritti per altre persone, perché hai sentito dire o letto su Internet che fanno bene! 2) LEGGI IL BUGIARDINO È presente in ogni confezione un foglietto illustrativo che contiene tutte le informazioni sul farmaco: le indicazioni terapeutiche; le dosi, la durata e le modalità di somministrazione; possibili interazioni con altri farmaci oltre che con alcuni cibi e con l’alcool; gli effetti indesiderati; le modalità di conservazione. Segui scrupolosamente le indicazioni e, in caso di dubbi, rivolgiti al medico! 3) NO ALLE SCORTE Oltre ad essere uno spreco, sono potenzialmente pericolose, perché il farmaco può deteriorarsi (per cattiva conservazione o scadenza) e la terapia nel tempo può essere modificata. 4) CONTROLLA LA SCADENZA Questa va sempre rispettata. In alcuni casi, la durata del prodotto inizia a decorrere da quando la confezione è
iniziato la terapia, o dopo alcuni giorni dalla sua interruzione, parlane con il medico o scrivi a: farmaceutica.territoriale@ ausl.pr.it 7) I FARMACI NON SOSTITUISCONO UNO STILE DI VITA CORRETTO I farmaci non sostituiscono i corretti stili di vita. Quindi, è importante mantenere buone abitudini che aiutano a stare bene. Alcune regole: mangia in modo sano ed equilibrato; fai regolare attività fisica (almeno mezz’ora di camminata a passo svelto ogni giorno); mantieni il cervello allenato; evita le cattive abitudini (fumo e abuso di alcool). 8) SÌ AL FARMACO GENERICO Sì, perché è sicuro ed efficace come il farmaco di marca. Identiche anche le dosi e modalità di assunzione, così come le controindicazioni. L’unica differenza è il prezzo: il farmaco generico costa meno.
aperta, come accade ad esempio per i colliri o sciroppi. In questi casi, annota sulla scatola la data di scadenza opportunamente calcolata. 5) ATTENZIONE ALLO SMALTIMENTO I farmaci scaduti vanno gettati negli appositi contenitori, solitamente in prossimità delle farmacie, perché sono rifiuti che richiedono uno smaltimento speciale per non inquinare. 6) NON SOTTOVALUTARE GLI EFFETTI COLLATERALI Se noti la comparsa di qualche disturbo insolito dopo aver
9) NO AL FARMACO CONTRAFFATTO È un rischio per la tua salute! Non cura, è realizzato con sostanze scadute, contaminate, in alcuni casi tossiche; è prodotto in condizioni igieniche non sicure, da aziende non autorizzate. I farmaci contraffatti sono venduti soprattutto online su siti illegali. Acquista i farmaci solo nelle farmacie, nelle parafarmacie (per i farmaci da banco o di automedicazione) e nei punti vendita autorizzati. 10) L’ANTIBIOTICO SOLO SE SERVE Questi farmaci sono efficaci solo contro le infezioni da batteri, quindi non aiutano a guarire dalle infezioni causate da virus, come raffreddore e influenza. Il loro uso eccessivo rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci. Lascia che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no.
VIAGGIO NELLE CASE DELLA SALUTE I SERVIZI OFFERTI A MEDESANO! Offre diversi servizi sanitari, di assistenza primaria e prevenzione. Ha sede in piazza Rastelli ed è un punto di riferimento per la salute dei cittadini. La Casa della Salute di Medesano è un presidio di assistenza socio sanitaria dell’Ausl di Parma nel Distretto Valli Taro e Ceno, dove sono presenti anche le Case della Salute di Bedonia, Berceto, Varsi ed il Polo Sanitario di Fornovo. La struttura è dotata di un’area destinata all’accoglienza con uno sportello unico ed un’area clinica dedicata ai servizi sanitari e socio sanitari, di assistenza primaria e di prevenzione. Di seguito tutti i servizi offerti. ASSISTENZA PRIMARIA: medicina di gruppo (attiva 12 ore/giorno),
ambulatorio pediatrico, ambulatorio infermieristico, ambulatorio ostetrico e pap test, ambulatori specialistici, guardia medica, assistente sociale. SERVIZI SANITARI: punto prelievi e screening colon retto, consultorio familiare, pediatria di comunità, ambulatori specialistici per patologia, Ambulatorio salute mentale. SERVIZI SOCIO-SANITARI: coordinamento assistenza domiciliare integrata.
PREVENZIONE: vaccinazioni, screening collo dell’utero. Per contattare la CDS di Medesano: Centralino 0525 9701 urpborgotaro@ausl.pr.it
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Ticket sanitari, ora si pagano con PagoPA P
agoPA sbarca nella sanità parmense. Dal 7 gennaio 2020, infatti, i ticket per visite ed esami specialistici si pagano con questo nuovo canale, operativo in tutta Italia. PagoPA è un sistema di pagamenti elettronici realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione. In questa fase restano invariate tutte le altre modalità di pagamento, compresi i pagamenti con le macchinette riscuotitrici, presenti in molte sedi delle due Aziende sanitarie. Chi deve pagare il ticket per una prenotazione fatta prima del 7 gennaio può utilizzare il vecchio MAV.
CON LA NUOVA MODALITÀ PAGAMENTI ANCHE IN POSTA, TABACCHERIE, NEI SUPERMERCATI ABILITATI OLTRE CHE ON-LINE E IN BANCA
IN SANITÀ, SI PARTE CON I TICKET Per il momento, a Parma e provincia, con PagoPA è possibile pagare il ticket, quando dovuto, per visite ed esami specialistici. L’obiettivo è di estendere in corso d’anno questa
Novità su Esenzioni per ticket sanitari PER I DISOCCUPATI E I LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI PROROGATA L’ESENZIONE FINO AL PRIMO MARZO. SENZA SCADENZA ALCUNE ESENZIONI PER REDDITO
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Parma e provincia, saranno oltre 4.600 le persone interessate dalle esenzioni per ticket sanitari. Il 2020 porta alcune novità per le scadenze dei certificati di esenzione dal pagamento di ticket per prestazioni sanitarie – visite ed esami specialistici. Si ricorda che
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l’attestato di esenzione può essere scaricato e stampato dal Fascicolo Sanitario Elettronico. ESENZIONI ILLIMITATE Alcune esenzioni per reddito, cioè la E03 per i titolari di assegno sociale e la E04 per i titolari di pensione minima, da
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gennaio 2020 diventano illimitate, in modo automatico. Pertanto, i titolari non devono recarsi agli sportelli unici-CUP dell’AUSL per rinnovarle. Resta compito dei cittadini comunicare allo sportello unico-CUP dell’AUSL eventuali variazioni al proprio reddito.
