Parma Magazine Salute e Benessere n.15

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Salute

Città aperte, l’invito di Bosi: “R

Alessandro Bosi

Sociologo, professore associato di Sociologia generale all’Università di Parma

C

he cos’è una città aperta se non uno spazio a misura di bambino? In occasione del Festival “Parma Città Aperta-LegAmi Umani”, abbiamo proposto una riflessione al sociologo Alessandro Bosi, storico professore dell’Università di Parma. Difficile definire un modello di città oggi che possa ospitare tutti, grandi e piccini, più o meno deboli, rispondendo alle esigenze di ognuno di loro. La città industriale, nonostante ci abbia portato verso il progresso, non ci ha forse costretti a rinunciare ad alcuni angoli di strada

preziosi per la nostra crescita? Il prof. Bosi ci riporta indietro nel tempo, quando la città era lo spazio di gioco preferito dai bambini, e non solo. Che cos’è una città aperta? «È una città che corrisponde alla sua vocazione originaria, quella di dare a tutti gli umani il diritto di muoversi liberamente. Gli ingredienti fondamentali perché nasca una città aperta sono tre: cittadinanza, politica e democrazia. È così che è nata la

polis, la città originaria, dove uomini, donne, vecchi e bambini si muovevano senza limiti di spazi.» Caratteristiche che non ritroviamo nelle città attuali... «Il modello che domina in città oggi ha degli spazi limitati e degli orari ben precisi, e va in conflitto con l’idea di un movimento libero, da parte soprattutto dei soggetti più deboli di una comunità. Siamo ben lontani dall’essere città aperte.» È un problema legato al pe-

AMBLIOPIA, il programma di screening pediatrico L’ambliopia, detta anche “occhio pigro”, è il termine con cui viene definito un occhio in apparenza normale, ma che in realtà non vede correttamente. Se non identificata, e corretta, entro i 5-6 anni di età, l’ambliopia è irreversibile. Il bambino, usando entrambi gli occhi, può non accorgersi del problema e neppure un genitore attento o l’insegnante della scuola materna. Per questo motivo, grazie ad una collaborazione attiva e costante tra le due Aziende sanitarie pubbliche di Parma - Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria – e Università di Parma, viene realizzato un programma di screening specifico e gratuito. L’obiettivo è diagnosticare precocemente e quindi trattare l’ambliopia. L’esame consiste nella misurazione della vista,

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effettuata dall’ortottista, prima in un occhio, poi nell’altro, utilizzando un tabellone con delle figure semplici, in modo da essere riconosciute da un bambino anche molto piccolo. I bambini che frequentano la scuola materna e che non sono già portatori di occhiali eseguono il test della vista a scuola, previa comunicazione ai genitori da parte della scuola stessa. Invece, i bambini non iscritti alla scuola materna e residenti a Parma e provincia vengono invitati con lettera ad eseguire il test gratuitamente negli ambulatori dell’Ausl. Maggiori informazioni sul sito www.ausl.pr.it.


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