ESENZIONI PROROGATE Le esenzioni rilasciate nel 2019 per disoccupati (E02) e lavoratori colpiti da crisi (E99) sono prorogate fino al primo marzo 2020. La proroga di queste esenzioni è effettuata in modo automatico, pertanto, i titolari mantengono il diritto all’esenzione per i mesi di gennaio e febbraio. Per rinnovare l’esenzione di quest’anno, dunque, c’è tempo fino al primo mar-
modalità a tutti i pagamenti che i cittadini devono fare alle due Aziende sanitarie (Ausl e Ospedale di Parma). COSA CAMBIA? Nella stampa del foglio di prenotazione di una visita o un esame specialistico rilasciata da un CUP, farmacia, punto di accoglienza (PdA), al posto del MAV viene consegnato il nuovo modello con tutte le informazioni utili per pagare tramite PagoPA. DOVE SI PAGA? Si può pagare in posta, in banca, in ricevitoria, in tabaccheria, nei bancomat, nei supermercati abilitati, con pagamenti in contanti, carte di credito, bancomat o conto corrente. L’operatore che riceve il pagamento può chiedere una commissione al cittadino. Al momento del pagamento viene rilasciata una ricevuta (quietanza) dell’avvenuto pagamento, valida ai fini della detrazione fiscale. I dati, infatti, vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate e messi a disposizione sul 730 precompilato. PER INFORMAZIONI È possibile consultare il sito www. pagopa.gov.it o rivolgersi agli Uffici Relazioni con il Pubblico delle due Aziende sanitarie di Parma (contatti sui www.ausl.pr.it e www.ao.pr.it).
zo, recandosi agli sportelli unici-CUP dell’AUSL. CHI È INTERESSATO Nella città di Parma e in
FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO: la tua storia sanitaria in un click. Ecco tutti i vantaggi... Attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per avere la tua cartella clinica sempre con te. Semplicemente collegandosi ad internet con le proprie credenziali, oggi si può consultare in modo protetto e riservato tutta la documentazione sanitaria che nel tempo va a costituire la propria storia clinica. Sono tanti i vantaggi dell’attivazione del FSE, tra questi: non devi portare con te nulla nelle visite mediche perché il medico, con il tuo permesso, potrà consultare il tuo profilo sanitario sintetico e i dati di loro interesse in modo rapido e preciso; prenoti on line visite ed esami specialistici (al momento solo alcune, ma saranno sempre di più); paghi il ticket, ricevi direttamente il relativo referto; cambi o revochi il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta; inserisci, modifichi o revochi la tua autocertificazione del reddito; consulti il tuo certificato vaccinale e l’attestato di iscrizione al Servizio Sanitario. Come attivarlo? Possono farlo tutti i cittadini maggiorenni iscritti al Servizio Sanitario Regionale, ecco come: registrati al sito
provincia delle oltre 4.600 persone interessate da queste novità sull’esenzione da ticket sanitari, la quasi totalità è titolare di
www.servizisanitarionline-rer.it e con il codice ricevuto via e-mail, recati allo Sportello unico/CUP o alle altre sedi dell’AUSL con un documento d’identità e relativa fotocopia e in pochi minuti l’avrai attivato. Si può anche attivare tramite la registrazione allo Sportello. In questo caso: recati allo Sportello unico/CUP o alle altre sedi dell’AUSL con un documento d’identità e relativa fotocopia e un indirizzo e-mail valido. L’operatore ti consegnerà la prima parte di password di accesso. La seconda verrà inviata direttamente all’indirizzo e-mail che hai fornito. Per approfondire e per tutti i dubbi, leggi la guida on line support.fascicolo-sanitario.it oppure chiamare il numero verde gratuito 800.033.033, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.00.
E02 e E99. A loro è rivolto l’invito dell’Azienda USL a recarsi agli sportelli unici-CUP per il rinnovo, c’è tempo fino al primo marzo 2020. NEL DETTAGLIO L’esenzione E02 riguarda i disoccupati, già precedentemente occupati alle dipendenze, e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per
ogni figlio a carico. L’esenzione E99 riguarda i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico. Queste persone vengono esentate dal pagamento del ticket per prestazioni di specialistica ambulatoriale e di farmaceutica (farmaci di classe A). Resta compito dei cittadini revocare l’esenzione (E02 e E99) qualora vi siano modifiche nelle condizioni che ne hanno concesso il diritto.
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Efficienza energetica negli ospedali, oltre 600mila euro per interventi green FINANZIATI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA SONO DESTINATI AI PRESIDI DI VAIO, BORGOTARO E ALLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO
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ono circa 610mila euro i finanziamenti stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per efficientamenti energetici negli Ospedali di Vaio e di Borgotaro e per la Casa della Salute di San Secondo. Gli interventi previsti nelle strutture dell’Ausl di Parma andranno a riqualificare i sistemi di produzione energetica con installazioni innovative e green. Entrando nel dettaglio della ripartizione del finanziamento: all’Ospedale di Vaio oltre 297mila euro saranno destinati all’installazione dell’impianto di trigenerazione (per la produzione di elettricità e calore, oltre che aria o acqua fredda) e dell’impianto solare fotovoltaico, entrambi in funzione a marzo 2020; al Santa Maria di Borgotaro vanno 124mila euro per i lavori di installazione del
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generatore fotovoltaico da 70 kilowatt pico (Kwp) che inizieranno nel secondo semestre 2020, per concludersi entro giugno
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2021; seguono la stessa tempistica dell’Ospedale di Borgotaro, anche i lavori per realizzare la coibentazione della copertura della
Casa della Salute di San Secondo e l’installazione di un generatore fotovoltaico da 20 kwp, finanziati per 189mila euro.
OSPEDALE DI BORGOTARO, al via i lavori di consolidamento antisismico Garantire una maggiore sicurezza nella parte più antica dell’Ospedale. Con questo obiettivo prendono il via i lavori di adeguamento antisismico al Santa Maria di Borgotaro. I lavori avranno una durata di un anno e mezzo circa: la ristrutturazione non interromperà in alcun modo le attività in corso nell’edificio. Il cantiere opererà nel “corpo storico” del Santa Maria, in gran parte risalente agli anni Venti e che oggi ospita, oltre alla Direzione del Distretto e gli uffici amministrativi, anche i servizi di Sanità Pubblica, la Medicina Legale, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, le camere mortuarie, studi medici ed alcuni locali tecnici. Un’area di oltre 2000 metri quadrati, che aumenterà sensibilmente gli standard antisismici della struttura e impegnerà risorse per 1 milione e 66mila euro, di cui 665.000 finanziati dallo Stato, 366.000 provenienti da fondi Ausl e 35.000 euro messi a disposi-
zione dalla Regione Emilia-Romagna. Anche il tetto dell’edificio verrà rifatto, utilizzando elementi in legno lamellare ed una nuova copertura, unitamente ad un’opera di consolidamento del sottotetto, dei cornicioni e dei solai. Grazie a questi interventi saranno recuperati anche quattro posti auto, attualmente inaccessibili, in via precauzionale, per rischio di caduta materiali.
Gioco d’azzardo, come uscirne? UNA VERA E PROPRIA MALATTIA. MA SI PUÒ VINCERE LA DIPENDENZA CHIEDENDO AIUTO AI PROFESSIONISTI DEL SERT DELL’AUSL DI PARMA
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ravi problemi di denaro, difficoltà in famiglia e nelle relazioni sociali. Questi solo alcuni dei rischi che può comportate il gioco d’azzardo quando da divertimento si fa dipendenza, diventando una vera e propria malattia. Ciò accade quando il gioco diventa un pensiero fisso, quando non si riesce a smettere e si sviluppa un irresistibile desiderio di continuare, nella speranza di vincere o di riguadagnare i soldi persi. Si investe nel gioco più denaro di quanto ci si possa permettere, ci si indebita, si tralasciano impegni familiari, sociali o lavorativi. Il gioco d’azzardo genera così conseguenze pesanti non solo per il giocatore, ma anche per la sua famiglia, sul piano economico e psicologico. Se il gioco anziché essere un passatempo crea sofferenza, se la mancanza di soldi a causa del gioco condiziona sempre di più la vita quotidiana, se i familiari e gli amici vengono ingannati, è molto importante chiedere aiuto e rivolgersi
Uno sportello itinerante contro la LUDOPATIA
ai Sert dell’Azienda USL di Parma. Il gioco d’azzardo patologico è infatti una malattia che si può curare. Prima viene diagnosticato il problema, più alte sono le possibilità di liberarsi da questa dipendenza. I professionisti assicurano prevalentemente un’assi-
stenza di tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo. L’accesso ai Sert dell’AUSL di Parma è gratuito e diretto: non si paga alcun ticket e non occorre la richiesta del medico. Informazioni su sedi e orari dei Sert sul sito www.ausl.pr.it
L’Azienda USL, insieme all’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno, ha attivato uno sportello itinerante contro la ludopatia, con professionisti qualificati che forniscono informazioni sulla dipendenza e sui servizi del territorio. Inoltre, lo sportello garantisce un sostegno, con l’eventuale invio allo Sportello antiusura provinciale, per i giocatori (e loro familiari) che si trovano in una condizione debitoria. Il servizio è gratuito ed è garantito l’anonimato. È attivo anche un numero telefonico dedicato 339.6838860 che risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Lo sportello itinerante si trova a Berceto, il terzo martedì del mese dalle 9.30 alle 12.30 a Villa Berceto, Via Olari 5; a Borgotaro, il primo martedì del mese dalle 9.30 alle 12.30 in Municipio, Piazza Manara 6; a Fornovo, il secondo martedì del mese dalle 9.30 alle 12.30 (in alternanza con Medesano) in Municipio Piazza Libertà 11; a Medesano, il secondo martedì del mese dalle 9.30 alle 12.30 (in alternanza con Fornovo) nella sede dell’Avis, Piazza Rastelli 3; a Varano, il primo lunedì del mese dalle 9.30 alle 12.30 in Municipio, Via Martiri della Libertà 14.
ALCUNI CONSIGLI PER I GIOCATORI Poniti limiti di tempo e di denaro destinati al gioco; non giocare quando hai debiti; non farti prestare denaro per il gioco; non giocare quando stai vivendo una situazione di stress emotivo; coltiva altri interessi, fai in modo che il gioco sia solo uno dei tuoi passatempi; non giocare con chi scommette pesantemente; non mescolare alcol e droga al gioco; non giocare perché pensi sia il tuo giorno fortunato: non esistono “macchine fortunate”, “carte fortunate”, “giocate fortunate”, “giri fortunati”.
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Salute
Città aperte, l’invito di Bosi: “R
Alessandro Bosi
Sociologo, professore associato di Sociologia generale all’Università di Parma
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he cos’è una città aperta se non uno spazio a misura di bambino? In occasione del Festival “Parma Città Aperta-LegAmi Umani”, abbiamo proposto una riflessione al sociologo Alessandro Bosi, storico professore dell’Università di Parma. Difficile definire un modello di città oggi che possa ospitare tutti, grandi e piccini, più o meno deboli, rispondendo alle esigenze di ognuno di loro. La città industriale, nonostante ci abbia portato verso il progresso, non ci ha forse costretti a rinunciare ad alcuni angoli di strada
preziosi per la nostra crescita? Il prof. Bosi ci riporta indietro nel tempo, quando la città era lo spazio di gioco preferito dai bambini, e non solo. Che cos’è una città aperta? «È una città che corrisponde alla sua vocazione originaria, quella di dare a tutti gli umani il diritto di muoversi liberamente. Gli ingredienti fondamentali perché nasca una città aperta sono tre: cittadinanza, politica e democrazia. È così che è nata la
polis, la città originaria, dove uomini, donne, vecchi e bambini si muovevano senza limiti di spazi.» Caratteristiche che non ritroviamo nelle città attuali... «Il modello che domina in città oggi ha degli spazi limitati e degli orari ben precisi, e va in conflitto con l’idea di un movimento libero, da parte soprattutto dei soggetti più deboli di una comunità. Siamo ben lontani dall’essere città aperte.» È un problema legato al pe-
AMBLIOPIA, il programma di screening pediatrico L’ambliopia, detta anche “occhio pigro”, è il termine con cui viene definito un occhio in apparenza normale, ma che in realtà non vede correttamente. Se non identificata, e corretta, entro i 5-6 anni di età, l’ambliopia è irreversibile. Il bambino, usando entrambi gli occhi, può non accorgersi del problema e neppure un genitore attento o l’insegnante della scuola materna. Per questo motivo, grazie ad una collaborazione attiva e costante tra le due Aziende sanitarie pubbliche di Parma - Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria – e Università di Parma, viene realizzato un programma di screening specifico e gratuito. L’obiettivo è diagnosticare precocemente e quindi trattare l’ambliopia. L’esame consiste nella misurazione della vista,
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effettuata dall’ortottista, prima in un occhio, poi nell’altro, utilizzando un tabellone con delle figure semplici, in modo da essere riconosciute da un bambino anche molto piccolo. I bambini che frequentano la scuola materna e che non sono già portatori di occhiali eseguono il test della vista a scuola, previa comunicazione ai genitori da parte della scuola stessa. Invece, i bambini non iscritti alla scuola materna e residenti a Parma e provincia vengono invitati con lettera ad eseguire il test gratuitamente negli ambulatori dell’Ausl. Maggiori informazioni sul sito www.ausl.pr.it.
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idiamo i cortili ai bambini!” IL FESTIVAL In continuità con Parma Città Infinita del 2017, il Festival Parma Città Aperta: LegAmi Umani è un progetto di educazione civica e di cittadinanza attiva, che ha l’ambizione di offrire l’opportunità di vivere Parma da protagonisti, coinvolgendo tutte le generazioni e le culture che vogliono affermare la propria identità, in un’ottica di crescita relazionale e sociale. Si svolgerà tra gennaio e agosto 2020, prevedendo una serie di attività rivolte alle famiglie: installazioni artistiche, laboratori didattici, passeggiate culturali, incontri dedicati ai temi della comunità. Tra le iniziative, l’installazione itinerante “INSIEME”, ideata da Mao Fusina, che prevede la personalizzazione di sagome di cartone da chiunque abbia voglia di creare un’opera unica e creativa. Le informazioni sul Festival si trovano sui canali social: Facebook “Parma Città Aperta-LegAmi Umani” e Instagram “parmacittaaperta.legamiumani”
RIVEDERE GLI SPAZI DELLA CITTÀ SECONDO LE ESIGENZE DI TUTTI I SUOI ABITANTI È UNO DEGLI SPUNTI DEL FESTIVAL “PARMA CITTÀ APERTA: LEGAMI UMANI”, CHE MIRA ALL’INTEGRAZIONE CULTURALE E UMANA
riodo storico in cui viviamo? «Assolutamente sì. Questo modello di città novecentesca corrisponde allo sviluppo della città industriale, che ha sicuramente acquisito dei meriti formidabili nella storia. Ma ormai dobbiamo guardare ancora oltre e pretendere una città del futuro con-
All’Ospedale Maggiore “COCCOLATORI” in corsia Sono donatori speciali i volontari dell’Associazione “Donatori di Coccole”, che affiancano il personale medico e infermieristico con l’obiettivo di accogliere e prendersi cura dei bambini ricoverati presso il reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. In reparto i “coccolatori” fanno compagnia ai neonati, li coccolano, li nutrono, li fanno addormentare, seguendo le indicazioni fornite da medici e infermieri in servizio, punto di riferimento costante e autorevole, per riuscire a rispondere alle particolari esigenze dei piccoli ricoverati. Si diventa “coccolatori” dopo aver seguito un corso, ma si possono svolgere anche altri ruoli attivi all’interno dell’associazione. Per ricevere tutte le informazioni, è necessario compilare un modulo presente sul sito www.donatoridicoccole.it o scrivere a infodonatoridicoccole@gmail.com
forme alle aspettative e alla cultura di un tempo che è post-industriale.» Com’è oggi la città dei bambini? «C’è stata una tendenza diffusa che ha permesso di identificare la città dei bambini nei luoghi educativi: scuole, palestre, edifici, spazi sempre chiusi, sottoposti al controllo vigile di un adulto, che sia un parente o un educatore.» Quali le conseguenze? «I bambini, abituati ad essere protetti, perdono la loro autonomia. È ormai un’alleanza strategica, non possiamo permetterci il lusso di perderli di vista e i piccoli a loro volta sono sempre più insicuri e timorosi di restare soli!» Ci vorrebbe una rivoluzione urbanistica? «No, abbiamo già gli spazi e i tempi giusti. Basterebbe il buon senso, bisogna riconsegnare ai bambini lo spazio del cortile. Ci vorrebbe una rivoluzione culturale, più che urbanistica.» di Felicia Vinciguerra
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Prevenire la carie nei bambini si può LA SIGILLATURA È UNA PROCEDURA EFFICACE E NON INVASIVA. NE PARLIAMO CON LA DOTTORESSA PALMIA, PER CAPIRE QUANDO E COME SI EFFETTUA
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revenire la carie è meglio che curarla. Questo vale ancora di più per i bambini, spesso difficili da trattare. Ma sono proprio i piccoli, golosi di caramelle e dolci, e non del tutto capaci di lavarsi i denti, ad essere i più soggetti a carie. Inoltre i molari definitivi raggiungono la loro mineralizzazione completa dopo circa 4 anni che sono comparsi e, proprio in questo arco temporale, sono più deboli. Ecco perché è giusto attivare un sistema di tipo preventivo, la sigillatura, e rivolgersi ai professionisti del settore. Per capire meglio l’efficacia della procedura, i vantaggi e le modalità, ne parliamo con la dottoressa Federica Palmia, odontoiatra pediatrica dello Studio Palmia. Cos’è la sigillatura? «Si tratta di una procedura consigliata dall’OMS non
invasiva ed eseguibile senza anestesia, volta a proteggere i molari definitivi e a ridurre, fino ad annullare, il rischio di dover fare un’ot-
SIGILLATURA: i consigli dell’esperto Pur avendo una durata di diversi anni, le sigillature si usurano con il tempo pertanto devono essere periodicamente controllate dal dentista, che se necessario le ritocca per non lasciare scoperta alcuna zona del dente; L’efficacia della sigillatura dipende dal livello di adesione del sigillante. Se vengono effettuati in presenza di saliva oppure il materiale non viene steso bene e presenta bolle, è possibile che con il tempo si presentino delle infiltrazioni che potrebbero vanificare il trattamento; Per prevenire la carie nei bambini è consigliato seguire le norme di igiene, lavando i denti correttamente e con la giusta frequenza.
turazione sulle superfici masticanti.» Quali sono i vantaggi dei sigillanti? «I sigillanti creano una barriera contro le carie e bloccano l’invasione batterica, rendendo la superficie dentale liscia e più idonea all’auto-detersione e alla rimozione della placca quando ci si lava i denti. Inoltre il costo della sigillatura è inferiore a quello di un’otturazione. Nel nostro studio utilizziamo sigillanti biologici,
Vicolo Flavio Gioia, 5 - 43125 Parma Tel. 0521.206786 www.studiodentisticopalmia.it
senza BPA.» Qual è l’età giusta per sottoporsi a questa procedura? «Appena spuntano del tutto i primi molari permanenti è il momento ideale per le sigillature, di solito fra i sei e i sette anni.» Esistono controindicazioni? «No, non esistono veri e propri “contro” rispetto a questa procedura. Ma ci sono diversi elementi da valutare e ricordare: le sigillature non sostituiscono le normali manovre di igiene orale. Per prevenire la carie nei bambini è sempre fondamentale educare i piccoli a lavare i denti regolarmente.»
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Traumi della spalla, come intervenire NON SEMPRE SI PROCEDE CON L’INTERVENTO CHIRURGICO, BISOGNA DISTINGUERE LE FRATTURE DALLE LUSSAZIONI. PER FARE CHIAREZZA, NE PARLIAMO CON GLI SPECIALISTI DELLA CASA DI CURA CITTÀ DI PARMA
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a spalla è un’articolazione molto complessa e molto mobile. Consente all’arto superiore di ruotare fino a 180° gradi in tre piani diversi, permettendo al braccio di muoversi nello spazio ed eseguire le diverse attività quotidiane e sportive. Proprio questa mobilità espone la spalla a possibilità di traumi, come ci spiegano i dottori Carlo Felice De Biase e Giovanni Ziveri, Specialisti in Ortopedia e Traumatologia della Casa di cura Città di Parma.
A livello della spalla si possono verificare fratture o lussazioni: nel primo caso si tratta della rottura delle ossa, nel secondo della perdita permanente dei normali rapporti tra due capi ossei di un’articolazione. Per le lussazioni della spalla, quando è necessario l’intervento chirurgico? «Le lussazioni non richiedono sempre l’intervento chirurgico. Quando vi sono le indicazioni per la chirurgia, le lussazioni di spalla possono essere trattate sia con tecniche artroscopiche che con tecniche a “cielo aperto” -sottolinea il dottor De Biase-. Nel primo caso, utilizzando micro viti composte da materiale bioriassorbibile. La tecnica chirurgica a “cielo aperto”, ovviamente più invasiva, viene riservata ai pazienti che praticano uno sport di contatto come il rugby o nei casi in cui si possa verificare una recidiva del precedente intervento.» Quali sono le fratture più frequenti a carico della spalla? «Le fratture dell’omero prossimale rappresentano circa il 5% di tutte le fratture, ma sono per incidenza la seconda frattura più frequente dell’arto superiore e la terza nei paziente over 60 - spiega il dottor Ziveri-. Il mecca-
Piazza Athos Maestri, 43123 Parma • Tel. 0521 249611 - Fax 0521 493474 web: www.clinicacdp.it • mail: info@clinicacdp.it
nismo traumatico più frequente è la caduta sulla mano con braccio disteso dalla posizione eretta. Nei pazienti più giovani il trauma in genere è ad alta energia (ad esempio cadendo in ambito sportivo) e le fratture di solito sono complesse. Nel paziente anziano anche cadute banali e traumi più lievi possono determinare una frattura dell’omero prossimale.» Come si tratta la frattura dell’omero prossimale? «L’80 % di queste fratture è composta o lievemente scomposta e il trattamento di scelta è il trattamento incruento con tutore o con fasciatura - continua il dottor Ziveri-. Le fratture scomposte necessitano del trattamento chirurgico di sintesi poiché, se non trattate, hanno un elevato rischio di lasciare deficit funzionali importanti. Fondamentale è classificare correttamente queste fratture per individuare il trattamento più indicato. Gli interventi per frattura dell’omero sono complessi e devono essere svolti da chirurghi esperti in materia.» Recupero post-operatorio, quali i tempi e le modalità? «Diversi sono i trattamenti chirurgici possibili in rapporto alle diverse configurazioni delle fratture- risponde il dottor De Biase-. In seguito all’intervento chirurgico il paziente dovrà portare un tutore per un periodo che varia in base al tipo di frattura e inizierà un percorso riabilitativo che verrà discusso con il chirurgo, che lo condurrà al recupero funzionale della spalla. Le fratture del terzo prossimale di omero possono avere bisogno anche di 1 anno per portare al recupero funzionale desiderato quindi, oltre alla corretta indicazione chirurgica, è fondamentale la motivazione del paziente che dovrà attenersi anche ad un corretto post-operatorio.»
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I vantaggi dell’Ozonoterapia DALLE ERNIE DISCALI AI DISTURBI DELLA CIRCOLAZIONE, DALLE DISBIOSI ALLE PATOLOGIE NEURODEGENERATIVE, ECCO COSA SI PUÒ CURARE CON QUESTA TECNICA
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ossigeno-ozonoterapia si basa sulla somministrazione di ozono nell’organismo per la cura di numerose patologie. Esiste in letteratura un gran numero di studi scientifici sugli effetti e il meccanismo d’azione dell’ozono e la ricerca è tuttora impegnata in numerosi campi d’azione. Inoltre, ha un effetto sinergico con altre terapie, che possono essere associate. È una terapia ambulatoriale, poco invasiva e con ridotti costi di utilizzo. Il trattamento consiste nella somministrazione di una miscela di ossigeno-ozono, a concentrazioni e quantità variabile in relazione alla patologia che si vuole trattare; non dà luogo a reazioni allergiche, tossiche o dolorose e durante il trattamento il paziente può avere uno stile di vita normale. L’ozonoterapia viene eseguita solo da personale medico e si avvale di protocolli terapeutici previsti dalle attuali linee guida di ozonoterapia. Per poterla praticare servono apparecchiature appositamente realizzate che permettono la trasformazione dell’ossigeno in ozono, grazie a particolari scariche elettriche. Viene considerata terapia d’elezione nel trattamento del dolore, in particolare nelle lombalgie, lombosciatalgie e cervicalgie da ernie discali, ma anche nelle artrosi e artriti. Non solo. Altri importanti impieghi riguar-
dano le patologie gastroenteriche (disbiosi intestinali, coliti, intolleranze alimentari, ulcera gastrica), le ulcere trofiche, le insufficienze venose, le patologie cerebrovascolari e neurodegenerative e le patologie uro ginecologiche come infezioni e candidosi. Nel trattamento delle ernie e delle protrusioni discali è efficace e priva di effetti collaterali. Ha, infatti, funzione antidolorifica ma anche curativa poiché l’ozono agisce sull’infiammazione e l’edema, riduce il volume dell’ernia e decontrae la muscolatura. Può essere eseguita anche su ernie già operate. Le principali vie di somministrazione sono sottocute, intramuscolare, intra e periarticolare, insufflazione (anale, vaginale, uterina, uretrale), via topica (oli, creme, dentifrici), grande autoemotrasfusione (eseguita mediante il prelievo di sangue venoso, il mescola-
Via Emilia Ovest, 12/A - 43126 Parma Tel. 0521.2981 - Fax. 0521.994204 info@dallarosaprati.it www.poliambulatoriodallarosaprati.it
mento con la miscela di ossigeno-ozono e la successiva reinfusione) e piccola autoemotrasfusione (il sangue venoso prelevato dopo essere stato mescolato con la miscela di ossigeno-ozono viene somministrato per via intramuscolare). La durata e la frequenza dei cicli di terapia, la concentrazione, la quantità e le modalità di somministrazione della miscela di ossigeno-ozono, sono diversi a seconda della patologia da trattare. Ad esempio, per un’ernia discale il numero di sedute è solitamente di 10-12, con frequenza bisettimanale. Il paziente, dopo essere stato valutato clinicamente e dopo avere ricevuto le informazioni necessarie in merito al trattamento con ossigeno-ozono, firma un consenso informato. Il ciclo di terapia può essere, dove necessario, ripetuto a distanza di qualche mese. Mediante apparecchiature specifiche è anche possibile iperozonizzare l’acqua e berla sia a scopo preventivo, sia curativo. L’uso di acqua iperozonizzata aumenta, infatti, i livelli d’immunità e le difese contro molte malattie. La si impiega, ad esempio, nel trattamento di patologie del tratto gastrointestinale. A cura di Lucia Falco e Antonia Pezzani, fisiatre
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“Oh, nonna, che mani grandi!” “Per afferrarti meglio.”
“Ma, nonna, che denti bianchi che hai!” “Merito del mio dentista!”
...al l i eto fi n e c i p e n s a i l dent i s ta d e llo S pa l l a nz a n i . V I E N I P E R U N P R E V E N T I VO G R AT U I TO Alla Clinica Odontoiatrica e Ortodontica del Centro Medico Spallanzani trovi i migliori specialisti, tecnologia e innovazione, qualità dell’assistenza e tutte le prestazioni volte alla prevenzione, cura e benessere dell’apparato dentale: implantologia, protesi, igiene dentale e tutte le soluzioni adatte alle esigenze della tua bocca.
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Immagini più nitide con la nuova macchina radiologica L’ALTA TECNOLOGIA DELLO STRUMENTO CONSENTE UN’ESECUZIONE PIÙ FACILITATA, A VANTAGGIO SOPRATTUTTO DEI PAZIENTI. ECCO LE CARATTERISTICHE DELLA RECENTE ACQUISIZIONE DELLO STUDIO PASTA
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n sistema caratterizzato da una straordinaria facilità d’uso, che garantisce un’esecuzione rapida e sicura di tutti gli esami, con un flusso di lavoro ottimizzato nelle procedure di routine e specializzate. Si tratta del nuovo macchinario di
I VANTAGGI La nuova apparecchiatura radiografica costituisce un notevole progresso tecnologico, a tutto beneficio del paziente. I vantaggi che il macchinario offre possono essere così riassunti: • un’altissima qualità d’immagine, superiore alle immagini acquisite con tecnologia analogica o con tecnologia digitale indiretta (Computer Radiography), evitando anche ripetizioni di esposizioni; • una riduzione dei tempi di esecuzione dell’esame, l’immagine è immediatamente disponibile; • una forte riduzione della DOSE Rx al paziente, fino al 30-35% in meno; • una nuova tecnica di acquisizione volumetrica, chiamata Tomosintesi che, in alcuni casi, evita il ricorso all’esame TAC; • l’esame della colonna vertebrale e degli arti inferiori sia in carico che in scarico (Stitching) e con software specifico per le misurazioni ortopediche compreso l’angolo di COBB; • un migliore confort per il paziente con limitazioni motorie oppure affetto da obesità per la facile ed agevole accessibilità al piano d’esame che si abbassa a soli 50 cm di altezza.
ultima generazione, di cui si è dotato dall’inizio del 2020 lo Studio di Radiologia Pasta, un impianto radiologico telecomandato della General Medical Marate S.p.A denominato OPERA T90 SHARP. «Uno dei grandi vantaggi riguarda l’alta qualità delle immagini rilevate, molto più nitide rispetto a prima- spiega Silvia Fontana, tecnico sanitario di radiologia dello Studio Pasta-, sulle quali si può lavorare anche post-esame, studiando la lastra in modo più appro-
fondito, sottoponendo così il paziente ad una sola esposizione radiografica.» L’agevolazione riguarda soprattutto i pazienti anziani o con mobilità ridotta: grazie infatti all’esclusivo sistema di elevazione, il piano scende a una distanza dal pavimento di soli 50 cm, «e questo facilita anche noi tecnici – aggiunge- che possiamo aiutarli a spostarsi e trasferirsi per esempio dalla barella, con la quale molto spesso arrivano, al tavolo del macchinario». La mobilità completa dell’ap-
da sinistra Lavinia Sbravati e Silvia Fontana, tecnici sanitari di radiologia medica dello Studio Pasta
parecchiatura radiografica e del rilevatore su entrambe le estremità del lettino da visita, unita alla ridotta distanza dal piano del tavolo, consente una facile esecuzione di esami specializzati anche in caso di pazienti su sedia a rotelle. Il sistema permette la traslazione longitudinale dell’intero gruppo di supporto del lettino. Si possono effettuare le radiografie di tutto il corpo: del cranio per la sinusite o per sospetta frattura dell’osso nasale, del torace per i polmoni; per sospette fratture di mani e piedi, o ancora controlli del bacino, della schiena, quest’ultima molto importante nella valutazione dei casi di scoliosi in età adolescenziale. La riduzione delle radiazioni è un aspetto che facilita l’esame radiografico anche ai piccoli pazienti, in totale tranquillità per i genitori e senza esporre il bambino a particolare stress.
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Cinque giorni per eliminare le tossine, i consigli del nutrizionista UNA DIETA UTILE SOPRATTUTTO PER CONTRASTARE PERIODI DI ECCESSI. PER OTTENERE BUONI RISULTATI, È SEMPRE CONSIGLIATO FARSI SEGUIRE DA UN ESPERTO
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isintossicazione vuol dire rimozione delle sostanze tossiche dall’organismo umano. Per dieta detox si intende infatti un vero e proprio regime alimentare finalizzato alla depurazione dell’organismo dalle tossine esogene, accumulate a causa di uno stile di vita sregolato e soprattutto a causa di un’alimentazione non corretta. Di per sé il corpo presenta già una certa capacità di disintossicarsi, ma gli efficienti sistemi di autopulizia possono non bastare, pertanto tutto quello che assumiamo di sbagliato per lunghi periodi tenderà ad affaticare il canale digerente. L’unica strada da percorrere è la completa esclusione di alcuni alimenti che potrebbero causare intolleranze per un breve periodo, che verranno successivamente reintrodotti in maniera graduale. È una dieta che richiede pazienza e impegno, ma la fase della disin-
A SPASSO CON L’ARTE… GIORGIO MORANDI E LUIGI MAGNANI. Storia di un’amicizia Luigi Magnani, artefice della Fondazione Magnani-Rocca, nato nel 1906, aveva incontrato per la prima volta Giorgio Morandi il 10 ottobre 1940 a Salsomaggiore, grazie al comune amico Cesare Brandi che gli aveva chiesto la cortesia di accompagnare il pittore, alloggiato all’Albergo Grande Detraz per un periodo di cure termali, a visitare a Parma la Camera di San Paolo affrescata dal Correggio e a conoscere lo studioso Glauco Lombardi a Colorno, per “vedere i suoi Corot, i Daubigny, i Prud’hon”; da quell’incontro ebbe origine una relazione di grande consonanza spirituale e la collezione dei cinquanta Morandi ora conservati alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano, particolarmente significativa perché formata durante la vita del pittore e all’interno di un rapporto di amicizia col collezionista. È noto infatti come Morandi talora per Natale
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o Pasqua si presentasse ospite a Mamiano con una nuova opera ricevendo in cambio prelibati prodotti delle fattorie di Magnani insieme ad antiche pagine miniate; successivi acquisti presso l’artista, alle aste e presso altri collezionisti portarono a un gruppo di opere di completezza e livello assoluti, costituendo ora un vero “museo nel museo”. Vi sono rappresentati tutte le tecniche e i soggetti morandiani; diciassette sono i dipinti a olio, cinque gli acquerelli, otto i disegni, venti le incisioni. Fra i dipinti sono presenti la Natura morta del 1918, capolavoro metafisico, anche se fa pensare più agli incanti di Piero della Francesca che alle fantasie surreali di de Chirico, idolo quotidiano di un tempo e di uno spazio indefiniti nella severa ricerca di equilibrio formale; l’Autoritratto del 1925, dove una sicurezza calma, un’assenza di dramma
News e Rubriche QUALI SONO I CIBI DETOX? Tra gli alimenti a potere disintossicante troviamo:
VERDURE: • asparagi, • carciofo, • crucifere o brassicaceae; FRUTTA: • ananas • avocado • frutta secca; SPEZIE: • curcuma e zafferano, tra le più benefiche. Sono invece da eliminare, nel corso di una dieta detox, i prodotti contenenti glutine (pasta, fette biscottate, biscotti etc), alimenti contenenti lattosio (mozzarella, formaggi, ricotta, latte, yogurt), carne, uova, lieviti (pane, pizza), solanacee (pomodori, peperoni, patate, melanzane).
tossicazione è fondamentale per tutti. Occorre seguire questa fase per i primi 5 giorni del percorso e poi all’inizio di ogni stagione: il nostro corpo ristabilirà un corretto equilibrio acido basico, sbloccherà il metabolismo e ci sentiremo subito meglio. Può essere molto utile anche dopo un periodo di eccessi e stravi-
traspaiono dalla figura del giovane pittore, non eroe, non artista, anzi dimesso ma consapevole come un artigiano antico: la costruzione perfetta, di matrice cezanniana - con quell’onda di luce che asperge a metà il volto, il braccio fuso con la tavolozza, quei bianchi bruciati sotto il grigio ferro del gilè - lo rende protagonista di un presente che prescinde dal tempo; vi è persino un “unicum”, Strumenti musicali, che ritrae, prima e unica volta, oggetti estranei alla famiglia morandiana, solenni nella loro semplicità un po’ goffa, eseguito per cordialità nel 1941 su richiesta di Magnani; e molti altri quadri con fiori, con nature morte – vere icone dell’arte novecentesca – fino a un rarefatto dipinto del 1963 che, come i lavori grafici del medesimo periodo, mostra una ricerca di sintesi portata all’estremo, apoteosi della sottrazione, lascito finale di un maestro del rigore, come i paesaggi, dal naturalismo annichilito. di Stefano Roffi
zi, di solito durante le vacanze. Oltre al gusto e alle qualità nutrizionali, anche il colore assume un ruolo importante nella scelta dei cibi vegetali, non solo per la gradevolezza, ma anche perchè i piatti variopinti migliorano il nostro rapporto con la tavola e ci garantiscono buonumore. I colori vegetali sono 5: rosso, verde, giallo, bianco e viola. Ognuno rappresenta l’espressione dei pigmenti naturali e nutrienti dalla potente azione antiossidante, assai utile per bloccare i radicali liberi dell’ossigeno, tossici e nocivi, responsabili di patologie degenerative e di invecchiamento cellulare. Approfittiamone: raduniamo nel piatto più colori vegetali possibile, un ventaglio di varietà fresche e stagionali con colori diversi, una scelta consapevole di salute e prevenzione.
Una buona dieta disintossicante è quella che prevede l’eliminazione di tutte le farine raffinate, specie se contenenti glutine, latticini e lattosio, prodotti lievitati e prodotti da forno in genere, carne e prodotti derivati (che sono ricchi in sale), prodotti affumicati, bevande nervine (thè, caffè), cibi confezionati e cibi contenenti additivi alimentari. Poiché la dieta prevede l’esclusione di molti cibi è fondamentale farsi seguire da uno specialista, affinché possa inserire il resto degli alimenti senza determinare carenze nutrizionali. Infine è utile accompagnare tale dieta ad un diario alimentare per permettere l’identificazione dell’alimento a cui è associato il sintomo aspecifico. a cura del dottor Gerardo Sequino, biologo nutrizionista
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Belenofobia: come si fa a superare la paura degli aghi? ANSIA, TACHICARDIA, SVENIMENTI SONO SOLO ALCUNI DEI SINTOMI DI UNA FOBIA MOLTO COMUNE. LA TESTIMONIANZA DI MARCO, CHE NE SOFFRE DALL’ADOLESCENZA
«M
i sento debolissimo, come se perdessi completamente le forze e i sensi. Ho paura di svenire, di sentirmi male. Inizio ad essere in apprensione già la sera prima dell’appuntamento con il centro prelievi. E vorrei che non arrivasse mai il momento». Questo è il racconto di Marco, 32 anni, che ha la fobia degli aghi da quando era adolescente. Detta anche “Belenofobia”, si tratta di un disturbo piuttosto comune, poiché si stima che circa il 10% della popolazione mondiale ne soffra. I sintomi sono ansia, palpitazioni,
sudorazione aumentata, capogiri, pallore, vertigini, svenimenti: «Vedere o anche solo sentir parlare di flebo, trasfusioni, punture
mi agita. Se è in corso una discussione sull’argomento devo allontanarmi immediatamente – prosegue Marco –. Il mio timore dinanzi alle
iniezioni è quello di avere in seguito reazioni forti, mentre con il prelievo ho paura di perdere troppo sangue. Devo rimanere coricato prima e dopo, altrimenti svengo. Se non avessi questa fobia mi piacerebbe essere donatore». Dunque per il terrore di avere conseguenze particolari, ci si sottrae
Quando il TEATRO diventa uno SPAZIO DI BENESSERE PSICOLOGICO Un focus sul teatro di prosa nella nostra città e non solo, anche in provincia e nelle città vicine. Stiamo parlando di Teatropoli, il portale che fornisce informazioni sugli eventi teatrali, recensioni relative agli spettacoli, ma anche approfondimenti e interviste. Una full immersion che vuole trasportare il lettore in un mondo magico, per riscoprire una dimensione intima e profonda, più legata al benessere della persona e meno incentrata sul virtuale. Dietro le quinte di questo coraggioso progetto, attivo dal 2016 e diventato un punto di riferimento cittadino, c’è la giornalista Francesca Ferrari, da sempre appassionata di teatro, che ha deciso di investire tempo, competenze ed energie in questa idea, «in qualità di spettatore esperto – ci racconta – perché nel maturare l’esperienza sul campo, mi sono accorta di quanto fosse necessario creare un ulteriore spazio di scrittura sul teatro».
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Parma
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Cosa rappresenta il Teatro per una città? «In un tempo già ammalato di disimpegno, il teatro rappresenta un avamposto di grazia, poesia e pensiero. Un luogo in cui ristabilire ascolto e dialogo con l’altro, riconnettersi alla dimensione più umana. Uno spazio di benessere psicologico che può donare anche tanta profonda salute interiore a chi lo frequenta per brevi o lunghi periodi.» Pensi che Parma meriti una particolare attenzione dal punto di vista teatrale? «Parma è una città dalla lunga e consolidata tradizione teatrale, dunque molto preparata da questo punto di vista, come dimostra la presenza di tante realtà importanti. Tuttavia, è sempre bene parlarne, informare su ciò che avviene, su quello che si muove in città sul fronte teatrale. Non è mai abbastanza lo spazio che si dedica a
News e Rubriche alle analisi cliniche: «L’evitamento è la modalità comune di fronteggiamento – chiarisce la psicoterapeuta Amalia Prunotto, consulente Lidap Odv (Lega Italiana contro i Disturbi d’ansia, d’Agorafobia e da attacchi di Panico) sez. di Parma –, che si rivela inopportuno soprattutto quando è in pericolo la salute». Che fare dunque per superare questa difficoltà? «Ci vengono in aiuto alcuni passaggi della psicologia cognitivo-comportamentale, che in casi meno gravi possiamo adottare autonomamente. Innanzitutto tener presente che i sanitari sono disponibili e sanno mettere in atto strategie di aiuto. Dichiararlo, a priori, aiuta infatti a far scendere l’ansia verso un limite sopportabile. Ci si deve poi, piano piano, desensibilizzare allo stimolo, come per altre fobie. Si può compilare ad esempio una lista delle proprie paure più grandi da 10 a 1 (da quella insormontabile a quella meno intensa) e ci si sottopone ogni giorno alla scena fobica, fino a quando si è sicuri di affrontare senza problemi la situazione». Possono pertanto servire fotografie o filmati per desen-
Una rassegna dedicata alla CULTURA DELLA CURA Con Parma 2020, l’Ateneo, l’Azienda Usl di Parma e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria promuovono la rassegna “La memoria del futuro”, una raccolta di eventi scientifici, storici, divulgativi e due rassegne collaterali, tutti aperti alla città, con l’obiettivo di presentare il patrimonio culturale generato con la produzione della cura. La rassegna, che ha il patrocinio del Comune di Parma, si è aperta a febbraio con il racconto di grandi chirurghi di Parma di ieri e di oggi e proseguirà per tutto il 2020 con un ricco calendario di eventi, molto diversi tra di loro: Storia delle neuroscienze del 14 marzo, Storia delle malattie infettive del 23 aprile, quelli di carattere storico; #confinicomuni dal 14 al 17 ottobre sulla montagna come terapia, solo per citarne alcuni. I diciannove eventi sono ideati grazie alla collaborazione con l’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri, la Deputazione di Storia patria, la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, l’Archivio di Stato e la Festa internazionale della storia. I dettagli dei programmi dei singoli eventi sono disponibili su: www.unipr.it; www.ao.pr.it; www.ausl.pr.it
sibilizzarsi piano piano. Ma nei casi di maggiore gravità, nei quali diventa trascuratezza per la propria condizione fisica? «Occorre affrontare un percorso psicoterapico strutturato: psicoterapie immaginative, ipnosi o EMDR possono venire in aiuto. Per porre fine in breve tempo a situazioni dolorose», conclude Prunotto. di Arianna Torelli
questa straordinaria forma d’arte.» Veniamo all’attualità. Il 2020 è l’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura, come si prepara Teatropoli? «Con grande impegno e determinazione! Teatropoli ha da poco ottenuto il Patrocinio del Comune di Parma per la realizzazione di un ciclo di interviste e la creazione di un piccolo focus su quelli che saranno i principali eventi teatrali inseriti nel programma di Parma 2020. Per il futuro di Teatropoli spero di poter arrivare a sviluppare collaborazioni con altre realtà ed enti del territorio che si dimostrino sensibili e attenti al tema culturale e teatrale.» Cosa ti aspetti da questo 2020 a livello teatrale? «Più sperimentazioni, più voglia di rischiare e di investire con sguardo lungimirante, ben oltre il 2020. Mi aspetto quindi tanto buon teatro, ma non in termini numerici, di quantità di eventi. Confido in una programmazione che punti sulla qualità.»
Parma
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Sport per tutti
Sitting Volley, stesse regole, maggiore inclusività! LE STORIE DI MICHELA E GIOVANNI INSEGNANO A NON RINUNCIARE. LA POLISPORTIVA GIOCO PARMA OFFRE LA POSSIBILITÀ DI GIOCARE, DIVERTIRSI, E, PERCHÈ NO, ANCHE DIVENTARE CAMPIONI!
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allavolo, magnifico sport di squadra. Tutti l’abbiamo imparato nelle palestre scolastiche. I più appassionati lo giocano in campionati maschili e femminili, fino ai livelli europei, mondiali e olimpici. Le squadre italiane figurano bene, grazie anche alla visibilità che la tv riserva a questo sport. Le storie di Michela e Giovanni sono illuminanti. Michela giocava a pallavolo. Bagher, palleggi, battute, schiacciate, muro... Quanta passione e quante urla di squadra dopo ogni punto! Ma quella volta le gambe non hanno risposto e il muro si è infranto. Visite mediche a non finire e poi la diagnosi infausta: sclerosi. «Non voglio fermarmi, voglio giocare ancora, ma come faccio?»
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Parma
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«Vieni con noi, potrai giocare seduta con la Polisportiva Gioco Parma.» Sono passati cinque anni. Michela è arrivata sul tetto del mondo: quarto posto con la Nazionale Italiana di sitting volley ai mondiali 2018. L’azienda in cui lavora le garantisce la partecipazione ai raduni nazionali, e non solo: si è fatta promotrice di una squadra aziendale, capofila di altre quattro squadre che giocano tornei interaziendali, dove tutti sie-
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dono alla pari, con o senza disabilità. Giovanni giocava in piedi a un buon livello, fin quando le energie giovanili lo gratificavano. «Non ho più le forze di prima, ma tanta esperienza e la voglia di giocare ancora.» «Vieni con noi a giocare seduto. La tua esperienza sarà contagiosa.» Oggi la Polisportiva Gioco Parma, grazie alla passione di Giovanni e dei tanti amici, ha squadre maschili, fem-
minili e miste; partecipa a competizioni di alto livello in Coppa Rotary (18 squadre) e nel Campionato Italiano, organizza tornei interaziendali, svolge dimostrazioni nelle scuole. L’inclusività è uno dei punti di forza della Polisportiva. Cosa c’è di più inclusivo, quando giocano insieme persone di diverse età, con e senza disabilità, con la stessa regola di muoversi con le mani, rigorosamente strisciando con il sedere sul pavimento liscio della palestra? Campo più piccolo, rete più bassa, stesse regole, stessa passione, stesse urla di gioia e, venite a vedere se non ci credete, i più avvantaggiati sono quelli che possono fare a meno delle gambe. C’è posto anche per te. Disabile o normodotato, maschio o femmina, se hai voglia di rimetterti in gioco, contatta la Polisportiva Gioco, visita i nostri social, vieni a vedere i nostri allenamenti, potrai provare e poi decidere. Sei giovane? Faremo la squadra giovanile e ci divertiremo. di Antonio Franceschetti, Polisportiva Gioco Parma
Manifestazione valevole per il BREVETTO ARI-ACP
VALIDA PER IL CAMPIONATO NAZIONALE APERTA A FCI E ENTI ADERENTI ALLA CONSULTA NAZIONALE
Programma: Ritrovo ore 6:30 presso Stadio Lanfranchi (Cittadella del Rugby) via San Leonardo, 110 - Parma Partenza alla francese dalle ore 07:30 alle ore 09:00. Info: Michele 347 6521683 - www.valliparmensi.it Iscrizioni: On line sul sito https://www.endu.net Circolo Filippelli via Sacco,16 Parma tutti i giovedì e venerdì dopo le ore 21,00
Quote: €. 15,00 fino al 31 gennaio €. 20,00 dal 1 febbraio al 20 marzo €. 25,00 sabato 21 e il giorno della manifestazione.
Sconto soci ARI (presentare la tessera ARI al ritiro della carta di viaggio)
Il ricavato della manifestazione sarà devoluto a favore del nuovo Centro Oncologico di Parma 5 PERCORSI: Randonnée dei Castelli, 208 Km. - 2420 mt. Granfondo del Ducato: 172 km - 1871 mt. Mediofondo del Principe: 127 km. - 1144 mt. Giro della Duchessa: 90 km. - 745 mt Ciclopedalata dello scudiero: 60 km. Il percorso sarà frecciato - all’arrivo docce e pasta party A tutti i partecipanti verrà consegnato un diploma di partecipazione, solo a coloro che effettueranno il brevetto ARI verrà consegnata una medaglia ricordo.
PREMI A SORTEGGIO per TUTTI
CONVENZIONATI FONDI ASSICURATIVI
Servizio di Medicina
SPORTIVA e Agonistica
info e contatti: 0521.8648 | www.valparmahospital.it